Il programma tematico « Attori non Statali e Autorità Locali » Una valutazione retrospettiva per guardare alle strategie future Seminario di formazione « Strategie e opportunità di finanziamento europee per Attori Non Statali e Autorità Locali per lo Sviluppo » Antonio Márquez Camacho Capo Settore Autorità Locali – Unità «Società Civile e Autorità Locali » Direzione Generale Sviluppo e Cooperazione -EuropeAid European Commission Perugia – 6 giugno 2012 1 Unione Europea/Commissione Europea L’Unione Europea è il maggior donatore mondiale di aiuti: • 27 Paesi donatori + la UE forniscono il 60% degli aiuti allo sviluppo sul totale mondiale • Gli Stati Uniti il 22% del totale L’Unione Europea da sola è: • Secondo donatore mondiale di aiuti umanitari • Terzo donatore per aiuti allo sviluppo (11% del totale, dopo USA e Germania) • Presente in circa 150 paesi 2 Politica di Cooperazione allo Sviluppo UE • Obiettivo primario: Lotta effettiva ed efficace contro la povertà nel contesto di un sviluppo sostenibile, per un mondo stabile e prospero. • Al livello della UE, il Trattato di Lisbona ha fermamente ancorato la politica di sviluppo come parte della Azione Esterna dell’UE (in cooperazione col nuovo Servizio Europeo di Azione Esterna) • La Commissione Europea mette in opera 20% de tutto l’aiuto UE, ma anche gioca un ruolo di coordinamento e di definizione di politiche. • L’UE precisa tradurre il suo ruolo molto diverso in politiche adatte alla situazione di ogni paese partner. 3 Autorità Locali: il loro ruolo essenziale per lo sviluppo • Le Autorità Locali sono essenziali per riuscire gli obiettivi di sviluppo, in particolare gli Obiettivi del Millenario in 2015. • “Pensare Globalmente, Agire Localmente”: I compromessi globali possono essere riusciti soltanto se l’azione al livello locale è efficace. • Il compromesso delle Autorità Locali, sia quelle dell’UE sia quelle dei paesi soci, e necessario nella lotta contro la povertà. • Dobbiamo integrare più efficacemente le Autorità Locali nella politica di sviluppo europea, ma preservando allo stesso tempo il loro diritto di iniziativa per definire e mettere in atto la loro propria agenda di sviluppo. 4 Sostegno UE alla Decentralizzazione e la Governance Locale • L’UE riconosce da tempo l’importanza ed il valore della Autorità Locali e Regionali come primo livello istituzionale di ogni democrazia. • La Commissione sostiene un “approccio territoriale dello sviluppo” (bottom-up) Costruire un futuro comune per un territorio implica la partecipazione di tutti gli attori nel processo di definizione della sua politica di sviluppo, che la Commissione dovrebbe sostenere attraverso: o Un dialogo politico regolare con le Autorità Locali e Regionali; o La promozione di “reti di eccellenza” al livello globale, regionale e nazionale per utilizzare la loro esperienza nei diversi campi 5 Alcuni elementi per una risposta strategica dell’UE per la promozione dello sviluppo e la governance locale Comunicazione (2008) 626 definitivo «Autorità Locali – Attori per lo Sviluppo» e una nuova Comunicazione sulle Autorità Locali nello sviluppo per 2013 Dialogo Strutturato (2010-2011) con i soci UE (CE, Delegazioni UE, PE, SM, OSC & ALR) nella cooperazione allo sviluppo, e Foro Politico permanente per lo Sviluppo (2012) Comunicazione (2011) 637 definitivo «Potenziare l’impatto della politica di sviluppo dell’UE: Un Programma di Cambiamento» Programma Tematico « Attori non Statali ed Autorità Locali nello Sviluppo » (2007-2013), ed altri programmi UE (tematici e geografici) 6 Comunicazione (2008) Autorità Locali Attori per lo Sviluppo • Primo documento « politico » EC focalizzato sul ruolo delle Autorità Locali nello Sviluppo! • OBBIETTIVI: • Sottolineare l’importanza delle autorità locali come attori importanti dello sviluppo. • Suggerire una “Strategia europea di risposta” che dovrebbe prendere in conto e valorizzare le esperienze delle autorità locali come soci della politica di sviluppo. • Il termine "autorità locali" comprende un largo ventaglio di livelli di governo e amministrazioni subnazionali, ad es. comuni, comunità, regioni, distretti, contee, province, regioni, ecc. 7 Il Dialogo Strutturato: verso uno spazio di dialogo multi attori • Il Dialogo Strutturato è stato lanciato per la Commissione Europea in 2010-2011 per discutere l’implicazione delle Organizzazioni della Società Civile (OSCs) e le Autorità Locali (ALs) nella cooperazione allo sviluppo. • Partecipanti: La Commissione Europea, il Parlamento europeo, le Delegazioni dell’Unione Europea nei paesi socie, gli Stati Membri dell’UE, le OSCs e ALs dell’UE e dei paesi soci. 8 Risultati del Dialogo Strutturato • Implicazione di più di 700 organizzazioni di 65 paesi insieme a 51 Delegazioni dell’UE e rappresentanti degli Stati Membri e del Parlamento Europeo. • Dichiarazione finale a Budapest (maggio 2011) con messaggi e raccomandazioni per migliorare il partenariato dell’UE con le organizzazioni della società civile e le autorità locali. • Seconda fase del Dialogo Strutturato: al livello dei paesi soci ma anche a Bruxelles (Foro Politico permanente sullo Sviluppo proposto per la Commissione). 9 Dialogo Strutturato: Compromessi della Commissione al livello politico ed operativo • • Al livello politico Inserire le conclusione del DS nel programma dell’UE sul sostegno al bilancio, l’efficaci del aiuto e la nuova generazione dei programmi comunitaria di cooperazione. • Comunicazioni della Commissione Europea sul lavoro con le organizzazione della società civile e le autorità locali nello sviluppo. Queste comunicazioni saranno adottate in 2012 e 2013, basate direttamente sui risultati del DS. • Uno spazio regolare à Bruxelles di dialogo istituzionale sulle politiche dello sviluppo, e un dialogo in ogni paese con i diversi attori, condotto per le Delegazioni dell’UE. • Al livello operativo Linee direttrici per l’implementazione dei programmi e per condurre il dialogo politico a livello locale Miglioramento dei meccanismi di selezione e di implementazione del aiuto: semplificazione delle procedure ed utilizzazione di modi diversi. • 10 Quale sostegno diretto dalla Commissione Europea alle Autorità Locali? • L’EC sostiene i paesi soci (finanziariamente ed al livello politico) nei loro processi di riforma dello Stato e di decentralizzazione per: • Trasferire poteri, responsabilità e risorse dai governi centrali alle autorità elette. • Dare più voce ai cittadini al livello locale ed incrementare il resoconto democratico dei poteri locali. • La Commissione fornisce anche un sostegno finanziario diretto alle Autorità Locali attraverso diversi programmi UE. 11 Programmi europei di cooperazioni allo sviluppo aperti alle Autorità Locali COOPERAZIONE BILATERALE COOPERAZIONE REGIONALE COOPERAZIONE INTERREGIONALE COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA PROGRAMMI TEMATICI Nel contesto dell’implementazione dei programmi nazionali, regionali, interregionali, transfrontaliera e tematici dei diversi strumenti (FES, ENPI, DCI), le autorità locali possono presentare delle proposte se autorizzate dal bando rispettivo. 12 Strumenti di finanziamento CE en 2007-2013 • Tre strumenti principali dell’Unione Europea nel marco della cooperazione allo sviluppo, gestiti per la Commissione Europea: Fondo Europeo per lo Sviluppo (FES): Finanzia la cooperazione con i paesi “ACP” (Africa, Caraibi, Pacifico) Strumento Europeo di Partenariato e di Vicinanza (ENPI): Finanzia la cooperazione con i paesi dell’Europa del Est, del Caucaso Sud e del Sud del Mediterraneo Strumento di Cooperazione allo Sviluppo (DCI): Finanzia la cooperazione con i paesi d’America Latina, Asia, Asia Centrale, regione del Golfo (Iran, Iraq e Yemen) e Sudafrica, ma anche i programmi tematici (come il programma ANSAL), che sono aperti a tutti i paesi soci. 13 Strumento Europeo per la Democrazia e i Diritti Umani Strumento per la Stabilità DCI ENPI FES IPA Investire nelle Persone Migrazione e Asilo Ambiente e Risorse Naturali Sicurezza Alimentare Attori non Statali e Autorità Locali Strumento geografico con una base legale specifica Strumento orizzontale con una base legale specifica Programmi Tematici compressi nella base legale del DCI (Strumento per la Cooperazione allo Sviluppo) 14 Programmi di cooperazione allo sviluppo della Commissione Europea Media dei fondi impegnati annualmente (2007-2013) • Pre-adesione, 7 paesi 1.6 Miliardi EUR • Vicinato (ENPI), 17 Paesi 1.6 Miliardi • 10º FES, 78 paesi ACP 3.7 Miliardi • Strumento per la cooperazione allo sviluppo (DCI): • Sviluppo, 48 Paesi 1.4 Miliardi • Protocollo Zucchero, 18 Paesi 180 Milioni • Programmi ed strumenti tematici 800 Milioni: • Strumento Democrazia e Diritti Umani 160 Milioni • Stabilità, post crisi 290 Milioni • Sicurezza nucleare 75 Milioni • Emergenza (ECHO) 802 Milioni • Sicurezza Alimentare (periodo 2009-2011) 333 Milioni 15 Introduzione alle operazioni tematiche • Programmi tematici basati sullo Strumento per la Cooperazione allo Sviluppo (DCI): 1. 2. 3. 4. 5. -Investire nelle persone -Migrazione e asilo -Ambiente e risorse naturali -Sicurezza alimentare -Attori non statali e autorità locali (ANS&AL) - Strumento europeo per la democrazia e i diritti umani (EIDHR) - Strumento per la stabilità 16 Gli attori della società civile nella programmazione e implementazione delle « attività tematiche » • Strategia pluriannuale (programmazione politica) Consultazione con la società civile • Programmi d’azione annuale Consultazioni con la società civile • Inviti a presentare proposte (Bandi) informazioni fornite alla società civile (seminari …) # circa il 3% dei fondi sono utilizzati per misure di supporto # Registrazione in PADOR (banca dati on-line) • Contratti di sovvenzione (progetti) Implementazione delle azioni finanziate 17 Il programma tematico Attori Non Statali e Autorità Locali (ANS-AL) 2007-2013 700.1 M € per il periodo 2011-2013 Complementare ai programmi geografici Sostegno diretto alle Autorità Locali ed ai processi di decentralizzazione Diritto di iniziativa dei soci implicati Approccio multi attore (ANS e AL insieme) 18 Il programma tematico Attori Non Statali e Autorità Locali (ANS-AL) 2007-2013 Questo programma riconosce il ruolo estremamente importante che gli attori non statali e le autorità locali devono svolgere nelle politiche e nelle strategie di sviluppo di ogni paese. • Il programma mira a rinforzare la capacità d’intervento degli attori non statali e delle autorità locali nel processo di elaborazione delle politiche. • OBIETTIVO: riduzione della povertà, nel contesto degli obiettivi di sviluppo del millennio (MDG) 19 Obiettivi del programma tematico “Attori non statali e autorità locali” Obiettivi 1. Azioni nei paesi in via di sviluppo a sostegno della società civile e le autorità locali (82% del budget) 2. Sensibilizzazione ed educazione allo sviluppo in Europa (14% del budget) 3. Coordinamento e creazione di reti in Europa (2% del budget) 20 Obiettivo 1: Azioni nei paesi soci Obiettivo 1.a - Azioni in un solo paese Azioni nei paesi in via di sviluppo a sostegno della società civile • c.100 paesi target - Attori Non Statali • c. 50 paesi target - Autorità Locali • Inviti a presentare proposte (calls) pubblicati localmente per le Delegazioni UE nei rispettivi paesi. Obiettivo 1.b - Azioni in più paesi, progetti regionali Rafforzamento delle capacità di attori non statali e autorità locali Inviti a presentare proposte (calls) pubblicati a Bruxelles per EuropeAid, separatamente per progetti presentati per Attori non Statali o Autorità Locali. Priorità (1 a e 1b) : Migliorare le condizioni di vita (accesso ai servizi di base), la partecipazione ai processi politici o la capacità dei ANS/AL in campi diversi: sanità, educazione, sviluppo economico, sviluppo rurale. I progetti possono ricevere un cofinanziamento tra 20,000 e 1 M € (1 a)) o tra 500.000 e 4 M € (1b)). Il cofinanziamento può andare fino a 75% per i progetti presentati da un ANS/AL UE e fino a 90% per quelli presentati per un ANS/AL di un paese partner. 21 Obiettivo 2: Sensibilizzazione e educazione allo sviluppo in Europa (DEAR) Inviti a presentare proposte (calls) pubblicati a Bruxelles per EuropeAid, separatamente per progetti presentati per Attori Non Statali o Autorità Locali dell’Unione Europea. Priorità: Mobilizzare il pubblico europeo per delle azioni di lotta contro la povertà nel marco degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (MDGs) Promuovere delle relazioni più equilibrate tra Nord e Sud (migrazione, commercio giusto, diritti umani, dimensione sociale della globalizzazione, media e sviluppo.. Sovvenzioni possibili tra 100.000 e 1M€, con un cofinanziamento UE massimo del 75%. 22 Obiettivo 3:Coordinamento e creazione di reti in Europa Inviti a presentare proposte (calls) pubblicati a Bruxelles per EuropeAid, aperti a ANS e AL dell’UE. Sovvenzioni possibili tra 100.000 e 1M€ (cofinanziamento UE massimo 75%). Priorità: Reti di informazioni Dialogo e scambio di buone pratiche Interazione tra le istituzioni europee 23 Valutazione iniziale programma ANS-AL • Ancora presto per una valutazione del impatto e valore aggiunto del programma. • Qualche conclusione possono essere avanzate: -Grande interesse per il programma da parte dei ANS-AL in Europa e nei paesi partner. -Opportunità di utilizzare il finanziamento UE per delle azioni concrete ed utili messe in opere in cooperazione tra diversi attori. -Possibilità di condurre un dialogo regolare con i diversi attori attivi nel programma. -Ruolo decisivo delle Delegazione dell’UE (chi gestiscono più di 75% del programma) 24 Il programma tematico “Migrazione e Asilo” (I) • Situazione internazionale attuale: Aumento continuo del numero dei migranti • • 191 milioni in tutto il mondo in 2005, 214 milioni in 2010 I migranti internazionali rappresentano 3.1% della popolazione mondiale. In più, il numero di migranti al interno delle frontiere nazionale è estimato a 740 milione di persone. • • • • Diverse caratteristiche e sfide: Traffico organizzato, migrazione forzata, migrazioni per ragioni di cambiamento climatico. La pressione migratoria è particolarmente forte nelle frontiere UE. 19,5 Milioni di nazionali di paesi terzi vivono oggi al interno dell’UE. Rappresentano il 3.9% della popolazione totale (497.5 milioni), e c.615% sono migranti irregolari. 25 Il programma tematico “Migrazione e Asilo” (II) • Obbiettivo: Sostenere i paesi terzi nei suoi sforzi per gestire meglio i flussi migratori. • Priorità: • Rinforzare i legami tra migrazioni e lavoro. • Promuovere una migrazione di lavoro ben organizzata. • Lottare contro l’immigrazione irregolare e facilitare la riammissione dei migranti irregolari. • Proteggere i migranti contro l’esclusione e lottare contro il traffico di essere umani. • Promuovere l’asilo e la protezione delle persone senza patria. • Sostenere iniziative di cooperazione tra paesi di origine, di transito e di destinazione. 26 Il programma tematico “Migrazione e Asilo” (III) • Budget per il programma: 384 milioni di euro per 2007-2013: +/- 55 milioni/anno • 205 milioni di euro per 2007-2010 • 179 milioni di euro per 2011-2013 • Finanziamento attraverso bandi a proposte aperti a organizzazioni internazionali, Agenzie delle Nazioni Unite, Ministeri ed Agenzie degli Stati Membri, Attori non Statali e Autorità Locali • Priorità geografiche e tematiche per 2011-2013: • • Il Sud del Mediterraneo, Africa Sub-Sahariana e il Mezzo Oriente: The South L’Est: Europa del Est, Caucaso Sud e Asia Centrale Altre regioni (Asia, Pacifico, America Latina, Caraibi). • • • • • Programmi di protezione regionale; Sostegno a partenariati di mobilità; Sostegno agli accordi di riammissione; Sviluppo della ricerca sulla migrazione; Migrazione e cambio climatico. 27 Il programma tematico “Investire nelle persone” • • • Il programma “Investire nelle persone” sostiene azione nel campo dello sviluppo umano e sociale, in particolare educazione, sanità, eguaglianza di genero, coesione sociale, lavoro, infanzia e gioventù, e cultura. È l’unico programma tematico che copre praticamente tutti gli Obiettivi del Millenario. Il programma sostiene programmi regionali e nazionali in questi campi, e anche iniziative globali per azioni dirette in quei paesi dove la situazione riguardanti gli MDG è critica. • Budget per il programma: più di un miliardo di euro per 2007-2013: • 541 milioni di euro per 2007-2010 • 502 milioni di euro per 2011-2013 • Il programma finanzia azioni via bandi a proposte, aperti normalmente a ANS e autorità locali, anzi che organizzazioni internazionali. Per iniziative globali o strategiche, il programma finanzia agenzie delle Nazione Unite o del Banco Mondiale per esempio il Partenariato Globale per l’Educazione, attraverso accordi specifici. 28 Politica europea per lo sviluppo: Il programma di cambiamento • Contesto internazionale in cambiamento rapido (Primavera araba, crisi globale, nuovi attori, vulnerabilità regionali) • La Comunicazione (2011) 637 definitivo «Potenziare l’impatto della politica di sviluppo dell’Unione Europea: un programma di cambiamento » propone le nuove priorità della Commissione per la politica europea di cooperazione allo sviluppo: • • • -Diritti Umani, democrazia e buona governance -Crescita inclusiva e sostenibile per uno sviluppo umano -Partenariati per lo Sviluppo Differenziati secondo la situazione di ogni paese -Azione coordinata dell’UE -Miglioramento della coerenza delle politiche comunitarie • • 29 Il programma di cambiamento: Elementi essenziali (I) Focalizzare le risorse dove sono più necessarie e dove possono avere un impatto più forte: Vicinanza Europea, Africa Sub-Sahariana, e paesi fragili Concentramento del aiuto: un massimo di 3 settori di attuazione per paese Definire altri tipi di cooperazione e di partenariato con i paesi in via di sviluppo più avanzati: Diversificare le modalità e i tipi di cooperazione (e.g. prestiti-sovvenzioni, cooperazione tecnica, etc.) Partenariati di sviluppo basati negli interessi comuni con le economie emergenti e soci strategici. Questioni come i diritti umani, la democrazia e la buona governance (anche al livello locale) diventeranno più importanti nella determinazione dei programmi di cooperazione nazionali. 30 Il programma di cambiamento: Elementi essenziali (II) Partecipazioni di tutti i settori sociali nella definizione delle politiche di sviluppo Rinforzamento del ambiente economico nei paesi socie, e l’integrazione regionale. Diminuire l’esposizione dei paesi soci agli effetti del cambiamento climatico o alle variazioni dei prezzi dell’energia o dei prodotti alimentari; Programmazione congiunta con gli Stati Membri dell’UE: divisione settoriale del lavoro Coerenza nelle Politiche per lo Sviluppo: I nuovi programmi tematici dovranno costruire migliore sinergie tra interessi globali e lotta contro la povertà. 31 Quale sostegno futuro per Attore Non Statali ed Autorità Locali? La Commissione Europea ha adottato il 7 dicembre 2011 la sua proposta per un nuovo marco finanziario tra 2014 e 2020, che comprende anche gli strumenti di cooperazione allo sviluppo. Questi strumenti dovranno sostenere il nuovo approccio (“il programma di cambiamento”) portato a concentrare l’aiuto dell’UE: Sui principi della democrazia, dei diritti umani e della buona governance ed a promuovere una crescita inclusiva e sostenibile; Geograficamente, nel marco del nuovo principio di “differenziazione”, sui paesi più fragili, con meno capacità di finanziamento o dove l’aiuto avrà un impatto più forte. Invece, i paesi con le risorse sufficiente non riceveranno più un aiuto bilaterale (programma bilaterale geografico), ma continueranno a poter accedere a programmi regionali e tematici. 32 Aiuti esterni: Architettura di programmazione 2014-2020 (I) • • ▪ Strumento di assistenza preadesione (IPA II): IPA II aiuterà i Paesi dell’Allargamento ad attuare le riforme necessarie per avvicinarsi ai valori dell'UE ed allinearsi progressivamente alle norme, agli standard, alle politiche e prassi dell'UE, in vista della loro adesione all’Unione. Budget proposto: 14,110 miliardi di euro. ▪ Strumento europeo di vicinato (ENI): Il nuovo ENI permetterà di fornire un sostegno agli stessi 16 Paesi della politica europea di vicinato interessati dall’attuale Strumento europeo di vicinato e partenariato ENPI. ENI permetterà di sostenere le relazioni tra l’UE e questi Paesi in ambiti quali la democrazia e i diritti umani, lo Stato di diritto, il buon governo, l'economia sostenibile e lo sviluppo sociale, nonché la progressiva integrazione economica nel mercato unico europeo. Budget proposto: 18,182 miliardi di euro. • • ▪ Strumento per la stabilità (IfS): Strumento per la prevenzione delle crisi e dei conflitti e dare risposta a situazioni di instabilità in Paesi terzi. Budget proposto: 2,828 miliardi di euro. ▪ Strumento europeo per la democrazia e i diritti umani (EIDHR): Con EIDHR, che subentra all’omonimo strumento in vigore fino al 2013, l'UE continuerà ad erogare assistenza allo sviluppo e al consolidamento della democrazia e dello Stato di diritto, alla tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali nel mondo. Budget proposto: 1,578 miliardi di euro. ▪ Strumento di partenariato per la cooperazione con i Paesi terzi (IP): Una • delle principali novità della politica esterna dell'UE. L’IP permetterà all'UE di finanziare azioni con i Paesi industrializzati, le economie emergenti e i Paesi terzi in cui l'UE ha interessi significativi. Budget proposto: 1,131 miliardi di euro. 33 Aiuti esterni: Architettura di programmazione 2014-2020 (II): DCI II • ▪ Strumento di cooperazione allo sviluppo (DCI II): Il DCI II prenderà il posto • 1) programmi geografici per la cooperazione - regionale e bilaterale - con Asia, America latina, Asia centrale, Medio Oriente e Sud Africa (13,991.5 miliardi); • 2) programmi tematici, complementari a quelli geografici, che intervengono su due assi: dell’attuale DCI in vigore fino alla fine del 2013. Il budget proposto è di 23,294 miliardi di euro. Il futuro DCI II finanzierà tre categorie di programmi: • • "beni pubblici e sfide globali“ (ambiente e cambiamenti climatici, energia sostenibile, sviluppo umano, sicurezza alimentare e agricoltura sostenibile, migrazione e asilo) (6,303.2 miliardi); “organizzazioni della società civile e Autorità locali“ (2 miliardi); • 3) programma panafricano a sostegno della strategia comune Africa-UE (1 miliardo). • ▪ Fondo Europeo per lo Sviluppo (11º FES): Il Fondo continuerà a sostenere la cooperazione con i paesi ACP (Africa,Caraibi, Pacifico). Budget proposto: 34,275.6 miliardi di euro. 34 Un nuovo programma tematico per le Organizzazioni della Società civile e le Autorità Locali nello Sviluppo nel 2014-2020 • Il programma OSC-AL sarà inteso a potenziare la cooperazione, lo scambio di conoscenze e esperienze e le capacità delle OSC-AL dei paesi partner. Il programma avrà tre obiettivi: • • a) sviluppo nei paesi partner di società inclusive e partecipative, potenziando le organizzazioni della società civile, le autorità locali e i servizi di base rivolti alle popolazioni bisognose; • b) rendere i cittadini europei più consapevoli delle problematiche dello sviluppo e mobilitare il sostegno attivo dell'opinione pubblica dell'Unione, dei paesi candidati e candidati potenziali a favore delle strategie di riduzione della povertà e di sviluppo sostenibile nei paesi partner; • c) potenziare la capacità delle reti di organizzazioni della società civile e di autorità locali europee e del sud del mondo per garantire un dialogo politico sostanziale e continuato in materia di sviluppo. 35 Grazie! Sito di EuropeAid: http://ec.europa.eu/europeaid/index_it.htm Pagina dei programmi tematici: http://ec.europa.eu/europeaid/where/worldwide/index_en.htm Pubblicazione di inviti a presentare proposte: http://ec.europa.eu/europeaid/work/funding/index_en.htm CISOCH (Helpdesk società civile): https://webgate.ec.europa.eu/fpfis/mwikis/aidco/index.php/Main_Page PADOR (Banca dati dei richiedenti): http://ec.europa.eu/europeaid/work/onlineservices/pador/index_en.htm Indirizzo unità Società Civile/Autorità Locali: [email protected] 36