Progetto psicomotricità 2012
E’ con grande entusiasmo da parte di tutti (bambini e docenti) che dal mese di ottobre la nostra scuola ha
dato inizio ad un percorso di educazione /prevenzione psicomotoria. IL calendario ci ha visti impegnati per 9
settimane con le sedute dedicate ai bimbi delle tre sezioni, una serata di restituzione con i genitori che
prevede la proiezione di un filmato per “sbirciare” sull’operato dei bimbi.
E’ stata la nostra prima esperienza di psicomotricità: il percorso propostoci dall’associazione culturale e
promozione sociale Le Tracce con la presenza di specialisti in neuro psicomotricisti dell’età evolutiva nella
persona della dr.ssa Luciana Caporali coadiuvata dalle dr.sse Elena Carretta e Giulia Fusar Poli ci hanno
accompagnato nel progetto.
I bambini hanno atteso questo momento di “gioco” con grande gioia, la possibilità di sperimentare e vivere
all’interno della realtà scolastica con la partecipazione attiva di noi insegnanti momenti diversi da quelli
strettamente legati alla programmazione hanno senza dubbio arricchito la loro esperienza motoria ed
emotiva.
L’opportunità di poter lavorare con metà gruppo classe ha permesso a noi insegnanti di portare più
attenzione ad ogni singolo bimbo , affinando l’ ascolto e comprensione alla sua espressività; di svolgere
inoltre una programmazione più mirata per il gruppo che rimaneva in classe con una seconda insegnante.
L’uso delle regole ha favorito la sicurezza del gioco dei bambini ed il rispetto reciproco, aiutando i piccoli a
divenire maggiormente coscienti delle proprie azioni, a elaborare i propri passaggi all’atto, superando così la
percezione dell’altro come territorio su cui sfogare liberamente proiezioni e bisogni; si è dato molta
importanza all’ascolto di sé e degli altri, all’ascolto dei compagni a fine gioco, permettendo così
l’elaborazione personale dell’esperienza.
Le strutture e i materiali messi a disposizione dei bimbi hanno favorito la crescita e il consolidamento di
competenze neuro-motorie (i salti, gli scivoli,il trampolino), il raggiungimento di piccoli traguardi per ognuno
dei partecipanti, vincendo a volte i loro timori.
Il tempo dedicato al gioco di finzione e di rappresentazione, con l’uso dei grandi cuscini, teli, travestimenti,
maschere ecc, ha permesso di mettere in scena situazioni affettive fortemente emotive : i giochi del lupo,
del mostro, piccole mamme con i loro bebé, grandi e potenti mezzi di trasporto, eroi e personaggi invincibili
si sono avvicendati nel corso delle sedute, consentendo ai bambini di consolidare la loro identità di genere
nei giochi di ruolo femminile e maschile.
Infine il tempo dedicato alla rappresentazione grafica, di modellaggio o di costruzione con il materiale di
legno ha visto nascere grandi opere d’arte, elaborate singolarmente o in gruppo.
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Diapositiva 1 - Santa Margherita