Remington Ride
Raccolta di brevi walkthrough romanzati in multitrama
30/12/2014
Non_Edizioni Il cazz@ro di 6502
Versione v1.01
Note Legalesi.
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Esegesi palloccolose & cervellotiche.
Arma2 è un videogioco non recentissimo, si differenzia dagli altri arcade sparatutto perché é
posizionato come un simulatore tattico ludico. Vuol dire che forse é un pochino più realistico degli
altri sparatutto ammazzasette guerrafondai. Cioé se si é da soli, non si può stendere una legione
intera di nemici e poi uscire dalla missione senza nemmeno un graffio, compiacendosi dei bonus e
punteggi ottenuti!. A differenza degli altri videogiochi che considero simili alla propaganda, questo
arcade dovrebbe far pensare l’utente sulle più reali dinamiche della guerra. Una variante
professionale dello stesso gioco, sarebbe usata dal Pentagono per un corso Basico delle truppe USA.
Essendo ARM A2 meno decontestualizzato come gioco, ho provato ad integrare e romanzare alcune
missioni con delle informazioni di fantasia (non presenti nel gioco)
Qualcuno potrà pensare che sono un guerraffondaio ammazzasette ossessionato dalla guerra?! ☺
Io rispondo che sono in esplorazione/vedetta contro le guerre future ☺
Sono convinto che qualsiasi veterano che é stato in guerra, dirà che la guerra é una cosa da
evitare come la peste e che non é di certo un'esperienza da far fare alle generazioni future!. Più i
veterani saranno stati sul campo (e non a comandare scrivanie), più questi probabilmente
cercheranno d’evitare le guerre. L'onere di restare di vedetta contro la guerra é una "corvè" che poi
dovrebbe passare di generazione in generazione, tuttavia i rimpiazzi più adatti sono quelli che non
credono nella guerra!.
La guerra non é la continuazione della politica con altri mezzi, la guerra, come é stato
evidenzato in OPERATION FLASHPOING, é un dilemma a cui (a priori) non c'é risposta perché
consiste a)nello sparare contro la collina di Dio oppure b)nel sperare d’urlare sulla collina della
gloria. Per evitare questo atroce dilemma (probabilmente insito nell’animo umano), basterebbe
mantenere un comportamento pro-attivo sulle più probabili minacce poste "behind visual range". Il
gap operativo che non riuscirà a fare l'umana logica posta in asimmetria informativa (perchè il
futuro non é certo e non é noto a priori) per evitare le minacce future, si spera che potrà essere
colmato in itinere dall'analisi OODA e dalla “classica pezza messa dal buon Dio”.
Tutti sono liberi di ragionare dei possibili rischi futuri, ma per identificare le "minacce
behind visual range", occorrono skills ed informazioni di pubblico dominio, altrimenti si
raccontano favole e si cazzeggia a vuoto!. Sensibilizzare un comportamento pro-attivo identificando
e mitigando tali rischi con la diplomazia, l’interdipendenza economica, l’allargamento della zona
Euro, potrebbe essere una cosa buona e giusta, così come il sesterzo romano portò vari secoli di
pace in tutto il M editerraneo!.
Si sarà capito che l'onere di vigilare pro-attivamente contro le guerre, spetterebbe per primo
ai pacifisti e poi a quelli che non credono nella guerra (perchè quando le guerra scoppia... ormai le
frittate sono fatte non c’é molto da fare, se non farsi sparare addosso e/o sparare addosso a
qualcuno). Ecco perché la simulazione videoludica in Arma 2 é importante. Letterariamente
permette di costruire anche con codice SQF personalizzato, generando ambienti e scenari
guerraffondaici dai quali estrarre plausibili dinamiche guerraffondaiche e memorie sintetiche su
rischi futuri. Spunti che poi sono reinterpretati in una narrazione romanzata in multitrama. Obiettivo
ultimo é incuriosire, intrattenere, interessare, far riflettere il lettore, destando le altrui coscienze!.
L’ebook l’ho scritto perché avevo qualcosa da dire sulla “declinazione dell’evento complesso
Guerre Puniche II”. Che cosa sono gli scenari e che cosa raccontano i testimoni letterari degli
eventi?!.
http://beam.to/guerrepunicheII
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Gli scenari romanzati dei testimoni letterari delle future Guerre Puniche II
Il futuro non é noto, non é certo; gli scenari vanno interpretati letteriamente come degli “universi
possibili e potenziali, da cui reperire testimonianze”. Gli universi potenziali sono “mete ipotetiche”
ove la realtà attuale potrebbe dirigersi. I testimoni letterari degli eventi sono le fonti letterarie della
narrazione, essi narrano in un romanzo: l’evento “guerre puniche II” per come lo hanno osservato,
nell’universo in cui sono incastonati!.
Scenario Atteso di Guerre Puniche II
• cause endemiche
oppure
• diversione strategica WWIII
Scenario: teatro italico e
bizantino sotto invasione
chartaginese, guerra
asimmetrica e scontri urbani.
Risposta unitaria degli USE
alla crisi mediterranea.
Scenario Ottimista di Guerre Puniche II
• cause endemiche: abortite
• diversione strategica
WWIII: mitigata
Scenario: nessun conflitto nel
mediterraneo, solo “ scontri &
insurrezioni africane” e zona
di guerra sotto la fascia sub
sahariana, risposta unitaria
degli USE a tali minacce.
Scenario Pe ssimista di Gue rre Puniche II
• cause endemiche non
abortite E
• per diversione strategica di
WWIII non mitigate
Scenario: inesistenza degli
United States of Europe E/O
tardiva risposta della UE (la
quale é menomata dei suoi
membri attuali, i teatri
italici/greci sono teste di
ponte chartaginesi a rischio
nuclearizzazione)
Testimoni letterari degli
eventi:
►4 testimoni anonimi della
mini collana
“Orizzonti Sintetici”
►Lt. Armstrong,
Cpt. Blackjack nell’ebook
Operation Flashpoing v2.1
Testimoni letterari degli
eventi:
Sgt. Graves, nel prossimo
ebook “Rocky Top”
Coming soon!!
T estimoni letterari degli
eventi:
• Cpt. “ snake” James
Gastovski in
“ Nuovo Me dioe vo”
PREQUEL di questo ebook
• Sgt Cooper in questo
ebook “Re mington Ride ”
Lo specchietto serve a RAZIONALIZZARE alcuni degli universi possibili. I diversi e caotici punti di
vista con le relative testimonianze letterarie, sono contraddittori rispetto alla narrazione dello stesso
evento!. Il lettore noterà che in taluni universi le circostanze sono molto favorevoli, in altri universi
le condizioni ambientali degradano, sino a diventare le peggiori che potrebbero essere immaginate,
raccontando “de facto” un’altra storia ☺
L’evento futuro “guerre puniche II” é declinato letterariamente attraverso un diverso spaziotempo e lo si può osservare solo tramite “universi ipotetici, indipendenti, incompatibili” (scenari di
tre universi potenziali: atteso, ottimista, pessimista). Questo può creare per un lettore-osservatore,
4
un’iniziale senso di spaesamento. Se gli scenari letterari vi hanno intrigato e vi state chiedendo ☺
quale sarà il path effettivo degli eventi (rispetto alla minaccia “ guerre puniche II”) ☺ la risposta non
é interamente nota ☺ in quanto il futuro é indeterminato!. Dipenderà IM HO dalle dinamiche che
esploderanno e/o faranno convergere ☺ la realtà a rassomigliare (in tutto od in parte) ad uno dei 3
scenari di detonazione delle “Guerre Puniche II” .
Riflessioni pro-attive: vincere la guerra senza combatterla?!.
Che cosa potrebbe fare la UE/l’Europa per far abortire/mitigare queste 2 minacce future
(Guerre Puniche II/cause endemiche e/o Guerre Puniche II/diversione strategica WWIII ) ?!
►Intanto potrebbero assurgere gli USE United States of Europe in cui gli stati europei
federati devolverebbero:
•→la difesa dello Stato, nascita delle forze armate USE, armi & esplosivi come la lotta alle
mafie Nascerebbero gli USE Army, USE Navy, USE Air Force e gli eserciti dei vari stati europei
sparirebbero. Mezzi e uomini in un primo tempo confluirebbero nel dispositivo unico di difesa
europeo per essere riorganizzati in un modo più razionale, in vista delle potenziali minacce esterne
contro gli USE.
•→i rapporti internazionali, i quali spetterebbero agli USE, come diritto di asilo e
condizione giuridica dei cittadini extra.USE sparirebbero tutte le ambasciate nazionali con i
relativi dignitari e consolati e costi di rappresentanza e sarebbero uniformi le modalità per
acquisire la cittadinanza europea.
•→politica economica e monetaria spetterebbero agli USE come moneta, tutela del
risparmio, mercati finanziari, tutela della concorrenza, sistema tributario federale e contabile degli
USE
•→competenza diretta sulle reti (acqua, gas, luce elettrica, acque bianche e nere, radio,
internet, dvb-t, dvb-s e giornali) in quanto uno stato federale non può funzionare senza avere
uun’unica competenza diretta su tali ambiti (senza che i parlamenti nazionali possano snaturarne le
direttive)
Quali competenze resterebbero agli stati federati?! Più o meno quello che non é menzionato in
questi punti, se siete curiosi dovete leggervi quello che resterebbero come competenze non devolute
agli USE,scorrendo l’art.117 della nostra costituzione italiana.
►Gli USE United States of Europe dovrebbero allargare la zona Euro anche a tutti i paesi
del bacino del mediterraneo! Guardando alla storia, l’ultima volta che nel mediterraneo é esistita
una macronazione fu l’epoca dell’impero romano e prima della sua nascita scoppiarono le guerre
puniche 1,2,3 che finirono attorno al 146ac. La “pax romana” portò pace e prosperità sino al 476dc
in tutto il medieterraneo per circa 6 secoli (escludendo le guerre tra Pompeo/Ottaviano per altro
combattute tra legioni romane) e nonostante all’epoca non esistessero i diritti umani!. Ai paesi del
bacino del mediterraneo, l’allargamento dell’area euro potrebbe sostanziarsi in un’offerta di
federazione (che implicherebbe che i nuovi stati federati dovrebbero rinunciare alla difesa e politica
estera e politica economica e monetaria e competenza sulle reti) accettando in pieno i diritti umani.
►Investire massicciamente nel solare termidinamico e fotovoltaico (www.desertec.org) per
la produzione di idrogeno da fonti solari senza emissione di CO2, investire in produzione di energia
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elettrica a basso costo ed implementare un’agricoltura con tecniche agricole senza terra nel sahara.
Basterebbero questi interventi a far abortire le guerre puniche II per cause endemiche e mitigare il
rischio Guerre Puniche II/diversione strategica WWIII a delle rivolte subsahariane attorno al golfo
di Aden?! Forse sì, purché fossero azioni poste in essere prima che il climate change faccia
scoppiare le Guerre Puniche II per qualsiasi causa.
Fantapolitica distopica?! ☺ Per il momento limitatevi a sapere che nell’ebook “Remington
Ride” esplorerete letterariamente in una narrazione romanzata, l’universo “Guerre Puniche II”
osservato dal punto di vista pessimista.
In buona sostanza sarete calati in quello che potrebbe accadere se non fosse posto in essere
alcuna azione per far abortire il rischio Guerre Puniche II/cause endemiche E nessuna mitigazione
del rischio Guerre Puniche II/diversione strategica WWIII.
Come romanzare in multitrama un ottimo videogioco dinamico ed interattivo?!
Come si fà a romanzare in multitrama un ottimo videogioco interattivo, dove si può rimanere
accoppati in un conflitto a fuoco minore, oppure finire in una trappola, dove una “I.A.” predispone
nei reload le forze nemiche per sterilizzare le vostre ultime scelte, e dove il software disvela al
giocatore una bella trama dinamica, che varia al mutare dei “tipping points” selezionati dai
giocatori?! Risposta: non é possibile romanzare in multitrama un ottimo gioco interattivo e
dinamico!. Per cui, in questo ebook troverete sintetizzate da “Arma II” le missioni che ho ritenuto
più plausibili e coinvolgenti. Le ho modificate nella loro narrazione letteraria, per renderla
consistente con lo scenario pessimista delle Guerre Puniche II.
Se siete utenti di Arma2 sappiate che non sono evidenziate tutte le soluzioni di gioco,
essendo state adattate e contestualizzate allo scenario pessimista.
Se non siete utenti di Arma2 approcciate all’ebook come un’opera di narrativa in multitrama
ridotta, per scoprire quale sono le presunte memorie sintetiche dei tre personaggi principali, durante
le Guerre Puniche II (scenario pessimista)
Ogni ebook un M P3 e viceversa, quindi all’ebook ho associato un fantastico pezzo musicale del
genere America’s Bluegrass Band–Remington Ride- il file lo potete ascoltare quì:
http://youtu.be/9wz03j-NlxQ
Per ragioni di adattamento letterario le missioni di Arma 2/Harvest Red romanzate sono: Primo a
combattere, Nell’occhio del ciclone, Attacco anfibio, Harvest Red, Razor 2, Una settimana dopo,
Manhattan, Freddo pungente, Zona desertica.
I players sono stati rinominati ed adattati:
Truppe CSI trasformate in
Truppe Cedaki trasformate in
Truppe del NAPA trasformate in
Truppe del Chernarus trasformate in
USM C nella parte
Truppe regolari dell’impero Gengiskano
Truppe d’irregolari mafiocamorroidi dei duchi
& irregolari chartaginesi
Truppe d’irregolari delle formazioni di Difesa
M ontana Italiana
Truppe semi-regolari dei regni italici dei
coupons
USM C
6
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Preludio. [8-9]
Il successo o fallimento della missione del Capitano “snake” James Gastovski [11-19]
Ultimo aggiornamento a bordo della USS Tarzawa [21-26]
La campagna remington ride osservata dal cpt. M iller 5th Ranger [28-33]
La campagna remington ride osservata dal sgt. Graves 7th Air Cavalry [35-42]
La campagna remington ride osservata dal sgt. Cooper 5th Usmc Brigade [44-47]
Epilogo Off Topic [Echo 1]: Previsioni Meteo, a pag.48
Epilogo Off Topic [Echo 2]: Quattro chiacchere con sgt. Cooper, a pag.51
7
1.Preludio.
Tra il 2013 e il 2019, l’indice di criminalità in Italia aumentò del +800%. Quella
che un tempo fu la libera Repubblica Italiana diventò un paese allo sbando,
immerso in un nuovo medioevo in cui il diritto e la proprietà privata, si
vaporizzarono in favore della legge del più forte. L'Unione Europea dopo il
crash finanziario e il collasso dello stato italiano, si compattò politicamente, per
gestire la crisi economico-finanziaria, concentrando le residue risorse, solo per
i restanti paesi membri di Fort Euro.
Emersero così dalle ceneri dell’UE, gli United States of Europe. Accadde che gli
eserciti francesi e tedeschi (e delle altre nazioni), si fusero creando l'USE Army,
l'USE Navy e l'USE Air Force. Il neonato esercito europeo si accampò intorno ai
confini dell'Italia per rendere efficace la chiusura delle vie di comunicazione.
Questo violento provvedimento fu l'unica "idea politica" per arginare la fuga di
emigranti e l'incunearsi della malavita organizzata, verso l'Europa del nord.
Altro provvedimento infausto, fu l'introduzione di dazi e contingentamenti sugli
italici beni e servizi, al fine di canalizzare la residua domanda interna dei
membri USE, solo su “prodotti made in Euro”.
Il simbolo della chiusura degli USE, divenne il muro di cinta di 20 metri lungo
la linea di confine di quello che un tempo era la Repubblica Italiana. Le forze
militari dell'USE oltre a presidiare i confini, scortavano i mercantili che
navigavano nei pressi della penisola italiana. Il mediterraneo non era più un
mare sicuro! Prese, infatti, a brulicare di pirat i, briganti, scafisti che salpavano
dalle coste italiane per depredare le pacifiche navi europee . In Italia si era
perso l'uso della moneta, non c'era più ricchezza sufficiente per pagare le
importazioni di merci, petrolio, gas, elettricità, medicine straniere, la
criminalità organizzata assieme al mercato nero, dopo aver divorato le
istituzioni italiane, attaccarono indirettamente gli USE!.
In Italia furono molto più numerose le catastrofi rispetto allo shock finanziario
greco!. Le attività della criminalità organizzata italiana (così dense e
sottovalutate, grazie alle collusioni politiche), fecero la differenza!. In poco
tempo il popolo italiano tra il 2013 e il 2019 si sottomise alla situazione di
fatto, adattandosi a un moderno nuovo medioevo!. Prima gli italiani si divisero
in varie aree, poi si coagularono per interessi e/o sopravvivenza, attorno ai
poteri malavitosi costituitisi come innumerevoli feudo-tribali, che imperarono
nel territorio. Solo nei pressi di sporadiche basi militari (insediate per lo più
lungo la costa e finanziate da anonime missioni ONU, per provare a combattere
il brigantaggio e la pirateria), gravit ò un ricordo di quello che un tempo fu la
società italiana e il suo sistema economico!.
Dentro la penisola italiana c'erano gli italiani, prigionieri di se stessi e dei
mondi che si erano creati, in un moderno nuovo medioevo!. Le regole per un
visitatore dell'Italia erano semplici: una v olta entrati, non si esce più!.
All'interno di questo lugubre scenario, il capitano “Snake James Gastovski” in
missione nel territorio, narrò l'inferno di un nuovo medioevo
8
Ti ricordi quale é stato l’esito della missione del Cpt. “snake” James Gastovski in
Italia nel nuovo medioevo (quale é stato l’esito della tua prima lettura dell’ebook)?!
Sì!, ho letto l’ebook “Nuovo Medioevo” e la missione fu un successo, vai a pag.13
Si!, ho letto l’ebook “Nuovo Medioevo” e la missione fu un fallimento, vai a pag.17
No!, non ho letto l’ebook “Nuovo Medioevo”, vai a pag.11
9
10
Sei invitato a leggere
il PREQUEL “Nuovo Medioevo”
prima di esplorare questo ebook!!!
http://www.omaha-beach.net/ webmas/EBOOK002.HTM
http://beam.to/guerrepunicheII
Il racconto termina quì ☺ (per adesso) torna a pagina 1
11
12
Il successo della missione del cpt. “snake” James Gastovski.
La luce della saletta si spense, iniziò la proiezione di una serie di diapositive ed
una breve sintesi dei rapporti scaturiti dalla brillante missione svolta tempo
addietro in italia, dal capitano “snake” James Gastovski. Nonostante il dossier
redatto dal capitano del 7th Air Cavalry, dimostrasse che un’intervento militare
in italia sarebbe stato possibile con un minimo impegno di forze, il pentagono
ed il “bureau of the war” degli USE, non erano favorevoli ad un’azione sul
territorio italico!.
Presso l’ONU non si raggiunse un’unità d’intenti anche a causa della
crescente situazione d’instabilità che stava bollendo nel nord africa, dove il
“climate change” produceva nefasti effetti, assieme alle incontrollabili e
crescenti correnti migratorie provenienti dalla fascia sub-sahariana sul nord
africa.
Inoltre i rapporti economico-politici tra Repubblica del Gange e l’Impero
Gengiskano e Sumerico stavano deteriorandosi, il pentagono ed il “USE bureau
of the war” non volevano impegnare truppe nel teatro italiano, per risolvere un
problema che a loro giudizio non li riguardava direttamente.
L’unica cosa che l’ONU riuscì a far votare fu una blanda azione di
stabilizzazione della Sicilia per debellare i regni malavitosi che minacciavano le
rotte commerciali nel Mediterraneo!. L’US Marines Corps assieme ad un
cospicuo contingente gengiskano, si sarebbero avvicendati in sicilia con
un’azione sul territorio, per ricercare una stabilizzazione e trovare una
soluzione con i regni malavitosi e gli irregolari chartaginesi, che affluivano in
massa dal nord africa.
13
Il problema era l’Italia, dopo il crash finanziario era diventata una spina nel
fianco per gli USE. Per altro la situazione nella zona di Camp Sigonella stava
diventando caldissima!. Nella base sovvenzionata dalla precedente missione
ONU, venivano concentrati gli scarsi aiuti internazionali, i quali erano usati per
combattere la pirateria ed i regni feudali che si erano creati in sicilia. Per lo più
si usavano equipaggiamenti datati; surplus dismessi dell’epoca della guerra del
Vietnam, perché poco costosi e già disponibili!.
La base di Camp Catania cercava di contrastare i regni dei duchi malavitosi che
dominavano il territorio. Dopo lo schock finanziario e dopo il collasso dello
stato italiano, il controllo sulle persone svolto dalle attività malavitose si era
trasformato in proprietà delle persone, a causa della grande migrazione dai
centri abitati verso le campagne. Il fenomeno del caporalato si era sviluppato
in una sorta di braccio armato, con milizie al soldo dei feudi malavitosi. Il
possesso del territorio si era trasformato in proprietà con il ritorno del
latifondo. I referenti politici erano scomparsi ed i capoccia malavitosi si erano
autodichiarati feudatari dei loro regni, fondendo potere esecutivo, legislativo e
giudiziario.
La popolazione da sempre intimorita, con la diffusione delle armi era
stata facilmente soggiogata e per convenienza, paura ed abitudine, la società
finì per raggrumarsi in una casta di servi della gleba attorno al feudatario di
turno, che garantiva loro un piatto di minestra ed una coperta. In cambio il
despota locale, si prendeva tutto!, avendo fatto evaporare la società moderna
per instaurare un nuovo regno medioevale!.
Era difficile trovare truppe e volontari, in quanto la società malavitosa era stata
da sempre presente sul territorio e con l’avvento del modello sociale del nuovo
medioevo, le giovani generazioni avevano accettato la situazione di fatto. Era
considerato socialmente un grande “onore” essere cooptati come truppa o
caporali al servizio dei Duchi, dato che si potevano avere molti benefits ed una
larga discrezionalità ed impunità nel distribuire violenza gratuita, a patto di
mostrare lealtà assoluta al duca. Queste forze erano state irregimentate come
braccio operativo, con cui opprimere la popolazione. Le opzioni di vita sociale
erano due: vivere in schiavitù come servi della gleba e/o manovalanza semilibera presso i latifondi, oppure auspicare la cooptazione nelle forze dei Feudi
malavitosi.
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C’era poi una terza strada, che in pochi percorrevano perché implicava la fuga
e l’arruolamento nella milizia lealista alla Repubblica Italiana a Camp Sigonella.
Questo implicava spesso una ritorsione terribile sui familiari nella comunità da
cui c’era stata la fuoriuscita dalla società feudale.
Attualmente, come aveva dimostrato la missione del capitano Gastovski,
i feudi malavitosi commerciavano con Chartagine la quale stava stringendo
un’asse commerciale molto forte con l’impero sumerico e gengiskano.
I feudi malavitosi scambiavano prodotti alimentari per armi ed i regni del sud
italia sempre più spesso importavano contingenti d’irregolari cartaginesi, i quali
si affiancavano alle truppe feudali, imponendo uno stringente controllo su
territorio e sulla popolazione.
Ogni giorno c’era un cruento conflitto a fuoco con una pattuglia delle truppe
lealiste ONU. Un attacco ad un posto d’avvistamento, un bombardamento con
mortai, un’ambush, ogni giorno almeno 5 o 10 morti, con altrettanti feriti e
molti danni collaterali!.
Continua a leggere a pag.21
15
16
Il fallimento della missione del cpt. “snake” James Gastovski.
La luce della saletta si spense, iniziò la proiezione di una serie di diapositive ed
una breve sintesi dei rapporti scaturiti dalla fallimentare missione svolta dal
capitano “snake” James Gastovski in Italia. La triste storia del capitano del 7th
Air Cavalry dimostrava che un’intervento militare nella penisola non sarebbe
stato possibile impiegando un minimo dispiegamento di forze. L’obiettivo di
riunificare la penisola italiana spappolata in varie repubbliche e regni
malavitosi, sarebbe stato un’azione alquanto costosa dal punto di vista
militare!!.
Presso l’ONU il problema delle tratte commerciali insicure nel
mediterrano fu sollevato con ritardo e finì per essere marginalizzato per lungo
tempo, perché la crescente situazione d’instabilità che stava bollendo nel nord
africa, catalizzò le discussioni dell’organo delle nazioni unite, salvo concludersi
in sterili veti politici incrociati!. I rapporti economico-politici tra Repubblica del
Gange ed Impero Gengiskano e Sumerico stavano deteriorandosi, il pentagono
ed il “bureau of the war degli USE” non volevano impegnare truppe nel teatro
italiano. Fu così deciso lo spostamento di uno stormo di B52 “Witchita Witch”,
da usarsi in future situazioni per sterilizzare i potenziali rischi dai teatri italici e
grechi, qualora l’USE Army (già accampato alle frontiere da molti anni) non
avesse potuto risolverli!.
L’unica cosa che l’ONU riuscì a votare su pressione Gengiskana, fu
un’azione di stabilizzazione della sicilia per debellare i regni malavitosi che
minacciavano le rotte commerciali nel Mediterraneo. L’US Marines Corps
assieme a contingenti gengiskani si sarebbero avvicendati in sicilia con
un’azione sul territorio. L’obiettivo sarebbe stato quello di trovare una
soluzione con i regni malavitosi e limitare l’azione dei contingenti d’irregolari
chartaginesi, che affluivano dal nord africa in rinforzo ai feudi malavitosi.
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Il problema era l’Italia, dopo il crash finanziario era diventata una spina nel
fianco per gli USE. Per altro la situazione andava deteriorandosi rapidamente a
Camp Sigonella, dove la situazione stava diventando caldissima!. Nella grossa
base sovvenzionata dalla precedente missione ONU, si erano concentrati gli
scarsi aiuti internazionali, che erano usati per combattere la pirateria ed i regni
feudali in sicilia. Per lo più si usavano mezzi obsoleti e surplus militari dismessi.
Equipaggiamenti dell’epoca della guerra del Vietnam, perché poco costosi ed
ancora disponibili in buona quantità!.
La base di Camp Catania cercava di contrastare i regni dei duchi malavitosi che
dominavano il territorio.
Dopo lo schock finanziario e dopo il collasso dello stato italiano, il controllo
sulle persone svolto dalle attività malavitose si era trasformato in proprietà
delle persone, a causa della grande migrazione dai centri abitati verso le
campagne. Il fenomeno del caporalato si era sviluppato in una sorta di braccio
armato, con milizie al soldo dei feudi malavitosi. Il possesso del territorio si era
trasformato in proprietà con il ritorno del latifondo. I referenti politici erano
scomparsi ed i capoccia malavitosi si erano autodichiarati feudatari dei loro
regni, fondendo potere esecutivo, legislativo e giudiziario.
La popolazione da sempre intimorita, con la diffusione delle armi era
stata facilmente soggiogata e per convenienza, paura ed abitudine, la società
finì per raggrumarsi in una casta di servi della gleba attorno al feudatario di
turno, che garantiva loro un piatto di minestra ed una coperta. In cambio il
despota locale, si prendeva tutto!, avendo fatto evaporare la società moderna
per instaurare un regno medioevale!.
Era difficile trovare truppe e volontari, in quanto la società malavitosa era stata
da sempre presente sul territorio e con l’avvento del modello sociale del nuovo
medioevo, le giovani generazioni erano passive ed abituate alla situazione di
fatto. Era considerato socialmente un grande “onore” essere cooptati come
truppa o caporali al servizio dei Duchi, dato che si potevano avere molti
benefits ed una larga discrezionalità ed impunità nel distribuire violenza
gratuita, a patto di mostrare lealtà assoluta al duca.
Le opzioni di vita erano due: vivere in schiavitù come servi della gleba e/o
manovalanza semi-libera presso i latifondi, oppure auspicare la cooptazione
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nelle forze dei Feudi malavitosi. C’era poi una terza strada, che in pochi
percorrevano perché implicava la fuga e l’arruolamento nella milizia lealista alla
Repubblica Italiana a Camp Sigonella. Questo implicava anche una ritorsione
terribile sui familiari nella comunità, da cui c’era stata la fuoriuscita dalla
chiusa società feudale.
Attualmente, come aveva dimostrato la missione del capitano Gastovski,
i feudi malavitosi commerciavano con Chartagine la quale stava stringendo
un’asse commerciale molto forte con l’impero sumerico e gengiskano.
I feudi malavitosi scambiavano prodotti alimentari per armi importando sempre
più cospicui contingenti d’irregolari cartaginesi, i quali si affiancavano alle
truppe feudali e caporalati, imponendo un violento controllo su territorio e sulla
popolazione.
Ogni giorno c’era un cruento conflitto a fuoco con una pattuglia delle truppe
lealiste ONU. Un attacco ad un posto d’avvistamento, un bombardamento con
mortai, un’ambush, ogni giorno almeno 5 o 10 morti, con altrettanti feriti e
molti danni collaterali!.
Continua a leggere a pag.21
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Ultimo aggiornamento a bordo della USS Tarzawa:
Operazione Remington Ride!
Mancavano 24 ore all’inizio dell’operazione ONU, gli United States of Europe si
erano tirati fuori da questo corpo di spedizione, perchè dopo lo shock
finanziario erano economicamente deboli e non si potevano permettere inutili
spese militari. Inoltre la situazione in Asia ed in nord Africa appariva
preoccupante per gli alti comandi europei, ma i possibili fronti che si sarebbero
potuti aprire in Italia e Grecia non erano ritenuti pericolosi a causa delle misure
precauzionali che erano già state prese. Gli USA a differenza degli USE, erano
molto preoccupati dalla grossa sfera d’influenza gengiskana che si andava
formando nel mediterraneo, c’era un crescente e pericoloso collateralismo di
Chartagine con l’Impero Gengiskano e Sumerico. Ecco perché i marines erano
stati dispiegati con la USS Tarzawa nella missione ONU in Sicilia. Il loro scopo,
a dire del capitano Miller che spiegava l’ultimo briefing alle truppe, era anche
quello di monitorare l’avanzata politica gengiskana sui territori di Chartago.
Fu poi proiettata un mappa aggiornata alle ultime 36 ore.
L’Italia era tornata ad essere un’espressione geografica, c’erano 4 repubbliche
scarsamente democratiche in cui pare che circolassero delle pseudo-monete21
coupon della disperazione. Si riconosceva la zona d’influenza della Lira
Savoiarda, della Corona Veneta, del Ducato Toscano e del Fiorino Pugliese. I
confini non erano ben definiti ma andavano intesi come sfumati. La sfera
d’influenza di un “coupon”, dipendeva dalla presenza di truppe delle
repubbliche del coupon capaci di mantenere l’ordine. In assenza di queste, si
sarebbe travalicato il confine di ciascun regno. Altro parametro per
comprendere il passaggio degli sfumati confini, era l’accertarsi se i cittadini del
luogo accettassero i coupons per le transazioni oppure se regnasse il baratto.
Evidenziati in nero, c’erano i regni mafiocamorroidi. Erano i regni dei
Duchi, quelli che il capitano “snake” aveva esplorato qualche anno fà!. Da
qualche parte in centro italia, si combatteva una logorante guerra civile per
qualche giacimento di petrolio, ma non era questo l’oggetto della missione
ONU.
Tra le molte zone calde da segnalare, c’erano continui scontri tra
“regolari delle repubbliche dei coupon” con pirati, ladri, truppe mafiocamorroidi
ed irregolari chartaginesi. Ciò a causa delle linee logistiche dirette dei regni
mafiocamorroidi verso Milano ed altre metropoli, che erano state abbandonate
dalla maggioranza della popolazione a causa di una migrazione città verso
campagna/fuga all’estero!. Oggi le città erano per lo più deserte, posti ad altro
rischio, popolate da briganti, ladri, assassini e truppe mafiocamorroidi,
irregolari chartaginesi. Nessuna delle repubbliche dei coupons aveva la forza
militare per riunificare l’Italia, sostenendo sanguinarie guerre urbane e
contemporaneamente presidiare con successo i propri distretti agricoliagroalimentari e conservieri, che alimentavano l’economia di sussistenza delle
quattro regioni dei coupons.
Sardegna e Corsica erano parte della Repubblica Francese, la quale era
Federata da qualche anno, negli Stati Uniti d’Europa!. C’era un grosso traffico
di “boat people” dalle coste occidentali ed orientali dall’italia verso Sardegna,
Corsica e Jugoslavia. Migliaia d’italiani salpavano dalle coste italiche per
cercare una salvezza ed un sicuro approdo negli Stati Uniti d’Europa. La politica
USE era ferrea, tutti i boat people italiani erano ricacciati via e per lo più
scaricati di peso presso le basi USA che erano ancora finanziate dalla vecchia
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missione ONU n°857/A015 presso Fort Ederle, Fort Darby, Fort Sigonella,
Camp Ghedi, Camp Taranto. Le basi provvedevano ad allontanare questo fiume
di disperati scortandoli fuori dalla struttura della propria base. Attorno alle basi
si era formato una fascia di un chilometro di tende ed accampamenti di
disperati. La popolazione sperava in aiuti e sostegni, oppure un’opportunità di
migrazione, che però non furono mai concesse.
Il sergente Graves sedeva accanto al sergente Cooper nella sala conferenze
della USS Tarzawa, Graves commentò a voce bassa:”Cooper, a me sembra che
sia proprio un dannato casino in Italia!, dovremo guardarci le spalle, pare una
fottuta situazione del genere tutti contro tutti!”. Cooper annuì in silenzio.
La buona notizia, a dire del capitano Miller che illustrava gli ultimi
aggiornamenti, era che in tutto questo caos italiano, la missione ONU “FREE
TRADE” di cui la task Force dei marines era stata incaricata, non si sarebbe
occupato del caos italiano!. La zona delle operazioni sarebbe stata circoscritta
e limitata solo alla Sicilia. Truppe di Marines sarebbero state sbarcate a terra
con mezzi anfibi ed elicotteri. Avrebbero operato al fianco del corpo di
spedizione gengiskano che era salpato dai porti di Chartagine.
Scopo della missione ONU era surgelare e/o bloccare le azioni di pirateria che
aggredivano i convogli commerciali. Operativamente gli obiettivi erano stati
fissati in 3 punti:
a)stipulare dei patti di non aggressione con i Duchi malavitosi, al fin e
bloccare le loro azioni di pirateria, salvaguardando le rotte internazionali
utilizzate dai convogli commerciali nel mediterraneo.
b)raccogliere
informazioni
d’intelligence:
numero
delle
truppe,
dislocazione sul territorio, tipo equipaggiamenti, in special modo di quei duchi
malavitosi che si fossero opposti a cessare le azioni di pirateria.
c)arrestare, eliminare oppure distruggere ogni tipo di resistenza diretta
od indiretta se non si fosse accettato un’accordo di “no piracy”, conforme a
quanto stabilito dalla Direttiva ONU.
Il resto dell’Italia stava andando a fuoco ormai da vari anni, tuttavia questo
non era un problema che doveva interessare la Task Force. Le truppe che
sarebbero scese a terra non avrebbero dovuto lasciarsi coinvolgere in sterili
diatribe locali. Se gli italiani erano prigionieri di se stessi e dei mondi
medioevali che si erano creati, erano problemi loro!. Il capitano Miller dei 5th
Rangers fu molto chiaro a riguardo e si sincerò di ripetere questi punti almeno
tre volte, per essere certo che tutti avessero compreso gli obiettivi. La Direttiva
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ONU stabiliva alcune linee guida per debellare le azioni di anti-pirateria, non
legittimava una campagna militare di terra in Italia!.
A causa del fatto che le operazioni di bonifica che sarebbero state effettuate
dai marines erano prevalentemente sul suolo siciliano, l’operazione fu
denominata “Remington Ride”. Una cavalcata da fare prevalentemente con
l’inseparabile fucile d’assalto M4, che ogni marine aveva in dotazione, perché la
Task Force ONU doveva mettere in sicurezza la Sicilia. La questione dei bollori
che mediaticamente apparivano nei mass media sulla spinosa situazione in
nord africa, non erano oggetto dell’attuale azione ONU.
La prima missione sarebbe stata svolta dal Team del sergente Cooper:
obiettivo un radar mobile (di manifattura sumerica) che era presso l’isola di
Lampedusa. Un raid aereo avrebbe distrutto l’apparato, scopo del Team
sarebbe stato quello d’illuminare il bersaglio e tenersi fuori da guai. Tale
apparato fungeva da “Early Warning” per i pirati, tracciando i pacifici convogli
commerciali. La mano pesante che sarebbe stata apposta nel raid, avrebbe
dato l’incipit alla missione ONU, per far capire ai Duchi malavitosi che non ci
sarebbe stata alternativa. Le opzioni erano 1-cessare ogni attività di pirateria
oppure 2-essere distrutti. Cooper aveva appuntamento dal capitano Miller alle
21:00 per avere ulteriori dettagli sulla missione a Lampedusa.
Il piano prevedeva che il Team RAZOR sarebbe decollato dalla USS Tarzawa
alle 2:10 con un black hawk e sarebbe stato scaricato in Lampedusa alle 2:45
in modo stealth. Per le 3:15 sarebbero state attese le prime comunicazioni
radio dai RAZOR per concertare il raid aereo. L’estrazione del Team RAZOR era
stato programmato alle 3:55 presso un sito sicuro, con un elicottero Venom,
scortato da un paio di elicotteri da combattimento Huey Cobra.
_______________
Era ancora tardo pomeriggio a bordo della USS Tarzawa, da anni non era più
insolito per il sergente Cooper trovare a bordo dell’unità dei marines, Rangers,
oppure fanteria del 7th Air Cavalry, paratroopers della 89th/101st, tutte forze
impiegate in varie “special ops”.
C’era una fresca brezza di mare che tirava da nord-est, inoltre c’era poco
movimento sul ponte della nave, in un’aria sgombra dalle operazioni di volo, il
fireteam del sergente Graves ciondolava stravaccato, indossando armi e zaini,
elmetti e visori, in attesa di essere trasferiti altrove.
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I due fireteam pur essendo di unità diverse (quello di Cooper era dei marines,
quello del sergente Graves della 7th Air Cavarly) si conoscevano bene, avendo
svolto di recente varie operazioni di ricognizione attorno al Golfo di Aden.
Ad Aden accadde un’inaspettato e violento conflitto a fuoco!. Se non era
per il fireteam della cavalleria dell’aria che riuscì ad infiltrarsi cogliendo
d’infilata la linea di fuoco nemica, il gruppetto del sergente Cooper che era
stato colto di sorpresa, avrebbe potuto fare una brutta fine sul sabbioso
lungomare di Aden, assieme al proprio AAV7. Attorno al golfo di Aden c’era
ormai da tempo un caos indescrivibile, truppe d’irregolari composte da gente
locale e paramilitari gengiskani, sumerici, gestivano il traffico navale in
passaggio dallo stretto. La task force dei marines venne spostata nel
mediterraneo via Città del Capo, per l’attivazione della missione ONU. Per
qualche misteriosa ragione al pentagono non dettero l’ok alle operazioni per
liberare lo stretto di Aden, come erano state già pianificate!.
Cooper ed i suoi erano passati dalla mensa a prendere dei panini e bibite
per regalarli agli amici del 7th Air Cavarly che erano in partenza; l’obiettivo era
quello di saldare almeno in parte un debito d’onore, che avevano contratto sul
campo di battaglia!.
I coloratissimi addetti alle operazioni di volo della USS Tarzawa erano per lo
più seduti sul ponte, sparsi in piccoli manipoli omogenei e colorati. C’erano
gruppetti con giubbetti di un verde pisello sgargiante, altri di un giallo
canarino, altri indossavano giubbe rosse. Personale che dall’alto del ponte,
sembravano un gigantesco Arlecchino acciambellati in cerchio, intenti a
ragionare in modo ordinato. Si avviava quasi l’ora del tramonto, il mare era
calmo ed a parte il rombo cupo e continuo dell’hardware navale, c’era un
gradevole silenzio ed una calma piatta, sul ponte di volo della USS Tarzawa. A
dire della bionda guardiamarina che passò sculettando in mimetica per andare
in sala comando, anche il traffico navale dal nord africa pareva dissolto come
neve al sole!.
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-Ci spediscono a bordo di un destroyer europeo, con un Venom- disse il
sergente Graves mentre tracannava avidamente una lattina di Seven_Up,
tenendo nell’altra mano un grosso tramezzino morsicato, al gusto di pollo,
insalata, pomodori e maionese.
-Che diavolo dovete combinare, voi del 7th cavalleria su un destroyer
europeo?- chiese il sergente Cooper incuriosito, mentre con una mano fumava
una sigaretta e con l’altra reggeva la cartella con le mappe dell’operazione che
avrebbe dovuto svolgere sull’isola di Lampedusa.
-Raccogliere informazioni sul campo e fare ricognizione nel sahara!- rispose
Graves con la bocca piena, mentre continuava ad addentare avidamente il
tramezzino –Hai sentito no!?!, nel breifing... il capitano Miller ha detto che gli
europei sono preoccu pati dei flussi migratori verso la penisola italiana... però
non vogliono mandare truppe sul terreno... Al pentagono sospettano
collegamenti tra il nord africa, gengiskani e cose così... ai capoccia del
pentagono non va giù la presenza gengiskana, in questa vostra joint operation
contro la pirateria.... Così noi della cavalleria dell’aria, dovremo arrostire i
nostri piedi nel sahara... far spola tra un destoyer europeo inchiodato nel golfo
di Sirte e delle fottute oasi in pieno sahara... e tutto per capire, che diavolo
stia bollendo nella dannata pentola del nord-africa!-Non sapevo che questa rogna toccasse alla cavalleria dell’aria, pensavo fosse
una grana per noi marines! - commentò il sergente Cooper, mentre sfogliava il
rapporto del suo dossier sull’imminente missione notturna a Lampedusa. Poi
Cooper aggiunse – i pirati risalgono anche dal nord africa verso la Sicilia, poi ci
sono a Lampedusa apparati radar sumerici, diavolo! é inutile cercare di
rappezzare la situazione in mezzo al mare e nelle isole prospicienti, se non ci si
cura anche dell’altra sponda del mediterraneo! - concluse lapidario Cooper.
-E’ la solita vecchia storia! - rispose il sergente Graves che diede l’ultimo
morso al suo tramezzino – Lo sai com’é, no?!... i politicanti non fanno mai
niente... e se fanno qualcosa... stai sicuro che sono sempre fottute cose a
metà!... in ogni caso prima o poi... la merda esce dal vaso, e tocca spalarla a
noi! - Cooper annuì in silenzio.
Nel frattempo Skyes, Scarlet, Robo si scambiavano indirizzi di email con
l’intento di restare in contatto con gli altri tre del fireteam del sergente Graves,
promettendo di ritrovarsi negli States per organizzare una mega grigliata con
le proprie famiglie/fidanzate, appena questa fottuta campagna fosse finita.
-Come sta Betty?- chiese Cooper a Graves.
-Ci siamo sentiti via skype qualche minuto fà - rispose Graves, mentre
riduceva alla forma di una piccola pallina, il cellophane del tramezzino che
aveva mangiato; poi continuò dicendo – il piccolo sta bene, dormiva di grosso,
lei era sveglia davanti al computer, in attesa della mia telefonata. Vicky
invece?! - chiese Graves a Cooper.
-Come sempre!... dice che vuole tornare da sua madre, perché lei ha la tv via
cavo, mentre nel mio appartamento non c’é, comunque di divorzio non ne
vuole parlare! - rispose un pò preoccupato Cooper.
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-Amico mio, é segno buono!, va dalla madre perché ha il bimbo piccolo, così
risparmia sulle spese di affitto, ma di cavo via gambe vuole il tuo! - esordì
Graves ridendo a crepapelle, mentre sfotteva amichevolmente il suo amico
Cooper, battendogli una mano sulla spalla. Cooper rise e non rispose.
- Beh!... parati il culo, stronzo di un marine! – rise Graves –Non farti impalare
come il tuo amico Custer! – gli fece eco Cooper, ridendo!.
Decollò il Venom con il fireteam del sergente Graves, mentre tra 8h sarebbe
decollato il black hawk che avrebbe portato l’unità di Cooper a Lampedusa
nella missione notturna.
Da quale punto di vista vuoi osservare la campagna “Remington Ride”?!
Dal punto di vista del capitano Miller del 5th Ranger, vai a pag.29
dal punto di vista del sergente Graves del 7th Air Cavalry, vai a pag.36
Dal punto di vista del sergente Cooper del 5th USMC Brigade, vai a pag.44
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L’Operazione Remington Ride, osservata dal punto di vista del cpt. Miller 5th
Ranger.
Seduto al tavolino della sua scrivania, come se fosse stato incastonato in una
nicchia illuminata da una lampada da tavolo, il capitano Miller si sentiva come
compresso nella sua piccola stanzetta di bordo della USS Tarzawa. Forse era
colpa della stanza, più simile ad uno sgabuzzino; forse era un pesante e quasi
indefinibile stato d’animo, come un’opprimente sensazione di malessere
psicologico.
Sul piccolo tavolo c’era un notebook acceso, questo era alimentato dalla
presa di corrente e connesso via ethernet alla rete locale di bordo. La piccola
stanza era al buio, la tapparella di ferro del piccolo oblò circolare era stata
chiusa, se non fosse stato per il cupo e sordo rumore di bordo e delle ventole
di areazione, quella stanzetta avrebbe potuto anche essere una cripta di un
cimitero. Una tomba di lusso!, con aria condizionata, un letto morbido, federe
pulite, un bagno personale con acqua calda!. Tutte comodità che molte delle
squadre disperse o decedute nell’operazione Remington Ride, non ebbero mai.
Il capitano si passò la mano destra sulla fronte, come per scacciare
irrazionali pensieri, quindi riprese a scorrere i rapporti.
Nell’occhio del ciclone.
Ore 02:10 decollato black hawk dalla Uss Tarzawa con a bordo la squadra RAZOR.
Ore 02:50 scaricata la squadra RAZOR sull’isola di Lampedusa, il pilota ed il
sergente Cooper riferiscono che l’unità é elisbarcata senza trovare alcuna
resistenza. L’unità procede a piedi verso il proprio obiettivo.
Ore 03:12 l’attacco aereo con bombe laser viene sospeso in quanto nei pressi del
radar chartaginese sono presenti molti “scudi umani”. L’unità sotto il comando
del sergente Cooper, con l’assenso del tenente Miles, decide di effettuare un
colpo di mano per prendere il controllo del piccolo paese, dove é arroccata la
postazione radar mobile (attualmente spenta). Se l’unità RAZOR non riporterà
comunicazioni radio, entro 15 minuti, un lancio di missili da crociera verrrà
effettuato contro il radar chartaginese che é stato marcato. Death line fissata
per le 03:20.
Ore 03:18 l’unità RAZOR riferisce che ha il controllo del piccolo paesino; sono
state eliminate forze nemiche composte da irregolari chartaginesi (tutti armati
con armi leggere, probabilmente di produzione gengiskana). La squadra RAZOR
riporta l’esistenza di villici locali brutalizzati e torturati che sono stati
liberati. Sono state anche prestate dall’unità i primi soccorsi medici, forniti
dall’infermiere di squadra. Il sergente Cooper riporta che il radar nemico verrà
distrutto con delle cariche esplosive.
Ore 03:25 l’unità RAZOR riferisce che ha distrutto il radar chartaginese. F35B
in volo confermano visivamente l’esplosione luminosa all’interno dell’isola. La
squadra RAZOR comunica che alcuni superstiti sono accompagnati in zona sicura,
altri sono scappati sotto “choc”, quasi incapaci di comunicare.
Ore 03:40 l’unità RAZOR inizia a documentare prove di pulizie etniche perpetrate
dai pirati chartaginesi. Nonostante l’esplosione del radar locale, la squadra
non sostiene alcuno inatteso scontro a fuoco.
Ore 03:55 il ripiegamento previsto al punto di estrazione, é rinviato di
20minuti perché un membro della squadra RAZOR sta finendo di raccogliere prove e
nuove testimonianze sulle pulizie etniche, perpetrate dai pirati chartaginesi.
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Ore 04:25 la squadra RAZOR é estratta con successo dall’elicottero black hawk
scortato da un paio di Huey Cobra. Non si riportano ulteriori scontri a fuoco
con le truppe d’irregolari chartaginesi, che sono ancora presenti sull’isola.
Sorseggiando una tazza di caffé tiepido e senza zucchero, il capitano Miller fece
una pausa. Cercava di focalizzare i volti, i toni di voce, i modi di fare, i ricordi e
le memorie di questa unità che non aveva conosciuto direttamente, ma di cui
era diventato un silenzioso amico ed osservatore da remoto. Era lui che aveva
avuto l’onore di supervisionarne il suo comando e controllo, dalla sala
operazioni di bordo. Quei rapporti gli aveva già letti, in realtà gli aveva scritti
proprio lui stesso. Miller sentiva in cuor suo che per la greve decisione che
doveva prendere, aveva un maledetto bisogno di rileggere quei dossier!.
Attacco anfibio.
Ore 03:00 la squadra RAZOR esce in ricognizione attorno alla base di camp
Catania.
Ore 03:15 la squadra RAZOR riferisce che non c’é niente da riferire, tutto
tranquillo attorno alla base.
Ore 03:30 la squadra RAZOR riferisce che non c’é niente da riferire, tutto
tranquillo attorno alla base
Ore 03:45 la squadra RAZOR riferisce che non c’é niente da riferire, tutto
tranquillo attorno alla base
Ore 04:00 la squadra RAZOR riferisce che non c’é niente da riferire, tutto
tranquillo attorno alla base
Ore 04:15 la squadra RAZOR riferisce che non c’é niente da riferire, tutto
tranquillo attorno alla base
Ore 04:30 la squadra RAZOR riferisce che non c’é niente da riferire, tutto
tranquillo attorno alla base
Ore 04:45 la squadra RAZOR riferisce che non c’é niente da riferire, tutto
tranquillo attorno alla base
Ore 05:00 la squadra RAZOR riferisce che non c’é niente da riferire, tutto
tranquillo attorno alla base inizia a tornare alla base.
Ore 05:10 la squadra RAZOR riferisce che sta ricevendo fuoco nemico e che stanno
sostenendo un violento conflitto a fuoco.
Ore 05:22 annichiliti vari chartaginesi tutti armati con armi leggere,
probabilmente di produzione gengiskana. Il fireteam ha due feriti leggeri e
rientra a piedi verso la base.
Ore 05:27 la squadra RAZOR ha un nuovo conflitto a fuoco, colpi di armi
automatiche ad alta precisione, probabilmente Dragunov, un ferito a terra che
non può camminare. Parte dalla base un blindato LAV25 per agevolare il rientro
della pattuglia.
Ore 05:50 la pattuglia rientra alla base, 1 KIA. Il tenente Miles muore a causa
delle ulteriori ferite avute durante l’attesa del blindato.
Note operative: all’unità RAZOR non viene assegnato un tenente in rimpiazzo, il
sergente Cooper prende il comando della piccola unità da ricognizione.
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Il capitano Miller fece una nuova sosta alla lettura dei rapporti. Dal volto
sembrava fosse quasi fisicamente provato. Probabilmente avendoli già letti e
sapendo quale sarebbe stato l’esito finale, si sentiva ribollire il sangue nelle
vene!. Prese il telefono di bordo e compose un numero riservato, quindi chiese
di essere messo in linea con il Tenente Colonnello Tyles addetto alle
operazioni. Gli rispose una voce imperturbabile dall’altro capo della cornetta,
che sul momento l’LTC non era reperibile. Miller lasciò un messaggio
all’ufficiale di collegamento e poi tornò a rileggere i rapporti sul suo notebook.
Harvest Red.
Ore 06:00 la squadra RAZOR si unisce in una Military Operation in Urban
Territory in Palermo assieme a vaste forze USMC e Gengiskane. Scopo della
missione catturare una banda di Duchi mafiocamorroidi che per l’intelligence
gengiskana, ostacolerebbero l’operazione “ONU-FREE TRADE”.
Ore 06:10 la squadra RAZOR corre in soccorso di varie squadre che sono sotto il
fuoco di vari cecchini e granatieri che hanno attaccato un AAV7, danneggiandolo
gravemente.
Ore 06:13 pesante conflitto a fuoco della squadra RAZOR con due feriti lievi, le
resistenze nemiche sono state annientate tramite una manovra tattica della
piccola unità. L’unità resta in combattimento e continua la ricognizione e
rastrellamento.
Ore 06:22 la squadra RAZOR é la prima ad arrivare alla presunta base dei Duchi,
ingaggia, annienta, arresta buona parte dei Duchi malavitosi presenti nella
base.
Ore 08:20 la squadra RAZOR scorta con il resto del primo plotone compagnia A, i
prigionieri presso il comando ONU.
Ore 08:37 perso contatto radio con il convoglio e l’unità RAZOR.
Ore 08:50 un rastrellamento in forze ritrova il convoglio e libera l’unità
RAZOR, due sono feriti oltre ad essere gli unici sopravvissuti all’imboscata
nemica che ha liberato i Duchi.
-CLASSIFIED- L’unità RAZOR riferisce che gli ostili locali erano composti da
italiani ed irregolari chartaginesi, tra le fila nemiche vi sarebbero stati
anche ufficiali sumerici ed ufficili gengiskani in incognito, come consiglieri
ed osservatori militari.
-CLASSIFIED- L’alto comando gengiskano nega la possibilità di consiglieri
gengiskani militari in incognito presso i regni dei “Duchi”, accusa il nostro
comando di falsità ideologiche e politiche.
-CLASSIFIED- le forze USMC abbandonano il JOINT HQ e la base “FREE TRADE”
costruita con le truppe gengiskane, per attivare altrove un proprio campo base.
Ore 12:15 dopo un breve controllo medico l’unità RAZOR, guidato dal sergente
Cooper insiste nel ritornare in azione,
Ore 12:27 l’unità RAZOR si reca al campo base gengiskano per conferire con
l’ufficiale di collegamento gengiskano addetto al contro-spionaggio in un mutuo
scambio d’informazioni.
Ore 12:35 l’unità RAZOR abbandona l’HUMVEE, espropria due fuoristrada locali ed
inizia un’operazione d’infiltrazione.
---sospese le comunicazioni radio con l’unità RAZOR---
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Ore 16:50 ripresi i contatti radio con l’unità RAZOR la quale operando sul
territorio é riuscita ad avere informazioni preziose. Ha stabilito un posto di
blocco ed ha intercettato tre “Duchi” dei sei fuggiti. I tre “Duchi” sono
sfortunatamente morti in un conflitto a fuoco, che é esploso quando l’unità
RAZOR ha bloccato il convoglio nemico.
Il capitano Miller sospese la lettura. Questo era un punto di svolta che si era
solo limitato a riferire ma che forse non aveva sufficientemente evidenziato al
proprio comando?!. C’erano sul campo degli ufficiali gengiskani in incognito
come osservatori e consiglieri militari!. C’erano moltissime armi leggere di
fabbricazione gengiskana!. La risposta “politica” dei comandi gengiskani
avrebbe dovuto essere stata un segnale di allarme per l’alto comando, o no?!.
Oppure la cecità tattica dal contingente USA era causata da ottuse scelte
politiche oppure da imperscrutabili ragioni di politica internazionale?!.
Manhattan.
Ore 08:00 la squadra RAZOR raggiunge la nuova base del contingente USMC
Ore 08:20 la squadra RAZOR entra in azione dopo essersi riequipaggiata con uno
SMAW, munizioni ed aver prelevato un LAV25
Ore 08:42 grazie a contatti sviluppati sul territorio, la squadra RAZOR arresta
la fidanzata di uno dei tre Duchi ancora latitanti. Il controspionaggio
gengiskano richiede di prelevare la prigioniera con un elicottero, fissando un
meeting point
Ore 09:06 scontro a fuoco di RAZOR contro irregolari chartaginesi e truppe
mafiocamorroidi, inviati sul posto due MBT M1 Abrams con tre IFV Bradley e
truppe al seguito. La prigioniera é prelevata dal controspionaggio gengiskano.
Ore 09:15 riportato pesante scontro a fuoco dei RAZOR nei pressi di un villaggio
locale, nessun ferito. Gli irregolari tutti uccisi in combattimento hanno armi
leggere automatiche di fabbricazione gengiskana. Sequestrato anche un camion
pieno di armi, tutte di fabbricazione gengiskana.
Ore 09:35 i RAZOR parcheggiano presso la base il camion pieno di armi
sequestrato, si riequipaggiano e ripartono con il LAV25. Contestualmente almeno
una delle fonti dei RAZOR viene barbaramente uccisa in un agguato. Le truppe
gengiskane escono dalla propria base ed iniziano a rastrellare parte del
territorio.
Tra le ore 09:50 e le 12:40 l’unità RAZOR annienta cogliendo di sorpresa cinque
accampamenti di truppe d’irregolari chartaginesi. Si registrano un paio di
feriti lievi dell’unità RAZORS che tornano alla base. Dopo una lieve medicazione
ed una visita di check up, tutta l’unità insiste nel tornare in azione sotto la
responsabilità del sergente Cooper. Inoltre l’unità RAZOR, sequestra un secondo
camion pieno di armi e ne distrugge sul campo altri tre (non ritenendo opportuno
trasferirli alla base USMC come prove). Tutti i camion hanno armi e munizioni di
fabbricazione gengiskana
Ore 13:35 esplode la casa di un “Duca” che era stato rintracciato dalle
informazioni fornite dal controspionaggio gengiskano. Per una fortuita casualità
l’unità RAZOR riesce a scampare alla morte durante il tentativo di arresto e
l’esplosione dell’edificio.
Tra le ore 14:00 e 19:30 l’unità RAZOR raccoglie interessanti prove sul traffico
di armi tra regni mafiocamorroidi e Chartago. Inoltre la squadra RAZOR tenta di
bloccare un trafficamente d’armi. Si sviluppa un violento conflitto a fuoco, il
trafficante ed il suo entourage sono uccisi.
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Ore 21:15 scontro a fuoco tra l’unità RAZOR ed un blindo leggero di truppe
mafiocamorroidi e chartaginesi, il LAV25 rimane danneggiato. Il nuovo scontro a
fuoco si sviluppa nei pressi di un posto di blocco gengiskano, le cui truppe non
aiutano il fireteam RAZOR. L’unità dei marines riesce a rompere il contatto e
rientrare alla base fuggendo nella foresta. Espropria una delle poche auto
locali, rientra alla base in modo fortunoso.
Ore 21:47 l’unità RAZOR alla base, sosta per cure e controlli medici e cena.
-CLASSIFIEDI documenti sequestrati dai RAZOR provano connessioni politiche tra il governo
dell’Impero Gengiskano e Chartago circa la vendita di armi. Ci sono anche
documenti compromettenti circa commerci d’armi leggere, pesanti, carburante da
Chartago ai regni mafiocamorroidi in cambio di generi alimentari (acqua, carne,
frutta, verdura, latte, pesce) oltre all’accettazione tacita di crescenti
contingenti di truppe irregolari chartaginesi. Tali truppe sono definite unità
autonome ma alleate dei regni dei “Duchi”. Pesanti rispercussioni politiche e
militari sono attese sulla missione ONU-“FREE TRADE”.
Freddo Pungente.
Ore 19:45 la squadra RAZOR é una delle ultime ad abbandonare la base USMC della
missione ONU-“FREE TRADE” la quale é stata ritirata per dissensi politici ed
atti volontari unilaterali presso l’ONU.
Ore 19:58 la squadra RAZOR preleva documentazione interessante da domicilio
segreto di un “Duca” poi torna verso la base USMC.
Ore 20:05 un contingente logistico di USMC é stato attaccato da ostili locali ed
é andato distrutto. Si registrano lanci di vari SAM spalleggiabili con
abbattimento di un paio di Black Hawk.
Ore 20:12 La base di “Camp Catania” é sotto pesante attacco da forze corazzate
sconosciute, l’unità RAZOR é rimasta tagliata fuori e non ha modo di rientrare
sulla Uss Tarzawa. Vengono fissati dei rally point per un prelevamento con
elicotteri, ma l’unità RAZOR rifiuta d’abbandonare il campo. La Task force della
Uss Tarzawa prende il largo ritirandosi dalla Sicilia per diretto ordine del
PENTAGONO, che non vuole escalation o campagne di terra in Italia.
Ore 22:44 Intercettazioni radio a bordo della Uss Tarzawa indicano che il team
RAZOR é alla macchia e cerca di abbandonare la Sicilia per convergere su un
porto del nord italia locato presso una delle quattro repubbliche dei coupons.
Il team é ancora sulle tracce dei restanti “Duchi” chiede supporto supplies via
radio, ma il comando della task force glielo nega.
---LA MISSIONE ONU-“FREE TRADE” VIENE
---LA MISSIONE ONU-“FREE TRADE” VIENE
---INTERROTTE LE COMUNICAZIONI CON LA
---IL CONTINGENTE DELLA TASK FORCE E’
CANCELLATA DALL’ONU.
SOPPRESSA DAL PENTAGONO.
SQUADRA RAZOR.
RITIRATO DALLE COSTE DELLA SICILIA.
Promemoria Operativo: Forse KIA/MIA i quattro membri del Team RAZOR.
A questo punto il telefono del capitano Miller squillò. Era il Tenente Colonnello
Tyles il quale gli chiese se avesse cambiato idea circa la sua domanda di
trasferimento. Il capitano Miller rispose che non aveva cambiato idea, poi
aggiunse tutto d’un fiato che si era stufato di stare a comandare una scrivania,
mandando al macello piccole unità che poi erano abbandonate al loro destino,
per flip-flop politici. Le parole erano educate ma il tono di voce era tagliente
come un rasoio!. C’erano i satelliti, gli aerei ricognitori, i droni. Se proprio c’era
bisogno di fare intelligence sul campo e ricognizione, il capitano Miller disse che
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l’avrebbe fatta lui stesso, di pesona!. Avrebbe raccolto lui stesso le
informazioni sul teatro greco che tanto interessavano agli alti comandi NATO.
Il Tenente Colonello Tyles non disse niente, si limitò ad informare
laconicamente il capitano Miller che la sua richiesta di trasferimento era stata
accolta. Il Tenente Colonnello aggiunse con tono monotono che stava per
spedirgli via email i dettagli di un’operazione sul teatro greco, in un’isola da
qualche parte nel mar Egeo, tra la Grecia e la Turchia.
Il capitano Miller salutò con tono freddo e distaccato, poi abbassò la cornetta.
Il suo volto era cambiato: sembrava più rilassato, quasi come se si fosse tolto
un peso dallo stomaco. Era come se il senso di oppressione fosse volato via.
Prima d’aprire la propria posta elettronica per leggere i dettagli della propria
missione, il capitano Miller riprese a rileggere i rapporti dell’unità RAZOR.
Zona Desertica.
Ore 09:10 intercettate comunicazioni radio dell’unità RAZOR provenienti dalla
bassa Toscana. Il Team RAZOR si é aggregato per scelta autonoma all’HQ del
comando delle forze locali delle repubbliche dei coupon. Il team riferisce che
starebbero combattendo contro truppe chartaginesi e mafiocamorroidi. Il sergente
Cooper comunica che sarebbe in traccia dei restanti “Duchi” che pare siano in
rotta verso la penisola greca, passando per l’Albania e che abbiano tessuto
intrecci nel nord africa e nel sahara. Sarebbero inoltre presenti sulla penisola
italiana vari consiglieri militari sumerici e gengiskani, in supporto degli
irregolari chartaginesi. I chartaginesi godrebbero di ottime supplies di armi ed
ottimi equipagiamenti, a differenza delle truppe delle repubbliche dei coupon.
Ore 10:15 l’unità RAZOR comunica al comando delle repubbliche dei coupon, di
aver riconquistato un borgo da qualche parte nella Maremma, impiegando due
plotoni, equipaggiati solamente con armi leggere.
Ore 11:51 l’unità RAZOR comunica di aver riconquistato un secondo borgo da
qualche parte nella Maremma
Ore 13:57 l’unità RAZOR comunica di aver riconquistato un terzo borgo da qualche
parte nella Maremma.
Ore 14:12 Il sergente Cooper lancia un appello radio, riferisce di subire
pesanti contro-attacchi di truppe chartaginesi dotate di APC ed artiglieria
gengiskana e sumerica. Pesanti le perdite sulle forze delle milizie dei coupons
che erano sotto il suo comando. Il sergente Cooper alla radio chiede del
supporto aereo tattico alla Task force Uss Tarzawa. Nessun supporto aereo fu
inviato dal comando in quanto la missione ONU-“FREE TRADE” era terminata. La
zona d’ingaggio richiesta sarebbe stata anche molto distante dalla precedente
missione originaria.
Dalle 14:14 si interrompono tutte le comunicazioni radio.
Nei successivi 7 giorni, nonostante la task force della Uss Tarzawa navighi al
largo del mar Tirreno, nessuna comunicazione radio dall’unità RAZOR fu più
ricevuta.
Promemoria Operativo: KIA/MIA i quattro membri del Team RAZOR.
FILE CLOSED.
Ultimata la lettura, il capitano Miller chiuse il file, spense il notebook poi
sussurò nel silenzio della sua stanzetta:”Tenete duro ragazzi, stanno arrivando
i rinforzi!”.
Il racconto termina quì, torna a pagina 1
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L’Operazione Remington Ride, osservata dal punto di vista del sergente Graves
7th Air Cavalry.
Scese dall’elicottero NH90 il fireteam del sergente Graves in pieno deserto del
sahara. Era arido, assolato, roccioso e polveroso e riarso dal sole come una
landa marziana!. Sulla pista d’atterraggio sassosa e polverosa, c’era una
enorme nuvola di polvere alzata dalle pale nell’NH90. Quando il mezzo ripartì,
gradualmente l’improbabile nebbia arida e polverosa, si dissolse lentemente.
Apparve al fireteam del sergente Graves un cartello inclinato piantato nel
terreno, con la scritta “Rocky Top HQ”.
Accanto c’era un simpatico sergente dell’89th aviotrasportata, con
elmetto e grandi occhialoni antisabbia, si abbassò il fazzoletto che gli copriva
bocca e naso e sfoderò un simpatico sorriso sornione, a 32 denti.
-benvenuti all’HQ Rocky Top, lo abbiamo chiamato così perché questo posto è
identico al Tennessee!-rise divertito l’abbronzato sergente.
Graves si guardò intorno, era in mezzo al nulla, in quella landa desolata
arida e riarsa, con un caldo bestiale tanto che avrà fatto almeno 40 gradi.
Erano in una valle sassosa e sabbiosa, senza un dannato albero!.
C’era solo un un piccolo campo base, martoriato dal sole con varie tende
sparse e qualche tendaggio mimetico chiaro. Pannelli solari e due grosse
antenne satellitari, alcuni APC coperti da tendaglio mimetico, degli Humvee
sparsi in modo caotico, quattro piccoli posti di guardia disposti a disegnare un
immaginario quadrilatero, dei vertici del campo.
Graves si sollevò di poco l’elmetto, scrutò da capo ai piedi il sergente
della 89th e poi pensò come diavolo poteva essere uguale al Tennesse, quel
fottuto posto sperduto nel nulla?!. Così si rivolse amichevolmente al sergente
della 89th e gli rispose:”amico!, ti si é fritto il cervello dal caldo, a forza
di stare quì?!”.
Il sergente della 89th rise sarcastico e rispose-No! É proprio così!. Le
telefonate a casa sono gratis, abbiamo un collegamento satellitare via
internet!- Indicò le due parabole che erano piazzate ai bordi del campo.
Poi continuò dicendo -Le ragazze beduine della zona sono metà orsi e
metà gatte! E sono off limits perché rischieremmo di far scoppiare una guerra
tra le tribù e le nostre forze!. Scordatevi di trovare un locale di strip tease od
una discoteca od un barPoi il sergente della 89th si girò indicando un promontorio di sabbia che
stava alla sinistra della base -L’altra settimana da quel costone, una squadra é
partita di notte con la luna piena, dovevano fare una ricognizione notturna ma
si sono quasi persi in mezzo al deserto!. Quì è pieno di qualche fottuta roccia
magnetica, le bussole friggono ed il GPS era scarico e nessuno di quegli idioti
aveva un backup di pile. Le radio funzionano male a causa delle montagne e
delle tempeste di sabbia. C’é mancato poco che quei coglioni della ricognizione
non crepassero di sete!Il sergente della 89th si voltò, Graves ed il suo fireteam gli si erano
disposti attorno in semicerchio.
-Tutto attorno a noi per milioni di chilometri é un fottuto deserto!, non
cresce niente, ne mais, ne grano, ne alberi, ne un dannato filo d’erba!. I
superalcolici sono vietati! disidratano! Se li avete buttateli!, perché se ve li
scoprono passate guai seri!. Poi con questo caldo, bere superalcolici é come
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spararsi in testa!. Acqua!, Acqua!, Acqua!, Se avete sete bevete Acqua! Se non
avete sete bevete Acqua!. Dovete bere 2.5 litri di acqua al giorno altrimenti
rischiate di perdere i sensi e cadere in coma!. Fidatevi gente!, alla ROCKY TOP
HQ la vita é semplicissima;
1-pulite i fucili continuamente perché é pieno di polvere! ,
2-bevete molta acqua!,
3-batterie di backup & batterie di backup, sempre per il vostro GPS
4-non uscite in missione senza avere un’adeguata scorta d’acqua!.
5-attenti agli scorpioni
6-non gironzolate lontani dalla base da soli, senza avvertire nessuno!”.
Il sergente Graves annuì e giratosi verso il proprio FireSquad chiese:”Volpini
del deserto!, vi é tutto chiaro?!- Tutto il gruppetto in ordine sparso, annuì
ridendo.
-Ok! Gente, il tenente vi aspetta per il briefing e gli ordini di missione!-disse il
sergente della 89th. Tutto il gruppetto entrò nella tenda del comando,
lasciando zaini e fucili appena fuori la tenda.
___________________
Graves era seduto nei pressi di un altro piccolo avamposto, costruito in un’oasi
nel sahara, un pozzo circondato da rocce, sabbia e montagne magnetiche
riarse dal sole!.
Dai pozzi promanavano alcuni canali costeggiati da una grande duna, questi
portavano acqua a certe ore del giorno all’aspra vegetazione, che sopravviveva
abbarbicata e mordace alla sabbia, sotto un caldo ustionante.
Se c’era un dannato posto sulla terra dove si comprendeva quanto vitale
fosse l’acqua dolce, era certamente un’oasi piazzata in mezzo al sahara!.
Mentre una pattuglia rientrava all’avamposto, un caterpillar rastrellava la terra
sabbiosa e rocciosa, smuovendo e togliendo i sassi più vistosi, per levagare e
realizzare un aereoporto da campo per velivoli più grandi.
Graves osservava taciturno la mappa che gli aveva dato il Tenente, poi
uno della sua squadra gli recapitò un piccolo plico. Proveniva da un Black Hawk
che era appena atterrato all’avamposto!.
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Incuriosito il sergente osservò il piccolo pacchetto, gli era stato spedito
direttamente dal capitano Miller del 5th Ranger, l’ufficiale addetto all’operazioni
della missione “ONU-FREE TRADE”.
A dire della lettera di accompagnamento, il pacchetto, avrebbe contenuto
l’agenda del sergente Cooper e forse poteva essere utile a Graves nelle
missioni che avrebbe svolto nel sahara!. Il diario era stato consegnato alla
base di Camp Darby da uno sconosciuto, il quale al posto di guardia ebbe a
riferire che aveva avuto l’incarico da Cooper .
Nel deserto il passaggio dal giorno alla notte era rapido, tanto che il sole basso
sull’orizzonte, scendeva ad una velocità repentina. Nonostante il sole
precipitasse verso l’orizzonte, il caldo non sembrava diminuire, le rocce
circostanti riconsegnavano l’arsura martellante che avevano assorbito durante
il giorno. Forse la notte avrebbe fatto freddo, ma sul momento era difficile da
credere che un posto simile, avesse potuto diventare una ghiacciaia polare.
Comunque Graves presto avrebbe verificato, stava per passare la sua prima
notte nel deserto, presso il caposaldo avanzato “Hawk Eye”.
Il sergente si concentrò nel togliere la strana carta incerata con cui era
avvolto il pacchetto. Sulla prima pagina dell’agenda, c’era il nome ed il
cognome ed il numero di matricola del sergente Cooper. Quel libretto erano
senza dubbio di Cooper, ne riconobbe anche la calligrafia!
Questa non era una bella cosa!.
Il sergente Graves storse la bocca, in una smorfia di dolore, mentre scurì in
viso. Qualcosa doveva essere andato storto al suo amico!. Aprì d’istinto il
piccolo volumetto andando all’ultima pagina.
Graves voleva sapere che cosa poteva essere successo a Cooper, ma non trovò
niente!. L’ultima pagina era bianca!.
Allora Graves iniziò a sfogliare lentamente al contrario l’agenda, sperava di
comprendere perché il capitano Miller gli aveva spedito l’agenda di Cooper?
Che fine aveva fatto il suo amico Cooper in Sicilia, nella missione ONU-FREE
TRADE?!
Che utilità tattica avrebbe potuto avere nel sahara, l’agenda di Cooper?!
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Il paese é calmo, i chartaginesi hanno rastrellato, noi QUATTRO RAZOR proviamo a filtrare nel
paese. Quei duchi bastardi, non possono passarla liscia!!
Questo era l’ultima nota di Cooper, era posta a circa tre quarti dell’agenda.
Voltando pagina invece:
9-Ci sono dei feriti che urlano, ci infiliamo nel paese per soccorrerli ed ingaggiare i nemici.
8-Secondo plotone FUBAR.
7-Residuo primo plotone SNAFU.
6-Ho chiesto rinforzi a HQ ducato toscano, niente rinforzi devo fare con quel che ho!.
MALEDIZIONE!! Le mie truppe sono reclute, male equipaggiate!!
5-chiesto via radio supporto aereo alla Uss Tarzawa, me lo hanno negato!.
4-Rinforzi chartaginesi INASPETTATI da due direzioni!!, 1 x blindo, 1 x APC con vari irregolari
chartaginesi, molto ben equipaggiati!!.
3-secondo plotone in riserva, dispiegato per consolidare entrata del paese!
2-Preso il paese, annientato i posti di guardia!.
Il secondo plotone hanno fatto un ottimo lavoro! Quei novellini hanno avuto il battesimo del fuoco!.
1-Il paese é tranquillo, un paio di posti di guardia poco presidiati. Proverò una manovra a tenaglia
sul paese con il secondo plotone (integro al 100%) + la jeep a metano con mitragliere pesante
(integrità 100%). Logorato il Primo plotone (integro al 33%), lo pongo in riserva per consolidare.
Sono dei bravi poveri diavoli, hanno combattuto bene!, una pausa se la meritano!!.
***Attacco al terzo paese***
2-flashpoint con due jeep , DUE jeep nemiche annichilite!!.
A giudicare dai tratti somatici sembrano chartaginesi però le armi sono tutte gengiskane!.
1-noi QUATTRO RAZOR andiamo in ricognizione sul terzo paese! Tengo i le mie forze occultate,
sono tutti novellini, non voglio sorprese tattiche mentre vado in ricognizione!.
*Ricognizione verso il terzo paese.
3-secondo plotone é sempre stato in riserva, status 100%. Sono tutti novellini, speriamo non mi
deludano quando sarò costretto ad impiegarli sul campo!. Dispiegato sulla DX del secondo paese, in
linea, per adesso é posto in difesa.
2-primo plotone logorato, forze residue 33%
1-jeep a metano con mitragliere pesante, status 100% .
Non sono più novellini ormai il battesimo del fuoco lo hanno avuto!. Dispiegati in linea e sulla SX,
in difesa del secondo paese.
*Consolidamento secondo paese.
4-flashpoint con un paio di chartaginesi! bastardi! ferito Robo di striscio da scheggia di granata.
Scarlet dice che non é nulla di grave, niente di rotto!, la fasciatura é OK!.
3-noi QUATTRO RAZOR rastrelliamo, il mio primo plotone ha subito perdite -66% ci affianca
sulla nostra SX solo con il 33% delle ns forze.
2-flashpoint con truppe chartaginesi!, Primo plotone sotto attacco da mortaio chartaginese,
nonostante l’occultamento nel bosco. Noi QUATTRO RAZOR contro-attacchiamo, primo
plotone ci affianca a DX dal bosco. Filtriamo sul fianco SX del paese muovendoci in parallelo,
rastrellando casa per casa.
1-il secondo paese é quasi appiccicato al primo! M ALEDIZIONE! Avranno sentito gli spari del
nostro attacco!. C’é di buono che i nemici non hanno mandato rinforzi, forse sono in pochi oppure
sono tutti scappati!. Il primo plotone ha subito perdite per il 30% ma ho ancora il 70% degli
effettivi!!. Ormai il primo plotone ha avuto il battesimo del fuoco!. Jeep a metano con mitragliere
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pesante al 100%, quei novellini hanno buona mira!. Secondo plotone in riserva al 100% non hanno
ancora sparato un colpo!.
**Attacco al secondo paese**
3-il primo plotone é filtrato dalle spalle del paese ed ha chiuso a tenaglia i chartaginesi, ha subito
perdite per un 30%. Hanno avuto il loro battesimo del fuoco!.
2-noi QUATTRO RAZOR ingaggiamo frontalmente e dalla SX del paese dalle jeep i chartaginesi.
La jeep con il mitragliere pesante fa altrettanto sulla DX. Noi abbiamo beccato due jeep nemiche e
della fanteria nemica!. M entre sosteniamo un ingaggio frontale simile ad un diversivo, il primo
plotone muove in silenzio dal retro del paese, per ammazzare tutti i nemici!.
1-il primo plotone ha raggiunto il bosco ed é pronto a muovere in attacco a V contro il paese
prendendolo dalle spalle. Il secondo plotone é in riserva nel bosco, disposto in linea offre una
cintura di sicurezza qualora dal paese vicino mandassero rinforzi dal bosco!. La jeep con il
mitragliere presidia la strada di DX di accesso al paese. Noi QUATTRO RAZOR muoviamo
frontalmente e sulla SX per rastrellare l’altra via di accesso
*Attacco al primo paese*
Graves voltò qualche pagina vuota nel libretto e smise di leggere al contrario. Si accorse che
Cooper aveva ritagliato sui margini dell’agenda delle flamelle con numeri romani. La penultima
missione di Cooper era la V.
V...ZONA DES ERTICA : devo contare solo sulle forze che ho a disposizione!.
L’HQ del ducato toscano mi ha affidato il comando di due plotoni, ed una jeep alimentata a metano
con una mitragliatrice pesante. Abbiamo anche altre due jeep a metano di cui una armata con un
cannoncino a tiro rapido, l’altra con una mitragliatrice pesante.
Vogliono che conquisti QUATTRO piccoli paesi ai bordi della maremma, al confine tra la zona
del Ducato Toscano e l’inizio dei regni mafiocamorroidi.
I due plotoni sono composti da novellini, gente anziana o troppo giovane che non ha mai sparato un
colpo, sono armati con M 16 e Beretta AR7090 hanno degli RPG e dei LAW, ci sono quattro
mitragliatrici M 60 e molte granate a mano. Ieri hanno detto che hanno concluso l’unico giorno di
addestramento reclute!!. Hanno passato tutta la mattina a smontare e rimontare il loro fucile M 16.
Nel pomeriggio hanno sparato un caricatore al poligono di tiro (non di più perché le munizioni
scarseggiano) poi il resto de l pomeriggio lo hanno passato a tenere la copertura e mantenere la
formazioni ad Y, envelope DX, envelope a SX, linea e colonna, ed X. Non hanno radio, si muovono
a gesti ed urla!!. Non sanno marciare e non sanno tenere il passo, hanno uniformi eteogenee e non
riconoscono troppo bene i gradi. Nessino sa fare il saluto militare, alcuni di loro non sanno buttarsi
in terra ma sembrano decisi e motivati. NON ci sono M ORTAI leggeri , NON ci sono CANNONI,
NON ci sono OBICI, Non ci sono APC, NON ci sono M BT, NON c’è supporto aereo tattico, NON
ci sono droni!, Non ci sono elicotteri, non é prevista l’evaquazione medica se si é feriti..
Le truppe del Ducato Toscano appiedate e con il sacco in spalla, cartina, bussola hanno tuttavia il
vantaggio di conoscere bene il territorio!.
Graves voltò pagina
IV...FREDDO PUNGENTE
La base di camp Catania é stata distrutta da truppe chartaginesi, ma ci sono anche consiglieri
militari gengiskani e sumerici!!. Armamenti gengiskani!!.
Non siamo voluti rientrare con gli elicotteri della Uss Tarzawa perché eravano sul punto di
beccare dei duchi mafiosi, quelli che hanno ucciso il tenente M ales. Abbiamo deciso che non
molleremo sinché non gli avremmo beccati tutti!. La missione é stata soppressa dal pentagono, ma
noi RAZOR abbiamo disobbedito agli ordini e restiamo in traccia dei duchi. Per altro qualche
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elicottero é stato pure abbatutto da SAM spalleggiabili. Dei locali ci hanno imbarcato su un
peschereggio, ci ha condotto dalla Sicilia al litorale romano. Ci hanno raccontato che erano pirati,
ma adesso hanno avuto ordine di sospendere gli attacchi presso il canale di Sicilia, non colpendo il
traffico commerciale europeo. Hanno confermato le informazioni che sapevamo dal briefing
premissione. Pare che i duchi stiano puntando sulla guerra del petrolio in Abruzzo, nonché stiano
tessendo relazioni oltre il mar Adriatico. Non é chiaro, se in Grecia? oppure nei paesi della
ex_jugoslavia?. Sbarcati sul litorale romano, noi RAZOR siamo risaliti verso nord lungo la strada
Aurelia. Obiettivo: prendere contatto con le truppe regolari delle repubbliche dei coupons.
Ci siamo mossi prevalenemente di notte, la penisola italiana é un vero casino!!, ma nessuno
ci attacca perché siamo ben armati, quì la gente ha coltelli, bastoni, a volte qualche doppietta da
caccia e poco altro!!. Sono tutti succubi delle bande dei briganti e dei predoni. Incredibile per un
paese nel XXI secolo, dilaniato dal brigantaggio!!. Ogni tanto sulla costa arrivano dei mini uragani
mediterranei, sono una dis grazia per le popolazioni locali, già provate da un’economia di
sussistenza!.
Graves voltò pagina
III...MANHATTAN
E’ il nome della base quì in Sicilia. Non mi fido dell’ufficiale del controspionaggio gengiskano,
anche se pare essere riconoscente perché gli ho consegnato la moglie di un duca. Una nostra fonte
amica dei M arines, é stata uccisa da truppe chartaginesi oppure da irregolari dei clan dei duchi (non
é chiaro, tutti usano AK47 ed armi gengiskane). Abbiamo beccato una base intera di truppe
d’irregolari dei duchi, facevano resistenza e non avevano RPG, li abbiamo ammazzati tutti senza
pietà, ingaggiandoli con il cannoncino a tiro rapido del LA V25. Poi abbiamo avuto un violento
conflitto a fuoco con un trafficante d’armi, abbiamo ammazzato tutti!. Peccato! Sarebbe stato utile
interrogarne almeno uno.
Abbiamo poi scoperto un’accampamento con forze chartaginesi, dotate di T74 e qualche
T80 nonché BMP. Come hanno fatto ad arrivare sin quì in Sicilia, questi dannati mezzi senza che
nessuno sapesse niente?!.
Per non dare nell’occhio, abbiamo continuato a far ricognizione sequestrando delle auto
civili (non si capisce come mai in Sicilia ci sia la benzina, mentre nel resto dell’italia pare che siano
tutti all’asciutto!! utilizzando i cavalli oppure con sporadici mezzi a metano).
Siamo così riusciti a trovare delle armi che erano nascoste in una chiesa (armi gengiskane!).
Girando in incognito su mezzi privati, siamo riusciti ad infiltraci con maggiore facilità ed
abbiamo trovato della documentazione segreta che parla di un patto tra Chartagine ed una lobby di
Duchi mafiocamorroidi. Pare che i flashpoint che accadano nel centro e nord italia, siano stati tutti
organizzate dalle attività malavitose le quali sono alleate dei chartaginesi!.
Poi abbiamo avuto “dritte” da un medico che avevamo salvato tempo prima in una nostra
missione, siamo riusciti a distruggere 6 accampamenti di truppe d’irregolari chartaginesi e truppe
mafiocamorroidi. Sono truppe molto ben addestrate e molto ben armate, sanguinarie e per
sopraffarle abbiamo dovuto “andare giù di mano pesante” colpendoli prima con dell’artiglieria
pesante, poi con tank ed elicotteri d’attacco!. Rastrellando, poi li abbiamo ammazzati uno per uno,
facendo attenzione che non ci fossero sopravvissuti: questo per evitare ritorsioni o vendette contro
l’inerme popolazione locale!.
Restando sempre in ricognizione abbiamo anche sequestrato e distrutto sul luogo 7 camion,
colmi di munizioni, d’armi leggere, mine, RPG, ecc... tutti equipaggiamenti prodotti in
gengiskania, oppure nei suoi protettorati inAfrica!.
Perché i gengiskani partecipano alla missione ONU-FREE TRADE se poi sono loro che
vendono le armi leggere ai duchi ed ai chartaginesi, creando le precondizioni per incendiare il
mediterraneo?!.
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Perchè nessuno ha ancora notato che a subire i flashpoint sono solo i marines della missione
ONU-FREE TRADE?! Perchè le truppe gengiskane sono poche e restano rintanate nelle loro basi,
senza far niente?!.
Stavamo per arrestare un duca, avevamo avuto l’indirizzo dal comando, il quale l’aveva
avuto da una soffiata, ma quando ci siamo recati sul posto... la casa del sospetto é esplosa!. Ce la
siamo scampata davvero per un pelo!!.
Graves voltò pagina
II...HARVES T RED
E’ morto il tenente M iles, ho il comando del fireteam, ma abbiano deciso che nessuno di noi
mollerà prima di aver vendicato M iles.
Non mi fido del tenente gengiskano del controspionaggio, l’informazioni che ci ha dato sono
troppo generiche e poco utili. Abbiamo requisito un paio d’auto civili, le usiamo per muoverci più
liberamente, siamo sulle tracce dei sei Duchi che sono scappati.
Dopo molto girovagare, siamo riusciti a raggiungere un incrocio che per una soffiata,
sarebbe dovuto passare il nostro obiettivo. Appena identificato lo abbiamo annientato con del fuoco
incrociato, crivellandolo di colpi, ed ammazzando tutti gli occupanti dell’auto. In parte il tenente
M iles é stato vendicato!. Adesso tocca agli altri tre duchi!.
A questo punto l’agenda di Cooper era strappata e non c’erano pagine che
descrivessero le missioni iniziali. Il sergente Graves ripose le memorie del suo
amico nella tasca, scese verso l’accampamento.
Il sole era ormai tramontato e non voleva starsene seduto su una duna a finire
d’ispezionare il taccuino, usando la sua torcia elettrica!.
Il racconto termina quì, torna a pagina 1
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L’Operazione Remington Ride, osservata dal punto di vista del sergente Cooper
5th/27Rgt USMC.
L’infermiere Scarlet urlava come un forsennato:” Cooper!, mi senti?! Resta
quì!, resta sveglio!, Sergente Cooper dimmi il tuo nome, cognome,
grado e numero di matricola!”. I suoni ti giungevano ovattati, il tempo
scorreva come in un film con il rallentatore, non sentivi più nessun dolore
lancinante. Il nome ed il cognome non te lo ricordavi più, però ti sovvenne in
mente il tuo cognome ed il grado e prima di provare a balbettare una risposta,
un’altra domanda ti sovvenne in mente: cosa era successo e dove eri?!
Sbarcati sull’isola di Lampedusa di notte intorno alle 2:50, il tenente
Miles ti chiamò sottovoce:”Cooper, manda un SMS all’HQ, touchdown 2:50
della squad razor, procediamo verso il nostro obiettivo!”.
L’infermiere tornò ad urlare ancora:” Cooper!, Cooper, Cristo!... lo sto
perdendo!”
Mentre la vista ti si annebbiava e l’udito spariva, ti ricordasti che il
tenente Miles era morto dissanguato, beccato mentre la squadra RAZOR
rientrava da una ricognizione attorno a Camp Catania. Fu beccato da un
cecchino carthaginese oppure da una dannata pallottola vagante, sparata da
qualche truppa dei duchi mafiosi... Però porca puttana!, lo avevate vendicato!.
Infatti mentre stavate operando sul territorio in ricognizione, con delle auto da
civili locali che avevate sequestrato, avevate avuto una soffiata che vi aveva
permesso di arrivare in tempo ad un’incrocio!. Quì, avevate dispiegato un
posto di blocco e quando l’auto dei “Duchi” con a bordo tre dei sei fuggitivi da
rintracciare, era sbucata l’avevate crivellata di colpi con del tiro incrociato,
ammazzandoli tutti!. Miles era stato vendicato, almeno in parte!.
”Cooper, maledizione! dimmi quanti dannati diti ci sono in una mano?!”
ti chiese Scarlet, mentre stava ancora cercando di bloccare l’emorragia.
Una grossa mano alle truppe semi-regolari dei regni italici dei coupons,
con una squadra RAZOR di quattro marines, non c’era modo di offrirla!. Se
però dalla USS Tarzawa fossero giunto del supporto sarebbe stato un’altra
cosa. Il comando vi aveva abbandonato, ma forse qualche sporadico aiuto dalla
Uss Tarzawa sarebbe potuto arrivare se non ci fossero state grosse minacce di
SAM spalleggiabili nemici. Il Comandante delle forze locali apprezzava la mano
che stavi dando alla repubblica del Ducato Toscano. E’ per questo che ti aveva
affidato il comando di due plotoni, una jeep alimentata a metano con una
mitragliatrice pesante. C’erano anche due jeep a metano di cui una era armata
con un cannoncino a tiro rapido. L’altra aveva una mitragliatrice pesante.
Obiettivo da conquistre quattro piccoli paesi ai bordi della maremma, al
confine tra la zona del Ducato Toscano e l’inizio dei regni mafiocamorroidi. I
due plotoni erano composti da novellini, gente anziana o troppo giovane per
imbracciare un fucile. Gente che non aveva mai sparato un colpo, avevano
M16a2 e Beretta AR7090 qualcuno aveva degli RPG e qualche altro dei LAW.
C’erano anche quattro mitragliatrici M60 e molte granate a mano.
Ieri i due plotoni avevano detto che avevano concluso l’unico giorno
d’addestramento alle armi. Tutta la mattina era stata passata a smontare e
rimontare il loro fucile M16a2. Nel pomeriggio avevano sparato ciascuno un
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caricatore al poligono. Poi il resto del pomeriggio, l’avevano trascorso con il
fucile in mano scarico, muovendosi ed imparando a tenere la copertura e
mantenere la formazioni ad Y, envelope DX, envelope a SX, linea e colonna, ed
X, muovendosi in città, costantemente seguiti dall’istrutture del corso.
Non c’erano radio, i comandi erano passati con il passaparola a voce
bassa oppure con delle urla oppure con pochi e limitati hand signals che erano
riconosciuti dalle truppe. Non sapevano marciare e non sapevano tenere il
passo, avevano uniformi eteogenee e non sapevano nemmeno riconoscere
troppo bene i gradi. Nessuno sapeva fare il saluto militare, in pochi sapevano
buttarsi in terra rapidamente senza farsi male, ma tutti sembravano decisi e
motivati e questo era una cosa che per te era importante!.
Non c’erano mortai leggeri , non c’era artiglieria, non c’erano APC, non
c’erano MBT, non c’era supporto aereo e nemmeno droni od elicotteri.
L’evaquazione medica non esisteva!. Due plotoni con sacco leggero e fucile in
spalla, ci si muoveva a piedi con un’ottima conoscenza del territorio!.
”Scarlet, come sta Cooper?!!” chiese Icecold lo sniper.
”FUBAR” rispose laconico “non riesco a bloccare l’emorragia!”
“Anche noi, saremo presto Fucked up Behind Any Recovery!” urlò
Icecold mentre lo vedesti far fuoco con il suo M21 automatico.
Sì, FUBAR c’era questo rischio! nell’attaccare il terzo paesino perché non
avevo forze sufficienti per un’offensiva, ma dovevo fare con quello che avevo,
perché i rimpiazzi il comando del ducato toscano, non me li poteva mandare!.
A guardarlo con il cannocchiale sembrava un dannato paesello tranquillo,
c’erano solo un paio di posti di guardia poco presidiati. Il paese si dispiegava
orizzontalmente lungo una strada statale che andava da nord verso sud con
varie case attorno alla statale, ed una grossa officina abbandonata ad Est. I
rischi maggiori potevano provenire da Sud. Sulla DX del paese da dove
avrebbero potuto provenire rinforzi nemici, c’era a meno di 800mt l’ultimo
caposaldo ostile, che poi avremmo dovuto conquistare!.
Proverò ad attaccare con una manovra a tenaglia sul paese, impiegando
il secondo plotone e l’ultima delle tre jeep a metano con il mitragliere pesante,
che mi era rimasta. Erano tutte forze integre al 100%.
Era troppo logorato il primo plotone, ridotto al 33%, che decisi di porlo in
riserva per consolidare il paese, oppure come riserva tattica. Erano dei bravi
poveri diavoli, questi novellini del primo plotone... avevano combattuto bene
conquistando due paesini!.
Il secondo plotone avrebbe fatto altrettanto?!. Mandai il secondo plotone
in formazione a V in modalità stealth con l’ordine di prendere il paese,
avvicinandosi il più possibile in silenzio, evitando spari inutili che ci avrebbero
fatto perdere l’effetto sorpresa. Obiettivo, la piazza del paese a Nord. La Jeep
convergendo da una biforcazione avrebbe raggiunto il Rally point, per
rinforzare il secondo plotone. Poi con il supporto della mitragliatrice pesante,
facendo attenzione a non errare con del fuoco amico, le mie forze avrebbero
finito di rastrellare il paese. Nel frattempo io ed i miei RAZOR, avremmo
presidiato l’entrata a Sud del paese, coprendo le spalle alle forze d’attacco,
evitando l’arrivo di riforzi nemici da Sud.
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Arrivarono da Nord, all’improvviso due blindi pesanti chartaginesi, di cui
uno armato con un possente cannone da 75”. In poco tempo i mezzi blindati
nemici, fecero a pezzi tutto il mio secondo plotone e la Jeep!.
Obiettivamente il secondo plotone nei combattimenti non fu all’altezza
del primo plotone. Invece d’ingaggiare i nemici, i fanti del primo plotone
scappavano alla vista dei blindati, oppure si riparavano impauriti dietro i muri,
facendosi ammazzare dagli esperti scout chartaginesi. Gli uomini armati di RPG
che avrebbero dovuto attaccare i due blindi, erano in fuga, oppure stavano
nascosti, mentre altri non erano pratici dell’uso dei lanciarazzi: uno finì non si
sa bene come, per farsi esplodere!. Qualche altro preso dal panico, pare che si
fosse perso le due testate e con il lanciatore vuoto non sapeva più che fare!.
In poco tempo tutto il secondo plotone finì annientato, capii che le cose si
erano messe molto male. Non potevo mollare, perché i chartaginesi con i blindi
ci avrebbero rincorso ed annientato, il territorio non permettava una buona
fuga essendo giorno, con ottima visibilità, in una campagna pianeggiante non
ci sarebbe stato scampo!.
Con i miei RAZOR lasciammo la posizione a Sud con l’obiettivo
d’ingaggiare questi bastardi di chartaginesi a nord del paesello. L’idea era
quella di scoprire se questi chartaginesi, così bravi a massacrare civili con
pulizie etniche ed ammazzare senza pietà milizie inesperte, erano altrettanto
duri quando incontravano una squadra RAZOR dei Marines!.
Alle mie spalle dispiegai in linea quel poco che mi restava del primo
plotone, con l’ordine di coprirmi le spalle, evitare ad ogni costo che altre forze
nemiche giungessero in paese, prendendoci tra due fuochi.
Accadde proprio questo!, arrivarono varie jeep ed un terzo blindo
nemico, forze provenienti dall’altro paese, in poco tempo annientarono le mie
poche forze, così io e la mia squadra ci trovammo accerchiati e SNAFU.
Il racconto termina quì, torna a pagina 1
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Off Topic [Echo 1]: Previsioni Meteo
Era passato parecchio tempo da quando ricordavo d’aver incontrato la Claire Enden, noto
personaggio letterario di “Odd hot cup of tea”.
Andai a trovarla nel suo ufficio, Lei si mise a sedere sulle mie ginocchia e ridendo contenta,
mordicchiandosi la labbra inferiori con i suoi dentini a coniglietta, mi porse questo dispaccio.
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Previsioni meteo (di lungo periodo)
Nel lungo periodo sull'europa e' atteso un'incremento dell'effetto serra che si
sostanziera' in una erosione dei climi temperati. Questa contrazione climatica
si svolgera' in due fasi cronologiche che produrranno una riduzione delle rese
agricole, crisi idriche, alluvioni o mini uragani, migrazioni e guerre a seconda
della zona europea che si prendera’ a riferimento.
Nella prima fase il trend produrra' un'aumento della differenza tra le
temperature medie in estate/inverno e le stagioni intermedie dell'autunno /
primavera tenderanno a scomparire. Le fasi di transizione tra l'inverno e
l'estate saranno segnate dallo strascico della stagione precedente, seguiti da
rapidi e violenti eventi di carattere temporalesco che potranno generare
tempeste tropicali o mini uragani mediterranei. Tali eventi metereologici
introdurranno a lunghissimi periodi di siccita' nei periodi estivi. Il
riscaldamento di un lungo autunno, sara' interrotto da altri eventi climatici
violenti che introdurranno a brevi inverni di "severe weather" con temperature
molto basse anche al livello del mare. Le estati mediterranee saranno
particolarmente roventi con temperature sahariane che si espanderanno su quasi
tutta europa. La causa saranno le alte pressioni africane che porteranno
siccita' e gravi crisi idriche specie nei paesi del sud europa. In questa fase i
paesi piu' colpiti saranno Italia, Spagna, Grecia sud della Francia. Durante
l'estate si prevedono forti aumenti delle temperature medie con frequenti colpi
di calore HEAT (accentuati dalla forte cementificazione, alto livello di ozono,
alto livello d'inquinamento) e bassa escursione termica durante la notte. Eventi
climatici a cui flora e fauna mediterranea non saranno abituati, a cui seguira'
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un rapido cambiamento di ambiente e delle coltivazioni tradizionali. E' invece
attesa per il nord europa un'ampia disponibilita' di acqua dolce a causa della
quasi scomparsa dei ghiacciai perenni, per l'incremento delle temperature medie
in alta quota.
Tendenza metereologica di lungo periodo che restera' piu' o meno invariata sino
al blocco della corrente del golfo. Blocco della corrente del golfo che
implichera' l'inizio della seconda fase dell'erosione climatica dei climi
temperati.
Nei paesi del nord europa il clima diventera' ostile e freddo, de facto e'
attesa una "canadizzazione del clima" in Gran Bretagna, Irlanda, paesi baltici e
scandinavia, nord della Francia e Germania, Polonia con una conseguente ondata
migratoria interna alla UE. Inverni freddi e durissimi quasi polari, con estati
molto fredde. Il fortissimo raffreddamento del clima europeo (con relativa
sparizione dei ghiacci del polo nord), produrra' sulla fascia mediterranea (che
storicamente era a clima molto piu' temperato) degli inverni molto lunghi e
freddi anche al livello del mare, con delle estati fresche. Autunno e primavera
che nella prima fase di "climate change" erano stati contratti sino a sparire,
torneranno a dilatarsi con temperature omogenee e fresche. Da meta' primavera,
sino a meta' autunno saranno attesi possibili uragani mediterranei che si
abbatteranno sulle coste del nord del mediterraneo a causa d' irruzioni di alte
pressioni sahariane che impatteranno con cicloni a bassa pressione in
stazionamento in europa.
In Italia il "blocco della corrente del golfo" sara' percepito come una
"panacea" in quanto sparira' la crisi idrica e tornera' ad esserci un'ampia
disponibilita' di acqua dolce. Le coltivazioni mediterranee di un tempo pero’,
continueranno a rimanere un ricordo: tranne per la ristretta fascia attorno alla
latitudine di sicilia - calabria - campania.
Purtroppo dal raffreddamento dell'europa, il mediterraneo non ne
beneficiera' in modo paritetico. Ad esempio, la palestina ed il nord africa non
trarranno alcun giovamento climatico dal blocco della corrente del Golfo.
L'incremento dei gas ad effetto serra, la temperatura media crescente e lo
spostamento verso nord dei fronti temporaleschi, amplificheranno uno shock
idrico africano senza precedenti nella storia umana. Questo creera' le cause per
un'apocalittica migrazione di popoli africani che da sotto la fascia subsahariana si muoveranno verso le coste chartaginesi, poi sull'Europa, creando
problemi politici e sanguinarie crisi militari.
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Epilogo Off Topic [Echo 2]: Quattro chiacchere con il sgt. Cooper
Oggi é sbarcato sulla mia scrivania il s gt Cooper, 5th divisione, 27th reggimento dell'USM C, con
l'intera suite di Arma II e fischiettava questa canzone quì: http://youtu.be/9wz03j-NlxQ
Cooper mi dice subito che ha un sacco di cose da raccontarmi, poi d'un tratto s’interrompe e chiede
preoccupato com'é che c'avevo messo così tanto a comprare Arma II.
-Ehi!, non c'avevo soldi!, ho dovuto cambiare computer e comunque ho aspettato di
comprare Arma II in outlet!- poi ho aggiunto -senti! a pensarci bene... questa storia
dell'estrazione delle memorie sintetiche sul teatro italico durante la diversione strategica
WWIII... sì insomma, direi che puzza di autocinema, una specie di film nirvana, di S alvatoresCooper mi ha risposto che nella sua unità non ricordava che ci fosse un Salvatores e cmq i suoi del
tema razors erano tutti apposto; insomma nessuno si fumava roba strana!. Sì, forse qualcuno
soffriva di PTSD ma considerato quello che avevano passato... era normale!.
Poi Cooper si é tolto il pesante ed ingombrante zaino, che alla vista sembrava proprio un
dannato fardello da portarsi dietro, ha appoggiato l'M4 della Remington (e non della Colt) sul
tavolo, quindi mi ha chiesto come stava il tenente Armstrong.
-che io sappia é morto durante la WWIII sul teatro caucasico in Operation Flashpoing!Cooper ha abbassato lo sguardo, si é acceso una cicca, ha riposto lo zippo nella tasca della
mimetica, ha fatto un paio di tiri e quindi ha spento la sigaretta nel portacenere. Ha storto la bocca
in senso di disapprovazione, poi ha commentato seccamente che questa era proprio una brutta storia
da sentirsi.
-Come brutta storia!- ho esordito io, un po' offeso! -Operation Flashpoing é il multitrama ai
confini della realtà!, guarda che solo alla fine, i lettori scoprono di dialogare indirettamente
con un fantasma incastrato in un libro!Cooper mi ha sorriso a 33 denti, guardandomi con un'aria di chi sta ascoltando uno che seduto
dall'altra parte del tavolo, ha bevuto troppe birre e racconta storie, insomma... uno che spara cazzate
a raffica!.
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-Ehi! e' tutto vero! giuro sono sobrio!, non mi sono scolato nemmeno una birra!-risposi.
Cooper, con l'espressione divertita ha cambiato discorso e mi ha chiesto se avevo una birra in frigo.
-No!, la birra non ce l’ho, però ho una cola!-.
Cooper si é messo a guardare il nuovo computer che avevo comprato, sbirciandone incuriosito
l'hardware. Poi ha preso la confezione del dvd della BI, incredulo l'ha guardata e riguardata
girandola e rigirandola davanti e dietro. Poi si é sollevato l'elmetto M 1 e si é grattato la testa, era
perplesso. Poi é stato calamitato dal mio elmetto M 1 dei 29rs che tengo sotto il tavolo. Quindi si é
diretto verso il ripiano della libreria dove tengo gli altri unici 2 videogiochi che ho: M edal of
Honour/Allied Assault ed Operation Flashpoint. Poi Cooper ha preso la confezione del gioco
Operation Flahpoint che era appoggiata sulla libreria, l'ha guardata e riguardata come se stesse
osservando un'astronave aliena, ripetendo sommessamente "operation flahpoint", si é fermato per
un attimo, come se qualcuno l'avesse freezato!. Dopo un po', come se fosse tornato da un luogo
lontano, mi ha chiesto notizie sul capitano "snake" James Gastovsky.
-beh! dipende... che io sappia é sempre incastrato in OFP, ma le sue memorie sono più
incasinate del tenente Armstrong, altrove compare come tenente dell’11th Air Cavalry degli
United S tates of Europe, mentre in “nuovo medioevo” il prequel di questo ebook, Gastovsky
appare come capitano del 7th Air Cavalry dell’US Army!“Remington Ride” ha ripetuto Cooper meccanicamente con lo s guardo assorto nel vuoto, poi dopo
un po’ ha preso a fischiettare il noto jingle blue grass, remington ride
http://youtu.be/9wz03j-NlxQ
-A proposito, Cooper, perché questo ebook si chiama remington ride?! Diciamolo al lettore,
non per la fischiettante e mnemonica ballata, vero?!La ragione del perché Cooper mi aveva suggerito il titolo Remington Ride, non era per l’ottimo
tema blue grass che poteva fare da cornice, ma perché in Sicilia ci fu una “corsa contro i Duchi” ed
il suo fucile d’assalto era un M 4 della Remington. Non era un fucile d’assalto della Colt. E quando
me lo suggerì, questa cosa era alquanto insolita tanto che pensavo fosse una licenza cazzartistica.
Adesso si può dire che in effetti, forse una ragione logica c’era:
http://www.armietiro.it/remington-produrra-lm4-per-lus-army-armi-4366
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A parte questo, Cooper prese ad avere un’espressione preoccupata, come quella di uno che ha un
sacco di cose da dire e che non ce la fà più a tenersele dentro. Ha continuato a ragionare come un
fiume in piena, dicendo che la situazione era dannatamente incasinata!. Aveva premura di ragionare
in modo esaustivo della campagna!. Insomma, sapete!, a suo dire era una faccenda dannatamente
seria! perché sul teatro italico durante le Guerre Puniche II per diversione strategica WWIII,
insomma, lì da dove proveniva lui, si sarebbero potuti evitare milioni di morti! solo se...
-S top!, niente spoiler!, gli scenari sono già stati definiti, quello che ho da fare é razionalizzare
ed estrarre le memorie sintetiche nascoste in Arma II.http://beam.to/guerrepunicheII
"Exactly!" ha commentato il s gt Cooper, annuendo.
-A parte che non ho nemmeno deciso il modo di narrare le memorie sintetiche in Remington
Ride!. In Operation Flashpoing si scopre all'ultimo di parlare con un fantasma, mentre in
nuovo medioevo non si capisce di parlare con un fantasma, perché lo stato quantistico del
gatto di schotinger impedisce il determinismo dello stato finale. Devo trovare un'escamotage
letterario per scrivere un walktrhought romanzato in multitrama per Arma II, che non abbia
la stessa tecnica letteraria degli altri due, ma che riesca sempre a soprendere il lettore!Cooper ha ripreso il mano la scatola del gioco Arma II e ridendo divertito ha detto che di certo un
modo per narrare la sua storia lo avrei trovato!. Perché in sostanza si sarebbe trattato d’adattarsi,
improvvisare e raggiungere l'obiettivo!.
Io ho risposto -al momento non penso di essere sufficientemente pronto, sì insomma... prima
d'iniziare ad estrarre le memorie sintetiche, devo assimilare molti skills guerraffondaici!,
perché la campagna suppongo che sarà molto impegnativa!, devo leggere ancora
*** us_army skills *** www.globalsecurity.org/military/library/policy/army/fm/index.html
fm3-21-8 The infantry rifle platoon and squad
fm3-21-10 the infantry rifle company
fm3-21-20 the infantry battailon
*** air cavalry skills ***
fm1-114 Air Cavalry www.marines.mil/news/publications/Documents/FM %201-114.pdf
*** usmc skills *** www.globalsecurity.org/military/library/policy/usmc/index.html
mcdp1-0 marine corps operations
mcdp1 warfighting
mout concept 4 future military operations & urbanized terrains
mcdp1-3 tactics
mcdp1 strategy
mcdp2 campaigning
mcdp5 planning
mcdp6 command an d control
Il sgt Cooper, ha preso incuriosito uno ad uno, i volumi in pdf che avevo scaricato da internet.
Gli ebook si materializzavano istantaneamente nelle sue mani come dei libri cartacei!.
Annuiva soddisfatto mentre li sfogliava velocemente, poi ha commentato ridendo "Good choices,
smart books"
-Good choices, smart books!, si! puo' essere, però ai miei occhi questi testi appaiono più come
l'opera omnia dell'enciclopedia guerraffondaia FREE- ho replicato io.
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"fucking war" ha commentato di rimando, Cooper. M entre si rimetteva in spalla il grosso e pesante
zaino e riprendeva il suo M 4 remington, Cooper ha concluso la breve visita, con un accennato
saluto militare.
In effetti l'humvee era parcheggiato nell'ingresso di casa mia e non avevo idea di come Cooper ci
fosse riuscito!. Comunque Cooper ridendo divertito, poi é salito a bordo e con una s gommata é
partito a razzo, dissolvendosi tra i muri del corridoio di casa mia!!. Ho sorriso, ho proceduto
all'installazione del gioco sul nuovo hardware. Prima di giocare con Arma II ho intenzione di finire
le mie letture guerraffondaiche, altrimenti non avrò gli skills per estrarre correttamente le memorie
sintetiche del sgt Cooper!.
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Remington Ride