Azienda USL di Parma SPAZIO GIOVANI “Guadagnare salute in adolescenza” L’esperienza della peer education in Emilia Romagna Dott.ssa Rita Vessichelli Dott. Jody Libanti Dott.ssa Giorgia Morini Bologna - 17 Giugno 2010 Spazio Giovani Fornire informazioni e consulenze in una prospettiva di crescita dell’autonomia e di sviluppo della personalità L’attività SG si sviluppa su due filoni: Attività clinica: con metodologia di lavoro che faciliti l’empowerment della persona Attività di promozione della salute nelle scuole, centri aggregazione, centri sociali con modalità articolate Spazio Giovani “Lavoro in rete come comunità educante..” Sostenibilità per il Servizio in termini di risorse Lavoro in rete con altri servizi Accorpamento di progettualità affini Equilibrio tra utilizzo delle risorse e resa dei progetti Flessibilità dei progetti ai contesti in cui si opera Gruppo interistituzionale di lavoro Spazio Giovani – Ausl di Parma Ufficio Scolastico Provinciale di Parma “Le esperienze condotte in ambito scolastico indicano che i giovani, adeguatamente supportati dagli insegnanti e da operatori sanitari, sono in grado di raggiungere obiettivi formativi e informativi tra coetanei con sorprendenti risultati. La strategia è condivisa da parte del ministero dell’istruzione. […]” (Programma Regionale delle Attività di informazione-educazione per la prevenzione e la lotta contro l’AIDS) Percorsi Socio-Affettivi: Obiettivi Aprire uno spazio di riflessione e discussione in un clima non giudicante in cui i ragazzi possano sentirsi protagonisti Formare e informare gli adolescenti rispetto a temi riguardanti la sessualità e le relazioni affettive (conoscenza del corpo, contraccezione, MTS) Facilitare l’acquisizione dei valori del rispetto di sé, dell’altro e della responsabilità Sostenere i percorsi di scelte autonome e responsabili relativi all’affettività e alla sessualità Favorire un atteggiamento positivo verso la sessualità e il proprio corpo Percorsi Socio-Affettivi: Contenuti Le relazioni amicali e amorose Le trasformazioni fisiche e psichiche dell’adolescenza Il rapporto sessuale e la consapevolezza della scelta La “prima volta” La contraccezione e le malattie a trasmissione sessuale Informazioni su HIV e AIDS Il processo comunicativo La comunicazione nel gruppo Perché l’educazione tra pari? Educazione alla salute → gli individui “non fanno ciò che sanno” Interventi informativi focalizzati su modelli di salute che non tengono conto dei valori condivisi nei gruppi di adolescenti i peer hanno un ruolo importante di orientamento nel loro gruppo sociale, sono una risorsa importante nel lavoro con i coetanei Possibilità di accesso a gruppi altrimenti non facilmente raggiungibili In ambito scolastico: uso di metodologie efficaci per quei soggetti deficitari delle competenze ascrivibili all’area scolastica La Peer Education allo Spazio Giovani... 2005/2006 Avvio di un primo progetto sperimentale di educazione tra pari Obiettivo: Riflettere sulla percezione che gli adolescenti hanno dei comportamenti a rischio Destinatari: Alunni delle classi terze di un Istituto Superiore di Parma Tempi: progetto biennale Primo anno → Costituzione e formazione del gruppo Peer Secondo anno → Realizzazione e valutazione della ricaduta La Peer Education allo Spazio Giovani… 2006/2007 definizione dell’impianto metodologico attuale 2009/2010 ampliamento dell’équipe di lavoro sulla Peer Education e apertura a nuovi contesti Struttura del Progetto – 2009/2010 Incontro/i con gli insegnanti referenti per collocare l’intervento all’interno della progettualità formativa della specifica scuola Ciclo di 4 incontri di formazione dei peer educators selezionati nelle classi seconde (2 ore ciascuno) 1 incontro di ricaduta di 2 ore in ogni classe seconda Psicologo – Ginecologa Sviluppo Operativo del Progetto Presentazione del progetto agli Istituti secondari di secondo grado Presentazione del progetto alle classi/ai gruppi target Individuazione dei peer educators Formazione dei peer educators Effettuazione degli interventi di ricaduta Valutazione Restituzione Individuazione dei Peers Criteri di selezione Adesione volontaria Distribuzione equilibrata tra maschi e femmine Distribuzione equilibrata in base al paese di provenienza dei soggetti Formazione dei peer: obiettivi Sviluppare il senso di appartenenza al gruppo Creare un clima non giudicante Imparare a riconoscere e gestire il clima del gruppo Imparare a mediare i conflitti Approfondire i temi del progetto (relazioni, sessualità, contraccezione, MTS/AIDS, etc..) Riconoscere i limiti della propria attività Formazione dei peer: contenuti Dinamiche di gruppo (3 macroaree) → Leadership (stili e compiti) → Comunicazione (simmetrica/asimmetrica, parlare in pubblico) → Formazione del gruppo (mediazione dei conflitti) Gestione del clima emotivo → Riconoscimento emotivo → Contenimento delle emozioni negative Tematiche affrontate nel percorso → Corporeità → Sessualità e consapevolezza della scelta → Contraccezione → Informazioni su HIV/AIDS Tecniche di conduzione del gruppo Costruire l’intervento di ricaduta… Trasferire al gruppo classe le informazioni Collegare gli argomenti trattati al vissuto dei ragazzi Favorire la riflessione sui contenuti Favorire l’espressione dei diversi punti di vista Scelta della modalità di trasmissione delle informazioni Costruzione del materiale da utilizzare Suddivisione dei compiti di conduzione Simulazione e allenamento all’uso delle tecniche Valutazione dei percorsi Lo sviluppo del gruppo dei peers Il livello di coinvolgimento e di acquisizione di identità di ruolo come peer educator Il livello di conoscenze rispetto ai temi trattati (questionari pre-post) sia per i peer sia per i gruppi formati Dati di Progetto – 2009/2010 3 Istituti Scolastici interessati 50 Peers totali formati 28 Classi coinvolte 426 Studenti raggiunti 84 Ore totali …Criticità! Rischio ‘spot’ in assenza di integrazione con il percorso curricolare Resistenze degli insegnanti Novità..? Confronto con percorsi tradizionali Formazione peer vs ricaduta ‘Senso di perdita di controllo’ dell’adulto Valutazione cambiamenti? Cosa valutiamo veramente? …Punti di forza! Proposta responsabilizzante per i ragazzi e per gli adulti di riferimento Linguaggio condiviso tra peers e target Acquisizione di competenze relazionali Possibili integrazioni con altri interventi educativi Peers come nuova risorsa per il contesto Metodologia relativamente economica Azienda USL di Parma SPAZIO GIOVANI “Guadagnare salute in adolescenza” L’esperienza della peer education in Emilia Romagna Bologna - 17 Giugno 2010