Assessorato alle Politiche Giovanili Informazioni utili per scegliere in modo più consapevole il percorso di istruzione o formazione dopo la Terza Media A cura dell’Informagiovani del Comune di Azzano San Paolo Ultimo aggiornamento: 7 Novembre 2011 COME ISCRIVERSI Il MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) non ha ancora fissato la data di scadenza per l’iscrizione al primo anno della scuola secondaria di secondo grado per l’a.s. 2012−2013, anche se è presumibile che il termine ultimo per l’iscrizione sarà fissato per la fine di Gennaio inizio Febbraio 2012 (verrà data comunicazione in seguito dalla Scuola). La domanda di iscrizione, una volta compilata dalle famiglie, sarà poi trasmessa dal Dirigente Scolastico della propria scuola all’istituto superiore prescelto. La domanda d’iscrizione deve essere presentata ad un solo istituto di istruzione secondaria di secondo grado. Tuttavia, in considerazione della possibilità che si verifichi eccedenza di domande rispetto ai posti disponibili ,e che di conseguenza si renda necessario indirizzare verso altri Istituti le domande non accolte (anche in base ai criteri di ammissione deliberati dal consiglio di istituto), le famiglie, in sede di presentazione dell’istanza di iscrizione, possono indicare, come opzione subordinata, fino ad un massimo di altri due istituti di proprio gradimento. Sarà cura del Dirigente Scolastico dell’istituto secondario di secondo grado presso cui la domanda non è stata accolta, provvedere all’inoltro immediato delle domande di iscrizione, in accordo con le famiglie, verso gli istituti indicati in subordine. Tutti gli alunni che frequentano l’ultimo anno della Scuola Media, in base alle norme sull'assolvimento dell'obbligo di istruzione, sono tenuti ad iscriversi al primo anno della scuola superiore o a frequentare un percorso di istruzione e formazione professionale triennale. Il Decreto Ministeriale n. 139 del 22 Agosto 2007, prevede infatti che l’istruzione obbligatoria sia impartita per almeno 10 anni (sino a 16 anni compiuti), ed ha il compito di accompagnare gli studenti al conseguimento almeno di una qualifica triennale entro i 18 anni di età, poiché resta valido il diritto - dovere all’istruzione e formazione (DDIF) fino a 18 anni (previsto già dalla riforma Moratti). Quindi non è sufficiente aver frequentato la scuola per 10 anni, ma bisogna anche aver ottenuto un titolo di studio a scelta tra qualifica (si ottiene a conclusione di una formazione professionale di tre anni) o diploma (si ottiene a conclusione di un percorso liceale, tecnico o di istruzione professionale di 5 anni). Nel caso si scegliesse di lasciare gli studi a 16 anni compiuti (senza quindi aver ottenuto nessun titolo di studio) è possibile lavorare ma, fino a 18 anni, si dovrà anche frequentare un corso per ottenere un titolo di studio (si verrà quindi assunti con un contratto di apprendistato e si dovrà seguire un corso alternando giorni di lavoro e momenti di studio). 2 COSA E’ CAMBIATO CON LA RIFORMA GELMINI NELLE SCUOLE SUPERIORI Con l’approvazione del Consiglio dei Ministri della Riforma Gelmini (04 Febbraio 2010), è nata la Nuova Scuola Secondaria Superiore (secondaria di secondo grado), che è entrata in vigore a partire dalle prime classi dell’anno scolastico 2010-2011. In Regione Lombardia si è affiancata alla "riforma Gelmini” anche l'introduzione ordinamentale di percorsi di Istruzione Formazione Professionale (tradizionalmente gestiti dalle istituzioni formative accreditate); a seguito di formali accordi tra Ministero dell'istruzione e Regione Lombardia, i percorsi triennali di IFP a ordinamento regionale sono stati introdotti nelle istituzioni scolastiche garantendo una maggiore e diversificata offerta territoriale. Le principali novità che l’entrata in vigore della riforma di riordino e riorganizzazione delle scuole superiori, ha introdotto in sintesi sono: 1. NUOVO IMPIANTO ORGANIZZATIVO Il nuovo impianto organizzativo prevede: - 6 licei (classico, scientifico, artistico, linguistico, delle scienze umane, musicale-coreutico); - 2 settori per gli istituti tecnici, con 11 indirizzi; - 2 settori per gli istituti professionali, con 6 indirizzi Anche il sistema di istruzione e formazione professionale di competenza regionale (Ie FP), ha un ordinamento di rilievo nazionale che prevede qualifiche triennali e diplomi quadriennali già definiti a livello nazionale nella sede tecnica della Conferenza Stato-Regioni. Il nuovo sistema dell’offerta formativa si articola in due ordinamenti: quello statale che riguarda gli indirizzi tecnici, professionali e liceali quinquennali; quello regionale che disciplina l’istruzione/formazione professionale, con titoli triennali, quadriennali e la possibilità di un quinto anno che consente di sostenere l’esame di Stato. Quindi tutti gli indirizzi di studio previsti dall’ordinamento statale hanno durata di cinque anni (suddivisi in due bienni e in un quinto anno) e si concludono con l’esame di Stato che consente di iscriversi all’Università, ad Istituti di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) o di Alta Formazione (artistica, musicale, coreutica), oltre che l’accesso al mondo del lavoro. E’ sparito perciò, nell’ordinamento statale, il diploma di qualifica triennale. La possibilità di conseguire un titolo di studio almeno triennale è però offerta dai percorsi di istruzione/formazione 3 professionale, definiti dall’ordinamento regionale, usciti dalla fase di sperimentazione ed entrati pienamente a regime. Nella provincia di Bergamo esistono istituti che offrono indirizzi di studio di uno o di entrambi gli ordinamenti e che, all’interno dell’ordinamento statale, attivano indirizzi di più ordini. E’ indispensabile quindi al momento dell’iscrizione fare attenzione non solo alla scelta dell’istituto (nome della scuola per intenderci), ma anche quale ordinamento (statale o regionale) si vuole scegliere. 2. PIANO DI STUDI Un dato comune a tutti i percorsi di studio è la riduzione del numero delle ore di lezione accompagnata dall’incremento della quota di autonomia e flessibilità per le scuole nella gestione del monte ore di lezione (20% nel biennio iniziale e nell’ultimo anno, 30% nel secondo biennio, e ancora di più, fino al 40%, negli istituti professionali), nell’ambito delle risorse disponibili. Con la riforma, i quadri orari delle lezioni si sono alleggeriti in media del 1015%, anche se l’orario effettivo di lezione per gli studenti è rimasto, pressoché invariato. Le istituzioni scolastiche, avvalendosi della propria autonomia, possono ampliare e arricchire il curricolo con attività e insegnamenti facoltativi che, una volta scelti, comportano comunque l’obbligo di frequenza. 3. ORE DI 60 MINUTI La riforma ha fissato un tetto massimo di 30-32 ore per l’orario settimanale (35 solo per l’istruzione artistica), calcolato sull’unità didattica oraria di 60 minuti (anziché di 50 come nel precedente ordinamento). Per gli allievi il tempo di presenza in aula è più o meno lo stesso di quello precedente la riforma, ma distribuito su un minore numero di materie. Le scuole, nell’esercizio della propria autonomia didattica e organizzativa, possono definire unità di insegnamento non coincidenti con ore di 60 minuti per realizzare specifiche attività didattiche (per esempio l’alternanza scuolalavoro); tuttavia, dovranno garantire agli studenti e alle famiglie un orario complessivo di lezioni corrispondente al monte ore annuale assegnato al corso di studi, calcolato su ore di 60 minuti. 4 ISTITUTI PROFESSIONALI ISTITUTI TECNICI LICEALE PERCORSO 3 anni Qualifica 5 anni Diploma 5 anni Diploma 5 anni Diploma DURATA e TITOLO DI STUDIO Pratico Pratico Teorico Teorico Pratico Teorico Pratico METODO DI APRRENDIMENTO Lavoro Lavoro Università Università Lavoro Università Lavoro SBOCCHI PREVALENTI I DIVERSI PERCORSI DI STUDIO: LE DIFFERENZE CENTRI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE 5 I DIVERSI PERCORSI DI STUDIO LICEI Cosa offre? Una formazione di base ampia, utile ad acquisire le conoscenze, le abilità e le competenze adeguate a leggere ed interpretare la realtà con atteggiamento critico, razionale, ma anche creativo e progettuale. Il sistema dei licei punta a consentire allo studente il raggiungimento di risultati di apprendimento in parte comuni, in parte specifici dei distinti percorsi. Il liceo dura 5 anni ed è suddiviso in due bienni e in un quinto anno, al termine del quale gli studenti sostengono l’esame di Stato e conseguono il diploma di Istruzione Liceale. Gli orari settimanali, sono così previsti: liceo Classico 27 ore settimanali nel primo biennio e 31 ore nei tre anni successivi; il liceo Scientifico, Linguistico e delle Scienze Umane prevede 27 ore settimanali nel primo biennio e 30 ore nel secondo biennio e nel quinto anno; il liceo Artistico 34 ore settimanali nel primo biennio e 35 ore nei tre anni successivi; il liceo Musicale Coreutico 32 ore settimanali dal primo al quinto anno di studi. Le materie comuni a tutti i Licei sono: italiano, storia e geografia, filosofia (dal terzo anno), storia dell’arte, scienze naturali, matematica, fisica, scienze motorie e sportive, religione o attività alternative. La lingua straniera è studiata per tutti e 5 gli anni. All’ultimo anno, si introduce l’insegnamento in una lingua straniera di una materia curricolare non linguistica. Il quinto anno è finalizzato ad un migliore raccordo tra la scuola e l’istruzione superiore e alla preparazione all’inserimento nella vita lavorativa. Maggiore flessibilità e personalizzazione dei percorsi formativi, deriva dall’utilizzazione degli spazi di autonomia assegnati ai licei (20% nel biennio iniziale e nell’ultimo anno, 30% nel secondo biennio). Su questa base le scuole potranno potenziare gli insegnamenti obbligatori o attivare altri insegnamenti, secondo il proprio Piano dell’Offerta Formativa, nei limiti delle risorse di organico assegnate e nell’ambito di un elenco predisposto dal MIUR. Gli studenti possono scegliere tra 6 percorsi liceali: ARTISTICO Sono previste, oltre alle materie comuni: chimica, graficopittoriche, geometriche e plastiche, laboratoriali artistiche. 6 discipline A partire dal secondo biennio, gli studenti potranno scegliere tra 6 indirizzi − indirizzo Arti figurative − indirizzo Architettura e ambiente − indirizzo Design − indirizzo Audiovisivo e multimediale − indirizzo Grafica − indirizzo Scenografia CLASSICO Sono previste, oltre alle materie comuni: latino e greco. LINGUISTICO Sono previste, oltre alle materie comuni: latino (solo al primo biennio) e tre lingue straniere. MUSICALE E COREUTICO L’iscrizione è subordinata al superamento di una prova di verifica delle specifiche competenze possedute. Sono previste, oltre alle materie comuni: Nel musicale: esecuzione e interpretazione, teoria, analisi e composizione, storia della musica, laboratorio di musica d’insieme, tecnologie musicali. Nel coreutico: storia della danza, storia della musica, tecniche della danza, laboratorio coreutico, laboratorio coreografico, teoria e pratica musicale per la danza. SCIENTIFICO È il percorso di studio liceale con il più alto numero di ore di matematica e prevede lo studio del latino. Opzione scienze applicate Questa opzione - che non prevede il latino - è caratterizzata da un più alto numero di ore dedicate a biologia, chimica e scienze della terra, e prevede inoltre lo studio dell’informatica. SCIENZE UMANE Sono previste, oltre alle materie comuni: antropologia, pedagogia, psicologia e sociologia, latino, diritto ed economia. Opzione economico-sociale Questa opzione prevede antropologia, metodologia della ricerca, psicologia e sociologia, una seconda lingua straniera in sostituzione del latino, diritto ed economia politica. 7 ISTITUTI TECNICI Cosa offre? Una formazione tecnica e scientifica di base necessaria ad un inserimento altamente qualificato nel mondo del lavoro e delle professioni. L’istruzione tecnica è organizzata in: un primo biennio, dedicato all’acquisizione dei saperi e delle competenze previsti per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione e di apprendimenti che introducono progressivamente agli indirizzi; un secondo biennio e un quinto anno, che costituiscono un complessivo triennio in cui gli indirizzi possono articolarsi nelle opzioni richieste dal territorio e dal mondo del lavoro e delle professioni. Il titolo conseguito consente un rapido inserimento nel mondo del lavoro (il diploma indicherà l’indirizzo frequentato e le competenze acquisite) e/o la continuazione degli studi in qualunque facoltà universitaria, oltre che nei percorsi brevi di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS), soprattutto in quelli che puntano sulle specializzazioni più richieste nelle aree tecnologicamente avanzate, attivati presso i costituendi istituti tecnici superiori. L’Istituto tecnico dura 5 anni ed è suddiviso in due bienni e in un quinto anno, al termine del quale gli studenti sostengono l’esame di Stato e conseguono il diploma di Istruzione Tecnica. Sono previste 1056 ore annuali pari a una media di 32 ore settimanali. Le materie comuni a tutti gli indirizzi sono: italiano, inglese, storia, matematica, diritto ed economia, scienze integrate, scienze motorie e sportive, religione o attività alternativa. La lingua straniera è studiata per tutti e 5 gli anni. All’ultimo anno, si introduce l’insegnamento di una disciplina tecnico-professionale in una lingua straniera. Il laboratorio è centrale nel processo di apprendimento; sono previsti stages, tirocini e percorsi di alternanza scuolalavoro per apprendere in contesti applicativi. Il quinto anno è finalizzato ad un migliore raccordo tra la scuola e l’istruzione superiore e alla preparazione all’inserimento nella vita lavorativa. Gli studenti possono scegliere tra 2 grandi settori e 11 indirizzi: il settore economico comprende 2 indirizzi, mentre quello tecnologico 9, quasi tutti con articolazione nel triennio. 8 SETTORE ECONOMICO È suddiviso in 2 indirizzi che, dopo il biennio comune, proseguono nei tre anni successivi, con piani di studio mirati ad approfondire settori specifici del mondo del lavoro e delle professioni. − Indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing” (indirizzo generale) Articolazioni: “Relazioni internazionali per il marketing” e “Sistemi informativi aziendali” − Indirizzo “Turismo” Prevede l’apprendimento di 3 lingue straniere, discipline turistiche e aziendali, geografia turistica, diritto e legislazione turistica, arte e territorio, economia aziendale e informatica. SETTORE TECNOLOGICO È suddiviso in 9 indirizzi che, dopo il biennio comune, proseguono nei tre anni successivi, con piani di studio mirati ad approfondire settori specifici del mondo del lavoro e delle professioni. − Indirizzo “Meccanica, meccatronica ed energia” Articolazioni: “Meccanica e meccatronica” ed “Energia” − Indirizzo “Trasporti e logistica” Articolazioni: “Costruzione del mezzo”, “Conduzione del mezzo” e “Logistica” − Indirizzo “Elettronica ed elettrotecnica” Articolazioni: “Elettronica”, “Elettrotecnica” e “Automazione” − Indirizzo “Informatica e telecomunicazioni” Articolazioni: “Informatica” e “Telecomunicazioni” − Indirizzo “Grafica e comunicazione” − Indirizzo “Chimica, materiali e biotecnologie” Articolazioni: “Chimica e materiali”, “Biotecnologie ambientali” e “Biotecnologie sanitarie” − Indirizzo “Sistema moda” Articolazioni: “Tessile, abbigliamento e moda” e “Calzature e moda” − Indirizzo “Agraria, agroalimentare e agroindustria” Articolazioni: “Produzioni e trasformazioni”, “Gestione dell’ambiente e del territorio” e “Viticoltura ed enologia” − Indirizzo “Costruzioni, ambiente e territorio” “Costruzioni, ambiente e territorio” (indirizzo generale), Articolazione: “Geotecnico” 9 ISTITUTI PROFESSIONALI Cosa offre? I percorsi professionali quinquennali sono connotati dall’integrazione tra una solida base di istruzione generale e la cultura professionale, per permettere agli studenti di acquisire le conoscenze e le competenze necessarie per ricoprire ruoli tecnici operativi nei settori produttivi di riferimento. Il diploma consente l’accesso immediato al mondo del lavoro e/o la prosecuzione degli studi in qualunque facoltà universitaria, oltre che nei percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore, anche presso gli istituti tecnici superiori. Gli istituti professionali, inoltre, possono svolgere un ruolo complementare e integrativo rispetto al sistema di istruzione e formazione professionale di competenza regionale e continuare ad organizzare, in regime di sussidiarietà, nel quadro di intese con le Regioni, percorsi per il conseguimento di qualifiche triennali e di diplomi professionali quadriennali (diverso dal diploma di Istruzione Professionale). Gli Istituti professionali quindi possono continuare ad organizzare percorsi triennali per il conseguimento di qualifiche professionali sulla base della programmazione delle Regioni. L’Istituto tecnico dura 5 anni ed è suddiviso in due bienni e in un quinto anno, al termine del quale gli studenti sostengono l’esame di Stato e conseguono il diploma di Istruzione Professionale. Sono previste 1056 ore annuali pari a una media di 32 ore settimanali. Le materie comuni a tutti gli indirizzi sono: italiano e storia, matematica, scienze integra, lingua inglese, diritto ed economia Più laboratori, stage, tirocini e alternanza scuola-lavoro per apprendere, specie nel secondo biennio e nel quinto anno, attraverso un’esperienza diretta. Gli studenti possono scegliere tra 2 grandi settori e 6 indirizzi: il settore industria e artigianato comprende 2 indirizzi, mentre il settore dei servizi ne comprende 4. SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO − Indirizzo “Produzioni industriali e artigianali” Articolazioni: “Industria” e “Artigianato” − Indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica” SETTORE DEI SERVIZI − Indirizzo “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale” 10 − − − Indirizzo “Servizi socio-sanitari” “Servizi socio-sanitari” (indirizzo generale) Articolazioni: “Odontotecnico” e “Ottico” Indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” Articolazioni: “Enogastronomia”, “Servizi di sala e di vendita”, “Accoglienza turistica” Indirizzo “Servizi commerciali” 11 ISTRUZIONE e FORMAZIONE PROFESSIONALE DELLA REGIONE LOMBARDIA (dall’Atlante delle scelte 2010 – Provincia di Bergamo) Per adempiere all’obbligo di istruzione, gli studenti possono scegliere anche i percorsi di istruzione e formazione professionale previsti dalla programmazione delle Regioni, per il conseguimento di una qualifica professionale triennale riconosciuta a livello nazionale. Con legge regionale n. 19 del 6 agosto 2007 la Regione esercita la potestà concorrente in materia di istruzione e la potestà esclusiva in materia di istruzione e formazione professionale. La legge ha fissato le “Norme sul sistema educativo di istruzione e formazione della Regione Lombardia” in particolare: − pone ad ordinamento la recente sperimentazione triennale dei percorsi in DDIF (Diritto Dovere Istruzione Formazione); − promuove l’integrazione del sistema di istruzione e formazione professionale con l’istruzione, l’Università e il mondo del lavoro; − riorganizza i processi di didattica, di insegnamento e di valutazione, sottolineando la centralità delle competenze sia per l’apprendimento sia per l’istanza certificativa finale ed intermedia dei risultati; − attribuisce alle Istituzioni del sistema piena autonomia che svilupperà in prospettiva fino ai livelli gestionali ed economici prevedendo progettazione e modalità flessibili per i percorsi formativi; − crea un sistema unitario e fortemente integrato tra Istruzione, Formazione professionale e il mondo del lavoro e sinergie tra corsi ordinamentali e non ordinamentali per l’offerta formativa; − fa riferimento a un quadro comune di standard, professionali e formativi in connessione con il quadro nazionale ed europeo; ciò consente condizione essenziale per l’assolvimento del DDIF e dell’Obbligo di Istruzione nonché la garanzia di spendibilità delle certificazioni rilasciate. Il sistema di Istruzione e Formazione Professionale si articola in: − percorsi di secondo ciclo di durata triennale cui consegue una qualifica di II livello europeo e la possibilità di un quarto anno cui consegue un diploma professionale di III livello europeo; − percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore (di durata annuale, biennale o triennale) successivi al secondo ciclo cui consegue una qualifica di IV livello europeo; − possibilità di un quinto anno integrativo finalizzato all’accesso all’Università, all’Alta Formazione (artistica, musicale e coreutica). 12 I percorsi di istruzione e formazione professionale di secondo ciclo garantiscono il diritto dovere di istruzione e formazione e permettono di assolvere l’obbligo di istruzione. Alcune novità della legge sono l’introduzione di un “sistema di accreditamento” degli istituti sia pubblici che privati rafforzati nella loro autonomia e l’introduzione per i ragazzi di una “certificazione delle competenze” acquisite quali anticamera e tentativo di superamento del valore legale del vecchio titolo di studio. Si tratta di una offerta di formazione professionale ed istruzione cosiddetta “integrata” della durata di un triennio attraverso la quale andare nella direzione di una formazione con competenze certamente superiori con un maggior approfondimento delle cosiddette discipline culturali generali e delle competenze tecnico professionali. Questi percorsi permettono di conseguire una qualifica professionale riconosciuta a livello nazionale e corrispondente al secondo livello formativo della classificazione dell’Unione Europea (85/368/CEE) delle qualifiche omogenee tra i diversi stati membri. L’introduzione, per i ragazzi, di una “certificazione delle competenze”, cioè attestazione ufficiale “dell’Insieme strutturato di conoscenze e di abilità, di norma riferibili a specifiche figure professionali, acquisibili attraverso percorsi di formazione professionale, e/o esperienze lavorative, e/o auto formazione”, è valutabile anche come credito formativo”. Con la nuova legge regionale, accanto al tradizionale sistema di Licei e Istituti Tecnici, viene creato un sistema di Istruzione e Formazione Professionale che parte dal secondo ciclo e arriva fino alla formazione terziaria accanto all’Università, offrendo una formazione tecnica e professionale di qualità. Il presupposto che sta alla base di questa nuova struttura è che “formazione ed educazione” sono più di un semplice passaggio di competenze da docente a studente: sono piuttosto le attività attraverso cui ci si comunica un’esperienza di vita, il rapporto che ciascuno ha con la realtà e che: − è possibile educare insegnando un lavoro; − superare la dualità tra sapere e tecnica; − prospettare una istruzione e formazione lungo tutto l’arco della vita. ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE (IFP) In questo sistema la Regione esercita una potestà “esclusiva”. Essa cioè, oltre ad occuparsi della mera gestione, amministrazione e programmazione degli enti, governa l’offerta formativa, definendo, nel rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni indicati dallo Stato, i percorsi formativi da erogare, gli obiettivi da raggiungere, i livelli qualitativi dei soggetti erogatori dei servizi (Accreditamento); l’efficacia e l’efficienza dei servizi (Valutazione); l’assegnazione delle risorse. 13 I PERCORSI Con la Riforma Gelmini si restituisce al canale della IFP pari dignità a quello della scuola secondaria superiore, si supera cioè la vecchia separazione tra ‘cultura’ e ‘professionalità’. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Le competenze acquisite saranno certificate, ovvero rese trasparenti. La spendibilità di tali competenze, la cui certificazione rispetterà gli standard nazionali e le direttive comunitarie, sarà possibile a livello europeo. Il sistema di certificazione anticipa il possibile superamento del valore legale del titolo di studio e assicura due vantaggi: un più rapido ingresso nel mondo del lavoro e il diritto di capitalizzare gli apprendimenti acquisiti nel percorso formativo e nell’esperienza lavorativa per trasferirli nei diversi sistemi dell’istruzione, della formazione e del lavoro. Fonti: Sito del Ministero della Pubblica Istruzione Sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca L’Atlante delle scelte . Percorsi d’istruzione formazione dopo la Terza Media – edizione 2011 a cura del Settore Istruzione, Formazione, Lavoro e Sicurezza Lavoro della Provincia di Bergamo. Ultimo aggiornamento: 7 Novembre 2011 14 SE VUOI SAPERNE DI PIU’… Se hai bisogno di chiarimenti o di altre informazioni vieni a trovarci a c/o Centro Marchesi (piano terra) v.le Papa Giovanni XXIII, 17. Giorni ed orari di apertura: Lunedì dalle 14.30 alle 16.30 Giovedì dalle 16.00 alle 19.00 Servizio su appuntamento, da concordare con l’operatore, Lunedì dalle 19.00 alle 21.00 Puoi anche consultare i seguenti siti…link utili: www.pubblica.istruzione.it sito del Ministero della Pubblica Istruzione, dove potrai anche scaricare la “Guida alla nuova Scuola Secondaria Superiore” www.regione.lombardia.it sito della Regione Lombardia - Direzione Istruzione, Formazione, Lavoro www.provincia.bergamo.it sito della Provincia di Bergamo - Servizio Istruzione sito della Provincia di Bergamo - Servizio Formazione dove potrai anche scaricare il nuovo “Atlante delle scelte” www.istruzione.lombardia.it/bergamo sito dell'Ufficio scolastico provinciale di Bergamo 15 NOTE ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ 16 NOTE ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ ___________________________________________________ 17 INFORMAGIOVANI AZZANO SAN PAOLO c/o Centro Marchesi (piano terra) v.le Papa Giovanni XXIII, 17 AZZANO SAN PAOLO (BG) tel: 035-530316 e-mail: [email protected] Aperture Settembre 20112011-Luglio 2012: Lunedì dalle 14.30 alle 16.30 Giovedì dalle 16.00 alle 19.00 Servizio su appuntamento, da concordare con l’operatore: Lunedì dalle 19.00 alle 21.00 18