ARGOMENTI
•
INTRODUZIONE: SUPPORTI DI REGISTRAZIONE E
CODIFICHE BINARIE.
•
SISTEMI MECCANOGRAFICI A SCHEDE PERFORATE.
•
PROCEDURE MECCANOGRAFICHE CON
ELABORAZIONE SEQUENZIALE:UN ESEMPIO.
storia dell'informatica - uniud 200910 - corrado bonfanti - traccia lez.5-6
1
A complemento dell’excursus storico, si ritiene necessario un chiarimento sulle modalità d’impiego dell’elaborazione
meccanografica dei dati (DP: Data Processing).
Lo faremo in modo euristico prendendo in esame una ipotetica e molto semplice procedura tratta dall’enorme
repertorio delle elaborazioni d’interesse aziendale che, giova ripeterlo, sono state il settore applicativo di gran lunga
prevalente della meccanografia.
E’ anche l’occasione per dare un senso ad alcuni termini di gergo meccanografico, molti dei quali sono stati poi trasfusi
tali e quali nell’ambiente informatico.
Per record (letteralmente “registrazione”), o meglio per record logico, s’intende una stringa di dati, allocati ciascuno in
un campo (field) di colonne adiacenti sulla scheda, relativi a una determinata entità e disposti secondo una struttura
predefinita (tracciato record). Un record logico può eventualmente estendersi su più di una scheda (scheda = record
fisico) anche se la consuetudine di far coincidere, se possibile, la lunghezza del record logico con la capacità della
scheda standard (80 colonne) ha indotto a considerare impropriamente “scheda” e “record” come sinonimi.
L’entità a cui si riferisce il record, quando non sia univocamente implicita nel contesto elaborativo, è indicata da un
campo identificatore, sovente espresso come codice numerico, detto anche chiave o semplicemente codice.
Infine il file (quasi equivalente al più tardo termine data set) è una collezione di record omogenei tra loro, tranne il caso
dei file temporanei che incontreremo più avanti; in italiano, flusso e archivio sono stati considerati sinonimi di file.
storia dell'informatica - uniud 200910 - corrado bonfanti - traccia lez.5-6
2
Procedure meccanografiche con elaborazione sequenziale:
un esempio.
L’esempio consiste in una procedura settimanale per la
preparazione di fatture commerciali.
Le informazioni necessarie sono registrate su schede relative
alle entità “clienti”, “articoli” e “consegne effettuate nella
settimana” (in breve: “consegne”).
La figura che segue presenta il tracciato-scheda dei tre file che
intervengono nella procedura.
storia dell'informatica - uniud 200910 - corrado bonfanti - traccia lez.5-6
3
Scheda cliente
10001
ROSSI - V. PO 7 - MI
Campi del tracciato-scheda:
a = tipo scheda (= 1)
b = codice cliente
c = descrizione cliente
a b
Scheda articolo
2
c
0002 5
GRISSINI - CONF.20
Campi del tracciato-scheda:
a = tipo scheda (= 2)
d = codice articolo
e = prezzo unitario
f = descrizione articolo
Scheda consegne
a
d
300090002
e
f
5
Campi del tracciato-scheda:
a = tipo scheda (= 3)
b = codice cliente
d = codice articolo
e = prezzo unitario (*)
g = quantità consegnata
h = importo da fatturare (*)
f = descrizione articolo (*)
a b
d
e g h
f
(*) = campi inizialmente vuoti
storia dell'informatica - uniud 200910 - corrado bonfanti - traccia lez.5-6
4
10001
ROSSI - V. PO 7 - MI
Rappresentazione schematica
della scheda (non in scala),
qui usata a scopo illustrativo
_
1000 1
ROS S I
V.
t. cod.
s. cli.
descrizione cliente
PO 7
_
MI
Aspetto reale della scheda
storia dell'informatica - uniud 200910 - corrado bonfanti - traccia lez.5-6
5
PASSO 1/A (macchina ordinatrice / sorter)
Il file anagrafico clienti viene ordinato in sequenza ascendente del
codice cliente (campo b)
10009
ROSSI - V. ADIGE 12/A - PA
10006
BIANCHINI - V. ARNO 71 - FI
10005
ROSSINI - V. OGLIO 34 - RM
10003
BIANCHI - P. TARO 6 - MI
10002
VERDI - V. RENO 9 - TS
10001
ROSSI - V. PO 7 - MI
Tracciato-scheda
a b
c
a = tipo scheda (= 1)
b = codice cliente (chiave di ordinamento del file)
c = descrizione cliente
storia dell'informatica - uniud 200910 - corrado bonfanti - traccia lez.5-6
6
PASSO 1/B (macchina ordinatrice / sorter)
Il file anagrafico articoli viene ordinato in sequenza ascendente del
codice articolo (campo d)
2
0006 2
VASO MARMELL.
2
0004 2
SCAT. CORN FL.
2
0003 8
6 CONF. BISCOTTI
2
0002 5
GRISSINI - CONF.20
a
Tracciato-scheda
b
a
b
a
a
a = tipo scheda (= 2)
d = codice articolo (chiave di ordinamento del file)
e = prezzo unitario
f = descrizione articolo
b
d
c
d
c
d
c
e
storia dell'informatica - uniud 200910 - corrado bonfanti - traccia lez.5-6
d
f
7
PASSO 1/C (macchina ordinatrice / sorter)
Il file (temporaneo) consegne settimanali viene ordinato in sequenza
ascendente del codice articolo (campo d)
Tracciato-scheda
300090006
6
300030006
5
300060004
5
300090004
2
300060002
10
300010002
3
300090002 a b5 c d e f
g
a b c d e f
g
a b c d e f
g
a b c d e f
g
a b c d e f
g
a b c d e f
g
a b d e g h
f
a = tipo scheda (= 3)
b = codice cliente
d = codice articolo (chiave di ordinamento)
e = prezzo unitario (*)
g = quantità consegnata
h = importo da fatturare (*)
f = descrizione articolo (*)
(*) = campi inizialmente vuoti
storia dell'informatica - uniud 200910 - corrado bonfanti - traccia lez.5-6
8
PASSO 2 (macchina inseritrice / collator)
Le schede dei file anagrafico articoli e consegne vengono intercalate
in modo che ad ogni scheda articolo (t.s.= 2) segua il gruppo di
schede consegna (t.s.= 3) con uguale codice articolo.
300090006 2 6
VASO MARMELL.
300030006 2 5
VASO MARMELL.
2
0006 2
VASO MARMELL.
300060004 2 5
SCAT. CORN FL.
300090004 2 2
SCAT. CORN FL.
2
0004 2
SCAT. CORN FL.
300060002 a5 10
b c GRISSINI
d e f - CONF.20g
300010002 5 3
GRISSINI - CONF.20
300090002
5 5
GRISSINI - CONF.20
3
2
0002 a5 b c GRISSINI
d e f - CONF.20g
Si ottiene il file “di lavoro”
che chiameremo FLA.
a b c d e f
a b c d e f
g
g
La stessa macchina raggruppa a parte le schede articolo che non si
abbinano ad alcuna consegna.
storia dell'informatica - uniud 200910 - corrado bonfanti - traccia lez.5-6
9
PASSO 3 (macchina riproduttrice)
Da ogni scheda articolo si prelevano il prezzo unitario e la
descrizione articolo e li si riproduce, perforandoli nei corrispondenti
campi di tutte le schede consegna con uguale codice articolo che la
seguono immediatamente.
File di lavoro FLA
300090006 2 6
VASO MARMELL.
300030006 2 5
VASO MARMELL.
2
0006 2
VASO MARMELL.
300060004 2 5
SCAT. CORN FL.
300090004 2 2
SCAT. CORN FL.
2
0004 2
SCAT. CORN FL.
300060002 a5 10
b c GRISSINI
d e f - CONF.20g
300010002 5 3
GRISSINI - CONF.20
300090002
5 5
GRISSINI - CONF.20
3
2
0002 a5 b c GRISSINI
d e f - CONF.20g
a b c d e f
a b c d e f
g
g
storia dell'informatica - uniud 200910 - corrado bonfanti - traccia lez.5-6
10
PASSO 4 (macchina ordinatrice / sorter)
Selezionando il file FLA, si separano le schede articolo (t.s.= 2) dalle
schede consegna (t.s.= 3) contenute nel file FLA; l’ordinamento
interno dei due gruppi rimane invariato.
Le schede consegna sono adesso parzialmente completate nei campi
inizialmente vuoti e costituiscono un nuovo file di lavoro che
chiameremo FLB.
storia dell'informatica - uniud 200910 - corrado bonfanti - traccia lez.5-6
11
PASSO 5 (macchina moltiplicatrice elettronica)
Il file FLB viene passato alla moltiplicatrice veloce che, per ciascuna
scheda, calcola il prodotto “prezzo unitario”  “quantità
consegnata” e lo perfora nel campo “importo” della medesima
scheda.
Le schede consegna del file di lavoro FLB sono adesso complete in
tutti i loro campi.
300090006 2 6 12VASO MARMELL.
300030006 2 5 10VASO MARMELL.
300080004 2 5 10SCAT. CORN FL.
300090004 2 2 4SCAT. CORN FL.
300080002 5 10 50GRISSINI - CONF.20
300010002 5 3 15GRISSINI - CONF.20
300090002 a5 b5 25GRISSINI
c d e f - CONF.20g
File di lavoro FLB
a b
c
d e f
a b c d e f
a b c d e f
g
g
g
storia dell'informatica - uniud 200910 - corrado bonfanti - traccia lez.5-6
12
PASSO 6 (macchina inseritrice / collator)
Le schede dei file anagrafico articoli e FLB vengono intercalate in
modo che ad ogni scheda cliente (t.s.= 1) segua
il gruppo di schede consegna (t.s.= 3)
10010
POLI - P. LARIO 22 - TS
con uguale codice cliente.
300090002 5 5 25GRISSINI - CONF.20
300090004 2 2 4SCAT. CORN FL.
300090006 2 6 12VASO MARMELL.
10009
ROSSI - V. ADIGE 12/A - PA
300060004 2 5 10SCAT. CORN FL.
300060002 5 10 50GRISSINI - CONF.20
10006
BIANCHINI - V. ARNO 71 - FI
300030006 2 5 10VASO MARMELL.
10003
BIANCHI
a b c - P.
d TARO
e f 6 - MI
g
300010002 5 3 15GRISSINI - CONF.20
10001
ROSSI
a b - cV. PO
d 7e- MI
f
g
a b c d e f
g
Si ottiene il file “di lavoro”
che chiameremo FLC.
La stessa macchina raggruppa a parte le schede cliente che non si
abbinano ad alcuna consegna.
storia dell'informatica - uniud 200910 - corrado bonfanti - traccia lez.5-6
13
Il file di lavoro FLC contiene ora, nella corretta sequenza, tutti gli
elementi che consentono alla tabulatrice di produrre le fatture:
il codice e la descrizione del cliente e, per ogni articolo consegnato,
il codice, la descrizione, il prezzo unitario, la quantità e l’importo.
File di lavoro FLC
10010
POLI - P. LARIO 22 - TS
300090002 5 5 25GRISSINI - CONF.20
300090004 2 2 4SCAT. CORN FL.
300090006 2 6 12VASO MARMELL.
10009
ROSSI - V. ADIGE 12/A - PA
300060004 2 5 10SCAT. CORN FL.
300060002 5 10 50GRISSINI - CONF.20
10006
BIANCHINI - V. ARNO 71 - FI
300030006 2 5 10VASO MARMELL.
10003
BIANCHI
a b c - P.
d TARO
e f 6 - MI
g
300010002 5 3 15GRISSINI - CONF.20
10001
ROSSI
a b - cV. PO
d 7e- MI
f
g
a b c d e f
g
storia dell'informatica - uniud 200910 - corrado bonfanti - traccia lez.5-6
14
PASSO 7 (macchina tabulatrice)
La tabulatrice è programmata, mediante l’apposito pannello, per
posizionare la stampa dei dati sul modulo continuo prefincato e per
sommare gli importi pertinenti allo stesso cliente (totale fattura).
Il programma avverte anche di “chiudere” una fattura e di “aprire”
la prossima allorché il codice cliente della scheda letta è diverso da
quello della scheda precedente (“rottura” della sequenza), salvo gli
accorgimenti a inizio/fine file.
storia dell'informatica - uniud 200910 - corrado bonfanti - traccia lez.5-6
15
°
° Spett. ROSSI - V. ADIGE 12/A - PA
° Fattura per merci consegnate:
° cod. descrizione
0006 VASO MARMELL.
° 0004 SCAT. CORN FL.
° 0002 GRISSINI - CONF.20
°
°
°
° Spett. POLI - P. LARIO 22 - TS
totale fattura
15
cod. 0009
pr.unit. quant. importo
2
6
12
2
2
4
5
5
25
totale fattura
storia dell'informatica - uniud 200910 - corrado bonfanti - traccia lez.5-6
41
cod. 0010
16
°
°
°
°
°
°
°
°
°
°
Sfruttando un altro registro della tabulatrice, alla fine della
elaborazione si ottiene anche il totale del fatturato settimanale.
Nell’esempio si sono omessi dettagli quali il calcolo dell’IVA e il
numero e data della fattura.
Esaurita la procedura, i file anagrafici “clienti” e “articoli” vengono
integralmente ricomposti e conservati in vista delle ulteriori
elaborazioni. Il file temporaneo “ordini settimanali”, assolta la sua
funzione, viene accantonato come “storico”.
storia dell'informatica - uniud 200910 - corrado bonfanti - traccia lez.5-6
17
Commenti.
La procedura che è stata ora descritta mette in evidenza i due concetti basilari della elaborazione sequenziale:
- l’ordinamento secondo il contenuto di uno o più campi chiave (codici identificativi e tipo scheda, nel nostro esempio);
- l’azione comandata dalla permanenza o dal cambiamento (rottura di sequenza) del valore di un campo chiave nel
passaggio da una scheda alla successiva (p.e., al Passo 7, la stampa dell’intestazione e del totale fattura a “rottura” del codice
cliente).
Altro aspetto rilevante è la distinzione tra diverse categorie di file:
- quelli anagrafici (detti anche “principali” o “master”) i quali, pur essendo essi stessi soggetti a procedure collaterali di
aggiornamento (i clienti o i loro attributi possono infatti cambiare, così come il listino articoli), descrivono stabilmente le
entità strutturali dell’attività aziendale;
- quelli temporanei o di movimentazione (detti anche “slave”, secondari o semplicemente “movimenti”) che descrivono le
attività realizzate in un determinato periodo di tempo;
- quelli di lavoro che non aggiungono elementi informativi autonomi ma aggregano momentaneamente le informazioni in
modo acconcio allo svolgimento della procedura (nel nostro esempio sono tali i file FLA, FLB, FLC).
Risultano anche evidenti i vantaggi che si conseguono mediante l’uso appropriato delle macchine specializzate in specifiche
funzioni. In particolare si può riflettere sul confronto tra il nostro esempio e una situazione in cui, in mancanza delle
apparecchiature adatte, si fosse costretti a introdurre fin dall’inizio le informazioni inizialmente mancanti nelle “schede
consegna” (sovraccarico del lavoro di perforazione; consultazione manuale del listino prezzi; moltiplicazioni da eseguire a
mano o con calcolatrice da tavolo; possibilità di errore su informazioni ripetitive; …).
Per di più, non è difficile immaginare gli innumerevoli ampliamenti a cui potrebbe dar luogo, con l’aggiunta di altre categorie
di dati, una procedura così scarna quale quella descritta nell’esempio. S’intuisce la potenziale estensibilità del sistema verso
altri processi elaborativi d’interesse aziendale come ad esempio l’analisi delle vendite (per zona geografica, per stagionalità,
per tipologia di prodotti), l’analisi del rendimento del personale commerciale, il controllo e reintegro delle scorte di prodotti a
magazzino, e via elencando.
storia dell'informatica - uniud 200910 - corrado bonfanti - traccia lez.5-6
18
Si deve quindi sottolineare come l’estensione funzionale delle procedure e l’uso plurimo delle svariate classi di informazioni
hanno in effetti costituito, per la meccanografia, la chiave del successo presso gli utilizzatori e lo stimolo al progresso della
tecnologia da parte dei produttori.
In senso generale e storicamente più rilevante, si deve infine valutare l’enorme impatto che la tecnica meccanografica ha avuto
sulla cultura manageriale e sulla prassi organizzativa delle aziende e degli enti che li hanno adottati: altri ausili all’epoca
disponibili per il trattamento delle informazioni (schedari cartacei, calcolatrici da tavolo, macchine da scrivere) non avrebbero
mai consentito comparabili livelli di razionalità e di efficienza.
Tutto questo introduce uno degli elementi di riflessione sulle modalità della transizione dalla meccanografia (DP: Data
Processing) alla elaborazione elettronica dei dati (EDP: Electonic Data Processing).
L’elaboratore elettronico, da calcolatore scientifico quale ere nato, divenne infatti un efficace strumento gestionale non
appena si riuscì a collegarvi memorie di massa a nastro magnetico. Essendo i nastri dei supporti intrinsecamente
sequenziali (in cui cioè i record dei file registrati su nastro si elaborano uno dopo l’altro così come le schede di un file
meccanografico), gli elaboratori dotati di unità di lettura/scrittura su nastro magnetico apparvero come il sostituto naturale e
tecnologicamente avanzato dei sistemi meccanografici.
E non è un caso che i programmi di sort/merge siano stati fin dall’inizio, e siano tuttora, tra i software applicativi di più
frequente impiego: essi realizzavano infatti la fondamentale funzione di mettere in sequenza ordinata i record registrati su
nastro magnetico, cioè esattamente la funzione che le macchine ordinatrici e inseritrici svolgevano sui file di schede perforate.
storia dell'informatica - uniud 200910 - corrado bonfanti - traccia lez.5-6
19
Per sostituire il centro meccanografico
tradizionale, a costi corrispondenti: …
(Pubblicità Olivetti-GE, 1965)
storia dell'informatica - uniud 200910 - corrado bonfanti - traccia lez.5-6
20
Scarica

b = codice cliente