Teoria della norma (cap. III Barberis) • Possibile ambiguità e vaghezza (combinatoria) del termine • Aspetto comune: • Indica significati normativi • = guida del comportamento • Analisi: • a) norme in generale • b) norme giuridiche • • • • A) Norme in generale 1) Tipi 2) componenti 3) classificazione • B) Norme giuridiche • 1) Sanzione e forma logica • (problema defettibilità) • 2) Istituzionalità • (norme costitutive) • 3) Principi A1) Tipologia Norme distinzione tra: • Regole • Guida diretta del comportamento • Principi • Guida indiretta del comportamento (giustificare la produzione o il contenuto delle regole) • - consuetudini • - prescrizioni • - norme tecniche • - Norme costitutive • - Principi in senso stretto • - Norme programmatiche • Regola • Principio • comportamento • Regola • comportamento REGOLE • a) Consuetudini • Nel diritto internazionale e negli usi commerciali • Norme originarie composte da Aspetto esterno = regolarità di comportamento diuturnitas Aspetto interno = obbligatorietà Opinio iuris ac necessitatis • Non c’è bisogno di formulazione scritta • anche se registrata per iscritto, si tratta di formulazione dichiarativa • b) prescrizioni • Formulate verbalmente (letteralmente e canonicamente) (leggi) • Tipo di norma più comune = norma per antonomasia • Paradigma delle norme giuridiche per positivismo (tutte le norme sono prescrizioni): comandi o imperativi (Hobbes, Austin) Prescrittivismo norme come prescrizioni ipotetiche se x allora y; x → y (Kelsen) • c) regole tecniche • Sono condizioni per ottenere un certo risultato (se vuoi raggiungere il risultato R, devi fare A) • Art. 602 su testamento olografo (anche costitutiva) • Struttura condizionale • Violano la legge di Hume? • No: Sono inferenze pratiche o tecniche (non implicazione logica o deontica) PRINCIPI Guida indiretta del comportamento (giustificare la produzione o il contenuto delle regole) • a) norme costitutive • Norme che costituiscono (istituiscono) attività o qualità dipendenti dalla norma stessa • Goal, art. 2 c.c. • Contrapposte a norme regolative = attività o qualità indipendenti dalla norma stessa • Sono costitutive anche le norme sul linguaggio (norme sugli atti linguistici) • (= relative alla comunicazione che consentono, ad es., la promessa) • 2 ACCEZIONI PRINCIPALI DI • REGOLA (NORMA) COSTITUTIVA • 1) = regole che rendono possibile il compimento di nuovi tipi di attività (Searle) • 2) = norme che NON impongono obblighi, ma che realizzano, dispongono e fanno sussistere (con la promulgazione) il proprio contenuto (Carcaterra) • (es. norme abrogative = determinano, costituiscono, il proprio contenuto) • 1) J.R. Searle • (ricostruzione di G. Lorini) • Distinzione tra regulative rules e constitutive rules • Le regole regolative regolano forme di comportamento già esistenti in precedenza o esistenti indipendentemente da esse • le regole costitutive creano nuove forme di comportamento • Caratteristiche delle regole costitutive: • - eidetica: le regole costitutive “creano nuove forme di comportamento” (ad esempio, gioco degli scacchi) • = nuovi eide (concetti) d’azione • - logica: le regole costitutive hanno la forma “X ha valore di Y nel contesto C” • Es.: la constitutive rule della rete nel gioco del calcio • Una rete è segnata quando il pallone ha interamente superato la linea di porta tra i pali e sotto la sbarra trasversale, sempre che nessuna infrazione alle regole sia stata precedentemente commessa dalla squadra in favore della quale la rete è concessa • 2) G. CARCATERRA = norme costitutive • (ricostruzione di G. Lorini) • 2 funzioni del linguaggio normativo: • (i) funzione prescrittiva • (ii) funzione costitutiva • Quattro caratteristiche essenziali che distinguono le norme costitutive dalle norme prescrittive: • (i) le norme costitutive non hanno destinatari • (ii) le norme costitutive non sono violabili • (iii) le norme costitutive producono immediatamente un effetto • (iv) le norme costitutive producono effetti di natura ideale (effetti non-materiali) • TIPOLOGIA REGOLE COSTITUTIVE (A.G. CONTE) • Regole costitutive sono o pongono condizioni • 3 tipi: • Eidetiche = sono condizioni di possibilità = sono condizioni necessarie di esistenza (istituiscono il concetto dell’attività) (es. gioco degli scacchi) • Thetiche = sono condizioni sufficienti di attualità = determinano il venire ad esistenza di uno specifico stato di cose (v. abrogazione di un atto presuppone che le modalità di abrogazione siano già presenti) • Anankastiche = pongono condizioni necessarie per la validità di uno stato di cose (es. norme di procedura che devono essere obbligatoriamente rispettate) • b) principi in senso stretto • Simili a giudizi di valore (la vita è sacra) • Per R. Dworkin (vi comprende principi e policies) sono: • “esigenze di giustizia, di correttezza o di qualche altra dimensione della morale” • Distinzione da regole come variante della defettibilità • = non eccezioni implicite, ma disapplicazione nel caso di conflitto con altri principi • Nella dottrina 3 criteri di distinzione tra regole/principi: • i) varianti della defettibilità • ii) genericità • iii) fondamentalità • i) varianti della defettibilità • consente distinzione forte = o principi o regole • - principi come comandi di ottimizzazione (R. Alexy) • - norme a fattispecie aperta (M. Atienza) • Non fornisce criterio definitivo • ii) genericità (J. Raz) • permette distinzione debole • Principi consentono applicazioni diverse • iii) carattere fondamentale dei principi (F. Viola, G. Zaccaria) mera • Carattere di giustificazione ultima • Distinzione regole/principi è sempre relativa a norme (distinzione tra disposizione e norma) • REGOLE • PRINCIPI • Validità • Se statuite • Validità • Per esigenze morali legate alla tutela dei diritti (sono quid novi) • non solo per integrazione del diritto (analogia iuris) • Dimensione normativa • Precetti definitivi • Dimensione normativa • Precetti di ottimizzazione • = prima facie • Formulazione • Fattispecie chiusa • Formulazione • Fattispecie aperta • non vengono definite le condizioni di applicazione (v. libertà della scienza) • Apertura semantica e deontica • Applicazione • Tutto o niente • Applicazione • Bilanciamento (valutazione del contenuto) • Contrasto • Antinomia • Gerarchia • Contrasto • Proporzionalità (valutazione peso e importanza in relazione al caso concreto) • NO gerarchia • c) Norme programmatiche • Stabiliscono fine da raggiungere lasciando discrezionalità • Contrario delle regole tecniche • Distinzione da principi in senso stretto • - dworkin: deontologico vs. teleologico • - barberis: diritti negativi vs. positivi A2) Componenti norme (otto) G.H. Von Wright (componenti delle prescrizioni) • 1) carattere o qualificazione deontica del comportamento regolato • Può essere: • - comandato (i contraenti devono adempiere) = comandi • - vietato (non parcheggiare) = divieti • - facoltativo = facoltà • - permesso = permessi • Comandi + divieti = norme imperative • Facoltà + permessi = norme non imperative • 2) Contenuto • Atto o attività regolato • - astratte (fattispecie astratte, casi generici) = leggi • - concrete (fattispecie concrete, casi specifici) = decisioni giudiziarie (e leggi provvedimento) • 3) condizioni di applicazione • = circostanze che devono verificarsi per adempimento della norma • - categoriche: condizioni implicite (è obbligatorio dire la verità) • - ipotetiche: condizioni esplicite (se si testimonia, allora bisogna dire la verità) • (formulazione ipotetica è uguale in prescr. e regole tecniche, ma diverso è dovere) • 4) autorità normativa • - autonome (morali) • - eteronome • 5) destinatario • - generali = classe aperta di soggetti = leggi • - particolari = classe chiusa di soggetti = decisioni giudiziali (e leggi provvedimento) • Distinzione tra generalità e genericità • Generalità • Genericità • Norme particolari • Norme particolari sono derivate sono derivate per il tramite di per deduzione una giustificazione non deduttiva • 6) occasione = coordinate spaziotemporali (dove e quando) • - generali = classe aperta di occasioni • - particolari = classe chiusa = luogo e data • Per Von Wright vi sono prescrizioni EMINENTEMENTE GENERALI = sia per destinatari, sia per occasione • 7) formulazione • - norme espresse o esplicite • - norme inespresse o implicite (prive di formulazione, ma ricavabili dalla formulazione di altre norme) • Non sono norme dedotte • ma ricavabili per Universalizzazione Da regole o principi + specifici Specificazione Da regole o principi + generici per Analogia o A contrario • 8) sanzione • • • • Può essere positiva o negativa Norme - sanzionate - non sanzionate A3) Classificazione • 1) imperative (qual. deontica) • 2) astratte (contenuto) • 1) non imperative • 3) categoriche (condizioni di appl.) • 4) autonome (autorità) • 3) ipotetiche • 2) concrete • 4) eteronome • 5) generali (destinatari) • 6) generali (occasione) • 7) espresse/esplicite (formulazione) • 8) sanzionate (sanzione) • 5) particolari • 6) particolari • 7)inespresse/implici te • 8) non sanzionate • Vietato fumare nei luoghi pubblici; Chi fuma nei luoghi pubblici è soggetto a una multa • È norma: • imperativa (divieto), astratta, ipotetica, eteronoma, generale, generale (eminentemente generale), espressa, sanzionata B) Norme giuridiche • Analisi: • 1) Caratteri distintivi • 2) regole/principi giuridici • 1) Caratteri distintivi = Norme giuridiche sono quelle: • a) sanzionate (prevedono pene e premi) e • b) istituzionalizzate (= istituiscono poteri e autorità per produrre e applicare norme) • a) Sanzionabilità o coattività • 3 approssimazioni: • i) diritto come regola della forza (per distinzione tra diritto e morale) • ii) teoria dei frammenti di norma (per distinzione singole norme dalle norme morali) • iii) teoria della forma logica (struttura profonda delle regole giuridiche) • i) Diritto come regola della forza • = diritto è norma sanzionata • Nasce con Giusrazionalismo volontaristico: T. Hobbes e affermazione Stato moderno • M. Weber: Monopolio della forza legittima da parte dello Stato (Stato legale-razionale) • Kelsen: ruolo della sanzione • Ross: norme che dispongono applicazione della forza • Bobbio: forza è contenuto e non strumento: • sono giuridiche le norme rivolte ai giudici • ii) Teoria dei frammenti di norma • Specifica teoria delle norme • Problema delle norme giuridiche non sanzionate (norme cost., che conferiscono poteri, ecc.) • Sono frammenti di norme COMPLETE • = norme rivolte ai giudici che prevedono sanzioni • Tre obiezioni: • - C.S. Nino = raffigurazione troppo complicata • - H. Hart = raffigurazione artificiosa (norme solo rivolte ai giudici, come dire che calcio è solo norme rivolte agli arbitri). Nel diritto vi sono diversi tipi di norme (obblighi e poteri) • - N. Bobbio = giuridicità non dipende da singola norma, ma dal sistema giuridico (anche Kelsen) • iii) Teoria della forma logica • Tutte le diverse formulazioni delle norme nascondono • Unica forma logica necessaria • = prescrizioni ipotetiche • = se (premessa), allora (conclusione) • Formulata inizialmente da Zitelman su base affinità con leggi scientifiche • Kelsen: norme sono giudizi ipotetici (se C, allora S) (comportamento e sanzione) • È però diverso il nesso tra premessa e conseguenza tra • - legge scientifica = è conoscitivo (predittivo) • - norma = è prescrittivo • C. Alchourrón e E. Bulygin • Se C, allora S (caso e soluzione) • Critica = criterio troppo generico • Defettibilità delle norme • Vantaggi teoria forma logica • = permette di mettere in evidenza problemi relativi sia al caso, sia alla soluzione • Defettibilità = soggezione delle norme giuridiche a eccezioni implicite • = vi sono oltre a quella esplicita (C) premesse implicite che fanno venire meno (defeat) la conseguenza (S) • i) definizione; ii) che tipi di norme riguarda; iii) soluzione • i) riguarda anche leggi scientifiche (casi normali e eccezioni) • Semaforo rosso (art. 146 codice della strada): • Vi sono eccezioni esplicite: killer (legittima difesa); ambulanza (stato di necessità); ordine di un vigile • Eccezioni esplicite danno luogo ad antinomie • Eccezioni implicite basate su ratio norma • Norme sono condizionali defettibili • = Se C, allora S, a meno che B, P, Q, ecc. • Si applica alle norme logica defeasible e non logica ordinaria • x Barberis, si applica logica ordinaria e argomento della dissociazione (dubbi) • ii) quali norme • • • • Distinguere tra - bilanciamento tra principi - defettibilità = eccezioni implicite = riguarda le regole (formulate esplicitamente quali le prescrizioni) e non i principi • • • • • • iii) soluzioni Norme canonicamente formulate Vale presunzione di indefettibilità Norme non canonicamente formulate: - consuetudini - decisioni dei giudici di common law (distinguishing) • Presunzione di indefettibilità è: • vincibile (iuris tantum) • o invincibile (iuris e de iure) • è vincibile anche nel diritto penale • Va argomentata • b) Norme che conferiscono poteri (istituzionalità) • Diritto contiene norme di competenza: • - istituiscono autorità • - stabiliscono procedure per produrre e applicare altre norme • - fissano (negli stati costituzionali) contenuti di altre norme • • • • H. Hart: 2 tipi di norme: - primarie = che stabiliscono obblighi - secondarie = che conferiscono poteri • Distinzione tra sistemi giuridici semplici sviluppati • Semplici • Solo norme primarie (che stabiliscono obblighi) • Hanno 3 problemi: • - inefficacia = non vi sono organi per applicare il diritto • - staticità = non vi sono organi per modificarlo • - incertezza = mancano criteri per stabilire appartenenza al sistema • Sviluppati • Norme primarie e secondarie (che conferiscono poteri) • Le norme secondarie (= istituzionalizzazione), che risolvono i 3 problemi, sono: • - norme di giudizio (rules of adjudication) • - norme di mutamento (rules of change) (v. art. 70 Cost.it.) • - norma di riconoscimento (rule of recognition) • 5 classificazioni delle norme che conferiscono poteri • i) R. Guastini: dipende da interpretazione • Possono essere prescrizioni, permessi, definizioni, norme costitutive • ii) A. Ross e H. Kelsen • Sono prescrizioni rivolte ai giudici • Difficoltà: norme come prescrizioni • iii) G.H. von Wright • Sono permessi = regole non imperative, ma permissive • Varie difficoltà: v. art. 70 (le norme prodotte da altri soggetti non sono vietate, ma inesistenti) • iv) E. Bulygin • Sono definizioni = ad es. di funzione legislativa (confonde attribuzione di potere e definizione di funzione) • v) M. Atienza e J.R. Manero • Sono norme costitutive = norme anankastico-costitutive • del tipo delle norme sulla forma degli atti • = fissano le condizioni per il prodursi di norme valide • (classificazione di A.G. Conte che ne distingue 3 tipi: eidetiche, tethiche, anankastiche) • Stabiliscono condizioni di nullità • Barberis = sono principi • 2) Principi giuridici • • • • Tre tipi di principi in senso stretto: a) principi generali b) principi decisionali c) principi costituzionali • Pongono problema rapporto tra diritto e morale • a) principi generali • = norme implicite e generiche ricavate (dalla dottrina) da norme esplicite più specifiche • Es.: buona fede, tutela dell’affidamento • Sono ricavati per universalizzazione (giustificazione non deduttiva = ricavare norme più generiche da norme più specifiche) Common law: da decisioni particolari e concrete Civil law: da norme meno generali e astratte (meno generiche) • Possono anche essere formulati espressamente (art. 2043 c.c. su principio generale della resp. civile) • Servono per: • - sistematizzare diritto • - integrare (art. 12 preleggi, secondo comma) • = ricorso ai principi generali dell’ordinamento giuridico dello Stato (ricavabili dal diritto positivo) • = analogia iuris • b) principi decisionali • Rationes decidendi del common law (sono le vere fonti) • Tre fasi dell’adjudication: • - ricerca dei precedenti (casi che presentano somiglianze rilevanti) • - individuazione (dai precedenti) di un principio decisionale • - applicazione del principio al caso • L’uomo della pioggia (Francis Ford Coppola 1997) (da J. Grisham) • Il verdetto (Sidney Lumet, 1982) • Caso Riggs vs. Palmer (caso Elmer) • (discusso da Dworkin) • Deciso sulla del principio per cui non si può trarre beneficio da un illecito • Che tipo di principio è? Morale o giuridico? • Cosa poteva fare la Corte: • - applicare la regola • - disapplicare la regola e appellarsi a principio morale • - disapplicare la regola e appellarsi a principio giuridico • c) principi costituzionali • = norme costituzionali esplicite Implicite ricavate per universalizzazione o specificazione • Che statuto hanno? • a) sono di vario tipo: programmatiche, che conferiscono poteri, principi in senso stretto • b) sono giuridiche o morali? • Due risposte: • - neocostituzionalismo e positivismo inclusivo = sono norme morali dichiarate dalla costituzione (v. art. 2, Cost. it.; nono emendamento USA) • - positivismo esclusivo = sono norme giuridiche (una volta incluse le norme morali divengono giuridiche = separazione contenuto e origine)