Il CPP CONVOCATO PER VENERDI’ PROSSIMO DALL'ORATORIO - martedì 13 aprile, alle ore 21.00, si riunisce il Consiglio dell'oratorio. Al centro della discussione la riflessione sul valore dello sport in oratorio e la definizione di alcune iniziative sportive per il prossimo anno; - mercoledì 14 aprile, alle ore 17.00, i ragazzi di I media si ritroveranno in chiesa per la celebrazione di accoglienza degli olii santi. Genitori e nonni che desiderano partecipare sono ben accetti; - giovedì 15 aprile, alle ore 21.00, presso la chiesa dei 3 Ronchetti si terrà l'ultimo incontro della Scuola della Parola decanale per i 18enni e i giovani; - venerdì 16, sabato 17, domenica 18 aprile: pellegrinaggio decanale a Roma per i ragazzi di terza media in preparazione alla Professione di fede; - sabato 24 aprile: ultima serata medie per tutti i ragazzi! Per venerdì prossimo 16 aprile è convocato il Consiglio Pastorale alle ore 21. Il seguito delle feste pasquali non ci permette di anticipare i contenuti dell’incontro. Sono noti però i punti di riferimento della nostra azione pastorale comunitaria. Il primo per noi è l’Assemblea parrocchiale tenutasi nel mese di febbraio, che ha posto attenzione alla situazione di crisi economica in cui versano alcune famiglie anche presso di noi e alle prospettive di carità che si aprono in seguito ai nuovi insediamenti nelle case popolari di via De Andrè. Sarà opportuno definire più precisamente opportunità e impegni. Il secondo è il lavoro nascosto ma prezioso che sta compiendo un’apposita commissione ristretta delle quattro parrocchie che costituiscono l’area omogenea Missaglia della quale facciamo parte come SAMZ. L’obiettivo primo della commissione è quello di stendere concretamente una “carta di comunione per la missione” che indicherà a tutto il decanato precisi ambiti nei quali annunciare il Vangelo da noi, qui, nella concretezza della nostra situazione. I risultati della commissione saranno armonizzati con quelli delle commissioni omologhe delle altre due aree omogenee nelle quali è suddiviso il decanato Navigli. Il frutto finale del lavoro sarà consegnato ai fedeli del decanato durante il pellegrinaggio che si terrà a Caravaggio la sera di sabato 15 maggio, e poi al Cardinale stesso. do volto è quello di imparare a lavorare insieme a più ampio raggio, superando i confini della parrocchia, per considerare invece la realtà più vasta del territorio sul quale operano altre comunità cristiane. A ben guardare, se ben vissuta, ci viene offerta una possibilità inedita, da una parte di rendere sempre più specifica, vera e incisiva l’azione della Chiesa, liberandola se necessario da inutili fardelli, dall’altra di maturare in responsabilità e fraternità. L’obiettivo invece a più lunga scadenza, ma senza dubbio il più importante, ha due volti: il primo è quello di promuovere la responsabilità di tutta la comunità nei confronti della missione che Gesù le ha assegnato, di annunciare il Vangelo: tutti, e non solo il clero e i religiosi e le religiose, sono mobilitati e responsabili oggi dell’”annuncio”. Il secon- Sabato 17 aprile alle ore 21 si terrà in S. Maria alla fonte (Chiesa Rossa) un concerto organizzato dal gruppo Karakorum. 4 via san Giacomo, 9 - 20142 - Milano - tel. 02-8460982 / Fax 028466637 “Il regno di Dio è un seme” (Luca 8,11) “Il regno di Dio è come un granellino di senapa che è il più piccolo di tutti i semi” (Marco 5,30) 11 aprile 2010 II di Pasqua PASQUA E’ RIVOLUZIONE Molto belle e solenni sono state le celebrazioni della settimana santa. Non sono nemmeno paragonabili a quelle che si svolgevano quando, bambino, facevo il chierichetto al mio paese. Tante le differenze, dovrei provarle, ma non è questo il momento. Di mezzo c’è stato il Concilio, che con la sua prima costituzione, la Sacrosactum Concilium, ha rinnovato profondamente ogni celebrazione, su tutte quelle pasquali. I più vecchi ricorderanno la svolta che ha fatto più notizia, il passaggio dalla lingua latina all’italiano. Ma l’intento del rinnovamento liturgico fu ben altro: fu quello di riportare la liturgia a essere il riferimento centrale della vita cristiana. L’Eucaristia soprattutto, ma non soltanto l’Eucaristia, è il vertice a cui è indirizzata tutta la vita cristiana (come la cima del monte per le fatiche dello scalatore) e la sorgente dalla quale essa scaturisce. E’ stato relativamente facile tradurre i testi, non altrettanto cambiare le abitudini un po’ troppo passive del popolo di Dio. Lo è ancora troppo, ben lontano è l’ideale che i riformatori s’erano proposti con entusiasmo. Anche qui dovrei portarne le prove. Ma neanche questo è l’intento di queste brevi righe. Esse vorrebbero suscitare invece una reazione, magari un po’ indignata -non fa nulla, purché ci sia-, e sollecitare almeno qualcuno a prendere sul serio le proposte bellissime e importantissime del periodo luminoso che stiamo vivendo, quello della Pasqua. Attraverso la liturgia, riviviamo la Pasqua, siamo noi oggi i protagonisti dei fatti dai quali ha origine il cristianesimo. E ti pare poco? Consiglio di esserlo seguendo tre vie. La prima è rinnovare l’incontro con Gesù vivo. E’ l’esperienza da cui nasce il tutto: la tomba trovata inaspettatamente vuota, l’incontro con il Crocifisso risorto tra il dubbio, lo sbigottimento, la voglia 1 di verificare toccando con mano, l’incredibile gioia dinanzi al trionfo della vita. Tu sei cristiano se, nelle modalità che il Signore stabilisce per te, anche tu lo incontri vivo e rendi stabile con lui un rapporto personale. “Tu sei il mio maestro!”, gli disse Maria di Magdala. “Tu sei il mio Signore e il mio Dio!”, gli disse Tommaso. Anche tu hai il tuo modo di rapportarti con Gesù vivo se lo incontri davvero: “Tu sei la mia speranza! Tu sei il mio amore! Tu sei il mio conforto!...”. Trovalo questo modo! La seconda via che consiglio, fatta di riflessione e di propositi, parte dalla evidenza che l’incontro con Gesù cambia la vita, e più precisamente introduce in essa come protagonista il suo Spirito. Chi incontra Gesù vivo diventa uomo rifatto nuovo. Durante il battesimo simbolicamente l’uomo si sveste dei suoi soliti abiti e si riveste di un abito nuovo. In che cosa consiste tale vita “spirituale”? Questa è la riflessione. Che cosa devo cambiare? Questa è la domanda che conduce a propositi seri di rinnovamento. Ahimè, grande sconosciuta oggi è la vita spirituale. La terza via infine consiste nell’aprire gli occhi alle trasformazioni sociali che una vera esperienza di incontro con il Risorto genera. Essa unisce gli uomini con vincoli fortissimi, molto più forti di quelli della passione sportiva, molto di più di quelli dei deliri collettivi per qualche divo della canzone. Gli Atti degli apostoli parlano di una comunità che vive come un essere solo: “un cuor solo e un’anima sola”, evidente anticipo della società beata del cielo. Anche su questo punto è opportuno riflettere e ci aiuta tantissimo la dottrina sociale della Chiesa. Ma è pure necessario cambiare, anche nel nostro piccolo, e non soltanto a livelli mondiali. Possiamo onestamente e con verità presentarci al mondo come una comunità, gioiosamente compaginata dall’amore per l’unico Signore vivo presente tra noi? Come si vede, si tratta di tre ambiti importantissimi. La liturgia ci dà indicazioni, stimoli e suggerimenti perché la risurrezione di Cristo continui con la sua potenza rivoluzionaria a dirigere la storia, personale e sociale. il parroco LA NOSTRA PASQUA 2010 Immaginiamo di soddisfare la curiosità di uno dei nostri discendenti, del 2050 per esempio, che voglia sapere come s’è celebrata la settimana santa nel 2010 alla SAMZ. Nonostante quello che il parroco scrive sopra. occorre rassicurarlo sia sulla partecipazione che sul modo dignitoso almeno esteriore con il quale s’è svolto il tutto. Luminosa la domenica delle Palme. Sulla bocca di tanti era però il proverbio popolare che, di conseguenza, piovosa sarebbe stata la Pasqua. Di fatto è difficile ricordare una Pasqua tanto buia, piovosa e fredda come quella di quest’anno. La processione con gli olivi e la messa conseguente è tra le funzioni più partecipate, forse anche per l’ulivo, un segno tanto semplice quanto affascinante, che viene distribuito perché sia portato nella case, come memoria continua della vicinanza di Dio e come impegno per costruire la pace nelle famiglie innanzitutto e nella società. I ragazzi, in vacanza dalla scuola, festeggiano numerosi il giovedì e il venerdì santo partecipando sia al ritiro di giovedì (i più piccoli) che alla preghiera e alla cosiddetta “visita ai sepolcri” il giorno dopo. Il ritiro di giovedì termina con la celebrazione alle 16 2 dell’ultima cena preceduta dal rito della lavanda dei piedi. Con i bambini e i ragazzi, tanti genitori e nonni. La messa nella cena del Signore alle ore 21 non ha visto altrettanta partecipazione. I riti sono stati però suggestivi, a partire dal rito iniziale della luce, anche per la diligente preparazione da parte del Gruppo liturgico, del gruppo chierichetti e per l’animazione del coro. A loro indubbiamente è dovuta la dignità e la bellezza anche di tutte le altre celebrazioni del Triduo. Il Venerdì santo ha avuto due momenti, entrambi partecipati più dello scorso anno. All’ipotetico curioso dell’anno 2050 per il quale sono queste note, si dovrebbe infatti precisare che i giorni festivi che traggono origine dai fatti del Vangelo e sono stati concepiti come memoria di essi, oggi a livello mass medianico sono presentati e vissuti con ben altro spirito: sono giorni di evasione, quasi una prova delle grandi ferie estive, la pubblicità mette in corpo una frenesia implacabile di vacanza, rimanere in città pare una condanna. La chiesa pertanto non è mai stipata (se si fa eccezione per la domenica delle Palme). Comunque quest’anno ha colpito - nonostante tutto - la frequenza alle celebrazioni: la panche erano pressoché tutte occupate. Così appunto è stato il pomeriggio di Venerdì con i riti della morte del Signore, dell’adorazione della Croce e della grande preghiera di intercessione. Così è stato anche la sera: indubbiamente suggestivi erano i sei gruppi Con la Pasqua 2010 abbiamo rinnovato i libretti dei canti, una nuova edizione, elegante e solida, aggiornata e arricchita. Facciamo nostro il suggerimento di alcune persone, quello di proporre a chi lo desidera di offrire alla comunità uno o più libretti. “Offri anche tu il libretto dei canti e delle preghiere!”. L’offerta è di 10 euro per ogni libretto. Il costo complessivo è stato di € 4.200. di fedeli che in un quartiere quasi deserto e già avvolto dalle ombre della sera, a partire dalle diverse contrade convergevano verso la chiesa facendo la Via Crucis ognuno con un cero acceso in mano, pregando e cantando. In chiesa si sono svolti i “nuovissimi” riti della Deposizione del Signore. Silenzio il sabato santo. Nella navata centrale della chiesa era disteso il Crocifisso che parecchi sono passati a baciare lungo tutta la giornata, diventata nel frattempo umida e piovosa. Attorno al Crocifisso, una marea di lumini rossi. La sera del sabato, i riti più solenni e suggestivi dell’anno liturgico, quelli della Veglia pasquale, dalla processione e benedizione del Cero pasquale con la vittoria della luce sulla tenebra, al lungo racconto della mirabile storia di salvezza con il solenne annuncio della risurrezione, alla benedizione dell’acqua battesimale con la conseguente rinnovazione delle promesse, infine alla più festosa celebrazione dell’Eucaristia. Per i motivi detti sopra, chi ha partecipato ha avuto indubbiamente anche la possibilità di lasciarsi coinvolgere e anche commuovere. Si era in tanti sì. Purtroppo però ne mancavano troppi: non si può dunque dire che di questi tempi la celebrazione della Settimana santa sia fatta dalla comunità intera. Forse non si sente neanche il bisogno di celebrare insieme: un luogo vale l’altro. Con eccezioni: alcuni hanno patito l’assenza. Per l’olivo, sono stati raccolti 800 euro (in confronti agli oltre 1.000 dello scorso anno). Per la Terra Santa raccolti il giorno di venerdì santo 700 euro. PREGHIAMO PER I DEFUNTI Guarneri Grazia di a. 88; Curti Vito di a. 81; Olive Angelo; Nuccio Francesco di a.60 3