DM 10.02.2014
DGR 1118 del 20.12.2013
Cos’è l’inquinamento atmosferico ?
L’inquinamento atmosferico è definito come presenza nell’aria di determinate sostanze a livelli tali da provocare effetti negativi sulla
salute umana, sull’ambiente e sul nostro patrimonio culturale. Gli inquinanti che si trovano nell’aria possono essere divisi in inquinanti primari, emessi direttamente dalle fonti naturali o dalle attivita’
umane, e inquinanti secondari che si trasformano g
in atmosfera in seguito a trasformazioni chimiche
Le condizioni meteorologiche giocano un ruolo fondamentale
nel trasporto e nell
nell’accumulo
accumulo in atmosfera e quindi sui livelli di
concentrazione degli inquinanti. La pianura padana ha
caratteristiche fisiche che la rendono una delle aree europee più
svantaggiate
t
i t per la
l qualità
lità dell’aria
d ll’ i a causa dei
d i venti
ti deboli
d b li e della
d ll
frequente stabilità dell’atmosfera.
Attualmente nella nostra regione non sono
piu’ registrati superamenti dei limiti di legge
per biossido di zolfo, monossido di carbonio e
benzene Mentre non rispetta il limite di legge
benzene.
per quanto riguarda il benzo(a)pirene.
Il benzo(a)pirene e’ un inquinante di origine primaria prodotto
in gran parte dalla combustione di biomasse legnose, la cui
importanza e’ emersa solo negli ultimi anni. Il limite di legge e’
rispettato per la città di Milano ma non nelle aree più
direttamente interessate dalle attività di combustione di legna
( Brianza,vallate alpine e prealpine).
Divieto di utilizzo, solo se sono disponibili altri sistemi di riscaldamento di impianti domestici alimentati a riscaldamento ,di impianti domestici alimentati a biomassa legnosa aventi un rendimento inferiore al 63 % dal 15 Ottobre al 15 Aprile di ogni anno in tutti i comuni g
di fascia 1 e nei comuni al di sotto dei 300 m di altitudine.
8
PRIA – Piano Regionale degli Interventi per la qualità dell’Aria
Il PRIA ha individuato nuove misure per la riduzione delle emissioni prodotte dagli apparecchi domestici alimentati a legna. Misura E‐R2
"Regolamentazione impianti di riscaldamento domestico a biomasse", la cui attuazione concorre al raggiungimento degli obiettivi di miglioramento della
gg g
g
g
qualità dell'aria;
9
La delibera e’ il recepimento di alcuni contenuti del DPR 74/2013 e per dare attuazione alla misura ER‐2 del PRIA .
Gli impianti a legna sono equiparati dalla delibera e dal PRIA agli impianti termici alimentati a metano o gasolio e quindi:
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‐Nuove installazioni devono essere eseguite da personale abilitato secondo il Nuove installazioni devono essere eseguite da personale abilitato secondo il D.M. 37/2008; ‐Obbligo di manutenzione per gli apparecchi, come indicato dal DPR 74/2013 e dalla norma UNI 10683/2012;
‐Controlli e ispezioni come gli altri impianti termici;
‐Censimento degli apparecchi a legna nel Catasto Regionale degli Impianti Termici ( CURIT ):
(
)
‐Introduzione di un rendimento energetico minimo per i nuovi impianti da installare.
Dal 15 Ottobre 2014 gli apparecchi a legna (caminetti e stufe) dovranno essere installati da soggetti certificati, sottoposti a manutenzione periodica e saranno censiti nel catasto regionale degli impianti. 11
D.P.R. 74/2013
IMPIANTI TERMICI
12
(( l‐tricies) "impianto termico":
impianto tecnologico destinato ai servizi di:
impianto tecnologico destinato ai servizi di:
climatizzazione invernale o estiva degli ambienti, con o senza produzione di
acqua calda sanitaria, indipendentemente dal vettore energetico utilizzato,
comprendente eventuali sistemi di produzione, distribuzione e utilizzazione del
d t
t li i t i di
d i
di t ib i
tili
i
d l
calore nonche' gli organi di regolarizzazione e controllo. Sono compresi negli
impianti termici gli impianti individuali di riscaldamento.
a) non ci sono limiti sulla potenza;
b) non dipende dal vettore energetico;
c) può essere con o senza produzione di acqua calda sanitaria;
d) non sono indispensabili gli organi di “distribuzione,utilizzazione del calore nonché gli organi di regolazione e controllo;
e) sono compresi gli impianti termici individuali.
e) sono compresi gli impianti termici individuali.
13
(( l‐tricies) "impianto termico“:
……….
Non sono considerati impianti termici apparecchi quali: stufe, caminetti, apparecchi di riscaldamento localizzato ad energia , pp
g
radiante; tali apparecchi, se fissi, sono tuttavia assimilati agli impianti termici quando la somma delle potenze nominali del focolare degli apparecchi al servizio della singola unita’ immobiliare e' maggiore o uguale a 5 kW. Non sono considerati impianti termici i sistemi dedicati esclusivamente alla produzione di acqua calda sanitaria al servizio di singole unita' immobiliari ad uso residenziale ed assimilate ».
Sono considerati IMPIANTI TERMICI
17
18
Libretto di impianto
Libretto di impiant
Impianti di :
 Climatizzazione invernale
Climatizzazione estiva senza limite di potenza
Produzione di acqua calda sanitaria (diversi da quelli al servizio di singole unità immobiliari ad uso residenziale ed assimilate)
id
i l d
i il )
19
20
21
22
23
24
pposticipato
p al 1 Ottobre 2014
25
La norma UNI 10683:2012
obbliga comunque in ogni
caso, add eseguire
i la
l
manutenzione su TUTTI gli
impianti alimentati a
LEGNA o altri
BIOCOMBUSTIBILI
SOLIDI
Non e’ previsto il MODELLO DI RAPPORTO
C N
ENERGETICA
N G
C
DI EFFICIENZA
ma……..sempre secondo la norma UNI
10683:2012 punto 88.5
5 “ Al termine delle
operazioni di controllo e manutenzione deve
essere redatto
d tt un rapporto
t da
d rilasciare
il i all
proprietario….”
proprietario…
.”
27
La norma UNI 10683:2012 prescrive la
periodicita’ delle manutenzioni
periodicita
28
AGGIORNAMENTO DELLE DISPOSIZIONI PER
L’ESERCIZIO, IL CONTROLLO, LA
MANUTENZIONE E L’ISPEZIONE
L ISPEZIONE DEGLI
IMPIANTI TERMICI
29
SONO ESCLUSI DALL’AMBITO DI APPLICAZIONE
DEL PRESENTE
S
DISPOSITIVO:
S OS
O
Impianti per la climatizzazione invernale degli ambienti e/o la
pproduzione di acqua
q calda sanitaria costituiti esclusivamente da
pompe di calore/ collettori solare termici la cui somma delle
potenze termiche utili sia inferiore a 12 kW.
+
+
=
< 12 kW
30
SONO ESCLUSI DALL’AMBITO DI APPLICAZIONE
DEL PRESENTE
S
DISPOSITIVO:
S OS
O
Gli impianti per la climatizzazione estiva composti da una o più
macchine frigorifere
g
la cui somma delle ppotenze termiche utili
sia inferiore a 12 kW
+
= < 12 kW
31
SONO ESCLUSI DALL’AMBITO DI APPLICAZIONE
DEL PRESENTE DISPOSITIVO:
II radiatori
di t i individuali,
i di id li le
l cucine
i economiche,
i h le
l termocucine
t
i ei
caminetti aperti di qualsiasi potenza termica
=
NO
32
SONO ESCLUSI DALL’AMBITO DI APPLICAZIONE
DEL PRESENTE DISPOSITIVO:
Impianti
I i ti coinvolti
i lti in
i cicli
i li produttivi
d tti i
33
GLI IMPIANTI SARANNO TUTTI TARGATI CON UN
CODICE UNIVOCO CHE CONSENTIRA’
L’IDENTIFICAZIONE DELL’IMPIANTO
Al momento dell’installazione
Alla prima manutenzione utile
34
I generatori che sono al servizio di un unico sistema di
distribuzione operano
p
come un unico impianto
p
termico e
devono essere censiti attraverso un’unica targa impianto,
pur se alimentati da generatori e vettori energetici differenti.
UNICA TARGA
UNICO LIBRETTO
35
Gli apparecchi preposti alla climatizzazione di singoli locali o
parti limitate di un ‘unita’
unita immobiliare,
immobiliare come ad esempio le
stufe, costituiscono un impianto separato rispetto
all’impianto
p
termico che ggarantisce il servizio all’intera unità
immobiliare o all’intero edificio, in caso di impianto
centralizzato.
LIBRETTO E TARGA
DIFFERENTI
36
RIASSUMIAMO:
Impianto A, libretto e targa
unico impianto, unico libretto e targa
Impianto B, libretto e targa
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Impianti a biomassa
Non e’ previsto rapporto di controllo
efficienza energetica
E’ previsto rapporto di controllo
efficienza energetica (allegato 3/B)
38
ATTENZIONE !!!
NON CONFONDIAMO LA DEFINIZIONE DI
IMPIANTO TERMICO CON LA DESCRIZIONE
DELLA PROCEDURA DI TARGATURA
Estratto della definizione di impianto termico:
L’impianto tecnologico destinato ai servizi di climatizzazione invernale o estiva degli ambienti, con o
senza produzione
d i
di acqua calda
ld sanitaria,
it i indipendentemente
i di
d t
t dal
d l vettore
tt
energetico
ti utilizzato,
tili t
comprendente eventuali sistemi di produzione, distribuzione e utilizzazione del calore nonche’ gli
organi di regolazione e controllo.
Estratto della descrizione di targatura
g
di Regione
g
Lombardia:
I generatori che sono al servizio di un unico sistema di distribuzione operano come un unico impianto
termico e devono essere censiti attraverso un’unica targa impianto, pur se alimentati da generatori e
vettori
tt i energetici
ti i differenti.
diff
ti All
Allo stesso
t
modo,sono
d
considerati
id ti un unico
i impianto
i i t termico
t
i generatori
t ia
servizio della medesima unità immobiliare per cui non è prevista alcuna rete di distribuzione, come,
ad esempio, apparecchi singoli ad energia radiante o aerotermi. Anche in questi casi verrà attribuita
un’unica Targa Impianto.
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I modelli pubblicati dal D.M.
D M 10 febbraio 2014
G.U. nr.55 del 07.03.2014
Allegato I : Modello libretto d’impianto ( a schede)
Allegato
g
II : Rapporto
pp
di controllo di efficienza energetica
g
tipo
p 1 (g
(gruppi
pp termici))
Allegato III : Rapporto di controllo di efficienza energetica tipo 2 (gruppi frigo)
Allegato IV : Rapporto di controllo di efficienza energetica tipo 3 (scambiatori)
Allegato V : Rapporto di controllo di efficienza energetica tipo 4 (cogeneratori)
40
I modelli pubblicati dalle “Disposizioni approvate con Disposizioni approvate con Delibera Regionale n. X/1118 del 20 dicembre 2013” Allegato II : Modello libretto d’impianto ( a schede)
Allegato
g
3A : Rapporto
pp
di controllo di efficienza energetica
g
(g
(gruppi
pp termici))
Allegato 3B : Rapporto di controllo di efficienza energetica (gruppi termici a biomassa)
Allegato 3C : Rapporto di controllo di efficienza energetica (gruppi frigo)
Allegato 3 D : Rapporto di controllo di efficienza energetica (scambiatori)
Allegato 3 E : Rapporto di controllo di efficienza energetica (cogeneratori)
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Modello 3B
ESCLUSIVO
per Regione Lombardia
42
43
44
Vedi UNI 10683
45
V di UNI 10683
Vedi
Modello 3B
46
UNI 10683
*
*
*
* Esclusi dal DGR regione Lombardia
* Con cadenza annuale secondo DGR regione Lombardia
* Con cadenza biennale secondo DGR regione Lombardia
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Esempi di compilazione
libretto di impianto e allegato
di controllo efficienza
energetica di tipo 3B
48
49
grazie per l’attenzione
P.I. Marco Martinetto
50
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