PROGETTO DI ANIMAZIONE: I BAMBINI E LA ‘COSCIENZA’ DEL CUORE: LA MISERICORDIA Prof.ssa: Maria Cinque Studentessa: Alina Antalut Matricola: 19013/110 Roma, 28 gennaio 2016 1 Si educa molto con quel che si dice, ancor più con quel che si fa, ma molto di più con quel che si è. S. Ignazio di Antiochia Presentazione “L’uomo è un essere progettuale perchè dalla nascita non è tutto definito, ma si costruisce nell’interazione con gli altri, le cose e l’Altro”. L’idea di questo progetto nasce come stimolo e proposta formativa del percorso universitario in corso e in particolare dallo studio di alcune metodologie di animazione approfondite durante le lezioni. Il progetto, pensato e voluto per alunni della scuola primaria (classi quarta e quinta), ha come obiettivo principale quello di offrire anche a loro l’opportunità di riflettere sul tema della Misericordia, tema troppo spesso riferito solo agli adulti. Questo progetto si va aggiungendo alle diverse esperienze che i ragazzi stanno già facendo in ambito scolastico ed extrascolastico. Infatti, come educatori, abbiamo il dovere di proporre ai nostri educandi il maggior numero di esperienze formative in tutti gli ambiti, così da favorire lo sviluppo massimo delle loro potenzialità, della loro capacità di instaurare relazioni significative e delle loro competenze. La scuola che mira allo sviluppo delle competenze è un vero laboratorio del pensiero, centro di ricerca e spazio di sperimentazione, di cooperazione, di realzioni significative che impegna gli insegnanti ad essere ‘maestri’, cioè adulti competenti che testimoniano con la loro passione l’autenticità delle richieste che fanno ai loro alunni1. La fondamentale importanza del contributo degli adulti nel percorso formativo di ogni bambino, è sostenuta da Vvgotskij attraverso il suo concetto di ‘zona di sviluppo prossimale2, 1 Cfr. Documento Ministeriale, Il curricolo nella scuola dell’autonomia 2 Cfr. Vvgotskij. Definisce “zona di sviluppo prossimo”, la distanza tra ciò che il bambino sa fare in un determinato momento (livello attuale di sviluppo) e ciò che egli potenzialmente può fare sotto la guida e il supporto di altre persone, che siano adulti o dei pari con un livello di competenza maggiore. 2 da J. Bruner attraverso l’immagine di ‘scaffolding3’ ma anche da documenti ministeriali recenti come le Indicazioni per il curricolo del 2012 4, nel quale si sottolinea il ‘compito’ necessario di fattori come l’ambiente, la famiglia, i docenti nel processo di apprendimento. E’ questa la forma educativa – formativa che vuole assumere il presente progetto dal tema la Misericordia, un tema che sta a cuore allo stesso Papa Francesco, come si è concretizzato in modo così evidente e chiaro con l’indizione dell’anno giubilare che egli ha da poco inaugurato. In questa proposta di progettazione sono state delineate minuziosamente tutte le tappe del ‘lavoro’, in modo da rendere l’argomento il più possibile comprensibile anche a ragazzi di così tenera età. Mi auguro che questa opportunità di riflessione porti frutti di serenità e bontà nel cuore di ciascun partecipante e che la gioia di lavorare, giocare, riflettere ... insieme, renda ognuno di loro sempre più capace di relazionarsi positivamente e di contribuire alla costruzione di una società sempre più giusta e solidale. Introduzione Il progetto “I bambini e la ‘Coscienza’ del cuore: la Misericordia” vuole essere uno strumento di crescita umana e spirituale per i ragazzi delle classi quarta e quinta della scuola “Nostra Signora del Suffragio” di Roma. Offre la possibilità di utilizzare, con i destinatari, alcune tecniche e metodologie didattiche utili per creare, tra i bambini, spazi e luoghi di confronto, di condivisione e di relazione, intense e stimolanti. È stato delineato un progetto ben dettagliato in tutti i suoi punti; questi verranno seguiti volta per volta in modo da permettere ai ragazzi di percorerlo in modo efficace ed efficiente. Si è tenuto conto dell’età dei bambini, delle loro potenzialità e della loro sensibilità. Le due classi, a cui è destinato il progetto, rispondono bene e volentieri alle varie proposte della scuola; partecipano a laboratori artistici, musicali e teatrali, si entusiasmano e godono molto per le uscite didattiche proposte dalla scuola, raccontano con gioia anche la loro vita al di fuori della scuole (oratorio, catechismo, scout ...). Tutti questi elementi hanno motivato la scelta dei destinatari del progetto. Background Sì!!! Infatti, Tutto può essere insegnato a tutti in qualsiasi età, purchè il contenuto sia tradotto in forme di rappresentazione adatte5. 3 Cfr. J. Bruner. Scaffolding (impalcatura): l'aiuto di un esperto, che fornisce indicazioni e suggerimenti, consente al bambino di svolgere un compito pur non avendo ancora tutte le conoscenze e le abilità specifiche per farlo… 4 Cfr. Documento Ministeriale, Indicazioni per il curricolo pp. 23 – 24 e pag. 34. 5 Cfr. J. Bruner, La cultura dell’educazione, Feltrinelli, Milano, 1997. 3 Titolo Destinatari Classi quarta e quinta primaria Scopi generali/finalità Il progetto è finalizzato a favorire la comprensione del termine Misericordia; a promuovere alcune applicazioni alla vita dei bambini; a realizzare un libretto personale sulle attività svolte come ricordo del progetto, a memorizzare le opere di Misericordia spirituale e corporale ... tutto attraverso diverse strategie didattiche, tecniche, metodi di animazione e didassi. E’ di fondamentale importanza, infatti, che sia considerato lo stretto rapporto esistente tra le tecniche di animazione, le finalità educative e i valori della persona6. Obiettivi educativi - creare continuità tra le due classi - suscitare in loro interesse per ‘l’altro’ - facilitare la relazione con ragazzi ‘difficili’ - stimolare ulteriormente la “creatività spirituale” - guidare alla riflessione interiore finalizzata all’avvio di un percorso personale di vita (dal quale possono attingere l’ispirazione per affrontare dubbi, incertezze, momenti difficili...) 6 Cfr. N. Rosati, Pedagogia e didattica del gioco, pag. 91, Ed. 2014. 4 Risultati di apprendimento attesi I bambini: avranno familiarizzato con il termine ‘Misericordia’ avranno imparato quali sono le opere di Misericordia corporale e spirituale avranno migliorato la qualità delle loro relazioni avranno acquisito una sensibilità maggiore nei confronti del prossimo avranno imparato nuove tecniche, nuove metodologie e nuovi giochi Durata Un mese circa Periodo Dal 26 gennaio al 16 febbraio Frequenza Quattro incontri di due ore a distanza di una settimana. Calendarizzazione 26 gennaio 2 febbario 9 febbraio 16 febbraio Numero di partecipanti 24 alunni Setting la propria aula il salone/palestra la cappella il cortile 5 Tipologia di docenti/animatori/esperti Le due maestre di classe Metodologie didattiche utilizzare tecniche come: o brainstorming, una tecnica di creatività ideata negli anni Sessanta da Alex Osborn che ha lo scopo di sviluppare il pensiero creativo aiutando e stimolando alcuni caratteri della creatività come la fluidità7. o brainwriting, una tecnica di creatività ideata e applicata negli anni Ottanta da Van Gundy che permette ai partecipanti di esprimere liberamente la propria creatività e di sviluppare una soluzione ad un determinato problema godendo di una certa privacy8 (essendo i partecipanti intorno ad un tavolo, ognuno di loro deve essere lontano dall’altro a sufficienza per impedire al compagno accanto di vedere ciò che si scrive sul foglio). o debriefing - transfert, il momento altamente formativo in cui viene analizzata l’intera esperienza vissuta dai singoli e dal gruppo nel suo insieme e in cui si cerca di favorire un collegamento tra l’esperienza ludica e la vita di ogni giorno9. fare giochi di gruppo story telling: inventare storie, comporre poesie scrivere un articolo per il giornalino della scuola realizzare un video riassuntivo Strumenti schede video cartelloni matite colorate fogli bianchi penne gomitolo di lana puzzle vangelo pennarelli 7 Cfr. M. Cinque, Brainstorming: una tecnica per la creatività che talvolta non ‘funziona’. 2015. 8 Cfr. M. Cinque, Brainstorming: una tecnica per la creatività che talvolta non ‘funziona’. 2015. 9 Cfr. N. Rosati. Pedagogia e didattica del gioco, pag. 77. Ed. 2014. 6 Obiettivo Far comprendere ai ragazzi il significato dei termini Giubileo e Misericordia Sottobiettivi Creare un clima positivo e sereno Aiutarli a sviluppare maggiormente la loro creatività Stimolare la loro riflessione sui termini proposti Risultati di apprendimento attesi I bambini: avranno familiarizzato con i termini ‘Giubileo’ e ‘Misericordia’ avranno migliorato la qualità delle loro relazioni avranno imparato nuove tecniche come brainstorming, brainwriting, debriefing e icebreaking Durata Due ore Strumenti video fogli bianchi penne gomitolo di lana 7 Programma della giornata Introduzione del progetto. Presentazione dei prerequisiti attraverso la tecnica del brainstorming sul termine misericordia e attraverso la tecnica del brainwriting sulle parole: opera, spirituale, corporale. Spiegazione del significato del termine attraverso semplici video. Dialogo con i ragazzi su chi parla di Misericordia, a chi o a cosa si riferisce... Conclusione attraverso la tecnica del debriefing. Introduzione del progetto (10 minuti) Oggi iniziamo un percorso del tutto particolare...un fuori programma! E’ un cammino che ci porterà a conoscere meglio la nostra fede, i valori che essa ci offre per migliorare un po’ la nostra vita e anche quella degli altri. Lo faremmo in modo semplice, riflettendo ‘a nostro modo’, condividendo con i compagni i nostri pensieri, la nostra preghiera, il nostro piccolo mondo della famiglia, della scuola e di ogni ambiente che frequentiamo. Lo faremmo attraverso la riflessione sulla Misericordia, un dono gratuito che Gesù vuole offrire anche a noi piccoli come siamo e talvolta birrichini e irrequieti. Lo faremmo per noi soprattutto, ma anche per imparare a migliorare nei confronti dei nostri fratelli o sorelle, dei nostri genitori e nonni, dei nostri amici e compagni di scuola, nei confronti degli insegnanti e anche dei poveri che incontriamo per strada magari durante una passeggiata ... e allora buon cammino a tutti !!! 8 Presentazione dei prerequisiti (attraverso la tecnica del brainstorming sul termine misericordia e attraverso la tecnica del brainwriting sulle parole: opera, spirituale, corporale). Tecnica del brainstorming Spiegazione e svolgimento (10 minuti) Si consegna ai bambini dei post-it. Si chiederà loro di rispondere sui post-it alle due domande diverse scritte dall’insegnante alla lavagna. Si chiederà loro di appendere sui due poster appesi alla parete i post-it con le loro risposte. Dopo che tutti i bambini hanno appeso i loro post-it, l’insegnante le leggerà a voce alta e inizia a sottolineare le risposte simili che si ripetono. L’insegnante guida la discussione dei bambini e piano – piano porta loro a trarre le conclusioni sulle possibili giuste risposte alle due domande proposte. Tecnica del brainwriting Spiegazione della tecnica (5 minuti) Formazione dei gruppi divisi da sette (5 minuti) Svolgimento della tecnica (15 minuti) brainwriting Nome OPERA SPIRITUALE 9 CORPORALE Spiegazione del significato del termine attraverso semplici video (30 minuti) Dialogo con i ragazzi su chi parla di Misericordia, a chi o a cosa si riferisce (10 minuti) Conclusione (10 minuti) Debriefing attraverso la tecnica del icebreaking Icebreaking - Il gomitolo In cerchio: uno alla volta risponde con due parole alle domande ’Cosa abbiamo imparato oggi?’ e ‘Cosa ci portiamo a casa?’ Quando ha finito lancia un gomitolo di lana (che aveva in mano) ad un compagno, dopo essersi legato un filo al polso. Il bambino che prende il gomitolo risponde alle domande e poi (dopo aver annodato il filo sempre al polso) lo lancia ancora ad un altro. Alla fine del giro, si cerca di sciogliere la ragnatela passando sopra e sotto il filo. 10 Obiettivi Far conoscere ai ragazzi le opere di Misericordia spirituale. Far sentire loro che le opere di Misericordia possono diventare anche nella propria. vita una linea guida da adottare nei confronti del prossimo. Sottobiettivi Creare un clima positivo e sereno Sviluppare maggiormente la loro creatività Realizzare i lavori richiesti a ciascun gruppo Risultati di apprendimento attesi I bambini: avranno imparato quali sono le opere di Misericordia spirituale avranno migliorato la qualità delle loro relazioni avranno sviluppato ulteriormente la loro creatività Durata Due ore Strumenti schede video cartelloni matite colorate pennarelli puzzle vangelo 11 Programma della giornata Ripasso dei concetti chiave trasmessi nel primo incontro. Presentazione dei contenuti della giornata: le sette opere di Misericordia spirituale. Spiegazione del significato del termine attraverso un semplice video. Dialogo con i ragazzi sull’argomento proposto. Attività nei piccoli gruppi. Conclusione attraverso la tecnica del debriefing. Ripasso dei concetti chiave trasmessi nel primo incontro (5 minuti) Presentazione dei contenuti della giornata: le sette opere di Misericordia spirituale (10 minuti) 1. Consigliare i dubbiosi 2. Insegnare agli ignoranti 3. Ammonire i peccatori 4. Consolare gli afflitti 5. Perdonare le offese 6. Sopportare pazientemente le persone moleste 7. Pregare Dio per i vivi e i morti Spiegazione del significato del termine attraverso un semplice video (15 minuti) 12 Attività nei piccoli gruppi Le sette opere di misericordia spirituale verranno scritte dall’insegnante per tre volte ciascuna, su dei foglietti da distribuire poi uno ciascuno ai ragazzi. Almeno tre di loro avranno così la stessa opera di misericordia spirituale su cui riflettere e lavorare. Dopo la distribuzione dei foglietti, i ragazzi verrano invitati a raggrupparsi secondo l’opera che si trova sul proprio foglietto. Si formeranno piccoli gruppetti che si distribuiranno nei vari spazi del salone. Nel gruppo, ogni ragazzo condividerà la sua ‘riflessione’ (15 minuti). Ad ogni gruppo verrà richiesto di scrivere e concretizzare la riflessione emersa nel gruppo (40 minuti). Gruppi e lavoro di gruppo Gruppo A Riflessione su ’’Perdonare le offese’ e ricomposizione di un puzzle dato dall’insegnante. Gruppo B Riflessione su ’’Consigliare i dubbiosi’ e invenzione di una storia. Gruppo C Riflessione su ’’Insegnare agli ignoranti’ e componimento di una poesia. Gruppo D Riflessione su ’Ammonire i peccatori’ e realizzazione di un disegno. Gruppo E Riflessione su ‘Consolare gli afflitti’ e drammatizzazione. 13 Gruppo F Riflessione su ‘Pregare Dio per i vivi e i morti’ e invenzione di una preghiera. Gruppo G Riflessione su ‘Sopportare pazientemente le persone moleste’ e realizzazione di un cruciverba. Gruppo H Riflessione su ‘Consolare gli afflitti’ e individuazione nel vangelo di una parabola che descriva l’opera. Conclusione (30 minuti) Ritrovo nel grande gruppo e condivisione dei lavori svolti (20 minuti). Debriefing attraverso la condivisione del lavoro di gruppo (disposti in cerchio). Consegna dei compiti (ognuno riceverà una piccola scheda a forma di libretto sulla quale rifletterà ulteriormente a casa e completerà al fine di realizzare il libretto - ricordo). Ci si sposta in cappellina per concludere il miniprogetto con un momento di preghiera (10 minuti). 14 Obiettivi Far conoscere ai ragazzi le opere di Misericordia corporale. Far sentire loro che possono diventare anche nella propria vita una linea guida da adottare nei confronti del prossimo. Sottobiettivi Creare un clima positivo e sereno Aiutare gli studenti a sviluppare maggiormente la loro creatività Inventare giochi originali che possano essere utilizzati anche in altre occasioni Risultati di apprendimento attesi I bambini: avranno imparato quali sono le opere di Misericordia corporale avranno migliorato la qualità delle loro relazioni avranno acquisito una sensibilità maggiore nei confronti del prossimo Durata Due ore Strumenti vangelo video cartelloni colori a matita pennarelli 15 Programma della giornata Ripasso dei concetti chiave trasmessi nel primo incontro. Presentazione dei contenuti della giornata: le sette opere di Misericordia spirituale Spiegazione del significato del termine attraverso un semplice video. Dialogo con i ragazzi sull’argomento proposto Attività nei piccoli gruppi Conclusione attraverso la tecnica del debriefing Ripasso dei concetti chiave trasmessi nell’incontro precedente (5 minuti) Presentazione dei contenuti della giornata: le sette opere di Misericordia corporale (10 minuti) 1. Dar da mangiare agli affamati 2. Dar da bere agli assetati 3. Vestire gli ignudi 4. Alloggiare i pellegrini 5. Visitare gli infermi 6. Visitare i carcerati 7. Seppellire i morti Spiegazione del significato del termine attraverso un semplice video (15 minuti) 16 Attività nei piccoli gruppi Le sette opere di misericordia spirituale verranno scritte dall’insegnante per tre volte ciascuna, su dei foglietti da distribuire poi uno ciascuno ai ragazzi. Almeno tre avranno così la stessa opera di misericordia spirituale su cui riflettere e lavorare. Dopo la distribuzione dei foglietti, i ragazzi verrano invitati a raggrupparsi secondo l’opera che si trova sul proprio foglietto. Si formeranno piccoli gruppetti che si distribuiranno nei vari spazi del salone. Nel gruppo, ogni ragazzo condividerà la sua ‘riflessione’ (15 minuti). Ad ogni gruppo verrà richiesto di scrivere e concretizzare la riflessione emersa nel gruppo (40 minuti). Gruppi e lavoro di gruppo I gruppi di lavoro rifletteranno sull’opera assegnata e ciascuno di essi è invitato a trovare il maggior numero di parole che hanno a che fare con l’opera sulla quale ha riflettuto. Per esempio, ‘Dar da mangiare agli affamati’: cibo, fame, pane, magro, robusto .... Le parole verranno scritte da loro su dei cartoncini che poi verranno utilizzati nella realizzazione del grande cartellone da appendere nella classe. 17 Gruppo A Riflessione su ‘Dar da mangiare agli affamati’. Gruppo B Riflessione su ‘Dar da bere agli assetati’. Gruppo C Riflessione su ‘Vestire gli ignudi’. Gruppo D Riflessione su ’’Alloggiare i pellegrini’. Gruppo E Riflessione su ‘Visitare gli infermi’. Gruppo F Riflessione su ‘Visitare i carcerati’. Gruppo G Riflessione su ‘Seppellire i morti’. Gruppo H Riflessione su ‘Dar da mangiare agli affamati’. Conclusione (30 minuti) Ricomposizione del grande gruppo. Condivisione e svolgimento dei giochi (30 minuti). Consegna dei compiti (ognuno riceverà una piccola scheda in-formativa a forma di libretto con la quale rifletterà a casa e, insieme ai genitori, completerà per realizzare il libretto ricordo). Ritrovo con tutti i ragazzi in cappella per la conclusione del miniprogetto con un momento di preghiera (10 minuti). Debriefing attraverso la tecnica del mimo: ogni gruppo mimerà l’opera sulla quale avrà riflettuto, gli altri gruppi devono indovinare quale è l’opera mimata. Ci si sposta in cappellina per concludere il miniprogetto con un momento di preghiera (10 minuti). 18 Obiettivi Aiutare i ragazzi ad acquisire un linguaggio più ‘spirituale’ Aiutarli a trarre alcune conclusioni e impressioni riguardo al progetto Sottobiettivi Creare un clima positivo e sereno Aiutare gli studenti a sviluppare maggiormente la loro creatività Divertirsi Durata Due ore Strumenti schede video cartelloni colori a matita pennarelli Programma della giornata Incontro nei gruppi Condivisione della propria esperienza Realizzazione del piccolo libretto – ricordo di questo laboratorio Realizzazione di tre cartelloni grandi che descriveranno il percorso attraverso i lavori realizzati nei gruppi volta per volta, da appendere sulle entrate dei tre piani della scuola Stesura di un piccolo articolo per il giornalino della scuola 19 Debriefing Cosa abbiamo imparato attraverso questo percorso? Cosa raccontiamo alla nostra famiglia? Cosa ci portiamo a casa? Quale attività ti è piaciuta di più? Una parola che ti ha colpito di più e che diventerà il tuo motto! PREGHIERA Tu ci perdoni sempre. Mai disperare che il bene Tu ci dai sempre la spunti sui difetti. la possibilità di essere nuovi Allora mai dobbiamo aspettare e di ricominciare da capo. che incomincino gli altri. Allora anche noi Tu ci perdoni sempre. dobbiamo perdonare Allora nessuno di noi gli amici che ci lasciano, deve mai stancarsi a quelli che parlano male di noi, di ricominciare, a quelli che non mantengono di ridare fiducia, gli impegni presi insieme. di non scoraggiarci Tu ci perdoni sempre. delle delusioni. Allora nessuno deve mai Tu ci perdoni sempre «chiudere» con un fratello. e non ti stanchi mai di noi. (Don Tonino Lasconi) 20