LE FRATTURE DENTARIE
EPIDEMIOLOGIA
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La frequenza dei traumi dentali è alta e colpisce circa il
20% dei bambini in dentizione decidua ed oltre il 15%
della dentizione permanente.
Rappresentano quindi con i processi cariosi le
patologie più frequenti in pedodonzia.
I soggetti più colpiti sono di sesso maschile in rapporto
di 2 a 1.
I denti più colpiti sono gli incisivi centrali superiori
(50%) e laterali superiori (30%).
EZIOLOGIA
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Tra i fattori eziologici più frequenti ritroviamo, in
dentizione decidua, la prima deambulazione, le
abitudini viziate quali il succhiamento del
pollice (aumento dell’overjet) e i giochi.
Per i denti permanenti troviamo tra le cause più
frequenti di traumi le attività sportive, le
anomalie dentoscheletriche, e gli incidenti con
mezzi di trasporto.
CONDIZIONI PREDISPONENTI
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Macrodonzia
Prognatismo
Overjet aumentato
Affollamento dentario
Ampiezza della camera
pulpare
Abrasioni della corona
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Grosse cavità cariose
Età (incoordinazione dei
movimenti del bambino
più piccolo o la vivacità
eccessiva di quello più
grande)
Fattori iatrogeni
Il meccanismo d’azione con il quale
il trauma causa lesioni al dente può
essere:
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DIRETTO: quando le forze
agiscono direttamente sul
dente.
INDIRETTO: quando le forze
si scaricano sulle ossa
mascellari oppure quando la
forza agisce su un corpo
estraneo duro tenuto tra i
denti che provoca, agendo da
leva, lesione agli stessi.
MECCANISMO
D'AZIONE
DIRETTO
INDIRETTO
CLASSIFICAZIONE OMS
TRAUMI AI TESSUTI
DURI
TRAUMI AI TESSUTI DI
SOSTEGNO
LESIONI ALL’OSSO DI
SUPPORTO
-Infrazione coronale
-Concussione
-Frattura comminuta
dell'alveolo
-Frattura coronale
complicata e non
-Sublussazione
-Frattura della parete
dell'alveolo
-Frattura corono-radicolare
complicata e non
-Lussazione (intrusiva,
estrusiva, laterale)
-Frattura del processo
alveolare
-Frattura radicolare
-Exarticolazione o
avulsione
-Lesioni della gengiva e
della mucosa orale
-Lacerazioni della gengiva
e della mucosa orale
-Abrasioni della gengiva e
della mucosa orale
TIPI DI TRAUMA
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Infrazioni coronali: sono caratterizzate da una soluzione di
continuo dello smalto senza perdita di sostanza e solitamente
causate da microtraumi prolungati nel tempo.
Fratture coronali: se interessano lo smalto, si avrà una piccola
perdita di sostanza, se interessano smalto e dentina si definiscono
non complicate, mentre complicate le fratture con massiva
esposizione pulpare
Fratture corono-radicolari: interessano smalto, dentina e
cemento;possono essere orizzontali o longitudinali.
Fratture radicolari:si presentano con estrusione dell’elemento
accompagnata da mobilità e dislocazione solitamente linguale. È
diagnosticabile tramite esame radiografico
TIPI DI TRAUMA
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Concussione: lesione ai tessuti di sostegno del dente
senza dislocazione
Lussazione: dislocazione del dente che può essere
intrusiva (spesso accompagnata da frattura alveolare),
estrusiva (dislocazione parziale del dente fuori dal
proprio alveolo) o laterale
Sublussazione: allentamento di un dente senza
dislocazione
Avulsione: dislocazione totale del dente con fuoriuscita
dal proprio alveolo.
Il tipo e la gravità delle lesioni sono
influenzate da diversi fattori relativi a:
• intensità e direzione della forza
• resilienza e forma dell'oggetto contundente
• meccanismo traumatico di tipo diretto o indiretto
• condizioni dei tessuti dentari e parodontali
• posizione del dente in arcata (anteriore o
posteriore)
• posizione della bocca al momento dell'impatto
Traumi dei decidui ed esiti a carico
dei denti permanenti
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Le lesioni traumatiche della dentatura decidua possono indurre le
alterazioni anatomiche sui germi degli elementi permanenti con
diversi meccanismi: danno meccanico, infezione periapicale,
frattura ossea
La frequenza di disturbi nello sviluppo dei denti permanenti dopo
lesioni traumatiche a carico dei denti decidui varia dal 12 al 69%
(Ben Bassat Y, 1985)
DIAGNOSI
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ANAMNESI: indagine volta ad individuare tempi
modalità e cause del trauma
ESAME CLINICO: osservazione dell’integrità
dell’apparato maxillo-facciale e le anomalie dentarie
causate dal trauma
TESTS DI SENSIBILITA’: possono essere elettrici e
termici per verificare la vitalità pulpare
ESAMI STRUMENTALI: comprendono radiografie
extraorali ed endorali e vengono utilizzate per
accertare o rivelare la presenza di eventuali lesioni
radicolari o periradicolari.
BIBLIOGRAFIA
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Prof.ssa C. Baroni, Materiale didattico.
C. Caprioglio, Il trauma dentario in età
infantile,2006.
F. Montagna, Odontoiatria legale:
traumatologia dentaria, Odontoiatria Rivista
degli Amici di Brugg, n. 2, Maggio 2003
FINE PRESENTAZIONE
F. Alberi
G. Bercovich
C. Castellini
F. Lafratta
C. Muscolini
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