VEN 27 NOV 2015 LO SCHIACCIANOCI MERC 09 DIC 2015 MAGAZZINO 18 MERC 16 DIC 2015 WONDER WOMAN MAR 19 GEN 2016 UN BÈS - ANTONIO LIGABUE VEN 29 GEN 2016 SOGNI E BISOGNI GIOV 04 FEB 2016 LE CARNAVAL DES ANIMAUX MART 23 FEB 2016 NUDI E CRUDI DOM 28 FEB 2016 L’OPERA DA CAMERA: IL TELEFONO IL COMPUTER MERC 02 MAR 2016 SONICS in DUUM fuori abbonamento MERC 16 MAR 2016 TANTI LATI - LATI TANTI di e con Ale e Franz SPECIALE CENTENARIO GRANDE GUERRA DOM 15 NOV 2015 “IO, NAZARIO SAURO” VEN 12 FEB 2016 “E’ SOLO UN FIUME” 1915-1918 Calendario MERC 11 NOV 2015 IERI È UN ALTRO GIORNO! L’Assessore alla Cultura Angela Zappulla Stagione 15.16 Riparte la Stagione di Prosa, Musica e Danza del Teatro Comunale “Adelaide Ristori”. Il nuovo cartellone, anche quest’anno ricco di spettacoli, sarà in grado di soddisfare le aspettative di un pubblico attento e qualificato e al contempo di valorizzare la storia della nostra Città. Si alza così il sipario su un ampio ventaglio di serate, in grado di offrire una godibile alternanza tra commedie e classici, spettacoli vivaci, ricchi di emozioni e di buonumore, contraddistinti da un’elevata qualità tanto nei contenuti quanto nella caratura dei protagonisti che calcheranno le scene cividalesi. Quello della nuova Stagione sarà dunque un teatro moderno e innovativo, ma al contempo stabile nelle tradizioni, nel quale le varie proposte sono destinate ad appagare le esigenze di un pubblico aperto alla pluralità degli stimoli offerti. In campo musicale l’intento di proseguire sulla buona via tracciata già nelle scorse edizioni, rafforza il legame con l’Associazione Musicale “Sergio Gaggia” e anche per quanto riguarda le rappresentazioni di prosa e di danza, abbiamo confermato la storica collaborazione con l’Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia, sostenuta da stima e fiducia reciproca. Il nostro impegno è stato quello di cercare eventi in grado di confermare e possibilmente accrescere il gradimento del pubblico che fin qui abbiamo registrato. È con questi auspici che siamo lieti di augurare a tutti Voi una buona stagione. Il Sindaco Stefano Balloch Abbonamenti ABBONAMENTI 8 SPETTACOLI: Platea interi Platea ridotti Platea under 25 Galleria interi Galleria ridotti Galleria under 25 € 145,00 € 125,00 € 105,00 € 130,00 € 105,00 € 90,00 ABBONAMENTI 8 + 1 DANZA: Platea interi Platea ridotti Platea under 25 Galleria interi Galleria ridotti Galleria under 25 INFO € € € € € € 160,00 140,00 120,00 140,00 115,00 100,00 Tel. 0432 731353 [email protected] Biglietti BIGLIETTI PROSA E DANZA: Platea interi Platea ridotti Platea under 25 Galleria interi Galleria ridotti Galleria under 25 € € € € € € 24,00 21,00 15,00 21,00 18,00 12,00 BIGLIETTI (PER SINGOLI CONCERTI): Platea/Galleria posto unico intero € 13,00 Platea/Galleria posto unico ridotto € 10,00 BIGLIETTI “GRANDE GUERRA”: interi Ridotti € € 8,00 5,00 Riduzioni: riduzioni abbonati Stagione di Prosa. giovani under 25, anziani over 65, soci Gaggia, abbonati circuito ERT con l’acquisto di un abbonamento verrà applicato uno sconto sul biglietto dei singoli concerti: Platea/Galleria posto unico intero € 9,00 Platea/Galleria posto unico ridotto € 6,00 Prosa mercoledì 11 Novembre 2015 ore 21 OTI Officine del Teatro Italiano MERCOLEDÌ 11 NOVEMBRE 2015 IERI È UN ALTRO GIORNO! di Silvain Jean Francois Cros OTI OfficineMeyniac del TeatroeItaliano Versione italiana di Luca e David Conati IERI È UN ALTRO Barcellona GIORNO! di Silvain Meyniac e Jean Francois Cros Versione italiana di Luca Barcellona e David Conati con Gianluca Ramazzotti, Antonio Cornacchione, con Gianluca Ramazzotti, Antonio Cornacchione, Leonardo Manera Leonardo Manera ee con conlalapartecipazione partecipazione Milena Miconi neldiruolo di di Milena Miconi nel ruolo Sofia con Biancamaria Lelli e Augusto Zucchi di Sofia con Biancamaria Lelli e Augusto Zucchi Regia Eric Cyvanian Regia Eric Cyvanian inizio ore 21 Sul punto di concludere “la causa” più importante della sua vita, Pietro, un avvocato freddo e rigido, ossessionato dalle sue manie e dai suoi principi, si trova obbligato a dividere una lunghissima giornata con l’individuo più incredibile e più imprevedibile che abbia mai incontrato. Un incontro improbabile che cambierà la vita di entrambi. Una giornata, strana, assurda, dove niente va come previsto, niente è prevedibile, dove tutto è possibile e tutto può accadere. Ma perché la sua segretaria inciampa sempre i piedi nel tappeto? Ma perché il suo capo gli chiede sempre la stessa cosa? Ma perché riceve sempre la stessa telefonata? Ma perché non riesce a sbarazzarsi di questo buffo individuo che gli impedisce di fare il suo lavoro correttamente? Ma perché tutto si ripete ancora, ancora e ancora e perché Pietro è il SOLO ad accorgersi di tutto questo? Una commedia intrigante che ribalta tutti i punti di vista. Danza mercoledì 11 Novembre 2015 ore 21 OTI Officine del Teatro Italiano VENERDÌ 27 NOVEMBRE 2015 IERI È UN ALTRO GIORNO! di Silvain Meyniac e Jean Francois Cros Versione italiana di Luca Barcellona e David Conati LO SCHIACCIANOCI di P.I. Čajkovskij con Vittorio Galloro, Arianna Lafita Gonzales e con i solicon Gianluca Ramazzotti, Antonio Cornacchione, sti della Compagnia Nazionale Raffaele Paganini Leonardo Manera coreografia Luigi Martelletta edistribuzione con la partecipazione di Milena Miconi nel ruolo Mauro Giannelli in collaborazione con a.Artisti Associati di Sofia con Biancamaria Lelli e Augusto Zucchi Regia Eric Cyvanian inizio ore 21 Il balletto Lo Schiaccianoci è tratto dalla favola borghese Schiaccianoci e il re dei topi scritta da Ernst Theodor Amadeus Hoffmann nel 1816. Luigi Martelletta ha scelto di eliminare i risvolti più inquietanti della storia, a favore di una formula spettacolare, capace di esaltare l’aspetto fiabesco del racconto. La coreografia rivisita in chiave moderna le incantevoli creazioni ideate nella versione originale dal grande Marius Petipa. Ogni personaggio sarà tratteggiato secondo un profilo psicologico di forte impatto teatrale. Anche se con una formazione più snella, lo spettacolo ripercorrerà comunque quell’itinerario danzato che molti conoscono e si aspettano. Non mancheranno dunque le danze più note di questo capolavoro di Čajkovskij: la danza russa, cinese, araba, spagnola, il famoso valzer dei fiori e i fiocchi di neve, mantenendo quel sapore natalizio che ha fatto di questo balletto un classico immancabile nel periodo delle feste. Gli interpreti principali sono due artisti di fama mondiale: Vittorio Galloro e Arianna Lacita Gonzalles, etoilès internazionali di prima grandezza che insieme ai talentuosi danzatori della compagnia daranno vita ad uno spettacolo meraviglioso. Prosa mercoledì 11 Novembre 2015 ore 21 OTI Officine del Teatro Italiano MERCOLEDÌ 9 DICEMBRE 2015 IERI È UN ALTRO GIORNO! di Silvain Meyniac e Jean Francois Cros Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia/Corvino Produzioni Versione italiana di Luca Barcellona e David Conati MAGAZZINO 18 di e con Simone Cristicchi Scritto con Jan Bernas con Gianluca Ramazzotti, Antonio Cornacchione, Musiche e canzoni inedite di Simone Cristicchi Leonardo Manera Regia Antonio Calenda e con la partecipazione di Milena Miconi nel ruolo di Sofia con Biancamaria Lelli e Augusto Zucchi Regia Eric Cyvanian inizio ore 21 Al Porto Vecchio di Trieste c’è un “luogo della memoria” particolarmente toccante: Il Magazzino 18 racconta una pagina dolorosissima della storia d’Italia, una vicenda complessa e mai abbastanza conosciuta del nostro Novecento. Una sedia, accatastata assieme a molte altre, porta un nome, una sigla, un numero e la scritta “Servizio Esodo”. Simile la catalogazione per un armadio, e poi materassi, letti, stoviglie, fotografie, poveri giocattoli, altri oggetti, altri numeri, altri nomi. oggetti comuni che accompagnano lo scorrere di tante vite: uno scorrere improvvisamente interrotto dalla Storia, dall’esodo. Con il trattato di pace del 1947 l’Italia perse vasti territori dell’Istria e della fascia costiera, e quasi 350 mila persone scelsero – davanti a una situazione intricata e irta di lacerazioni – di lasciare le loro terre natali destinate a essere jugoslave e proseguire la loro esistenza in Italia. Non è facile riuscire davvero a immaginare quale fosse il loro stato d’animo, con quale sofferenza intere famiglie impacchettarono tutte le loro poche cose e si lasciarono alle spalle le loro città, le case, le radici. Davanti a loro difficoltà, povertà, insicurezza, e spesso sospetto. Simone Cristicchi è rimasto colpito da questa scarsamente frequentata pagina della nostra storia ed ha deciso di ripercorrerla in un testo che prende il titolo proprio da quel luogo nel Porto Vecchio di Trieste, dove gli esuli – senza casa e spesso prossimi ad affrontare lunghi periodi in campo profughi o estenuanti viaggi verso lontane mete nel mondo – lasciavano le loro proprietà, in attesa di poterne in futuro rientrare in possesso: il Magazzino 18. Coadiuvato nella scrittura da Jan Bernas e diretto dalla mano esperta di Antonio Calenda, Cristicchi partirà proprio da quegli oggetti privati, ancora conservati al Porto di Trieste, per riportare alla luce ogni vita che vi si nasconde: la narrerà schiettamente e passerà dall’una all’altra cambiando registri vocali, costumi, atmosfere musicali, in una koinée di linguaggi che trasfigura il reportage storico in una forma nuova, che forse si può definire “Musical-Civile”. Prosa mercoledì 11 Novembre 2015 ore 21 OTI Officine del Teatro Italiano MERCOLEDÌ 16 DICEMBRE 2015 IERI È UN ALTRO GIORNO! di Silvain Meyniac e Jean Francois Cros La Corte Ospitale Versione italiana di Luca Barcellona e David Conati WONDER WOMAN Reading su donne, denaro e super poteri di e con Antonella Questa, Giuliana Musso e con Gianluca Ramazzotti, Antonio Cornacchione, Marta Cuscunà Leonardo Manera in collaborazione con Comp. prod e Centrale e con la partecipazione di LaQMilena Miconi nel Fies ruolo di Sofia con Biancamaria Lelli e Augusto Zucchi Regia Eric Cyvanian inizio ore 21 Perché anche se sei forte come Superman, essere femmina comporta degli svantaggi? Perché, mentre si trovano notizie sulla professione e lo status sociale di Batman, della carriera delle sue colleghe donna sappiamo poco o nulla? Che cosa succede se Marta Cuscunà, Giuliana Musso e Antonella Questa uniscono i loro super poteri? Pur essendo dotate di abilità sovraumane, nemmeno alle nostre sorelle bioniche è concesso di rompere il soffitto di cristallo che le allontana dall’autonomia economica e da una reale parità con gli uomini nel lavoro (e le super donne, in generale, sono sempre un po’ sfortunate in amore). Un racconto solo a tratti fumettistico che indaga un mondo fatto di stereotipi sul genere femminile: divorzio, violenza psicologica e fisica, amore, lavoro, famiglia con voglia di cambiamento. Da questa suggestione e dal dato, ormai risaputo, che l’occupazione femminile è un potente fattore di crescita dell’economia, nasce un reading in cui i dati statistici s’intrecciano ai racconti biografici e la realtà è raccontata con l’arma a doppio taglio della satira. Un divertente esercizio teatrale per dare spazio a legittimi interrogativi sullo stato dell’indipendenza economica delle donne e segnalare una soluzione alla generale stagnazione economica italiana: l’economia in rosa, womenomics! Prosa mercoledì 11 Novembre 2015 ore 21 OTI Officine del Teatro Italiano MARTEDÌ 19 GENNAIO 2016 IERI È UN ALTRO GIORNO! di Silvain Meyniac e Jean Francois Cros Teatro dell’Argine Versione italiana di Luca Barcellona e David Conati UN BÈS - ANTONIO LIGABUE di e con Mario Perrotta collaborazione alla regia Paola Roscioli con Gianluca Ramazzotti, Antonio Cornacchione, Leonardo Manera Collaborazione alla ricerca Riccardo Paterlini e con la partecipazione di Milena Miconi nel ruolo di Sofia con Biancamaria Lelli e Augusto Zucchi Regia Eric Cyvanian inizio ore 21 Un bès è il primo spettacolo della trilogia Progetto Ligabue che ruota intorno alla figura del pittore Antonio Ligabue e al suo rapporto con i luoghi che segnarono la sua esistenza e la sua creazione artistica: la Svizzera, dove nacque e visse fino ai diciotto anni; il territorio di Gualtieri (RE), sulle rive del Po; le sponde reggiane e mantovane dello stesso fiume, dove produsse gran parte dei suoi quadri e delle sue sculture. “Un bès... Dam un bès, uno solo! Che un giorno diventerà tutto splendido. Per me e per voi” Provo a chiudere gli occhi e immagino: io, così come sono, con i miei 40 passati, con la mia vita - quella che so di avere vissuto - ma senza un bacio, Neanche uno. Mai. Senza che le mie labbra ne abbiano incontrate altre, anche solo sfiorate. Senza tutto il resto che è comunione di carne e di spirito, senza neanche una carezza. Mai. E allora mi vedo - io, così come sono - scendere per strada a elemosinarlo quel bacio, da chiunque, purché accada. Ecco, questo m’interessa oggi di Antonio Ligabue: la sua solitudine, il suo stare al margine, anzi, oltre il margine oltre il confine - là dove un bacio è un sogno, un’implorare senza risposte che dura da tutta una vita. Voglio avere a che fare con l’uomo Antonio Ligabue, con il Toni, lo scemo del paese. Mi attrae e mi spiazza la coscienza che aveva di essere un rifiuto dell’umanità e, al contempo, un artista, perché questo doppio sentire gli lacerava l’anima: l’artista sapeva di meritarlo un bacio, ma il pazzo, intanto, lo elemosinava. Voglio stare anch’io sul confine e guardare gli altri. E, sempre sul confine, chiedermi qual è dentro e qual è fuori. Mario Perrotta Prosa mercoledì 11 Novembre 2015 ore 21 OTI Officine del Teatro Italiano VENERDÌ 29 GENNAIO 2016 IERI È UN ALTRO GIORNO! di Silvain Diana Or.l.S. Meyniac e Jean Francois Cros Versione di Luca Barcellona e David Conati SOGNIitaliana E BISOGNI scritto diretto e interpretato da Vincenzo Salemme con Nicola Acunzo, Domenico Aria, Vincenzo Borrino, con Gianluca Ramazzotti, Antonio Cornacchione, Sergio D’Auria, Susy del Giudice, Andrea Di Maria, Leonardo ManeraRaffaella Nocerino Antonio Guerriero, e con la partecipazione di Milena Miconi nel ruolo di Sofia con Biancamaria Lelli e Augusto Zucchi Regia Eric Cyvanian inizio ore 21 Sogni e bisogni è uno spettacolo di fortissimo impatto comico, che permette di aprire la confezione borghese della commedia e d’intrattenimenti con il pubblico in sala, per rispondere alle domande più frequenti che ci si pone sulla profondità della natura umana soprattutto nei suoi aspetti apparentemente più semplici. Vincenzo Salemme ha scritto questa commedia nel 1995 con il titolo di Io e lui chiaramente riferito al celebre romanzo di Moravia. E, come accade in quel romanzo, anche nella sua commedia l’intreccio narrativo ruota intorno a due personaggi: Rocco Pellecchia e il suo “pene”. A differenza del racconto moraviano dove il “lui” in questione era solo una voce, qui nella commedia, il più famoso e significativo organo del sesso maschile si stacca materialmente dal corpo del suo “titolare” e diventa egli stesso uomo, rivendicando una sorta di riconoscimento scenico; rivendica cioè lo status di vero e proprio protagonista della vita e della scena. Egli ritiene che la vita del grigio e mediocre Rocco Pellecchia mal si adatta alla grandeur del suo sottoutilizzato “tronchetto della felicità”. Sì, Lui ama farsi chiamare proprio così. Musica mercoledì 11 Novembre 2015 ore 21 OTI Officine del Teatro Italiano GIOVEDÌ 4 FEBBRAIO 2016 IERI È UN ALTRO GIORNO! di Silvain Meyniac e JeanGaggia Francois Cros Associazione Musicale Sergio Versione italiana di Luca Barcellona e David Conati LE CARNAVAL DES ANIMAUX Grande fantasia zoologica di Camille Saint-Saëns per due pianoforti e piccola orchestra con Gianluca Ramazzotti, Antonio Cornacchione, esecuzione dell’Ensemble cameristico Sergio Gaggia Leonardo Manera e con la partecipazione di Milena Miconi nel ruolo di Sofia con Biancamaria Lelli e Augusto Zucchi Regia Eric Cyvanian inizio ore 21 Il Carnevale degli animali è stato assente dalle scene cividalesi per ben tredici anni. Troppi per un’opera la cui bizzarria antropozoomorfica - a pari merito con il Pierino e il lupo di Sergej Prokofiev - da più di un secolo rappresenta per bambini ed adulti una raffinata, satirica e divertente iniziazione alla musica colta. Scritto da Camille Saint-Saëns appositamente per il carnevale del 1886, doveva nelle sue intenzioni essere un divertissement da consumarsi in un pomeriggio tra amici e colleghi. Una convinzione che non mutò con gli anni, al punto di dettare, poco prima della sua morte, precise volontà che ne avrebbero dovuto impedire la pubblicazione. Strano destino per un brano che in seguito avrebbe rappresentato la pagina più conosciuta e popolare del compositore parigino. Anche il mondo del balletto classico, del cinema e dei cartoni animati ha contribuito a rendere popolarissimi alcuni dei quadri della Grande fantasia zoologica. Non molti sanno, infatti, che la celeberrima melodia de Il cigno, inserita da Mikhail Fokine nel suo balletto La morte del cigno, è tratta da quest’opera, mentre è il suo Finale a comparire nel cartone animato disneyano Fantasia 2000 del 1999. Completa il programma della serata una composizione del 2003 di Vladimir Mendelssohn, il commento musicale a quattro letture tratte dal Libro dei gatti tuttofari di Thomas Stearn Eliot, risultato dell’acuto ingegno umoristico dello scrittore, che ispirò anche il fortunatissimo musical Cats di Andrew Lloyd Webber. Prosa mercoledì 11 Novembre 2015 ore 21 OTI Officine del Teatro Italiano MARTEDÌ 23 FEBBRAIO 2016 IERI È UN ALTRO GIORNO! di Silvain Meyniac e Jean Francois Cros a.Artisti Associati Versione italiana di Luca Barcellona e David Conati NUDI E CRUDI di Alan Bennett traduzione e adattamento teatrale di Edoardo Erba con Gianluca Ramazzotti, Antonio Cornacchione, con Maria Amelia Monti e Paolo Calabresi Leonardo Manera Regia Serena Sinigaglia e con la partecipazione di Milena Miconi nel ruolo di Sofia con Biancamaria Lelli e Augusto Zucchi Regia Eric Cyvanian inizio ore 21 Una commedia spumeggiante che affronta con delicatezza e ironia il tema del rapporto uomo-donna e del bisogno universale di sentirsi vivi e felici nonostante lo scorrere inesorabile del tempo. Si sorride ai guai dei coniugi Ransome, ma in fondo ci si commuove. Gli incontri inaspettati sono il sale delle nostre vite e dunque del teatro, che né è lo specchio fedele. Nudi e crudi è un testo nel quale, sul filo di un’ironia mai scontata o volgare, Alan Bennett affronta il tema della relazione uomo-donna. La sua delicatezza nel suggerirci quanto sia difficile amare e soprattutto durare nella passione e nel rispetto, è struggente e profonda. Ci vogliono due grandi attori, capaci di “leggerezza”, di calviniana memoria, che sappia toccare corde emotive senza mai risultare retorica o banale. Si sorride ai guai di Mr. e Mrs. Ransome, ma in fondo ci si commuove. Siamo tutti quanti così simili al bisogno (a tratti grottesco e paradossale) dei due coniugi, di sentirsi vivi e felici nonostante lo scorrere inesorabile del tempo, della noia, della routine che ammazza. Musica mercoledì 11 Novembre 2015 ore 21 OTI Officine del Teatro Italiano DOMENICA 28 FEBBRAIO 2016 IERI È UN ALTRO GIORNO! di Silvain Meyniac e Jean Francois Cros L’OPERA DA CAMERA Versione italiana di IL TELEFONOLuca Barcellona e David Conati opera in un atto musica e testo di Giancarlo Menotti Interpreti: “Lucy” Carlotta Bellotto soprano, con Gianluca Ramazzotti, Antonio “Ben” Tiziano Rosati baritono Cornacchione, Leonardo Manera IL COMPUTER e con la partecipazione di Milena Miconi nel ruolo atto informatico di Sofia con Biancamaria Lelli e Augusto Zucchi testo di Marco Ongaro musica di Andrea Mannucci edizioni Suvini Zerboni - Milano Regia Eric Cyvanian Interpreti: “Olga l’impiegata” Carlotta Bellotto soprano, “Nina l’impiegata” Lulù Allegrini mezzosoprano, “Barry il tecnico” Dario Giorgelè esecuzione del Ned Ensemble co-produzione tra le associazioni Kairòs e il Ned Ensemble Regia Filippo Tonon inizio ore 18 Con Il telefono di Giancarlo Menotti si presenta per la prima volta nella stagione teatrale cividalese un’operina da camera, genere musicale che ha avuto molta fortuna nel XX secolo, parente certo della grande opera, ma dalla quale si differenzia per la minor durata, per una trama non troppo complessa e per la scrittura per un organico più agile, spesso cameristico. L’autore Giancarlo Menotti, noto anche per essere stato l’inventore e curatore per quasi cinquant’anni del Festival dei Due Mondi di Spoleto, la scrisse su invito della Ballet Society di New York. Il brano doveva completare il programma della serata con un’esplicita vena comica. Ecco in breve la trama. Al termine di un vivace preludio, il sipario si leva sull’arrivo di Ben a casa di Lucy. Egli deve partire tra breve e, dopo averle dato un regalo, la informa di avere qualcosa di importante da dirle. Suona però il telefono, e Lucy si intrattiene a lungo e piacevolmente con l’amica Margaret. Ben riprende il suo discorso, ma il telefono suona ancora: è qualcuno che ha sbagliato numero. Ben riprova a parlare, ma ormai si sta facendo tardi; Lucy, premurosa, telefona per sapere che ora è. Ben, sempre più nervoso, tenta di riprendere il discorso, ma viene interrotto da un’altra telefonata: è George, che parla a Lucy con tono arrabbiato; sconvolta, Lucy si allontana piangendo, mentre Ben è assalito dalla tentazione di tagliare i fili del telefono. Lucy torna in tempo per proteggere l’amato oggetto: vuole chiamare subito l’amica Pamela per confidarsi con lei, mentre Ben, ormai disperato, se ne va. Lucy è rimasta sola nel silenzio della casa. Fuori si intravvede Ben, in una cabina telefonica, che compone il numero di Lucy: riesce finalmente a parlarle e a chiederle di sposarlo. Il computer, si candida a diventare l’abbinamento ideale nelle future esecuzioni dell’opera di Menotti, attualizzandone i temi ai moderni mezzi di comunicazione di massa. Il suo autore, Andrea Mannucci, riesce a compiere un fulminante affresco antropologico della società delle comunicazioni internet del nuovo millennio, integrandone i tic e le smorfie nello scenario dei social network, delle community, e dell’universo ancor più virtuale costituito da internet. É l’assenza di connessione internet a piombare sulla prima scena come la peggiore delle catastrofi. Barry, il Tecnico che soccorre le due impiegate Olga e Nina, rimaste prive di social network e interazioni informatiche, è visto come un genio assoluto, una specie di divinità che tutto conosce e a tutto rimedia. Le donne gli si offrono come vestali, come concubine purché egli porti loro il balsamo della sapienza algoritmica capace di ripristinare la Connessione. Una volta risolto il problema, il mondo reale perde d’interesse e pure il Tecnico sfuma tra le figure scolorite della vita concreta. Solo internet ha valore di verità e in questo paradosso il Tecnico troverà lo spazio per il suo riscatto, rivalendosi sull’indifferenza delle ingrate grazie all’epifania di sé nel suo profilo Facebook. L’atto unico rivela nel libretto di Marco Ongaro l’impronta comica del suo illustre predecessore, Il telefono di Gian Carlo Menotti che nel 1947 aveva ritratto satiricamente gli effetti nevrotici impressi sulla società dallo sviluppo di massa dello strumento telefonico, facendone il terzo indispensabile incomodo in un triangolo amoroso inevitabile. Se nel secolo scorso era la comunicazione via cavo ad affermarsi quale unica comunicazione degna di nota, oggi è il wi-fi a garantire credibilità, sono i blog a sciorinare le notizie, Facebook, Twitter, Instagram, Whatsapp, e Skype a certificare l’esistenza dell’esistente. Prosa mercoledì 11 Novembre 2015 ore 21 OTI Officine del Teatro Italiano MERCOLEDÌ 2 MARZO 2016 IERI È UN ALTRO GIORNO! di Silvain Meyniac e Jean Francois Cros Fanzia Verlicchi per Equipe eventi Versione italiana di Luca Barcellona e David Conati SONICS IN DUUM testi e regia di Antonio Villella e Alessandro Pietrolini con Antonio Villella con Gianluca Ramazzotti, Antonio Cornacchione, acrobati Claudio Bertolino, Viola Cappelli, Leonardo Manera Irene Chiarle, Giorgio Richetta, Micol Veglia, Federica Vaccaro eLucio conRizzi, la partecipazione di Milena Miconi nel ruolo con la collaborazione di a.Artisti Associati di Sofia con Biancamaria Lelli e Augusto Zucchi Pensato e creato insieme a Ileana Prudente, Claudio Bertolino, Viola Cappelli, Irene Chiarle, Giorgio Richetta, Micol Veglia, Lucio Rizzi, Federica Vaccaro Regia Eric Cyvanian inizio ore 21 L’ultimo spettacolo teatrale dei Sonics, Duum, rende omaggio ad Agharta, mondo leggendario situato nelle viscere della terra. Ancora una volta il pubblico di tutte le età potrà sognare e farsi travolgere, trasportato grazie a Duum nei luoghi di un mondo mitico, del quale i Sonics cercano di immaginare e descrivere i colori, le regole, i ritmi e gli equilibri. Sarà come guardare attraverso uno specchio rotto che riflette le immagini e le azioni in maniera distorta, restituendoci così le mille acrobazie mozzafiato e le performance atletiche degli acrobati, le grandi macchine sceniche, i giochi di luce e gli effetti speciali. La trama, sviluppata grazie al racconto e ai pensieri del personaggio Serafino, racconta i continui sforzi degli abitanti di Agharta di compiere il Duum, ovvero il salto verso la superficie. Duum è, infatti, il rumore di un salto, è il tentativo di un gruppo di persone di raggiungere il mondo in superficie, in attesa di cogliere la giusta vibrazione, il “segreto” che permetterà loro di lasciare per sempre le viscere della terra. Prosa mercoledì 11 Novembre 2015 ore 21 OTI Officine del Teatro Italiano MERCOLEDÌ 16 MARZO 2016 IERI È UN ALTRO GIORNO! di Silvain ITC 2000 Meyniac e Jean Francois Cros Versione Barcellona TANTIitaliana LATI di – Luca LATI TANTIe David Conati di e con Ale e Franz con Gianluca Ramazzotti, Antonio Cornacchione, Leonardo Manera e con la partecipazione di Milena Miconi nel ruolo di Sofia con Biancamaria Lelli e Augusto Zucchi Regia Eric Cyvanian inizio ore 21 Lati tanti - tanti lati della vita e degli uomini. A conoscerli tutti come sarebbe più semplice capirsi. Ogni incontro nasce da una coppia. Ogni dialogo nasce da un incontro. A ogni azione verbale e non, corrisponde una risposta, quella dell’altro. È così che si esplora il mondo delle relazioni a cui Ale e Franz, come coppia, da sempre si ispirano. L’inesauribile materiale umano è sempre il punto di partenza da cui tutto nasce. Di tutto può parlare l’uomo. Tutto può smontare e rimontare il ragionamento umano. Poi, il sottolineare le cose in base alle diverse angolazioni in cui ogni persona le osserva, diventa il segreto per ridere di noi stessi. Lati tanti e tanti uomini, Uomini che ci faranno ridere con la loro unicità e umanità. Lati tanti – Tanti lati in cui riconoscersi e fingere di non vedere che siamo proprio noi questi uomini. Noi con i nostri modi di vivere, di pensare, i nostri tic e le nostre ingenuità e virtù, le nostre forze e la nostra inesauribile e unica follia. Un vedersi allo specchio, un cercarsi e riconoscersi tra la folla e ridere di gusto insieme. Fuori Abbonamento mercoledì 11 Novembre 2015 ore 21 SPECIALE GRANDE GUERRA OTI Officine del Teatro Italiano DOMENICA 15 NOVEMBRE 2015 IERI È UN ALTRO GIORNO! di Silvain Meyniac e Jean Francois Cros Compagnia della Testa Versione italiana di Barcellona e David Conati “IO, NAZARIOLuca SAURO” di e con Francesco Cevaro con Gianluca Ramazzotti, Antonio Cornacchione, Leonardo Manera Camminando per le strade e per le piazze delle città eitaliane, con laspesso partecipazione diinMilena Miconi nel hanno ruolo ci si imbatte vie, scuole, enti che come nome di personaggi le cui vicende di Sofia conquello Biancamaria Lellistorici, e Augusto Zucchi sono oggi per lo più sconosciute alla maggior parte delle persone ma che, in qualche modo, hanno portato questi Regia Eric Cyvanian personaggi a meritarsi di essere citati nelle vie delle città. Spinta dalla curiosità di approfondire chi e cosa fecero alcuni di questi personaggi e motivata anche dall’occasione del centenario dello scoppio della Grande Guerra, la Compagnia della Testa sceglie di mettere in scena la storia di Nazario Sauro, personaggio vissuto tra la fine dell’ottocento e la Prima Guerra Mondiale che dà il nome a tante strade di diverse città italiane. Come Fabio Filzi, Cesare Battisti ed Enrico Toti, Nazario Sauro fu inizio ore 18 considerato un eroe della Grande Guerra e ricevette anche una medaglia all’onore militare. Il monologo immagina gli ultimi sessanta minuti di vita del marinaio istriano morto impiccato nel cortile del carcere militare di Pola. La scena è ambientata nella prigione dove morì e nella testa del protagonista, attraverso i ricordi di un pezzo di storia e di vita privata. Solo contro tutti e in attesa del tragico epilogo, Nazario Sauro scrive una lettera ai suoi figli (fatto realmente accaduto) . Mentre scrive, la mente distratta gli fa ripercorrere a tratti la sua intera vita, privata e pubblica, dall’infanzia alla maturità, passando per il lavoro come marinaio commerciale, i tanti amici al caffè della Loggia della sua Capodistria, il matrimonio, ma anche le imprese belliche, col supporto attivo alla causa indipendentista albanese contro i Turchi, arrivando alla decisione, allo scoppio del conflitto mondiale, di raggiungere Venezia e di combattere per l’unificazione dell’Istria all’Italia. Poi gli eventi di guerra, la cattura, l’infamante processo in cui egli, per salvarsi la vita, finse di essere italiano e non cittadino austriaco, con lo straziante episodio di sua madre costretta a fingere di non conoscerlo per salvargli la vita ed infine il più turpe dei tradimenti, quello del cognato, finanziere per gli austriaci, che pubblicamente lo riconosce, condannandolo così indirettamente a morte.Lungi da essere solo una semplice descrizione storica, Io, Nazario Sauro è soprattutto il racconto intimo del lato umano di questo personaggio, che mette in discussione le sue convinzioni, le sue idee e le sue scelte proprio nell’ultima puntata della sua vita. Tutto questo in un monologo di circa un’ora, denso di pathos ma anche volutamente e follemente leggero, che cerca di confrontarsi con la nostra storia, recuperando una delle figure del nostro recente passato e cercando, per quanto possibile, di capirla. Fuori Abbonamento mercoledì 11 Novembre 2015 ore 21 SPECIALE GRANDE GUERRA OTI Officine del Teatro Italiano VENERDÌ 12 FEBBRAIO 2016 IERI È UN ALTRO GIORNO! di Silvain Meyniac e Jean Francois Cros Versione italiana Luca Barcellona e David Conati “È SOLO UNdiFIUME” 1915-1918 di Irene Carossia con Gianluca Ramazzotti, Antonio Cornacchione, con Irene Carossia e Silvano Ilardo Leonardo Manera sceneggiatura Irene Carossia Regia e con Carossia-Ilardo la partecipazione di Milena Miconi nel ruolo di Sofia con Biancamaria Lelli e Augusto Zucchi Regia Eric Cyvanian inizio ore 21 Come si può raccontare un massacro al quale ancora oggi, a distanza di 100 anni, non si è riusciti a dare un senso, se non attraverso la dimensione umana di due vite travolte dalla storia? Tre anni infami, governati dall’orrore, vissuti nell’assoluto spreco della vita di tanti, lungo un confine presunto chiamato a separare persone, ancora prima che luoghi, questa è la guerra del ‘15-’18. Un fronte vissuto nelle trincee: sepolture a cielo aperto dove si sono consumati sacrifici umani, come in un macabro rito, nel quale il freddo, la paura, le malattie, la disperazione e l’impossibilità di prevalere gli uni sugli altri hanno reso ancora più assurdo il concetto di conflitto. Schieramenti umani separati da lembi di terra di nessuno, dove i colori delle divise non avevano più nessun significato, soffocati dal sangue, dalla morte, dal filo spinato, dai gas asfissianti, questo è ciò che è rimasto negli occhi dei sopravvissuti, insieme alla violenza degli attacchi all’arma bianca, il corpo a corpo delle baionette. Dall’altra parte l’orrore, il senso di impotenza e la paura vissuti dai civili e dalle donne, offertesi come infermiere volontarie, pronte a curare uomini in tutto simili ai loro padri, figli, fratelli, compagni, mariti. Questo spettacolo racconta la dimensione di questi due fronti, la trincea e l’ospedale, attraverso gli occhi di una donna e un uomo, disperatamente separati da un fiume: l’Isonzo. informazioni ufficio cultura tel. 0432 710350 [email protected] biglietteria Teatro Comunale A. Ristori tel. 0432 731353 [email protected] www.comune.cividale-del-friuli.ud.it