La guerra di Spagna Andrea Biamino,classe 3 f Introduzione Dal 1934 al 1936, la Seconda Repubblica Spagnola fu governata da una coalizione di centro-destra che comprendeva i conservatori cattolici della Confederación Española de Derechas Autónomas (CEDA). In questo periodo ci furono scioperi generali a Valencia e Saragozza, scontri di piazza a Madrid e Barcellona, e una sollevazione dei minatori nelle Asturie, che venne repressa con la forza dalle truppe comandate dal Generale López Ochoa Introduzione e dai Legionari comandati da Tenente Colonnello Juan Yagüe, sotto la direzione del Ministro della Guerra Diego Hidalgo. Durante questo periodo il governo compì grandi sforzi per annullare le conquiste sociali che erano state fatte negli anni precedenti, specialmente per quanto riguarda la riforma agraria. Guerra civile spagnola La Guerra Civile Spagnola fu la guerra civile che scoppiò in Spagna tra i ribelli e la Repubblica Spagnola con i suoi Republicanos (governo e suoi sostenitori). Si svolse tra il luglio 1936 e l'aprile 1939, e terminò con la sconfitta della causa repubblicana, seguita dalla dittatura di Francisco Franco. Guerra civile spagnola Il numero delle vittime è stato a lungo dibattuto, con stime che vanno dalle 500.000 ad un milione di persone uccise dalla guerra. Molti artisti ed intellettuali spagnoli (compresa gran parte della Generazione spagnola del 1927) vennero uccisi o costretti all'esilio. L'economia spagnola ebbe bisogno di decenni per recuperare. La guerra: 1936 Nei primi giorni di guerra, oltre 50.000 persone si trovarono prese nella parte "sbagliata" delle linee e vennero giustiziate o assassinate. Nelle cosiddette paseos ("passeggiate"), le vittime venivano prese dai loro rifugi o prigioni, da gente armata, per essere fucilati fuori dalla città. La guerra: 1936 La guerra fornì anche un pretesto per molti regolamenti di conti dovuti a odi tra vicini. Probabilmente il caso più famoso tra questi fu quello del poeta e drammaturgo Federico García Lorca. Il numero di vittime fu probabilmente comparabile su entrambi i lati delle linee. Il 18 novembre, Germania e Italia riconobbero ufficialmente il regime di Franco, e il 23 dicembre, l'Italia inviò dei "volontari" (non richiesti da Franco, ma inviati per iniziativa del governo fascista) a combattere per i Nazionalisti. La guerra: 1937 Con le sue fila ingrossate dalle truppe italiane e dai soldati spagnoli delle colonie del Marocco, Franco fece un altro tentativo di catturare Madrid nel gennaio e febbraio del 1937, ma fallì di nuovo. La grande città di Málaga venne presa l'8 febbraio, e il 28 aprile, gli uomini di Franco entrarono a Guernica, nei Paesi Baschi, due giorni dopo il bombardamento della città da parte della Legione Condor tedesca, equipaggiata con i biplani Heinkel He-51 (la legione arrivò in Spagna il 7 maggio). Dopo la caduta di Guernica, il governo iniziò a controbattere con sempre maggiore efficacia. La Guerra: 1938 Le due parti si scontrarono sul possesso della città di Teruel per tutto gennaio e febbraio, con i Nazionalisti che infine ne presero il controllo definitivo il 22 febbraio. Il 14 aprile, i Nazionalisti arrivarono al Mar Mediterraneo tagliando in due la parte di Spagna controllata dai Repubblicani. Il governo cercò di trattare la pace in maggio, ma Franco richiese la resa incondizionata, e la guerra continuò a La Guerra 1938 Il governo allora pose tutte le sue risorse in una campagna per riconnettere le due parti di territorio, nella Battaglia dell'Ebro, che iniziò il 24 luglio e durò fino al 26 novembre. Il fallimento di questa determinò lo sviluppo finale della guerra. La guerra: 1939 I Nazionalisti conquistarono la Catalogna, con una campagna turbinosa, durante i primi due mesi del 1939. Tarragona cadde il 14 gennaio, Barcellona il 26 gennaio e Girona il 5 febbraio. Cinque giorni dopo la caduta di Girona, l'ultima resistenza in Catalogna fu spezzata. Il 27 febbraio, i governi di Regno Unito e Francia riconobbero con riluttanza il regime Franchista. La guerra 1939 Solo Madrid e pochi altri capisaldi rimasero nelle mani delle forze governative. Il 28 marzo, con l'aiuto di forze profranchiste all'interno della città (la "quinta colonna" che il Generale Mola menzionò in un messaggio di propaganda del 1936), Madrid cadde nelle mani dei Nazionalisti. Il giorno seguente, Valencia, che aveva resistito sotto i cannoni dei Nazionalisti per quasi due anni, si arrese anch'essa. La vittoria venne proclamata il 1 aprile, quando l'ultima delle forze repubblicane si arrese.