Retrogaming Planet
HARDWARE E RETROGAMING - Online dal 27 Luglio 2009
http://www.retrogamingplanet.it
Improvvisarsi retrogamer...senza averne i “requisiti”!
A cura di Aldo e Gaetano Chiummo
Considerato il titolo, in molti si chiederanno quali sono i “requisiti” (se cosi possiamo definirli)
per ritenersi un vero retrogamer...nulla di più semplice:
1. Aver vissuto in prima persona il periodo videoludico del quale si parla (solitamente anni
‘80-’90);
2. Aver utilizzato a sufficienza le macchine o i giochi che si andranno a recensire;
3. Evitare di esprimere opinioni o improvvisarsi esperti se non si è sicuri di quello che si
dice (Parafrasi
personale della famosa massima “Prima di parlare assicurarsi che il cervello sia ben
collegato”);
A questo proposito vi riporto un articolo (scritto appositamente per Retrogaming Planet) da Aldo
Chiummo, esperto di Commodore 64 e vero retrogamer (nonche new entry dello staff di
Retrogaming Planet), nel quale si fa riferimento al video YouTube realizzato da due sedicenti
retrogamers che hanno avuto la “bella idea” di videorecensire due cassette edicola di giochi
per Commodore 64, con la presunzione di dare opinioni e pareri su giochi e hardware che,
come vedrete fra poco, dimostrano di non conoscere minimamente.
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Questo è il risultato...
Robert Grechi
Fino a qualche anno fa il retrogaming era soprattutto un fenomeno nostalgico, alimentato dalla
passione di chi sui giochi e sulle macchine degli anni '80-'90 aveva trascorso l'infanzia e
l'adolescenza. Con il passare del tempo però, complice forse il proliferare di emulatori per
qualsiasi tipo di dispositivo e varie riedizioni di vecchi giochi per le console più moderne, i
vecchi classici hanno conquistato una fetta di pubblico più grande nella quale è lecito
annoverare anche utenti più giovani che negli anni del boom delle macchine a 8 e 16 bit non
erano magari ancora nati.
La diffusione del fenomeno del retrogaming è tale che anche su YouTube si sprecano i canali
ad esso dedicati. A realizzare questi video è perlopiù gente esperta e competente, spesso
sopra i 30 o addirittura i 40 anni; tuttavia è facile anche imbattersi in “appassionati” più giovani
e questo, purtroppo, non è necessariamente un bene...
Di recente ci è stato segnalato un video che già su alcuni forum del settore aveva iniziato a far
parlare di sè per l'enorme mole di "inesattezze" in esso contenute. Il video è il seguente:
L'autore, tale Yug RetroGamer, un personaggio a metà strada tra un Angry Videogame Nerd
meno competente e uno Sgarbi un po' spompato, si occupa di recensire una cassetta
pubblicata negli anni '80 per il circuito delle edicole contenente cinque giochi per
COMMODORE 64.
Chi ha vissuto i tempi in cui questo Home Computer impazzava sa benissimo che queste
vendutissime cassette, delle quali le edicole traboccavano letteralmente, contenevano versioni
piratate (e spesso tradotte) di celebri videogiochi. Le leggi sul diritto d'autore in vigore all'epoca
facevano sì che il tutto fosse legale ( in soldoni era sufficiente cambiare anche un solo bit del
codice sorgente perchè il programma non fosse più considerato una copia ma qualcosa di
originale...).
A quanto pare il nostro Yug non solo non è a conoscenza di tale fenomeno ma neanche dei
giochi che ha recensito!
Quella che ci apprestiamo a fare è un'analisi minuto per minuto del video incriminato, per
mettere in luce tutte le inesattezze ivi contenute e per sopperire alla cancellazione dei nostri
commenti e di quelli di altri appassionati da parte degli autori del video.
Il primo gioco che Yug e la sua assistente recensiscono è POM POM. I due non lo sanno, ma si
tratta della versione "crackata" (in realtà non si tratta di veri e propri "crack") e anonimizzata (il
titolo e i nomi dei programmatori nello schermo dei titoli sono stati completamente rimossi per
renderlo irriconoscibile) di THING BOUNCES BACK, piccolo capolavoro della GREMLIN, uscito
nel 1987 e seguito del già celebre (almeno nel Regno Unito) THING ON A SPRING, pubblicato
due anni prima dalla stessa software house.
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Lo schermo dei titoli della versione originale di Thing Bounces Back[/caption]
Yug non fa in tempo a iniziare a parlare del gioco che subito spara la prima castroneria...
Cito: ” Il gioco parte subito malissimo, con queste a dir poco enormi bande nere ai lati dello
schermo! Scusate, ma a cosa servono?".
Glielo spieghiamo noi: quelle "enormi bande nere" non sono altro che i bordi dello schermo del
Commodore 64... Si possono vedere, seppur di colore azzurrino anzichè nero, anche nella
schermata del Basic che compare subito dopo aver acceso il computer. Solo i programmatori
più esperti riuscivano a disegnarci qualcosa sopra tramite il raster oppure posizionandovi, con
opportune tecniche, degli sprites.
I due recensori hanno difficoltà a controllare Thing all'interno del labirinto iniziale, lamentandosi
del fatto che il personaggio non si fermi mai e che per fargli imboccare i tubi accanto ai quali
passa sia necessario muovere il joystick nella direzione opportuna "con un tempismo perfetto".
In realtà basta muovere un pò prima di passare dall'incrocio e tenere il joystick in direzione per
poter "svoltare" senza problemi.
Yug crede, forse perchè lo ha letto nel libretto di istruzioni della cassetta, che per completare un
livello sia necessario raccogliere i floppy disc. In realtà bisogna raccogliere anche la cassetta
(che lui scambia per "la testa di un maiale fluttuante"), il listato e la ROM.
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Thing si appresta a raccogliere la ROM[/caption]
Il nostro se la prende anche con i nemici, secondo lui troppo poco realistici per essere
considerati tali; inoltre sembra non essere in grado di distinguere un uovo da una nuvola o un
goblin da una rana con i guantoni da boxe, ma questo è un suo problema...
"II soliti mostri sfigati" (ovvero delle strane creature con un casco appuntito) poi tanto sfigati non
sono, visto che al loro contatto Thing spicca un balzo perdendo olio (è questo il motivo per cui a
un certo punto il suo personaggio "entra in loop su una scala bloccando il gioco").
Per la cronaca, il gioco, sulla versione inglese di ZZAP!, si beccà un bell'86%, e anche noi da
piccoli ci abbiamo giocato parecchio e con immensa soddisfazione.
Il secondo gioco è MANTA: in questo momento tutti gli appassionati di Commodore 64 avranno
pensato a URIDIUM di Andrew Braybrook, dal momento che Manta era il nome dell'astronave
protagonista del gioco.
Uridium è un vero e proprio classico e all'epoca fece gridare al miracolo per la grafica di qualità
arcade, l'azione furiosa e uno scrolling bidirezionale fluidissimo. E' uno scandalo che uno che si
spaccia per retrogamer non lo conosca.
In realtà Manta è la versione piratata di URIDIUM +, una sorta di versione aggiornata del
classico di Braybrook con poche differenze, livelli a parte, rispetto all'originale.
La cosa ancora più scandalosa è che a un utente, che nota delle somiglianze con The Last
Starfighter per il Nintendo Entertainment System, Yug risponda che i due giochi sono molto
simili, e che "in quelle collezioni ci sono molti cloni di altri giochi!".
In realtà il clone è proprio THE LAST STARFIGHTER, uscito nel 1990, ben 4 anni più tardi
rispetto a "Uridium +", e con l’unico solo scopo di sfruttare quasi a costo zero una licenza
cinematografica.
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Lo schermo dei titoli della versione originale di Uridium +[/caption]
Tornando al video, Yug si lamenta del fatto che il gioco non abbia un menu, che sia difficile e
che le vite non diminuiscano!
Il gioco non ha un menu perchè i pirati avevano fatto in modo che partisse dal livello 10 (di cui
tra l'altro conserva il nome originale, Lukanol), e questo spiega anche l'enorme difficoltà
riscontrata da Yug. Le vite infinite invece si spiegano col fatto che spesso i pirati le inserivano
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perchè partivano da un versione crackata con questa caratteristica già presente o per rendere
più facile il gioco (ricordiamo tra l'altro che in edicola c'erano una serie di cassette con giochi a
vite infinite. Forse Manta era stato preso proprio da una di quelle cassette...Le case editrici
pubblicavano più riviste per Commodore 64 ma i giochi erano più o meno sempre gli stessi).
Comunque l'eccessiva difficoltà che non ha permesso a Yug di proseguire nel gioco,
rendendogli impossibile formulare un parere tecnico, crediamo potesse essere mitigata
rallentando la velocità dell'astronave...
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Un'immagine del primo livello di Uridium +[/caption]
Arriviamo così ad ARRIVIDERCI MORTIMER, il terzo gioco della cassetta: anche in questo
caso agli appassionati sarà suonata una campanella d’allarme... Il gioco infatti altro non è altro
che AUFWIEDERSEHEN MONTY sempre della Gremlin, uscito nel 1987, terzo capitolo della
saga della celeberrima talpa Monty.
Yug ce ne legge la trama (sbagliata, ma ovviamente lui non può saperlo, anche se dovrebbe)
dal libretto e, appreso che lo scopo del gioco è la raccolta di cibo e soldi all'interno di una
caverna, esclama: "Di cibo e soldi? Sembra più la storia di un ladro!". In effetti Monty è proprio
un ladro e in un certo senso lo scopo del gioco è proprio quello di raccogliere i soldi sufficienti
all'acquisto di un'isola greca (la fantomatica Montos) in cui il nostro vorrebbe ritirarsi a fine
carriera.
In realtà i soldi si possono (si devono!) guadagnare anche utilizzando l'oggetto giusto (se ne
possono trasportare quattro alla volta, che verranno posizionati nelle "lampade" ai lati dello
schermo) nel posto giusto (dopotutto "Aufwiedersehen Monty" è un arcade adventure). Altro che
"andare avanti senza senso"!
E a proposito di posti, Monty non si trova all'interno di una caverna, ma gira per l'Europa e
questo è evidente sia leggendo i nomi dei vari schermi, sia disegnando una mappa del gioco
(alla fine viene fuori proprio l'Europa!).
E il gioco non è affatto facile!
Quello che il nostro retrogamer crede sia il livello finale (in base a cosa poi?) è in realtà uno dei
tanti schermi che compongono il gioco e il livello non si finisce certo raccogliendo un oggetto o
tutti quelli presenti in esso... Anzi non ha proprio senso, come credo si fosse già capito, parlare
di "finire un livello" in questo gioco...
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I biglietti aerei consento a Monty di spostarsi a bordo di un biplano[/caption]
Parlando della colonna sonora Yug è irritato da una specie di fischietto che l’accompagna per
tutta la sua durata.... Se conoscesse il SID (il potentissimo chip sonoro del Commodore 64)
intuirebbe che c'è qualcosa che non va!
Infatti probabilmente i pirati, nel modificare il codice del gioco per tradurne o occultarne le varie
parti, hanno messo le mani nel posto sbagliato e a risentirne è stato uno degli strumenti della
colonna sonora. Oltretutto manca la traccia del basso (che ricompare però quando la musica
ricomincia all'inizio della partita, probabilmente perchè i pirati avevano fatto in modo che il gioco
partisse da una locazione di memoria diversa da quella originale), il che impoverisce ancora di
più il pezzo.
Se il nostro amico andasse a recuperare la versione originale ascolterebbe in tutta la sua gloria
il capolavoro scritto a quattro mani da Rob Hubbard e Ben Daglish, due fra i più geniali
musicisti che il Commodore 64 annoveri. In ogni caso è anche possibile, modificando l'opzione
oppurtuna nello schermo dei titoli, giocare solo con gli effetti sonori; in tal caso si gode anche
(fischietto a parte, nel caso della versione "da edicola") di jingles caratteristici di ogni singolo
stato ogni volta che ci si entra!
Si può convenire con Yug sulla non eccelsa qualità del gioco ma i difetti di cui parla ci sembrano
più delle sue idiosincrasie che effettive lacune, soprattutto quando se la prende con i nemici
strampalati, uno dei marchi di fabbrica (e secondo noi anche punto di forza) di questa saga.
Al quarto gioco Yug e compagna ricevono un'illuminazione riuscendo a riconoscere il seppur
poco noto JACK THE NIPPER 2. Complimenti! Poi però cadono sul termine "imitazioni" quando
parlano degli altri giochi presenti nelle cassette da edicola.
In realtà non si tratta di imitazioni, ma di "crackaggi" come accennavamo all'inizio... Poco dopo
Yug ci riserva una perla da manuale del recensore: "Attenzione attenzione! Questo gioco è
bello! Ma solamente perchè è un titolo famoso con il nome sbagliato!".
Secondo il suo ragionamento, e alla luce di quello che gli abbiamo fatto scoprire finora con
questo articolo, chissà se avrà rivalutato anche Pom Pom, Manta e Arrivederci Mortimer!
Yug loda anche la grafica di Jack The Nipper 2, forse ignorando il fatto che l'autore sia lo stesso
di una parte di quella (probabilmente solo di quella in multicolor) di Aufwiedersehen Monty che
aveva stroncato solopochi minuti prima...
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PICCOLA CURIOSITA’: anche Jack The Nipper 2 è della Gremlin (risale al 1987), come la
maggior parte dei giochi della cassetta!
Nell'ultimo gioco, ANCARA, il nostro eroe ha un inconveniente che lui racconta così: "Questo
gioco non esiste! Nel momento in cui si prova a inserire la cassetta apparirà questo errore (una schermata piena di caratteri strani -). Questo gioco non è mai stato completato dai
programmatori? Oppure è un bug della mia cassetta in particolare? Probabilmente non lo
scopriremo mai...".
E' da capire come una cosa del genere sia potuta accadere semplicemente inserendo la
cassetta (sempre che l'abbia inserita nel posto giusto, ossia nel registratore)... Noi
generalmente,, dopo averlo fatto (senza ottenere alcun effetto, tra l'altro), premiamo Shift (o
tasto Commodore) + Run/Stop, o scriviamo Load seguito dal tasto Return, premiamo Play sul
registratore e attendiamo la fine del caricamento... Ma sono dettagli...
Il programmatore aveva sicuramente finito di programmare il gioco (che presumibilmente era
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