25
SABATO 29 MARZO 2014
••
L’EVENTO ALLA PANDURERA DI CENTO LA GRANDE REGISTA E ATTRICE
Il ‘900 rivive con Lina Wertmüller
«Ecco la mia ‘Allegra fin de Siècle»
di VALERIO FRANZONI
PROSA IN ROSA Lina Wertmüller, nella foto,
con la cantante Nicoletta Della Corte
IL NOVECENTO è stato un
secolo indubbiamente indimenticabile. Sotto tanti punti
di vista. Anche quelli più negativi rappresentati da due grandi guerre mondiali e da brutali
dittature.
Lina
Job
Wertmüller, questa sera, sul
palco della Pandurera di Cento, lo racconterà, con il suo dissacrante umorismo, nello spettacolo ‘Un’allegra fin dè
Siècle’, che la vedrà salire sul
palco in prima persona, affiancata dalla cantante Nicoletta
Della Corte e il pianista Andrea Bianchi, con le musiche
del compianto Italo “Lilli”
Greco (che sarà sostituito al
piano da Francesco Bancalari
e Lucio Gregoretti.
Signora Wertmüller, da
dove nasce l’idea de
‘Un’allegra
fin
de
Siècle’?
«Era un tema, un testo, nel cassetto da tanto tempo. Poi sono
maturati una serie di incontri,
e casualità che hanno dato forma ad qualcosa che era
nell’aria».
Nella trama si affrontano figure di dittatori: con
quale spirito?
«I totalitarismi hanno dominato il ‘900, e tuttora, sotto altri
modelli tendono ad indicarci
una, o l’altra via».
Cosa vuole trasmettere
al pubblico?
«Vorrei che lo spettatore ricordasse il passato, ma per vivere
più pienamente e consciamente il presente. Non dobbiamo
più commettere gli stessi errori. Così si inizia dall’origine
del primo conflitto e si arriva
al presente, passando dal registro del racconto a quello della
canzone».
Ho notato che lei è autrice delle parole delle can-
E’ la sua prima volta sui
palchi centesi?
«Così, a memoria… non ricordo di avervi soggiornato in passato. Sono contenta di visitare
Cento».
Cosa prova a salire sul
palco di un teatro. dopo
tanto tempo passato alle
spalle di una cinepresa?
EMOZIONI
«Spero che lo spettatore,
ricordando il passato,
viva meglio il presente»
«Fra cinema e teatro non vedo
differenze. E’ sempre la stessa
emozione. Fra l’altro è sempre
la dimensione del racconto
che li unisce».
zoni?
«Certo. Ho scritto il testo che
racconto, e sono autrice anche
delle parole delle canzoni che
canta la bellissima Nicoletta
Della Corte. Gli arrangiamenti sono di Italo ‘Lilli’ Greco e
Lucio Gregoretti».
Cosa ne pensa del cinema italiano degli ultimi
anni?
«Direi… con Pasqualino, che
se non è proprio ‘una grande
bellezza’, almeno è ‘settebellezze’. Magari e mezzo...».
Il biglietto è di 18 euro. Ridotto 15, under 21 8 euro.
PROSA AL COMUNALE BELLO E ORIGINALE L’ADATTAMENTO DI FERRINI. STASERA L’ULTIMA REPLICA
POROTTO
La Mandragola efficace anche dopo 500 anni
‘Prestami tua moglie’
col Teatrino di Renazzo
di RICCARDO ROVERSI
PROSEGUE al teatro Verdi
di Porotto (via X Martiri 141)
la stagione teatrale 2013/2014.
Stasera alle 21 lo spazio
teatrale ospiterà lo spettacolo
dal titolo ‘Prestami tua moglie’
della compagnia Teatrino
di Renazzo, una commedia
in quattro atti a cura di
Gaetano Di Maio e Nino
Masiello. L’iniziativa è
promossa dall’associazione
Teatro Verdi di Porotto
con la collaborazione
della Circoscrizione 3
e il patrocinio del Comune
di Ferrara. Per accedere agli
spettacoli è necessario munirsi
di tessera associativa Aics.
DECISAMENTE bello, divertente, vivace e
soprattutto originale, l’adattamento della Mandragola in scena al Teatro Comunale ‘Claudio
Abbado’ per la Stagione di prosa con la regia di
Jurij Ferrini. Capita raramente di assistere ad
un allestimento così ben riuscito, trattandosi
della rivisitazione di un’opera di mezzo millennio fa. Sorprendente soprattutto per l’equilibrato mix di rispettosa recitazione in lingua ‘volgare’, attualizzazione della vicenda ai tempi nostri, intermezzi e siparietti coreografati, rapide
interrelazioni anche con il pubblico, ‘provocante’scenografia che evoca la moneta europea
dell’Euro con bancomat (utilizzato in una scena, vedi foto di Marco Caselli Nirmal) in bella
vista. L’intento infatti di paragonare allegoricamente la commedia cinquecentesca di Niccolò
Machiavelli al meschino malcostume sociopoli-
tico contemporaneo è
implicito, forse meno
evidente di quanto annunciato nel libretto
di scena ma senz’altro latente.
LA TRAMA è notissima. Un marito non
più giovanissimo ha
come unico desiderio
che la bella moglie resti incinta. Poiché questo non avviene, l’uomo
si rivolge a un dottore. Il medico però, ben lontano dall’essere un luminare, è un impostore:
finge perché è perdutamente innamorato della
giovane donna e vuole trovare il modo di averla. Qui entra in gioco la mandragola, radice magica e potente. Al marito viene fatto credere
che la donna resterà incinta se accetterà di ber-
la, ma il primo che andrà a letto con lei è destinato alla morte. Ovviamente questo non è vero,
ma l’innamorato ottiene il suo scopo. Bravi senza mezzi termini tutti gli interpreti, dallo stesso Jurij Ferrini (Messer Nicia) a Matteo Alì
(Callimaco), da Michele Schiano (Ligorio) a Cecilia Zingaro (Madonna Lucrezia), da Angelo
Maria tronca (Fra’ Timoteo) a Luca Cicorella
(Siro) e a Alessandra Frabetti (Sostrata).
NON è mancata qualche battuta improvvisata
‘fuori copione’, ma gli attori hanno sfoggiato
una preparazione anche linguistica ben degna
dei molti applausi tributati dal soddisfatto pubblico ferrarese al termine dello spettacolo. Oltre alla regia, anche la scenografia è firmata da
Jurij Ferrini (con pittura scenica di Cris Spadavecchia), costumi di Nuvia Valestri e luci di
Lamberto Pirrone. Ultima replica questa sera
alle 21. www.teatrocomunaleferrara.it
RIDOTTO DUE APPUNTAMENTI DELLA RASSEGNA DI CONSERVATORIO E TEATRO
Invenzioni di Stravinskij nella Parigi di Matisse
AL Ridotto, oggi, secondo appuntamento con il festival Invenzioni
2014, un ciclo di concerti, incontri e laboratori dedicato alle culture musicali contemporanee a cura
del Conservatorio Frescobaldi e
della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara. Il progetto nasce
in seno all’Area di Musica Contemporanea del Conservatorio di
Ferrara, con l’intento di offrire
agli studenti migliori strumenti
per l’indagine, la conoscenza, la
pratica del repertorio contemporaneo; contestualmente si desidera
proporre alla cittadinanza il frutto di tale lavoro con occasioni di
ascolto, di riflessione e approfondimento. ‘Il giovane Stravinskij e
la Parigi di Matisse’ è il filo conduttore dell’edizione 2014, realiz-
zata in occasione della mostra
‘Matisse, la figura. La forza della
linea, l’emozione del colore’ a cura della Fondazione Ferrara Arte.
Alle 15.30 si terrà un incontro di
studio che accoglierà le relazioni
di Nicola Badolato, Elena Cervellati, Elia Andrea Corazza, Chiara
Vorrasi. Alle 18.30 seguirà un con-
certo con musiche di Stravinskij;
in programma la Sonata per pianoforte (1924) nell’interpretazione di
Fernando Scafati, Tre pezzi per clarinetto (1919) eseguiti da Fabio Bonora, Due poemi di Konstantin
Balmont (1911) affidati a Daniela
Cappiello (soprano) e Matteo Cardelli (pianoforte), e Otto miniature
strumentali per quindici strumenti
(1962) affidate all’Ensemble del
Conservatorio Frescobaldi di Ferrara diretta da Giulio Arnofi. Del
compositore russo i giovani allievi dei corsi di pianoforte proporranno Trois pièces faciles per pianoforte a quattro mani (1915), Cinq
pièces faciles per pianoforte a quattro
mani (1917), Les cinq doigts per pianoforte (1921). Ingresso intero: 6
euro, ridotto per gli allievi del
Conservatorio 3.
LA BOHEME di GIACOMO PUCCINI
3 APRILE ore 17 al TEATRO COMUNALE DI fERRARA
con
2 BIGLIETTI PER LA PROVA GENERALE
DE LA BOHEME DI GIACOMO PUCCINI
+ 1 MEsE DI ABBONAMENTO DIGITALE AL CARLINO
€ 19.99
L’informazione ovunque tu sia, su PC, tablet e smartphone, con l’edizione digitale de Il Resto del Carlino.
Per informazioni e per sottoscrivere l’abbonamento vai su
ABBONAMENTI.QUOTIDIANO.NET/EMOZIONIQUOTIDIANE
Scarica

Carlino Cultura