METASTASI MASSIVA DI CARCINOMA
MAMMARIO ALL’ARTO SUPERIORE
OMOLATERALE: CASE REPORT
Casiello M, Napoli G, Sanguedolce F, Cimmino A
Dipartimento di Anatomia Patologica
Università degli Studi di Bari,
S. C. Anatomia Patologica Universitaria, OO.RR;
Foggia
Il nostro caso riguarda pz di 72 aa che circa 10 aa
prima si era sottoposta a mastectomia destra con
linfadenectomia ascellare per cr mammario.
Alla nostra attenzione perviene arto superiore destro
costituito da braccio, avambraccio e mano. I vari
distretti sono rivestiti da cute con noduli bluastri,
placche eritematose e con numerose ulcerazioni.
Il sospetto clinico è, data l’anamnesi, di trasformazione
angiosarcomatosa su pregresso linfedema cronico.
Dopo circa 2 mesi dall’amputazione dell’arto si verifica
recidiva cutanea a livello del dorso.
.
MICROSCOPICA
L’osservazione al M/O di sezioni di campioni di cute e
sottocute colorate con ematossilina/eosina e indagine
IIC per Ck-pool consente di formulare la diagnosi di:
“Massiva localizzazione cutanea e sottocutanea di
carcinoma scarsamente differenziato della mammella
con ampia permeazione neoplastica endolinfatica.
La neoplasia insiste sul margine di resezione chirurgica”
Quindi, sorprendentemente,la massiva infiltrazione
dell’arto è dovuta a localizzazione di carcinoma
duttale mammario piuttosto che ad angiosarcoma e
ciò rappresenta l’eccezionalità del caso.
Ulcera cutanea
Ulcera
cutanea
Cordoni e nidi di cellule
epiteliomorfe
Nidi e cordoni di cellule epiteliomorfe
Sclerosi del derma
sclerosi del derma
Infiltrazione massiva del sottocutaneo
Infiltrazione del sottocutaneo
Permeazione endolinfatica
Permeazione endolinfatica
Cellule epiteliomorfe con ampio citoplasma eosinofilo e spiccata atipia nucleare
Cellule epiteliomorfe con ampio citoplasma eosinofilo e spiccate atipie nucleari
CK-pool
Ck-pool
Metastasi alla cute e al sottocute di carcinoma
mammario è riscontro frequente. Sono descritti casi
più rari, che mimano melanomi (1)(2) ,vasculiti (3) e
altre patologie dermatologiche (4).
Il coivolgimento massivo dell’arto superiore è, invece,di
solito associato a Sindrome di Stewart-Treves
Il linfangiosarcoma post-mastectomia risulta essere una
complicanza rara, ma estremamente grave e
devastante,del linfedema cronico.
Quest’ultimo si sviluppa a breve intervallo dalla
mastectomia e sembra essere il substrato comune
dell’insorgenza dell’angiosarcoma.
La maggior parte di tali angiosarcomi si sviluppano in
media a circa 10 anni di distanza dalla mastectomia.
.
Microscopicamente può mostrare diversi pattern: da aree
indifferenziate solide simil carcinomatose a aree ben
differenziate simil linfangiomatose. Tipiche e
patognomoniche sono le aree a differenziazione
vascolare costituite da canali vascolari variamente
anastomizzati delineati da cellule endoteliali atipiche,
positive ai markers vascolari. Con il decremento delle
mastectomie radicali e con l’introduzione della metodica
del linfonodo sentinella sono diventate meno frequenti le
linfadenectomie ascellari e di conseguenza il linfedema
e il linfangiosarcoma; di contro terapie chirurgiche
conservative seguite da RT possono, dopo breve lasso
di tempo,complicarsi con angiosarcomi in sede
mammaria.
Pur essendo frequenti le metastasi cutanee di cr
mammario la possibilità che queste coinvolgano
l’intero arto compresa la mano è una evenienza
estremamente rara, di cui è stato documentato e
descritto in letteratura un solo caso (5).
Tale possibilità, seppur remota, deve essere presa in
considerazione nella diagnosi differenziale con il
linfangiosarcoma,le dermatiti e le vasculiti coinvolgenti
l’arto.
Il dubbio diagnostico, dal punto di vista dell’esame
istologico, è poi, facilmente risolvibile con l’attenta
analisi morfologica e con l’impiego di pochi e noti
markers immunoistochimici.
BIBLIOGRAFIA
1 J Surg Oncol 1992 May; 50(1):62-6
2 Dermatol Surg 2006 Jul;32(79:949-54
3 Int J Dermatol.2007 Jul;46(7):738-9
4 Br J Dermatol.1993 Sep;129(3):324-6
5 J Acad Dermatol Venereol. 2005
Sep;19(5):593-6
6 J Hand Surg2007 Feb;32(2):252-5
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081 - M.Casiello, G.Napoli, et al.