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1
Guida al “camino de Santiago”
la via francese - edizione 31/05/2014 (v24/06)
itinerario in 31 tappe
(... ma poi sarete voi a decidere se farne di più o di meno)
•
•
•
•
Cartina di ogni tappa con profilo altimetrico e distanze
Descrizione delle tappe e delle cose interessanti da vedere
Ostelli lungo il percorso con n° di telefono, ubicazione, servizi e altro
Piccolo spazio per appunti di “Camino” - mini dizionario Italiano/Spagnolo
1^ parte: St.Jean Pied de Port - Leòn
da tappa
1
- a tappa
18
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St.Jean P.d.P.
Leòn
www.pellegrinibelluno.it - il cammino di Santiago ... e oltre
di Oriano Rinaldo - [email protected]
www.pellegrinibelluno.it
E’ noto che la maggior parte dei pellegrini non fa il cammino per
intero, chi per ragioni di tempo, chi per scelta, chi perché pensa di
farlo in più riprese. Così ho pensato di dividere la guida in due
opuscoli:
1° - St. Jean Pied de Port - Leòn.
2° - Leòn - Santiago de Compostela.
In questo modo ognuno stampa la parte che interessa ... chi poi
il cammino lo percorrerà per intero, non deve fare altro che stampare entrambi gli opuscoli. Così facendo si riduce l’ingombro, si facilita la composizione dell’opuscolo ... e si rende il tutto più maneggevole e pratico durante il cammino.
1^ parte (da tappa 1 a tappa 18)
da St Jean Pied de Port a Leòn >>> km 464,8
KM
tappa
tappa
Km
mancanti
25,7
439,1
1
S. JEAN PIED DE PORT - RONCISVALLE
25,7
1/a
St. JEAN - VALCARLOS - RONCISVALLE
27,0
2
RONCESVALLE - ZUBIRI
21,5
47,2
417,6
3
ZUBIRI - PAMPLONA
20,4
67,6
397,2
4
PAMPLONA - PUENTE LA REINA
24,0
91,6
373,2
5
PUENTE LA REINA - ESTELLA
22,0
113,6
351,2
6
ESTELLA - TORRES DEL RIO
29,0
142,6
322,2
7
TORRES DEL RIO - LOGROÑO
20,0
162,6
302,2
8
LOGROÑO - NÁJERA
29,6
192,2
272,6
9
NÁJERA - SANTO DOMINGO DE LA CALZADA
21,0
213,2
251,6
10
SANTO DOMINGO DE CALZADA - BELORADO
22,7
235,9
228,9
11
BELORADO - AGES
27,4
263,3
201,5
12
AGES - BURGOS
23,0
286,3
178,5
13
BURGOS - HONTANAS
31,1
317,4
147,4
14
HONTANAS - BOADILLA DEL CAMINO
28,5
345,9
118,9
15
BOADILLA DEL CAMINO - CARRIÓN de los CONDES
24,6
370,5
94,3
16
CARRIÓN de los C.- TERRADILLO de los Templarios
26,6
397,1
67,7
17
TERRADILLO de los Templarios-EL BURGO RANERO
30,6
427,7
37,1
18
EL BURGO RANERO - LEÓN
37,1
464,8
0
TOTALE >>
2
Km
percorsi
464,8
note
La via Alta
La via bassa
Si può proseguire
fino a Larrasoaña
Ci si pùò fermare a
Los Arcos
Ci si pùò fermare a
San Juan d Ortega
Si può spezzare in 2
tappe fermandosi a
Mansilla de la Mulas
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... Un po’ di numeri prima di partire!
Lunghezza totale “camino” da S.Jean Pied-de-Port a Santiago
774,4 km
Tappe previste
31 (intero cammino)
Media km giornalieri
25,0 km
Tappa più lunga (la n°18). Arrivo a LEÓN
37,1 km
Tappa più corta (la n°30). Arrivo a O PEDRUOZO
19,1 km
La quota altimetrica più alta raggiunta (tappa n°22) a la “Cruz de hierro”
1504 mt s.l.m..
Ore di marcia previste (alla media di 3,5Km/h)
221 ore
Ore di marcia previste (alla media di 4,0Km/h)
194 ore
n°di passi (media di 66cm a passo)
1.174.243
Ultime tre tappe (da Santiago a Finisterre)
Km 90
Totale percorso da S.Jean Pied-de-Port a Finisterre
Km 864,4
Il mio peso alla partenza
Kg
O e al ritorno
Kg
Peso dello zaino
Kg
Partenza da: OOOOOOOO..
in data
Arrivo a: OOOOOOOOOO..
in data
Dati
Personali
Altimetria del percorso completo
Telefoni di
EMERGENZA
SOS - 112
Vigili del fuoco - 080
Emergenze Sanitarie - 061
Guardia forestale - 085
Polizia Municipale - 092
Denuncie via telefono
902 102 112
Polizia Stradale - 062
3
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IMPORTANTE SAPERE CHE ...
Per ogni tappa c’è a fine della sua descrizione, la tabella con l’elenco degli
ostelli dislocati lungo il percorso. A pagina 6 troverete la tabella relativa a questa prima tappa e le spiegazioni di ciò che in essa viene riportato. Tale spiegazioni, ovviamente, valgono per tutti le tabelle delle tappe successive .
Buen camino
1/a
St. Jean - Valcarlos - Roncisvalle / km 27,0
Questo è considerato il percorso alternativo per arrivare a Roncisvalle, da prendere in considerazione nel caso di brutto tempo, oppure qualora si volesse evitare la durezza del percorso "classico"
Pirenaico, dovuto al forte dislivello.
Se qualcuno lamenta una scarsa preparazione fisica, al fine di evitare un brusco impatto con il cammino, la tappa potrebbe essere "spezzata" in due, facendo sosta a Valcarlos.
Usciamo da St. Jean passando sotto la porta di St. Juan o porta d’Espagne
e superato il ponte sul fiume Nive proseguiamo dritti lungo la Rue d'Espagne.
Quando usciamo dalle mura della cittadella, troviamo alla nostra destra un'area a parcheggio auto. Proseguiamo dritti in salita, seguendo la direzione del
chemin de St. Jaques come indicato da una tabella posta vicino a noi sulla
sinistra.
Dopo un centinaio di metri arriviamo ad un bivio.
Arco de St.Juan Una tabella bianca fissata su un palo alla nostra sinistra indica due itinerari:
il n° 1 che prosegue dritto verso la parte alta del cammino.
il n° 2 che gira a destra per le chemin de Mayorga (direzione Valcarlos).
Prendiamo il n° 2 ; direzione a DESTRA.
Più avanti, si comincia a scendere fino al punto in cui la via si immette nella D-933. Da qui proseguiamo sul ciglio della statale per 1 km scarso fino a quando sulla nostra destra troviamo una deviazione
in discesa che come indica un cartello bianco fissato su un palo della luce, fa proseguire il nostro
cammino per vie secondarie e più tranquille verso Arneguy. Al primo paese che incontriamo al con4
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Piazzetta di Valcarlos
fine tra Francia Spagna in prossimità di Arneguy troviamo anche
un supermercato per eventualmente rifornirci di pane, acqua o altro
(percorsi 6 km). Dopo poco più di 1Km entriamo a Pekotxteta /
Arneguy, da dove proseguiamo sempre per stradine secondarie
verso Luzaide/Valcarlos (percorsi 11,5 km). A Valcarlos vi è un
solo Albergue per pellegrini (ostello) con 24 posti gestito dal municipio. In alternativa ci sono anche due Hotel privati: l'Hostal Maitena o l’Hostal casa Marcelino dove si puo’ anche cenare. Questi
hotel non praticano certo prezzi da "ostello" per pellegrini, ma come prima tappa, può andar bene e ci si abitua piano piano ad en-
trare nel clima del cammino.
Dopo Valcarlos si prosegue per circa 3 km sul ciglio della strada statale fino a quando incrociamo
alla nostra sinistra un cartello indicatore del cammino che finalmente ci indirizza per un sentiero in
mezzo la bosco e lontano dal traffico. Il cammino è segnalato
con le frecce gialle, ma bisogna prestare attenzione soprattutto
nel bosco dove si possono facilmente perdere di vista perché occultate dalla vegetazione stessa. Si arriva al passo di Ibañeta
dove ebbe luogo nell'anno 778 una storica battaglia, quando le
truppe di Carlo Magno guidate da Rolando, uno dei paladini di
Francia, caddero in un’imboscata tesa dai Baschi, o a seconda
delle versioni, dai Saraceni. Una stele è posta a ricordo di tale
avvenimento. Al passo si trova anche l’aguzza chiesa di San Salvador, costruita in luogo di un antico eremo dal quale si faceva Passo de Ibañeta - la stele di Rolando
suonare una campana per guidare e dare riferimento ai pellegrini
(Km 24,8).
Alla tappa manca solo un sospiro e, dopo essere passati accanto al Centro di specie avicole migratorie, il nostro itinerario si interna attraverso il faggeto per giungere a Roncesvalles, caratterizzata
dalla Reale Collegiata gotica (Km 27,0).
Da vedere: St.Jean Pied de Port deve il suo nome alla sua posizione strategica ai piedi dei Pirenei considerato la “porta” d’accesso per la Spagna. Fondata nel XI secolo faceva parte del regno di
Navarra.
Nel XVI secolo passò sotto il dominio Francese ed è parte della
regione di Aquitania. Il centro storico cresciuto sulla altura intorno
alla Rue de la citadelle conserva il suo aspetto di borgo medievale.
Circondata da mura in pietra che ne facevano una città fortificata è
dominata dall’alto dal castello da dove si gode di una splendida
vista panoramica. La rue de la citadelle si sviluppa da Porta de San
Jaques a Porta de Saint Jean.
La chiesa de Notre Dame du Bout du Pont con facciata gotica deve il suo nome al fatto che era
una testata del ponte sul fiume Nive.
Addossata alla chiesa infatti c’è la puerta de Notre dame (arco de St Jean) che da accesso alla rue
de Espagna.
Roncisvalle chiaro esempio di gotico francese in Spagna. La costruzione della chiesa avvenne tra il
1215 e 1221 per volontà del re navarro Sancho VII el Fuerte. Venne poi restaurata causa uno stato
d’abbandono attorno al XVII secolo.
Costituita da una pianta a tre navate. Nel presbiterio si erge la scultura della Virgen de Rocesvalles
scolpita in legno e placata d’argento opera del XIV secolo. Interessante anche il chiostro a pianta
quadrata risalente alla prima metà del secolo XVII. La tomba del Re Sancho detto el fuerte per la
sua stazza fisica. La leggenda dice infatti che la scultura posta sopra la sua tomba, sia a grandezza
naturale mentre la catena faccia parte del bottino di guerra che il re vinse contro l’emiro arabo Miramamolin.
La capilla de Santiago, piccola costruzione gotica del XIII secolo. Il “Silo de Carlomagno o capilla del Espiritù Santo la costruzione più antica di Roncisvalle risalente al XII secolo dove
Chiesa di Santa Maria la Real
veniva data sepoltura ai pellegrini O ma leggenda dice venne sepolto Carlo Magno. (?!?)
Alla pagina successiva, l’elenco delle accoglienze >>
5
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Tappa n° 1a : St.Jean Pied de Port - Valcarlos - Roncisvalle / km 27,0
Ubicazione
località
a
km
Servizi
via
Costo in €
telefono
P
Lt
UC
@
wf
Ap
Not
Clz Ce
Accueil
Pelerin
Rue de la Citadella,
55
+33
559 370 509
no
32
Mw
si
-
anno
Albergue
Beilari
Rue de la Citadelle,
40
+33
559 372 468
si
18
si
si
-
Apr/ott
26€: alloggio,
cena, colazione
Le Chemin
vers l'Etoile
Rue d'Espagne
+33
559 372 071
si
20
si
si
-
anno
15 con colazione
25 1/2 pensione
Albergue
Ultreia
Rue de la Citadelle, 8
+33
680 884 622
si
15
si
si
si
apr/ott
Plaza de Santiago.
Ubicado en la planta
baja de las escuelas
+34
696 231 809
948 79 01 99
Municipio:
948 79 01 17
si
24
Si
Mw
no
si
anno
11.5
Albergue de
Luzaide/
Valcarlos
15,5
Albergue de
Peregrinos
Colegiata de Roncesvalles - no ciclisti in
+34
948 76 00 00
Ni
183
Mw
si
si
anno
St. Jean
Pied de Port
Valcarlos
Roncisvalle
Albergue de
peregrinos
8 con
colazione
12 y
15
si
10 con
colazione
3 lenzuola
3 asciugamano
-
10
-
-
-
-
Asciugamani1.5€
Leggenda: come si interpreta la tabella
Ubicazione
località
a
km
Albergue de
peregrinos
A quanti km
dista dal
precedente
Servizi
via
telefono
Nome dell’Ostello,
ubicazione e n° di telefono.
i prefissi internazionali sono:
- Spagna è +34
- Francia +33
- Italia +39
UC @ wf
Costo in €
P
Lt
Ap
Not
Clz
Ce
P
Possibilità di Prenotazione posto: Si/No/Ni
Ni= a condizioni particolari
Lt
N° dei posti Letto disponibili
UC
Uso Cucina: se c’è la possibilità di cucinare del
cibo per prepararsi la cena.
MW=microonde
@
wf
Disponibilità di rete internet: si/no
out=all’esterno della struttura
Disponibilità di connessione wi-fi: si/no
out=all’esterno della struttura
€=a pagamento
Spazio per gli appunti di cammino
6
Ap
Periodo di Apertura dell’accoglienza: dal mese al mese
oppure tutto l’anno. Anche chi tiene aperto tutto l’anno può
avere qualche settimana di chiusura
Not
Costo della Notte ed eventuale extra (lenzuola,
asciugamano, shampo
Clz
Costo eventuale Colazione
Ce
Costo eventuale Cena servita
Clz
Ce
Fuori significa che in paese ci sono locali per mangiare
ed eventualmente fare la colazione al mattino. Non tutti i
bar comunque aprono all’ora in cui i pellegrini O partono!
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1
St. Jean Pied de Port - Roncisvalle / km 25,7
Saint Jean Pied de Port è diventata ormai il punto di partenza classico del cammino francese in
alternativa a Roncesvalles. Il percorso prevede il superamento dei Pirenei per il punto più alto, il
colle di Lepoeder a quota 1430 metri sul livello del mare. Pertanto questa prima tappa presenta un
dislivello di ben 1265 metri che aggiunti alla lunghezza di quasi 26 km ne fanno una tappa piuttosto
dura.
Iniziare in questo modo potrebbe essere controproducente e difficile per chi non ha un po’ di preparazione e pertanto potrebbe essere consigliato il percorso alternativo proposto nella pagina successiva della guida (1/a) che prevede il transito attraverso il fondo valle meno impegnativo oppure quanto
meno spezzare la presente tappa portandosi fino al Refuge Orisson per riprendere il giorno successivo ... ma questi sono solo dei suggerimenti, poi ognuno farà come meglio crede.
Descrizione
La città di Saint Jean Pied de Port, chiamata in basco Donibane Garazi, è dal secolo XII la porta
d'ingresso che dalla Francia porta al territorio navarrese passando per il passo di Ibañeta. La città
conserva la sua architettura medievale di città fortificata. Il “camino de Santiago”, percorre la “rue de
la cittadele”, tra edifici medievali e storici come la "Prigione dei Vescovi", da porta San Jaques fino
all'Arco di San Juan che immette al pont d'Espagne sulle acque del rio Nive. Da qui, il cammino
prosegue lungo la strada fino a raggiungere una tabella con una conchiglia (simbolo del cammino) ed il marchio rosso e bianco GR 65 con l'indicazione “Chemin de Saint Jacques de Compostelle”. Una dura salita ci attende e va affrontata lentamente per evitare di compromettere il resto
del cammino. Si sale così su strada asfalta tra case e quartieri quali: Iruleya y Erreculus, circondati
da verdi prati e dopo circa 5 km si giunge a Honto.
Dopo aver oltrepassato le ultime case, la salita si attenua e prosegue con un
sentiero che sale con una successione di curve a ferro di cavallo. Finito il sentiero si ritorna nuovamente sull’asfalto, passando accanto a una fonte e ad
una tavola di orientamento. E’ un buon punto di osservazione dal quale si
gode una splendida vista su Saint Jean Pied de Port e parte dell’Aquitania
francese (Km 6,4).
Un chilometro più in su arriva all’ostello Orisson, un’ulteriore alternativa per
passare la notte. Soprattutto per il pellegrino che abbia iniziato la tappa a pomeriggio avanzato. Si prosegue per una stretta strada di montagna, in compagnia di pecore di razza Manech e di robusti cavalli insensibili ai rigori del clima.
Quattro chilometri circa più avanti e a circa cento metri sulla destra si può
Vergine di Biakorri
scorgere su una altura la statua della Vergine di Biakorri, adornata di fiori,
7
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collane, croci, conchiglie ed altri oggetti offerti dai pellegrini
(km 11,3).
Dopo venti minuti di marcia si oltrepassa una deviazione alla
nostra destra, che scendendo porterebbe fino alla località
francese di Arnéguy; due chilometri più avanti finalmente, si
arriva al punto chiave della giornata. Sulla destra della
strada c’è un cumulo di pietre che sorregono un cartello di
legno con incisa l’iscrizione Roncevaux/Orreaga
(Roncisvalle in francese e in Basco) - (km 15)
Croce
A questo punto prendere a destra abbandonare la strada
asfaltata D-428 e continuare per il morbido del prato pirenaico. Si passa immediatamente accanto a una croce di pietra con un recinto intorno e si sale lungo
la collina fino al passo lasciando alla nostra destra un
vecchio rifugio-ricovero in pietra. Mancano solo 1 Km
al confine con la Spagna e giungere al valico di Bentarte, dove si trova la Fontana di Roldán, che ricorda
il paladino di Carlo Magno sconfitto insieme al suo
esercito, nell’anno 778 dai Baschi (Km 16,5). Poco
dopo, un triplo segnale in legno ci indica, di proseguire
a destra verso Roncesvalles. Lungo una pista che
attraversa una splendida faggeta, si raggiunge il colle
di Lepoeder, la quota massima della tappa a 1430
metri di altitudine. (Km 20,5).
Qui si presentano due possibilità per proseguire, comunque ben segnalate. A sinistra la più corta (3,6 km
fino a Roncesvalles), ma con la difficoltà di dover scendere per dei ripidi pendii. A destra 400 metri
più lunga però più facile passando per il passo di Ibañeta. E' preferibile la più lunga e scendere quindi per la strada asfaltata. Le vedute sono grandiose e ci rivelano il paesaggio della tappa di domani:
boschi di faggi, Roncesvalles poi Burguete e la valle dell’Erro. Arriviamo così al passo de Ibañeta,
dove si trova l’aguzza chiesa di San Salvador, costruita in ricordo di un antico eremo in cui si faceva suonare la campana per
guidare i pellegrini medievali (Km 24,1) e il cippo che ricorda il
paladino Orlando. Alla tappa manca solo un sospiro e, dopo essere passati accanto al Centro di specie avicole migratorie, il nostro
itinerario si inoltra attraverso il faggeto per giungere a Roncesvalles, caratterizzata dalla Reale Collegiata gotica (Km 25,7).
Problemi con la segnaletica?:
La segnaletica è buona però questa tappa ostenta il record di
persone che si perdono, soprattutto in inverno, con neve o con
nebbia. D’inverno e in caso di previsione di maltempo la cosa
migliore è optare per la via alternativa che sale per la strada di Valcarlos.
La colleggiata di Roncisvalle
Ricordare che quando si arriva al cumulo di pietre che sorreggono il cartello Roncevaux - Orreaga
(Km 15), si devia verso destra per il prato verde e la vicina "croce di pietra" recintata.
8
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Tappa n° 1 : St.Jean Pied de Port - Roncisvalle / km 25,7
Ubicazione
località
a
km
St. Jean
Pied de Port
Honto
5
Albergue de
peregrinos
Servizi
via
Costo in €
telefono
P
Lt
UC
@
wf
Ap
Not
Clz Ce
Accueil Pelerin
Rue de la Citadella,
55
+33
559 370 509
no
32
Mw
si
-
anno
Albergue
Beilari
Rue de la Citadelle,
40
+33
559 372 468
si
18
si
si
-
Apr/ott
26€: alloggio,
cena, colazione
Le Chemin
vers l'Etoile
Rue d'Espagne
+33
559 372 071
si
20
si
si
-
anno
15 con colazione
25 1/2 pensione
Ultreia
Rue de la Citadelle,
8
+33
680 884 622
si
15
si
si
si
apr/ott
Ferme
Ithurburia
Honto (St Michel)
+33
559 371 117
si
22
no
no
-
anno
14 dormire
5 colazione
32 1/2 pensione
31 1/2 pensione
Uhart-Cize
2,4
Refuge
Orisson
Lungo la strada
+33
559 491303
si
18
si
no
-
apr/ott
Roncisvalle
18,3
Albergue de
Peregrinos
Colegiata de Roncesvalles - no ciclisti in
alta stagione
+34
948 76 00 00
948 76 00 29
Ni
183
Mw
si
si
anno
8 con
colazione
12 y
15
10
si
-
-
-
-
Asciugamani1.5€
9
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2
Roncisvalle - Zubiri / km 21,5
Descrizione - Il cammino corre per boschi di faggi, betulle, rovere e pini caratteristici del nord navarrese. Si passano il valico di Mezkiritz e l’Alto Erro, antico luogo di banditi ed ora di nebbie e boschi,
attraversando graziosi paesi come: Burguete-Auritz,
antico borgo di Roncisvalle, pieno di “casoni” dove Ernest
Hemingway alloggiava quando si rimetteva dalle fatiche
letterarie andando a pescare nel rio Irati. EspinalAuritzberri, fondato da Teobaldo nel 1269. BiscarretaGerediáin, paese del bestiame. Lintzoain, con le sue
case dalle belle facciate, fino a Zubiri.
L'itinerario - Dall'ostello di Roncisvalle ci si immette nella
strada Nazionale N-135 e subito dopo sulla destra, parallelamente alla strada scorre il cammino. Un centinaio di
metri avanti, attraverso i rami, si può notare dall'altra parte
della strada, la croce di pellegrini, una croce gotica di pie... si lascia Roncisvalle
tra, che venne trasferita in questo luogo nel 1880 dal Priore don Francisco Polite. In prossimità di Burguete il camino ritorna sulla N-135. Qui è possibile fare colazione; ci sono un paio di bar aperti e pronti ad accogliere i pellegrini. Oltrepassata la chiesa di San Nicolàs, si gira a destra in corrispondenza di una
succursale bancaria per attraversare su passerella il rio Urrobi. Si prosegue su strade bianche che
attraversano estese praterie con animali al pascolo. Prima di imboccare la valle dell'Erro si passa il
paesino di Espinal con i suoi tetti di tegole rosse. Si attraversa il centro urbano per riprendere la N135 all’altezza della moderna chiesa di San Bartolomè. Si gira a destra continuando per la strada,
rasenti alle facciate bianche delle case. Proprio dopo un attraversamento pedonale svoltare a sinistra e per strade con pavimentazione diversa, si sale fino all’Alto de Mezkiritz, dove al lato della
strada c’è una lapide con incisa l’immagine della Vergine di Roncisvalle (km 8,2). Porre attenzione
ai segnali di indicazione del cammino (conchiglie e frecce gialle) per non finire fuori strada.
Proseguire fino a Bizkarreta che un tempo era sede di tappa del cammino perché nel XII secolo
esisteva un Hospital per pellegrini. A Lindzoain si comincia a salire per un ripido selciato in cemento; da quelle parti scende un piccolo ruscello al quale bisogna fare attenzione in inverno, poiché si
può formare del ghiaccio. Proseguire poi su un sentiero di pietrisco fino a raggiungere l'Alto dell'Erro che paradossalmente ci si arriva camminando in leggera discesa. Si riattraversa la strada Nazionale N-135 per rimboccare il sentiero che scende ripidamente e che potrebbe diventare difficoltoso in
caso di fango. Si sale di poco per arrivare alla Venta del Puerto, un’antica taverna che oggi si trova
in stato di semi abbandono e usata come stalla. Poi la discesa ridiventa pronunciata. Ci sono un paio
di portelli da aprire e chiudere e degli scaloni che agevolano la discesa. Tra tratti con più o meno
10
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difficoltà si arriva a Zubiri attraversando il bellissimo puente de la Rabia. Il Ponte deve il suo nome alla credenza
popolare secondo la quale facendo fare agli animali tre giri
sotto il pilone centrale, nelle acque del rio Arga, guarivano
dalla "rabbia".
Principali difficoltà - Dal momento che si attraversa varie
volte la N-135 bisogna prestare attenzione come pure
nell'attraversamento di Burguete perché non c’è il marciapiede. Percorso "rompepiernas" (spezza gambe): Dopo
Espinal il terreno si indurisce, ma ci sono più discese che
El puente de la Rabia a Zubiri
salite. L’ascesa fino ad Alto de Erro non comporta grosse
difficoltà. Passata Lintzoain le prime rampe intimoriscono
un po’ ma in seguito il percorso diventa molto più agibile.
Informazioni - Nei 21,5 km che separano Roncesvalles da Zubiri, alla data, non ci sono ostelli per i
pellegrini, ma a Burguete, Espinal, Bizkarreta e Lintzoain si possono trovare degli alloggi privati. Se
partiamo molto presto da Roncesvalles possiamo fare colazione a Burguete. C’è un bar dopo la
Chiesa ed un panificio/bar/pasticceria in fondo la strada. Ad Espinal e Bizkarreta ci sono pure negozi
(tienda) dove comprare da mangiare. A Zubiri c’è un bar accanto al polisportivo che serve il menù del
pellegrino.
Tappa n° 2 : Roncisvalle - Zubiri / km 21,5
Ubicazione
Servizi
località
a
km
Albergue de
peregrinos
via
telefono
P
Lt
Aurizberri /
Espinal
6,8
Irugoienea
C/ Oihanilun 2
649 412 487
si
25
Albergue Haizea
Calle Saroiberri
948 76 03 79
si
30
no
si
Zaldiko
Puente la Rabia, 1
609 736 420
si
24
mw
si
Albergue de
Peregrinos
Antiguas escuelas
628 324 186
no
44
no
Si
€
El Palo de
Avellano
Avenida de
Roncesvalles, 16
666 499 175,
948 30 47 70
si
57
no
si
Zubiri
14,7
Costo in €
UC @ wf
si
-
Ap
Not
apr/ott
10
si
anno
12
si
mar/ott
10
-
mar/ott
8
si
mar/
nov
si
Clz Ce
-
-
-
-
Colazione
e cena al
vicino bar
-
15 y 17
con
colazione
12
11
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3
Zubiri - Pamplona / km 20,4
E' la tappa che ci porta alla prima città del "camino": Pamplona. Si riattraversa il "puente de la Rabia". Dopo 1 Km si raggiunge il bordo della strada
proprio di fronte allo stabilimento di magnesite fondato nel 1945 che sfrutta i
giacimenti della zona. Si percorre il perimetro della fabbria scendendo una
rampa di gradoni fino a lasciare la zona industriale. Camminando su un
tratto di strada asfaltata si arriva a Ilarratz e poco più avanti a Eskirotz
(percorsi Km 3,7). Dopo 2Km si arriva a Larrasoaña. Il paese deve le sue
origini alla fondazione nel X secolo di un monastero. Provenendo da Zubiri il
percorso non attraversa il paese perché al di là del fiume Arga, a meno che
non si decida di attraversarlo percorrendo il Puente de los Bandidos. Più
avanti, una breve salita porta ad Akerreta dove nella parte alta del paese si
trova la chiesa de la Transfiguracion che conserva elementi medievali come
la torre, il portale e la fonte battesimale (percorsi km 6,1). Dopo Akerreta si
attraversa uno splendido bosco e il sentiero è interrotto più volte (5 volte) da passaggi sbarrati per la
protezione degli animali al pascolo; bisogna avere l'avvertenza di aprire e soprattutto richiudere i
varchi ad ogni nostro passaggio.
Si arriva a Zuriain con la sua chiesa di San Millán (percorso km 9,2). Dopo un breve tratto sulla statale N-135 puntiamo verso Irotz riattraversando il rio Arga. Lasciamo la Chiesa de San Pedro proseguiamo fino al Puente de Iturgaiz di origine romana e ripristinato nel secolo scorso. Da qui parte la pista che segue il parco
fluviale del rio Arga che ci porta fino ad una zona di sosta per
pic-nic con tavoli, barbeque e servizi igenici. Se seguiamo il
percorso fluviale possiamo raggiungere Pamplona egualmente,
mentre il percorso tradizionale ci porta a salire per un sentiero e passare quindi per le rovine del señorío de Arleta fino ad
arrivare al puente del río Ulzama e la antica ermita de Trinidad de Arre (percorsi km 15,8). Attraversiamo Villava terra del
famoso ciclista Miguel Indurain percorrendo la calle Mayor.
Proseguendo si passano alcune rotonde fino a entrare a Burlada che si percorre lungo la Calle Mayor (percorsi km 17,2).
All'altezza di un garage per auto, si gira a destra per attraversare la strada. Dopo l'incrocio, seguiamo
le indicazioni del cammino sulla pavimentazione stradale per alcuni metri fino ad arrivare all'inizio del
camino de Burlada o paseo de la Magdalena che ci porterà alle porte di Pamplona. Circa 1,5Km più
avanti incrociamo il puente de la Magdalena e dopo averlo attraversato girando a sinistra, c'è la via
che porta all'ostello Casa Paderborn mentre continuando per la destra si entra in città passando
sotto la Porta di Francia e seguendo la calles del Carmen y la Navarrería.
12
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L'itinerario - Questa è una tappa breve da godere, con continui su e giù che a metà del percorso e dalla Trinidad de Arre
fino alla capitale navarrese, alterna sentieri a tratti di asfalto.
Principali difficoltà - si può trovare fango a secondo della
zona. Nelle zone più complicate e di pendenza pronunciata si
trovano scale fatte con traversine di legno, che facilitano il
cammino. Bisogna fare attenzione in Zuriain, poichè il sentiero
entra nella strada camminando per 700 metri sull'asfalto.
Informazioni: All'entrata di Pamplona subito dopo aver attraversato il ponte de la Maddalena sulla sinistra, c'è la via che
porta all'ostello Casa Paderborn.
Tappa n° 3 : Zubiri - Pamplona / km 20,4
Ubicazione
località
km
Albergue de
peregrinos
Larrasoaña
5,2
Larrasoaña
Zuriain
Servizi
Costo in €
via
telefono
P
Lt
UC
@
wf
Ap
Not
C/ San Nicolás
605 505 489
no
58
Si+
mw
Si
€
-
anno
6
si
16
no
-
si
Mar/ott
9
(Edificio Comunale)
La Parada de
Zuriain
Calle Landa, 8
699 556 741
616 038 685
Clz
Ce
-
3
Si
Zabaldika
8,0
Parroquial de
Zabaldika
Unito alla chiesa di
San Esteban
948 330 918
619 436 863
no
18
si
no
ni
Apr/ott
Donativo - cena e
colazione comunitarie
Huarte
3,0
Municipal de
Huarte
Plaza San Juan, s/n
948 33 34 13
948 33 07 61
no
60
si
Si
€
-
mar/ott
10 solo notte
(+ 3 lenzuola )
Arre
1,0
de la Trinidad de
Arre
Pegado al puente
sobre el río Ultzama
948 33 29 41
si
34
si
out
-
mar/dic
8
-
8,5
out
Villava
,8
municipal de
Villava
C/ Pedro de Atarrabia, 17-19, trasera
948 51 77 31
649 713 943
948 13 66 80
si
54
Si+
mw
si
si
anno
9
2
8/9
1,6
Casa
Paderborn
Playa de Caparroso,
6 (a sinistra dopo il
ponte Magdalena)
948 21 17 12
no
26
no
-
si
mar/ott
6
2,5
-
Casa Ibarrola
-chiuso 6/14 luglio-
Calle del Carmen, 31
692 208 463
948 22 33 32
si
20
si
si
si
anno
18 con colazione e
lenzuola.
NO cena
de Jesús y María
-chiuso 5/14 luglio-
Calle Compañía
vicino alla cattedrale
948 22 26 44
648 008 932
ni
114
si
Si
€
si
anno
8 con lenzuola+ 2 x
coperta
Hostel Hemingway
C/ Amaya, 26, piso
primero
948 98 38 84
si
28
Si+
mw
si
si
anno
15 y
22
Aloha Hostel
C/ Sangüesa 2,
648 289 403
948 15 33 67
si
26
Si+
si
si
anno
15 colazione
Albergue Xarma
Hostel Aterpea
Avenida Baja
Navarra, 23
948 04 64 49
si
22
si
si
si
anno
Pamplona*
* durante la
festa di San
Firmin (5/15
luglio) le
accoglienze
possono
essere chiuse.
TELEFONARE
mw
-
+ lenzuola
15/16
-
13
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4
Pamplona - Puente la Reina / km 24,0
L'uscita di Pamplona è un po' complicata per mancanza a volte delle frecce gialle dove servirebbero.
Si esce seguendo le vie della famosa corsa dei tori di San Firmin fino ad arrivare a plaza Consistorial di fronte alla facciata mezzo barocca e neoclassica del palazzo del municipio costruita nel 1752.
Si prosegue per Calle Mayor. Quando s'incrocia la avenida del Ejército si entra nel parco la Vuelta
del Castillo che si trova a sinistra. Si percorre il parco e si esce per attraversare la avenida Sancho
el Fuerte e immettersi nella calle Fuente del Hierro. Proseguire lungo la calle Fuente del Hierro che
dopo aver incrociato l'Avenue de Navarra, costeggia la cittadella universitaria fino al puente de
Acella sopra il río Sadar. Si esce quindi da Pamplona costeggiando la cittadella universitaria e ci si
incammina verso Cizur Menor per affrontare l'ascensione "all'Alto del Perdon".
Si passa per Zariquiegui dove si trova la vecchia chiesa di San Andrés, che conserva una sobria
facciata romanica e dove ci si può rifornire d'acqua alla fontanella. Il sentiero prosegue in salita e
prima di arrivare al valico si trova la "Fuente Reniega" (o fonte fuente de Gambellacos) . La leggenda racconta che un pellegrino sfinito ed assetato, fu tentato dal diavolo che si offrì a portarlo fino ad
una fonte se avesse rinnegato la sua fede. Il pellegrino resistette alla tentazione e per ricompensa gli
apparve l'apostolo Santiago vestito da pellegrino che gli mostrò la fonte e gli diede da bere con la
sua conchiglia (vieira).
Sull'Alto del Perdon c'è il monumento al pellegrino ed un grande
Parco Eolico. Una frase riportata in rilievo sul monumento, ricorda il
fascino del luogo divenuto, come altri, simbolo del cammino per aver
visto il passaggio di milioni di pellegrini: "Donde se cruza el camino
del viento con el de las estrellas". Frase che racchiude il sogno e la
magia del cammino”.
Scendendo si trovano: Uterga con la sua chiesa parrocchiale gotica;
Muruzábal ed il suo eremo templare di Eunate che però non sarebbe sul sentiero, ma ci si può arrivare facendo una deviazione di
un paio di Km; Obanos e la storia del "Mistero di Obanos": Racconta
la leggenda che a seguito di un viaggio a Santiago come pellegrina,
Santa Felicia decise di rimanere come eremita in Amocain. Suo fratello Guglielmo, duca di Aquitania,
contrariato davanti a suo rifiuto di ritornare alla corte la uccise. Pentito Guglielmo, tornò pellegrino a
Santiago girovagando in Obanos, piangendo il suo peccato fino alla sua morte. Una stele sull'orlo
dell'eremo di Arnotegui ricorda questo fatto.
Ad Obanos confluisce la via Aragonese che proviene da Somport. Alla fine della “Calle Major” a
Puente la Reina, c'è il famoso ponte che da il nome alla cittadina stessa, altro simbolo del cammino.
Venne fatto costruire dalla regina donna Munia moglie del re Sancho el Mayor de Navarra, nell'XI
14
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secolo, per facilitare ai pellegrini l'attraversamento del fiume
Arga.
Principali difficoltà: L'Alto del Perdon. Una volta attraversato Pamplona, il pendio di Cizur fa capire che la tappa sarà
faticosa. È una zona resa difficile dai campi, che possono
essere infangati in caso di pioggia sopratutto nel piano. Fino
al chilometro 10 si alternano sentieri, strade e campi; da questo punto il pellegrino si trova una forte pendenza, ma di solo
500 metri, poiché dopo si ammorbidisce. È la prima dei due
strappi che si trovano in tutta l'ascensione. Dopo un chilometro si trova il secondo strappo, breve ma con la difficoltà in più
data da un sentiero lastricato di pietre. Una volta superati
questi punti, i due chilometri e mezzo che rimangono fino all'alto sono di salita costante e senza difficoltà. La discesa è un tantino complicata nel primo chilometro e mezzo, per la presenza di grosse
pietre e molta pendenza. Il resto è tranquillo, inoltre, in questa discesa ci si può fermare a bere acqua
in Uterga, a 4km dopo il valico dell'Alto del Perdon, alla fontana della quale si dice che "Da Pamplona fino Ponte la Reina a Uterga la migliore fonte."
Tappa n° 4 : Pamplona - Puente la Reina / km 24,0
Ubicazione
località
km
Albergue
Servizi
via
de la Orden de Malta: Entrando a Cizur
prima della rotonda a sinistra. Di fronte alla
chiesa di San Miguel
Cizur
Menor
Zariquiegui
P
Lt
616 65 13 30
no
27
si
no
-
Apr/set
4
-
-
Si+
mw
Si
€
si
Dic/ott
10
-
-
4,9
UC @ wf
Ap
Ce
Paseo de Lurbeltzeta
670 323 271
ni
51
La Posada de
Ardogi
C/ San Andrés, 16
948 35 33 53
679 182 887
si
33
Si+
mw
si
-
Mar/dic
Albergue San
Andrés
C/ Camino
de Santiago, 4
948 35 38 76
si
18
si
-
si
anno
Calle Mayor, 57
948 344 598
948 344 661
690 841 980
ni
16
no
Si
€
si
Mar/ott
accanto all’eremo
no
no
10
Struttura essenziale, accogliente e particolare. Apertura stagionale e non certa
San Lorenzo, 6
676 56 09 27
no
36
si
si
-
Apr/ott
8
-
4,1
7,0
Camino del
Perdón
Eunate
dev.
5,0
Albergue de
peregrinos
Obanos
5,5
Usda
2,5
Not Clz
Familia Roncal
Uterga
Puente La
Reina
Costo in €
telefono
accanto alla chiesa
11 con colazione
3 lenzuola
cena 10/12 cena
10
10
-
bar
12
Albergue Jakue
Calle Irunbidea, 34
948 341017
si
85
si
Si
€
si
Mar/ott
11/
13
-
Los Padres
Reparadores
Crucifijo 1
(Seminario)
948 34 00 50
689 447 222
no
96
si
si
si
anno
5
-
Albergue
Puente
Paseo de Los Fueros,
57
661 705 642
si
36
si
-
si
Apr/nov
Albergue
Amalur
C/ Cerco Viejo, 3
948 34 10 90
696 241 175
si
20
no
-
si
anno
10
2
si
Santiago
Apostol
passato il ponte, la
salita di fronte
948 34 02 20
660 70 12 46
ni
100
no
si
-
Apr/ott
8
-
10
12/17 con
colazione
10
15
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5
Puente la Reina - Estella / km 22,0
Si percorre calle Mayor, a destra troviamo la chiesa de Santiago del XIII secolo. Alla fine della via ci
si trova davanti al magnifico ponte romanico sopra il fiume Arga che da il nome alla città che fu
costruito per facilitare il passaggio dei pellegrini. Attraversato il ponte proseguiamo a sinistra e attraversiamo la strada nazionale per entrare in Zubiurrutia, il quartiere delle monache dove esiste il
convento delle "Comendadoras del Espíritu Santo" che
hanno una lunga tradizione ospitale. La via jacobea continua poi per il fondo valle su strade di terra. Si entra nella
zona della Val de Mañeru e si raggiunge il villaggio che dà
il nome alla valle (percorsi km 5,2). Da vedere la Iglesia
parroquial de San Pedro del XVIII secolo. Si percorre ora
uno stupendo territorio ricco di vigneti e che è diventato una
icona classica dei pellegrini. La pista in terra battuta porta al
villaggio di Cirauqui che si erge su una collina rocciosa e
che conserva numerose vestigia medievali. Interessante la
Iglesia de San Román di stile gotico con un portale romaniCirauqui
co del XIII secolo. Si attraversa il paese e passando sotto
un porticato è possibile apporre il sello sulla Credencial. Si
esce quindi dal paese scendendo lungo una antica "calzada romana" molto suggestiva e attraversando un ponte sempre di epoca romana e successivamente ristrutturato nel XVIII secolo. Dopo
un'area di sosta bisogna attraversare il ponte sopra la A-12 proseguendo ancora su tratti della antica
"calzada" fino ad un altro ponte romano ad un solo arco sopra il
rio "Dorrondoa" (percorsi 9,4km). Due km dopo si attraversa la A12 passando sotto un viadotto per costeggiare la riva del fiume
"Salado" chiamato così per le acque salate e già citato nell'antico
Codex Calixtinus del XII secolo (la prima guida scritta del cammino) per le sue acque "venefiche e mortali". Sopra un ponte medievale ad archi a sesto acuto si attraversa questo rio entrato
nella leggenda del cammino, per salire fino a Lorca (percorsi
13,3Km). Si prosegue lungo la pista fino ad un sottopassaggio
che ci permette di riattraversare la autostrada e si entra a VillaStrada romana a Cirauqui
tuerta (percorsi 17,8Km). Si attraversa il paese fino al ponte
romanico sul rio Iranzu che divide la parte nuova dalla parte
antica della cittadella. Prestare molta attenzione più avanti quando nuovamente c'è da attraversare
una strada, la NA-132 che costò la vita ad una pellegrina canadese travolta da un'auto come ricorda
un cippo in pietra. Scendiamo lungo un agevole sentiero fino al ponte curvo sopra il fiume Ega il cui
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corso ci accompagnerà fino ad arrivare ad Estella. Suggestivo è
l’arrivo nella città lungo la calle de Curtidores passando davanti
alla possente facciata in stile romanico/gotico della chiesa del
Santo Sepolcro del XII secolo. Da vedere, la iglesia San Pedro
de la Rùa in stile romanico del XII secolo con una lunga scalinata che da calles Rúa y San Nicolás sale al bel portale a dieci
archi lavorati con influenze arabe e il Palacio de los reyes de
Navarra con un bella facciata con archi e finestre. In una delle
colonne è scolpita lo scontro tra Rolando e il gigante Ferragut.
Oggi il palazzo è sede di mostre di pittura.
chiesa del Santo Sepolcro
Tappa n° 5 : Puente la Reina - Estella / km 22,0
Ubicazione
Servizi
Costo in €
località
a
km
Albergue de
peregrinos
via
telefono
P
Lt
UC
@
wf
Ap
Mañeru
5,2
Lurgorri
C/ Esperanza, 5, bajo
686 521 174
no
12
si
si
si
Apr/ott
Cirauqui
2,6
Lorca
Villatuerta
Estella
5,5
4,5
Not
Clz
Ce
10 con
colazione
-
Maralotx
Calle San Román, 30
678 635 208
si
32
no
no
si
mar/ott
11
de Lorca
Calle Mayor, 40
948 54 11 90
si
14
si
si
si
Apr/ott
7/10
bar
11
La bodega del
camino
C/ Placeta 8
948 54 13 27
608 83 06 11
si
40
si
-
si
Apr/ott
da 8
a 25
bar
de Villatuerta
C/ Rebote, 5
948 53 60 95
si
40
si
si
-
Apr/ott
12
5
Hospital de
Peregrinos
C/ La Rúa 50
948 55 02 00
no
96
si
si
si
anno
6 con
lenzuola
-
de ANFAS de
Estella
C/ Cordeleros 7, bajo
639 011 688
948 55 45 51
no
34
Si
mw
si
-
Mag/set
7
-
parroquial San
Miguel
Mercado Viejo, 18
615 451 909
948 55 04 31
no
32
si
out
-
Apr/nov
donativo
colazione
comunitaria
Juvenil
Oncineda
C/ Monasterio de
Irache, 11
948 55 50 22,
948 55 39 54
si
150
Si
€
-
si
Apr/ott
14
9,90
13
4,2
5
-
10
17
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6
Estella - Torres del Rio / km 29,0
Prima del monastero de Irache, una fonte di acqua e vino offrono il miglior antidoto contro l’insidioso tratto che conduce a Villamayor de Monjardín caratterizzato da
coltivazioni di vigneti e ulivi.
Siamo in un territorio dove le distanze tra un paese e l'altro sono
notevoli e al di fuori dei centri abitati non c'è nulla; la solitudine si fa
sentire. Lasciate le case di Ayegui, cittadina fusa con Estella, il
pellegrino si trova alla fonte del vino installata dalle Cantine di
Irache che sgorga vino in orario di ufficio. Dopo un sorso di rigore il
viaggiatore si trova con l'impressionante mole del Monastero di
Santa María la Real de Irache. Situato alla base di Montejurra,
La fuente del vino
riceveva i pellegrini quando Estella ancora non esisteva. Il monastero di Irache che consta tra gli altri edifici, di una chiesa romanica
ed un chiostro plateresco, ha avuto gran importanza nella storia navarrese, quantunque la sua epoca
di maggiore splendore sia iniziata nella seconda metà del secolo XI, sotto il mandato dell'abate San
Veremundo che ne incrementò i possedimenti ed il suo prestigio. Oggi è disabitato. Proseguendo il
cammino, più avanti si arriva ad un punto dove ci sono due opzioni di tracciato: la prima proprio di
fronte a noi che prosegue per un tratto boscoso e segue le piste per Montejurra e Luquin; La seconda sulla destra segue il tracciato tradizionale per Azqueta y Villamayor de Monjardín. Comunque i
due tracciati si riuniscono prima di Los Arcos.
Abbiamo scelto la tradizionale, che ci porta ad attraversare la N1110 e passa attraverso una strada di servizio tra il Camping
Iratxe e le abitazioni (percorsi km 4). Attraverso un tunnel si
accede ad una strada in mezzo a campi coltivati e più avanti
procede tra alberi di querce. Il percorso interrotto dall'attraversamento della strada, riprende fino ad Azqueta località dove vive
Pablo Sanz Zudaire detto Pablito dei "bordoni" (i bastoni dei
pellegrini) che fin dal 1986 costruisce e offre i bastoni fatti con il
legno di nocciolo, ai pellegrini che vanno a trovarlo a casa sua
La fuente del Moro
(percorsi 7,4km). Proseguendo il cammino prima di entrare a
Villamayor di Monjardín (percorsi 9,2km), dove si racconta ci
furono battaglie di Carlo Magno, si può ammirare la Fuente del Moro del secolo XIII. Si tratta di una
robusta cisterna coperta con volta ad arco di stile romanico. Nella cima alta del monte si osservano i
resti del castello di San Esteban del secolo X che si ergono dominando la regione. Villamayor è
nota per i suoi vigneti e le cantine. Un paio di km dopo si arriva all'incrocio con la strada per Urbiola dove si trova una fontana per l'acqua. E bene rifornirsi perché per i successivi 10km non si trovano
abitazioni e altre fonti.
18
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Si arriva a Los Arcos cittadina che conserva buona parte del suo centro
storico e dove esistono dei buoni albergues per pellegrini e dove volendo
potremo terminare questa tappa. Interessante la chiesa de Santa Maria
con un bel altare barocco. La piazza antistante la chiesa è un invito ad
una pausa di riposo per affrontare l'ultimo pezzo di cammino (percorsi
21,2km). Usciamo da Los Arcos sotto la Porta de Castilla e incrociamo la
strada NA-129. Si entra così nuovamente in una strada sterrata che prosegue parallela alla strada NA-1110 per 3 Km e quindi all'abitato di Sansol dove c'è un tempio barocco del XVII secolo dedicato a San Zoilo. Si
arriva a Torres del Rio dove troviamo la chiesa del Santo Sepolcro a
pianta ottagonale di probabile origine templare del XII secolo. La torre
addossata alla chiesa un tempo serviva come faro nella notte per guidare
i pellegrini. All'interno un pregevole Cristo crocifisso in legno.
Tappa n° 6 : Estella - Torres del Rio / km 29,0
Ubicazione
località
Ayegui
Villamayor de
Monjardín
Servizi
Costo in €
a km
Albergue de
peregrinos
via
telefono
P
Lt
UC @ wf
2,0
San Cipriano de
Ayegui
C/ Polideportivo, 3
948 55 43 11
no
80
no
si
-
anno
6
3
9
Hogar
Monjardín
Frente a la iglesia de
San Andrés
948 53 71 36
no
25
no
no
-
Apr/nov
5
5
10
Villamayor de
Monjardín.
C/ Mayor, 1 (lungo il
Cammino)
948 53 71 39
677 660 586
si
20
Si +
Mw
si
-
Mar/nov
la Fuente Casa
de Austria
Travesía del Estanco,
5
948 64 07 97
si
43
si
Si
€
si
Feb/dic
9
3
-
C/ San Lázaro, s/n
948 44 10 91
948 64 01 72
no
70
si
si
si
Apr/ott
6
-
-
Casa Alberdi
C/ Hortal, 3
948 640 764,
650 96 52 50
si
30
si
si
-
anno
10
-
-
Casa de la
Abuela
Plaza de la Fruta, 8
948 64 02 50
630 610 721
si
32
si
si
si
Mar/ott
9
3,5
-
Casa Mari
C/ Casas nuevas, 13
948 64 84 09,
699 572 950
si
26
si
Si
€
-
anno
7
si
anno
7
3
10
si
anno
5/10
-
8,5
7,2
Isaac Santiago
Los Arcos
12,0
Casa Mariela
Torres del Río
1,0
La Pata de Oca
Plaza Padre Valeriano 948 64 82 51
Ordóñez, 6
697 269 381
si
50
no
Si
€
948 378 457
608 250 121
si
42
no
si
C/ Mayor, 5
Ap
Not Clz
Ce
15 con
biancheria e
colazione
-
-
19
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7
Torres del Rio - Logroño / km 20
Con la tappa di oggi si abbandona la regione della Navarra per entrare nel territorio della Rioja, terra
del pane e del vino come venne descritta nel Codex Calixtinus del
XII secolo (la prima guida scritta del cammino). Lasciato Torres
de Rio il cammino incrocia la strada NA-1110 prima del santuario
della Vergine del Poyo del XVI secolo con successivi rifacimenti
in stile barocco attorno a XIX secolo (percorsi 2,7km). Si ritorna
nuovamente verso la strada NA-1110 e si raggiunge lungo una
strada secondaria Bargota. Da qui scendendo per una comoda
pista con un dislivello di un centinaio di metri arriviamo al
"baranco de Cornavara" (una sorta di avvallamento frutto dell'e- Indicazioni del cammino
rosione dell'acqua). Tra le terre argillose ci sono dei rimboschimenti con pini, piante da frutto, ma soprattutto vigneti e ulivi. Il
tracciato segue la strada NA-1110 e dopo un km circa di asfalto proseguiamo per Viana. Prima di
entrare a Viana si riattraversa la Na-1110 e proseguendo per un breve tratto di strada bianca e la
Calle del Cristo si entra a Viana lungo la via "Primo de Rivera"
passando proprio davanti alla grande chiesa di Santa Maria in
stile gotico del XIII secolo dove si trova sepolto Cesare Borgia
(percorsi 10,5km). Usciamo da Viana e scendiamo una pista
sterrata fino ad attraversare la strada NA-7220 e poco più avanti nuovamente la NA-1110. Su strade sterrate di campagna
proseguiamo fino a raggiungere la Ermita de la Virgen de
Cuevas (percorsi Km 13,3) dove sotto gli alberi c'è un area di
sosta con tavoli e fontana per l'acqua. Avanti ancora tra campi
coltivati continuiamo fino ad incontrare dopo 1,5km, una tabella
che indica "Observatorio El Bordón, Laguna de las Cañas".
Giriamo verso destra sempre lungo strade di campagna fino ad
incrociare nuovamente la strada di traffico automobilistico da attraversare con molta attenzione. Scendiamo lungo il pendio ed incontriamo il cippo che segna il confine tra la provincia della Navarra e la Rioja di cui Logroño è il capoluogo. A partire da questo
punto una pista dipinta di rosso che attraversa la zona industriale
ci guida fino alla città entrando per il ponte di pietra sopra l'Ebro.
Tale ponte fu costruito nell'XI secolo da Santo Domingo de la Calzada e da San Juan de Ortega ben noti per le loro opere lungo il
cammino di Santiago. Nel 1884 venne completamente ristrutturato.
Ponte sul fiume Ebro
20
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Dopo il ponte una rotonda e alla destra per la Calle Rùa Vieja si entra in città e troviamo l'albergue
de los peregrinos. Interessante da visitare il centro storico con le sue calli caratteristiche (calle Laurel, Mayor, Mercado) ricche di negozietti e ristoranti tipici. Da visitare la Cattedrale di Santa Maria la
Redonda con le torri gemelle stile barocco dedicate a San Paolo e Pietro.
Tappa n° 7 : Torres del Rio - Logroño / km 20,0
Ubicazione
località
km
Viana
via
Alberguería
Andrés Muñoz
Calle El Portillo
9,5
(Ruinas de San
Pedro, s/n)
Plaza de los
telefono
P
Lt
UC @
Costo in €
wf
Ap
Not
Clz
Ce
6
-
948 64 55 30
609 141 798
no
46
si
si
-
Anno da
nov/mar
tel.
948 64 50 37,
646 666 738
no
14
si
si
-
Giu/sett
donativo
-
Parroquial de
Viana
Fueros (vicino alla
chiesa Santa María)
Izar
C/ El Cristo, 6
660 071 349,
948 09 00 02
si
44
si
si
si
Mar/nov
8/15
-
Albergue de
Peregrinos
Rua Vieja, 32
941 248 686
no
68
Si +
mw
si
si
anno
7
-
Plaza Martínez
941 70 08 32
si
22
mw
-
si
anno
11
Cena
comunitaria
10,5
Logroño
Servizi
Albergue
Albas - Puerta
del Revellín
Flamarique, 4 bajo
parroquial de
Santiago
C/ Barriocepo, 8,
1º
941 20 95 01
no
??
-
si
-
anno
donativo
Check in Rioja
C/ Los Baños, 2
941 27 23 29
no
27
mw
si
si
Mar/ott
12/
15
Hostel
Entresueños
C/ Portales, 12
941 271 334
si
92
si
si
si
anno
10
-
Logroño
C/ Capitán
Gallarza, 10
941 25 42 26
si
48
mw
-
si
anno
10/
30
-
Santiago Apóstol
C/ Ruavieja, 42
941 25 69 76
670 993 560
si
80
si
-
si
anno
da
10
-
3,5
21
www.pellegrinibelluno.it
8
Logroño - Nájera / km 29,6
La terra rossa ed i vigneti di " tempranillo e garnacha " (vini rossi), Uscendo da Logroño
accompagnano il viandante in questa tappa. Poco dopo l'uscita da
Logroño si attraversa il bel Parco di La Grajera, per iniziare una
pendenza impegnativa, attenuata da una bella visione verso Logroño. Si scende fino a Navarrete costeggiando una rete metallica
piena di croci poste dai pellegrini mentre la sagoma di un toro di
"Osborne" dall'alto della collina ci controlla. Incrociamo l'autostrada
AP-68 e poco dopo possiamo contemplare i resti dell'antico hospital de San Juan di Acre del 1185 ed arrivare quindi a Navarrete, nota per le ceramiche.
Giunti alla cooperativa Vitivinicola de Sotés attraversiamo la strada
per Sotés e proseguiamo lungo una strada asfaltata parallela alla A-12. Se vogliamo sostare a Ventosa prendere la deviazione e proseguire per 1,5 km circa.
Circa tre chilometri prima di Nájera si trova il Poyo (collina) di Rolando una piccola elevazione che
rievoca la mitica vittoria di Rolando sul gigante musulmano Ferragut. Una costruzione a cupola circolare di pietra che serviva come rifugio agli agricoltori è posta sul poyo.
Racconta la leggenda: Rolando arrivò a Nájera per liberare i cavalieri cristiani che Ferragut, gigante Siriano discendente di Golia, teneva prigionieri nel suo castello. Ferragut, era più forte di Rolando e sconfisse i migliori
guerrieri di Carlo Magno. Un giorno, dalla collina (il Poyo) Rolando vide il gigante seduto sulla porta del castello, prese una
pietra rotonda che pesava più di 20 kg e gliela scagliò contro
colpendolo in fronte, uccidendolo. Da allora il dosso si chiama,
Podium o collina, di Rolando. Un'altra versione della leggenda
dice che Rolando dopo uno scontro con Ferragut, gli conficcò
un pugnale nell'ombelico, l'unico posto vulnerabile del gigante.
In questo modo, le truppe di Carlo Magno poterono liberare
Nájera.
il poyo di Rolando
22
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Il rio Najerilla chiude la città vecchia, addossata alle rocce di colore rosso e sviluppatasi intorno al monastero e la chiesa di Santa
Maria la Real del 1052.
L'itinerario - a partire da questo punto comincia una fase differente del camino de Santiago. Si lasciano dietro le tappe navarresi
con i continui saliscendi e cominciano i tratti della Rioja più dolci
ma in continua ascesa fino agli altipiani per Burgos.
Principale difficoltà - riscontrate - Quando la strada attraversa
Logroño, il pellegrino può trovarsi con alcuni problemi di segnaleti- entrando a Najera
ca nei parchi della città, eventualmente chiedere.
Alto della Grajera -Due chilometri dopo essere arrivati al bel parco di La Grajera, incomincia una
salita di un chilometro e mezzo i cui primi 700 metri sono ripidi. Il percorso di questo alto si svolge
tutto in asfalto. La discesa verso Navarrete non presenta nessuna difficoltà.
Alto di San Antón - La salita più impegnativa di questo "alto" è lunga meno di 1 km ed è ripida per i
primi 500 metri ma su strada buona ed un tratto finale di circa 200m per un sentiero pietroso e complicato. Nella discesa bisogna prestare attenzione al fondo; ci sono pietre, scale e bisogna attraversare una strada. Fino all'arrivo a Nájera conviene stare attenti a questi aspetti.
Tappa n° 8 : Logroño - Najera / km 29,6
Ubicazione
località
Navarrete
km
13,0
Sotés
3,7
Ventosa
3,7
Nájera
Servizi
Costo in €
Albergue
via
telefono
P
Lt
UC
@
wf
Ap
Not
Clz Ce
Albergue de
Peregrinos
Calle San Juan s/n
941 44 07 22
941 26 02 34
no
50
si
si
-
Mar/ott
7
-
El Cántaro
C/ Herrerías, 16
941 44 11 80
si
31
mw
si
si
anno
10/40
-
si
si
Apr/ott
8/25
-
La Casa del
Peregrino
C/ Las Huertas nº3
630 982 928
si
20
si
mw
Pilgrim's
C/ Abadía, 1
941 44 15 50
si
38
no
si
si
anno
9/14
Buen Camino
C/ La Cruz, 2
681 252 222
941 44 03 18
si
10
mw
-
si
anno
9/35
-
-
San Martín
C/ San Miguel, 67
650 962 625
941 44 17 68
si
8
si
si
si
Mar/ott
10
-
-
San Saturnino
C/ Mayor, 33
941 44 18 99
657 823 740
si
42
si
-
si
anno
10
-
-
Albergue de
Peregrinos
En la orilla del Río
Najerilla
941 36 00 41
no
90
si
si
-
anno
donativo
-
-
Sancho III - La
Judería
C/ San Marcial, 6
941 36 11 38
si
10
no
si
-
Apr/ott
8
-
8,5
-
9,2
10
Alberone
C/ San Marcial, 8
647 246 826
si
32
si
si
-
anno
da 8
-
Calle Mayor
Calle Dicarán, 5
941 36 04 07
si
16
ni
si
-
apr/nov
8/25
-
-
Puerta de
Nájera
C/ Carmen, 4.
941 36 23 17
683 616 894
si
34
mw
Si
€
si
Mar/ott
10
-
-
Entrada por la calle
Ribera del Najerilla, 1
23
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9
Nájera - S.to Domingo de la Calzada / km 21,0
Si esce da Najera percorrendo una pista argillosa e dopo breve passiamo sopra l'arroyo de Pozuelos o Valdecañas fino a giungere
nuovamente su una pista asfaltata che porta direttamente fino ad
Azofra. Il paesino fin dalle origini è parte integrante del cammino
come testimonia la presenza di un hospital dal 1168 e di un cimitero
per pellegrini (percorsi 5,7 Km). Si attraversa Azofra lungo la Calle
Mayor dove possiamo trovare la farmacia, dei negozietti per rifornirsi
di cibo e alcuni bar. Conviene rifornirsi perchè la prossima località
(Cirueña) dista a più di 9 km. All'uscita della cittadina percorriamo un
breve tratto della LR-206 e troviamo la fuente de los Romeros. Proseguiamo verso sinistra e ci inoltriamo in quello che sarà il nostro percorso di tappa. Interessante dopo poco più di 1 km, la picota de mediados del XVI secolo (percorsi 7,2 Km) una colonna dove si legavano i condannati dalla giustizia.
La picota ...
Il paesaggio è un'esplosioni di campi di grano, vigneti di colori della
natura. Lunghi tratti di terra battuta dritti attraversano le coltivazioni e
al termine di uno di questi troviamo un'area di sosta, posto ideale per una pausa ristoratrice. Poco
più avanti entriamo nell'area del Golf Club Cirueña un complesso residenziale alla periferia di Cirueña (percorsi 15 km) con un grande campo da golf.
Attraversiamo l'abitato percorrendo la calle Barrio Bajero e dopo un breve tratto di strada entriamo in
una pista sterrata nuovamente tra i campi di cereali che soavemente ci porta fino a Santo Domingo
de la Calzada da dove come un faro spunta la torre barocca della stupenda Cattedrale. Si giunge al
centro della città dove si trova il rinomato ostello passando per calles 12 de mayo y Mayor.
Santo Domingo de la Calzada una delle città simbolo del cammino, fondata a ricordo di Santo Domingo nel 1044 che costruì
... Dove porta la tua strada ??
un ponte sopra il rio Oja per facilitare il cammino dei pellegrini.
Molto conosciuta la leggenda del gallo e la gallina che ricordano
il famoso miracolo:
Attorno al 1300, una copia marito e moglie di Colonia, in pellegrinaggio a Santiago con il loro giovane figlio poco più che adolescente, ma molto sveglio a quel che pare, presero alloggio nella
locanda del paese. La figlia della locandiera si invaghì del giovane, ma questi per timore dei genitori, resistette alle sue seduzioni. La giovane allora, per vendetta, nascose nel sacco di lui un
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vaso d’argento e alla sua partenza, lo accusò di furto. Catturato, fu condannato a morte per impiccagione. I genitori distrutti
dal dolore ma pieni di fede continuarono il loro pellegrinaggio.
Di ritorno passarono per la stessa locanda dove trovarono il
figlio vivo e vegeto. Questi raccontò loro che a salvarlo era
stato proprio San Giacomo il quale durante l'esecuzione capitale lo sostenne per i piedi impedendo al capio di serrargli il
collo. Il padre incredulo e convinto di essere stato turlupinato
dal figlio desideroso solo di rimanere con la giovane locandiera, sentenziò che avrebbe prestato fede al suo racconto, solo
Il gallo di S.to Domingo
se i due galletti arrostiti che gli erano stati serviti per la cena, e
messi in bella mostra sulla tavola imbandita, fossero tornati anch'essi in vita. Subito i galletti si alzarono, ripresero le piume e si misero a cantare. Da allora un gallo e una gallina bianchi (oggi offerti da
famiglie locali e sostituiti ogni 15 giorni) sono posti in una gabbia all’interno della chiesa. Nel medioevo i pellegrini ne raccoglievano le piume cadute e le esibivano sui loro cappelli. Oggi la gabbia è in
stile tardo gotico, con rete dorata, in linea con lo stile della cattedrale. Quando un pellegrino entrato
in chiesa, sente il canto del gallo è considerato di buon auspicio per il resto del viaggio fino a Santiago.
Tappa n° 9 : Najera - Santo Domingo de la Calzada / km 21,0
Ubicazione
Servizi
Costo in €
località
a
km
Albergue de
peregrinos
via
telefono
P
Lt
UC
@
wf
Ap
Not
Azofra
5,7
Municipal de
Peregrinos
Calle Las
Parras, 7
941 37 92 20
941 37 90 49
no
60
si
Si
€
-
anno
7
-
Ciriñuela
8,3
Virgen de las
Candelas
Calle Real, 90
941 343 290
?
22
no
si
si
anno
8
Al bar e
ristorante
Virgen de
Guadalupe
Calle Barrio
Alto, 1
638 92 40 69
si
23
no
si
si
Mar/ott
7
Servizio cena
e colazione
Turístico
Victoria
C/ San Andrés,
10
941 426 105
628 983 351
si
16
mw
si
si
annp
10/
40
Cofradía del
Santo
C/ Mayor, 38
bajo
941 34 33 90
si
140
si
Si
€
si
anno
5?
la Abadía
Cisterciense
Calle Mayor, 29
941 34 07 00
no
33
Si+
mw
si
-
Mag/set
5
Cirueña
1,0
Casa de la
S.to Domingo
de la Calzada
6,0
Nuestra Sra. de
la Anunciación
Clz
3/5
Ce
7
Al bar e
ristorante
4
10
25
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10
S.to Domingo de la Calzada - Belorado/ km 22,7
Con questa tappa si lasciano le terre della Rioja caratterizzate dai campi di granaglie e vigneti e ci si addentra in Castiglia-Leon in direzione del capoluogo Burgos. Per buona
parte del cammino si viaggia parallelamente alla strada N120 e in tre occasioni la si incrocia: uscendo da S.to Domingo, a Redicilla del Camino e all'entrata di Belorado. Da Grañón ultimo paese della Rioja, per arrivare a Belorado si passa
per Redecilla del Camino dove nella chiesa parrocchiale
Virgen de la Calle si conserva una interessante pila battesimale del XII secolo, Castildelgado anticamente Villaypún,
Grañón: preghiera della sera
Viloria di Rioja dove nel 1020 naque Santo Domingo e Villamayor del Rio.
All'entrata di Viallamayor troviamo un'area di sosta dove poter fare una breve pausa. Anni prima che
a Santo Domingo fosse costruito il ponte sull'Oja e Sancho el Major di Navarrina facesse passare il
camino de Santiago per Santo Domingo, la via jacobea passava a nord seguendo l'antica carreggiata romana che passava per Tricio, Briviesca, Najera, Hormilla, Villalobar, Herramélluri (dove
stanno le rovine dell'antica città romana di Libia), Leiva e Tormantos, per addentrarsi verso Burgos
fino a Belorado per la zona conosciuta come la Riojilla. A Leiva de Rio Tiròn esistevano sette eremi
tutti scomparsi e che si riunificarono nell'eremo dedicato alla
Vergine Pellegrina. In tutta la via Francese solo in Sahagún
troviamo un'altra Vergine Pellegrina. La preziosa statua della
Vergine col Bambino aggrappato alla sua mano si può ammirare
all'eremo o nella chiesa parrocchiale. La leggenda racconta
che la Vergine curò con le labbra come pregando, un piccolo
bambino giacente ed immobile per il quale la madre chiedeva
disperatamente aiuto. In Leiva si può contemplare anche un
castello del secolo XV.
L'itinerario - Questa tappa non presenta nessuna difficoltà rilevante. Continua la pendenza che porterà a poco a poco il pellegrino fino agli 800 metri sul livello del mare di Burgos, ed il falso
piano è la tendenza generale. La strada attraversa molti paesi “riojanos”, per questo il tragitto diventa
molto divertente. Inoltre, nella strada principale sono stati creati alcuni "andaderos" (piste - corsie)
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che facilitano il passaggio dei pellegrini e, soprattutto, proteggono la loro sicurezza.
Vec
so
rcor
e
p
chio
Tappa n° 10 : Santo Domingo de la Calzada - Belorado / km 22,7
Ubicazione
località
via
telefono
P
Lt
UC
6,5
parroquial San
Juan Bautista
Chiesa de San
Juan Bautista
941 42 08 18
no
40
si
In
municipio
al mattino
anno
Cena e colazione
comunitaria
municipal
San Lázaro
C/ Mayor, 24.
davanti alla Chiesa
947 58 52 21
947 58 80 78
686 56 35 48
no
46
si
si
-
anno
5
Cena a
offerta
Acacio y
Orietta
Calle Nueva, 6
947 585 220
679 941 123
si
10
ni
Si
€
Si
€
Mar/ott
5
Donativo
per Cena e
colazione
San Luis de
Francia
Carretera de
Quintanilla, s/n
947 58 05 66
659 967 967
si
26
no
Si
€
si
Apr/ott
5
A Santiago
Camino Redoña
s/n.
677 811 847
947 562 164
si
98
si
si
si
Mar/ott
Parroquial de
Belorado
Barrio de El Corro
s/n
947 58 00 85
no
24
si
si
-
Cuatro
Cantones
C/ Hipólito López
Bernal , 10
696 427 707
947 58 05 91
si
62
Si+
grill
Si
€
peregrinos
Caminante
Mayor 36
947 58 02 31
656 873 927
si
26
mw
Si
€
Redecilla del
Camino
4,0
Viloria de
Rioja
3,2
Refugio de
accoglienza ++
Villamayor del
Río
Costo in €
Albergue de
peregrinos
Grañón
accoglienza
speciale +++
Servizi
a
km
4,0
@
wf
Ap
Not
Donativo:
3
8
5/7
Al bar e
ristorante
Mag/ott
donativo
servizio bar
e ristorante
si
anno
6
Servizio
cena e
colazione
-
Mar/ott
5
3
Belorado
5,0
Clz Ce
10
27
www.pellegrinibelluno.it
Belorado - Agés / km 27,4
11
<
3,7
>
<
8,5
>
<
3,5
> <
4,0
>
<
7,7
>
Usciamo da Belorado lungo la calle Hipólito López Bernal e poi per il viale "Camino de Santiago".
Attraversiamo la Strada N-120 all'altezza del ponte pedonale in legno posto sul rio Tirón (km 1,1).
Proseguendo lungo una pista che corre più o meno parallela alla N-120 arriviamo fino a Tosantos.
Poco prima di entare in paese c'è un'area di "descanso" con tavoli e barbecue.
Attraversando il paese e guardando alla nostra destra, oltre la statale N-120 si può vedere adossata
ad un costone roccioso, la ermita de la Virgen de la Peña.
Dopo Tosantos un breve tratto ci porta a Villambista (km 6,6) parrochia di San Esteban del secolo
XVII. Una leggenda racconta che l'acqua della fonte delle 4 canne è il miglior rimedio per recuperare
vitalità ed eliminare la stanchezza e non c'è nulla di meglio che darci una bagnata alla testa. Poco
prima di arrivare a Espinosa del Camino riattraversiamo la N-120 che percorriamo per qualche decina di metri, per poi proseguire sulla pista alla nostra destra fino al paese. Attraversiamo Espinosa e
proseguendo su strada bianca in mezzo alla campagna troviamo sulla nostra destra le rovine di
quello che era il monasterio Mozárabe de San Félix, dove la tradizione vuole siano stati sepolti i
resti del Conte Diego Rodríguez Porcelos, fondatore di Burgos (Km 10). Subito dopo le rovine si gira
a sinistra fino ad incrociare nuovamente la N-120 lungo la quale si prosegue fino a Villafranca Montes de Oca (km 11,7). A metà del paese tra l'albergue del pellegrino a sinistra e poco più avanti,
sulla destra, la chiesa di Santiago, inizia la dura salita che porta a San Juan de Ortega. Il tratto è
piuttosto ripido e conviene prenderlo con calma.
Da qui fino a San Juan de Ortega ci sono 12 Km, circa tre ore di cammino e non ci sono abitati,
per cui è bene procurarsi del cibo e acqua. Stiamo salendo i Montes de Oca, "l'alto de la Pedrja"
che ci porta alla quota dell'altopiano Castigliano di Burgos. Nei tempi che furono, questo tratto era
considerato uno dei più pericolosi per agguati ai pellegrini ... e una leggenda racconta come alla fine,
fu una "bruja" (strega) ad allontanare tali malintenzionati. Si cammina in uno dei luoghi più solitari,
immersi nella natura e nella pace del cammino. In continua salita si arriva ad un punto panoramico
che domina la "Sierras de la Demanda" e alla "fuente de Mojapán" dove comincia ad addolcirsi un
poco. Siamo circondati da querce, ginepri ed erica. Il sentiero continua a salire, fino ad incontrare un
ripetitore e poi il monumento ai caduti della guerra civile (Km 15.2). Si scende un po' per poi con
un ultimo breve strappo raggiungere una comoda strada forestale che attraversando un folto rimboschimento ci porta fino a San Juan de Ortega (km 23,7). Il monastero e la chiesa sono patrimonio di
interesse culturale fin dal 1931. Il santo Juan de Ortega (1080-1163) fu discepolo di Santo Domingo
de la Calzada con il quale collaborò per la costruzione di ponti e strade. La chiesa fu edificata dallo
stesso Juan alla fine della sua vita perché diventasse un luogo di riferimento per i pellegrini che tran-
28
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sitavano per andare a Santiago de Compostela. Il 20 marzo e il 22
settembre di ogni anno in corrispondenza degli equinozi di primavera e d'autunno, quando il giorno e la notte (simbolo del bene e
del male) durano lo stesso tempo, in un capitello della chiesa si
verifica un curioso fenomeno che non può essere considerato casuale. Al tramonto del sole, alle 5 "de la tarda" (della sera) e per
una durata di 10 minuti, un raggio di sole va ad illuminare i bassorilievi che raffigurano in sequenza l'Annunciazione, la Nascita,
l'Epifania e l'annuncio ai pastori, di Gesù. Sembra che la Vergine
anzichè guardare l'angelo dell'annunciazione come sarebbe naturale, diriga il suo sguardo, proprio verso il raggio di sole. A San Juan de Ortega ci sono un albergue per
i pellegrini ed un bar. Lasciamo il monastero proseguendo sulla strada regionale e poco dopo arriviamo ad un bivio con una croce di legno.
Qui abbiamo due possibilità per arrivare ad Ages o continuando lungo la strada regionale asfaltata
(magari preferibile in caso di pioggia e quindi fango) per Santovenia de Oca e poi Ages, oppure consigliata lungo la carrareccia alla nostra destra e ben indicata che si interna nella pineta e che porta
direttamente ad Ages la meta di questa tappa (km 27,4).
Tappa n° 11 : Belorado - Ages / km 27,4
Ubicazione
Servizi
Costo in €
località
a
km
Albergue de
peregrinos
via
telefono
P
Lt
UC
@
wf
Ap
Not
Tosantos
5,0
Parroquial de
Tosantos
C/ Santa Marina
947 58 03 71
no
30
si
out
-
Apr/nov
donativo
Villambistia
2,8
San Roque
Plaza Mayor, 1
680 501 887
696 833 888
no
14
no
Si
€
Si
Anno
lenzuola
Espinosa del
Camino
1,4
La Campana
de Espinosa
del Camino
Espinosa del
Camino s/n
678 47 93 61
no
10
no
no
-
1/2 gen/
Non
Villafranca
Montes de Oca
C/ Mayor s/n .lungo
la strada
691 801 211
si
60
+
Si+
mw
Si
€
0,2
San Antón
Abad
C/ Hospital, 4
dietro alla chiesa
947 58 21 50
si
49
mw
12,0
San Juan
Ortega
San Juan de
Ortega
947 56 04 38
no
70
El Pajar de
Agés
C/ Paralela del
Medio, 12
947 400 629
699 273 856
si
municipal de
Agés
C/ Calle del Medio,
21
947 40 06 97
660 044 575
San Rafael
C/ Camino de San
Juan de Ortega, s/n
947 43 03 92
Villafranca
Montes de
Oca
San Juan de
Ortega
2,6
Agés
strada per Burgos
6 con
Clz
Ce
fuori
Servizio
cena e
colazione
-
-
1/2 dic
disponibile
si
anno
5
fuori
si
si
15- mar
15- nov
5/8
/10
Menu del
peregrino da
12€ in Hotel
si
out
out
Mar/ott
5
A cena, sopa
de ajo gratuita
34
no
Si
€
si
Mar/
15-nov
9
fuori
si
36
no
Si
€
-
anno
8/10
3
10
si
16
no
-
si
anno
10/
45
2,80
10
/12
solo
3,7
29
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12
Agés - Burgos / km 23,0
Lanciamo un ultimo sguardo alla caratteristica Ages mentre ci
incamminiamo lungo la strada asfaltata che porta ad Atapuerca
"l'isola nell'oceano del tempo" come viene chiamata dagli studiosi che lavorano nel vicino ritrovamento preistorico. Atapuerca dista a 2,6 km. Un grande cartellone prima di entrare in
paese ci ricorda l'importanza archeologica di Atapuerca. Appena entrati in paese sulla destra dove c'è l'albergue "El peregrino" c'è la stradina che porta al parco archeologico ... ma gli
orari di visita sono "variabili"... Proseguiamo lungo la strada e
alla fine del paese lasciamo finalmente l'asfalto per deviare a
sinistra su una stradina
pietrosa che porta al punto più alto della tappa a quota 1070m
dov'è posta una grande croce di legno (km 4,8) e dove negli
ultimi tempi, i pellegrini hanno cominciato a costruire con le
pietre una grande spirale. Un passaggio suggestivo ed un paesaggio brullo contrassegnato da traballanti recinzioni di filo
spinato residuo degli anni della guerra civile spagnola. Superato il punto più alto, lo sguardo spazia verso la valle del río Pico
dapprima su una cava ed in fondo in fondo la città di Burgos ...normalmente avvolta da una foschia ambrata. Al bivio
Cruz de Atapuerca
prendiamo a sinistra la stradina che porta fino a Villalval (Km
7,0). Passiamo davanti alla chiesa diroccata e proseguendo
sulla medesima stradina asfaltata si arriva a Cardeñuela Riopico (km 8,6), con un albergo privato
per pellegrini e due km dopo a Orbaneja (Km 10,6). Proseguendo sempre sulla stessa strada, poco
dopo l'abitato di Orbaneja passiamo un cavalcavia sopra la Autostrada AP-1 (E-5).
ATTENZIONE perchè 200 mt. dopo questo cavalcavia ci troviamo con due possibilità di cammino:
la tradizionale che prosegue dritta tutta su asfalto fino a Villafría attraversando poi la caotica zona
industriale di Burgos, a sinistra invece la nuova variante (1 km più lunga) che passa per Castañares, ma che evita di passare tale zona.
Consiglio, anche su suggerimento di pellegrini che recentemente l'hanno provata (ottobre 2012), di
prendere quest'ultima perchè è ben marcata e più tranquilla. Prendiamo quindi a sinistra e per una
pista in terra battuta proseguiamo fiancheggiando il perimetro recintato dell'aeroporto.
Arrivati a Castañares (Km 15,3) si prosegue in direzione degli impianti sportivi (campo da calcio,
30
www.pellegrinibelluno.it
piscina, tennis) e da qui in direzione del vicino ponte pedonale
sopra il río Arlanzón. Da questo punto il cammino prosegue
lungo il percorso pedonale del fiume che arriva in tutta tranquillità fino al centro di Burgos. Non è il tracciato storico, ma molti
ormai lo stanno apprezzando.
Da Castañares (camminado con il fiume alla nostra destra)
dopo 3 km si arriva ad una spiaggetta la playa Fuente del Prior
(Km 18,7).
Proseguendo nella stessa direzione dopo quaranta minuti si
giunge al ponte "San Paolo" o "Puente del Cid" riconoscibile
dalle splendide sculture medievali che adornano i pilastri
(km 22). Attraversiamo il ponte e quindi possiamo ammirare la famosa statua del Cid Campeador. A
sinistra corre il viale pedonale Espolón percorrendo il quale giungiamo fino alla piazza della cattedrale di Burgos. Dietro alla cattedrale al n° 28 della calle Fernán González c'è l'albergue municipale ... e anche questa tappa è terminata. La visita alla cattedrale è un obbligo O e la città è tutta da
scoprire.
Tappa n° 12 : Agés - Burgos / km 23,0
Ubicazione
località
a
km
Atapuerca
2,6
Olmos de
Atapuerca
Cardeñuela
Riopico
Burgos
3,0
6,0
14,4
Servizi
Costo in €
Albergue de
peregrinos
via
telefono
P
Lt
U
C
@ wf
El Peregrino
C/ Camino de
Santiago, 25
661 58 08 82
no
36
si
no
La Hutte
C/ De Enmedio, 38
947 43 03 20
ni
18
si
Olmos de
Atapuerca
C/ La Iglesia Mesón
Los Hidalgos
633 586 876
no
24
Vía Minera
Calle La Iglesia, 1
652 94 16 47
si
26
Ap
Not
si
Mar/ott
8
-
Si
out
anno
5
si
no
si
anno
7
no
si
-
Mar/ott
8
bar
10/
14
9
2,50
fuori camino
Cardeñuela Riopico
646 249 597
no
16
no
Santa Fe
C/ Los Huertos, 2
626 352 269
947 56 07 22
?
14
no
si
Municipal de
Burgos
C/ Fernán
González, 28
947 46 09 22
no
150
Solo
mw
Casa de
Peregrinos
Emaús
annesso alla parroquia
de San José Obrero
no
no
20
947 20 79 52
no
16
C/ San Pedro de
Cardeña, 31 bis,
C/ Lain Calvo, 10
Ce
fuori
Municipal de
Cardeñuela
Divina
Pastora
Clz
out
Servizio cena
e colazione
anno
5
si
anno
10 con
colazione
Si
€
-
anno
5
fuori
si
si
-
Apr/nov
5
Donativo
colazione e
cena
comunitari
no
Si
€
-
Apr/nov
5
fuori
servizio
31
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13
Burgos - Hontanas / km 31,1
Gli ultimi passi per le vie di Burgos scorrono dietro la meravigliosa cattedrale lungo la Calle de Fernán González e si prosegue fino all'arco o porta di San Martino a ferro di cavallo stile mudéjar e
pesantemente restaurata nel XX secolo. Subito dopo l'arco a sinistra scendiamo una gradinata ed
entriamo nella calle Emperador che percorriamo fino ad incrociare sulla sinistra la calle Villalón che
imbocchiamo e seguiamo fino ad un grande incrocio con il viale Paseo de la Isla che attraversiamo
per prendere il ponte sopra il rio Arlanzón. Superato il ponte proseguiamo a destra sul marcapiede
parallelo alla N-120 di Palencia lungo il viale de José María Villacián Rebollo oppure ci portiamo
dall'altra parte dalla strada e camminiamo all'interno del parco per poi alla fine del parco stesso
ritornare sul lato destro della medesima Avenida. Superato quindi il parco "el Paral" ed essere ritornati sulla Avenida de José María Villacián Rebollo si prosegue dritti, oltre un sottopassaggio ferroviario e si entra nella "calle de Villadiego". Dopo una rotonda alla quale proseguiamo dritti, si arriva ad
un bivio con indicazioni per "Los Guindales. Vivaio forestale" (km 3) che sta sulla destra. Si prende
a questo punto la calle de Benito Pérez Galdós e si prosegue dritti. Alla fine del vivaio forestale,
termina anche l'asfalto e comincia una strada bianca. Cominciano le tappe delle vaste mesetas fino
a Leòn, nelle quali il sole e le grandi distese saranno compagni di viaggio. Dopo l'arroyo Molinar
entriamo in Villabilla con la sua chiesa dell'Assunzione del XVI secolo, primo paesino dopo Burgos. Attraversiamo il ponte sopra la tangenziale che congiunge la N-120 con la A-231 (autovia del
camino) ed infine superiamo quest'ultima passando sotto un grande viadotto (Km 8,6). Attraversato il
rio Arlanzón proseguiamo per Tardajos lungo una pista parallela alla strada principale. In epoca remota Tardajos era un
insediamento romano. Lasciamo nuovamente l'asfalto per
dirigersi a Rabé de las Calzadas (Km 12,6), che raggiungiamo dopo l'attraversamento del rio Urbel un canale lungo una
cinquantina di km, stretto e di scarsa portata che però in certo
occasioni può facilmente esondare e ricoprire di fango l'area
tra i due paesi. Usciti da Rabé entriamo nel vivo dell'altopiano castigliano; lunghe distese piatte e solitarie, strade
diritte senza rifugi ed abitati sotto un sole che picchia, soprattutto d'estate, ma soggette anche sferzate di vento e bufera in
32
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caso di pioggia. Immense distese di campi di cerali che a
seconda della stagione colorano di verde o di oro il paesaggio. Tre km dopo Rabé de las Calzadas troviamo la fuente de
Praotorre una area di sosta e di riposo (15,4km). Hornillos
del Camino che si raggiunge scendendo il fianco di un avvallamento sul fondo del quale il paese è adagiato (potrebbe
essere un buon punto di sosta per la tappa, si trovano l'Albergue e bar). Attraversando il paese e risalendo l'altro fianco dell'avvallamento si ritorna sulle grandi distese della meseta rotte qua e la dalle montagnole di pietre formate dal
lavoro degli agricoltori per rendere più lavorabile la terra.
Dopo 5 km da Hornillos incontriamo una Croce di Santiago e
poco più avanti l'oasi dell'Arroyo de San Bol una fonte d'acqua, fresca e abbondante immersa
nell'ombra degli alberi fanno di questo luogo l'ideale per una sosta rigenerante e per dare conforto
nelle fresche acque ai piedi doloranti. Ancora un'ora circa di cammino e arriviamo quindi a Hontanas
che magicamente spunta passo dopo passo dal fondo dell'avvallamento in cui è accovacciata.
Principali difficoltà: Tappa lunga ma piatta. 30 Km con poche zone d'ombra dove riposarsi. Fare
attenzione soprattutto d'estate al caldo del sole. Portare una buona riserva d'acqua e proteggersi
con creme e un copricapo a falde larghe. In caso di pioggia e vento l'unico modo per ripararsi sono
un valido copri zaino, una mantellina e un buon paio di scarpe per tenere i piedi asciutti.
Tappa n° 13 : Burgos - Hontanas / km 31,1
Ubicazione
località
km
Tardajos
10,7
Rabé de las
Calzadas
1,9
Hornillos
del Camino
8,0
Arroyo de
San Bol
5,6
Hontanas
Servizi
Costo in €
Albergue
via
telefono
P
Lt
UC
@
wf
Ap
Not
de Tardajos
C/ Asunción, s/n
no
no
18
no
si
-
19/mar
1/nov
donativo
fuori
La Fábrica
Camino de la
Fábrica, 27
646 000 908
si
32
no
si
si
anno
12/
15
Servizio cena
e colazione
Liberanos
Domine
Plaza Francisco
Riberas, 10
695 11 69 01
si
24
no
si
si
anno
8
Hornillos del
Camino
Plaza de la Iglesia
620 966 716
ni
32
Si
(2)
no
-
Anno
no feb.
5/6
El Alfar de
Hornillos
C/ Cantarranas, 8
619 235 930
654 263 857
si
20
si
-
si
Apr/ott
9
Arroyo de San
Bol
Arroyo de San Bol
606 893 407
ni
12
si
-
-
Apr/
15-ott
5
Albergue El
Puntido
Calle La Iglesia, 6
947 37 85 97
636 781 387
si
62
si
-
si
anno
5/
30
de Hontanas
Calle Real, nº 26
947 37 74 36
628 927 317
no
55
si
-
-
anno
5
fuori
Santa Brígida
C/ Real, 15
628 927 317
ni
16
si
-
si
15mar/
15ott
7
Servizio cena
e colazione
4,9
Clz
Ce
2,5
8
fuori
3
8,5
Cena comunitaria h. 19.00
2,10
9
33
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14
Hontanas - Boadilla del Camino / km 28,5
Usciamo da Hontanas lungo calle Real per imboccare la strada BU-P4013 che lasciamo subito per prendere sulla destra la via del cammino.
Passiamo dopo circa un paio di km sotto le rovine di una torre e percorsi
altri 2 km si ritorna di nuovo sulla strada. Si cammina sulla strada all'ombra di una fila di alberi e in fondo si intravedono le maestose rovine del
convento de San Antón. Sotto i suoi archi passa la strada. Fondato da
Fernando VII nel 1146, il monastero era conosciuto in tutta Europa per la
bravura dei suoi monaci nel trattare la malattia del "fuego de San Antón"
molto diffusa soprattutto nell'Nord Europa a causa di un fungo che alterava la segala con cui in quei
paesi, veniva fatto principalmente il pane. All'epoca, ai pellegrini che transitavano da quelle parti non
veniva data ospitalità per evitare il contagio e affinchè potessero proseguire il cammino, veniva dato
loro solo del cibo, calato dall'alto con un verricello. I resti di questo verricello sono ancora visibili tra le
impressionanti rovine del monastero. Passiamo trionfalmente sotto i maestosi archi del convento e
prendiamo la strada che ci porta direttamente a Castrojeriz ultimo paese della provincia di Burgos.
Di origine romana, il paese si estende a forma di mezza luna alle falde di una collina sulla cui sommita dominano i resti di un antico castello. Prima di entrare in paese, alla nostra destra troviamo la ex
collegiata gotica-romana de la Virgen del Manzano interessante da visitare. Sul portale d'ingresso
sono inchiodati i ferri del cavallo bianco che, secondo la leggenda, con in groppa San Giacomo fece
un grande balzo finendo sopra ad un albero di melo (manzano) nelle cui cavità venne trovata una
statua della Vergine che da allora si venera nella chiesa. Si sale in paese lungo la calle Real de Oriente e troviamo la chiesa gotico-romana di Santo Domingo con una elegante facciata in stile
plateresco del XVI secolo. Alla fine della salita ci troviamo nella plaza Mayor dove possiamo sostare
tranquillamente sotto i portici. Interessante la trasformazione della
vecchia chiesa di San Esteban in centro culturale e albergue dei
pellegrini. Proseguendo per la calle ora detta Real de Poniente, si
esce da Castrojeriz per iniziare la salita al Teso de Mostelares.
Questa vista è diventata un'icona del cammino. La dura salita comincia un centinaio di metri dopo la traversata di un ponte di legno sul rio
Odrilla. Si arriva alla sommità dopo aver percorso 1,3 km e un dislivello di 140 metri giungendo a quota 917 m. slm. Un panorama moz34
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zafiato si apre davanti a noi sulle "Tierre de Campos" note come il "granaio della
Spagna". Entriamo nella terra così descritta da Aymeric Picaud "ricca di cacciagione, di arte e storia, di tesori, oro, argento, tessuti e cavalli forti; terra di abbondanza
di pane, vino, carne, pesce, latte e miele, ma priva di alberi". Una lunga pista bianca
lunga 4 km ci porta dolcemente fino all'area di sosta della fuente del Piojo. Un km
più avanti arriviamo alla antica chiesa di San Nicolas oggi trasformata in Albergue gestito dalla confraternita italiana di San Giacomo e nota a tutti pellegrini
per la sua splendida e indimenticabile accoglienza dove alla sera si svolge il rito
della lavanda dei piedi. Superato il ponte Fitero sopra il rio Pisuerga termina la provincia di Burgos ed entriamo in Palencia. Una strada di campagna che costeggia il
rio Pisuerga ci porta a Itero della Vega dove troviamo la ermita de Nuestra Señora de la Piedad del XIII secolo che conserva una bella statua di Santiago Peregrino, la chiesa de San Pedro del XVI secolo e un Rollo jurisdiccional (colonna del
tribunale dove venivano legati i colpevoli prima della sentenza del giudice) Attraversiamo il paese e proseguiamo per una pista fino ad un canale di irrigazione e un
paio di km più avanti arriviamo a Boadilla del Camino. Una spianata verde in primavera, dorata e ocra in estate e autunno. Nella piccola piazza troviamo il Rollo
jurisdiccional del XV secolo considerato il più bello e meglio conservato di Castiglia e la chiesa de Nuestra Señora de la Asunción (s. XVI-XVII) con una pila battesimale romanica e una pala rinascimentale.
Tappa n° 14 : Hontanas - Boadilla del Cammino / km 28,5
Ubicazione
località
Alle rovine
San Antón
Castrojeriz
Itero del
Castillo
Itero de
la Vega
via
5,6
Peregrinosde
San Antón.
6 km prima di
Castrojeriz
no
no
12
no
-
-
Mag/sett
Camping camino
de Santiago
Calle virgen del
manzano s/n
947 37 72 55
658 96 67 43
ni
35
no
Si
€
si
15Mar
15Nov
6
Ultreia
C/ Real de Oriente, 52
947 37 86 40
si
34
no
si
si
anno
9/ 40
Servizio cena
e colazione
Casa Nostra
Calle Real de
Oriente, 52
947 37 74 93
ni
26
si
Si
€
-
mar
15/nov
5
fuori
Refugio Tradicional de San Juan
C/ Cordón
947 37 74 00
no
28
no
-
si
Apr/ott
donativo
fuori
de San
Esteban
Junto a la plaza
mayor
947 37 70 01
no
30
Solo
Mw
Si
€
-
anno
Donativo
colazione si.
cena fuori
8,7
de San Nicolás
Lungo il cammino
Confraternita
(perugia - IT)
no
12
no
-
1,5km
deviazione
de Itero del
Castillo
Plaza del
Ayuntamiento
608 97 74 77
no
7
no
Al
bar
-
anno
5
La Mochila
C/ Santa Ana, 3
979 15 17 81
609 513 454
si
28
si
si
si
anno
6/8
20€ : tutto
compreso
Hogar del
Peregrino
C/ Santa María, 17
979 15 18 66
616 62 93 53
si
8
si
-
si
anno
12
Servizio cena
e colazione
Municipal-frente
Plaza de la Iglesia
605 03 43 47
979 15 18 26
no
12
si
-
si
anno
5
fuori
Calle las
Bodegas 9
no
no
16
si
si
Anno
7
fuori
de Boadilla del
Camino
Calle escuelas
979 81 03 90
no
12
no
out
-
anno
3
fuori
En el Camino
Plaza El Rollo,
979 81 02 84
619 105 168
si
48
no
si
-
15/mar
10/nov
7
Titas
C/ Mayor 7 (a fine
paese)
979 81 07 76
no
12
no
-
si
anno
10 con
lenzuola
3,6
2,6
Putzu
(segnalati disguidi)
telefono
Costo in €
Albergue
parco giochi
Boadilla del
Camino
Servizi
km
P
Lt
UC
@
wf
Ap
fine Apr
primi Ott
No a Natale
Not
Clz
Ce
Donativo: cena
comunitaria
3
10
Donativo: Cena
comunitaria
fuori
8,0
2,7
9
Servizio cena
e colazione
35
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36
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15 Boadilla del Camino - Carrion de los Condes / km 24,6
Lasciamo Boadilla dando l'ultimo sguardo al lavoro di
"filigrana" con cui è decorato el rolo jurisdiccional e iniziamo
una delle tappe piatte e per certi versi monotone, della lunga
meseta Castillana.Dopo 1,8 km si costeggia il "Canal de Castilla", una grande opera di ingegneria costruita attorno al
1800 per l'irrigazione dei campi e il trasporto dei cerali su zattere trainate da buoi. Il cammino prosegue parallelo al canale
per quasi 3 km fino alla chiusa in prossimità di Fromista. Lasciamo quindi il canale ed entriamo in città dove troviamo la
I pilastrini
iglesia románica de San Martín che merita proprio una visita ... se abbiamo la fortuna di trovarla aperta. Sembra un modellino tali sono la perfezione delle proporzioni e lo stile. E 'stata costruita nel XI secolo sotto il patrocinio della signora Mayor de Castilla ed è composta da tre navate, 46 capitelli, una cupola ottagonale
e da due torri cilindriche. Si riprende il cammino superando un paio di rotatorie della strada P-980
collocati una prima e una dopo il ponte della autostrada A-67 e prendiamo una lunga pista bianca
che corre parallela alla P-980. La pista è ad uso e consumo specifico dei pellegrini come testimoniano i pilastrini con la piastrella che riproduce la conchiglia di "Santiago" gialla su sfondo blu, che posti
a coppie di due a due la delimitano e impediscono alle macchine
di accedervi. “La mia amica pellegrina Maria Cristina diceva che
bisognava passare in mezzo ai quattro pilastrini perchè porta
bene e soprattutto ci si carica dell'energia del cammino ...”
Lungo questa via passiamo per Población de Campos (percorsi
Km 9,2) dove si possono trovare un bar, un negozietto e anche
un albergue. Prima di attraversare il río Ucieza chi desidera può
prendere la deviazione per Villovieco tanto per rompere la monotonia del percorso oppure continuare sulla dritta via. Attraversiamo il paese di Revenga (percorsi 12,6km) percorrendo la calle
Santa Maria la Blanca
General Amor. La sommità della torre della iglesia de San Lorenzo è diventata terra di conquista delle cicogne che hanno piantato
i loro grandi e incredibili nidi. All'uscita dal paese, riprendiamo l'ormai solito cammino che ci porta alla
37
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vicina Villarmentero de Campos (percorsi 14,7km. Qui troviamo un
bar all'entrata del paese e un'area di sosta all'ombra di alcuni pini
all'uscita. Procedendo sempre dritti come un tiralinee si arriva a Villalcázar de Sirga paese anonimo se non fosse per la mastodontica
chiesa templare de Santa Maria la Blanca del XII secolo. Un misto
tra romanico e gotico che vala la pena visitare ... se abbiamo la fortuna di trovarla aperta. Sopra il bellissimo portale d'ingresso ad arco
acuto si trova una rappresentazione scolpita degli evangelisti e dei
dodici apostoli.
Lasciamo questo luogo e ci rituffiamo nell'andadero (via) che nel tratto
finale rompe un po' la monotonia. Senza grossi trambusti arriviamo
quindi a Carrión de los Condes finale di questa tappa. Sorta sugli
argini del río Carrión, un tempo la citta era circondata da mura e strutturata in due quartieri separati. Sotto al portico della chiesa di Santa
María del Camino ai lati sopra il
il portale
portone d'ingresso, quattro teste
i 4 tori della storia
di toro, scolpite nella pietra, ricordano la liberazione dal tributo
delle 100 donzelle
delle Cento Donzelle che i cristiani dovevano pagare annualmente ai musulmani occupanti. Carrión rimase libera di questo obbligo quando gli islamici giunti in paese per la riscossione, furono
allontanati da quattro feroci tori usciti del vicino eremo.
Note: la tappa è molto semplice e piatta, per cui non richiede
dispendio di energie. La monotonia del paesaggio rotta di tanto in
tanto da piccoli paesi può essere presa come un momento di
pausa per prendere la carica verso le tappe successive.
Tappa n° 15 : Boadilla del Camino - Carrion de los Condes / km 24,6
Ubicazione
località
Frómista
Costo in €
Albergue de
peregrinos
via
telefono
P
Lt
UC
@
wf
Ap
Not
Clz
Ce
Canal de
Castilla
C/ La Estación, dopo
979 81 01 93
si
48
no
si
si
Apr/ott
7
fuori
8
de Frómista
Plaza de San
Martín
979 81 10 89
686 579 702
si
56
no
out
-
anno
7
2,5
fuori
Estrella del
Camino
Avenida del ejército español di fronte
979 81 03 99
653 751 582
si
34
no
si
si
Mar/
1Nov
7
Servizio cena
e colazione
Betania
Av. Ejército
Español, 26
638 846 043
no
5
no
si
-
Dic/feb
5,7
il tunnel sotto i binari
al centro medico
Donativo: cena e
colazione fuori
Población de
Campos
3,5
Población de
Campos
Vicino il cimitero
979 81 10 99
685 510 020
625 469 326
si
18
si
si
si
anno
4
Villarmentero
de Campos
5,5
Amanecer
C/ José Antonio, 2
629 178 543
si
32
si
si
-
Mar/ott
6/3
colazione
e cena
comunitaria
Villalcázar de
Sirga
4,1
Villalcázar de
Sirga
Plaza del
Peregrino
979 88 80 41
no
20
ni
si
-
Apr/ott
donativo
fuori
Monasterio de
Santa Clara
Calle de Santa
Clara, 1
979 88 08 37
si
31
MW
Mar/nov
5
fuori
Parroquial de
Santa María
Accanto alla Chiesa
de Santa María
979 88 07 68
no
52
si
si
si
Mar/ott
5
fuori
Espíritu Santo
Plaza de San
Juan, 4
979 88 00 52
ni
90
si
si
si
anno
5
fuori
Juvenil
Carrión de los
Condes
979 881 063
??
170
no
si
-
anno
??
fuori
Carrión de
los Condes
38
a
km
Servizi
Solo
fuori
3
9
5,8
www.pellegrinibelluno.it
39
www.pellegrinibelluno.it
16 Carrion de los Condes - Terradillos de los Templarios / km 26,6
Usciamo da Carrión percorrendo la calle de José Antonio
e attraversando il ponte sul río Carrión giungiamo al
monasterio benedictino de San Zoilo oggi hotel e centro di studio e documentazione sul cammino di Santiago
con una ricca biblioteca Jacobea, aperta al pubblico.
Attraversiamo la statale N-120 e prendiamo la strada per
Villotilla (percorsi 2km) non trafficata e un poco abbandonata. Dopo un Km circa troviamo alla nostra destra quella
che era una proprietà dell'abadía de Benevivere. Ottocento metro più avanti abbandoniamo questa strada per
prendere la Vía Aquitana. Antica strada romana che
univa la lontana Bordeaux ad Astorga e che qui conserva
ancora parte del suo tracciato originale. Sono 11,5 km
dritti sotto il sole (... se non piove e tira vento), senza possibilità di ombra e con una pavimentazione
ciottolata che mette a dura prova piedi e caviglie. Prima di incrociare la strada per Bustillo a circa un
ora di cammino dall'inizio della "calzada romana", in certi periodi dell'anno si può trovare un bar
"improvvisato" (un container prefabbricato) ... ma meglio non fare affidamento potrebbe essere chiuso. Dopo 2,5 km dall'incrocio con la strada per Bustillo, un cippo in pietra informa che di li passa
una delle vie di transumanza (Cañada Real Leonesa)usate dai pastori per portare le greggi dai pascoli estivi delle terre di Leòn a quelli invernali dell'extremadura e viceversa.
Finalmente dopo 4,5 km dal cippo della via della transumanza,
arriviamo a Calzadilla de la Cueza che come un'oasi nel deserto
da finalmente ristoro e sollievo. Qui infatti nello stesso locale troviamo bar, trattoria con possibilità quindi di dissetarsi, riposare,
mangiare un boccone dopo la lunga ed estenuente, ma anche
suggestiva marcia sulla "calzada romana". Dopo il meritato
"decanso" (riposo), riprendiamo la via del cammino che ci porta ad
imboccare la strada statale N-120. Attraversiamo il río Cueza
proseguiamo lungo un "andadero" che corre parallelo sulla sinistra
della della strada. Lungo la strada incrociamo Santa María de las
Tiendas, un antico Hospital. Più avanti riattraversiamo nuovamen-
40
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te la statale N-120 per entrare in Ledigos un piccolo paese
con bar e albergue (percorsi km23,4). Un ultimo strappo ci
porta fino a Terradillos de los Templarios paese che prende il nome dai cavalieri templari che presidiavano in questo
luogo, l'ormai scomparso hospital de San Juan.
Difficoltà: da Carrión de los Condes a Calzadilla de la Cueza 17 km senza alcun insediamento umano. Vari attraversamenti della statale N-120.
Da vedere:
- Calzadilla de la Cueza piccolo paese di 55 abitanti con
numerose testimonianze di età romana come la "via Aquitania". Nella chiesa parrocchiale di San Martin si conserva
una bella pala d'altare XVI secolo che proviene dall'antico monastero di Santa María de la Tiendas il
cui nome (tiendas) deriva dal mantello di tela che i pellegrini usavano per coprirsi.
- Ledigos piccolo paese di 80 abitanti. La chiesa parrocchiale consacrata a Santiago, conserva al
suo interno tre immagini differenti del santo: Matamoros, Apostolo e pellegrino. Come in altre località
della zona si possono vedere le "palomars" (piccionaie) Di forma quadrata o circolare costruite in
mattoni per allevare i piccioni che costituiscono una "prelibatezza" culinaria dei luoghi. - Terradillos
de los Templarios nella chiesa parrocchiale di San Pedro si conserva un crocefisso del XIV secolo.
Tappa n° 16 : Carrion de los Condes - Terradillos de los Templarios / km 26,6
Ubicazione
località
a
km
Calzadilla
de la Cueza
17,0
Lédigos
Terradillos
de Templarios
6,4
3,2
Servizi
Costo in €
Albergue de
peregrinos
via
telefono
P
Lt
UC
@
wf
Ap
Not
Municipal
Calle Mayor, 1
670 558 954
no
34
no
si
-
anno
5
fuori
Albergue
Privato
Fine paese , dietro la
calle mayor
979 88 31 87
616 483 517
no
80
no
out
-
anno
7
servizio cena
e colazione
El Palomar
C/ Ronda de
Abajo
979 88 36 05
979 88 36 14
ni
52
si
si
-
Feb/nov
6/8
Al bar e
ristorante
Los
Templarios
Inizio Terradillos
de Templarios
667 25 22 79
si
52
no
si
-
Apr/ott
7/10
Servizio bar
risrorante
Terradillos de
los Templ.
C/ Chiesa
979 88 36 79
657 16 50 11
si
49
no
si
si
1feb/
10Dic
8/10
Menù a 10€
bar x
colazione
Jacques de Molay
Clz
Ce
41
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17
Terradillos de los Templarios - El Burgo Ranero / km 30,6
Lasciamo Terradillos de los Templarios percorrendo una pista in ghiaiosa che dopo circa 1,5km si
butta nell'asfatlo della provinciale P-905 (siglata anche come P-973). Dopo un breve tratto di questa strada si ritorna
nuovamente in "pista" su un tracciato che attraversa campi
di cereali costeggiato da una fila di pioppi disposti lungo
l'arroyo de San Juan y de la Huelga. A Moratinos penultimo
paese della provincia di Palencia incontriamo le prime
"bodegas" (cantine) scavate nella terra e le case costruite
con mattoni impastati con di argilla e paglia. Spero ci sia
ancora a Moratinos il simpatico tavolo preparato sopra una
botte con un bel contenitore termico di caffè e biscotti, per i
pellegrini. Un cartello diceva:" Prendi un sorso se vuoi,
lascia un'offerta se puoi, prendi quello che ti serve se hai
bisogno." Uno dei tanti bei esempi della filosofia del cammino. Sempre a Moratinos nella chiesa de Santo Tomás de Aquino del XVI secolo c'è una scultura
della Vergine con Gesù bambino dello stesso periodo. Dopo 2,5 km giungiamo a San Nicolás del
Real Camino, ultimo paese della provincia di Palencia. Questo piccolo borgo dove tra l'altro troviamo
bar, ristorante e un albergue, è citato nella storia del cammino già a partire dal XII secolo come riporta José María Lacarra nel secondo capitolo de Las Peregrinaciones a Santiago de Compostela: "... in
San Nicolas del Real Camino nel secolo XII c'era un lebrosario gestito da canonici di San Agostino ..." Usciamo da San Nicolas del Real Camino, superiamo il río Sequillo e prendiamo il percorso
per i pellegrini che corre parallelo alla statale N-120. Un centinaio di metri più a nord corre l'Autostrada A-231 detta del camino de Santiago. Lungo questa via, passiamo il confine che ci porta nella
provincia di León. Il cammino prosegue parallelamente alla statale N-120. Ad un certo punto ci portiamo dall'altra parte della strada e dopo aver superato il río Valderabuey sopra un ponte di pietra
entriamo in un'area verde con alberi e tavoli per la sosta dove si trova la ermita de la Virgen del
Puente in stile romanico/mudéjar (percorsi 10,3km). Il cammino prosegue verso la vicina Sahagún.
42
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Si evita l'attraversamento della N-120 con un sotopasso ed
entriamo in città lungo la calle Ronda de Estación transitando
in prosimità dell'albergue Municipal. Sahagún è la città dei
santi Facundo e Primitivo, legionari romani convertiti al cristianesimo che furono martirizzati ed annegati nel fiume Cea ai
tempi di Diocleziano. Nel medioevo, Sahagún era sotto l'influsso totale del monastero di San Benito, detto il Cluny spagnolo
(dal notissimo monastero francese di Cluny da cui i frati clauniacensi). La dominazione del monastero sulla popolazione di
Sahagùn era tale che arrivò ad imporre penitenze come la
proibizione di mangiare carne, obbligando la gente a comprare
il pesce dai monaci stessi che praticavano la pescicoltura. Dice la leggenda che davanti a questa
imposizione la gente cominciò a gettare i maiali nel fiume per poterli pescare e mangiarli come pesce
senza rompere la penitenza. Da vedere sono la Iglesia de San Lorenzo del XIII secolo, in perfetto
stile mudéjar cioè con l'utilizzo del mattone anzichè della pietra di cui la zona era povera. La Iglesia
de San Tirso delle stesse caratteristiche di quella di San Lorenzo e in fine l' Arco de San Benito in
stile barocco del XVII secolo che sostitui una porta romanica del monstero di San Benito ormai in
rovina. Percorriamo le vie Herrería e Antonio Nicolás fino all'uscita dalla città che abbandoniamo completamente con l'attraversamento del río Cea per il ponte in pietra
"puenteCanto” (percorsi 13,7km).
Si prosegue lungo un cammino parallelo alla Statale N-120 fino
ad incrociare un cippo di pietra che segnala una direzione
alternativa del cammino che porta a Calzadilla de los Hermanillos.
Noi proseguiamo verso El Burgo Ranero, ma nessuno ci
vieterebbe l'alternativa, anche perchè il giorno dopo le vie si
ricongiungerebbero a Mansilla de las Mulas. Da questo cippo
in pietra quindi, proseguiamo in direzione El Burgo Ranero su
di un lungo tratto di strada appositamente strutturata per il passaggio dei pellegrini con un filare di
alberi impiantati per creare un po' d'ombra che ci accompagnerà per oltre 30 km. Dopo un'ora di
cammino alla nostra sinistra vediamo in una radura la ermita de Nuestra Señora de Perales. Più
avanti, dopo aver attraversato un torrente, sul lato della strada troviamo una croce che ricorda un
pellegrino tedesco, Manfred Kress morto sul cammino. Si entra cosi nel paesino di Bercianos del
Real Camino interessante e curioso per le case fatte con mattoni di argilla e paglia (percorsi 23km).
Lungo la via del paese troviamo dei negozi di generi alimentari e un bar. Si ritorna sulla "via alberata". All'altezza del arroyo del Olmo troviamo un'area di "descanso" (riposo). La pista alberata prosegue passando sotto il viadotto dell'autostrada A-231 e quindi
fino a El Burgo Ranero conclusione della nostra odierna e
lunga tappa.
Nota: Chi volesse percorrere il cammino verso Calzadilla de
los Hermanillos deve stare attento al bivio dove il cippo segnala tale deviazione a girare appunto verso destra e attraversare il ponte sopra la autostrada A-231. Entrati a Calzada de
Coto è bene informarsi sullo stato di segnatura del tracciato
che non è molto evidente. Uscendo dal paese il cammino procede lungo un tracciato fino ad incrociare la ferrovia e da qui si
continua attraverso macchie di arbusti, piccoli boschi in totale
solitudine fino alla fattoria agroturistica di monte Valdelocajos. Ancora tre km e poi si arriva a Calzadilla de los Hermanillos dove troviamo un bar, una "tienda" (piccolo negozio di alimentari) e un albergue per los peregrinos (percorsi km 26,5). Il giorno dopo si procederà fino a Mansilla de las Mulas
per riprendere il tracciato del cammino francese.
Elenco accoglienze, alla pagina successiva >>
43
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Tappa n° 17 : Terradillos de los Templarios - El Burgo Ranero / km 30,6
Ubicazione
località
a km
Moratinos
3,3
San Nicolás del
2,5
Real Camino
9Sahagun
7,2
Calzada
del Coto
Bercianos del
Real Camino
Francés
El Burgo
Ranero
44
Percorso
alternativo
Calzadilla de
los Hermanillos
Servizi
Costo in €
Albergue de
peregrinos
via
telefono
P
Lt
UC
@
wf
Ap
Not
Clz Ce
San Bruno
Calle Ontanón, 9
979 06 14 65
672 629 658
si
18
no
si
-
Apr/
gen
9
Servizio
cena e bar
Alberguería
Laganares
Plaza de la iglesia
979 18 81 42
629 181 536
si
22
no
si
-
15Mar/
1Nov
8
Servizio
cena e bar
Peregrinos
Cluny
Iglesia de la
Trinidad
987 78 21 17
987 78 00 01
no
64
si
si
-
anno
5
fuori
Viatoris
Calle Arco
Travesía, 25
987 78 09 75
679 977 828
si
50
si
si
si
Mar/ott
5/8
3,5
10
de las Madres
Benedictinas
Monasterio de
Santa Cruz. C/
Antonio Nicolas, 40
987 78 11 39
si
12
no
si
si
Apr/
10-Ott
8/
18/
25
5
10
San Roque
C/ Real, s/n
674 587 001
987 78 12 33
si
36
si
-
si
anno
donativo
fuori
Calzadilla de
los Hermanillos
C/ Mayor, 28
987 33 00 23
987 33 00 13
no
22
si
si
-
anno
donativo
fuori
Vía Trajana
C/ Mayor, 57
987 33 76 10
600 220 104
si
20
no
Si
€
-
Mar/
nov
15/
35
Servizio cena
e colazione
Albergue
Bercianos
C/ Santa Rita, 11
987 78 40 08
no
46
si
-
-
Apr/
1Nov
Donativo:
Cena e colazione
comunitaria
Santa Clara
C/ Iglesia, 3 angolo
Plaza Mesón
605 839 993
987 78 43 14
si
19
si
si
si
anno
?Donativo?:
colazione 3€
Domenico Laffi
Plaza Mayor
987 33 00 23
987 33 00 47
no
28
si
si
-
anno
Donativ
o
Al bar e
ristorante
La Laguna
C/ La Laguna, 12
987 33 00 94
no
28
si
out
-
Mar/
nov
8
fuori
gestione italiana
10,0
7,6
fuori
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18
El Burgo Ranero - León / km 37,1
Potrebbe essere saggio dividere questa tappa in
due parti facendo sosta a Mansillas de las Mulas
(19,0 Km) e riservare la seconda parte (18,1 Km)
fino a León per il giorno dopo (come proposto nella
mappa). In questo modo ci stancheremo meno e
avremo più tempo per ammirare le bellezze della città
di León e in particolare la stupenda cattedrale gotica.
La tappa è molto semplice e necessità di poca descriAlba sulla zona paludosa
zione. Uscendo da El Burgo Ranero attraversiamo
una zona paludosa habitat ideale per anfibi, rapaci e anatre. Ritroviamo la pista alberata e un paesaggio del tutto simile a ieri. Dopo un'ora e mezza di cammino affianchiamo alla nostra sinistra una
pista di scuola di volo per aerei ultraleggeri e un km più avanti arriviamo al bivio di Villamarco
(percorsi 8 km). La monotonia della linea retta del cammino è interrotta quando il tracciato devia per
il sottopasso della ferrovia e poco dopo per il passaggio dell'arroyo de Valdearcos. Si giunge quindi a Reliegos che ci appare all'ultimo momento. Antico insediamento romano dove confluivano diverse strade, Reliegos è conosciuto anche per un meteorite del peso di quasi 9 kg che cadde il
28 dicembre del 1947 in piena calle Real.
Entrando in paese troviamo una caratteristica "bodegas" (cantina) di
mattoni e scavata nella terra, usata per la conservazione del vino e oggi
recuperata sia come luogo per l'assaggio di vini, sia per incontri. Uscendo
dal paese, lungo calle Real, ci ritroviamo tra le vaste estensione dei campi di cereali dai quali spuntano le grandi strutture di irrigazione. Da qui
inizia la misurazione delle distanze in "leghe" (circa 5,6 km) una caratteristica di questi territori. Dopo aver passato un traliccio della line elettrica
entriamo in un'area di "descanso" (riposo) e termina la ormai familiare
“bodegas”
pista alberata. Superiamo la statale N-601 per un viadotto e attraversando un canale di irrigazione entriamo in Mansilla de las Mulas antica città murata.
Sede di ben sette chiese, due conventi e tre hospitales quando era un importante centro commerciale per il grano, oggi conserva in uso solamente due chiese; Santa Maria del 1220 ma ricostruita nel
XVIII secolo e la ermita de Nuestra Señora de Gracia.
Il cammino passa sotto la Puerta del Castillo costruita in pietra calcarea. Percorriamo la calle de
45
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Santa María da cui spunta la torre della chiesa e la calle del Puente dove
troviamo un albergue per i pellegrini e qui potremo terminare la prima
parte di questa tappa da dove ripartire domani.
Usciamo da Mansilla, passiamo sopra il ponte del río Esla e prendiamo
una strada che si dirama a sinistra parallelamente alla statale N-601 e
dopo un'ora giungiamo a Villamoros de Mansilla (percorsi 23,5 km).
Dopo Villamoros arriviamo a Puente Villarente dove superiamo il río
Porma sopra una passerella parallela al lungo ponte di origine medievale. La vicinanza con la grossa città si fa sentire, per il traffico, il trambusto, la gente. Il cammino diventa molto più variabile. Dopo una salitella
raggiungiamo un area coperta di sosta con due fonti d'acqua e siamo a
Arcahueja (percorsi 29,5 km). Ci avviciniamo alla zona industriale delMansillas de las Mulas l'alto del Portillo alla porte di León. Si attraversa la trafficatissima statale
N-601 lungo il sovrappasso blu costruito
appositamente per favorire il passaggio ai pellegrini e siamo a Puente
Castro, quartiere periferico di León separato dalla città dal río Torío.
Si entra a Puente Castro lungo calle Simón Arias incrociamo la avenida
de Madrid e proseguiamo a destra per calle Victoriano Martínez y plaza
Tomás Mallo fino ad arrivare ad una passerella che attraversa il río
Torío (sulla destra c'è il ponte di pietra del XVIII seolo).
Proseguiamo dritti lungo calle del Alcalde Miguel Castaño fino ad arrivare alla grande rotatoria con una strada a doppie corsie. Proseguiamo
“ a la comida ... “
dritti verso il centro storico e puntiamo all'Abergue de Santa María de
Carbajal delle suore Benedettine. Il mio consiglio è di alloggiare presso di loro perché in centro città,
a 5 minuti dalla stupenda cattedrale, mentre l'albergue municipale è piuttosto periferico. Dalla Avenida de Fernández Ladreda proseguiamo dritti in fronte a noi lungo Avenida del Alcalde Miguel Castaño fino ad una piazza con una grande fontana. Ci teniamo sulla sinistra e procediamo avanti sempre
per Avenida del Alcalde Miguel Castaño. Superata la piazza con la fontana, un centinaio di metri più
avanti, troviamo alla nostra destra dopo un piccolo parco alberato, un incrocio di più strade. Passiamo dall'altra parte della strada e imbocchiamo calle de Barahona. Procedendo dritti lungo questa
calle incrociamo all'altezza con la Calle Prado de los Judios i resti delle mura romane. Noi comunque proseguiamo dritti nella calle de la puerta Moneda e al termine di essa giriamo a destra per calle de
Escurial e arriviamo in Plaza Santa María del Camino dove si trova il monastero delle benedettine e qui
termina questa nostra tappa.
Una visita alla cattedrale è d'obbligo.
Alla sera dalle benedettine alle 21.30 si pùò partecipare alla "compieta" l'ultima preghiera delle monache
prima di andare a letto.
La splendida catterdale di Leòn
46
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Tappa n° 18 : El Burgo Ranero - León / km 37,1
Ubicazione
località
Reliegos
Mansilla de
las Mulas
a
km
12,6
6,1
Servizi
Albergue de
peregrinos
via
telefono
P
Lt
Reliegos de
las Matas
C/ Escuela
987 31 78 01
no
45
si
si
La Parada
C/ La Escuela, 7
987 31 78 80
si
40
Si
mw
Piedras
Blancas
Calle Cantas, s/n
(strada per Villamarco entrando in paese)
607 163 982
987 19 06 27
si
10
El Jardín del
Camino
C/ Camino de
Santiago, 1
987 31 02 32
600 471 597
si
Peregrinos
C/ del Puente, 5
987 31 18 00
no
si
56
Ap
Not
-
anno
5
fuori
Si
€
si
15Gen/
20Dic
7/30
Servizio bar e
No
-
si
Mar/ott
9/45
Servizio bar e
ristorante
32
no
Si
€
si
Gen/
nov
8/10
fuori
76
si
si
si
Gen/nov
5
fuori
Puente
Villarente
6,8
San Pelayo
C/ El Romero 9
650 918 281
987 312 677
Arcahueja
4,0
La Torre
C/ La Torre, 1
669 66 09 14
987 20 58 96
si
37
Ciudad de
León
Campos Góticos
987 08 18
32/33
no
Juveniles
existen tres
albergues juveniles
987 20 00 06
Viale de La Lastra,
53 -quartiere de Puente
S.Tomás de
Canterbury
León
7,6
Costo in €
UC @ wf
Clz
Ce
ristorante
9/ 10
si
si
anno
8
Servizio cena
e colazione
Mw
si
si
Mar/nov
da 8
in su
Cena a partire
da 5€
70
no
si
?
anno
3
fuori
?
+
no
-
-
anno
?
fuori
987 392 626
si
60
si
si
si
Feb/nov
Da 8
in su
fuori
si
Solo
Castro entrando a León)
Monasterio
Benedictinas
Plaza Santa María
del Camino
987 25 28 66,
680 64 92 89
ni
132
no
si
si
anno
5 con
colazione
S.Francisco
de Asís'
Viale Alcalde Miguel
Castaños, 4 (centro)
637 439 848
987 21 50 60
si
54/
166
no
si
si
anno
10/
18
Al bar
ristorante
C/ San Pelayo, 15
987 23 30 10
si
86
no
si
si
Lug/set
10/
20
Servizio cena
e colazione
Fundación Ademar
Unamuno
(residenza
Universitaria)
9
47
www.pellegrinibelluno.it
48
www.pellegrinibelluno.it
49
www.pellegrinibelluno.it
ITALIANO
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
20
30
40
50
60
70
80
90
100
1000
a che ora parteO
acciuga
aceto
acqua
addio
aeroporto
aglio
agnello
agosto
albergo di lusso
albero
altopiano
amico
aperto
approfittarsi
aprile
arancia
arrivare
50
SPAGNOLO
cero
uno
dos
tres
cuatro
cinco
seis
siete
ocho
nueve
diez
once
doce
trece
catorce
quince
dieciseis
viente
treinta
quarenta
cinquenta
sesenta
setenta
ochenta
noventa
cien
mil
a qué ora saleO
anchoa
vinagre
agua
hasta luego, adiòs
auropuero
ajo
cordero
agosto
parador
arbol
meseta
amigo
abierto
aprovechar
abril
naranja
llegar
arrosto
aspettare
auto
autobus
autostrada
autunno
avere
baccalà
banana
banca
belvedere
Bibita
bicchiere
biglietto
birra
birra alla spina
biscotto
bocca
bosco
braccio
brodo
budino
buonanotte
buonasera
buongiorno
burro
caccia
caffè
caffelatte
calamaretti
calamari
calcio (gioco)
caldo
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mochila
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Brevi info sulla pronuncia:
LL - si pronuncia come la i
es. ampolla si pronuncia ampoia
amarilla >> amaria
H - la H iniziale non si pronuncia
es. hola si pronuncia “_ola”
CH - si pronuncia ci
Mucho si pronuncia “mucio”
V - la V si pronuncia quasi una “B”
es. Ventana si pronuncia “Bentana”
Vaso >> baso
J - si pronuncia come un H espirata
Roja si pronuncia roha
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La storia di Santiago de Compostela
(O.una delle tante versioni)
Giacomo, figlio di Zebedeo, pescatore, era uno dei 12 apostoli, come il fratello Giovanni
l'Evangelista. Dopo la resurrezione di Cristo per molti anni girò la penisola iberica per
compiere l'opera di evangelizzazione. Tornato in Palestina fu fatto decapitare dal re Erode
Agrippa, che temeva che l'apostolo acquisisse un eccessivo potere; i suoi discepoli Attanasio e Teodoro ne raccolsero il corpo e lo trasportarono segretamente con una nave nei
luoghi della predicazione. Sbarcati nei pressi di Finisterre si addentrarono in Galizia e gli
diedero sepoltura. Nei secoli successivi si perse traccia del sepolcro. Nell'anno 813 l'eremita Pelayo vide, per molti giorni successivi, una pioggia di stelle cadere sopra un colle.
Una notte gli apparve in sogno San Giacomo che gli svelò che il luogo di quelle pioggia di
stelle indicava la sua tomba. L'abate rimosse la terra che nei secoli si era depositata e
scoprì il sepolcro. Ne diede notizia al Vescovo locale Teodomiro che confermò la veridicità dell'accaduto. La notizia giunse presto al papa ed ai principali sovrani cattolici dell'epoca. Di qui iniziò il culto di Santiago (il nome è la contrazione di San Giacomo). Fu
costruita una piccola chiesa sul luogo del sepolcro; ben presto sorse intorno una città che
fu denominata Santiago de Compostela (da campus stellae - il campo delle stelle)
I Pellegrini
Lungo i diversi itinerari che portano a Santiago di Compostela sono transitate persone di
qualsiasi indole e condizioni: pellegrini di buona fede, per condanna giudiziaria o canonica, giullari, mendicanti, vagabondi, avventurieri, profughi, banditi...
I penitenti religiosi realizzavano il cammino mossi da una necessità personale, sentivano
un desiderio incontenibile di visitare il luogo nel quale riposavano i resti dell'Apostolo Santiago per ottenere una relazione personale con lui.
Il pellegrino alla partenza si spogliava degli averi e spesso doveva vendere o ipotecare i
beni per potersi finanziare il viaggio. Faceva testamento e dava disposizioni per il governo del patrimonio in sua assenza. Spesso la Chiesa interveniva attivamente in questa
funzione di tutela. Questo stato particolare conferiva al pellegrino un particolare prestigio.
La scelta di fare un pellegrinaggio era generalmente una libera decisione personale:
- per chiedere una grazia
- per adempiere ad un voto
- per una ricerca religiosa personale
Tuttavia in molti casi era imposto come pena dal giudice o come penitenza dal confessore
per colpe o peccati di particolare gravità. Chi era ricco poteva mandare una persona a
fare il pellegrinaggio per proprio conto.
I pellegrini viaggiavano solitamente in gruppo, per sostenersi e proteggersi reciprocamente: i pericoli erano rappresentati dallo stato spesso precario delle strade, dalle catastrofi
naturali e soprattutto dai banditi che infestavano le strade.
Lungo il percorso si sviluppò una rete di servizi a sostegno dei pellegrini: chiese, monasteri, alloggi, ospizi, ospedali, locande, molti dei quali ancora visibili ai nostri giorni. Lungo il cammino nacquero paesi e città, furono costruite strade, ponti. Della protezione dei
pellegrini dagli assalti dei briganti si occuparono per un lungo periodo molti ordini ospitale-
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ri: tra essi principalmente i Templari (fino al loro scioglimento - secolo XIII).
personaggi noti effettuarono il pellegrinaggio: San Francesco fu uno di questi.
Molti re e
Il pellegrinaggio a Santiago de Compostela ebbe una rapida diffusione nel mondo cristiano, nel quadro del rifiorire della spiritualità che caratterizzò l'inizio del secondo millennio.
Dante Alighieri (Vita Nova, XL, XXIV) parla di tre grandi vie di pellegrinaggio:
- una diretta a Gerusalemme - i pellegrini erano detti "palmieri" (le palme d'oltremare); la
palma era anche il simbolo del pellegrinaggio.
- una diretta a Roma - i pellegrini erano detti "romei" (da Roma); il simbolo era la croce.
- una diretta a Santiago - erano i "pellegrini" propriamente detti (il luogo più lontano, più
peregrino); il simbolo era la conchiglia.
Le grandi direttrici dei tre grandi pellegrinaggi del mondo cristiano erano costituite da:
- un insieme di vie che, attraversando la Francia su più tracciati, confluivano a Roncesvalles e a Puente la Reina, per dirigersi a Santiago de Compostela
- un altro insieme di vie che, provenendo da diverse località europee, confluiva nella Via
Francigena fino a Roma; chi andava in Terrasanta proseguiva lungo l'antica via Appia fino
ai porti pugliesi. Questa stessa via era utilizzata, in direzione opposta, dai pellegrini che,
partiti dall'Italia diretti a Santiago, valicavano le Alpi e si immettevano nella Via Tolosana.
Il pellegrinaggio verso Santiago ebbe periodi di maggiore o minore partecipazione. Fu
sostenuto e promosso soprattutto dalla componente più illuminata ed evangelica della
Chiesa. Nel secolo XVIII iniziò un progressivo declino. La maggior parte delle strutture di
accoglienza cadde in abbandono; altre cambiarono destinazione d'uso. Una ripresa è
iniziata negli anni '80. Un decisivo contributo è stato dato dalla visita del papa Giovanni
Paolo II a Santiago nell'anno 1989, in concomitanza con l'incontro mondiale della gioventù: mezzo milioni di giovani convennero a Santiago da ogni parte del mondo, e fu la maggior concentrazione di pellegrini mai registrata. Da allora il flusso dei pellegrini è aumentato progressivamente e in modo inarrestabile, tanto che, nei mesi estivi, si creano spesso
situazioni di eccessivo affollamento negli albergue esistenti, nonostante le strutture temporanee aggiuntive che vengono allestite dai Comuni, dalle Parrocchie, dalle Associazioni.
Il 23 ottobre 1987 il Consiglio d'Europa ha dichiarato i percorsi che portano a Santiago "itinerario culturale europeo", mettendo a disposizione risorse economiche per
segnalare convenientemente il cammino, ristrutturare e costruire i rifugi per alloggiare i
pellegrini; nel 1993 l'UNESCO li ha dichiarati "patrimonio dell'Umanità".
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Santiago per tutti
un cammino senza barriere
Pietro Scidurlo, 36 anni, di Somma Lombardo (Varese), disabile motorio dalla
nascita, percorre negli anni 2012, 2013 e 2014 il cammino di Santiago.
Da questa sua esperienza nasce l’idea di creare una guida che offra tutte le informazioni
necessarie affinché persone con disabilità possano realizzare l'esperienza del cammino nel
rispetto delle loro esigenze.
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Guida 1^ parte - edizione 31/05/2014 (v24/06) - realizzazione Oriano Rinaldo
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Guida Santiago di Compostela 1