Assessorato alle Politiche Giovanili
Informazioni utili per scegliere in modo più consapevole il
percorso di istruzione o formazione dopo la Terza Media
A cura dell’Informagiovani del Comune di Azzano San Paolo
Ultimo aggiornamento: 7 Novembre 2011
COME ISCRIVERSI
Il MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) non ha
ancora fissato la data di scadenza per l’iscrizione al primo anno della
scuola secondaria di secondo grado per l’a.s. 2012−2013, anche se è
presumibile che il termine ultimo per l’iscrizione sarà fissato per la fine
di Gennaio inizio Febbraio 2012 (verrà data comunicazione in seguito dalla
Scuola).
La domanda di iscrizione, una volta compilata dalle famiglie, sarà poi
trasmessa dal Dirigente Scolastico della propria scuola all’istituto superiore
prescelto.
La domanda d’iscrizione deve essere presentata ad un solo istituto di
istruzione secondaria di secondo grado. Tuttavia, in considerazione della
possibilità che si verifichi eccedenza di domande rispetto ai posti disponibili ,e
che di conseguenza si renda necessario indirizzare verso altri Istituti le
domande non accolte (anche in base ai criteri di ammissione deliberati dal
consiglio di istituto), le famiglie, in sede di presentazione dell’istanza di
iscrizione, possono indicare, come opzione subordinata, fino ad un
massimo di altri due istituti di proprio gradimento. Sarà cura del Dirigente
Scolastico dell’istituto secondario di secondo grado presso cui la domanda
non è stata accolta, provvedere all’inoltro immediato delle domande di
iscrizione, in accordo con le famiglie, verso gli istituti indicati in subordine.
Tutti gli alunni che frequentano l’ultimo anno della Scuola Media, in base
alle norme sull'assolvimento dell'obbligo di istruzione, sono tenuti ad
iscriversi al primo anno della scuola superiore o a frequentare un
percorso di istruzione e formazione professionale triennale.
Il Decreto Ministeriale n. 139 del 22 Agosto 2007, prevede infatti che
l’istruzione obbligatoria sia impartita per almeno 10 anni (sino a 16 anni
compiuti), ed ha il compito di accompagnare gli studenti al conseguimento
almeno di una qualifica triennale entro i 18 anni di età, poiché resta valido il
diritto - dovere all’istruzione e formazione (DDIF) fino a 18 anni (previsto già
dalla riforma Moratti).
Quindi non è sufficiente aver frequentato la scuola per 10 anni, ma
bisogna anche aver ottenuto un titolo di studio a scelta tra qualifica (si
ottiene a conclusione di una formazione professionale di tre anni) o diploma
(si ottiene a conclusione di un percorso liceale, tecnico o di istruzione
professionale di 5 anni). Nel caso si scegliesse di lasciare gli studi a 16 anni
compiuti (senza quindi aver ottenuto nessun titolo di studio) è possibile
lavorare ma, fino a 18 anni, si dovrà anche frequentare un corso per ottenere
un titolo di studio (si verrà quindi assunti con un contratto di apprendistato e si
dovrà seguire un corso alternando giorni di lavoro e momenti di studio).
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COSA E’ CAMBIATO CON LA RIFORMA
GELMINI NELLE SCUOLE SUPERIORI
Con l’approvazione del Consiglio dei Ministri della Riforma Gelmini (04
Febbraio 2010), è nata la Nuova Scuola Secondaria Superiore (secondaria di
secondo grado), che è entrata in vigore a partire dalle prime classi dell’anno
scolastico 2010-2011.
In Regione Lombardia si è affiancata alla "riforma Gelmini” anche
l'introduzione ordinamentale di percorsi di Istruzione Formazione
Professionale (tradizionalmente gestiti dalle istituzioni formative accreditate);
a seguito di formali accordi tra Ministero dell'istruzione e Regione Lombardia,
i percorsi triennali di IFP a ordinamento regionale sono stati introdotti nelle
istituzioni scolastiche garantendo una maggiore e diversificata offerta
territoriale.
Le principali novità che l’entrata in vigore della riforma di riordino e
riorganizzazione delle scuole superiori, ha introdotto in sintesi sono:
1. NUOVO IMPIANTO ORGANIZZATIVO
Il nuovo impianto organizzativo prevede:
- 6 licei (classico, scientifico, artistico, linguistico, delle scienze umane,
musicale-coreutico);
- 2 settori per gli istituti tecnici, con 11 indirizzi;
- 2 settori per gli istituti professionali, con 6 indirizzi
Anche il sistema di istruzione e formazione professionale di competenza
regionale (Ie FP), ha un ordinamento di rilievo nazionale che prevede
qualifiche triennali e diplomi quadriennali già definiti a livello nazionale nella
sede tecnica della Conferenza Stato-Regioni.
Il nuovo sistema dell’offerta formativa si articola in due ordinamenti: quello
statale che riguarda gli indirizzi tecnici, professionali e liceali quinquennali;
quello regionale che disciplina l’istruzione/formazione professionale, con titoli
triennali, quadriennali e la possibilità di un quinto anno che consente di
sostenere l’esame di Stato. Quindi tutti gli indirizzi di studio previsti
dall’ordinamento statale hanno durata di cinque anni (suddivisi in due bienni e
in un quinto anno) e si concludono con l’esame di Stato che consente di
iscriversi all’Università, ad Istituti di Istruzione e Formazione Tecnica
Superiore (IFTS) o di Alta Formazione (artistica, musicale, coreutica), oltre
che l’accesso al mondo del lavoro. E’ sparito perciò, nell’ordinamento statale,
il diploma di qualifica triennale. La possibilità di conseguire un titolo di studio
almeno triennale è però offerta dai percorsi di istruzione/formazione
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professionale, definiti dall’ordinamento regionale, usciti dalla fase di
sperimentazione ed entrati pienamente a regime.
Nella provincia di Bergamo esistono istituti che offrono indirizzi di studio di
uno o di entrambi gli ordinamenti e che, all’interno dell’ordinamento statale,
attivano indirizzi di più ordini.
E’ indispensabile quindi al momento dell’iscrizione fare attenzione non
solo alla scelta dell’istituto (nome della scuola per intenderci), ma anche
quale ordinamento (statale o regionale) si vuole scegliere.
2. PIANO DI STUDI
Un dato comune a tutti i percorsi di studio è la riduzione del numero delle ore
di lezione accompagnata dall’incremento della quota di autonomia e
flessibilità per le scuole nella gestione del monte ore di lezione (20% nel
biennio iniziale e nell’ultimo anno, 30% nel secondo biennio, e ancora di più,
fino al 40%, negli istituti professionali), nell’ambito delle risorse disponibili.
Con la riforma, i quadri orari delle lezioni si sono alleggeriti in media del 1015%, anche se l’orario effettivo di lezione per gli studenti è rimasto, pressoché
invariato.
Le istituzioni scolastiche, avvalendosi della propria autonomia, possono
ampliare e arricchire il curricolo con attività e insegnamenti facoltativi che, una
volta scelti, comportano comunque l’obbligo di frequenza.
3. ORE DI 60 MINUTI
La riforma ha fissato un tetto massimo di 30-32 ore per l’orario settimanale
(35 solo per l’istruzione artistica), calcolato sull’unità didattica oraria di 60
minuti (anziché di 50 come nel precedente ordinamento).
Per gli allievi il tempo di presenza in aula è più o meno lo stesso di quello
precedente la riforma, ma distribuito su un minore numero di materie.
Le scuole, nell’esercizio della propria autonomia didattica e organizzativa,
possono definire unità di insegnamento non coincidenti con ore di 60 minuti
per realizzare specifiche attività didattiche (per esempio l’alternanza scuolalavoro); tuttavia, dovranno garantire agli studenti e alle famiglie un orario
complessivo di lezioni corrispondente al monte ore annuale assegnato al
corso di studi, calcolato su ore di 60 minuti.
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ISTITUTI
PROFESSIONALI
ISTITUTI
TECNICI
LICEALE
PERCORSO
3 anni
Qualifica
5 anni
Diploma
5 anni
Diploma
5 anni
Diploma
DURATA e
TITOLO DI STUDIO
Pratico
Pratico
Teorico
Teorico
Pratico
Teorico
Pratico
METODO DI
APRRENDIMENTO
Lavoro
Lavoro
Università
Università
Lavoro
Università
Lavoro
SBOCCHI
PREVALENTI
I DIVERSI PERCORSI DI STUDIO: LE DIFFERENZE
CENTRI DI
FORMAZIONE
PROFESSIONALE
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I DIVERSI PERCORSI DI STUDIO
LICEI
Cosa offre? Una formazione di base ampia, utile ad acquisire le conoscenze,
le abilità e le competenze adeguate a leggere ed interpretare la realtà con
atteggiamento critico, razionale, ma anche creativo e progettuale. Il sistema
dei licei punta a consentire allo studente il raggiungimento di risultati di
apprendimento in parte comuni, in parte specifici dei distinti percorsi.
Il liceo dura 5 anni ed è suddiviso in due bienni e in un quinto anno,
al termine del quale gli studenti sostengono l’esame di Stato e
conseguono il diploma di Istruzione Liceale.
Gli orari settimanali, sono così previsti: liceo Classico 27 ore settimanali nel
primo biennio e 31 ore nei tre anni successivi; il liceo Scientifico, Linguistico
e delle Scienze Umane prevede 27 ore settimanali nel primo biennio e 30 ore
nel secondo biennio e nel quinto anno; il liceo Artistico 34 ore settimanali nel
primo biennio e 35 ore nei tre anni successivi; il liceo Musicale Coreutico 32
ore settimanali dal primo al quinto anno di studi.
Le materie comuni a tutti i Licei sono: italiano, storia e geografia,
filosofia (dal terzo anno), storia dell’arte, scienze naturali,
matematica, fisica, scienze motorie e sportive, religione o attività
alternative. La lingua straniera è studiata per tutti e 5 gli anni.
All’ultimo anno, si introduce l’insegnamento in una lingua straniera
di una materia curricolare non linguistica.
Il quinto anno è finalizzato ad un migliore raccordo tra la scuola e l’istruzione
superiore e alla preparazione all’inserimento nella vita lavorativa.
Maggiore flessibilità e personalizzazione dei percorsi formativi, deriva
dall’utilizzazione degli spazi di autonomia assegnati ai licei (20% nel biennio
iniziale e nell’ultimo anno, 30% nel secondo biennio). Su questa base le
scuole potranno potenziare gli insegnamenti obbligatori o attivare altri
insegnamenti, secondo il proprio Piano dell’Offerta Formativa, nei limiti delle
risorse di organico assegnate e nell’ambito di un elenco predisposto dal
MIUR.
Gli studenti possono scegliere tra 6 percorsi liceali:
ARTISTICO
Sono previste, oltre alle materie comuni: chimica,
graficopittoriche, geometriche e plastiche, laboratoriali artistiche.
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discipline
A partire dal secondo biennio, gli studenti potranno scegliere tra 6 indirizzi
− indirizzo Arti figurative
− indirizzo Architettura e ambiente
− indirizzo Design
− indirizzo Audiovisivo e multimediale
− indirizzo Grafica
− indirizzo Scenografia
CLASSICO
Sono previste, oltre alle materie comuni: latino e greco.
LINGUISTICO
Sono previste, oltre alle materie comuni: latino (solo al primo biennio) e tre
lingue straniere.
MUSICALE E COREUTICO
L’iscrizione è subordinata al superamento di una prova di verifica delle
specifiche competenze possedute.
Sono previste, oltre alle materie comuni:
Nel musicale: esecuzione e interpretazione, teoria, analisi e composizione,
storia della musica, laboratorio di musica d’insieme, tecnologie musicali.
Nel coreutico: storia della danza, storia della musica, tecniche della danza,
laboratorio coreutico, laboratorio coreografico, teoria e pratica musicale per la
danza.
SCIENTIFICO
È il percorso di studio liceale con il più alto numero di ore di matematica e
prevede lo studio del latino.
Opzione scienze applicate
Questa opzione - che non prevede il latino - è caratterizzata da un più alto
numero di ore dedicate a biologia, chimica e scienze della terra, e prevede
inoltre lo studio dell’informatica.
SCIENZE UMANE
Sono previste, oltre alle materie comuni: antropologia, pedagogia, psicologia
e sociologia, latino, diritto ed economia.
Opzione economico-sociale
Questa opzione prevede antropologia, metodologia della ricerca, psicologia e
sociologia, una seconda lingua straniera in sostituzione del latino, diritto ed
economia politica.
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ISTITUTI TECNICI
Cosa offre? Una formazione tecnica e scientifica di base necessaria ad un
inserimento altamente qualificato nel mondo del lavoro e delle professioni.
L’istruzione tecnica è organizzata in: un primo biennio, dedicato
all’acquisizione dei saperi e delle competenze previsti per l’assolvimento
dell’obbligo di istruzione e di apprendimenti che introducono
progressivamente agli indirizzi; un secondo biennio e un quinto anno, che
costituiscono un complessivo triennio in cui gli indirizzi possono articolarsi
nelle opzioni richieste dal territorio e dal mondo del lavoro e delle professioni.
Il titolo conseguito consente un rapido inserimento nel mondo del lavoro (il
diploma indicherà l’indirizzo frequentato e le competenze acquisite) e/o la
continuazione degli studi in qualunque facoltà universitaria, oltre che nei
percorsi brevi di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS), soprattutto
in quelli che puntano sulle specializzazioni più richieste nelle aree
tecnologicamente avanzate, attivati presso i costituendi istituti tecnici
superiori.
L’Istituto tecnico dura 5 anni ed è suddiviso in due bienni e in un
quinto anno, al termine del quale gli studenti sostengono l’esame di
Stato e conseguono il diploma di Istruzione Tecnica.
Sono previste 1056 ore annuali pari a una media di 32 ore settimanali.
Le materie comuni a tutti gli indirizzi sono: italiano, inglese, storia,
matematica, diritto ed economia, scienze integrate, scienze motorie e
sportive, religione o attività alternativa.
La lingua straniera è studiata per tutti e 5 gli anni. All’ultimo anno, si
introduce l’insegnamento di una disciplina tecnico-professionale in
una lingua straniera.
Il laboratorio è centrale nel processo di apprendimento;
sono previsti stages, tirocini e percorsi di alternanza scuolalavoro per apprendere in contesti applicativi.
Il quinto anno è finalizzato ad un migliore raccordo tra la
scuola e l’istruzione superiore e alla preparazione
all’inserimento nella vita lavorativa.
Gli studenti possono scegliere tra 2 grandi settori e 11 indirizzi: il settore
economico comprende 2 indirizzi, mentre quello tecnologico 9, quasi tutti con
articolazione nel triennio.
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SETTORE ECONOMICO
È suddiviso in 2 indirizzi che, dopo il biennio comune, proseguono nei tre
anni successivi, con piani di studio mirati ad approfondire settori specifici del
mondo del lavoro e delle professioni.
− Indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing” (indirizzo generale)
Articolazioni: “Relazioni internazionali per il marketing” e “Sistemi
informativi aziendali”
− Indirizzo “Turismo”
Prevede l’apprendimento di 3 lingue straniere, discipline turistiche e
aziendali, geografia turistica, diritto e legislazione turistica, arte e
territorio, economia aziendale e informatica.
SETTORE TECNOLOGICO
È suddiviso in 9 indirizzi che, dopo il biennio comune, proseguono nei tre
anni successivi, con piani di studio mirati ad approfondire settori specifici del
mondo del lavoro e delle professioni.
− Indirizzo “Meccanica, meccatronica ed energia”
Articolazioni: “Meccanica e meccatronica” ed “Energia”
− Indirizzo “Trasporti e logistica”
Articolazioni: “Costruzione del mezzo”, “Conduzione del mezzo” e
“Logistica”
− Indirizzo “Elettronica ed elettrotecnica”
Articolazioni: “Elettronica”, “Elettrotecnica” e “Automazione”
− Indirizzo “Informatica e telecomunicazioni”
Articolazioni: “Informatica” e “Telecomunicazioni”
− Indirizzo “Grafica e comunicazione”
− Indirizzo “Chimica, materiali e biotecnologie”
Articolazioni: “Chimica e materiali”, “Biotecnologie ambientali” e
“Biotecnologie sanitarie”
− Indirizzo “Sistema moda”
Articolazioni: “Tessile, abbigliamento e moda” e “Calzature e moda”
− Indirizzo “Agraria, agroalimentare e agroindustria”
Articolazioni: “Produzioni e trasformazioni”, “Gestione dell’ambiente e del
territorio” e “Viticoltura ed enologia”
− Indirizzo “Costruzioni, ambiente e territorio”
“Costruzioni, ambiente e territorio” (indirizzo generale), Articolazione:
“Geotecnico”
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ISTITUTI PROFESSIONALI
Cosa offre? I percorsi professionali quinquennali sono connotati
dall’integrazione tra una solida base di istruzione generale e la cultura
professionale, per permettere agli studenti di acquisire le conoscenze e le
competenze necessarie per ricoprire ruoli tecnici operativi nei settori produttivi
di riferimento. Il diploma consente l’accesso immediato al mondo del lavoro
e/o la prosecuzione degli studi in qualunque facoltà universitaria, oltre che nei
percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore, anche presso gli istituti
tecnici superiori.
Gli istituti professionali, inoltre, possono svolgere un ruolo complementare e
integrativo rispetto al sistema di istruzione e formazione professionale di
competenza regionale e continuare ad organizzare, in regime di sussidiarietà,
nel quadro di intese con le Regioni, percorsi per il conseguimento di qualifiche
triennali e di diplomi professionali quadriennali (diverso dal diploma di
Istruzione Professionale). Gli Istituti professionali quindi possono continuare
ad organizzare percorsi triennali per il conseguimento di qualifiche
professionali sulla base della programmazione delle Regioni.
L’Istituto tecnico dura 5 anni ed è suddiviso in due bienni e in un
quinto anno, al termine del quale gli studenti sostengono l’esame di
Stato e conseguono il diploma di Istruzione Professionale.
Sono previste 1056 ore annuali pari a una media di 32 ore settimanali.
Le materie comuni a tutti gli indirizzi sono: italiano e storia,
matematica, scienze integra, lingua inglese, diritto ed economia
Più laboratori, stage, tirocini e alternanza scuola-lavoro per
apprendere, specie nel secondo biennio e nel quinto anno, attraverso
un’esperienza diretta.
Gli studenti possono scegliere tra 2 grandi settori e 6 indirizzi: il settore
industria e artigianato comprende 2 indirizzi, mentre il settore dei servizi ne
comprende 4.
SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO
− Indirizzo “Produzioni industriali e artigianali”
Articolazioni: “Industria” e “Artigianato”
− Indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”
SETTORE DEI SERVIZI
− Indirizzo “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale”
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−
−
−
Indirizzo “Servizi socio-sanitari”
“Servizi socio-sanitari” (indirizzo generale) Articolazioni: “Odontotecnico”
e “Ottico”
Indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera”
Articolazioni: “Enogastronomia”, “Servizi di sala e di vendita”,
“Accoglienza turistica”
Indirizzo “Servizi commerciali”
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ISTRUZIONE e FORMAZIONE PROFESSIONALE
DELLA REGIONE LOMBARDIA
(dall’Atlante delle scelte 2010 – Provincia di Bergamo)
Per adempiere all’obbligo di istruzione, gli studenti possono scegliere anche i
percorsi di istruzione e formazione professionale previsti dalla
programmazione delle Regioni, per il conseguimento di una qualifica
professionale triennale riconosciuta a livello nazionale.
Con legge regionale n. 19 del 6 agosto 2007 la Regione esercita la potestà
concorrente in materia di istruzione e la potestà esclusiva in materia di
istruzione e formazione professionale. La legge ha fissato le “Norme sul
sistema educativo di istruzione e formazione della Regione Lombardia” in
particolare:
− pone ad ordinamento la recente sperimentazione triennale dei percorsi in
DDIF (Diritto Dovere Istruzione Formazione);
− promuove l’integrazione del sistema di istruzione e formazione
professionale con l’istruzione, l’Università e il mondo del lavoro;
− riorganizza i processi di didattica, di insegnamento e di valutazione,
sottolineando la centralità delle competenze sia per l’apprendimento sia
per l’istanza certificativa finale ed intermedia dei risultati;
− attribuisce alle Istituzioni del sistema piena autonomia che svilupperà in
prospettiva fino ai livelli gestionali ed economici prevedendo
progettazione e modalità flessibili per i percorsi formativi;
− crea un sistema unitario e fortemente integrato tra Istruzione, Formazione
professionale e il mondo del lavoro e sinergie tra corsi ordinamentali e
non ordinamentali per l’offerta formativa;
− fa riferimento a un quadro comune di standard, professionali e formativi in
connessione con il
quadro nazionale ed europeo; ciò consente
condizione essenziale per l’assolvimento del DDIF e dell’Obbligo di
Istruzione nonché la garanzia di spendibilità delle certificazioni rilasciate.
Il sistema di Istruzione e Formazione Professionale si articola in:
− percorsi di secondo ciclo di durata triennale cui consegue una qualifica
di II livello europeo e la possibilità di un quarto anno cui consegue un
diploma professionale di III livello europeo;
− percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore (di durata
annuale, biennale o triennale) successivi al secondo ciclo cui
consegue una qualifica di IV livello europeo;
− possibilità di un quinto anno integrativo finalizzato all’accesso
all’Università, all’Alta Formazione (artistica, musicale e coreutica).
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I percorsi di istruzione e formazione professionale di secondo ciclo
garantiscono il diritto dovere di istruzione e formazione e permettono di
assolvere l’obbligo di istruzione.
Alcune novità della legge sono l’introduzione di un “sistema di
accreditamento” degli istituti sia pubblici che privati rafforzati nella loro
autonomia e l’introduzione per i ragazzi di una “certificazione delle
competenze” acquisite quali anticamera e tentativo di superamento del valore
legale del vecchio titolo di studio. Si tratta di una offerta di formazione
professionale ed istruzione cosiddetta “integrata” della durata di un triennio
attraverso la quale andare nella direzione di una formazione con competenze
certamente superiori con un maggior approfondimento delle cosiddette
discipline culturali generali e delle competenze tecnico professionali. Questi
percorsi permettono di conseguire una qualifica professionale riconosciuta a
livello nazionale e corrispondente al secondo livello formativo della
classificazione dell’Unione Europea (85/368/CEE) delle qualifiche omogenee
tra i diversi stati membri. L’introduzione, per i ragazzi, di una “certificazione
delle competenze”, cioè attestazione ufficiale “dell’Insieme strutturato di
conoscenze e di abilità, di norma riferibili a specifiche figure professionali,
acquisibili attraverso percorsi di formazione professionale, e/o esperienze
lavorative, e/o auto formazione”, è valutabile anche come credito formativo”.
Con la nuova legge regionale, accanto al tradizionale sistema di Licei e Istituti
Tecnici, viene creato un sistema di Istruzione e Formazione Professionale che
parte dal secondo ciclo e arriva fino alla formazione terziaria accanto
all’Università, offrendo una formazione tecnica e professionale di qualità. Il
presupposto che sta alla base di questa nuova struttura è che “formazione ed
educazione” sono più di un semplice passaggio di competenze da docente a
studente: sono piuttosto le attività attraverso cui ci si comunica un’esperienza
di vita, il rapporto che ciascuno ha con la realtà e che:
− è possibile educare insegnando un lavoro;
− superare la dualità tra sapere e tecnica;
− prospettare una istruzione e formazione lungo tutto l’arco della vita.
ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE (IFP)
In questo sistema la Regione esercita una potestà “esclusiva”. Essa cioè,
oltre ad occuparsi della mera gestione, amministrazione e programmazione
degli enti, governa l’offerta formativa, definendo, nel rispetto dei livelli
essenziali delle prestazioni indicati dallo Stato, i percorsi formativi da erogare,
gli obiettivi da raggiungere, i livelli qualitativi dei soggetti erogatori dei servizi
(Accreditamento); l’efficacia e l’efficienza dei servizi (Valutazione);
l’assegnazione delle risorse.
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I PERCORSI
Con la Riforma Gelmini si restituisce al canale della IFP pari dignità a quello
della scuola secondaria superiore, si supera cioè la vecchia separazione tra
‘cultura’ e ‘professionalità’.
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
Le competenze acquisite saranno certificate, ovvero rese trasparenti. La
spendibilità di tali competenze, la cui certificazione rispetterà gli standard
nazionali e le direttive comunitarie, sarà possibile a livello europeo. Il sistema
di certificazione anticipa il possibile superamento del valore legale del titolo di
studio e assicura due vantaggi: un più rapido ingresso nel mondo del lavoro e
il diritto di capitalizzare gli apprendimenti acquisiti nel percorso formativo e
nell’esperienza lavorativa per trasferirli nei diversi sistemi dell’istruzione, della
formazione e del lavoro.
Fonti:
Sito del Ministero della Pubblica Istruzione
Sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
L’Atlante delle scelte . Percorsi d’istruzione formazione dopo la Terza Media – edizione 2011 a
cura del Settore Istruzione, Formazione, Lavoro e Sicurezza Lavoro della Provincia di Bergamo.
Ultimo aggiornamento: 7 Novembre 2011
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SE VUOI SAPERNE DI PIU’…
Se hai bisogno di chiarimenti o di altre informazioni vieni a trovarci a
c/o Centro Marchesi (piano terra) v.le Papa Giovanni XXIII, 17.
Giorni ed orari di apertura:
Lunedì dalle 14.30 alle 16.30
Giovedì dalle 16.00 alle 19.00
Servizio su appuntamento, da concordare con l’operatore, Lunedì dalle 19.00 alle 21.00
Puoi anche consultare i seguenti siti…link utili:
www.pubblica.istruzione.it
sito del Ministero della Pubblica Istruzione, dove potrai anche scaricare la “Guida alla nuova
Scuola Secondaria Superiore”
www.regione.lombardia.it
sito della Regione Lombardia - Direzione Istruzione, Formazione, Lavoro
www.provincia.bergamo.it
sito della Provincia di Bergamo - Servizio Istruzione
sito della Provincia di Bergamo - Servizio Formazione dove potrai anche scaricare il nuovo
“Atlante delle scelte”
www.istruzione.lombardia.it/bergamo
sito dell'Ufficio scolastico provinciale di Bergamo
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INFORMAGIOVANI AZZANO SAN PAOLO
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Lunedì dalle 14.30 alle 16.30
Giovedì dalle 16.00 alle 19.00
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