RASSEGNA STAMPA del 07/09/2010 Sommario Rassegna Stampa dal 06-09-2010 al 07-09-2010 Adnkronos: Dalla Giunta regionale risorse e personale ai comuni colpiti dal terremoto ................................................ 1 Affari Italiani (Online): Sarah, il giallo in 12 minuti. E c'è un testimone ......................................................................... 2 ApCOM: Guatemala/ Valanga di fango, è tragedia: 38 morti, 23 dispersi ....................................................................... 4 ApCOM: In Messico piogge torrenziali sferzano Paese, almeno 3 vittime ........................................................................ 5 Asca: TERREMOTO/L'AQUILA: POCHE SCOSSE MA TANTA PAURA. PROROGA ORDINANZA. ............................. 6 Asca: ESODO: PER L'ESTATE AL LAVORO 747.840 PATTUGLIE................................................................................. 7 Asca: INCENDI: IERI NOVE ROGHI DIVAMPATI IN ITALIA, SICILIA LA PIU' COLPITA. ......................................... 8 Asca: METEO: TEMPO INSTABILE,OGGI ISOLATI ROVESCI E TEMPORALI SU MOLTE REGIONI........................ 9 Asca: ANCONA: DOMANI DALLA MATTINA SI DISINNESCA ORDIGNO BELLICO A GENGA. .............................. 10 Asca: ISLAM: R.LA RUSSA, CENTRI DI CULTO SPESSO TERRENO FERTILE PER TERRORISTI. .......................... 11 Asca: METEO: TEMPORALI IN ARRIVO. MIGLIORAMENTO NEL FINE SETTIMANA. ............................................ 12 Asca: COSENZA/PROVINCIA: OLIVERIO, INIZIATIVE PER DISSESTO IDROGEOLOGICO.................................... 13 L'Azione: IMPRESSIONI DAL SECONDO VIAGGIO NELL'ABRUZZO TERREMOTATO........................................... 14 CittàOggiWeb: La provincia di Milano a Robecchetto per sostenere le popolazioni abruzzesi di Monticchio .............. 15 Corriere della Sera: Il blackout dei sismologi: «Niente più dati sulle scosse»................................................................ 16 Dagospia.com: C'È UNA SUP-POSTA PER FINI – NÉ INFAME NÉ TRADITORE, SOLO RIDICOLO – .................... 17 Dagospia.com: LE GHEDDAFINE PERSUADONO PIÙ DEI PRETI – A TRADATE UN PREMIO A CHI .................. 20 Il Giornale della Protezione Civile.it: Protezione Civile di Trento: nuovo accesso alla sede........................................ 23 Il Giornale della Protezione Civile.it: La terra trema ancora ........................................................................................ 24 Il Giornale della Protezione Civile.it: Frecce tricolori, 50 anni di attività .................................................................... 25 Il Giornale della Protezione Civile.it: Nuova Zelanda: terremoto di magnitudo 7 a Christchurch ............................... 26 Il Giornale della Protezione Civile.it: Il fiume nero: Lambro è di nuovo allarme ......................................................... 27 Il Giornale della Protezione Civile.it: 'Il Mondo si può cambiare, quale ruolo per il Volontariato' ............................. 28 Il Giornale.it: Boschi: "Possibile blocco dei dati sui terremoti C'è strumentalizzazione" ............................................... 29 Il Giornale.it: Sisma, l'Ingv minaccia: "Possibile blocco dei dati Sono strumentalizzati"............................................... 30 Il Giornale.it: Gianfry indossa la toga Sulla casa di Montecarlo ammicca agli amici pm .............................................. 31 Italia Oggi: Scuole&autonomia ................................................................................................................................ 32 Il Manifesto: L'Ingv: Sulle scosse di terremoto niente più dati pubblici .......................................................................... 33 Il Mattino (Nazionale): Almeno 22 persone sono morte in Guatemala per le frane provocate da violente piogge. ....... 34 Il Messaggero: L'AQUILA - Negli occhi di tutti si colgono l'ansia e il terrore per il temuto rito.................................... 35 Il Messaggero: BOLOGNA - Una grandinata eccezionale si è abbattuta tra le 16.45 e le 17.15 circa nell' ar... ........... 37 Il Messaggero: TORNEO TIRRENO, DERBY FINALE Sarà derby capitolino la finale della s... ................................... 38 Il Messaggero: ROMA - Troppe chiacchiere sui terremoti. Stiamo valutando di non rendere raggiungibili... ............... 39 Il Messaggero: La Polverini mette le mani avanti. Va bene il riconoscimento di un unicum alla ca... ........................... 40 Il Nuovo.it: Temporali in arrivo su tutta Italia ................................................................................................................. 41 Quotidiano.net: Idea di Boschi: "Basta con i dati sulle scosse Troppi falsi profeti"....................................................... 42 Rai News 24: Guatemala, 100 dispersi sotto la valanga di fango .................................................................................... 47 Rai News 24: Guatemala, quindicimila sfollati per il maltempo ...................................................................................... 48 La Repubblica: "terremoto: troppi allarmi, oscuriamo i dati" - giuseppe caporale........................................................ 49 La Repubblica: il sindaco: "qualcuno specula sulla paura? a l'aquila c'è solo un popolo stremato" ............................ 50 La Repubblica: si presenta un altro testimone "l'ho vista su una punto azzurra" - mario diliberto................................ 51 La Repubblica: poche volanti, carta che manca così i tagli colpiscono la polizia - michele bocci................................. 52 La Repubblica: roma capitale, altolà della polverini no ai super poteri del campidoglio - giovanna vitale .................. 53 Repubblica.it: Terremoti, interviene Boschi "Valutiamo stop alle notizie"...................................................................... 54 Repubblica.it: Trema la terra, a L'Aquila torna la paura La città si svuota dopo lo sciame sismico ............................. 55 Repubblica.it: "I dati sui terremoti vengono travisati" L'Ingv valuta il black-out informativo ....................................... 56 Il Riformista.it: Terremoti/ Boschi: Pensiamo di smettere di informare sulle scosse...................................................... 57 Il Secolo XIX: Stop ai dati sui terremoti: troppi falsi allarmi .......................................................................................... 60 Il Secolo XIX: Rosi: «riflessione giusta»Cecchi Paone: «Un errore» ............................................................................. 65 Il Secolo XIX: «La Notte Bianca avràle stelle anche in cielo»......................................................................................... 66 Il Sole 24 Ore Online: In Calabria il piano casa va in tandem con la Scia ..................................................................... 68 Il Sole 24 Ore: Il maxi assegno a de Lise È la vendita di una casa .................................................................................. 69 Il Sole 24 Ore: Dal grande futbol alla miniera ................................................................................................................. 70 La Stampa: "Non daremo più notizie sui terremoti" ........................................................................................................ 71 La Stampa: Per la frana di Ligge il Comune "litiga" con l'impresa edile ....................................................................... 72 La Stampa: Il silenzio? sbagliato e impossibile ............................................................................................................... 73 La Stampa: Frana tiene in scacco due paesi .................................................................................................................... 74 La Stampa: Sarah, appello a Napolitano "Più uomini per ritrovarla" ............................................................................ 75 La Stampa: C'è il permesso di costruire 90 alloggi nella ex centrale.............................................................................. 76 La Stampa: La strada gippabile per collegare Cannero Riviera alla frazione Oggiogno, isolata assieme a Donego.... 77 La Stampa: Si riapre la querelle tra il merluzzo e il coccolato........................................................................................ 78 La Stampaweb: Valanga di fango su un autobus Morti e dispersi in Guatemala............................................................ 79 Vita non profit online: . La Russa:«No a moschee e case per i rom». ............................................................................ 80 WindPress.it: DUE EVENTI SISMICI TRA PUGLIA E BASILICATA............................................................................. 81 l'Unità.it: Terremoto, la rivolta dei geologi Boschi: Pronto al black-out dei dati ........................................................... 82 l'Unità.it: Guatemala: almeno 42 i morti a causa di maltempo e frane ........................................................................... 83 marketpress.info: TRENTO: AL VIA I LAVORI PER LA ROTATORIA DI MARCO SARÀ ANCHE REALIZZATO IL . 84 marketpress.info: LA COMMISSIONE EUROPEA E GLI STATI MEMBRI UNISCONO I LORO SFORZI PER ......... 85 marketpress.info: SISMA 28 AGOSTO: DA GIUNTA REGIONALE UMBRA RISORSE E PERSONALE A COMUNI. 86 marketpress.info: ROMA: AL VIA RIQUALIFICAZIONE DI VILLA GORDIANI.......................................................... 87 marketpress.info: ANAS, PARTE L´ULTIMA FASE DEI LAVORI DI ADEGUAMENTO DEGLI IMPIANTI............... 88 Data: 06-09-2010 Adnkronos Dalla Giunta regionale risorse e personale ai comuni colpiti dal terremoto ultimo aggiornamento: 06 settembre, ore 20:51 Perugia - (Adnkronos) - Con la delibera di oggi, in particolare, sono state accolte le richieste presentate dai Comuni coinvolti di fronteggiare l'attività di rilevamento danni e verifica di agibilità degli edifici commenta 0 vota 0 invia stampa Perugia, 6 set. (Adnkronos) - La Giunta regionale dell'Umbria, su proposta della presidente Catiuscia Marini, ha approvato oggi, alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva, le prime disposizioni relative all'evento sismico che il 28 agosto scorso ha interessato il territorio comunale di Castel Ritaldi e dei Comuni limitrofi. E' una nota dell'ente a darne conto. Gia' dalle prime ore successive al terremoto, il personale regionale si era adoperato nelle operazioni di soccorso e di rilevamento dei danni e di verifica di agibilita' degli edifici messe in atto dal Servizio Protezione Civile a sostegno delle amministrazioni locali. Era stata immediatamente disposta l'apertura della Sala operativa regionale nell'arco delle 24 ore. Con la delibera di oggi, in particolare, sono state accolte le richieste presentate dai Comuni coinvolti di fronteggiare l'attivita' di rilevamento danni e verifica di agibilita' degli edifici, oltre che quella avviata nei presidi operativi istituiti presso le amministrazioni locali e nel Centro Operativo e coordinamento attivato nella Sala Consiliare del Comune di Castel Ritaldi. Accogliendo le richieste dei Comuni, la Regione garantira' la realizzazione degli interventi urgenti, volti a scongiurare ordinanze di sgombero totale di abitazioni. A tal fine, la Protezione civile regionale sta predisponendo il quadro completo degli interventi di riparazione dei danni. Inoltre, personale regionale sara' impegnato nelle attivita' di supporto dei Comuni. Argomento: NAZIONALE Pag. 1 Data: Affari Italiani (Online) 06-09-2010 Sarah, il giallo in 12 minuti. E c'è un testimone Fai di Affaritaliani la tua Home Cronache Sarah, il mistero del calendario. Contava i giorni prima di sparire Lunedí 06.09.2010 09:20 Spunta un testimone che avrebbe visto Sarah Scazzi, il giorno in cui è scomparsa, il 26 agosto, in un tratto di strada tra via Raffaello Sanzio fino a via Grazia Deledda, l'ultima traversa a sinistra alla fine della quale abita la cugina Sabrina, che aspettava Sarah per andare al mare. E gli inquirenti, che giudicano il testimone attendibile, stanno restringendo a quel tratto di strada le indagini sul momento della scomparsa della giovane di Avetrana. Il giovane ha riconosciuto Sarah dopo avere visto delle sue foto sui giornali e ha chiamato i carabinieri. Tempi e luoghi della testimonianza corrispondono con quanto finora ricostruito circa gli ultimi movimenti della ragazza e le indagini sono sempre più focalizzate sullipotesi rapimento. IL TESTIMONE - Il teste e un giovane di Erchie (Brindisi), che era diretto al mare, alla guida di unauto e da solo. Percorrendo via Kennedy, la strada che porta alla litoranea, ha intravisto la ragazzina e poi lha superata mentre lei camminava sul marciapiede di destra, dopo aver attraversato evidentemente la carreggiata. Lì Sara era praticamente a meta strada tra la sua casa, in vico II Verdi, e quella della cugina, in via Grazia Deledda. Il ragazzo ha detto ai carabinieri di non aver notato nulla di strano, proseguendo in direzione della litoranea e non immaginando che sarebbe stata lultima persona a vedere la ragazzina prima che scomparisse. E li che si fermano le tracce di Sara, due-tre minuti prima di imboccare a destra via Raffaello Sanzio e poi svoltare a sinistra per via Deledda, dove lattendeva la cugina. Poco piu di 200 metri di strada nei quali la figura di Sara e svanita. IPOTESI RAPIMENTO - Sara potrebbe essere stata affiancata da unauto con a bordo qualcuno che conosceva, ed essere stata convinta a salirvi. Ma gli investigatori non escludono che la ragazzina possa essere stata tirata con la forza in auto: aveva le cuffie alle orecchie e stava ascoltando musica, potrebbe non essersi accorta del pericolo e non aver avuto il tempo di invocare aiuto. Intanto i tecnici informatici della Polizia di Stato di Taranto e Bari stanno esaminando i profili su Facebook aperti a nome di Sara. Tre erano stati aperti a nome Sara Scazzi, lultimo - tre giorni prima della scomparsa - con lo pseudonimo di Sara Buffy, personaggio ammazzavampiri di una serie televisiva noir americana. Entro pochi giorni si sapra se in quei profili si nasconda un traccia utile a scovare dove sia finita la quindicenne. I carabinieri, le altre forze di polizia, la Protezione civile e molti volontari hanno scandagliato il territorio palmo a palmo alla sua ricerca con lausilio di sommozzatori, elicotteri e unità cinofile, spingendosi anche nelle vicine province di Brindisi e Lecce. Sono stati esaminati pozzi, cave, masserie, casolari, canali e ovviamente la vicina zona costiera. LE IMMAGINI IL CONTO ALLA ROVESCIA- Un particolare strano e per questo degno di attenzione per gli investigatori: un calendario, trovato in camera di Sarah, con tutti i giorni del mese di agosto cancellati con un pennarello nero. La ragazzina non l'aveva mai fatto. Sembra un conto alla rovescia fino al 26 agosto. Data in cui Sarah, 15 anni, un pantaloncino e una Argomento: NAZIONALE Pag. 2 Data: Affari Italiani (Online) 06-09-2010 Sarah, il giallo in 12 minuti. E c'è un testimone magliettina rosa, Avril Lavigne nelle cuffie e uno zaino sulle spalle, è stata inghiottita nel nulla. Rapita come dicono i fascicoli della procura, forse uccisa come temono sotto voce gli amici e anche i parenti. CHI l'HA VISTO - Si moltiplicano anche le segnalazioni da tuttItalia alla redazione di «Chi lha visto», la storica trasmissione di Rai3, condotta da Federica Sciarelli, che tornerà in onda il 15 settembre dopo la pausa estiva, ma che in questi giorni si sta occupando del caso attraverso il suo sito on line. "Stiamo lavorando a tutto campo per Sarah - riferisce la Sciarelli - Siamo in contatto con la famiglia e con la polizia alla quale inviamo, per verificarne lattenbilità le segnalazioni, davvero tantissime, che ci stanno arrivando. Soprattutto dal nord. Tanto che pensiamo ci possa essere una ragazzina che le somiglia parecchio e stiamo valutando lipotesi di lanciare uno spot per invitarla a farsi avanti ed evitare così confusione". Piste privilegiate? "Non ne seguiamo mai una sola per principio -dice- piuttosto le battiamo tutte, pronti sempre a cambiare idea. È il nostro approccio. Il caso di Elisa Claps ci insegna. Non va sottovalutato nessun dettaglio e non va mai abbassata la guardia. Certo spesso si tratta di scomparse volontarie. Nel caso di Sarah la mamma è convinta che non sia così. Ma stanno passando troppi giorni. Speriamo comunque che alla fine si faccia viva". I DIARI- Ma la risposta migliore alle domande, forse, può arrivare proprio da Sarah. Dai suoi tre diari sequestrati pieni zeppi di a senza h e di sogni di fuga, di xché e xdonare, oppure da quei ciondoli esoterici appesi al muro accanto al pupazzo di Winnie the Pooh. Ci sono i cinque profili di Facebook e le chat conservate nel computer della biblioteca da dove Sarah parlava con pseudonimi diversi, ci sono i film con i dvd dei vampiri e quello di Titanic. E c'è anche quello strano miscuglio musicale che parte dal pop-rock di Avril Lavigne passa per i poster di Merilyn Manson e finisce per le canzoni di Tiziano Ferro. Sarah ha copiato "Alla mia età" ovunque. È quella che fa "sono un grande falso mentre fingo l'allegria", "come un terremoto in un deserto, crolla tutto ed io son morto e nessun se n'è accorto". tags: sarah mistero calendario giorni Argomento: NAZIONALE Pag. 3 Data: 06-09-2010 ApCOM Guatemala/ Valanga di fango, è tragedia: 38 morti, 23 dispersi 07:07 - ESTERI- 06 SET 2010 Presidente Colom: come per Agatha, non abbiamo fondi per ripresa Solola, 6 set. (Apcom) - A quattro mesi dal passaggio della tempesta tropicale Agatha, che provocò la morte di 165 persone, il Guatemala è precipitato in un nuovo incubo. Una valanga di fango ha travolto sabato un centinaio di persone che stavano cercando di portare in salvo i passeggeri di un autobus rimasto intrappolato per una frana precedente. L'ultimo bilancio fornito dalle autorità locali è di 38 morti, 23 dispersi: ma oltre 40.000 cittadini sono rimasti coinvolti ed hanno subito conseguenze più o meno gravi. "E' una tragedia nazionale. Ci sono stati danni comparabili a quelli di Agatha", ha dichiarato ieri il presidente Alvaro Colom, facendo riferimento alla tempesta tropicale del mese di maggio. Il capo dello stato ha decretato lo stato d'emergenza poiché il paese "non ha fondi per far fronte a un'altra catastrofe come quella di Agatha". Secondo Colom, servirà almeno mezzo miliardo di dollari per affrontare la situazione. I lavori di ricerca di una ventina di persone, che sarebbero sepolte sotto il fango, si sono interrotte a causa della pioggia, che è tornata a battere su tutto il territorio. Troppo elevati, secondo i soccorritori, i rischi di nuove frane e smottamenti. "L'area non è sicura. E' possibile che si producano nuove frane sulla collina", ha confermato Mario Cruz, portavoce dei volontari dei vigili del fuoco. (fonte afp) Argomento: NAZIONALE Pag. 4 Data: 07-09-2010 ApCOM In Messico piogge torrenziali sferzano Paese, almeno 3 vittime 07:12 - ESTERI- 07 SET 2010 Ma sono circa 400.000 le persone colpite da maltempo Oaxaca, 7 set. (Apcom) - Almeno tre persone sono morte e circa 400.000 hanno subito conseguenze a causa delle piogge torrenziali che si sono abbattute negli ultimi giorni nel sud del Messico. Secondo la protezione civile, 80.000 cittadini sono stati colpiti nel solo Stato di Oaxaca, nel sud del paese, dove due persone sono rimaste uccise. Nel vicino stato di Guerrero, almeno una persona è morta. A Veracruz, nell'est, la protezione civile ha fatto riferimento ad almeno 200.000 sinistrati e 10.000 persone evacuate. A Tabasco, alla frontiera con il Guatemala, sono 124.000 i cittadini coinvolti. Nel sud del Messico numerosi fiumi hanno straripato, provocando inondazioni. La situazione potrebbe peggiorare nelle prossime ore a causa della depressione sull'Oceano Pacifico e della tempesta tropicale Hermine. Le autorità locali hanno decretato lo stato d'emergenza nel nord-est del paese, dove Hermine è già arrivata ieri sera, proveniente dal Golfo del Messico. (fonte afp) Argomento: NAZIONALE Pag. 5 Data: 06-09-2010 Asca TERREMOTO/L'AQUILA: POCHE SCOSSE MA TANTA PAURA. PROROGA OR DINANZA. TERREMOTO/L'AQUILA: POCHE SCOSSE MA TANTA PAURA. PROROGA ORDINANZA (ASCA) - L'Aquila, 6 set - La settimana nera in cui, secondo previsioni e calcoli probabilistici, l'Alta Valle dell'Aterno doveva essere interessata da un terremoto di elevata intensita' volge a conclusione. Le scosse al confine tra l'Aquilano ed il Reatino sono continue, ma nelle ultime ore si sono diradate ed hanno perso forza. La guardia pero' non si abbassa ancora e la preoccupazione della popolazione di Montereale, Capitignano, Cagnano Amiterno, Capotosto non accenna a diminuire. Si dorme ancora nelle macchine, in container, roulotte o casette di legno. E sempre con i vestiti addosso o accanto al letto, pronti alla fuga. Il Commissario delegato per la Ricostruzione, presidente della Regione Abruzzo con l'interim alla Protezione civile, Gianni Chiodi, ha disposto l'allestimento di tensostrutture in tutti i comuni soggetti all'attuale, intenso, sciame sismico; il supporto umano e logistico del personale volontario; l'attivazione di uffici informativi. Il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, che nei giorni scorsi aveva emesso un'ordinanza per la chiusura del centro storico e per l'interdizione di varie zone ''a rischio della citta''', avra' effetto fino ad oggi. Al momento, in Comune, si stanno studiando tempi e modalita' della proroga, quanto mai necessaria. Nelle scuole che avevano programmato il rientro, la campanella stamane e' suonata regolarmente. Quasi tutti gli istituti sono ospitati in Musp (Moduli ad uso scolastico provvisorio), quindi antisismici, ma i responsabili didattici hanno assicurato che in questi giorni promuoveranno adeguati test di evacuazione. Le notizie, spesso contraddittorie, si susseguono. Il principale hobby e' diventato collegarsi ad internet sul sito dell'Ingv per monitorare numero di scosse, intensita', profondita' ed epicentro. Tutti ormai sono diventati esperti di faglie, radon, precursori e quanto altro. Il presidente dell'Ingv, Enzo Boschi, ha comunque lanciato un avvertimento: niente piu' notizie dall'Istituto se si continuera' a strumentalizzare i dati e ad utilizzarli senza discriminazione e competenza. L'ansia in questi giorni di movimento continuo della terra sta diventando contagiosa. La gente cerca di sostare il meno possibile in luoghi chiusi. Anche i centri commerciali, divenuti, dopo il sisma dell'anno passato, spazi di socializzazione ed incontro, si frequentano per lo stretto indispensabile. L'Aquila citta' sta rivivendo l'incubo del 6 aprile 2009. Ma nulla e' in confronto ai comuni dell'Alto Aterno. ''Siamo in stato d'assedio - lamentano gli abitanti di Cagnano - Forze dell'ordine, Vigili del fuoco, Protezione civile, tende e persino ambulanze. Misure preventive necessarie ma che logorano psicologicamente chiunque''. La zona che risente maggiormente delle scosse e' meta abituale di villeggianti, per lo piu' romani, che li' hanno seconde case. Tutti si sono giustamente affrettati a lasciare i paesi. Ma ora il problema e' anche il tempo. Oggi e' arrivata la pioggia; le temperature notture sono inferiori a 10 gradi. Non si ha piu' la forza di sopportare ancora a lungo tanti disagi. iso/rg/alf (Asca) Argomento: NAZIONALE Pag. 6 Data: 06-09-2010 Asca ESODO: PER L'ESTATE AL LAVORO 747.840 PATTUGLIE. ESODO: PER L'ESTATE AL LAVORO 747.840 PATTUGLIE (ASCA) - Roma, 6 set - Nel periodo luglio - agosto 2010, per garantire la sicurezza sulle strade, Polizia Stradale ed Arma dei Carabinieri hanno impiegato 747.840 pattuglie. Nello stesso periodo la sola Polizia Stradale ha messo in campo 39.800 pattuglie in autostrada con ben 5.400 ulteriori pattuglie in aggiunta a quelle previste dai piani di vigilanza (di cui 1.420 delle squadre di Polizia Giudiziaria). L'Anas ha impiegato lungo la rete stradale ed autostradale di competenza 1650 unita' con 750 veicoli; la Sala Operativa Nazionale ha gestito, nel periodo 23 luglio - 31 agosto, oltre 9300 eventi. Le concessionarie autostradali hanno presidiato le autostrade con 1.820 addetti alla viabilita' e 6.000 operatori nei vari settori, garantendo oltre 70.000 soccorsi meccanici. Autogrill S.p.A. nelle giornate critiche ha attivato presidi sanitari, con medici ed ambulanze, nelle principali aree di servizio autostradali, con 1.100 interventi di assistenza alle persone in viaggio. Sono i numeri messi in campo per assicurare la sicurezza sulle strade per l'esodo estivo. E oggi, la Polstrada puo' tirare le somme di un bilancio positivo, nonostante alcune inevitabili code e rallentamenti, al termine di una stagione estiva che ha presentato volumi di traffico in aumento rispetto allo scorso anno lungo le principali direttrici da e per l'Italia. Nel bimestre estivo Viabilita' Italia - Centro nazionale di coordinamento per la viabilita' presieduto dal Direttore del Servizio Polizia Stradale e composto da rappresentanti dei Vigili del Fuoco del Dipartimento degli Affari Interni e Territoriali del Ministero dell'Interno, del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, del Dipartimento della Protezione Civile, dell'Arma dei Carabinieri, dell'Anas, dell'Aiscat e delle Ferrovie dello Stato, si e' riunito 10 volte con oltre 60 ore complessive di attivita' di monitoraggio nelle giornate da ''bollino rosso e nero''. Pienamente confermato il calendario con l'indicazione delle giornate con traffico intenso e criticita' previsto da Viabilita' Italia, che aveva predisposto un piano che ha perseguito e che ha permesso di individuare itinerari alternativi, gestire i cantieri inamovibili, informare puntualmente gli utenti, promuovere l'intervento locale della Protezione Civile. Il tutto grazie all'impegno profuso da Polizia Stradale, Arma dei Carabinieri, Vigili del Fuoco, Anas, Concessionarie autostradali, Protezione Civile, nonche' all'attivazione dei piani di settore da parte dei Comitati Operativi per la viabilita' (C.O.V.) delle Prefetture, predisposti localmente, per prevenire situazioni di criticita' sul territorio ed il coinvolgimento delle Polizie Locali nei centri abitati per presidiare gli itinerari alternativi. res-mpd/sam/bra Argomento: NAZIONALE Pag. 7 Data: 06-09-2010 Asca INCENDI: IERI NOVE ROGHI DIVAMPATI IN ITALIA, SICILIA LA PIU' COLP ITA. INCENDI: IERI NOVE ROGHI DIVAMPATI IN ITALIA, SICILIA LA PIU' COLPITA (ASCA) - Roma, 6 set - Sono stati nove gli incendi boschivi divampati ieri sul territorio nazionale che hanno richiesto l'intervento della flotta aerea dello Stato. La Sicilia e' stata la regione piu' colpita, con quattro roghi distribuiti tra le province di Agrigento, Palermo, Caltanissetta e Trapani. Canadair, Fire Boss ed elicotteri S64 del Dipartimento della Protezione Civile hanno lavorato per tutta la giornata a Montevago, Contessa Entellina, Mazzarino e Alcamo, contribuendo a spegnere o mettere sotto controllo tutti gli incendi. Particolarmente vasto il rogo di Contessa Entellina, dove le fiamme si erano estese per un fronte di 500 metri, mettendo a rischio circa 300 ettari di bosco. Tre roghi anche nel Lazio, dove i mezzi aerei sono intervenuti a Spigno Saturnia e Itri in provincia di Latina e a Pico nel frusinate. A Itri sono stati necessari quattro Canadair per domare l'incendio che aveva messo a rischio 600 ettari di un bosco di alto pregio. Infine un incendio anche in Sardegna in provincia di Nuoro, dove un Canadair ha operato su un'area di arbusti e macchia del comune di Lode' e in Abruzzo nell'aquilano: qui due Canadair sono intervenuti sulle fiamme divampate in un bosco di Avezzano. In serata tutti i roghi erano stati spenti o messi sotto controllo. res-mpd/sam/bra Argomento: NAZIONALE Pag. 8 Data: 06-09-2010 Asca METEO: TEMPO INSTABILE,OGGI ISOLATI ROVESCI E TEMPORALI SU MO LTE REGIONI. METEO: TEMPO INSTABILE,OGGI ISOLATI ROVESCI E TEMPORALI SU MOLTE REGIONI (ASCA) - Roma, 6 set - In questi giorni un promontorio mobile e due strutture cicloniche influenzeranno le nostre regioni orientali con fenomeni di instabilita', che saranno piu' intensi durante le ore piu' calde. Martedi' il promontorio si muovera' verso levante seguito dalla saccatura atlantica, che iniziera' ad entrare nel Mediterraneo occidentale, inviando correnti sud-occidentali instabili soprattutto sulle nostre regioni settentrionali e sulla Toscana settentrionale. Mercoledi' e giovedi' condizioni di spiccata instabilita' si avranno su gran parte della Penisola. Sulla base delle informazioni disponibili, La Protezione Civile prevede, per oggi, isolati rovesci o temporali sui settori alpini e prealpini, l'entroterra ligure, il Piemonte occidentale, l'Emilia-Romagna, l'Umbria orientale, le Marche, l' Abruzzo, il Molise, la Puglia settentrionale e le zone interne di Toscana, Lazio, Campania e Basilicata. Domani ancora precipitazioni, localmente di forte intensita', sulle regioni settentrionali, maggiori sulla Lombardia centro settentrionale, e Toscana settentrionale. Piogge si potranno verificare anche sul resto della Toscana, sul Lazio settentrionale e l' Umbria occidentale, con quantitativi cumulati deboli. I venti saranno forti dai quadranti meridionali su Sardegna e Sicilia occidentale mentre soffieranno localmente forti da sud sui settori costieri di Toscana e Lazio dal tardo pomeriggio. Per quanto riguarda i mari, saranno molto mossi lo Stretto di Sicilia ed il settore occidentale del Tirreno meridionale. In serata tenderanno ad essere molto mossi tutti i bacini occidentali. res-mpd/sam/rob Argomento: NAZIONALE Pag. 9 Data: 06-09-2010 Asca ANCONA: DOMANI DALLA MATTINA SI DISINNESCA ORDIGNO BELLICO A GENGA. ANCONA: DOMANI DALLA MATTINA SI DISINNESCA ORDIGNO BELLICO A GENGA (ASCA) - Roma, 6 set - Domani, martedi' 7 settembre, verra' disinnescato un ordigno bellico nel comune di Genga in provincia di Ancona. Lo rende noto la Protezione Civile percisando che le operazioni di brillamento della bomba, risalente alla II guerra mondiale, inizieranno nella mattinata. Una decina di residenti della zona saranno evacuati e ospitati in strutture di accoglienza finche' non saranno concluse le procedure di brillamento dell'ordigno. Forze di Polizia statali e locali provvederanno a regolamentare la viabilita' intorno all'area in cui avverra' il brillamento. L'intera attivita' e' coordinata dalla Prefettura di Ancona. res-mpd/sam/rob Argomento: NAZIONALE Pag. 10 Data: 06-09-2010 Asca ISLAM: R.LA RUSSA, CENTRI DI CULTO SPESSO TERRENO FERTILE PER T ERRORISTI. ISLAM: R.LA RUSSA, CENTRI DI CULTO SPESSO TERRENO FERTILE PER TERRORISTI (ASCA) - Milano, 6 set - ''I centro islamici di culto troppo spesso si sono rivelati luoghi in cui terroristi o potenziali terroristi hanno trovato terreno fertile''. Sono le parole di Romano La Russa, coordinatore provinciale del Pdl e assessore regionale della Lombardia alla Sicurezza, Protezione Civile e Polizia locale, in vista dell'incontro programmato domani dal ministro Maroni con il prefetto di Milano per fare il punto sul tema della sicurezza nel capoluogo lombardo. ''Sono d'accordo con Maroni quando dice di non essere costruttore di moschee a Milano - spiega La Russa - ma non diventi neanche agente immobiliare che favorisce l'assegnazione della casa ai rom e convinca il prefetto, suo massimo rappresentante sul territorio, a rivedere il Piano di assegnazione delle case popolari ai nomadi, proponendo politiche che non siano discriminatorie per nessuno ma che abbiano al centro di ogni intervento un'attenzione per chi ha sempre rispettato la legge, versato le imposte e vissuto nella legalita'. ''Per quanto riguarda la realizzazione di una moschea a Milano - precisa - ribadisco il concetto: il diritto di culto e' sancito dalla Costituzione e quindi va garantito, ma nel rispetto della legge e della sicurezza''. ''Senza poi dimenticare - conclude La Russa - che questo tipo di garanzia dovrebbe trovare riscontro in un principio di reciprocita': mi sembra invece che nei paesi in cui si pratica la religione islamica, la liberta' di culto sia una semplice chimera''. res/cam/alf (Asca) Argomento: NAZIONALE Pag. 11 Data: 06-09-2010 Asca METEO: TEMPORALI IN ARRIVO. MIGLIORAMENTO NEL FINE SETTIMANA . METEO: TEMPORALI IN ARRIVO. MIGLIORAMENTO NEL FINE SETTIMANA (ASCA) - Roma, 6 set - La settimana che si e' aperta oggi sara' caratterizzata dagli effetti di una perturbazione di origine nord-atlantica in rapido avvicinamento all'area del Mediterraneo centrale che, da martedi', portera' temporali anche di forte intensita' sul nostro paese, dapprima sulle regioni nord-occidentali e centrali per estendersi nella giornata di giovedi' a tutto il sud. Dal fine settimana e' previsto un netto miglioramento su tutte le regioni. In particolare domani, martedi' 7 settembre la perturbazione in arrivo dalla Gran Bretagna interessera' le regioni nord occidentali con possibilita' di temporali localmente abbondanti; i fenomeni saranno a carattere piu' sparso sul resto del settentrione e della Toscana, in possibile sconfinamento alla Sardegna ed al Lazio. Mercoledi' il maltempo interessera' anche il resto del paese, determinando una situazione di tempo diffusamente perturbato sul nord, sulle regioni centrali e sulla Sardegna, con precipitazioni diffuse e fenomeni temporaleschi anche intensi. Si assistera' inoltre ad un rinforzo dei venti dai quadranti meridionali specie sulle regioni centromeridionali e sulla Sardegna con contestuale aumento del moto ondoso sui relativi bacini che volgeranno a molto mossi. Le temperature massime saranno in netta diminuzione. Giovedi' 9 il maltempo raggiungera' le regioni del basso versante tirrenico e del medio versante Adriatico. Al nord il tempo sara' ancora instabile anche se con tendenza a miglioramento sulle regioni nord-occidentali. Dalla giornata di venerdi' il tempo sara' ancora instabile sulle regioni centrali adriatiche e meridionali ma si assistera' ad un deciso miglioramento sul resto del Paese. I venti di Maestrale saranno ancora forti su isole maggiori e Tirreno centro-meridionale, con i bacini di Ponente sempre molto mossi o localmente agitati. Infine, sabato 11 settembre resistera' una residua instabilita' sulle regioni meridionali mentre il tempo sara' stabile sul resto del paese con venti di origine settentrionale sostenuti su centro-nord e isole maggiori. Il Dipartimento della Protezione civile seguira' l'evolversi della situazione in contatto con le Prefetture, le Regioni e le locali strutture di protezione civile, anche attraverso l'emissione di eventuali avvisi di avverse condizioni meteorologiche laddove necessario. res-rg/mcc/alf Argomento: NAZIONALE Pag. 12 Data: 06-09-2010 Asca COSENZA/PROVINCIA: OLIVERIO, INIZIATIVE PER DISSESTO IDROGEOLO GICO. COSENZA/PROVINCIA: OLIVERIO, INIZIATIVE PER DISSESTO IDROGEOLOGICO (ASCA) - Cosenza, 6 set - La Giunta Provinciale di Cosenza, riunitasi sotto la presidenza di Mario Oliverio, ha dedicato gran parte dei propri lavori alle iniziative da assumere nei prossimi giorni su due questioni urgenti e centrali: il dissesto idrogeologico dei nostri territori e la drammatica situazione della scuola su tutto il territorio provinciale. ''Le stagioni autunnale ed invernale -ha affermato il Presidente della Provincia, Mario Oliverio, facendo riferimento alla prima questione - sono ormai alle porte e la fragilita' del nostro territorio desta serie e non poche preoccupazioni. Malgrado gli impegni assunti da parte dei rappresentanti del Governo nazionale e le nostre reiterate sollecitazioni, gli interventi necessari che dovevano essere realizzati non sono stati realizzati per la mancata erogazione delle risorse''. ''Bertolaso, in una recente visita a Catanzaro ha, purtroppo, commentato con malcelata ironia - dice Oliverio - le nostre ripetute richieste di intervento e di concreta attenzione da parte del Governo affermando che ''gli scaffali della Protezione Civile regionale sono pieni zeppi di lettere del presidente della Provincia di Cosenza. La verita' e' che, fino ad oggi, a noi non e' pervenuta nessuna risposta concreta, mentre aumentano di giorno in giorno le nostre gia' grandi preoccupazioni relativamente al grave rischio cui sono esposti i nostri territori''. ''Il problema idrogeologico e della difesa del suolo - ha aggiunto Oliverio - e' un tema prioritario, da affrontare con urgenza attraverso interventi adeguati ed una programmazione mirata delle risorse, al fine di realizzare le sistemazioni idrogeologiche necessarie e la manutenzione dei nostri fiumi e del nostro territorio. Per questo e' necessario assumere un'iniziativa adeguata, che consenta di richiamare la necessaria attenzione su queste problematiche sia da parte dello Stato che della Regione''. red-rg/mcc/lv (Asca) Argomento: NAZIONALE Pag. 13 Data: 06-09-2010 L'Azione IMPRESSIONI DAL SECONDO VIAGGIO NELL'ABRUZZO TERREMOTAT O L'AZIONE - Articoli IMPRESSIONI DAL SECONDO VIAGGIO NELL'ABRUZZO TERREMOTATO Carlo De Poi Ci siamo tornati... grazie a Tiziana, a Giancarlo e a Daniela di Arti e Spettacolo che ci hanno nuovamente invitato, stavolta alla rassegna teatrale estiva "Strade". Arriviamo di giorno stavolta, ora di pranzo. A differenza della prima volta, nei paesi che attraversiamo c'è più vita; vediamo qualche cantiere, movimenti di auto, di qualche camion, gru, pubblicità di ristorantini e bed&breakfast. Seguiamo l'indicazione stradale per Fossa, ma quando ci arriviamo la strada è ancora bloccata: non si può attraversare il paese; le transenne che avevamo trovato a marzo sono ancora lì, in parte piegate, in parte divelte, ma non si passa; dobbiamo tornare indietro. Arriviamo a Casentino e anche qui tutto è come quattro mesi fa: sulla strada le case pericolanti sono messe in sicurezza e transennate, ma nessun lavoro è stato fatto... «Lo Stato non ha ancora definito le linee guida per la ricostruzione dei centri storici. Anche volendo e avendo la possibilità economica, non si può fare nulla. I cantieri che hai visto sono tutti di privati e al di fuori dei centri storici; cioè gli edifici costruiti più recentemente e quindi in genere meno danneggiati. Nei centri storici case, chiese, edifici pubblici sono in pietra e senza cemento armato. Anche nel centro storico de L'Aquila è così! Non è stato fatto niente dopo il primo lavoro, sicuramente essenziale e fatto bene, di messa in sicurezza degli edifici. E non si può fare alcun intervento. Tutta zona rossa, dove non si può entrare. Sembra quasi ci sia, da parte del governo, la volontà di lasciarla morire la nostra bella città!». «Abbiamo fatto di tutto: le manifestazioni delle "carriole" per varie domeniche; all'invito ai direttori di stampa e tivù per far vedere come stanno le cose sono venuti in pochissimi! Siamo andati a Roma, con i sindaci e i gonfaloni dei comuni colpiti dal terremoto; ci hanno mandato contro la polizia che ci ha riempito di botte; sindaci e polizie locali compresi (...)». C'è amarezza, ironia, cinismo nei nostri ospiti e nelle persone che incontriamo quando chiediamo come vanno le cose. «È dura! Molti di noi sono ancora negli alberghi. Ma si sta bene in albergo, dirai. Lo sai cosa vuol dire vivere con la famiglia, per quasi un anno e mezzo, in una stanza d'albergo...». «Dalla notte del terremoto non riesco a dormire più di quattro, cinque ore per notte... Non so perché ma è così. Al mattino ti alzi, e vedi, là, a poche centinaia di metri da casa nostra - noi abbiamo potuto sistemarla casa nostra - le macerie del paese, dove sotto sono rimasti amici, parenti, conoscenti...». «Ti torna la rabbia quando pensi che i giorni prima, la sera prima, giravano le macchine della protezione civile annunciando di stare tranquilli, che non sarebbe successo nulla. Almeno potevano dirci di tener pronta una valigia, di procurarci qualche torcia elettrica: e sì c'erano studiosi che avevano lanciato l'allarme terremoto...». (...) Sono questi i commenti, le frasi che sentiamo a L'Aquila mentre facciamo un "giro turistico" entrando nei pochi locali pubblici aperti lungo l'unico via accessibile, aperti grazie alla totale assunzione di responsabilità dei gestori. «Questa città non deve morire! Non morirà, vedrete! E poi assaggia 'sto Montepulciano...». Siamo all'Osteria del Boss, una splendida cantina medioevale ai limiti della zona rossa: c'è tutto un entrare ed uscire, un salutarsi, un abbracciarsi, uno scambiarsi battute. I panini sono ottimi, prosciutto e formaggio aquilani, il vino: Montepulciano!... c'è tanta voglia di ritrovarsi, di raccontarsi, di to rnare a vivere. La sera saremo a fare gli spettacoli. Allora ha senso, sì, anche il teatro. (...) Argomento: NAZIONALE Pag. 14 Data: 06-09-2010 CittàOggiWeb La provincia di Milano a Robecchetto per sostenere le popolazioni abruzzesi di Monticchio 06 Settembre 2010 Domenica nella chiesa parrocchiale di Santa Maria delle Grazie Il Vicepresidente Maerna: “Una giornata che ha fatto emergere lo spirito più profondo dell'essere comunità che assiste, e dello straordinario sforzo dei volontari e della Protezione Civile” Robecchetto con Induno Una giornata speciale, ideata per rinsaldare il legame forte di Robecchetto con Monticchio, frazione dell'Aquila segnata segnati dal sisma che colpì l'Abruzzo nell'aprile del 2009. Domenica 5 settembre- su indicazione del Presidente, On. Guido Podestà- il Vicepresidente della Provincia di Milano, Novo Umberto Maerna, ha partecipato alla Santa Messa celebrata per accogliere i giovani della comunità parrocchiale di Monticchio, che Robecchetto ha supportato con uno stanziamento di 15mila euro, obiettivo raggiunto grazie alla decisione di assegnare- da parte del Comune- un euro per abitante e del risultato di una sottoscrizione promossa in paese. Accanto al sindaco Maria Angela Misci, al vicesindaco Alessandro Foieni e agli altri componenti dell'Amministrazione comunale, il Vicepresidente Maerna ha voluto incontrare anche il personale della Protezione Civile che si è recato in Abruzzo nei giorni difficili del dopo terremoto. “Avendo ricoperto in passato il ruolo di assessore provinciale alla Protezione Civile, ribadisco ancora una volta la mia ammirazione per le donne e gli uomini della Protezione Civile”, ha detto Maerna, “che, come detto da Sua Santità Benedetto XVI, sono autentici missionari di solidarietà. Il senso di questa giornata, del resto, sta nella dimostrazione di vicinanza che la comunità di Robecchetto ha espresso- in un frangente così drammatico- nei confronti di Coppito e Onna. Ringrazio il sindaco, l‘Amministrazione e tutti coloro i quali hanno dato il proprio contributo per questa intrapresa così nobile e disinteressata”. La giornata di festa è proseguita con delle esibizioni calcistiche al campo sportivo di Robecchetto. La Provincia di Milano si è anche impegnata ad erogare un contributo economico per sostenere lo sforzo solidale dell'Amministrazione di Robecchetto. CittàOggiWeb Argomento: NAZIONALE Pag. 15 Data: Corriere della Sera 07-09-2010 Il blackout dei sismologi: «Niente più dati sulle scosse» 7 set 2010 Corriere Della SeraVirginia Piccolillo RIPRODUZIONE RISERVATA Bertolaso: giusto, bisogna fermare i profeti di sventura Boschi: troppi allarmismi, ridurremo le informazioni ROMA «Basta parlare di questo sciame sismico. C'è chi costruisce da delinquente e la colpa è sempre dei sismologi. Allora è meglio che le informazioni non le mettiamo più sul web. Ne daremo poche che non pot r a nno e s s e r e t r a vi s a t e » . Sbotta Enzo Boschi, il numero uno della scienza dei terremoti che in questi giorni torna a «deludere» chi spera che possa servire a prevederli. È costretto a confessarlo a chiare lettere il direttore dell'Istituto nazionale di vulcanologia (Ingv): «Non abbiamo fatto alcuna previsione di una imminente scossa più forte. Non siamo in grado di prevedere nulla». (Eidon/Gianori) Sopra, la pagina web dell'Istituto nazionale di vulcanologia. Il presidente Enzo Boschi ha detto che saranno limitate le informazioni diffuse su Internet: «Ne daremo poche che non potranno essere travisate». A sinistra il centro storico dell'Aquila dopo il terremoto dell'aprile 2009 Uno sfogo pieno di amarezza quello del vulcanologo che la Procura dell'Aquila ha chiesto di rinviare a giudizio, per «negligenza», assieme agli altri sei componenti della commissione Grandi rischi che alla vigilia del terremoto del 6 aprile minimizzò sul rischio imminente. Ora ci si ritrova in una situazione spinosa. Uno sciame sismico che dura da più di un anno. Scosse piccole, ma continue. Giampaolo Giuliani che torna a segnalare un aumento del radon, come prima della scossa che provocò 308 morti. Terremotati allarmati che tornano a dormire in auto o nelle tende montate dalla protezione civile regionale. Ad alimentare il panico una nota inviata proprio dall'Ingv che dava al 2% il rischio di una scossa forte entro oggi. Boschi si inalbera: «Ma il 98% delle possibilità che non avvenga è una notizia positiva, non negativa. È stata interpretata male. È solo una nota statistica che inviamo ogni settimana alle autorità locali. Serve come esercitazione. E basta. Invece ne è nato un casino. Stiamo valutando di smettere di informare, e di non rendere raggiungibili i nostri dati via web, perché vengono usati per arrivare a conclusioni che non stanno né in cielo né in terra». «Ogni volta che c'è un terremoto c'è la solita sceneggiata sottolinea Boschi . Basterebbe verificare la tenuta degli edifici, abbandonare quelli che non resistono al sisma e ristrutturare quelli per cui è possibile intervenire, oltre a costruire gli edifici nuovi in maniera antisismica. In Italia invece si costruisce male, perché tutto diventa un affare, e non si fanno i controlli». Esulta il capo della protezione civile Guido Bertolaso che, al congresso della società geologica italiana a Pisa, si è scagliato contro «i profeti di sventura»: «Sono d'accordissimo sulla limitazione dei dati scientifici. Devono essere utilizzati dal mondo della ricerca per trarre conclusioni. Tutto questo chiacchiericcio invece nuoce anche a noi. Perché in queste situazioni tutti si sentono scienziati e intralciano il nostro lavoro». L'idea di mettere in rete i dati sulle scosse era nata all'Ingv a seguito delle proteste degli aquilani che lamentavano proprio scarsa informazione. Per mesi il sito è stato cliccato quasi ossessivamente dai terremotati. Ma, spiegano all'istituto di vulcanologia, «le piccole scosse sono il battito del cuore della terra. Quella sequenza sismica di magnitudo 2 o poco più serve a noi. E ci serve per fare mappe sismiche che continuiamo a dare alle autorità amministrative locali, ma vengono regolarmente inascoltate». Protesta invece il presidente di Assoconsumatori Italia, Alessandro Miano: «Non è tacendo una notizia che si risparmiano conseguenze alla popolazione in occasioni di simili eventi». Argomento: NAZIONALE Pag. 16 Data: 06-09-2010 Dagospia.com C'È UNA SUP-POSTA PER FINI – NÉ INFAME NÉ TRADITORE, SOLO RIDI COLO – GIANMENEFREGO HA UN RUOLO ISTITUZIONALE SOLO QUANDO GL I FA COMODO – FINI CI METTE 16 ANNI A SCOPRIRE CHE SILVIO HomePage | Segnala articolo È UN SÒLA? SEMPRE MENO DI VERONICA – DOPO “A FRA', CHE TE SERVE?”, “A GIANFRA', CHE TE SERVE?” – A FORZA DI RAVVEDIMENTI, SI CHIUDERÀ IL CERCHIO E TORNEREMO TUTTI A PREDAPPIO – FELTRI VEDE LA PAGLIUZZA DI FINI MA NON LA TRAVE DEL PIFFERAIO DI ARCORE … Riceviamo e pubblichiamo: Lettera 1 Il discorso di Fini è quello di uno che dal 1994 ad oggi ha vissuto sulla luna. E' colpa sua, di Casini, Mastella e Bossi se c'è Berlusconi. Fortunatamente il viale del tramonto è ben visibile. Dispiace che Dagospia abbia fatto come tognazzi nel film "il federale". GIANFRANCO FINI Lettera 2 Caro Dago, che il discorso di Mirabello non sia piaciuto ai giornali schierati contro Fini e ai suoi ex colonnelli non ci sono dubbi. Su un punto, però, da osservatore, non comprendo le"grida di dolore" dei suoi attuali detrattori(sino a pochi mesi fa tutti fedeli a lui), ovvero che Fini non sia più di destra. Quanto detto a Mirabello fa parte dei valori e degli ideali della destra. Se qualche intellettuale di destra, magari di quelli noti, mi vuole erudire, attendo, in modo sommesso. Cordiali saluti. Giovanni Attinà Lettera 3 Ritengo Fini, nè infame nè traditore, ma ridicolo (che é molto peggio). Uno che ha la faccia di presentarsi a Mirabello con la sua compagna ereditata da Gaucci (la candita fanciulla, con le capacità che ha di moltiplicare i quattrini, perché non la fanno ministra dell'Economia?), dimenticandosi per strada il cognatino (é rimasto in panne con la sua Ferrari sulla rotta Montecarlo-Mirabello?) e senza dire una parola di spiegazione ai guai in cui si é infilato, meriterebbe un monumento alla "difesa della famiglia"... Caso mai potrebbe curarne la creazione la suocera, che di arte se ne intende! Non é da tutti, infatti, passare direttamente dai fornelli alla produzione di spettacoli televisivi in età già avanzata.... Bigy berlusconi premio grande milano sul duomo ap Lettera 4 L'anno scorso Fini non voleva partecipare a Mirabello, che era festa PdL, perché diceva che il presidente della Camera non fa politica. Fino all'ultimo momento è stata in forse la sua partecipazione. I suoi collaboratori hanno dovuto convincerlo a venire. Quest'anno è ancora Presidente della Camera. Perché può fare politica? L'anno scorso le strade di Mirabello non erano chiuse, quest'anno sì. L'anno scorso c'era un sistema d'ordine normale, quest'anno anche la protezione civile. Fini cosa temeva? Cordiali saluti Patricia Mattioli Lettera 5 Dagucci caro , in Italia la poltrona della camera è pericolosa ,do you remember bertynights? anche Fini ha fondato un partito di lotta e di governo, c'è solo una piccola chiosa da fare : c'hanno TUTTI rotto er cazzo...... venticello Lettera 6 Ha ragione Fulvio (lettera 8) . Secondo Fini il PDL è finito? Bene, andiamo a votare e poi verificheremo quanti voti hanno preso i tipini fini e quanti ne ha ottenuti il PDL ! così vedremo chi è fini......to . PIOMBO ROVENTE TULLIANI Lettera 7 Caro Dago, nella posta di stamattina (Lunedì 06 settembre), si può leggere il commento di un lettore che parla di Fini come del "Presidente della Camera del suo Governo". Sarebbe il caso di recuperare dal cassetto un po' di educazione civica da spalmare a rate durante gli studi della scuola media superiore, altrimenti, tra qualche anno, la gente penserà che siamo veramente in una repubblica presidenziale. Già ci avevano pensato le "guide" Ramazzotti e Pausini ad insultare Argomento: NAZIONALE Pag. 17 Data: 06-09-2010 Dagospia.com C'È UNA SUP-POSTA PER FINI – NÉ INFAME NÉ TRADITORE, SOLO RIDI COLO – GIANMENEFREGO HA UN RUOLO ISTITUZIONALE SOLO QUANDO GL I FA – FINI CI tacciandolo METTEdi16 ANNI A aSCOPRIRE CHE SILVIO Gianni Letta,COMODO in veste di Segretario di Stato, "politici buoni farsi vedere nei momenti di visibilità..." Adesso, si confonde il Presidente della Camera dei Deputati con il Presidente della Camera del Governo... Dove andremo a finire!? Altro è il discorso dell'opportunità, da parte di Fini, di fare un discorso politico essendo egli Presidente della Camera dei Deputati, ricoprendo cioè una carica istituzionale. Ma su questo punto potremmo allargare il discorso a tanti personaggi, partendo dal Presidente della Repubblica e passando per il Presidente del Consiglio e per alcuni Magistrati, che tante volte hanno confuso i propri ruoli. Da quali pulpiti posso partire questi attacchi a Fini!? Come ti ho scritto recentemente, caro Dago, erano e sono ingenue quelle persone che credevano (e credono) che Fini non avrebbe venduto a caro prezzo la propria pelliccia. Johnkoenig Lettera 8 Caro Roberto, Fini ci ha messo 16 anni per capire chi fosse B.? Sempre meno di Veronica. Margherita - Venezia Lettera 9 Gentile Dago, sì, il partito dell'amore è morto. Per fortuna che almeno c'e' il partito della simpatia: quella innata e straripante di Barbareschi, Granata, Raisi. Marco Aquilani VITTORIO FELTRI Lettera 10 Caro Roberto, Fini è passato dal saluto romano alla kippah ? Perché ? Può convertirsi solo san Paolo ? Margherita - Venezia Lettera 11 Dago, ma ti rendi conto? Tutto questo casino perchè ET ha messo in testa al maritino che lui non può fare il gregario??? Ma non è che il vero succube della topa è proprio Fini e non è SB? Noi qui a godere di questo scambio quasi tennisstico di battute senza avere potere, voce, voglia ed entusiasmo di e per fare qualcosa. La verità è che tutto l'emiciclo inizia a farsela sotto e comincia a pensare che se si andasse a votare a breve, devono farci venire a prendere dall'autista, uno per uno, portarci ai seggi, offrirci la colazione e riportarci a casa.... Berlusconi si guarda bene dal pensare ad un voto a primavera quando l'autista dovranno mandarcelo nelle case fuori porta e pensa a dicembre quando tutti saremo in città per far compere!!! Con quali soldi, poi??? Buona giornata Arturo Bandini Lettera 12 cara dagospia , se io fossi il tesoriere di un partito e dovessi creare dei fondi neri, venderei un appartamento all'estero ad una società off shore per un determinato prezzo uffciale, direi 300.000 euri e poi mi intascherei la differenza del prezzo , direi 700.000 euri su di un conto alle Caiman piuttosto che a Jersey . Poi , magari, il mediatore si incassa la provvigione in natura , affittando la casa a picciol prezzo. Gianni Letta al festival di Venezia Ah già, ma di questo non si può parlare , perchè, come è stranoto, partiti, industriali, società, imprenditori italiani non si creano fondi neri all'estero...Che ne pensi? Buster Brown ed il suo fido Medoro Lettera 13 Caro Dago, Fini è ormai finito più a sinistra dell'ex radicale Rutelli e non sarà il richiamo nostalgico alle sue origini missine e alla lacrimuccia alla memoria di Almirante (nonostante la scomunica di donna Assunta), che creò il mostro, a far votare per il suo nuovo partito gli ormai ex camerati. Fini ci deve dire che ne ha fatto della casa di Anna Maria, e pure subito. Argomento: NAZIONALE Pag. 18 Data: 06-09-2010 Dagospia.com C'È UNA SUP-POSTA PER FINI – NÉ INFAME NÉ TRADITORE, SOLO RIDI COLO – GIANMENEFREGO HA UN RUOLO ISTITUZIONALE SOLO QUANDO GL I FA COMODO – FINI CI METTE 16 ANNI A SCOPRIRE CHE SILVIO Asdrubale Lettera 14 Caro Dago, Prima Repubblica : Il costruttore don Gaetano Caltagirone al braccio destro di " zu Giulio ", Franco Evangelisti : " 'A Frà, che te serve ? ". Seconda Repubblica : L'ex cassiere della " Balena bianca " romana, guidata da Vittorione Sbardella, detto " Lo Squalo ", Giorgio Moschetti, " er biondo ", a Fini, allora capo di AN : " 'A Gianfrà, che te serve ? ". E voi chiamatele, se volete, finanziamenti ( illeciti ? ), o più volgarmente mazzette ai partiti... Utili per una " buona battaglia ", o per impinguare i conti di qualche " furbetto dell' appartamentone " ? veronica_lario01g Da lassù, valutino e giudichino le buonanime della contessa Colleoni, fascista ma di buon cuore, e dei predecessori di " Gianmenefrego ",repubblichini ma onesti, Giorgio Almirante e Pino Romualdi... Un saluto pietro mancini Lettera 15 Dago darling. Fini era famoso un tempo per non dir nulla ma dirlo bene. Poi é diventato famoso per le sue diarroiche esternazioni luogocomuniste. Ora dice troppo e lo dice sguaitamente (ma sempre legnosamente). Preoccupano soprattutto i suoi ravvedimenti sulle tante vie che conducono a Damasco (a.k.a. il Potere), che in fatto di vie è come Roma. E se domani (sottolineo il se, come nella canzone) ne avesse un altro di ravvedimenti e riscoprisse Predappio e, afferrato saldamente il Potere, dedicasse vie e piazze a Benito Mussolini? Meditate, meditate genti. Natalie Paav fini barbareschi Lettera 16 Egregio Dott. D'Agostino, certo è che a leggere la Sua posta devo ammettere che il Tg1 di Minzolini produce gli effetti sperati. Tutta questa gente che critica o fanno parte delle squadre della libertà, per cui hanno il compito d'invadere le caselle di posta elettronica dei siti internet d'informazione più importanti con sproloqui contro Fini, oppure non hanno ascoltato il discorso del Presidente della Camera. Io che sono di destra, che ho sempre votato Berlusconi (alle ultime turandomi per davvero il naso), che credo nella rivoluzione liberale promessa da quest'ultimo ma mai attuata per suoi limiti politici e sue esigenze personali (si è fatto SOLO i cosiddetti cazzi suoi), come si può a questo punto sostenerlo ancora ed inveire contro Fini? E' Fini che parla davvero di programmi, esorta provvedimenti quali il quoziente familiare e l'abolizione delle province, crede ed invoca le riforme condivise, l'unico modo per garantire continuità nella ripresa di questo Paese. GRANATA Allora mi chiedo perchè la gente è ancora incantata dal pifferaio di Arcore? Se non fosse per Fini, noi delusi di destra quali alternative avremmo a Berlusconi? Perchè Il Giornale e Libero non ci parlano della storia dei Berlusconi con la dovizia di particolari che usano per l'appartamento di AN a Montecarlo? Cioè ma dico stiamo scherzando? Esaltare la pagliuzza di Fini e nascondere le travi di Berlusconi? E c'è gente che si esalta ed attacca Fini come se fosse il male assoluto! Piuttosto vorrei sapere dal Direttore Feltri cosa ne ha fatto delle firme, tra le quali vi era anche la mia, che raccolse quando era direttore di Libero per esortare il Governo Berlusconi a non dimenticarsi della promessa di abolizione delle province!!! Distinti saluti (e per la credibilità del Suo sito d'informazione, non dimostri troppo il Suo tifo per Berlusconi) Luca [06-09-2010] Argomento: NAZIONALE Pag. 19 Data: 06-09-2010 Dagospia.com LE GHEDDAFINE PERSUADONO PIÙ DEI PRETI – A TRADATE UN PREMIO A CHI PRESERVA LA “RAZZA ARIANA” – QUALCUNO SPIEGA A ROTONDI C HE NON HA FONDATO LUI IL PDL? – A BERLUSCONI NON GLIENE V HomePage | Segnala articolo A BENE UNA: PURE TREMONTI LO SBERTUCCIA –– TELEFONATA A RADIO3: SE SAKINEH FOSSE AMERICANA LE TOCCHEREBBE LA SEDIA ELETTRICA – POLITICI COME COCCODRILLI, LE LACRIME DEL “POLITICAMENTE CORRETTO”… Riceviamo e pubblichiamo: Lettera 1 Nel corso di una splendida arringa (che filmai per Mattino5) al quartiere Lagaccio, Don Gallo spiegò in puro ligure a chi fiaccolava contro l'Islam, che a Genova nel '500 di moschee ce n'erano addirittura tre... L'ARRIVO DELLE GHEDDAFINE Mons.Tettamanzi, che ha esortato le istituzioni milanesi " a lasciar costruire ai musulmani, a loro spese e nel pieno rispetto della legalità», un luogo di culto, sta collezionando una lunga serie di porte in faccia. Se la richiesta fosse stata formulata da Gheddafi le architette sarebbero già al lavoro e un corteo di pon pon girls aprirebbe un sopraluogo del Colonnello nei cantieri dell' Opera ( affidata, per accellerare i tempi alla Protezione Civile). M.Lombezzi Lettera 2 Caro Dago, Rutelli, a Labro, si è autodefinito " capo-villaggio "... Allora bastava farsi assumere dalla Valtur senza mettere in piedi Alleanza per l'Italia.. Gianni Morgan Usai Lettera 3 Caro Dago, un paese che produce eroi ha il cancro nelle viscere e questo cancro è la mafia, l'ndrangheta, e ci sta infettando tutti. Questa è la priorità assoluta. Altro che processi brevi del c. L.B. LETIZIA MORATTI DIONIGI TETTAMANZI Lettera 4 "Il sindaco Candiani di Tradate " racconta Il Fattoquotidiano "ha emesso l'editto sui bambini. Prescrive, nella Repubblica italiana nata dalla Resistenza: 'Il Comune elargirà 500 euro di premio per ogni bambino nato. Ma solo se entrambi i genitori del bambino sono italiani'. Vuol dire: bianchi. L'editto eredita lo spirito del 'pacchetto di leggi per la difesa della razza' del 1939" e ,forse, ipotizzo, prelude all'istituzione del "Premio Erode", per "chi-cerchi-anche-con-misure-radicali-di-attuare-il-riequilibrio-etnico-del-paese". Anche se fate un figlio con Naomi Kampbell, a Tradate, "guai ai MULATTI!"... Lettera 5 Caro Dago, è con infinita tristezza che ho appreso dell'esecuzione del sindaco di Pollica, il Sig. Vassallo. In attesa di uno Stato degno di questo nome tocca aspettarci le solite reazioni di circostanza. Una per ora mi ha colpito, del Super Intelligente : "Il suo lavoro dovrà essere un esempio per tutti"; alla luce dei fatti mi sarei aspettato "per tutti gli altri". Io mi sentirei sporco come una latrina, ad accettare di essere eletto grazie ai voti di schifosi farabutti capaci di far questo Ora speriamo solo che non salti su qualcuno a dire "Quello stronzo di Vassallo ha fatto solo pubblicità alla Camorra". QualcunoIProiettiliNonLiPrenderàMai Francesco Rutelli Lettera 6 Caro Dago, Michela Murgia ha vinto il premio Campiello 2010 con il suo libro " Accabadora", che non ho letto ma di cui conosco l'argomento che so abbastanza miserrimo. Sono sardo come la Murgia , ma non sono così campanilista da non essere infastidito dal fatto che questa scrittrice abbia superato , tra gli altri, Gianrico Carofiglio di cui ho letto tutti i libri e che trovo semplicemente eccezionale . Questo mi porta a pensare a tutti quegli attori del cinema che ci hanno fatto trepidare e sognare con le loro magistrali interpretazioni ma che non hanno mai vinto un Oscar, tranne qualcuno di loro che in tarda età l'ha avuto come riconoscimento alla carriera. Ne deduco che le giurie , sia per i premi letterari , per il cinema o per il Nobel, lasciano il tempo che trovano in quanto a serietà e correttezza. Renor Argomento: NAZIONALE Pag. 20 Data: 06-09-2010 Dagospia.com LE GHEDDAFINE PERSUADONO PIÙ DEI PRETI – A TRADATE UN PREMIO A CHI PRESERVA LA “RAZZA ARIANA” – QUALCUNO SPIEGA A ROTONDI C HE7 NON HA FONDATO LUI IL PDL? – A BERLUSCONI NON GLIENE Lettera Caro Dago il padre di Michael Jackson ha dichiarato : «HoVpicchiato Michael ma ho dovuto farlo perché all´epoca c´erano tante bande giovanili. Molti di quei ragazzi finivano in prigione, in molti sono morti. Lui non doveva finire così». Che padre affettuoso e premuroso ! Certamente lui non doveva finire cosi , doveva finire : sfruttato fin dalla più tenera età dal padre padrone , diventare poi complessato e pieno di fobie, compromesso nella sua crescita psicologica fino disastro finale, la morte per abuso ed overdose di farmaci . Felice S. Naomi Campbell e Vladislav Doronin Lettera 8 Caro Dago, E' noto che "prima pagina" di radio tre sia considerata da tempo il blog audio di riferimento per le simpatie del pubblico di sinistra, è noto anche come la gestione degli ascoltatori che telefonano si sintonizzi affettuosamente con gli abituè di questa bacheca ed è quindi naturale che contro Shakinè l'iraniana, per salvare la vita alla quale si sta mobilitando mezzo mondo, venga fatta passare una vergognosa ed incredibile telefonata giustificatoria. In sintesi "..l'Iran ha la pena di morte come d'altronde anche gli Stati Uniti, pertanto non ci scassate la minchia con questa Shakinè che negli Stati Uniti sarebbe stata condannata, per il suo crimine, alla sedia elettrica..". La solita scimmietta di turno non ha avuto altro da dire che" ..il tempo a disposizione è terminato, arrivederci a domani." Max Lettera 9 Dago, Placido ci dice che in Parlamento ci sono personaggi peggiori di Vallanzasca; faccia i i nomi please. Luigi A Lettera 10 Manca solo il numero verde, 800 .. .. (l'avremo ma non so quando), poi saremmo sistemati. Una pattuglia di audaci parlamentari, sempre di vedetta, ricevuta la richiesta d'aiuto, si partirà, si recherà sul luogo, de visu prenderà atto della necessità d'intervento e la missione del parlamentare del XXI secolo sarà adempiuta. Coraggio, solo un numero e le nostre pene di cittadini solinghi con le nostre sventure, sarà finita. Michela Murgia phMarinoPaoloni Questo annunzia trionfalmente Rutelli in uno dei tanti convegni che pullulano per l'Italia nell'estate calorosa del 2010, un nuovo modo per giungere al cuore degli elettori lusingati da promesse fallaci. Rutellianamente parlando però, questa è un'altra cosa: "Soccorso Parlamentare" del III Polo (Alleanza per l'Italia), costasse un occhio della fronte. E se più chiamate coincidessero contemporaneamente? Niente paura! Siamo armati di maschere ad hoc e ciascuno può essere Rutelli in più luoghi: una novità politica dell'ubiquità. Laudato sii pel tuo viso imperlato, o Rutelli, e pè i tuoi grandi cerulei occhi ove si spegne l'ultima bugia! Celestino Ferraro Lettera 11 Caro Dago, ma veramente Rotondi si crede cofondatore del Pdl? Qualcuno gli può spiegare che non conta niente? Josto Lettera 12 Bossi in televisione e in foto ,ora sempre con il figlio Renzo : ma l'avete vista la viva intelligenza che traspare dallo sguardo ,le qualità morali che emergono immediatamente ,la prontezza di spirito che risalta nel volto! Si capisce perfettamente il tipo di elettorato di riferimento..... Propaganda Fide(l Castro) Purtroppo la morte di Cossiga si vede fin troppo dalle parti di Dagospia. Peccato. Lettera13 Caro Dago permettimi 2 segnalazioni eloquenti circa lo stato di incompletezza cronica che caratterizza il nostro Paese...a tutti i livelli.... - Rai Uno: lodevole iniziativa "cultural-didattica" che porta il Rigoletto sulla rete ammiraglia...location magnifica, attori molto intensi....una scelta nuova.....è possibile però che nessuno abbia pensato a mettere dei sottotitoli per permettere ai "profani" di seguire con più trasporto??? michael jackson A Teatro consegnano il libretto, ai telespettatori solo il bollettino per pagare il canone... - Evento Vogue Fashion Day (Milano, 9 Settembre): interessante iniziativa "international"...boutique delle grandi firme aperti tutta la notte...e parte del ricavato dovrebbe essere destinato a "rinverdire" la città di Milano....mi chiedo però se è possibile che nessuno, tra gli organizzatori, abbia pensato di stampare degli inviti su carta riciclata?!?!?!?! Piccolo accorgimento per garantire la giusta coerenza e la doverosa attenzione "vera" a ciò che ci circonda!!! davvero un peccato non riuscire mai ad offrire un'immagine all'altezza e inappuntabile... un saluto clo Lettera 14 Argomento: NAZIONALE Pag. 21 Data: 06-09-2010 Dagospia.com LE GHEDDAFINE PERSUADONO PIÙ DEI PRETI – A TRADATE UN PREMIO A CHI PRESERVA LA “RAZZA ARIANA” – QUALCUNO SPIEGA A ROTONDI C HE NON HA FONDATO LUI IL PDL? – A BERLUSCONI NON GLIENE Un Ministro della Repubblica (Tremonti) non qualifica una affermazione del Governatore della Banca d'Italia "Roba da V bimbi"! Qualunque cosa il Governatore abbia detto. La volgarità e il degrado civile e morale in questo maledetto periodo sta contagiando tutto e tutti. Giuseppe Alù sakineh Lettera 15 Certo che a Berlusconi, in questo 2010 di merda, non gliene va bene una. Manco ha finito di dire che il ministro dello sviluppo economico ad interim lo ha fatto benissimo. che Tremonti, lo stronzo, 12 ore dopo lo sbertuccia (come Napolitano): è urgente nominare il ministro dello sviluppo economico. GIEMME Lettera 16 Dago mi sono rotto di questi appelli viscidi e falsi per salvare la vita a quella povera Sakineh. E' facile piangere con un "impegno politicamente corretto". Piu' difficile é piangere per le brutte cose fatte dai nostri alleati. In Arabia Saudita almeno 102 tra uomini e donne, tra cui 39 cittadini stranieri, sono stati messi a morte nel 2009. GIANFRANCO ROTONDI Molti di loro erano stati condannati alla pena capitale per crimini non violenti, come reati di droga, "sodomia", blasfemia e apostasia. La maggior parte delle esecuzioni sono state pubbliche. Alberto - Treviso [06-09-2010] Argomento: NAZIONALE Pag. 22 Data: 06-09-2010 Il Giornale della Protezione Civile.it Protezione Civile di Trento: nuovo accesso alla sede Protezione Civile di Trento: nuovo accesso alla sede Al via i lavori per la rotatoria di Marco di Rovereto: sarà migliorata la sicurezza per veicoli e pedoni Lunedi 6 Settembre 2010 - Dal territorio Alla presenza dei funzionari del Servizio infrastrutture stradali e ferroviarie, del direttore lavori ing. Antonio Lotti, dei rappresentanti del Comune e della ditta che si è aggiudicata l'appalto - la Italbeton S.r.l. - sono stati inaugurati questo pomeriggio i lavori che miglioreranno la sicurezza sia per i veicoli che per i pedoni lungo la statale 12 del Brennero, nei pressi del bivio per l'accesso nord all'abitato di Marco di Rovereto. Durante i lavori sarà inoltre realizzato un nuovo accesso alla sede della Protezione Civile di Trento, che consentirà anche un più facile transito ai mezzi. (red) Argomento: NAZIONALE Pag. 23 Data: 06-09-2010 Il Giornale della Protezione Civile.it La terra trema ancora Paura nell'aquilano per le numerose scosse: attivati alcuni servizi per fornire informazioni ai cittadini. Scossa di magnitudo 3.7 anche in provincia di Forlì-Cesena. Articoli correlati Venerdi 3 Settembre 2010 Non si arresta lo sciame sismico sui Monti Reatini tutti gli articoli » Lunedi 6 Settembre 2010 - Dal territorio Ancora scosse nell'aquilano. Nel fine settimana l'INGV - Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - ha registrato 6 lievi scosse tra L'Aquila e Rieti. La prima, di magnitudo 2, si è verificata alle 5:31 di sabato 4; a questa ne sono seguite, sempre nella giornata di sabato, un'altra di uguale magnitudo alle 11:22 e una di magnitudo 2.9 alle 15:27. Ieri ne sono state registrate altre tre, di cui due di magnitudo 2 - alle 12:09 e alle 22:06 - e una di magnitudo 2.5 alle 18:14. Tutte le scosse si sono verificate intorno ai 10 chilometri di profondità, con epicentro nel distretto sismico dei Monti Reatini, nei pressi dei comuni che da settimane sono interessati dallo sciame sismico: Borbona in provincia di Rieti, e Barete, Cagnano Amiterno, Capitignano e Montereale in provincia dell'Aquila. Le scosse continuano da settimane, e tra la popolazione è tornata la paura per un possibile terremoto di maggiore entità. In tanti hanno lasciato la città o hanno deciso di dormire in auto o in roulotte, mentre nell'Alta Valle dell'Aterno la Protezione Civile ha provveduto ad allestire tensostrutture e tende, per ospitare gli abitanti in caso di emergenza. Per fornire assistenza alle popolazioni dei comuni interessati dallo sciame sismico, è stato potenziato il servizio di contact center della Linea Amica Abruzzo: chiamando il numero verde 800 155 300, i cittadini riceveranno una rapida assistenza. Il servizio, normalmente attivo dalle 9 alle 18, è stato prolungato fino alle 22 su richiesta del Commissario per la Ricostruzione Gianni Chiodi. Inoltre, al fine di potenziare i canali di comunicazione e informazione per i cittadini, sul sito www.commissarioperlaricostruzione.it saranno pubblicate le richieste poste più frequentemente e le relative risposte. Da oggi sarà anche attivato l'ufficio Urp mobile a Montereale e a Cagnano Amiterno, a disposizione dei cittadini per ricevere informazioni e notizie sulle scosse che si verificano nell'Alto Aterno. Come ha spiegato Gianni Chiodi, con questa iniziativa Linea Amica Abruzzo "vuole sostenere e rassicurare tutti coloro che stanno vivendo un particolare momento di preoccupazione e sofferenza". L'INGV ha registrato una scossa sismica anche in provincia di Forlì-Cesena, nei pressi di Bertinoro, Cesena, Meldola e Forlimpopoli. La scossa, avvertita dalla popolazione, si è verificata poco dopo le 9, con magnitudo 3.7. Dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile non risultano al momento danni a persone o cose. (red - eb) Argomento: NAZIONALE Pag. 24 Data: 06-09-2010 Il Giornale della Protezione Civile.it Frecce tricolori, 50 anni di attività Frecce tricolori, 50 anni di attività I prossimi 11 e 12 settembre la pattuglia acrobatica sarà presente in Friuli Lunedi 6 Settembre 2010 - Dal territorio Domenica 12 settembre si svolgerà a Rivolto (Ud) la consueta esibizione delle frecce tricolori, che festeggiano anche i primi 50 anni di attività. L'assessore regionale, Riccardo Riccardi, in occasione della conferenza stampa indetta per illustrare, soprattutto, l'impegno delle pubbliche amministrazioni per la prossima manifestazione, ha dichiarato: "La Pattuglia acrobatica nazionale da sempre e' legata alla nostra regione ma allo stesso tempo il Friuli Venezia Giulia e le proprie istituzioni sono sempre state vicine alle 'nostre' Frecce Tricolori''. La Regione, in particolare attraverso la Protezione civile e Turismo FVG, ha voluto svolgere ''per un'occasione straordinaria'' un ruolo molto attivo nell'organizzazione della manifestazione, alla quale sono attesi oltre 500 mila spettatori: la Protezione civile del Friuli Venezia Giulia metterà pertanto a disposizione, a supporto delle forze dell'ordine, oltre 1.300 volontari e 40 tecnici, che verranno coordinati anche attraverso due ''centri'' locali, insediati a Codroipo e Basiliano. Un costante collegamento radio sarà garantito a tutti i volontari, attraverso due centri e la Sala operativa di Palmanova che si avvarranno di canali di una specifica rete digitale multiaccesso, predisposta per l'occasione. Per la giornata di domenica è prevista anche la partecipazione del ministro della Difesa, Ignazio La Russa. (red.) Argomento: NAZIONALE Pag. 25 Data: 06-09-2010 Il Giornale della Protezione Civile.it Nuova Zelanda: terremoto di magnitudo 7 a Christchurch Nuova Zelanda: terremoto di magnitudo 7 a Christchurch Dichiarato lo stato d'emergenza. Città paralizzata, presidiata dall'esercito Lunedi 6 Settembre 2010 - Esteri Venerdì scorso alle 4:35 del mattino, ora locale (le 18:35 italiane) si è verificata una fortissima scossa di terremoto, durata circa 40 secondi, a 30 chilometri a ovest di Christchurch, seconda città della Nuova Zelanda, a 16 chilometri di profondità. La città ha 342mila abitanti e si trova sulla costa orientale dell'Isola Sud, una delle due che formano la Nuova Zelanda. Inizialmente il terremoto era stato valutato di magnitudo 7,4 dal Servizio geologico degli Stati Uniti (USGS), ma in seguito la stima è stata rivista a 7,0. Il sisma, il più devastante degli ultimi 80 anni, ha provocato solo una vittima, ma diversi sono stati i feriti, di cui due gravi. Circa 350mila facciate di palazzi sono crollate bloccando le strade, la luce e le linee telefoniche sono saltate, alcune condutture idriche sono state tranciate di netto e fra gli abitanti si è scatenato il panico. Il sindaco Bob Parker ha dichiarato lo stato di emergenza per dare modo alle squadre di soccorso e alla protezione civile di valutare l'impatto preciso della scossa e per tenere lontani dal centro, la zona piu' danneggiata, curiosi e sciacalli, alcuni dei quali sono già stati arrestati. Al centro della citta', presidiato da decine di soldati, si puo' accedere solo dopo i controlli di sicurezza per prevenire crolli e, per motivi di sicurezza, e' ancora in vigore il coprifuoco dalle 19 alle 7. Il ministro Carter comunicato che le evacuazioni incominciate sono necessarie per la sicurezza dei residenti, dato il pericolo di caduta di murature. Un portavoce dei vigili del fuoco ha riferito che diverse persone sono rimaste intrappolate in edifici dalla caduta di soffitti e da uscite bloccate e almeno sei ponti nella regione sono rimasti gravemente danneggiati. Frattanto sono continuate, a decine, le scosse di assestamento e lo stato di emergenza è stato esteso fino a mercoledi', mentre a rendere più difficili i soccorsi si e' aggiunto il maltempo con venti fino a 130 km/ora e forti piogge. (red.J.G.) Argomento: NAZIONALE Pag. 26 Data: 06-09-2010 Il Giornale della Protezione Civile.it Il fiume nero: Lambro è di nuovo allarme Il fiume nero: Lambro è di nuovo allarme Una nuova ondata nera sul Lambro verso le tre di pomeriggio lo scorso giovedì 26 agosto. Articoli correlati Lunedi 21 Giugno 2010 Emergenza Lambro e Po, 3 milioni in favore delle regioni colpite Mercoledi 4 Agosto 2010 Sversamento Po e Lambro: urgente la bonifica Venerdi 13 Agosto 2010 Maltempo: esondato il Lambro in Brianza tutti gli articoli » Lunedi 6 Settembre 2010 - Dal territorio L'allarme è scattato dopo che alcuni pescatori e un centinaio di persone hanno visto il fiume prima farsi grigio, poi a piccole ondate sempre più scuro, fino a diventare nero. Subito è entrato in azione un team d'intervento composto dai tecnici dell' Arpa, la polizia provinciale e quella locale - di Carate, Verano e Giussano - , i vigili del fuoco, i volontari della protezione civile, le guardie ecologiche volontarie e gli esperti di Brianzacque. In un primo momento si è temuto per un altro disastro simile a quello causato dalla manomissione di una valvola alla raffineria Lombarda Petroli di Villasanta di circa sei mesi fa. A seguito della fuoriuscita di migliaia di tonnellate di gasolio, il delicato ecosistema del fiume brianzolo è entrato in crisi. In questa occasione è intervenuto anche il dipartimento Nucleare Batteriologico Chimico Radiologico di Milano, che ha sorvolato la valle del Lambro con un elicottero per individuare il punto di origine dello sversamento. Verso le 18 è stato identificato un guasto al collettore che raccoglie gli scarichi fognari di una decina di Comuni dell'Alta Brianza. Lo scolmatore, collegato col depuratore di Monza, non ha tenuto e le acque reflue di migliaia di abitazioni sono finite direttamente del fiume. La direzione dell'Asi, proprietaria del collettore, ha fatto sapere che probabilmente il sovraccarico è stato determinato dalle piogge in concomitanza con i lavaggi di alcuni impianti normalmente effettuati alla fine di agosto. Non ci sarebbe traccia di idrocarburi dato che l'inquinamento è stato provocato da una mistura colorante e residui fibrosi. I lavori di manutenzione straordinaria non hanno comunque impedito lo scatenarsi delle polemiche. L'ambientalista e studioso Luciano Erba ha subito sentenziato che "E' un massacro continuo" e Legambiente parla di "un quadro scoraggiante" e definisce il Lambro "una delle grandi vergogne nazionali" poiché "quanto accaduto rappresenta una grave spia dello stato in cui versa il sistema di fognature e collettori lungo il corso d'acqua". Dario Allevi, presidente della provincia di Monza e Brianza ha lanciato un duplice appello: ai sindaci "perchè proteggano le aree verdi rimaste", e allo Stato, alla Regione Lombardia e agli altri enti perchè rivedano "il piano di bacino". Secondo Allevi, a parte la pioggia "la vera causa di qeusti episodi è fortemente correlata all'occupazione urbana e industriale". (red) Sara Anifowose Argomento: NAZIONALE Pag. 27 Data: 06-09-2010 Il Giornale della Protezione Civile.it 'Il Mondo si può cambiare, quale ruolo per il Volontariato' In occasione del decennale della Fondazione Prociv Lucca, l'Associazione organizza un convegno cui prenderà parte anche il candidato dal Noberl per la Pace Ernesto Olivero. Articoli correlati Venerdi 20 Agosto 2010 La Prociv Lucca incontra a Torino Ernesto Oliviero. Consegnati 30.000 tappi di plastica per sostenere il centro di Madaba tutti gli articoli » Lunedi 6 Settembre 2010 - Dal territorio L'Associazione Volontari di Protezione Civile di Lucca ha organizzato un convegno dal titolo "Il Mondo si può cambiare, quale ruolo per il Volontariato", che si terrà venerdì 10 settembre, dalle ore 18, presso l'auditorium di Villa Bottini a Lucca. L'evento, che fa parte delle celebrazioni del decennale della fondazione della Prociv Lucca, vedrà anche l'importante partecipazione di Ernesto Olivero, fondatore del Sermig - Arsenale per la Pace - e candidato al Premio Nobel per la Pace. Prociv Lucca e Sermig collaborano attivamente in favore delle popolazioni colpite da calamità naturali in Italia e nel Mondo, effettuando raccolte di generi di prima necessità; ad esempio, grazie alla generosità dei Lucchesi e all'impegno del Sermig sono state inviate ad Haiti 15 tonnellate di aiuti. Inoltre, sempre in collaborazione con il Sermig si sta svolgendo la raccolta dei tappi di plastica per sostenere la retta scolastica dei bambini disabili ospitati all'Arsenale dell'incontro in Giordania. Durante la giornata a Lucca, Ernesto Olivero visiterà dapprima il Volto Santo in Cattedrale a Lucca e poi incontrerà Mons. Italo Castellani, Arcivescovo della Diocesi di Lucca; dopo la Tavola Rotonda del convegno a Villa Bottini, Olivero parteciperà ad una cena con i Volontari della Prociv Lucca. (red) Argomento: NAZIONALE Pag. 28 Data: 06-09-2010 Il Giornale.it Boschi: "Possibile blocco dei dati sui terremoti C'è strumentalizzazione" articolo di lunedì 06 settembre 2010 Boschi: "Possibile blocco dei dati sui terremoti C'è strumentalizzazione" di Redazione Per Bertolaso la prevenzione spetta alle amministrazioni. Troppi "profeti di sventura" si sostituiscono a chi studia la terra. Boschi (Ingv): "Le nostre informazioni sono stumentalizzate. Potremmo non dare più i dati" Roma - Dopo quasi una giornata sostanzialmente senza scosse (c'è stato un solo sisma, di lieve entità, dalle 22,30 di ieri), il capo dipartimento della Protezione Civile, Guido Bertolaso, ha detto la sua sullo sciame degli scorsi giorni: "Gli italiani - ha sottolineato in un messaggio inviato all'85° congresso della Società geologica italiana che si è aperto stamani a Pisa sono stati travolti dalle dinamiche e dalle logiche della crescita economica, che ha archiviato la conoscenza dei rischi naturali e dei limiti d'uso del territorio tra le voci al passivo. Le conseguenze di tutto ciò diventano più chiare negli anni che stiamo vivendo: basta sovente un fenomeno temporalesco più intenso del solito per innescare fenomeni disastrosi". La prevenzione spetta alle amministrazioni Questi fenomeni, secondo Bertolaso, vanno prevenuti. Compito, però, che non spetta alla Protezione Civile, ma alle amministrazioni che "hanno la responsabilità della gestione ordinaria del territorio". Ed è proprio questo il problema : "Su questo punto, sottolinea il Capo della Protezione Civile, stiamo raggiungendo però un livello di forte criticità per la sistematica sottovalutazione del rischio esistente, la mancanza di piani e programmi di lungo respiro, la scarsa attenzione ai rischi anche quando conosciuti e incombenti". Ecco, quindi, che si ha un "aumento sistematico delle emergenze e un ricorso sproporzionato agli strumenti propri della Protezione civile. Si verifica, insomma, quello che nel settore sanitario potrebbe essere una sistematica disfunzionalità dei reparti di un intero ospedale che provoca il massiccio ricorso alle cure del solo pronto soccorso". Si affermano profeti di sventura E, alla sottovalutazione dei rischi si aggiunge "l'affermarsi di profeti di sventura al posto di chi ha scelto la scienza della terra come ragione di vita, il prevalere dell'urlo sul ragionamento, il sovrabbondare dell'emozione suscitata con i metodi mediatici rispetto all'affievolirsi delle voci che ragionano, studiano, analizzano e apprestano soluzion L'Ingv potrebbe smettere di informare A Bertolaso fa eco Enzo Boschi, presidente dell'istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia: "Stiamo valutando di smettere di informare, e di non rendere raggiungibili i nostri dati via web, perchè vengono usati per arrivare a conclusioni che non stanno nè in cielo nè in terra". I principali responsabili, continua l'esperto, sono i media: "La colpa è dei giornalisti, afferma Boschi, e dei politici locali che hanno la responsabilità in caso di terremoti perchè non controllano le strutture, ma cercano di scaricarla. Poi ci sono coloro che sono desiderosi di apparire, e che trovano sempre qualcuno che voglia fargli fare uno scoop". Basterebbe costruire meglio Anche per Boschi, inoltre, nel nostro Paese si sottovaluta il rischio sismico: "Noi lo diciamo da 30 anni, ma ogni volta che c'è un terremoto c'è la solita sceneggiata. Basterebbe verificare la tenuta degli edifici, abbandonare quelli che non resistono al sisma e ristrutturare quelli per cui è possibile intervenire, oltre a costruire gli edifici nuovi in maniera antisismica. In Italia invece si costruisce male, perchè tutto diventa un affare, e non si fanno i controlli. In Giappone e California, stati sismici e ricchi come l'Italia, si è riusciti in questa impresa, ma da noi se ne parla da 30 anni ma non si è fatto nulla". © IL GIORNALE ON LINE S.R.L. - Via G. Negri 4 - 20123 Milano - P.IVA 05524110961 Argomento: NAZIONALE Pag. 29 Data: 07-09-2010 Il Giornale.it Sisma, l'Ingv minaccia: "Possibile blocco dei dati Sono strumentalizzati" articolo di lunedì 06 settembre 2010 Sisma, l'Ingv minaccia: "Possibile blocco dei dati Sono strumentalizzati" di Redazione Per Bertolaso la prevenzione spetta alle amministrazioni. Troppi "profeti di sventura" si sostituiscono a chi studia la terra. Boschi (Ingv): "Le nostre informazioni sono stumentalizzate. Potremmo non dare più i dati" Roma - Dopo quasi una giornata sostanzialmente senza scosse (c'è stato un solo sisma, di lieve entità, dalle 22,30 di ieri), il capo dipartimento della Protezione Civile, Guido Bertolaso, ha detto la sua sullo sciame degli scorsi giorni: "Gli italiani - ha sottolineato in un messaggio inviato all'85° congresso della Società geologica italiana che si è aperto stamani a Pisa sono stati travolti dalle dinamiche e dalle logiche della crescita economica, che ha archiviato la conoscenza dei rischi naturali e dei limiti d'uso del territorio tra le voci al passivo. Le conseguenze di tutto ciò diventano più chiare negli anni che stiamo vivendo: basta sovente un fenomeno temporalesco più intenso del solito per innescare fenomeni disastrosi". La prevenzione spetta alle amministrazioni Questi fenomeni, secondo Bertolaso, vanno prevenuti. Compito, però, che non spetta alla Protezione Civile, ma alle amministrazioni che "hanno la responsabilità della gestione ordinaria del territorio". Ed è proprio questo il problema : "Su questo punto, sottolinea il Capo della Protezione Civile, stiamo raggiungendo però un livello di forte criticità per la sistematica sottovalutazione del rischio esistente, la mancanza di piani e programmi di lungo respiro, la scarsa attenzione ai rischi anche quando conosciuti e incombenti". Ecco, quindi, che si ha un "aumento sistematico delle emergenze e un ricorso sproporzionato agli strumenti propri della Protezione civile. Si verifica, insomma, quello che nel settore sanitario potrebbe essere una sistematica disfunzionalità dei reparti di un intero ospedale che provoca il massiccio ricorso alle cure del solo pronto soccorso". Si affermano profeti di sventura E, alla sottovalutazione dei rischi si aggiunge "l'affermarsi di profeti di sventura al posto di chi ha scelto la scienza della terra come ragione di vita, il prevalere dell'urlo sul ragionamento, il sovrabbondare dell'emozione suscitata con i metodi mediatici rispetto all'affievolirsi delle voci che ragionano, studiano, analizzano e apprestano soluzion L'Ingv potrebbe smettere di informare A Bertolaso fa eco Enzo Boschi, presidente dell'istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia: "Stiamo valutando di smettere di informare, e di non rendere raggiungibili i nostri dati via web, perchè vengono usati per arrivare a conclusioni che non stanno nè in cielo nè in terra". I principali responsabili, continua l'esperto, sono i media: "La colpa è dei giornalisti, afferma Boschi, e dei politici locali che hanno la responsabilità in caso di terremoti perchè non controllano le strutture, ma cercano di scaricarla. Poi ci sono coloro che sono desiderosi di apparire, e che trovano sempre qualcuno che voglia fargli fare uno scoop". Basterebbe costruire meglio Anche per Boschi, inoltre, nel nostro Paese si sottovaluta il rischio sismico: "Noi lo diciamo da 30 anni, ma ogni volta che c'è un terremoto c'è la solita sceneggiata. Basterebbe verificare la tenuta degli edifici, abbandonare quelli che non resistono al sisma e ristrutturare quelli per cui è possibile intervenire, oltre a costruire gli edifici nuovi in maniera antisismica. In Italia invece si costruisce male, perchè tutto diventa un affare, e non si fanno i controlli. In Giappone e California, stati sismici e ricchi come l'Italia, si è riusciti in questa impresa, ma da noi se ne parla da 30 anni ma non si è fatto nulla". © IL GIORNALE ON LINE S.R.L. - Via G. Negri 4 - 20123 Milano - P.IVA 05524110961 Argomento: NAZIONALE Pag. 30 Data: 07-09-2010 Il Giornale.it Gianfry indossa la toga Sulla casa di Montecarlo ammicca agli amici pm articolo di martedì 07 settembre 2010 di Stefano Zurlo L'ex leader di An ha stretto un asse con i giudici e adesso li invoca per l'affaire monegasco. Le tappe di un idillio nato per colpire il Cav Iniziative ufficiali, abboccamenti e persino fuori onda formato lapsus. Pochi mesi, continui fuochi d'artificio. C'è un Fini che ammicca alle toghe e al loro sindacato, c'è un Fini che ironizza a ruota libera con un Procuratore sul Cavaliere e c'è un Fini che ormai si sovrappone alle toghe, le evoca e le invoca come una stampella alla propria azione. Domenica, a Mirabello, Fini, il Fini che non risponde alle inchieste del Giornale, il Fini che evita le più elementari domande sulla casa di Montecarlo, il Fini muto sul capitolo Tulliani, si è addirittura buttato nelle braccia dei giudici: ha benedetto le indagini e ha invocato punizioni esemplari per i giornalisti che lo scomodano. Il Cavaliere contro le toghe, Fini in toga. Qualcuno forse, all'inizio, l'avrà scambiato per un gioco delle parti: aggressivo il premier, ecumenico il Presidente della Camera. Ma col tempo si è capito che proprio sul fronte della giustizia si stava consumando una lacerante divisione fra il fondatore e il cofondatore del Pdl. Il 6 novembre scorso, Fini, “spiato” da una telecamera, parla a ruota libera del Cavaliere con il procuratore capo di Pescara Nicola Trifuoggi: «L'uomo confonde il consenso popolare con una sorta di immunità». Trifuoggi chiosa sobriamente: «Voleva fare l'imperatore romano». Potrebbe essere solo una battuta, anche se dalle parti di Arcore e del Pdl non la prendono molto bene. Ma quel piccolo incidente rivela tutta la distanza che separa ormai i due. Se Berlusconi dice ai magistrati che indagano sulla protezione civile, «vi dovete vergognare», lui lo corregge seccamente: «No». Quel che conta, naturalmente, è il controcanto, il puntiglioso smarcamento, la presa di distanza quasi esibita, al di là dei temi, pur complessi. E' sempre il Presidente della Camera a piantare una bandierina dopo l'altra, sempre nel segno di una polemica sotterranea con Berlusconi. Così si cimenta con un'ovvietà: le riforme non possono andare contro l'autonomia dei magistrati; poi, nel frangente strategico in cui da Palermo il pentito Gaspare Spatuzza parla dei presunti rapporti fra i fratelli Graviano e Berlusconi, lui spiega che il controverso concorso esterno, il reato che nel codice non c'è, non si tocca. E ancora una volta quel che importa è il messaggio che inevitabilmente quella dichiarazione mette in moto. Certo, Fini ammorbidisce quella e altre esternazioni, diluisce e stempera, ma poi torna alla carica. E l'Anm se ne rende perfettamente conto; il numero uno Luca Palamara alla vigilia di un incontro con Fi afferma: «Il quadro politico è mutato». Così un appuntamento rituale con il Presidente della Camera si trasforma nel laboratorio di un nuovo rapporto fra le toghe e un pezzo del centrodestra. Il tutto nel mezzo di una querelle senza fine che tocca tutti i nodi da sciogliere: dal processo breve alle intercettazioni. Ora i colonnelli finiani compiono un altro passo: un viaggio nelle procure italiane per capire i problemi concreti della giustizia. Ancora una volta le coincidenze sono sospette: il ministro Angelino Alfano promette stanziamenti per la giustizia e immediatamente parte il tour dei Granata, dei Bocchino, dei Lo Presti. Fini vuole tessere la sua rete e così dà il suo biglietto da visita ai Pm che da anni conducono la danza intorno ad Arcore. Facile avventurarsi in dietrologie sui futuri equilibri del postberlusconismo. Del resto i contatti sono istituzionali, ma Fini ha anche ottime entrature in quel mondo tradizionalmente schierato contro la coalizione di centrodestra. L'avvocato Carlo Izzo, il legale dei Tulliani, è il cognato del presidente della corte d'Appello di Roma Giorgio Santacroce. Ma questa volta Fini può andar fiero del cognato. © IL GIORNALE ON LINE S.R.L. - Via G. Negri 4 - 20123 Milano - P.IVA 05524110961 Argomento: NAZIONALE Pag. 31 Data: 07-09-2010 Italia Oggi Scuole&autonomia Scuole&autonomia Altro che note, in Lombardia suonano i numeriComporre musica con l'aiuto della matematica. Trasformare l'arte in cucina e sapori. In sintesi, fondere le passioni degli studenti in un percorso di studio. È quanto offre ai ragazzi degli ultimi anni delle superiori e della formazione professionale Learning week, una settimana full immersion con corsi specifici e intensivi su una disciplina di studio, integrando didattica, multidisciplinarietà ed esperienza diretta. Avviato 2 anni fa dalla eegione Lombardia in collaborazione con il fondo sociale europeo e ministero del lavoro, il progetto è gestito dal consorzio Entertraining e prevede il sistema della dote per sostenere le spese di partecipazione dei giovani. Oltre 20mila studenti di 300 istituti hanno finora partecipato a 661 percorsi attivati. Come i giovani delle classi terze dell'Abba-Ballini di Brescia che a un anno dal terremoto in Abruzzo e in vista del 2011 Anno europeo del volontariato, si sono gemellati con l'Itc dell'Aquila per un viaggio studio sui luoghi del sisma. Hanno approfondito aspetti storico-economici, con l'aiuto di protezione civile e caritas temi legati agli interventi in caso calamità naturali, con il docente di geografia la conformità del territorio italiano e delle zone ad alto rischio sismico. A settembre invece partono i bandi “Trasnazionalità”, percorsi educativi realizzati in un Paese dell'Unione europea per favorire l'integrazione con esigenze e opportunità occupazionali espresse dal contesto produttivo di riferimento e il sostegno del successo formativo dei giovani. Info:www.learningweek.it Argomento: NAZIONALE Pag. 32 Data: Il Manifesto 07-09-2010 L'Ingv: Sulle scosse di terremoto niente più dati pubblici SISMOLOGI ITALIANI Il presidente Enzo Boschi: «Informazioni manipolate sullo sciame sismico dell'Alta Valle Aterno» L'Ingv: «Sulle scosse di terremoto niente più dati pubblici» «Prevedere un terremoto, con le attuali conoscenze scientifiche, non è possibile. Prevenirne i danni invece sì». Un concetto ribadito da anni da tutti gli esperti di sismologia e che dovrebbe essere ormai patrimonio comune. E invece no. Se c'è lo sciame sismico nell'Alta Valle Aterno, il sito dell'Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) fa il pieno di accessi, mentre sui giornali le «valutazioni statistiche» che gli studiosi producono settimanalmente per gli enti preposti alla Protezione civile diventano «previsioni probabilistiche» di terremoti. Forse perché è più facile in un territorio disastrato e malcostruito come quello italiano sperare in un colpo di genio degli scienziati piuttosto che in quello degli amministratori locali o nazionali. Un po' come pensare che al rischio idrogeologico si pone rimedio solo prevedendo al millimetro i temporali. Cosicché su alcuni quotidiani di massa ieri è stata diffusa la falsa notizia che «in questo periodo nell'Alta Valle Aterno ci sarebbe il 2% di probabilità di un terremoto di magnitudo 4 o superiore, e lo 0,1% di un terremoto pari o superiore al 5.5». Che è un po' come dire: «State tranquilli, perché al 98% non ci sarà alcuna scossa distruttiva». Un dato che il presidente dell'Ingv non se la sente affatto di sottoscrivere. Perciò ieri commentando una frase del sottosegretario Guido Bertolaso che, al contrario, se la prende con i giornalisti perché a suo dire «danno troppo spazio ai profeti di sventura», Boschi è sbottato: «Stiamo valutando di interrompere il servizio on-line di diffusione in tempo reale dei dati sugli eventi sismici perché c'è chi li interpreta in modo sbagliato o addirittura li manipola e li utilizza a scopo di lucro». «Faremo come in Giappone o in California - continua Boschi - dove una volta a settimana fanno un resoconto e lo pubblicano, visto che da noi non si riesce a far capire che la valutazione statistica settimanale è un concetto fisico sofisticato e molto diverso dalla previsione». Evidentemente il livello di sopportazione del presidente dell'Ingv è al massimo, visto che si ritrova indagato come gli altri membri della Commissione Grandi Rischi per la riunione che si tenne all'Aquila il 31 marzo 2009, pochi giorni prima del terribile terremoto, e che si concluse con la decisione da parte del Dipartimento di Protezione civile di rassicurare la popolazione locale («Boschi disse però chiaramente che non si potevano fare previsioni», testimonia il sindaco Cialente, ma ora la parola spetta al Gup il 10 dicembre prossimo). «Dal 1999 esiste una mappatura completa della pericolosità sismica del territorio (la zona tra il Lazio e l'Abruzzo interessata dall'attuale sciame sismico è di livello 1, la più alta, ndr) e abbiamo ingegneri in grado di costruire o restaurare in modo antisismico, come avviene in Giappone o in California. E invece di pensare agli edifici, che è l'unico modo per prevenire i danni di un terremoto, si continua a parlare a vanvera di previsione». Giuliani e i suoi studi sul radon? «Ma sì - risponde Boschi con ironia - c'è anche chi è malato all'ultimo stadio e si rivolge ai guaritori». (e. ma.) Argomento: NAZIONALE Pag. 33 Data: 06-09-2010 Il Mattino (Nazionale) Almeno 22 persone sono morte in Guatemala per le frane provocate da violente piogge. L'episodio pi&#... Mattino, Il (Nazionale) "Almeno 22 persone sono morte in Guatemala per le frane provocate da violente piogge. L'episodio pi&#..." Data: 06/09/2010 Indietro 06/09/2010 Chiudi Almeno 22 persone sono morte in Guatemala per le frane provocate da violente piogge. L'episodio più drammatico è avvenuto lungo l'autostrada Panamericana, dove 15 corpi sono stati estratti da una frana e si temono altre vittime. I soccorritori hanno dovuto anche mettersi in salvo di fronte a nuove frane che ostacolano il loro lavoro. Le piogge hanno coinvolto almeno 30mila persone. Argomento: NAZIONALE Pag. 34 Data: 06-09-2010 Il Messaggero L'AQUILA - Negli occhi di tutti si colgono l'ansia e il terrore per il temuto rito... Lunedì 06 Settembre 2010 Chiudi di CLAUDIO FAZZI L'AQUILA - Negli occhi di tutti si colgono l'ansia e il terrore per il temuto ritorno di un nemico subdolo e feroce. L'allarme è alto, l'allerta è massima, nessuno abbassa la guardia. Gli aquilani, oggi più di qualche mese fa, sentono pendere sulle proprie teste la spada di Damocle del terremoto. Forse non sarà il Big One, ma la maxi scossa è attesa con crescente nervosismo. Questa volta, comunque, cittadini e istituzioni non hanno sottovalutato il “precursore debole” dello sciame sismico e lo seguono con la massima attenzione. Tutti hanno imparato a riconoscere i “rumori” del nemico che cerca di sorprenderli nel sonno. La paura, la conoscenza diversa e, perché no?, anche un'esagerazione del pericolo, eviteranno un altro 6 aprile? Le scosse non danno tregua all'Alta Valle dell'Aterno, a cavallo tra le province dell'Aquila e di Rieti, con epicentro individuato nell'area dei Comuni di Montereale, Cagnano Amiterno, Capitignano, Barete, Campotosto, Borbona e Amatrice. Ieri il terremoto, alle 12.09 e alle 18.14, ha bussato alla porta con un paio di “colpetti” di magnitudo locale 2 e 2.5. Una scossa ancora più forte, di magnitudo 3.7, alle 9.07, era stata avvertita, invece, in provincia di Forlì - Cesena: Bertinoro, Cesena, Meldola e Forlimpopoli le località prossime all'epicentro. Nell'Aquilano quasi nessuno dorme in casa. Lo sciame sismico ha sfiancato la popolazione, da giorni costretta a dormire in auto, nelle case di legno costruite dopo il 6 aprile o nei container che qualcuno ha provveduto ad acquistare. Timori anche all'Aquila: il centro storico resterà chiuso fino alle 6 di domani, anche se potrebbe esserci un'ulteriore proroga o una riapertura parziale, in base ai risultati delle verifiche effettuate dai tecnici. «C'è una situazione di rischio aumentato e quindi dobbiamo comportarci al meglio, per tutto quello che possiamo fare» afferma il sindaco, Massimo Cialente. La linea che si sta seguendo è quella del buon senso: nessun allarmismo, ma neanche sottovalutazione. L'Ingv ha inviato una lettera alle istituzioni sulle previsioni probabilistiche inerenti la possibilità che si verifichino, fino al 7 settembre, scosse violente nell'area dell'Alta Valle dell'Aterno e dei Monti Reatini. In questo periodo, sempre stando nel campo delle ipotesi basate su calcoli probabilistici e metodi in via di sperimentazione, «perché i terremoti non si prevedono», c'è il 2% di probabilità di un terremoto di magnitudo 4 o superiore e dello 0,1% di un terremoto pari o superiore al 5.5. «È stata calcolata la probabilità di occorrenza settimanale di un terremoto di magnitudo locale maggiore di 4.0 e maggiore di 5.0 con il metodo Etas, sistema probabilistico attualmente in fase di sperimentazioni al Cnt - si legge nella nota -. Le probabilità settimanali di osservare un evento di magnitudo maggiore o uguale di 4.0 nel periodo 31 agosto - 7 settembre sono uguali al 2%, mentre la probabilità di osservare nel periodo indicato un terremoto di magnitudo uguale o superiore al 5.5 è pari a 0.1%. Le probabilità di background di un terremoto di magnitudo 4.0 (o superiore) è di 0.09%». Alla nota, le istituzioni, dal commissario per la ricostruzione Gianni Chiodi agli stessi scienziati dell'Ingv, hanno reagito senza far mistero della possibilità di nuove scosse nella zona. La tensione si taglia a fette anche in città, dove è stato ritardato il rientro degli studenti universitari alla Reiss Romoli. Nei Comuni dell'Alta Valle dell'Aterno la reazione allo sciame sismico ha portato i cittadini a cercare ogni sera luoghi più sicuri delle loro case, all'Aquila e nelle località limitrofe la paura ha spinto molti ad andare via dalla città per qualche giorno e a raggiungere le abitazioni di amici, soprattutto sulla costa. «Supermercati e negozi sono meno frequentati - spiega un gruppo di donne fuori da un centro commerciale - è il segnale che la gente è andata via perché ha paura». Chi, invece, è rimasto in zona, è tornato alle vecchie abitudini, in particolare di notte: le valigie pronte in casa per portare via cose essenziali in caso di una nuova forte scossa e vestiti e scarpe accanto al letto. Un'abitudine che era stata appena abbandonata. Nei pochi luoghi di ritrovo, nelle case e nei negozi non si parla d'altro: il ritorno dell'incubo del terremoto. «Avevamo superato la fase più critica, ora siamo ripiombati nel baratro - spiegano alcuni ragazzi -. Di notte dormiamo con vestiti e scarpe vicine al letto e con tv e luci accese». Sono sette le tende del tipo PI88 montate dalla Protezione civile regionale nel Comune di Montereale nei pressi della Residenza sanitaria assistita. Tutte le tende sono dotate di riscaldamento e di impianto elettrico. Sempre a Montereale, a seguito delle verifiche di vulnerabilità che hanno evidenziato la non adeguatezza della struttura comunale alle attività emergenziali, sono stati allestiti, nei pressi del Municipio, due container uso ufficio. Nei Comuni di Capitignano, Campotosto e Cagnano Argomento: NAZIONALE Pag. 35 Data: 06-09-2010 Il Messaggero L'AQUILA - Negli occhi di tutti si colgono l'ansia e il terrore per il temuto rito... Amiterno, continua l'attività di allestimento delle strutture di accoglienza, ognuna delle quali è stata dotata di dieci brandine. Linea Amica Abruzzo sarà fisicamente vicina alle popolazioni dei Comuni dell'Alto Aterno. Oggi, infatti, verrà attivato l'ufficio Urp mobile a Montereale e Cagnano Amiterno a disposizione dei cittadini dei due Comuni per informazioni e notizie relative allo sciame sismico. In particolare, l'ufficio di Montereale verrà attivato questa mattina nella piazza del Municipio, mentre l'ufficio mobile di Cagnano Amiterno sarà a disposizione dei cittadini a partire dal pomeriggio in un piazza attigua alla residenza municipale. L'iniziativa dell'Urp mobile si affianca a quella partita venerdì scorso, promossa sempre da Linea Amica Abruzzo, di potenziare il servizio di contact center che è a disposizione dei cittadini dalle 9 alle 22. La direzione di Linea Amica Abruzzo sta lavorando per allestire nei prossimi giorni altri punti informativi mobili negli altri Comuni dell'Alto Aterno. È un incubo infinito. Si vive nell'attesa della maxi scossa. Dunque, non è vita questa, anche se, dicono, «che bisogna imparare a convivere con le scosse»; anche se, dicono, che «la maxi scossa non supererà magnitudo 5.5». Nessuno può abituarsi a dormire con il “nemico” subdolo che ha mietuto già tante vittime. RIPRODUZIONE RISERVATA Argomento: NAZIONALE Pag. 36 Data: 06-09-2010 Il Messaggero BOLOGNA - Una grandinata eccezionale si è abbattuta tra le 16.45 e le 17.15 circa nell' ar... Lunedì 06 Settembre 2010 Chiudi BOLOGNA - Una grandinata eccezionale si è abbattuta tra le 16.45 e le 17.15 circa nell' area bolognese, con chicchi che hanno persino danneggiato le auto in viaggio sulla A14, nel tratto Castel San Pietro-Imola. Molte le vetture che si sono fermate cercando riparo sotto i cavalcavia. La Polstrada e il 118 non segnalano comunque danni alle persone. Il temporale ha provocato rallentamenti e code anche in direzione sud, mentre il traffico verso nord era già intenso per l' ultimo week end di rientro dalle vacanze. Anche a Sud problemi per il maltempo. Si lavora ancora a Reggio Calabria per ripristinare la situazione dopo i danni del maltempo. La linea ferroviaria sul versante tirrenico è ancora interrotta dopo il nubifragio di venerdì notte perchè in una galleria tra Reggio e Villa San Giovanni c'è ancora oltre un metro d'acqua. I vigili del fuoco e la Protezione civile sono al lavoro per aspirare il materiale. Domani sarà effettuato un ulteriore sopralluogo per verificare se sussistono le condizioni per riattivare il traffico ferroviario. Intanto Trenitalia ha attivato un servizio sostitutivo con autobus tra Villa San Giovanni e Reggio Calabria. Sono assicurati i collegamenti sia regionali che a lunga percorrenza con arrivo e partenza da Villa San Giovanni. Argomento: NAZIONALE Pag. 37 Data: 06-09-2010 Il Messaggero TORNEO TIRRENO, DERBY FINALE Sarà derby capitolino la finale della s.. . Lunedì 06 Settembre 2010 Chiudi TORNEO TIRRENO, DERBY FINALE Sarà derby capitolino la finale della seconda edizione del torneo Tirreno e Sport. Ieri nella prima semifinale disputata a Manziana, la Roma ha superato la Sampdoria (2-0, gol di Antei e Diemè), mentre a Civitavecchia la Lazio ha battuto il Napoli (1-0, rete di Barreto). Roma e Lazio si affronteranno stasera alle 20.45 a S. Marinella. La finale sarà trasmessa in diretta su Sky Sport 1 e Sky Super Calcio. VUELTA, TAPPA A LOPEZ Lo spagnolo David Lopez ha vinto la 9/a tappa della Vuelta, precedendo il ceco Kreuziger di 6” e l'italiano Caruso di 13”. Il gruppo con i migliori della classifica, compreso l'altro spagnolo Anton, che rimane al comando, è arrivato ad oltre 7 minuti. CANOA POLO, ITALIA DI BRONZO La Francia ha vinto i mondiali di canoa polo, conclusisi ieri all'Idroscalo di Milano, mentre l'Italia ha conquistato la medaglia di bronzo, dietro la Germania. NEL REAL IL FIGLIO DI ZIDANE Un altro Zidane nel Real Madrid. Si chiama Enzo Fernandez e porta il cognome della madre. Il 15enne figlio di Zinedine Zidane, milita nei Cadetti A del club castigliano. «Il ragazzo è la copia del padre sotto ogni punto di vista», dice Valdano, ds del Real. CORSA DI MIGUEL ALL'AQUILA Il marocchino Ahmed Jaddad (Atletica 2000 Pescara) ha vinto in 31'22” a L'Aquila la corsa di Miguel dedicata quest'anno a Michela Rossi la triatleta aquilana morta fra le macerie del terremoto del 2009. VOLA L'ATLETICO ROMA Vola l'Atletico Roma nel campionato di I Divisione. Il club romano ha vinto la terza gara di fila, vincendo a Pisa (2-0). Frana, invece, il Foggia di Zeman battuto 5-3 a Lanciano. PALLANUOTO, ITALIA AVANTI Pur avendo perso 5-8 contro la Croazia l'Italia si è classificata al secondo posto del girone degli europei e domani affronterà la Germania nei quarti. Argomento: NAZIONALE Pag. 38 Data: 07-09-2010 Il Messaggero ROMA - Troppe chiacchiere sui terremoti. Stiamo valutando di non rendere raggiungibili... Martedì 07 Settembre 2010 Chiudi di VALENTINA ARCOVIO ROMA - «Troppe chiacchiere sui terremoti. Stiamo valutando di non rendere raggiungibili i nostri dati via web, perché vengono usati per arrivare a conclusioni che non stanno né in cielo e né in terra». Le parole di Enzo Boschi, presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), mal celano l'amarezza che uno scienziato prova quando la sua scienza viene ripetutamente travisata. Al vaglio di Boschi e del suo istituto c'è l'ipotesi di non pubblicare più i dati sulle scosse di terremoto, aperti a tutti sul sito web dell'Ingv, o quantomeno di «fornire da questo momento solo i dati più semplici possibili per non generare inutile panico». Lo sfogo di Boschi arriva mentre in Abruzzo si sta verificando nelle ultime settimane un'intensificazione dello sciame sismico. E le parole del presidente dell'Ingv seguono il duro monito lanciato dal Capo della Protezione Civile Guido Bertolaso in un messaggio inviato all'85esimo congresso della Società geologica italiana che si è aperto ieri mattina a Pisa, secondo cui «profeti di sventura» starebbero sostituendo in Italia «chi ha scelto la scienza della terra come ragione di vita». «Sono d'accordo con Bertolaso - dice Boschi - in Italia troppi profeti di sventura utilizzano i dati per scopi più strani. Qualcuno che li utilizza, li rivende, si dice, a qualche organo di informazione. Ma è una storia su cui stiamo ancora indagando». Sembrerebbe, infatti, che sui dati dell'Ingv qualcuno abbia costruito un vero e proprio business. Il sospetto riguarda alcune agenzie che potrebbero aver venduto i dati dell'ente alle assicurazioni, lucrando quindi su informazioni che l'Ingv ha deciso tempo fa di rendere disponibili a tutti sul web. Di certo c'è, secondo Boschi, una subdola speculazione sui dati dell'ente. «Molti personaggi, che si definiscono esperti, ma che in realtà sono desiderosi di apparire, fanno delle assurde previsioni speculando sui nostri dati». Lo scienziato si riferisce, in particolare, alla cattiva interpretazione di una previsione probabilistica che l'Ingv ha mandato alla Protezione Civile. «I dati forniti parlano di un 2% di previsione probabilistica che dallo sciame possa nascere un terremoto forte, ciò vuol dire -afferma Boschi- che nel 98% dei casi non accade nulla. Eppure, da queste percentuali si è creato un marasma». Nel mirino del presidente dell'Ingv anche i media e i politici. «La colpa è dei giornalisti - afferma Boschi - affamati di scoop e di politici locali che hanno la responsabilità in caso di terremoti dei crolli delle strutture che non vengono ben controllate». Infine, così come dichiarato da Bertolaso, anche Boschi ribadisce il fatto che il nostro paese sottovaluta il rischio sismico. «Noi lo diciamo da 30 anni - afferma Boschi - ma ogni volta che c'è un terremoto c'è la solita sceneggiata. Basterebbe verificare la tenuta degli edifici, abbandonare quelli che non resistono al sisma e ristrutturare quelli per cui è possibile intervenire, oltre a costruire gli edifici nuovi in maniera antisismica. In Italia invece si costruisce male, perché tutto diventa un affare, e non si fanno i controlli». La posizione del presidente dell'Ingv è chiara: «le mappe della pericolosità sismica ci sono, su questo punto non c'è da discutere. Ci sono zone a rischio, bisogna verificare se gli edifici già costruiti possono reggere ad un'attività sismica. Basta con l'attaccarsi a previsioni assurde, ognuno si limiti a fare bene il proprio lavoro». RIPRODUZIONE RISERVATA Argomento: NAZIONALE Pag. 39 Data: 07-09-2010 Il Messaggero La Polverini mette le mani avanti. Va bene il riconoscimento di un unicum alla ca... Martedì 07 Settembre 2010 Chiudi La Polverini mette le mani avanti. Va bene il riconoscimento di un unicum alla capitale rispetto ad altre realtà locali. Va bene riconoscere alla città del Colosseo una governance all'altezza del suo ruolo nazionale internazionale. Ma questo non vuol dire fare della Regione Lazio un ente locale dimezzato. «Il testo che è circolato nei giorni scorsi sui poteri di Roma Capitale è un testo molto vecchio - avverte la governatrice - che peraltro va molto oltre quello che la delega aveva stabilito». Parole pronunciate in presenza dei presidenti delle cinque Province laziali allarmati per le conseguenze che la riforma federalista potrebbe avere sul loro territorio. La bozza Alemanno-Calderoli per la Polverini «non può essere una base di partenza». Come dire, d'accordo a metterci intorno a un tavolo ma ripartiamo da zero. Che cosa succede? Braccio di ferro in vista? Per il momento le parole della governatrice sono solo di una puntualizzazione. Ma bastano per far capire che la devoluzione dei poteri non sarà indolore. Il testo passato finora al vaglio del sindaco di Roma con il visto si approvi del ministro leghista prevede il trasferimento di poteri attualmente in carico alla Pisana. Tra la Polverini e Alemanno ci sono molti punti in comune e un buon feeling. Ma da che mondo e mondo quando si tratta di cedere qualcosa nessuno è disposto a fare un passo indietro. Fece lo stesso l'ex governatore Storace quando in Campidoglio sedeva Veltroni sebbene in un altro clima e con altri toni, e forse avrebbe fatto lo stesso anche Piero Marrazzo se non si fosse dimesso per le note vicende. A ognuno la sua parte. La Polverini difende gli interessi del Lazio: «Con il sindaco ci incontreremo nei prossimi giorni proprio per stabilire insieme in maniera collaborativa, con il sostegno del Consiglio e della Giunta regionale ma anche delle Province, quali sono le materie che la Costituzione e la delega stabiliscono abbiano a che fare con il ruolo di Roma Capitale». Sviluppo economico e sociale, edilizia pubblica e privata, funzionamento dei servizi urbani con particolare riferimento al trasporto pubblico e alla mobilità, protezione civile - Sono questi i poteri in ballo. Più uno: sviluppo urbano e pianificazione territoriale. Fra tutti, forse - anzi, togliamo il forse - il vero oggetto del contendere visto che attiene all'Urbanistica e dunque ai poteri di pianificazione controllo di un settore così strategico e delicato. Logico che intorno alle funzioni amministrative di Roma capitale si scateni la polemica. Rodolfo Gigli e Francesco Carducci, consiglieri regionali Udc chiedono un maggior coinvolgimento della Regione su federalismo e costruzione dell'area metropolitana e soprattutto chiedono «la convocazione di una sessione straordinaria del Consiglio» per discutere «temi che riguardano il futuro assetto istituzionale del territorio». Francesco Giro sottosegretario ai Beni e alle attività culturali gioca d'anticipo cerca di prevenire eventuali i tensioni. Approva «il metodo del confronto avviato dal sindaco e dal presidente Polverini» sul testo del decreto legislativo che il governo dovrà approvare su Roma Capitale. Giro aggiunge che in questa vicenda dovranno avere «voce in capitolo» anche i presidenti delle province del Lazio e in particolare «il presidente della Provincia di Roma Zingaretti, così come prevede la stessa legge delega approvata dal Parlamento». Il finiano Desideri nelle parole della Polverini legge «la dimostrazione di come il sentiero per arrivare ad una giusta applicazione del federalismo sia ancora lungo e tortuoso». E Marruccio (Idv) sente già il tintinnìo delle spade, «la Polverini è finalmente intervenuta, aprendo di fatto una frattura con Alemanno». C.Mar. RIPRODUZIONE RISERVATA Argomento: NAZIONALE Pag. 40 Data: Il Nuovo.it 06-09-2010 Temporali in arrivo su tutta Italia > Perturbazione si estendera' tra mercoledi e giovedi (ANSA) - ROMA, 6 SET - Maltempo in arrivo sull'Italia. Una perturbazione di origine nordatlantica da domani portera' temporali anche di forte intensita'. Dapprima interessera' le regioni nord-occidentali e centrali poi si estendera', nella giornata di giovedi', a tutto il Sud. Dal fine settimana e' previsto un netto miglioramento su tutte le regioni. Lo fa sapere la Protezione civile. Le temperature massime saranno in netta diminuzione. Argomento: NAZIONALE Pag. 41 Data: 06-09-2010 Quotidiano.net Idea di Boschi: "Basta con i dati sulle scosse Troppi falsi profeti" Quotidiano Net Il presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia avanza un sospsetto: "Falsi profeti di terremoti che utilizzano dati falsati a scopo di lucro". E annuncia: "Siamo pronti a procedere legalmente" " /> Quotidiano.net "Idea di Boschi: "Basta con i dati sulle scosse Troppi falsi profeti"" Data: 06/09/2010 Indietro Quotidiano Net Il Resto del Carlino LA NAZIONE IL GIORNO QS Sport QN Motori il caffè Cavallo Magazine ecquo DietaClub Quotidiano Net Cronaca prontoimprese sito web cerca italianews Home Cronache locali Il Resto del Carlino Bologna Ancona Ascoli Cesena Civitanova M. 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E annuncia: "Siamo pronti a procedere legalmente" stampa | dizionario Trova significati nei dizionari Zanichelli In questa pagina è attivo il servizio ZanTip: Facendo doppio click su una qualsiasi parola presente nell'articolo, sarà visualizzata la definizione della parola, così come è stata pubblicata all'interno del Vocabolario della Lingua Italiana Zingarelli 2010. Alla fine del riquadro di spiegazione ne sarà proposta anche la traduzione in inglese, ripresa dal lemmario Argomento: NAZIONALE Pag. 42 Data: Quotidiano.net 06-09-2010 Idea di Boschi: "Basta con i dati sulle scosse Troppi falsi profeti" Italiano-Inglese del Ragazzini 2010. | invia per E-mail | condividi Enzo Boschi, 68 anni (foto Schicchi) L'ISTITUTO DI GEOFISICA E VULCANOLOGIA Roma, 6 settembre 2010 - "Sono d'accordissimo con Bertolaso in Italia c'è troppa gente che fa chiacchiere sui terremoti".Così il presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Enzo Boschi, che avanza anche un forte sospetto che potrebbe avere risvolti giudiziari: nel nostro Paese si aggirerebbe qualche "falso profeta di terremoti che utilizza dati falsati a scopo di lucro". In che senso? "Li venderebbe - taglia corto Boschi . Stiamo verificando questa informazione e nel caso trovassimo riscontri siamo pronti a procedere legalmente contro questi mercanti". Il presidente dell'Ingv proprio per stroncare i falsi allarmi di terremoto e i "falsi profeti" (così definiti dal capo della protezione civile Guido Bertolaso) sta valutando di non divulgare più via web (cosa che avviene ancora oggi da parte del suo istituto) i dati sulle zone a rischio terremoto, sulle scosse che vengono registrate dai loro sistemi e rese note quasi in tempo reale. "Noi in passato abbiamo deciso di informare attraverso il sito web sulle scosse in tempo reale, ma queste cose vengono interpretate in maniera assurda. Stiamo valutando - ribadisce Boschi - quindi di interrompere questo flusso di informazioni. Troppo profeti di sventura utilizzano i dati per scopi più strani - ribadisce - qualcuno che li utilizza e li rivende". A chi? "Si dice a qualche organo di informazione. Ma non chiedetemi di più perchéè è una storia su cui stiamo ancora indagando". Ma qual è la reale situazione sulle zone sismiche in Italia? "La reale situzione - afferma Boschi - è la seguente: l'istituti di Geofisica, con la collaborazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha prodotto la mappa della pericolosità sismica in Italia che è stata pubblicata sulla G.U. Su questa mappa abbiamo indicato le zone più pericolose. A questo punto non c'è da discutere: ci sono zone a rischio, bisogna verificare se gli edifici già costruiti possono reggere ad un'attività sismica. Il problema del terremoto va risolto una volta per tutte in Italia. In questo modo si rilancia anche l'occupazione e l'attività edilizia costruendo nove abitazioni a prova di terremoto o ristrutturando quelle che si possono ristrutturare e renderle sicure. Magari al posto delle sagre della salciccia". Fonte Agi L'ISTITUTO DI GEOFISICA E VULCANOLOGIA QuotidianoNet 18:00 - Cronaca La mamma di Sarah scrive disperata a Napolitano 17:50 - Politica Pdl-Fini, cascata di veleni e accuse In serata vertice Argomento: NAZIONALE Pag. 43 Data: 06-09-2010 Quotidiano.net Idea di Boschi: "Basta con i dati sulle scosse Troppi falsi profeti" 17:50 - Esteri Gb, deputato nella bufera "La moglie fa la prostituta" Edicola On Line I nostri giornali Abbonamento cartaceo Abbonamento digitale Prova GRATIS Acquista una copia Quotidiano.net su Facebook MUTUI RC AUTO PRESTITI CONTI Confronta 18 assicurazioni e risparmi Marca veicolo ----- ABARTH AC ACM AIXAM ALFA ROMEO ALPINA-BMW AMG APAL ARIEL ARO ASIA MOTORS ASTON MARTIN AUDI AUSTIN ROVER AUTOBIANCHI AUVERLAND BELLIER BENTLEY BERTONE BIAGINI BMW BOXEL BUGATTI BUICK CADILLAC CARLETTI CASALINI CATERHAM CHATENET CHEVROLET CHRYSLER CITROEN CITYCAR CMC (CARLETTI) CORVETTE DACIA DAEWOO DAIHATSU DAIMLER DE LA CHAPELLE DE TOMASO DODGE DONKERVOORT DR EFFEDI EPOCAR EVANTE FEAB FERRARI FIAT FORD FSO GEM GINETTA GIOTTI VICTORIA GIOTTILINE GRECAV GREEN COMPANY HONDA HUMMER HYUNDAI IATO INFINITI INNOCENTI ISO ISUZU ITALCAR IVECO JAGUAR JDM JEEP KIA LADA LAMBORGHINI LANCIA LAND ROVER LEXUS LIGIER LOTUS LUAZ (VOLIN) MAHINDRA MARCOS MARUTI MASERATI MAYBACH MAZDA MAZZIERI MEGA MELEX MERCEDES META MG MICRO VETT MICROCAR MIDDLEBRIDGE MINI MITSUBISHI MOKE MORETTI MORGAN NISSAN NISSAN SPAGNA NOBLE OLTCIT OMAI OPEL OTO MELARA P.G.O. 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Non e' ancora possibile stabilire quale sia il bilancio del drammatico evento prodottosi sull'autostrada Panamericana nella regione montagnosa nella parte orientale del paese. Al momento sarebbero stati recuperati 18 corpi, non si sa se dei passeggeri dell'automezzo o se di chi stava cercando di soccorrerli. Il presidente Alvaro Colon ha parlato di "tragedia nazionale" ed ha decretato lo stato d'emergenza lanciando un drammatico appello alla comunita' internazionale. "Solo in questo fine settimana abbiamo patito danni paragonabili a quelli causati dalla tempesta tropicale Agatha - ha detto - Non abbiamo mezzi ne' fondi per far fronte ad un'altra catastrofe come quella in cosi' poco tempo". Lo smottamento abbattutosi sulla Panamericana ha investito anche altri veicoli. Alcuni sono stati spinti in un burrone ai margini dell'autostrada e dopo un volo di 250 metri sono precipitati in un torrente in piena, che li ha trascinati via assieme agli occupanti. Tutta la regione e' stata resa estremamente instabile dal punto di vista geologico a causa del disboscamento eccessivo che ha visto la rimozione degli alberi lungo i pendii. Anche ieri, nella regione di Chimaltenago, un altro pullman e' stato investito da una gigantesca massa di fango e tra le 10 e le 20 persone sono rimaste uccise. Quattro membri della stessa famiglia, inoltre, sono morti poco lontano quando la loro abitazione e' stata sepolta da un'altra frana. La tempesta tropicale Agatha aveva colpito il Guatemala nel maggio scorso provocando la morte di 165 persone e danni per oltre un miliardo di dollari. I danni attuali, secondo il presidente Colon, ammontano gia' a quasi mezzo miliardo di dollari. Gli alluvionati senzatetto sono 40 mila e altre 10 mila persone sono state costrette a abbandonare le loro case per motivi precauzionali. Il bilancio della violenta ondata di maltempo e' destinato a crescere: i metereologi prevedono infatti che proseguira' per ancora alcuni giorni prima di spostarsi verso il Pacifico. Argomento: NAZIONALE Pag. 47 Data: Rai News 24 06-09-2010 Guatemala, quindicimila sfollati per il maltempo ultimo aggiornamento: 06 september 2010 20:53 Il posto dove la frana ha sepolto il bus in una foto del 4 settembre Roma. Una valanga di fango ha oggi travolto un centinaio di soccorritori che, in Guatemala, stavano cercando di portare in salvo i passeggeri di un autobus rimasto intrappolato per una precedente frana dovuta alle forti piogge che da giorni stanno imperversando sul paese centro americano. Ventiquattro le vittime. Secondo la protezione civile, a livello nazionale i morti accertati sono attualmente 44, il numero dei feriti è di 56. Sedici le persone ancora disperse che, per motivi di sicurezza, saranno ricercate esclusivamente dai corpi militari. Il presidente Alvaro Colon ha parlato di "tragedia nazionale" ed ha decretato lo stato d'emergenza lanciando un drammatico appello alla comunita' internazionale. "Solo in questo fine settimana abbiamo patito danni paragonabili a quelli causati dalla tempesta tropicale Agatha - ha detto - Non abbiamo mezzi ne' fondi per far fronte ad un'altra catastrofe come quella in cosi' poco tempo". Lo smottamento abbattutosi sulla Panamericana ha investito anche altri veicoli. Alcuni sono stati spinti in un burrone ai margini dell'autostrada e dopo un volo di 250 metri sono precipitati in un torrente in piena, che li ha trascinati via assieme agli occupanti. Tutta la regione e' stata resa estremamente instabile dal punto di vista geologico a causa del disboscamento eccessivo che ha visto la rimozione degli alberi lungo i pendii. Anche ieri, nella regione di Chimaltenago, un altro pullman e' stato investito da una gigantesca massa di fango e tra le 10 e le 20 persone sono rimaste uccise. Quattro membri della stessa famiglia, inoltre, sono morti poco lontano quando la loro abitazione e' stata sepolta da un'altra frana. La tempesta tropicale Agatha aveva colpito il Guatemala nel maggio scorso provocando la morte di 165 persone e danni per oltre un miliardo di dollari. La protezione civile ha anche reso noto che, finora, sono oltre 14.000 i senza tetto che hanno trovato rifugio in un centinaio di edifici pubblici e che, a causa del maltempo, viene mantenuto lo stato d'allerta 'arancione' in tutto il Paese e 'rosso' in tre province della zona orientale. I danni attuali, secondo il presidente Colon, ammontano gia' a quasi mezzo miliardo di dollari. Il bilancio della violenta ondata di maltempo e' destinato a crescere: i metereologi prevedono infatti che proseguira' per ancora alcuni giorni prima di spostarsi verso il Pacifico. Argomento: NAZIONALE Pag. 48 Data: 07-09-2010 La Repubblica Estratto da pagina: 17 "terremoto: troppi allarmi, oscuriamo i dati" - giuseppe caporale - Cronaca "Terremoto: troppi allarmi, oscuriamo i dati" Il sismologo Boschi attacca gli amministratori locali. "Costruiscono male e le case crollano" Bertolaso: "Profeti di sventura" Ma quel Sos del ricercatore Giuliani fu ignorato GIUSEPPE CAPORALE L´AQUILA - È tornato lo sciame sismico nella zona dell´aquilano, esattamente come nei mesi precedenti il 6 aprile 2009: il giorno della tragedia. E con lo sciame, sono tornate anche le polemiche. Sugli «allarmi» e la «prevedibilità dei terremoti». E così, mentre a Montereale - paesino di tremila anime a mille metri d´altezza - la gente ha paura per le 1.940 scosse registrate da gennaio ad oggi, e gli anziani residenti sono costretti a dormire in tenda o in camper, l´Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia annuncia di essere pronto a oscurare i dati registrati dai sismografi dell´istituto fino ad oggi consultabili sul sito Internet dell´Ingv. Enzo Boschi, presidente dell´istituto, «Vogliamo bloccare le speculazioni sull´allarmismo», tuona. «Stiamo raccogliendo informazioni su società assicurative che utilizzano per scopi di lucro le informazioni sensibili che noi pubblichiamo». E aggiunge: «Ci sono troppe Cassandre in giro». Sulla stessa linea anche il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso: «Leggo come segno negativo l´affermarsi di profeti di sventura al posto di chi ha scelto la scienza della terra come ragione di vita, il prevalere dell´urlo sul ragionamento - dichiara in un messaggio al congresso della Società geologica italiana in corso Pisa - il sovrabbondare dell´emozione suscitata con i metodi mediatici rispetto all´affievolirsi delle voci che ragionano, studiano, analizzano e apprestano soluzioni. C´è invece la sistematica sottovalutazione del rischio esistente, la mancanza di piani e programmi di lungo respiro, la scarsa attenzione ai rischi anche quando conosciuti e incombenti». Il riferimento alla «Cassandra», è sempre a Giampaolo Giuliani, il ricercatore autodidatta che annunciò il sisma dell´Aquila ma rimase inascoltato. Proprio Giuliani in questi giorni è tornato a diffondere notizie sullo sciame in atto. «Allarmismo? Io non faccio allarmismo - si difende - è solo che con il sistema "radon" continuo a registrare un incremento di tre volte superiore alla media. C´è stata una intensificazione sia del numero che dell´intensità delle scosse, ed è inaccettabile che i ricercatori, pagati dai cittadini, come quelli della Commissione Grandi Rischi della Protezione civile stiano in silenzio». E sono proprio i membri della commissione Grandi Rischi ad essere sotto inchiesta all´Aquila - con l´accusa di omicidio colposo - per non aver correttamente valutato in sede di riunione il rischio dello sciame sismico del 6 aprile 2009. Secca la replica di Boschi: «La Commissione Grandi Rischi sullo sciame a Montereale? Non spetta a me convocarla. Non sono il presidente. Il lavoro dell´istituto è quello di fornire alla Protezione civile dati scientifici, seri. Spetta poi al Dipartimento il compito di agire». «La colpa è dei giornalisti - conclude Boschi - e dei politici locali che hanno la responsabilità in caso di terremoti perché non controllano le strutture, ma cercano di scaricarla. Il risultato è che poi le case crollano. Poi ci sono coloro che sono desiderosi di apparire, e che trovano sempre qualcuno che voglia fargli fare uno scoop. Basterebbe verificare la tenuta degli edifici, abbandonare quelli che non resistono al sisma e ristrutturare quelli per cui è possibile intervenire, oltre a costruire gli edifici nuovi in maniera antisismica. In Italia invece si costruisce male, perché tutto diventa un affare, e non si fanno i controlli. In Giappone e California, stati sismici e ricchi come l´Italia, si è riusciti in questa impresa, ma da noi se ne parla da 30 anni ma non si è fatto nulla». Intanto, ieri a Montereale, fino alle 21 si erano registrate 14 scosse in un giorno. 50 scosse ne l resto d´Italia, secondo i dati dell´Ingv. Argomento: NAZIONALE Pag. 49 Data: 07-09-2010 La Repubblica Estratto da pagina: 17 il sindaco: "qualcuno specula sulla paura? a l'aquila c'è solo un popolo stremato" - Cronaca Le tappe Cialente liquida come "assurde" le accuse dell´Ingv. "Furono gli esperti a sottovalutare, e ora sono sotto inchiesta" Il sindaco: "Qualcuno specula sulla paura? A L´Aquila c´è solo un popolo stremato" L´AQUILA - È tornata a tremare la terra sotto i piedi degli aquilani. Ed è tornata anche la paura. Diciassette mesi dopo la tragedia, la tensione è di nuovo alle stelle. Il sindaco, Massimo Cialente gira per la città tra macerie e cantieri. Sindaco, com´è la situazione? «Che devo dire... Che Dio ci aiuti». Per il rischio terremoto avete chiuso il centro storico. «Sì, anche se oggi (ieri, ndr) abbiamo riaperto almeno due strade. Il timore è che una scossa forte possa far crollare ciò che è rimasto in piedi. L´esperienza ci insegna che davanti ad uno sciame sismico di questa intensità conviene essere prudenti. Sono in corso delle verifiche, il primo allarme cesserà tra poche ore. Lì dove ci assicureranno che i lavori possono ripartire, daremo di nuovo il via ai cantieri. Non vogliamo bloccare ulteriormente la ricostruzione, che già procede a rilento per colpa dei finanziamenti che non arrivano». L´Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia annuncia che è pronto a sospendere la pubblicazione online dei dati sulle scosse, sostiene che sia in atto una speculazione. «E da parte di chi? Dei terremotati? Mi sembra assurdo... Non credo che non ci sia nessuno che speculi. C´è solo una fondata paura di un popolo stremato». Lei non crede che occorrerebbe convocare la commissione Grandi Rischi per valutare lo sciame sismico di Montereale? «E che cosa crede che ci potrebbero dire gli esperti? Ha visto cos´hanno combinato il 30 marzo del 2009 prima del terremoto dell´Aquila? Poi adesso, con l´inchiesta in corso su quella non corretta valutazione del rischio, hanno ancora più paura. Non potrebbero dirci di più di quello che ormai abbiamo imparato sulla nostra pelle. Siamo noi degli esperti, ormai. La zona è ad altissimo rischio sismico, lì nel 1703, in quel punto esatto, c´è stato un terremoto ben più devastante di quello dell´Aquila». Questa volta però Protezione civile ed enti locali si sono attivati per tempo. «Ora c´è un´altra consapevolezza, abbiamo imparato a far tutto da soli. Certo, sento una grande responsabilità addosso. È necessario riaprire le scuole, consegnare un po´ di normalità a questo territorio. Ma davanti a questo nuovo pericolo, non dobbiamo abbassare la guardia». Lei è in contatto con Giampaolo Giuliani, il ricercatore autodidatta del radon. È suo consulente oggi in questa vicenda? «Assolutamente no. Certo è venuto in Comune. L´ho ascoltato, ma a titolo personale. Per farmi un´idea. Tutto qui». (g.cap.) Argomento: NAZIONALE Pag. 50 Data: 07-09-2010 La Repubblica si presenta un altro testimone "l'ho vista su una punto azzurra" - mario diliberto Pagina IV - Bari Si presenta un altro testimone "L´ho vista su una Punto azzurra" Il giallo di Avetrana La madre a Napolitano: più uomini per le ricerche "Era a San Pietro in Bevagna, non ho dormito tre notti poi ho deciso di parlare" MARIO DILIBERTO AVETRANA - "Ho visto Sarah quattro giorni fa. Era in una Punto azzurra. Ne sono certo al 99%". L´ultima segnalazione della 15enne di Avetrana è arrivata direttamente a casa dei suoi genitori. A farla un manduriano che ieri sera si è presentato in vicolo Verdi. Avrebbe visto Sarah a San Pietro in Bevagna, sul litorale di Manduria ad un pugno di chilometri dalla cittadina, dove è scomparsa lo scorso 26 agosto. Ha detto di averla notata in auto con un uomo. Sarah era sorridente. "Non ho dormito per tre giorni" - ha detto alla madre. "Poi mi sono deciso a venire. Sono padre di tre figli e comprendo il vostro dolore" - ha concluso. La sua testimonianza è stata raccolta dai carabinieri proprio nella casa di Sarah. Gli stessi genitori della scomparsa, però, non si illudono. "Credo che sia in buona fede e mi auguro che abbia visto giusto, ma temo si sia sbagliato" - ha detto Concetta Serrano Spagnolo. Anche perché gli avvistamenti fioccano da tutta Italia. Da Cesenatico è arrivato anche un video, ma la ragazza filmata non era Sarah. Concetta e il marito, invece, chiedono un maggiore sforzo nelle ricerche. "Mandateci più uomini per trovarla" aveva detto in mattinata la mamma rivolgendosi direttamente al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il padre invece ha chiesto ai giocatori del Lecce di indossare una maglietta con il volto della ragazza in occasione della gara con la Fiorentina. La donna ha il viso scavato da dodici giorni di sofferenza. Tanti ne sono passati da quando la figlia si è incamminata verso un destino misterioso. Doveva andare al mare. Invece di lei si sono perse le tracce alle 14.42 di quel giovedì, quando la vicina antenna ha intercettato l´ultimo segnale del suo cellulare. Poi il nulla. L´appello si è agganciato ai ringraziamenti alle forze dell´ordine. "So che stanno facendo tutto il possibile per trovarla". E ieri in effetti oltre cento uomini sono tornati a battere le campagne e il vicino litorale. Cinque sub si sono immersi in mare per perlustrare il fondale sabbioso. Speciali telecamere a tenuta stagna sono state calate in pozzi profondi. Carabinieri e volontari della protezione civile si sono addentrati in uliveti e vigneti, ispezionando decine di casolari. Ma senza esito. Da oggi alle ricerche parteciperà anche la Forestale. Sul fronte investigativo continuano senza sosta gli accertamenti per decifrare i minuti durante i quali Sarah Scazzi è scomparsa. Si ripercorre ossessivamente il tragitto di quattrocento metri che la ragazzina doveva coprire per recarsi dalla sua casa in vicolo Verdi, a quella della cugina Sabrina, in via Deledda. Sabrina ieri è stata nuovamente interrogata. Si parte da una certezza: Sarah aveva certamente coperto la metà di quei mille passi. Perché in via Kennedy, la via del mare è stata vista da una coppia di fidanzati. I ragazzi l´hanno riconosciuta mentre camminava lungo il marciapiede della scuola Forleo, nei pressi dell´incrocio con via Sanzio. Proprio lì si sono concentrate le indagini dei carabinieri. Si sono perlustrate le cave nei pressi della vicina sede della protezione civile. Una parte della strada è inquadrata da una telecamera. Quei filmati sono serviti ad escludere il passaggio di Sarah o dei suoi eventuali rapitori. L´attenzione si è spostata quindi in via Sanzio e in via Pirandello. Di lì potrebbe essere passata l´auto sulla quale la ragazzina è salita di sua volontà o con la forza. Argomento: NAZIONALE Pag. 51 Data: 07-09-2010 La Repubblica poche volanti, carta che manca così i tagli colpiscono la polizia - michele bocci Pagina III - Firenze Poche volanti, carta che manca così i tagli colpiscono la polizia Il Silp Cgil: "Difficile garantire standard alti di sicurezza" MICHELE BOCCI Mancano le Volanti da mandare in strada ma anche la carta per gli uffici. Gli agenti diminuiscono, i commissariati stanno diventando deserti e non ci sono soldi per le trasferte. Come quella degli uomini della scientifica regionale impegnati a lungo per il disastro di Viareggio. «Facevano spesso avanti e indietro da Firenze per non doversi pagare l´albergo», spiega Riccardo Ficozzi del sindacato Siulp. La crisi finanziaria della polizia tocca tutti i campi e colpisce prima di tutto il personale, che ha più lavoro da fare di una volta ma con meno forze e mezzi. Oggi, ad esempio, l´attività di uffici come l´immigrazione è cresciuta enormemente rispetto a qualche anno fa. I sindacati si lamentano ormai da tempo di una situazione sempre più precaria e domenica Gianfranco Fini ha sposato la loro causa, dichiarando di essere stato ferito dalla protesta dei poliziotti al festival di Venezia. «Ok ma non cadiamo nella trappola del gioco della parti politiche. Non posso dimenticare che il governo in cui sedeva Gianfranco Fini, autore della legge sull´immigrazione, tagliò i rimborsi sanitari per operatori delle forze dell´ordine feriti in servizio». A parlare è Luciano Mennonna, segretario provinciale della Silp Cgil, che lancia un allarme: «Con le poche risorse che abbiamo è difficile garantire alti standard di sicurezza, nonostante l´impegno di tutti i lavoratori». A Firenze e in Toscana arrivano gli effetti di tagli che partono da Roma. Prima di tutto c´è un contratto ancora fermo. La parte economica risale alla fine del 2007, non è stata mai aggiornata. Poi c´è il blocco del turn over, responsabile forse dei problemi maggiori. «La questura di Firenze - dice Mennonna - dovrebbe avere 1.070 dipendenti mentre ora sono 825, compresi i tecnici. Di questi solo 371 hanno meno di 40 anni. L´età media è dunque molto alta, intorno ai 44 anni, un anno in più di quella nazionale». La situazione è molto più dura nei commissariati. «A San Giovanni, Rifredi-Peretola e Oltrarno il calo del personale è di oltre il 40%. Ci sono ormai gruppi sparuti di colleghi. Qualcuno si è pure portato il suo computer, donandolo al commissariato». Da queste strutture dipendevano tra l´altro un´esperienza un tempo tanto pubblicizzata e ormai esaurita: «Il poliziotto di quartiere ormai non esiste più», dice Mennonna. Ma dai commissariati dipendono anche i posti di polizia negli ospedali, altre strutture mai potenziate secondo il sindacato. A marzo del 2009 l´allora assessore alla salute Enrico Rossi disse che si sarebbe occupato lui dell´assunzione di personale da mandare nei pronto soccorso. «Non mi risulta alcune aumento di organico», prosegue Mennonna. Punta, tra l´altro, sul tema dei rimborsi spese, Ficozzi del Siulp. «Ma vi rendete conto? Se bisogna mandare degli uomini, magari della squadra mobile, a fare un´indagine fuori sede questi devono pagarsi la trasferta da soli. Ormai i fondi per queste uscite sono pochissimi, i dirigenti devono comportarsi come manager che hanno in mano un budget ridottissimo e devono decidere come impiegarlo. Il gabinetto regionale della scientifica, che ha sede a Firenze, ha fatto i salti mortali per lavorare alla strage di Viareggio». Ogni volta che bisogna accompagnare uno straniero in un Cie, centro di identificazione ed espulsione, lontano, tipo Brindisi, è un problema. Capita che i poliziotti debbano trovarsi da soli una sistemazione e la paghino, insieme alla cena all´extracomunitario. Intanto gli straordinari sono retribuiti sempre meno. Dal 2008 sono stati tagliati del 10%, arrivando a 7 euro netti all´ora. «Cioè quanto le ore ordinarie di lavoro. E sono tantissimi i colleghi che hanno centinaia di ore arretrate», dice ancora Ficozzi. Nella lista delle lamentele un capitolo ponderoso è rappresentato dai mezzi. Prima di tutto le Volanti, che si occupano della prevenzione e repressione dei reati. A Firenze sono nuove ma troppo poche, una ventina. «Basta che se ne fermino tre contemporaneamente per manutenzioni o riparazioni - spiega Mennonna - e già siamo in ginocchio. E´ capitato di attendere per ore il rientro di auto dal turno precedente impegnate altrove». Anche le riparazioni vanno a rilento, per questo se una macchina o una moto ha un problema si rischia di dover aspettare settimane prima di poterle utilizzare di nuovo. Secondo Mennonna «la polizia di Stato è intesa da chi ci governa come una perenne protezione civile, peraltro con risorse disastrate. La politica deve smettere di accarezzare le forze dell´ordine, come se fossimo sempre in campagna elettorale, facendo leva sulle paure e sul tema della sicurezza, per poi smentirsi con i fatti. La politica dei condoni, delle depenalizzazione, delle leggi ad personam, del processo breve, della limitazione alle intercettazioni, dello scudo fiscale, deve smettere di fare propaganda sulla sicurezza e sulla legalità, quando poi taglia e basta». Argomento: NAZIONALE Pag. 52 Data: 07-09-2010 La Repubblica roma capitale, altolà della polverini no ai super poteri del campidoglio giovanna vitale Pagina VIII - Roma Roma Capitale, altolà della Polverini No ai super poteri del Campidoglio La Regione rischia la serie B. "Ora un vertice con Alemanno" GIOVANNA VITALE Non va giù a Renata Polverini quell´elenco sterminato di super-poteri, contenuto nella bozza di decreto ribattezzata "Alemanno-Calderoli", che la riforma sul federalismo assegnerebbe alla capitale a scapito innanzitutto della Regione e, in subordine, della Provincia di Roma: urbanistica, ambiente, trasporti, commercio, sviluppo economico, persino protezione civile, lasciando alla Pisana le sole prerogative sulla sanità. L´altolà della presidente, per nulla disposta a perdere il "controllo" di Roma col risultato di governare una regione di serie B, era arrivato già all´indomani delle indiscrezioni trapelate sul Turc (il Testo unico su Roma capitale) approntato dal ministro leghista con la collaborazione del Campidoglio: «Roma non sarà isolata dalla sua regione», aveva tuonato a fine agosto. Non è dunque un caso che abbia deciso proprio ieri, primo giorno utile dopo la pausa estiva, di inaugurare il tavolo tecnico sul federalismo con i cinque presidenti delle province laziali (Zingaretti e Melilli del Pd; Meroi, Iannarilli, Cusani del Pdl) e alcune «figure professionali che ci aiuteranno nelle decisioni politiche che dovremo prendere». Ovvero un paio di esperti di diritto costituzionale pronti a confortare la tesi della governatrice: è impossibile devolvere al Comune con legge ordinaria competenze che la Carta attribuisce alla Regione. Altro che abdicare alle proprie funzioni: «Il Lazio si vuole candidare a guidare il processo delle riforme istituzionali di cui il nostro Paese ha bisogno», ha insistito Polverini, intenzionata a seguire insieme alle province «la questione di Roma Capitale, che dobbiamo valutare tutti assieme per rendere le amministrazioni più vicine alle esigenze dei cittadini». Chiaro il messaggio: «Come lo stesso sindaco ha già detto nei giorni scorsi, il testo che è circolato è molto vecchio e peraltro va molto oltre quello che la stessa delega aveva stabilito», ha spiegato l´ex sindacalista. «Con Alemanno ci incontreremo nei prossimi giorni per stabilire insieme, in maniera collaborativa, con il sostegno del consiglio, della giunta ma anche delle province, quali sono le materie che la Costituzione e la delega stabiliscono abbiano a che fare con il ruolo di Roma Capitale». Uno stop bello e buono. Subito evidenziato dal capogruppo dell´Idv Vincenzo Maruccio che, dopo aver ricordato «gli enormi rischi di accentramento di poteri e di svuotamento di competenze amministrative degli altri enti locali poste dalla bozza», attacca: «Oggi la Polverini è finalmente intervenuta, aprendo di fatto una frattura con il sindaco Alemanno. Ci auguriamo che ora si apra una discussione seria nelle assemblee di Comune, Regione e province per giungere a un progetto di riforma condiviso ed equo». E «un maggiore coinvolgimento» della Pisana chiede anche l´udc Rodolfo Gigli, invitando «il presidente Abbruzzese a convocare, quanto prima, una sessione straordinaria del consiglio». SEGUE A PAGINA VI Argomento: NAZIONALE Pag. 53 Data: Repubblica.it 06-09-2010 Terremoti, interviene Boschi "Valutiamo stop alle notizie" IL CASO Terremoti, interviene Boschi "Valutiamo stop alle notizie" Il direttore dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia pensa a oscurare il sito e tutti i dati relativi agli eventi sismici in Italia. "Vengono usati per arrivare a conclusioni che non stanno né in cielo né in terra". Bertolaso aveva parlato di "profeti di sventura" ROMA - Niente dati sulle sequenze sismiche a disposizione di tutti sul web, anche quelle inavvertite dalla popolazione. Niente cartine geologiche, storico di eventi, niente di niente. Stop alle informazioni. Così l'istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia pensa di fermare gli allarmi che si diffondono nella popolazione quando i piccoli terremoti si susseguono in una certa zona. Lo conferma Enzo Boschi, che dell'istituto è il direttore: "Noi stiamo valutando di smettere di informare, e di non rendere raggiungibili i nostri dati via web, perché vengono usati per arrivare a conclusioni che non stanno né in cielo né in terra". L'intenzione è di evitare che i dati vengano travisati, spiega Boschi commentando le parole del messaggio di Guido Bertolaso inviate al congresso della Società geologica italiana. Il Capo Dipartimento della Protezione civile aveva parlato dell'"affermarsi di profeti di sventura" a proposito dei terremoti. "Condivido in pieno quello che ha detto Bertolaso - è il commento di Boschi - noi stiamo valutando di smettere di informare, e di non rendere raggiungibili i nostri dati via web, perchè vengono usati per arrivare a conclusioni che non stanno né in cielo né in terra". I principali responsabili, continua l'esperto, sono i media: "La colpa è dei giornalisti afferma Boschi - e dei politici locali che hanno la responsabilità in caso di terremoti perchè non controllano le strutture, ma cercano di scaricarla. Poi ci sono coloro che sono desiderosi di apparire, e che trovano sempre qualcuno che voglia fargli fare uno scoop". Boschi condivide anche un'altra affermazione di Bertolaso, secondo cui in Italia si sottovaluta il rischio sismico: "Noi lo diciamo da 30 anni - afferma Boschi - ma ogni volta che c'è un terremoto c'è la solita sceneggiata. Basterebbe verificare la tenuta degli edifici, abbandonare quelli che non resistono al sisma e ristrutturare quelli per cui è possibile intervenire, oltre a costruire gli edifici nuovi in maniera antisismica. In Italia invece si costruisce male, perchè tutto diventa un affare, e non si fanno i controlli. In Giappone e California, stati sismici e ricchi come l'Italia, si è riusciti in questa impresa, ma da noi se ne parla da 30 anni ma non si è fatto nulla". (06 settembre 2010) Argomento: NAZIONALE Pag. 54 Data: 06-09-2010 Repubblica.it Trema la terra, a L'Aquila torna la paura La città si svuota dopo lo sciame sismico TERREMOTO Trema la terra, a L'Aquila torna la paura La città si svuota dopo lo sciame sismico Molte le scosse negli ultimi giorni, per l'Ingv alto rischio fino a domani. A Montereale i fenomeni si sono triplicati negli ultimi otto mesi. Si allestiscono tensostrutture e tende nell'Alta Valle dell'Aterno, pronte per l'emergenza di PAOLA COPPOLA LA TERRA non smette di tremare, ora più che mai torna la paura a L'Aquila e nell'Alta Valle dell'Aterno. La città si è svuotata per il fine settimana: c'è chi ha deciso di andare via per qualche giorno, chi ha potuto ha trovato rifugio verso il mare o ha raggiunto parenti che vivono lontano dalla provincia. Si allestiscono tensostrutture e tende nell'Alta Valle dell'Aterno, pronte a ospitare gli abitanti in caso di pericolo. E tanti sono tornati a dormire nelle auto o nelle roulotte. Tra chi ha deciso di trascorrere la notte in casa ci sono quelli che hanno rispolverano le stesse precauzioni prese all'indomani del terremoto che lo scorso 6 aprile ha devastato l'Abruzzo: borsoni e lampade pronti, ai piedi del letto, da portare via se dovesse essere necessario allontanarsi rapidamente. Le scosse continuano da settimane, e tra la popolazione comincia a prendere forma l'incubo di un nuovo terremoto. Nei luoghi di ritrovo non si parla d'altro, nelle piazze come nei negozi, dove tensione e paura stanno di nuovo mettendo a dura prova la popolazione, già alle prese con una ricostruzione difficile. Ieri la terra ha tremato ancora. Due volte: una scossa, poco dopo mezzogiorno, al confine tra L'Aquila e Rieti; un'altra più intensa nel pomeriggio (di magnitudo 2.5) negli stessi comuni interessati dallo sciame sismico e che, due giorni fa, avevano invece subito tre scosse. L'intensità resta bassa, in tutto il comprensorio dell'Alto Aterno è scattato l'allarme: la Protezione civile si sta occupando dell'allestimento di tende e tensostrutture per poter affrontare eventuali situazioni di emergenza. Da venerdì Linea Amica Abruzzo ha potenziato il servizio di contact center mentre, a partire da oggi, su indicazione del Commissario per la ricostruzione sarà attivato l'ufficio Urp mobile a Montereale e Cagnano Amiterno, un'unità in strada a disposizione dei cittadini per informazioni in tempo reale sullo sciame. Obiettivo essere vicino alla popolazione, evitare che l'ansia si trasformi in panico. "Si tratta di una importante iniziativa - ha chiarito il Commissario per la Ricostruzione, Gianni Chiodi - che in questo modo vuole sostenere, e rassicurare, tutti coloro che stanno vivendo un particolare momento di preoccupazione e sofferenza". L'organizzazione dei soccorsi si è messa in moto anche in seguito alla nota riservata che alcuni giorni fa l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha inviato alle autorità locali. Testo in cui si fanno previsioni probabilistiche sulla possibilità che fino al 7 settembre si verifichino scosse violente nell'area dell'Alta Valle dell'Aterno e dei monti Reatini: in questo periodo ci sarebbe il 2% di probabilità di un terremoto di magnitudo 4 o superiore e lo 0,1% di un terremoto pari o superiore al 5.5%. "La zona interessata dallo sciame ricade nell'area a maggiore pericolosità sismica nel nostro paese ed è classificata zona 1", hanno rilevato gli esperti. Una segnalazione che è stata presa in seria considerazione da sindaci e autorità locali. Il primo cittadino de L'Aquila, Massimo Cialente, ha disposto la chiusura del centro storico fino a domani, il giorno in cui secondo gli esperti il rischio dovrebbe diminuire. (06 settembre 2010) Argomento: NAZIONALE Pag. 55 Data: 06-09-2010 Repubblica.it "I dati sui terremoti vengono travisati" L'Ingv valuta il black-out informativo IL CASO Terremoti, interviene Boschi "Valutiamo stop alle notizie" Il direttore dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia pensa a oscurare il sito e tutti i dati relativi agli eventi sismici in Italia. "Vengono usati per arrivare a conclusioni che non stanno né in cielo né in terra". Bertolaso aveva parlato di "profeti di sventura" ROMA - Niente dati sulle sequenze sismiche a disposizione di tutti sul web, anche quelle inavvertite dalla popolazione. Niente cartine geologiche, storico di eventi, niente di niente. Stop alle informazioni. Così l'istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia pensa di fermare gli allarmi che si diffondono nella popolazione quando i piccoli terremoti si susseguono in una certa zona. Lo conferma Enzo Boschi, che dell'istituto è il direttore: "Noi stiamo valutando di smettere di informare, e di non rendere raggiungibili i nostri dati via web, perché vengono usati per arrivare a conclusioni che non stanno né in cielo né in terra". L'intenzione è di evitare che i dati vengano travisati, spiega Boschi commentando le parole del messaggio di Guido Bertolaso inviate al congresso della Società geologica italiana. Il Capo Dipartimento della Protezione civile aveva parlato dell'"affermarsi di profeti di sventura" a proposito dei terremoti. "Condivido in pieno quello che ha detto Bertolaso - è il commento di Boschi - noi stiamo valutando di smettere di informare, e di non rendere raggiungibili i nostri dati via web, perchè vengono usati per arrivare a conclusioni che non stanno né in cielo né in terra". I principali responsabili, continua l'esperto, sono i media: "La colpa è dei giornalisti afferma Boschi - e dei politici locali che hanno la responsabilità in caso di terremoti perchè non controllano le strutture, ma cercano di scaricarla. Poi ci sono coloro che sono desiderosi di apparire, e che trovano sempre qualcuno che voglia fargli fare uno scoop". Boschi condivide anche un'altra affermazione di Bertolaso, secondo cui in Italia si sottovaluta il rischio sismico: "Noi lo diciamo da 30 anni - afferma Boschi - ma ogni volta che c'è un terremoto c'è la solita sceneggiata. Basterebbe verificare la tenuta degli edifici, abbandonare quelli che non resistono al sisma e ristrutturare quelli per cui è possibile intervenire, oltre a costruire gli edifici nuovi in maniera antisismica. In Italia invece si costruisce male, perchè tutto diventa un affare, e non si fanno i controlli. In Giappone e California, stati sismici e ricchi come l'Italia, si è riusciti in questa impresa, ma da noi se ne parla da 30 anni ma non si è fatto nulla". (06 settembre 2010) Argomento: NAZIONALE Pag. 56 Data: 06-09-2010 Il Riformista.it Terremoti/ Boschi: Pensiamo di smettere di informare sulle scosse Riformista.it, Il "" Data: 06/09/2010 Indietro Login | Registrati | Abbonamento | Pubblicita oggi domani dopodomani lunedì, 6 settembre 2010 ore 18:26 Prima pagina Il giornale di oggi Il bestiario Riformisti Fotogallery accadde nell'89 Carli's way Italia Mondo Economia Culture Sport I Prima pagina apcom indietro apcom Terremoti/ Boschi: Pensiamo di smettere di informare sulle scosse 'Causa giornalisti non si capisce più niente: spegniamo il sito' 'Causa giornalisti non si capisce più niente: spegniamo il sito' Roma, 6 set. (Apcom) - L'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia potrebbe smettere di informare sui terremoti in Italia per evitare che i dati vengano fraintesi o addirittura manipolati. Lo dice il presidente Enzo Boschi, ce ce l'ha "con i giornalisti" per colpa dei quali "ormai non si capisce più niente". "Noi mettiamo tutto sul sito e abbiamo visto sui giornali che ci sarebbero addirittura documenti riservati dell'Ingv con i quali si fanno valutazioni statistiche: ma vogliamo scherzare", spiega contattato da Apcom, "poi ci sono pure vari pseudosismologi accreditati dai giornalisti che vanno a dire in giro le nostre stime". Insomma "non si capisce più niente e potremmo smettere di informare sulle scosse. Ancora non ho deciso, la cosa è un po' delicata e devo sentire la Protezione civile, ma forse smettiamo di informare e restiamo nel mistero: spegnamo il sito e tra 15/20 giorni ci riparliamo. Bertolaso ha detto delle cose molto giuste" sui 'profeti di sventura', conclude Boschi, "ma la colpa è anche dei giornalisti: noi per primi ci sentiamo deficenti leggendo i giornali che parlano di noi, figuriamoci gli altri". Sav lunedì, 6 settembre 2010 Argomento: NAZIONALE Pag. 57 Data: 06-09-2010 Il Riformista.it Terremoti/ Boschi: Pensiamo di smettere di informare sulle scosse foto del giorno Chinese policemen applaud during a ceremony to mark the 30th anniversary of the establishment of Shenzhen special economic zone in the southern Chinese city of Shenzhen September 6, 2010. REUTERS/Bobby Yip (CHINA - Tags: POLITICS BUSINESS IMAGES OF THE DAY) sondaggio Prandelli meglio di Lippi Vota anche tu | Risultati Link Facebook Premio Polena Report Senzacolonne Tarantosera Totoguida Più Visti Più Commentati 1| L'ultimo valzer di Fini di Giampaolo Pansa 2| «Mirabello? E Montecarlo?» di Alessandro De Angelis 3| «Mirabello? 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IVA: 06807831000 - R.E.A. di Roma 991815 - N° Albo Coop A175208 ISSN 1723-8080 - Il Nuovo Riformista, edizione online 1 Argomento: NAZIONALE Pag. 59 Data: Il Secolo XIX 07-09-2010 Stop ai dati sui terremoti: troppi falsi allarmi l'obiettivo è bloccare la divulgazione sul web per evitare timori infondati tra i cittadini La provocazione di Boschi, direttore dell'Istituto nazionale di geofisica: «Sennò prosperano i profeti di sventura» carlo gravinaROMA. Interpretazioni, dicerie e false previsioni. spesso, in concomitanza di grandi calamità naturali, vedi i terremoti, ci si perde in sterili polemiche: era prevedibile? Perché non è stato lanciato prima un allarme? La comunità scientifica è d'accordo: a oggi non ci sono i mezzi per prevedere l'eventualità di una scossa sismica. Nonostante ciò, le polemiche non si placano e c'è sempre qualcuno che fornisce teorie strane e molto spesso fantasiose. Per mettere fine agli allarmismi ingiustificati sui terremoti la soluzione potrebbe essere drastica: evitare di divulgare i dati. La provocazione, se di provocazione si tratta, arriva da Enzo Boschi, direttore dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). L'annuncio, inoltre, giunge proprio quando la tensione è alta nell'aquilano, territorio alle prese con uno sciame sismico che ha messo in agitazione la popolazione. «Stiamo valutando di smettere di informare - dice Boschi - e di non rendere raggiungibili i nostri dati via web perché vengono usati per arrivare a conclusioni che non stanno né in cielo né in terra». Il riferimento è ai cosiddetti "profeti di sventura", così come li ha definiti il Capo dipartimento della Protezione civile Guido Bertolaso. Per Boschi, inoltre, questi profeti moderni che annunciano calamità vanno ricercati soprattutto fra gli organi di informazione: «La colpa è dei giornalisti - aggiunge Boschi - e dei politici locali che, in casa di terremoti, hanno la responsabilità perché non controllano le strutture, ma cercano invece di scaricarla. Poi ci sono coloro che sono desiderosi di apparire e che trovano sempre qualcuno che voglia fargli fare uno scoop». Un attacco preciso, quindi, alle persone che molto spesso hanno nelle proprie disponibilità i dati e, non avendo le competenze necessarie per analizzarli, spesso generano falsi allarmismi. A parlare di allarmismo eccessivo è stato proprio Guido Bertolaso che, in un suo intervento, ha scritto: «Leggo come segno negativo l'affermarsi di profeti di sventura al posto di chi ha scelto la scienza della terra come ragione di vita, il prevalere dell'urlo sul ragionamento, il sovrabbondare dell'emozione suscitata con i metodi mediatici rispetto all'affievolirsi delle voci che ragionano, studiano, analizzano e apprestano soluzioni». Un messaggio, condiviso da Boschi, che ha fatto notare come spesso il clamore intorno alle possibilità di previsione dei terremoti faccia perdere di vista la prevenzione: unica arma disponibile al momento. La riflessione è chiara: solo i tecnici sanno analizzare i dati. Gli altri, giornalisti e amministratori locali, devono attenersi alle indicazioni degli esperti. «Ogni volta che c'è un terremoto c'è la solita sceneggiata - sottolinea ancora Boschi - basterebbe verificare la tenuta degli edifici, abbandonare quelli che non resistono al sisma e ristrutturare quelli per cui è possibile intervenire oltre, ovviamente, a costruire gli edifici nuovi in maniera antisismica. In Italia invece si costruisce male, perché tutto diventa un affare, e non si fanno i controlli». Quello per la prevenzione è un appello che fa tutto il mondo scientifico ma che spesso rimane inascoltato: «Nessuno è ancora riuscito a prevedere un terremoto - fa notare Giampaolo Cavinato, dell'istituto di Geologia ambientale e Geoingegneria del Cnr - è impossibile dire in anticipo quando ci sarà un sisma. Quella di Boschi è una provocazione ma potrebbe essere una buona idea per non creare allarmismo infondato. L'attenzione andrebbe spostata piuttosto sulla prevenzione, come qualche regione ha già iniziato a fare dopo il sisma de L'Aquila con la mappatura delle zone più a rischio». © riproduzione riservata Le amiche di sempre Antonietta, Mary, Giannina, Enza, Rosetta, Mara, Puccy, Rita piangono con Beniamino e figli la scomparsa di Licia = Èmancata all'affetto dei suoi cari Rosa Cafaggini ved. Tagliafico Ne danno il triste annuncio i figli e i nipoti. I funerali saranno celebrati mercoledì 8 settembre alle ore 10 presso la Parrocchia di San Giuseppe di Nervi. Il Santo Rosario sarà recitato questa sera alle ore 19 nella suddetta Parrocchia. La presente quale partecipazione e ringraziamento. Campirio e Mangini Tel. 010.581.581 - 010.321.437 Argomento: NAZIONALE Pag. 60 Data: Il Secolo XIX 07-09-2010 Stop ai dati sui terremoti: troppi falsi allarmi Ferrante, Dada e Pippo Mirelli unitamente a tutto lo studio sono vicini alla cara Graziella per la perdita dell'adorata mamma Rosina = È mancata all'affetto dei suoi cari Giuseppa Cuppari ved. Montenero di anni 93 Ne danno il triste annuncio la figlia, il figlio, la nuora, i nipoti e i parenti tutti. Il funerale si svolge oggi 7 agosto alle ore 10 nella Parrocchia di San Rocco Principe. La presente quale partecipazione e ringraziamento. La Generale Pompe Funebri SpA Tel. 010.41.42.41 = È mancato all'affetto dei suoi cari il PARTIGIANO Aldo Dapelo di anni 87 Ne danno il triste annuncio la moglie ed il figlio. La salma partirà dall'obitorio dell'ospedale Galliera mercoledì 8 settembre alle ore 9,30 e proseguirà per il cimitero di Staglieno. La presente quale partecipazione e ringraziamento. A.Se.F. del Comune di Genova. Tel. 010.291.55.04. = È mancata all'affetto dei suoi cari Giuliana Gidoni ved. Fanti Addolorati lo annunciano le figlie Cristina, Daniela con Franco, i nipoti Claudia e Marco. Il Santo Rosario sarà recitato martedì 7 settembre alle ore 18 presso le camere ardenti di San Martino. I funerali avranno luogo a Marcena di Rumo (Trento) il giorno 8 settembre 2010. Laura e Silvia Grimaldi con Angelica, Alessandro e bimbe piangono la perdita dell'amatissimo sottozio Guido e si stringono con infinito affetto alla zia Paola, ai figli Gianluca, Manuel, Consuelo, Cosimo, Amelia e nipoti tutti. Uomo di grande intelligenza e bontà, legatissimo alla famiglia e tanto amato dal nostro caro papà Mario. Il Consiglio di Amministrazione di Grimaldi Holding, il Collegio Sindacale, i dirigenti e il personale della società sono vicini al dolore della famiglia Grimaldi per la perdita del DOTTORE Guido Grimaldi Cavaliere del Lavoro di cui ricorderanno sempre le straordinarie doti umane e professionali. Genova, 6 settembre 2010 Il Gruppo Finsea partecipa al dolore della famiglia Grimaldi per la scomparsa del Guido Grimaldi CAVALIERE La Presidenza, la Direzione Generale, i Dirigenti e il Personale tutto della SIAT S.p.A., Gruppo Fondiaria-Sai, si uniscono al cordoglio della famiglia per la perdita del DOTTORE Guido Grimaldi e porgono le più sentite e sincere condoglianze. Argomento: NAZIONALE Pag. 61 Data: Il Secolo XIX 07-09-2010 Stop ai dati sui terremoti: troppi falsi allarmi Il Presidente e Amministratore Delegato, il Direttore Generale, gli Azionisti, il Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale e i Dirigenti della Costa Crociere S.p.A., partecipano con sincero dolore al lutto dei familiari per la scomparsa di DOTTORE Guido Grimaldi Cavaliere del Lavoro Gli amministratori e i dipendenti della Rocca Shipbrokers S.r.l. partecipano al dolore della famiglia Grimaldi per la scomparsa del cavaliere del lavoro DOTTORE Guido Grimaldi Stefano e Marcella Telesio con i figli Enrico e Paola, ed Enrico Filippi, prendono parte al dolore delle famiglie Grimaldi per la scomparsa dI Guido Grimaldi CAVALIERE DEL LAVORO Gianfranco, Paolo, Andrea, Massimo, Ignazio, Stefano, Emanuele si stringono con affetto ad Aldo, Genni, Giovanni, Isabella, Alessandra per la scomparsa dell'amato fratello e zio Guido Direzione, dirigenti e dipendenti della Ignazio Messina & C. Spa partecipano al dolore di tutta la famiglia Grimaldi e collaboratori del gruppo per la scomparsa del loro caro e stimato presidente Guido Grimaldi Il gruppo banchero costa partecipa sentitamente al grave lutto dei dottori Aldo, Gianluca, Emanuele Grimaldi e della loro famiglia tutta per la perdita del Guido Grimaldi Cavaliere del Lavoro grande imprenditore del settore marittimo ed esempio di vita per coloro che lo hanno conosciuto. Genova, 6 settembre 2010. Paolo e Cesare d'Amico si uniscono con sincero cordoglio al grande dolore della famiglia per la perdita del Guido Grimaldi Cavaliere deL Lavoro Roma, 7 settembre 2010. Il Consiglio d'Amministrazione, il Collegio Sindacale e i dipendenti tutti della d'Amico Società di Navigazione esprimono le più profonde condoglianze per la grave perdita subita dalla famiglia del Guido Grimaldi Cavaliere del Lavoro Roma, 7 settembre 2010. Gli amministratori della Fratelli Cosulich Spa partecipano commossi al dolore della famiglia Grimaldi per la scomparsa del Presidente DOTTORE Guido Grimaldi Il Presidente, il Direttore Generale e i Dirigenti di Stazione Marittime Spa partecipano al dolore della famiglia Grimaldi per la perdita del DOTTORE Guido Grimaldi Tito Carminati coi figli Alessandra ed Ettore, profondamente commossi partecipano al grave lutto che ha colpito il Dottor Aldo e la sua famiglia per la dipartita del caro fratello DOTTORE Guido Grimaldi Il Presidente, i Consiglieri di amministrazione delle società ditta Tomaso Carminati srl e Transoceania Armec srl, unitamente ai collaboratori tutti, sono particolarmente vicini in questo triste momento al Dottor Aldo Grimaldi e alla sua Argomento: NAZIONALE Pag. 62 Data: Il Secolo XIX 07-09-2010 Stop ai dati sui terremoti: troppi falsi allarmi famiglia per la dipartita del caro fratello DOTTORE Guido Grimaldi = È mancata all'affetto dei suoi cari Maria Lorini ( Lory ) Ne danno il triste annuncio la sorella Elena con il cognato Renato, l'adorata nipote Roberta e "Ciccio". I funerali avranno luogo mercoledì 8 settembre alle ore 10 nella Parrocchia del Sacro Cuore di Carignano. Il Santo Rosario sarà recitato questa sera alle ore 17 nella suddetta Parrocchia. La presente quale partecipazione e ringraziamento. A.Se.F. del Comune di Genova Tel. 010.291.54.01 Condomini e amministratore di Viale Bottaro, 1-2 partecipano al dolore della famiglia per la scomparsa della Signora Italia Lucattini ved. Giorello Sabato, 4 settembre si è spento a Montreal, Canada INGEGNERE Giorgio Massobrio già Direttore generale dell'Italsider s.p.a. Gli amici e collaboratori Giampaolo Gandolfo, Franco Gottardi, Sergio Micheli, Manlio Trotta, Giovanni Vezzoso lo ricordano con stima e affetto. La famiglia Levi partecipa commossa al dolore della signora Franca e della famiglia per la scomparsa di Angelo Milingi per tanti anni ineguagliabile Comandante della propria imbarcazione. Tel Aviv, 6 settembre 2010. È mancato all'affetto dei suoi cari il DOTTORE Alberto Multedo medico chirurgo Ne danno il triste annuncio la figlia Raffaella con Stefano e Bryan, i parenti tutti. Il funerale verrà celebrato mercoledì 8 settembre alle ore 11,45 nella Chiesa Parrocchiale di N.S. della Consolazione (Via XX Settembre). Un particolare ringraziamento al personale medico e paramedico delle cure domicilari, dell'Hospice Gigi Ghirotti di Bolzaneto ed alla signora Armanda. Si prega di non inviare fiori ma devolvere eventuali offerte all'Associazione Gigi Ghirotti (c/c postale 16703167). La presente quale partecipazione e ringraziamento. La Generale Pompe Funebri Spa Tel. 010.41.42.41 Massimo Rolando coraggio, la vita non ti farà più male. Franca Maggio e Massimo Linguito ti ricordano con affetto e stima. Mauro ci ha lasciato. Lo piangiamo commossi. Marcella e Rodolfo. Il Presidente e tutti i componenti del Consiglio Provinciale dell'ordine dei Consulenti del Lavoro di Genova, partecipano al dolore dei familiari per la scomparsa del collega Mario Ruaro Argomento: NAZIONALE Pag. 63 Data: Il Secolo XIX 07-09-2010 Stop ai dati sui terremoti: troppi falsi allarmi Franco, Franca, Paola, Filippo sono affettuosamente vicini ad Albertina, Giovanni Battista, Innocenzo, Laurence e figli per la perdita del caro Gaetano Francesco Filippi e famiglia sono vicini a Marco e Alberto per la perdita della cara Lucetta Tomatis Gazzolo 1987â??7â??settembreâ??2010 Placido Frisone Indimenticabile papà e nonno. Vivi sempre nel nostro cuore. = 2004â??-â??2010 Carlo Iannoni Sempre nei nostri cuori. Ciao "Roccia". La tua famiglia. 1991 - 2010 Pippo Solari I tuoi cari ti ricordano con infinito amore. Argomento: NAZIONALE Pag. 64 Data: Il Secolo XIX 07-09-2010 Rosi: «riflessione giusta»Cecchi Paone: «Un errore» contrastanti le reazioni del mondo della scienza alla proposta di non pubblicare le informazioni ROMA. L'ipotesi di non pubblicare più le notizie sugli eventi sismici, avanzata dal direttore dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia Enzo Boschi, trova pareri discordanti tra gli esperti. I professionisti della scienza, quindi, si dividono tra chi è favorevole a un eventuale stop alla pubblicazione e chi invece, nel nome della divulgazione, preferirebbe che i cittadini continuassero a essere informati. «Quella di Boschi è una riflessione legittima, una domanda che è doveroso farsi», spiega infatti Mauro Rosi, ordinario di fisica del vulcanismo all'Università di Pisa, che presiede il congresso nazionale della Società geologica italiana apertosi ieri nella città toscana. Al convegno era giunto in mattinata il messaggio di Guido Bertolaso, capo dipartimento della Protezione civile, che aveva stigmatizzato l'affermarsi negli ultimi anni dei cosiddetti profeti di sventura. Bertolaso, inoltre, aveva tirato in ballo anche i mezzi di informazioni e gli effetti che gli organi di stampa generano attorno ad argomenti particolarmente delicati come i terremoti e la possibilità di prevedere calamità naturali di questo genere. Un terreno sdrucciolevole, che andrebbe affrontato in maniera più cauta. «Un po' per un difetto della comunità scientifica - ha detto Rosi - impreparata a un atto di trasferimento verso il grande pubblico del proprio fare, un po' perché spesso posizioni pseudoscientifiche sono più paganti dal punto di vista mediatico,si creano delle situazioni di disinformazione». Secondo il fisico, quindi, «l'informazione "cruda" generata dai sistemi di monitoraggio può indurre a interpretazioni distorte e ad esasperazioni. Di fronte a queste cose ci dobbiamo attrezzare per gestire in modo corretto l'informazione scientifica. Sia scienziati che mezzi d'informazione devono riflettere sul tema di per se molto delicato». Di parere diametralmente opposto, invece, Alessandro Cecchi Paone, conduttore televisivo di programmi di divulgazione scientifica. «Sono assolutamente contrario a quello che ha detto - spiega Cecchi Paone - conosco bene Enzo Boschi e apprezzo il suo lavoro ma credo che sia incorso in un grave infortunio». Per il noto conduttore, inoltre, la scienza appartiene a tutti e deve essere sempre divulgata, senza se e senza ma. Nel caso specifico dei terremoti, inoltre, Cecchi Paone spiega che la conoscenza dei cittadini sul tema può aiutare tanto in caso di catastrofi naturali. «La scienza non è legata a pochi ma è un sapere democratico - sostiene infatti Cecchi Paone - lo scienziato non è un sacerdote, ma è un detentore del sapere che deve fornire definizioni e mettere in grado ogni cittadino di interpretare le informazioni e di comprenderle nel modo più corretto possibile. In tutti i Paesi civili la conoscenza di tutte le informazioni, inoltre, è alla base delle concezioni più moderne della Protezione Civile che vede protagonisti e non passivi beneficiari i cittadini». C. G. © riproduzione riservata LE NECROLOGIE su IL SECOLO XIX si ricevono presso le agenzie di GENOVA: CENTRO Ufficio Abbonamenti de IL SECOLO XIX - Piazza Piccapietra, 23r - tel. 010 5388312; Agenzia viaggi EQUIPAGE - Via Brigata Liguria, 63r - tel. 010 5701151; FOCE Agenzia viaggi IL TEMPO RITROVATO - Via Finocchiaro Aprile, 15r - tel. 010 566209; SAN FRUTTUOSO Agenzia viaggi BUBBLE Via G. Torti, 226r - tel. 010 3519077; QUINTO Agenzia viaggi PGP - Via Quinto, 100r - tel. 010 3299774; SESTRI PONENTE Agenzia viaggi BIG APPLE - Via Vigna, 76r - tel. 010 6591912; VOLTRI Agenzia viaggi GRONDONA Via Camozzini, 5r - tel. 010 6135526 Argomento: NAZIONALE Pag. 65 Data: Il Secolo XIX 07-09-2010 «La Notte Bianca avràle stelle anche in cielo» le previsioni dei meteorologi per il fine settimana Oggi e domani attesi temporali, da venerdì torna il sole valerio arrichiello CHI AVEVA previsto una notte folle, all'insegna del divertimento può star tranquillo. La Notte Bianca 2010, in programma sabato prossimo, non sarà una notte di pioggia. A far da cornice a Dalla, De Gregori e gli altri ci sarà un magnifico cielo stellato. O almeno questo dicono i meteorologi. Sono tutti concordi: il maltempo che attraverserà la settimana è destinato a scomparire giovedì per lasciare spazio a un lungo weekend caldo e soleggiato. Le voci di una perturbazione in arrivo sulla Liguria, come riflesso dell'uragano tropicale Danielle avevano messo in allarme gli organizzatori. Perché puoi prevedere ogni minimo dettaglio, ma contro il maltempo puoi fare ben poco. I meteorologi, però, ci rassicurano. «Prima di tutto precisiamo che quello in arrivo non è un uragano - spiega Stefano Gallino del Centro Funzionale Arpal - ma solo una perturbazione di origine atlantica, tipica di questo periodo». «La perturbazione - prosegue Gallino - si manifesterà in due momenti. Martedì (oggi per chi legge ndr), la fase calda con piogge e venti di scirocco, mercoledì, quella fredda con temporali più intensi e un abbassamento delle temperature». Situazione rischiosa? «La stiamo monitorando, e abbiamo allertato la Protezione Civile, ma fortunatamente il blocco di alta pressione si è spostato dalla Grecia alla Scandinavia. Questo permetterà alla perturbazione di spostarsi verso l'Adriatico abbandonando velocemente la Liguria». In sostanza, come detto, Notte Bianca salva. Previsione confermata da Sergio Brivio di 3bMeteo.com: «Giovedì gli ultimi scrosci e poi da venerdì uscirà il sole, con temperature intorno ai 25-26 gradi». Possiamo fidarci? Beh visto che non c'è due senza tre abbiamo chiesto anche a Maurizio Corbella di Meteolive.it che sposa la linea dell'ottimismo: «Venerdì e sabato saranno due giornate stupende. Le poche nubi nelle ore centrali di sabato non dovranno preoccuparci. La temperatura notturna sarà intorno ai 20 gradi, condizioni perfette per una nottata all'aria aperta». Meglio così, perchéè ancora fresco il ricordo della Notte Bianca 2008, rovinata da un violento acquazzone. Migliaia di persone erano scese in strada ma erano state costrette ad abbandonare le piazze e a rifugiarsi in bar e pub. Proprio per evitare lo spauracchio temporale, si era pensato, nei mesi scorsi, di spostare l'evento a luglio o agosto, ma la scelta è caduta ancora su settembre. Un periodo caratterizzato da temporali, che annunciano l'arrivo dell'autunno e decretano la fine dell'estate. E anche quest'anno, come visto, le tempeste equinoziali (o più semplicemente, temporali di fine stagione) non si faranno attendere. Ma fortunatamente non toccheranno la notte dell'11. Pronti, dunque, a tirar fuori l'ombrello oggi e domani e a rimetterlo a posto venerdì. A proposito sapete chi ci garantirà il sole nel weekend? Dovremo ringraziare un "promontorio anticiclonico proveniente dal Nord Africa e diretto nell'Europa centrale". Promontori anticiclonici, blocchi di alta pressione e tempeste equinoziali. Termini tecnici a parte, ciò che conta è che sarà bel tempo. E che per una volta sarà sfatato il classico fantozziano della pioggia nel weekend. Qualche giorno di pazienza e poi tutti pronti a goderci la Notte Bianca. Sperando, ovviamente, di non essere smentiti. © riproduzione riservata il diluvio del 2008Due anni fa la festa fu rovinata da un acquazzone Aperte sino a venerdì 10 settembre 2010 in turno continuato pubblicati sul sito www.ordinefarmacistigenova.it : GENOVA CENTRO - orario 8,30 - 20: ZEREGA, via XXV Aprile 2 (t. 0102474321) - DE NEGRI, via Maragliano 12 (t. 010541826) - CAVOUR, piazza Cavour 42 (t. 0102466553) - CONTARDI, via Balbi 107 (t. 0102472108) - CASTELLETTO, corso Firenze 10 (t. 0102512665) - BENVENUTO, via Albaro 59 (t. 0103628368) N.B.: IMPORTANTE!: Nelle sotto elencate zone, dopo le 21,30, il rifornimento dei medicinali urgenti, redatti su ricetta medica, è a cura della VIGILANZA "VALBISAGNO"? tel. 010 3695200/01 (il servizio è gratuito): S.FRUTTUOSO - MARASSI - orario 8,30 - 20: LIGURE, via Bobbio 300 (t. 0108391020) - inoltre, con orario 8,30-13/15-19,30: SALUS, via Daneo 224 (t. 010822395) - SCANAVINO, corso Sardegna 233 (t. 010501373) Argomento: NAZIONALE Pag. 66 Data: Il Secolo XIX 07-09-2010 «La Notte Bianca avràle stelle anche in cielo» S.MARTINO - BORGORATTI - STURLA - QUARTO - orario 8,30 - 20: CENTRALE, via Quarto 23/27 (t. 010388321) - inoltre, con orario 8,30-12,30/15,30-19,30: S. ROCCO, via Borgoratti 123 (t. 010382788) QUINTO - NERVI - orario 8,30 - 20: GALLO, piazza Pittaluga 10 (t. 0103726334) VAL BISAGNO - orario 8,30 - 20: S. BERNARDO, via Mogadiscio 30/Q/R (t. 0108356630) - DAGNINO, via Struppa 146 I (t. 010809038) SAMPIERDARENA - orario 8,30 - 20: MODENA, via Buranello 240 (t. 0106459763) - S. GAETANO, via Rolando 61E/r (t. 0106469315) CORNIGLIANO - orario 8,30 - 20,30: VENZANO, piazza Massena 11 (t. 0106518077) SESTRI - orario 8,30 - 21,30: S. NICOLA, via Borzoli 19A (t. 0106512323) VAL POLCEVERA - orario 8,30 - 20,30: MOLINA, via Poli 56 (t. 010712014) - inoltre, con orario 8,30/12,30 -15,30/20,00: CENTRALE, via Pastorino 62 (t. 0107493444) - GARBARINI, via Canepari 179 (t. 0106456528) PEGLI - PRÀ - VOLTRI - orario 8,30 - 21,30: MARINI, via Opisso 188 (t. 0106981014)- inoltre con orario 8,30/12,30-15,30/21,30: GAMALERI, via Cordanieri 21 (t. 010665235) FARMACIE APERTE IN TURNO NOTTURNO (orario 19,30 - 8,30) GHERSI, corso B. Aires 18 (t. 010541661) (Corte Lambruschini) - PESCETTO, via Balbi 185 (t. 010261609) EUROPA, corso Europa 676 (t. 010380239) (dal lunedì al venerdì/sabato queste farmacie svolgono il servizio diurno con orario esposto al pubblico) FARMACIE DI TURNO Argomento: NAZIONALE Pag. 67 Data: Il Sole 24 Ore Online 06-09-2010 In Calabria il piano casa va in tandem con la Scia Maria Chiara Voci Il semaforo verde per chi vuole ingrandire o ricostruire un immobile, con un bonus di cubatura, in Calabria scatterà a metà ottobre, non appena saranno scaduti i 60 giorni concessi ai comuni per limitare l'applicazione delle misure straordinarie sul proprio territorio. La legge regionale n. 21/2010, approvata il 4 di agosto dal consiglio per recepire l'intesa Stato-regioni sul piano casa, è stata pubblicata sul supplemento straordinario n. 1 al Bur n. 15 del 16 agosto scorso, ed è entrata in vigore, con procedura di urgenza, il giorno successivo alla data di uscita del Bur. Per i prossimi due anni sarà così consentito mettere mano, in deroga alle norme fissate dai piani regolatori, al patrimonio edilizio esistente. Una possibilità che, in Calabria, riguarda i soli immobili a prevalente uso abitativo (almeno al 70%), ma che potrà essere applicata non solo alle case mono o bifamiliari e alle villette a schiera, ma anche ai condomini. A patto, naturalmente, che l'intervento riguardi l'intero fabbricato e non i singoli alloggi. Per quanto riguarda gli ampliamenti, la legge (che sulle percentuali segue fedelmente le linee guida nazionali) prevede incrementi in deroga ai Prg, fino al 20% della superficie lorda esistente. Gli aumenti sono permessi per i fabbricati fino a mille metri cubi e per un massimo di 200 metri cubi. Le demolizioni e ricostruzioni sono, invece, consentite nell'area originaria dell'edificio, con un premio di volumetria fino al 35 per cento. Per usufruire delle agevolazioni, è necessario certificare il rispetto delle norme sulle prestazioni energetiche, l'abbattimento delle barriere architettoniche, le costruzioni in zona sismica e l'installazione di impianti. Nell'esame di commissione, è stato inoltre inserito l'obbligo di uniformare, per gli ampliamenti, l'incremento volumetrico alle caratteristiche architettoniche dell'immobile preesistente. Per dare il via ai lavori, basterà presentare in comune la Scia, la segnalazione certificata di inizio attività o, in alternativa, la domanda di permesso di costruire. La Calabria è la prima regione a inserire, in una norma regionale, il riferimento esplicito al nuovo strumento, introdotto a livello nazionale con la manovra economica d'estate. Tutti gli interventi potranno essere realizzati solo da imprese in possesso dei requisiti di legge e in regola con il Durc, cioè con il versamento dei contributi. C'è poi la lista delle esclusioni: gli interventi straordinari non potranno, infatti, essere utilizzati in caso di edifici abusivi, immobili storici, con vincolo di inedificabilità o ubicati in zone a rischio idrogeologico. Non si potrà inoltre intervenire con incrementi di volumetria sugli edifici incompiuti, una realtà che costella il territorio dalla Calabria, a meno che non si intenda completare una volta per sempre l'immobile. È consentito utilizzare il bonus per le sostituzioni anche su fabbricati in corso di riedificazione, non ancora ultimati: la legge specifica anche che le demolizioni e ricostruzioni con premio non dovranno dare origine a nuovi scheletri di case e l'agibilità sarà certificata solo se, insieme alla documentazione di chiusura lavori, sarà depositato l'archivio fotografico dell'opera. Potranno, infine, rientrare nel piano casa gli immobili che contengono unità abitative e sono stati condonati, a patto che la sanatoria sia già stata ottenuta prima della presentazione della Scia: la volumetria sanata sarà utile ai fini dei computi per le sostituzioni. Al di là delle misure che ricalcano l'intesa nazionale, il piano casa della Calabria prevede la possibilità di intervenire su seminterrati e sottotetti: se le coperture contengono amianto dovranno essere sostituite. Per favorire il rinnovamento urbano, i comuni potranno, infine, individuare edifici anche non residenziali, ma che deturpano il paesaggio, da demolire e ricollocare altrove. Il bonus di cubatura è del 30%, elevabile di un ulteriore 5% in caso di raggiungimento di autosufficienza energetica. © RIPRODUZIONE RISERVATA Argomento: NAZIONALE Pag. 68 Data: Il Sole 24 Ore 07-09-2010 Il maxi assegno a de Lise È la vendita di una casa Il presidente del Consiglio di stato. L'avvocato Scoca ha versato 250mila euro Il maxi assegno a de Lise «È la vendita di una casa» Marco Ludovico ROMA. «Lunardi lo conosco da trent'anni, quando ero capo di gabinetto di Giovanni Goria e lui un giovane ingegnere. Ma non sono mai stato il suo consigliere giuridico». E i 250mila euro sul suo conto bancario sono «il parziale provento di una compravendita immobiliare fatta per atto pubblico». Pasquale de Lise, presidente del Consiglio di stato, smentisce su tutta la linea le dure ipotesi d'accusa che affiorano dall'inchiesta di Perugia sul G-8. Come la segnalazione della Banca d'Italia, all'esame dei pubblici ministeri Sergio Sottani e Alessia Tavarnesi, che in realtà riguarderebbe, secondo de Lise, «uno degli assegni relativi alla vendita di una mia casa all'Argentario in favore della figlia di Scoca (un avvocato ammini-strativista, ndr) avvenuta con un atto notarile a fine giugno 2009». Aggiunge che «tutto risulta agli atti» della vendita dell'immobile, per un totale di «circa un milione di euro» e in comunicato stampa fornisce persino gli estremi dell'assegno. Insomma: il polverone sospetto sui 250mila euro è, per il magistrato amministrativo, «un equivoco». Ma de Lise fa sapere che intende chiarire al più presto con i pm di Perugia la sua posizione. Su questo, come su altro. L'altro capitolo spinoso, infatti, riguarda il ruolo del genero, l'avvocato Patrizio Leozappa. Secondo le carte dell'inchiesta,Leozappa avrebbe avuto un ruolo quantomeno opaco e dubbio in un contenzioso al Tar del Lazio, dove de Lise è stato presidente, per l'appalto del nuovo teatro di Firenze. Perchè Emiliano Cerasi, titolare dell'impresa Sac affidataria dei lavori, in una telefonata intercettata dai Ros con il provveditore Fabio De Santis mostra timori sul ricorso fatto dalla Giafi di Valerio Carducci e dice: «Io metterò Patrizio» intendendo Leozappa. In realtà Leozappa non fu il legale della Sac anche se, notano gli investigatori, lo furono i colleghi dello studio associato in via Bocca di Leone. Il presidente del Consiglio di Stato respinge poi «nel modo più assoluto» l'idea di essere stato consigliere o parte in causo dell'acquisto, da parte dell'ex ministro Piero Lunardi, di un immobile di pregio in via dei Prefetto di proprietà di Propaganda Fide, di cui de Lise è «consultore». Spiega al Sole 24 Ore: «Primo, io non faccio l'agente immobiliare. Secondo, essere consultore significa fornire parere di ordine generale su questioni di bilancio, finanziarie, giuridiche. Nulla che riguardi la gestione, meno che mai singoli casi». De Lise, il "padre" del codice degli appalti, non fa poi mistero di conoscere «da una vita» Angelo Balducci, il potente presidente del consiglio dei Lavori Pubblici finito al centro dell'inchiesta G-8 e oggi agli arresti domiciliari. «Mai avrei immaginato ciò che poi ho letto sui giornali. Sul mio cellulare ho ancora i suoi numeri. Dietro Balducci c'era una catena infinita di rapporti di prestigio e di grande livello: Quirinale, Camera e Senato, Palazzo Chigi, tutti i ministeri. Dico solo, e non è una frase di circostanza, che occorre solo avere fiducia nella magistratura». E sarebbe poi «del tutto infondata» l'ipotesi di collegare l'alto magistrato amministrativo all'appartamento di Propaganda Fide dato al capo della Protezione civile, Guido Bertolaso. Nel 2003 Bertolaso soggiornò per un periodo, per esigenze personali, in un seminario di Propaganda, struttura che dovette però presto lasciare essendo gli orari inconciliabili con le sue esigenze di lavoro. Fu quindi un altro consultore della congregazione, il professor Francesco Silvano, a trovare al capo della Protezione civile un appartamento in affitto in via Giulia. Ma di tutto questo, sostiene de Lise, «posso giurarlo sui miei figli, non so nulla». © RIPRODUZIONE RISERVATA LA DIFESA «È tutto un equivoco. La compravendita immobiliare risulta in un atto pubblico». E su Propaganta Fide: «Sono solo un consultore» Argomento: NAZIONALE Pag. 69 Data: 07-09-2010 Il Sole 24 Ore Dal grande futbol alla miniera Los 33. I volti, le storie Dal grande «futbol» alla miniera Roberto Da Rin COPIAPÒ. Dal nostro inviato L à sotto, intrappolati a 700 metri di profondità, ci sono minatori, minatori esperti, carrellisti, meccanici e addetti agli esplosivi. Tutti di qui, della regione di Atacama. Famiglie povere, destini segnati dalla fatica. Per la verità uno di loro ce l'aveva fatta.Franklin Lobos, classe 1957, una passione per il futbol, è stato un centrocampista di razza. Ha militato nelle migliori squadre cilene e ha giocato con la maglia de la roja, la nazionale. Ha appeso le scarpe al chiodo nel 1995, poi la vita l'ha portato in miniera: autista, nelle viscere della terra. Trasportava materiali dall'occhio della miniera fino a su, in superficie. Una storia incredibile, la sua. Impossibile immaginare qualcosa di simile per uno dei nostri azzurri. Franklin non ha accettato affari torbidi né lavori da testimonial, ha deciso di lavorare sotto terra per mille dollari al mese, pochi ma sufficienti per pagare l'università alle sue figlie, Claudia e Carolina. Tutti i giorni su e giù tra i tunnel della montagna maledetta. Il fratello Abraham, al campamento Esperanza, è un tipo ruvido, di poche parole. «Franklin es un hombre onesto» . Più loquace Ivan Zamorano, ex attaccante di Inter e Real: «Le sue punizioni erano micidiali, sapeva dare un effetto imprevedibile, un vero campione». Lo chiamavano el mortero magico , il mortaio magico. Prima ancora el bombardero de Atacama , quando nel 1985, grazie ai suoi gol, spinse il Cobresal, (rame e sale) una squadretta, ai vertici del campionato cileno, consentendole di partecipare alla Coppa Libertadores, la Champions League sudamericana. Di fans a ne aveva a migliaia, Lobito, questo il diminutivo, per il suo fisico minuto. Chissà come rivede la sua vita, in queste lunghe settimane. Un tempo zoomato dai fotografi mentre calcia una punizione, poi un lavoro infame, buio e fuliggine. Ora durante quest'attesa interminabile, ancora sotto i riflettori. Questa volta una webcam, calata negli inferi della terra dalla protezione civile cilena. Lobito ci mette davanti il suo simpatico faccione e fa sapere alle sue adorate figliole di star bene. Sono in tanti ad aspettarlo, soprattutto qui. Sì perché quando può, la domenica, scende ancora in campo con i dilettanti del Comercio de Copiapò. Non è proprio uno stadio: niente erba, due porte e una tribuna strappate al deserto di Atacama. Fuerza mortero! Per te un pensiero in punta di piedi. © RIPRODUZIONE RISERVATA Argomento: NAZIONALE Pag. 70 Data: 07-09-2010 La Stampa "Non daremo più notizie sui terremoti" L'ACCUSA BLACK OUT “Non daremo più notizie sui terremoti” L'Istituto di geofisica e vulcanologia: “C'è chi fa loschi affari con i nostri dati” «Siamo usati per trarre conclusioni che non stanno né in cielo né in terra» «Pronti a oscurare il sito per non dare una mano ai profeti di sventura» D'ora in avanti, prima di diffondere qualunque informazione riguardo ai terremoti, l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ci andrà con i piedi di piombo, non per reticenza - beninteso - ma perché questi dati sono sensibili, e affidati al sistema dei mezzi di informazione, che non sempre ha gli strumenti per analizzarli adeguatamente, generano solo panico, allarme, disinformazione e perfino qualche guaio giudiziario, come è accaduto proprio al presidente dell'Ingv, Enzo Boschi. Ed è stato proprio quest'ultimo a prendere questa decisione, facendo eco a un invito che il sottosegretario alla protezione civile Guido Bertolaso, ha formulato nel suo intervento al congresso della Società geologica italiana. «Leggo come segno negativo - ha detto Bertolaso - l'affermarsi di profeti di sventura al posto di chi ha scelto la scienza della terra come ragione di vita, il prevalere dell'urlo sul ragionamento, il sovrabbondare dell'emozione suscitata con i metodi mediatici contemporanei rispetto all'affievolirsi delle voci che ragionano, studiano, analizzano e apprestano soluzioni». Avanza, insomma, una genia di ciarlatani che fa d'ogni erba un fascio e suscita una gazzarra mediatica intorno a valutazioni scientifiche che solo nei laboratori trovano la giusta interpretazione. Per cui è meglio regolarsi prima di parlare, consiglia il sottosegretario, soprattutto se si fa balenare l'ipotesi di un terremoto in arrivo. «Sono d'accordissimo con Bertolaso: in Italia c'è troppa gente che fa chiacchiere sui terremoti» ha commentato Enzo Boschi, il quale ha perfino il sospetto che ci sia in giro qualche «falso profeta di terremoti che utilizza dati falsati a scopo di lucro». In che senso? «Li venderebbe - taglia corto Boschi - Stiamo verificando questa informazione e nel caso trovassimo riscontri siamo pronti a procedere legalmente contro questi mercanti». E comunque, a scanso di equivoci, il numero uno dell'Ingv ci penserà due volte prima di divulgare via web (cosa che avviene ancora oggi da parte del suo istituto) i dati sulle zone a rischio terremoto, sulle scosse che vengono registrate e rese note. «Noi in passato abbiamo deciso di informare attraverso il sito web sulle scosse in tempo reale, ma queste cose vengono interpretate in maniera assurda. Stiamo quindi pensando - ribadisce Boschi - di interrompere questo flusso di informazioni. Troppi profeti di sventura utilizzano i dati per scopi più strani». Boschi ha anche ricordato che l'Istituto di Geofisica, con la collaborazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha prodotto la mappa della pericolosità sismica in Italia che è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale e su questa mappa sono indicate le zone più pericolose. «A questo punto non c'è da discutere - ha continuato Boschi - ci sono zone a rischio, bisogna verificare se gli edifici già costruiti possono reggere ad un'attività sismica. Il problema del terremoto va risolto una volta per tutte in Italia lavorando sulla prevenzione. In questo modo si rilancia anche l'occupazione e l'attività edilizia costruendo nove abitazioni a prova di terremoto o ristrutturando quelle che si possono ristrutturare e renderle sicure». Argomento: NAZIONALE Pag. 71 Data: 07-09-2010 La Stampa Per la frana di Ligge il Comune "litiga" con l'impresa edile BOISSANO PROBLEMA CHE DURA DA 2 ANNI Per la frana di Ligge il Comune “litiga” con l'impresa edile Il Comune va ai ferri corti con l'impresa edile impegnata nei lavori per la frana in via delle Ligge, dove le speranze degli abitanti sono appese alle decisioni di Provincia e Regione. Sono appena trascorsi due anni dal pomeriggio di giovedì 4 settembre 2008, quando il terreno di via Rive si è abbassato improvvisamente di alcuni metri, ma per gli inquilini dei palazzi la situazione è rimasta drammatica. L'amministrazione boissanese sta lottando a livello politico per ottenere i finanziamenti necessari a mettere in sicurezza il versante, ma ai problemi economici si è recentemente aggiunta una diatriba legale. I proprietari di alcuni alloggi, danneggiati dal cedimento, hanno chiesto il risarcimento dei danni alla ditta impegnata nella costruzione di alcune villette a pochi metri dal punto dello smottamento. I titolari dell'azienda hanno chiamato in causa il Comune, ritenendolo responsabile del crollo. La giunta del sindaco Rita Olivari nega categoricamente le accuse e contesta invece alla ditta la mancata realizzazione di alcune opere previste nell'accordo successivo alla frana. In via delle Ligge persistono disservizi legati alla segnaletica, all'illuminazione, all'asfalto e ai marciapiedi. La risoluzione dei disagi è diventata ancora più complessa da quando si è aperto il contenzioso giudiziario. Qualche segnale di speranza è arrivato nei giorni scorsi, quando il Comune ha ottenuto dalle autorità di controllo la variante urbanistica per il riconoscimento della frana in corso. Dopo l'approvazione della modifica, il primo cittadino ha subito scritto a Claudio Burlando e Angelo Vaccarezza (presidenti di Regione e Provincia) per chiedere un finanziamento in conto capitale per opere di somma urgenza. «Il nostro impegno non è mai calato, anche se in alcuni momenti non è stato visibile. Se gli enti superiori non ci daranno ascolto, faremo sentire la nostra voce in ogni modo possibile», assicura Rita Olivari. \ Argomento: NAZIONALE Pag. 72 Data: 07-09-2010 La Stampa Il silenzio? sbagliato e impossibile Piero Bianucci Il silenzio? sbagliato e impossibile Mettere il silenziatore alle notizie sull'attività sismica per evitare allarmi ingiustificati e anche speculazioni di «falsi profeti»: è l'idea avanzata da Enzo Boschi, presidente dell'Istituto nazionale di geofisica, d'accordo con Guido Bertolaso, capo della Protezione Civile. Ma è lecito? Ed è possibile? In entrambi i casi la risposta è no. Non è lecito perché essere informati è un diritto essenziale, tanto più se c'è di mezzo un rischio e l'ente che ha le informazioni è pubblico. Non è possibile perché nell'era di Internet le notizie filtrerebbero comunque, e allora sì, sarebbero del tutto fuori controllo. Però Boschi pone un problema reale. La notizia scientifica richiede un forte senso di responsabilità. Non solo nel caso del rischio sismico. Lo stesso discorso vale per epidemie, incidenti chimici o nucleari, persino per nuove terapie (mai diffondere illusioni: si pensi a Di Bella e alla sua cura anticancro). La probabilità che l'attuale sciame sismico sfoci in un terremoto del grado 5,5 sulla scala Richter è dello 0,1 per cento. Poco, certo, ma non si muore allo 0,1 per cento: la catastrofe è un evento del tipo tutto o niente. Come le improbabilissime vincite al Superenalotto. La scienza è fatta di sfumature, farle percepire è un problema culturale. Dunque informazione sì, ma intelligente e attenta alla psicologia della popolazione coinvolta. Il referto dell'elettrocardiogramma deve dire tutto: al medico il compito di mediarne l'esito al paziente. Argomento: NAZIONALE Pag. 73 Data: La Stampa 07-09-2010 Frana tiene in scacco due paesi PROTESTE. APPALTO DA RIFARE L'assessore Moro: «Contatteremo le altre ditte in lizza e l'auspicio è di fare in fretta» [FIRMA]RODOLFO CASTELLARO LU MONFERRATO Raffica di proteste per la situazione in cui si trova la provinciale 70, Quargnento-Mirabello, interrotta da circa cinque mesi a causa di una frana, verificatasi tra Lu e Mirabello, lungo un tratto di un chilometro e mezzo. I lavori di consolidamento, per un importo di 330 mila euro, avviati dalla Provincia il 19 aprile scorso, avrebbero dovuto terminare il 7 luglio, ma hanno subìto interminabili rinvii sino ad interrompersi del tutto. Erano affidati all'impresa San Calogero srl di Stradella (Pavia), che ha incontrato grosse difficoltà. «Alla fine abbiamo revocato il contratto d'appalto ma il ritardo a quyel punto è stato inevitabile - spiega l'assessore provinciale ai Lavori pubblici, Graziano Moro -: ora stiamo esaminando una via d'uscita dall'impasse che si è verificato e l'auspicio è di risolvere questa problematica situazione in tempi brevi». Intanto i disagi sono all'ordine del giorno per chi deve abitualmente percorrere per lavoro o altri motivi la provinciale: «Per noi, il problema principale è la realizzazione dell'area parco programmata in quella zona - sottolinea il sindaco di Mirabello, Luca Gioanola -: il cantiere doveva partire da tempo ma è bloccato appunto perché non si riesce ad arrivare all'apertura della strada, che sta slittando di mese in mese». Per Lu Monferrato i guai sono anche più grossi. «Per fortuna siamo riusciti a tenere aperto il collegamento con frazione Martini - ricorda il sindaco Valerio Ribaldone - tuttavia, le tradizionali manifestazioni di settembre, programmate nel nostro centro, subiranno pesanti condizionamenti. Non solo, tra breve riaprirà la scuola e lo scuolabus deve recarsi sino ad Occimiano, facendo il giro da Conzano». Una situazione dai risvolti pesanti, appunto per i condizionamenti alle varie future manifestazioni, che trova vasta eco nei volontari della Pro loco. «Abbiamo in programma la festa dell'uva e il principale collegamento con il Casalese è bloccato - sbottano gli aderenti - e pensare che i lavori erano iniziati a primavera. Cose da terzo mondo». Pungente anche Alessandra Trisoglio, direttore responsabile del mensile locale Al Pais d' Lu: «Qui la gente non ne può più, anche perché c'è un precedente, ossia la chiusura della provinciale per San Salvatore durata dieci mesi (dal febbraio al dicembre 2009; ndr)». Non le manda a dire neppure il vice sindaco, Salvatore Di Carmelo, famoso per le sue battaglie in favore dell'ospedale di Valenza: «Ho esaurito la pazienza, se non vedrò la strada riaprire in tempi brevissimi, attuerò una delle mie manifestazioni di protesta, magari di fronte alla Provincia». L'assessore Graziano Moro ribadisce il suo impegno: «Stiamo già esaminando la disponibilità delle altre ditte, che erano in graduatoria per l'appalto, altrimenti cercheremo una soluzione più celere». Intanto la gente s'aggiusta, rimossi gli sbarramenti sul lato destro della carreggiata, passa con l'auto, anche non è in sicurezza e manca l'asfalto. Argomento: NAZIONALE Pag. 74 Data: La Stampa 07-09-2010 Sarah, appello a Napolitano "Più uomini per ritrovarla" TARANTO, LA MADRE DELLA QUINDICENNE SI RIVOLGE AL COLLE Sarah, appello a Napolitano “Più uomini per ritrovarla” Ieri il ritorno a scuola dei compagni dell'Alberghiero: il suo banco era vuoto La ragazza scomparsa in un tema: voglio fuggire di qui [FIRMA]CARMINE FESTA TARANTO «Sono una madre disperata, rivolgo un appello al presidente della Repubblica perché mi aiuti a ritrovare mia figlia». Concetta Serrano, la madre di Sarah Scazzi, 15 anni, scomparsa da 11 giorni da Avetrana nel Tarantino, ha rivolto la sua speranza al capo dello Stato. Chiede più ricerche in una zona che lei stessa definisce insidiosa perché ricca di insenature. La ragazzina non si trova. Tutte le piste battute finora non hanno portato a nulla. Ieri è caduta anche la speranza che una telecamera della sede di Avetrana della Protezione civile potesse aver visto qualcosa. L'obiettivo è stato installato in via Sanzio, una tra le ultime strade percorse a piedi dalla quindicenne, ma è puntato verso il paese. Dal ministero dell'Interno assicurano che ogni sforzo per rendere più efficace le ricerche viene compiuto in queste ore. E che nulla sarà lasciato intentato fino a quando il caso non sarà risolto. Ma di Sarah nessuna traccia. Dalle ricerche spunta un tema in classe composto dall'alunna dell'Alberghiero di Maruggio nel quale Sarah scrive: «Ciao mi chiamo Sarah. Non vedo l'ora di andare via da questo paese. Con mia madre non ho un buon rapporto. E' fredda. Forse perché è stata adottata. Io ci litigo ogni giorno». Più avanti è ancora Sarah a definire «conflittuale» il rapporto con mamma Concetta. Dallo scritto della quindicenne emerge oltre alla conflittualità con i genitori, anche il grande amore verso suo fratello e la voglia di viaggiare, di abbandonare quanto il paese. Le ricerche continuano senza sosta e intanto a Maruggio la classe II A dell'Alberghiero frequentata da Sarah ha iniziato l'anno scolastico senza di lei. Primo banco vuoto e messaggi con la speranza che la ragazzina possa tornare presto tra i suoi compagni. Una speranza alla quale provano a dare corpo gli investigatori. Il commissario straordinario per le persone scomparse sta coordinando tutte le ricerche e le possibili ipotesi che possano dare una risposta alla domanda: perché Sarah è sparita? Undici giorni sembrano una eternità in via Verdi dove la famiglia non si dà pace e gli amici continuano ad arrivare nella speranza di avere qualche segnale. La comunità di Facebook è ricca di profili in cui gli amici di Sarah chiedono a tutti notizie della ragazza scomparsa. Nessuno sa ancora perché la quindicenne uscita di casa giovedì 26 agosto alle 14,30 con maglietta e pantaloncini rosa e con il telo da mare per andare in spiaggia con sua cugina Sabrina non sia mai arrivata al lido dove lei stessa affidava ai suoi coetanei sogni ed aspirazioni proprie di una studentessa che progetta il suo futuro. Argomento: NAZIONALE Pag. 75 Data: La Stampa 07-09-2010 C'è il permesso di costruire 90 alloggi nella ex centrale GIUNTA OGGI LA RINUNCIA UFFICIALE ALLA SEDE DELLA BANCA D'ITALIA PER INCASSARE 5,4 MILIONI Campus di Legino C'è il permesso di costruire 90 alloggi nella ex centrale Oggi il Cima all'esame dell'Onu per diventare Scuola Internazionale Il Comune ha concluso la pratica per Lavagnola dopo 15 anni [FIRMA]ERMANNO BRANCA SAVONA Il Comune ha rilasciato il permesso di costruire all'Arte per il recupero dell'ex centrale di Lavagnola. Intanto oggi la giunta ratifica l'incasso di 5,4 milioni per la rinuncia alla sede della Banca d'Italia mentre il Consiglio comunale è stato fissato al 16 settembre per approvare la pratica di Parco Doria. Centrale Lavagnola Verranno realizzati quasi 90 alloggi nell'ex centrale elettrica di Lavagnola. Il Comune ha rilasciato all'Arte il permesso di costruire che rappresenta l'ultimo passaggio di una pratica urbanistica durata quasi 15 anni. Nella vecchia centrale, infatti, c'era da smaltire il Pcb, una sostanza inquinante residuo di decenni di lavorazione. L'Arte con l'avvio dei lavori potrà colmare in parte il grave fabbisogno di alloggi. Banca d'Italia Oggi la giunta ratificherà la rinuncia del Comune ai diritti sull'ex sede della Banca d'Italia e l'amministrazione incasserà 5,4 milioni per riequilibrare il bilancio. Parco Doria E' stato fissato il 16 settembre il Consiglio per l'approvazione del progetto dell'insediamento produttivo di Parco Doria. Il piano è stato bocciato dalla III Circoscrizione ma in Consiglio la maggioranza dovrebbe votare compatta a favore. Monticello Ieri mattina ennesimo vertice fra il sindaco Berruti e la società Opere sociali servizi che gestisce le case di riposo dell'ente benefico. Si è parlato dei lavori per ultimare la Rsa che ammontano a 190 mila euro. Il Comune, avendo già sborsato 450 mila euro di costi aggiuntivi, vuole che l'impegno sia suddiviso con le Opere sociali e la fondazione Bagnasco. Stamattina varcherà la soglia del Campus di Legino il vice sottosegretario delle Nazioni Unite per i rischi naturali Margaretha Walstrom, in visita alla fondazione Cima, il Centro Internazionale in Monitoraggio Ambientale che ha sede in via Magliotto. In realtà, non si tratta solo di una visita ai moderni laboratori dove lavorano 52 esperti, ma una verifica del livello acquisito per riconoscere alla fondazione la prestigiosa qualifica di «Scuola internazionale». Un riconoscimento importante, che potrebbe aprire nuovi scenari e contatti ai ricercatori del Campus, già impegnati in numerose missioni in tutto il mondo. Lo staff del presidente Franco Siccardi ha appena consegnato una ricerca sulla prevenzione di disatri idrogeologici alla protezione civile pakistana, accoglie periodicamente gruppi di esperti per corsi di aggiornamento e il 13 settembre terrà una conferenza sulla prevenzione di incendi e inondazioni all'Expo di Shangai.\ Argomento: NAZIONALE Pag. 76 Data: 07-09-2010 La Stampa La strada gippabile per collegare Cannero Riviera alla frazione Oggiogno, isolata assieme a Donego d... La strada gippabile per collegare Cannero Riviera alla frazione Oggiogno, isolata assieme a Donego dopo la frana caduta a gennaio sulla provinciale, è stata conclusa a luglio ed ora verrà asfaltata. Il via libera è arrivato dalla giunta provinciale dopo l'autorizzazione da parte della Sovrintendenza ai beni ambientali. I lavori, che saranno affidati alla ditta che si è occupata della costruzione della gippabile, dovrebbero iniziare lunedì e concludersi entro una settimana. Argomento: NAZIONALE Pag. 77 Data: La Stampa 07-09-2010 Si riapre la querelle tra il merluzzo e il coccolato NOVI LIGURE ANNIVERSARIO CASALE VIABILITA' All'interno Si riapre la querelle tra il merluzzo e il coccolato Outlet, in dieci anni ha rivoluzionato il commercio Denunciati 5 ultras Stadio off limits per almeno 3 anni Da 5 mesi una frana divide Lu e Mirabello I lavori sono fermi Gino Fortunato SERVIZI Roberto Saracco Rodolfo Castellaro Argomento: NAZIONALE Pag. 78 Data: 06-09-2010 La Stampaweb Valanga di fango su un autobus Morti e dispersi in Guatemala 6/9/2010 (7:15) - MALTEMPO Valanga di fango su un autobus Morti e dispersi in Guatemala La popolazione in fuga dalla violenta ondata di maltempo MULTIMEDIA FOTOGALLERY Inferno di fango in Guatemala: morti e dispersi condividi Allarme per le piogge torrenziali CITTÀ DEL GUATEMALA Una valanga di fango ha travolto ieri un centinaio di soccorritori che, in Guatemala, stavano cercando di portare in salvo i passeggeri di un autobus rimasto intrappolato per una precedente frana dovuta alle forti piogge che da giorni stanno imperversando sul paese centro americano. Secondo la protezione civile, a livello nazionale i morti accertati tra sabato e domenica sono almeno 40. Non è ancora possibile stabilire invece quale sia il bilancio di quanto avvenuto ieri al 171/mo chilometro dell'autostrada Panamericana nella regione montagnosa nella parte orientale del paese, dove due giganteschi smottamenti hanno travolto in successione un autobus e altri autoveicoli e poi quanti erano accorsi sul posto per prestare aiuto. Sul loro destino non si sa niente di preciso. Le autorità parlano di 40 dispersi a livello nazionale mentre alcuni testimoni assicurano che un centinaio di uomini sono stati letteralmente sepolti dalla seconda colata di fango. Finora sono stati recuperati 22 cadaveri. Sono una trentina le colate di fango che negli ultimi due giorni si sono abbattute sulla carreggiata della Panamericana. Nella giornata di sabato, all'81/mo chilometro, era stato investito da uno smottamento un altro autobus e in questo caso i morti erano stati 12. Il presidente Alvaro Colon ha parlato di «tragedia nazionale» ed ha decretato lo stato d'emergenza lanciando un drammatico appello alla comunità internazionale. «Solo in questo fine settimana abbiamo patito danni paragonabili a quelli causati dalla tempesta tropicale Agatha - ha detto - Non abbiamo mezzi nè fondi per far fronte ad un'altra catastrofe come quella in così poco tempo». Quanto accaduto ieri sulla Panamericana, secondo il racconto di vari testimoni, sembrava tratto da un "disaster movie". La valanga di fango che ha travolto l'autobus ha investito anche altri veicoli. Alcuni sono stati spinti in un burrone ai margini dell'autostrada e dopo un volo di 250 metri sono precipitati in un torrente in piena, che li ha trascinati via assieme agli occupanti. Quattro membri della stessa famiglia, inoltre, sono morti poco lontano quando la loro abitazione è stata sepolta da un'altra frana. Tutta la regione è stata resa estremamente instabile dal punto di vista geologico a causa del disboscamento eccessivo che ha visto la rimozione degli alberi lungo i pendii. La tempesta tropicale Agatha aveva colpito il Guatemala nel maggio scorso provocando la morte di 165 persone e danni per oltre un miliardo di dollari. I danni attuali, secondo il presidente Colon, ammontano già a quasi mezzo miliardo di dollari. Gli alluvionati senzatetto sono 40 mila e altre 10 mila persone sono state costrette a abbandonare le loro case per motivi precauzionali. Le previsioni infatti non sono buone. I metereologi si attendono ancora piogge torrenziali, con l'ondata di maltempo che solo tra qualche giorno si sposterà verso il Pacifico. Argomento: NAZIONALE Pag. 79 Data: Vita non profit online 06-09-2010 . La Russa:«No a moschee e case per i rom». La Russa:«No a moschee e case per i rom». di Redazione - pubblicato il 06 Settembre 2010 alle 15:12 Sono le richieste dell'assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e polizia locale della Lombardia al ministro Maroni No alla costruzione di moschee a Milano e un invito al ministro dell'Interno, Roberto Maroni, a non "diventare un agente immobiliare che favorisce l'assegnazione della casa ai rom". Queste le richieste dell'assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e polizia locale della Lombardia, Romano La Russa, in vista dell'incontro programmato per domani dal ministro Maroni con il Prefetto di Milano per fare il punto sul tema della sicurezza. "Rispetto della legalita', sia che si parli di rom - specifica La Russa - sia per quanto concerne il diritto di culto, sia che la materia sia l'immigrazione. Non devono essere penalizzati i cittadini italiani che da sempre vivono in questo Paese e che allo Stato italiano versano regolarmente le tasse". L'assessore inoltre chiede al ministro Maroni di "convincere il prefetto, a rivedere il piano di assegnazione delle case popolari ai nomadi, proponendo politiche che non siano discriminatorie per nessuno ma che abbiano al centro di ogni intervento un'attenzione per chi ha sempre rispettato la legge". "Per quanto riguarda la realizzazione di una moschea a Milano - conclude il coordinatore provinciale del Pdl - il diritto di culto e' sancito dalla Costituzione e quindi va garantito, ma nel rispetto della legge e della sicurezza. Troppo spesso i centri islamici si sono rivelati luoghi in cui terroristi o potenziali terroristi hanno trovato terreno fertile. Senza poi dimenticare che questo tipo di garanzia dovrebbe trovare riscontro in un principio di reciprocita'". Argomento: NAZIONALE Pag. 80 Data: WindPress.it 06-09-2010 DUE EVENTI SISMICI TRA PUGLIA E BASILICATA 06-09-2010 FONTE : PROTEZIONE CIVILE ARGOMENTO : SICUREZZA/PROTEZIONE CIVILE, ENTI/ P. A./ ISTITUZIONI INFORMAZIONI PER LA STAMPA A CURA DI :PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI - DIP. DELLA PROTEZIONE CIVILE REFERENTE UFFICIO STAMPA :Ufficio Stampa TEL.0668201 [email protected] Due eventi sismici tra Puglia e BasilicataDue scosse sismiche, a distanza di pochi minuti luna dallaltra, sono state lievemente avvertite dalla popolazione tra le province di Bari e Matera. Le localit prossime allepicentro sono Altamura e Santeramo (BA) e Matera . Dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile non risultano danni a persone o cose.Secondo i rilievi registrati dallIstituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia il primo evento sismico stato registrato alle ore 20.05, con una magnitudo di 1.9, il successivo alle 20.22, con una magnitudo di 2.3. Argomento: NAZIONALE Pag. 81 Data: 06-09-2010 l'Unità.it Terremoto, la rivolta dei geologi Boschi: Pronto al black-out dei dati Terremoto, la rivolta dei geologi Boschi: «Pronto al black-out dei dati» L'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia potrebbe smettere di informare sui terremoti in Italia per evitare che i dati vengano fraintesi o addirittura manipolati. Lo dice il presidente Enzo Boschi, ce ce l'ha «con i giornalisti» per colpa dei quali «ormai non si capisce più niente». «Noi mettiamo tutto sul sito e abbiamo visto sui giornali che ci sarebbero addirittura documenti riservati dell'Ingv con i quali si fanno valutazioni statistiche: ma vogliamo scherzare», spiega - «poi ci sono pure vari pseudosismologi accreditati dai giornalisti che vanno a dire in giro le nostre stime». Insomma «non si capisce più niente e potremmo smettere di informare sulle scosse. Ancora non ho deciso, la cosa è un pò delicata e devo sentire la Protezione civile, ma forse smettiamo di informare e restiamo nel mistero: spegnamo il sito e tra 15/20 giorni ci riparliamo. Bertolaso ha detto delle cose molto giuste» sui "profeti di sventura", conclude Boschi, «ma la colpa è anche dei giornalisti: noi per primi ci sentiamo deficenti leggendo i giornali che parlano di noi, figuriamoci gli altri». 06 settembre 2010 Argomento: NAZIONALE Pag. 82 Data: 06-09-2010 l'Unità.it Guatemala: almeno 42 i morti a causa di maltempo e frane A quattro mesi dal passaggio della tempesta tropicale Agatha, che provocò la morte di 165 persone, il Guatemala è precipitato in un nuovo incubo. Una valanga di fango ha travolto sabato un centinaio di persone che stavano cercando di portare in salvo i passeggeri di un autobus rimasto intrappolato per una frana precedente. L'ultimo bilancio fornito dalle autorità locali è di 38 morti, 23 dispersi: ma oltre 40.000 cittadini sono rimasti coinvolti ed hanno subito conseguenze più o meno gravi. «È una tragedia nazionale. Ci sono stati danni comparabili a quelli di Agatha», ha dichiarato ieri il presidente Alvaro Colom, facendo riferimento alla tempesta tropicale del mese di maggio. Il capo dello stato ha decretato lo stato d'emergenza poiché il paese «non ha fondi per far fronte a un'altra catastrofe come quella di Agatha». Secondo Colom, servirà almeno mezzo miliardo di dollari per affrontare la situazione. I lavori di ricerca di una ventina di persone, che sarebbero sepolte sotto il fango, si sono interrotte a causa della pioggia, che è tornata a battere su tutto il territorio. Troppo elevati, secondo i soccorritori, i rischi di nuove frane e smottamenti. «L'area non è sicura. È possibile che si producano nuove frane sulla collina», ha confermato Mario Cruz, portavoce dei volontari dei vigili del fuoco. 06 settembre 2010 Argomento: NAZIONALE Pag. 83 Data: 07-09-2010 marketpress.info TRENTO: AL VIA I LAVORI PER LA ROTATORIA DI MARCO SARÀ ANCHE REALIZZATO IL NUOVO ACCESSO ALLA SEDE DELLA PROTEZIONE CIVIL E Martedì 07 Settembre 2010 Trento, 7 settembre 2010 - Alla presenza dei funzionari del Servizio infrastrutture stradali e ferroviarie, del direttore lavori ing. Antonio Lotti, dei rappresentanti del comune e della ditta che s´è aggiudicata l´appalto, la Italbeton S.r.l., sono stati consegnati ieri pomeriggio i lavori che miglioreranno la sicurezza sia per i veicoli che per i pedoni lungo la statale 12 del Brennero nei pressi del bivio per l'accesso nord all'abitato di Marco di Rovereto. La durata contrattuale dei lavori è prevista in 240 giorni; la spesa complessiva è di Euro 1.586.800,00. I lavori in progetto prevedono la sostituzione dell'intersezione a raso oggi esistente per l'accesso nord all'abitato di Marco di Rovereto con una rotatoria del tipo “Convenzionale” (diametro interno di 24 metri e anello sormontabile di 2 metri; diametro esterno 44 metri). Contestualmente verrà realizzato il nuovo accesso al sito della Protezione Civile, che avrà così caratteristiche idonee anche per il futuro sviluppo del medesimo centro. L'innesto di tale accesso sarà direttamente sulla nuova rotatoria, agevolando di conseguenza i flussi di traffico grazie alla diminuzione dei punti di conflitto oggi esistenti. L'opera più rilevante da realizzare sarà la costruzione del muro in calcestruzzo armato che sostiene la viabilità di accesso al sito sopra menzionato. Completano l'opera alcuni interventi accessori quali la costruzione di un tratto di pista ciclabile, la realizzazione della rete di smaltimento delle acque di pioggia (con dissabbiatura e disoleatura delle acque di prima pioggia) e la nuova rete di illuminazione pubblica. Le lavorazioni sono previste per fasi, organizzate in modo da rendere minimo l'impatto sul traffico di transito. Argomento: NAZIONALE Pag. 84 Data: 07-09-2010 marketpress.info LA COMMISSIONE EUROPEA E GLI STATI MEMBRI UNISCONO I LORO SFO RZI PER INVIARE UN´INGENTE QUANTITÀ DI AIUTI DI EMERGENZA IN P AKISTAN Martedì 07 Settembre 2010 Bruxelles, 7 settembre 2010 - Un velivolo da trasporto del tipo Antonov An-124 è decollato cinque giorni fa per il Pakistan con a bordo 100 tonnellate di aiuti messi congiuntamente a disposizione da Germania, Italia, Austria e Repubblica ceca; l´aereo è stato messo a disposizione gratuitamente dal governo di Praga. Il trasporto è stato coordinato dal Centro di monitoraggio e informazione (Mic) della Commissione europea, una cui equipe di esperti in materia di protezione civile si trova attualmente in Pakistan per sorvegliare la distribuzione dell´assistenza in natura fornita dall´Ue. L´equipe ha preso in consegna il nuovo carico di aiuti direttamente presso l´aeroporto di Islamabad. Il Commissario responsabile per la cooperazione internazionale, l´aiuto umanitario e la risposta alle crisi, Kristalina Georgieva, ha dichiarato: "Questa operazione congiunta dimostra chiaramente che quando l´Europa produce uno sforzo comune riusciamo ad assicurare un´assistenza più rapida, meno costosa e maggiormente efficiente." Il carico contiene materiale sufficiente per allestire fino a dieci postazioni mediche, oltre che attrezzature sanitarie, materiale per rifugi e altri importanti generi di prima necessità destinati alle vittime delle inondazioni in Pakistan. L´antonov - uno dei più grandi velivoli cargo del mondo – dopo essere stato caricato con il materiale di assistenza italiano a Brindisi, ha fatto scalo a Lipsia, in Germania, per caricare gli aiuti offerti dalla Germania e dall´Austria, prima di decollare per Islamabad nella serata di ieri. Il Mic ha cooperato strettamente con la cellula Ue di pianificazione dei movimenti, che ha curato il piano di volo. Per sabato e domenica prossimi sono previste due ulteriori forniture di assistenza, con velivoli in partenza dal Regno Unito e dalla Danimarca. Dall´inizio della crisi in Pakistan, la Commissione europea, attraverso il proprio Ufficio europeo di aiuto umanitario (Echo), e gli Stati membri dell´Ue hanno messo a disposizione oltre 230 milioni di euro per le vittime di questa immane catastrofe. Il meccanismo di protezione civile dell´Ue (Eucpm) è stato attivato per fare fronte alla richiesta di aiuto lanciata dal governo pakistano. Il Centro di monitoraggio e informazione (Mic) di Echo coopera con tutti i 31 paesi facenti parte del meccanismo europeo di protezione civile. Argomento: NAZIONALE Pag. 85 Data: 07-09-2010 marketpress.info SISMA 28 AGOSTO: DA GIUNTA REGIONALE UMBRA RISORSE E PERSONA LE A COMUNI Martedì 07 Settembre 2010 Perugia, 7 settembre 2010 – La Giunta regionale dell'Umbria, su proposta della presidente Catiuscia Marini, ha approvato ieri – alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva - le prime disposizioni relative all'evento sismico che il 28 agosto scorso ha interessato il territorio comunale di Castel Ritaldi e dei Comuni limitrofi. Già dalle prime ore successive al terremoto, il personale regionale si era adoperato nelle operazioni di soccorso e di rilevamento dei danni e di verifica di agibilità degli edifici messe in atto dal Servizio Protezione Civile a sostegno delle amministrazioni locali. Era stata immediatamente disposta l'apertura della Sala operativa regionale nell'arco delle 24 ore. Con la delibera di oggi, in particolare, sono state accolte le richieste presentate dai Comuni coinvolti di fronteggiare l'attività di rilevamento danni e verifica di agibilità degli edifici, oltre che quella avviata nei presidi operativi istituiti presso le amministrazioni locali e nel Centro Operativo e coordinamento attivato nella Sala Consiliare del Comune di Castel Ritaldi. Accogliendo le richieste dei Comuni, la Regione garantirà la realizzazione degli interventi urgenti, volti a scongiurare ordinanze di sgombero totale di abitazioni. A tal fine, la Protezione civile regionale sta predisponendo il quadro completo degli interventi di riparazione dei danni. Inoltre, personale regionale sarà impegnato nelle attività di supporto dei Comuni. Argomento: NAZIONALE Pag. 86 Data: 07-09-2010 marketpress.info ROMA: AL VIA RIQUALIFICAZIONE DI VILLA GORDIANI Martedì 07 Settembre 2010 Roma, 7 settembre 2010 – In occasione della cerimonia di intitolazione di due viali di Villa Gordiani, in memoria dei giornalisti Graziella De Palo e Italo Toni, nel trentennale della loro scomparsa in Libano, è iniziata l´opera di riqualificazione del parco archeologico. L´intervento è svolto congiuntamente da Assessorato all´Ambiente e Protezione Civile del Comune di Roma, X Dipartimento, Servizio Giardini e Ama. Già nella giornata di martedì 31 agosto, 3 operatori della Squadra decoro Ama, con l´ausilio di un´idropulitrice e di un mezzo per la raccolta dei rifiuti, avevano provveduto alla cancellazione delle scritte e alla pulizia del sito (punti di accesso, parco giochi, area archeologica). Le operazioni sono proseguite il giorno successivo con la pulizia perimetrale dell´area. Contestualmente, sono stati effettuati interventi di disinfestazione, igienizzazione e sanificazione in tutta la villa. Effettuati anche interventi di manutenzione straordinaria che riguardano il ripristino dei muretti in tufo, per un tratto di circa 130 metri, e la bonifica delle quattro aree archeologiche (complessivamente circa 4.000 metri quadrati). "Abbiamo voluto far coincidere la cerimonia di intitolazione di due viali alla memoria di Graziella De Palo e Italo Toni con l´avvio di un importante intervento di riqualificazione a Villa Gordiani, che avevamo programmato da tempo" ha sottolineato l´assessore all´ambiente, Fabio De Lillo. Argomento: NAZIONALE Pag. 87 Data: 07-09-2010 marketpress.info ANAS, PARTE L´ULTIMA FASE DEI LAVORI DI ADEGUAMENTO DEGLI IM PIANTI TECNOLOGICI DELLE GALLERIE LUNGO LA SS38 NEL TRATTO T RESENDA-BORMIO Martedì 07 Settembre 2010 Milano, 7 settembre 2010 - Per proseguire l´intervento prevista la chiusura delle gallerie ‘S. Antonio', ‘Tola' e ‘Cepina' nei territori comunali di Bormio e Valdisotto Mercoledì 8 settembre parte l´ultima fase dell'intervento di adeguamento degli impianti tecnologici delle gallerie comprese tra il km 72,000 ed il km 100,000 della strada statale 38 “dello Stelvio” nel tratto Sondalo-grosio-bormio. In accordo con la provincia di Sondrio e gli altri enti territoriali competenti, le lavorazioni erano state infatti interrotte dall´Anas durante il mese di agosto, in concomitanza con il periodo estivo, al fine di ridurre i disagi all'utenza. Per procedere ai lavori, sarà necessario chiudere al transito le gallerie ‘S. Antonio', ‘Tola' e ‘Cepina', nel tratto di statale 38 compreso tra il km 90,800 ed il km 99,700, nei territori comunali di Bormio e Valdisotto. In considerazione di tale chiusura al traffico veicolare, la Provincia di Sondrio ha emanato un'apposita ordinanza per disporre l'apertura al transito della strada provinciale 27 “per il Passo dello Stelvio” (ex pista bassa – tratto circostante l'imbocco gallerie by-pass), di parte della futura strada provinciale con sedime provvisorio (da Aquilone a imbocco gallerie by-pass) e di parte della pista provvisoria posta al di sopra delle lavorazioni in atto site nel cantiere di sistemazione idraulica dell'area interessata dalla frana della Val Pola, quale percorso alternativo alla statale 38, durante l'esecuzione dei lavori, a partire dalle ore 8.00 di mercoledì 8 settembre 2010 sino alle ore 18.00 di lunedì 26 ottobre 2010. L´anas ha investito complessivamente oltre 12 milioni di euro per dotare le gallerie valtellinesi di impianti all'avanguardia; in particolare i tunnel disporranno di impianto di segnalazione luminosa, pannelli a messaggio variabile, impianto antincendio, colonnine S.o.s., impianto di rilevazione incendi, impianto di videosorveglianza e impianto radio per le comunicazioni in galleria. Le apparecchiature saranno telecontrollate, in maniera continuativa, direttamente dalle postazioni del C.o.s. Di Bellano e della S.o.c. (Sala Operativa Compartimentale) di Milano. L'impresa esecutrice dei lavori di adeguamento degli impianti tecnologici si occuperà di indicare le limitazioni al traffico ed i percorsi alternativi tramite segnaletica di cantiere e cartelli informativi. L'anas raccomanda prudenza nella guida e ricorda che l'informazione sulla viabilità e sul traffico è assicurata tramite il sito Anas www.Stradeanas.it ed il numero telefonico unico “Pronto Anas” 841-148. Argomento: NAZIONALE Pag. 88