ALLA SCOPERTA DEL GIRO D’ITALIA
ALLA SCOPERTA
DEL GIRO D’ITALIA
INDICE
03 11 anni di BiciScuola
04 Tema 1: il manuale del perfetto ciclista
11 ANNI DI
BICISCUOLA
E per ogni dubbio o curiosità…non esitate a contattarci!
Segreteria BiciScuola, Casella Postale n° 692 - 43123 Parma
Telefono: 0521/1813823
Fax: 0521/1812572 / E-mail: [email protected]
Sito internet: www.biciscuola.it
05 Tema 2: chi gioca lealmente è sempre vincitore
06 Tema 3: facciamo la differenza
07 Il Sito BiciScuola
08 Girbecco
10 Cos’è il Giro d’Italia?
18 I campioni del Giro
22 I campioni BiciScuola
26 Federazione Ciclistica Italiana
28 Io e la mia bicicletta (prima parte)
32 I consigli del meccanico Estatheo
35 Io e la mia bicicletta (seconda parte)
36 Pedalare in sicurezza
39 La Polizia al Giro d’Italia
Che cos’è BiciScuola?
È una iniziativa promossa da
La Gazzetta dello Sport arrivata
quest’anno alla sua undicesima edizione. BiciScuola si rivolge in esclusiva ai
ragazzi che frequentano le scuole primarie: un modo per conoscere e vivere
da protagonisti il 95° Giro d’Italia. Se
avete ricevuto questa guida didattica
siete proprio fortunati! Insieme a noi
potrete scoprire il Giro d’Italia e scatenare tutta la vostra creatività e fantasia
partecipando alle attività proposte.
È un’occasione da non perdere!
40 Ecologia e mobilità sostenibile
50 Fair play
52 ŠKODA
Dove e Quando?
55 Museo del Ghisallo
Le classi vincitrici saranno invitate a
partecipare alla partenza o all’arrivo di
una delle tappe del 95° Giro d’Italia, che
si svolgerà nel mese di Maggio 2012.
Qui, saranno chiamate sul palco per
ricevere il premio riservato alle classi
vincitrici di BiciScuola!
56 Note
Progetto grafico Zampediverse
Illustrazioni Marco Storani
Coordinamento editoriale Studio Ghiretti
4
Come si partecipa?
Partecipare è semplice! Tutte le classi
iscritte entro il 18 febbraio 2012 possono diventare campionesse di creatività!
Come? Realizzando un elaborato su
uno dei temi proposti. Tutti gli elaborati
inviati alla Segreteria BiciScuola saranno
valutati da una commissione che sceglierà, per ogni città di tappa, le due classi
che avranno meglio raggiunto l’obiettivo
richiesto dal tema e che saranno premiate durante il Giro d’Italia 2012. Le due
classi vincitrici saranno quindi invitate in
occasione del Giro d’Italia alla partenza o
all’arrivo della tappa nella città più vicina
e saranno premiate sul palco. Attenzione!
Gli elaborati vanno inviati alla Segreteria
BiciScuola entro e non oltre
il 4 aprile 2012!
Chi può partecipare?
Tutti gli alunni della scuola primaria che
si sono iscritti, con la propria classe, al
Progetto BiciScuola.
Tutte le classi iscritte riceveranno un kit
di partecipazione.
5
I TEMI BICISCUOLA
Quest’anno i temi BiciScuola su cui vi chiediamo di
lavorare con la vostra classe, liberando la vostra fantasia
per realizzare il vostro elaborato, sono i seguenti:
Il manuale del
perfetto ciclista
1
Sono tanti i comportamenti scorretti
che spesso adottiamo quando andiamo in bicicletta (salire sui marciapiedi
pedonali, parlare al cellulare)…li conosciamo tutti? Realizziamo, con l’aiuto
dei compagni di classe e dei nostri
insegnanti, un bel manuale con tutti
i comportamenti da tenere e quelli
da evitare quando andiamo in
bicicletta. Grazie a questo manuale, d’ora in avanti, sapremo
senza ombra di dubbio quello
che possiamo fare oppure no
quando siamo in sella alla
nostra due ruote!
2
Chi gioca lealmente
è sempre vincitore
Non è mai troppo presto per imparare che i valori e le regole dello
sport valgono anche, e soprattutto,
quando non si gareggia!
Ma quali dovrebbero essere, secondo voi, questi valori? Provate a
scrivere insieme il “decalogo dello
sport secondo i ragazzi”, quali sono
le regole, i valori, i comportamenti che
ogni sportivo dovrebbe seguire, in
gara e nella vita di tutti i giorni.
Realizzate il vostro manuale utilizzando ogni tipo di tecnica
(collage, fumetto, video, presentazione multimediale, etc), ricordatevi
che si rivolge a ragazzi come voi, per cui fate attenzione a creare
un manuale utile, divertente e di facile utilizzo!
6
7
Facciamo la differenza!
Nella nostra classe facciamo la raccolta differenziata?
Per rendere ancora più allegro e divertente questo momento,
importante per la salvaguardia dell’ambiente, perché non
costruire proprio noi dei bidoni personalizzati per la raccolta?
Realizziamo con materiali di recupero degli allegri bidoni
(carta, plastica e indifferenziato), con dei cartelli che spieghino
bene quali materiali devono essere gettati in ognuno dei
bidoni: dove vanno i brick dei succhi di frutta? E la carta
della merendina? Inviateci una presentazione/ foto/
video in cui ci raccontate le fasi di realizzazione dei vostri
bidoni personalizzati e dei cartelli che utilizzate come
indicazione per suddividere
i rifiuti.
3
8
IL SITO
BICISCUOLA
Oltre a leggere questa guida didattica, vi consigliamo
di visitare il nostro sito internet:
www.biciscuola.it
In cui troverete consigli pratici, storie, giochi sulla
bicicletta e sul suo mondo. Un valido aiuto per
sviluppare i vostri fantastici elaborati, ma non solo!
Sul sito potrete trovare spunti e curiosità sugli argomenti trattati, informazioni, documenti e materiali di
approfondimento sul Giro d’Italia e i temi di progetto.
Per voi ragazzi sarà inoltre presente una sezione ricca
di curiosità e immagini legate al progetto BiciScuola e
al Giro d’Italia. Vi aspettiamo per prepararci insieme
all’arrivo del Giro!
9
GIRBECCO
Carta d’identità
nome: GIROLAMO
cognome: BECCO
nickname: GIRBECCO
nato a: PASSO PORDOI - DOLOMITI
anno: 1909
indirizzo attuale: SEMPRE IN GIRO
professione: MASCOTTE GIRO D’ITALIA
mezzo di trasporto: ROSA (BICI DA CORSA)
sogno: VINCERE IL GIRO D’ITALIA
Ciao, sono Girbecco!
Ho sempre amato correre, ma da quando ho
scoperto la bicicletta riesco a correre più a
lungo e più velocemente. Anni fa ho scoperto
il Giro d’Italia. Sulle prime i corridori si sono
spaventati, anche perchè non avevano
mai sentito prima uno stambecco parlare,
ma ci è voluto pochissimo tempo perchè
si abituassero e mi scegliessero come
loro mascotte. Da allora corro sempre
il Giro d’Italia insieme a tutti i campioni che ci partecipano.
Gli adulti non riescono a vedermi,
perchè solo chi ha il cuore puro, come
i bambini come te o gli sportivi
veri, sono in grado di vedermi.
Conosco tutti i posti più belli
d’Italia e infatti i corridori, durante il Giro, mi chiedono sempre di
spiegare loro i luoghi meravigliosi per
i quali passiamo. Ti invio la mia richiesta
d’amicizia e mi raccomando… non dire agli
adulti che siamo amici, che tanto non ti crederebbero. Se vuoi però puoi dirlo ai corridori
del Giro, perchè loro già mi conoscono.
passatempo: CORRERE… IN BICI
sito internet: WWW.GIRODITALIA.IT
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11
COS’E’
IL GIRO D’ITALIA?
I numeri del Giro 2012
2
2
1
7
4
2
1
4
Si attraversano 14
delle 20 regioni italiane
giorno di riposo
tappe cronometro individuale
1ª tappa (Herning-Herning / 8 km)
e 21ª tappa (Milano-Milano / 31,5 km)
Conclusione a Milano-Piazza Duomo
cronometro a squadre 4ª tappa
(Verona-Verona / 32,2 km)
Dal 5 al 27 maggio 2012
tappe per velocisti
tappe di media montagna
tappe di media montagna con arrivo in salita
23 giorni in totale
21 giorni di gara
tappa di alta montagna
tappe di alta montagna con arrivo in salita
Totale 3.476,4
12
Partenza da Herning (Danimarca)
km
13
Come nasce il Giro d’Italia?
L’inizio
Il Giro d’italia nasce agli inizi del ‘900: una
competizione sportiva che si svolge su più prove
successive dette tappe. Il 13 Maggio del 1909 è la
prima edizione del Giro d’Italia, la Corsa Rosa,
ideato e organizzato da La Gazzetta dello
Sport. Anno dopo anno il Giro prosegue e
rinforza il proprio mito, ben presto diventa
un viaggio in bicicletta su e giù per lo
stivale.
Il Giro e la storia d’Italia
Il Giro è strettamente legato alla storia
italiana. Ecco alcuni esempi:
1911 in occasione del 50° anniversario
dell’Italia unita, il Giro parte da Roma,
anzichè da Milano;
1919 la tappa parte dall’appena
conquistata Trieste;
1950 in omaggio all’anno santo l’ultima
tappa arriva a Roma.
1961 centenario dell’Unità d’Italia
2000 il Giro del Giubileo
2011 il Giro del 150° dell’Unità d’Italia
Il primo vincitore
A salire sul gradino più alto del podio è Luigi
Ganna, muratore, vincitore del primo Giro d’Italia
della storia. Da questo momento si dedicherà
solo alle due ruote.
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La prima edizione
La prima edizione dura 8 tappe per un totale di
2.848 km. Sono 130 i concorrenti che si affollano
alla partenza nell’oscurità della notte, le tappe
da affrontare sono lunghissime,
l’arrivo è previsto poco prima della notte
del giorno successivo. Solo 49 arrivano alla
fine del Giro!
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Le maglie del Giro d’Italia
Le squadre del Giro d’Italia
Una squadra ciclistica è composta da:
MAGLIA
ROSA
Un gruppo di ciclisti che si uniscono
per gareggiare insieme.
Personale di supporto:
È generalmente composta da 10-20
corridori. Al Giro d’Italia ogni squadra è
composta da 9 elementi:
tutte le attività della squadra;
Scalatori: abili nelle corse in salita;
Velocisti: abili negli sprint di gruppo;
Cronomen: specialisti delle gare a
Nasce nel 1931 ed indica il primo
in classifica. È rosa in omaggio a
La Gazzetta dello Sport, che ha
sempre organizzato la corsa.
cronometro;
Direttori sportivi: inventano le
strategie di gara, seguono i corridori
in macchina e parlano con loro;
Allenatori: dirigono gli allenamenti;
Medici: si preoccupano della salute
dei corridori;
Gregari: aiutano il corridore principale Massaggiatori: assistono i corridori,
della squadra;
Capitani: sono i corridori principali
della squadra ed hanno più possibilità
di vincere.
Maglia Bianca
Maglia Azzurra
Maglia Rossa
Nasce nel 1976 ed indica
il miglior giovane in
classifica. Dal 2009
è intitolata a Candido
Cannavò, storico direttore
de La Gazzetta dello Sport.
Da quest’anno il miglior
scalatore indosserà la nuova Maglia Azzurra. Indica
il miglior scalatore che ha
ottenuto più punti nella
classifica dei Gran premi
della Montagna.
Dal 2010 la Maglia Rosso
Passione indica il corridore
leader della classifica a
punti.
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General Manager: organizza
curandone anche alimentazione
e abbigliamento;
Meccanici: si prendono cura
dell’equipaggiamento della squadra.
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Le tipologie di tappa al Giro
cronosquadre crono individuale
pianura montagna
Vocabolario del Giro e del ciclismo
Classifica Generale: la classifica generale del Giro d’Italia è la principale classifica della corsa a tappe italiana, che definisce il vincitore della gara. Consiste in una
graduatoria a tempo, calcolata sommando i tempi di ogni ciclista sul traguardo di
ogni tappa. Il simbolo distintivo, e simbolo della corsa, è la Maglia Rosa.
Classifica a punti: la classifica a punti del Giro d’Italia consiste in una gra-
Corsa a tappe: una gara sportiva che si svolge in più giorni. Generalmente
si disputa una tappa al giorno, è tuttavia possibile che si svolgano due frazioni
nello stesso giorno denominate, in tal caso, semitappe.
Cronometro: una corsa a cronometro è una corsa “contro il tempo”, in cui
ogni corridore parte separatamente dagli altri: vince la tappa il corridore che
copre il percorso nel minor tempo. A volte si disputa anche una cronometro
a squadre (o “cronosquadre”), nella quale i corridori di una stessa squadra
corrono insieme alternandosi in testa. Il tempo viene preso sul quinto dei nove
corridori che tagliano il traguardo.
Cronoscalata: è una corsa a cronometro in cui il percorso, o solo una parte di
esso, è in salita.
duatoria determinata dai piazzamenti dei corridori al traguardo. Il leader della
classifica indossa la Maglia Rosso Passione.
Gruppo: è un gruppo di ciclisti che pedala insieme riuscendo a procedere più
Gran Premio della Montagna (GpM): è un traguardo intermedio, si
Passista: è un corridore capace di pedalare velocemente per molto tempo.
trova cioè lungo il percorso di una tappa, al termine di salite impegnative,
solitamente in corrispondenza del punto più elevato. In alcune tappe caratterizzate da un arrivo in salita, il GpM corrisponde al traguardo della tappa.
Il leader della classifica dei Gran premi della Montagna da quest’anno indosserà la Maglia Azzurra.
Cima Coppi: è il luogo più alto che si raggiunge durante il Giro d’Italia. Cambia
ogni anno, secondo il percorso del Giro. La Cima Coppi è stata istituita nel 1965,
cinque anni dopo la morte del “Campionissimo” Fausto Coppi. La Cima Coppi più
alta raggiunta al Giro d’Italia è il passo dello Stelvio con i suoi 2.758 metri.
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velocemente rispetto a quanto ogni corridore riuscirebbe se corresse da solo.
La sua dote migliore (spiccata) è la resistenza. Spesso i passisti vincono la
gara, pur non vincendo molte tappe.
Scalatore: è il corridore che dà il meglio di sè nelle corse e nelle tappe in salita, in particolare quando le pendenze si fanno molto ripide.
Velocista: è un ciclista molto bravo nelle volate, cioè nell’arrivo al traguardo
“a tutta velocità”. Pesa più di uno scalatore in quanto serve un’energia esplosiva per compiere una volata nei metri finali della tappa. Il velocista viene aiutato dal gruppo, che lo mette nelle migliori condizioni possibili per sprigionare
tutta la sua velocità finale.
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I CAMPIONI
DEL GIRO
1960: Jacques Anquetil
1988: Andrew Hampsten
1961: Armando Pambianco
1989: Laurent Fignon
1962: Franco Balmamion
1990: Gianni Bugno
1963: Franco Balmamion
1991: Franco Chioccioli
1964: Jacques Anquetil
1992: Miguel Induràin
1965: Vittorio Adorni
1993: Miguel Induràin
1909: Luigi Ganna
1934: Learco Guerra
1966: Gianni Motta
1994: Evgenij Berzin
1910: Carlo Galetti
1935: Vasco Bergamaschi
1967: Felice Gimondi
1995: Tony Rominger
1911: Carlo Galetti
1936: Gino Bartali
1968: Eddy Merckx
1996: Pavel Tonkov
1912: Squadra Atala
1937: Gino Bartali
1969: Felice Gimondi
1997: Ivan Gotti
1913: Carlo Oriani
1938: Giovanni Valetti
1970: Eddy Merckx
1998: Marco Pantani
1914: Alfonso Calzolari
1939: Giovanni Valetti
1971: Gosta Pettersson
1999: Ivan Gotti
1915-18: Edizioni Non Disputate A Causa Della Prima Guerra Mondiale
1940: Fausto Coppi
1972: Eddy Merckx
2000: Stefano Garzelli
1919: Costante Girardengo
1941-45: Edizioni Non Disputate A Causa Della Seconda Guerra Mondiale
1973: Eddy Merckx
2001: Gilberto Simoni
1920: Gaetano Belloni
1946: Gino Bartali
1974: Eddy Merckx
2002: Paolo Savoldelli
1921: Giovanni Brunero
1947: Fausto Coppi
1975: Fausto Bertoglio
2003: Gilberto Simoni
1922: Giovanni Brunero
1948: Fiorenzo Magni
1976: Felice Gimondi
2004: Damiano Cunego
1923: Costante Girardengo
1949: Fausto Coppi
1977: Michel Pollentier
2005: Paolo Savoldelli
1924: Giuseppe Enrici
1950: Hugo Koblet
1978: Johan De Muynck
2006: Ivan Basso
1925: Alfredo Binda
1951: Fiorenzo Magni
1979: Giuseppe Saronni
2007: Danilo Di Luca
1926: Giovanni Brunero
1952: Fausto Coppi
1980: Bernard Hinault
2008: Alberto Contador
1927: Alfredo Binda
1953: Fausto Coppi
1981: Giovanni Battaglin
2009: Denis Menchov
1928: Alfredo Binda
1954: Carlo Clerici
1982: Bernard Hinault
2010: Ivan Basso
1929: Alfredo Binda
1955: Fiorenzo Magni
1983: Giuseppe Saronni
2011: Michele Scarponi
1930: Luigi Marchisio
1956: Charly Gaul
1984: Francesco Moser
1931: Francesco Camusso
1957: Gastone Nencini
1985: Bernard Hinault
1932: Antonio Pesenti
1958: Ercole Baldini
1986: Roberto Visentini
1933: Alfredo Binda
1959: Charly Gaul
1987: Stephen Roche
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21
Interviste ai grandi campioni
Signor Gimondi,qual è il tuo più
bel ricordo come ciclista?
Senza dubbio l’aver vinto la
“tripla corona”, cioè il Giro d’Italia,
il Tour de France e la Vuelta di Spagna.
Signor Merckx perché il suo
soprannome era il Cannibale?
Perché nelle corse
divoravo gli avversari.
Signor Moser, sei il ciclista italiano col
maggior numero di successi (273).
Ti ricordi a quanti anni hai iniziato a
fare il ciclista di professione?
Certo che mi ricordo. Ero molto giovane,avevo 18 anni.
Signor Bugno qual
è il suo ricordo del
Giro vinto nel 1990?
L’aver indossato la Maglia Rosa
dalla prima all’ultima tappa.
22
Signor Bettini, che emozione
hai provato quando hai vinto
la tua prima corsa?
Una grande felicità, perché
i miei sforzi venivano premiati.
È stata quella bellissima sensazione che
mi ha spinto ad impegnarmi ancora di più.
Signor Cipollini, perché ti hanno
soprannominato “re leone”?
Perchè negli sprint ero forte come un
leone, ma per lo stesso motivo mi hanno
soprannominato anche “Super Mario”.
Signor Basso, cosa si prova
a vincere un Giro d’Italia?
Ehi! Non ne ho vinto uno,
ma due e la seconda volta
è stata come la prima: ho
provato una gioia indescrivibile.
23
I CAMPIONI
BICISCUOLA
grazie per l’’opportunita’
e per l‘esperienza che i
ragazzi hanno avuto la
possibilità di vivere.
Al prossimo anno!!!
Simonetta Polato
Bresciani Fiorella
24
grazie anche
l’opportunità a voi per averci dato
dell ‘attenzion di mettere al centro
combinazione e bambini, in
State facendo con lo sport.
preventivo, ch un buon lavoro
esiti positivi p e sicuramente darà
er il futuro de
bambini.
i
Herman Popod
Bressanone
i
25
Noi alunni e
insegnanti
della 2^ B de
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icino, vogliam
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ringraziare di
cuore tutti
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progetto Bici
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noi offerta.
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a ecce
Ancor
lizia di
zionale
a grazie
.
e
arrived
anno.
erci al
prossim
o
Durante quest’anno scolastico mi
è piaciuto tutto ma in particolare
quando siamo andati a S.Luca
perché avevamo vinto un premio,
è stata la cosa che mi è piaciuta
di più. Riccardo
26
Salve,
ancora una volta ci sorprendete.
Vi ringraziamo sempre per le attenzioni
e per le “coccole” che ci avete
riservato. Abbiamo vissuto sicuramente
un’esperienza unica e indimenticabile.
Vi mandiamo i baci dei nostri bambini e i
complimenti delle loro famiglie insieme
al nostro grande abbraccio. Speriamo di
rivederci l’anno prossimo.
Grazie
Maria Stella Ferraro
Istituto Comprensivo “ E.Fermi
di Licodia Eubea
27
FEDERAZIONE
CICLISTICA ITALIANA
Una Federazione a tua disposizione
Per entrare ufficialmente nella grande famiglia delle due ruote, costituita da
oltre 100.000 appassionati di ciclismo dai 7 agli oltre 60 anni, devi essere tesserato presso la Federazione Ciclistica Italiana (F.C.I.) che quest’anno compirà
126 anni dalla sua fondazione. Il documento d’identità sportiva che ti rilascia
permette di partecipare alle attività formative, agonistiche e ricreative che si
svolgono ogni settimana, per tutto l’anno e in tutte le regioni italiane; inoltre
comprende una assicurazione in caso di infortunio. La F.C.I. è presente in tutta
Italia, con 21 Comitati Regionali, 103 Comitati provinciali, quasi 4.000 società
ciclistiche alle quali appoggiarsi. Se ti piace il ciclismo e hai voglia di tesserarti,
puoi farlo in ogni momento dell’anno: basta contattare il Comitato Regionale
(o provinciale) più vicino per conoscere le società ciclistiche della tua zona.
Iscrivendoti ad una di esse potrai diventare un vero corridore o coltivare, in ogni
caso, la passione per il ciclismo.
L’età non è un limite
L’attività dei tesserati F.C.I . viene suddivisa in base all’età dei partecipanti.
A grandi linee, tre sono le macro aree nelle quali ci si può collocare:
promozionale
agonistica
amatoriale
Per i più piccoli (5-6 anni)
Già a partire dai 5 anni di età, la Federazione ha istituito una tessera promozionale che consente di apprendere i rudimenti delle diverse specialità del ciclismo all’interno di spazi sicuri e con la consulenza di esperti. Per saperne di più,
e-mail: [email protected]
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L’attività promozionale
È riservata alla categoria dei “Giovanissimi”, bambini e bambine tra i 7 e i 12
anni. Frequentano la bici a livello di gioco, il divertimento viene prima di qualsiasi attività agonistica, anche essa ben disciplinata. Ci sono anche le gare per i
“Giovanissimi” ma non rappresentano l’aspetto principale della loro attività.
L’attività agonistica
È disciplinata a partire dai 13 anni, quando si cominciano a praticare le vere e
proprie specialità del ciclismo (in strada, in pista e in mountain bike) può portare fino al professionismo (Mario Cipollini, Paolo Bettini e tanti altri campioni
hanno iniziato la loro carriera partendo dal settore giovanile). In questa attività
sono coinvolti oltre 12.000 tesserati.
L’attività amatoriale
Coinvolge chi vuole cimentarsi in gara senza la pretesa di diventare un
corridore professionista. A partire dai 17 anni, sono molte le competizioni
riservate ai cicloamatori, categoria che annota oltre 60.000 tesserati e prevede
gare suddivise per età.
Uno sport praticabile
Il ciclismo è uno sport che può aiutarti a crescere in modo sano, corretto ed equilibrato. In questo senso, la Federazione sta lavorando molto per incrementare il numero
di spazi protetti per consentirti di praticarlo, nella massima sicurezza. Esistono attualmente, su quasi tutto il territorio nazionale, numerosi ciclodromi (anelli asfaltati
chiusi al traffico delle autovetture), velodromi (vere e proprie piste di ciclismo) ed
impianti per la pratica del ciclismo fuoristrada (tracciati in ambiente naturale, piste
e ostacoli mobili di BMX) dove sono state create strutture che, grazie alla presenza di
personale qualificato, sono pronte ad accoglierti per muovere i “primi colpi di pedale”.
Insomma molte sono le possibilità di entrare nel nostro mondo. Per sapere quale è
il Comitato Regionale o provinciale più vicino e per conoscere tutte le iniziative della
Federazione Ciclistica Italiana visita il sito www.federciclismo.it
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IO E LA MIA
BICICLETTA
I vari tipi di bicicletta
Esistono biciclette di dimensioni e dalle caratteristiche diverse, ognuna adatta
alle esigenze dei differenti tipi di percorsi. La struttura della bici rimane però
sempre la stessa: un telaio di metallo, a cui sono uniti il sellino e le ruote.
Conosci tutte le parti della bici?
Nomina le parti della bicicletta scrivendo sui
trattini le parole che vedi qui sotto.
catena portapacchi cerchione
raggi
forcella
sella
Bici da corsa
La bici da corsa è molto leggera, ma se
la vuoi super leggera allora devi prenderne una fatta di carbonio. Per essere
così leggera, la bici da corsa non ha il
parafanghi e il paracatena.
Bici da città
La bici da città è una via di mezzo tra
la leggerezza della bici da corsa e la robustezza della Mountain Bike. E com’è
comoda… infatti ha il portapacchi, il
campanello, il fanale… e tutto ciò che
rende piacevole pedalare in città.
Lo sai che esistono
molti tipi di bicicletta?
Mountain Bike
La bici Mountain Bike è molto robusta
ed è l’ideale per le scampagnate, ma
presta sempre attenzione a non addentrarti in percorsi pericolosi.
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Gioco sulle biciclette
Scrivi i numeri di quelle che secondo te non potrebbero funzionare:
Bici da pista
La bici da pista, per fare le gare di velocità nei velodromi.
1
2
3
4
Bmx
La bmx, per gli amanti delle acrobazie.
Se pensi che ne abbiamo
dimenticata qualcuna,
perchè non la disegni
nel box qui sotto?
L’unica bicicletta che può funzionare è la numero 3
Tandem
Il tandem, per andare in giro in coppia.
Perchè?
Accessori per la bicicletta
I freni devono essere in ottime condizioni.
Per farsi notare bene dagli automobilisti sono necessari:
un buon campanello;
i catarifrangenti;
la dinamo per accendere i fanali anteriori e posteriori;
lo specchietto retrovisore: è utile per controllare cosa succede alle tue spalle.
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Manutenzione della bici
Chi meglio di Estathè che da 16 anni è sponsor
della Maglia Rosa può svelarti i segreti della bicicletta?
Per essere un buon ciclista devi pulire, oliare, e controllare che tutto nella
tua bicicletta funzioni al meglio. Come devi fare? Segui questi pochi consigli
ma ricorda, devi sempre farti aiutare da un adulto.
Pulisci la tua bicicletta. Se la tieni pulita dal fango e dalla polvere ti accorgerai
se ci sono parti usurate, o che stanno per rompersi. Se devi cambiare un pezzo
è molto più facile farlo su una bici pulita, piuttosto che su una bici piena
di fango. Puoi anche ricorrere ad un pennello, da usare a secco, e ad un panno
morbido, mentre per una pulitura più approfondita puoi usare una spugna
Pulizia
bagnata e una pelle di daino. Ricordati di usare un prodotto specifico
per le parti cromate.
Controlli mensili
Ricordati di controllare spesso la tua bicicletta. Più la usi e più frequentemente
devi controllarla. Un controllo al mese è
comunque il minimo indispensabile.
FRENI: Elimina lo sporco e controlla che
siano efficienti e soprattutto non usurati.
CATENA: Controlla che la catena sia
sempre in tensione e ben oliata. Puoi
pennellarla con benzina o gasolio per
pulirla e, successivamente, con olio
teflonato (miscelato a benzina) o altro
olio specifico. Ricordati anche delle altre
parti, quali cuscinetti dei pedali, archetti dei freni, ecc.
Controlli annuali
Una volta all’anno devi fare una revisione completa della tua bici. Una
revisione è un controllo molto accurato,
che comprende lo smontaggio dei vari
componenti, pulizia, controllo, eventuale sostituzione, e montaggio.
PNEUMATICI: Se sono troppo usurati
e con tagli sui lati i copertoni vanno
sostituiti, così anche camere d’aria vecchie, con troppe riparazioni o con perdite. Verifica sempre che le ruote della tua
bici siano gonfie al punto giusto.
Sono operazioni molto difficili, quindi
devi farti aiutare da un adulto.
Vuoi scoprire altri segreti?
MANUBRIO: Anzitutto è importante che tu faccia attenzione che il manubrio
sia simmetrico alla ruota e che sia ben saldo rispetto al telaio, perché agisce sulla
capacità di cambiare direzione e mantenere l’equilibrio. Altrimenti potrebbe
essere necessario stringere i bulloni. A proposito di bulloni, è fondamentale che
tutte le viti ed i dadi della bici siano ben stretti.
ILLUMINAZIONE: Anche l’impianto di illuminazione deve essere tenuto sotto
controllo, eseguendo una pulitura dei contatti della dinamo.
CAMBIO: Se hai una bicicletta col cambio, è importante assicurarti che
i “rapporti” si inseriscano senza fare rumori strani.
Dopo aver osservato tutti questi accorgimenti, potete divertirvi con una bella
pedalata! Ma attenzione, anche i ciclisti devono rispettare delle regole di
comportamento nella circolazione stradale.
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Vieni a trovarci allo stand BiciScuola all’Open Village
del Giro d’Italia: Il meccanico Estatheo ti svelerà tutti
i trucchi delle due ruote!
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Abbigliamento e attrezzatura
Non copritevi troppo!
Con due pedalate fatte bene, si è già caldi al punto giusto!
Se dovete affrontare un percorso lungo saranno
indispensabili i pantaloncini da ciclista con le imbottiture che
consentono di non risentire troppo del contatto con la sella.
Proteggetevi dal freddo con un k-way o una giacca: nelle
discese il vento e l’aria si fanno sentire.
Utilizzate i guanti da ciclista: con le mezze dita nella bella
stagione e completamente chiusi quando fa freddo.
Munitevi di una mantellina antipioggia di quelle specifiche da ciclisti con le aperture adatte: gli scrosci di pioggia
e i temporali improvvisi sono nemici della bici!
Portate con voi degli occhiali:
vi riparano dalla pioggia, dal sole eccessivo,
ma anche dagli insetti.
Portate il casco, non smetteremo
mai di ricordarlo.
IL CASCO SALVA LA VITA!!
LA “PICCOLA” GRANDE SFIDA HA INIZIO.
VIENI A GAREGGIARE CON ESTATHÈ
NELLE PIÙ IMPORTANTI TAPPE DEL GIRO
D’ITALIA E CONQUISTA ANCHE TU
LA MAGLIA ROSA!
in collaborazione con:
estatheffpj.giroditalia.it
LE TAPPE:
09/5
10/5
11/5
13/5
14/5
16/5
17/5
18/5
22/5
23/5
24/5
27/5
Verona
Fano (PU)
Porto Sant’Elpidio (FM)
Lago Laceno (AV)
Frosinone
Montecatini Terme (PT)
Sestri Levante (GE)
Cervere (CN)
Falzes (BZ)
Cortina d’Ampezzo (BL)
Vedelago (TV)
Milano (grande finale)
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PEDALARE
IN SICUREZZA
Segnali luminosi e manuali
I segnali stradali
Indica il divieto, per il ciclista,
e solo per esso, di percorrere quella strada.
Segnala ai ciclisti che sono obbligati a
circolare sulla pista a loro riservata.
Indica la presenza di una pista ciclabile, che è caratterizzata da due
strisce continue affiancate: una gialla all’interno e una bianca, più stretta
all’esterno che separa la pista dalla corsia di marcia per altri veicoli.
Indica che quell’area
viene condivisa
con altri utenti.
PASSA
Quando vedo
il vigile con le
braccia aperte e distese
lungo la direzione in cui
sto passando, mi indica
via libera.
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RALLENTA
Quando vedo
il vigile con un
braccio alzato
verticalmente,
devo fare attenzione
perché sta per cambiare
la direzione di marcia.
FERMATI
Quando il vigile
ha le braccia distese
di fronte a me
devo fermarmi.
Il segnale indica
una pista ciclabile
affiancata al marciapiede.
La barra di colore
rosso indica la fine
dei relativi percorsi.
Indica i percorsi appositi
per pedoni. I ciclisti non possono circolare su questi percorsi.
Indicano agli automobilisti la
possibile presenza di ciclisti. Il
triangolo con il vertice in alto e
la sagoma del ciclista all’interno
segnala che si è nelle vicinanze
di un attraversamento ciclabile;
questo sarà poi segnalato sul
posto dalla figura di un ciclista
in un quadrato blu.
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La segnaletica orizzontale
La segnaletica disegnata sull’asfalto si chiama “orizzontale”.
Le strisce che dividono la strada in corsie possono essere continue o discontinue.
Le strisce continue non possono essere oltrepassate,
né per superare né per svoltare.
Le strisce discontinue invece possono essere oltrepassate.
Quando viaggi sulla strada devi fare molta attenzione: prosegui sulla
carreggiata destra e viaggia nello stesso senso degli altri veicoli.
La Polizia al Giro d’Italia
La Polizia ha un grande ruolo nella buona riuscita della manifestazione ciclistica. Fin dal 1946 gli agenti ci assicurano un servizio impeccabile dando sicurezza a chi corre e a chi assiste lungo le strade.
Intervista ad un responsabile della Polizia
Quanti poliziotti sono impegnati durante il Giro d’Italia?
La scorta ai ciclisti viene assicurata da un Comandante,
venti motociclisti, sei auto ed un furgone officina.
Quali sono i compiti della Polizia durante la Corsa?
Il primo motociclista della Polizia stradale ha sulla moto
la bandierina verde che annuncia il sopraggiungere della corsa e che
determina l’immediata chiusura della circolazione in modo da evitare
qualsiasi pericolo per i corridori ed il traffico locale.
Il gruppetto più veloce dei ciclisti in gara viene sempre
preceduto da un motociclista della stradale che ha
la bandierina gialla e che dovrà proteggere chi è
lanciato in volata verso la probabile vittoria.
A chiusura c’è il motociclista con la bandierina
rossa che indica la fine della gara ciclistica e la
possibilità di riaprire le strade al traffico.
La Polizia stradale, inoltre, coglie l’occasione del Giro anche per promuovere
i valori della legalità sulle strade. Fin dal 1998, viene organizzata una campagna
di sicurezza stradale che consente a studenti di tutte le località di tappa di salire
a bordo del Pullman Azzurro, un’aula multimediale viaggiante con giochi
e filmati sui comportamenti a rischio. Un gruppo di studenti salgono poi a bordo
di un secondo autobus per precedere di qualche chilometro i ciclisti in gara
ed assistere all’arrivo di tappa in una posizione privilegiata in tribuna.
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ECOLOGIA
E MOBILITÀ
SOSTENIBILE
La ruota sì, che è stata davvero
un’invenzione geniale!
Cari amici, proprio dalla ruota ha avuto
origine tutta una serie di invenzioni che
hanno aiutato l’uomo a portare e a trasportare
persone, oggetti, merci in maniera sempre più
agevole e rapida. Se si pensa che 7000 anni
fa l’unico modo per raggiungere una località
vicina o lontana era camminare... si può capire
che grande evoluzione sia stata la ruota! Le prime
testimonianze di questo strumento rivoluzionario
risalgono a 3500 anni fa e da allora è stata tutta...
un’ “EVOLUZIONE... ROTANTE!”.
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Sai qual è la stagione delle albicocche?
Grazie all’invenzione della ruota ci sono state tante trasformazioni nel modo di
muoversi, nel modo di mangiare…eh sì, bambini, anche nell’alimentazione!
Un tempo si mangiavano esclusivamente gli alimenti di stagione. Oggi invece
arriva nei nostri piatti tanti alimenti provenienti da altri Paesi oppure dalle serre,
cosa che ci permette consumare molti tipi di frutta e verdura per dodici mesi
all’anno.
Per esempio, l’albicocca è un frutto estivo: se vuoi mangiare le albicocche
in inverno, contribuisci ad inquinare il nostro pianeta perché i prodotti fuori
stagione (come appunto le albicocche in inverno) arrivano dall’altro capo del
mondo, dove è estate quando da noi è inverno, e devono viaggiare per migliaia di
chilometri in nave; oppure sono state coltivate in grandi serre riscaldate, con un
gran dispendio energetico.
Ricordate quindi questo consiglio: frutta e verdura se mangiate nella loro
stagione, sono più buone e fanno bene non solo alla nostra salute, ma
anche all’ambiente, perché permettono di limitare comportamenti nocivi
per l’ecosistema.
Concludendo, anche il consumo di frutta e verdura di stagione permette di
mantenere un comportamento che va “a braccetto” con i temi legati alla
mobilità sostenibile.
Voi sapete cos’è la mobilità sostenibile?
Significa potersi muovere con mezzi di trasporto in armonia con l’ambiente che
ci circonda, significa poter andare a scuola a piedi e o in bicicletta, imparare a
spostarsi in strada utilizzando mezzi di trasporto pubblico (scuolabus), riuscire
a ipotizzare piste ciclabili per rendere la strada fruibile a tutti con beneficio dei
bambini e dei grandi. I genitori possono lasciare che i figli vadano a scuola in
sicurezza. In tal senso l’educazione alla mobilità sostenibile è un percorso formativo integrato che sviluppa nel giovane alunno/a valori e comportamenti positivi
sulla strada rendendoli più autonomi e in grado di affrontare e risolvere situazioni
problematiche attraverso l’esercizio del pensiero critico e del pensiero creativo.
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Inoltre la “mobilita` sostenibile” è un sistema per muoversi in città in grado di
ridurre le emissioni di gas serra, lo smog, l’inquinamento acustico, la congestione
del traffico urbano e gli incidenti. Ora ti spiego cosa serve per realizzarla.
Trasporto pubblico locale e bicicletta Veicoli adibiti al trasporto di massa
e biciclette consentono di ridurre l’utilizzo dei mezzi privati. Andare in
automobile va bene, ma in città è meglio utilizzare i mezzi pubblici.
Ecologia
Cos’è la raccolta differenziata
La raccolta differenziata è il modo migliore per preservare e mantenere le risorse
naturali, a vantaggio nostro e delle generazioni future: riusare e riutilizzare i
rifiuti, dalla carta alla plastica, contribuisce a restituirci e conservare un ambiente “naturalmente” più ricco.
Corsie preferenziali Nelle corsie preferenziali possono transitare
soltanto i mezzi pubblici rendendo il traffico molto più scorrevole.
Piste ciclabili Le piste ciclabili sono situate a lato delle strade e riservate
esclusivamente alle biciclette. Usa la bicicletta quando puoi e utilizza
l’automobile per viaggi più lunghi, magari fuori città.
Pedaggio urbano L’accesso a pagamento a strade o zone urbane. In questo
modo gli automobilisti sono incitati a prendere l’automobile solo quando è utile.
Quindi sempre in bici? No, non sempre!
Andare in bicicletta nel traffico di oggi è davvero un problema se la nostra città
non ha piste ciclabili! Sia gli automobilisti che i ciclisti devono rispettare ogni
giorno le norme di sicurezza.
In bicicletta con il brutto tempo? No, amici. Uscire in bici quando le condizioni
meteo sono davvero proibitive è rischioso! Se la neve e il ghiaccio la fanno da
padroni, la bici è da dimenticare!
La bicicletta non si può usare sulle lunghe distanze! A meno che non siate
dei campioni del ciclismo professionistico! Se ogni giorno dovete percorrere un
massimo di una ventina di chilometri, allora la bici è quello che fa per voi, ma se
le distanze sono più impegnative, meglio scegliere un altro mezzo!
La bicicletta non è un tir: ricordatelo bene quando dovete trasportare carichi
pesanti. I cestini e i portabagagli hanno una capienza limitata e sovraccaricarli
può diventare molto pericoloso.
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Suggerimenti e consigli utili per la raccolta differenziata
Ogni nostra azione produce inquinamento, anche la più comune, come per
esempio leggere un giornale o bere un’aranciata, non sarebbe nulla, se non
considerassimo che ogni giorno nel mondo vengono stampate milioni di pagine,
costruite milioni di bottiglie in plastica o lattine in alluminio, assemblati milioni
di oggetti e mobilio per le nostre case.
Tradotto in altre parole, milioni di alberi abbattuti, milioni di litri di petrolio
consumati, milioni di kg di CO2 immessi nell’atmosfera: con la raccolta
differenziata, invece, tutte queste risorse vengono risparmiate.
Carta e cartone: separate giornali e riviste dai loro involucri di cellophane; togliete la
“finestra” di plastica dalle buste da lettera; schiacciate le scatole di cartone e cartoncino
e, ovviamente, buttate tutto nel cassonetto della carta. È possibile conferire anche i
contenitori in poliaccoppiato (tetra-brik) del latte o dei succhi di frutta preventivamente
sciacquati. Vanno, invece, tra i rifiuti domestici i tovagliolini e i
bicchieri di carta sporchi, la carta oleata o plastificata
(per esempio quella degli insaccati).
Vetro: lavate bottiglie e vasetti di vetro (togliete i tappi che vanno
riposti nei vari cassonetti a seconda del materiale) e buttateli nelle
campane per la raccolta del vetro dove vengono raccolte anche le
lattine e i barattoli. Piatti, oggetti di ceramica o terracotta, specchi,
lampadine a incandescenza vanno tra i rifiuti domestici. Altri tipi di
vetro quali finestre, specchi, pirofile o parabrezza vanno portati alle
stazioni ecologiche.
Lattine/barattoli: presso alcuni bar e centri di ristoro esistono
contenitori appositi per la raccolta delle lattine; altrimenti dovete
gettare le lattine di alluminio e i barattoli in banda stagnata nelle
campane per il vetro (ad es. bevande, cibo per animali, conserve
alimentari, ecc.) dopo averli, possibilmente, sciacquati.
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Plastica: le bottiglie in plastica (pet, pvc, pe) e i flaconi di detersivi vanno sciacquati
e schiacciati nel senso della lunghezza, chiusi con il loro tappo, anch’esso riciclabile,
e riposti nel cassonetto per la raccolta della plastica. Non è necessario staccare
eventuali etichette di carta. Anche tutti gli altri contenitori in plastica per alimenti e
non, che vengono acquistati al supermercato possono essere smaltiti nel cassonetto
a patto che non contengano residui di alimenti. Rimangono esclusi da questa raccolta
gli arredi, i giocattoli, le custodie per cd, piatti, bicchieri, posate
in plastica, portadocumenti, accessori per auto, bidoni e
cestini, borse e zainetti che vanno smaltiti nei rifiuti domestici.
Contenitori per colle o vernici, sacchetti per cemento,
piccoli e grandi elettrodomestici vanno conferiti
all’isola ecologica.
Medicinali scaduti: i contenitori per la raccolta si
trovano, di solito, davanti alle farmacie; prima di
liberarvi dei medicinali scaduti toglieteli dalle
confezioni di carta.
Rifiuti pericolosi, elettronici ed ingombranti:
per i rifiuti urbani pericolosi (batterie per auto, vernici,
olii alimentari e minerali usati, ecc.), per i rifiuti
ingombranti (mobili, imballaggi di cartone, plastica
e legno, pallets, ecc.) e per i raee (rifiuti elettronici
come cellulari, pc, ipod, elettrodomestici) è necessario
servirsi delle stazioni ecologiche attrezzate. Per le pile
utilizzate gli appositi contenitori gialli che, di solito, si
trovano nei pressi dei cassonetti.
Rifiuti organici: tra i rifiuti organici si devono comprendere
i resti di cucina quali: pesce, carne, ossa, uova e gusci, pane,
pasta, riso, scarti di frutta, di verdure, fondi di caffè, lettiere di
animali domestici, tovaglioli di carta, carta assorbente, ma
anche sfalci di giardini e piccole potature.
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...e il consumo consapevole
Articoli da gettare: evitiamo di comperare stoviglie, posate, tovaglie, accendini,
Derrate alimentari: una buona gestione dell’economia familiare consiglia di
lattine e barattoli da gettare.
acquistare solo la merce di cui effettivamente abbiamo bisogno e nella quantità
minima possibile, compatibilmente con le nostre esigenze di tempo; in questo modo
aiuteremo ad evitare gli sprechi di alimenti, ridurremo gli imballaggi e contribuiremo a
risparmiare sul nostro bilancio e su quello della comunità.
Borsa della spesa: ricordiamoci di riutilizzare la borsa della spesa, evitando di
comprarne una nuova ad ogni spesa.
Imballaggi meno inquinanti: cerchiamo di ridurre il più
possibile gli imballaggi, cioè tutte le scatole e i contenitori di
cartone, plastica, metallo o analoghi che hanno contenuto
detersivi, liquidi, polveri, alimenti, tutte le bottiglie di vetro,
plastica, lattine, latte metalliche di ogni tipo, contenitori di
plastica espansa, involucri di plastica, reticelle per frutta,
bustine per tè, zucchero, confezioni di medicinali, di cosmetici,
sacchi e sacchetti. Non dimentichiamoci, inoltre, tutte le
carte per usi alimentari che avvolgono i nostri prosciutti,
formaggi, eccetera.
Alimenti di stagione senza imballaggio: evitiamo gli
1
2
Separa in base al materiale di cui sono fatti gli imballaggi.
Riduci il volume degli imballaggi, schicciando le lattine, bottiglie,
comprimendo carta e cartone.
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Dividi gli imballaggi, ad esempio i contenitori di plastica delle merendine
dalla vaschetta di cartone.
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Togli gli scarti e i residui di cibo dagli imballaggi prima di metterli nei
contenitori per la raccolta differenziata.
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Sappi che la carta sporca di cibo, terra, solventi, etc. non va nel contenitore
della carta.
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Fai attenzione a non mettere nel contenitore del vetro oggetti in ceramica,
specchi, lampadine.
scatolami, gli involucri di plastica e di cartone, i cibi surgelati
dall’imballaggio dispendioso. Comperiamo verdura e frutta
fresca di stagione: richiede un basso consumo energetico
per la produzione, la conservazione ed il trasporto, crea poco
imballaggio e permette la scelta della quantità voluta dal
cliente.
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Riconosci e conferisci correttamente gli imballaggi in alluminio, separa le
vaschette per il cibo, tubetti, bombolette spray.
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Riconosci e conferisci correttamente gli imballaggi in acciaio, solitamente
riportano le sigle FE o ACC.
Bottiglie riutilizzabili: riportiamo al negozio i vetri che si
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Introduci nel contenitore per la raccolta differenziata della plastica tutte le
tipologie di imballaggi.
possono rendere. Non gettiamoli nella spazzatura o, peggio,
lasciamoli in giro; riponiamoli negli appostiti contenitori per il vetro
da riciclare.
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Il decalogo della raccolta differenziata
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Ricorda che se hai imballaggi in legno li puoi portare alle isole ecologiche
comunali attrezzate.
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Test in classe
Quali sono quelli non segnati?
Quali danni possono provocare all’ambiente? scrivine almeno 4:
Con che mezzo di trasporto andate a scuola?
Segna i mezzi di trasporto che secondo te producono il minor danno
all’ambiente e scrivi, negli spazi di quelli che permettono una mobilità
sostenibile, il perchè.
Bicicletta
Quali mezzi di trasporto usiamo in prevalenza io e i miei compagni?
Come ti rechi di solito a scuola?
Motocicletta
Scuolabus
Treno
a piedi
in tram
in bicicletta
in scuolabus
in automobile
E i tuoi compagni come raggiungono la scuola?
Chiedilo a tutti, poi riporta le varie indicazioni (compresa la tua)
nella tabella, colorando una casella per ogni risposta.
a piedi
in bicicletta
in tram
in automobile
in scuolabus
Jeep/Suv
Automobile
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Quanti bambini si recano a scuola a piedi?
Qual è il mezzo di trasporto più usato?
Quanti sono i bambini che lo usano?
Nelle tua classe quanti abitano più vicino alla scuola?
E quanti più lontano?
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FAIR PLAY
C’era una volta una borraccia…
Cos’è il fair play?
Fair play è un termine inglese che significa “gioco leale”. Il fair play è l’atteggia·
mento che ogni sportivo dovrebbe avere nei confronti dei compagni di squadra
e degli awersari, ovvero: rispettare le regole, accettare le decisioni degli arbitri e
dei giudici di gara, non arrabbiarsi troppo se perde e, pur conservando la giusta
rivalità, comportarsi sempre correttamente con gli avversari e in caso di bisogno,
essere pronto anche ad aiutarli.
Le regole del fair play?
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Giocare per divertirsi.
Giocare con lealtà.
Attenersi alle regole del gioco.
Portare rispetto ai compagni di squadra, agli avversari, agli arbitri e agli
spettatori.
Accettare la sconfitta con dignità.
Rifiutare la corruzione, il doping, il razzismo, la violenza e qualsiasi cosa possa
arrecare danno allo sport.
Fare tante partite per donare l’incasso a coloro che ne hanno bisogno.
Aiutare gli altri a resistere ai tentativi di corruzione.
Denunciare coloro che tentano di screditare lo sport.
Non insultare gli avversari per diversità di colore, nazionalità, squadra.
Onorare coloro che difendono la buona reputazione dello sport.
È rimasto famosissimo nella storia del ciclismo un gesto
di cortesia tra Gino Bartali e Fausto Coppi avvenuto al Giro
di Francia del 1952 e immortalato in una fotografia: i due rivali si
passano una borraccia. Nel 1996, al Giro delle Fiandre, Emanuele Bombini,
direttore sportivo della Gweiss-Playbus “presta” una bici a Fabio Baldato,
un corridore della MG, una squadra avversaria, appiedato per un incidente.
Baldato riesce a proseguire la gara e arriva secondo. Nel 2003 al Tour de France
Lance Armstrong cade a 10 km dal traguardo e il rivale Jan Ulrich, anziché
approfittarne, si ferma ad aspettarlo.
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BiciScuola+ŠKODA = BiciŠkuola
Prendi la strada nel verso giusto
Vai in bicicletta? Allora sai quanto è bello pedalare con questa fidata compagna di avventure, che ti permette di muoverti in libertà e velocemente.
Quando sarai grande,potrai spostarti utilizzando anche un altro mezzo di locomozione, ancora più rapido, che ti consentirà di raggiungere mete ancora più
lontane: l’automobile.
In effetti, la bicicletta e l’auto sono parenti; lo sa bene ŠKODA, che oggi produce automobili, ma che è nata nel 1895 proprio come fabbrica di biciclette.
A tutta sicurezza
ŠKODA è consapevole di quanto la sicurezza in strada sia fondamentale e ha a
cuore te che viaggi in auto e tutti gli automobilisti. Per questo motivo, ŠKODA
dedica molte attenzioni nel progettare vetture sempre più sicure
e dotate di strumenti di protezione come:
BiciScuola+ŠKODA = BiciŠkuola
ŠKODA amica dell’ambiente
ŠKODA ti dà qualche utile consiglio per usare in maniera intelligente
l’automobile e ridurre i consumi:
Più un’auto pesa più consuma, quindi fai togliere
a mamma e papà i carichi inutili dal bagagliaio.
La mattina cerca di partire 10 minuti prima da casa in modo da evitare il traffico
di punta e cerca di applicare lo stesso trucco in ogni occasione.
Per andare e tornare da scuola dai un passaggio ai tuoi amici, così invece di 2
o più auto ne userete una sola se non è necessario, spegni il climatizzatore.
Fai controllare le gomme dell’auto, devono sempre essere gonfie al punto giusto.
CINTURE DI SICUREZZA
Ricordatevi di allacciarle sempre!
AIRBAG
(quel “pallone” che scoppia e ti protegge in caso di urto)
ABS ED ESP
Due dispositivi che consentono all’automobile di mantenere
la tenuta di strada anche nelle condizioni più rischiose.
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BiciScuola+ŠKODA = BiciŠkuola
MUSEO DEL GHISALLO
Il santuario
Ora che sai come affrontare
la strada in sicurezza e disponi
di pratici consigli per una guida
“verde”, fai passaparola! Inoltre,
tieni a mente un’importante novità:
nell’ottica del rispetto ambientale,
ŠKODA ha creato per tutti i suoi
modelli di automobile la speciale
versione Greenline con consumi
ed emissioni ancora più ridotte
di quelli standard.
Il Ghisallo è meta ogni anno di
migliaia di sportivi che salgono
fin qui anche per fare visita al
Santuario con la sua immagine
della Madonna del latte
protettrice dei ciclisti.
Il museo
A fianco del Santuario, sul piazzale
del belvedere, sorge il Museo del
Ciclismo.
Dedicato agli uomini e alle donne che
con la bicicletta hanno segnato la storia
del ciclismo, nelle competizioni sportive
e nella vita quotidiana, il museo vuole
far conoscere,
ad appassionati e non, il mondo delle
due ruote: gli atleti, i produttori del
mezzo, gli organizzatori, i dirigenti di
società, i giornalisti e altre figure, forse
meno note, ma altrettanto importanti.
Il museo, inoltre, raccoglie e ordina i più importanti periodici e volumi
dedicati al ciclismo, conservati nella biblioteca specializzata
a disposizione per la consultazione di studiosi e appassionati.
Il museo organizza su prenotazione laboratori didattici per le scuole
elementari e medie. Programmi disponibili su www.museodelghisallo.it
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NOTE
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www.biciscuola.it
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