Ricordi e
ricette
di donne in
guerra
La vita delle donne nel corso della Guerra Civile Spagnola e
della ll Guerra Mondiale nel Bellunese
No pasarán!
• La guerra civile spagnola del
1936-39 può essere definita la
prova generale della Seconda
guerra mondiale per
– I due schieramenti coinvolti (fascismo
e antifascismo)
– Il carattere internazionale
– Il coinvolgimento della popolazione
civile
• Ma è anche il tentativo delle forze
anarchiche di realizzare una
società realmente socialista
attraverso le collettivizzazioni
• In questo quadro va letto il diario
di vita e di cucina di Nadine “La
cuoca di Buenaventura Durruti”
La Spagna negli anni Trenta
• La Spagna si trova al termine del suo declino come
potenza coloniale, in una situazione di forte arretratezza
economica aggravata dalla crisi internazionale del 29.
• La cause della guerra civile spagnola possono essere
raggruppate in tre principali filoni:
– In primo luogo il conflitto economico intorno alla riforma agraria.
I braccianti e i contadini richiedevano la distribuzione dei grandi
latifondi di proprietà principalmente dell’aristocrazia e della
Chiesa.
– Il secondo fronte era costituito dalla questione religiosa: i partiti
di sinistra rivendicavano uno Stato laico.
– Infine la questione istituzionale: non solo il Paese era diviso tra
monarchici e repubblicani, ma anche tra due visioni dello Stato
una centralizzata e l’altra che dava risposta alle aspirazioni
autonomistiche.
17-7-36
Inizio rivolta
Magg. ’37
Riv. Barcellona
Rivolta militare nel Marocco spagnolo capeggiato dal
generale J. Sanjurio (capo designato dei rivoltosi,
chetra comunisti e anarchici a
Scontri
Il governo di Franco è
muore però in un incidente aereo), E. Mola, G.
Queipo
Barcellona; Largo Caballero è
riconosciuto dalla Francia e
de Llana e Francisco Franco.
sostituito a capo del governo dal
dalla Gran Bretagna.
I repubblicani
si
ritirano
dal
fiumerifugiatosi a Parigi,
Costituzione di una giunta militare a Burgos. socialista di sinistra
J. Negrìz.
Azaña,
Ebro, non hanno più munizioni.
rassegna le dimissioni.
Costituzione del nuovo governo
Genn. ‘36
Aerei della Legione
Le Brigate Internazionali Legge
vengono
sulle responsabilità
repubblicano diretto dal socialista
F.
Condor
tedesca
ritirate
dal
fronte.
•Successo elettorale delOtt.
Fronte
politiche
Largo Caballero.’36
bombardano a Fine estate
Popolare che riunisceBattaglia
i partiti di
di
15 Nov.
Francisco Franco diviene tappeto
capo unico
la città
‘37
sinistra. Presidente del madrid
‘38
della giunta militare.
Feb. ‘39
basca Guernica.
consiglio è il repubblicano M.
’36
Volontà internazionale
Azaña, che Sett.
nel giugno
viene
26 Apr. ‘37
di far fallire la
eletto presidente della
rivoluzione spagnola
Repubblica.
1936
Ago ‘36
1937
Febb. ‘37
Ott. ‘37
Il presidente del consiglio
francese Leon Blum
I nazionalisti
I nazionalisti
propone un
accordo di conquistarono
non
con l’aiuto del Corpo
conquistano Gijon,
interventoMalaga
in Spagna,
Truppe Volontarie inviatocompletando
dal
mentre i nazionalisti
governo
italiano, che nel l’occupazione
marzo è
della
conquistano
Badajoz
sconfitto a Guadalajara dalle
parte nord occidentale
Brigate internazionali. della Spagna.
1938
1939
Fine ‘38
Marzo ‘39
Dopo il bombardamento di
BarcellonaIi nazionalisti
nazionalisti entrano a Madrid
ponendo
lanciano offensiva infine alla guerra civile.
Catalogna Franco annuncia la fine della
guerra. In totale i morti furono più
di un milione
Intervento delle potenze
straniere
Politica e lotte femministe
• Con l’approvazione della Costituzione
nel 1931 le donne acquisirono lo
status di cittadine.
• Nel primo titolo della Costituzione
venne inclusa l’eguaglianza dei sessi,
e donne avevano la possibilità di
esercitare il loro diritto di voto a 23
anni, e di accedere a qualsiasi tipo di
lavoro pubblico.
• Nel 1932 fu approvata e promulgata
la legge sul divorzio.
• La riforma educativa intrapresa negli
anni 30 portò il tasso di analfabetismo
al 39,4% per le donne, e al 24,4% per
gli uomini.
• Il femminismo spagnolo richiedeva
diritti sociali e non la partecipazione
alla politica o l’eguaglianza con
l’uomo.
La vita delle donne durante la guerra
Le donne parteciparono attivamente alla lotta
contro il fascismo:
1. Costruirono barricate, curarono i feriti ed
organizzarono i lavori d’ausilio e d’assistenza
infantile.
2. Rifornirono i soldati di uniformi, di capi vestiari e
dell’equipaggiamento necessario per la guerra.
3. Parteciparono attivamente alla guerra come
miliziane, impugnando le armi e combattendo.
Dopo il 1937 termina il loro impiego.
4. Si occuparono dell’analfabetismo di migliaia di
donne spagnole e affrontarono insieme la
domanda urgente di programmi educativi per
adulti. Le donne istruite diedero lezioni ed
organizzarono attività culturali.
5. Pubblicarono numerosi periodici e riviste come:
Companya, Emancipación, Muchachas, Mujeres,
Mujeres Libres, Noies Muchachas, Pasionaria e
Trabajadora.
Tutte le organizzazioni femminili rivendicarono il
diritto delle donne alla preparazione
professionale, e ad un lavoro garantito e
pagato, a parità di condizioni con lo stesso
salario dell’uomo.
Organizzazioni femminili
• AMA (Agrupación de mujeres antifascistas -comuniste), obiettivo
immediato di lottare contro il fascismo.
• UDC (Unión de dones de Catalunya)
• Mujeres Libres (anarchiche) e le marxiste dissidenti del POUM (Partito
operaio di unificazione marxista) lotta contro oppressione femminile
Le organizzazioni femminili tracciarono il cammino verso l’emancipazione
delle donne, attraverso l’educazione, la partecipazione politica, il diritto
al lavoro, e il riconoscimento del loro valore sociale (figure eccezionali
Federica Montseny, Dolores Ibarrúri, Margarita Nelken, etc.)
Nadine
Nadine è una giovane donna,
militante rivoluzionaria della
Colonna Durruti, che racconta la
vita vissuta negli anni della
guerra civile spagnola e che
cerca di alleviare i dolori e le
paure dei momenti drammatici
con il calore fraterno di un pasto
tra amici.
Tutti gli eventi narrati sono
accompagnati e completati da
una spiegazione storica e da
una accurata documentazione.
Le ricette di Nadine
• Le ricette sono quelle fanno rivivere i profumi di casa.
Utilizzano i prodotti freschi reperibili con mezzi di fortuna
in città o nelle campagne che circondavano Barcellona
(verdure, pesce, selvaggina, animale da cortile). I piatti
sono semplici e molto aromatici.
Potevano esser preparati per i
compagni al termine di una
giornata di scontri, o per la
popolazione al fine di una
distribuzione gratuita (es. pane), o
per i bambini delle scuole come
risarcimento per i disagi, le paure
e gli orrori della guerra. (Torrijas)
Anna
Anna è il nome di battaglia di Giovanna Zangrandi (Alma Bevilaqua
1910-88) che nel periodo successivo all’8 settembre ’43 è stata
staffetta partigiana della Brigata Calvi in Cadore.
L’alimentazione dipendeva dalla
tessera, dalla borsa nera e
soprattutto da quanto poteva offrire
la montagna:
pane nero,
mele
minestre d’erbe condite con
sego,
brodo con ossi dei pecora …
… ma soprattutto patate.
Non ci sono i piatti fantasiosi della Spagna ma solo la solidarietà di
donne che combattono per il futuro dei loro figli.
I rifornimenti militari
•
•
•
Il rancio, dallo spagnolo rancho, una riunione di persone, una camerata di soldati.
anche il francese se ranger mettersi in fila, ha sempre costituito motivo di interesse e
cura da parte dei militari di ogni epoca .
Nel 1809 Nicolas F. Appert, cuoco e pasticciere, vinse un premio messo in palio da
Napoleone per chi avesse risolto il problema della conservazione delle derrate
alimentari militari.
Appert,, arrivò nel 1802, dopo numerosi esperimenti, alla conclusione che i cibi
deteriorabili si conservavano a lungo se sigillati all'interno di bottiglie di vetro,
immerse successivamente in acqua bollente.
L'intuizione di Appert si basava sulla constatazione che il calore eliminava o
rallentava i processi decompositivi del cibo.
• La sua idea venne 'rubata' dall'inglese Peter
Durant che la applicò utilizzando contenitori di
latta. Era il 1814, quando una ditta britannica
fornì alle Reale Marina Inglese, zuppe di
verdura e carni conservate in recipienti in
lamiera di stagno, dando così il via alla
produzione in grandi quantitativi di "cibo in
scatola".
Sitografia
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http://www.libertaria.it/spagna36.htm#Video
http://www.romacivica.net/anpiroma/antifascismo/Guerraspagna.htm
http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/295/43.htm
http://www.centrefedericamontseny.org/index.php?accion=portada
http://www.storialibera.it/epoca_contemporanea/guerra_di_spagna/
http://www.itsos.gpa.it/storia/raga5/nove/spagna/discuss/roll.htm
http://dwardmac.pitzer.edu/Anarchist_Archives/spancivwar/scwgraphics.html
http://www.icsm.it/articoli/ri/rancio.html
http://www.taccuinistorici.it/ita/news/contemporanea/personaggi/Nicolas-Appert-e-leconserve-alimentari.html
http://digilander.libero.it/puntocontro/cultura/scheggedarte/reportage_moderno.htm
•
http://www.youtube.com/watch?v=fL0UbpB0eY&eurl=http://www.centrefedericamontseny.org/index.php?accion=multimedia
•
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http://www.storiain.net/arret/num55/artic1.htm
http://digilander.libero.it/primularossa_43/internazionale/under/spagna.htm
http://195.62.160.66/soprintendenza/SPAGNA/sez6-saggio176.htm
http://www.libertaria.it/spagna36.htm#Video
http://www.ngvision.org/download/167/ngv.bradipz.net/new_global_vision/disc30/ngv_e
s_ita_20020101_fury_over_spain.mpg
Bibliografia
• Anonimo “La cuoca di Buenaventura Durruti- la cucina spagnola al
tempo della “guerra civile”. Ricette e ricordi” Ed. Derive Approdi
• Giovanna Zangrandi “Giorni veri” Ed. Mondadori
• A. De Carlo A. Amatuzzi “Le Français à la carte” Ed. Hoepli
• Antony Beevor “La guerra civile spagnola” Ed.RCS Libri
• Garcìa Lorca “Tutte le poesie” Ed. Garzanti
ROMANZA DELLA GUARDIA CIVILE SPAGNOLA
…Alla porta di Belén
i gitani si radunano.
San Giuseppe, ferito,
veste di un sudario una ragazza.
Testardi fucili acuti
per una notte risuonano.
La Vergine cura i bamini
con la saliva di stelle.
Ma la Guardia Civile
avanza seminando incendi,
dove giovane e nuda
brucia l’immaginazione.
Rosa dei Camborios
geme seduta sulla sua porta
con i suoi due seni tagliati
posti sopra un vassoio.
E altre ragazze correvano
inseguite dalle loro trecce
in un vento dove scoppiano
rose di polvere nera.
Quando tutte le tegole
furno solchi nella terra,
l’alba cullò le spalle
dal lungo profilo di pietra.
O città dei gitani!
La Guardia Civile s’allontana
in un tunnel di silenzio
mentre le fiamme ti circondano.
O città dei gitani!
chi ti vide e non ti ricorda?
Che ti cerchino sulla mia fronte.
Giuoco di luna e arena. (Federico Garcia Lorca)
Italia
• Prima del ’36 vi erano stati
contatti tra i franchisti e
Mussolini, infatti elementi
delle Falange erano giunti
in Italia già nel ’34 per
addestramenti e erano
state formate compagnie
industriali italo-spagnole.
• Dati dell’intervento:
– Effettivi italiani 78.846, di cui
6.000 caduti e 15.000 feriti.
Ingenti sono gli armamenti
inviati (gli italiani hanno
effettuato 5.318
bombardamenti) per un costo
complessivo di 14 miliardi di
lire.
URSS
• Vista l’inutilità del patto di non intervento a cui
inizialmente aderisce, invia viveri, medicinali,
finanziamenti e materiale bellico.
• Nell’estate del ’37 Stalin consiglia a Caballero di
rinunziare alla rivoluzione armata, sono in corso in
Russia le epurazioni.
USA
• Il governo americano proibisce le partenze dei volontari
e fa pressioni diplomatiche sul Messico.
Multinazionali
• Compagnie come Renault, Texas Oil company, ITT, Du
Pont, General Motor, ecc. aiutano le truppe ribelli con
mezzi, finanziamenti o campagne propagandistiche.
Inghilterra
• Chamberlain politica
dell’appeasement.
Francia
• Blum riteneva che una
intromissione avrebbe
provocato la guerra con la
Germania e l’Italia.
• Gli aiuti arrivano in via
clandestina dai Pirenei.
• André Marty, del partito
comunista francese,
organizza le Brigate
Internazionali.
Germania
• Invio aerei per
trasferimento Franco dal
Marocco.
• Non aderisce all’accordo
di non intervento
proposto da Blum e invia
corazzate e
cacciatorpediniere, in
cambio ottiene materie
prime strategiche.
Brigate internazionali
I volontari provenienti da 52 paesi dei cinque continenti, furono circa 40.000 e circa la metà
morì in combattimento, fu dispersa o ferita (i caduti furono 9934 mentre 7686 furono
feriti gravemente). Altri 5.000 uomini combatterono in unità dell'esercito repubblicano e
almeno altri 20.000 lavorarono nei servizi sanitari o ausiliari.
I volontari italiani furono inquadrati nella Brigata Garibaldi, circa 3.350 effettivi, e tra questi i
maggiori esponenti dell'antifascismo: i comunisti Togliatti, Longo e Vidali, il socialista
Nenni, il repubblicano Pacciardi. Tra gli italiani figuravano anche l'anarchico Camillo
Berneri e Carlo Rosselli.
Francesi
Tedeschi
Italiani
Statunitensi
inglesi
Canadesi
altri
10.000
5.000
3.350
2.800
2.000
1.000
yugoslavi, albanesi, ungheresi, belgi, polacchi, bulgari, cecoslovacchi, svizzeri,
nordeuropei, messicani e africani
Anarchici
Comunisti
Giustizia Libertà
Repubblicani
Socialisti
Sconosciuta
328
1.301
39
56
224
1.449
Il ringraziamento della Pasionaria
"Di tutti i popoli, di tutte le razze, veniste a noi come fratelli,
figli della Spagna immortale,
e nei giorni più duri della nostra guerra,
quando la capitale della Repubblica spagnola era minacciata,
foste voi, valorosi compagni delle Brigate Internazionali,
che contribuiste a salvarla con il vostro entusiasmo combattivo,
il vostro eroismo e il vostro spirito di sacrificio".
Nazionalisti
Repubblicani
Esercito
7.000 ufficiali
25.000 truppa
30.000 Tercio e regulares
marocchini
260 ufficiali
36.000 truppa
Guardia civil
Asaltos
Carabineros
14.000
10.000
6.000
20.000
25.000
10.000
Marina
1 corazzata (antiquata)
1 incrociatore
1 cacciatorpediniere
3 torpediniere
4 cannoniere
4 guardacoste
1 corazzata
3incrociatore
8 cacciatorpediniere
5torpediniere
1 cannoniera
5 guardacoste
6 sommergibili
Aviazione
100 aerei (antiquati)
200 aerei (antiquati)
… sul campo contammo dieci fascisti uccisi, e cinque dei nostri
compagni. Tutti i corpi erano stati straziati dall’esplosivo da
cava, dalla mitraglia e dalle bombe amano. Decidemmo di
portar via solo Manuelito, gl’altri li seppellimmo tutti
insieme, in una orrida sardana di divise, armi, lacrime, sangue
ed escrementi. Fratelli per la prima volta. I francesi chiamano
chamde il sentimento che ci accompagnò sulla strada del
ritorno, conclusa la missione, io avvertii anche dell’altro che
mi terrorizzò, il mio cuore stava diventando di pietra e non
sapevo più piangere...
Anonimo “La cuoca di Buenaventura Durruti- la cucina spagnola al tempo della “guerra
civile”. Ricette e ricordi” Ed. Derive Approdi p. 154
Torrijas
Mescolate un quarto circa di litro di latte fresco con 50 grammi
di zucchero, fatelo sciogliere e poi inzuppateci sei, sette fette
di pane contadino. Intanto, sbattete in una ciotola tre uova
intere e due tuorli con la scorza grattugiata di un limone, 30
grammi di zucchero e una presa generosa di cannella in
polvere. Immergeteci le fette di pane, senza romperle, una alla
volta. Poi, friggetele sui due lati in abbondante olio d’oliva.
Scolatele e cospargetele di miele, nel quale avrete messo
qualche cucchiaio di farina di mandorle. Servite subito. A
casa mia si usava il miele di Alcarria, oppure, quello di timo.
Qualche volta anche il miele di liquirizia, che mio padre si
procurava quando andava a caccia sui Pirenei.
… Gesù, Anna, che odore quasi perbene che hai! – Dice che con quell’odore lì addosso, fumo di
bivacco, minestra, sudore mai lavato, ecc. non dovrei andare per il paese; m’ha tirato fuori le
ciabatte, il giubbino, la maglia di Sergio, siamo piccoli uguali, ci si scambia la roba e lei si mette
con mastello a lavare la mia. Ha anche voluto che mangiassi minestra di fagioli, buona, accidenti
e eli me l’ha messa nella scodella con un gesto come fa con Sergio, mica come a un accattone che
passa.
Eh, Angela … non è come certuni.
(Giovanna Zangrandi “Giorni veri” Ed. Mondadori pag 196)
È la cucina di un cascinale, una delle solite cucine e mai solita e uguale alle altre: in ognuna c’è
delle gente che è diversa …. Capita di guardarsi attorno . Certe volte mi succede di osservare
questa gente, sopratutti i mezzadri, come se io fossi affamata di qualcosa, si può essere affamati
di gente? Per sentirsi ancora gente, una di loro e non la selvatica delle Marmarole.
Nelle cucine come quelle di Angela, Saturnia Tellus, di Marta o di questa del podere dei Righes
mi sento in Italia, italiana.
(Giovanna Zangrandi “Giorni veri” Ed. Mondadori – pag. 213)
Cronologia
1936 feb.
•
Successo elettorale del Fronte Popolare che riunisce i partiti di sinistra. Presidente del consiglio è il repubblicano M. Azaña, che nel
giugno viene eletto presidente della Repubblica.
1936 lug.
Rivolta militare nel Marocco spagnolo capeggiato dal generale J. Sanjurio (capo designato dei rivoltosi, che muore però in un incidente
aereo), E. Mola, G. Queipo de Llana e Francisco Franco.
Costituzione di una giunta militare a Burgos.
1936 ago.
Il presidente del consiglio francese Leon Blum propone un accordo di non intervento in Spagna, mentre i nazionalisti conquistano Badajoz.
1936 set.
Costituzione del nuovo governo repubblicano diretto dal socialista F. Largo Caballero.
Francisco Franco diviene capo unico della giunta militare.
1937 feb.
I nazionalisti conquistarono Malaga con l’aiuto del Corpo Truppe Volontarie inviato dal governo italiano, che nel marzo è sconfitto a
Guadalajara dalle Brigate internazionali.
1937 apr.
Aerei della Legione Condor tedesca bombardano a tappeto la città basca Guernica.
1937 mag.
•
Scontri tra comunisti e anarchici a Barcellona; Largo Caballero è sostituito a capo del governo dal socialista di sinistra J. Negrìz.
1937 giu.
•
I nazionalisti conquistano Bilbao e occupano Asturie e Province Basche.
1937 ott.
•
I nazionalisti conquistano Gijon, completando l’occupazione della parte nordoccidentale della Spagna.
1938 nov.
•
Le Brigate Internazionali vengono ritirate dal fronte.
1939 gen.
•
I nazionalisti conquistano Barcellona.
1939 feb.
•

Il governo di Franco è riconosciuto dalla Francia e dalla Gran Bretagna.
Azaña, rifugiatosi a Parigi, rassegna le dimissioni.
1939 mar.
I nazionalisti entrano a Madrid ponendo fine alla guerra civile. Franco annuncia la fine della guerra. In totale i morti furono più di un
milione.
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