Tariffa Roc: Poste Italiane S.P.A. Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1 comma DCB - Roma Centro Ascolto: Nuove sedi in Italia Rompere il silenzio 2008: I risultati della Campagna Foto : Francesca Bellini n. 2, anno V n.1, anno IV www.parentproject.org www.parentproject.org Notiziario Parent Project onlus Exon Skipping: L’Italia punta sull’Olanda L’associazione L’associazione Contenuti Contenuti PARENT PROJECT ONLUS Sede Legale: Via S. Giusta, 50 - 00054 Aranova (Rm) Sede Operativa: Via Aurelia, 1299 - 00166 Roma C.F. e P. Iva 05203531008 2 Scienza Exon Skipping: Da Londra Antonio Malerba Lucilla Patrizi - Segreteria Organizzativa Tel. 06 6692769 - Fax 06 66188428 [email protected] PNA: una nuova via inglese Silvia Starita - Responsabile Segreteria Organizzativa [email protected] Exon Skipping: Italia - Olanda: dalla ricerca di base all’applicazione terapeutica Valeria Canu - Centro Ascolto Duchenne numero verde 800 943 333 [email protected] Gabriella Gravina - Amministrazione [email protected] Diagnosi genetica con un “chip” Giulia Chiappini - Contabilità [email protected] Annalisa Pilo - Progettazione Sociale [email protected] 6 Famiglie La storia esemplare della famiglia Argilli Notiziario Parent Project onlus 7 Regioni Speciale Campagna Rompere il silenzio 2008 Valerio Sanzotta - Direttore Responsabile [email protected] Francesca Ceradini - Responsabile Scientifico [email protected] Monia Pellegrini - Editing e Grafica [email protected] Stefania Collet - Ufficio Stampa uffi[email protected] Marika Gallo - Area Comunicazione Se volete collaborare al notiziario con articoli, lettere e commenti scrivetele a [email protected] Anno V - N. 2 - Giugno 2008 NOTIZIARIO PARENT PROJECT ONLUS - Bollettino della Associazione Parent Project ONLUS Redazione: Via Isola Madre, 15 - 00141 Roma - DIRETTORE RESPONSABILE: Valerio Sanzotta Stampato presso la Tipografia Lito Saro S.n.c. Via della Massimilla, 103 - 00166 Roma - Aut. Tribunale di Roma N. 255/2004 del 14/06/2004 10 11 Piemonte e Lazio Veneto e lombardia 13 Rapporti Istituzionali Aggiornamenti importanti: Incontro con il Rettore dell’Università “La Sapienza” di Roma Nuove coordinate bancarie istituzionali: Banca di Credito Cooperativo di Roma IBAN: IT 38 V 08327 03219 000000005775 “La rete di ascolto per la DMD”“ I convegni di Thiesi e di Milano Editoriale Editoriale E’ una domenica sera, e invece di tornare a lavorare al computer, dopo cena, mi sono pigramente piazzato sul divano, davanti alla Tv. Non capita spesso, la maggior parte dei programmi televisivi mi innervosisce. Però stasera qualcosa mi ha trattenuto. Giulia (4 anni) e Tommaso (8 anni) sono arrampicati sopra di me come due scimmie e siamo stati catturati da un documentario eccezionale: un serrato confronto per capire cosa ha permesso all’uomo uno sviluppo che le scimmie non hanno avuto. In effetti, se pensiamo che solo l’1,2 % del loro DNA è diverso dal nostro, non riusciamo a spiegarci una differenza così straordinaria. Il documentario ci mostra una serie di prove a cui sono stati sottoposti alcuni bambini e cuccioli di scimpanzè (e di “bonopo”, considerato il nostro vero antenato). Si tratta di prove di memoria, giochi e risoluzione di problemi. Ci sono degli scimpanzè (con tanto di pannolino) che studiano la propria immagine riflessa in uno specchio per dimostrare che, come i bambini, sono in grado di riconoscere se stessi. Giulia e Tommaso guardano curiosi, attenti e divertiti, ed è uno spasso vedere quanto siano simili i bambini e le scimmie (devo dire che guardando i miei figli l’ho sempre pensato...). Ad un certo punto nelle immagini del documentario riconosco qualcuno che ho già visto... un ricercatore dell’università di Pittsburgh che ho conosciuto nel 1996, è un po’ diverso... la barba un po’ più bianca... sono passati dodici anni, ma è proprio lui: Hansell Stedman; ricordo che fui molto colpito quando l’incontrai, in una delle prime conferenze di Parent Project, mi raccontò che suo fratello era morto a causa della Duchenne e per questo aveva preso l’impegno, di fronte ai suoi genitori, di dedicare il suo futuro alla ricerca di una terapia. Hansell, che da molti anni studia il muscolo, racconta alle telecamere di aver scoperto che circa 2,4 milioni di anni fa si è verificata la mutazione di un gene che ha dato origine, in tutto il genere umano, ad una forma inattiva della proteina “miosina”. Questa mutazione ha fatto sì che il muscolo mandibolare dell’australopiteco diventasse 10 volte più debole. Ma come mai una mutazione che provoca uno svantaggio è riuscita ad affermarsi? Il vecchio Darwin sarebbe felicissimo di vedere, ancora una volta, confermata la sua teoria: infatti questa mutazione, solo apparentemente svantaggiosa, ha permesso che il cranio potesse svilupparsi per ospitare un cervello più grande, spalancando la strada alla nascita dell’uomo moderno. Sono contento di rivedere Hansell e di sapere che il suo lavoro abbia già regalato all’umanità questa incredibile scoperta, ma le scimmie mi hanno anche riportato alla mente qualcosa che avevo letto qualche giorno fa. Alcuni ricercatori hanno messo a punto degli arti bio-meccanici che possono essere azionati con un impulso elettrico prodotto da alcune aree del cervello. Per sperimentare questi arti sono state addestrate delle scimmie che, con pochi esercizi, hanno appreso come comandare, per mezzo di stimoli cerebrali, questi arti e sono riuscite a mangiare senza usare le proprie braccia. Prof.Sankai Univ. of Tsukuba / CYBERDYNE Inc. A volte la forza non è tutto. Questa ennesima straordinaria scoperta dunque potrebbe essere utile per tutte quelle persone che non sono in grado di muovere le braccia per nutrirsi o per prendersi cura di se stesse, leggere o scrivere. E non è finita, proprio qualche giorno fa avevo letto un’altra notizia: su richiesta di un ente militare giapponese, un’azienda ha creato una sorta di armatura che è in grado di aumentare di dieci volte la forza di chi la indossa. Questo progetto ha imboccato anche una strada parallela a quella dello sviluppo militare, a favore delle persone che non riescono a camminare o a muoversi da sole. Il Parent Project olandese sta già collaborando con la casa giapponese per migliorarne la funzionalità sulla base delle necessità dei ragazzi colpiti dalla Duchenne... Rifletto, e penso che il mondo sta cambiando ed il futuro, che sembrava così lontano, sta arrivando. Penso che queste strade, aldilà delle sperimentazioni per una possibile terapia, potranno essere utili per chi non riuscirà a beneficiare dei primi trattamenti...e penso che...mi sono distratto...e il documentario è finito, e Giulia e Tommaso dormono come due angioletti. Approfitto della tranquillità per fermarmi ancora un minuto a pensare: è incredibile che l’uomo sia riuscito a fare tutto questo proprio a causa di una mutazione genetica che lo a reso 10 volte più debole...è proprio vero, a volte la forza non è tutto. Scienza Scienza Exon Skipping Dal nostro “inviato speciale” a Londra Alberto Malerba: le ultime novità sugli studi di exon skipping condotti dal consorzio MDEX Alberto Malerba Il mio nome è Alberto Malerba e, dopo aver concluso il dottorato in Italia, ho avuto l’opportunità di continuare le mie ricerche scientifiche a Londra dove sto attualmente svolgendo un entusiasmante post-dottorato presso il laboratorio di Terapia Genica diretto dal Prof. George Dickson, nel dipartimento di Scienze Biomediche della Royal Holloway University. In questo laboratorio la ricerca è incentrata da diversi anni sullo studio di malattie genetiche muscolari e, assieme ad altri laboratori del consorzio MDEX, sta contribuendo ad un trial clinico, inziato pochi mesi fa e ricco di aspettative, per i ragazzi affetti da Distrofia Muscolare di Duchenne (DMD). Il principio basilare di questo approccio prevede l’utilizzo di piccole molecole, definite con il nome scientifico di oligonucleotidi antisenso (AON), in grado di indurre l’exon skipping, ovvero il salto dell’esone portante la mutazione causa della distrofia. Ciò permette la traduzione di una proteina più corta ma funzionante. Diversamente dal trial promosso dal consorzio olandese, la molecola scelta è l’oligo morpholino, una molecola molto promettente considerando gli ottimi 2 risultati ottenuti in modelli animali di DMD, quali il topo e il cane distrofico. Il protocollo della sperimentazione clinica prevede un’unica somministrazione locale di morpholino in un piccolo muscolo del piede (extensor digitorum brevis). Lo studio è attualmente condotto su 9 ragazzi DMD, di età compresa tra i 12 e i 18 anni, i quali sono stati divisi in 3 gruppi per la somministrazione di 3 dosi diverse di morpholino. Attualmente non è dato sapere l’esito delle biopsie muscolari prelevate dai primi due ragazzi trattati con la minima dose di oligo e analizzate nel laboratorio del Prof. Francesco Muntoni, leader del progetto. Per evitare infatti ogni possibile effetto placebo i risultati saranno divulgati solo alla fine della prima parte del trial. Una volta verificata l’espressione della proteina indotta mediante exon skipping, se i risultati si dimostreranno positivi il trial potrà procedere con una nuova fase che prevede l’iniezione del composto direttamente per via sistemica. A quel punto dovrà già essere stato determinato il dosaggio minimo e necessario per rendere il trattamento efficace e contemporaneamente minimizzare i possibili effetti indesiderati. Tale è il fine degli studi che sto conducendo assieme ad altri colleghi del consorzio: ottimizzare la somministrazione sistemica di queste molecole, sia esplorando quale sia la via più efficace, sia riducendo il dosaggio e con esso i costi di questo oligo che sono molto elevati. In particolare devono esssere messe a punto il numero di somministrazioni necessarie, il tempo che dovrà intercorrere tra di esse e le dosi finali richieste per garantire la massima quantità di distrofina prodotta e il suo mantenimento per un tempo più duraturo possibile. Naturalmente il nostro lavoro si basa sull’utilizzo del modello di topo distrofico (mdx), pertanto ogni risultato interessante dovrà poi essere verificato nel trial clinico. Il nostro target principale è il muscolo scheletrico, dato che nel topo non sono stati raggiunti interessanti risultati nel cuore. Per quel che riguarda il muscolo cardiaco abbiamo in programma di testare altre vie di somministrazione per evitare alcuni organi come i polmoni e il rene che costituiscono delle “spugne” per gli oligo iniettati sottraendoli al tessuto scheletrico, il bersaglio finale. Inoltre, un’altra interessante possibilità per migliorare la resa del composto è quella di unire a questi oligonucleotidi delle molecole che ne permettano l’accumulo in specifici tessuti bersaglio come il tessuto cardiaco piuttosto che quello scheletrico. Presto saremo quindi impegnati anche nel test di questi composti. Per quanto riguarda il muscolo cardiaco notizie incoraggianti emergono comunque dal laboratorio di Dominic Wells, professore all’Imperial College di Londra e partner del consorzio per il trial con il morpholino, in cui la ricercatrice Julia Alter sta avendo risultati molto promettenti utilizzando una tecnica nota con il nome di “Microbubble ultrasound”. Questa tecnica è normalmente usata in clinica per altri scopi e questo ne facilita una possibile futura applicazione anche nel campo della distrofia muscolare. Essenzialmente, l’approccio ideato prevede di iniettare i medesimi oligo da noi utilizzati e di indurre, mediante Scienza Scienza ultrasuoni localizzati, una reazione in grado di creare dei pori nel tessuto circostante che permette agli oligo un facile accesso. Le radiazioni sono indirizzate in un punto ben preciso che in questo caso è il cuore. I risultati preliminari presentati da Julia Alter incoraggiano a proseguire lo studio di questa nuova tecnica. Una caratteristica importante del trial clinico basato sulla tecnica di exon skipping è la possibilità, pur regolamentata, di adottare cambiamenti durante l’evolversi della terapia, aggiustando le dosi, modificando i composti usati, ecc... Ciò permette ai vari laboratori di lavorare sui nuovi dati in maniera più veloce, elastica ed efficiente. La nostra speranza, quindi, è che grazie ai contributi dai vari laboratori il trial clinico sia perfezionato e porti risultati positivi. Alberto Malerba Exon skipping con i PNA: una nuova via inglese Sempre rimanendo in tema, altre novità arrivano dal Regno Unito: all’inizio di maggio il Parent Project inglese (Action Duchenne) ha annunciato il finanziamento, con una somma che si aggira intorno ai 200 mila Euro, di un nuovo progetto di ricerca nell’ambito dell’exon skipping. Il concetto di base è sempre quello di provocare l’eliminazione di esoni per ripristinare una forma funzionale della distrofina, ma questa volta invece di far ricorso ad oligonucleotidi antisenso del tipo 2-O-methyl (come quelli utilizzati da Prosensa) o del tipo morpholino (utilizzati da MDEX) i ricercatori hanno deciso di puntare sui cosidetti PNA (Peptide Nucleic Acid). I PNA sono chimicamente molto simili agli oligonucleotidi (brevi pezzi di DNA o RNA sintetizzati in laboratorio) ma hanno uno scheletro in cui gli zuccheri sono sostituiti con legami peptidici. Un linguaggio che per chi non è ferrato in chimica è incomprensibile... In parole povere ciò vuol dire che, pur agendo come gli oligo a livello cellulare, queste molecole hanno caratteristiche leggermente diverse che le rendono particolarmente promettenti per la distrofia muscolare di Duchenne. Innanzitutto, lo scheletro dei PNA è più resistente di quello degli oligo, dunque una volta entrate nelle cellule queste molecole sono meno suscettibili all’attacco di quegli enzimi cellulari (proteasi e nucleasi) che degradano DNA, RNA e proteine. Secondo punto, i PNA hanno una carica elettrica neutra (a differenza degli oligo che possiedono una leggera carica negativa), un aspetto che rende più facile il passaggio attraverso la membrana cellulare aumentandone il valore terapeutico. Infine, con l’utilizzo dei PNA nasce la possibilità di legare a queste molecole una serie di frammenti proteici (chiamati peptidi) in grado di aumentarne la specificità terapeutica. Ad esempio, l’aggiunta di alcuni peptidi potrebbe L’utilizzo della tecnica dell’exon skipping come strategia terapeutica per combattere la DMD è un tipico esempio di come, a volte, gli scienziati tentino di affrontare una problematica a 360 gradi. Exon skipping mediato da AON 2-O-methyl, morpholino, PNA, geni contenuti in vettori virali, ecc... Sono tutte strategie simili ma che si differenziano per piccoli Struttura dei PNA aumentare la capacità dei PNA di entrare nelle cellule muscolari dirigendoli quindi verso il bersaglio. L’avvio del nuovo progetto, che sarà sostenuto da Action Duchenne e condotto da Matthew Wood dell’Università di Oxford in Gran Bretagna, si basa sui buoni risultati ottenuti lo scorso anno dal team inglese. Gli studi, focalizzati sull’exon skipping dell’esone 23 mediato da PNA in colture cellulari e modelli di topo distrofico (mdx), hanno dimostrato un significativo ripristino della produzione di distrofina con un buon effetto sulla degenerazione muscolare. Ora i ricercatori sono pronti ad iniziare una nuova serie di esperimenti sui topi mdx per determinare con più precisione l’efficienza, la durata e le modalità dell’attività dei PNA somministrati sia localmente, per via intramuscolare, che in tutto l’organismo per via sistemica. Francesca Ceradini particolari che potrebbero, in un futuro prossimo, rivelarsi determinanti per il successo dell’applicazione terapeutica. Così olandesi, inglesi, italiani e francesi lavorano su fronti diversi ma con lo stesso obiettivo, una competizione “sana” che non fa altro che accelerare la ricerca e moltiplicare la possibilità di arrivare alla meta finale: una “cura” per la DMD. 3 Scienza Scienza intervista di Francesca Ceradini Roberta Gioia Exon Skipping Il 2008 sembra proprio l’anno all’insegna dell’exon skipping e le buone nuove arrivano anche da casa nostra. Nel mese di maggio l’Università di Roma “La Sapienza”e l’azienda biotech olandese Amsterdam Molecular Therapeutics (AMT) - leader internazionale nel campo della terapia genica umana per patologie rare - hanno stipulato un accordo per sviluppare, produrre e commercializzare la tecnologia di exon skipping per la terapia della DMD messa a punto in questi ultimi anni nei laboratori della Prof.ssa Irene Bozzoni. Si tratta di una notizia tanto attesa quanto entusiasmante, un successo per la comunità scientifica e, soprattutto, per le nostre famiglie. È il punto di partenza per far approdare la tecnica italiana di exon skipping alla sperimentazione clinica sull’uomo. Un percorso per il quale Parent Project ha sempre affiancato il team di Irene Bozzoni. La strategia terapeutica, già brevettata dall’Università “La Sapienza”, diventa così un progetto di trasferimento tecnologico. Il concetto è quello di un modello di impresa, già messo in atto negli Stati Uniti ed in Olanda nel caso della DMD, che permette di passare dalla ricerca di base alla sperimentazione clinica di una terapia. Un concetto semplice da spiegare ma ben più difficile da mettere in atto, tanto più in un paese come il nostro dove la sinergia tra ricerca di base e quella applicativa è ancora un’utopia. Come si sia riusciti ad arrivare a questo importante successo italiano ce lo spiega la Dott.ssa Roberta Gioia - Direttore Finanziario ed Amministrativo presso Lay Line Genomics S.p.A., MBA presso IE di Madrid ed esperto in trasferimento tecnologico che ha lavorato in prima linea per il raggiungimento dell’accordo italo-olandese. Dottoressa Gioia ci può spiegare quale è stato il suo ruolo in questa importante vicenda? “Al fine di stipulare l’accordo di licenza, la Prof.ssa Bozzoni aveva bisogno del supporto di un’equipe 4 Italia - Olanda: dalla ricerca di base all’applicazione terapeutica di esperti di trasferimento tecnologico per tutta la parte tecnico-burocratica delle trattative con la società olandese. Qui sono entrata in gioco io come coordinatrice di “INCUBATORE PER LE BIO-SCIENZE”, un progetto dedicato allo sviluppo di attività volte al sostegno dello sviluppo d’impresa nel campo delle biotecnologie applicate alle scienze della vita e finanziato dalla Regione Lazio. Per questo progetto, siamo stati affiancati anche dal Consorzio “Sapienza Innovazione” che rappresenta più strettamente la “voce” dell’ateneo.” Come è iniziato tutto il percorso? “Affinché la terapia genica identificata nei laboratori della Prof.ssa Bozzoni potesse iniziare il percorso di sviluppo delle fasi precliniche e cliniche, fino ad arrivare alla diffusione sul mercato, era necessario dare un impulso industriale alla ricerca stessa. Ad inizio estate 2007, nel corso di un congresso scientifico sulla distrofia muscolare vi è stato un primo contatto tra Irene Bozzoni, Filippo Buccella ed i vertici scientifici di AMT. È emerso così l’interesse della società olandese di portare avanti, a livello industriale, il progetto della Prof.ssa Bozzoni.” Ci può raccontare quali sono state le varie fasi per la realizzazione di tale obiettivo? ”La strada più veloce era quella di stipulare un accordo di licenza esclusiva grazie al quale l’Università “La Sapienza”, proprietaria del brevetto che tutela tale tecnologia, concedesse in forma esclusiva alla società AMT il diritto di sviluppare, produrre e commercializzare la tecnica italiana di exon skipping per la terapia della DMD. La trattativa, che ha portato nel mese di maggio 2008 alla firma del contratto di licenza esclusiva, ha avuto inizio nel mese di luglio 2007. Il primo scoglio è stato stipulare un “Term Sheet”, ovvero il documento nel quale sono sanciti i punti principali, tra cui i termini economici e legali del futuro accordo di licenza. Nonostante i punti cardine di tale documento fossero già stati condivisi dalle parti sin dall’inizio della trattativa, le maggiori difficoltà sono sorte proprio all’interno dell’ateneo romano dove le complesse procedure interne, associate ad una cultura al trasferimento tecnologico in fase di sviluppo, hanno rallentato il processo. Con non pochi sforzi, siamo riusciti ad approdare alla firma del “Term Sheet” nel mese di dicembre 2007, le trattative sono poi proseguite già da gennaio 2008 per delineare il contratto di licenza esclusiva vero e proprio.” Insomma, un percorso non sempre lineare. Ma come mai, c’erano degli interessi in conflitto? “Seppure entrambe le parti avessero la stessa finalità, ovvero sviluppare la terapia genica per la DMD, la trattativa è stata particolarmente delicata per le implicazioni legali ed è stata caratterizzata dal bilanciamento dei diversi interessi delle parti. Da un lato, l’Università interessata ad assicurarsi che la terapia venisse sviluppata e, dall’altro, AMT che sostenendo interamente il costo di tale sviluppo era interessata ad avere il controllo totale, da un punto di vista legale e strategico, della stessa. Tale bilanciamento si è concretizzato nelle 47 pagine e 14 articoli del contratto di licenza.” Un lavoro impegnativo che però alla fine ha dato i suoi futti. “Si, il risultato finale di tale operazione di trasferimento tecnologico, il contratto di licenza esclusiva tra “La Sapienza” ed AMT, è senza dubbio da considerarsi un grande successo in quanto permetterà l’ulteriore sviluppo della tecnologia exon skipping per la terapia della DMD. Un’operazione che necessitava di un impulso industriale, in termini economici e di strategia di sviluppo, e che potrà servire da modello per altri progetti di trasferimento tecnologico italiani.” Scienza Scienza Diagnosi genetica con un “chip” Si chiama “DMD Array” ed è una nuova tecnica messa a punto negli USA per una diagnosi completa, precisa e rapida. Da anni oramai nel mondo della ricerca biomedica non si fa che ripetere che stiamo andando verso l’era della terapia personalizzata. Un’affermazione che appare ancor più realistica se si prende in considerazione una malattia come la distrofia muscolare di Duchenne e Becker. In questo panorama, è oramai abbastanza delineato che quasi ogni filone di ricerca ha come bersaglio una mutazione diversa, ad esempio l’exon skipping per delezioni o duplicazioni di esoni, il PTC124 per le mutazioni “non senso”, ecc... Il motto è attaccare la distrofia su tutti i fronti, prima o poi uno sarà abbattuto. Per rendere questa strategia efficiente un punto cardine è la possibilità, per ogni paziente, di avere accesso ad una diagnosi genetica completa e accurata. Una meta che ad oggi sembra ancora lontana, sia in Italia che nel resto del mondo. Nonostante le approfondite conoscenze acquisite negli ultimi anni nel campo della genetica della DMD, le enormi dimensioni del gene della distrofina rendono il sequenziamento impegnativo e costoso e, vista l’eterogeneità delle mutazioni possibili, lo screening non è sempre facile. La maggior parte dei laboratori di diagnosi genetica presenti sul territorio italiano non possiede gli strumenti adatti per l’analisi del gene richiesta dagli standard di qualità internazionali, ovvero l’analisi di tutti e 79 gli esoni della distrofina mediante la tecnica di MLPA (Multiplex Ligationdependent Probe Amplification), seguita da una seconda tecnica per l’approfondimento o la conferma di alcune mutazioni. L’MLPA, adottata come metodica standard internazionale nel 2003, permette di avere uno studio completo e accurato sia a livello qualitativo che quantitativo (il dato quantitativo è determinante nel caso delle donne portatrici della malattia). L’obiettivo del progetto “Una diagnosi per tutti”, avviato nel 2005 da Parent Project onlus in collaborazione con la Professoressa Alessandra Ferlini del Centro di Genetica Medica di Ferrara, è stato proprio quello di assicurare a tutti la possibilità di ottenere una corretta diagnosi molecolare mediante la tecnica di MLPA. Il servizio, finanziato da Parent Project, è completamente gratuito per il paziente e viene effettuato da un semplice prelievo del sangue o, nel caso di un’analisi più approfondita del RNA, da una biopsia muscolare. In questi tre anni “Una diagnosi per tutti” ha fornito la diagnosi completa a più di 200 famiglie e la speranza è quella di arrivare a risultati ancora più importanti. La scienza è sinonimo di progresso e questo, con l’impressionante sviluppo tecnologico degli ultimi anni, è sempre più veloce. La filosofia della nostra associazione è di “tenere il passo” e, se possibile, di tracciare un nuovo sentiero. Su queste basi Parent Project si sta preparando ad introdurre importanti innovazioni anche nel campo della diagnosi genetica. Al convegno PPMD tenutosi a Philadelphia lo scorso anno, Madhuri Hedge, direttrice del Emory Genetics Laboratory di Atlanta (negli Stati Uniti), ha presentato una nuova tecnica - chiamata “DMD Array” o “Gene Chip” - sviluppata nel suo laboratorio per una diagnosi sempre più precisa e veloce per la distrofia muscolare Duchenne e Becker. Questa metodica si basa sul concetto di “microarray”: uno strumento ideato negli anni ’90 e molto utilizzato oggi per lo studio del profilo genetico nel campo dei tumori, delle malattie complesse e anche della farmacologia. I cosiddetti “array” o “chip” sono dei supporti di silicio, simili a dei vetrini da microscopio delle dimensione di un pollice della mano, su cui sono fissati un enorme numero di oligonucleotidi a formare una microgriglia (da qui il nome di “microarray”). L’insieme degli oligo presenti sul chip riporta l’intera ed esatta sequenza del gene della distrofina. Una semplice reazione chimica tra il DNA estratto dal sangue del paziente e gli oligo presenti sul chip, seguita da una più articolata elaborazione dei dati al computer, è in grado di identificare sia mutazioni puntiformi che riarrangiamenti complessi che a volte sfuggono all’analisi effettuata con MLPA. Oltre all’aspetto della precisione, il “DMD Array” è innovativo anche per la velocità di esecuzione: bastano 7 giorni per una completa analisi del gene della distrofina. L’obiettivo di Parent Project è di “importare” questa metodica dagli Stati Uniti in Italia e di offrire una “Diagnosi per tutti” effettuata con il “DMD Array”. Un progetto dagli alti costi, visto che solo la strumentazione costa circa 500 mila Euro, ma dalle prospettive determinanti per le nostre famiglie. Francesca Ceradini 5 Famiglie Famiglie intervista di Valerio Sanzotta Per il tempo che verrà: la storia esemplare della famiglia Argilli La famiglia Argilli Francesco è un bimbo Duchenne che con la gioia dei suoi sette anni, salta, gioca a calcio e cammina più veloce degli adulti. La mamma, Maria Concetta, racconta della scoperta della Duchenne e della presa di coscienza di ciò che c’è ma ancora non si vede. «Francesco iniziò a camminare verso i 17 mesi, più o meno nella norma; non era presente alcun sintomo, con l’eccezione di una certa stanchezza dopo lunghe passeggiate. Nel dicembre 2006, una sera, comparve uno strano gonfiore alle tempie. Sospettando una forma di allergia Francesco fu ricoverato al Policlinico di Roma, dove le analisi del sangue rivelarono delle transaminasi altissime». Tuttavia, aggiunge, non avevano eseguito il CPK, per cui i sospetti dei medici si indirizzarono verso problemi epatici. Ricoverato al reparto di epatologia dell’ospedale Bambino Gesù, Francesco fu sottoposto alle analisi del CPK, che si rivelò altissimo. A seguito della biopsia muscolare e dell’analisi molecolare i medici non ebbero più dubbi e per la prima volta la Distrofia di Duchenne fece ingresso nella vita di Francesco e dei suoi genitori. «All’ospedale i medici furono molto crudi nel darci la notizia, aggiungendo a questo primo ‘trauma’ da elaborare la ferita di una comunicazione sbagliata». Per fortuna però la solitudine dura poco, perché ad aprile, del tutto casualmente, Maria Concetta trova in una farmacia un opuscolo di Parent Project; chiama subito e Valeria è la prima persona a ridarle quella speranza che oggi lei costruisce e fa crescere assieme alla “sua” associazione. 6 Parent Project, infatti, ha contribuito alla rinascita della famiglia Argilli, come un compagno di viaggio su una strada ritrovata dopo solo pochi mesi: «Anche se Francesco non sa ancora nulla, sono talmente forte e sicura che sarei pronta a rivelargli oggi stesso la sua malattia. Prende il cortisone, ma tutto è rimasto come prima. Siamo fortunati, come genitori, ad affrontare la Duchenne nel 2008, più informati di un tempo, più consapevoli, più partecipi. Ci ha senz’altro aiutato il nostro naturale ottimismo che l’associazione ha saputo stimolare e valorizzare». La famiglia Argilli è molto unita; il rapporto di Maria Concetta con il marito Massimiliano non ha subito scossoni, e dal trauma ne esce rafforzato: «Lo amo come il primo giorno – dice di Massimiliano. È un marito e un padre straordinario, che come me ha sofferto, e forse quasi più di me. Ma insieme abbiamo voglia di fare e di collaborare. Anche prima di sapere di Francesco, non abbiamo mai fatto mancare il nostro contributo ad altre iniziative solidali, come ad esempio per lo Tsunami, o per l’associazione “Sogno” di padre Renzo, il frate che ci ha sposato». Così oggi, nella farmacia di Villanova di Guidonia, alle porte di Roma, c’è un salvadanaio di Parent Project, dalla famiglia Argilli arrivano donazioni e richieste di informazioni per devolvere il 5 per mille a favore dell’associazione; quest’anno, Maria Concetta, Massimiliano, Francesco e Chiara erano al concerto di Natale di Parent Project, dove hanno potuto vedere con i loro occhi quanto la loro famiglia, già tanto solida, si sia allargata diventando così più calda e accogliente, estirpato ogni residuo di sconforto e di paura, per il tempo che verrà, seppur difficile, ma bellissimo. Regioni Regioni Speciale Campagna “Rompere il silenzio” 2008 Anche questa edizione della Campagna “Rompere il silenzio” è stata caratterizzata da molte novità che hanno contribuito a realizzare una raccolta di fondi di quasi 150000 euro che continueranno a finanziare il programma di Irene Bozzoni, in corso all’Università “La Sapienza” di Roma. Innanzi tutto tre nuovi grandi campioni dello sport italiano hanno deciso di testimoniare il nostro impegno: Damiano Cunego, campione di ciclismo del Team Lampre; Paola Pezzo, campionessa di mountain bike nella specialità cross country e Paolo Vanoli, ex calciatore della Nazionale oggi allenatore del Domegliara Calcio. Un grazie di cuore a Mauro Cannoletta che ci ha consentito di conoscere questi campioni che hanno dato un grandissimo contributo alla Campagna. Con loro, la squadra dei testimonial è formata da dieci fuoriclasse. Altro elemento è stata la raccolta fondi realizzata anche attraverso le trasmissioni della RAI. Questo, infatti, è il primo anno che il Segretariato Sociale ci autorizza a trasmettere il numero dedicato ai messaggi solidali attraverso le tre reti nazionali e a chiedere al pubblico di sostenerci. In questa edizione abbiamo anche scoperto di avere tra i nostri ragazzi un grande fundraiser, Michele Sanguine, che ha contattato tanti personaggi del mondo dello spettacolo chiedendo loro di aiutarci e in molti hanno risposto al suo appello. Grazie a Michele il grande Vincenzo Salemme durante la tournee teatrale ha ricordato al pubblico di inviare un sms prima di spegnere i cellulari; il fantastico Trio Medusa che su Radio DeeJay ha intervistato Paola Pezzo ed, infine, il famoso dj Ringo, che ha lanciato l’appello da Radio 105. Ultima novità è stata la prima di una serie di aste di beneficenza online nella sezione charity del famoso sito eBay, dedicata a Parent Project. Grazie all’Agenzia Estrogeni, infatti, negli ultimi giorni di febbraio sono state messe all’asta tre maglie e tre palloni autografati da tutta la rosa della Lazio! Anche gli eventi locali hanno cominciato ad avere caratteristiche diverse perchè dedicate alla diffusione del messaggio solidale. In apertura della Campagna, infatti, si sono svolte delle manifestazioni dedicate agli appassionati del mondo sportivo. A Messina, ospiti dello Stadio San Filippo, si è giocata la Partita del Cuore tra la Nazionale Italiana Magistrati e Gli amici di Edy, composta dai rappresentanti dei tifosi del Messina. La partita è stata organizzata dal nostro Maurizio Guanta e dagli iscritti al forum www.biancoscudati.it che, dallo scorso anno, hanno organizzato moltissime attività dedicate al piccolo Edy. Un ringraziamento particolare va alla madrina dell’evento, la Signora Marisa Grasso, vedova dell’Ispettore Raciti, che ha partecipato anche per sottolineare l’importante esempio di impegno sociale dei tifosi; al Dottor Piero Calabrò, capitano della formazione dei magistrati che ha dimostrato grande affetto e solidarietà; al Dottor Pietro Franza e al Dottor Sergio Immagini dalla Campagna 7 Regioni Regioni Mauro Facciolo alla Conferenza stampa Marmi Lanza Alcune locandine Gasparin, rispettivamente presidente e direttore generale del F.C. Messina, che hanno sostenuto la manifestazione e ci hanno accolto con grande generosità. Grazie anche al Dottor Stefano Filucchi, che ha partecipato in qualità di responsabile della Sicurezza Stadi per il Viminale ricordando i valori dello sport e auspicando la collaborazione tra i protagonisti delle domeniche di calcio. Una menzione speciale và a Davide, il direttore del forum, e a Francesca, che si è occupata dell’ospitalità, che per mesi hanno lavorato al fianco di Maurizio contribuendo a rendere questo evento straordinario. I capitani delle squadre ed il piccolo Edy Le imbarcazioni durante la gara 8 Nello stesso giorno per gli amanti delle regate, si è disputato a Fiumicino, vicino Roma, il “I Trofeo Parent Project”, organizzato dal Circolo Velico Fiumicino in occasione della 7° giornata del XXVII Campionato Invernale di Roma. Tutte le imbarcazioni hanno sfilato con lo striscione di Parent Project. Sempre in ambito sportivo, anche la Marmi Lanza, la squadra di pallavolo veronese diretta da Emanuele Zanini, è voluta scendere in campo contro la distrofia muscolare di Duchenne e Becker e l’ha fatto indossando le nostre magliette in occasione di due partite di campionato del mese di febbraio. La società sportiva ha voluto dare risalto all’iniziativa sia in occasione di una conferenza stampa alla quale ha partecipato il delegato del Veneto, Mauro Facciolo, sia distribuendo migliaia di volantini al pubblico. Proseguendo in giro per le città italiane al Teatro Civico di Oleggio, in provincia di Novara, ha avuto luogo l’ormai tradizionale Concerto del Coro Voci Bianche di Novara, diretto dal maestro Paolo Beretta, che la nostra Clara Tacca insieme all’amica Ida, organizzano ormai da diverso tempo. A Roma, al Teatro Furio Camillo, la “Compagnia Siamo Tutti Strani” ci ha dedicato lo spettacolo “Amen! e L’Attaccapanni” durante il quale i bravissimi protagonisti, Pierluigi Licenziato e Pino Smiraglia, hanno invitato il pubblico a mandare gli SMS. Ad Asti, si è rinnovata l’iniziativa con la Confesercenti che ha coinvolto nella raccolta fondi oltre 140 negozi e migliaia di cittadini che hanno trovato i nostri salvadanai e le locandine con il numero degli SMS. Come sempre il nostro grazie a Mauro Ardissone, Gioacchino Falcone e Dino Penna della Confesercenti di Asti che hanno lavorato al fianco dei volontari dell’associazione. Un ringraziamento particolare va a Massimo Gaffoglio, Carla Tosetti, i di Tivoli e I banchett Marostica Regioni Regioni Orietta Santi, Gloria Rissone, Anna Rabino, Daniela Sabina, Nora Monticone e Gigi Capra, la magnifica squadra di volontari che ci aiutano in occasione degli eventi e che hanno distribuito i salvadanai nei negozi. Tantissime anche le occasioni per trovare i volontari di Parent Project che hanno allestito stand in giro per l’Italia, a Bergamo, Sassari, Tivoli, Marostica, e tante altre città. Per il sostegno nella diffusione si ringrazia: ATM CONEROBUS ASP SERVIZI PUBBLICI S.P.A. DOLOMITI BUS S.P.A. ETACSRL BRESCIA TRASPORTI SCAT CONTRAM SITABUS AMT ARPA S.P.A. ASF AUTOLINEE S.R.L. STEAT SPA F.LLI LAZZI SITA S.P.A. GE.A.F. S.C.R.L. FMS AMA S.P.A. SAL ATL S.P.A. CLAP CAT S.P.A. ATM TPM ALESSANDRIA ANCONA ASTI ASTI BELLUNO BENEVENTO BRESCIA CALTANISETTA CAMERINO -MC CAMPANIA CATANIA CHIETI COMO E PR. FERMO FIRENZE TOSCANA FROSINONE IGLESIAS L’AQUILA LECCO LIVORNO LUCCA MASSA E CARRARA MESSINA MONZA STN S.R.L. APS HOLDING SITA PADOVA LINE S.P.A. APM S.P.A. GTM S.P.A. CPT CAP AUTOLINEE ASM RIETI S.P.A. TRAM RIMINI ATAC COTRAL ATP AST TRA-IN SSIT AMAT ATM FTV NOVARA PADOVA PADOVA E ROVIGO PAVIA PERUGIA PESCARA PISA PRATO RIETI RIMINI ROMA ROMA SASSARI SICILIA SIENA SPOLETO TARANTO TRAPANI VICENZA o m a i facc ti: i c o n: = + x + = x+: spazi pubblicitari gratuiti Siparietti tv: 18 47 Radio: 45 Televisioni: 36 Siti web: totale 5 stampa: ufficio stampa 36 Radio: 16 Televisioni: 4 Siti web: 55 Stampa: Pat ro c i n i C a m p a g n a Ministero della Solidarietà Sociale Comune di Roma Assessorato alle Politiche Giovanili, ai Rapporti con le Università, alla Sicurezza Assessorato alle Politiche Sociali e Promozione della Salute Regione Lazio Assessorato alla Cultura, Spettacolo e Sport Segretariato Sociale RAI raccolta fondi 90.000 sms 15.000 eventi + + + = 9 Regioni Regioni Piemonte Prosegue l’impegno del rally piemontese al nostro fianco Lazio “Ci sarò anch’io”. Festa Il “Piccolo Coro a Rivoli per l’evento Associazione Alessandro dedicato alle famiglie Longo” per Parent Project Un altro evento legato al mondo dell’automobilismo, il “Rally di Alba”, che si è svolto nei primi giorni di aprile, è stato dedicato dal Cinzano Rally Team A.S.D. alla nostra associazione. Gli organizzatori, anche grazie all’impegno di tanti amici che ci aiutano nelle attività in Piemonte, hanno infatti deciso di sostenere Parent Project per realizzare una raccolta fondi tra tutti gli equipaggi e gli appassionati che sono giunti nella magnifica cittadina piemontese. Nel mese di maggio si è svolto a Rivoli, in provincia di Torino, l’evento benefico “Ci sarò anch’io7” organizzato dal nostro associato Gildo Maggiora in collaborazione con la Croce Verde Cascina – Vica – Rivoli, con il Patrocinio del Comune di Rivoli. Una giornata all’insegna del divertimento e della solidarietà durante la quale, tantissima gente ha assistito ai concerti di musica dal vivo e agli spettacoli di ballo latino americano offerti dalla Scuola di ballo “El Diablo Latino”. È stata grande anche l’affluenza di persone di tutte le età che hanno voluto partecipare alle sfide di pallavolo e calcetto. Il Rally di Alba, che nel calendario delle gare nazionali era il secondo appuntamento del Trofeo Rally Asfalto dell’anno, ha richiamato un grande pubblico perchè, come dichiarano gli stessi organizzatori, mantiene integra la capacità di coniugare dei grandi contenuti sportivi e proporre delle interessanti offerte culturali e turistiche della rinomata zona della Langa cuneese. Cantamessa al Rally di Alba 10 Tra le tantissime sorprese anche una esposizione di auto da rally degli anni passati e la possibilità di realizzare un volo in mongolfiera. Un ringraziamento va ai volontari della Protezione Civile CB Club “Il Marinaio” che per tutto l’evento hanno organizzato il servizio di prevenzione. Nel mese di aprile, il Piccolo Coro Associazione Alessandro Longo ha tenuto, a Roma, un concerto a favore di Parent Project per ricordare Alessandro Bartoloni, il giovane corista scomparso un anno e mezzo fa. Il ricco programma del concerto, che è stato diretto dal Maestro Stefano Cucci e accompagnato dal pianista Teodosio Bevilacqua, prevedeva brani di Bach, Haendel, Mozart, Brahmn, Mendelsshon, Vaccai, P.F. Simms e alcuni pezzi spiritual che hanno regalato al pubblico grandi emozioni. Il Coro, coordinato da Anna Bellantoni, è composto da giovani talenti che si esibiscono con repertori molto diversi e collaborano con altri importanti gruppi corali. Nel 2005, con il Nuovo Coro Lirico Sinfonico Romano, l’Orchestra Roma Sinfonietta e il Coro C. Casini dell’Università di Roma Tor Vergata, ha eseguito in prima mondiale l’Opera “Ça Ira” di Roger Waters. La Scuola di ballo “El Diablo Latino” Regioni Regioni Veneto La “Pedalata per la vita” festeggia il 10° anno di attività Lombardia A Treviglio: Una cerimonia nel “segno” della solidarietà É stato un grande evento di sport e solidarietà quello organizzato nel mese di maggio ad Ospedaletto Euganeo, provincia di Padova, in occasione della corsa ciclistica amatoriale “Pedalata per la vita” che ha festeggiato i dieci anni di impegno al fianco di Parent Project. Una magnifica festa che il Gruppo Sportivo Tecnoimpianti e l’Assessorato allo Sport di Ospedaletto Euganeo hanno voluto realizzare per ringraziare le migliaia di persone, tra appassionati delle due ruote, dilettanti e famiglie, che da tanti anni partecipano alla gara competitiva pedalando per le strade di Ospedaletto Euganeo, Carceri, Vighizzolo ed Este o facendo il tifo per i campioni di solidarietà. Il GS Tecnoimpianti, affiliato UDACE – CSAIN - CONI, da molti anni sostiene il lavoro di Parent Project organizzando incontri nelle scuole, manifestazioni sportive ed eventi, con l’obiettivo di coinvolgere e sensibilizzare l’opinione pubblica sulle problematiche derivanti da questa patologia. Il 17 febbraio, a Treviglio, si è svolta la cerimonia di consegna del premio del torneo di tiro a segno, di cui siamo stati dichiarati beneficiari. Erano presenti alcuni assessori, i rappresentanti delle forze dell’ordine, La Pedalata per la Vita il comandante dei vigili del fuoco ed i giornalisti di testate locali. È stata una giornata veramente importante, ci ha raccontato il nostro socio Nicola Paolella in quanto in un “colpo solo” (per rimanere in tema!) sono riuscito a parlare sia della Distrofia di Duchenne che della nostra associazione a molti rappresentanti delle istituzioni di Treviglio. A tutte le persone presenti ed agli organizzatori, che hanno scelto di devolvere a Parent Project il ricavato della gara, va il suo ed il nostro GRAZIE. ia t s a B o e L San i d per a i g a anno scritto elli m h i c , a ri b La m alità in U elo Marin n piccola loc gusta e Ang u ,u n Leo Bastia loro paese da quando A a S i d i ic m a Gli nel osa avviene raccontare c mercatino di Natale. zione il le, la popola ta a N to n organizzano a S tà ività del ne delle fest re un gesto di solidarie o si a cc o in , à di fa ’anno ne è “Anche quest ia ha avuto l’opportunit a è così, questa occasio modo chi m st a n di San Leo B ai, sembra scontato dirlo portante. Tutti, chi in u ifestando im an concreta. Orm noi, un appuntamento maniera spontanea m famiglia in a er diventata, p nno il proprio contributo creto ad Alberto e alla su nacia te n a d la co , r o in un altro , solidarietà, sostegn stenuto, pe e speranza so o rz o sf lo r za d così vicinan n elogio particolare pe in ognuno di noi gran enta la u re u alla quale va er la capacità di infonde Alberto quest’anno freq Tutti “ p . dimostrata e a soprattutto nel ricevere getto didattico intitolato per il v ro m ti p , ia n re u iz a i nel dona all’interno d a non rientrare questa in i bambini e re ta n e m potev e tutti prima ele er tutti” non ativo. Ecco, quindi, ch e di quelli p o n u e o n u rm anch per e fo comprensivo re educativo mani suo alto valo stico di San Leo Bastia, re, hanno usato le loro fa ola o del plesso sc ’infanzia, si sono dati da cose stupende che son er le ll e ep re d n o li za più picco ndo a realiz felici se ci fosse l’occasi ano, e sc u ri re o m o con tanto a al mercatino. Saremm mente una stretta di m ca state vendute ere, per regalarci recipro i i suoi amici. Un saluto tt sc poterci cono eranza per Alberto e tu nuovo anno, da poco il sp i é d ch o n un sorris o sentito affi per la ricerca.” ri u g u a n u , affettuoso riero di buone notizie ia San Leo Bast iniziato, sia fo Gli amici di per odo migliore etto m il to ra b è sem per l’aff uesta lettera nità di San Leo Bastia tra q re a c li b b u Pu os elli e alla n tutta la Com ringraziare no alla Famiglia Marin a che dimostr . Grazie. e n io z associa 11 SOS tienici Il tuo supporto, la nostra forza. Nella battaglia contro una malattia rara ogni contributo è prezioso. Aiutaci a sconfiggere la Distrofia Muscolare Duchenne e Becker. Puoi sostenere le famiglie ed i ricercatori impegnati con Parent Project nella ricerca di una cura attraverso un gesto semplice come l’acquisto di uno dei nostri gadget. Visita la sezione SOSTIENICI sul sito WWW.PARENTPROJECT.ORG e scegli come aiutarci. Per saperne di più: tel. 0666182811 - [email protected] Il tuo contributo può regalare un futuro migliore a chi ne ha bisogno. Rapporti RapportiIstituzional Istituzionali Parent Project incontra il Rettore dell’Università La Sapienza di Roma Passi in avanti per l’exon skipping di Irene Bozzoni L’incontro alla Sapienza Nei mesi scorsi si è svolto un importante incontro tra Parent Project e il Rettore dell’Università La Sapienza di Roma, Renato Guarini, durante il quale si è parlato dei risultati ottenuti da Irene Bozzoni con la tecnica dell’exon skipping e dello sviluppo di attività che favoriscano la produzione di una terapia per la Distrofia Muscolare di Duchenne e Becker. L’obiettivo di Parent Project, condiviso da tutti i partecipanti, è la costruzione di un modello di efficienza ed innovazione che permetta all’Università di veder riconosciute le prestigiose attività scientifiche condotte dai ricercatori e alle Aziende di acquisire il prestigioso know-how per dedicarsi direttamente allo sviluppo produttivo e alla commercializzazione della terapia. e alla ricercatrice Fernanda De Angelis, erano presenti: il Prof. Luciano Caglioti, prorettore per la ricerca, lo sviluppo e i contatti con il mondo produttivo, presidente del Consorzio Sapienza e Innovazione, accompagnato dal direttore Dr. Stephen Trueman; il Prof. Luigi Frati, Rettore Vicario e Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia e il Prof. Renzo Piva, Presidente della Commissione Innovazione della ricerca e della tecnologia. In questa occasione la professoressa Bozzoni ci ha accompagnato a visitare i laboratori del Dipartimento di Genetica e Biologia Molecolare dove abbiamo incontrato i ragazzi della sua equipe. All’incontro con il Professor Guarini, oltre a Irene Bozzoni Primi risultati per “l’operazione 5x1000” Quando partì la prima campagna per il 5x1000, due anni fa, seppur con un pò di scetticismo, abbiamo messo in campo tutte le forze disponibili perché la raccolta fondi potesse beneficiare di questo nuovo strumento. Oggi, in base alle informazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate, sappiamo che nel 2006 abbiamo ricevuto quasi 7000 preferenze e il dato sembra confermato anche nel 2007. Gli elenchi possono essere consultati in internet all’indirizzo www.agenziaentrate.gov.it. È un risultato importante, perché queste risorse ci permettono di programmare impegni sempre maggiori e soprattutto prolungati nel tempo, sia nella ricerca che nel sostegno alle famiglie a livello nazionale. Dunque a due anni di distanza, e dopo qualche “tira e molla” legislativo, possiamo affermare che l’introduzione del “5x1000” è risultata per noi “una buona operazione”, ma solo grazie all’impegno e l’intraprendenza di ciascuno di voi, nostri soci e amici, patrimonio inesauribile su cui, in questi dieci anni, si è costruita l’associazione. Grazie a tutti e.... Continuiamo così!!! 13 Rapporti RapportiIstituzionali Istituzionali Altri due Centri Ascolto in Italia, al via “La Rete di ascolto per la DMD” Grazie al finanziamento pubblico che ci è stato accordato dal Ministero della Solidarietà Sociale per il bando relativo alla legge 383/2000 lettera f/d del 2007, nei prossimi mesi sarà possibile aprire due nuove sedi del Centro Ascolto. Le regioni interessate sono Sicilia e Calabria, che insieme a Lombardia e Marche cominceranno a costituire quella rete di servizi specifici sulla distrofia muscolare Duchenne e Becker per cui ci impegnamo da tanto. Quello che ci proponiamo è promuovere lo sviluppo e la realizzazione di servizi territoriali in favore dei nostri ragazzi e delle loro famiglie, attraverso la strutturazione di un modello di intervento integrato tra servizi pubblici e servizi della società civile. A questo scopo, il Centro Ascolto Duchenne si è rivelato, negli anni, uno strumento prezioso, sia per fare da referente per gli enti locali, che per rispondere ai bisogni delle famiglie. Infatti, per quel che riguarda questa patologia, ci si scontra ancora oggi con una grave carenza di conoscenze e competenze da parte dei servizi sanitari e di quelli sociali. L’implementazione dei Centri Ascolto avrà come obiettivo, da un lato la sistematizzazione e maggior promozione dei percorsi riabilitativi e terapeutici individuati dall’Associazione, garantendo ai cittadini ed ai servizi territoriali competenti la disponibilità di indicazioni precise e corrette sulla Distrofia muscolare Duchenne e Becker; dall’altro la divulgazione di informazioni sui risultati dei progetti di ricerca e delle sperimentazioni sull’uomo che verranno condotte in tutto il mondo. In questo modo si potranno affrontare Apre nelle Marche la nuova sede regionale del Centro Ascolto Duchenne A Gabicce Mare, in provincia di Pesaro e Urbino, è già attiva la nuova sede del Centro Ascolto Duchenne, grazie alla Regione Marche che, sulla base della LR 9/04, ha finanziato il progetto “Centri d’Ascolto sulla Distrofia di Duchenne e Becker”. Gli operatori, delle sedi locale e nazionali, stanno già lavorando ad un apposito 14 sistema informativo via web (il SILS), realizzato dalla SocialNet di Pesaro, che consentirà la gestione integrata, anche a distanza, delle situazioni su cui intervenire di comune intesa, migliorando così anche la qualità del lavoro. Il Centro Ascolto Duchenne regionale, in particolare, fornirà informazione al meglio le problematiche relative al trattamento, aumentando le aspettative e la qualità della vita di chi è affetto da questa patologia. Al progetto è legata la realizzazione di un percorso di ricerca psico-sociale rivolto alle famiglie dell’associazione, che ha come fine l’attivazione di un’azione specifica di supporto per i genitori con figli affetti dalla distrofia muscolare di Duchenne. L’indagine verrà condotta dalla Fondazione Iard, che ha già svolto un’importante lavoro di ricerca con presupposti affini su un’altra malattia genetica rara, l’atrofia muscolare spinale. Per quanto il piano operativo si rivolga in particolare alla Sicilia e alla Calabria, tutte le famiglie dell’Associazione verranno coinvolte nella ricerca e potranno usufruire dei benefici del progetto nel suo complesso. specialistica sulla malattia presso i servizi socio-sanitari della Regione Marche grazie anche ad incontri specifici e alla diffusione di materiale inviato ai servizi stessi e a disposizione delle famiglie residenti nel territorio di tutte e quattro le province coinvolte dal progetto Pesaro e Urbino, Ancona, Macerata ed Ascoli Piceno. Il Centro Ascolto Duchenne delle Marche si può contattare ogni giorno ed eventualmente prendere appuntamento con l’assistente sociale Ilaria Nanni presso la sede regionale in Via Romagna, 53 a Gabicce Mare (PU). Rapporti RapportiIstituzional Istituzionali Al convegno di Thiesi l’incontro con tante nuove famiglie Nel mese di aprile si è svolto a Thiesi, in provincia di Sassari, il Convegno “Dalla diagnosi alla presa in carico dei pazienti Duchenne e Becker” organizzato dal delegato regionale Francesco Soro, al quale hanno partecipato tante nuove famiglie e molti specialisti interessati ad approfondire la patologia e ad affrontare i temi dello sviluppo di politiche socio-sanitarie adeguate alle malattie rare, dell’importanza della diagnosi genetica, delle pratiche terapeutiche multidisciplinari e della partecipazione dei pazienti ai trial di sperimentazione clinica. Ai lavori, aperti dall’Onorevole Nicolò Rassu, Vice Presidente del Consiglio Regionale della Sardegna, hanno partecipato Maria Antonietta Melis, dell’Università di Cagliari; Loredana Boccone, dell’Ospedale Microcitemico di Cagliari; Marcello Villanova, Simonetta Vinelli, Elena Lora, Alessandra Franceschini e Silvia Terzi, l’equipe dell’Ospedale Nigrisoli di Bologna. Il Convegno è stato realizzato con il contributo del Consiglio Regionale della Sardegna, del Comune di Bessude, del Comune di Bonnanaro, del Comune di Bonorva, del Comune di Borutta, del Comune di Cheremule, del Comune di Pozzomaggiore, del Comune di Thiesi e del Comune di Torralba. Le cose buone non sono solo in Trentino Alto Adige... S. Wilton e D. Biggar a Milano Il Convegno di Milano Tra gli appuntamenti organizzati durante la Campagna “Rompere il silenzio” a Milano si è svolto il Convegno “I trial clinici e la ricerca Duchenne e Becker nel mondo”, un importante appuntamento al quale hanno partecipato ricercatori e specialisti provenienti da tutto il mondo per presentare i risultati ottenuti dalla terapia genica, dalla terapia cellulare e farmacologica e approfondire i temi legati alla sperimentazione sull’uomo. Durante l’incontro, al quale hanno assistito circa duecento persone, è stato presentato il Registro Italiano Pazienti DMD/ BMD/SMA realizzato insieme a UILDM, Famiglie SMA, ASAMSI e Telethon. Il Convegno è stato organizzato con il contributo della Fondazione Cariplo e con il Patrocinio della Regione Lombardia, Assessorato alla Famiglia e Solidarietà Sociale, della Provincia di Milano e del Comune di Milano, Assessorato alla Salute. Parent Project onlus è anche nella tua regione. Abruzzo Calabria Campania Emilia Romagna Moreno Di Zio Letizia Porcino Maddalena Riccio Paola Fiorini Lazio Liguria Lombardia Marche Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Filippo Buccella Cristina Serra Claudio Locatelli Sabrina Banzato Gildo Maggiora Rosa Marchetti Franco Soro Luca Genovese 085.82.89.572 328.67.26.828 335.12.37.279 051.35.69.88 335.57.12.069 347.82.16.798 348.15.35.832 348.30.20.785 333.95.07.485 349.88.85.510 349.32.29.633 339.70.68.178 800 943 333 Trentino A. Adige Sabrina Rizzoli Toscana Cinzia Fantozzi Veneto Mauro Facciolo 328.08.80.631 0586.89.85.44 335.13.62.872 CENTRO ASCOLTO DUCHENNE 800 943 333 GENITORI CONTRO LA DISTROFIA MUSCOLARE DI DUCHENNE E BECKER VIA AURELIA 1299 00166 ROMA TEL. 06.66182811 FAX 06.66188428 W W W . P A R E N T P R O J E C T. O R G Per sostenerci: ccp 94255007 - Banca di Credito Cooperativo di Roma - IBAN: IT 38 V 08327 03219 000000005775 15 Un giorno importante, Campagne Campagne per la tua vita e per la ricerca contro la distrofia Aiutaci a contare di più, entra a far parte di una grande squadra! I progetti di ricerca, le borse di studio, il sostegno alle famiglie, la diffusione dell’informazione e la sensibilizzazione del pubblico, gli eventi locali e nazionali, tutto ciò in cui ci impegniamo quotidianamente esiste perché possiamo contare su una “grande squadra”: i nostri Soci e Sostenitori. Le occasioni da ricordare acquistano un valore ancor più speciale se ne affidi il ricordo ad un gesto di solidarietà. Con le nostre pergamene solidali potrai rendere partecipi della tua scelta parenti e amici, diffondendo così un messaggio di speranza ed altruismo. Infatti, scegliendo di devolvere in beneficenza quanto avresti destinato ad una bomboniera, sosterrai le famiglie ed i ricercatori impegnati con Parent Project nella ricerca di una cura per la Distrofia Muscolare di Duchenne e Becker. Per saperne di più su come ordinare le pergamene solidali visita la sezione SOSTIENICI del nostro sito www.parentproject.org oppure contattaci allo 06 66182811. 16 Le adesioni che riceviamo ci consentono di disporre di risorse attraverso le quali pianificare le nostre attività; e soprattutto ci permettono di avere un peso diverso nei confronti delle istituzioni. Diventa anche tu SOSTENITORE! Basta un contributo minimo di 20�euro indicando come causale “adesione”. I sostenitori ed i soci ricevono la nostra rivista quadrimestrale, Notiziario Parent Project onlus con gli aggiornamenti e gli approfondimenti sui progetti e le attività dell’associazione. Bilancio consolidato 2007 approvato il 21.04.08 �������������������������������������������������������������� ������������������������������������������������ ����������������������� ����������������������������������������� ���������� ���������������������������� ��������������������������������������� �������������� ������������� ���������������� ���������������� ������������������ ����������������������������������� �������������������������������������� ������������������������������������ ����� ����������������������������������������� ����������������������������������� ������������������������� ����������������������� ������������������������������������� ���������� ���������� ���������� ���������� ���������� ��������� ��������� ��������� ��������� ��������� ��������� ��������� ��������� ��������� ��������� ��������� ��������� ��������� ���������� ��������� ��������� �������� ��������� ��������� ��������� �������� ���������� ��������� ��������� �������� ��������� ������������������������������� ������������������ ������������ ���������������������������������� ������������������������ ��������������������� ����������������������� �������� �������� �������� �������� �������� ��������� ��������� �������� �������� ����������������������������� ������������� �������������� ������������������ ������������������������������� ��������������������� �������������� ���������� ��������� ��������� �������� �������� �������� � ���������� ��������� ��������� �������� ��������� � ����������������� ������������� ���������� ���������� ���������������� ���������� ���������� ������������������������� ���������� ��������� ������ ���������� ���������� ������ ���������� ���������� �������� �������� ������ ������ ������������������������������� ������������������������������ ������������������������� ����������������� ������������������������� ���������� ��������� �������� ���������� ���������� ���������� ��������� �������� ��������� ��������� ������������������������������ ����������������������������������� ������������������������� ������������������������ ����������������������� �������������������������� ����������������������������������� ������������������� ���������� ���������� ��������� ��������� ���������� ��������� ��������� ��������� ���������� ���������� ��������� ��������� ���������� ��������� �������� �������� �������� �������� �������� ���� �������� �������� �������� ����� ���� ���� �������������������������������������� ������������������������� ������������������������� ���������������������������� ����������������������� � a m o c o i g n u Non è o s s e t s o l o m puntia ura sulla ricerca di una c Sostieni anche tu Parent Project Aiutaci a vincere con la tua dichiarazione dei redditi. ��������������������������������������������� ������������������������������������������������������� ���������������������������������������������������� �������������������������������������������������� ��������������������������������������������� �������������������������������������������������� ������������������������������������������� ������������������������������������� ����������������������������������� Come fare: ���������������������������������������������� ��������������������������������������������� ������������ ������������������������������������������� ����������������������������������������������� ���������������������������������������������� ������������������������������������������ � Mario Rossi 8 0520353 100 ���������������������������������������� ����������������������������������� ������������������������������������������ ����� ������������������ ������������������� ������������� �������������� ����������������� ���������� ��������������� �������������� ������������������������������ �������������� ������������������ ���������������������