ne li on N.1 - Aprile 2010 Leggi il giornalino su www.romacastelli.it/vivavocescuola di Rocco Fondacaro MEGLIO UN AMICO REALE CHE CENTO VIRTUALI Sull’argomento si è scritto di tutto e di più: in televisione, passando per la radio fino alla carta stampata non c’è giorno in cui non si parli di Facebook e dei social networks, di questo fenomeno che segna in modo deciso gli ultimi anni. Premetto che amo le novità e seguo con curiosità tutto ciò che è tecnologicamente evoluto, so resistere alle tentazioni virtuali e mi guardo bene dal farmi coinvolgere troppo. Ciò premesso voglio fare alcune considerazioni: l’avvento della tecnologia nella vita di tutti i giorni ha prodotto dei cambiamenti nei rapporti sociali. Ma chi ricorda com’eravamo prima? Si stava meglio? Si comunicava di più? Parlando con i giovani da più parti sento parlare della loro “collezione” di amici su facebook, dagli 80 ai 100, fino ai 500 per i più capaci al “reclutamento” di amici. . Ma che senso ha questa collezione? Quando era partito come fenomeno anni fa, facebook aveva lo scopo di essere il polo per far reincontrare amici, compagni di scuola, di lavoro e d’infanzia che si riunivano virtualmente per ritrovarsi insieme dopo anni di lontananza. Ma una cosa è una conoscenza (effettivamente ognuno di noi conosce centinaia di persone) e una cosa è l’amicizia! L’amico è qualcuno con cui condividi emozioni, passioni, sofferenze, momenti particolari, è colui che sa capirti al solo guardarti negli occhi, è colui che sa sempre cosa fare (per te)! Come fa un’amicizia virtuale ad essere veramente amicizia? E’ vero tra i tanti eletti ce ne sarà qualcuno che ha le caratteristiche di cui sopra ma non capisco come si faccia a considerarli tali accontentandoci di frequentarli solo on line senza sentire il bisogno di vederli di persona. Ad alcuni succede che l’amico virtuale incontrato per strada, non necessariamente quando si è di fretta, o di far finta di niente o liquidarlo frettolosamente con un fugace saluto” che la dice tutta sul tipo di rapporto che si è costruito con il presunto amico. Sui profili tutti sono accattivanti, in forma, nella versione migliore e nello scatto più azzeccato per rappresentarli on line, non si può dir di no a tizio o a caio, abbelliscono la propria collezione e se i tipi sono tanti e belli tanto meglio si diventa più importanti, affascinanti ed appetibili. [...] Segue a pag 2 SOMMARIO Attualità ......................................................... 2-5 Alla scoperta di noi ...................................... 6-8 Poesia ................................................................ 9 Letti e Sentiti per voi ...................................... 10 Manifestazioni e Conferenze .....................11-13 Umorismo e Tempo libero.............................. 14 Attualità [...] Segue dalla Prima pagina Non capisco perché ci si è rifugiati in una sorta di mondo ovattato, dove tutto è bello e dove solo chi ne fa parte diventa notaio dell’amicizia: ok, la tua richiesta di essermi amico è accettata! Molti, rapiti dal essere parte del social network, raccontano di sé, dei propri stati d’animo, aprono i loro pensieri all’amico virtuale che diventa il confessore che non ti guarda negli occhi e al quale, forse solo così, riescono a raccontare cose che de visu non riuscirebbero mai a dire. Non è questione di timidezza, di carattere introverso e taciturno, è solo un modo per sentirsi parte di un mondo diverso dove si viene accettati meglio rispetto alla realtà meschina di tutti i giorni. Io se ho voglia di sfogarmi, di sorridere e di parlare con un vero amico in carne e ossa, faccio una telefonata e mi incontro con lui, parliamo, ridiamo, partecipiamo l’un l’altro delle nostre emozioni con il desiderio di rivederci presto. Un’altra cosa è però sfogarsi davanti ad un p.c., freddo, impersonale, una sorta canyon dove urlare i nostri disagi ricevendone solo l’eco di ciò che vorremmo sentirci dire. Abbiamo svenduto anche l’amicizia, quasi nessuno ne è cosciente, ci si lamenta di tutto ma non ci si ribella ad un fanatismo tecnologico che porta solo all’inaridirsi della propria esistenza. Su Facebook siamo intellettualmente profondi, romantici, passionali, simpatici, straripanti, dolci, affabili, siamo tutto ciò che in realtà non siamo, la verità sta nel quotidiano vivere, nel confronto continuo con gli altri, nei comportamenti che teniamo quando ci relazioniamo realmente con gli altri. Non perdiamo di vista il reale significato delle community, riappropriamoci della nostra vita con le cose più naturali e genuine e se proprio non possiamo fare a meno di Facebook facciamolo per ritrovare persone delle quali non abbiamo più notizie da anni. Ora devo andare ho voglia di vedere un amico, un amico reale, quello che poco fa mi ha mandato un sms per chiedermi se potevamo vederci per parlare un po’. Miracoli della tecnologia! 2 In ricordo di Roberto De Rossi, docente di matematica per tanti anni nel nostro istituto, in pensione dallo scorso anno, che il 1 aprile u.s. ci ha lasciati. . La sua prematura scomparsa mi ha molto addolorato. Di lui ricorderò la rettitudine, la profonda umanità che si riscontravano in ogni momento e situazione, l’equilibrio di giudizio e la disponibilità al lavoro e all’incontro professionale. . Dirigente scolastico prof. Lucio Mariani Quanti ricordi mi riportano alla mente te! Al centro di tutto c’erano sempre i nostri alunni: nei consigli di classe, nei collegi docenti, nelle pause della giornata. E come non ricordare quando tu, componente del comitato di valutazione dei docenti appena immessi in ruolo, esprimevi tutta la gioia di avermi come collega per gli anni a venire! Mi mancherai. . Prof. Rocco Fondacaro I miei ricordi di te sono legati alle belle chiacchierate in sala docenti sugli argomenti più vari, sempre pronto ad ascoltare, sempre pronto a sorridere. . Prof.ssa Anna Lucia Di Teodoro Ricordo con piacere le chiacchierate extrascolastiche e quando mi prendevi in giro per il mio nome Dionigi sempre con tono ironico spiccato e acuto. . Prof. Antonio Valentini Roberto, non dimenticherò la grande dignità della tua vita semplice e silenziosa che, per noi, sarà certamente d’esempio. Purtroppo accade in un solo momento ciò che non vorremmo accadesse mai! . Il tecnico Mimmo Mastropietro Sei stato per noi oltre che un bravo docente anche una persona che con la sua disponibilità, la sua umanità e la sua ironia ha lasciato un segno indelebile nei nostri cuori. . Arianna, Giulia e Simona IV B tst Non possiamo dimenticare quanto lei, prof, fosse affezionato a noi alunni e innamorato del suo lavoro e, seppur in apparenza sembrasse “un duro”, in realtà nascondeva una grande sensibilità e bontà d’ animo. Jessica e Viola VBtst Il suo ricordo per me sarà sempre unico, così come unico era lei nell’insegnarci la tanto odiata matematica; era paziente, buono e molto competente anche se a volte, per spronarci, era un po’ duro. . Azzurra IV B tst Aprile 2010- n° 1 Attualità Filippo RACITI Ispettore capo della Polizia di Stato, è morto in servizio durante gli incidenti scatenati da una frangia di ultras catanesi contro la Polizia intervenuta per sedare i disordini alla fine del derby siciliano di calcio Catania - Palermo. Nato a Catania, Raciti entrò nella Polizia di Stato nel giugno del 1986 come allievo agente ausiliario. Svolse la maggior parte della sua carriera in servizi esterni di ordine pubblico, per i quali era istruttore. Dopo aver prestato servizio, per quasi due anni, presso la Questura di Catania, all’Ufficio Prevenzione Genera- le e Soccorso Pubblico, dal dicembre 2006 era stato trasferito al X Reparto Mobile. Aveva servito per quasi vent’anni nella Polizia di Stato, proprio al X Reparto Mobile. Viveva ad Acireale con la moglie Marisa Grasso e i figli Fabiana e Alessio. Una settimana prima della sua morte, Raciti testimoniò circa i fatti riguardanti un tifoso fermato per intemperanze, ma lo stesso venne poi rilasciato dal magistrato inquirente. Secondo quanto raccontato da uno dei suoi colleghi, il teppista, appena rilasciato, andò a ridere in faccia all’ispettore in segno di scherno. Raciti morì a Catania il 2 febbraio 2007, due ore circa dopo il ‘‘ Aprile 2010- n° 1 I fiori della primavera sono i sogni dell'inverno raccontati, la mattina, al tavolo degli angeli. Khalil Gibran ‘‘ di Valerio Mignucci VA TGA termine della partita, a seguito di un trauma epatico[5] causato dall’impatto di un corpo contundente non individuato, sul quale sono tutt’ora in corso delle indagini[6], e non, come detto subito dopo il decesso, per le esalazioni dello scoppio di una bomba carta lanciata all’interno della vettura in cui si trovava.I mass-media rivelarono la possibilità che Raciti fosse stato investito dallo sportello del fuoristrada (Land Rover Discovery) dei colleghi che si muoveva in retromarcia, e da cui era disceso a causa del denso fumo che aveva invaso il veicolo. Le immagini della emittente televisiva SKY che ritraevano tale momento hanno attestato la infondatezza di questa ipotesi, visto che il Land Rover ha indietreggiato a velocità insignificante. La morte di Raciti suscitò forte emozione in tutto il paese e causò l’interruzione di tutti i campionati di calcio in Italia per una settimana e l’annullamento di un’amichevole della Nazionale.[9] Un intenso dibattito sulla messa a norma degli stadi è scaturito dopo l’incidente ed ha causato la disputa degli incontri di calcio a porte chiuse fino al completamento dei lavori necessari alla messa in sicurezza degli impianti non a norma. Raciti è stato insignito della medaglia d’oro al valor civile alla memoria, consegnata alla moglie l’11 maggio 2007, in occasione del 155º anniversario della Polizia di Stato. Il 17 febbraio 2007 gli è stato intitolato lo stadio di Quarrata, in provincia di Pistoia. Tra il 28 febbraio e il 1º marzo 2009 è stata fatta una maratona in suo onore, che partiva dallo Stadio Angelo Massimino di Catania ed arrivava allo Stadio Renzo Barbera di Palermo. L’iniziativa ha visto protagonista l’ex atleta Salvatore Antibo. 3 Attualità E adesso la PUBBLICITÀ! di Silvia Restaino La televisione, com’è spesso ribadito, è cambiata molto rispetto agli anni precedenti: nelle programmazioni, nel linguaggio utilizzato, nei messaggi che inviano e soprattutto nelle pubblicità. Oggi la pubblicità è sempre più presente: per la strada, sui giornali, in tv, per radio. E noi siamo sempre più colpiti, anche inconsapevolmente, da questi brevi spot che ripetuti più volte al giorno entrano entrano nella nostra testa con delle sigle, degli slogan o con delle immagini forti. Infatti spesso ci ritroviamo, senza rendercene conto, a canticchiare le canzoncine di uno o l’altro snack o a simulare lo slogan del detersivo miracoloso quando si nota una macchia a terra. Le pubblicità più “invasive” sono quelle televisive che ci propongono immagini e suoni che arrivano in modo più diretto e colpiscono la nostra attenzione. Ogni spot mira ad un obbiettivo e a un determinato target di persone: infatti vediamo notevoli differenze tra una pubblicità per bambini, per ragazzi, per donne o per uomini. Inoltre è fondamentale, per la riuscita del messaggio, distinguere le fasce orarie in cui quel target è di fronte alla tv e mandare quindi lo spot indirizzato allo stesso. Con tutte queste attenzioni e studi capiamo che quei due minuti che arrivano a noi non sono affatto casuali ma vogliono proprio raggiungere noi e toccare quel bisogno o quella voglia che prima dello spot neanche avevamo. Negli ultimi anni, in cui la mancanza del pudore e il nudo sono ormai di routine, le pubblicità sono sempre più volgari e le allusioni sono continuamente presenti. Quel nudo, quel linguaggio o modo di muoversi così provocante, con cui siamo bombardati, diventa la normalità e non risalta più agli occhi dello spettatore. Ad accompagnare l’immagine c’è un messaggio sempre più esplicito ed azzardato, che non teme di arrivare ad allusioni troppo volgari ma anzi sfrutta quel velo che divide la sfrontatezza dall’allusività. Il pubblico di oggi è definito distratto e per questo è giusto riempirlo di donne seminude, voci profonde e movimenti espliciti? Oppure è giusto convincere una donna ad acquistare un prodotto con il quale, mettendo il marito in lavatrice, ne esce in seguito un muscoloso uomo di colore? Tutto ciò porta un sorriso e a volte una speranza. Non di cambiare uomo, forse, ma di avere un prodotto così efficace a casa. Oppure avere quelle fantastiche patatine che sono buone solo se ti lecchi le dite in nome del buon gusto, del galateo e del forte 4 senso dell’igiene. Inoltre molte altre pubblicità ancora peggiori e più volgari si aggirano in tv e nelle nostre case: dal consiglio di fare l’amore con il sapore e quello di portare una ragazza su un gommone per vedere i suoi “movimenti”, fino ad arrivare a bere una bibita magica che rinvigorisce corpo e mente. In tutto questo come fanno questi geni della pubblicità a pensare che questo tipo di spot possa attirare la nostra attenzione e non invece ferirci nell’orgoglio? A volte tutto ciò porta la nausea alla vista di corpi nudi anche se belli, del sesso nominato e della eccessiva esplicità. Non c’è più magia e mistero, tutto è troppo palese e troppo visibile come nei rapporti con gli altri. Due giovani dopo due giorni di conoscenza hanno già la confidenza e il rapporto di gente che si conosce da una vita, con la differenza che per i primi non c’è stata la scoperta dell’altro piano piano ma è stato l’altro ad aprirsi troppo rapidamente e viceversa. Non esistono più l’attesa, le emozioni del solo sfiorarsi e tutto è troppo affrettato come in una pubblicità dai corpi nudi visti e rivisti. E questo porta solo alla noia, alla delusione di aver bruciato i tempi e alla ricerca di una stabilità come nella famiglia perfetta della televisione. Aprile 2010- n° 1 Attualità Tombe delle Grotticelle di Laura Quarta IIA DISCO MUSIC di Laura Quarta IIA Più di venticinque anni fa, durante una ricognizione su una delle tante dorsali del costone orientale del Monte Albano, due volontari dell’associazione archeologia OPE, scoprirono due tombe dalla forma molto particolare. Queste hanno molte analogie con le tombe dell’Eneolitico dell’Italia meridionale ed insulare. Tuttavia sono soprattutto due le peculiarità che hanno fatto riflettere: la strana forma a guisa d’imbuto del corridoio d’accesso (dromos) e la completa assenza della banchina funebre nella cella. Allora perché queste tombe non hanno nulla in comune con la classica ideologia funeraria della casa simbolizzata nel Lazio arcaico? Perché esse sono molto, molto più antiche, addirittura prima della civiltà etrusca. Finalmente nel 2009, un gruppo di studenti universitari insieme all’associazione OPE, dopo vari studi, si sono accorti che la particolare forma delle tombe rappresenta semplicemente il grembo della Madre: l’uomo dopo il ciclo della vita ritornava nell’utero della Madre Terra. In seguito al passaggio dal sistema matrilineare dell’Europa antica a quello patriarcale indoeuropeo, alla trasformazione radicale dell’Europa dell’Età del Bronzo verso una struttura sociale bellicosa, si perse la sacra partecipazione nei grandi cicli naturali della fertilità e della nascita, della morte e rigenerazione. Aprile 2010- n° 1 La Disco Music è un genere musicale che ha avuto una gran popolarità negli anni ’70. In questi anni si presenta un mutamento della musica nera: si utilizzano arrangiamenti orchestrali e i climi diventano più dolci e leggeri. Nel ’76 la disco music era quasi di sola interpretazione di persone di colore, ma non aveva quel successo mondiale che avrebbe avuto a distanza di due anni. Infatti, nel ’78 la disco dominava tutte le prime posizioni in classifica, mettendo da parte gli artisti del rock. È difficile dimenticare gruppi come i Bee Gees, Abba, K.C. and the Sunshine Band, Jackson Five, Earth Wind and Fire, che hanno segnato la storia della musica, regalandoci delle hits memorabili, che ancora oggi, a distanza di decenni, troviamo nelle piste da ballo creando un’atmosfera particolare. Questa si che era ed è la vera musica!... CANZONI CONSIGLIATE Earth wind and fire – September; Boogie Wonderland Kool & the Gang - She’s fresh Chic – Le Freak Booney M – Sunny K.C. and the Sunshine Band – I’m your boogie man 5 Alla scoperta di noi Un interessante “FACCIA A FACCIA” di Tania Marcucci (ex alunna) Nell’ambito di un lavoro di ricerca promosso dalla Facoltà di Psicologia 2 dell’Università La Sapienza di Roma, si è collocato il mio interesse per le dinamiche motivazionali che legano gli studenti alla scuola e, conseguentemente, allo studio. Non potendo, per ragioni logistiche ma soprattutto di ruolo, organizzare un incontro diretto con ragazzi e ragazze per ascoltare le loro opinioni e per capire qual è il loro atteggiamento nei confronti dello studio, ho pensato di utilizzare una modalità più indiretta, sebbene meno proficua rispetto al confronto “faccia a faccia”. Dopo aver messo a punto l’intero lavoro con una docente del Dipartimento di Psicologia, ho chiesto ad un gruppo di 38 alunni volontari di compilare due questionari anonimi, uno relativo al tipo di teoria implicita dell’intelligenza posseduta, l’altro riferito alla motivazione e all’atteggiamento verso lo studio. Il campione riguardava solamente una classe prima ed una classe seconda con l’obiettivo di comprendere se, e fino a che punto, l’idea che si ha della propria intelligenza – intesa come quell’insieme di abilità logiche e di ragionamento che permettono di svolgere certi compiti e/o di adattarsi all’ambiente ed alle situazioni – possa influenzare il proprio modo di considerare ed organizzare lo studio. Questo anche per tentare di fare un po’ di luce nel complesso universo di ragioni e circostanze che spingono un numero sempre maggiore di studenti ad abbandonare la scuola. Mi sono posta questo quesito: il successo, o al contrario, il fallimento scolastico di uno studente, dipende davvero unicamente da lui, dal suo brillante impegno o dalla sua poca voglia di studiare? Non metto in dubbio che la costanza, la serietà e l’impegno siano fattori molto importanti per perseguire dei buoni risultati, ma non credo siano gli unici. Il processo di insegnamento/apprendimento prevede 6 due attori: gli studenti e gli educatori. Ho pensato fosse interessante, quindi, raccogliere anche le opinioni del gruppo docenti – somministrando il questionario relativo alla teoria implicita posseduta circa la propria intelligenza e quella degli alunni – tra i quali ho dovuto sceglierne tre per ogni classe considerata, per capire se l’idea che gli insegnanti possiedono circa l’intelligenza dei propri alunni possa influenzare in qualche modo l’idea che gli studenti hanno di sé stessi. In breve: possono le aspettative positive e negative dei docenti migliorare o peggiorare il rendimento degli alunni? I risultati sono stati molto interessanti: entrambe le classi, in media, tendono verso un’idea dell’intelligenza come entità, cioè pensano di essere poco intelligenti e hanno pochissima fiducia nelle proprie capacità; gli alunni credono che l’intelligenza sia un’entità stabile, che non si può modificare. Nello specifico, la classe prima presenta livelli più bassi di fiducia rispetto alla classe seconda, e in generale sono le ragazze ad avere una minima autostima. Nonostante ciò, i punteggi ottenuti nel questionario che andava a valutare aspetti dell’atteggiamento nei confronti dello studio (quali l’organizzazione e l’elaborazione del materiale, le modalità di preparazione ad una prova e la capacità di riflet- tere sui propri errori) si aggirano intorno al 30, il che denota un atteggiamento riflessivo e responsabile degli studenti considerati. Le ragazze sono maggiormente inclini a riflettere sul proprio modo di studiare e sui propri errori, mentre i ragazzi risultano avere buone capacità di organizzare il proprio studio. Infine, tra i docenti, in media, ho notato una confortante fiducia riposta nell’intelligenza e nelle capacità dei propri alunni; tuttavia, alcuni tendono a guardare all’intelligenza come ad una entità difficilmente modificabile e questo può essere d’ostacolo ad una corretta impostazione didattica. Ci tengo, però, a precisare che il numero esiguo dei partecipanti a questa ricerca e il tema di per sé troppo impegnativo per essere affrontato con questionari standardizzati, non consente di generalizzare i dati ottenuti; ad ogni modo, sono emerse osservazioni interessanti e mi sento di fare i miei complimenti agli studenti che, con tutta la loro simpatia e la loro partecipazione, mi hanno aiutata a portare a termine questo lavoro nel quale, peraltro, hanno ottenuto dei buoni risultati e porgo i miei più sinceri ringraziamenti al Preside e ai docenti che, non solo hanno mostrato interesse per questo studio, ma mi hanno offerto anche la loro disponibilità. Aprile 2010- n° 1 Alla scoperta di noi Cosa vogliamo? I DUBBI DELL’ADOLESCENZA di Melania Maccarrone IIA Ogni adolescente ha dubbi per quanto riguarda il proprio futuro, e non solo anche nel suo presente di tutti i giorni. Naturalmente non sono gli unici ad avere tanti dubbi nel mondo, ma alla nostra età avviene un grande cambiamento in noi, naturalmente non cambia solo il nostro corpo ma cresce ( o almeno dovrebbe…) anche la nostra mente, per passare dall’adolescenza al “mondo degli adulti”. Siamo molto insicuri, anche le persone che non lo ammettono in fondo lo sono. Quale sarà il nostro futuro? Che lavoro faremo da grandi? E lo stesso che da piccoli volevamo fare? Come saremo da adulti? Troveremo una persona che ci ama veramente, con cui avere poi una famiglia? E saremo dei bravi genitori o i nostri figli come noi spesso facciamo, ci diranno che potremmo fare di meglio? Adesso forse a molte persone non importa, ma da quello che facciamo ogni giorno poi dipenderà la nostra vita. Sembrano domande lontane da noi, dal nostro presente e magari per qualcuno anche senza importanza. Ma ovviamente anche se non ce le porremmo, col tempo, arriveranno da sole le risposte a queste domande. E poi quando sarà inevitabile ci domanderemo: sono soddisfatto della mia vita? Era ed è veramente questo quello che volevo? Sicuramente ci sarà sempre qualcosa che andrà per un verso sbagliato, purtroppo non può essere tutto perfetto. Forse però non sarà solo un piccolo dettaglio che non ci piacerà della nostra vita. Potremmo accorgerci che ormai è diventata una squallida routine e che in fondo, anche se potremmo essere soddisfatti, non saremo realmente felici. Alcune persone, è come se avessero paura, di farsi queste domande. Cercano di non pensarci, di distrarsi, di fare sempre qualcosa per non darsi nemmeno il tempo di pensare, come se volessero scappare, ma da cosa? Da se stessi? O meglio, Aprile 2010- n° 1 dalle risposte che potrebbero scoprire? Non capiscono che porsi domande è fondamentale per conoscere realmente se stessi, migliorarsi e soprattutto anche per crescere, perché ci sarà sempre qualcosa di nuovo da imparare per tutti noi. Ci sono invece altre persone che non pensano molto al proprio futuro perché sono troppo prese dai loro dubbi quotidiani. I dubbi quotidiani degli adolescenti, sono spesso legati alle loro emozioni e ai loro sentimenti. Per esempio, qualcuno cerca di indagare dentro di se per capire se il sentimento che prova o che crede di provare per persona, è veramente amore o una semplice cotta passeggera (anche se in realtà ormai i giovani che vogliono una storia seria sono molto pochi…). O ancora, si domandano cosa pensa la società di loro, e anche se le mode che si vedono attorno per esempio: fumare, bestemmiare quasi ogni minuto e comportarsi da immaturi, siano giuste o no. Senza contare poi i modelli sbagliati della televisione: donne troppo magre, rifatte, o anche ragazzi un con corpo a volte esageratamente palestrato. Magari un adolescente invece di capire che si deve accettare per quello che è, o di migliorarsi ma in un altro modo, rischia di cadere in “trappole” come l’anoressia, rischiando perfino la vita. Ancora molti di noi non sanno quello che vogliono, sia per quanto riguarda le piccole cose che anche per quelle importanti. La nostra età e un po’ difficile, dobbiamo fare molte scelte, cercando sempre di fare quelle giuste di cui non ci pentiremo mai e che ci renderanno felici e soddisfatti, ma il più delle volte non è per niente affatto semplice. Un’altra domanda che dovremmo farci è: perché nel mondo sono più diffuse l’arroganza, l’invidia, la presunzione e la superbia, di quanto lo sia l’amicizia sincera e l’amore? È importante porsi domande su quello che si prova, si pensa o anche su quello che si dice inconsciamente, perché potremmo scoprire delle verità interessanti su noi stessi e poi bisogna colmare la nostra sete di conoscenza, non solo per migliorarci, ma soprattutto per rendere questo mondo migliore. Un mondo dove bisogna sempre stare attenti e non fidarsi mai troppo, perché le esperienze è questo che ci hanno imparato. Un mondo dove bisogna sempre guardarsi le spalle, in cui alle volte purtroppo si soffre, un mondo dove la maggior parte dei sorrisi sono falsi e servono, come se fossero maschere, per coprire delle facce tristi. Non possiamo purtroppo risolvere tutti i lati negativi di questo mondo, ma possiamo almeno provare a essere prima di tutto sinceri con noi stessi e poi con gli altri per provare almeno a risolvere i nostri piccoli o grandi dubbi. 7 Alla scoperta di noi Conosciamo in 30 DOMANDE La prof.ssa Giampaoletti ed il rappresentate d’Istituto Cristian Ferrari Cristian: Un cantante 1. Cos’è per te l’amore? Prof.ssa Giampaoletti: E’ il carburante pulito che fa camminare il mondo Cristian: Qualcosa d’importante che oggi viene preso alla leggera 21. Un pensiero per il domani Prof.ssa Giampaoletti: Che ci sia un ricambio della classe dirigente affinché i valori etici e morali possano tornare importanti Cristian: Che tutti possano raggiungere i propri obiettivi e di costruirsi il futuro per raggiungerne altri 2. Cos’è Dio per te? Prof.ssa Giampaoletti: Me lo chiedo spesso Cristian: Non me lo sono mai chiesto 22. Qual è stato “l’evento” più importante della tua vita? Prof.ssa Giampaoletti: La nascita dei miei figli Cristian: La patente di guida 3. Cos’è per te l’amicizia? Prof.ssa Giampaoletti: Fiducia e rispetto Cristian: Importantissima, senza di essa vivrei male 4. Cosa non sopporti degli altri? Prof.ssa Giampaoletti: L’ipocrisia e la prepotenza Cristian: Il parlare alle spalle 5. La festa che ami di più Prof.ssa Giampaoletti: Il compleanno dei miei figli Cristian: Il mio compleanno 6. Sogno nel cassetto Prof.ssa Giampaoletti: Viaggiare per il mondo Cristian: Entrare nell’Esercito e fare carriera 7. Ultimo film visto Prof.ssa Giampaoletti: La prima cosa bella Cristian: L’ultima alba 8. Ultimo libro letto Prof.ssa Giampaoletti: La solitudine dei numeri primi Cristian: Angeli e demoni 9. Cantante preferito Prof.ssa Giampaoletti: Nessuno, scelgo la musica in base al mio umore Cristian: Renato zero 10. Trasmissione tv più riuscita Prof.ssa Giampaoletti: I talk show e in particolare “Anno zero” Cristian: Nessuna, servono solo a fare audience 11. Attore/attrice preferito/a Prof.ssa Giampaoletti: Richard Gere Cristian: Bruce Willis e Nicole Kidman 12. Personaggio da far rivivere 8 Prof.ssa Giampaoletti: Mahatma Gandhi Cristian: Mussolini 23. Qual è la tua squadra del cuore? Prof.ssa Giampaoletti: Roma Cristian: Roma 13. La scoperta più grande dell’uomo Prof.ssa Giampaoletti: Oltre al fuoco la penicillina Cristian: Il fuoco 24. Cosa faresti se vincessi alla lotteria? Prof.ssa Giampaoletti: Oltre a beneficenza cercherei aiuto Cristian: Investimenti in case e una parte in beneficenza 14. Luogo più bello visitato nel mondo Prof.ssa Giampaoletti:Mont Saint-Michel Cristian: Canada 25. Il tuo piatto preferito Prof.ssa Giampaoletti:Gli gnocchi Cristian: La crostata di mio padre 15. Cosa guardi per primo in un uomo/donna? Prof.ssa Giampaoletti:Gli occhi Cristian: I capelli e poi gli occhi 26. Il tuo angelo custode Prof.ssa Giampaoletti: Ne esiste uno? Cristian: Spero ci sia 16. Quale dote invidi all’altro sesso? Prof.ssa Giampaoletti: La leggerezza Cristian: Siamo tutti uguali! 17. Quale dei tuoi difetti cambieresti? Prof.ssa Giampaoletti: L’eccesso di sincerità Cristian: Nulla sennò non sarei più io! 18. Qual è il tuo miglior pregio? Prof.ssa Giampaoletti: Disponibilità Cristian: Lealtà 19. La cosa che ti riesce meglio Prof.ssa Giampaoletti: Ascoltare Cristian: Stare con gli altri 20. Cosa vorresti essere se non fossi quello che sei? Prof.ssa Giampaoletti: Sono abbastanza soddisfatta di me stessa 27. Il super potere che vorresti avere Prof.ssa Giampaoletti: Conoscere tutte le lingue esistenti Cristian: Potermi sdoppiare 28. La canzone più bella che sia stata mai scritta Prof.ssa Giampaoletti: La guerra di Piero Cristian: “Il mondo” di Jimmy Fontana 29. Tre aggettivi per i giovani di oggi Prof.ssa Giampaoletti: Disorientati, sognatori e poco inclini al sacrificio Cristian: Coatti, incoscienti e irrispettosi 30. Il tuo motto o proverbio Prof.ssa Giampaoletti: Aria di importanza diploma di ignoranza Cristian: Chiunque ama crede nell’impossibile Aprile 2010- n° 1 Poesia A proposito di poesia Concorso arte per la pace di Alessia Garofolo IIA Nell’ambito del concorso “arte per la pace” ho avuto la possibilità di partecipare, con una poesia, in una delle diverse sezioni, che riguardano anche i temi, disegni e quant’altro di creativo sul tema della pace. Molti miei compagni hanno partecipato con disegni molto belli e particolari dove la fantasia e la creatività si è mostrata in modo molto evidente. Questo concorso mi ha dato la possibilità di esprimere liberamente i miei sentimenti, di parlare in modo diverso… con una poesia. Ho scoperto che scrivere, anche se per un concorso, mi rende libera e capace di parlare “ una lingua nuova”, ma una lingua che, nella poesia del concorso, parla d’indifferenza, solitudine, felicità, gioia e dolore tutte parole racchiuse in un mondo a forma di cuore. UN M ND A FORMA DI CUORE I ventagli dell’indifferenza Soffiano Sui sentimenti Che navigano alla deriva Nei mari della solitudine. Il mio cuore desidera felicità E un mondo pieno di bontà… Tutti noi amiamo gli amici, tutti noi vogliamo essere felici! Tutti noi abbiamo un cuore Che batte forte d’amore. In pace c’è gioia In guerra dolore. Io voglio la pace, la pace e l’amore! Io voglio un mondo A forma di cuore. Aprile 2010- n° 1 9 Letti e Sentiti per voi LETTI PER VOI di Agnese Basili DELITTI IMPERFETTI di Luciano Garofano CONSIGLIATO A chi non si limita alla semplice disamina del fatto criminoso ma desidera andare a fondo alla scoperta delle radici del male. Bisogna anche valutare i trascorsi dell’ “assassino”, spesso segnati da eventi, apparentemente normali, ma che in realtà nascondono un profondo disagio. Quando si comincia la lettura si viene totalmente catturati dalla realtà dei fatti. SCONSIGLIATO Alle persone che hanno già dato “una sentenza” su un fatto di sangue e credono che la lettura di questo libro non serva a trovare una giustificazione umana per questi assassini. SENTITI PER VOI di Agnese Basili SPANDAU BALLET La moda di ritrovarsi a distanza di molti anni ha contagiato anche loro. Coglie di sorpresa la loro mai persa freschezza, la loro ritrovata e immutabile voglia di fare musica. L’ultimo loro lavoro si intitola “Once more” e, praticamente, ci fa sentire ancora giovani, contagiati dal loro emozionante ritmo. CONSIGLIATO: Ai nostalgici degli anni ottanta ma anche a chi vuole lasciarsi catturare dalla musica di questo gruppo, rivale dei Duran Duran, che con i suoi pezzi ha lasciato tante emozioni in un’intera generazione. Nell’ultimo lavoro si possono rivivere molte hits riarrangiate come Gold, True ed altri. SCONSIGLIATO: A chi non interessa la musica datata, opposta ai suoni odierni e segnata da ritmi diversi ma coinvolgenti. 10 STING Un cantante di successo che non smentisce mai la sua fama: nel suo ultimo lavoro “If non a winter’s night”, così come nel precedente, continua ad attingere dal passato; ne esce un disco che rievoca atmosfere invernali e si rifà ad una tradizione musicale britannica ed irlandese coronata anche da due inediti. CONSIGLIATO: A chi segue l’artista dai tempi dei mitici Police e vuole farsi trasportare dalla sua inimitabile voce. SCONSIGLIATO: A chi non vuole abbattere le proprie frontiere musicali ascoltando un artista unico e mai banalmente commerciale. Aprile 2010- n° 1 Manifestazioni e conferenze Nell’ambito del concorso bandito dalla società Terna S.p.a e finalizzato alla promozione dell’arte contemporanea sul tema dell’energia eco-sostenibile L’incontro con le LIM di Ilaria Cioccoloni e Gioia Mei IE ENERGIA:UMANITA’ = FUTURO:AMBIENTE Proporzione per una nuova estetica La prof. Anna Lucia Di Teodoro ha realizzato l’opera “Vita Preziosa” nella quale ha voluto evidenziare che l’energia che produce armonia ed equilibrio nell’ambiente faciliterà la sopravvivenza del pianeta. L’opera è un tondo, il nostro pianeta che è inserito in un quadrato che rappresenta l’ambiente: il pianeta è attraversato da energia che rende preziosa la vita e le note musicali inserite qua e là simboleggiano l’armonia che è possibile ottenere con un utilizzo dell’energia in modo equilibrato. Aprile 2010- n° 1 Mai avremmo pensato di dover presentare un prodotto tecnologico a tante persone importanti.Il ………. L’emozione era tanta ma ci siamo fatte coraggio a vicenda per parlare di questo nuovo strumento, le L.I.M. Innanzitutto spieghiamo che LIM significa lavagna interattiva multimediale, è una tecnologia che la Fondazione Roma ha fornito al nostro istituto ad inizio dell’attuale anno scolastico. Abbiamo già avuto modo di utilizzare “la lavagna” in varie discipline e in modo diverso: con la nostra professoressa d’Inglese in modo interattivo e con la partecipazione di molti di noi, in scienze per vedere in modo diverso delle immagini scientifiche e in religione per vedere un film. Da parte di noi ragazzi sono state proposte molte idee, suggerimenti e spunti. Abbiamo sottolineato la validità della lavagna per quel che riguarda la partecipazione e l’attenzione alla lezione che coinvolge tutti con molto interesse offrendo nuovi spunti per imparare meglio. Molto apprezzata è stata la lezione di Inglese, per il futuro prossimo abbiamo concordato di poter utilizzare molto spesso la lavagna , registrando la lezione per gli utilizzi più diversi quali: rivedere il contenuto o parte di essa per il ripasso, in vista di un compito, nel caso uno o più compagni siano stati assenti o per continuare un “esperimento” già iniziato. Purtroppo non tutte le classi sono dotate delle LIM quindi per permettere anche ad altre classi di usufruire di questa meraviglia tecnologica bisogna spesso spostarsi in altra aula, dove seguiamo lezioni nel modo tradizionale, a dir il vero a volte noiose. Il confronto è stato molto positivo, l’argomento ci ha aiutato ad esporre una realtà che appartiene alla nostra generazione, i cui meccanismi sono da noi ben conosciuti e il cui utilizzo per noi non necessita di manuali ma solo di prove sul campo. Siamo convinti che le LIM abbiano creato in noi studenti una consapevolezza su un nuovo modo di intendere lo studio, più partecipato e che ci coinvolge direttamente e ci fà sentire protagonisti. 11 Manifestazioni e conferenze PER NON DIMENTICARE di Martina Namici II A Il giorno venerdì 20 novembre la classe II A è stata gentilmente invitata alla conferenza tenuta al teatro Alba Radians di Albano Laziale sulla Shoah, ovvero lo sterminio degli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale. A questo evento erano presenti il Sindaco di Albano Laziale, l’Assessore alla Pubblica Istruzione, una giornalista, Alberto Sed (ebreo sopravvissuto nei campi) e Riccardi Roberto, autore del libro “SONO STATO UN NUMERO”, tratto dalle vicende del Signor Sed. Questo signore ha raccontato di ciò che ha dovuto patire all’interno dei campi di concentramento. Con i suoi ricordi, le sue emozioni, ma anche con lo spirito con il quale è riuscito ad affrontare la vita una volta tornato a casa, è riuscito a commuovere tutti! Uno degli aneddoti che ci ha raccontato e che forse è quello che ci ha colpiti maggiormente riguarda l’uccisione della sorella, sbranata dai cani. Lui “fortunatamente” non ha assistito alla scena, ma un’altra sua sorella ha visto tutto e purtroppo non è mai riuscita a dimenticare l’orrore e lo strazio di ciò a cui ha assistito. Altra cosa che ci ha raccontato è stata quella che i soldati gli ordinavano di lanciare in aria i neonati per farci il “tirassegno”. Lui, riguardo questa cosa, ancora è molto shockato perciò ha detto che da quando è tornato a casa non è mai riuscito a prendere un neonato in braccio proprio per paura che lo lanciasse in aria. Non possiamo dire di esserci divertiti, perché non c’è niente di divertente nell’ascoltare un uomo che parla e racconta di come ha sofferto per colpa di persone senza un minimo di buon senso, ma dobbiamo dire che questo incontro ci ha molto interessato. Perciò se questo signore, ormai ottantenne, venisse un giorno nella nostra scuola per continuare il racconto della sua esperienza noi saremmo molto entusiasti!! SONO STATO UN NUMERO. ALBERTO SED RACCONTA di Riccardi Roberto Autore: Riccardi Roberto Editore: La Giuntina Genere: storia d'europa Argomento: campi di concentramento persecuzioni razziali nazismo Pagine: 165 ISBN: 8880573276 ISBN-13: 9788880573272 Data pubbl.: 2009 Prezzo: 15 euro MERCURIO E' ANCHE ONLINE ! Scarica la tua copia vai su www.romacastelli.it e clicca su viv@vocescuola oppure vai nel sito della scuola www.nicolagarrone.it 12 Aprile 2010- n° 1 Manifestazioni e conferenze Il TTG di RIMINI di Giulia Monfredini e Paola Vari IV B TST Riapriamo IL SIPARIO… di Stefania Paolotti e Annamaria Capecelatro Sull’onda del successo avuto nel passato e per le richieste pervenute da parte degli stessi ragazzi partecipanti lo scorso anno, prende il via il laboratorio teatrale che coinvolge gli alunni di ogni classe interessati a questa esperienza artistica assistiti dalle professoresse Paolotti e Capecelatro. Questo anno verrà messa in scena “L’Avaro”, una tra le commedie più esilaranti di Molière. Gli incontri per preparare lo spettacolo si tengono una volta a settimana (il giovedì) dalle 14,30 alle 16,30 nella biblioteca dell’istituto e aspettiamo tutti coloro che vogliono mettersi alla prova con qualcosa di diverso. Questo anno il testo teatrale che è stato scelto è sicuramente più semplice dal punto di vista linguistico rispetto a quello shakespeariano dello scorso anno, (“Sogno di una notte di mezza estate”) ma abbiamo comunque bisogno non solo di interpreti, ma anche di appassionati di musica, costumi e tanta creatività. Un grazie particolare ai ragazzi delle classi quinte per il contributo dato negli anni. Di seguito le foto della rappresentazione del progetto conclusosi lo scorso anno e messo in scena con grande successo ai primi di dicembre al teatro civico di Rocca di Papa con la partecipazione di tutte le classi prime. Aprile 2010- n° 1 Nei giorni 16,17 e 18 Ottobre del’anno corrente si è tenuta a Rimini la 46° edizione della fiera del TTG. La nostra classe, la 4 B TST assieme alle altre classi turistiche del nostro istituto, ha partecipato a questo evento in modo puramente eccezionale poiché aperto solo a persone facenti parte dell’ambito lavorativo del settore turistico come T.O, ADV, albergatori ecc… Entrando nell’edificio la prima cosa che ha colto la nostra attenzione è stata la grandezza e l’eleganza di uno stand famoso il quale offriva gadget esclusivi e che occupava un ampio ed importante spazio. A seguire iniziava il susseguirsi dei vari settori, detti anche padiglioni, aventi ognuno la propria lettera ed il proprio numero, in modo da poterli distinguere l’uno dall’altro; in ognuno di essi era presente un certo numero di stand riguardanti le varie località italiane ed estere, aventi differenti caratteristiche, come il colore, che veniva scelto in base alla moda e i gusti dell’anno, la grandezza, la posizione ecc… Ognuno di essi offriva vari gadget per cogliere l’attenzione degli agenti di viaggio, i quali, dopo averne constatato la qualità e verificato la disponibilità, potevano scegliere di scambiare contatti per una futura ed eventuale collaborazione. Lo scopo di questa fiera è quello di presentare al mercato le principali novità degli operatori del turismo, oltre che essere un’occasione per le aziende turistiche per fare business e per programmare incontri. Questa esperienza è stata molto formativa ed interessante poiché ci ha fatto conoscere una nuova realtà a cui non ci eravamo mai rapportati, una specie di anticipazione di un probabile lavoro futuro nel settore turistico. Abbiamo interagito con persone di diverse lingue e culture, di cui la maggior parte si è mostrata disponibile nel fornire informazioni riguardo il loro ambito. Inoltre abbiamo partecipato ad un convegno dove si sono confrontati diversi ed importanti personaggi di compagnie aeree, tour operator, travel agency ecc… Si è trattato di vari argomenti, centrati soprattutto sull’attuale crisi economica che si sta abbattendo in pratica su tutti i settori, tra cui appunto quello turistico; si è parlato di sviluppo, del clima di fiducia che prevede miglioramenti e rinascita del mercato, mettendo in evidenza le varie possibilità di crescita, che partono da una maggiore professionalità e conoscenza del prodotto da parte degli agenti di viaggio, per arrivare in fine al mercato via internet, ovvero il network, che per molte compagnie è l’unico canale di vendita. 13 Umorismo e tempo libero PER RIDERE UN PO’ di Mignucci Valerio VA TGA Su un aereo ci sono Cofferati, D’Alema e Bertinotti l'aereo precipita,chi si salva?? ... L'ITALIA!!! *** In una caldissima mattina d'agosto del 2060 Emilio Fede viene a mancare all'affetto dei suoi cari...si ritrova cosi' alle porte del paradiso,a cospetto di San Pietro. Mentre sta per parlare con il piu' fidato segretario del capo supremo,nota che su di una parete ci sono milioni di orologi:uno per ogni abitante della terra. Incuriosito,al momento del colloquio con San Pietro,chiede spiegazioni; egli risponde che quegli orologi in verita' sono misuratori di bugie: ogni volta che uno dice una bugia la lancetta dei secondi scatta; ancora piu' incuriosito chiede come mai non ce ne sia uno destinato a Silvio Berlusconi e San Pietro:" ah,quello lo uso io come ventilatore nel mio ufficio!!!"... *** E' Natale, un bambino torinese riceve in regalo un bell'orologio ed un bambino siciliano, abitante anch'egli a Torino, riceve invece in regalo una piccola doppietta con le canne mozze. Trascorse le vacanze natalizie i due bambini si ritrovano a scuola e naturalmente parlano dei regali ricevuti. Ognuno si innamora del regalo dell'altro e decidono cosi di scambiarseli. Il bambino siciliano torna a casa dal padre tutto contento e gli fa: - Guarda papà: ho scambiato la mia lupara per questo bell'orologio tutto d'oro! Il padre si rigira e gli ammolla uno schiaffone che gli fa vedere le stelle. Il bambino piangente: - Ma papà ... che ho fatto? Non vedi che è un bell'orologio? - Si ma quando uno ti dice connuto tu cosa gli rispondi che sugnu le quattru e un quartu? *** La madre dice al figlio: -paolo smettila di stare davanti alla televisione!!!!- il figlio risponde: -mamma ho fatto un tentativo ma da dietro non si vede!!!!! *** E' natale, il figlio di un pastore sardo vorrebbe ricevere un regalo. Prende carta e penna e comincia a scrivere: "caro babbo natale, per il giorno della tua festa vorrei ricevere una bicicletta rossa." arriva la mattina di natale, il bambino va a vedere sotto l'albero e non trova nulla. Un po' perplesso si rimette al tavolo e scrive un'altra letterina: "cara 14 befana, per il giorno della tua festa vorrei ricevere una bicicletta rossa." arriva anche il giorno dell'epifania, ma la bicicletta non arriva. Allora guardandosi intorno, vede il presepe, prende la statuina del bambin gesu', se la mette in tasca e scrive un'altra lettera: "cara madonna, se vuoi rivedere tuo figlio fammi ricevere la mia bicicletta rossa..." *** Hobby Due carabinieri si incontrano e si mettono a parlare di hobby. - Lo sai cosa faccio io la sera per passare il tempo? - No... risponde l'altro. - Faccio il puzzle!!! Allora l'altro incuriosito gli chiede: - Ma cos'è questo puzzle?? - Allora, è semplice... tu compri una scatola dove ci sono tanti pezzettini colorati e li devi unire fino a quando non formano l'immagine che c'è davanti alla scatola. L'altro tutto eccitato decide di provarci anche lui, passano due settimane e si riincontrano. Allora ci sei riuscito? L'altro: - Macche non riesco a incastrare tutti quei pezzettini arancioni per fare il gallo che c'è sulla scatola... Scusa ma che marca è ??? -Boh!!! Davanti c'è scritto Kellog's Corn Flakes... FIAT: Dedicato a tutti i proprietari di queste splendide automobili di Valerio Mignucci VA TGA Come si fa a raddoppiare il valore di una FIAT? Basta fare il pieno di benzina Come si fa a procurarsi i pezzi di ricambio per una FIAT? Basta vederne un' altra e seguirla Che differenza c'e' fra una FIAT e un cane guida? Nessuna bisogna essere ciechi per comprarli. Si puo' mettere della benzina senza piombo nella FIAT? Meglio di no, seno' basta un po' di vento e decolla ! Che cosa c'e' scritto nell'ultima pagina del libretto di istruzioni di una FIAT? L'orario degli autobus. Quante persone ci stanno in una FIAT? Dipende dalla grandezza del carro attrezzi! Dove si trova la ruota di scorta di una FIAT? Non c'e'; in caso di bisogno si usa il LE 10 REGOLE DELLA VITA IN DIALETTO ROMANESCO di Valerio Mignucci VA TGA 1) Dormi più che poi (chi dorme non pia pesce ma quanno se sveglia pia quello che hanno pescato l'artri). 2) Fermati spesso (chi si ferma è perduto e, a esempio è più difficile ritrovallo - si quarcuno per caso o dovesse cercà). 3) Cambia spesso abitudini, sennò te cambiano loro - gioca d'anticipo (chi lascia la strada vecchia pe la nova, si è nova, a esempio nun ce sò e buche). 4) Non tutti i mali vengono per nuocere, quindi tutte e vorte che hai fatto male a quarcuno, nun te sembra, ma gliai fatto bene, perciò nun te stà a preoccupà, che te frega. 5) Aiutati che tanto nun te aiuta nessuno, ricorda infatti che Dio è onnipre- volante! Come ci si sbarazza di una FIAT? La si spruzza con uno spray anti-ruggine... Come si riconosce una FIAT serie speciale "Adriano Panatta"? Dalla palla da tennis sul gancio rimorchio Come si riconosce una FIAT sport? Dalla tuta del conduttore A cosa serve il pedale in piu' su una FIAT? A gonfiare l'air bag Qual'e' la differenza tra una FIAT e l'AIDS? Prova a dare la FIAT a qualcuno A cosa serve lo sbrinatore sul lunotto posteriore di una FIAT? A non aver freddo alle mani quando si spinge Cos'e' una FIAT sulle Alpi? Un miracolo 2 FIAT sulla cima di una montagna? Fantascienza 3 FIAT? Un posto strano posto per una fabbrica 100 Fiat su una montagna? Aprile 2010- n° 1 Umorismo e tempo libero sente, quinni se voleva, te aiutava prima. 6) Nun scaià mai la prima pietra si nun sei sicuro da piallo BENE. Se no è meio che te la conservi pe dopo. CRUCIVERBA PER … POCHI ESPERTI di Rocco Fondacaro 7) Onora, rispetta madre, padre e, parenti, se e solo se ch'hai un credito cò loro. 8) Nun te incazzà coi deboli, nun te incazzà coi forti, NUN TE INCAZZA' PROPRIO. Se proprio te devi incazzà fallo un giorno prima de le ferie, e ricorda, i deboli fanno finta, domani saranno forti, quindi menaie subito, nu li fà cresce. 9) L’erba der vicino è sempre più verde… fumatela tu prima che se secchi o sa fuma lui! 10) L'audi der vicino è sempre sua, rubatela subito sennò, quer fesso der vicino, a venne e se fa a Dacia. Una discarica Come si chiama una fiat con il turbo? Alfa Romeo Qual'e' la parte più piccola di una FIAT? Il cervello del conduttore Qante persone ci vogliono per fabbricare una FIAT? Due: una piega l'altra incolla. Qual'e' l'accellerazione massima per una FIAT? 9.81 m/s2 (accellerazione in caduta libera per gli ignoranti) Come si riconosce una vecchia FIAT? dall'adesivo "TORINO Campione" incollato sul vetro Qual'e' la differenza tra un bordello e una FIAT? Nessuna ci si vergogna quando si entra e si esce ma dentro si sta bene Perche' due conduttori di FIAT non si salutano quando si incontrano? Perche' si sono gia' visti la mattina dal meccanico ORIZZONTALI 1- Il supercomputer di “2001 Odissea nello spazio” 4- Lo stato sionista 9- Una città giapponese 12- Un sindacato italiano 13- Tatuaggio polinesiano 14- Il rame 15- La strada in Francia 16- Modello di un auto Ford 17- Il personale ausiliario nella scuola 19- Moneta turca senza vocali 21- Vocale dell’alfabeto greco 22- Sigla di una provincia toscana 24- Stato dentro un altro stato 27- Il fiume italiano con più affluenti 28- A lui non si possono fare critiche 31- Sì tedesco 32- Maradona lo era “… de oro” 34- Particella pronominale 35- Riduce l’attrito 37- Iniziali dell’artista della pop art famoso per i volti di Marilyn Monroe 39- Fiume dei Cosacchi 40- Articolo spagnolo 41- Bollente 43- Chiedere a Londra 44- Ferra i cavalli 46- Provincia da cui nasce il Tevere 49- Pittore famoso per il suo “Urlo” 50- Difetto 51- Un numero decimale . . . greco VERTICALI 1- La danza Maori degli All Blacks 2- Raggio del cerchio inscritto in un poligono 3- I vecchi dischi 33 giri 4- Lo sottolinea sempre l’egocentrico 5- Sigla dello stato con il monte Titano 6- Un satellite di Giove 7- Strumento a corda 8- Città della scuola filosofica di Senofane 9- La direzione del vento di libeccio 10- Antica lingua 11- Suono del tamburo 13- Isola al largo della Colombia 18- Nome di donna spagnola 20- Il “monaco matto” russo 23- Una volta la sua sigla era CEE 25- Sigla di una città siciliana 26- Si dà in senso di rispetto 29- C’è quello “delle Amazzoni” 30- Il nemico giurato di Diabolik 33- Il cane di Tom e Jerry 34- La città della Piazza Rossa 35- Nome di uomo del Nord Europa 36- Fiume della Francia 38- Ex gruppo musicale di George Michael 39- Decalitro 42- Organizzazione internazionale 45- Può essere alpino o d’acqua 47- Sopra… a Londra 48- Sigla di una provincia lombarda Cos'e' una FIAT GTI ? Una FIAT con Garantiti Tappetini Inclusi Aprile 2010- n° 1 15 Responsabile: prof. Rocco Fondacaro Progetto grafico e impaginazione: Consorzio SBCR - Sede Genzano di Roma Stampa: Fai da te Hanno collaborato: Prof.ssa Capecelatro Anna Maria, prof.ssa Di Teodoro Anna Lucia, prof. Fondacaro Rocco, prof.ssa Giampaoletti Tiziana, prof.ssa Paolotti Stefania, Basili Agnese, Cioccoloni Ilaria, Ferrari Cristian, Garofolo Alessia, Maccarrone Melania, Marcucci Tania, Mei Gioia, Mignucci Valerio, Monfredini Giulia, Namici Martina, Quarta Laura, Restaino Silvia, Vari Paola. IPSSCT – N. Garrone via della Stella, 7 00041 Albano Laziale (RM) Tel. 06/9320890 - 069323128 www.nicolagarrone.it La redazione di MERCURIO augura BUONE PASQUA