LA PREMIAZIONE
Un venerdì mattina di maggio, noi alunni delle terze di Paini con le insegnanti ci
siamo incamminati verso la sala consiliare del Municipio per la premiazione del
concorso “Ritratto di fontana”, organizzato dalla società Secam, a cui abbiamo
partecipato.
Entrati, eravamo emozionati perché il nostro impegno di squadra, ancora una
volta, aveva soddisfatto tutti noi e anche i giudici.
Grazie al nostro lavoro, abbiamo costruito una grande pianta di Sondrio, bianca
con i contorni neri, con tutte le vie e le piazze della città, per approfondire un
argomento di geografia.
Su questa abbiamo collocato le 34 fontane (34, come noi delle terze) che sono
state dapprima “adottate”, poi fotografate, disegnate e descritte da ciascuno di
noi. Nelle vie o piazze della mappa abbiamo collocato i numeri corrispondenti
alle nostre fontane. La base del “cartellone”, che aveva due ante, era fatta di
legno. Nell’anta destra c’era la legenda che spiegava dove era collocata la
fontana.
Sotto ad ogni fontana c’era una didascalia che riportava il nome del bambino
che l’aveva disegnata, la sua classe e in quale via della città si trovava.
Le foto con le descrizioni delle fontane, arricchite da curiosità, interviste,
ricerche, sono state raccolte in un libretto intitolato “Ritratto di fontana”.
Per noi realizzare questo lavoro è stato entusiasmante e ricco di soddisfazioni..
Durante la premiazione è stato emozionante prendere posto nei banchi dei
consiglieri e ascoltare le parole del sindaco che commentava i nostri lavori e
quelli delle altre scuole.
Il vincitore assoluto per le scuola primarie è stato il nostro compagno Andrea,
che ha disegnato la Fontana della Previdenza in via Venticinque Aprile, di
fronte all’OVS. Andrea è stato premiato con un apparecchio naturizzatore per la
sua casa.
La nostra scuola ha ricevuto un “fontanello”. Dato che ne abbiamo già uno,
abbiamo deciso di regalarlo ad una scuola del nostro Istituto Comprensivo che
non lo possiede.
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Gli alunni delle classi terza A e terza B – Scuola Primaria “Enrico Paini”
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Un venerdì mattina di maggio, noi alunni delle terze di Paini con le