Guida alla qualità per le università popolari e i circoli culturali Giorgio Allulli Comitato scientifico per la certificazione di qualità Componenti del Comitato scientifico Giorgio Allulli Giulia Antonelli Fiorella Farinelli Francesco Maggio Paolo Serreri La crescente esigenza di apprendimento permanente Tutti i cittadini dovrebbero avere la possibilità e capacità di accedere a continue opportunità di istruzione e formazione, per acquisire nuove competenze che permettano di affrontare: L’innovazione tecnologica Le nuove problematiche sociali (l’ambiente, ecc.) L’invecchiamento La povertà e l’esclusione Le sfide dell’immigrazione I confronti internazionali Entro il 2020 il 15% dei cittadini adulti dovrebbe partecipare ogni mese ad iniziative di educazione permanente (Benchmark UE); l’Italia è al 6,6% (media europea 10,7%). L’indagine OCSE-PIAAC mostra che, su 24 paesi coinvolti, gli italiani adulti si collocano in fondo alla graduatoria per le capacità di utilizzare testi scritti e informazioni e idee matematiche nelle diverse situazioni della vita adulta. Si tratta di competenze di base, essenziali per vivere e lavorare nella realtà di oggi. Gli obiettivi del progetto l’autovalutazione e stimolare la sensibilità di UP e Circoli verso l’eccellenza, attraverso l’acquisizione di standard di qualità rilevabili e documentabili ed il miglioramento continuo dell’offerta Promuovere Creare una rete tra UP e Circoli anche attraverso gli strumenti delle nuove tecnologie, per stimolare analisi, iniziative, scambio di esperienze, conoscenza reciproca Creare e/o ampliare le relazioni e collaborazioni con le altre realtà territoriali che si occupano di formazione e cultura Un modello europeo Il Progetto (e la Guida) utilizza come riferimento il modello EQAVET, proposto dalla Raccomandazione europea del 2009 sulla qualità dell’Istruzione e formazione professionale. Il modello è stato adattato dal Comitato scientifico Auser al contesto dell’educazione degli adulti. Alla fine del 2013 anche la Commissione europea ha proposto di applicare il modello Eqavet all’educazione degli adulti. Le quattro fasi del modello europeo Pianificare (Analizzare i bisogni, definire gli obiettivi, le strategie, le risorse e i tempi necessari) Implementare (attivare e gestire i processi) Valutare (in itinere ed ex post) Riprogettare (ridefinire obiettivi e strategie sulla base dei risultati della valutazione) L’applicazione del modello europeo Per ogni fase la Raccomandazione europea propone dei requisiti, che descrivono le attività da compiere. Il Comitato scientifico ha modificato i requisiti, adattandoli al contesto dell’educazione degli adulti. I requisiti sono differenziati per le Università e per i Circoli culturali. Due percorsi per la qualità A. B. Bollino blu per le Università popolari Bollino verde per i Circoli culturali Per ogni percorso sono stati definiti: I Requisiti richiesti I Criteri di accettazione Le modalità attuative (come si evidenzia il possesso del requisito) Le strutture interessate alla certificazione devono verificare il possesso dei requisiti ed inviare la richiesta documentata Scopo della guida L’esperienza progettuale è stata molto positiva ed ha fornito risultati significativi. Per diffondere e mettere a sistema i risultati del lavoro svolto è emersa l’esigenza di preparare uno strumento pratico che aiuti Università e Circoli culturali ad applicare il modello ed i descrittori del progetto. La guida, rivolta a tutte le istituzioni e realtà associative Auser, intende promuovere la riflessione di tutto il sistema sulle attività condotte e l’autovalutazione in funzione del miglioramento continuo. I contenuti della guida Il contesto e gli scopi dell’iniziativa Il modello di assicurazione di qualità I requisiti e gli indicatori di qualità per le Università e per i Circoli culturali Modalità di presentazione della domanda di certificazione Come far nascere nuove realtà di educazione permanente Documenti di approfondimento . I requisiti ed i criteri di qualità Particolare attenzione è stata prestata all’illustrazione dei requisiti di qualità e dei criteri utilizzati per riconoscere il possesso del requisito. Per ogni requisito sono stati indicati: I motivi dell’inserimento del requisito (perché rappresenta un indice di qualità) Come (quali sono i criteri o gli indicatori) si può attestare il possesso del requisito Esempi pratici di realizzazione di attività relative al requisito. Esempi di requisito Per la fase di Programmazione:“Confronto con altri soggetti territoriali” Indica l’opportunità che, nella programmazione, l’UP proceda al confronto, in piena autonomia, con altri soggetti formativi presenti nel territorio, pubblici e privati Per la fase di Attuazione: “Interculturalità” Obiettivo del requisito è favorire l’incontro con altre culture per contrastare diffidenze, pregiudizi e qualunque forma di razzismo, favorendo una convivenza pacifica e solidale. Per la fase di Valutazione:“Verifica della soddisfazione degli utenti” Tale verifica è lo strumento fondamentale per un’efficace ri-programmazione dell’offerta, in grado di migliorarne progressivamente l’efficacia. Per la fase di Revisione: “Revisione della programmazione” L’obiettivo è il miglioramento progressivo dell’offerta culturale e formativa, attraverso la valorizzazione dei punti di forza e di debolezza della programmazione dell’anno precedente. Un percorso di miglioramento continuo La filosofia del progetto è stimolare ed accompagnare Circoli culturali ed Università popolari in un percorso di autovalutazione e riflessione sull’attività svolta. Anche l’assegnazione del bollino intende essere, oltre che un riconoscimento della qualità dell’attività svolta, uno stimolo al miglioramento continuo. Non si tratta di rilasciare ed esibire delle “medaglie”, ma di offrire uno stimolo al miglioramento continuo della qualità dell’offerta formativa e culturale di Università popolari e Circoli Culturali.