I comuni di Napoli Nord Pasquale D’Angelo IC Anno scolastico 2008-2009 Frattamaggiore (/'frat:ama'dʤo:re/, originariamente Fracta Major in lingua latina, Fratta in lingua napoletana e in dialetto francese) è un comune italiano di 31mila abitanti della provincia di Napoli in Campania. Si trova nell'afragolese, a poco più di 15 chilometri da Napoli e ad altrettanti da Caserta. Frattamaggiore è insignita del titolo di Città dal 1902. È inoltre città benedettina dal 1997 e città d'arte dal 2008. Frattaminore è un comune di circa sedicimila abitanti in provincia di Napoli. È stato istituito sotto il fascismo per fusione del capoluogo del comune di Pomigliano d'Atella, uno dei quattro centri nati sulle rovine della città osca di Atella, con la sua frazione Fratta Piccola. Orta di Atella è un comune di ventimila abitanti della provincia di Caserta,nell'hinterland afragolese al limite con l'agroaversano. Come tutti i comuni della provincia di Caserta prima del fascismo afferiva alla provincia di Napoli. Durante il regime ha fatto parte, insieme con Sant'Arpino e Succivo, del disciolto comune di Atella di Napoli, che ha fatto parte della provincia di Terra di Lavoro, poi della provincia di Napoli e infine della provincia di Caserta. Dopo il regime i comuni sono stati nuovamente separati, modificando la delimitazione dei confini, in maniera tale che la località di Casapuzzano, detta anche Casapozzano, già rientrante nel comune di Succivo, ricadesse nella circoscrizione territoriale di Orta. Succivo è un comune di circa 7mila abitanti della provincia di Caserta, situato nell'agro atellano al limite tra l'hinterland afragolese e l'agro aversano. Sul sito della città osca di Atella, fucina della commedia latina, è sede del museo archeologico nazionale dell'agro atellano. Il comune, come si può leggere nello statuto, è composto dal solo capoluogo, del cui territorio è però parte integrante anche il borgo medievale di Teverolaccio. Prima dell'istituzione del comune di Atella di Napoli, avvenuta sotto il Fascismo, comprendeva anche la frazione Casapuzzano. Dopo lo scioglimento del comune, Casapuzzano passò a Orta di Atella. Cardito è un comune italiano con più di ventimila abitanti della provincia di Napoli. Il capoluogo, omonimo, probabilmente prende nome dal cardellino, rappresentato nello stemma comunale. Secondo altri, invece, deriverebbe da arduo (cardo). Il nome della frazione, Carditello, di dimensioni analoghe al capoluogo, è un diminutivo, o un vezzeggiativo di Cardito. Medio centro nell'hinterland afragolese, il capoluogo era un tempo rinomato per le coltivazioni di fragole e asparagi (tuttora in primavera si tiene una sagra delle fragole e degli asparagi). Ancor oggi vi è produzione di mozzarella di bufala e grosse attività di import-export di aromi, funghi e spezie nella frazione Carditello. I primi insediamenti di cui si hanno notizia nel territorio si fanno risalire attorno al 350-300 a.C. ad opera di alcuni abitanti della vicina Atella, scampati alle prime invasioni dei Romani. Nel sottosuolo dell'attuale frazione di Carditello sono state rinvenute alcune tombe, il che fa pensare che il suo territorio era adibito a necropoli.