n168
Luglio 2013
Rivista Parrocchiale
Anno XXI
“Lumen Fidei”
Papa Francesco & Papa Emerito Benedetto XVI:
"La fede non s'impone"
Chi crede, “vede”, perché la luce della fede viene da Dio
ed è capace di illuminare tutta l'esistenza dell'uomo.
20
La Voce di Bianco
Notiziario di
Formazione ed Informazione
della Parrocchia ‘Tutti i Santi” di Bianco
Anno XXI, N. 168,Lugkio 2013
Direttore Responsabile
SOMMARIO
ARTICOLI & RUBRICHE
* L’Editoriale di p. Aldo
pag.3
-- invio, tramite posta elettronica,
entro l’ultimo lunedì del mese
precedente quello di uscita della
rivista alle seguenti e-mail :
*Nell’anno della fede un ricordo speciale.
pag. 4-5-6
* Medjugorje ,gioia e serenità nell’animo.
pag. 7-8
*Il viaggio
pag 9-10
*Arrivederci, padre Luis
pag.11-12-13
*I documenti del Concilio….
pag.14-15
* Preghiera alla Madonna delle Grazie pag.15
* Una parola al mese: Filippica
pag.16
* Caterina Rivas
pag.16-17
* pag. Corso Animatori
pag. 18
*Assemblea parrocchiale di Bianco
pag.18
* Anagrafe, bilancio,calendari
pag. 19
*Notizie Flash
pag. 20
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Padre Aldo Bolis
Impaginazione Grafica
Arch. Bruno Brancatisano
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Il rispetto di sé è un mix speciale che lo Spirito ha
preparato per aiutarci ad affrontare e superare le sfide della
vita. E’ un mix aromatico di essenze che ci danno energia e
sicurezza, gli atteggiamenti giusti, l’esperienza, la saggezza,
l’ottimismo e la fede.
(Sarah Ban Breathnach)
2
La fede illumina l’esistenza
a cura di p.Aldo
Il 5 luglio Papa Francesco ha pubblicata l’enciclica “Lumen
fidei”, la prima del suo pontificato e, possiamo dire, l’ultima
di Papa Benedetto XVI, visto che la prima stesura del
documento era già stata completata prima della sua
rinuncia (è lo stesso Papa Francesco a dirlo al n. 7 dell’enciclica).
Il tema dell’enciclica è appunto la fede, come dice il titolo “La luce della
fede”: questa lettera viene emanata nell’anno ad essa dedicato non solo
come una riproposizione dell’atto della fede, ma suona come un forte
richiamo a fare il punto del cammino
dell’anno della fede, e verificare fino a che
punto siamo stati in grado di “riscoprire la
gioia nel credere e ritrovare l’entusiasmo
nel comunicare la fede” (Porta fedei 7).
Anche se solo pochi giorni fa’ abbiamo
fatto con l’assemblea parrocchiale la verifica dell’anno, passando in
rassegna le varie attività pastorali, siamo ora provocati dal Papa a
concentrare la nostra attenzione sul “cuore” del nostro essere cristiani, la
fede appunto, per ritrovarla come nostra vera ricchezza e forza, di fronte a
tutte le altre offerte del mondo: “chi crede, vede”... “la fede illumina
l’esistenza” ci assicura il Papa. Proprio per questo motivo chi ha la fede non
può che essere nella gioia, come non potrebbe non essere felice una
persona cieca che finalmente riesce a vedere. Ma purtroppo, come capita
spesso, proprio che vede da sempre, non si rende più conto del dono che
ha di poter vedere! Così è della fede: quanta chiarezza e comprensione
abbiamo proprio grazie alla fede...
Sicuramente lo capisce meglio chi ha avuto la possibilità di riscoprire la
bellezza della fede grazie ad esperienze o incontri che la Provvidenza ha
messo sulla sua strada. Questo lo abbiamo potuto costatare più volte
durante l’anno pastorale, grazie alle “storie di conversione alla fede”
conosciute con le catechesi del cardinale Comastri: storie che non sono
come “mosche bianche”, ma che vediamo sbocciare ovunque, ad ogni età
della vita, oggi più che nel passato, proprio perché la luce della fede non
può rimanere nascosta!
3
Nell'anno della fede... un ricordo speciale!!!
a cura di suor Consiglia
Il pellegrinaggio organizzato a Roma in data 25-27 giugno, ha avuto come
primo obiettivo la partecipazione all'udienza del Papa dei nostri ragazzi che
hanno ricevuto, in quest'anno della fede, nella celebrazione unitaria i
Sacramenti della Cresima e Eucarestia.
A loro si sono affiancati: parroco, suore, gruppo progetto, catechiste,
genitori, parenti ed amici, per cui, in due pullman, circa cento persone
hanno condiviso la gioia e l'emozione di questi cari ragazzi.
Tutti in viaggio da Bianco, con un'unica direzione: San Pietro!
All'alba del 26 eravamo già lì, in attesa che si aprissero i cancelli e
prendessimo in fretta i posti che ci facilitassero la vicinanza del Papa.
E' stata davvero emozionante per noi ascoltare la voce di Papa Francesco
dal vivo, vederlo camminare accanto a noi, prendere i bambini in braccio e
baciarli, mentre la folla oceanica
lo osannava!
Nella nostra mente un pensiero è
sorto: lui è uno di noi, come Gesù
che si è fatto uno di noi e noi
siamo fieri di seguirlo e di far
tesoro delle sue testimonianze di
fede, di speranza e di carità.
Quel senso di gioia e di allegria in
cui eravamo immersi hanno
riempito i nostri cuori di
speranza, la speranza di un futuro migliore, di un futuro in cui tutti ci
sentiamo appartenenti ad un unico ovile, guidati da un solo pastore.
Qui, in seguito vengono riportate alcune dirette testimonianze dei nostri
ragazzi:
CECILIA E GIUSY
Roma è stato un momento d' incontro speciale, dove abbiamo condiviso il
cibo, le gioie e......la stanchezza.
4
MARTINA MUSCATELLO
L'esperienza del pellegrinaggio a Roma è stata, per me, bellissima! Non
avrei mai immaginato che vedere il Papa così da vicino fosse tanto
emozionante tanto da farmi piangere di gioia.
EVELIN MACRI'
L'incontro con il Papa ha lasciato dentro di me un segno così profondo
che non dimenticherò mai, le sue parole hanno rivelato la sua profonda
umiltà e la sua grande umanità.
ROSA FALZEA
Solo la notizia che saremmo andati a Roma a vedere il Papa mi
entusiasmava tanto. Io ero molto emozionata, perchè era la prima volta che
lo vedevo "dal vivo" e il cuore mi batteva tanto forte che avevo voglia di
andare ad abbracciarlo; avrei voluto che quel momento non fosse finito
mai. Rifarei con molto piacere quest'esperienza, soprattutto per ascoltare
le sue parole sante e apprendere i suoi insegnamenti.
ROSY MARTE
Appena si sono aperti i cancelli per l'udienza del Papa, mi sono molto
emozionata all'idea di
vederlo e di ascoltare
la sua parola. Quando è
passato con la “papamobile” è stato un
momento meraviglioso.
Le sue semplici parole
pronunciate
durante
l'udienza
mi
sono
arrivate
dritte
al
cuore, riempiendomi di
gioia
e
facendomi
capire che agli occhi di
Dio
siamo
tutti
importanti allo stesso
5
modo.
MARIA PEDULLA' - FRANCESCA MISITANO - SARA SANSOTTA
Il giorno 26 giugno siamo andate a Roma per l'udienza di Papa Francesco. E'
stata un'esperienza fantastica. Non sembrava vero che noi ragazzi eravamo
lì vicino a lui. Le sue parole hanno toccato il nostro cuore, poichè ha detto
che noi cristiani siamo "pietre vive" che costruiamo il tempio di Dio.
Speriamo che quest'esperienza si possa ripetere.
ROCCO ROSSI
Quando sono arrivato a Roma e ho visto Piazza San
Pietro invasa da persone provenienti da tutto il
mondo per assistere all'udienza del Papa, mi
sembrava di vivere in un sogno, non mi pareva vero
di avere avuto la fortuna di essere lì in mezzo a
tutta quella gente e poter vedere il Papa da così
vicino. Ho provato una forte emozione che non
dimenticherò mai.
MICHELE ROMEO
Il pellegrinaggio a Roma ha lasciato dentro di me un ricordo indimenticabile,
soprattutto per quello che il Papa ha detto durante l'udienza in piazza S. Pietro:
"NESSUNO UOMO E' INUTILE", messaggio da vivere e diffondere.
Inoltre, ho ammirato con grande meraviglia i giardini pensili del Santuario del
Divino Amore, perchè era per me una cosa nuova,
6
Medjugorje, gioia e serenità nell’anima.
di Francesco Sergio
A giugno di quest’anno, precisamente dal 14 al 20, ho vissuto un’esperienza
bellissima; mi è stato regalato il viaggio per Medjugorje. Io sono partito con
grande entusiasmo e tanta fede perché sapevo già (tramite la tv) di cosa
stavo andando a visitare... e non sono rimasto affatto deluso!
Già dal primo giorno, appena sono salito sul pullman, mi sono sentito felice
e soprattutto tranquillo; il viaggio è stato anche molto bello grazie anche ai
simpaticissimi e bravissimi compagni di viaggio. Dopo un bel paio di ore in
viaggio col pullman la prima tappa è stata a Padova; qui siamo stati solo
mezza giornata, il tempo di visitare la basilica di S. Antonio, una chiesa
grandissima e bellissima, sia esteticamente che spiritualmente. Sono rimasto
affascinato dalla bellezza delle tante opere d’arte di grandi artisti e dalla
tranquillità che avevo trovandomi in quel luogo bellissimo.
La mattina successiva partiamo, destinazione Bosnia Erzegovina e dopo una
giornata intera di viaggio col pullmn arriviamo in questo paesino chiamato
“Medjugorje”. Giunti a destinazione, la nostra prima reazione è stata quella
di guardare dai finestrini del bus per ammirare con occhi increduli, il gran
numero di persone che sostavano davanti al sagrato della chiesa. Dopo
esserci sistemati in albergo, alcuni ci siamo recati a visitare il Cristo Risorto,
una statua di bronzo molto grande,
da cui esce del liquido all'altezza
del ginocchio della gamba destra.
Le analisi fatte, hanno riscontrato
che il liquido, altro non è che
lacrima umana!
La mattina seguente, verso le 5.30,
abbiamo iniziato la nostra ascesa
sul monte Krizevac, verso la croce
alta 14 m., sita in cima al monte
alto 500 m. La salita è
accompagnata dalle stazione della via crucis e lì abbiamo visto moltissime
persone salire a piedi nudi. Persone, provate, ma fiduciose salire verso la
croce a chiedere alla Madonna le grazie di cui avevano disperato bisogno.
Ho notato come nella salita, incontrando moltissimi gruppi, composti
ciascuno da più di 50 persone, chi vedeva qualcuno in difficoltà nella
faticosa salita era pronto a dare una mano. Nel dolore, nella sofferenza e nei
momenti difficili della vita, le persone si incontrano nel medesimo destino
7
che è la croce da portare. Il dolore ci unisce tutti e ci fa solidali e
compassionevoli l'un l'altra. Lì a Medjugorje, il dolore unisce l'uomo di ogni
nazione e lo rende sensibile verso la sofferenza altrui. La Madonna disse ai
veggenti, che il pellegrino giunto in cima alla montagna, vicino alla croce,
doveva alzare le braccia verso il cielo come segno, per accogliere le grazie
che in quel momento Dio distribuiva. Le persone scendevano tutte dalla
montagna allegre e con un rapporto diverso tra noi da come lo si aveva
prima di salire. Il miracolo della carità fraterna!
La sera, dopo aver cenato, verso le 20.30 siamo andati al Podbrdo, ovvero il
monte delle apparizioni e dalla stessa conformazione terrena del Krizevac:
siamo saliti appositamente perché alle 22.00 il veggente Ivan aveva
l’apparizione della Madonna. Quella sera ho visto con i miei occhi la vera
grandezza e bontà della Madonna. Insomma è stata un’esperienza bellissima
davvero e devo aggiungere che in questo pellegrinaggio, dove si è dormito
pochissimo, viaggiato moltissimo e conosciuto persone che mi hanno dato
tanta gioia, posso dire che sono tornato a
casa diverso e con il cuore gonfio di
fiducia verso la Madonna. Ho scoperto
la potenza, o meglio l'onnipotenza della
preghiera. Vi ho reso partecipi di questa
mia piccola testimonianza per farvi
capire che la Madonna non abbandona
nessuno e con questo approfitto per
invitarvi a visitare questi luoghi perché
non vi pentirete, anzi dopo esserci andati
la prima volta, tornando a casa, vi
prenderà un senso di nostalgia e ci vorrete tornare (cosa che è successa a
me).
Ecco le parole di Ivan sull'apparizione straordinaria da lui avuta lunedì 17
giugno 2013, sul Podbrdo alle ore 22.00, tratte dall'audio originale:
«Desidero avvicinarvi e descrivervi l'incontro di stasera.
Anche stasera la Madonna è venuta a noi molto gioiosa e felice, è
venuta con tre Angeli. All'inizio ci ha salutato tutti col suo materno
saluto: "Sia lodato Gesù, cari figli miei!". Poi ha steso le mani qui ed
ha pregato per un tempo prolungato su tutti noi, ha pregato in
particolare su voi malati presenti e su voi sacerdoti presenti. Poi la
Madonna ha detto:
"Cari figli, sono venuta qui e mi sono presentata come Regina della pace.
Anche oggi in modo particolare vi invito a pregare per la pace.
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Pregate per la pace, particolarmente nelle vostre famiglie. Pace, pace,
cari figli! Apritevi al dono della pace! La Madre prega insieme con voi
e intercede per tutti voi presso suo Figlio. La Madre vi ama con
materno amore. Grazie, cari figli, per aver anche oggi risposto alla mia
chiamata".
Poi io ho raccomandato tutti voi, tutti i vostri bisogni, le vostre
intenzioni, le vostre famiglie ed ho raccomandato in particolare gli
ammalati.
Poi la Madonna ha continuato per un periodo di tempo a pregare su
tutti noi con le mani distese e in questa preghiera se n'è andata, se n'è
andata nel segno della luce e della croce col saluto: "Andate in pace,
cari figli miei!"•.
Ecco, questo è ciò che è più importante dell'incontro di stasera con la
Madonna».
Il “ V i a g g i o”
di Beatrice Zappia
Ho sempre considerato diverso fare un viaggio rispetto che ad un cammino,
anche se simili le due occasioni sono diverse. Il cammino quasi sempre lo
condividiamo con altri, il “Viaggio” con lettera maiuscola è faccenda
personale, dell’individuo e del suo mondo interiore. Il “Viaggio” è come una
traversata nel nostro mondo pieno di significati, è per questo che vi sono i
viaggi della speranza quando sei ammalato, i viaggi alla scoperta di terre
nuove ed inesplorate, il viaggio di nozze che inizia alla vita sponsale, il
viaggio in una spiritualità. Tale considero il viaggio a Mediugorie, ed ogni
volta che ci si reca in quella terra è molto diversa dalle altre, ed ognuno
ritengo viva il suo “Viaggio”.
Anche quest’anno solo pochi giorni fa dal 14 al 20 giugno siamo andati in
terra di Crozia a trovare la Madonna che ancora appare ai veggenti. La
comitiva era guidata dalla guida spirituale p. Aldo e i passeggeri di
provenienza di altri paesi oltre che il nostro, hanno formato una comitiva
allegra e subito coesa.
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La prima tappa spirituale è stata Padova
con la visita “al Santo” come dicono i
padovani quando vedono una allegra
brigata muoversi per le strade, e
veramente la visita guidata in basilica, è
stata così ben condotta da Padre Giuliano
che la storia che si conosce poco si è
arricchita di tanti dettagli storici, che
facevano respirare la vita del grande santo
in un luogo a lui dedicato peraltro
ricchissimo di arte, dove la mano degli
artisti più famosi del 500 hanno trovato
espressione. La stanza delle reliquie era
una meraviglia, tantissime reliquie e vestiti visibili del Santo hanno mostrato come
il tempo non avesse intaccato minimamente quei resti potendo rendere
testimonianza al mondo della sua grandezza.
Ma le emozioni maggiori ci sono state riservate a Medgiugorie dove abbiamo
potuto assistere ad una apparizione in notturna sul monte piccolo, una parte del
gruppo ha potuto assistere ad una apparizione al chiuso con Ivan, due occasioni di
stupore e di senso del mistero. Poi la visita alla “ comunità cenacolo di Suor Elvira”
veramente grandiosa struttura presente
ormai in tutto il mondo, e fondata per
il recupero delle dipendenze varie da
una suora della Carità, suor Elvira
originaria di Cuneo, ed è stato
emozionante, all’inizio della storia
narrata in un video, veder apparire la
foto della loro santa Fondatrice, Santa
Giovanna Antida, che in luogo così
lontano mi riportava al ricordo delle
nostre Suore della Carità.
In quel luogo si consumano tanti
chilometri a piedi ma invero la
stanchezza non si fa mai sentire tranne quando a sera tarda si sprofonda nel sonno
ristoratore, abbiamo avuto una ondata di caldo fortissimo che ci ha
fatto sudare di fatica veramente! Comunque tutto lo straordinario accompagnato
dall’allegria dal cibo buono ed abbondante, le risate che non si facevano attendere,
la guida accorta e disponibile di p. Aldo ci hanno fatto rimpiangere al ritorno che
fosse già finito il Viaggio: personalmente mi porto nel cuore tante belle persone di
cui ho avuto modo di scambiare il racconto della vita che sempre ci sorprende. E
come dice La vergine di Medgiugorie nel messaggio del 17 giugno…: “Pregate per
la pace, particolarmente nelle vostre famiglie”.
10
Arrivederci, padre Luis
di Domenico Marvelli
Alla fine del mese di ottobre è arrivato qui a Bianco padre Luis Martino de Silva. Un
sacerdote eccellente e di un bell'aspetto . Disponibile a fare qualsiasi cosa. Padre
Luis è stato in mezzo a noi circa 7 mesi ed ci ha trasmesso l'allegria ogni volta che
incontrava ognuno di noi.
Ma “Il tempo passa”, ed è passato anche per padre Luis, che il 1 luglio è ripartito
per ritornare in Portogallo, dopo che domenica 30 giugno abbiamo avuto modo di
salutarlo nella messa delle ore 10.00. Abbiamo approfittato di rivolgergli alcune
domande, a mo’ di intervista
Quando siete arrivato qui a Bianco come vi siete trovato?
Molto bene mi sono sentito bene accolto tanto dai miei confratelli della
comunità p.Aldo, p.Giorgio, p.Claudio, p.Achille e anche da parte dei
fedeli . Da quando sono arrivato mi sono sentito come a casa mia,
accolto, amato, stimato.
Che idea vi siete fatto sulla parrocchia di Bianco?
Da quello che ho potuto osservare mi è parsa una comunità viva dove ci
sono molti collaboratori del parroco e del vice parroco, soprattutto
l’impegno ed la fedeltà di alcuni. Mi sono accorto che molto del lavoro
ricade sempre sulle stesse persone: penso che c’è anche bisogno che
accanto a queste persone ci siano anche più giovani disposti ad lanciarsi
nell’impegno e nella collaborazione. Mi sono accorto di questo in
oratorio che i giovani ragazze
e
ragazzi sono presenti alle
attività. L’oratorio mi è piaciuto
molto perché ho visto anche
delle persone meno giovani,
mamme e papà insieme a
ragazzi e ragazze. Ho notato
che c’è un gruppetto di
adolescenti che aiutano p. Aldo.
Bianco ha bisogno di un
rinnovamento, cioè che le
persone meno giovani vedono lavorare i giovani come ho detto prima,
cosi c’è una promessa di futuro.
11
l’ azione cattolica, la caritas, il coro, le catechiste, i chierichetti e
ministri, il gruppo mariano e il gruppo liturgico, l’Unitalsi, il CPP e il
CAEP, i portatori: in tutti loro ho visto la disponibilità, l’ impegno ed
anche la loro preziosità. Mi sono piaciuti i centri di ascolto: ho
accompagnato i pensionati e l’associazione Auser...
Ci vogliono dei cristiani responsabili e che aiutano la parrocchia,
perchè la parrocchia, dopo la prima famiglia di sangue, è la seconda
famiglia, dove noi ci affidiamo nei momenti allegri ed quelli tristi.
Poi ci sono state alcune uscite, la giornata degli ammalati, con l’invio dei
visitatori degli ammalati e dei ministri straordinari della comunione, le
feste degli ammalati, la visita agli ammalati fatta da p.Aldo e p.Giorgio il
1° venerdì del mese, le novene, la devozione alla Madonna di Pugliano
e le processioni in suo onore, le fiaccolate mensili in onore della
Madonna di Lourdes di cui si sentiva l’allegria delle persone.
Durante le celebrazioni liturgiche c’è stato un momento in cui vi ha
colpito?
E’ difficile distinguere, ma un momento che mi ha colpito è stata la via
crucis fatta durante la quaresima... mi è piaciuto, poi, come è stato
preparato il Natale, la Pasqua, le confessioni, le comunioni ed le cresime,
la presenza del vescovo, che ha ripetutamente lanciato la sfida fatta ai
ragazzi e ai genitori,
perché
tutti
dobbiamo
essere
responsabili
nel
trasmettere la fede,
invitando
in
particolare i ragazzi
ad aggrapparsi alla
fede per costruire
un mondo migliore.
Durante il pellegrinaggio a Roma secondo voi ci siamo divertiti? E’
stato interessante?
E’ stato più una gita che un pellegrinaggio: ci siamo divertiti
raccontando barzellette e ascoltando musica. Mi è piaciuto soprattutto
che anche dopo un viaggio di nove ore eravamo gioiosi di stare insieme:
il sorriso fa bella la vita! Poi c’è stato l’ angelus con Papa Francesco: si
aspettava con ansia l’arrivo del Papa, è bello vedersi vicino al Papa.
12
Quali emozione e impressioni avete avuto durante la
rappresentazione sacra del presepio vivente, quando anche voi avete
recitato?
Io quando ero giovane avevo recitato nei
teatri ma in portoghese, l’emozione che ho
avuto è di affrontare con coraggio tutte le
persone con il mio accento portoghese,
dicendo le frasi che dovevo dire... Comunque
è stata una esperienza molto bella: anche se
nella preparazione non sono mancati
momenti di discussioni, si è creato fra di noi
una collaborazione; è stato bello vedere poi la partecipazione della
gente, e più ancora vedere che eravamo tutti coinvolti, per il nostro Dio
che è nato.
Al ritorno in Portogallo vi mancherà la parrocchia di Bianco? Se vi
fosse possibile, vi piacerebbe ritornare.
Sinceramente noi missionari con intensità dove siamo ora, e non altrove.
Per questo non diamo molto spazio alla
mancanza di quello che abbiamo lasciato perché
è importante vivere come è il presente, con la
maggiore intensità, con il maggiore amore e
impegno con la gente: per questo vi porto tutti
nel mio cuore con la preghiera, perché la
preghiera è un modo affettuoso per stare unito
alle persone che per sette mesi ho incrociato a
Bianco, a Pardesca ed anche a Casignana e a
Samo. Comunque mi aiuta anche la preghiera
alla Madonna di Fatima: è bello sapere che
ricorderò tutti voi sempre con il senso del
ringraziamento per tutto ciò ho ricevuto da voi:
per questo sono grato e riconoscente a tutti voi.
Per il fatto di ritornare per ora non è previsto ma non si sa mai!!!
Perché una lampada continui a bruciare bisogna metterci dell’olio.
Madre Teresa
13
I DOCUMENTI DEL CONCILIO ECUMENICO
VATICANO II /5
“Sacrosanctum Concilium” /3°parte
a cura di Elisetta Muscatello
Con questa terza parte concludiamo la trattazione della
Costituzione “Sacrosanctum Concilium” soffermandoci,
sia pur brevemente, sui capitoli che riguardano: gli altri
Sacramenti e i Sacramentali, l’Ufficio Divino, la musica
sacra e le immagini sacre. Al n/ro 59 leggiamo: “I Sacramenti sono ordinati
alla santificazione degli uomini, alla edificazione del Corpo di Cristo, e,
infine, a rendere culto a Dio…….Conferiscono la grazia, ma la loro stessa
celebrazione dispone molto bene i fedeli a riceverla con frutto, ad onorare
Dio in modo debito e ad esercitare la carità. E’ quindi di grande importanza
che i fedeli…….si accostino con somma diligenza a quei Sacramenti
destinati a nutrire la vita cristiana”. Il n/ro 60 ci insegna che i Sacramentali:
esorcismi, benedizioni consacratorie, benedizioni invocative, oggetti
benedetti (acqua, pane, ceneri, ceri, rami d’ulivo, ecc.) sono segni istituiti
dalla Chiesa, attraverso i quali, per mezzo dell’impetrazione della Chiesa
stessa, si ottengono effetti soprattutto spirituali. Il capitolo che riguarda
l’Ufficio Divino contiene esortazioni e consigli rivolti soprattutto al clero e
alle persone consacrate; soltanto al n/ro 100 troviamo una raccomandazione
per i laici: “……si raccomanda che anche i laici recitino l’Ufficio Divino
(Liturgia delle ore) o con i sacerdoti, o riuniti tra loro, o anche da soli”,
recita che, nella nostra Parrocchia, quotidianamente si pratica. Anche il
canto è parte necessaria ed integrante della Liturgia perché arricchisce di
maggiore solennità i riti sacri; il canto sacro è lodato sia dalla sacra Scrittura,
sia dai Padri della Chiesa, sia dai sommi Pontefici; S. Paolo, infatti,
scrivendo agli Efesini, li consiglia a intrattenersi “con salmi, inni, canti
ispirati, cantando e inneggiando al Signore……” (Ef. 5,14) e S. Agostino ci
dice “Chi canta prega due volte”; in questo ci viene incontro il n/ro 114
dove si legge: “……i pastori d’anime curino diligentemente che in ogni
azione sacra celebrata in canto tutta l’assemblea dei fedeli possa dare la
sua partecipazione attiva” e il n/ro 118: “si promuova con impegno il canto
popolare religioso in modo che…… possano risuonare le voci dei fedeli”.
Infine, riguardo le immagini sacre, riportiamo quanto stabilito al n/ro 125:
“Si mantenga l’uso di esporre nella chiesa alla venerazione dei
14
fedeli le immagini sacre. Tuttavia si espongano in numero moderato e
nell’ordine dovuto, per non destare ammirazione nei fedeli e per non
indulgere ad una devozione non del tutto retta”. A tal proposito dobbiamo,
purtroppo, constatare che le immagini sacre, invece, “destano
ammirazione” in buona parte dei fedeli i quali, evidentemente, non avendo
ricevuto un’adeguata formazione in merito, entrando in Chiesa, trascurano
l’adorazione al SS. Sacramento per recarsi direttamente a pregare davanti
alle effigie della Madonna e dei Santi.
(continua)
Preghiera alla Madonna delle Grazie
di Mimma Macrì
O Madonna delle Grazie,
che volesti scegliere una solitaria chiesetta,
luogo di pace e di grazia:
accogli le lodi e le preghiere che fidenti a te leviamo.
O Vergine santissima, rifugio dei peccatori,
prostrati innanzi a Te chiediamo di ottenere il perdono di Dio.
O Madre, tutta bontà, ai tuoi piedi deponiamo
il peso delle nostre preoccupazioni.
Ti ringraziamo per le grazie ricevute,
ti confidiamo le nostre miserie e i nostri dolori,
imploriamo il tuo aiuto:
ascolta la voce di chi invoca,
o salute degli infermi e consolatrice degli afflitti.
Madre di tutti noi,
sei la luce che dà luce ai nostri passi
e speranza ai ostri cuori.
Dal tuo santuario, da questo luogo benedetto,
continua a concedere grazie e benedizioni
a tutti i tuoi figli, vicini e lontani
e a tutti i tuoi devoti.
15
Alla riscoperta della messa con
Catalina Rivas /6
a cura di p.Aldo
Nel numero precedente del giornalino abbiamo letto ciò che Catalina Rivas suggerisce
circa il momento della consacrazione eucaristica. Interrompendo per questa volta la lettura
del suo libretto, riportiamo alcune notizie apparse in questi giorni circa un “miracolo
eucaristico” avvenuto nel 1996 nella diocesi dell’allora cardinal Bergoglio.
C’è un “segno” miracoloso rimasto finora sconosciuto che ha toccato la
storia personale del cardinale Bergoglio. E’ accaduto – prima e durante gli
anni del suo episcopato – nella chiesa parrocchiale di Santa Maria che si
trova al centro di Buenos Aires. Era il 18 agosto 1996, alle ore 19. Alla fine
della messa padre Alejandro Pezet vide arrivare un fedele che aveva
trovato un’ostia (evidentemente profanata) in un angolo della chiesa. Il
sacerdote si comportò secondo la prassi: mise la particola in un contenitore
di acqua e ripose tutto nel tabernacolo. Tuttavia pochi giorni dopo, il 26
agosto, dovette constatare, stupefatto, che la particola anziché dissolversi
si era trasformata in una frammento di carne sanguinosa.
Così il parroco – secondo la cronaca di Piotrowski – avrebbe informato
Bergoglio che era vescovo ausiliare del
cardinale Antonio Quarracino, ordinario di
Buenos Aires. Ricevendo da lui il mandato
di fotografare ciò che era accaduto e
conservare tutto nel tabernacolo. Qualche
tempo dopo il prelato – diventato intanto
arcivescovo di Buenos Aires – vedendo
che non vi era traccia di decomposizione
decise di far analizzare quella misteriosa
particola. Il 5 ottobre 1999 si procede.
Sono presenti emissari del vescovo e il
dottor Castanon che prelevò un campione
del frammento di carne e lo inviò a un laboratorio americano ignaro della
sua origine. Lì il dottor Frederic Zugiba , cardiologo e medico legale, rilevò
che si trattava di tessuto umano. Secondo quanto scrive Piotrowski, egli
fece questa sconvolgente analisi:
“Il materiale analizzato è un frammento del muscolo cardiaco tratto dalla
parete del ventricolo sinistro in prossimità delle valvole. Questo muscolo
è responsabile della contrazione del cuore. Va ricordato che il ventricolo
cardiaco sinistro pompa sangue a tutte le parti del corpo. Il muscolo
cardiaco in esame è in una condizione infiammatoria e contiene un gran
numero di globuli bianchi. Ciò indica che il cuore era vivo al momento del
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prelievo… dal momento che i globuli bianchi, al di fuori di un organismo
vivente, muoiono… Per di più, questi globuli bianchi sono penetrati nel
tessuto, ciò indica che il cuore aveva subito un grave stress, come se il
proprietario fosse stato picchiato duramente sul petto”.
Testimoni di queste analisi furono due australiani, il giornalista Mike
Willesee e l’avvocato Ron Tesoriero , i quali chiesero quanto potevano
vivere i globuli bianchi se fossero appartenuti a un frammento di carne
umana tenuto in acqua. La risposta fu: “pochi minuti”. Quanto il dottor
Zugiba seppe dai due che quel materiale era stato tenuto per un mese in
acqua e per tre anni in acqua distillata, restò esterrefatto. Ancor più
sconvolto però quando scoprì, dal dottor Castanon, che quel frammento di
cuore umano “vivente” era in origine un’Ostia, ossia un pezzetto di pane
consacrato. Si chiesero con sgomento com’era possibile che un frammento
di pane diventasse un pezzetto di cuore umano e ancor più come, un tale
reperto, prelevato nel 1996, evidentemente da un uomo morto, fosse
ancora vivo tre anni dopo?
al mese : F I L I P P I C A
A cura di Maria Cristina Caracciolo
Il significato letterario è :Invettiva, discorso duro e polemico ed ha origine dal
nome delle [Filippiche], orazioni che l'ateniese Demostene pronunciò contro il re di
Macedonia Filippo II tra il 351 e il 340 a.C.
A metà del IV secolo avanti Cristo, sull'intera Grecia incombeva dal nord la potenza in
espansione della Macedonia, guidata dal bellicoso re Filippo II - padre dell'ancor più
bellicoso Alessando Magno. Le città greche si trovarono a dover decidere fra stringere
un'alleanza al gusto di vassallaggio con la Macedonia o invece un'opposizione in campo
aperto. Demostene, grande oratore e politico ateniese, in quattro discorsi si pronunciò con
grande durezza contro Filippo II e sostenne con fermezza la necessità di scendere in
battaglia. Non riuscì subito a smuovere Atene contro l'invasore - o meglio, ci riuscì quando
ormai era alle porte e c'era ben poco da fare. E quindi a ben poco servirono le sue
Filippiche, che pure si conquistarono l'antonomasia di discorsi aspri, violenti. Non a caso,
quando un paio di secoli dopo, a Roma, Cesare fu fatto fuori e la contesa per il potere si
fece durissima, Cicerone, pronunciando quattordici orazioni contro Marco Antonio, decise
di chiamarle "Filippiche", proprio modellandole su quelle di Demostene. Anche se il nostro
Cicerone
tendeva
ad
uno
stile
enormemente
più
magniloquente.
Comunque ancora oggi è di grande impatto chiamare filippica un discorso polemico: sia che
lo si faccia per marcare in modo aulico i connotati di violenza del discorso, sia che l'intento
sia ironico, è cifra di un gran bel parlare. Si pronuncerà allora una filippica contro una
decisione del sindaco, o davanti al pessimo bilancio di un'amministrazione, e a cena il
nonno tirerà fuori la consueta filippica contro l'impiegato delle poste che - a dir suo - gli fa
sempre male i conti mentre la nonna disserterà contro tutti coloro che come farfalle volano
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di fiore in fiore in cerca di popolarità.
Due momenti di incontri straordinari
di Antonio Bartolo
Sabato 22 e domenica 23 giugno presso i locali del l’Oratorio Tutti i Santi si è tenuto il
corso di formazione per gli animatori degli oratorio ANSPI della zona. Vi hanno partecipato
7 oratori su 11 (Bianco, Pardesca, Samo, S.Agata, Casignana, Bruzzano, Roccella), con un
totale di circa 80 animatori. Il corso è stato guidato da tre formatori appositamente inviati
dall’ANSPI nazionale: Luca Uberti Foppa da Crema e Francesca Tondo e Gloria Manca da
Nardò (Lecce). Il corso è stato organizzato specialmente in vista dell’attività estiva
dell’oratorio, ed ha permesso di conoscere la proposta che l’ANSPI fa per il GrEst. Si tratta
di un cammino centrato sulla “Storia infinita” di Michael Ende, che viene rititolata nel
sussidio ANSPI in “FantaSì”.
Ed è proprio durante il corso che si è potuto non solo conoscere a grandi tappe la trama del
racconto, ma si sono più ancora sperimentate le varie modalità di riesprimere i vari
messaggio in esso contenuti, primo fra tutti il valore della creatività e dello spirito di
intraprendenze e fantasia.
L’Assemblea Parrocchiale
per tutti i fedeli della comunità di Bianco
di Beatrice Zappia
Il 24 giugno scorso si è svolta presso il duomo la Assemblea Parrocchiale a
conclusione dell’anno pastorale. Indetta dal nostro parroco p.Aldo, intendeva
mettere al corrente tutta la comunità di quanto fatto durante l’anno, ma soprattutto
è una chiamata a riunirsi per poter dare ognuno di noi il nostro contributo su quanto
riguarda proposte, suggerimenti, correttive, ringraziamenti e quant’altro può far
crescere una comunità parrocchiale. Evidentemente l’intendimento così positivo
non ci ha mossi tutti ad intervenire o forse ancora si pensa che debbano essere
presenti solo coloro i quali fanno parte ai gruppi, non è proprio così. I gruppi è vero
svolgono l’operato che durante l’anno rappresenta un agire pastorale che viene
colto dalla comunità, ma ogni fedele è parte della comunità, e come tale dovrebbe
sentire forte il richiamo ad intervenire ad essere presente e dire la propria.
E’ come se un padre organizza una bella festa e invita i suoi cari e per risposta
partecipano solo i più intimi perchè i più lontani si sentono autorizzati a non
partecipare o ad essere esonerati dalla partecipazione utilizzando il principio della
delega. Il padre invece gioisce proprio quando arrivano coloro i quali non vede
tanto spesso, che onorano la sua casa: che piacere vederli correre all’appello. Così
siamo noi quando il parroco ci aduna, corriamo numerosi perché il suo piacere è
che tutti sentano ciò che ha da dire e che tutti rispondano e dicano qualcosa su ciò
che la chiesa fa e su come lo fa. Arrivederci a tutti alla prossima assemblea, forse
di inizio anno! Buone vacanze
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CALENDARIO PARROCCHIALE
BATTESIMI

il 2 giugno è stata battezzata Mesiti
ARIANNA MARIA
il 23 giugno è stato battezzato
Palumbo SEBASTIANO

MATRIMONI
o
il 8 giugno si sono sposati Pulitanò
DOMENICO e Palamara MARIA
ANTONIETTA
il 22 giugno si sono sposati Iozzo
GIUSEPPE e Autolitano MARIA
ISABELLA
o
DEFUNTI




Incontri di LUGLIO
 6 s.: messa di inizio Palio del Mare
 8 l.: inizio Gr.Est.2013 (16.00)
 11 g.: fiaccolata (21,30 - lungomare)
 12 v.: incontro portatori (21.30 – orat.)
 18-25 g.: ador. eucaristica (22.00)
 19-20: pellegr. a Pompei (con Pardesca
 25 g.: festa di conclusione del Gr.Est.
AGOSTO
 3 s.: rosario e messa per Festa d.Mare
 5 l: inizio Novena
 6 m.: messa con offerta ceri del Palio
 15 g.: solennità dell’ASSUNTA
 1-22-29 g.: ador. eucaristica (22.00)
il 5 giugno è morta Calella ELIA di anni
72
il 5 giugno è morta Spatolisano TERSA, ved. Camera di anni 90
il 22 giugno è morto in Australia Agresta DOMENICO
il 28 giugno è morta Micai AURELIA in Polifroni di anni 64
Turni di PULIZIA del DUOMO - si invitano tutti i fedeli a collaborare


12 luglio: A.Cat. + gr.Liturg.
19 luglio: Coro
* 26 luglio: Volontari
* 2 agosto: Caritas
Turni di ANIMAZIONE: adorazione eucaristica (ore 22,00 a S.Franc.)
 18 luglio: gr. Coro
 25 luglio: gr. Caritas
* 1 agosto: gr. Az.Cattolica +Liturgico
* 22 agosto: gr. animatori
Bilancio Parrocchiale di GIUGNO 2013
ENTRATE
Collette SS.Messe
Candele…
Funerali, trigesimi
offerte pro Santuario + Orat.
Ministero parroco
Sacramenti
TOTALE entrate
19
P. di giro (pro carità Papa)
USCITE
435,02
427,63
702,58
160,00
284,00
622,20
2.631,43
121,68
cera, fiori+par.sacri+
stampa + ferram.
Affitto,pulmino....
Capitaria parroci + rem. sac.
suss.lit. (foglietti domenic.)
Acqua, luce, gas
TOTALE uscite
attivo mensile
272,00
250,00
130,00
314,00
281,00
136,02
1.393,02
1.238,41
N O T IZ
Orario estivo delle messe
Con la domenica 7 luglio entra in
vigore l’orario estivo delle messe: la
sera dei giorni feriali-festivi sarà alle ore
19.00 (si fa notare che anche martedì e
giovedì la messa è spostata alle 19.00);
inoltre nei giorni festivi i cambiamenti
di orario interesseranno le messe
celebrate in duomo (ore 9.30 e 19.00) e
a S.Francesco (21.00).
Abbigliamento adatto in chiesa!
E’ doveroso ricordare a tutti l’invito a
venire in chiesa con un abbigliamento
rispettoso del luogo sacro e adeguato
all’atto celebrativo. Si ricorda pure di
abituarsi a spegnere i cellulari, al fine di
evitare di essere disturbati dalle varie
melodie.
IE
flas
h
Pellegrinaggio a Medjugorje
Appena tornati dal pellegrinaggio di
Medjugorje, si è già iniziato a pensare il
prossimo da mettere in programma: la data
orientativa dovrebbe essere dal 3 al 8
ottobre prossimo (al più presto sarà affissa
la locandina con le indicazioni precise
anche del costo). Come sempre si può fare
riferimento a Franca P. o a Teresa S..
Sempre in riferimento a Medjugorje, si è
proposta di programmare anche in
parrocchia (Santuario) ogni 25 del mese un
momento di preghiera mariana in attesa del
messaggio mensile della Madonna.
Fiaccolata mariana
Come è tradizione, la fiaccolata in onore
della Madonna di Lourdes del mese di
luglio si terrà sul Lungomare giovedì 11
luglio alle ore 21,30.
Pellegrinaggio-gita a Pompei
Messaggio da Medjugorje
Con la parrocchia di Pardesca è
possibile partecipare al pellegrinaggio a
Pompei (con la possibilità di visita
anche degli
scavi di Pompei). Il
pellegrinaggio si svolgerà sabato 20
luglio (con partenza venerdì 19 luglio
alle 22.00). La quota è di 30,00 €
(esclusa entrata scavi) e l’iscrizione
deve essere fatta entro il 13 luglio.
Tempo di Gr.Est.
Già sono state fatte le iscrizioni al
Gr.Est.2013, che inizierà lunedì 8 luglio
e si prolungherà fino a giovedì 25 luglio
(prima che si aprano le varie iniziative
legate al ferragosto). Già da ora un
sentito grazie a tutti i collaboratori, che
operano nello spirito di gratuità e
servizio.
(25 giugno 2012)
"Cari figli! Con la gioia nel cuore vi
amo tutti e vi invito ad avvicinarvi al
mio cuore Immacolato affinché Io possa
avvicinarvi ancora di più al mio Figlio
Gesù perché Lui vi dia la sua pace e il
suo amore che sono il nutrimento per
ciascuno di voi. Apritevi, figlioli, alla
preghiera, apritevi al mio amore. Io
sono vostra Madre e non posso
lasciarvi soli nel vagare e nel peccato.
Figlioli, siete invitati ad essere i miei
figli, i miei amati figli perché possa
presentarvi tutti al mio Figlio. Grazie
per aver risposto alla mia chiamata." 20
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Luglio - Parrocchia Bianco