EDUCAZIONE
EDUCAZIONE SANITARIA
SANITARIA ASL
ASL CN1
CN1
PROGETTO
PROGETTO N.4
N.4
LABORATORIO GRAFO-MOTORIO
A cura di Roberta Lo Cascio
S.C. NPI, sede Savigliano
SCRITTURA: apprendimento complesso
che dipende dalla maturazione e
dall’integrazione di competenze
appartenenti ad ambiti funzionali diversi
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Capacità
Capacità
Capacità
Capacità
visive
motorie
visuomotorie
linguistiche
PREREQUISITI GENERALI DELLA
SCRITTURA
• Equilibrio
• Controllo posturale
• Lateralizzazione
PREREQUISITI SPECIFCI DELLA
SCRITTURA
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Coordinazione dinamica arto superiore
Coordinazione oculo-manuale globale e fine
Motricità fine
Orientamento e organizzazione spazio-temporale
Percezione e analisi visiva
Memoria a breve e lungo termine
Abilità fonologiche, metafonologiche e linguistiche
SCRITTURA: PRASSIA
COMPLESSA
Deve raggiungere l’AUTOMATIZZAZIONE:
i movimenti devono essere attivati senza
dispendio di attenzione e di energie
cognitive
LABORATORIO GRAFO-MOTORIO
Lavoro sulla componente grafo-motoria
quale insieme di associazioni motorie
finalizzate alla pianificazione di
azioni successive sequenziali
Stimolazione e potenziamento dei
prerequisiti motori specifici della
scrittura
• Coordinazione dinamica dell’arto superiore
• Motricità fine della mano
• Coordinazione oculomanuale
POSTURA
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•
•
Buon controllo del capo e del tronco
Equilibrio
Rilassamento
Percezione dello schema corporeo
Coordinazione dinamica generale
COORDINAZIONE DINAMICA
DELL’ARTO SUPERIORE
Capacità di apprendere,
differenziare e automatizzare i
movimenti segmentali dell’arto
superiore per rendere possibile la
posizione stabile del braccio stesso,
sulla quale si attiva la manualità fine
della mano.
Progressivo affinamento dei
movimenti stessi, dalla grande
progressione (movimenti della spalla,
del braccio, dell’avambraccio e del
gomito) al movimento fine a livello
distale del polso, della mano e delle
dita
ESERCIZI PRASSICO-MOTORI
RELATIVI A GESTI E MOVIMENTI
DELLE BRACCIA, DELLE MANI E
DELLE DITA
• Stimolare la coordinazione dinamica
degli AASS
• Potenziare la motricità fine
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•
•
Gesti semplici e complessi
Movimenti delle braccia
Movimenti delle mani
Movimenti delle dita
Gesti semplici e complessi
• MOVIMENTI IN SEQUENZA DELLE MANI: su imitazione,
alternare i movimenti di prono-supinazione delle due mani,
pugno chiuso-aperto, opporre pollice e altre dita, battere le
mani alternandole davanti alle gambe, aprire e chiudere in
simultanea le mani
• PRASSIE ESPRESSIVE: ciao, marameo, buono, zitto,
pistola, ok, chiamare qualcuno, sei matto, etc.
• GIOCO DEL FAR FINTA (oggetto rappresentato)
• OMBRE CINESI
MOTRICITA’ FINE
• Precisione: isolamento dei movimenti
interessati
• Forza muscolare: a livello della mano per
consentire i movimenti in estensione
• Coordinazione neuromuscolare:
integrazione dei muscoli agonisti ed
antagonisti
• Automaticità: i pattern motori necessari
all’esecuzione dei tratti grafici non devono
essere sotto il controllo corticale
ATTIVITA’ CHE FAVORISCONO
LA MOTRICTA’ FINE
• Motricità intrinseca
• Abilità manuali e prassiche
• Prassie visuocostruttive
SEDUTI AL TAVOLO !
• Piedi ben appoggiati al suolo
• Di fronte al tavolo
• Altezza del tavolo che consenta appoggio degli
avambracci
• Oggetti proposti in centro al tavolo in modo da
favorire la preferenza manuale (se più oggetti
disporli verticalmente)
MOTRICITA’ INTRINSECA
• Far percepire ad occhi chiusi superfici diverse
• Far riconoscere ad occhi chiusi oggetti, forme diverse, pesi
e grandezze (sacchetti, spugnette, etc.)
• Fare una gara a raccogliere dal piano del tavolo batuffoli di
cotone
• Nascondere nella mano batuffoli di cotone o piccoli pezzi di
gommapiuma facendo in modo che non si veda uscire il
materiale
• Suonare una piccola tastiera occupando cinque tasti vicini
ognuno con un dito
• Con i palmi appoggiati sul tavolo chiedere al bambino di
chiudere gli occhi e individuare quale dito viene toccato
dall’adulto o da un compagno
• Come precedente ma toccando punti precisi delle dita e
chiedendo al bambino di aprire gli occhi e toccarsi con l’altra
mano nello stesso punto preciso dove ha sentito lo stimolo
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Estrarre moneta da borsellino
Nascondere moneta
Togliere moneta dal palmo delle dita
Appallottolare, arrotolare, piegare la carta
Avvitare/svitare tappo, bullone, etc.
Costruire oggetti/forme con scovolini per pipa
Separare le carte da gioco
Pongo: fare palline, vermicelli, tagliare alternativamente con
le dita i vermicelli di pongo ottenendo dei piccoli pezzi
• Scorrere le perle della collana dopo averle infilate
• Sbottonarsi/abbottonarsi (bottoni, alamari, automatici)
ABILITA’ MANUALI E PRASSICHE
• Svitare e avvitare barattoli di diversa grandezza,
riempiendoli e svuotandoli di contenuto diverso (solido e
liquido)
• Travasi, imbuto, contagocce
• Cancellare con la gomma tenendo fermo il foglio
• Infilare l’ago da lana con l’anima dei sacchetti da freezer
• Conficcare spilli/chiodini in tappi di sughero
• Punteruolo
• Uso delle forbici per fare frange
• Piegare carta di diversi spessori, origami
• Stampi (patate, insalata, impronte)
•
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Infilare biglie piccole in contenitori piccoli
Infilare monete in scatole con fessure
Gioco della pulce
Shanghai
Incastri
Vestire e svestire bambole
Strappare la carta
Incollare
Usare nastro adesivo
Arrotolare filo su rocchetti
COORDINAZIONE OCULOMANUALE GLOBALE
•
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Giochi con la palla
Freccette
Bocce
Canestri
Bersagli
Birilli
COORDINAZIONE OCULOMANUALE
•
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Labirinti
Biglie
Piste
Scatola con farina di polenta
Teatrino magnetico
Da “Imparo a scrivere” Ed. Erickson
Da “Imparo a scrivere” Ed. Erickson
Da “Imparo a scrivere” Ed. Erickson
ABILITA’ VISUOPERCETTIVE
E VISUOSPAZIALI
Prerequisiti essenziali sono:
• La discriminazione visiva ( abilità nel
distinguere una configurazione visiva dall’altra e
quindi un grafema dall’altro).
• Il completamento visivo ( abilità nel percepire
una figura intera quando ne viene mostrata solo
una parte)
• La percezione dei rapporti spaziali.
Per migliorare i movimenti oculari (inseguimento,
scanning visivo, saccadi)
• osservazione e riconoscimento di figure
semplici e complesse;
• ricerca di particolari;
• esercizi di lettura o riconoscimento di lettere
distribuite in modo random;
• giochi di inseguimento visivo con stimoli visivi
proiettati o al computer
Per migliorare l’organizzazione spaziale:
• conoscenza dei rapporti topologici nello spazio,
con gli oggetti, nelle rappresentazioni grafiche
• riproduzione di rapporti spaziali collegando punti
che riproducono una figura modello
• disegnare figure rispettando le indicazioni
verbale dell’adulto
Per migliorare la percezione visiva:
• abbinare per uguaglianza colori, immagini,
figure geometriche
• abbinare immagini uguali diversamente
orientate nello spazio
• ricercare in una serie figure geometriche di
identica forma, ma di diverso colore
• individuare somiglianze e differenze in coppie
di immagini
• individuare gli elementi mancanti o aggiunti in
un’immagine rispetto al modello
• osservare figure stimolo e successivamente
individuarle all’interno di un immagine
PROGRAMMA FROSTIG
“Tutti i bambini, che siano o no
affetti da deficit, richiedono
un’educazione che tenga conto di tutti gli aspetti della
sviluppo: funzioni sensoriali; linguaggio; percezione visiva,
uditiva, tattile, cinestesica; capacità di pensare, di imparare e
di ricordare; adattamento sociale e sviluppo emotivo. Per
quanto ognuna di queste funzioni psicologiche abbia la sua fase
di massimo aumento, lo sviluppo delle varie capacità del
bambino è in relazione ad esse. Per tutta la durata della vita il
processo di percezione avviene di solito in concomitanza con
quello dell’emotività, con il linguaggio, i pensieri e i ricordi.”
PROGRAMMA FROSTIG
Ed. Omega
Il programma Frostig si basa su cinque capacità
visuo-percettive che sembrano avere maggior peso
nell’abilità di imparare del bambino
•
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•
•
Coordinazione visuo-motoria
Percezione figura sfondo
Costanza percettiva
Percezione della posizione nello spazio
Percezione dei rapporti spaziali
Coordinazione visuo-motoria
Figura sfondo
Costanza percettiva
Posizione nello spazio
Rapporti spaziali
TAPPE DI SVILUPPO NELL’ACQUISIZIONE
DELLE ABILITA’ DI PRESCRITTURA
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Il bambino mette in bocca i pastelli o arriccia la
carta
Picchia i pastelli sulla carta
Scarabocchia a caso
Scarabocchia spontaneamente in direzione
orizzontale, poi verticale
Scarabocchia spontaneamente in modo circolare
Imita uno scarabocchio in direzione orizzontale,
poi verticale, poi circolare
7. Imita una linea orizzontale, poi verticale, poi
circolare
8. Copia una linea orizzontale, poi verticale
9. Copia un cerchio, imita una croce
10. Copia una croce, imita una diagonale da dx a sx
11. Copia una diagonale da dx a sx, imita un quadrato
12. Copia un quadrato, imita una diagonale da sx a dx
13. Copia una diagonale da sx a dx, imita una X
14. Copia una X, imita un triangolo
15. Copia un triangolo, imita un rombo
16. Copia un rombo
TAPPE DI SVILUPPO NELL’ACQUISIZIONE DELLE
ABILITA’ DI COLORARE L’AREA DI UNA FIGURA
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Il bambino mette del colore su un ampio foglio
di carta
Mette il colore su un foglio di carta di soli
20x30 cm
Colora un’area di media grandezza o una
figura (un cerchio, un quadrato o un’altra
figura geometrica semplice di 15 cm di
larghezza)
Colora una piccola area (un cerchio di 5 cm o
un’altra figura geometrica semplice)
Colora un disegno di media grandezza (dai
12,5 ai 20 cm)
Colora un disegno di piccole dimensioni con
un’accurata attenzione ai dettagli
TAPPE DI SVILUPPO DEL CONTROLLO DEL TRATTO
• Il bambino colora con linee casuali
• Colora grossolanamente entro una figura di
grandezza media, usando però un sola direzione di
tratto
• Sistema progressivamente la carta per adattarla
all’unica direzione del tratto
• Adatta il tratto per riuscire a colorare meglio
l’area, tenendo però ferma la figura
USO DEL COLORE
• Il bambino usa il colore a caso, adoperando un
solo colore per ogni figura
• Usa il colore a caso, adoperando però svariati
colori per ogni figura
• Comincia ad usare alcuni colori in modo
appropriato
• Usa i colori in modo appropriato
Giochi grafici
• Pregrafismi
• Giochi grafomotori
• Alfabetiere
Da “Laboratorio grafo-motorio” Ed. Erickson
PREGRAFISMI
• Tracciati
• Parallele
• Cerchiare in sequenza figure, numeri,
lettere
Regole generali: il foglio deve essere appeso
in verticale, impugnatura corretta, braccio
teso, tratto continuo.
STRUMENTI:
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•
•
•
•
Dito
Pennello senza colore
Pennello con colore
Pennarello grande
Pennarello piccolo
Matita (HB)
Pastello a cera
Pastello
TRACCIATI: al bambino viene chiesto di
ricalcare i tracciati dati, rispettando le
regole generali
PARALLELE: al bambino viene chiesto di
disegnare specifici tracciati rispettando
le regole generali e mantenendo il
tracciato dentro le due righe parallele,
toccandole con il tratto
CERCHIARE FIGURE, NUMERI, LETTERE: al
bambino viene chiesto di cerchiare in sequenza
da sinistra a destra le figure rispettando le
regole generali e il verso di scrittura in senso
antiorario
GIOCHI GRAFOMOTORI
a) Campiture
b) Ricalco
c) Unire i numeri in sequenza
d) Annerire spazi
e) Percorsi
Regole generali:
- il foglio deve essere appeso in verticale,
impugnatura corretta, braccio teso, tratto
continuo per b), c), e)
- eseguire al tavolo con sotto il gomito del
braccio dominante un rialzo in modo da
lasciare libero il polso
STRUMENTI:
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•
•
•
Dito
Pennello senza colore
Pennello con colore
Pennarello grande
Pennarello piccolo
Matita (HB)
Pastello a cera
Pastello
CAMPITURE
RICALCO
UNIRE I NUMERI
IN SEQUENZA
ANNERIRE
SPAZI
PERCORSI
ALFABETIERE GRAFO-MOTORIO
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•
•
•
•
•
Ricalco
Puzzle
Tratteggio
Tratteggio a scomparsa
Unire i punti
Tratteggio - piccolo
Unire i punti – piccolo
Tratteggio a scomparsa - piccolo
Regole generali: devono essere sempre
rispettate la sequenza delle schede, la
direzione indicata con le frecce
nell’esecuzione delle lettere, la sequenza
di esecuzione indicata dai numeri
STRUMENTI:
•
•
•
•
Dito
Pennarello grande
Pennarello piccolo
Matita (HB)
RICALCO A
DITA
PUZZLE
TRATTEGGIO
TRATTEGGIO A
SCOMPARSA
UNIRE I PUNTI
TRATTEGGIO
PICCOLO
UNIRE I
PUNTI –
PICCOLO
TRATTEGGIO
A SCOMPARSA
- PICCOLO
SCRITTURA: ASPETTI METODLOGICI
E DIDATTICI
La grafia si è rilassata con le penne a sfera
degli anni Sessanta, poi con i pennarelli degli
anni Ottanta e infine con l’uso senza dubbio
eccessivo della fotocopia, che dispensava gli
allievi dallo scrivere. Occorre riabilitare
pienamente la scrittura in corsivo e fare della
bella scrittura un obbligo reale.
Il fanciullo deve riscoprire il piacere dello
scrivere. È un modo per lui di essere padrone
del suo gesto, di esprimere la sua personalità e
la sua identità
( Lang, 2002)
• Svalutazione della manualità nella
società occidentale
• Riduzione degli spazi disponibili
per giochi liberi di movimento
• Utilizzo eccessivo di televisione,
giochi telecomandati, videogame,
computer
• Scrittura condensata, iconografica
(sms, smile)
CENNI STORICI…
• 1867 Ministro Coppino distingue chiaramente tra la
scrittura come abilità di base, che si pone obiettivi di
leggibilità e di velocità a servizio dei contenuti, e la
calligrafia vera e propria, raccomandando che “gli esercizi di
calligrafia siano diretti alla guisa da far acquisire agli alunni
l’abitudine di una scrittura snella e chiara. Non è ufficio
della scuola il formare dei calligrafi”.
• 1888 Aristide Gabelli dichiara che “lo scopo della scuola è di
dar vigore al corpo, penetrazione all’intelligenza, rettitudine
all’anima”. In questa ottica “romantica” la calligrafia si carica
progressivamente di valenze estetiche.
• 1894 – 1905 Ministri Baccelli e Ronchetti: importanti
considerazioni sul ruolo degli aspetti posturali per la buona
riuscita della scrittura e più in generale per la salute.
• 1923 Riforma Lombardo – Radice, Ministro Gentile: pone
l’accento sui contenuti e sul ruolo centrale dell’alunno, non
più soggetto passivo che assimila per imitazione e
ripetizione, ma soggetto attivo nel processo di
apprendimento. I programmi distinguono nettamente tra
“bella scrittura”, che ormai ha un ruolo marginale, e
“scrittura ordinaria” : la prima diventa parte integrante
degli “insegnamenti artistici”, mentre la seconda è associata
alla lettura e agli esercizi della lingua italiana.
• 1945 “La bella scrittura deve essere curata nella
scuola elementare per ragioni di urbanità e come
elemento d’ordine e di accuratezza. Non si tema che
l’esercizio della bella scrittura faccia perdere le
caratteristiche personali.”
• Dopoguerra: a fronte del collasso economico e
dell’analfabetismo ancora troppo elevato si investe
sull’educazione di massa. Nella scrittura conta ora
quello che si scrive e non come lo si scrive.
• 1985 Ministro Falcucci: il ruolo delle competenze
motorie nell’acquisizione della scrittura è minimizzato e
mancano indicazioni operative in merito alle strategie
didattiche da usare nell’insegnamento della scrittura a
mano.
“Scrivere non è copiare graficamente (disegnare
lettere) e non è soltanto problema di manualità; è
essenzialmente traduzione sulla pagina con mezzi
adeguati di contenuti che convogliano la pluralità delle
esperienze dell’alunno […] Lo scrivere equivale a
formulare e comunicare graficamente quanto si sente e
si pensa” (DM n. 104/1985)
EFFETTI DELLA MANCANZA DI DIRETTIVE
NELL’INSEGNAMENTO DELLA SCRITTURA
• Modalità didattica non standardizzata: si chiede
agli alunni di copiare le lettere scritte in corsivo
dalla lavagna o da alfabetieri appesi in aula
• Mancano precise istruzioni di come eseguire le
lettere, come collegarle tra loro, con quali
movimenti e in quali direzioni: i bambini tentano di
riprodurre i modelli usando strategie non sempre
adeguate che risultano difficili da correggere una
volta automatizzate
• Il bambino scrive con la giustapposizione di
numerosi elementi distinti, utilizzando
movimenti separati, ognuno dei quali
richiede uno stacco e il successivo
riposizionamento della mano. Tali strategie
conducono a scrittura lenta e frammentata
• Il bambino interpreta la lettera
• Il bambino non individua correttamente i
cambi di direzione del movimento richiesto
per tracciare la lettera
• Un dettaglio superfluo presente nel modello
dell’insegnante può assumere notevole
pregnanza percettiva ed essere
interpretato come elemento distinto
LA SCRITTURA : aspetti grafo-motori
•
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•
Velocità
Leggibilità
Direzionalità del movimento
Grandezza
Spaziatura tra lettere e parole
Allineamento delle lettere sul rigo
Pressione
LA SCRITTURA: aspetti ergonomici
• Postura del corpo
• Prensione dello strumento grafico
POSTURA
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•
•
Regola dei 90-90-90
Schiena e testa dritte ed allineate
Spalle rilassate
Peso del corpo distribuito in modo
regolare
• Inclinazione del tronco in avanti
• Avambracci appoggiati al piano
• Mano che non scrive appoggiata al foglio
per stabilizzarlo o variarne la posizione;
la mano che non scrive struttura il
movimento per la mano dominante,
ponendo dei limiti spaziali prima che
quest’ultima inizi la propria attività
STADI DI SVILUPPO DELLA PRENSIONE DELLO
STRUMENTO GRAFICO
• Prensione a pugno palmare
• Prensione a pugno digitale
• Prensione a tre dita: pollice e
indice tengono lo strumento, il
medio lo sorregge, l’anulare e il
mignolo stabilizzano la
posizione sul piano di lavoro
(permette una coordinazione
neuromuscolare efficace).
La matita viene tenuta con
l’opposizione delle falangi
distali del pollice, indice e
dito medio o può coinvolgere
il quarto dito
• Polso esteso
• Lato ulnare dell’avambraccio stabilizzato
in evidente pronazione sulla superficie del
tavolo
• Matita posizionata nell’incavo tra pollice
ed indice
• Matita tenuta distalmente
• Movimenti localizzati delle dita
Prensione a tre dita dinamica
a) Prensione a tre
dita statica
a)
c)
b)
b) Prensione a tre
dita con appoggio
sull’anulare
c) Prensione a
quattro dita con
appoggio sul
mignolo
Matita tenuta con il pollice e
le dita nell’incavo tra pollice e
indice
• Polso flesso 0°- 20° e possibile deviazione ulnare
• Avambraccio in posizione intermedia o pronato
• La mano si muove come un tutt’uno
• La matita può essere tenuta prossimalmente o
contro la falange media o prossimale dell’indice
La matita viene
tenuta con la
mano a pugno
• pollice addotto
• polso flesso >20°
• Avambraccio in eccessiva
pronazione/supinazione
• l’avambraccio o il braccio si muovono come
un tutt’uno
INSEGNARE IL CORSIVO…
• Illustrare gradualmente i movimenti necessari alla
formazione delle lettere
• Far esercitare il bambino nella produzione delle lettere in
modo che impari per prove ed errori a controllare
maggiormente i movimenti e le traiettorie
• Far sperimentare come collegare le lettere tra loro, come
continuare il movimento nel tempo o come interromperlo
• Quando il bambino è in grado di generalizzare le abilità
acquisite si possono sperimentare strumenti di scrittura
diversi su supporti cartacei diversi
ILLUSTRARE I MOVIMENTI PONENDO
ATTENZIONE AI SEGUENTI ASPETTI:
• Il punto di inizio e quello finale dei tratti grafici
• La direzionalità e la modalità di esecuzione dei
movimenti
• Le proporzioni tra le parti delle lettere ( corpo
centrale, tratti ascendenti, discendenti e di
uscita)
• L’inclinazione delle lettere
• Il rispetto delle righe, dei margini e degli spazi
tra le lettere e le parole
• Le modalità di collegamento tra le lettere
• FASE INTRODUTTIVA: si invitano i bambini ad
osservare alcuni testi scritti in corsivo
richiedendo di esaminare la forma delle lettere e
dei testi. Si discute il ruolo delle convenzioni
relative ai margini e agli spazi tra le parole
• ASPETTI ERGONOMICI: si scelgono banchi e
sedie adatti all’altezza dell’alunno, con superfici
ampie e libere da ostacoli; illuminazione adeguata;
mancini spostati a sinistra dei destrimani
permettendo così a ciascuno la libertà di
movimento sul piano di lavoro senza “collisioni tra
gomiti”
ESERCIZI GRAFICI PREPARATORI:
• Attività grafiche preparatorie per
esercitare i movimenti di incisione, di
iscrizione e di trascinamento laterale
•
Esercizi strutturati per i movimenti
specifici di ciascuna famiglia di
lettere
a)
b)
c)
d)
e)
f)
Prima famiglia: i, t, u, r
Seconda famiglia: e, l, f, b
Terza famiglia: n, m, p, h
Quarta famiglia: c, a, d, q, g, (o)
Quinta famiglia: s, z, (v)
Sesta famiglia: j, k, w, x, y
• Collegamenti anomali tra le lettere ( b,
v, o )
• Collegamenti tra i gruppi di lettere più
frequenti
• Presentazione di lettere straniere
MATERIALI:
• Matita di durezza media ( 2B ) a sezione
triangolare, con gommini puntiformi antiscivolo
presenti lungo il fusto per facilitarne la prensione
• Gommini correttivi se necessario
• Fogli bianchi A3
• Fogli di quaderni con linee di demarcazione dei
margini sx e dx
• Alternanza di righe di due colori diversi
STAMPATO MAIUSCOLO, STAMPATO
MINUSCOLO O CORSIVO ?
• L’apprendimento dei diversi allografi deve avvenire in modo
graduale, con l’introduzione di un nuovo sistema allografico
SOLO DOPO LA COMPLETA ACQUISIZIONE DI QUELLO
PRECEDENTE
• L’esercizio motorio supplementare non serve che a
CONSOLIDARE GLI SCHEMI MOTORI ERRATI E LE
TRACCE MNESTICHE ASSOCIATE AD ESSI
• RISCRIVERE E RICOPIARE sono controproducenti perchè
RAFFORZANO SCHEMI MOTORI E STRATEGIE
INEFFICIENTI
OCCORRONO INTERVENTI MIRATI
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