RASSEGNA STAMPA
del
07/09/2010
Sommario Rassegna Stampa dal 06-09-2010 al 07-09-2010
Adnkronos: Dalla Giunta regionale risorse e personale ai comuni colpiti dal terremoto ................................................ 1
Affari Italiani (Online): Sarah, il giallo in 12 minuti. E c'è un testimone ......................................................................... 2
ApCOM: Guatemala/ Valanga di fango, è tragedia: 38 morti, 23 dispersi ....................................................................... 4
ApCOM: In Messico piogge torrenziali sferzano Paese, almeno 3 vittime ........................................................................ 5
Asca: TERREMOTO/L'AQUILA: POCHE SCOSSE MA TANTA PAURA. PROROGA ORDINANZA. ............................. 6
Asca: ESODO: PER L'ESTATE AL LAVORO 747.840 PATTUGLIE................................................................................. 7
Asca: INCENDI: IERI NOVE ROGHI DIVAMPATI IN ITALIA, SICILIA LA PIU' COLPITA. ......................................... 8
Asca: METEO: TEMPO INSTABILE,OGGI ISOLATI ROVESCI E TEMPORALI SU MOLTE REGIONI........................ 9
Asca: ANCONA: DOMANI DALLA MATTINA SI DISINNESCA ORDIGNO BELLICO A GENGA. .............................. 10
Asca: ISLAM: R.LA RUSSA, CENTRI DI CULTO SPESSO TERRENO FERTILE PER TERRORISTI. .......................... 11
Asca: METEO: TEMPORALI IN ARRIVO. MIGLIORAMENTO NEL FINE SETTIMANA. ............................................ 12
Asca: COSENZA/PROVINCIA: OLIVERIO, INIZIATIVE PER DISSESTO IDROGEOLOGICO.................................... 13
L'Azione: IMPRESSIONI DAL SECONDO VIAGGIO NELL'ABRUZZO TERREMOTATO........................................... 14
CittàOggiWeb: La provincia di Milano a Robecchetto per sostenere le popolazioni abruzzesi di Monticchio .............. 15
Corriere della Sera: Il blackout dei sismologi: «Niente più dati sulle scosse»................................................................ 16
Dagospia.com: C'È UNA SUP-POSTA PER FINI – NÉ INFAME NÉ TRADITORE, SOLO RIDICOLO – .................... 17
Dagospia.com: LE GHEDDAFINE PERSUADONO PIÙ DEI PRETI – A TRADATE UN PREMIO A CHI .................. 20
Il Giornale della Protezione Civile.it: Protezione Civile di Trento: nuovo accesso alla sede........................................ 23
Il Giornale della Protezione Civile.it: La terra trema ancora ........................................................................................ 24
Il Giornale della Protezione Civile.it: Frecce tricolori, 50 anni di attività .................................................................... 25
Il Giornale della Protezione Civile.it: Nuova Zelanda: terremoto di magnitudo 7 a Christchurch ............................... 26
Il Giornale della Protezione Civile.it: Il fiume nero: Lambro è di nuovo allarme ......................................................... 27
Il Giornale della Protezione Civile.it: 'Il Mondo si può cambiare, quale ruolo per il Volontariato' ............................. 28
Il Giornale.it: Boschi: "Possibile blocco dei dati sui terremoti C'è strumentalizzazione" ............................................... 29
Il Giornale.it: Sisma, l'Ingv minaccia: "Possibile blocco dei dati Sono strumentalizzati"............................................... 30
Il Giornale.it: Gianfry indossa la toga Sulla casa di Montecarlo ammicca agli amici pm .............................................. 31
Italia Oggi: Scuole&autonomia ................................................................................................................................ 32
Il Manifesto: L'Ingv: Sulle scosse di terremoto niente più dati pubblici .......................................................................... 33
Il Mattino (Nazionale): Almeno 22 persone sono morte in Guatemala per le frane provocate da violente piogge. ....... 34
Il Messaggero: L'AQUILA - Negli occhi di tutti si colgono l'ansia e il terrore per il temuto rito.................................... 35
Il Messaggero: BOLOGNA - Una grandinata eccezionale si è abbattuta tra le 16.45 e le 17.15 circa nell' ar... ........... 37
Il Messaggero: TORNEO TIRRENO, DERBY FINALE Sarà derby capitolino la finale della s... ................................... 38
Il Messaggero: ROMA - Troppe chiacchiere sui terremoti. Stiamo valutando di non rendere raggiungibili... ............... 39
Il Messaggero: La Polverini mette le mani avanti. Va bene il riconoscimento di un unicum alla ca... ........................... 40
Il Nuovo.it: Temporali in arrivo su tutta Italia ................................................................................................................. 41
Quotidiano.net: Idea di Boschi: "Basta con i dati sulle scosse Troppi falsi profeti"....................................................... 42
Rai News 24: Guatemala, 100 dispersi sotto la valanga di fango .................................................................................... 47
Rai News 24: Guatemala, quindicimila sfollati per il maltempo ...................................................................................... 48
La Repubblica: "terremoto: troppi allarmi, oscuriamo i dati" - giuseppe caporale........................................................ 49
La Repubblica: il sindaco: "qualcuno specula sulla paura? a l'aquila c'è solo un popolo stremato" ............................ 50
La Repubblica: si presenta un altro testimone "l'ho vista su una punto azzurra" - mario diliberto................................ 51
La Repubblica: poche volanti, carta che manca così i tagli colpiscono la polizia - michele bocci................................. 52
La Repubblica: roma capitale, altolà della polverini no ai super poteri del campidoglio - giovanna vitale .................. 53
Repubblica.it: Terremoti, interviene Boschi "Valutiamo stop alle notizie"...................................................................... 54
Repubblica.it: Trema la terra, a L'Aquila torna la paura La città si svuota dopo lo sciame sismico ............................. 55
Repubblica.it: "I dati sui terremoti vengono travisati" L'Ingv valuta il black-out informativo ....................................... 56
Il Riformista.it: Terremoti/ Boschi: Pensiamo di smettere di informare sulle scosse...................................................... 57
Il Secolo XIX: Stop ai dati sui terremoti: troppi falsi allarmi .......................................................................................... 60
Il Secolo XIX: Rosi: «riflessione giusta»Cecchi Paone: «Un errore» ............................................................................. 65
Il Secolo XIX: «La Notte Bianca avràle stelle anche in cielo»......................................................................................... 66
Il Sole 24 Ore Online: In Calabria il piano casa va in tandem con la Scia ..................................................................... 68
Il Sole 24 Ore: Il maxi assegno a de Lise È la vendita di una casa .................................................................................. 69
Il Sole 24 Ore: Dal grande futbol alla miniera ................................................................................................................. 70
La Stampa: "Non daremo più notizie sui terremoti" ........................................................................................................ 71
La Stampa: Per la frana di Ligge il Comune "litiga" con l'impresa edile ....................................................................... 72
La Stampa: Il silenzio? sbagliato e impossibile ............................................................................................................... 73
La Stampa: Frana tiene in scacco due paesi .................................................................................................................... 74
La Stampa: Sarah, appello a Napolitano "Più uomini per ritrovarla" ............................................................................ 75
La Stampa: C'è il permesso di costruire 90 alloggi nella ex centrale.............................................................................. 76
La Stampa: La strada gippabile per collegare Cannero Riviera alla frazione Oggiogno, isolata assieme a Donego.... 77
La Stampa: Si riapre la querelle tra il merluzzo e il coccolato........................................................................................ 78
La Stampaweb: Valanga di fango su un autobus Morti e dispersi in Guatemala............................................................ 79
Vita non profit online: . La Russa:«No a moschee e case per i rom». ............................................................................ 80
WindPress.it: DUE EVENTI SISMICI TRA PUGLIA E BASILICATA............................................................................. 81
l'Unità.it: Terremoto, la rivolta dei geologi Boschi: Pronto al black-out dei dati ........................................................... 82
l'Unità.it: Guatemala: almeno 42 i morti a causa di maltempo e frane ........................................................................... 83
marketpress.info: TRENTO: AL VIA I LAVORI PER LA ROTATORIA DI MARCO SARÀ ANCHE REALIZZATO IL . 84
marketpress.info: LA COMMISSIONE EUROPEA E GLI STATI MEMBRI UNISCONO I LORO SFORZI PER ......... 85
marketpress.info: SISMA 28 AGOSTO: DA GIUNTA REGIONALE UMBRA RISORSE E PERSONALE A COMUNI. 86
marketpress.info: ROMA: AL VIA RIQUALIFICAZIONE DI VILLA GORDIANI.......................................................... 87
marketpress.info: ANAS, PARTE L´ULTIMA FASE DEI LAVORI DI ADEGUAMENTO DEGLI IMPIANTI............... 88
Data:
06-09-2010
Adnkronos
Dalla Giunta regionale risorse e personale ai comuni colpiti dal terremoto
ultimo aggiornamento: 06 settembre, ore 20:51
Perugia - (Adnkronos) - Con la delibera di oggi, in particolare, sono state accolte le richieste presentate dai Comuni
coinvolti di fronteggiare l'attività di rilevamento danni e verifica di agibilità degli edifici
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Perugia, 6 set. (Adnkronos) - La Giunta regionale dell'Umbria, su proposta della presidente Catiuscia Marini, ha
approvato oggi, alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva, le prime disposizioni relative all'evento sismico che il 28
agosto scorso ha interessato il territorio comunale di Castel Ritaldi e dei Comuni limitrofi. E' una nota dell'ente a darne
conto.
Gia' dalle prime ore successive al terremoto, il personale regionale si era adoperato nelle operazioni di soccorso e di
rilevamento dei danni e di verifica di agibilita' degli edifici messe in atto dal Servizio Protezione Civile a sostegno delle
amministrazioni locali. Era stata immediatamente disposta l'apertura della Sala operativa regionale nell'arco delle 24 ore.
Con la delibera di oggi, in particolare, sono state accolte le richieste presentate dai Comuni coinvolti di fronteggiare
l'attivita' di rilevamento danni e verifica di agibilita' degli edifici, oltre che quella avviata nei presidi operativi istituiti
presso le amministrazioni locali e nel Centro Operativo e coordinamento attivato nella Sala Consiliare del Comune di
Castel Ritaldi.
Accogliendo le richieste dei Comuni, la Regione garantira' la realizzazione degli interventi urgenti, volti a scongiurare
ordinanze di sgombero totale di abitazioni. A tal fine, la Protezione civile regionale sta predisponendo il quadro completo
degli interventi di riparazione dei danni. Inoltre, personale regionale sara' impegnato nelle attivita' di supporto dei
Comuni.
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
1
Data:
Affari Italiani (Online)
06-09-2010
Sarah, il giallo in 12 minuti. E c'è un testimone
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Cronache
Sarah, il mistero del calendario. Contava i giorni prima di sparire
Lunedí 06.09.2010 09:20
Spunta un testimone che avrebbe visto Sarah Scazzi, il giorno in cui è scomparsa, il 26 agosto, in un tratto di strada tra via
Raffaello Sanzio fino a via Grazia Deledda, l'ultima traversa a sinistra alla fine della quale abita la cugina Sabrina, che
aspettava Sarah per andare al mare. E gli inquirenti, che giudicano il testimone attendibile, stanno restringendo a quel
tratto di strada le indagini sul momento della scomparsa della giovane di Avetrana. Il giovane ha riconosciuto Sarah dopo
avere visto delle sue foto sui giornali e ha chiamato i carabinieri.
Tempi e luoghi della testimonianza corrispondono con quanto finora ricostruito circa gli ultimi movimenti della ragazza e
le indagini sono sempre più focalizzate sullipotesi rapimento. IL TESTIMONE - Il teste e un giovane di Erchie
(Brindisi), che era diretto al mare, alla guida di unauto e da solo. Percorrendo via Kennedy, la strada che porta alla
litoranea, ha intravisto la ragazzina e poi lha superata mentre lei camminava sul marciapiede di destra, dopo aver
attraversato evidentemente la carreggiata. Lì Sara era praticamente a meta strada tra la sua casa, in vico II Verdi, e quella
della cugina, in via Grazia Deledda. Il ragazzo ha detto ai carabinieri di non aver notato nulla di strano, proseguendo in
direzione della litoranea e non immaginando che sarebbe stata lultima persona a vedere la ragazzina prima che
scomparisse. E li che si fermano le tracce di Sara, due-tre minuti prima di imboccare a destra via Raffaello Sanzio e poi
svoltare a sinistra per via Deledda, dove lattendeva la cugina. Poco piu di 200 metri di strada nei quali la figura di Sara e
svanita.
IPOTESI RAPIMENTO - Sara potrebbe essere stata affiancata da unauto con a bordo qualcuno che conosceva, ed essere
stata convinta a salirvi. Ma gli investigatori non escludono che la ragazzina possa essere stata tirata con la forza in auto:
aveva le cuffie alle orecchie e stava ascoltando musica, potrebbe non essersi accorta del pericolo e non aver avuto il
tempo di invocare aiuto.
Intanto i tecnici informatici della Polizia di Stato di Taranto e Bari stanno esaminando i profili su Facebook aperti a nome
di Sara. Tre erano stati aperti a nome Sara Scazzi, lultimo - tre giorni prima della scomparsa - con lo pseudonimo di Sara
Buffy, personaggio ammazzavampiri di una serie televisiva noir americana. Entro pochi giorni si sapra se in quei profili
si nasconda un traccia utile a scovare dove sia finita la quindicenne.
I carabinieri, le altre forze di polizia, la Protezione civile e molti volontari hanno scandagliato il territorio palmo a palmo
alla sua ricerca con lausilio di sommozzatori, elicotteri e unità cinofile, spingendosi anche nelle vicine province di
Brindisi e Lecce. Sono stati esaminati pozzi, cave, masserie, casolari, canali e ovviamente la vicina zona costiera.
LE IMMAGINI
IL CONTO ALLA ROVESCIA- Un particolare strano e per questo degno di attenzione per gli investigatori: un
calendario, trovato in camera di Sarah, con tutti i giorni del mese di agosto cancellati con un pennarello nero. La ragazzina
non l'aveva mai fatto. Sembra un conto alla rovescia fino al 26 agosto. Data in cui Sarah, 15 anni, un pantaloncino e una
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
2
Data:
Affari Italiani (Online)
06-09-2010
Sarah, il giallo in 12 minuti. E c'è un testimone
magliettina rosa, Avril Lavigne nelle cuffie e uno zaino sulle spalle, è stata inghiottita nel nulla. Rapita come dicono i
fascicoli della procura, forse uccisa come temono sotto voce gli amici e anche i parenti.
CHI l'HA VISTO - Si moltiplicano anche le segnalazioni da tuttItalia alla redazione di «Chi lha visto», la storica
trasmissione di Rai3, condotta da Federica Sciarelli, che tornerà in onda il 15 settembre dopo la pausa estiva, ma che in
questi giorni si sta occupando del caso attraverso il suo sito on line.
"Stiamo lavorando a tutto campo per Sarah - riferisce la Sciarelli - Siamo in contatto con la famiglia e con la polizia alla
quale inviamo, per verificarne lattenbilità le segnalazioni, davvero tantissime, che ci stanno arrivando. Soprattutto dal
nord. Tanto che pensiamo ci possa essere una ragazzina che le somiglia parecchio e stiamo valutando lipotesi di lanciare
uno spot per invitarla a farsi avanti ed evitare così confusione".
Piste privilegiate? "Non ne seguiamo mai una sola per principio -dice- piuttosto le battiamo tutte, pronti sempre a
cambiare idea. È il nostro approccio. Il caso di Elisa Claps ci insegna. Non va sottovalutato nessun dettaglio e non va mai
abbassata la guardia. Certo spesso si tratta di scomparse volontarie. Nel caso di Sarah la mamma è convinta che non sia
così. Ma stanno passando troppi giorni. Speriamo comunque che alla fine si faccia viva".
I DIARI- Ma la risposta migliore alle domande, forse, può arrivare proprio da Sarah. Dai suoi tre diari sequestrati pieni
zeppi di a senza h e di sogni di fuga, di xché e xdonare, oppure da quei ciondoli esoterici appesi al muro accanto al
pupazzo di Winnie the Pooh. Ci sono i cinque profili di Facebook e le chat conservate nel computer della biblioteca da
dove Sarah parlava con pseudonimi diversi, ci sono i film con i dvd dei vampiri e quello di Titanic. E c'è anche quello
strano miscuglio musicale che parte dal pop-rock di Avril Lavigne passa per i poster di Merilyn Manson e finisce per le
canzoni di Tiziano Ferro. Sarah ha copiato "Alla mia età" ovunque. È quella che fa "sono un grande falso mentre fingo
l'allegria", "come un terremoto in un deserto, crolla tutto ed io son morto e nessun se n'è accorto".
tags: sarah mistero calendario giorni
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3
Data:
06-09-2010
ApCOM
Guatemala/ Valanga di fango, è tragedia: 38 morti, 23 dispersi
07:07 - ESTERI- 06 SET 2010
Presidente Colom: come per Agatha, non abbiamo fondi per ripresa
Solola, 6 set. (Apcom) - A quattro mesi dal passaggio della tempesta tropicale Agatha, che provocò la morte di 165
persone, il Guatemala è precipitato in un nuovo incubo. Una valanga di fango ha travolto sabato un centinaio di persone
che stavano cercando di portare in salvo i passeggeri di un autobus rimasto intrappolato per una frana precedente. L'ultimo
bilancio fornito dalle autorità locali è di 38 morti, 23 dispersi: ma oltre 40.000 cittadini sono rimasti coinvolti ed hanno
subito conseguenze più o meno gravi. "E' una tragedia nazionale. Ci sono stati danni comparabili a quelli di Agatha", ha
dichiarato ieri il presidente Alvaro Colom, facendo riferimento alla tempesta tropicale del mese di maggio. Il capo dello
stato ha decretato lo stato d'emergenza poiché il paese "non ha fondi per far fronte a un'altra catastrofe come quella di
Agatha". Secondo Colom, servirà almeno mezzo miliardo di dollari per affrontare la situazione. I lavori di ricerca di una
ventina di persone, che sarebbero sepolte sotto il fango, si sono interrotte a causa della pioggia, che è tornata a battere su
tutto il territorio. Troppo elevati, secondo i soccorritori, i rischi di nuove frane e smottamenti. "L'area non è sicura. E'
possibile che si producano nuove frane sulla collina", ha confermato Mario Cruz, portavoce dei volontari dei vigili del
fuoco. (fonte afp)
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4
Data:
07-09-2010
ApCOM
In Messico piogge torrenziali sferzano Paese, almeno 3 vittime
07:12 - ESTERI- 07 SET 2010
Ma sono circa 400.000 le persone colpite da maltempo
Oaxaca, 7 set. (Apcom) - Almeno tre persone sono morte e circa 400.000 hanno subito conseguenze a causa delle piogge
torrenziali che si sono abbattute negli ultimi giorni nel sud del Messico. Secondo la protezione civile, 80.000 cittadini
sono stati colpiti nel solo Stato di Oaxaca, nel sud del paese, dove due persone sono rimaste uccise. Nel vicino stato di
Guerrero, almeno una persona è morta. A Veracruz, nell'est, la protezione civile ha fatto riferimento ad almeno 200.000
sinistrati e 10.000 persone evacuate. A Tabasco, alla frontiera con il Guatemala, sono 124.000 i cittadini coinvolti. Nel
sud del Messico numerosi fiumi hanno straripato, provocando inondazioni. La situazione potrebbe peggiorare nelle
prossime ore a causa della depressione sull'Oceano Pacifico e della tempesta tropicale Hermine. Le autorità locali hanno
decretato lo stato d'emergenza nel nord-est del paese, dove Hermine è già arrivata ieri sera, proveniente dal Golfo del
Messico. (fonte afp)
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NAZIONALE
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5
Data:
06-09-2010
Asca
TERREMOTO/L'AQUILA: POCHE SCOSSE MA TANTA PAURA. PROROGA OR
DINANZA.
TERREMOTO/L'AQUILA: POCHE SCOSSE MA TANTA PAURA. PROROGA ORDINANZA
(ASCA) - L'Aquila, 6 set - La settimana nera in cui, secondo previsioni e calcoli probabilistici, l'Alta Valle dell'Aterno
doveva essere interessata da un terremoto di elevata intensita' volge a conclusione. Le scosse al confine tra l'Aquilano ed
il Reatino sono continue, ma nelle ultime ore si sono diradate ed hanno perso forza. La guardia pero' non si abbassa
ancora e la preoccupazione della popolazione di Montereale, Capitignano, Cagnano Amiterno, Capotosto non accenna a
diminuire. Si dorme ancora nelle macchine, in container, roulotte o casette di legno. E sempre con i vestiti addosso o
accanto al letto, pronti alla fuga. Il Commissario delegato per la Ricostruzione, presidente della Regione Abruzzo con
l'interim alla Protezione civile, Gianni Chiodi, ha disposto l'allestimento di tensostrutture in tutti i comuni soggetti
all'attuale, intenso, sciame sismico; il supporto umano e logistico del personale volontario; l'attivazione di uffici
informativi. Il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, che nei giorni scorsi aveva emesso un'ordinanza per la chiusura del
centro storico e per l'interdizione di varie zone ''a rischio della citta''', avra' effetto fino ad oggi. Al momento, in Comune,
si stanno studiando tempi e modalita' della proroga, quanto mai necessaria. Nelle scuole che avevano programmato il
rientro, la campanella stamane e' suonata regolarmente. Quasi tutti gli istituti sono ospitati in Musp (Moduli ad uso
scolastico provvisorio), quindi antisismici, ma i responsabili didattici hanno assicurato che in questi giorni
promuoveranno adeguati test di evacuazione. Le notizie, spesso contraddittorie, si susseguono. Il principale hobby e'
diventato collegarsi ad internet sul sito dell'Ingv per monitorare numero di scosse, intensita', profondita' ed epicentro.
Tutti ormai sono diventati esperti di faglie, radon, precursori e quanto altro. Il presidente dell'Ingv, Enzo Boschi, ha
comunque lanciato un avvertimento: niente piu' notizie dall'Istituto se si continuera' a strumentalizzare i dati e ad
utilizzarli senza discriminazione e competenza. L'ansia in questi giorni di movimento continuo della terra sta diventando
contagiosa.
La gente cerca di sostare il meno possibile in luoghi chiusi.
Anche i centri commerciali, divenuti, dopo il sisma dell'anno passato, spazi di socializzazione ed incontro, si frequentano
per lo stretto indispensabile. L'Aquila citta' sta rivivendo l'incubo del 6 aprile 2009. Ma nulla e' in confronto ai comuni
dell'Alto Aterno. ''Siamo in stato d'assedio - lamentano gli abitanti di Cagnano - Forze dell'ordine, Vigili del fuoco,
Protezione civile, tende e persino ambulanze.
Misure preventive necessarie ma che logorano psicologicamente chiunque''. La zona che risente maggiormente delle
scosse e' meta abituale di villeggianti, per lo piu' romani, che li' hanno seconde case. Tutti si sono giustamente affrettati a
lasciare i paesi. Ma ora il problema e' anche il tempo. Oggi e' arrivata la pioggia; le temperature notture sono inferiori a 10
gradi. Non si ha piu' la forza di sopportare ancora a lungo tanti disagi.
iso/rg/alf
(Asca)
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
6
Data:
06-09-2010
Asca
ESODO: PER L'ESTATE AL LAVORO 747.840 PATTUGLIE.
ESODO: PER L'ESTATE AL LAVORO 747.840 PATTUGLIE
(ASCA) - Roma, 6 set - Nel periodo luglio - agosto 2010, per garantire la sicurezza sulle strade, Polizia Stradale ed Arma
dei Carabinieri hanno impiegato 747.840 pattuglie. Nello stesso periodo la sola Polizia Stradale ha messo in campo
39.800 pattuglie in autostrada con ben 5.400 ulteriori pattuglie in aggiunta a quelle previste dai piani di vigilanza (di cui
1.420 delle squadre di Polizia Giudiziaria). L'Anas ha impiegato lungo la rete stradale ed autostradale di competenza 1650
unita' con 750 veicoli; la Sala Operativa Nazionale ha gestito, nel periodo 23 luglio - 31 agosto, oltre 9300 eventi. Le
concessionarie autostradali hanno presidiato le autostrade con 1.820 addetti alla viabilita' e 6.000 operatori nei vari settori,
garantendo oltre 70.000 soccorsi meccanici. Autogrill S.p.A. nelle giornate critiche ha attivato presidi sanitari, con medici
ed ambulanze, nelle principali aree di servizio autostradali, con 1.100 interventi di assistenza alle persone in viaggio.
Sono i numeri messi in campo per assicurare la sicurezza sulle strade per l'esodo estivo. E oggi, la Polstrada puo' tirare le
somme di un bilancio positivo, nonostante alcune inevitabili code e rallentamenti, al termine di una stagione estiva che ha
presentato volumi di traffico in aumento rispetto allo scorso anno lungo le principali direttrici da e per l'Italia.
Nel bimestre estivo Viabilita' Italia - Centro nazionale di coordinamento per la viabilita' presieduto dal Direttore del
Servizio Polizia Stradale e composto da rappresentanti dei Vigili del Fuoco del Dipartimento degli Affari Interni e
Territoriali del Ministero dell'Interno, del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, del Dipartimento della Protezione
Civile, dell'Arma dei Carabinieri, dell'Anas, dell'Aiscat e delle Ferrovie dello Stato, si e' riunito 10 volte con oltre 60 ore
complessive di attivita' di monitoraggio nelle giornate da ''bollino rosso e nero''.
Pienamente confermato il calendario con l'indicazione delle giornate con traffico intenso e criticita' previsto da Viabilita'
Italia, che aveva predisposto un piano che ha perseguito e che ha permesso di individuare itinerari alternativi, gestire i
cantieri inamovibili, informare puntualmente gli utenti, promuovere l'intervento locale della Protezione Civile. Il tutto
grazie all'impegno profuso da Polizia Stradale, Arma dei Carabinieri, Vigili del Fuoco, Anas, Concessionarie autostradali,
Protezione Civile, nonche' all'attivazione dei piani di settore da parte dei Comitati Operativi per la viabilita' (C.O.V.) delle
Prefetture, predisposti localmente, per prevenire situazioni di criticita' sul territorio ed il coinvolgimento delle Polizie
Locali nei centri abitati per presidiare gli itinerari alternativi.
res-mpd/sam/bra
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
7
Data:
06-09-2010
Asca
INCENDI: IERI NOVE ROGHI DIVAMPATI IN ITALIA, SICILIA LA PIU' COLP
ITA.
INCENDI: IERI NOVE ROGHI DIVAMPATI IN ITALIA, SICILIA LA PIU' COLPITA
(ASCA) - Roma, 6 set - Sono stati nove gli incendi boschivi divampati ieri sul territorio nazionale che hanno richiesto
l'intervento della flotta aerea dello Stato.
La Sicilia e' stata la regione piu' colpita, con quattro roghi distribuiti tra le province di Agrigento, Palermo, Caltanissetta e
Trapani.
Canadair, Fire Boss ed elicotteri S64 del Dipartimento della Protezione Civile hanno lavorato per tutta la giornata a
Montevago, Contessa Entellina, Mazzarino e Alcamo, contribuendo a spegnere o mettere sotto controllo tutti gli incendi.
Particolarmente vasto il rogo di Contessa Entellina, dove le fiamme si erano estese per un fronte di 500 metri, mettendo a
rischio circa 300 ettari di bosco.
Tre roghi anche nel Lazio, dove i mezzi aerei sono intervenuti a Spigno Saturnia e Itri in provincia di Latina e a Pico nel
frusinate. A Itri sono stati necessari quattro Canadair per domare l'incendio che aveva messo a rischio 600 ettari di un
bosco di alto pregio.
Infine un incendio anche in Sardegna in provincia di Nuoro, dove un Canadair ha operato su un'area di arbusti e macchia
del comune di Lode' e in Abruzzo nell'aquilano: qui due Canadair sono intervenuti sulle fiamme divampate in un bosco di
Avezzano.
In serata tutti i roghi erano stati spenti o messi sotto controllo.
res-mpd/sam/bra
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
8
Data:
06-09-2010
Asca
METEO: TEMPO INSTABILE,OGGI ISOLATI ROVESCI E TEMPORALI SU MO
LTE REGIONI.
METEO: TEMPO INSTABILE,OGGI ISOLATI ROVESCI E TEMPORALI SU MOLTE REGIONI
(ASCA) - Roma, 6 set - In questi giorni un promontorio mobile e due strutture cicloniche influenzeranno le nostre regioni
orientali con fenomeni di instabilita', che saranno piu' intensi durante le ore piu' calde. Martedi' il promontorio si muovera'
verso levante seguito dalla saccatura atlantica, che iniziera' ad entrare nel Mediterraneo occidentale, inviando correnti
sud-occidentali instabili soprattutto sulle nostre regioni settentrionali e sulla Toscana settentrionale.
Mercoledi' e giovedi' condizioni di spiccata instabilita' si avranno su gran parte della Penisola.
Sulla base delle informazioni disponibili, La Protezione Civile prevede, per oggi, isolati rovesci o temporali sui settori
alpini e prealpini, l'entroterra ligure, il Piemonte occidentale, l'Emilia-Romagna, l'Umbria orientale, le Marche, l'
Abruzzo, il Molise, la Puglia settentrionale e le zone interne di Toscana, Lazio, Campania e Basilicata.
Domani ancora precipitazioni, localmente di forte intensita', sulle regioni settentrionali, maggiori sulla Lombardia centro settentrionale, e Toscana settentrionale.
Piogge si potranno verificare anche sul resto della Toscana, sul Lazio settentrionale e l' Umbria occidentale, con
quantitativi cumulati deboli.
I venti saranno forti dai quadranti meridionali su Sardegna e Sicilia occidentale mentre soffieranno localmente forti da sud
sui settori costieri di Toscana e Lazio dal tardo pomeriggio.
Per quanto riguarda i mari, saranno molto mossi lo Stretto di Sicilia ed il settore occidentale del Tirreno meridionale.
In serata tenderanno ad essere molto mossi tutti i bacini occidentali.
res-mpd/sam/rob
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
9
Data:
06-09-2010
Asca
ANCONA: DOMANI DALLA MATTINA SI DISINNESCA ORDIGNO BELLICO A
GENGA.
ANCONA: DOMANI DALLA MATTINA SI DISINNESCA ORDIGNO BELLICO A GENGA
(ASCA) - Roma, 6 set - Domani, martedi' 7 settembre, verra' disinnescato un ordigno bellico nel comune di Genga in
provincia di Ancona. Lo rende noto la Protezione Civile percisando che le operazioni di brillamento della bomba,
risalente alla II guerra mondiale, inizieranno nella mattinata.
Una decina di residenti della zona saranno evacuati e ospitati in strutture di accoglienza finche' non saranno concluse le
procedure di brillamento dell'ordigno.
Forze di Polizia statali e locali provvederanno a regolamentare la viabilita' intorno all'area in cui avverra' il brillamento.
L'intera attivita' e' coordinata dalla Prefettura di Ancona.
res-mpd/sam/rob
Argomento:
NAZIONALE
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10
Data:
06-09-2010
Asca
ISLAM: R.LA RUSSA, CENTRI DI CULTO SPESSO TERRENO FERTILE PER T
ERRORISTI.
ISLAM: R.LA RUSSA, CENTRI DI CULTO SPESSO TERRENO FERTILE PER TERRORISTI
(ASCA) - Milano, 6 set - ''I centro islamici di culto troppo spesso si sono rivelati luoghi in cui terroristi o potenziali
terroristi hanno trovato terreno fertile''. Sono le parole di Romano La Russa, coordinatore provinciale del Pdl e assessore
regionale della Lombardia alla Sicurezza, Protezione Civile e Polizia locale, in vista dell'incontro programmato domani
dal ministro Maroni con il prefetto di Milano per fare il punto sul tema della sicurezza nel capoluogo lombardo.
''Sono d'accordo con Maroni quando dice di non essere costruttore di moschee a Milano - spiega La Russa - ma non
diventi neanche agente immobiliare che favorisce l'assegnazione della casa ai rom e convinca il prefetto, suo massimo
rappresentante sul territorio, a rivedere il Piano di assegnazione delle case popolari ai nomadi, proponendo politiche che
non siano discriminatorie per nessuno ma che abbiano al centro di ogni intervento un'attenzione per chi ha sempre
rispettato la legge, versato le imposte e vissuto nella legalita'.
''Per quanto riguarda la realizzazione di una moschea a Milano - precisa - ribadisco il concetto: il diritto di culto e' sancito
dalla Costituzione e quindi va garantito, ma nel rispetto della legge e della sicurezza''.
''Senza poi dimenticare - conclude La Russa - che questo tipo di garanzia dovrebbe trovare riscontro in un principio di
reciprocita': mi sembra invece che nei paesi in cui si pratica la religione islamica, la liberta' di culto sia una semplice
chimera''.
res/cam/alf
(Asca)
Argomento:
NAZIONALE
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11
Data:
06-09-2010
Asca
METEO: TEMPORALI IN ARRIVO. MIGLIORAMENTO NEL FINE SETTIMANA
.
METEO: TEMPORALI IN ARRIVO. MIGLIORAMENTO NEL FINE SETTIMANA
(ASCA) - Roma, 6 set - La settimana che si e' aperta oggi sara' caratterizzata dagli effetti di una perturbazione di origine
nord-atlantica in rapido avvicinamento all'area del Mediterraneo centrale che, da martedi', portera' temporali anche di
forte intensita' sul nostro paese, dapprima sulle regioni nord-occidentali e centrali per estendersi nella giornata di giovedi'
a tutto il sud. Dal fine settimana e' previsto un netto miglioramento su tutte le regioni. In particolare domani, martedi' 7
settembre la perturbazione in arrivo dalla Gran Bretagna interessera' le regioni nord occidentali con possibilita' di
temporali localmente abbondanti; i fenomeni saranno a carattere piu' sparso sul resto del settentrione e della Toscana, in
possibile sconfinamento alla Sardegna ed al Lazio. Mercoledi' il maltempo interessera' anche il resto del paese,
determinando una situazione di tempo diffusamente perturbato sul nord, sulle regioni centrali e sulla Sardegna, con
precipitazioni diffuse e fenomeni temporaleschi anche intensi. Si assistera' inoltre ad un rinforzo dei venti dai quadranti
meridionali specie sulle regioni centromeridionali e sulla Sardegna con contestuale aumento del moto ondoso sui relativi
bacini che volgeranno a molto mossi. Le temperature massime saranno in netta diminuzione.
Giovedi' 9 il maltempo raggiungera' le regioni del basso versante tirrenico e del medio versante Adriatico. Al nord il
tempo sara' ancora instabile anche se con tendenza a miglioramento sulle regioni nord-occidentali. Dalla giornata di
venerdi' il tempo sara' ancora instabile sulle regioni centrali adriatiche e meridionali ma si assistera' ad un deciso
miglioramento sul resto del Paese. I venti di Maestrale saranno ancora forti su isole maggiori e Tirreno
centro-meridionale, con i bacini di Ponente sempre molto mossi o localmente agitati. Infine, sabato 11 settembre resistera'
una residua instabilita' sulle regioni meridionali mentre il tempo sara' stabile sul resto del paese con venti di origine
settentrionale sostenuti su centro-nord e isole maggiori.
Il Dipartimento della Protezione civile seguira' l'evolversi della situazione in contatto con le Prefetture, le Regioni e le
locali strutture di protezione civile, anche attraverso l'emissione di eventuali avvisi di avverse condizioni meteorologiche
laddove necessario.
res-rg/mcc/alf
Argomento:
NAZIONALE
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12
Data:
06-09-2010
Asca
COSENZA/PROVINCIA: OLIVERIO, INIZIATIVE PER DISSESTO IDROGEOLO
GICO.
COSENZA/PROVINCIA: OLIVERIO, INIZIATIVE PER DISSESTO IDROGEOLOGICO
(ASCA) - Cosenza, 6 set - La Giunta Provinciale di Cosenza, riunitasi sotto la presidenza di Mario Oliverio, ha dedicato
gran parte dei propri lavori alle iniziative da assumere nei prossimi giorni su due questioni urgenti e centrali: il dissesto
idrogeologico dei nostri territori e la drammatica situazione della scuola su tutto il territorio provinciale.
''Le stagioni autunnale ed invernale -ha affermato il Presidente della Provincia, Mario Oliverio, facendo riferimento alla
prima questione - sono ormai alle porte e la fragilita' del nostro territorio desta serie e non poche preoccupazioni.
Malgrado gli impegni assunti da parte dei rappresentanti del Governo nazionale e le nostre reiterate sollecitazioni, gli
interventi necessari che dovevano essere realizzati non sono stati realizzati per la mancata erogazione delle risorse''.
''Bertolaso, in una recente visita a Catanzaro ha, purtroppo, commentato con malcelata ironia - dice Oliverio - le nostre
ripetute richieste di intervento e di concreta attenzione da parte del Governo affermando che ''gli scaffali della Protezione
Civile regionale sono pieni zeppi di lettere del presidente della Provincia di Cosenza. La verita' e' che, fino ad oggi, a noi
non e' pervenuta nessuna risposta concreta, mentre aumentano di giorno in giorno le nostre gia' grandi preoccupazioni
relativamente al grave rischio cui sono esposti i nostri territori''.
''Il problema idrogeologico e della difesa del suolo - ha aggiunto Oliverio - e' un tema prioritario, da affrontare con
urgenza attraverso interventi adeguati ed una programmazione mirata delle risorse, al fine di realizzare le sistemazioni
idrogeologiche necessarie e la manutenzione dei nostri fiumi e del nostro territorio. Per questo e' necessario assumere
un'iniziativa adeguata, che consenta di richiamare la necessaria attenzione su queste problematiche sia da parte dello Stato
che della Regione''.
red-rg/mcc/lv
(Asca)
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NAZIONALE
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13
Data:
06-09-2010
L'Azione
IMPRESSIONI DAL SECONDO VIAGGIO NELL'ABRUZZO TERREMOTAT
O
L'AZIONE - Articoli IMPRESSIONI DAL SECONDO VIAGGIO NELL'ABRUZZO TERREMOTATO
Carlo De Poi
Ci siamo tornati... grazie a Tiziana, a Giancarlo e a Daniela di Arti e Spettacolo che ci hanno nuovamente invitato,
stavolta alla rassegna teatrale estiva "Strade".
Arriviamo di giorno stavolta, ora di pranzo. A differenza della prima volta, nei paesi che attraversiamo c'è più vita;
vediamo qualche cantiere, movimenti di auto, di qualche camion, gru, pubblicità di ristorantini e bed&breakfast.
Seguiamo l'indicazione stradale per Fossa, ma quando ci arriviamo la strada è ancora bloccata: non si può attraversare il
paese; le transenne che avevamo trovato a marzo sono ancora lì, in parte piegate, in parte divelte, ma non si passa;
dobbiamo tornare indietro. Arriviamo a Casentino e anche qui tutto è come quattro mesi fa: sulla strada le case pericolanti
sono messe in sicurezza e transennate, ma nessun lavoro è stato fatto...
«Lo Stato non ha ancora definito le linee guida per la ricostruzione dei centri storici. Anche volendo e avendo la
possibilità economica, non si può fare nulla. I cantieri che hai visto sono tutti di privati e al di fuori dei centri storici; cioè
gli edifici costruiti più recentemente e quindi in genere meno danneggiati. Nei centri storici case, chiese, edifici pubblici
sono in pietra e senza cemento armato. Anche nel centro storico de L'Aquila è così! Non è stato fatto niente dopo il primo
lavoro, sicuramente essenziale e fatto bene, di messa in sicurezza degli edifici. E non si può fare alcun intervento. Tutta
zona rossa, dove non si può entrare. Sembra quasi ci sia, da parte del governo, la volontà di lasciarla morire la nostra bella
città!».
«Abbiamo fatto di tutto: le manifestazioni delle "carriole" per varie domeniche; all'invito ai direttori di stampa e tivù per
far vedere come stanno le cose sono venuti in pochissimi! Siamo andati a Roma, con i sindaci e i gonfaloni dei comuni
colpiti dal terremoto; ci hanno mandato contro la polizia che ci ha riempito di botte; sindaci e polizie locali compresi
(...)».
C'è amarezza, ironia, cinismo nei nostri ospiti e nelle persone che incontriamo quando chiediamo come vanno le cose.
«È dura! Molti di noi sono ancora negli alberghi. Ma si sta bene in albergo, dirai. Lo sai cosa vuol dire vivere con la
famiglia, per quasi un anno e mezzo, in una stanza d'albergo...».
«Dalla notte del terremoto non riesco a dormire più di quattro, cinque ore per notte... Non so perché ma è così. Al mattino
ti alzi, e vedi, là, a poche centinaia di metri da casa nostra - noi abbiamo potuto sistemarla casa nostra - le macerie del
paese, dove sotto sono rimasti amici, parenti, conoscenti...».
«Ti torna la rabbia quando pensi che i giorni prima, la sera prima, giravano le macchine della protezione civile
annunciando di stare tranquilli, che non sarebbe successo nulla. Almeno potevano dirci di tener pronta una valigia, di
procurarci qualche torcia elettrica: e sì c'erano studiosi che avevano lanciato l'allarme terremoto...». (...)
Sono questi i commenti, le frasi che sentiamo a L'Aquila mentre facciamo un "giro turistico" entrando nei pochi locali
pubblici aperti lungo l'unico via accessibile, aperti grazie alla totale assunzione di responsabilità dei gestori.
«Questa città non deve morire! Non morirà, vedrete! E poi assaggia 'sto Montepulciano...». Siamo all'Osteria del Boss,
una splendida cantina medioevale ai limiti della zona rossa: c'è tutto un entrare ed uscire, un salutarsi, un abbracciarsi, uno
scambiarsi battute. I panini sono ottimi, prosciutto e formaggio aquilani, il vino: Montepulciano!... c'è tanta voglia di
ritrovarsi, di raccontarsi, di to rnare a vivere.
La sera saremo a fare gli spettacoli. Allora ha senso, sì, anche il teatro. (...)
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NAZIONALE
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14
Data:
06-09-2010
CittàOggiWeb
La provincia di Milano a Robecchetto per sostenere le popolazioni abruzzesi
di Monticchio
06 Settembre 2010
Domenica nella chiesa parrocchiale di Santa Maria delle Grazie
Il Vicepresidente Maerna: “Una giornata che ha fatto emergere lo spirito più profondo dell'essere comunità che assiste, e
dello straordinario sforzo dei volontari e della Protezione Civile” Robecchetto con Induno Una giornata speciale, ideata
per rinsaldare il legame forte di Robecchetto con Monticchio, frazione dell'Aquila segnata segnati dal sisma che colpì
l'Abruzzo nell'aprile del 2009.
Domenica 5 settembre- su indicazione del Presidente, On. Guido Podestà- il Vicepresidente della Provincia di Milano,
Novo Umberto Maerna, ha partecipato alla Santa Messa celebrata per accogliere i giovani della comunità parrocchiale di
Monticchio, che Robecchetto ha supportato con uno stanziamento di 15mila euro, obiettivo raggiunto grazie alla decisione
di assegnare- da parte del Comune- un euro per abitante e del risultato di una sottoscrizione promossa in paese.
Accanto al sindaco Maria Angela Misci, al vicesindaco Alessandro Foieni e agli altri componenti dell'Amministrazione
comunale, il Vicepresidente Maerna ha voluto incontrare anche il personale della Protezione Civile che si è recato in
Abruzzo nei giorni difficili del dopo terremoto. “Avendo ricoperto in passato il ruolo di assessore provinciale alla
Protezione Civile, ribadisco ancora una volta la mia ammirazione per le donne e gli uomini della Protezione Civile”, ha
detto Maerna, “che, come detto da Sua Santità Benedetto XVI, sono autentici missionari di solidarietà.
Il senso di questa giornata, del resto, sta nella dimostrazione di vicinanza che la comunità di Robecchetto ha espresso- in
un frangente così drammatico- nei confronti di Coppito e Onna. Ringrazio il sindaco, l‘Amministrazione e tutti coloro i
quali hanno dato il proprio contributo per questa intrapresa così nobile e disinteressata”.
La giornata di festa è proseguita con delle esibizioni calcistiche al campo sportivo di Robecchetto. La Provincia di Milano
si è anche impegnata ad erogare un contributo economico per sostenere lo sforzo solidale dell'Amministrazione di
Robecchetto.
CittàOggiWeb
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Data:
Corriere della Sera
07-09-2010
Il blackout dei sismologi: «Niente più dati sulle scosse»
7 set 2010 Corriere Della SeraVirginia Piccolillo RIPRODUZIONE RISERVATA
Bertolaso: giusto, bisogna fermare i profeti di sventura
Boschi: troppi allarmismi, ridurremo le informazioni
ROMA «Basta parlare di questo sciame sismico. C'è chi costruisce da delinquente e la colpa è sempre dei sismologi.
Allora è meglio che le informazioni non le mettiamo più sul web. Ne daremo poche che non pot r a nno e s s e r e t r a vi s
a t e » . Sbotta Enzo Boschi, il numero uno della scienza dei terremoti che in questi giorni torna a «deludere» chi spera
che possa servire a prevederli. È costretto a confessarlo a chiare lettere il direttore dell'Istituto nazionale di vulcanologia
(Ingv): «Non abbiamo fatto alcuna previsione di una imminente scossa più forte. Non siamo in grado di prevedere nulla».
(Eidon/Gianori) Sopra, la pagina web dell'Istituto nazionale di vulcanologia. Il presidente Enzo Boschi ha detto che
saranno limitate le informazioni diffuse su Internet: «Ne daremo poche che non potranno essere travisate». A sinistra il
centro storico dell'Aquila dopo il terremoto dell'aprile 2009 Uno sfogo pieno di amarezza quello del vulcanologo che la
Procura dell'Aquila ha chiesto di rinviare a giudizio, per «negligenza», assieme agli altri sei componenti della
commissione Grandi rischi che alla vigilia del terremoto del 6 aprile minimizzò sul rischio imminente. Ora ci si ritrova in
una situazione spinosa. Uno sciame sismico che dura da più di un anno. Scosse piccole, ma continue. Giampaolo Giuliani
che torna a segnalare un aumento del radon, come prima della scossa che provocò 308 morti. Terremotati allarmati che
tornano a dormire in auto o nelle tende montate dalla protezione civile regionale. Ad alimentare il panico una nota inviata
proprio dall'Ingv che dava al 2% il rischio di una scossa forte entro oggi. Boschi si inalbera: «Ma il 98% delle possibilità
che non avvenga è una notizia positiva, non negativa. È stata interpretata male. È solo una nota statistica che inviamo ogni
settimana alle autorità locali. Serve come esercitazione. E basta. Invece ne è nato un casino. Stiamo valutando di smettere
di informare, e di non rendere raggiungibili i nostri dati via web, perché vengono usati per arrivare a conclusioni che non
stanno né in cielo né in terra». «Ogni volta che c'è un terremoto c'è la solita sceneggiata sottolinea Boschi . Basterebbe
verificare la tenuta degli edifici, abbandonare quelli che non resistono al sisma e ristrutturare quelli per cui è possibile
intervenire, oltre a costruire gli edifici nuovi in maniera antisismica. In Italia invece si costruisce male, perché tutto
diventa un affare, e non si fanno i controlli».
Esulta il capo della protezione civile Guido Bertolaso che, al congresso della società geologica italiana a Pisa, si è
scagliato contro «i profeti di sventura»: «Sono d'accordissimo sulla limitazione dei dati scientifici. Devono essere
utilizzati dal mondo della ricerca per trarre conclusioni. Tutto questo chiacchiericcio invece nuoce anche a noi. Perché in
queste situazioni tutti si sentono scienziati e intralciano il nostro lavoro».
L'idea di mettere in rete i dati sulle scosse era nata all'Ingv a seguito delle proteste degli aquilani che lamentavano
proprio scarsa informazione. Per mesi il sito è stato cliccato quasi ossessivamente dai terremotati. Ma, spiegano all'istituto
di vulcanologia, «le piccole scosse sono il battito del cuore della terra. Quella sequenza sismica di magnitudo 2 o poco più
serve a noi. E ci serve per fare mappe sismiche che continuiamo a dare alle autorità amministrative locali, ma vengono
regolarmente inascoltate».
Protesta invece il presidente di Assoconsumatori Italia, Alessandro Miano: «Non è tacendo una notizia che si risparmiano
conseguenze alla popolazione in occasioni di simili eventi».
Argomento:
NAZIONALE
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16
Data:
06-09-2010
Dagospia.com
C'È UNA SUP-POSTA PER FINI – NÉ INFAME NÉ TRADITORE, SOLO RIDI
COLO – GIANMENEFREGO HA UN RUOLO ISTITUZIONALE SOLO QUANDO GL
I FA COMODO – FINI CI METTE 16 ANNI A SCOPRIRE CHE SILVIO
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È UN SÒLA? SEMPRE MENO DI VERONICA – DOPO “A FRA', CHE TE SERVE?”, “A GIANFRA', CHE TE
SERVE?” – A FORZA DI RAVVEDIMENTI, SI CHIUDERÀ IL CERCHIO E TORNEREMO TUTTI A PREDAPPIO
– FELTRI VEDE LA PAGLIUZZA DI FINI MA NON LA TRAVE DEL PIFFERAIO DI ARCORE …
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Il discorso di Fini è quello di uno che dal 1994 ad oggi ha vissuto sulla luna. E' colpa sua, di Casini, Mastella e Bossi se
c'è Berlusconi. Fortunatamente il viale del tramonto è ben visibile. Dispiace che Dagospia abbia fatto come tognazzi nel
film "il federale".
GIANFRANCO FINI Lettera 2
Caro Dago, che il discorso di Mirabello non sia piaciuto ai giornali schierati contro Fini e ai suoi ex colonnelli non ci sono
dubbi. Su un punto, però, da osservatore, non comprendo le"grida di dolore" dei suoi attuali detrattori(sino a pochi mesi fa
tutti fedeli a lui), ovvero che Fini non sia più di destra. Quanto detto a Mirabello fa parte dei valori e degli ideali della
destra. Se qualche intellettuale di destra, magari di quelli noti, mi vuole erudire, attendo, in modo sommesso. Cordiali
saluti.
Giovanni Attinà
Lettera 3
Ritengo Fini, nè infame nè traditore, ma ridicolo (che é molto peggio). Uno che ha la faccia di presentarsi a Mirabello con
la sua compagna ereditata da Gaucci (la candita fanciulla, con le capacità che ha di moltiplicare i quattrini, perché non la
fanno ministra dell'Economia?), dimenticandosi per strada il cognatino (é rimasto in panne con la sua Ferrari sulla rotta
Montecarlo-Mirabello?) e senza dire una parola di spiegazione ai guai in cui si é infilato, meriterebbe un monumento alla
"difesa della famiglia"...
Caso mai potrebbe curarne la creazione la suocera, che di arte se ne intende! Non é da tutti, infatti, passare direttamente
dai fornelli alla produzione di spettacoli televisivi in età già avanzata....
Bigy
berlusconi premio grande milano sul duomo ap Lettera 4
L'anno scorso Fini non voleva partecipare a Mirabello, che era festa PdL, perché diceva che il presidente della Camera
non fa politica. Fino all'ultimo momento è stata in forse la sua partecipazione. I suoi collaboratori hanno dovuto
convincerlo a venire.
Quest'anno è ancora Presidente della Camera. Perché può fare politica?
L'anno scorso le strade di Mirabello non erano chiuse, quest'anno sì. L'anno scorso c'era un sistema d'ordine normale,
quest'anno anche la protezione civile. Fini cosa temeva?
Cordiali saluti
Patricia Mattioli
Lettera 5
Dagucci caro ,
in Italia la poltrona della camera è pericolosa ,do you remember bertynights? anche Fini ha fondato un partito di lotta e di
governo, c'è solo una piccola chiosa da fare : c'hanno TUTTI rotto er cazzo......
venticello
Lettera 6
Ha ragione Fulvio (lettera 8) . Secondo Fini il PDL è finito? Bene, andiamo a votare e poi verificheremo quanti voti hanno
preso i tipini fini e quanti ne ha ottenuti il PDL ! così vedremo chi è fini......to .
PIOMBO ROVENTE
TULLIANI Lettera 7
Caro Dago, nella posta di stamattina (Lunedì 06 settembre), si può leggere il commento di un lettore che parla di Fini
come del "Presidente della Camera del suo Governo". Sarebbe il caso di recuperare dal cassetto un po' di educazione
civica da spalmare a rate durante gli studi della scuola media superiore, altrimenti, tra qualche anno, la gente penserà che
siamo veramente in una repubblica presidenziale. Già ci avevano pensato le "guide" Ramazzotti e Pausini ad insultare
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
17
Data:
06-09-2010
Dagospia.com
C'È UNA SUP-POSTA PER FINI – NÉ INFAME NÉ TRADITORE, SOLO RIDI
COLO – GIANMENEFREGO HA UN RUOLO ISTITUZIONALE SOLO QUANDO GL
I FA
– FINI
CI tacciandolo
METTEdi16
ANNI
A aSCOPRIRE
CHE SILVIO
Gianni
Letta,COMODO
in veste di Segretario
di Stato,
"politici
buoni
farsi vedere nei momenti
di visibilità..."
Adesso, si confonde il Presidente della Camera dei Deputati con il Presidente della Camera del Governo... Dove andremo
a finire!? Altro è il discorso dell'opportunità, da parte di Fini, di fare un discorso politico essendo egli Presidente della
Camera dei Deputati, ricoprendo cioè una carica istituzionale.
Ma su questo punto potremmo allargare il discorso a tanti personaggi, partendo dal Presidente della Repubblica e
passando per il Presidente del Consiglio e per alcuni Magistrati, che tante volte hanno confuso i propri ruoli. Da quali
pulpiti posso partire questi attacchi a Fini!? Come ti ho scritto recentemente, caro Dago, erano e sono ingenue quelle
persone che credevano (e credono) che Fini non avrebbe venduto a caro prezzo la propria pelliccia.
Johnkoenig
Lettera 8
Caro Roberto, Fini ci ha messo 16 anni per capire chi fosse B.? Sempre meno
di Veronica.
Margherita - Venezia
Lettera 9
Gentile Dago,
sì, il partito dell'amore è morto.
Per fortuna che almeno c'e' il partito della simpatia: quella innata e straripante di Barbareschi, Granata, Raisi.
Marco Aquilani
VITTORIO FELTRI Lettera 10
Caro Roberto, Fini è passato dal saluto romano alla kippah ? Perché ? Può
convertirsi solo san Paolo ?
Margherita - Venezia
Lettera 11
Dago,
ma ti rendi conto?
Tutto questo casino perchè ET ha messo in testa al maritino che lui non può fare il gregario???
Ma non è che il vero succube della topa è proprio Fini e non è SB?
Noi qui a godere di questo scambio quasi tennisstico di battute senza avere potere, voce, voglia ed entusiasmo di e per
fare qualcosa.
La verità è che tutto l'emiciclo inizia a farsela sotto e comincia a pensare che se si andasse a votare a breve, devono farci
venire a prendere dall'autista, uno per uno, portarci ai seggi, offrirci la colazione e riportarci a casa....
Berlusconi si guarda bene dal pensare ad un voto a primavera quando l'autista dovranno mandarcelo nelle case fuori porta
e pensa a dicembre quando tutti saremo in città per far compere!!! Con quali soldi, poi???
Buona giornata
Arturo Bandini
Lettera 12
cara dagospia ,
se io fossi il tesoriere di un partito e dovessi creare dei fondi neri, venderei un appartamento all'estero ad una società off
shore per un determinato prezzo uffciale, direi 300.000 euri e poi mi intascherei la differenza del prezzo , direi 700.000
euri su di un conto alle Caiman piuttosto che a Jersey . Poi , magari, il mediatore si incassa la provvigione in natura ,
affittando la casa a picciol prezzo.
Gianni Letta al festival di Venezia Ah già, ma di questo non si può parlare , perchè, come è stranoto, partiti, industriali,
società, imprenditori italiani non si creano fondi neri all'estero...Che ne pensi?
Buster Brown ed il suo fido Medoro
Lettera 13
Caro Dago, Fini è ormai finito più a sinistra dell'ex radicale Rutelli e non sarà il richiamo nostalgico alle sue origini
missine e alla lacrimuccia alla memoria di Almirante (nonostante la scomunica di donna Assunta), che creò il mostro, a
far votare per il suo nuovo partito gli ormai ex camerati.
Fini ci deve dire che ne ha fatto della casa di Anna Maria, e pure subito.
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
18
Data:
06-09-2010
Dagospia.com
C'È UNA SUP-POSTA PER FINI – NÉ INFAME NÉ TRADITORE, SOLO RIDI
COLO – GIANMENEFREGO HA UN RUOLO ISTITUZIONALE SOLO QUANDO GL
I FA COMODO – FINI CI METTE 16 ANNI A SCOPRIRE CHE SILVIO
Asdrubale
Lettera 14
Caro Dago,
Prima Repubblica : Il costruttore don Gaetano Caltagirone al braccio destro di " zu Giulio ", Franco Evangelisti : " 'A Frà,
che te serve ? ". Seconda Repubblica : L'ex cassiere della " Balena bianca " romana, guidata da Vittorione Sbardella, detto
" Lo Squalo ", Giorgio Moschetti, " er biondo ", a Fini, allora capo di AN : " 'A Gianfrà, che te serve ? ".
E voi chiamatele, se volete, finanziamenti ( illeciti ? ), o più volgarmente mazzette ai partiti... Utili per una " buona
battaglia ", o per impinguare i conti di qualche " furbetto dell' appartamentone " ?
veronica_lario01g Da lassù, valutino e giudichino le buonanime della contessa Colleoni, fascista ma di buon cuore, e dei
predecessori di " Gianmenefrego ",repubblichini ma onesti, Giorgio Almirante e Pino Romualdi...
Un saluto
pietro mancini
Lettera 15
Dago darling. Fini era famoso un tempo per non dir nulla ma dirlo bene. Poi é diventato famoso per le sue diarroiche
esternazioni luogocomuniste. Ora dice troppo e lo dice sguaitamente (ma sempre legnosamente). Preoccupano soprattutto
i suoi ravvedimenti sulle tante vie che conducono a Damasco (a.k.a. il Potere), che in fatto di vie è come Roma.
E se domani (sottolineo il se, come nella canzone) ne avesse un altro di ravvedimenti e riscoprisse Predappio e, afferrato
saldamente il Potere, dedicasse vie e piazze a Benito Mussolini? Meditate, meditate genti.
Natalie Paav
fini barbareschi Lettera 16
Egregio Dott. D'Agostino, certo è che a leggere la Sua posta devo ammettere che il Tg1 di Minzolini produce gli effetti
sperati. Tutta questa gente che critica o fanno parte delle squadre della libertà, per cui hanno il compito d'invadere le
caselle di posta elettronica dei siti internet d'informazione più importanti con sproloqui contro Fini, oppure non hanno
ascoltato il discorso del Presidente della Camera.
Io che sono di destra, che ho sempre votato Berlusconi (alle ultime turandomi per davvero il naso), che credo nella
rivoluzione liberale promessa da quest'ultimo ma mai attuata per suoi limiti politici e sue esigenze personali (si è fatto
SOLO i cosiddetti cazzi suoi), come si può a questo punto sostenerlo ancora ed inveire contro Fini? E' Fini che parla
davvero di programmi, esorta provvedimenti quali il quoziente familiare e l'abolizione delle province, crede ed invoca le
riforme condivise, l'unico modo per garantire continuità nella ripresa di questo Paese.
GRANATA Allora mi chiedo perchè la gente è ancora incantata dal pifferaio di Arcore? Se non fosse per Fini, noi delusi
di destra quali alternative avremmo a Berlusconi? Perchè Il Giornale e Libero non ci parlano della storia dei Berlusconi
con la dovizia di particolari che usano per l'appartamento di AN a Montecarlo? Cioè ma dico stiamo scherzando? Esaltare
la pagliuzza di Fini e nascondere le travi di Berlusconi? E c'è gente che si esalta ed attacca Fini come se fosse il male
assoluto!
Piuttosto vorrei sapere dal Direttore Feltri cosa ne ha fatto delle firme, tra le quali vi era anche la mia, che raccolse
quando era direttore di Libero per esortare il Governo Berlusconi a non dimenticarsi della promessa di abolizione delle
province!!! Distinti saluti (e per la credibilità del Suo sito d'informazione, non dimostri troppo il Suo tifo per Berlusconi)
Luca
[06-09-2010]
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
19
Data:
06-09-2010
Dagospia.com
LE GHEDDAFINE PERSUADONO PIÙ DEI PRETI – A TRADATE UN PREMIO
A CHI PRESERVA LA “RAZZA ARIANA” – QUALCUNO SPIEGA A ROTONDI C
HE NON HA FONDATO LUI IL PDL? – A BERLUSCONI NON GLIENE
V
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A BENE UNA: PURE TREMONTI LO SBERTUCCIA –– TELEFONATA A RADIO3: SE SAKINEH FOSSE
AMERICANA LE TOCCHEREBBE LA SEDIA ELETTRICA – POLITICI COME COCCODRILLI, LE LACRIME
DEL “POLITICAMENTE CORRETTO”…
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Nel corso di una splendida arringa (che filmai per Mattino5) al quartiere Lagaccio, Don Gallo spiegò in puro ligure a chi
fiaccolava contro l'Islam, che a Genova nel '500 di moschee ce n'erano addirittura tre...
L'ARRIVO DELLE GHEDDAFINE Mons.Tettamanzi, che ha esortato le istituzioni milanesi " a lasciar costruire ai
musulmani, a loro spese e nel pieno rispetto della legalità», un luogo di culto, sta collezionando una lunga serie di porte in
faccia.
Se la richiesta fosse stata formulata da Gheddafi le architette sarebbero già al lavoro e un corteo di pon pon girls
aprirebbe un sopraluogo del Colonnello nei cantieri dell' Opera ( affidata, per accellerare i tempi alla Protezione Civile).
M.Lombezzi
Lettera 2
Caro Dago, Rutelli, a Labro, si è autodefinito " capo-villaggio "... Allora bastava farsi assumere dalla Valtur senza mettere
in piedi Alleanza per l'Italia..
Gianni Morgan Usai
Lettera 3
Caro Dago, un paese che produce eroi ha il cancro nelle viscere e questo cancro è la mafia, l'ndrangheta, e ci sta
infettando tutti. Questa è la priorità assoluta. Altro che processi brevi del c.
L.B.
LETIZIA MORATTI DIONIGI TETTAMANZI Lettera 4
"Il sindaco Candiani di Tradate " racconta Il Fattoquotidiano "ha emesso l'editto sui bambini. Prescrive, nella Repubblica
italiana nata dalla Resistenza: 'Il Comune elargirà 500 euro di premio per ogni bambino nato. Ma solo se entrambi i
genitori del bambino sono italiani'.
Vuol dire: bianchi. L'editto eredita lo spirito del 'pacchetto di leggi per la difesa della razza' del 1939" e ,forse, ipotizzo,
prelude all'istituzione del "Premio Erode", per
"chi-cerchi-anche-con-misure-radicali-di-attuare-il-riequilibrio-etnico-del-paese".
Anche se fate un figlio con Naomi Kampbell, a Tradate, "guai ai MULATTI!"...
Lettera 5
Caro Dago, è con infinita tristezza che ho appreso dell'esecuzione del sindaco di Pollica, il Sig. Vassallo. In attesa di uno
Stato degno di questo nome tocca aspettarci le solite reazioni di circostanza.
Una per ora mi ha colpito, del Super Intelligente : "Il suo lavoro dovrà essere un esempio per tutti"; alla luce dei fatti mi
sarei aspettato "per tutti gli altri". Io mi sentirei sporco come una latrina, ad accettare di essere eletto grazie ai voti di
schifosi farabutti capaci di far questo Ora speriamo solo che non salti su qualcuno a dire "Quello stronzo di Vassallo ha
fatto solo pubblicità alla Camorra".
QualcunoIProiettiliNonLiPrenderàMai
Francesco Rutelli Lettera 6
Caro Dago, Michela Murgia ha vinto il premio Campiello 2010 con il suo libro " Accabadora", che non ho letto ma di cui
conosco l'argomento che so abbastanza miserrimo. Sono sardo come la Murgia , ma non sono così campanilista da non
essere infastidito dal fatto che questa scrittrice abbia superato , tra gli altri, Gianrico Carofiglio di cui ho letto tutti i libri e
che trovo semplicemente eccezionale .
Questo mi porta a pensare a tutti quegli attori del cinema che ci hanno fatto trepidare e sognare con le loro magistrali
interpretazioni ma che non hanno mai vinto un Oscar, tranne qualcuno di loro che in tarda età l'ha avuto come
riconoscimento alla carriera. Ne deduco che le giurie , sia per i premi letterari , per il cinema o per il Nobel, lasciano il
tempo che trovano in quanto a serietà e correttezza.
Renor
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
20
Data:
06-09-2010
Dagospia.com
LE GHEDDAFINE PERSUADONO PIÙ DEI PRETI – A TRADATE UN PREMIO
A CHI PRESERVA LA “RAZZA ARIANA” – QUALCUNO SPIEGA A ROTONDI C
HE7 NON HA FONDATO LUI IL PDL? – A BERLUSCONI NON GLIENE
Lettera
Caro Dago il padre di Michael Jackson ha dichiarato : «HoVpicchiato Michael ma ho dovuto farlo perché all´epoca c´erano
tante bande giovanili. Molti di quei ragazzi finivano in prigione, in molti sono morti. Lui non doveva finire così». Che
padre affettuoso e premuroso !
Certamente lui non doveva finire cosi , doveva finire : sfruttato fin dalla più tenera età dal padre padrone , diventare poi
complessato e pieno di fobie, compromesso nella sua crescita psicologica fino disastro finale, la morte per abuso ed
overdose di farmaci .
Felice S.
Naomi Campbell e Vladislav Doronin Lettera 8
Caro Dago, E' noto che "prima pagina" di radio tre sia considerata da tempo il blog audio di riferimento per le simpatie
del pubblico di sinistra, è noto anche come la gestione degli ascoltatori che telefonano si sintonizzi affettuosamente con
gli abituè di questa bacheca ed è quindi naturale che contro Shakinè l'iraniana, per salvare la vita alla quale si sta
mobilitando mezzo mondo, venga fatta passare una vergognosa ed incredibile telefonata giustificatoria.
In sintesi "..l'Iran ha la pena di morte come d'altronde anche gli Stati Uniti, pertanto non ci scassate la minchia con questa
Shakinè che negli Stati Uniti sarebbe stata condannata, per il suo crimine, alla sedia elettrica..". La solita scimmietta di
turno non ha avuto altro da dire che" ..il tempo a disposizione è terminato, arrivederci a domani." Max
Lettera 9
Dago, Placido ci dice che in Parlamento ci sono personaggi peggiori di Vallanzasca; faccia i i nomi please. Luigi A
Lettera 10
Manca solo il numero verde, 800 .. .. (l'avremo ma non so quando), poi saremmo sistemati. Una pattuglia di audaci
parlamentari, sempre di vedetta, ricevuta la richiesta d'aiuto, si partirà, si recherà sul luogo, de visu prenderà atto della
necessità d'intervento e la missione del parlamentare del XXI secolo sarà adempiuta. Coraggio, solo un numero e le nostre
pene di cittadini solinghi con le nostre sventure, sarà finita.
Michela Murgia phMarinoPaoloni Questo annunzia trionfalmente Rutelli in uno dei tanti convegni che pullulano per
l'Italia nell'estate calorosa del 2010, un nuovo modo per giungere al cuore degli elettori lusingati da promesse fallaci.
Rutellianamente parlando però, questa è un'altra cosa: "Soccorso Parlamentare" del III Polo (Alleanza per l'Italia),
costasse un occhio della fronte. E se più chiamate coincidessero contemporaneamente?
Niente paura! Siamo armati di maschere ad hoc e ciascuno può essere Rutelli in più luoghi: una novità politica
dell'ubiquità. Laudato sii pel tuo viso imperlato, o Rutelli, e pè i tuoi grandi cerulei occhi ove si spegne l'ultima bugia!
Celestino Ferraro
Lettera 11
Caro Dago, ma veramente Rotondi si crede cofondatore del Pdl? Qualcuno gli può spiegare che non conta niente? Josto
Lettera 12
Bossi in televisione e in foto ,ora sempre con il figlio Renzo : ma l'avete vista la viva intelligenza che traspare dallo
sguardo ,le qualità morali che emergono immediatamente ,la prontezza di spirito che risalta nel volto!
Si capisce perfettamente il tipo di elettorato di riferimento..... Propaganda Fide(l Castro) Purtroppo la morte di Cossiga si
vede fin troppo dalle parti di Dagospia. Peccato.
Lettera13
Caro Dago permettimi 2 segnalazioni eloquenti circa lo stato di incompletezza cronica che caratterizza il nostro Paese...a
tutti i livelli.... - Rai Uno: lodevole iniziativa "cultural-didattica" che porta il Rigoletto sulla rete ammiraglia...location
magnifica, attori molto intensi....una scelta nuova.....è possibile però che nessuno abbia pensato a mettere dei sottotitoli
per permettere ai "profani" di seguire con più trasporto???
michael jackson A Teatro consegnano il libretto, ai telespettatori solo il bollettino per pagare il canone... - Evento Vogue
Fashion Day (Milano, 9 Settembre): interessante iniziativa "international"...boutique delle grandi firme aperti tutta la
notte...e parte del ricavato dovrebbe essere destinato a "rinverdire" la città di Milano....mi chiedo però se è possibile che
nessuno, tra gli organizzatori, abbia pensato di stampare degli inviti su carta riciclata?!?!?!?!
Piccolo accorgimento per garantire la giusta coerenza e la doverosa attenzione "vera" a ciò che ci circonda!!! davvero un
peccato non riuscire mai ad offrire un'immagine all'altezza e inappuntabile... un saluto clo
Lettera 14
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
21
Data:
06-09-2010
Dagospia.com
LE GHEDDAFINE PERSUADONO PIÙ DEI PRETI – A TRADATE UN PREMIO
A CHI PRESERVA LA “RAZZA ARIANA” – QUALCUNO SPIEGA A ROTONDI C
HE NON
HA FONDATO
LUI
IL PDL?
– A BERLUSCONI
NON
GLIENE
Un Ministro
della Repubblica
(Tremonti) non
qualifica
una affermazione
del Governatore della
Banca
d'Italia "Roba da
V
bimbi"! Qualunque cosa il Governatore abbia detto. La volgarità e il degrado civile e morale in questo maledetto periodo
sta contagiando tutto e tutti. Giuseppe Alù
sakineh Lettera 15
Certo che a Berlusconi, in questo 2010 di merda, non gliene va bene una. Manco ha finito di dire che il ministro dello
sviluppo economico ad interim lo ha fatto benissimo. che Tremonti, lo stronzo, 12 ore dopo lo sbertuccia (come
Napolitano): è urgente nominare il ministro dello sviluppo economico. GIEMME
Lettera 16
Dago mi sono rotto di questi appelli viscidi e falsi per salvare la vita a quella povera Sakineh. E' facile piangere con un
"impegno politicamente corretto". Piu' difficile é piangere per le brutte cose fatte dai nostri alleati. In Arabia Saudita
almeno 102 tra uomini e donne, tra cui 39 cittadini stranieri, sono stati messi a morte nel 2009.
GIANFRANCO ROTONDI Molti di loro erano stati condannati alla pena capitale per crimini non violenti, come reati di
droga, "sodomia", blasfemia e apostasia. La maggior parte delle esecuzioni sono state pubbliche.
Alberto - Treviso
[06-09-2010]
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
22
Data:
06-09-2010
Il Giornale della Protezione Civile.it
Protezione Civile di Trento: nuovo accesso alla sede
Protezione Civile di Trento:
nuovo accesso alla sede
Al via i lavori per la rotatoria di Marco di Rovereto: sarà migliorata la sicurezza per veicoli e pedoni
Lunedi 6 Settembre 2010 - Dal territorio
Alla presenza dei funzionari del Servizio infrastrutture stradali e ferroviarie, del direttore lavori ing. Antonio Lotti, dei
rappresentanti del Comune e della ditta che si è aggiudicata l'appalto - la Italbeton S.r.l. - sono stati inaugurati questo
pomeriggio i lavori che miglioreranno la sicurezza sia per i veicoli che per i pedoni lungo la statale 12 del Brennero, nei
pressi del bivio per l'accesso nord all'abitato di Marco di Rovereto. Durante i lavori sarà inoltre realizzato un nuovo
accesso alla sede della Protezione Civile di Trento, che consentirà anche un più facile transito ai mezzi.
(red)
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
23
Data:
06-09-2010
Il Giornale della Protezione Civile.it
La terra trema ancora
Paura nell'aquilano per le numerose scosse: attivati alcuni servizi per fornire informazioni ai cittadini. Scossa di
magnitudo 3.7 anche in provincia di Forlì-Cesena.
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Non si arresta lo sciame
sismico sui Monti Reatini
tutti gli articoli » Lunedi 6 Settembre 2010 - Dal territorio
Ancora scosse nell'aquilano. Nel fine settimana l'INGV - Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - ha registrato 6
lievi scosse tra L'Aquila e Rieti. La prima, di magnitudo 2, si è verificata alle 5:31 di sabato 4; a questa ne sono seguite,
sempre nella giornata di sabato, un'altra di uguale magnitudo alle 11:22 e una di magnitudo 2.9 alle 15:27. Ieri ne sono
state registrate altre tre, di cui due di magnitudo 2 - alle 12:09 e alle 22:06 - e una di magnitudo 2.5 alle 18:14. Tutte le
scosse si sono verificate intorno ai 10 chilometri di profondità, con epicentro nel distretto sismico dei Monti Reatini, nei
pressi dei comuni che da settimane sono interessati dallo sciame sismico: Borbona in provincia di Rieti, e Barete,
Cagnano Amiterno, Capitignano e Montereale in provincia dell'Aquila.
Le scosse continuano da settimane, e tra la popolazione è tornata la paura per un possibile terremoto di maggiore entità. In
tanti hanno lasciato la città o hanno deciso di dormire in auto o in roulotte, mentre nell'Alta Valle dell'Aterno la
Protezione Civile ha provveduto ad allestire tensostrutture e tende, per ospitare gli abitanti in caso di emergenza. Per
fornire assistenza alle popolazioni dei comuni interessati dallo sciame sismico, è stato potenziato il servizio di contact
center della Linea Amica Abruzzo: chiamando il numero verde 800 155 300, i cittadini riceveranno una rapida assistenza.
Il servizio, normalmente attivo dalle 9 alle 18, è stato prolungato fino alle 22 su richiesta del Commissario per la
Ricostruzione Gianni Chiodi. Inoltre, al fine di potenziare i canali di comunicazione e informazione per i cittadini, sul sito
www.commissarioperlaricostruzione.it saranno pubblicate le richieste poste più frequentemente e le relative risposte. Da
oggi sarà anche attivato l'ufficio Urp mobile a Montereale e a Cagnano Amiterno, a disposizione dei cittadini per ricevere
informazioni e notizie sulle scosse che si verificano nell'Alto Aterno. Come ha spiegato Gianni Chiodi, con questa
iniziativa Linea Amica Abruzzo "vuole sostenere e rassicurare tutti coloro che stanno vivendo un particolare momento di
preoccupazione e sofferenza".
L'INGV ha registrato una scossa sismica anche in provincia di Forlì-Cesena, nei pressi di Bertinoro, Cesena, Meldola e
Forlimpopoli. La scossa, avvertita dalla popolazione, si è verificata poco dopo le 9, con magnitudo 3.7. Dalle verifiche
effettuate dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile non risultano al momento danni a persone o
cose.
(red - eb)
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
24
Data:
06-09-2010
Il Giornale della Protezione Civile.it
Frecce tricolori, 50 anni di attività
Frecce tricolori,
50 anni di attività
I prossimi 11 e 12 settembre la pattuglia acrobatica sarà presente in Friuli
Lunedi 6 Settembre 2010 - Dal territorio
Domenica 12 settembre si svolgerà a Rivolto (Ud) la consueta esibizione delle frecce tricolori, che festeggiano anche i
primi 50 anni di attività. L'assessore regionale, Riccardo Riccardi, in occasione della conferenza stampa indetta per
illustrare, soprattutto, l'impegno delle pubbliche amministrazioni per la prossima manifestazione, ha dichiarato: "La
Pattuglia acrobatica nazionale da sempre e' legata alla nostra regione ma allo stesso tempo il Friuli Venezia Giulia e le
proprie istituzioni sono sempre state vicine alle 'nostre' Frecce Tricolori''.
La Regione, in particolare attraverso la Protezione civile e Turismo FVG, ha voluto svolgere ''per un'occasione
straordinaria'' un ruolo molto attivo nell'organizzazione della manifestazione, alla quale sono attesi oltre 500 mila
spettatori: la Protezione civile del Friuli Venezia Giulia metterà pertanto a disposizione, a supporto delle forze dell'ordine,
oltre 1.300 volontari e 40 tecnici, che verranno coordinati anche attraverso due ''centri'' locali, insediati a Codroipo e
Basiliano. Un costante collegamento radio sarà garantito a tutti i volontari, attraverso due centri e la Sala operativa di
Palmanova che si avvarranno di canali di una specifica rete digitale multiaccesso, predisposta per l'occasione. Per la
giornata di domenica è prevista anche la partecipazione del ministro della Difesa, Ignazio La Russa.
(red.)
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
25
Data:
06-09-2010
Il Giornale della Protezione Civile.it
Nuova Zelanda: terremoto di magnitudo 7 a Christchurch
Nuova Zelanda: terremoto
di magnitudo 7 a Christchurch
Dichiarato lo stato d'emergenza. Città paralizzata, presidiata dall'esercito
Lunedi 6 Settembre 2010 - Esteri
Venerdì scorso alle 4:35 del mattino, ora locale (le 18:35 italiane) si è verificata una fortissima scossa di terremoto, durata
circa 40 secondi, a 30 chilometri a ovest di Christchurch, seconda città della Nuova Zelanda, a 16 chilometri di
profondità.
La città ha 342mila abitanti e si trova sulla costa orientale dell'Isola Sud, una delle due che formano la Nuova Zelanda.
Inizialmente il terremoto era stato valutato di magnitudo 7,4 dal Servizio geologico degli Stati Uniti (USGS), ma in
seguito la stima è stata rivista a 7,0.
Il sisma, il più devastante degli ultimi 80 anni, ha provocato solo una vittima, ma diversi sono stati i feriti, di cui due
gravi. Circa 350mila facciate di palazzi sono crollate bloccando le strade, la luce e le linee telefoniche sono saltate, alcune
condutture idriche sono state tranciate di netto e fra gli abitanti si è scatenato il panico. Il sindaco Bob Parker ha
dichiarato lo stato di emergenza per dare modo alle squadre di soccorso e alla protezione civile di valutare l'impatto
preciso della scossa e per tenere lontani dal centro, la zona piu' danneggiata, curiosi e sciacalli, alcuni dei quali sono già
stati arrestati. Al centro della citta', presidiato da decine di soldati, si puo' accedere solo dopo i controlli di sicurezza per
prevenire crolli e, per motivi di sicurezza, e' ancora in vigore il coprifuoco dalle 19 alle 7.
Il ministro Carter comunicato che le evacuazioni incominciate sono necessarie per la sicurezza dei residenti, dato il
pericolo di caduta di murature. Un portavoce dei vigili del fuoco ha riferito che diverse persone sono rimaste intrappolate
in edifici dalla caduta di soffitti e da uscite bloccate e almeno sei ponti nella regione sono rimasti gravemente danneggiati.
Frattanto sono continuate, a decine, le scosse di assestamento e lo stato di emergenza è stato esteso fino a mercoledi',
mentre a rendere più difficili i soccorsi si e' aggiunto il maltempo con venti fino a 130 km/ora e forti piogge.
(red.J.G.)
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
26
Data:
06-09-2010
Il Giornale della Protezione Civile.it
Il fiume nero: Lambro è di nuovo allarme
Il fiume nero:
Lambro è di nuovo
allarme
Una nuova ondata nera sul Lambro verso le tre di pomeriggio lo scorso giovedì 26 agosto.
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il Lambro in Brianza
tutti gli articoli » Lunedi 6 Settembre 2010 - Dal territorio
L'allarme è scattato dopo che alcuni pescatori e un centinaio di persone hanno visto il fiume prima farsi grigio, poi a
piccole ondate sempre più scuro, fino a diventare nero. Subito è entrato in azione un team d'intervento composto dai
tecnici dell' Arpa, la polizia provinciale e quella locale - di Carate, Verano e Giussano - , i vigili del fuoco, i volontari
della protezione civile, le guardie ecologiche volontarie e gli esperti di Brianzacque.
In un primo momento si è temuto per un altro disastro simile a quello causato dalla manomissione di una valvola alla
raffineria Lombarda Petroli di Villasanta di circa sei mesi fa. A seguito della fuoriuscita di migliaia di tonnellate di
gasolio, il delicato ecosistema del fiume brianzolo è entrato in crisi.
In questa occasione è intervenuto anche il dipartimento Nucleare Batteriologico Chimico Radiologico di Milano, che ha
sorvolato la valle del Lambro con un elicottero per individuare il punto di origine dello sversamento. Verso le 18 è stato
identificato un guasto al collettore che raccoglie gli scarichi fognari di una decina di Comuni dell'Alta Brianza. Lo
scolmatore, collegato col depuratore di Monza, non ha tenuto e le acque reflue di migliaia di abitazioni sono finite
direttamente del fiume. La direzione dell'Asi, proprietaria del collettore, ha fatto sapere che probabilmente il sovraccarico
è stato determinato dalle piogge in concomitanza con i lavaggi di alcuni impianti normalmente effettuati alla fine di
agosto. Non ci sarebbe traccia di idrocarburi dato che l'inquinamento è stato provocato da una mistura colorante e residui
fibrosi.
I lavori di manutenzione straordinaria non hanno comunque impedito lo scatenarsi delle polemiche. L'ambientalista e
studioso Luciano Erba ha subito sentenziato che "E' un massacro continuo" e Legambiente parla di "un quadro
scoraggiante" e definisce il Lambro "una delle grandi vergogne nazionali" poiché "quanto accaduto rappresenta una grave
spia dello stato in cui versa il sistema di fognature e collettori lungo il corso d'acqua".
Dario Allevi, presidente della provincia di Monza e Brianza ha lanciato un duplice appello: ai sindaci "perchè proteggano
le aree verdi rimaste", e allo Stato, alla Regione Lombardia e agli altri enti perchè rivedano "il piano di bacino". Secondo
Allevi, a parte la pioggia "la vera causa di qeusti episodi è fortemente correlata all'occupazione urbana e industriale".
(red) Sara Anifowose
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
27
Data:
06-09-2010
Il Giornale della Protezione Civile.it
'Il Mondo si può cambiare, quale ruolo per il Volontariato'
In occasione del decennale della Fondazione Prociv Lucca, l'Associazione organizza un convegno cui prenderà parte
anche il candidato dal Noberl per la Pace Ernesto Olivero.
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La Prociv Lucca incontra a Torino Ernesto Oliviero.
Consegnati 30.000 tappi di plastica per sostenere il centro di Madaba
tutti gli articoli » Lunedi 6 Settembre 2010 - Dal territorio
L'Associazione Volontari di Protezione Civile di Lucca ha organizzato un convegno dal titolo "Il Mondo si può cambiare,
quale ruolo per il Volontariato", che si terrà venerdì 10 settembre, dalle ore 18, presso l'auditorium di Villa Bottini a
Lucca. L'evento, che fa parte delle celebrazioni del decennale della fondazione della Prociv Lucca, vedrà anche
l'importante partecipazione di Ernesto Olivero, fondatore del Sermig - Arsenale per la Pace - e candidato al Premio Nobel
per la Pace.
Prociv Lucca e Sermig collaborano attivamente in favore delle popolazioni colpite da calamità naturali in Italia e nel
Mondo, effettuando raccolte di generi di prima necessità; ad esempio, grazie alla generosità dei Lucchesi e all'impegno
del Sermig sono state inviate ad Haiti 15 tonnellate di aiuti. Inoltre, sempre in collaborazione con il Sermig si sta
svolgendo la raccolta dei tappi di plastica per sostenere la retta scolastica dei bambini disabili ospitati all'Arsenale
dell'incontro in Giordania.
Durante la giornata a Lucca, Ernesto Olivero visiterà dapprima il Volto Santo in Cattedrale a Lucca e poi incontrerà
Mons. Italo Castellani, Arcivescovo della Diocesi di Lucca; dopo la Tavola Rotonda del convegno a Villa Bottini, Olivero
parteciperà ad una cena con i Volontari della Prociv Lucca.
(red)
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
28
Data:
06-09-2010
Il Giornale.it
Boschi: "Possibile blocco dei dati sui terremoti C'è strumentalizzazione"
articolo di lunedì 06 settembre 2010
Boschi: "Possibile blocco
dei dati sui terremoti
C'è strumentalizzazione"
di Redazione
Per Bertolaso la prevenzione spetta alle amministrazioni. Troppi "profeti di sventura" si sostituiscono a chi studia la terra.
Boschi (Ingv): "Le nostre informazioni sono stumentalizzate. Potremmo non dare più i dati"
Roma - Dopo quasi una giornata sostanzialmente senza scosse (c'è stato un solo sisma, di lieve entità, dalle 22,30 di ieri),
il capo dipartimento della Protezione Civile, Guido Bertolaso, ha detto la sua sullo sciame degli scorsi giorni: "Gli italiani
- ha sottolineato in un messaggio inviato all'85° congresso della Società geologica italiana che si è aperto stamani a Pisa sono stati travolti dalle dinamiche e dalle logiche della crescita economica, che ha archiviato la conoscenza dei rischi
naturali e dei limiti d'uso del territorio tra le voci al passivo. Le conseguenze di tutto ciò diventano più chiare negli anni
che stiamo vivendo: basta sovente un fenomeno temporalesco più intenso del solito per innescare fenomeni disastrosi".
La prevenzione spetta alle amministrazioni Questi fenomeni, secondo Bertolaso, vanno prevenuti. Compito, però, che
non spetta alla Protezione Civile, ma alle amministrazioni che "hanno la responsabilità della gestione ordinaria del
territorio". Ed è proprio questo il problema : "Su questo punto, sottolinea il Capo della Protezione Civile, stiamo
raggiungendo però un livello di forte criticità per la sistematica sottovalutazione del rischio esistente, la mancanza di piani
e programmi di lungo respiro, la scarsa attenzione ai rischi anche quando conosciuti e incombenti". Ecco, quindi, che si ha
un "aumento sistematico delle emergenze e un ricorso sproporzionato agli strumenti propri della Protezione civile. Si
verifica, insomma, quello che nel settore sanitario potrebbe essere una sistematica disfunzionalità dei reparti di un intero
ospedale che provoca il massiccio ricorso alle cure del solo pronto soccorso".
Si affermano profeti di sventura E, alla sottovalutazione dei rischi si aggiunge "l'affermarsi di profeti di sventura al posto
di chi ha scelto la scienza della terra come ragione di vita, il prevalere dell'urlo sul ragionamento, il sovrabbondare
dell'emozione suscitata con i metodi mediatici rispetto all'affievolirsi delle voci che ragionano, studiano, analizzano e
apprestano soluzion
L'Ingv potrebbe smettere di informare A Bertolaso fa eco Enzo Boschi, presidente dell'istituto Nazionale di Geofisica e
Vulcanologia: "Stiamo valutando di smettere di informare, e di non rendere raggiungibili i nostri dati via web, perchè
vengono usati per arrivare a conclusioni che non stanno nè in cielo nè in terra". I principali responsabili, continua
l'esperto, sono i media: "La colpa è dei giornalisti, afferma Boschi, e dei politici locali che hanno la responsabilità in caso
di terremoti perchè non controllano le strutture, ma cercano di scaricarla. Poi ci sono coloro che sono desiderosi di
apparire, e che trovano sempre qualcuno che voglia fargli fare uno scoop".
Basterebbe costruire meglio Anche per Boschi, inoltre, nel nostro Paese si sottovaluta il rischio sismico: "Noi lo diciamo
da 30 anni, ma ogni volta che c'è un terremoto c'è la solita sceneggiata. Basterebbe verificare la tenuta degli edifici,
abbandonare quelli che non resistono al sisma e ristrutturare quelli per cui è possibile intervenire, oltre a costruire gli
edifici nuovi in maniera antisismica. In Italia invece si costruisce male, perchè tutto diventa un affare, e non si fanno i
controlli. In Giappone e California, stati sismici e ricchi come l'Italia, si è riusciti in questa impresa, ma da noi se ne parla
da 30 anni ma non si è fatto nulla".
© IL GIORNALE ON LINE S.R.L. - Via G. Negri 4 - 20123 Milano - P.IVA 05524110961
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
29
Data:
07-09-2010
Il Giornale.it
Sisma, l'Ingv minaccia: "Possibile blocco dei dati Sono strumentalizzati"
articolo di lunedì 06 settembre 2010
Sisma, l'Ingv minaccia:
"Possibile blocco dei dati
Sono strumentalizzati"
di Redazione
Per Bertolaso la prevenzione spetta alle amministrazioni. Troppi "profeti di sventura" si sostituiscono a chi studia la terra.
Boschi (Ingv): "Le nostre informazioni sono stumentalizzate. Potremmo non dare più i dati"
Roma - Dopo quasi una giornata sostanzialmente senza scosse (c'è stato un solo sisma, di lieve entità, dalle 22,30 di ieri),
il capo dipartimento della Protezione Civile, Guido Bertolaso, ha detto la sua sullo sciame degli scorsi giorni: "Gli italiani
- ha sottolineato in un messaggio inviato all'85° congresso della Società geologica italiana che si è aperto stamani a Pisa sono stati travolti dalle dinamiche e dalle logiche della crescita economica, che ha archiviato la conoscenza dei rischi
naturali e dei limiti d'uso del territorio tra le voci al passivo. Le conseguenze di tutto ciò diventano più chiare negli anni
che stiamo vivendo: basta sovente un fenomeno temporalesco più intenso del solito per innescare fenomeni disastrosi".
La prevenzione spetta alle amministrazioni Questi fenomeni, secondo Bertolaso, vanno prevenuti. Compito, però, che
non spetta alla Protezione Civile, ma alle amministrazioni che "hanno la responsabilità della gestione ordinaria del
territorio". Ed è proprio questo il problema : "Su questo punto, sottolinea il Capo della Protezione Civile, stiamo
raggiungendo però un livello di forte criticità per la sistematica sottovalutazione del rischio esistente, la mancanza di piani
e programmi di lungo respiro, la scarsa attenzione ai rischi anche quando conosciuti e incombenti". Ecco, quindi, che si ha
un "aumento sistematico delle emergenze e un ricorso sproporzionato agli strumenti propri della Protezione civile. Si
verifica, insomma, quello che nel settore sanitario potrebbe essere una sistematica disfunzionalità dei reparti di un intero
ospedale che provoca il massiccio ricorso alle cure del solo pronto soccorso".
Si affermano profeti di sventura E, alla sottovalutazione dei rischi si aggiunge "l'affermarsi di profeti di sventura al posto
di chi ha scelto la scienza della terra come ragione di vita, il prevalere dell'urlo sul ragionamento, il sovrabbondare
dell'emozione suscitata con i metodi mediatici rispetto all'affievolirsi delle voci che ragionano, studiano, analizzano e
apprestano soluzion
L'Ingv potrebbe smettere di informare A Bertolaso fa eco Enzo Boschi, presidente dell'istituto Nazionale di Geofisica e
Vulcanologia: "Stiamo valutando di smettere di informare, e di non rendere raggiungibili i nostri dati via web, perchè
vengono usati per arrivare a conclusioni che non stanno nè in cielo nè in terra". I principali responsabili, continua
l'esperto, sono i media: "La colpa è dei giornalisti, afferma Boschi, e dei politici locali che hanno la responsabilità in caso
di terremoti perchè non controllano le strutture, ma cercano di scaricarla. Poi ci sono coloro che sono desiderosi di
apparire, e che trovano sempre qualcuno che voglia fargli fare uno scoop".
Basterebbe costruire meglio Anche per Boschi, inoltre, nel nostro Paese si sottovaluta il rischio sismico: "Noi lo diciamo
da 30 anni, ma ogni volta che c'è un terremoto c'è la solita sceneggiata. Basterebbe verificare la tenuta degli edifici,
abbandonare quelli che non resistono al sisma e ristrutturare quelli per cui è possibile intervenire, oltre a costruire gli
edifici nuovi in maniera antisismica. In Italia invece si costruisce male, perchè tutto diventa un affare, e non si fanno i
controlli. In Giappone e California, stati sismici e ricchi come l'Italia, si è riusciti in questa impresa, ma da noi se ne parla
da 30 anni ma non si è fatto nulla".
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Data:
07-09-2010
Il Giornale.it
Gianfry indossa la toga Sulla casa di Montecarlo ammicca agli amici pm
articolo di martedì 07 settembre 2010
di Stefano Zurlo
L'ex leader di An ha stretto un asse con i giudici e adesso li invoca per l'affaire monegasco. Le tappe di un idillio nato per
colpire il Cav
Iniziative ufficiali, abboccamenti e persino fuori onda formato lapsus. Pochi mesi, continui fuochi d'artificio. C'è un Fini
che ammicca alle toghe e al loro sindacato, c'è un Fini che ironizza a ruota libera con un Procuratore sul Cavaliere e c'è un
Fini che ormai si sovrappone alle toghe, le evoca e le invoca come una stampella alla propria azione. Domenica, a
Mirabello, Fini, il Fini che non risponde alle inchieste del Giornale, il Fini che evita le più elementari domande sulla casa
di Montecarlo, il Fini muto sul capitolo Tulliani, si è addirittura buttato nelle braccia dei giudici: ha benedetto le indagini
e ha invocato punizioni esemplari per i giornalisti che lo scomodano.
Il Cavaliere contro le toghe, Fini in toga. Qualcuno forse, all'inizio, l'avrà scambiato per un gioco delle parti: aggressivo il
premier, ecumenico il Presidente della Camera. Ma col tempo si è capito che proprio sul fronte della giustizia si stava
consumando una lacerante divisione fra il fondatore e il cofondatore del Pdl. Il 6 novembre scorso, Fini, “spiato” da una
telecamera, parla a ruota libera del Cavaliere con il procuratore capo di Pescara Nicola Trifuoggi: «L'uomo confonde il
consenso popolare con una sorta di immunità». Trifuoggi chiosa sobriamente: «Voleva fare l'imperatore romano».
Potrebbe essere solo una battuta, anche se dalle parti di Arcore e del Pdl non la prendono molto bene. Ma quel piccolo
incidente rivela tutta la distanza che separa ormai i due. Se Berlusconi dice ai magistrati che indagano sulla protezione
civile, «vi dovete vergognare», lui lo corregge seccamente: «No». Quel che conta, naturalmente, è il controcanto, il
puntiglioso smarcamento, la presa di distanza quasi esibita, al di là dei temi, pur complessi. E' sempre il Presidente della
Camera a piantare una bandierina dopo l'altra, sempre nel segno di una polemica sotterranea con Berlusconi. Così si
cimenta con un'ovvietà: le riforme non possono andare contro l'autonomia dei magistrati; poi, nel frangente strategico in
cui da Palermo il pentito Gaspare Spatuzza parla dei presunti rapporti fra i fratelli Graviano e Berlusconi, lui spiega che il
controverso concorso esterno, il reato che nel codice non c'è, non si tocca. E ancora una volta quel che importa è il
messaggio che inevitabilmente quella dichiarazione mette in moto. Certo, Fini ammorbidisce quella e altre esternazioni,
diluisce e stempera, ma poi torna alla carica. E l'Anm se ne rende perfettamente conto; il numero uno Luca Palamara alla
vigilia di un incontro con Fi afferma: «Il quadro politico è mutato». Così un appuntamento rituale con il Presidente della
Camera si trasforma nel laboratorio di un nuovo rapporto fra le toghe e un pezzo del centrodestra. Il tutto nel mezzo di
una querelle senza fine che tocca tutti i nodi da sciogliere: dal processo breve alle intercettazioni.
Ora i colonnelli finiani compiono un altro passo: un viaggio nelle procure italiane per capire i problemi concreti della
giustizia. Ancora una volta le coincidenze sono sospette: il ministro Angelino Alfano promette stanziamenti per la
giustizia e immediatamente parte il tour dei Granata, dei Bocchino, dei Lo Presti. Fini vuole tessere la sua rete e così dà il
suo biglietto da visita ai Pm che da anni conducono la danza intorno ad Arcore. Facile avventurarsi in dietrologie sui
futuri equilibri del postberlusconismo. Del resto i contatti sono istituzionali, ma Fini ha anche ottime entrature in quel
mondo tradizionalmente schierato contro la coalizione di centrodestra. L'avvocato Carlo Izzo, il legale dei Tulliani, è il
cognato del presidente della corte d'Appello di Roma Giorgio Santacroce. Ma questa volta Fini può andar fiero del
cognato.
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Data:
07-09-2010
Italia Oggi
Scuole&autonomia
Scuole&autonomia
Altro che note, in Lombardia suonano i numeriComporre musica con l'aiuto della matematica. Trasformare l'arte in cucina
e sapori. In sintesi, fondere le passioni degli studenti in un percorso di studio. È quanto offre ai ragazzi degli ultimi anni
delle superiori e della formazione professionale Learning week, una settimana full immersion con corsi specifici e
intensivi su una disciplina di studio, integrando didattica, multidisciplinarietà ed esperienza diretta. Avviato 2 anni fa dalla
eegione Lombardia in collaborazione con il fondo sociale europeo e ministero del lavoro, il progetto è gestito dal
consorzio Entertraining e prevede il sistema della dote per sostenere le spese di partecipazione dei giovani. Oltre 20mila
studenti di 300 istituti hanno finora partecipato a 661 percorsi attivati. Come i giovani delle classi terze dell'Abba-Ballini
di Brescia che a un anno dal terremoto in Abruzzo e in vista del 2011 Anno europeo del volontariato, si sono gemellati
con l'Itc dell'Aquila per un viaggio studio sui luoghi del sisma. Hanno approfondito aspetti storico-economici, con l'aiuto
di protezione civile e caritas temi legati agli interventi in caso calamità naturali, con il docente di geografia la conformità
del territorio italiano e delle zone ad alto rischio sismico. A settembre invece partono i bandi “Trasnazionalità”, percorsi
educativi realizzati in un Paese dell'Unione europea per favorire l'integrazione con esigenze e opportunità occupazionali
espresse dal contesto produttivo di riferimento e il sostegno del successo formativo dei giovani. Info:www.learningweek.it
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Data:
Il Manifesto
07-09-2010
L'Ingv: Sulle scosse di terremoto niente più dati pubblici
SISMOLOGI ITALIANI Il presidente Enzo Boschi: «Informazioni manipolate sullo sciame sismico dell'Alta Valle
Aterno»
L'Ingv: «Sulle scosse di terremoto niente più dati pubblici»
«Prevedere un terremoto, con le attuali conoscenze scientifiche, non è possibile. Prevenirne i danni invece sì». Un
concetto ribadito da anni da tutti gli esperti di sismologia e che dovrebbe essere ormai patrimonio comune. E invece no.
Se c'è lo sciame sismico nell'Alta Valle Aterno, il sito dell'Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) fa il pieno
di accessi, mentre sui giornali le «valutazioni statistiche» che gli studiosi producono settimanalmente per gli enti preposti
alla Protezione civile diventano «previsioni probabilistiche» di terremoti. Forse perché è più facile in un territorio
disastrato e malcostruito come quello italiano sperare in un colpo di genio degli scienziati piuttosto che in quello degli
amministratori locali o nazionali. Un po' come pensare che al rischio idrogeologico si pone rimedio solo prevedendo al
millimetro i temporali. Cosicché su alcuni quotidiani di massa ieri è stata diffusa la falsa notizia che «in questo periodo
nell'Alta Valle Aterno ci sarebbe il 2% di probabilità di un terremoto di magnitudo 4 o superiore, e lo 0,1% di un
terremoto pari o superiore al 5.5». Che è un po' come dire: «State tranquilli, perché al 98% non ci sarà alcuna scossa
distruttiva». Un dato che il presidente dell'Ingv non se la sente affatto di sottoscrivere. Perciò ieri commentando una frase
del sottosegretario Guido Bertolaso che, al contrario, se la prende con i giornalisti perché a suo dire «danno troppo spazio
ai profeti di sventura», Boschi è sbottato: «Stiamo valutando di interrompere il servizio on-line di diffusione in tempo
reale dei dati sugli eventi sismici perché c'è chi li interpreta in modo sbagliato o addirittura li manipola e li utilizza a
scopo di lucro».
«Faremo come in Giappone o in California - continua Boschi - dove una volta a settimana fanno un resoconto e lo
pubblicano, visto che da noi non si riesce a far capire che la valutazione statistica settimanale è un concetto fisico
sofisticato e molto diverso dalla previsione». Evidentemente il livello di sopportazione del presidente dell'Ingv è al
massimo, visto che si ritrova indagato come gli altri membri della Commissione Grandi Rischi per la riunione che si tenne
all'Aquila il 31 marzo 2009, pochi giorni prima del terribile terremoto, e che si concluse con la decisione da parte del
Dipartimento di Protezione civile di rassicurare la popolazione locale («Boschi disse però chiaramente che non si
potevano fare previsioni», testimonia il sindaco Cialente, ma ora la parola spetta al Gup il 10 dicembre prossimo). «Dal
1999 esiste una mappatura completa della pericolosità sismica del territorio (la zona tra il Lazio e l'Abruzzo interessata
dall'attuale sciame sismico è di livello 1, la più alta, ndr) e abbiamo ingegneri in grado di costruire o restaurare in modo
antisismico, come avviene in Giappone o in California. E invece di pensare agli edifici, che è l'unico modo per prevenire i
danni di un terremoto, si continua a parlare a vanvera di previsione». Giuliani e i suoi studi sul radon? «Ma sì - risponde
Boschi con ironia - c'è anche chi è malato all'ultimo stadio e si rivolge ai guaritori». (e. ma.)
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Data:
06-09-2010
Il Mattino (Nazionale)
Almeno 22 persone sono morte in Guatemala per le frane provocate da
violente piogge. L'episodio pi&#...
Mattino, Il (Nazionale)
"Almeno 22 persone sono morte in Guatemala per le frane provocate da violente piogge. L'episodio pi&#..."
Data: 06/09/2010
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06/09/2010
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Almeno 22 persone sono morte in Guatemala per le frane provocate da violente piogge. L'episodio più drammatico è
avvenuto lungo l'autostrada Panamericana, dove 15 corpi sono stati estratti da una frana e si temono altre vittime. I
soccorritori hanno dovuto anche mettersi in salvo di fronte a nuove frane che ostacolano il loro lavoro. Le piogge hanno
coinvolto almeno 30mila persone.
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Data:
06-09-2010
Il Messaggero
L'AQUILA - Negli occhi di tutti si colgono l'ansia e il terrore per il temuto
rito...
Lunedì 06 Settembre 2010
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di CLAUDIO FAZZI
L'AQUILA - Negli occhi di tutti si colgono l'ansia e il terrore per il temuto ritorno di un nemico subdolo e feroce.
L'allarme è alto, l'allerta è massima, nessuno abbassa la guardia. Gli aquilani, oggi più di qualche mese fa, sentono
pendere sulle proprie teste la spada di Damocle del terremoto. Forse non sarà il Big One, ma la maxi scossa è attesa con
crescente nervosismo. Questa volta, comunque, cittadini e istituzioni non hanno sottovalutato il “precursore debole” dello
sciame sismico e lo seguono con la massima attenzione. Tutti hanno imparato a riconoscere i “rumori” del nemico che
cerca di sorprenderli nel sonno. La paura, la conoscenza diversa e, perché no?, anche un'esagerazione del pericolo,
eviteranno un altro 6 aprile? Le scosse non danno tregua all'Alta Valle dell'Aterno, a cavallo tra le province dell'Aquila e
di Rieti, con epicentro individuato nell'area dei Comuni di Montereale, Cagnano Amiterno, Capitignano, Barete,
Campotosto, Borbona e Amatrice. Ieri il terremoto, alle 12.09 e alle 18.14, ha bussato alla porta con un paio di “colpetti”
di magnitudo locale 2 e 2.5. Una scossa ancora più forte, di magnitudo 3.7, alle 9.07, era stata avvertita, invece, in
provincia di Forlì - Cesena: Bertinoro, Cesena, Meldola e Forlimpopoli le località prossime all'epicentro. Nell'Aquilano
quasi nessuno dorme in casa. Lo sciame sismico ha sfiancato la popolazione, da giorni costretta a dormire in auto, nelle
case di legno costruite dopo il 6 aprile o nei container che qualcuno ha provveduto ad acquistare. Timori anche all'Aquila:
il centro storico resterà chiuso fino alle 6 di domani, anche se potrebbe esserci un'ulteriore proroga o una riapertura
parziale, in base ai risultati delle verifiche effettuate dai tecnici. «C'è una situazione di rischio aumentato e quindi
dobbiamo comportarci al meglio, per tutto quello che possiamo fare» afferma il sindaco, Massimo Cialente. La linea che
si sta seguendo è quella del buon senso: nessun allarmismo, ma neanche sottovalutazione. L'Ingv ha inviato una lettera
alle istituzioni sulle previsioni probabilistiche inerenti la possibilità che si verifichino, fino al 7 settembre, scosse violente
nell'area dell'Alta Valle dell'Aterno e dei Monti Reatini. In questo periodo, sempre stando nel campo delle ipotesi basate
su calcoli probabilistici e metodi in via di sperimentazione, «perché i terremoti non si prevedono», c'è il 2% di probabilità
di un terremoto di magnitudo 4 o superiore e dello 0,1% di un terremoto pari o superiore al 5.5. «È stata calcolata la
probabilità di occorrenza settimanale di un terremoto di magnitudo locale maggiore di 4.0 e maggiore di 5.0 con il metodo
Etas, sistema probabilistico attualmente in fase di sperimentazioni al Cnt - si legge nella nota -. Le probabilità settimanali
di osservare un evento di magnitudo maggiore o uguale di 4.0 nel periodo 31 agosto - 7 settembre sono uguali al 2%,
mentre la probabilità di osservare nel periodo indicato un terremoto di magnitudo uguale o superiore al 5.5 è pari a 0.1%.
Le probabilità di background di un terremoto di magnitudo 4.0 (o superiore) è di 0.09%». Alla nota, le istituzioni, dal
commissario per la ricostruzione Gianni Chiodi agli stessi scienziati dell'Ingv, hanno reagito senza far mistero della
possibilità di nuove scosse nella zona. La tensione si taglia a fette anche in città, dove è stato ritardato il rientro degli
studenti universitari alla Reiss Romoli. Nei Comuni dell'Alta Valle dell'Aterno la reazione allo sciame sismico ha portato i
cittadini a cercare ogni sera luoghi più sicuri delle loro case, all'Aquila e nelle località limitrofe la paura ha spinto molti ad
andare via dalla città per qualche giorno e a raggiungere le abitazioni di amici, soprattutto sulla costa. «Supermercati e
negozi sono meno frequentati - spiega un gruppo di donne fuori da un centro commerciale - è il segnale che la gente è
andata via perché ha paura». Chi, invece, è rimasto in zona, è tornato alle vecchie abitudini, in particolare di notte: le
valigie pronte in casa per portare via cose essenziali in caso di una nuova forte scossa e vestiti e scarpe accanto al letto.
Un'abitudine che era stata appena abbandonata. Nei pochi luoghi di ritrovo, nelle case e nei negozi non si parla d'altro: il
ritorno dell'incubo del terremoto. «Avevamo superato la fase più critica, ora siamo ripiombati nel baratro - spiegano
alcuni ragazzi -. Di notte dormiamo con vestiti e scarpe vicine al letto e con tv e luci accese». Sono sette le tende del tipo
PI88 montate dalla Protezione civile regionale nel Comune di Montereale nei pressi della Residenza sanitaria assistita.
Tutte le tende sono dotate di riscaldamento e di impianto elettrico. Sempre a Montereale, a seguito delle verifiche di
vulnerabilità che hanno evidenziato la non adeguatezza della struttura comunale alle attività emergenziali, sono stati
allestiti, nei pressi del Municipio, due container uso ufficio. Nei Comuni di Capitignano, Campotosto e Cagnano
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NAZIONALE
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35
Data:
06-09-2010
Il Messaggero
L'AQUILA - Negli occhi di tutti si colgono l'ansia e il terrore per il temuto
rito...
Amiterno, continua l'attività di allestimento delle strutture di accoglienza, ognuna delle quali è stata dotata di dieci
brandine. Linea Amica Abruzzo sarà fisicamente vicina alle popolazioni dei Comuni dell'Alto Aterno. Oggi, infatti, verrà
attivato l'ufficio Urp mobile a Montereale e Cagnano Amiterno a disposizione dei cittadini dei due Comuni per
informazioni e notizie relative allo sciame sismico. In particolare, l'ufficio di Montereale verrà attivato questa mattina
nella piazza del Municipio, mentre l'ufficio mobile di Cagnano Amiterno sarà a disposizione dei cittadini a partire dal
pomeriggio in un piazza attigua alla residenza municipale. L'iniziativa dell'Urp mobile si affianca a quella partita venerdì
scorso, promossa sempre da Linea Amica Abruzzo, di potenziare il servizio di contact center che è a disposizione dei
cittadini dalle 9 alle 22. La direzione di Linea Amica Abruzzo sta lavorando per allestire nei prossimi giorni altri punti
informativi mobili negli altri Comuni dell'Alto Aterno. È un incubo infinito. Si vive nell'attesa della maxi scossa. Dunque,
non è vita questa, anche se, dicono, «che bisogna imparare a convivere con le scosse»; anche se, dicono, che «la maxi
scossa non supererà magnitudo 5.5». Nessuno può abituarsi a dormire con il “nemico” subdolo che ha mietuto già tante
vittime.
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Data:
06-09-2010
Il Messaggero
BOLOGNA - Una grandinata eccezionale si è abbattuta tra le 16.45 e le
17.15 circa nell' ar...
Lunedì 06 Settembre 2010
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BOLOGNA - Una grandinata eccezionale si è abbattuta tra le 16.45 e le 17.15 circa nell' area bolognese, con chicchi che
hanno persino danneggiato le auto in viaggio sulla A14, nel tratto Castel San Pietro-Imola. Molte le vetture che si sono
fermate cercando riparo sotto i cavalcavia. La Polstrada e il 118 non segnalano comunque danni alle persone. Il temporale
ha provocato rallentamenti e code anche in direzione sud, mentre il traffico verso nord era già intenso per l' ultimo week
end di rientro dalle vacanze. Anche a Sud problemi per il maltempo. Si lavora ancora a Reggio Calabria per ripristinare la
situazione dopo i danni del maltempo. La linea ferroviaria sul versante tirrenico è ancora interrotta dopo il nubifragio di
venerdì notte perchè in una galleria tra Reggio e Villa San Giovanni c'è ancora oltre un metro d'acqua. I vigili del fuoco e
la Protezione civile sono al lavoro per aspirare il materiale. Domani sarà effettuato un ulteriore sopralluogo per verificare
se sussistono le condizioni per riattivare il traffico ferroviario. Intanto Trenitalia ha attivato un servizio sostitutivo con
autobus tra Villa San Giovanni e Reggio Calabria. Sono assicurati i collegamenti sia regionali che a lunga percorrenza con
arrivo e partenza da Villa San Giovanni.
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37
Data:
06-09-2010
Il Messaggero
TORNEO TIRRENO, DERBY FINALE Sarà derby capitolino la finale della s..
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Lunedì 06 Settembre 2010
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TORNEO TIRRENO, DERBY FINALE
Sarà derby capitolino la finale della seconda edizione del torneo Tirreno e Sport. Ieri nella prima semifinale disputata a
Manziana, la Roma ha superato la Sampdoria (2-0, gol di Antei e Diemè), mentre a Civitavecchia la Lazio ha battuto il
Napoli (1-0, rete di Barreto). Roma e Lazio si affronteranno stasera alle 20.45 a S. Marinella. La finale sarà trasmessa in
diretta su Sky Sport 1 e Sky Super Calcio.
VUELTA, TAPPA A LOPEZ
Lo spagnolo David Lopez ha vinto la 9/a tappa della Vuelta, precedendo il ceco Kreuziger di 6” e l'italiano Caruso di 13”.
Il gruppo con i migliori della classifica, compreso l'altro spagnolo Anton, che rimane al comando, è arrivato ad oltre 7
minuti.
CANOA POLO, ITALIA DI BRONZO
La Francia ha vinto i mondiali di canoa polo, conclusisi ieri all'Idroscalo di Milano, mentre l'Italia ha conquistato la
medaglia di bronzo, dietro la Germania.
NEL REAL IL FIGLIO DI ZIDANE
Un altro Zidane nel Real Madrid. Si chiama Enzo Fernandez e porta il cognome della madre. Il 15enne figlio di Zinedine
Zidane, milita nei Cadetti A del club castigliano. «Il ragazzo è la copia del padre sotto ogni punto di vista», dice Valdano,
ds del Real.
CORSA DI MIGUEL ALL'AQUILA
Il marocchino Ahmed Jaddad (Atletica 2000 Pescara) ha vinto in 31'22” a L'Aquila la corsa di Miguel dedicata quest'anno
a Michela Rossi la triatleta aquilana morta fra le macerie del terremoto del 2009.
VOLA L'ATLETICO ROMA
Vola l'Atletico Roma nel campionato di I Divisione. Il club romano ha vinto la terza gara di fila, vincendo a Pisa (2-0).
Frana, invece, il Foggia di Zeman battuto 5-3 a Lanciano.
PALLANUOTO, ITALIA AVANTI
Pur avendo perso 5-8 contro la Croazia l'Italia si è classificata al secondo posto del girone degli europei e domani
affronterà la Germania nei quarti.
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Data:
07-09-2010
Il Messaggero
ROMA - Troppe chiacchiere sui terremoti. Stiamo valutando di non rendere
raggiungibili...
Martedì 07 Settembre 2010
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di VALENTINA ARCOVIO
ROMA - «Troppe chiacchiere sui terremoti. Stiamo valutando di non rendere raggiungibili i nostri dati via web, perché
vengono usati per arrivare a conclusioni che non stanno né in cielo e né in terra». Le parole di Enzo Boschi, presidente
dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), mal celano l'amarezza che uno scienziato prova quando la sua
scienza viene ripetutamente travisata.
Al vaglio di Boschi e del suo istituto c'è l'ipotesi di non pubblicare più i dati sulle scosse di terremoto, aperti a tutti sul sito
web dell'Ingv, o quantomeno di «fornire da questo momento solo i dati più semplici possibili per non generare inutile
panico». Lo sfogo di Boschi arriva mentre in Abruzzo si sta verificando nelle ultime settimane un'intensificazione dello
sciame sismico. E le parole del presidente dell'Ingv seguono il duro monito lanciato dal Capo della Protezione Civile
Guido Bertolaso in un messaggio inviato all'85esimo congresso della Società geologica italiana che si è aperto ieri mattina
a Pisa, secondo cui «profeti di sventura» starebbero sostituendo in Italia «chi ha scelto la scienza della terra come ragione
di vita».
«Sono d'accordo con Bertolaso - dice Boschi - in Italia troppi profeti di sventura utilizzano i dati per scopi più strani.
Qualcuno che li utilizza, li rivende, si dice, a qualche organo di informazione. Ma è una storia su cui stiamo ancora
indagando». Sembrerebbe, infatti, che sui dati dell'Ingv qualcuno abbia costruito un vero e proprio business. Il sospetto
riguarda alcune agenzie che potrebbero aver venduto i dati dell'ente alle assicurazioni, lucrando quindi su informazioni
che l'Ingv ha deciso tempo fa di rendere disponibili a tutti sul web. Di certo c'è, secondo Boschi, una subdola speculazione
sui dati dell'ente. «Molti personaggi, che si definiscono esperti, ma che in realtà sono desiderosi di apparire, fanno delle
assurde previsioni speculando sui nostri dati». Lo scienziato si riferisce, in particolare, alla cattiva interpretazione di una
previsione probabilistica che l'Ingv ha mandato alla Protezione Civile. «I dati forniti parlano di un 2% di previsione
probabilistica che dallo sciame possa nascere un terremoto forte, ciò vuol dire -afferma Boschi- che nel 98% dei casi non
accade nulla. Eppure, da queste percentuali si è creato un marasma». Nel mirino del presidente dell'Ingv anche i media e i
politici. «La colpa è dei giornalisti - afferma Boschi - affamati di scoop e di politici locali che hanno la responsabilità in
caso di terremoti dei crolli delle strutture che non vengono ben controllate».
Infine, così come dichiarato da Bertolaso, anche Boschi ribadisce il fatto che il nostro paese sottovaluta il rischio sismico.
«Noi lo diciamo da 30 anni - afferma Boschi - ma ogni volta che c'è un terremoto c'è la solita sceneggiata. Basterebbe
verificare la tenuta degli edifici, abbandonare quelli che non resistono al sisma e ristrutturare quelli per cui è possibile
intervenire, oltre a costruire gli edifici nuovi in maniera antisismica. In Italia invece si costruisce male, perché tutto
diventa un affare, e non si fanno i controlli». La posizione del presidente dell'Ingv è chiara: «le mappe della pericolosità
sismica ci sono, su questo punto non c'è da discutere. Ci sono zone a rischio, bisogna verificare se gli edifici già costruiti
possono reggere ad un'attività sismica. Basta con l'attaccarsi a previsioni assurde, ognuno si limiti a fare bene il proprio
lavoro».
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39
Data:
07-09-2010
Il Messaggero
La Polverini mette le mani avanti. Va bene il riconoscimento di un unicum
alla ca...
Martedì 07 Settembre 2010
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La Polverini mette le mani avanti. Va bene il riconoscimento di un unicum alla capitale rispetto ad altre realtà locali. Va
bene riconoscere alla città del Colosseo una governance all'altezza del suo ruolo nazionale internazionale. Ma questo non
vuol dire fare della Regione Lazio un ente locale dimezzato. «Il testo che è circolato nei giorni scorsi sui poteri di Roma
Capitale è un testo molto vecchio - avverte la governatrice - che peraltro va molto oltre quello che la delega aveva
stabilito».
Parole pronunciate in presenza dei presidenti delle cinque Province laziali allarmati per le conseguenze che la riforma
federalista potrebbe avere sul loro territorio. La bozza Alemanno-Calderoli per la Polverini «non può essere una base di
partenza». Come dire, d'accordo a metterci intorno a un tavolo ma ripartiamo da zero.
Che cosa succede? Braccio di ferro in vista? Per il momento le parole della governatrice sono solo di una
puntualizzazione. Ma bastano per far capire che la devoluzione dei poteri non sarà indolore. Il testo passato finora al
vaglio del sindaco di Roma con il visto si approvi del ministro leghista prevede il trasferimento di poteri attualmente in
carico alla Pisana.
Tra la Polverini e Alemanno ci sono molti punti in comune e un buon feeling. Ma da che mondo e mondo quando si tratta
di cedere qualcosa nessuno è disposto a fare un passo indietro. Fece lo stesso l'ex governatore Storace quando in
Campidoglio sedeva Veltroni sebbene in un altro clima e con altri toni, e forse avrebbe fatto lo stesso anche Piero
Marrazzo se non si fosse dimesso per le note vicende.
A ognuno la sua parte. La Polverini difende gli interessi del Lazio: «Con il sindaco ci incontreremo nei prossimi giorni
proprio per stabilire insieme in maniera collaborativa, con il sostegno del Consiglio e della Giunta regionale ma anche
delle Province, quali sono le materie che la Costituzione e la delega stabiliscono abbiano a che fare con il ruolo di Roma
Capitale».
Sviluppo economico e sociale, edilizia pubblica e privata, funzionamento dei servizi urbani con particolare riferimento al
trasporto pubblico e alla mobilità, protezione civile - Sono questi i poteri in ballo. Più uno: sviluppo urbano e
pianificazione territoriale. Fra tutti, forse - anzi, togliamo il forse - il vero oggetto del contendere visto che attiene
all'Urbanistica e dunque ai poteri di pianificazione controllo di un settore così strategico e delicato.
Logico che intorno alle funzioni amministrative di Roma capitale si scateni la polemica. Rodolfo Gigli e Francesco
Carducci, consiglieri regionali Udc chiedono un maggior coinvolgimento della Regione su federalismo e costruzione
dell'area metropolitana e soprattutto chiedono «la convocazione di una sessione straordinaria del Consiglio» per discutere
«temi che riguardano il futuro assetto istituzionale del territorio».
Francesco Giro sottosegretario ai Beni e alle attività culturali gioca d'anticipo cerca di prevenire eventuali i tensioni.
Approva «il metodo del confronto avviato dal sindaco e dal presidente Polverini» sul testo del decreto legislativo che il
governo dovrà approvare su Roma Capitale. Giro aggiunge che in questa vicenda dovranno avere «voce in capitolo»
anche i presidenti delle province del Lazio e in particolare «il presidente della Provincia di Roma Zingaretti, così come
prevede la stessa legge delega approvata dal Parlamento».
Il finiano Desideri nelle parole della Polverini legge «la dimostrazione di come il sentiero per arrivare ad una giusta
applicazione del federalismo sia ancora lungo e tortuoso». E Marruccio (Idv) sente già il tintinnìo delle spade, «la
Polverini è finalmente intervenuta, aprendo di fatto una frattura con Alemanno».
C.Mar.
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40
Data:
Il Nuovo.it
06-09-2010
Temporali in arrivo su tutta Italia
>
Perturbazione si estendera' tra mercoledi e giovedi
(ANSA) - ROMA, 6 SET - Maltempo in arrivo sull'Italia. Una perturbazione di origine nordatlantica da domani portera'
temporali anche di forte intensita'. Dapprima interessera' le regioni nord-occidentali e centrali poi si estendera', nella
giornata di giovedi', a tutto il Sud. Dal fine settimana e' previsto un netto miglioramento su tutte le regioni. Lo fa sapere la
Protezione civile. Le temperature massime saranno in netta diminuzione.
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41
Data:
06-09-2010
Quotidiano.net
Idea di Boschi: "Basta con i dati sulle scosse Troppi falsi profeti"
Quotidiano Net Il presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia avanza un sospsetto: "Falsi profeti di terremoti che
utilizzano dati falsati a scopo di lucro". E annuncia: "Siamo pronti a procedere legalmente"
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Data: 06/09/2010
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Idea di Boschi: "Basta con i dati sulle scosse Troppi falsi profeti"
Il presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia avanza un sospsetto: "Falsi profeti di terremoti che
utilizzano dati falsati a scopo di lucro". E annuncia: "Siamo pronti a procedere legalmente"
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Alla fine del riquadro di spiegazione ne sarà proposta anche la traduzione in inglese, ripresa dal lemmario
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06-09-2010
Idea di Boschi: "Basta con i dati sulle scosse Troppi falsi profeti"
Italiano-Inglese del Ragazzini 2010.
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Enzo Boschi, 68 anni (foto Schicchi)
L'ISTITUTO DI GEOFISICA E VULCANOLOGIA
Roma, 6 settembre 2010 - "Sono d'accordissimo con Bertolaso in Italia c'è troppa gente che fa chiacchiere sui
terremoti".Così il presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Enzo Boschi, che avanza anche un forte
sospetto che potrebbe avere risvolti giudiziari: nel nostro Paese si aggirerebbe qualche "falso profeta di terremoti che
utilizza dati falsati a scopo di lucro". In che senso? "Li venderebbe - taglia corto Boschi . Stiamo verificando questa
informazione e nel caso trovassimo riscontri siamo pronti a procedere legalmente contro questi mercanti".
Il presidente dell'Ingv proprio per stroncare i falsi allarmi di terremoto e i "falsi profeti" (così definiti dal capo della
protezione civile Guido Bertolaso) sta valutando di non divulgare più via web (cosa che avviene ancora oggi da parte del
suo istituto) i dati sulle zone a rischio terremoto, sulle scosse che vengono registrate dai loro sistemi e rese note quasi in
tempo reale.
"Noi in passato abbiamo deciso di informare attraverso il sito web sulle scosse in tempo reale, ma queste cose vengono
interpretate in maniera assurda. Stiamo valutando - ribadisce Boschi - quindi di interrompere questo flusso di
informazioni. Troppo profeti di sventura utilizzano i dati per scopi più strani - ribadisce - qualcuno che li utilizza e li
rivende". A chi? "Si dice a qualche organo di informazione. Ma non chiedetemi di più perchéè è una storia su cui stiamo
ancora indagando".
Ma qual è la reale situazione sulle zone sismiche in Italia? "La reale situzione - afferma Boschi - è la seguente: l'istituti di
Geofisica, con la collaborazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha prodotto la mappa della pericolosità
sismica in Italia che è stata pubblicata sulla G.U. Su questa mappa abbiamo indicato le zone più pericolose.
A questo punto non c'è da discutere: ci sono zone a rischio, bisogna verificare se gli edifici già costruiti possono reggere
ad un'attività sismica. Il problema del terremoto va risolto una volta per tutte in Italia. In questo modo si rilancia anche
l'occupazione e l'attività edilizia costruendo nove abitazioni a prova di terremoto o ristrutturando quelle che si possono
ristrutturare e renderle sicure. Magari al posto delle sagre della salciccia".
Fonte Agi
L'ISTITUTO DI GEOFISICA E VULCANOLOGIA
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06-09-2010
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46
Data:
Rai News 24
06-09-2010
Guatemala, 100 dispersi sotto la valanga di fango
ultimo aggiornamento: 05 september 2010 22:00
Il posto dove la frana ha sepolto il bus in una foto del 4 settembre
Roma.
Una valanga di fango ha oggi travolto un centinaio di soccorritori che, in Guatemala, stavano cercando di portare in salvo
i passeggeri di un autobus rimasto intrappolato per una precedente frana dovuta alle forti piogge che da giorni stanno
imperversando sul paese centro americano. Secondo la protezione civile, a livello nazionale i morti accertati sono in tutto
almeno 36 e i dispersi una quarantina. Non e' ancora possibile stabilire quale sia il bilancio del drammatico evento
prodottosi sull'autostrada Panamericana nella regione montagnosa nella parte orientale del paese. Al momento sarebbero
stati recuperati 18 corpi, non si sa se dei passeggeri dell'automezzo o se di chi stava cercando di soccorrerli. Il presidente
Alvaro Colon ha parlato di "tragedia nazionale" ed ha decretato lo stato d'emergenza lanciando un drammatico appello
alla comunita' internazionale. "Solo in questo fine settimana abbiamo patito danni paragonabili a quelli causati dalla
tempesta tropicale Agatha - ha detto - Non abbiamo mezzi ne' fondi per far fronte ad un'altra catastrofe come quella in
cosi' poco tempo". Lo smottamento abbattutosi sulla Panamericana ha investito anche altri veicoli. Alcuni sono stati spinti
in un burrone ai margini dell'autostrada e dopo un volo di 250 metri sono precipitati in un torrente in piena, che li ha
trascinati via assieme agli occupanti. Tutta la regione e' stata resa estremamente instabile dal punto di vista geologico a
causa del disboscamento eccessivo che ha visto la rimozione degli alberi lungo i pendii. Anche ieri, nella regione di
Chimaltenago, un altro pullman e' stato investito da una gigantesca massa di fango e tra le 10 e le 20 persone sono rimaste
uccise. Quattro membri della stessa famiglia, inoltre, sono morti poco lontano quando la loro abitazione e' stata sepolta da
un'altra frana. La tempesta tropicale Agatha aveva colpito il Guatemala nel maggio scorso provocando la morte di 165
persone e danni per oltre un miliardo di dollari. I danni attuali, secondo il presidente Colon, ammontano gia' a quasi
mezzo miliardo di dollari. Gli alluvionati senzatetto sono 40 mila e altre 10 mila persone sono state costrette a
abbandonare le loro case per motivi precauzionali. Il bilancio della violenta ondata di maltempo e' destinato a crescere: i
metereologi prevedono infatti che proseguira' per ancora alcuni giorni prima di spostarsi verso il Pacifico.
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
47
Data:
Rai News 24
06-09-2010
Guatemala, quindicimila sfollati per il maltempo
ultimo aggiornamento: 06 september 2010 20:53
Il posto dove la frana ha sepolto il bus in una foto del 4 settembre
Roma.
Una valanga di fango ha oggi travolto un centinaio di soccorritori che, in Guatemala, stavano cercando di portare in salvo
i passeggeri di un autobus rimasto intrappolato per una precedente frana dovuta alle forti piogge che da giorni stanno
imperversando sul paese centro americano. Ventiquattro le vittime. Secondo la protezione civile, a livello nazionale i
morti accertati sono attualmente 44, il numero dei feriti è di 56. Sedici le persone ancora disperse che, per motivi di
sicurezza, saranno ricercate esclusivamente dai corpi militari.
Il presidente Alvaro Colon ha parlato di "tragedia nazionale" ed ha decretato lo stato d'emergenza lanciando un
drammatico appello alla comunita' internazionale. "Solo in questo fine settimana abbiamo patito danni paragonabili a
quelli causati dalla tempesta tropicale Agatha - ha detto - Non abbiamo mezzi ne' fondi per far fronte ad un'altra catastrofe
come quella in cosi' poco tempo". Lo smottamento abbattutosi sulla Panamericana ha investito anche altri veicoli. Alcuni
sono stati spinti in un burrone ai margini dell'autostrada e dopo un volo di 250 metri sono precipitati in un torrente in
piena, che li ha trascinati via assieme agli occupanti. Tutta la regione e' stata resa estremamente instabile dal punto di vista
geologico a causa del disboscamento eccessivo che ha visto la rimozione degli alberi lungo i pendii. Anche ieri, nella
regione di Chimaltenago, un altro pullman e' stato investito da una gigantesca massa di fango e tra le 10 e le 20 persone
sono rimaste uccise. Quattro membri della stessa famiglia, inoltre, sono morti poco lontano quando la loro abitazione e'
stata sepolta da un'altra frana. La tempesta tropicale Agatha aveva colpito il Guatemala nel maggio scorso provocando la
morte di 165 persone e danni per oltre un miliardo di dollari.
La protezione civile ha anche reso noto che, finora, sono oltre 14.000 i senza tetto che hanno trovato rifugio in un
centinaio di edifici pubblici e che, a causa del maltempo, viene mantenuto lo stato d'allerta 'arancione' in tutto il Paese e
'rosso' in tre province della zona orientale.
I danni attuali, secondo il presidente Colon, ammontano gia' a quasi mezzo miliardo di dollari. Il bilancio della violenta
ondata di maltempo e' destinato a crescere: i metereologi prevedono infatti che proseguira' per ancora alcuni giorni prima
di spostarsi verso il Pacifico.
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
48
Data:
07-09-2010
La Repubblica
Estratto da pagina:
17
"terremoto: troppi allarmi, oscuriamo i dati" - giuseppe caporale
- Cronaca
"Terremoto: troppi allarmi, oscuriamo i dati"
Il sismologo Boschi attacca gli amministratori locali. "Costruiscono male e le case crollano"
Bertolaso: "Profeti di sventura" Ma quel Sos del ricercatore Giuliani fu ignorato
GIUSEPPE CAPORALE
L´AQUILA - È tornato lo sciame sismico nella zona dell´aquilano, esattamente come nei mesi precedenti il 6 aprile 2009:
il giorno della tragedia. E con lo sciame, sono tornate anche le polemiche. Sugli «allarmi» e la «prevedibilità dei
terremoti». E così, mentre a Montereale - paesino di tremila anime a mille metri d´altezza - la gente ha paura per le 1.940
scosse registrate da gennaio ad oggi, e gli anziani residenti sono costretti a dormire in tenda o in camper, l´Istituto
Nazionale di Geofisica e Vulcanologia annuncia di essere pronto a oscurare i dati registrati dai sismografi dell´istituto fino
ad oggi consultabili sul sito Internet dell´Ingv. Enzo Boschi, presidente dell´istituto, «Vogliamo bloccare le speculazioni
sull´allarmismo», tuona. «Stiamo raccogliendo informazioni su società assicurative che utilizzano per scopi di lucro le
informazioni sensibili che noi pubblichiamo». E aggiunge: «Ci sono troppe Cassandre in giro».
Sulla stessa linea anche il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso: «Leggo come segno negativo l´affermarsi di
profeti di sventura al posto di chi ha scelto la scienza della terra come ragione di vita, il prevalere dell´urlo sul
ragionamento - dichiara in un messaggio al congresso della Società geologica italiana in corso Pisa - il sovrabbondare
dell´emozione suscitata con i metodi mediatici rispetto all´affievolirsi delle voci che ragionano, studiano, analizzano e
apprestano soluzioni. C´è invece la sistematica sottovalutazione del rischio esistente, la mancanza di piani e programmi di
lungo respiro, la scarsa attenzione ai rischi anche quando conosciuti e incombenti».
Il riferimento alla «Cassandra», è sempre a Giampaolo Giuliani, il ricercatore autodidatta che annunciò il sisma
dell´Aquila ma rimase inascoltato.
Proprio Giuliani in questi giorni è tornato a diffondere notizie sullo sciame in atto. «Allarmismo? Io non faccio
allarmismo - si difende - è solo che con il sistema "radon" continuo a registrare un incremento di tre volte superiore alla
media. C´è stata una intensificazione sia del numero che dell´intensità delle scosse, ed è inaccettabile che i ricercatori,
pagati dai cittadini, come quelli della Commissione Grandi Rischi della Protezione civile stiano in silenzio». E sono
proprio i membri della commissione Grandi Rischi ad essere sotto inchiesta all´Aquila - con l´accusa di omicidio colposo
- per non aver correttamente valutato in sede di riunione il rischio dello sciame sismico del 6 aprile 2009.
Secca la replica di Boschi: «La Commissione Grandi Rischi sullo sciame a Montereale? Non spetta a me convocarla. Non
sono il presidente. Il lavoro dell´istituto è quello di fornire alla Protezione civile dati scientifici, seri. Spetta poi al
Dipartimento il compito di agire». «La colpa è dei giornalisti - conclude Boschi - e dei politici locali che hanno la
responsabilità in caso di terremoti perché non controllano le strutture, ma cercano di scaricarla. Il risultato è che poi le
case crollano. Poi ci sono coloro che sono desiderosi di apparire, e che trovano sempre qualcuno che voglia fargli fare uno
scoop. Basterebbe verificare la tenuta degli edifici, abbandonare quelli che non resistono al sisma e ristrutturare quelli per
cui è possibile intervenire, oltre a costruire gli edifici nuovi in maniera antisismica. In Italia invece si costruisce male,
perché tutto diventa un affare, e non si fanno i controlli. In Giappone e California, stati sismici e ricchi come l´Italia, si è
riusciti in questa impresa, ma da noi se ne parla da 30 anni ma non si è fatto nulla».
Intanto, ieri a Montereale, fino alle 21 si erano registrate 14 scosse in un giorno. 50 scosse ne l resto d´Italia, secondo i
dati dell´Ingv.
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
49
Data:
07-09-2010
La Repubblica
Estratto da pagina:
17
il sindaco: "qualcuno specula sulla paura? a l'aquila c'è solo un popolo
stremato"
- Cronaca
Le tappe
Cialente liquida come "assurde" le accuse dell´Ingv. "Furono gli esperti a sottovalutare, e ora sono sotto inchiesta"
Il sindaco: "Qualcuno specula sulla paura? A L´Aquila c´è solo un popolo stremato"
L´AQUILA - È tornata a tremare la terra sotto i piedi degli aquilani. Ed è tornata anche la paura. Diciassette mesi dopo la
tragedia, la tensione è di nuovo alle stelle. Il sindaco, Massimo Cialente gira per la città tra macerie e cantieri.
Sindaco, com´è la situazione?
«Che devo dire... Che Dio ci aiuti».
Per il rischio terremoto avete chiuso il centro storico.
«Sì, anche se oggi (ieri, ndr) abbiamo riaperto almeno due strade. Il timore è che una scossa forte possa far crollare ciò
che è rimasto in piedi. L´esperienza ci insegna che davanti ad uno sciame sismico di questa intensità conviene essere
prudenti. Sono in corso delle verifiche, il primo allarme cesserà tra poche ore. Lì dove ci assicureranno che i lavori
possono ripartire, daremo di nuovo il via ai cantieri. Non vogliamo bloccare ulteriormente la ricostruzione, che già
procede a rilento per colpa dei finanziamenti che non arrivano».
L´Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia annuncia che è pronto a sospendere la pubblicazione online dei dati sulle
scosse, sostiene che sia in atto una speculazione.
«E da parte di chi? Dei terremotati? Mi sembra assurdo... Non credo che non ci sia nessuno che speculi. C´è solo una
fondata paura di un popolo stremato».
Lei non crede che occorrerebbe convocare la commissione Grandi Rischi per valutare lo sciame sismico di Montereale?
«E che cosa crede che ci potrebbero dire gli esperti? Ha visto cos´hanno combinato il 30 marzo del 2009 prima del
terremoto dell´Aquila? Poi adesso, con l´inchiesta in corso su quella non corretta valutazione del rischio, hanno ancora più
paura. Non potrebbero dirci di più di quello che ormai abbiamo imparato sulla nostra pelle. Siamo noi degli esperti, ormai.
La zona è ad altissimo rischio sismico, lì nel 1703, in quel punto esatto, c´è stato un terremoto ben più devastante di
quello dell´Aquila».
Questa volta però Protezione civile ed enti locali si sono attivati per tempo.
«Ora c´è un´altra consapevolezza, abbiamo imparato a far tutto da soli. Certo, sento una grande responsabilità addosso. È
necessario riaprire le scuole, consegnare un po´ di normalità a questo territorio. Ma davanti a questo nuovo pericolo, non
dobbiamo abbassare la guardia».
Lei è in contatto con Giampaolo Giuliani, il ricercatore autodidatta del radon. È suo consulente oggi in questa vicenda?
«Assolutamente no. Certo è venuto in Comune. L´ho ascoltato, ma a titolo personale. Per farmi un´idea. Tutto qui».
(g.cap.)
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
50
Data:
07-09-2010
La Repubblica
si presenta un altro testimone "l'ho vista su una punto azzurra" - mario
diliberto
Pagina IV - Bari
Si presenta un altro testimone "L´ho vista su una Punto azzurra"
Il giallo di Avetrana
La madre a Napolitano: più uomini per le ricerche
"Era a San Pietro in Bevagna, non ho dormito tre notti poi ho deciso di parlare"
MARIO DILIBERTO
AVETRANA - "Ho visto Sarah quattro giorni fa. Era in una Punto azzurra. Ne sono certo al 99%". L´ultima segnalazione
della 15enne di Avetrana è arrivata direttamente a casa dei suoi genitori. A farla un manduriano che ieri sera si è
presentato in vicolo Verdi. Avrebbe visto Sarah a San Pietro in Bevagna, sul litorale di Manduria ad un pugno di
chilometri dalla cittadina, dove è scomparsa lo scorso 26 agosto. Ha detto di averla notata in auto con un uomo. Sarah era
sorridente. "Non ho dormito per tre giorni" - ha detto alla madre. "Poi mi sono deciso a venire. Sono padre di tre figli e
comprendo il vostro dolore" - ha concluso. La sua testimonianza è stata raccolta dai carabinieri proprio nella casa di
Sarah. Gli stessi genitori della scomparsa, però, non si illudono. "Credo che sia in buona fede e mi auguro che abbia visto
giusto, ma temo si sia sbagliato" - ha detto Concetta Serrano Spagnolo. Anche perché gli avvistamenti fioccano da tutta
Italia. Da Cesenatico è arrivato anche un video, ma la ragazza filmata non era Sarah. Concetta e il marito, invece,
chiedono un maggiore sforzo nelle ricerche.
"Mandateci più uomini per trovarla" aveva detto in mattinata la mamma rivolgendosi direttamente al presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano. Il padre invece ha chiesto ai giocatori del Lecce di indossare una maglietta con il volto
della ragazza in occasione della gara con la Fiorentina. La donna ha il viso scavato da dodici giorni di sofferenza. Tanti ne
sono passati da quando la figlia si è incamminata verso un destino misterioso. Doveva andare al mare. Invece di lei si
sono perse le tracce alle 14.42 di quel giovedì, quando la vicina antenna ha intercettato l´ultimo segnale del suo cellulare.
Poi il nulla. L´appello si è agganciato ai ringraziamenti alle forze dell´ordine.
"So che stanno facendo tutto il possibile per trovarla". E ieri in effetti oltre cento uomini sono tornati a battere le
campagne e il vicino litorale. Cinque sub si sono immersi in mare per perlustrare il fondale sabbioso. Speciali telecamere
a tenuta stagna sono state calate in pozzi profondi. Carabinieri e volontari della protezione civile si sono addentrati in
uliveti e vigneti, ispezionando decine di casolari. Ma senza esito. Da oggi alle ricerche parteciperà anche la Forestale. Sul
fronte investigativo continuano senza sosta gli accertamenti per decifrare i minuti durante i quali Sarah Scazzi è
scomparsa. Si ripercorre ossessivamente il tragitto di quattrocento metri che la ragazzina doveva coprire per recarsi dalla
sua casa in vicolo Verdi, a quella della cugina Sabrina, in via Deledda. Sabrina ieri è stata nuovamente interrogata.
Si parte da una certezza: Sarah aveva certamente coperto la metà di quei mille passi. Perché in via Kennedy, la via del
mare è stata vista da una coppia di fidanzati. I ragazzi l´hanno riconosciuta mentre camminava lungo il marciapiede della
scuola Forleo, nei pressi dell´incrocio con via Sanzio. Proprio lì si sono concentrate le indagini dei carabinieri. Si sono
perlustrate le cave nei pressi della vicina sede della protezione civile. Una parte della strada è inquadrata da una
telecamera. Quei filmati sono serviti ad escludere il passaggio di Sarah o dei suoi eventuali rapitori. L´attenzione si è
spostata quindi in via Sanzio e in via Pirandello. Di lì potrebbe essere passata l´auto sulla quale la ragazzina è salita di sua
volontà o con la forza.
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
51
Data:
07-09-2010
La Repubblica
poche volanti, carta che manca così i tagli colpiscono la polizia - michele
bocci
Pagina III - Firenze
Poche volanti, carta che manca così i tagli colpiscono la polizia
Il Silp Cgil: "Difficile garantire standard alti di sicurezza"
MICHELE BOCCI
Mancano le Volanti da mandare in strada ma anche la carta per gli uffici. Gli agenti diminuiscono, i commissariati stanno
diventando deserti e non ci sono soldi per le trasferte. Come quella degli uomini della scientifica regionale impegnati a
lungo per il disastro di Viareggio. «Facevano spesso avanti e indietro da Firenze per non doversi pagare l´albergo», spiega
Riccardo Ficozzi del sindacato Siulp.
La crisi finanziaria della polizia tocca tutti i campi e colpisce prima di tutto il personale, che ha più lavoro da fare di una
volta ma con meno forze e mezzi. Oggi, ad esempio, l´attività di uffici come l´immigrazione è cresciuta enormemente
rispetto a qualche anno fa. I sindacati si lamentano ormai da tempo di una situazione sempre più precaria e domenica
Gianfranco Fini ha sposato la loro causa, dichiarando di essere stato ferito dalla protesta dei poliziotti al festival di
Venezia. «Ok ma non cadiamo nella trappola del gioco della parti politiche. Non posso dimenticare che il governo in cui
sedeva Gianfranco Fini, autore della legge sull´immigrazione, tagliò i rimborsi sanitari per operatori delle forze
dell´ordine feriti in servizio». A parlare è Luciano Mennonna, segretario provinciale della Silp Cgil, che lancia un
allarme: «Con le poche risorse che abbiamo è difficile garantire alti standard di sicurezza, nonostante l´impegno di tutti i
lavoratori».
A Firenze e in Toscana arrivano gli effetti di tagli che partono da Roma. Prima di tutto c´è un contratto ancora fermo. La
parte economica risale alla fine del 2007, non è stata mai aggiornata. Poi c´è il blocco del turn over, responsabile forse dei
problemi maggiori. «La questura di Firenze - dice Mennonna - dovrebbe avere 1.070 dipendenti mentre ora sono 825,
compresi i tecnici. Di questi solo 371 hanno meno di 40 anni. L´età media è dunque molto alta, intorno ai 44 anni, un
anno in più di quella nazionale». La situazione è molto più dura nei commissariati. «A San Giovanni, Rifredi-Peretola e
Oltrarno il calo del personale è di oltre il 40%. Ci sono ormai gruppi sparuti di colleghi. Qualcuno si è pure portato il suo
computer, donandolo al commissariato». Da queste strutture dipendevano tra l´altro un´esperienza un tempo tanto
pubblicizzata e ormai esaurita: «Il poliziotto di quartiere ormai non esiste più», dice Mennonna. Ma dai commissariati
dipendono anche i posti di polizia negli ospedali, altre strutture mai potenziate secondo il sindacato. A marzo del 2009
l´allora assessore alla salute Enrico Rossi disse che si sarebbe occupato lui dell´assunzione di personale da mandare nei
pronto soccorso. «Non mi risulta alcune aumento di organico», prosegue Mennonna.
Punta, tra l´altro, sul tema dei rimborsi spese, Ficozzi del Siulp. «Ma vi rendete conto? Se bisogna mandare degli uomini,
magari della squadra mobile, a fare un´indagine fuori sede questi devono pagarsi la trasferta da soli. Ormai i fondi per
queste uscite sono pochissimi, i dirigenti devono comportarsi come manager che hanno in mano un budget ridottissimo e
devono decidere come impiegarlo. Il gabinetto regionale della scientifica, che ha sede a Firenze, ha fatto i salti mortali per
lavorare alla strage di Viareggio». Ogni volta che bisogna accompagnare uno straniero in un Cie, centro di identificazione
ed espulsione, lontano, tipo Brindisi, è un problema. Capita che i poliziotti debbano trovarsi da soli una sistemazione e la
paghino, insieme alla cena all´extracomunitario. Intanto gli straordinari sono retribuiti sempre meno. Dal 2008 sono stati
tagliati del 10%, arrivando a 7 euro netti all´ora. «Cioè quanto le ore ordinarie di lavoro. E sono tantissimi i colleghi che
hanno centinaia di ore arretrate», dice ancora Ficozzi.
Nella lista delle lamentele un capitolo ponderoso è rappresentato dai mezzi. Prima di tutto le Volanti, che si occupano
della prevenzione e repressione dei reati. A Firenze sono nuove ma troppo poche, una ventina. «Basta che se ne fermino
tre contemporaneamente per manutenzioni o riparazioni - spiega Mennonna - e già siamo in ginocchio. E´ capitato di
attendere per ore il rientro di auto dal turno precedente impegnate altrove». Anche le riparazioni vanno a rilento, per
questo se una macchina o una moto ha un problema si rischia di dover aspettare settimane prima di poterle utilizzare di
nuovo.
Secondo Mennonna «la polizia di Stato è intesa da chi ci governa come una perenne protezione civile, peraltro con risorse
disastrate. La politica deve smettere di accarezzare le forze dell´ordine, come se fossimo sempre in campagna elettorale,
facendo leva sulle paure e sul tema della sicurezza, per poi smentirsi con i fatti. La politica dei condoni, delle
depenalizzazione, delle leggi ad personam, del processo breve, della limitazione alle intercettazioni, dello scudo fiscale,
deve smettere di fare propaganda sulla sicurezza e sulla legalità, quando poi taglia e basta».
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
52
Data:
07-09-2010
La Repubblica
roma capitale, altolà della polverini no ai super poteri del campidoglio giovanna vitale
Pagina VIII - Roma
Roma Capitale, altolà della Polverini No ai super poteri del Campidoglio
La Regione rischia la serie B. "Ora un vertice con Alemanno"
GIOVANNA VITALE
Non va giù a Renata Polverini quell´elenco sterminato di super-poteri, contenuto nella bozza di decreto ribattezzata
"Alemanno-Calderoli", che la riforma sul federalismo assegnerebbe alla capitale a scapito innanzitutto della Regione e, in
subordine, della Provincia di Roma: urbanistica, ambiente, trasporti, commercio, sviluppo economico, persino protezione
civile, lasciando alla Pisana le sole prerogative sulla sanità.
L´altolà della presidente, per nulla disposta a perdere il "controllo" di Roma col risultato di governare una regione di serie
B, era arrivato già all´indomani delle indiscrezioni trapelate sul Turc (il Testo unico su Roma capitale) approntato dal
ministro leghista con la collaborazione del Campidoglio: «Roma non sarà isolata dalla sua regione», aveva tuonato a fine
agosto. Non è dunque un caso che abbia deciso proprio ieri, primo giorno utile dopo la pausa estiva, di inaugurare il
tavolo tecnico sul federalismo con i cinque presidenti delle province laziali (Zingaretti e Melilli del Pd; Meroi, Iannarilli,
Cusani del Pdl) e alcune «figure professionali che ci aiuteranno nelle decisioni politiche che dovremo prendere». Ovvero
un paio di esperti di diritto costituzionale pronti a confortare la tesi della governatrice: è impossibile devolvere al Comune
con legge ordinaria competenze che la Carta attribuisce alla Regione. Altro che abdicare alle proprie funzioni: «Il Lazio si
vuole candidare a guidare il processo delle riforme istituzionali di cui il nostro Paese ha bisogno», ha insistito Polverini,
intenzionata a seguire insieme alle province «la questione di Roma Capitale, che dobbiamo valutare tutti assieme per
rendere le amministrazioni più vicine alle esigenze dei cittadini».
Chiaro il messaggio: «Come lo stesso sindaco ha già detto nei giorni scorsi, il testo che è circolato è molto vecchio e
peraltro va molto oltre quello che la stessa delega aveva stabilito», ha spiegato l´ex sindacalista. «Con Alemanno ci
incontreremo nei prossimi giorni per stabilire insieme, in maniera collaborativa, con il sostegno del consiglio, della giunta
ma anche delle province, quali sono le materie che la Costituzione e la delega stabiliscono abbiano a che fare con il ruolo
di Roma Capitale». Uno stop bello e buono. Subito evidenziato dal capogruppo dell´Idv Vincenzo Maruccio che, dopo
aver ricordato «gli enormi rischi di accentramento di poteri e di svuotamento di competenze amministrative degli altri enti
locali poste dalla bozza», attacca: «Oggi la Polverini è finalmente intervenuta, aprendo di fatto una frattura con il sindaco
Alemanno. Ci auguriamo che ora si apra una discussione seria nelle assemblee di Comune, Regione e province per
giungere a un progetto di riforma condiviso ed equo». E «un maggiore coinvolgimento» della Pisana chiede anche l´udc
Rodolfo Gigli, invitando «il presidente Abbruzzese a convocare, quanto prima, una sessione straordinaria del consiglio».
SEGUE A PAGINA VI
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
53
Data:
Repubblica.it
06-09-2010
Terremoti, interviene Boschi "Valutiamo stop alle notizie"
IL CASO
Terremoti, interviene Boschi
"Valutiamo stop alle notizie"
Il direttore dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia pensa a oscurare il sito e tutti i dati relativi agli eventi
sismici in Italia. "Vengono usati per arrivare a conclusioni che non stanno né in cielo né in terra". Bertolaso aveva parlato
di "profeti di sventura"
ROMA - Niente dati sulle sequenze sismiche a disposizione di tutti sul web, anche quelle inavvertite dalla popolazione.
Niente cartine geologiche, storico di eventi, niente di niente. Stop alle informazioni. Così l'istituto Nazionale di Geofisica
e Vulcanologia pensa di fermare gli allarmi che si diffondono nella popolazione quando i piccoli terremoti si susseguono
in una certa zona. Lo conferma Enzo Boschi, che dell'istituto è il direttore: "Noi stiamo valutando di smettere di
informare, e di non rendere raggiungibili i nostri dati via web, perché vengono usati per arrivare a conclusioni che non
stanno né in cielo né in terra". L'intenzione è di evitare che i dati vengano travisati, spiega Boschi commentando le parole
del messaggio di Guido Bertolaso inviate al congresso della Società geologica italiana. Il Capo Dipartimento della
Protezione civile aveva parlato dell'"affermarsi di profeti di sventura" a proposito dei terremoti.
"Condivido in pieno quello che ha detto Bertolaso - è il commento di Boschi - noi stiamo valutando di smettere di
informare, e di non rendere raggiungibili i nostri dati via web, perchè vengono usati per arrivare a conclusioni che non
stanno né in cielo né in terra". I principali responsabili, continua l'esperto, sono i media: "La colpa è dei giornalisti afferma Boschi - e dei politici locali che hanno la responsabilità in caso di terremoti perchè non controllano le strutture,
ma cercano di scaricarla. Poi ci sono coloro che sono desiderosi di apparire, e che trovano sempre qualcuno che voglia
fargli fare uno scoop".
Boschi condivide anche un'altra affermazione di Bertolaso, secondo cui in Italia si sottovaluta il rischio sismico: "Noi lo
diciamo da 30 anni - afferma Boschi - ma ogni volta che c'è un terremoto c'è la solita sceneggiata. Basterebbe verificare la
tenuta degli edifici, abbandonare quelli che non resistono al sisma e ristrutturare quelli per cui è possibile intervenire, oltre
a costruire gli edifici nuovi in maniera antisismica. In Italia invece si costruisce male, perchè tutto diventa un affare, e non
si fanno i controlli. In Giappone e California, stati sismici e ricchi come l'Italia, si è riusciti in questa impresa, ma da noi
se ne parla da 30 anni ma non si è fatto nulla".
(06 settembre 2010)
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
54
Data:
06-09-2010
Repubblica.it
Trema la terra, a L'Aquila torna la paura La città si svuota dopo lo sciame
sismico
TERREMOTO
Trema la terra, a L'Aquila torna la paura
La città si svuota dopo lo sciame sismico
Molte le scosse negli ultimi giorni, per l'Ingv alto rischio fino a domani. A Montereale i fenomeni si sono triplicati negli
ultimi otto mesi. Si allestiscono tensostrutture e tende nell'Alta Valle dell'Aterno, pronte per l'emergenza di PAOLA
COPPOLA
LA TERRA non smette di tremare, ora più che mai torna la paura a L'Aquila e nell'Alta Valle dell'Aterno. La città si è
svuotata per il fine settimana: c'è chi ha deciso di andare via per qualche giorno, chi ha potuto ha trovato rifugio verso il
mare o ha raggiunto parenti che vivono lontano dalla provincia.
Si allestiscono tensostrutture e tende nell'Alta Valle dell'Aterno, pronte a ospitare gli abitanti in caso di pericolo. E tanti
sono tornati a dormire nelle auto o nelle roulotte. Tra chi ha deciso di trascorrere la notte in casa ci sono quelli che hanno
rispolverano le stesse precauzioni prese all'indomani del terremoto che lo scorso 6 aprile ha devastato l'Abruzzo: borsoni e
lampade pronti, ai piedi del letto, da portare via se dovesse essere necessario allontanarsi rapidamente.
Le scosse continuano da settimane, e tra la popolazione comincia a prendere forma l'incubo di un nuovo terremoto. Nei
luoghi di ritrovo non si parla d'altro, nelle piazze come nei negozi, dove tensione e paura stanno di nuovo mettendo a dura
prova la popolazione, già alle prese con una ricostruzione difficile.
Ieri la terra ha tremato ancora. Due volte: una scossa, poco dopo mezzogiorno, al confine tra L'Aquila e Rieti; un'altra più
intensa nel pomeriggio (di magnitudo 2.5) negli stessi comuni interessati dallo sciame sismico e che, due giorni fa,
avevano invece subito tre scosse.
L'intensità resta bassa, in tutto il comprensorio dell'Alto Aterno è scattato l'allarme: la Protezione civile si sta occupando
dell'allestimento di tende e tensostrutture per poter affrontare eventuali situazioni di emergenza.
Da venerdì Linea Amica Abruzzo ha potenziato il servizio di contact center mentre, a partire da oggi, su indicazione del
Commissario per la ricostruzione sarà attivato l'ufficio Urp mobile a Montereale e Cagnano Amiterno, un'unità in strada a
disposizione dei cittadini per informazioni in tempo reale sullo sciame. Obiettivo essere vicino alla popolazione, evitare
che l'ansia si trasformi in panico.
"Si tratta di una importante iniziativa - ha chiarito il Commissario per la Ricostruzione, Gianni Chiodi - che in questo
modo vuole sostenere, e rassicurare, tutti coloro che stanno vivendo un particolare momento di preoccupazione e
sofferenza".
L'organizzazione dei soccorsi si è messa in moto anche in seguito alla nota riservata che alcuni giorni fa l'Istituto
nazionale di geofisica e vulcanologia ha inviato alle autorità locali. Testo in cui si fanno previsioni probabilistiche sulla
possibilità che fino al 7 settembre si verifichino scosse violente nell'area dell'Alta Valle dell'Aterno e dei monti Reatini: in
questo periodo ci sarebbe il 2% di probabilità di un terremoto di magnitudo 4 o superiore e lo 0,1% di un terremoto pari o
superiore al 5.5%. "La zona interessata dallo sciame ricade nell'area a maggiore pericolosità sismica nel nostro paese ed è
classificata zona 1", hanno rilevato gli esperti.
Una segnalazione che è stata presa in seria considerazione da sindaci e autorità locali. Il primo cittadino de L'Aquila,
Massimo Cialente, ha disposto la chiusura del centro storico fino a domani, il giorno in cui secondo gli esperti il rischio
dovrebbe diminuire.
(06 settembre 2010)
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
55
Data:
06-09-2010
Repubblica.it
"I dati sui terremoti vengono travisati" L'Ingv valuta il black-out informativo
IL CASO
Terremoti, interviene Boschi
"Valutiamo stop alle notizie"
Il direttore dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia pensa a oscurare il sito e tutti i dati relativi agli eventi
sismici in Italia. "Vengono usati per arrivare a conclusioni che non stanno né in cielo né in terra". Bertolaso aveva parlato
di "profeti di sventura"
ROMA - Niente dati sulle sequenze sismiche a disposizione di tutti sul web, anche quelle inavvertite dalla popolazione.
Niente cartine geologiche, storico di eventi, niente di niente. Stop alle informazioni. Così l'istituto Nazionale di Geofisica
e Vulcanologia pensa di fermare gli allarmi che si diffondono nella popolazione quando i piccoli terremoti si susseguono
in una certa zona. Lo conferma Enzo Boschi, che dell'istituto è il direttore: "Noi stiamo valutando di smettere di
informare, e di non rendere raggiungibili i nostri dati via web, perché vengono usati per arrivare a conclusioni che non
stanno né in cielo né in terra". L'intenzione è di evitare che i dati vengano travisati, spiega Boschi commentando le parole
del messaggio di Guido Bertolaso inviate al congresso della Società geologica italiana. Il Capo Dipartimento della
Protezione civile aveva parlato dell'"affermarsi di profeti di sventura" a proposito dei terremoti.
"Condivido in pieno quello che ha detto Bertolaso - è il commento di Boschi - noi stiamo valutando di smettere di
informare, e di non rendere raggiungibili i nostri dati via web, perchè vengono usati per arrivare a conclusioni che non
stanno né in cielo né in terra". I principali responsabili, continua l'esperto, sono i media: "La colpa è dei giornalisti afferma Boschi - e dei politici locali che hanno la responsabilità in caso di terremoti perchè non controllano le strutture,
ma cercano di scaricarla. Poi ci sono coloro che sono desiderosi di apparire, e che trovano sempre qualcuno che voglia
fargli fare uno scoop".
Boschi condivide anche un'altra affermazione di Bertolaso, secondo cui in Italia si sottovaluta il rischio sismico: "Noi lo
diciamo da 30 anni - afferma Boschi - ma ogni volta che c'è un terremoto c'è la solita sceneggiata. Basterebbe verificare la
tenuta degli edifici, abbandonare quelli che non resistono al sisma e ristrutturare quelli per cui è possibile intervenire, oltre
a costruire gli edifici nuovi in maniera antisismica. In Italia invece si costruisce male, perchè tutto diventa un affare, e non
si fanno i controlli. In Giappone e California, stati sismici e ricchi come l'Italia, si è riusciti in questa impresa, ma da noi
se ne parla da 30 anni ma non si è fatto nulla".
(06 settembre 2010)
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
56
Data:
06-09-2010
Il Riformista.it
Terremoti/ Boschi: Pensiamo di smettere di informare sulle scosse
Riformista.it, Il
""
Data: 06/09/2010
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lunedì, 6 settembre 2010 ore 18:26
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Terremoti/ Boschi: Pensiamo di smettere di informare sulle scosse
'Causa giornalisti non si capisce più niente: spegniamo il sito'
'Causa giornalisti non si capisce più niente: spegniamo il sito'
Roma, 6 set. (Apcom) - L'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia potrebbe smettere di informare sui terremoti in
Italia per evitare che i dati vengano fraintesi o addirittura manipolati. Lo dice il presidente Enzo Boschi, ce ce l'ha "con i
giornalisti" per colpa dei quali "ormai non si capisce più niente". "Noi mettiamo tutto sul sito e abbiamo visto sui giornali
che ci sarebbero addirittura documenti riservati dell'Ingv con i quali si fanno valutazioni statistiche: ma vogliamo
scherzare", spiega contattato da Apcom, "poi ci sono pure vari pseudosismologi accreditati dai giornalisti che vanno a dire
in giro le nostre stime". Insomma "non si capisce più niente e potremmo smettere di informare sulle scosse. Ancora non
ho deciso, la cosa è un po' delicata e devo sentire la Protezione civile, ma forse smettiamo di informare e restiamo nel
mistero: spegnamo il sito e tra 15/20 giorni ci riparliamo. Bertolaso ha detto delle cose molto giuste" sui 'profeti di
sventura', conclude Boschi, "ma la colpa è anche dei giornalisti: noi per primi ci sentiamo deficenti leggendo i giornali
che parlano di noi, figuriamoci gli altri".
Sav
lunedì, 6 settembre 2010
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
57
Data:
06-09-2010
Il Riformista.it
Terremoti/ Boschi: Pensiamo di smettere di informare sulle scosse
foto del giorno
Chinese policemen applaud during a ceremony to mark the 30th anniversary of the establishment of Shenzhen special
economic zone in the southern Chinese city of Shenzhen September 6, 2010. REUTERS/Bobby Yip (CHINA - Tags:
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Argomento:
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58
Data:
06-09-2010
Il Riformista.it
Terremoti/ Boschi: Pensiamo di smettere di informare sulle scosse
5| E nella lite politica tornano le «fogne» di Cinzia Leone
Prima pagina Il giornale di oggi Il bestiario Carli's way Italia Mondo Economia Culture Sport I Riformisti Fotogallery
accadde nell'89
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ISSN 1723-8080 - Il Nuovo Riformista, edizione online
1
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
59
Data:
Il Secolo XIX
07-09-2010
Stop ai dati sui terremoti: troppi falsi allarmi
l'obiettivo è bloccare la divulgazione sul web per evitare timori infondati tra i cittadini
La provocazione di Boschi, direttore dell'Istituto nazionale di geofisica: «Sennò prosperano i profeti di sventura»
carlo gravinaROMA. Interpretazioni, dicerie e false previsioni. spesso, in concomitanza di grandi calamità naturali, vedi i
terremoti, ci si perde in sterili polemiche: era prevedibile? Perché non è stato lanciato prima un allarme? La comunità
scientifica è d'accordo: a oggi non ci sono i mezzi per prevedere l'eventualità di una scossa sismica. Nonostante ciò, le
polemiche non si placano e c'è sempre qualcuno che fornisce teorie strane e molto spesso fantasiose.
Per mettere fine agli allarmismi ingiustificati sui terremoti la soluzione potrebbe essere drastica: evitare di divulgare i dati.
La provocazione, se di provocazione si tratta, arriva da Enzo Boschi, direttore dell'Istituto Nazionale di Geofisica e
Vulcanologia (Ingv). L'annuncio, inoltre, giunge proprio quando la tensione è alta nell'aquilano, territorio alle prese con
uno sciame sismico che ha messo in agitazione la popolazione.
«Stiamo valutando di smettere di informare - dice Boschi - e di non rendere raggiungibili i nostri dati via web perché
vengono usati per arrivare a conclusioni che non stanno né in cielo né in terra». Il riferimento è ai cosiddetti "profeti di
sventura", così come li ha definiti il Capo dipartimento della Protezione civile Guido Bertolaso. Per Boschi, inoltre, questi
profeti moderni che annunciano calamità vanno ricercati soprattutto fra gli organi di informazione: «La colpa è dei
giornalisti - aggiunge Boschi - e dei politici locali che, in casa di terremoti, hanno la responsabilità perché non controllano
le strutture, ma cercano invece di scaricarla. Poi ci sono coloro che sono desiderosi di apparire e che trovano sempre
qualcuno che voglia fargli fare uno scoop». Un attacco preciso, quindi, alle persone che molto spesso hanno nelle proprie
disponibilità i dati e, non avendo le competenze necessarie per analizzarli, spesso generano falsi allarmismi.
A parlare di allarmismo eccessivo è stato proprio Guido Bertolaso che, in un suo intervento, ha scritto: «Leggo come
segno negativo l'affermarsi di profeti di sventura al posto di chi ha scelto la scienza della terra come ragione di vita, il
prevalere dell'urlo sul ragionamento, il sovrabbondare dell'emozione suscitata con i metodi mediatici rispetto
all'affievolirsi delle voci che ragionano, studiano, analizzano e apprestano soluzioni». Un messaggio, condiviso da Boschi,
che ha fatto notare come spesso il clamore intorno alle possibilità di previsione dei terremoti faccia perdere di vista la
prevenzione: unica arma disponibile al momento. La riflessione è chiara: solo i tecnici sanno analizzare i dati. Gli altri,
giornalisti e amministratori locali, devono attenersi alle indicazioni degli esperti. «Ogni volta che c'è un terremoto c'è la
solita sceneggiata - sottolinea ancora Boschi - basterebbe verificare la tenuta degli edifici, abbandonare quelli che non
resistono al sisma e ristrutturare quelli per cui è possibile intervenire oltre, ovviamente, a costruire gli edifici nuovi in
maniera antisismica. In Italia invece si costruisce male, perché tutto diventa un affare, e non si fanno i controlli». Quello
per la prevenzione è un appello che fa tutto il mondo scientifico ma che spesso rimane inascoltato: «Nessuno è ancora
riuscito a prevedere un terremoto - fa notare Giampaolo Cavinato, dell'istituto di Geologia ambientale e Geoingegneria del
Cnr - è impossibile dire in anticipo quando ci sarà un sisma. Quella di Boschi è una provocazione ma potrebbe essere una
buona idea per non creare allarmismo infondato. L'attenzione andrebbe spostata piuttosto sulla prevenzione, come qualche
regione ha già iniziato a fare dopo il sisma de L'Aquila con la mappatura delle zone più a rischio».
© riproduzione riservata
Le amiche di sempre Antonietta, Mary, Giannina, Enza, Rosetta, Mara, Puccy, Rita piangono con Beniamino e figli la
scomparsa di
Licia
=
Èmancata all'affetto dei suoi cari
Rosa Cafaggini
ved. Tagliafico
Ne danno il triste annuncio i figli e i nipoti.
I funerali saranno celebrati mercoledì 8 settembre alle ore 10 presso la Parrocchia di San Giuseppe di Nervi.
Il Santo Rosario sarà recitato questa sera alle ore 19 nella suddetta Parrocchia.
La presente quale partecipazione e ringraziamento.
Campirio e Mangini
Tel. 010.581.581 - 010.321.437
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
60
Data:
Il Secolo XIX
07-09-2010
Stop ai dati sui terremoti: troppi falsi allarmi
Ferrante, Dada e Pippo Mirelli unitamente a tutto lo studio sono vicini alla cara Graziella per la perdita dell'adorata
mamma
Rosina
=
È mancata all'affetto dei suoi cari
Giuseppa Cuppari
ved. Montenero
di anni 93
Ne danno il triste annuncio la figlia, il figlio, la nuora, i nipoti e i parenti tutti.
Il funerale si svolge oggi 7 agosto alle ore 10 nella Parrocchia di San Rocco Principe.
La presente quale partecipazione e ringraziamento.
La Generale Pompe Funebri SpA
Tel. 010.41.42.41
=
È mancato all'affetto dei suoi cari il
PARTIGIANO
Aldo Dapelo
di anni 87
Ne danno il triste annuncio la moglie ed il figlio. La salma partirà dall'obitorio dell'ospedale Galliera mercoledì 8
settembre alle ore 9,30 e proseguirà per il cimitero di Staglieno.
La presente quale partecipazione e ringraziamento.
A.Se.F. del Comune di Genova.
Tel. 010.291.55.04.
=
È mancata all'affetto dei suoi cari
Giuliana Gidoni
ved. Fanti
Addolorati lo annunciano le figlie Cristina, Daniela con Franco, i nipoti Claudia e Marco.
Il Santo Rosario sarà recitato martedì 7 settembre alle ore 18 presso le camere ardenti di San Martino.
I funerali avranno luogo a Marcena di Rumo (Trento) il giorno 8 settembre 2010.
Laura e Silvia Grimaldi con Angelica, Alessandro e bimbe piangono la perdita dell'amatissimo sottozio
Guido
e si stringono con infinito affetto alla zia Paola, ai figli Gianluca, Manuel, Consuelo, Cosimo, Amelia e nipoti tutti.
Uomo di grande intelligenza e bontà, legatissimo alla famiglia e tanto amato dal nostro caro papà Mario.
Il Consiglio di Amministrazione di Grimaldi Holding, il Collegio Sindacale, i dirigenti e il personale della società sono
vicini al dolore della famiglia Grimaldi per la perdita del
DOTTORE
Guido Grimaldi
Cavaliere del Lavoro
di cui ricorderanno sempre le straordinarie doti umane e professionali.
Genova, 6 settembre 2010
Il Gruppo Finsea partecipa al dolore della famiglia Grimaldi per la scomparsa del
Guido Grimaldi
CAVALIERE
La Presidenza, la Direzione Generale, i Dirigenti e il Personale tutto della SIAT S.p.A., Gruppo Fondiaria-Sai, si uniscono
al cordoglio della famiglia per la perdita del
DOTTORE
Guido Grimaldi
e porgono le più sentite e sincere condoglianze.
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
61
Data:
Il Secolo XIX
07-09-2010
Stop ai dati sui terremoti: troppi falsi allarmi
Il Presidente e Amministratore Delegato, il Direttore Generale, gli Azionisti, il Consiglio di Amministrazione, il Collegio
Sindacale e i Dirigenti della Costa Crociere S.p.A., partecipano con sincero dolore al lutto dei familiari per la scomparsa
di
DOTTORE
Guido Grimaldi
Cavaliere del Lavoro
Gli amministratori e i dipendenti della Rocca Shipbrokers S.r.l. partecipano al dolore della famiglia Grimaldi per la
scomparsa del cavaliere del lavoro
DOTTORE
Guido Grimaldi
Stefano e Marcella Telesio con i figli Enrico e Paola, ed Enrico Filippi, prendono parte al dolore delle famiglie Grimaldi
per la scomparsa dI
Guido Grimaldi
CAVALIERE DEL LAVORO
Gianfranco, Paolo, Andrea, Massimo, Ignazio, Stefano, Emanuele si stringono con affetto ad Aldo, Genni, Giovanni,
Isabella, Alessandra per la scomparsa dell'amato fratello e zio
Guido
Direzione, dirigenti e dipendenti della Ignazio Messina & C. Spa partecipano al dolore di tutta la famiglia Grimaldi e
collaboratori del gruppo per la scomparsa del loro caro e stimato presidente
Guido Grimaldi
Il gruppo banchero costa partecipa sentitamente al grave lutto dei dottori Aldo, Gianluca, Emanuele Grimaldi e della loro
famiglia tutta per la perdita del
Guido Grimaldi
Cavaliere del Lavoro
grande imprenditore del settore marittimo ed esempio di vita per coloro che lo hanno conosciuto.
Genova, 6 settembre 2010.
Paolo e Cesare d'Amico si uniscono con sincero cordoglio al grande dolore della famiglia per la perdita del
Guido Grimaldi
Cavaliere deL Lavoro
Roma, 7 settembre 2010.
Il Consiglio d'Amministrazione, il Collegio Sindacale e i dipendenti tutti della d'Amico Società di Navigazione esprimono
le più profonde condoglianze per la grave perdita subita dalla famiglia del
Guido Grimaldi
Cavaliere del Lavoro
Roma, 7 settembre 2010.
Gli amministratori della Fratelli Cosulich Spa partecipano commossi al dolore della famiglia Grimaldi per la scomparsa
del Presidente
DOTTORE
Guido Grimaldi
Il Presidente, il Direttore Generale e i Dirigenti di Stazione Marittime Spa partecipano al dolore della famiglia Grimaldi
per la perdita del
DOTTORE
Guido Grimaldi
Tito Carminati coi figli Alessandra ed Ettore, profondamente commossi partecipano al grave lutto che ha colpito il Dottor
Aldo e la sua famiglia per la dipartita del caro fratello
DOTTORE
Guido Grimaldi
Il Presidente, i Consiglieri di amministrazione delle società ditta Tomaso Carminati srl e Transoceania Armec srl,
unitamente ai collaboratori tutti, sono particolarmente vicini in questo triste momento al Dottor Aldo Grimaldi e alla sua
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
62
Data:
Il Secolo XIX
07-09-2010
Stop ai dati sui terremoti: troppi falsi allarmi
famiglia per la dipartita del caro fratello
DOTTORE
Guido Grimaldi
=
È mancata all'affetto dei suoi cari
Maria Lorini
( Lory )
Ne danno il triste annuncio la sorella Elena con il cognato Renato, l'adorata nipote Roberta e "Ciccio".
I funerali avranno luogo mercoledì 8 settembre alle ore 10 nella Parrocchia del Sacro Cuore di Carignano.
Il Santo Rosario sarà recitato questa sera alle ore 17 nella suddetta Parrocchia.
La presente quale partecipazione e ringraziamento.
A.Se.F. del Comune di Genova
Tel. 010.291.54.01
Condomini e amministratore di Viale Bottaro, 1-2 partecipano al dolore della famiglia per la scomparsa della Signora
Italia Lucattini
ved. Giorello
Sabato, 4 settembre si è spento a Montreal, Canada
INGEGNERE
Giorgio Massobrio
già Direttore
generale dell'Italsider s.p.a.
Gli amici e collaboratori Giampaolo Gandolfo, Franco Gottardi, Sergio Micheli, Manlio Trotta, Giovanni Vezzoso lo
ricordano con stima e affetto.
La famiglia Levi partecipa commossa al dolore della signora Franca e della famiglia per la scomparsa di
Angelo Milingi
per tanti anni ineguagliabile Comandante della propria imbarcazione.
Tel Aviv, 6 settembre 2010.
È mancato all'affetto dei suoi cari il
DOTTORE
Alberto Multedo
medico chirurgo
Ne danno il triste annuncio la figlia Raffaella con Stefano e Bryan, i parenti tutti.
Il funerale verrà celebrato mercoledì 8 settembre alle ore 11,45 nella Chiesa Parrocchiale di N.S. della Consolazione (Via
XX Settembre).
Un particolare ringraziamento al personale medico e paramedico delle cure domicilari, dell'Hospice Gigi Ghirotti di
Bolzaneto ed alla signora Armanda.
Si prega di non inviare fiori ma devolvere eventuali offerte all'Associazione Gigi Ghirotti (c/c postale 16703167).
La presente quale partecipazione e ringraziamento.
La Generale Pompe Funebri Spa
Tel. 010.41.42.41
Massimo Rolando
coraggio, la vita non ti farà più male.
Franca Maggio e Massimo Linguito ti ricordano con affetto e stima.
Mauro
ci ha lasciato. Lo piangiamo commossi.
Marcella e Rodolfo.
Il Presidente e tutti i componenti del Consiglio Provinciale dell'ordine dei Consulenti del Lavoro di Genova, partecipano
al dolore dei familiari per la scomparsa del collega
Mario Ruaro
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
63
Data:
Il Secolo XIX
07-09-2010
Stop ai dati sui terremoti: troppi falsi allarmi
Franco, Franca, Paola, Filippo sono affettuosamente vicini ad Albertina, Giovanni Battista, Innocenzo, Laurence e figli
per la perdita del caro
Gaetano
Francesco Filippi e famiglia sono vicini a Marco e Alberto per la perdita della cara
Lucetta Tomatis
Gazzolo
1987â??7â??settembreâ??2010
Placido Frisone
Indimenticabile papà e nonno.
Vivi sempre nel nostro cuore.
=
2004â??-â??2010
Carlo Iannoni
Sempre nei nostri cuori.
Ciao "Roccia".
La tua famiglia.
1991 - 2010
Pippo Solari
I tuoi cari ti ricordano con infinito amore.
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
64
Data:
Il Secolo XIX
07-09-2010
Rosi: «riflessione giusta»Cecchi Paone: «Un errore»
contrastanti le reazioni del mondo della scienza alla proposta di non pubblicare le informazioni
ROMA. L'ipotesi di non pubblicare più le notizie sugli eventi sismici, avanzata dal direttore dell'Istituto nazionale di
Geofisica e Vulcanologia Enzo Boschi, trova pareri discordanti tra gli esperti. I professionisti della scienza, quindi, si
dividono tra chi è favorevole a un eventuale stop alla pubblicazione e chi invece, nel nome della divulgazione,
preferirebbe che i cittadini continuassero a essere informati. «Quella di Boschi è una riflessione legittima, una domanda
che è doveroso farsi», spiega infatti Mauro Rosi, ordinario di fisica del vulcanismo all'Università di Pisa, che presiede il
congresso nazionale della Società geologica italiana apertosi ieri nella città toscana.
Al convegno era giunto in mattinata il messaggio di Guido Bertolaso, capo dipartimento della Protezione civile, che aveva
stigmatizzato l'affermarsi negli ultimi anni dei cosiddetti profeti di sventura. Bertolaso, inoltre, aveva tirato in ballo anche
i mezzi di informazioni e gli effetti che gli organi di stampa generano attorno ad argomenti particolarmente delicati come i
terremoti e la possibilità di prevedere calamità naturali di questo genere. Un terreno sdrucciolevole, che andrebbe
affrontato in maniera più cauta. «Un po' per un difetto della comunità scientifica - ha detto Rosi - impreparata a un atto di
trasferimento verso il grande pubblico del proprio fare, un po' perché spesso posizioni pseudoscientifiche sono più paganti
dal punto di vista mediatico,si creano delle situazioni di disinformazione». Secondo il fisico, quindi, «l'informazione
"cruda" generata dai sistemi di monitoraggio può indurre a interpretazioni distorte e ad esasperazioni. Di fronte a queste
cose ci dobbiamo attrezzare per gestire in modo corretto l'informazione scientifica. Sia scienziati che mezzi
d'informazione devono riflettere sul tema di per se molto delicato».
Di parere diametralmente opposto, invece, Alessandro Cecchi Paone, conduttore televisivo di programmi di divulgazione
scientifica. «Sono assolutamente contrario a quello che ha detto - spiega Cecchi Paone - conosco bene Enzo Boschi e
apprezzo il suo lavoro ma credo che sia incorso in un grave infortunio». Per il noto conduttore, inoltre, la scienza
appartiene a tutti e deve essere sempre divulgata, senza se e senza ma. Nel caso specifico dei terremoti, inoltre, Cecchi
Paone spiega che la conoscenza dei cittadini sul tema può aiutare tanto in caso di catastrofi naturali. «La scienza non è
legata a pochi ma è un sapere democratico - sostiene infatti Cecchi Paone - lo scienziato non è un sacerdote, ma è un
detentore del sapere che deve fornire definizioni e mettere in grado ogni cittadino di interpretare le informazioni e di
comprenderle nel modo più corretto possibile. In tutti i Paesi civili la conoscenza di tutte le informazioni, inoltre, è alla
base delle concezioni più moderne della Protezione Civile che vede protagonisti e non passivi beneficiari i cittadini».
C. G.
© riproduzione riservata
LE NECROLOGIE
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NAZIONALE
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65
Data:
Il Secolo XIX
07-09-2010
«La Notte Bianca avràle stelle anche in cielo»
le previsioni dei meteorologi per il fine settimana
Oggi e domani attesi temporali, da venerdì torna il sole
valerio arrichiello
CHI AVEVA previsto una notte folle, all'insegna del divertimento può star tranquillo. La Notte Bianca 2010, in
programma sabato prossimo, non sarà una notte di pioggia. A far da cornice a Dalla, De Gregori e gli altri ci sarà un
magnifico cielo stellato. O almeno questo dicono i meteorologi. Sono tutti concordi: il maltempo che attraverserà la
settimana è destinato a scomparire giovedì per lasciare spazio a un lungo weekend caldo e soleggiato.
Le voci di una perturbazione in arrivo sulla Liguria, come riflesso dell'uragano tropicale Danielle avevano messo in
allarme gli organizzatori. Perché puoi prevedere ogni minimo dettaglio, ma contro il maltempo puoi fare ben poco. I
meteorologi, però, ci rassicurano. «Prima di tutto precisiamo che quello in arrivo non è un uragano - spiega Stefano
Gallino del Centro Funzionale Arpal - ma solo una perturbazione di origine atlantica, tipica di questo periodo». «La
perturbazione - prosegue Gallino - si manifesterà in due momenti. Martedì (oggi per chi legge ndr), la fase calda con
piogge e venti di scirocco, mercoledì, quella fredda con temporali più intensi e un abbassamento delle temperature».
Situazione rischiosa? «La stiamo monitorando, e abbiamo allertato la Protezione Civile, ma fortunatamente il blocco di
alta pressione si è spostato dalla Grecia alla Scandinavia. Questo permetterà alla perturbazione di spostarsi verso
l'Adriatico abbandonando velocemente la Liguria». In sostanza, come detto, Notte Bianca salva. Previsione confermata da
Sergio Brivio di 3bMeteo.com: «Giovedì gli ultimi scrosci e poi da venerdì uscirà il sole, con temperature intorno ai
25-26 gradi». Possiamo fidarci? Beh visto che non c'è due senza tre abbiamo chiesto anche a Maurizio Corbella di
Meteolive.it che sposa la linea dell'ottimismo: «Venerdì e sabato saranno due giornate stupende. Le poche nubi nelle ore
centrali di sabato non dovranno preoccuparci. La temperatura notturna sarà intorno ai 20 gradi, condizioni perfette per una
nottata all'aria aperta».
Meglio così, perchéè ancora fresco il ricordo della Notte Bianca 2008, rovinata da un violento acquazzone. Migliaia di
persone erano scese in strada ma erano state costrette ad abbandonare le piazze e a rifugiarsi in bar e pub. Proprio per
evitare lo spauracchio temporale, si era pensato, nei mesi scorsi, di spostare l'evento a luglio o agosto, ma la scelta è
caduta ancora su settembre. Un periodo caratterizzato da temporali, che annunciano l'arrivo dell'autunno e decretano la
fine dell'estate. E anche quest'anno, come visto, le tempeste equinoziali (o più semplicemente, temporali di fine stagione)
non si faranno attendere. Ma fortunatamente non toccheranno la notte dell'11. Pronti, dunque, a tirar fuori l'ombrello oggi
e domani e a rimetterlo a posto venerdì.
A proposito sapete chi ci garantirà il sole nel weekend? Dovremo ringraziare un "promontorio anticiclonico proveniente
dal Nord Africa e diretto nell'Europa centrale". Promontori anticiclonici, blocchi di alta pressione e tempeste equinoziali.
Termini tecnici a parte, ciò che conta è che sarà bel tempo. E che per una volta sarà sfatato il classico fantozziano della
pioggia nel weekend. Qualche giorno di pazienza e poi tutti pronti a goderci la Notte Bianca. Sperando, ovviamente, di
non essere smentiti.
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il diluvio del 2008Due anni fa la festa
fu rovinata
da un acquazzone
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Pag.
66
Data:
Il Secolo XIX
07-09-2010
«La Notte Bianca avràle stelle anche in cielo»
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67
Data:
Il Sole 24 Ore Online
06-09-2010
In Calabria il piano casa va in tandem con la Scia
Maria Chiara Voci
Il semaforo verde per chi vuole ingrandire o ricostruire un immobile, con un bonus di cubatura, in Calabria scatterà a metà
ottobre, non appena saranno scaduti i 60 giorni concessi ai comuni per limitare l'applicazione delle misure straordinarie
sul proprio territorio. La legge regionale n. 21/2010, approvata il 4 di agosto dal consiglio per recepire l'intesa
Stato-regioni sul piano casa, è stata pubblicata sul supplemento straordinario n. 1 al Bur n. 15 del 16 agosto scorso, ed è
entrata in vigore, con procedura di urgenza, il giorno successivo alla data di uscita del Bur.
Per i prossimi due anni sarà così consentito mettere mano, in deroga alle norme fissate dai piani regolatori, al patrimonio
edilizio esistente. Una possibilità che, in Calabria, riguarda i soli immobili a prevalente uso abitativo (almeno al 70%), ma
che potrà essere applicata non solo alle case mono o bifamiliari e alle villette a schiera, ma anche ai condomini. A patto,
naturalmente, che l'intervento riguardi l'intero fabbricato e non i singoli alloggi.
Per quanto riguarda gli ampliamenti, la legge (che sulle percentuali segue fedelmente le linee guida nazionali) prevede
incrementi in deroga ai Prg, fino al 20% della superficie lorda esistente. Gli aumenti sono permessi per i fabbricati fino a
mille metri cubi e per un massimo di 200 metri cubi. Le demolizioni e ricostruzioni sono, invece, consentite nell'area
originaria dell'edificio, con un premio di volumetria fino al 35 per cento. Per usufruire delle agevolazioni, è necessario
certificare il rispetto delle norme sulle prestazioni energetiche, l'abbattimento delle barriere architettoniche, le costruzioni
in zona sismica e l'installazione di impianti. Nell'esame di commissione, è stato inoltre inserito l'obbligo di uniformare,
per gli ampliamenti, l'incremento volumetrico alle caratteristiche architettoniche dell'immobile preesistente.
Per dare il via ai lavori, basterà presentare in comune la Scia, la segnalazione certificata di inizio attività o, in alternativa,
la domanda di permesso di costruire. La Calabria è la prima regione a inserire, in una norma regionale, il riferimento
esplicito al nuovo strumento, introdotto a livello nazionale con la manovra economica d'estate. Tutti gli interventi
potranno essere realizzati solo da imprese in possesso dei requisiti di legge e in regola con il Durc, cioè con il versamento
dei contributi.
C'è poi la lista delle esclusioni: gli interventi straordinari non potranno, infatti, essere utilizzati in caso di edifici abusivi,
immobili storici, con vincolo di inedificabilità o ubicati in zone a rischio idrogeologico. Non si potrà inoltre intervenire
con incrementi di volumetria sugli edifici incompiuti, una realtà che costella il territorio dalla Calabria, a meno che non si
intenda completare una volta per sempre l'immobile. È consentito utilizzare il bonus per le sostituzioni anche su fabbricati
in corso di riedificazione, non ancora ultimati: la legge specifica anche che le demolizioni e ricostruzioni con premio non
dovranno dare origine a nuovi scheletri di case e l'agibilità sarà certificata solo se, insieme alla documentazione di
chiusura lavori, sarà depositato l'archivio fotografico dell'opera. Potranno, infine, rientrare nel piano casa gli immobili che
contengono unità abitative e sono stati condonati, a patto che la sanatoria sia già stata ottenuta prima della presentazione
della Scia: la volumetria sanata sarà utile ai fini dei computi per le sostituzioni.
Al di là delle misure che ricalcano l'intesa nazionale, il piano casa della Calabria prevede la possibilità di intervenire su
seminterrati e sottotetti: se le coperture contengono amianto dovranno essere sostituite. Per favorire il rinnovamento
urbano, i comuni potranno, infine, individuare edifici anche non residenziali, ma che deturpano il paesaggio, da demolire
e ricollocare altrove. Il bonus di cubatura è del 30%, elevabile di un ulteriore 5% in caso di raggiungimento di
autosufficienza energetica.
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NAZIONALE
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68
Data:
Il Sole 24 Ore
07-09-2010
Il maxi assegno a de Lise È la vendita di una casa
Il presidente del Consiglio di stato. L'avvocato Scoca ha versato 250mila euro
Il maxi assegno a de Lise «È la vendita di una casa»
Marco Ludovico
ROMA.
«Lunardi lo conosco da trent'anni, quando ero capo di gabinetto di Giovanni Goria e lui un giovane ingegnere. Ma non
sono mai stato il suo consigliere giuridico». E i 250mila euro sul suo conto bancario sono «il parziale provento di una
compravendita immobiliare fatta per atto pubblico». Pasquale de Lise, presidente del Consiglio di stato, smentisce su tutta
la linea le dure ipotesi d'accusa che affiorano dall'inchiesta di Perugia sul G-8. Come la segnalazione della Banca d'Italia,
all'esame dei pubblici ministeri Sergio Sottani e Alessia Tavarnesi, che in realtà riguarderebbe, secondo de Lise, «uno
degli assegni relativi alla vendita di una mia casa all'Argentario in favore della figlia di Scoca (un avvocato
ammini-strativista,
ndr) avvenuta con un atto notarile a fine giugno 2009». Aggiunge che «tutto risulta agli atti» della vendita dell'immobile,
per un totale di «circa un milione di euro» e in comunicato stampa fornisce persino gli estremi dell'assegno. Insomma: il
polverone sospetto sui 250mila euro è, per il magistrato amministrativo, «un equivoco». Ma de Lise fa sapere che intende
chiarire al più presto con i pm di Perugia la sua posizione. Su questo, come su altro. L'altro capitolo spinoso, infatti,
riguarda il ruolo del genero, l'avvocato Patrizio Leozappa. Secondo le carte dell'inchiesta,Leozappa avrebbe avuto un
ruolo quantomeno opaco e dubbio in un contenzioso al Tar del Lazio, dove de Lise è stato presidente, per l'appalto del
nuovo teatro di Firenze. Perchè Emiliano Cerasi, titolare dell'impresa Sac affidataria dei lavori, in una telefonata
intercettata dai Ros con il provveditore Fabio De Santis mostra timori sul ricorso fatto dalla Giafi di Valerio Carducci e
dice: «Io metterò Patrizio» intendendo Leozappa. In realtà Leozappa non fu il legale della Sac anche se, notano gli
investigatori, lo furono i colleghi dello studio associato in via Bocca di Leone. Il presidente del Consiglio di Stato
respinge poi «nel modo più assoluto» l'idea di essere stato consigliere o parte in causo dell'acquisto, da parte dell'ex
ministro Piero Lunardi, di un immobile di pregio in via dei Prefetto di proprietà di Propaganda Fide, di cui de Lise è
«consultore». Spiega al Sole 24 Ore: «Primo, io non faccio l'agente immobiliare. Secondo, essere consultore significa
fornire parere di ordine generale su questioni di bilancio, finanziarie, giuridiche. Nulla che riguardi la gestione, meno che
mai singoli casi».
De Lise, il "padre" del codice degli appalti, non fa poi mistero di conoscere «da una vita» Angelo Balducci, il potente
presidente del consiglio dei Lavori Pubblici finito al centro dell'inchiesta G-8 e oggi agli arresti domiciliari. «Mai avrei
immaginato ciò che poi ho letto sui giornali. Sul mio cellulare ho ancora i suoi numeri. Dietro Balducci c'era una catena
infinita di rapporti di prestigio e di grande livello: Quirinale, Camera e Senato, Palazzo Chigi, tutti i ministeri. Dico solo, e
non è una frase di circostanza, che occorre solo avere fiducia nella magistratura». E sarebbe poi «del tutto infondata»
l'ipotesi di collegare l'alto magistrato amministrativo all'appartamento di Propaganda Fide dato al capo della Protezione
civile, Guido Bertolaso. Nel 2003 Bertolaso soggiornò per un periodo, per esigenze personali, in un seminario di
Propaganda, struttura che dovette però presto lasciare essendo gli orari inconciliabili con le sue esigenze di lavoro. Fu
quindi un altro consultore della congregazione, il professor Francesco Silvano, a trovare al capo della Protezione civile un
appartamento in affitto in via Giulia. Ma di tutto questo, sostiene de Lise, «posso giurarlo sui miei figli, non so nulla».
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LA DIFESA
«È tutto un equivoco. La compravendita immobiliare risulta in un atto pubblico».
E su Propaganta Fide: «Sono solo un consultore»
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NAZIONALE
Pag.
69
Data:
07-09-2010
Il Sole 24 Ore
Dal grande futbol alla miniera
Los 33. I volti, le storie
Dal grande «futbol» alla miniera
Roberto Da Rin
COPIAPÒ. Dal nostro inviato
L
à sotto, intrappolati a 700 metri di profondità, ci sono minatori, minatori esperti, carrellisti, meccanici e addetti agli
esplosivi. Tutti di qui, della regione di Atacama.
Famiglie povere, destini segnati dalla fatica.
Per la verità uno di loro ce l'aveva fatta.Franklin Lobos, classe 1957, una passione per il
futbol, è stato un centrocampista di razza. Ha militato nelle migliori squadre cilene e ha giocato con la maglia de la roja, la
nazionale. Ha appeso le scarpe al chiodo nel 1995, poi la vita l'ha portato in miniera: autista, nelle viscere della terra.
Trasportava materiali dall'occhio della miniera fino a su, in superficie.
Una storia incredibile, la sua.
Impossibile immaginare qualcosa di simile per uno dei nostri azzurri. Franklin non ha accettato affari torbidi né lavori da
testimonial, ha deciso di lavorare sotto terra per mille dollari al mese, pochi ma sufficienti per pagare l'università alle sue
figlie, Claudia e Carolina.
Tutti i giorni su e giù tra i tunnel della montagna maledetta.
Il fratello Abraham, al
campamento Esperanza, è un tipo ruvido, di poche parole.
«Franklin es un hombre onesto» .
Più loquace Ivan Zamorano, ex attaccante di Inter e Real: «Le sue punizioni erano micidiali, sapeva dare un effetto
imprevedibile, un vero campione». Lo chiamavano
el mortero magico , il mortaio magico. Prima ancora el
bombardero de Atacama , quando nel 1985, grazie ai suoi gol, spinse il Cobresal, (rame e sale) una squadretta, ai vertici
del campionato cileno, consentendole di partecipare alla Coppa Libertadores, la Champions League sudamericana. Di fans
a ne aveva a migliaia, Lobito, questo il diminutivo, per il suo fisico minuto.
Chissà come rivede la sua vita, in queste lunghe settimane. Un tempo zoomato dai fotografi mentre calcia una punizione,
poi un lavoro infame, buio e fuliggine. Ora durante quest'attesa interminabile, ancora sotto i riflettori. Questa volta una
webcam, calata negli inferi della terra dalla protezione civile cilena. Lobito ci mette davanti il suo simpatico faccione e fa
sapere alle sue adorate figliole di star bene.
Sono in tanti ad aspettarlo, soprattutto qui. Sì perché quando può, la domenica, scende ancora in campo con i dilettanti del
Comercio de Copiapò. Non è proprio uno stadio: niente erba, due porte e una tribuna strappate al deserto di Atacama.
Fuerza mortero! Per te un pensiero in punta di piedi.
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NAZIONALE
Pag.
70
Data:
07-09-2010
La Stampa
"Non daremo più notizie sui terremoti"
L'ACCUSA
BLACK OUT
“Non daremo
più notizie
sui terremoti”
L'Istituto di geofisica e vulcanologia:
“C'è chi fa loschi affari con i nostri dati”
«Siamo usati per trarre
conclusioni che non stanno
né in cielo né in terra»
«Pronti a oscurare il sito
per non dare una mano
ai profeti di sventura»
D'ora in avanti, prima di diffondere qualunque informazione riguardo ai terremoti, l'Istituto nazionale di geofisica e
vulcanologia ci andrà con i piedi di piombo, non per reticenza - beninteso - ma perché questi dati sono sensibili, e affidati
al sistema dei mezzi di informazione, che non sempre ha gli strumenti per analizzarli adeguatamente, generano solo
panico, allarme, disinformazione e perfino qualche guaio giudiziario, come è accaduto proprio al presidente dell'Ingv,
Enzo Boschi.
Ed è stato proprio quest'ultimo a prendere questa decisione, facendo eco a un invito che il sottosegretario alla protezione
civile Guido Bertolaso, ha formulato nel suo intervento al congresso della Società geologica italiana.
«Leggo come segno negativo - ha detto Bertolaso - l'affermarsi di profeti di sventura al posto di chi ha scelto la scienza
della terra come ragione di vita, il prevalere dell'urlo sul ragionamento, il sovrabbondare dell'emozione suscitata con i
metodi mediatici contemporanei rispetto all'affievolirsi delle voci che ragionano, studiano, analizzano e apprestano
soluzioni».
Avanza, insomma, una genia di ciarlatani che fa d'ogni erba un fascio e suscita una gazzarra mediatica intorno a
valutazioni scientifiche che solo nei laboratori trovano la giusta interpretazione. Per cui è meglio regolarsi prima di
parlare, consiglia il sottosegretario, soprattutto se si fa balenare l'ipotesi di un terremoto in arrivo.
«Sono d'accordissimo con Bertolaso: in Italia c'è troppa gente che fa chiacchiere sui terremoti» ha commentato Enzo
Boschi, il quale ha perfino il sospetto che ci sia in giro qualche «falso profeta di terremoti che utilizza dati falsati a scopo
di lucro». In che senso? «Li venderebbe - taglia corto Boschi - Stiamo verificando questa informazione e nel caso
trovassimo riscontri siamo pronti a procedere legalmente contro questi mercanti». E comunque, a scanso di equivoci, il
numero uno dell'Ingv ci penserà due volte prima di divulgare via web (cosa che avviene ancora oggi da parte del suo
istituto) i dati sulle zone a rischio terremoto, sulle scosse che vengono registrate e rese note.
«Noi in passato abbiamo deciso di informare attraverso il sito web sulle scosse in tempo reale, ma queste cose vengono
interpretate in maniera assurda. Stiamo quindi pensando - ribadisce Boschi - di interrompere questo flusso di
informazioni. Troppi profeti di sventura utilizzano i dati per scopi più strani».
Boschi ha anche ricordato che l'Istituto di Geofisica, con la collaborazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha
prodotto la mappa della pericolosità sismica in Italia che è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale e su questa mappa sono
indicate le zone più pericolose.
«A questo punto non c'è da discutere - ha continuato Boschi - ci sono zone a rischio, bisogna verificare se gli edifici già
costruiti possono reggere ad un'attività sismica. Il problema del terremoto va risolto una volta per tutte in Italia lavorando
sulla prevenzione. In questo modo si rilancia anche l'occupazione e l'attività edilizia costruendo nove abitazioni a prova di
terremoto o ristrutturando quelle che si possono ristrutturare e renderle sicure».
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
71
Data:
07-09-2010
La Stampa
Per la frana di Ligge il Comune "litiga" con l'impresa edile
BOISSANO PROBLEMA CHE DURA DA 2 ANNI
Per la frana di Ligge
il Comune “litiga”
con l'impresa edile
Il Comune va ai ferri corti con l'impresa edile impegnata nei lavori per la frana in via delle Ligge, dove le speranze degli
abitanti sono appese alle decisioni di Provincia e Regione. Sono appena trascorsi due anni dal pomeriggio di giovedì 4
settembre 2008, quando il terreno di via Rive si è abbassato improvvisamente di alcuni metri, ma per gli inquilini dei
palazzi la situazione è rimasta drammatica. L'amministrazione boissanese sta lottando a livello politico per ottenere i
finanziamenti necessari a mettere in sicurezza il versante, ma ai problemi economici si è recentemente aggiunta una
diatriba legale.
I proprietari di alcuni alloggi, danneggiati dal cedimento, hanno chiesto il risarcimento dei danni alla ditta impegnata nella
costruzione di alcune villette a pochi metri dal punto dello smottamento. I titolari dell'azienda hanno chiamato in causa il
Comune, ritenendolo responsabile del crollo. La giunta del sindaco Rita Olivari nega categoricamente le accuse e contesta
invece alla ditta la mancata realizzazione di alcune opere previste nell'accordo successivo alla frana. In via delle Ligge
persistono disservizi legati alla segnaletica, all'illuminazione, all'asfalto e ai marciapiedi. La risoluzione dei disagi è
diventata ancora più complessa da quando si è aperto il contenzioso giudiziario.
Qualche segnale di speranza è arrivato nei giorni scorsi, quando il Comune ha ottenuto dalle autorità di controllo la
variante urbanistica per il riconoscimento della frana in corso. Dopo l'approvazione della modifica, il primo cittadino ha
subito scritto a Claudio Burlando e Angelo Vaccarezza (presidenti di Regione e Provincia) per chiedere un finanziamento
in conto capitale per opere di somma urgenza. «Il nostro impegno non è mai calato, anche se in alcuni momenti non è
stato visibile. Se gli enti superiori non ci daranno ascolto, faremo sentire la nostra voce in ogni modo possibile», assicura
Rita Olivari. \
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
72
Data:
07-09-2010
La Stampa
Il silenzio? sbagliato e impossibile
Piero
Bianucci
Il silenzio?
sbagliato
e impossibile
Mettere il silenziatore alle notizie sull'attività sismica per evitare allarmi ingiustificati e anche speculazioni di «falsi
profeti»: è l'idea avanzata da Enzo Boschi, presidente dell'Istituto nazionale di geofisica, d'accordo con Guido Bertolaso,
capo della Protezione Civile. Ma è lecito? Ed è possibile?
In entrambi i casi la risposta è no. Non è lecito perché essere informati è un diritto essenziale, tanto più se c'è di mezzo un
rischio e l'ente che ha le informazioni è pubblico. Non è possibile perché nell'era di Internet le notizie filtrerebbero
comunque, e allora sì, sarebbero del tutto fuori controllo. Però Boschi pone un problema reale. La notizia scientifica
richiede un forte senso di responsabilità. Non solo nel caso del rischio sismico. Lo stesso discorso vale per epidemie,
incidenti chimici o nucleari, persino per nuove terapie (mai diffondere illusioni: si pensi a Di Bella e alla sua cura
anticancro).
La probabilità che l'attuale sciame sismico sfoci in un terremoto del grado 5,5 sulla scala Richter è dello 0,1 per cento.
Poco, certo, ma non si muore allo 0,1 per cento: la catastrofe è un evento del tipo tutto o niente. Come le improbabilissime
vincite al Superenalotto. La scienza è fatta di sfumature, farle percepire è un problema culturale. Dunque informazione sì,
ma intelligente e attenta alla psicologia della popolazione coinvolta. Il referto dell'elettrocardiogramma deve dire tutto: al
medico il compito di mediarne l'esito al paziente.
Argomento:
NAZIONALE
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73
Data:
La Stampa
07-09-2010
Frana tiene in scacco due paesi
PROTESTE. APPALTO DA RIFARE
L'assessore Moro:
«Contatteremo le altre
ditte in lizza e l'auspicio
è di fare in fretta»
[FIRMA]RODOLFO CASTELLARO
LU MONFERRATO
Raffica di proteste per la situazione in cui si trova la provinciale 70, Quargnento-Mirabello, interrotta da circa cinque mesi
a causa di una frana, verificatasi tra Lu e Mirabello, lungo un tratto di un chilometro e mezzo.
I lavori di consolidamento, per un importo di 330 mila euro, avviati dalla Provincia il 19 aprile scorso, avrebbero dovuto
terminare il 7 luglio, ma hanno subìto interminabili rinvii sino ad interrompersi del tutto. Erano affidati all'impresa San
Calogero srl di Stradella (Pavia), che ha incontrato grosse difficoltà. «Alla fine abbiamo revocato il contratto d'appalto ma
il ritardo a quyel punto è stato inevitabile - spiega l'assessore provinciale ai Lavori pubblici, Graziano Moro -: ora stiamo
esaminando una via d'uscita dall'impasse che si è verificato e l'auspicio è di risolvere questa problematica situazione in
tempi brevi».
Intanto i disagi sono all'ordine del giorno per chi deve abitualmente percorrere per lavoro o altri motivi la provinciale:
«Per noi, il problema principale è la realizzazione dell'area parco programmata in quella zona - sottolinea il sindaco di
Mirabello, Luca Gioanola -: il cantiere doveva partire da tempo ma è bloccato appunto perché non si riesce ad arrivare
all'apertura della strada, che sta slittando di mese in mese».
Per Lu Monferrato i guai sono anche più grossi. «Per fortuna siamo riusciti a tenere aperto il collegamento con frazione
Martini - ricorda il sindaco Valerio Ribaldone - tuttavia, le tradizionali manifestazioni di settembre, programmate nel
nostro centro, subiranno pesanti condizionamenti. Non solo, tra breve riaprirà la scuola e lo scuolabus deve recarsi sino ad
Occimiano, facendo il giro da Conzano».
Una situazione dai risvolti pesanti, appunto per i condizionamenti alle varie future manifestazioni, che trova vasta eco nei
volontari della Pro loco. «Abbiamo in programma la festa dell'uva e il principale collegamento con il Casalese è bloccato
- sbottano gli aderenti - e pensare che i lavori erano iniziati a primavera. Cose da terzo mondo».
Pungente anche Alessandra Trisoglio, direttore responsabile del mensile locale Al Pais d' Lu: «Qui la gente non ne può
più, anche perché c'è un precedente, ossia la chiusura della provinciale per San Salvatore durata dieci mesi (dal febbraio al
dicembre 2009; ndr)».
Non le manda a dire neppure il vice sindaco, Salvatore Di Carmelo, famoso per le sue battaglie in favore dell'ospedale di
Valenza: «Ho esaurito la pazienza, se non vedrò la strada riaprire in tempi brevissimi, attuerò una delle mie
manifestazioni di protesta, magari di fronte alla Provincia».
L'assessore Graziano Moro ribadisce il suo impegno: «Stiamo già esaminando la disponibilità delle altre ditte, che erano
in graduatoria per l'appalto, altrimenti cercheremo una soluzione più celere».
Intanto la gente s'aggiusta, rimossi gli sbarramenti sul lato destro della carreggiata, passa con l'auto, anche non è in
sicurezza e manca l'asfalto.
Argomento:
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74
Data:
La Stampa
07-09-2010
Sarah, appello a Napolitano "Più uomini per ritrovarla"
TARANTO, LA MADRE DELLA QUINDICENNE SI RIVOLGE AL COLLE
Sarah, appello a Napolitano
“Più uomini per ritrovarla”
Ieri il ritorno a scuola
dei compagni
dell'Alberghiero:
il suo banco era vuoto
La ragazza scomparsa in un tema: voglio fuggire di qui
[FIRMA]CARMINE FESTA
TARANTO
«Sono una madre disperata, rivolgo un appello al presidente della Repubblica perché mi aiuti a ritrovare mia figlia».
Concetta Serrano, la madre di Sarah Scazzi, 15 anni, scomparsa da 11 giorni da Avetrana nel Tarantino, ha rivolto la sua
speranza al capo dello Stato.
Chiede più ricerche in una zona che lei stessa definisce insidiosa perché ricca di insenature. La ragazzina non si trova.
Tutte le piste battute finora non hanno portato a nulla. Ieri è caduta anche la speranza che una telecamera della sede di
Avetrana della Protezione civile potesse aver visto qualcosa.
L'obiettivo è stato installato in via Sanzio, una tra le ultime strade percorse a piedi dalla quindicenne, ma è puntato verso il
paese. Dal ministero dell'Interno assicurano che ogni sforzo per rendere più efficace le ricerche viene compiuto in queste
ore. E che nulla sarà lasciato intentato fino a quando il caso non sarà risolto. Ma di Sarah nessuna traccia. Dalle ricerche
spunta un tema in classe composto dall'alunna dell'Alberghiero di Maruggio nel quale Sarah scrive: «Ciao mi chiamo
Sarah. Non vedo l'ora di andare via da questo paese. Con mia madre non ho un buon rapporto. E' fredda. Forse perché è
stata adottata. Io ci litigo ogni giorno». Più avanti è ancora Sarah a definire «conflittuale» il rapporto con mamma
Concetta.
Dallo scritto della quindicenne emerge oltre alla conflittualità con i genitori, anche il grande amore verso suo fratello e la
voglia di viaggiare, di abbandonare quanto il paese.
Le ricerche continuano senza sosta e intanto a Maruggio la classe II A dell'Alberghiero frequentata da Sarah ha iniziato
l'anno scolastico senza di lei. Primo banco vuoto e messaggi con la speranza che la ragazzina possa tornare presto tra i
suoi compagni. Una speranza alla quale provano a dare corpo gli investigatori.
Il commissario straordinario per le persone scomparse sta coordinando tutte le ricerche e le possibili ipotesi che possano
dare una risposta alla domanda: perché Sarah è sparita? Undici giorni sembrano una eternità in via Verdi dove la famiglia
non si dà pace e gli amici continuano ad arrivare nella speranza di avere qualche segnale.
La comunità di Facebook è ricca di profili in cui gli amici di Sarah chiedono a tutti notizie della ragazza scomparsa.
Nessuno sa ancora perché la quindicenne uscita di casa giovedì 26 agosto alle 14,30 con maglietta e pantaloncini rosa e
con il telo da mare per andare in spiaggia con sua cugina Sabrina non sia mai arrivata al lido dove lei stessa affidava ai
suoi coetanei sogni ed aspirazioni proprie di una studentessa che progetta il suo futuro.
Argomento:
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Data:
La Stampa
07-09-2010
C'è il permesso di costruire 90 alloggi nella ex centrale
GIUNTA OGGI LA RINUNCIA UFFICIALE ALLA SEDE DELLA BANCA D'ITALIA PER INCASSARE 5,4
MILIONI
Campus di Legino
C'è il permesso di costruire
90 alloggi nella ex centrale
Oggi il Cima all'esame dell'Onu
per diventare Scuola Internazionale
Il Comune ha concluso la pratica per Lavagnola dopo 15 anni
[FIRMA]ERMANNO BRANCA
SAVONA
Il Comune ha rilasciato il permesso di costruire all'Arte per il recupero dell'ex centrale di Lavagnola. Intanto oggi la
giunta ratifica l'incasso di 5,4 milioni per la rinuncia alla sede della Banca d'Italia mentre il Consiglio comunale è stato
fissato al 16 settembre per approvare la pratica di Parco Doria.
Centrale Lavagnola
Verranno realizzati quasi 90 alloggi nell'ex centrale elettrica di Lavagnola. Il Comune ha rilasciato all'Arte il permesso di
costruire che rappresenta l'ultimo passaggio di una pratica urbanistica durata quasi 15 anni. Nella vecchia centrale, infatti,
c'era da smaltire il Pcb, una sostanza inquinante residuo di decenni di lavorazione. L'Arte con l'avvio dei lavori potrà
colmare in parte il grave fabbisogno di alloggi.
Banca d'Italia
Oggi la giunta ratificherà la rinuncia del Comune ai diritti sull'ex sede della Banca d'Italia e l'amministrazione incasserà
5,4 milioni per riequilibrare il bilancio.
Parco Doria
E' stato fissato il 16 settembre il Consiglio per l'approvazione del progetto dell'insediamento produttivo di Parco Doria. Il
piano è stato bocciato dalla III Circoscrizione ma in Consiglio la maggioranza dovrebbe votare compatta a favore.
Monticello
Ieri mattina ennesimo vertice fra il sindaco Berruti e la società Opere sociali servizi che gestisce le case di riposo dell'ente
benefico. Si è parlato dei lavori per ultimare la Rsa che ammontano a 190 mila euro. Il Comune, avendo già sborsato 450
mila euro di costi aggiuntivi, vuole che l'impegno sia suddiviso con le Opere sociali e la fondazione Bagnasco. Stamattina
varcherà la soglia del Campus di Legino il vice sottosegretario delle Nazioni Unite per i rischi naturali Margaretha
Walstrom, in visita alla fondazione Cima, il Centro Internazionale in Monitoraggio Ambientale che ha sede in via
Magliotto. In realtà, non si tratta solo di una visita ai moderni laboratori dove lavorano 52 esperti, ma una verifica del
livello acquisito per riconoscere alla fondazione la prestigiosa qualifica di «Scuola internazionale». Un riconoscimento
importante, che potrebbe aprire nuovi scenari e contatti ai ricercatori del Campus, già impegnati in numerose missioni in
tutto il mondo. Lo staff del presidente Franco Siccardi ha appena consegnato una ricerca sulla prevenzione di disatri
idrogeologici alla protezione civile pakistana, accoglie periodicamente gruppi di esperti per corsi di aggiornamento e il 13
settembre terrà una conferenza sulla prevenzione di incendi e inondazioni all'Expo di Shangai.\
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NAZIONALE
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76
Data:
07-09-2010
La Stampa
La strada gippabile per collegare Cannero Riviera alla frazione Oggiogno,
isolata assieme a Donego d...
La strada gippabile per collegare Cannero Riviera alla frazione Oggiogno, isolata assieme a Donego dopo la frana caduta
a gennaio sulla provinciale, è stata conclusa a luglio ed ora verrà asfaltata. Il via libera è arrivato dalla giunta provinciale
dopo l'autorizzazione da parte della Sovrintendenza ai beni ambientali. I lavori, che saranno affidati alla ditta che si è
occupata della costruzione della gippabile, dovrebbero iniziare lunedì e concludersi entro una settimana.
Argomento:
NAZIONALE
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77
Data:
La Stampa
07-09-2010
Si riapre la querelle tra il merluzzo e il coccolato
NOVI LIGURE
ANNIVERSARIO
CASALE
VIABILITA'
All'interno
Si riapre la querelle
tra il merluzzo
e il coccolato
Outlet, in dieci anni
ha rivoluzionato
il commercio
Denunciati 5 ultras
Stadio off limits
per almeno 3 anni
Da 5 mesi una frana
divide Lu e Mirabello
I lavori sono fermi
Gino Fortunato
SERVIZI
Roberto Saracco
Rodolfo Castellaro
Argomento:
NAZIONALE
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78
Data:
06-09-2010
La Stampaweb
Valanga di fango su un autobus Morti e dispersi in Guatemala
6/9/2010 (7:15) - MALTEMPO
Valanga di fango su un autobus
Morti e dispersi in Guatemala
La popolazione in fuga dalla violenta ondata di maltempo
MULTIMEDIA
FOTOGALLERY
Inferno di fango in Guatemala: morti e dispersi
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Allarme per le piogge torrenziali
CITTÀ DEL GUATEMALA
Una valanga di fango ha travolto ieri un centinaio di soccorritori che, in Guatemala, stavano cercando di portare in salvo i
passeggeri di un autobus rimasto intrappolato per una precedente frana dovuta alle forti piogge che da giorni stanno
imperversando sul paese centro americano. Secondo la protezione civile, a livello nazionale i morti accertati tra sabato e
domenica sono almeno 40.
Non è ancora possibile stabilire invece quale sia il bilancio di quanto avvenuto ieri al 171/mo chilometro dell'autostrada
Panamericana nella regione montagnosa nella parte orientale del paese, dove due giganteschi smottamenti hanno travolto
in successione un autobus e altri autoveicoli e poi quanti erano accorsi sul posto per prestare aiuto. Sul loro destino non si
sa niente di preciso. Le autorità parlano di 40 dispersi a livello nazionale mentre alcuni testimoni assicurano che un
centinaio di uomini sono stati letteralmente sepolti dalla seconda colata di fango. Finora sono stati recuperati 22 cadaveri.
Sono una trentina le colate di fango che negli ultimi due giorni si sono abbattute sulla carreggiata della Panamericana.
Nella giornata di sabato, all'81/mo chilometro, era stato investito da uno smottamento un altro autobus e in questo caso i
morti erano stati 12. Il presidente Alvaro Colon ha parlato di «tragedia nazionale» ed ha decretato lo stato d'emergenza
lanciando un drammatico appello alla comunità internazionale. «Solo in questo fine settimana abbiamo patito danni
paragonabili a quelli causati dalla tempesta tropicale Agatha - ha detto - Non abbiamo mezzi nè fondi per far fronte ad
un'altra catastrofe come quella in così poco tempo».
Quanto accaduto ieri sulla Panamericana, secondo il racconto di vari testimoni, sembrava tratto da un "disaster movie". La
valanga di fango che ha travolto l'autobus ha investito anche altri veicoli. Alcuni sono stati spinti in un burrone ai margini
dell'autostrada e dopo un volo di 250 metri sono precipitati in un torrente in piena, che li ha trascinati via assieme agli
occupanti. Quattro membri della stessa famiglia, inoltre, sono morti poco lontano quando la loro abitazione è stata sepolta
da un'altra frana. Tutta la regione è stata resa estremamente instabile dal punto di vista geologico a causa del
disboscamento eccessivo che ha visto la rimozione degli alberi lungo i pendii.
La tempesta tropicale Agatha aveva colpito il Guatemala nel maggio scorso provocando la morte di 165 persone e danni
per oltre un miliardo di dollari. I danni attuali, secondo il presidente Colon, ammontano già a quasi mezzo miliardo di
dollari. Gli alluvionati senzatetto sono 40 mila e altre 10 mila persone sono state costrette a abbandonare le loro case per
motivi precauzionali. Le previsioni infatti non sono buone. I metereologi si attendono ancora piogge torrenziali, con
l'ondata di maltempo che solo tra qualche giorno si sposterà verso il Pacifico.
Argomento:
NAZIONALE
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79
Data:
Vita non profit online
06-09-2010
. La Russa:«No a moschee e case per i rom».
La Russa:«No a moschee e case per i rom». di Redazione - pubblicato il 06 Settembre 2010 alle 15:12
Sono le richieste dell'assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e polizia locale della Lombardia al ministro
Maroni
No alla costruzione di moschee a Milano e un invito al ministro dell'Interno, Roberto Maroni, a non "diventare un agente
immobiliare che favorisce l'assegnazione della casa ai rom". Queste le richieste dell'assessore regionale alla Sicurezza,
Protezione civile e polizia locale della Lombardia, Romano La Russa, in vista dell'incontro programmato per domani dal
ministro Maroni con il Prefetto di Milano per fare il punto sul tema della sicurezza. "Rispetto della legalita', sia che si
parli di rom - specifica La Russa - sia per quanto concerne il diritto di culto, sia che la materia sia l'immigrazione. Non
devono essere penalizzati i cittadini italiani che da sempre vivono in questo Paese e che allo Stato italiano versano
regolarmente le tasse". L'assessore inoltre chiede al ministro Maroni di "convincere il prefetto, a rivedere il piano di
assegnazione delle case popolari ai nomadi, proponendo politiche che non siano discriminatorie per nessuno ma che
abbiano al centro di ogni intervento un'attenzione per chi ha sempre rispettato la legge". "Per quanto riguarda la
realizzazione di una moschea a Milano - conclude il coordinatore provinciale del Pdl - il diritto di culto e' sancito dalla
Costituzione e quindi va garantito, ma nel rispetto della legge e della sicurezza. Troppo spesso i centri islamici si sono
rivelati luoghi in cui terroristi o potenziali terroristi hanno trovato terreno fertile. Senza poi dimenticare che questo tipo di
garanzia dovrebbe trovare riscontro in un principio di reciprocita'".
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
80
Data:
WindPress.it
06-09-2010
DUE EVENTI SISMICI TRA PUGLIA E BASILICATA
06-09-2010
FONTE : PROTEZIONE CIVILE
ARGOMENTO : SICUREZZA/PROTEZIONE CIVILE, ENTI/ P. A./ ISTITUZIONI
INFORMAZIONI PER LA STAMPA A CURA DI :PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI - DIP. DELLA
PROTEZIONE CIVILE
REFERENTE UFFICIO STAMPA :Ufficio Stampa TEL.0668201 [email protected]
Due eventi sismici tra Puglia e BasilicataDue scosse sismiche, a distanza di pochi minuti luna dallaltra, sono state
lievemente avvertite dalla popolazione tra le province di Bari e Matera. Le localit prossime allepicentro sono Altamura e
Santeramo (BA) e Matera . Dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile
non risultano danni a persone o cose.Secondo i rilievi registrati dallIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia il primo
evento sismico stato registrato alle ore 20.05, con una magnitudo di 1.9, il successivo alle 20.22, con una magnitudo di
2.3.
Argomento:
NAZIONALE
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81
Data:
06-09-2010
l'Unità.it
Terremoto, la rivolta dei geologi Boschi: Pronto al black-out dei dati
Terremoto, la rivolta dei geologi Boschi: «Pronto al black-out dei dati»
L'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia potrebbe smettere di informare sui terremoti in Italia per evitare che i dati
vengano fraintesi o addirittura manipolati. Lo dice il presidente Enzo Boschi, ce ce l'ha «con i giornalisti» per colpa dei
quali «ormai non si capisce più niente».
«Noi mettiamo tutto sul sito e abbiamo visto sui giornali che ci sarebbero addirittura documenti riservati dell'Ingv con i
quali si fanno valutazioni statistiche: ma vogliamo scherzare», spiega - «poi ci sono pure vari pseudosismologi accreditati
dai giornalisti che vanno a dire in giro le nostre stime». Insomma «non si capisce più niente e potremmo smettere di
informare sulle scosse. Ancora non ho deciso, la cosa è un pò delicata e devo sentire la Protezione civile, ma forse
smettiamo di informare e restiamo nel mistero: spegnamo il sito e tra 15/20 giorni ci riparliamo. Bertolaso ha detto delle
cose molto giuste» sui "profeti di sventura", conclude Boschi, «ma la colpa è anche dei giornalisti: noi per primi ci
sentiamo deficenti leggendo i giornali che parlano di noi, figuriamoci gli altri».
06 settembre 2010
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
82
Data:
06-09-2010
l'Unità.it
Guatemala: almeno 42 i morti a causa di maltempo e frane
A quattro mesi dal passaggio della tempesta tropicale Agatha, che provocò la morte di 165 persone, il Guatemala è
precipitato in un nuovo incubo. Una valanga di fango ha travolto sabato un centinaio di persone che stavano cercando di
portare in salvo i passeggeri di un autobus rimasto intrappolato per una frana precedente. L'ultimo bilancio fornito dalle
autorità locali è di 38 morti, 23 dispersi: ma oltre 40.000 cittadini sono rimasti coinvolti ed hanno subito conseguenze più
o meno gravi.
«È una tragedia nazionale. Ci sono stati danni comparabili a quelli di Agatha», ha dichiarato ieri il presidente Alvaro
Colom, facendo riferimento alla tempesta tropicale del mese di maggio. Il capo dello stato ha decretato lo stato
d'emergenza poiché il paese «non ha fondi per far fronte a un'altra catastrofe come quella di Agatha». Secondo Colom,
servirà almeno mezzo miliardo di dollari per affrontare la situazione.
I lavori di ricerca di una ventina di persone, che sarebbero sepolte sotto il fango, si sono interrotte a causa della pioggia,
che è tornata a battere su tutto il territorio. Troppo elevati, secondo i soccorritori, i rischi di nuove frane e smottamenti.
«L'area non è sicura. È possibile che si producano nuove frane sulla collina», ha confermato Mario Cruz, portavoce dei
volontari dei vigili del fuoco.
06 settembre 2010
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
83
Data:
07-09-2010
marketpress.info
TRENTO: AL VIA I LAVORI PER LA ROTATORIA DI MARCO SARÀ ANCHE
REALIZZATO IL NUOVO ACCESSO ALLA SEDE DELLA PROTEZIONE CIVIL
E
Martedì 07 Settembre 2010
Trento, 7 settembre 2010 - Alla presenza dei funzionari del Servizio infrastrutture stradali e ferroviarie, del direttore lavori
ing. Antonio Lotti, dei rappresentanti del comune e della ditta che s´è aggiudicata l´appalto, la Italbeton S.r.l., sono stati
consegnati ieri pomeriggio i lavori che miglioreranno la sicurezza sia per i veicoli che per i pedoni lungo la statale 12 del
Brennero nei pressi del bivio per l'accesso nord all'abitato di Marco di Rovereto. La durata contrattuale dei lavori è
prevista in 240 giorni; la spesa complessiva è di Euro 1.586.800,00. I lavori in progetto prevedono la sostituzione
dell'intersezione a raso oggi esistente per l'accesso nord all'abitato di Marco di Rovereto con una rotatoria del tipo
“Convenzionale” (diametro interno di 24 metri e anello sormontabile di 2 metri; diametro esterno 44 metri).
Contestualmente verrà realizzato il nuovo accesso al sito della Protezione Civile, che avrà così caratteristiche idonee
anche per il futuro sviluppo del medesimo centro. L'innesto di tale accesso sarà direttamente sulla nuova rotatoria,
agevolando di conseguenza i flussi di traffico grazie alla diminuzione dei punti di conflitto oggi esistenti. L'opera più
rilevante da realizzare sarà la costruzione del muro in calcestruzzo armato che sostiene la viabilità di accesso al sito sopra
menzionato. Completano l'opera alcuni interventi accessori quali la costruzione di un tratto di pista ciclabile, la
realizzazione della rete di smaltimento delle acque di pioggia (con dissabbiatura e disoleatura delle acque di prima
pioggia) e la nuova rete di illuminazione pubblica. Le lavorazioni sono previste per fasi, organizzate in modo da rendere
minimo l'impatto sul traffico di transito.
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
84
Data:
07-09-2010
marketpress.info
LA COMMISSIONE EUROPEA E GLI STATI MEMBRI UNISCONO I LORO SFO
RZI PER INVIARE UN´INGENTE QUANTITÀ DI AIUTI DI EMERGENZA IN P
AKISTAN
Martedì 07 Settembre 2010
Bruxelles, 7 settembre 2010 - Un velivolo da trasporto del tipo Antonov An-124 è decollato cinque giorni fa per il
Pakistan con a bordo 100 tonnellate di aiuti messi congiuntamente a disposizione da Germania, Italia, Austria e
Repubblica ceca; l´aereo è stato messo a disposizione gratuitamente dal governo di Praga. Il trasporto è stato coordinato
dal Centro di monitoraggio e informazione (Mic) della Commissione europea, una cui equipe di esperti in materia di
protezione civile si trova attualmente in Pakistan per sorvegliare la distribuzione dell´assistenza in natura fornita dall´Ue.
L´equipe ha preso in consegna il nuovo carico di aiuti direttamente presso l´aeroporto di Islamabad. Il Commissario
responsabile per la cooperazione internazionale, l´aiuto umanitario e la risposta alle crisi, Kristalina Georgieva, ha
dichiarato: "Questa operazione congiunta dimostra chiaramente che quando l´Europa produce uno sforzo comune
riusciamo ad assicurare un´assistenza più rapida, meno costosa e maggiormente efficiente." Il carico contiene materiale
sufficiente per allestire fino a dieci postazioni mediche, oltre che attrezzature sanitarie, materiale per rifugi e altri
importanti generi di prima necessità destinati alle vittime delle inondazioni in Pakistan. L´antonov - uno dei più grandi
velivoli cargo del mondo – dopo essere stato caricato con il materiale di assistenza italiano a Brindisi, ha fatto scalo a
Lipsia, in Germania, per caricare gli aiuti offerti dalla Germania e dall´Austria, prima di decollare per Islamabad nella
serata di ieri. Il Mic ha cooperato strettamente con la cellula Ue di pianificazione dei movimenti, che ha curato il piano di
volo. Per sabato e domenica prossimi sono previste due ulteriori forniture di assistenza, con velivoli in partenza dal Regno
Unito e dalla Danimarca. Dall´inizio della crisi in Pakistan, la Commissione europea, attraverso il proprio Ufficio europeo
di aiuto umanitario (Echo), e gli Stati membri dell´Ue hanno messo a disposizione oltre 230 milioni di euro per le vittime
di questa immane catastrofe. Il meccanismo di protezione civile dell´Ue (Eucpm) è stato attivato per fare fronte alla
richiesta di aiuto lanciata dal governo pakistano. Il Centro di monitoraggio e informazione (Mic) di Echo coopera con tutti
i 31 paesi facenti parte del meccanismo europeo di protezione civile.
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
85
Data:
07-09-2010
marketpress.info
SISMA 28 AGOSTO: DA GIUNTA REGIONALE UMBRA RISORSE E PERSONA
LE A COMUNI
Martedì 07 Settembre 2010
Perugia, 7 settembre 2010 – La Giunta regionale dell'Umbria, su proposta della presidente Catiuscia Marini, ha approvato
ieri – alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva - le prime disposizioni relative all'evento sismico che il 28 agosto scorso
ha interessato il territorio comunale di Castel Ritaldi e dei Comuni limitrofi. Già dalle prime ore successive al terremoto,
il personale regionale si era adoperato nelle operazioni di soccorso e di rilevamento dei danni e di verifica di agibilità
degli edifici messe in atto dal Servizio Protezione Civile a sostegno delle amministrazioni locali. Era stata
immediatamente disposta l'apertura della Sala operativa regionale nell'arco delle 24 ore. Con la delibera di oggi, in
particolare, sono state accolte le richieste presentate dai Comuni coinvolti di fronteggiare l'attività di rilevamento danni e
verifica di agibilità degli edifici, oltre che quella avviata nei presidi operativi istituiti presso le amministrazioni locali e nel
Centro Operativo e coordinamento attivato nella Sala Consiliare del Comune di Castel Ritaldi. Accogliendo le richieste
dei Comuni, la Regione garantirà la realizzazione degli interventi urgenti, volti a scongiurare ordinanze di sgombero
totale di abitazioni. A tal fine, la Protezione civile regionale sta predisponendo il quadro completo degli interventi di
riparazione dei danni. Inoltre, personale regionale sarà impegnato nelle attività di supporto dei Comuni.
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
86
Data:
07-09-2010
marketpress.info
ROMA: AL VIA RIQUALIFICAZIONE DI VILLA GORDIANI
Martedì 07 Settembre 2010
Roma, 7 settembre 2010 – In occasione della cerimonia di intitolazione di due viali di Villa Gordiani, in memoria dei
giornalisti Graziella De Palo e Italo Toni, nel trentennale della loro scomparsa in Libano, è iniziata l´opera di
riqualificazione del parco archeologico. L´intervento è svolto congiuntamente da Assessorato all´Ambiente e Protezione
Civile del Comune di Roma, X Dipartimento, Servizio Giardini e Ama. Già nella giornata di martedì 31 agosto, 3
operatori della Squadra decoro Ama, con l´ausilio di un´idropulitrice e di un mezzo per la raccolta dei rifiuti, avevano
provveduto alla cancellazione delle scritte e alla pulizia del sito (punti di accesso, parco giochi, area archeologica). Le
operazioni sono proseguite il giorno successivo con la pulizia perimetrale dell´area. Contestualmente, sono stati effettuati
interventi di disinfestazione, igienizzazione e sanificazione in tutta la villa. Effettuati anche interventi di manutenzione
straordinaria che riguardano il ripristino dei muretti in tufo, per un tratto di circa 130 metri, e la bonifica delle quattro aree
archeologiche (complessivamente circa 4.000 metri quadrati). "Abbiamo voluto far coincidere la cerimonia di
intitolazione di due viali alla memoria di Graziella De Palo e Italo Toni con l´avvio di un importante intervento di
riqualificazione a Villa Gordiani, che avevamo programmato da tempo" ha sottolineato l´assessore all´ambiente, Fabio De
Lillo.
Argomento:
NAZIONALE
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87
Data:
07-09-2010
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ANAS, PARTE L´ULTIMA FASE DEI LAVORI DI ADEGUAMENTO DEGLI IM
PIANTI TECNOLOGICI DELLE GALLERIE LUNGO LA SS38 NEL TRATTO T
RESENDA-BORMIO
Martedì 07 Settembre 2010
Milano, 7 settembre 2010 - Per proseguire l´intervento prevista la chiusura delle gallerie ‘S. Antonio', ‘Tola' e ‘Cepina' nei
territori comunali di Bormio e Valdisotto Mercoledì 8 settembre parte l´ultima fase dell'intervento di adeguamento degli
impianti tecnologici delle gallerie comprese tra il km 72,000 ed il km 100,000 della strada statale 38 “dello Stelvio” nel
tratto Sondalo-grosio-bormio. In accordo con la provincia di Sondrio e gli altri enti territoriali competenti, le lavorazioni
erano state infatti interrotte dall´Anas durante il mese di agosto, in concomitanza con il periodo estivo, al fine di ridurre i
disagi all'utenza. Per procedere ai lavori, sarà necessario chiudere al transito le gallerie ‘S. Antonio', ‘Tola' e ‘Cepina', nel
tratto di statale 38 compreso tra il km 90,800 ed il km 99,700, nei territori comunali di Bormio e Valdisotto. In
considerazione di tale chiusura al traffico veicolare, la Provincia di Sondrio ha emanato un'apposita ordinanza per disporre
l'apertura al transito della strada provinciale 27 “per il Passo dello Stelvio” (ex pista bassa – tratto circostante l'imbocco
gallerie by-pass), di parte della futura strada provinciale con sedime provvisorio (da Aquilone a imbocco gallerie by-pass)
e di parte della pista provvisoria posta al di sopra delle lavorazioni in atto site nel cantiere di sistemazione idraulica
dell'area interessata dalla frana della Val Pola, quale percorso alternativo alla statale 38, durante l'esecuzione dei lavori, a
partire dalle ore 8.00 di mercoledì 8 settembre 2010 sino alle ore 18.00 di lunedì 26 ottobre 2010. L´anas ha investito
complessivamente oltre 12 milioni di euro per dotare le gallerie valtellinesi di impianti all'avanguardia; in particolare i
tunnel disporranno di impianto di segnalazione luminosa, pannelli a messaggio variabile, impianto antincendio, colonnine
S.o.s., impianto di rilevazione incendi, impianto di videosorveglianza e impianto radio per le comunicazioni in galleria.
Le apparecchiature saranno telecontrollate, in maniera continuativa, direttamente dalle postazioni del C.o.s. Di Bellano e
della S.o.c. (Sala Operativa Compartimentale) di Milano. L'impresa esecutrice dei lavori di adeguamento degli impianti
tecnologici si occuperà di indicare le limitazioni al traffico ed i percorsi alternativi tramite segnaletica di cantiere e cartelli
informativi. L'anas raccomanda prudenza nella guida e ricorda che l'informazione sulla viabilità e sul traffico è assicurata
tramite il sito Anas www.Stradeanas.it ed il numero telefonico unico “Pronto Anas” 841-148.
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rassegna stampa Protezione civile 7 settembre