NORMATIVA EDA
BREVE STORIA
FINO AGLI
ANNI ‘60
Iniziative di carattere locale
Gestite in gran parte dai comuni
decreto legislativo 1559 del 47
Corsi serali per analfabeti
( licenza elementare)
e corsi Cracis
Lotta all’ analfabetismo
ANNI
’60 -- ‘80
CM 10 aprile 1964 n. 147
ITIS
CM 29 0ttobre 1966 n. 411
ITC
CM 11 Novembre 1966 n. 1760
ITG
“riproposizione rigida dei curricoli diurni”
Aprile ’73
c.n.metalmeccanici “150 ore”
1
ANNI
’90 - 2001
CM n. 7809 DEL 25 LUGLIO 1990
Organizzazione didattica professionali
Corsi di qualifica
Libro bianco su Istruzione e Formazione
U.E.
“Anno europeo dell’educazione e della formazione
lungo tutto il corso della vita”
1995 - 1996
MPI
1995 progetto A.L.I.FOR.T.I.
Istruzione Professionale
1995-1996 progetto SIRIO
Istruzione Tecnica
1997
CM n. 305 20 maggio
OM n. 455 29 luglio
Costituzione CTP
Conferenza Intern. Amburgo, luglio
l’educazione permanente : una realtà significativa del XXI secolo
2
D. l.vo 112 11 marzo
Scuola e territorio
1998
DPR 275 8 marzo
1999
Regolamento autonomia scolastica
U.E.
2000
Conf. e Memorandum Lisbona 2000
l.l.learning …società della conoscenza
C.U. Stato Regioni 2 marzo
Rapporto SIALS
Direttiva 22 6 febbraio *
2001
Legge costituzionale 18 ottobre n°3
“modifiche al titolo V della Cost.
La D. 22 va riformulata nel nuovo
contesto costituzionale
3
EDA
NORMATIVA AL 2001 NEL SETTORE STATALE
•
•
•
•
•
•
•
•
NELLA NORMATIVA
CONSOLIDAMENTO FILIERA
SISTEMA INTEGRATO
CONCERTAZIONE
TERRITORIALIZZAZIONE
FORMAZIONE
PERMANENTE
ALFABETIZZAZIONE
FUNZIONALE
NUOVI ALFABETI
GARANTIRE A TUTTI GLI
ADULTI I FABBISOGNI
FORMATIVI
•
•
•
•
•
•
•
DA NORMARE
un disegno unitario;
un piano nazionale;
un’adeguata specializzazione
e formazione delle
professionalità;
un sistema di accreditamento
delle competenze;
un sistema nazionale di
certificazione;
una campagna di sostegno e
comunicazione;
un dispositivo nazionale di
monitoraggio e valutazione.
Da una pubblicazione del MIUR del 2003
4
EDA
2002 - 2006
In EUROPA dal 2002 in poi vengono emanate un insieme di
Comunicazioni, Risoluzioni,Proposte e Dichiarazioni: essi si muovono
nella direzione del rafforzamento del sistema integrato EDA nel quadro
dell’ apprendimento permanente
In Italia l’ offerta di formazione agli adulti da parte del sistema
scolastico subisce una riduzione di risorse dedicate, con
limitazioni organizzative che vanno dalle scadenze delle
iscrizioni al numero minimo di iscritti per la formazione delle
classi
L’ art.1 comma 632 Della legge 27 dicembre 2006
(finanziaria 2007) rivoluziona l’ esistente ……..
5
Da EDA a IDA
DM 25 ottobre 2007
CONFERIMENTO AUTONOMIA
Art. 2
piani provinciali di dimensionamento
sede principale e altre sedi, in rete
territoriale
Accordi con enti locali per il
funzionamento
Eventuale base interprovinciale
Percorsi:
Art. 3
•Primaria e secondaria
•Alfabetizzazione funzionale per l’
obbligo di istruzione e diploma
•L2
•Obbligo istruzione e Recupero
dispersione
Art. 4
•Utenti di riferimento: adulti che
compiono i percorsi di cui all’
art. 3
•e drop out da sedici anni che
non abbiano adempiuto all’
obbligo.
6
Art. 5
Autonomia didattica e organizzativa con
riferimento alla riforma del primo e
secondo ciclo
Programmazione attività anche in tempi
diversi
Riferimento a ord. Min. su scrutini ed
esami
Art. 6
Ampliamento offerta formativa “
con particolare riferimento alle
“strutture normative accreditate
dalle Regioni”
Ricorso a prestazioni professionali
e contratti d’ opera
Art. 7
Art. 8
Assegnazione personale
esperienze specifiche nel quadro
di utilizzo e mobilità del personale
della scuola
Riorganizzazione accompagnata da
iniziative di sistema per innovazione,
formazione personale e condivisione
esperienze
7
ART. 9
DISCIPLINA TRANSITORIA
•ORGANICO DOCENTI di regola ogni 120 adulti iscritti
•2 docenti scuola primaria
•4 docenti s. secondaria primo grado
•4 docenti s. secondaria secondo grado
ACCORDI
con gli istituti secondari superiori per facilitare e sostenere il
conseguimento di un diploma di istruzione secondaria superiore da parte
degli utenti adulti dei Centri medesimi, valorizzando a tal fine le esperienze di
collaborazione in rete già realizzate a livello territoriale
PERSONALE ATA
riferimento algi indici previsti per gli istituti
comprensivi o per gli istituti con corsi serali
8
IDA
2008
Legge 6 agosto 2008 n 133
art. 64
Comma 4
Bozza di regolamento (del
02/11/08)
Diventa
Regolamento del
18/12/08
c) revisione dei criteri vigenti in materia di formazione delle classi;
……………………………………………………
e) revisione dei criteri e dei parametri vigenti per la determinazione della
consistenza complessiva degli organici del personale docente ed ATA,
finalizzata ad una razionalizzazione degli stessi;
f) ridefinizione dell'assetto organizzativo-didattico dei centri di
istruzione per gli adulti, ivi compresi i corsi serali, previsto dalla
vigente normativa;
TITOLO II Capo II (disposizioni comuni)
Art. 10 Centri Provinciali per l’istruzione degli adulti
L’organizzazione la dotazione organica dei centri provinciali per l’istruzione degli
adulti è regolata dal D.M. 25 ottobre 2007 emanato in applicazione della legge
dell’art. 1, comma 632, della legge 27 dicembre 2006 n. 296. Per la formazione
delle classi non si tiene conto degli iscritti ma della serie storica degli scrutinati e
ammessi agli esami finali.
TITOLO II Capo II
Art. 9 - Formazione delle classi e corsi per l’istruzione degli adulti
1. Per la formazione delle classi e dei corsi per l’istruzione degli adulti non si
tiene conto degli iscritti ma della serie storica degli studenti scrutinati, di quelli
ammessi agli esami finali, nonché di quelli che hanno conseguito una
certificazione relativa ai saperi e alle competenze previsti per l’assolvimento
dell’obbligo di istruzione, di cui al regolamento emanato con decreto del
Ministro della Pubblica Istruzione 22 agosto 2007, n. 139, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale del 31 agosto 2007.
9
PIANO PROGRAMMATICO
Sulla legge 06 agosto 133 2008
Dovrà infine essere ridefinito l'assetto organizzativodidattico dei Centri di istruzione per gli adulti.
Revisione dei quadri orario nei diversi ordini di scuola
-Per i centri di istruzione per gli adulti, (compresi i corsi serali
degli istituti di II grado) bisognerà ridefinire l’assetto
organizzativo-didattico, prevedendo un numero contenuto
di materie di insegnamento e legando l’autorizzazione dei
corsi stessi al monitoraggio degli esiti finali. Eventuali docenti
in esubero non potranno essere utilizzati in corsi o in moduli
non ordinamentali.
− Criteri e parametri per la determinazione degli organici
del personale
ANNO SCOLASTICO 2009/10
……..
h) razionalizzazione dell’organico dei corsi serali per 1.500
10
DM 25 Ottobre
QUESTIONI APERTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Rapporti con gli enti locali
Definizione dei curricoli e organizzazione
didattica dei percorsi
Iscrizioni
Scrutini ed esami
Ampliamento dell’offerta formativa
Assegnazione del personale
Composizione della dotazione organica
Accordi con gli Istituti secondari superiori
( art. 1,2,6)
(Art. 5)
(Art. 5)
(art. 5, comma 4)
(Art. 6)
(Art. 7)
(Art. 9)
(Art.9, comma 5)
11
DM 25 Ottobre
ALTRI PUNTI CRITICI
9. Certificazione delle competenze
10. Organizzazione interna e sistema integrato EDA
11. Organi collegiali
12. Figure di sistema
13. Localizzazione territoriale dell’ offerta formativa
14. Rapporti con altre istituzioni scolastiche
15. Informazione, promozione e monitoraggio del sistema
16. Orientamento, tutoraggio , accompagnamento e documentazione
17. Gestione amministrativo – contabile
18. Risorse finanziarie
12
ALCUNE IPOTESI
ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE
Regione
Monitoraggio; analisi domanda aggregata; marketing dell’
offerta; programmazione dei servizi educativi;
individuazione dei criteri per i piani provinciali
Provincia
Dimensionamento e individuazione sede CPIA
Comuni
Analisi dei bisogni e piano dei servizi in relazione alle esigenze
formative del territorio in accordo con la programmazione
regionale
CPIA
Organizzazione dell’ offerta formativa con le reti di scuole, in
funzione della programmazione dei servizi educativi nel
territorio
SCUOLE IN RETE
Accordi di rete tra Scuole con corsi per adulti e CPIA (organici
secondarie superiori ?)
POF DI RETE
Organi collegiali unici?
13
ORGANIZZAZIONE INTERNA:
PERSONALE
DIRIGENTE
COLLABORATORE
:
•Direzione;
•Programmazione;
•Coordinamento;
•Concertazione territoriale.
•Collabora alla gestione
didattica della sede;
•Coordina le attività
didattiche con le altre
sedi;
•Monitoraggio.
TUTOR
•Accoglienza;
•Orientamento, anche in
itinere;
•Bilancio competenze.
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DOCENTI
•Accoglienza;
•Programmazione didattica;
•Graduatoria specifica
•Organico funzionale
•Insegnamento;
•Orientamento.
QUALE OFFERTA FORMATIVA?
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ASSEGNAZIONE PERSONALE
Se si riconosce ai CPIA lo status di sperimentazione
che necessita di personale con competenze
specifiche, per il dirigente e i docenti si potrebbe aprire
un canale speciale di assegnazione .
Per i docenti le competenze potrebbero essere
collegate con titoli specifici e anni di docenza nell’
eda….
16
CPIA IN TOSCANA
15 giugno termine per la presentazione al Ministero di
proposte da parte della Regione Toscana
poi verrà EMANATO il REGOLAMENTO
IMPEGNI DELLE RETI TOSCANE DI SCUOLE
•COINVOLGERE USR, ENTI LOCALI, PARTI SOCIALI,
PER
VALORIZZARE E RAZIONALIZZARE L’ ESISTENTE
•CPIA COORDINATORE DEL SISTEMA
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PROPOSTA RETI SCUOLE
•Istituire i CPIA nei territori in cui esiste già o venga
costituito un accordo di rete tra tutte le Scuole Statali con
corsi per adulti.
•Tali accordi di rete devono prevedere un piano dell’ offerta
formativa (POF) condiviso dai CPIA e dalle Istituzioni
scolastiche in rete, erogatrici di attività di istruzione e
formazione degli adulti.
•Ciò allo scopo di far sì che i costituendi CPIA si
configurino nella realtà toscana non come Istituzioni
sovraordinate a tale realtà, ma, oltre che come centri di
erogazione di istruzione, come un luogo di coordinamento
e valorizzazione di una rete di esperienze formative già
esistenti ed operative.
•A tale scopo i docenti in organico nei CPIA e nelle scuole
secondarie superiori con corsi per adulti, vengono utilizzati
nelle attività didattiche con una programmazione comune
in base alle esigenze espresse da territorio e previste nel
POF della Rete.
Toni Virdia
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Primo incontro