«Valori e regole nel vissuto del bambino della
Scuola dell’Infanzia». 2.a parte
E.M.Salati
« IL BAMBINO E I VALORI SOCIALI:
ORIENTAMENTI PER L’ EDUCAZIONE AL SENSO
DELLA CITTADINANZA »
UDINE, Mercoledì 3 Settembre 2008
2. Parte
A che gioco giochiamo: le
regole e la libertà
Norme, soggetto, sistema
Le regole ed il gioco
«Valori e regole nel vissuto del bambino della Scuola dell’Infanzia».
E.M.Salati
Le norme, il soggetto, il sistema
che cos’è una regola?
la regola e il concetto
di “perimetro”.
Regola ed
opportunità per l’agire
responsabile.
Norme nel gruppo
sociale
che cos’è una regola?
Definiamo regola ciò che permette di
conseguire un dato risultato attraverso una
data azione
La regola è cioè il “perimetro”, o la
recinzione di uno spazio sociale in cui è
possibile agire in modo positivo
Le regole delimitano i “campi” in cui
possiamo giocare il nostro agire
l’agire responsabile.
Una regola, in sé, non è dunque mai negativa,
anche se può essere espressa in tal modo, ma è
un’opportunità offerta, non un limite.
L’azione sottomessa a regole è oggetto di scelte
responsabili
Scegliere o rifiutare una regola significa scegliere
o rifiutare un certo “gioco”, e farsene carico
Norme prescrittive e costitutive
(Weber)
In un sistema sociale si possono dare due
tipi di norme:
(a) Prescrittive: indicano come raggiungere
le mete che il sistema si propone
(efficacia)
(b) Costitutive: indicano come il sistema
deve essere condotto perché possa
conseguire le proprie mete (efficienza)
“le regole ed il gioco”
Le regole come sistema di comprensione e
di gestione della libertà del singolo e del
gruppo.
Il concetto di gioco e di regole.
Opportunità del gioco in funzione culturale
ed in funzione formativa
il gioco nella scuola del bambino
gioco e bambino, gioco e scuola
dell’infanzia, gioco come insieme di regole.
Il gioco come attività fondamentale per
l’interiorizzazione del significato di regola.
Strategie didattiche per far emergere il
significato delle regole nei giochi a scuola.
Il gioco e l’ordine: HOMO LUDENS
Nella forma e nella
funzione di un gioco (che
è una qualità
indipendente del vivere)
l’idea di esser noi
compresi in un cosmo,
cioè in un ordine sacro,
ottiene la sua primeva e
suprema espressione
Johann Huizinga
Tra ludico e matetico
• Il gioco insegna al
bambino gli
atteggiamenti
psicologici
indispensabili per
l’apprendimento
B. Bettelheim
• Il bambino è il caos
cha aspira a
tramutarsi in ordine
R. Agazzi
…non ci si affida all’evidenza della scienza:
l’interesse dei bambini è il gioco, per cui
dare una veste giocosa ad ogni attività è la
garanzia che essa sarà accettata dagli
scolari. Il gioco è il punto di unione della
scuola con la vita. E se il gioco è finzione
poco importa: non è la realtà materiale che
garantisce una didattica attiva, quanto il
desiderio da parte dei ragazzi di esserne
parte viva”.
E. CLAPARÈDE, L’Educazione funzionale, Giunti Marzocco,
Firenze 1978
Gioco in che senso?
Dai documenti di programmazione della scuola dell’infanzia
1958
IL GIOCO E’ LA FORMA
NATURALE DI
MANIFESTAZIONE ED
ESPRESSIVITA’ DEL BAMBINO
1969
IL GIOCO E’ L’ESPERIENZA DI
FONDO DI TUTTA LA VITA CHE
SI SVOLGE NELLA SCUOLA
MATERNA
1991
IL GIOCO E’ RISORSA
PRIVILEGIATA DI
APPRENDIMENTO E DI
RELAZIONI
2003
IL GIOCO IN TUTTE LE SUE
FORME ED ESPRESSIONI
ASSUME LE
CARATTERISTICHE DI
CONNOTATO ESSENZIALE E
CARATTERIZZANTE
Il gioco educa alla norma
…. Modelli di vita reale,
persona e sociale; esso
tende a sostituire un
certo ordine all’anarchia
dei rapporti e fa
progredire dallo stato di
natura allo stato di
cultura, dallo spontaneo
al voluto
Michele Francipane
… pur nel rispetto delle regole,
il gioco permette la
spontaneità più profonda,
le reazioni più personali
alle costrizioni esterne
L’esperienza di ricerca/azione della scuola
materna “Maria Regina” di Busto Arsizio
Punto di avvio istituzionale
• Il GIOCO costituisce, in
questa età, una risorsa
privilegiata di
apprendimenti e di relazioni
(Dagli Orientamenti 1991)
•
•
•
•
Rilevazione della situazione di
scuola pregressa
• Nella scuola si svolgono
abitualmente attività di
manipolazione
•
•
•
•
•
Obiettivi
Sapersi rapportare a materiali
Padroneggiare la motricità fine
(coordinamento oculomanuale)
Acquisizione di conoscenze
(forme, dimensioni, superfici,
volumi)
Esperienza di
relazioni/trasformazioni
Cogliere dimensioni
quantitative
Saper verbalizzare esperienze
Esprimere sensazioni
Agire autonomamente
collaborare
metodologia del
laboratorio/gioco
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Lo “spiazzamento”
La proposta
La scelta del gioco
La definizione comune delle regole
Giochiamo insieme
La “scrematura” degli apprendimenti
Il rinforzo
Sulle tracce di un nuovo gioco …
Risultati
Cognitivi
Relazionali
• Sperimentazione –
conoscenza – percezione
– conoscenza –
distinzione
• Intuizione del
cambiamento
• Acquisizione di concetti
• Abilità manipolative
• Realizzazione di prodotti
• Racconto di esperienze
• Regole di
comportamento
• Rispetto di regole di
gioco
• Confronto – imitazione –
collaborazione
• Attenzione all’insegnante
• Attenzione ai materiali
• Attenzione all’esperienza
• Autonomia - iniziativa
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le regole ed il gioco - Arcidiocesi di Udine