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Intervista esclusiva: anche nel pinerolese vivono i pentiti di mafia articolo a pag. 7 Da killer della camorra al pentimento, anche con Dio S e è vero che l’efficienza e il buon andamento degli uffici comunali sono lo specchio della classe dirigente che amministra la città, allora ci sono brutte notizie per i pinerolesi. Almeno a giudicare dall’ennesimo e ultimo scandalo legato alle cartelle Tares. Che pasticcio! L’ufficio tributi del Comune è stato preso d’assalto da una folla di cittadini infuriati, per non parlare del centralino. ARTICOLO A PAG. 6 Esiste il monumento “alle vittime della violenza” Le Foibe e il ricordo che a Pinerolo non c’è. Perchè? Video/intervista su www.vocepinerolese.it Nella foto il monumento “Alle vittime della violenza e dell’intolleranza religiosa e politica” di Pinerolo DARIO MONGIELLO [email protected] Di spalle il camorrista pentito intervistato dal direttore Dario Mongiello A N A PPE UOV INERTU A RO RA LO REVISIONI & COLLAUDI Via Saluzzo, 124 - Pinerolo (TO) Tel. 0121.378864 - www.dagatti.it NEL CUORE DI PINEROLO IL NUOVO CENTRO REVISIONI E COLLAUDI PER OGNI VEICOLO A 2/3/4 RUOTE. Ci trovate ad 800 mt dal centro, in VIA SALUZZO 124, comodissimi alla tangenziale e facilmente raggiungibili per chi proviene dalla Val Chisone, dalla Val Pellice e dalla Pianura Pinerolese. Aperti anche il sabato mattina! L La città di Pinerolo, nel 2005, inaugurò, nei Viali Vittorio Veneto, il monumento “Alle vittime della violenza e dell’intolleranza religiosa e politica”. Giustamente, nei “piloncini” del monumento, sono state poste delle targhe ARTICOLO A PAG. 2 FEBBRAIO 2014 Voce Pinerolese 2 LA WEB TV NUMERO UNO DEL PINEROLESE I falò Valdesi in Val Pellice Simbolo religioso e sociale Segue da pag. 1 Esiste il monumento “alle vittime della violenza” Le Foibe e il ricordo che a Pinerolo non c’è. Perchè? DARIO MONGIELLO [email protected] C Nella fotografia di Enrico Uniate la gente intorno al falò ENRICO NOELLO A nche quest’anno la sera del 16 febbraio nelle borgate delle valli valdesi si sono accesi i fuochi di gioia in ricordo delle lettere patenti del 1848 che sancirono definitivamente la libertà di culto valdese Intorno al falò si è radunata tutta la popolazione al di là delle differenziazioni politiche, culturali, religiose, per una grande festa popolare. Impossibile dire quanti siano stati i falò che si sono accesi la sera del 16 febbraio in Val Pellice e Val D’angrogna Qua e là, spontaneamente, si sono formate delle fiaccolate che hanno preceduto l’accensione dei falò. Alle ore 20, si sono accesi i fuochi, intorno ai quali la gente si è riunita per cantare, ascoltare brevi messaggi e riscaldarsi con un bicchiere di vin brulé e cioccolata calda generosamente offerto dalle associazioni locali. Suggestivo è stato Violenza nel centro storico di Pinerolo Nella foto il “luminoso” centro storico di Pinerolo A ncora una volta dobbiamo parlare di un’aggressione avvenuta nel centro storico di Pinerolo. Un fatto molto grave che deve richiamare una maggiore attenzione da parte delle autorità civili (sindaco) e militari (carabinieri). Il centro storico di Pinerolo è sempre più abbandonato ma di telecamere di sicurezza nemmeno l’ombra. Sabato sera, 15 febbraio di fronte a un locale pubblico, un marocchino ha avuto un diverbio con un’altra persona. Sono volate paroloni e minacce. Il marocchino si al- lontana ma poco dopo torna con in mano una bottiglia di vetro spaccata. Impugnando dal collo la bottiglia il marocchino si scaglia contro la persona puntando il vetro tagliente al collo. Con un gesto istintivo l’uomo alza il braccio e riceve il colpo nel braccio causandogli un taglio profondo. Il marocchino si è poi allontanato velocemente. Sul posto è intervenuta una pattuglia dei carabinieri per raccogliere le testimonianze. Il marocchino è stato identificato ma la vittima non ha, al momento, denunciato l’extracomunitario. STUDIO PROFESSIONALE GINNASTICA CORRETTIVA MASSAGGI (del benessere) Prof. GUIOT Sergio Via Tessore, 22 10064 PINEROLO (TO) Tel. 0121.321558 Cell. 338.8244417 lo spettacolo dei tanti fuochi che hanno illuminato la notte. A Luserna San Giovanni notevoli sono stai i falò in località Stallè, Banchina degli Odin, Cio d’mai. La festa del 17 Febbraio, ormai, non rappresenta solamente un evento profondamente radicato della tradizione valdese, ma ha un significato che va al di la’ dell’aspetto prettamente religioso: un messaggio di unione tra i popoli e le minoranze etniche, un augurio di pace e di speranza per tutti gli uomini. ommemorative in memoria delle immani tragedie come “Auschwitz”, “Hiroshima e Nagasaki”; “Sabra e Shatila”; “Rwanda” e “New York 11 settembre 2011”. Peccato che tra queste manca l’eccidio delle “Foibe” a danno di Italiani dell’Istria, del Quarnaro e della Dalmazia, uccisi dai comunisti del maresciallo Tito dopo la fine della seconda guerra mondiale. Una tragedia che nel 2004 il governo italiano si decise –finalmente – a ricordare ufficialmente, il 10 gennaio, come “Giorno del ricordo.” Sarebbe un gesto di grande intelligenza, e riconoscimento per le vittime e per i famigliari, che anche la città di Pinerolo ricordasse ufficialmente tale giornata. Si potrebbe, magari, aggiungere una targa sul monumento “Alle vittime della violenza e dell’intolleranza religiosa e politica”. L’importante è che la città di Pinerolo, sensibile da sempre alla lotta contro le violenze, ricordi questa giornata. Il 10 gennaio scorso il presidente del Senato Grasso ha dichiarato: “Le foibe furono tra le pagine peggiori della nostra storia. Questa giornata è dedicata alla memoria di migliaia di italiani dell’Istria, del Quarnaro e della Dalmazia che, al termine del secondo conflitto mondiale, subirono indicibili violenze trovando, in molti, una morte atroce nelle foibe del Carso. Quanti riuscirono a sfuggire allo sterminio furono costretti all’esilio. La popolazione italiana di quella regione fu quasi cancellata e di quell’orrore non si è man- tenuto il doveroso ricordo per anni. Questa giornata è un momento fondamentale di espressione dell’identità nazionale. l’Italia non può e non vuole dimenticare” se vuole affrontare in maniera condivisa le barriere di odio e discriminazione. Non possiamo cancellare nulla; non le sofferenze inflitte alle minoranze negli anni del fascismo e della guerra, nè quelle inflitte a migliaia e migliaia di italiani. Il ricordo è un dovere, è un monito perchè si impedisca che l’ignoranza abbia la prevalenza e che tali orrori non avvengano mai più. E’ un dovere nei confronti dei sopravvissuti e nei confronti delle famiglie delle vittime. Ciascun Paese ha il dovere di coltivare le proprie memorie, di non cancellare le tracce delle sofferenze subite dal proprio popolo”. WWW.VOCEPINEROLESE.IT LA WEB TV DEL PINEROLESE FEBBRAIO 2014 Voce Pinerolese LA WEB TV NUMERO UNO DEL PINEROLESE 3 FEBBRAIO 2014 4 Voce Pinerolese LA WEB TV NUMERO UNO DEL PINEROLESE Pedofilia: «Dal Comitato ONU un’aggressione Movimento per la vita. alla libertà religiosa» Giornata per la vita S O Festa della vita organizzata dall’ufficio famiglia della diocesi di Torino PIERGIACOMO ODERDA ltre cento persone hanno affollato la palestra/teatro della Casa Sacro Cuore di V. Pianezza 110 per la Festa della vita organizzata dall’ufficio famiglia della diocesi di Torino, in occasione della 36^ giornata nazionale. In scena, lo spettacolo “La cicala e la formica”, creazione del gruppo Imiut (“Un mondo in un teatro”), con all’attivo già una “performance” durante la settimana sociale del settembre scorso di fronte alle casette predisposte dagli uffici diocesani. I bimbi hanno partecipato attivamente al dipanarsi della storia fra sketch spassosi, e la chitarra di Matteo, la cicala che rallegra il lavoro delle formiche. Si parla di amicizia, di speranza, Irene spiega che l’associazione si pone tra gli scopi una trasmissione di valori attenta alle diverse età, con lo sguardo rivolto verso un progetto di solidarietà in Burkina Faso. Tra gli attori anche un bimbo, Stefano e, non meno importante, un folto stuolo di genitori che assistono e trasportano la giovane compagnia in giro per la provincia di Torino (www. imiut.it). Dopo un’allegra merenda, alcune associazioni che si occupano di famiglia e vita hanno allestito degli stand rallegrati dalle primule del Movimento per la vita e si è dato corso ad uno scambio di iniziative, di progetti per rinsaldare collegamenti e collaborazioni, utili per essere maggiormente incisivi nel territorio cittadino. L’idea di una festa per la vita è già realizzata in alcune diocesi italiane, in particolare l’esperienza di Napoli vede partecipare attivamente associazioni diverse che collaborano nel preparare una manifestazione che percorre le vie del centro cittadino. Valter Boero, presidente del Movimento per la Vita a Torino, ha descritto brevemente i fini dei sei centri di aiuto alla vita, invitando tutte le famiglie a portare a casa una primula, segno di un impegno di promozione alla vita. L’associazione “Il mandorlo” ha presentato il suo lavoro con le mamme e i gruppi familiari che si sono imbattuti nelle sofferenze del post aborto. Il Punto famiglia ha evidenziato i suoi percorsi formativi. L’équipe Notre Dame ha raccontato il modo di organizzarsi tra gruppi famiglia. Il Forum per le associazioni familiari sta progettando un’iniziativa di festa per le famiglie. L’associazione “Radici e ali” promuove interessanti iniziative nella fascia “zero sei” all’interno del “Centro per le famiglie e l’Infanzia” presso la parrocchia Beato Frassati. Il Rinnovamento nello Spirito ha promosso una giornata di formazione nel saluzzese. Era presente anche l’associazione “Hermandad señor de Luren”, un gruppo di famiglie peruviane in rapporto con la parrocchia di Lucento alla ricerca di momenti di formazio- Un momento dello spettacolo ne in ambito familiare. Infine, l’associazione “Le stelle”, impegnata nella promozione del protagonismo giovanile, e l’associazione “Di famiglia”, che sta ha allestito in questi mesi un percorso di formazione in collaborazione con l’Università Sacro Cuore di Milano per gli operatori di pastorale familiare, hanno egregiamente svolto il ruolo di padroni di casa. Lo spirito della giornata va cercato nel Messaggio del Consiglio Episcopale Permanente, “Generare futuro”, in cui si riprendono le parole di Papa Francesco a Rio de Janeiro, in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù. “Che ne sarà di noi se non ci prendiamo cura dei nostri occhi?”. I figli sono la pupilla dei nostri occhi, ogni figlio è volto del “Signore che ama la vita” (Sap 11,6). Una delle preoccupazioni principali del Papa è la promozione della “cultura dell’incontro”, unire la speranza dei giovani con la saggezza degli anziani. All’inizio del suo ministero, Papa Francesco si raccomandava: “Un popolo che non si prende cura degli anziani e dei bambini e dei giovani non ha futuro perché maltratta la memoria e la promessa”. E ancora esortava al custodire, “l’aver cura l’uno dell’altro nella famiglia, i coniugi si custodiscono reciprocamente, poi come genitori si prendono cura dei figli e con il tempo anche i figli diventano custodi dei genitori”. Gli fa eco il card. Bagnasco nella recente prolusione al Consiglio Episcopale Permanente (sessione invernale, da Avvenire, 28 gennaio 2013): “Se Dio c’entra con la vita di ciascuno, allora ognuno c’entra con la vita degli altri” e questo capovolge i rapporti, il modo di guardare, di stare insieme. Nel messaggio per la giornata per la vita, si riafferma come la società tutta sia chiamata a decidere quale cultura intenda promuovere a cominciare da quella palestra decisiva per le nuove generazioni che è la scuola. La festa per la vita della diocesi di Torino è partita proprio da una palestra, da una scuola e volge il suo pensiero a quell’evento pubblico che ci sarà a Roma il 10 maggio nello spirito delle parole del card. Bagnasco. “Dopo la famiglia, dove il papà e la mamma sono i naturali e irrinunciabili maestri, è un grande spazio di istruzione e educazione. Compito affascinante, quello di insegnare ed educare nel contempo”. La giornata per la vita si va a inserire in quella tematica del segreto di Nazareth, in quell’alveo familiare dove “il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui”. Voce Pinerolese EDITRICE WEB & MAIL www.vocepinerolese.it [email protected] [email protected] GRAFICA Edizioni Libere Piazza S. Donato, 30 10064 - Pinerolo - TO DIRETTORE RESPONSABILE Dario Mongiello REDAZIONE Piazza S. Donato, 30 10064 - Pinerolo - TO Tel. 333/3442601 [email protected] www.marcoriccardi.it STAMPA Sarnnub srl - 10148 - Torino, via De Gubernatis 21/a-b REGISTRAZIONE Registrato presso il tribunale di Pinerolo il 31/01/2006 n°3 ul rapporto contro la Santa Sede del Comitato per i Diritti del Fanciullo delle Nazioni Unite interviene il sociologo torinese Massimo Introvigne, coordinatore dell’Osservatorio della Libertà Religiosa e autore del volume appena uscito «Pedofilia. Una battaglia che la Chiesa sta vincendo» (Sugarco). Dopo avere ricordato che la Convenzione ONU di cui è emanazione il Comitato non è mai stata ratificata dagli Stati Uniti, proprio per timore di eccessive ingerenze negli affari interni degli Stati firmatari, e che dei diciotto membri del Comitato uno è stato designato dal governo della Siria e un altro da quello dell’Arabia Saudita, non proprio noti come esempi di tutela dei diritti umani, Introvigne fa notare che la personalità più in vista, influente e nota del Comitato è la peruviana Susana Villarán, sindaco di Lima e cattolica «adulta» in perenne polemica con i vescovi del suo Paese a motivo del suo sfrenato attivismo a favore del «matrimonio» omosessuale, dell’ideologia di genere e dell’aborto. «Intendiamoci – precisa Introvigne – quello della pedofilia nel clero cattolico, come c’insegnano Benedetto XVI e Papa Francesco è un dramma reale, non inventato, che non va nascosto e di cui vanno indagate le cause. Tuttavia il rapporto riprende statistiche esagerate e accuse indiscriminate. Loda alcune misure introdotte dalla Santa Sede nel 2013, ma di- mentica tutte quelle precedenti, in un maldestro tentativo di contrapporre il Vaticano di Papa Francesco a quello di Benedetto XVI. Soprattutto, si dimentica di dire che queste misure hanno funzionato, e possono costituire anzi un modello per altre istituzioni che hanno gli stessi problemi di pedofilia e che sono assai meno vigorose della Santa Sede nel contrastarli». La pedofilia poi, secondo il sociologo, è utilizzata come punto di partenza per una «assurda entrata a gamba tesa» nel campo della dottrina cattolica, con una pretesa di «dettare addirittura alla Chiesa come vada interpretata la Sacra Scrittura». “Il rapporto chiede – nota Introvigne – il ripudio dei documenti del Magistero in tema di omosessualità, la rinuncia della Chiesa a parlare di «complementarietà» del ruolo maschile e femminile, il che implica che i due ruoli siano diversi, una modifica «ur- gente» della dottrina cattolica sull’aborto, precisando – così si legge nel documento – «le circostanze in cui l’aborto è permesso», e un insegnamento e una pratica volta a «garantire agli e alle adolescenti l’accesso alla contraccezione». «La Chiesa – ripete Introvigne – ha più volte riconosciuto le responsabilità di un certo numero di preti e vescovi nel vergognoso dramma della pedofilia, e ha preso misure drastiche che si stanno rivelando efficaci. Questo documento tuttavia è la prova di come la tragedia dei preti pedofili sia usata come pretesto e come clava per aggredire la Chiesa Cattolica e ingiungerle “con urgenza” di cambiare la sua dottrina in materia di omosessualità, aborto e contraccezione, affidando a commissioni di esperti “politicamente corretti” perfino l’interpretazione della Sacra Scrittura. E questa è un’intollerabile violazione della libertà religiosa». FEBBRAIO 2014 Voce Pinerolese LA WEB TV NUMERO UNO DEL PINEROLESE 5 Notizie da Pinerolo Oggetti consegnati ma “Pericolo” SADEM: porte aperte durante la marcia non restituiti o pagati Arca dell’Usato dove sei? Non invitata all’ incontro olimpico 8 anni dopo Torino 2006 Sul bus Pinerolo-Torino e su quello degli studenti... Pinerolo non conta nulla Assessore Turismo: chi? video su www.vocepinerolese.it video su www.vocepinerolese.it Luigi Bontempo con la ricevuta de “L’Arca dell’Usato” I n via Giustetto a Pinerolo (Abbadia Alpina) da tempo ha chiuso i battenti un’attività commerciale “Arca dell’Usato”. La gente portava oggetti vari in conto vendita. Tutto bene, tutto regolare. Peccato che da tempo l’attività ha chiuso, ma quel che è peggio è che sono spariti anche gli oggetti lasciati all’Arca dell’Usato. “Abbiamo provato a cercare il titolare in tutti i modi ma niente da fare –sbotta Luigi Bontempo- .Non è possibile una cosa del genere. Si è tenuta la mia roba. Me la deve restituire o mi da i soldi che mi spettano. Come me sono in tanti a lamentarsi. Se non ricevo risposta a breve lo denuncio.” Per chi lo volesse può segnalare la propria situazione a [email protected] Nella foto una pappata con alcuni sindaci (ma non tutti) delle Olimpiadi del 2006 Nel riquadro la porta semi aperta (prima della definitiva rottura) dell’11 febbraio e la porta completamente aperta a dicembre sui bus della Sadem R accontiamo due episodi accaduti a Pinerolo e che riguardano le porte dei Bus “Sadem” che, durante il viaggio non si chiudono o, addirittura, rimangano aperte con grave rischio per gli utenti. L’ultimo caso è quello dell’11 febbraio scorso, la porta posteriore del bus della Sadem, in servizio nella tratta Pinerolo – Torino (via autostrada alle 7,55 circa) è rimasta aperta per tutto il viaggio. Il disagio (e il pericolo?) per i passeggeri è stato grande così come per il povero autista che, molto imbarazzato, ha provato in tutte le maniere di porre rimedio all’inconveniente. E, come nei classici film comici, non gli è rimasto altro da fare che chiedere aiuto ai passeggeri. “Mi è spiaciuto per l’autista – racconta il nostro testimone – che, poverino, non sapeva più come fare per risolvere il problema. Ha chiesto a un signore se poteva spingere la porta mentre l’autista azionava un bottone nella plancia del bus. Niente da fare. La porta non si è chiusa, anzi, all’altezza della rotonda, zona Carello in corso Unione Sovietica a Torino, la porta si è definitivamente rotta”. Come se non bastasse è emerso che alcune volte, quando fuori piove, anche all’interno dei bus Sadem, cadono gocce d’acqua. Sì, piove sui sedili. A dicembre (vedi video) la porta è stata, invece, completamente aperta durante la marcia. Segnalate a [email protected] eventuali, ennesime, “anomalie...” I n occasione di Racchettinvalle, alcuni Sindaci delle Olimpiadi si sono ritrovati sabato 8 febbraio a Sestriere per ricordare i Giochi Olimpici di Torino 2006. Promotore dell’incontro il Presidente di Turin Marathon, Luigi Chiabrera, che ha invitato il Sindaco di Torino, Piero Fassino, il Sindaco di Sestriere, Valter Marin, il Sindaco di Cesana, Lorenzo Colomb, il Sindaco di Claviere, Franco Capra, il Sindaco di Pragelato, Gianni Arolfo, il Presidente di Vialattea, Giovanni Brasso, e Danilo Bessone in rappresentanza di Turismo Torino e Provincia. È stata un’occasione per celebrare un evento che ha portato Torino e le Montagne Olimpiche al centro del mondo e che ancora oggi riecheggia nella mente del grande pubblico degli sport invernali. Tra ricordi olimpici e considerazioni sul futuro chissà che questa sinergia tra Torino e le sue Montagne Olimpiche non riservi in futuro qualche altra piacevole sorpresa sempre in chiave turistico-sportiva. Nella fotouna pappata con alcuni sindaci (ma non tutti) delle Olimpiadi del 2006 Il caso dell’assessore al turismo Negro. Utile solo per il sindaco Non ci dobbiamo stupire dell’assenza del comune di Pinerolo all’incontro olimpico otto anni dopo le Olimpiadi del 2006 che si è svolto a Sestriere. Non è stato invito il sindaco, la città di Pinerolo ma, povero Buttiero, lui non ha responsabilità. Piuttosto, il grande assente, è l’assessore al Turismo di Pinerolo Negro che, politicamente parlando, è inutile e dove tocca fa danno. Vedi, come esempio, il fallimento del panettone in vetrina. Eppure il sindaco se lo tiene stretto, non per le sue capacità, dubitiamo noi, bensì perchè gli fa comodo in giunta. Insomma un “servitore muto” pronto ad alzare la manina a favore del sindaco. Che pena questa situazione. Il sindaco Buttiero farebbe bene a cambiare assessore, così, forse, un invito in più arriverebbe. Dario Mongiello [email protected] FEBBRAIO 2014 6 Voce Pinerolese LA WEB TV NUMERO UNO DEL PINEROLESE Dopo la denuncia di Voce Pinerolese: Cittadini arrabbiati assaltano l’ufficio Tributi Pasticcio TARES: “restituiremo i soldi” Segue da pag. 1 video su www.vocepinerolese.it Che pasticcio la TARES a Pinerolo Cittadini infuriati. C’è qualcuno al timone? Nelle cartelle errori dovuti a problemi durante il processo di migrazione dei dati dei cittadini video su www.vocepinerolese.it MASSIMILIANO PUCA Consigliere Comunale L e linee erano così roventi che per ben due giorni, il 12 e 13 febbraio, il comune è rimasto isolato e sono dovuti intervenire i tecnici per ripristinare le comunicazioni. Tuttavia, non è per augurare buon San Valentino al sindaco che i cittadini di Pinerolo hanno intasato le linee comunali ma per domandare come muoversi, per evitare di incorrere in sanzioni o per riavere indietro i soldi indebitamente versati. Già perché dopo i ritardi nell’invio della cartelle della Tassa sui rifiuti, con la conseguente “fretta” di pagare entro il 14 febbraio, si è scoperto che le cartelle Tares erano pure sbagliate. Praticamente, nel programma utilizzato dal comune – questa è la tesi difensiva di sindaco e compagni - le pertinenze sono riconosciute come abitazione principale. Dunque gli importi da versare sono sbagliati e in eccesso. Accortisi dell’errore, sollevato proprio dalle colonne di Voce Pinerolese, dal comune sono corsi, si fa per dire, ai ripari. Il termine per il pagamento è slit- tato al 28 febbraio. Questo anche per dar modo a chi non ha ancora ricevuto il bollettino di pagamento di richiederne uno nuovo. Il Comune raccomanda inoltre di segnalare eventuali incongruenze riscontrate, per avere uno sgravio dalla cartella del prossimo anno. Insomma, ancora una volta i tratti distintivi dell’amministrazione cittadina sono fretta, superficialità e approssimazione e a pagare il conto sono, come al solito, i cittadini, molti dei quali si domandano: in questa barca che naviga a vista, c’è davvero qualcuno al timone? Lettera aperta di un commerciante Aumenti “sbagliati” con la Tares, tasse, imposte, burocrazia e Pinerolo muore SIMONE SINDONI I l pasticcio riguardante le cartelle Tares ha scatenato non poca rabbia e confusione tra i cittadini, che hanno preso d’assalto l’ufficio Tributi a partire dal 12 febbraio, dopo la nostra segnalazione di alcuni errori nei calcoli dell’imposta. Abbiamo cercato di fare luce sulla situazione, intervistando il dottor Roberto Salvaia, dirigente dell’ufficio Tributi del Comune di Pinerolo. La scadenza per il pagamento della prima rata – ha detto Salvaia - è stata prorogata fino al 14 febbraio e verrà ulteriormente prorogata, poiché il ritardo non è imputabile al cittadino, che non potrà essere sanzionato. Nemmeno riguardo i 30 centesimi a metro quadro richiesti dallo Stato ci saranno sanzioni, poiché non sono autoliquidabili e deve essere il Comune ad inviare i modelli F24. Perché questo ritardo nell’invio delle cartelle? Abbiamo dovuto trasferire i dati da un vecchio programma gestionale che non poteva gestire la Tares ad uno nuovo che fosse in grado di gestirla; in questo processo, non effettuato dall’amministrazione, ma da due aziende esterne, ci sono stati dei problemi che hanno comportato l’arrivo del gestionale in Comune a dicembre. I cittadini lamentano anche un forte aumento rispetto alla vecchia Tarsu. Sì, questi aumenti sono dovuti ad un nuovo decreto che ha costretto il comune a rivedere i calcoli effet- tuati sul bilancio di previsione; abbiamo cercato comunque di modulare le tariffe in modo da limitare al massimo gli aumenti. E riguardo la quota variabile applicata alle pertinenze? Questo è uno degli errori scaturiti dal trasferimento dei dati da un programma all’altro. È ovvio che se sono state calcolate nella tassa anche pertinenze catastate separatamente, penso al classico garage, la quota variabile non dovrà essere pagata. In alcune cartelle però questo conteggio risulta. In tal caso il cittadino deve presentarsi in Comune e l’errore verrà sistemato. E chi ha già pagato? Chi ha già pagato può fare richiesta per ottenere un rimborso o uno sgravo dalla cartella del prossimo anno. Quindi i soldi non andranno persi? Assolutamente no, ci mancherebbe. L’importante è che gli errori vengano segnalati, anche solo con una mail all’ufficio tributi. Importante è anche seguire il sito del Comune. Quindi questi disagi non sono imputabili all’amministrazione. No, no. E a chi? Il Comune ora dovrà svolgere degli accertamenti per capire se fossero errori evitabili o meno. Posso dire che sono senza dubbio legati alla migrazione dei dati. I soldi non andranno persi, quindi, l’importante è controllare le cartelle e segnalare eventuali incongruenze; ci permettiamo però di auspicare un rimborso, piuttosto che uno sgravo dalla cartella futura, poiché anche cifre minime, in questo momento, fanno la differenza. TARES, prima rata: si può pagare fino al 28 febbraio Dopo il caso delle cartelle pazze TARES che Voce Pinerolese ha subito e per primo denunciato su www.vocepinerolese.it (vedi i nostri vari servizi anche video) il comune di Pinerolo ha preso ulteriori provvedimenti: ha nuovamente posticipato il pagamento della Tares. Questo il comunicato stampa del comune di Pinerolo. “E’ stato fissato al 28 febbraio 2014 il termine per il pagamento della prima rata a saldo della Tares 2013. Una scelta voluta per permettere ai cittadini di avere ancora diversi giorni di tempo per regolarizzare la propria posizione e per potersi rivolgere all’Ufficio Tributi, che in caso di dubbi, è a disposizione per qualsiasi chiarimento. Si sottolinea che, ovviamente, non saranno applicate sanzioni né richiesti interessi ai contribuenti per i versamenti effettuati entro il 28 febbraio 2014”. video su www.vocepinerolese.it A lla cortese attenzione del dott. Roberto Salvaia. Vorrei iniziare sperando che questo mio intervento possa essere di esempio per tutti i cittadini ed in particolar modo di tutti gli imprenditori piccoli o grandi che siano, comunque a tutti coloro che con il rischio di impresa hanno a che fare. I commercianti ed i cittadini in generale nel Pinerolese e non solo si sono trovati la famosa e tanto odiata Tares che tra sigle e siglette non si capisce a chi veramente andranno questi compensi, tutto questo con degli aumenti che, come tutti penseranno e penso anche io, non giustificano i servizi, sempre carenti e non all’altezza della situazione.Ora io mi chiedo, visto e considerato che le imprese nel pinerolese stanno soffrendo già di suo un abbandono da parte degli amministratori locali, partendo anche dal piano urbanistico, la difficoltà dei parcheggi per giunta quasi tutti a pagamento, la zona a limitazione del traffico nel centro storico, ad aggiungere a tutto questo il comune e i responsabili di questo scempio cosa fanno ? Pensano di dare ossigeno ad un malato? Nooo anzi gli infieriscono nuove tasse con la speranza di far definitivamente morire il territorio, partendo dal tribunale, dalla camera di commercio, dal Nizza Cavalleria, molte strutture sono state cancellate ed ora cercano di cancellare anche i piccoli che potevano rendere Pinerolo una bella cittadina ai piedi di due valli. Io sono indignato ma come molti di voi ancora stupito che questa gente che occupa un posto pubblico non pensi veramente che il rischio di impresa e un pensiero lacerante che tutte le notti di mantiene sveglio, di giorno le studi tutte per credere che non siano finiti i sogni, ma ci siano ancora concrete speranze. Certo chi occupa un posto pubblico queste problematiche non le vive ma si eroga il diritto di giudicare i forconi che hanno creato dei disagi a dei poveri impiegati gente che ha sbagliato il modo di manifestare ma che nella rabbia trova tutti d’accordo, tutti condividono la stessa rabbia, bene in Italia siamo in 60 milioni di abitanti, non sarà giusto il termine forcone e forse è troppo semplicistico e banale ma sicuramente ora come stanno le cose siamo 60 milioni di arrabbiati che ne hanno le scatole piene di gente che nelle amministrazioni fanno si e no 6 ore di lavoro decretando il nostro futuro con degli aumenti ingiustificati deprimendo sempre di più una cittadina che poco tempo fa era un fiore all’occhiello della periferia di una città come Torino che un tempo aveva anche il vanto di essere capitale. In definitiva i responsabili di questi aumenti per poter essere degli amministratori amati e stimati dai suoi cittadini, dovrebbero mettersi una mano sulla coscienza, se ce l’hanno, e rivedere queste assurde cartelle esattoriali, rivedere i coefficienti, ricalcolare i compensi se non vogliono vedere morire definitivamente il territorio. Oltretutto avranno questi fantomatici amministratori una vita sociale, andranno a comprare il giornale, si prenderanno un caffè in un bar, andranno a comprare della frutta o della verdura da un fruttivendolo, (peccato che non sempre si da un volto a questa gente) come potranno guardare in faccia un lavoratore che rischia ogni giorno il suo capitale quando sanno di averlo prosciugato togliendoli anche il rispetto di se stesso...? Fatevi questa domanda e datevi una risposta, e non serve avere l’appellativo Dott. davanti ad un cognome per trovare delle soluzioni, i grandi risultati si ottengono anche guardando dentro al nostro cuore... e cercare una pietà che ormai è scomparsa. Con la speranza di trovare dei riscontri per tutti le auguro un lieto lavoro. R.P. 014 2003-2 voi c i on 11 ann FEBBRAIO 2014 Voce Pinerolese LA WEB TV NUMERO UNO DEL PINEROLESE Tribunale di Pinerolo: la vergogna continua Segue da pag. 1 video/intervista su www.vocepinerolese.it Al macero i libri 7 Intervista esclusiva: anche nel pinerolese vivono i pentiti di mafia video su www.vocepinerolese.it Da killer della camorra al pentimento, anche con Dio DARIO MONGIELLO [email protected] Avvocato Gregorio Colonna DARIO MONGIELLO [email protected] A lla vergogna non c’è limite ma la vicenda che denuciamo è orribile. “I libri della biblioteca, presenti nel tribunale di Pinero- lo, sono finiti al macero”. Questa è quanto afferma al nostro giornale l’avvocato, del foro di Pinerolo (per quanto ancora foro di Pinerolo...?), Gregorio Colonna. Una vicenda che ci lascia stupefatti e ancora una volta dimostra la scarsa sensibi- lità sulla vicenda della chiusura del tribunale di Pinerolo. L’on. Vietti, a Ivrea, avrebbe già messo a disposizione un palazzo per raccogliere i libri del “suo” tribunale eporediese. Nel video intervista su www.vocepinerolese. it il racconto della vicenda. A bbiamo incontrato Michele (nome di copertura) un uomo che è stato anche un killer della camorra. Ha ucciso delle persone, ha venduto morte spacciando droga, ha commesso molti reati, rapine, estorsioni ecc. Ha vissuto, a Napoli, per quasi trent’anni, da camorrista: era un “pezzo grosso”, il boss della malavita napoletana. Nel suo “ambiente” era riverito, temuto. Poi, un giorno, è stato vittima di un agguato: gli hanno sparato. La camorra, la mafia, non perdona. Era con suo figlio. Da quel giorno ha cominciato a pensare alla vita che faceva e al dolore che recava. Si è pentito, si è avvicinato a Dio. Ha chiesto perdono. Oggi è un collaboratore di giustizia. Vive sotto copertura e cambia spesso città. Anche nel pinerolese, spesso, vengono trasferiti collaboratori di giustizia, sotto protezione e con nuove identità. Una realtà come tante altre presenti in molte città d’Italia. Su www.vocepinerolese.it il video intervista a Michele che racconta la sua storia. www.vocepinerolese.it la web tv numero uno del pinerolese le ultime notizie in tempo reale! Hai qualcosa da vendere comprare? 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Il segretario generale dell’ONU ha dichiarato: “Noi tutti dobbiamo alzare la voce contro gli attacchi a lesbiche, gay, bisessuali, transgender e gli androgeni. No Il triangolo rosso simbolo di “Sign Of Love” ad arresti e discriminazioni”. Ebbene l’Istituto scolastico “Ignazio Porro” di Pinerolo, da sempre attento a sensibilizzare i giovani contro le varie forme di discriminazione, ha voluto anche quest’anno sensibilizzare gli studenti su questa tematica. EDITRICE Edizioni Libere Piazza S. Donato, 30 10064 - Pinerolo - TO MAZZA MULTISERVIZI s.a.s. [email protected] [email protected] stato reso noto il 29 gennaio 2014 il rapporto Italia 2014 dell’Eurispes. Per quanto riguarda la caccia, il numero di contrari raggiunge livelli elevati, il 74,3%, rispetto a quanti invece si dichiarano favorevoli, il 24,4%, meno di un italiano su 4. Da gennaio scorso, anche nel pinerolese è attiva una sezione della LAC: Lega Abolizione della Caccia. La competenza specifica dell’ associazione ambientalista, già presente sul territorio con un nucleo di guardie giurate a tutela della corretta attività venatoria, è quella di richiamare l’attenzione della cittadinanza sulla caccia, attività demandata all’autogoverno delle associazioni venatorie. Informare e rendere partecipe l’opinione pubblica nel merito delle questioni, senza moralismo o pregiudizi, è uno degli obiettivi della sezione pinerolese che si occupa anche di sostenere e promuovere campagne di sensibilizzazione su varie tematiche animaliste ed ambientaliste con tavoli informativi e interventi didattici. L’attività venatoria, è spesso vista come necessaria gestione della fauna, ponendosi ovviamente in conflitto con l’interesse ludico degli appassionati. Un esempio concreto è la caccia alla fauna autoctona, o tipica fauna alpina, che in un contesto di allarmante decrescita delle popolazioni, consente ancora un calendario venatorio alle specie fagiano di monte, coturnice, pernice bianca e lepre variabile.Tali prelievi, basati su piani numerici predisposti dai CA interessati, ovvero dai cacciatori stessi, non sono più sostenibili funzionalmente alla conservazione delle specie, sottraendo un patrimonio ambientale alle generazioni future. Un esempio di estinzione a causa dell’enorme impatto che l’attività venatoria ha avuto su una specie è quello della starna, già fortemente ridotta numericamente per la distruzione dell’habitat e le massicce immissioni a scopo venatorio con soggetti di altra provenienza effettuate a partire dagli anni ’60, che hanno alterato il patrimonio genetico delle popolazioni italiane. Perciò si deve avere coscienza dei problemi e dei “danni collaterali” che la pratica venatoria comporta: il più emblematico sono le centinaia di morti ammazzati per incidenti tra cacciatori e di gente comune, anche bambini, che nulla avevano a che fare con la predetta attività. E si plaude ancora per la caccia agli animali cosidetti “nocivi” invece di recuperare quegli equilibri il più possibile naturali in cui le specie possano convivere, evitando tra l’altro immissioni di selvaggina di ripopolamento, causa degli squilibri stessi. Per chi fosse interessato alle attività della sezione, ci saranno giornate “sul campo”, come ad es. la piantumazione di una siepe silvestre nella fattoria didattica di un socio attivista: Farm Serenity Cow, che produce frutta e verdura biologica, previste domenica 9 e 16 aprile. Chi vuole contattare la sezione per iscriversi all’associazione, o per altri motivi es. denunce di maltrattamento animali, bracconaggio etc, contattare la referente per la sezione pinerolese della Lac, Barbara cell 3298558446 mail [email protected] di Mazza Giuseppe & C. Via Nazionale, 87 - 10060 PORTE (TO) Tel. e fax 0121/58.019 - [email protected] Orario uffici: dal lunedì al venerdì dalle ore 8:00 alle ore 14:00 , aturale A’!!! NOVIT evitazione n pietra. i ane a l macinata a p i d e v a io in tutti i g fatto con far e pan PANIFICIO VIGLIETTI dal 1946 il pane a Cantalupa il pane tutti i giorni come una volta con lievito naturale. Aperto anche la domenica mattina. Via Tre Denti, 19 Cantalupa (TO) - 348.8951910 FEBBRAIO 2014 Voce Pinerolese LA WEB TV NUMERO UNO DEL PINEROLESE ...lettere al Direttore... potete scrivere a: [email protected] Vergogna far trasferire il Nizza Cavalleria E gr. Direttore, navigando su internet, per trovare notizie e foto del periodo della mia gioventù, ho cercato anche fatti relativi a quando facevo il militare. Ho trascorso quasi un anno tra il 1969 e 1970 a Pinerolo, al “Nizza”. Ricordo che il comandante era il colonnello Rica e aiutante maggiore capitano Conti (che, purtroppo, mi dicono sia deceduto). Sono sobbalzato dalla sedia rimanendo per un attimo basito. Mi creda ho iniziato ad imprecare per quello che ho letto sul suo giornale sul web relativo alla chiusura del “Nizza” a Pinerolo e, le mie invettive erano rivolte me lo lasci dire a quel (omissis...) che ha voluto tutto questo. Credo di aver trascorso uno dei periodi più belli della mia vita a Pinerolo nonostante la comprensibile ristrettezza economica del militare ma ero giovane e ripeto ho un buon ricordo della città, di Lombardore e Sangano, etc. Insomma in questo Paese quando una cosa è bella, funziona cosa succede? Che la distruggono. Costi troppo altri / dicono loro distruggendo La caserma dei carabinieri di Pinerolo secoli di storia? Ma costi alti di che? I costi alti sono lo stipendio da generale che ha deciso il trasferimento e, forse, della sua invidia come alpino nei confronti del “Nizza cavalleria”. Ma le forze politiche della città di Pinerolo, Sindaco in testa, non si è e non si sono opposti o hanno lasciato solo Lei a difendere il Nizza? Mi creda, avevo intenzioni per questa estate -se la salute mi assiste- di fare un viaggio a Pinerolo, nei luoghi dei quali non smetto mai di decantare e che mi hanno visto giovane Dragone. Dopo Il Generale Angelo Distaso già comandante di “Nizza Cavalleria” e già Presidente dell’Associazione dal 1993, è stato riconfermato “all’unanimità” e per acclamazione nella carica di Presidente. Completano il direttivo: Vice Presidente 1° Mar. Cav. Uff. Armando Colella; Consigliere e Segretario Avv. Cav. Uff. Giancarlo Canale; Consigliere Porta Stendardo Mar. Magg. Cav. Francesco Princi, Consigliere Cassiere 1° Mar. Alfredo Taibi; Consigliere Dr. Andrea Baldoni; Consigliere 1° Mar. lgt. Antonino Benenati; Consigliere 1° Mar. lgt. Ludovico Izzo; Consigliere Mar. ca. Cav. Falcone Valentino, Consigliere Mar. Aiut. Giuseppe Bianco; Consigliere Mar. Magg. Angelo Masciotta. Fra i tanti obiettivi da perseguire è stata messa in evidenza la necessità di ricoprire lo spazio lasciato dal trasferimento di “Nizza” con le sue tradizioni e il suo passato, di recuperare quel prezioso patrimonio lasciatoci dalla Scuola di Cavalleria di incidere per riconfermare alla Città di Pinerolo il titolo di “Città della Cavalleria”. Alla Assemblea ha voluto porgerci il Suo importante Augurio il primo cittadino della Città Eugenio Buttiero. questa notizia, purtroppo letta solo oggi, mi rattrista molto e non so cosa farò. Ma è possibile che neanche l’ANAC sia intervenuta in difesa del Nizza? Ma quando mai non si difende una istituzione simile? Era il fiore all’occhiello. Fate attenzione al Museo dell’Arma di Cavalleria perchè temo anche quello sparirà da Pinerolo. Se dovessi fare un salto a Pinerolo cercherò di incontrarla per offrirle almeno un caffè consolandoci a vicenda. La saluto cordialmente Piero Canu. Sardegna E gr. direttore, voglio esprimerle la mia totale condivisione del suo articolo “Non voglio fare il carabiniere. Però...”pubblicato nel numero scorso nel suo giornale. Molte delle importanti questioni da Lei sollevate interessano non solo i veri e propri “talloni d’Achille” di questa nostra “povera” nazione, come la giustizia, la sicurezza dei cittadini, ma toccano anche la dignità di svolgere il mestiere del Carabiniere nel territorio pinerolese. Non si può più consentire che la dignità dei Carabinieri, il loro alto senso dello Stato, lo spirito di abnegazione e di sacrificio, a disinteressato vantaggio per tutta la comunità, venga da “imbelli” locali calpestata, cosa che avviene già dal semplice “sguardo” che può essere rivolto a quella “specie” di abominevole luogo (caserma) nel quale sono fatti dimorare, i Nostri Carabinieri!, che vergogna! Mi piacerebbe che, dall’alto della sua forza propositiva e il seguito che ha il suo giornale, ella possa inviare questa sua testimonianza pubblicata agli alti vertici dell’Arma a Roma. Chissà che qualcosa ella potrà riuscire realmente a muovere! Cordiali Saluti. Felice A. Fiaccolata silenziosa in memoria delle vittime della crisi Associazione Nazionale Arma di Cavalleria “Sezione Nizza Cavalleria - Cap. Marchese Gaspare Bolla” Angelo Distaso nominato presidente 9 Movimento 9 dicembre, il leader Calvani a Pinerolo “La fiaccolata ha sfilato per le vie della città, in ricordo di coloro che si sono suicidati per motivazioni legati alla crisi. Alla fine, il leader nazionale Danilo Calvani è intervenuto in piazza Facta. SIMONE SINDONI N uova manifestazione del movimento 9 dicembre, martedì 4 febbraio a Pinerolo. La Fiaccolata Silenziosa in ricordo delle vittime della crisi è fotogallery su www.vocepinerolese.it Nelle foto Danilo Calvani parla dal palco allestito in piazza Facta e alcuni partecipanti alla manifestazione partita da piazza San Lazzaro alle 18 e, dopo aver sfilato per le vie del centro, è giunta in piazza Facta per un comizio. E’ intervenuto Danilo Calvani, coordinatore a livello nazionale del movimento: “Quella che è iniziata” ha detto dal palco “è una rivoluzione etico-culturale! Dobbiamo difendere la Costituzione. Politici, volete andarvene? Il nostro Paese si merita di più, chi ci governa deve essere migliore di noi. Rivogliamo le nostre sovranità sancite dalla Costituzione. Uccidono (i politici n.d.a.) noi e le nostre famiglie! Reagire è un dovere, anche le forze dell’ordine devono reagire.” FEBBRAIO 2014 10 Voce Pinerolese LA WEB TV NUMERO UNO DEL PINEROLESE Notizie dai Paesi Motori già caldi: Cominciamo con “L’unione Civica” Appaltati i lavori. Tra breve inizieranno i lavori Cavour: prossime elezioni amministrative Il municipio di Cavour DARIO POGGIO I ntervista all’avvocato Giancarlo Perassi La prima squadra a rompere gli indugi ed a scoprire le proprie carte incontrando i cittadini pubblicamente è stata l’Unione Civica guidata, come già nelle precedenti elezioni, dall’avv. Giancarlo Perassi. Infatti, venerdì 24 gennaio alle 20,30, nella sala della bocciofila, sono state trattate le tematiche relative ai “ Problemi concreti del paese e la sua amministrazione “ con la successiva dichiarazione dei principali obiettivi dell’Unione Civica per le prossime elezioni (purtroppo non vi è stata ancora, smentendo le attese, la presentazione ufficiale dei componenti della nuova compagine elettorale). In estrema sintesi…, duro essere - Corresponsabile - di quanto si è fatto o non fatto; in pratica di non poter prendere alcuna iniziativa o decisione. Oggi chi rappresenta il 40% dei citAvv. Giancarlo Perassi tadini detiene, e polemico l’intervento con cui di fatto, il potere mentre chi rapPerassi (supportato da Franco presenta circa il 60% dei cittadiManarini) ha aperto la serata ni (Unione Civica e Cavour senelencando criticità, maggiori co- za voi ?) non conta praticamente sti e sprechi sui principali temi nulla, non ha alcuna voce in cada lui contestati all’attuale mag- pitolo!”. “Non sono qui per vingioranza (Scuola materna, Pisci- cere le elezioni” ha continuato na a... costo zero ma con nuova Perassi “ ma vorrei che questo richiesta di finanziamento di paese fosse amministrato bene e 660.000 euro, Lavori pubblici, vorrei poter dire la mia in una Riqualificazione centro storico, amministrazione che operasse Ospedale, Farmacia, Pista cicla- nell’interesse del paese …non bile… dal costo di 330.000 euro, altro “ ed ha proseguito “ se poi IMU prima casa al 5% (solo la nostra lista fosse premiata e Cavour e Bibiana tra i comuni vincessimo le prossime elezioni del circondario) e mini IMU non mi tirerei certamente indiecon soglia di non pagamento a tro… ma, non è questo, credete5 euro contro i normali 12, ad- mi, l’obiettivo; vorrei invece da dizionale comunale IRPEF allo parte di tutti i cittadini cavouresi 0,70 % per tutti…). La discus- una presa di coscienza di cosa è sione è poi proseguita sostenen- l’Amministrazione e di cosa si do: “L’impossibilità per chi è può effettivamente chiedere e all’opposizione, stante l’attuale pretendere dagli Amministratori sciagurata legge elettorale, di . Comunque, in concreto, pur con la situazione in essere di una Opposizione che non conta nulla, siamo riusciti a portare nelle tasche del comune, nel solo corso del 2013, ben 1.050.000 euro semplicemente sbloccando due convenzioni che dormivano in un cassetto! Ossia quella per l’esecuzione della fognatura di Castellazzo e quella con la Graniti San Giovanni per l’asfaltatura di via antica di Pinerolo”. Si è poi passato a discutere gli “Obiettivi” che l’Unione Civica si impegna a realizzare, in caso di vittoria; sull’argomento Perassi ha indicato prioritariamente “ La ristrutturazione dell’Ospedale (2/3 anni di lavoro per le imprese cavouresi…), la riqualificazione, pulitura e manutenzione della Rocca… per farla diventare una vera attrattiva per tutti…, una efficace viabilità, una nuova Scuola Materna e la messa a norma delle Elementari e Medie, ma sopratutto …” in primis” l’Agricoltura e la tutela dell’Ambiente con il disalveo del Pellice, la revoca del piano cave, il regolamento per la gestione del Bedale e delle acque. E, vi assicuro che, realizzeremo queste cose con un metodo nuovo ed innovativo che coinvolgerà i cittadini nelle scelte e nelle decisioni”. Cavour L L’intervento sarà finanziato interamente dal Comune (ma i computi ingegneristici sono stati realizzati, gratuitamente, dallo studio dell’ingegner Franco Picotto) e andrà ad aggiungersi al corposo piano di lavori finanziato per 200mila euro con un bando regionale, e che prevede sullo stesso plesso, i lavori di sostituzione dei serramenti, interventi di miglioramento dell’efficienza energetica e di adeguamento alle ultime normative sulla sicurezza, con lavori al tetto, ai cornicioni e all’impiantistica. Aggiunge il sindaco Piergiorgio Bertone: «Tutti vogliamo una scuola efficiente, sicura, bella. Nel programma dei lavori e delle opere promosse dal Comune la scuola è sempre al primo posto. Detto questo occorre purtroppo sempre fare i conti con le risorse a disposizione e con i tempi della burocrazia. Credo però che la miriade di piccoli e grandi interventi realizzati negli ultimi anni sui tre plessi scolastici, infanzia, primaria e media, rispecchi la grande attenzione rivolta dall’amministrazione all’istruzione e ai nostri ragazzi. Non solo sulle opere, ma sull’intero settore in generale: non c’è solo la rampa per disabili, ma ci tengo a ricordare gli sforzi compiuti dall’amministrazione per garantire un buon servizio mensa, un trasporto scolastico efficiente, per promuovere un servizio di accompagnamento Il cimitero di Cavour S arà la ditta Odetti Livio di Cavour a realizzare i nuovi bagni comunali all’interno del cimitero. L’azienda si è aggiudicata l’appalto nei giorni scorsi. «I nuovi bagni – spiega l’assessore ai servizi cimiteriali Mauro Chialvetto - verranno realizzati nei pressi del cosiddetto secondo campo, un’area decisamente più centrale rispetto alla precedente collocazione. Si tratta di un’opera particolarmente importante. Il servizio già c’era, ma che era poco funzionale». La costruzione dei nuovi servizi igienici pubblici va ad aggiungersi ad una serie di interventi all’interno dell’area cimiteriale. Spiega il sindaco Piergiorgio Bertone. «Dopo alcune migliorie e ristrutturazioni negli anni passati, recentemente sono stati messi a dimora oltre trenta nuovi cipressi all’interno del secondo campo, che ne hanno rivoluzionato, in meglio, l’impatto visivo e uniformato l’aspetto rispetto al primo campo, la parte più antica e monumentale del cimitero». Proprio nell’area del secondo campo, sono ormai imminenti i lavori di costruzione del roseto della memoria, l’area recintata per la dispersione delle ceneri. BREVI DA CAVOUR Lotteria Proloco Consegnato il Primo premio della “Lotteria da Tuttomele a Natale 2013” costituito da una bicicletta elettrica Atala del valore di circa 1000,00 euro. La vincitrice è la signora Lemmo Salvatina di San secondo di Pinerolo che ha mandato a ritirarla la nuora signora Granero Sara. Alla scuola primaria nuova rampa per disabili a scuola primaria di Cavour avrà una nuova rampa per l’accesso ai disabili. Il progetto dell’opera è stato approvato dalla giunta comunale la scorsa settimana. «Attualmente – spiega l’assessore ai lavori pubblici Mauro Chialvetto – esiste già un sistema di accesso per i disabili, costituito da una rampa e da un ascensore interno. Un paio d’anni fa inoltre è stato installato, su iniziativa del Comune, un montascale esterno, lungo la scalinata d’ingresso. Ora il Comune ha deciso di intervenire nuovamente. La nuova rampa consentirà l’accesso diretto al primo piano della scuola, dove sono situate metà delle aule dell’istituto». Al cimitero: area dispersione ceneri e nuovi bagni Mauro Chialvetto scolastico in convenzione con la Croce Verde per gli alunni e le famiglie in difficoltà, e molte altre iniziative che fanno della scuola il capitolo più importante dell’agenda comunale». Corso di yoga E’ niziato mercoledì 5 febbraio 2014 e prosegue fino a maggio 2014 con 16 lezioni: 1° turno dalle ore 18 alle ore 19.45; 2° turno dalle ore 20 alle ore 21.45 sede del corso a CAVOUR in via Dante Alighieri (Ex scuole elementari — accanto alla Croce Verde). Per informazioni ed iscrizioni: Rosanna 335.6610437 (possibilmente tra le 18,00 e le 21,00)e-mail: [email protected] FEBBRAIO 2014 Voce Pinerolese LA WEB TV NUMERO UNO DEL PINEROLESE Torre Pellice: storia valdese, cultura, ricordo e iniziative. La memoria rinnovata 11 Tra un mese la sentenza del Consiglio di Stato Davide Rosso, direttore del Centro Culturale Valdese Luserna San Giovanni. Centrale a biomasse PIERGIACOMO ODERDA Q uasi intimorito dall’atmosfera che si propaga dai volumi nella biblioteca valdese di Torre Pellice, mi inoltro negli uffici del Centro Culturale Valdese per incontrare il direttore, Davide Rosso.Quali sono le eccellenze del Centro Culturale Valdese? «La biblioteca è incentrata sulla storia valdese e sui testi che riguardano il protestantesimo mondiale. E’ una nostra caratteristica avere rapporti costanti non solo con le chiese valdesi italiane ma anche con le chiese protestanti tedesche, francesi, inglesi, americane. Inoltre, parte della chiesa valdese ha sede in Uruguay, in Argentina. La biblioteca ha 90-100 mila volumi, la significativa collezione di Bibbie copre un ampio spettro linguistico. Nel fondo antico, ci sono degli incunaboli, delle cinquecentine, delle seicentine; a breve, un progetto con l’Università di Udine permetterà di interpretare i nostri testi più antichi, non tanto il testo quanto le note a margine. Ci hanno richiesto un testo dall’Università, abbiamo mandato la scansione delle pagine che interessavano, ed abbiamo casualmente scoperto non solo di avere un testo che esiste solo più in tre esemplari in tutto il mondo, ma che per di più è annotato da Melantone! Nella biblioteca nazionale di Firenze esiste un fondo di milleottocento volumi solo sul Cinquecento, raccolti dal conte Guicciardini, il fondatore della Chiesa dei Fratelli. La catalogazione verrà messa in linea, e sul nuovo portale del patrimonio valdese e protestante italiano comparirà il risultato di questi studi. L’allestimento attuale del museo risale al 1989, è un museo che ha trent’anni. Abbiamo pensato ad un “refreshment” per renderlo più frizzante ma il direttivo della Fondazione ha in mente un ripensamento generale. Aggiungeremo dal primo febbraio una vetrina in cui esporremo a rotazione i materiali che abbiamo nei nostri depositi. Si predisporrà una didascalia più approfondita scaricabile con uno smartphone.» Il numero 78 della rivista Beidana del dicembre scorso è intitolato “Cultura e storia al femminile nelle valli valdesi”. «Si tratta di una pubblicazione di cui siamo coeditori insieme alla Società degli studi. Negli anni ha svolto un ruolo importante per il territorio, racconta l’identità delle valli e lo fa in modo accurato e scientificamente fondato. A volte ci sono delle fughe in avanti positive come questo numero sulle donne.» Com’è nato il tuo impegno nella Fondazione? «Sono diventato direttore a gennaio 2013, vincendo un bando. La mia storia con la cultura valdese è più lunga, ho lavorato dal ’95 all’Eco delle valli-Riforma, come responsabile dell’area locale del giornale. Vicepresidente della diaconia valdese per cinque anni, fino al 2012, sono attualmente presidente del Concistoro della chiesa pinerolese. Sono anche membro del direttivo del Centro ecumenico d’ascolto. Nella foto lo stato attuale dei lavori, sospesi, per la costruzione della centrale a Luserna San Giovanni nella zona bersaglio ENRICO NOELLO A Luserna San Giovanni si ritorna a parlare del progetto della centrale a biomasse legnose che, da molto tempo, contrappone l’azienda agricola Guido Merlo, proponente il progetto, al comitato Luserna attiva che con molti referendum, riunioni popolari e ricorsi si è sempre fatto portavoce di chi nel paese è fortemente contrario alla realizzazione del progetto che, come già detto più volte, avrebbe, sempre a detta del comitato, un forte impatto ambientale. Erano stati pre- Davide Rosso, direttore del Centro Culturale Valdese sentati, in passato, dei ricorsi in Provincia, sia da parte del Comune, sia da parte del comitato, ma erano serviti a poco in quanto i lavori di costruzione dell’impianto erano iniziati e poi erano stati sospesi per ben due volte. L’ultimo passo è stato quello del ricorso al Consiglio di Stato che Martedì 28 Gennaio a Roma presso il palazzo Spada ha accolto le ragioni delle parti . La sentenza definitiva in merito alla costruzione della centrale dovrebbe essere emanata tra un mese. Ne daremo prontamente notizia sulle pagine e sul sito web di voce pinerolese. Macelleria (Pragelato) abitazione (Villar Perosa) e cellulare a Bricherasio Tre italiani arrestati per furto La sede del Centro Culturale Valdese di Torre Pellice Come studi sono laureato in semiologia e quindi lavorare al Centro Culturale significa finalmente riuscire in qualche modo a dare vita a quello che ho fatto all’università, parlare di biblioteche o di catalogazione, di promozione del patrimonio al museo mi permette di applicare quello che ho studiato.» Cos’è il progetto “Le strade degli ugonotti e dei valdesi”? “Nel 1687, i valdesi vengono messi in tredici prigioni piemontesi, noi ne abbiamo scelta una quella di Saluzzo. Gli ugonotti partono in ordine sparso, i francesi hanno individuato il loro percorso, da Ginevra in poi sostanzialmente hanno seguito il percorso dei valdesi di cui si conosce per certo il tracciato, essendo stati deportati dai Savoia. Abbiamo presentato questo percorso che arriva a Bad Karlshafen, un po’ sotto Francoforte, insieme ai tedeschi, agli svizzeri, ai francesi al Consiglio d’Europa. Parla di negazione dei diritti, di persecuzione, di richiesta di asilo, di migranti come quelli che arrivavano dalla Libia o passano ancora oggi attraverso Lampedusa. Quando l’esercito del duca è arrivato per liberare le valli, i valdesi erano dodici mila, nelle carceri sono finiti solo più in otto mila, ne sono usciti in tremila l’anno dopo. Quando sono arrivati a Ginevra, sono stati accolti, erano nella condizione in cui siamo noi oggi, quando accogliamo qualcuno che arriva, sfuggendo alle guerre. Questa idea è piaciuta al Consiglio d’Europa che ha riconosciuto tutto l’insieme del percorso come itinerario culturale europeo così come la via Francigena, il Santuario da Compostola, la Via dei fenici. La nostra identità di europei si basa sul fatto che c’era chi perseguitava e chi dava solidarietà, si è capito che i diritti vanno rispettati e non negati. A metà febbraio esce la guida cartacea del percorso, il sito “lestradedei valdesi.it” racconta queste vicende. In questo progetto, collaboriamo con la Provincia e con il Gal Escarton”. Il 17 febbraio? «Quest’anno ricorre il trentennale della sigla dell’intesa Chiese valdesi/ Stato. Abbiamo organizzato un momento in cui proviamo a tirare le somme, a vedere cos’è cambiato in trent’anni. Interessante l’ultimo libro di Giorgio Tourn per capire cosa ha significato per noi la disputa del Settecento tra scienza e fede. E’ un tema che riguarda i cattolici, i protestanti, gli atei, gli illuministi.» Come mai il Centro Culturale Valdese si occupa di francese e occitano? «L’occitano per i valdesi è una lingua importante, è la loro lingua. Allo stesso modo il francese è stato la lingua ufficiale della chiesa valdese, praticata fino al dopo guerra. Per tre secoli non potevano uscire dal ghetto se non per andare a studiare a Ginevra, dove si parlava francese. La peste uccise tutti i pastori, ne furono mandati dalla Francia. Per la chiesa valdese è fondamentale coltivare queste lingue perché è qualcosa di identitario del territorio. L’alta Val Chisone fino al 1713 era Francia e lì era normale parlare francese. A San Germano, a Torre Pellice, in alta Val Pellice si trovano ancora famiglie che parlano francese in casa, sentendosi pienamente italiani, non avendo nessuna volontà di diventare francesi. » Cosa propone l’ufficio “Il Barba”? «Offre la possibilità di avere delle visite guidate al nostro territorio, in val d’Angrogna, in val Germanasca, non solo al museo. Ci si può avvalere di questo servizio anche se si risiede qui, ospitiamo migliaia di persone che arrivano da Germania, Francia, dal resto d’Italia. Una delle risorse che abbiamo sul territorio è la nostra storia, non dobbiamo venderla, dobbiamo raccontarla; quello che prova a fare il Barba è raccontare la nostra storia e mettersi in dialogo con chi arriva da fuori. » I Carabinieri di Villar Perosa e di Pinerolo hanno eseguito tre arresti durante il fine settimana del 9 febbraio. Il primo quando una donna Ileana U. di Pinerolo è stata arrestata per il furto di un cellulare avvenuto all’interno di un locale di Bricherasio. I carabinieri di Villar Perosa hanno,invece, arrestato Vincenzo Febbraro 54 anni e Stefano Nucelli 37 anni entrambi di Piossasco. I due avevano prima rubato in una macelleria di Pragelato e poi in un appartamento di Villar Perosa. Al 112 è arrivata una telefonata con l’indicazione dell’auto dei malviventi. I carabinieri hanno così istituito dei controlli e hanno poi intercettato l’auto trovando anche, a bordo, la refurtiva. FEBBRAIO 2014 12 Voce Pinerolese LA WEB TV NUMERO UNO DEL PINEROLESE Torre Pellice Il Palaghiaccio non chiude più Unico Agente nel Piemonte a cavallo unisce il proprio dovere con la salvaguardia dell’ambiente Usseaux: Salvo Manfredi, il vigile urbano a Cavallo Nella foto il Palaghiaccio Cotta Morandini ENRICO NOELLO A Torre Pellice si era parlato di una possibile chiusura del palazzetto del ghiaccio Cotta Morandini, notizia che, nelle ultime settimane, sembrava aver trovato conferma. Le motivazioni principali erano principalmente economiche; la Regione Piemonte doveva stanziare dei soldi per la struttura e per la recente stagione agonistica ma, a quanto pare, la somma tardava ad arrivare e si era paventata la chiusura del Cotta Morandini. La Regione in ogni caso aveva comunque promesso che i soldi sarebbero stati stanziati e finalmente nella mattina di Martedì 11 Febbraio l’accredito è avvenuto. Si tratta di 130mila euro che sono inferiori a quelli dovuti ma che permetteranno, altre che portare a termine la stagione agonistica, di tenere aperta la struttura per bambini e scuole. Molta la gioia in Val Pellice per quanto accaduto e per il fatto di riuscire a portare avanti la tradizione degli sport legati al ghiaccio, una tradizione ormai storicamente consolidata. San Secondo di Pinerolo Celebrazione del Giorno della Memoria Nelle foto il Vigile Urbano Salvo Manfredi in servizio con il suo cavallo D fotogallery su www.vocepinerolese.it Nella fotografia i neo diciottenni insieme a Sindaco e Giunta. Sul web la photogallery completa ROBERTO MAURO S ala Consiliare gremita di pubblico il 27 gennaio scorso per assistere alla commemorazione che anche quest’anno l’Amministrazione Comunale di San Secondo ha voluto organizzare in occasione del Giorno della Memoria, ricorrenza voluta dalle istituzioni europee per ricordare il terribile evento che ha segnato la storia dell’intero nostro Continente: la Shoah, le vittime dell’Olocausto e delle leggi razziali. In apertura di serata il Sindaco dott. Paolo Cozzo, anticipava il programma - particolarmente denso ed impegnato - sottolineando come la memoria non è una realtà che si perde insieme ai testimoni, ma deve essere trasmessa da quegli stessi testimoni ai giovani, a coloro che fanno memoria delle testimonianze e che a loro volta possono tramandare. La compagnia teatrale “Il Teatro Delle Dieci – Residenza Multidisciplinare del Terri- torio Pedemontano”, ha poi messo in scena una toccante rappresentazione riguardante “La Rosa Bianca”, il gruppo di studenti tedeschi attivo dal giugno 1942 al febbraio 1943 che si oppose al regime della Germania nazista pubblicando sei opuscoli che chiamavano il popolo tedesco ad ingaggiare una resistenza passiva. A seguire, la coordinatrice della compagnia teatrale, Fulvia Roggero ha letto le commoventi testimonianze di Alberto Avaro e Francesco Asvisio, due sansecondesi che hanno vissuto in prima persona quelle oscure pagine di storia e sono riusciti ad uscirne ritornando in qualche modo ad una vita normale. Al termine delle letture, il Sindaco ha consegnato ai due concittadini una targa a riconoscimento dell’impegno per la testimonianza alle giovani generazioni. Uguale riconoscimento è stato assegnato alla memoria di Giovanni Cogno e Mario Mauro, anch’essi costantemente impegnati nelle iniziative di trasmissione della memoria. Quest’anno l’Amministrazione Comunale ha voluto abbinare questo momento commemorativo ad un altro evento, anch’esso ricco di significato: la consegna ai neo diciottenni sansecondesi invitati a presenziare, di una copia della Costituzione della Repubblica Italiana, simbolo del nostro Paese, in qualche modo “figlia” dello periodo storico che visse quelle tragedie. Le parole del Sindaco: “Un omaggio che facciamo ai nuovi cittadini maggiorenni di San Secondo con la speranza che possano trovare la bussola per orientarsi in questo tempo così difficile e pieno di problemi e che possano guardare al futuro dando sempre un’occhiata al passato, ricordando che i problemi che viviamo oggi, benchè duri, benchè mettano a dura prova la nostra pazienza e la nostra sensibilità, non sono nulla se messi a confronto con quello che le generazioni che hanno vissuto le tragedie che ricordiamo oggi, possono testimoniare”. a un anno circa, presso il Comune di Usseaux, presta il proprio servizio Un Agente di Polizia Locale un po’ particolare. Infatti, oltre alle normali mansioni, pattuglia il territorio in sella ad un cavallo. Salvo Manfredi, già istruttore e tecnico federale di equitazione, ha saputo unire la passione con il dovere, dando un tocco di passato ad un paese che rispecchia le tradizioni piemontesi. Dopo aver superato gli esami nell’aprile del 2013, per ottenere la “Qualifica Tecnico-Operativa per i servizi di Polizia a Cavallo”, Salvo Manfredi, non perde tempo a sellare il proprio cavallo ed uscire in pattuglia, orgoglio dell’intera comunità. Unico Agente nel Piemonte, ad aver ottenuto tale qualifica, e l’unico, dopo il reparto a cavallo di Torino, dismesso agli inizi del 2000, riesce ad unire il proprio dovere con la salvaguardia dell’ambiente. Salvo Manfredi perché ha pensato di utilizzare il cavallo per andare in pattuglia? Monto da quando avevo 6 anni, i cavalli sono la mia passione, non vedevo alcuno ostacolo a mettere in piedi questo tipo di servizio. Ha avuto problemi a costituire questo tipo di servizio? No, anzi ho avuto tanti incoraggiamenti da parte dell’Amministrazione e soprattutto da parte del Sindaco Elvio Rostagno, che ha creduto fin dal primo momento a questo progetto. Cosa riesce a fare con il cavallo? Certamente posso raggiungere posti difficili, e lontani. Posso utilizzare il cavallo anche in situazioni legate alla ricerca di persone scomparse, controllo della flora e della fauna e certamente è anche un modo per dare maggiore visibilità al paese, visto che sono l’unico in Piemonte. Che tipo di cavallo utilizza? Utilizzo il mio cavallo personale, cavallo che ho preso al macello quando aveva soltanto 6 mesi, ne sono trascorsi 15 anni ed è stata sempre con me. Si chiama Lola di razza indigena. Che significa? Che una cavallo nata in Italia e non appartiene a nessuna razza iscritta all’albo delle razze riconosciute. Cosa pensa la gente quando la vede? All’inizio non capiva quale fosse il mio ruolo, non erano abituati a vedere un Agente di Polizia Locale a cavallo, poi pian piano ci si abitua. Ha mai fatto multe a cavallo? No. Credo che il sistema migliore per educare la gente, non è quello di fare sanzioni amministrative in maniera leggera. Credo che il cittadino vada educato spiegando dove sta sbagliando. Ovviamente, se ho a che fare con chi non vuol capire, mi trovo costretto a sanzionare. Ma se non fa le multe quando dovrebbe, non rischia di passare un guaio? Si. In questo caso rischio di incorrere all’accusa di “Omissione di atti d’Ufficio”, ma è un rischio che preferisco correre. Come si fa a diventare Agenti di Polizia a cavallo? Innanzitutto, bisogna già far parte del Corpo di Polizia Locale, poi saper andare bene a cavallo, possibilmente avere delle qualifiche che lo attestino ed infine, sostenere un esame per ottenere la qualifica. Chi la rilascia? L’esame viene fatto dal reparto a cavallo della Polizia di Stato e nel mio caso è venuto l’istruttore nazionale dell’intero reparto italiano, il Dott. Piero Acquaro. Ho fatto un esame teorico - pratico e sono risultato idoneo. Progetti futuri? Mi piacerebbe tanto ripristinare un reparto con almeno 6 Agenti, anche facenti parte di altri Comuni,da poter utilizzare sia in maniera operativa, che da poter portare in concorso salto ostacoli. WWW.VOCEPINEROLESE.IT LA WEB TV DEL PINEROLESE FEBBRAIO 2014 Voce Pinerolese LA WEB TV NUMERO UNO DEL PINEROLESE Scalenghe 13 Luserna San giovanni Cani e gatti che “spariscono” a Scalenghe? Spettacolo teatrale “Il Malato Immaginario” di Molière” A Luserna San Giovanni, sabato 22 febbraio 2014 alle ore 21.00 organizzato dal Gruppo Teatro della chiesa valdese di Luserna San Giovanni ci sarà la prima replica della commedia “Il Malato Immaginario” di Molière. Lo spettacolo nella Sala Albarin di via Beckwith. Ingresso libero. [email protected] www.atleticapinerolo.com Toro Club Piscina Granata Il ricavato andrà interamente all’ospedale pediatrico di Hargeisa Scalenghe GIUSEPPE B. “A nomale sparizioni” di cani e gatti a Viotto di Scalenghe? Sembrerebbe proprio di sì. A darcene conferma è proprio un’abitante di Viotto di Scalenghe che, da noi contatta, ci conferma questa voce che da tempo circola in questa frazione della pianura pinerolese. “Già un anno fa abbiamo dovuto fare i conti con improvvise scomparse di cani e gatti. In una strada lunga circa 200 metri sono spariti tre gatti e un cane. Adesso ci risiamo. Stessa situazione dell’anno scorso”. Non può essere che gli animali siano fuggiti senza particolari responsabilità? “Non credo proprio. Stiamo parlando di gatti e cani tenuti in ottime condizioni, che non si sono mai allontanati da casa. All’improvviso, però, non si sono più visti. Un esempio? Il mio gatto, da pochi giorni, non si trova più.” Secondo lei cosa può essere accaduto? “Mi rifiuto di pensare che sia una cosa vera, anzi sono convinta che è una leggenda metropolitana, ma c’è chi è convinto che possono essere stati anche mangiati.” Si rende conto dell’affermazione? Mi sembra un’ipotesi eccessiva. Ci sono delle prove? “Non ci sono prove. Però non riusciamo a trovare una spiegazione logica.” Rottamazione cartelle Equitalia 2014 STUDIO COMMERCIALISTI CROVELLA PINEROLO L a legge di stabilità 2014 consente di rottamare le cartelle Equitalia ricevute entro il 31 ottobre 2013 e risparmiare gli interessi. Rientrano nel condono fiscale le cartelle IVA, IRPEF, il bollo auto, le multe per violazione del codice stradale rilevate dal comune o prefettura e le rateiz- zazioni di pagamento in corso. Purtroppo non rientrano i contributi previdenziali dell’INAIL e dell’INPS. Per capirne di più, bisogna recarsi presso le sedi Equitalia e verificare l’origine delle cartelle e, se rientrano tra quelle ammesse al condono, effettuare il pagamento presso gli uffici postali in unica soluzione con il modello F35, indicando la dicitura “DEFINIZIONI RUOLI – L.S. 2014” tutto tas- sativamente entro il 28 febbraio 2014. Equitalia comunicherà per posta, entro il 30 giugno 2014, la confermata estinzione del debito. Ultimissima novità è il sospirato blocco delle “cartelle pazze”, il quale potrà finalmente essere applicato con la sospensione andando sul sito di Equitalia. Ovviamente restano valide tutte le altre modalità già operative esistenti. A.C Grana galà della magia con Marco Berry (Lucignolo e le Iene) Continuano le iniziative del Toro Club Piscina Granata, importante punto di riferimento per i tifosi granata del basso pinerolese. Questa volta il club patrocinerà un importante iniziativa benefica che avrà come protagonista un importante, nonché granatissimo, personaggio del mondo dello spettacolo, ovvero Marco Berry. Infatti, la ONLUS del “mago” piemontese e il “Piscina Granata” hanno unito le proprie forze per rendere possibile la prima edizione del Gran Galà della Magia, evento che si terrà il 28 febbraio 2014 presso il Teatro Incontro di Via Caprilli 31 a Pinerolo. La serata, che avrà inizio alle ore 20:45, non vedrà solo la presenza degli esponenti del Toro Club e di Marco Berry, ma di altri noti prestigiatori come Marco Aimone, Pino Rolle e Davide Allena. Il costo della serata sarà di 5€ per gli Under-12 e di 20€ per tutti gli altri. Il ricavato andrà interamente all’ospedale pediatrico di Hargeisa, cittadina somala facente parte della regione del Somaliland, in cui è in atto una grave emergenza umanitaria. Toro Club Piscina Granata SERVIZI PER LA CASA IL 'PRONTO RIPARAZIONE' DEL PINEROLESE Furto all’Indesit di None U n autotrasportatore pugliese di 58 anni è stato arrestato il 14 febbraio dai carabinieri di None per furto di una lavastoviglie. L’uomo ha “prelevato” l’elettrodomestico all’interno della fabbrica Indesit di None e lo ha poi caricato sul suo camion. L’azione non è passata inosservata e sono stati chiamati i carabinieri. I militari stanno valutando se l’uomo, in concorso con terzi, possa aver anche nel passato rubato altri elettrodomestici. Regionale di cross organizzata dall’Atletica Pinerolo 2° Cross della Pace Domenica 23 febbraio 2014 a Pinerolo si svolgerà il 2° Cross della Pace, manifestazione regionale di cross organizzata dall’Atletica Pinerolo, appuntamento importante per l’atletica piemontese. Dopo il successo dello scorso anno si torna a gareggiare al Parco della Pace dove saranno in palio i titoli Regionali Individuali per le categorie Giovanili e i titoli di Campione Regionale Assoluti di Staffetta. Grande novità 2014 il ritorno del Campionato Pinerolese aperto alle società del territorio e per la prima volta “Campestrando”, gara non competitiva libera a tutti di 2Km. Le gare cominciano alle 9:00 con il Trofeo Pinerolese, proseguono alle 10:15 con il Campionato di Staffette, alle 11:10 le prove Regionali Giovanili e la giornata si concluderà con la “Campestrando” alle 12:10. Le iscrizioni si ricevono entro le ore 24 del 20 febbraio direttamente dalla sezione dedicata online della propria società, solo in via eccezionale anche a [email protected]. Per la “Campestrando” le iscrizioni si ricevono presso il campo sportivo, Il Podio e la piscina, ammesse anche sul posto il giorno della gara. Promozione per le scuole: al superamento dei 50 iscritti buono del valore di 100euro per acquisto di materiale scacchistico o sportivo. Info: Antonio Dotti 347 2468549 [email protected] www.atleticapinerolo.com E.D. Casa nasce da un team di giovani professionisti, i cui nomi Elisa e Davide, rispettivamente Interior Designer e Geometra, danno vita al nome della società. Il punto di forza scaturisce dall’appoggio di esperti nel settore edile da oltre trent’anni, specializzati in: costruzione di residenze condominiali, ville a schiera, villette, edifici industriali, commerciali e ad uso ufficio; ristrutturazione, recupero funzionale e manutenzione straordinaria di interi edifici o singoli appartamenti; realizzazione di opere di urbanizzazione; isolamenti termoacustici di fabbricati e riqualificazioni energetiche; opere di ingegneria naturalistica. Pertanto la collaborazione con professionisti leader ci ha portato ad usufruire appieno delle nostre conoscenze e relative risorse, garantendo un servizio su misura a 360° per tutto quello che concerne il mondo casa. A tal proposito si eseguono nuove realizzazioni, manutenzioni e riparazioni anche urgenti nel settore dell’idraulica, elettricità, falegnameria, decorazione, carpenteria metallica ed edilizia. Per saperne di più, visita il nostro sito internet www. edcasaservizi.it. Inoltre, per qualsiasi ulteriore informazione potete venirci a trovare presso i nostri uffici a Pinerolo (TO), in Vicolo Giraud n. 8 o in Stradale Fenestrelle n. 15, oppure potete chiamarci, dal lunedì al sabato con orario continuato dalle ore 8.00 alle ore 19.00 (esclusi i festivi), ai numeri 345.2658923 o 333.9656696: grazie alla gestione a livello familiare, sarete seguiti da un unico interlocutore! FEBBRAIO 2014 14 Voce Pinerolese LA WEB TV NUMERO UNO DEL PINEROLESE RICETTE IL MESTOLO RICETTE LASAGNA RICCA ALLA NAPOLETANA di nonna GINIA Da Peppa Pig Virginia Filomena Nargi [email protected] all’ insaccato... Del maiale non si butta via niente Ingredienti per 8 persone per il ragù: 1kg di carne di maiele/ 60gr di sugna/50gr di pancetta/800gr di passata di pomodoro/ basilico sale e pepe. 300gr di polpettine/ 250gr di ricotta/250gr di fiordilatte/300gr di cervellatine/ 180gr di parmigiano/ 500gr di lasagne/ sale. MAIALE E PATATE Ingredienti per8 persone 1,4 kg di spalla di maiale/900gr di patate/2 limoni / brodo vegetale/farina/ sale grosso/ timo/ rosmarino/olio extravergine di oliva. ZEPPOLE CON LA MARMELLATA Ingredienti: 300gr di patate lessate/200gr di farina/120gr di latte/40gr di burro/15gr di lievito di birra/ vanillina/4 tuorli /60gr di zucchero/grappa/ olio per friggere/sale./marmellata a piacere. TORTELLI H o un nipotino fissato per il maialino più famoso al mondo, mi sono chiesta tante volte a cosa è dovuto tutto questo interessse: probabilmente la semplicità con cui vengono raccontate le sue avventure e la vita familiare allegra e spensierata attira i bambini più dei complessi e violenti cartoni animati che hanno occupato gli schermi negli anni passati. Il maiale è protagonista anche della tavola , particolarmente nel periodo che precede il carnevale durante il quale intorno al maiale ruota una galassia di tradizioni, momenti di vita insieme e sapori. Tutto inizia con l’ingresso in famiglia di un maialino piccolo che veniva nutrito in maniera naturale con il pastone e con gli scarti della verdura, poi un mese prima dell’uccisione per irrobustire la carne gli si dava farina di polenta a grana grossa, il rito della macellazione durava tre giorni durante i quali si lavoravano le carni e si tenevano banchetti dove si consumavano le parti non conservabili. Si scioglieva il grasso per preparare la sugna e si mangiavano i ciccioli , in tutta Italia però si saggiava la pasta dei salami che veniva cotta per vedere se era ben salata, da questo rito nasce il risotto con il“tastasal”. In passato la carne era preziosa e nel medioevo nacquero delle figure specializzate nella macellazione e nella cura degli animali d’allevamento: i “sanascrofe” e i norcini, veri professionisti della macellazione.Il maiale non è solo il protagonista dei cartoni odierni ma già nell’antichità ha avuto ruoli rilevanti sia nella letteratura che nell’arte pittorica e nel cinema: Virgilio nell’Eneide usò una scrofa bianca per idicare ad Enea la spiaggia dove doveva sbarcare, mentre troviamo la sua presenza nella vita quotidiana sia nell’Odissea che nelle citazioni di Plinio, ma anche nel ‘Cristo si è fermato ad Eboli’ dove Carlo Levi descrive i ‘ sanascrofe’, nel cinema ricordiamo ‘L’albero degli zoccoli’ di Olmui e ‘Novecento ‘di Bertolucci e nell’arte troviamo raffigurazioni già nel 1100 fino ad arrivare ad Andy Warhol. Insomma il maiale è un vero protagonista e come tale va apprezzato e ammirato in tutte le molteplici sfaccettature. In cucina ci aiuta a rendere unici piatti di tutti i tipi e soprattutto a insaporire ogni cosa dalle verdure ai primi, dai secondi ai dolci ,perchè non dimentichiamo che la sugna ci permette di preparare dolci da veri intenditori ma ache fritture di qualità. Abbiamo parlato del periodo precedente al carnevale e non solo il maiale è protagonista ma anche tutto ciò che oggi definiamo ‘pesante’,dalle zuppe ricche alle lasagne, dalle carni cotte in vari modi ai dolci fritti vero simbolo della festa che precede la quaresima. Prima di dedicarci a una cucina dietetica e depurativa precedente alla pasqua lasciamoci andare ai gustosi intingoli e ai dolci tipici del carnevale, per questo motivo prepareremo una lasagna ricca alla napoletana, un maiale con le patate e poi le ‘zeppole con la marmellata, e i tortelli.Cominciamo dalla lasagna. Prima di tutto prepariamo un buon ragù: facciamo un soffritto in cui rosoleremo la carne di maiale, un poco di pancetta e una noce di sugna, quando il tutto è ben rosolato uniamo la salsa di pomodoro, abbassiamo la fiamma e lasciamo cuocere a fuoco lento per almeno due ore. Nel frattempo prepareremo delle polpettine piccole nella maniera classica, cuociamo le cervellatine in un poco di olio, tagliamole a fettine, uniamo le polpettine e un poco di ragù perchè insaporiscano. Lavoriamo la ricotta con un poco di sugo per ottenere una crema densa, a questo punto cuociamo le lasagne in acqua salata , versiamo un poco di ragù sul fondo della pirofila, facciamo uno strato di lasagne, splmiamo sopra uno strato di ricotta, poi le polpettine con la salsiccia, il parmigiano , il fiordilatte a fettine e infine il ragù. Facciamo un secondo strato e finiamo con le lasagne, il parmigiano e abbondante ragù. Inforniamo a 180° per 30 min circa, prima di servire lasciamo riposare dieci minuti. Passiamo al maiale, frulliamo il sale grosso con la buccia di limone, il timo e il rosmarino, rosoliamo la carne infarinata in una padella a fuoco vivace,trasferiamola in una pirofila da forno, irroriamola con un poco di brodo, condiamola con il sale aromatico, copriamola con qualche fetta di limone,sigilliamo la pirofila con carta da forno bagnata e con un foglio di alluminio, poniamo in forno a 170°e lasciamo cuocere per un’ora, poi scopriamo la carne e dopo aver alzato la temperatura a 200° cuociamo per altri 10min. , quindi uniamo le patate che avremo fritto in olio caldo per 3 min e condite con il sale aromatico, a cottura ultimata serviamo la carne a fette e guarniamo con scorze di limone a julienne. Dedichiamoci ai dolci: per la zeppole scaldiamo le patate e passiamole, in una ciotala mescoliamo i tuorli con lo zucchero, la farina il lievito sbriciolato il latte il burro fuso e la grappa, copriamo e lasciamo lievitare, dopo circa 2 ore incorporiamo le patate il sale e la vaniglia, facciamo riposare 30 min e dopo friggiamo la pastella in olio profondo, quando sarà dorata farciamo con marmellata a piacere e spolverizziamo con zucchero. Per non farci mancare nulla prepariamo anche i tortelli: in una casseruola versiamo acqua, burro, sale,scorza di limone e zucchero portiamo ad ebollizione, versiamo dentro la farina e mescoliamo con un cucchiaio di legno, quando il composto si stacca dalle pareti è pronto, lasciamo raffreddare e uniamo uno alla volta i tuorli e le uova intere mescolando energicamente, copriamo e facciamo riposare per 2 ore almeno. Far scaldare olio e quando è pronto immergiamo il cucchiaio e prendiamo un poco di composto e con l’aiuto di u altro cucchiaio formiamo delle palline da friggere in olio profondo, quando saranno ben rosolate le scoliamo su carta assorbente e la spolverizziamo con zucchero a velo. Ingredienti: 180gr di farina/30gr di burro/4 uova e 2 tuorli/1 cucchiaio di zucchero semolato/scorza grattugiata di limone/ 250gr di acqua/ olio per friggere / sale/ zucchero a velo. I.P.E.G. 73,85 - 63,47 44,76 - 60,94 kWh/m2 A due passi dal centro, in nuovo edificio condominiale, alloggi termoautonomi di varie metrature, adatti sia come prima che seconda casa, aree verdi di pertinenza, ampi balconi e box auto. Pannelli solari. PRONTA CONSEGNA. Realizzato secondo il “PROTOCOLLO ITACA” = zero emissioni nellʼatmosfera. Alloggi di varie metrature in costruzione con box auto. Impianto termico centralizzato, riscaldamento a pavimento. Pannelli solari. Impianto fotovoltaico. Impianto di ventilazione meccanica controllata. FEBBRAIO 2014 Voce Pinerolese LA WEB TV NUMERO UNO DEL PINEROLESE 15 Pinerolo F.C.: serie negativa di risultati, soli 4 punti in altrettante partite. Nota positiva giunge dal comune di Pinerolo Continuano i risultati negativi, deluso il presidente Fortunato “Questi risultati non sono da Pinerolo” ha detto il Presidente, anche se “Il lavoro dell’allenatore è ottimo” I tifosi del Pinerolo F.C., una risorsa sportiva, prima di entrare allo stadio Barbieri SIMONE SINDONI [email protected] M ese di nuovo deludente per il Pinerolo F.C., che ha totalizzato solamente quattro punti in altrettante partite e zero nelle ultime due. Nonostante il cambio di allenatore e i nuovi arrivi nella rosa, il campo continua a dare risultati a dir poco deludenti. Questo mese unica vittoria con il Busca, battuto in casa per 1-0; sconfitta esterna invece con il Cherasco e interna con il Tortona. L’ultima partita, in casa del Saluzzo, ha visto i pinerolesi passare in svantaggio al secondo minuto del primo tempo, a seguito di un errore del portiere; il resto della partita è stato quasi un assolo della squadra nostrana, che però non è riuscita ad andare oltre l’1-1. “Siamo passati in svantaggio dopo un errore individuale ha detto il presidente Leonardo Fortunato - e da lì in poi abbiamo passato la partita nella metà campo avversaria. Piroli ha segnato sugli sviluppi di una punizione, – 32° primo tempo – ma dopo non siamo più riusciti a finalizzare. I risultati che stiamo ottenendo sul campo mi deludono, non sono da Pinerolo, speriamo di riuscire a trovare una quadra. Il lavoro dell’allenatore, Marco Fornello, è ottimo: in settimana si provano numerosi schemi e la preparazione è molto tecnica; purtroppo non riusciamo ad esprimerla in partita. Ci troviamo sempre ad inseguire gli avversari; l’errore individuale ci sta, ma in campo si è sempre in undici”. Ricordiamo che il cambio allenatore è avvenuto a dicembre, a seguito di risultati deludenti prolungatisi per molte giornate; il nuovo allenatore, Marco Fornello, ha iniziato cambiando il numero di allenamenti da 3 a 4 la settimana, dicendo che “In eccellenza quattro allenamenti sono indispensabili se si vuole giocare fino in fondo la partita. La differenza la faremo nel secondo tempo, quando gli avversari saranno stanchi.” Il problema, dunque, è quello che abbiamo individuato da mesi: la squadra crea tanto, ma finalizza poco. IIl direttore generale Zennaro La situazione in classifica non è rosea, tenendo sempre come obiettivo i play-off: il Pinerolo è undicesimo, a 34 punti. Ancora dieci le partite da giocare, trenta i punti in palio. Si può ancora sperare, a patto di un cambio di passo netto. La prossima gara sarà in casa con l’Atletico Gabetto, ultimo in classifica e sconfitto all’andata per 0-3; non un banco di prova attendibile, ma comunque una buona occasione per portare a casa tre punti importantissimi. Sul fronte societario, chiusa ormai la vicenda dei rimborsi per i lavori allo stadio Barbieri, l’attenzione è ora indirizzata verso il rinnovo della concessione di utilizzo. Il Pinerolo sta concorrendo da solo, poiché non vi sono altri richiedenti. Ora la società dovrà presentare dei progetti che dovranno essere avallati dall’amministrazione. Nei piani della società, già dall’anno scorso, la creazione di campi sintetici per la riqualificazione dell’area bar, investimenti piuttosto consistenti. In merito, il presidente: “Finalmente la situazione dei rimborsi è risolta. I preziosi collaboratori del Pinerolo F.C.. Un ambiente sano e amichevole Purtroppo la burocrazia ci ha fatto perdere quasi un anno e varie occasione d’investimento. Ora puntiamo di nuovo sul progetto dei campi sintetici e della qualificazione dell’area bar. Visto che dovremo chiedere dei mutui, l’autorizzazione del Comune è indispensabile, considerato che l’impianto è di loro proprietà”. Il Pinerolo F.C. non pare più quindi in procinto di lasciare la città, ora che le condizioni complessive paiono favorevoli ad un proseguimento del progetto. Il presidente del Pinerolo F.C. Leonardo Fortunato FEBBRAIO 2014 16 Voce Pinerolese LA WEB TV NUMERO UNO DEL PINEROLESE