SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: A.ULSS 17 MONSELICE - PD 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: NZ00921 REGIONE VENETO 3 CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): ASSISTENZA AREA 6 6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: Le 46 municipalità dell’AULSS 17 coprono una superficie complessiva di 887,9 kmq (Distretto di Conselve-Monselice 402 kmq; Distretto di Este-Montagnana 485,9kmq) pari a 41% del territorio dell’intera provincia di Padova. Il territorio è situato nella parte meridionale della provincia di Padova e confina a sud con la provincia di Rovigo, a est con quella di Venezia e ad ovest con quella di Vicenza e Verona. L’area comprende gran parte dei Colli Euganei, delle Zone Termali e una parte della Pianura Padana. L’analisi dei dati socio-demografici del territorio di competenza dell’A.ULSS 17 evidenzia alcuni fattori critici che influenzano l’organizzazione e la domanda dei servizi socio sanitari. 1) I Comuni sono prevalentemente piccoli e la viabilità è particolarmente disagevole, con aggravio dovuto sia alle caratteristiche morfologiche del territorio (presenza dei Colli Euganei) sia alla scarsità della rete di pubblico trasporto. Nella rete dei trasporti, Monselice assume una posizione di rilevanza rispetto agli altri Comuni, grazie al nodo ferroviario fra Padova e Bologna, lo sbocco autostradale e la strada che collega al mare. 2) Vi è elevata dispersione della popolazione sul territorio: i comuni più popolosi, Este, Monselice, Conselve e Montagnana, capoluoghi dei quattro mandamenti, sono situati lungo le due vie principali del territorio, la Strada Regionale n. 10 Padana Inferiore e l’autostrada A13 Padova - Bologna. In molti comuni, una quota variabile dal 30% al 40% della popolazione non vive in centri urbani ma è sparsa sul territorio comunale, in particolare nel territorio dei Colli Euganei. 3) Tutta la zona è comunemente chiamata “Bassa Padovana” ed è riconosciuta, anche a livello europeo, come zona a scarso rendimento economico industriale. Una lettura sintetica del quadro socio-economico indica un tessuto produttivo caratterizzato da una rete di piccole aziende artigianali ed agricole, prevalentemente a gestione familiare o semifamiliare, un terziario tradizionale, soprattutto di commercio al dettaglio e alcuni settori di innovazione tecnologica molto limitati e concentrati. Profilo Demografico Al 31/12/2013 gli abitanti dell’A.ULSS 17 sono 184.467 (ISTAT). È importante evidenziare che la presenza di stranieri immigrati interessa in maniera marginale il territorio dell’A.ULSS 17 che, oltre ai territori alpini e al Polesine, è quello con minor presenza di immigrati tra tutte le Aziende ULSS regionali. La diffusione di cittadini immigrati interessa maggiormente i quattro capoluoghi di mandamento, dove si concentrano le attività produttive: ciò nonostante, è inferiore alla media regionale, confermando la tendenza dei flussi migratori a dirigersi verso mete il cui tessuto produttivo è maggiormente sviluppato. Con riferimento alla struttura della popolazione per età, appare evidente la costante tendenza all’invecchiamento della popolazione: aumentano i residenti che hanno più di 65 anni. Rispetto al territorio regionale, l’A.ULSS 17 presenta un quadro demografico complessivamente allineato per quanto riguarda sia il tasso di natalità e mortalità,che i pattern di invecchiamento della popolazione. INDICATORI DEL CONTESTO TERRITORIALE DI RIFERIMENTO PER L’INDIVIDUAZIONE DEGLI OBIETTIVI A) Viabilità disagevole sia per le caratteristiche morfologiche del territorio che per la carenza di trasporto pubblico che possono impedire l’accesso ai servizi socio sanitari assistenziali che di norma, sono ubicati nei capoluoghi di mandamento; CRITICITA’ : difficoltà ad accedere ai servizi, di partecipare ad attività di tempo libero, extrascolastiche e lavorative, di spostarsi nel territorio. B) Comuni prevalentemente piccoli con scarse risorse economiche ed umane e con una popolazione distribuita sul territorio in modo non uniforme; CRITICITA’: scarsa capacità di aggregazione e di creare gruppi di auto aiuto, possibili situazioni di emarginazione sociale, culturale e familiare. Sulla base degli indicatori sopra descritti le tipologie di interventi a favore della disabilità si situano nell’ambito dell’integrazione scolastica, dell’inserimento lavorativo e dell’integrazione sociale. 1) Servizio integrazione Scolastica e sociale degli alunni con disabilità Il Servizio di integrazione Scolastica (SISS) è finalizzato alla piena integrazione e partecipazione della persona con disabilità nelle scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e paritarie mediante l’affiancamento degli operatori socio sanitari che insieme agli insegnanti curriculari e di sostegno collaborano all’attuazione del diritto all’educazione e all’istruzione. Il Servizio è rivolto agli alunni di età compresa tra i due anni e 18/20 anni con disabilità certificata ai sensi della L. 104/92 “Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate”. L’attività del servizio integrazione scolastica si esplica mediante: l’assegnazione del personale di assistenza la collaborazione con le scuole mediante la stipula di Accordi di Programma e Protocolli per il raggiungimento dell’integrazione il coinvolgimento della famiglia e degli Enti Locali per sviluppare interventi di integrazione sociale l’avvio di progetti di orientamento con il Servizio di integrazione lavorativa il monitoraggio costante delle attività. ALUNNI SEGUITI NELL’ ANNO 2013: n. 146 alunni con disabilità 2) Servizio di integrazione lavorativa Il principio che orienta l’attività del Servizio di Integrazione Lavorativa (SIL) è l’inclusione nel mondo del lavoro delle persone con disabilità o in condizione di svantaggio. Le azioni sono finalizzate alla maturazione complessiva della persona al fine di renderla protagonista del proprio progetto di vita. Le priorità individuate dal SIL sono le seguenti: potenziare le iniziative di carattere generale e sistemico volte a favorire processi di programmazione partecipata a livello locale; promuovere azioni dirette allo sviluppo delle capacità personali e del gruppo famiglia; riordinare e migliorare gli interventi di inserimento lavorativo. Per migliorare l’accessibilità alle informazioni e alla rete dei servizi del territorio è stata potenziata la funzione orientamento, svolta in collaborazione con il Servizio di Integrazione Scolastica, gli studenti con disabilità che frequentano le scuole superiori e con i Centri per l’Impiego per i giovani adulti usciti dal percorso scolastico. E’ stata, inoltre, potenziata l’azione di accompagnamento alla famiglia nelle fase di passaggio del figlio all’età adulta. I destinatari del SIL sono le persone con disabilità fisica, psichica intellettiva e sensoriale certificati ai sensi della Legge 104/92 e della 68/99; le persone svantaggiate ai sensi della Legge 381/91. UTENTI SEGUITI NELL’ANNO 2013: n. 259 persone I destinatari diretti del progetto sono le persone con disabilità. Nell’ambito delle attività per il Servizio di Integrazione Scolastica si potenzieranno le seguenti azioni: Azioni Progettuali Servizio Integrazione Scolastica Promuovere la partecipazione a progetti di inclusione sociale rispetto alla fruizione del tempo libero, di attività ludico ricreative, soggiorni climatici, campi scuola, attività sportive, ecc. Destinatari Max 5 alunni con disabilità Attivare le risorse della famiglia, degli Enti Locali e dell’associazionismo per implementare i servizi alla disabilità. Potenziare la collaborazione con il Servizio Integrazione Lavorativa per i progetti di orientamento Scolastico e Professionale. Max 5 studenti con disabilità (con il SIL Nell’ambito del Servizio di Integrazione Lavorativa si potenzieranno le seguenti azioni Servizio di Integrazione Lavorativa Destinatari Azioni Progettuali Attivare gruppi di socializzazione per la partecipazione di giovani adulti con disabilità alle opportunità offerte dal contesto di riferimento. Max 20 persone con disabilità Favorire l’integrazione in ambiente lavorativo Partecipare alle attività di osservazione orientamento delle persone con disabilità e Collaborare con il Servizio di Integrazione Scolastica per i progetti di orientamento Scolastico e Professionale Totale progetti da attivare Max 5 studenti con disabilità (con il SISS) n. 30 I Beneficiari indiretti sono: Famiglie condividono i percorsi programmati favorendo l’autonomia dei figli ;perseguono il benessere familiare, in termini di qualità di vita Istituzioni Scolastiche possono incrementare la possibilità di successo rispetto agli obiettivi previsti nel Piano Educativo Individualizzato Aziende Pubbliche e Private, le Cooperative Sociali di tipo B che devono adempiere a precise norme sul collocamento obbligatorio delle persone con disabilità Gli Enti possono rispondere in modo più appropriato ai bisogni di tipo sociale e culturale dei propri cittadini Locali Per la crescita personale dei volontari Crescita Personale Favorire l’affermarsi di una responsabilità civica nelle giovani generazioni Volontari Garantire efficaci legami con gruppi informali o organizzati e in generale con la società civile Collaborare per contrastare processi di emarginazione Sensibilizzare gli ambienti di vita della persona con disabilità nel divenire comunità accogliente verso la diversità Facilitare le relazioni e la comunicazione nelle persone con disabilità 7) Obiettivi del progetto: Obiettivi Azioni Risultati attesi Indicatori Volontari Permanenza della persona con disabilità in ambito familiare e nell’ambiente di vita Potenziare le reti di solidarietà tra le famiglie _____________ Favorire la sperimentazione di progetti di vita indipendente ______________ Valorizzare le realtà associative per l’attuazione di iniziative di ”community care” Presenza di attività che favoriscano la vita indipendente in abito sociale, scolastico e lavorativo _______________ Presenza di attività per il tempo libero n. 3 progetti attivati ________ n. 5 associazioni coinvolte Miglioramento della qualità dell’integrazione scolastica e sociale Promuovere un clima di benessere per l’accoglienza di alunni con disabilità nelle scuole Creare condizioni di accoglienza n. 2 progetti da attivare Utilizzo di strumenti per la valutazione dei bisogni in relazione alle risorse da attivare n. 5 alunni Saper individuare le criticità che possono causare situazioni di emarginazione __________ Saper essere un facilitatore nella mediazione tra il contesto di riferimenti e la disabilità Saper sviluppare interventi di inclusione scolastica e sociale Presenza di spazi per la formazione e l’aggregazione _______________ Accesso alle opportunità lavorative offerte dal territorio ______________ Partecipazione ad attività di socializzazione individuale e di gruppo n. 5 progetti di orientamento Consolidamento degli interventi per le persone con disabilità in età adulta Attivare le risorse dell’alunno e della classe per qualificare la presenza della persona disabile a scuola Realizzare progetti finalizzati all’integrazione lavorativa ______________ Attivare iniziative per la diffusione della cultura dell’accoglienza sul posto di lavoro _______________ Promuovere l’incontro tra domanda ed offerta n. 20 persone in inserimento lavorativo Acquisire competenze relazionali ed affettive per accompagnare alle opportunità 8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo: Il progetto è teso a sviluppare e potenziare nel territorio l’integrazione sociale , i diritti e le opportunità delle persone con disabilità e pone al centro la persona nella sua globalità indipendentemente dallo stato e dal tipo di disabilità. E’ un approccio che considera la persona con disabilità nel suo sviluppo unitario: dalla nascita alla sua presenza in famiglia nella scuola nel tempo libero nel lavoro 8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Il ruolo del volontario all’interno del progetto si articola sia sulla base di criteri generali che di azioni specifiche mirate al raggiungimento degli obiettivi di cui al punto 7) e si articola secondo le seguenti fasi, alcune specifiche di alcuni mesi ed altre ricorrenti durante l’anno di servizio civile. (vedi tab. al punto 8.2) ). Fase 0: Pianificazione Questa fase riguarda tutte le attività prima dell’avvio dei volontari al servizio civile. Nello specifico si procede con: comunicare agli OLP l’avvio del servizio riunioni con gli OLP (almeno 2) per organizzare la fase di accoglienza e programmare l’avvio delle attività stesura calendari relativi alla formazione preparazione della Cartella Personale del volontario contenente materiale da consegnare al volontario (quaderno, copia del progetto, modulistica, opuscoli sui servizi, organigramma, diagramma di Gantt, carta etica, assicurazione, … ). Fase 1: Accoglienza e inserimento operativo tramite affiancamento formazione iniziale Per permettere ai volontari di comprendere il contesto in cui si opererà in questa fase si procederà: presentazione delle figure coinvolte nel progetto e rappresentanti dell’A.ULSS 17 consegna del materiale di cui sopra consegna e compilazione del questionario di inizio servizio modulistica amministrativa Fase 2: Formazione Generale Dopo l’accoglienza e la parte amministrativa seguirà una prima tranche di formazione generale e specifica. Ciascun volontario sarà affiancato dall’OLP di riferimento e avviato gradualmente all’inserimento nelle attività operative programmate. Nell’arco dei primi 180 giorni di servizio sarà erogata la formazione generale (=80% e il restante 20% dal 210° ed entro e non oltre il 270° giorno) e si avvierà l’erogazione della formazione specifica. Fase 3: Formazione Specifica Nel corso dei dodici mesi di servizio civile i volontari saranno impegnati in più periodi nella formazione specifica prevista dall’ente (70% entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto e il restante 30% entro e non oltre 270 giorni) e partecipando anche ad eventi esterni sul tema inerente le attività espletate dal volontario. Fase 4: Realizzazione delle attività e raggiungimento degli obiettivi I volontari verranno accompagnati nella conoscenza del servizio e quindi degli utenti da seguire, presso il quale svolgeranno la loro attività. Fase 5: Monitoraggio e verifica delle attività svolte e degli obiettivi previsti e messa in atto di eventuali azioni correttive Il monitoraggio si susseguirà secondo le fasi del Gantt: intende verificare se il progetto viene svolto secondo quanto previsto sia rispetto al raggiungimento degli obiettivi (efficacia/efficienza) sia rispetto all’esperienza dei giovani, in relazione all’impatto che il servizio ha sui volontari, tramite questionari (allegati) e discussione di gruppo. Fase 6: Confronto dell’esperienza di servizio civile con i volontari impiegati presso altri enti accreditati Programmazione di incontri con volontari impiegati in altri enti accreditati ( indicativamente per un monte ore di 15) secondo Fase 7: Realizzazione di incontri informativi tra diverse figure che intervengono nella realizzazione del progetto (OLP, formatori, …) e volontari Saranno attivati incontri formativi ed informativi, almeno tre, uno a inizio servizio, una a metà percorso e uno alla fine, tra operatori e volontari. Fase 8: Valutazione degli obiettivi raggiunti e dell’esperienza maturata. Questa fase è mirata ad un’analisi globale del progetto con il coinvolgimento dei volontari, degli OLP per valorizzare e documentare il percorso. quanto previsto dai criteri aggiuntivi approvati dalla Regione Veneto con DGR N.655/2014 ,criterio E, così come indicato in allegato dall’accordo tra l’Ente AUlss17 e l’Associazione di Promozione Sociale ONLUS “Il Portico” di Mira (VE) Mesi di Servizio Fase Attività 1 Accoglienza 2 Formazione Generale Formazione Specifica Realizzazione obiettivi Monitoraggio 3 4 5 6 7 8 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Confronto esperienza Realizzazione incontri informativi Valutazione esperienze Atti Amministrativi 8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività Le figure professionali che a vario titolo possono essere coinvolte nel progetto sono: Risorse Umane in ambito Azienda ULSS: Qualifica n. di operatori Attività equivalenti Direttore Sevizi Sociali e delle Funzioni Territoriali Direttore di Unità Operativa Educatori 1 Educatori 5 Operatori Socio Sanitari Amministrativi Psicologi 12 7 5 Neuropsichiatra infantile 2 Assistenti Sociali 4 1 2 Coadiuva il Direttore Generale nella gestione sociosanitaria dell’A.ULSS Servizi Integrati alla persona Coordinatori Servizio Integrazione Scolastica e Lavorativa Attuazione obiettivi del servizio di appartenenza Servizio Integrazione scolastica e sociale Amministrazione – esperto informatica Esperti tematiche riabilitative e abilitative delle persone con disabilità Diagnosi e presa in carico neuropsicologica Coadiutori nella riabilitazione psicosociale Risorse Umane esterne n. 5 Qualifica Referenti Associazioni Onlus n. 2 Centri Territoriali per l’integrazione Reti di Scuole per la disabilità Attività Collaborazione alla realizzazione delle attività Collaborazione nell’ambito della divulgazione e conoscenza del servizio civile 8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto Il ruolo del volontario, all’interno del progetto, è di aiutare a guardare la disabilità da una prospettiva diversa e a preservare la dignità della persona con disabilità. La persona disabile è innanzitutto un individuo, con una propria personalità e identità, compito dei volontari è di far narrare giorno per giorno la loro storia . Tutto ciò non avviene attraverso “prescrizioni /ricette”, ma garantendo la possibilità di disporre dei propri diritti. Azioni specifiche: collaborare con gli OLP per la definizione delle attività da svolgere saper individuare eventuali fattori critici che possono contrastare la piena partecipazione collaborare alla predisposizione di progetti personalizzati condivisi collaborare nei progetti di accoglienza a scuola e nel lavoro collaborare nell’attuazione di progetti di autonomia nella mobilità per spostarsi nel territorio (uso del trasporto pubblico) accompagnare la persona con disabilità nelle attività individuate. 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 8 10) Numero posti con vitto e alloggio: 0 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 0 12) Numero posti con solo vitto: 0 13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 1400 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 5 15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: 1. Flessibilità oraria: oltre l’orario giornaliero e/o oltre l’orario settimanale per le attività specifiche e straordinarie rispetto al progetto, per l’attuazione della formazione generale e specifica; 2. Disponibilità agli spostamenti: all’interno del territorio dell’AULSS 17, all’interno del territorio provinciale per le attività specifiche e per la formazione; 3. disponibilità ad accompagnare le persone con disabilità a soggiorni climatici e campi scuola organizzati dai co-promotori e/o da altri Enti/Associazioni; Schema riassuntivo delle modalità d’impiego di ciascuno dei volontari: ore dedicate alla formazione generale 62 ore ore dedicate alla formazione specifica 76 ore ore dedicate alle attività di monitoraggio 37 ore ore dedicate alle attività di progetto 1.200 ore ore dedicate agli incontri informativi 10 ore (OLP, formatori...) ore dedicate agli incontri tra volontari di progetti diversi 15 ore per un totale di 1400 ore 16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato: Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Sede di attuazione del progetto Comune 1 DSS Montagnana Via Ospedale,3 6457 2 2 DSS Este Via S. Fermo, 2 10049 2 3 DSS Monselice Via Papa Giovanni XXIII,1 21762 2 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 SIL Conselve Via V. Emanuele II,22 28810 2 N. Indirizzo Cod. N. vol. per ident. sede sede Cognome e Data di nome nascita Botton Federica Vegro Mirko Zambet Loredana Masiero Stefania C.F. 10/05/68 BTTFRC68E50D442D 31/05/60 VGRMRC60E31A296Y 24/02/55 ZMBLDN55B64888V 30/09/71 MSRSFN71P70G224J Nominativi dei Responsabili Locali di Ente Accreditato Cog nom ee nom e Data di nascita C.F. 17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale: I principali strumenti di promozione del servizio civile sono costituiti da: a) Pubblicazione sul sito internet dell’AUlss17: www.ulss17.it b) Affissione di locandine e distribuzione di pieghevoli all’interno degli ospedali e dei servizi territoriali dell’AUlss17 tramite l’Ufficio Relazioni con il Pubblico c) Distribuzione di pieghevoli nelle sedi dei Co- promotori d) Trasmissione via posta elettronica di un pieghevole a tutti gli uffici, dipartimenti, servizi dell’AUlss17 e) Trasmissione via posta elettronica di un comunicato stampa alle redazioni delle principali testate giornalistiche locali «Il Mattino di Padova», «Il Gazzettino» Le attività di sensibilizzazione e di informazione prevedono: 1. Incontri informativi presso gli Istituti Secondari del territorio con gli studenti delle classi V, in collaborazione con i volontari presenti nei progetti attivati e con gli exvolontari che hanno partecipato ai progetti precedenti: Conselve – IIS “E. Mattei” Este IIS “Atestino” Monselice IIS “C. Cattaneo” Montagnana IIS “J. Da Montagnana” Per un totale di n.8 incontri della durata di 3 ore ciascuno (totale 24 ore + 10 ore di pianificazione). Secondo quanto previsto dai criteri aggiuntivi approvati dalla Regione Veneto con DGR N.655/2014 ,criterio F, il presente progetto verrà pubblicizzato insieme all’Associazione di Promozione Sociale ONLUS “Il Portico” di Mira (VE) (Cod. Accreditamento NZ00708) secondo le seguenti modalità di pubblicizzazione (vedi documentazione allegata): “l'ente associazione di promozione sociale ONLUS “Il Portico” si impegna a pubblicare sul proprio dominio www.il-portico.it i progetti messi eventualmente a bando per l’Azienda Ulss17; “l’Azienda Ulss17 si impegna a pubblicare sul proprio dominio www.ulss17.it i progetti messi eventualmente a bando per l’ associazione di promozione sociale ONLUS “Il Portico” . 18) Criteri e modalità di selezione dei volontari: La selezione avverrà in base a criteri assegnati dall’UNSC. I volontari saranno valutati da una commissione composta da: n.1 Coordinatore del Servizio Integrazione Scolastica delle Persone con Disabilità (SISS) n.1 Coordinatore del Servizio Integrazione Lavorativa (SIL) n. 4 OLP n.1 Educatore del SIL n.2 ex-volontari del Servizio Civile Nazionale La valutazione dei candidati si articola in 3 fasi: 1. Valutazione del curriculum 2. Presentazione dei candidati in plenaria 3. Colloquio individuale motivazionale 19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): NO 11 20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto: Il piano di monitoraggio ha lo scopo di fornire un quadro generale sull’andamento del progetto e informazioni utili alla messa a punto di azioni di miglioramento, attraverso il coinvolgimento diretto di tutti gli attori coinvolti ( responsabile del monitoraggio, OLP, volontari) E’previsto l’utilizzo della seguente metodologia e dei seguenti strumenti di rilevazione (in allegato) al fine di: analizzare le problematiche che hanno messo o possono mettere in crisi il percorso di realizzazione del progetto; raccogliere le proposte e le criticità al fine di un miglioramento continuo della qualità degli interventi; riflettere sull’esperienza in atto con la verifica del grado di soddisfazione dei volontari. Metodologia e strumenti di rilevazione compilazione questionario d’ingresso colloqui del responsabile del monitoraggio con il gruppo di volontari colloqui del responsabile del monitoraggio con gli OLP compilazione diario di bordo compilazione scheda mensile -2°parte competenze compilazione questionario di autovalutazione del servizio svolto compilazione scheda riassuntiva competenze compilazione questionario finale tempistica inizio servizio 3°-6°-9°-12° mese 3°-6°-9°-12° mese dal 3° mese dall’avvio dal 3° mese dall’avvio 3°-6°-9°-12° mese 6°- 9° mese fine servizio Questionario d’ingresso: somministrazione di un questionario conoscitivo della situazione personale del volontario all’inizio del servizio: informazioni anagrafiche contesto di provenienza motivazioni servizio civile e vita comunitaria prospettive ed orizzonti Definizione dei risultati attesi dai volontari in relazione agli obiettivi. Diario di bordo: è richiesta la compilazione del diario di bordo (consegnato all’inizio del servizio) allo scopo di raccogliere le osservazioni relative alla propria esperienza di volontario, evidenziandone gli aspetti più significativi e le situazioni più importanti. Lo strumento viene utilizzato in linea con la metodologia dell’approccio autobiografico. Il diario di bordo pur essendo strettamente personale, è in realtà concepito fin dall’inizio per essere letto e commentato. Si configura come spazio personale di riflessione circa la propria esperienza, come spazio per dare forma alle proprie emozioni, per rafforzare le proprie convinzioni o per mettere in discussione l’opportunità della scelta fatta; come mezzo per far rivivere al lettore esterno sensazioni e impressioni. Il diario di bordo si presenta come materiale vivo, parlante, capace di restituire attraverso tanti piccoli frammenti di racconti, le motivazioni, le aspettative, le preoccupazioni, le speranze … un’immagine fedele dei sentimenti, degli stati d’animo e delle difficoltà che accompagnano i volontari nelle diverse fasi dell’esperienza di Servizio Civile. Infine come mezzo per la riflessione sull’azione, anche attraverso la scrittura di sé. Scheda mensile: ad ogni volontario è richiesto di provare a riflettere sulle competenze ritenute acquisite, compilando nella seconda parte del foglio presenze mensile quella inerente alle competenze, anche in relazione alla formazione. Lo strumento consente di incrociare le valutazioni degli OLP e le l’autovalutazioni dei volontari in modo tale da ottenere una valutazione globale attestante le competenze effettivamente acquisite. Questionario di autovalutazione del servizio svolto :viene somministrato al 3°-6°-9°-12° mese con attenzione alla parte inerente agli aspetti ritenuti più interessanti del servizio e alle criticità. 12 Scheda riassuntiva competenze: somministrazione di un questionario di valutazione che indaga i seguenti punti attraverso una scala di tipo qualitativo (per niente-poco-abbastanza-molto): Capacità di analisi delle situazioni Competenze comunicative e di ascolto Capacità di controllo nelle attività rivolte all’utenza Educazione al rapporto con gli altri Autostima Crescita personale relativa ad un maggior senso civico Questionario finale: somministrazione di un questionario alla fine del servizio riepilogativo del percorso del volontario: informazioni anagrafiche motivazioni servizio civile e vita comunitaria valutazione dell’esperienza prospettive ed orizzonti I risultati ottenuti mediante la somministrazione dei questionari per il monitoraggio del servizio saranno utilizzati al fine di valutare l’efficacia e l’efficienza delle azioni progettuali messe in atto e le relative ricadute ( per i volontari, per l’utenza, per gli operatori). I report saranno pubblicati sulla pagina dedicata al servizio civile del sito internet dell’A.ULSS.17 www.ulss17.it 21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): NO 22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: Riserva del 25% dei posti disponibili ai giovani con Diploma di Scuola Secondaria di I° grado che risulteranno idonei come indicato dai criteri aggiuntivi approvati dalla Regione Veneto con Dgr n.655/2014, criterio A 23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto: Produzione materiali informativi: euro 100,00 ( opuscoli, depliants) Spese per la partecipazione dei volontari a corsi di aggiornamento/ formazione esterni all’A.ULSS: euro 300,00. 24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners): I copromotori che aderiscono al progetto sono: Associazione Crescere Insieme Giovani e Amici Cooperativa Sociale Alambicco Cooperativa Sociale Yges Fondazione Irea Morini Pedrina Le attività sono: Collaborazione in specifiche attività di promozione del Servizio Civile e nella pubblicizzazione del bando di selezione dei volontari; Collaborazione con le agenzie educative del territorio per implementare sistemi di qualità nei percorsi di autonomia personale, sociale e relazionale; Promozione della partecipazione a percorsi di inclusione sociale rispetto alla fruizione del tempo libero, di attività ludico-ricreative, soggiorni climatici, attività sportive,ecc 13 25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto: Strumenti e attrezzature: Videoproiettore; Dispense informative; Biblioteca Riviste Fotocopiatore Credenziali nominative per l’accesso ad internet per ogni volontario Ambienti/strutture 3 aule/sale riunioni per incontri di formazione e informazione e per incontri di verifica e supervisione; 2 stanze adibite per i volontari con due computer completi di stampante e predisposti per i collegamenti ad internet e n. 4 telefoni e n.1 fax; Mezzi per spostamenti: automezzi dell’A.ULSS17 con adeguata copertura assicurativa (Polizza Kasko,ecc…); Altro cancelleria varia materiale didattico CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 26) Eventuali crediti formativi riconosciuti: NO 27) Eventuali tirocini riconosciuti : NO 28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: L’A.ULSS 17 sulla base del monitoraggio e dell’affiancamento previsti, consegnerà ai volontari che concluderanno il percorso, un certificato relativo all’esperienza realizzata in relazione alle conoscenze e alle competenze acquisite. Conoscenze generali: Organizzazione generale dell’Ente e organizzazione specifica dei servizi sociosanitari dell’A.ULSS; Ruolo degli Enti e degli Operatori nel lavoro di rete; Modalità di attivazione di un servizio di assistenza: rilevazione del bisogno, programmazione, attuazione e verifica. Competenze specifiche: Essere in grado di analizzare i bisogni della persona con disabilità e del suo contesto (osservare, descrivere comportamenti e situazioni tramite griglie, questionari, schede); Essere in grado di gestire la presa in carico della persona con disabilità (conoscere e utilizzare tecniche di comunicazione e modalità di relazione con la persona con disabilità); Essere in grado di partecipare alla costruzione del programma di intervento personalizzato; Essere in grado di effettuare la verifica del programma personalizzato. L’Ente rilascerà alla fine del percorso un attestato sulle competenze acquisite. 14 Formazione generale dei volontari 29) Sede di realizzazione: Azienda ULSS 17 – SERVIZI INTEGRATI ALLA PERSONA – Via Vittorio Emanuele II, 22 – Conselve (PD) 30) Modalità di attuazione: La formazione verrà effettuata presso l’Ente con il formatore interno accreditato dall’UNSC, Dott.ssa Marta Rappo. Marta Rappo: formatore accreditato, Direttore dei Servizi Sociali e della Funzione Territoriale, esperta in legislazione sociale, diritti delle persone con disabilità, programmazione dei servizi; docente per la formazione generale all’interno dei progetti di servizio civile nazionale; docente per i corsi di Operatore Socio Sanitario; I seguenti moduli verranno svolti in collaborazione con altri formatori: 2.3 La protezione civile: Gruppo Volontari Protezione Civile del Comune di Monselice 2.4 La Rappresentanza dei volontari nel servizio civile: rappresentanti e delegati regionali Secondo quanto previsto dai criteri aggiuntivi approvati dalla Regione Veneto con DGR N.655/2014 ,criterio E, sono previsti ( indicativamente 15 ore) incontri tra volontari inseriti in progetti tra enti diversi così come indicato in allegato dall’accordo tra l’Ente AUlss17 e l’Associazione di Promozione Sociale ONLUS “Il Portico” di Mira (VE) al fine di permettere ai volontari di conoscere entrambe le realtà ed attuare una riflessione riguardo i temi dell’area di intervento (assistenza) e i temi propri del servizio civile. 31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio: NO 32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Sono previsti almeno 3 incontri (iniziale, in itinere e finale tra OLP/Progettista/Formatore e i volontari a carattere sia informativo che formativo). La formazione generale viene effettuata nella fase di avvio del servizio dei volontari mediante lezioni sui temi individuati, simulazioni, problem-solving, lavori di gruppo utilizzando dispense, slides e verificando l’apprendimento attraverso questionari. E’ condotta dal formatore e da operatori qualificati dell’Azienda affiancato da personale esperto con competenze specifiche nelle materie trattate al fine di fornire al volontario un bagaglio di informazioni e metodologie utili ad affrontare l’esperienza e a costruirne il significato. Metodologie La formazione generale si svilupperà secondo metodologie complementari per consentire alternanza tra teoria e pratica: Lezione magistrale Lezione frontale standard con dibattito tra discenti ed esperto/i guidato da un conduttore Tavole rotonde con dibattito tra esperti Presentazione e discussione di problemi , di casi didattici in grande gruppo Esecuzione diretta da parte di tutti i partecipanti di attività pratiche o tecniche Lavoro a piccoli gruppi e/o individuale su problemi e casi didattici con breve presentazione delle conclusioni in sessione plenaria con esperto Visione di film inerenti gli argomenti trattati Cooperative-learning 15 Tecniche tecniche di animazione (che facilitano la comunicazione all’interno del gruppo, l’individuazione delle problematiche e loro soluzioni); Brainstorming Role playing 33) Contenuti della formazione: La formazione generale ha l’obiettivo di sviluppare nei volontari la dimensione della cittadinanza attiva e responsabile, di far loro conoscere i fondamenti costituzionali e la normativa sul servizio civile nazionale, di sviluppare le dinamiche relazionali ai fini di un adeguato inserimento nell’ambito del progetto. I contenuti saranno articolati secondo le linee guida della formazione (DPCM 160/2013): 16 Macroarea 1. VALORI E IDENTITA’ DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE CONTENUTI ORE 1.1 L’identità del gruppo in formazione e patto formativo Costruzione dell’identità di gruppo partendo dai concetti di “patria”, “difesa senza armi”, “difesa nonviolenta” con l’obiettivo di creare nel volontario la consapevolezza del contesto che legittima lo Stato a sviluppare l’esperienza di servizio civile Excursus storico a partire dalla legge n.772/72, alla legge di riforma n. 230/98, alla legge 64/2001. 10 Approfondimento del concetto di “Patria” e di difesa civile della Patria in riferimento ai principi costituzionali definiti dagli artt. 2,3,4,9,11 della Carta Costituzionale. Cenni storici sui movimenti nonviolenti. Definizione dei concetti di “peacekeeping”, “peaceenforcing” e “ peacebuilding” Approfondimento delle tematiche inerenti la pace e i diritti umani attraverso documenti come la Costituzione Italiana, gli Ordinamenti delle Nazioni Unite. Illustrazione delle Norme legislative, dell’ Ordinamento del Servizio Civile, della Carta di Impegno Etico. 8 Conoscenza della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e della Carta Costituzionale; approfondimento sulla funzione e il ruolo degli organi costituzionali, organizzazione delle Camere e iter di formazione delle leggi. Illustrazione del percorso che lega l’educazione civica alla cittadinanza attiva. Illustrazione delle principali formazioni sociali del volontariato, della cooperazione sociale, della promozione sociale. Conoscenza del sistema protezione civile attraverso la visita ad una sede operativa. Illustrazione del sistema di rappresentanza come forma di partecipazione e di cittadinanza attiva 4 3.1 Presentazione dell’Ente Conoscenza del contesto: caratteristiche specifiche, modalità organizzative e operative dell’AUlss17 4 3.2 Il lavoro per progetti Approfondimento delle fasi ( tempi, metodi, obiettivi, risorse) e sviluppo del progetto attraverso la suddivisione dei compiti del gruppo di lavoro. Conoscenza delle figure e dei rispettivi ruoli. Conoscenza delle figure che operano all’interno del progetto: OLP, RLEA, volontari) 4 3.4 Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale Presentazione e illustrazione del “Prontuario concernente la disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale” DPCM 4 febbraio 2009 e successive modificazioni 4 3.5 Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti Elementi base della comunicazione La comunicazione all’interno del gruppo La gestione dei conflitti relativamente al ruolo 4 1.2 Dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale 1.3 Il dovere di difesa della patria e la difesa civile non armata e nonviolenta 1.4 La normativa vigente e la carta di impegno etico 4 4 Macroarea 2. LA CITTADINANZA ATTIVA 2.1 La formazione civica 2.2 Le forme della cittadinanza 2.3 La protezione civile 2.4 La rappresentanza dei volontari nel servizio civile 4 4 4 Macroarea 3. IL VOLONTARIO NEL SISTEMA DEL SERVIZIO CIVILE 3.3 l’organizzazione del civile e le sue figure servizio 4 17 34) Durata: 62 ORE con i seguenti tempi di erogazione: 80% entro il 180°giorno dall’avvio del progetto e il restante 20% dal 210° ed entro e non oltre il 270° giorno. Formazione specifica dei volontari 35) Sede di realizzazione: Azienda ULSS 17 – SERVIZI INTEGRATI ALLA PERSONA – Via Vittorio Emanuele II, 22 – Conselve (PD) 36) Modalità di attuazione: La formazione sarà effettuata presso l’ente attraverso il personale interno ed esterno esperto ed anche offrendo la possibilità al volontario di partecipare ad eventi formativi esterni attinenti alle tematiche del progetto in essere. E’ prevista la collaborazione tra formatore e OLP per l’attuazione di un modello formativo coerente ed efficace. 37) Nominativi e dati anagrafici dei formatori: Amato Carminuccia nata a Ottati (SA) il 20.03.1959 residente a Padova in Via J. Crescini, 2; Baratella Paola, nata a Monselice il 19/04/1957 e residente a Monselice (PD) in Via Monte Fiorin, 10; Giorio Valli, nata a Piacenza D’Adige il 08/01/1961 e residente a Sant’Urbano (PD) in Via Adige Superiore, 30 Galiazzo Luciano, nato a Padova (PD) il 07/01/1954 e residente a Noventa Padovana (PD) in Via Cappello, 97/A; Littamè Elena, nata a Este (PD) il 19/03/1972 e residente a Ospedaletto Euganeo (PD) in Via Strada Carceri, 20; Magosso Doriano, nato il 19/04/1952 e residente a Rubano (PD) in Via Calabria, 9 Masiero Stefania, nata a Padova (PD) il 30/09/1971 e residente a Pernumia (PD) in Via Trinità,6; Rappo Marta, nata il 27/12/1956 a San Josè (Uruguay) e residente a Conselve (PD) in Via Vittorio Emanuele II, 118 Zambon Chiara, nata il 08/05/1966 a Monselice (PD) e residente a Monselice (PD) in Via Maertiri della Libertà, 12/1 38) Competenze specifiche dei formatori: Amato Carminuccia: Psicologa, Coordinatrice del servizio integrazione scolastica e sociale dell’AUlss17, referente progettuale per le tematiche relative alla disabilità nell’età evolutiva, formatore nei Corsi per Operatori Socio Sanitari, esperta nel campo dell’organizzazione dei servizi per i minori, docente per Corsi di formazione per Collaboratori Scolastici, relatore in seminari di studio per la scuola, esperta di gestione dei rapporti educativi e di caregiver. Baratella Paola: Educatrice Professionale presso UOS Disabilità e Non Autosufficienza dell’AUlss17, docente per i corsi inerenti le tematiche disabilità adulta, conoscenza e utilizzo dell’ICF, progetto individuale, metodo autobiografico. Galiazzo Luciano: Educatore Professionale, coordinatore responsabile del Servizio di Integrazione Lavorativa dell’AUlss17, ex-obiettore di coscienza; docente per i corsi di formazione specifica rivolti ai volontari in servizio civile nazionale e regionale dell’AUlss17. 18 Giorio Valli: Educatrice Professionale presso il dipartimento di salute mentale dell’AUlss17; è stata funzionario coordinatore in distacco presso la Regione VenetoDirezione dei Servizi Sociali e funzionario coordinatore in comando alla Presidenza del Consiglio dei Ministri- Ufficio Nazionale per il Servizio Civile; ha svolto attività di docenza relativa alle tematiche del Servizio Civile e nei Corsi OSS Littamè Elena: psicologa, coordinatrice dei servizi per la Disabilità presso la Fondazione Irea Morini Pedrina Pelà Tono di Este (PD); formatrice, tutor e coordinatrice di progetti di formazione e accompagnamento al lavoro nei corsi gestiti dal centro di formazione professionale rivolti a persone con disabilità; Magosso Doriano: medico, Direttore del Servizio di Prevenzione, Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPISAL) dell’AULss17, formatore per le tematiche inerenti la prevenzione e la promozione della salute negli ambienti di lavoro Masiero Stefania: Operatrice Socio Sanitaria presso il Servizio Integrazione Scolastica e Sociale dell’AUlss17 con esperienza pluriennale nell’integrazione scolastica e sociale delle persone con disabilità presso le scuole di ogni ordine e grado; docente per i corsi di formazione specifica e generale (co-docenza) rivolti ai volontari in servizio civile nazionale e regionale dell’AUlss17, esperta in metodologie e tecniche del gioco e dell’animazione. Rappo Marta: formatore accreditato, Direttore dei Servizi Sociali e della Funzione Territoriale dell’AUlss17, esperta in legislazione sociale, diritti delle persone con disabilità, programmazione dei servizi; docente per la formazione generale all’interno dei progetti di servizio civile nazionale; docente per i corsi di Operatore Socio Sanitario; Zambon Chiara: tecnico amministrativo; referente ufficio comunicazione, privacy e trasparenza dell’AUlss17, formatrice esperta nelle tematiche inerenti la privacy.. 39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Per la formazione specifica è previsto l’impegno settimanale di 4 ore nella formula mista della lectio magistralis e del lavoro di gruppo. Attraverso la presentazione di filmati, con il supporto di slides e materiale cartaceo, verranno affrontate le tematiche elencate ponendo particolare attenzione all’interazione diretta con i volontari. Verranno richiesti elaborati scritti, recensioni di testi e/o materiali specifici con lo scopo di raccogliere le opinioni e i desideri dei partecipanti nonché per valutare gli apprendimenti. 40) Contenuti della formazione: La formazione specifica ha lo scopo di fornire ai volontari conoscenze di carattere teorico e pratico legate allo specifico ambito di intervento del progetto. I contenuti saranno articolati tenendo conto delle linee guida sulla formazione ( DPCM 160/2013): MACROAREA MACROAREA 1. L’ORGANIZZAZIONE DELL’ENTE MODULO 1.1 ORE 4 TEMA TRATTATO Il lavoro d’équipe e il lavoro di rete DOCENTE C. AMATO ORE 4 1.2 ORE 4 1.3 ORE 4 Il SISS: Servizio di integrazione scolastica e sociale delle persone con disabilità Il SIL: servizio di integrazione lavorativa C. AMATO 4 L.GALIAZZO 4 1.4 ORE 4 Il servizio civile nell’AUlss17: l’esperienza di un ex obiettore di coscienza nel processo di cambiamento dalla leva obbligatoria al servizio civile I servizi per l’infanzia, l’adolescenza e la famiglia: ruoli e compiti delle figure coinvolte L. GALIAZZO 1.5 ORE 4 PERSONALE U.O.S. IAF 19 4 MACROAREA 2. SICUREZZA E PRIVACY 2.1 ORE 4 I rischi connessi all’impiego dei volontari in servizio civile: informativa sui rischi, misure di prevenzione e di emergenza nei diversi ambiti di attività D. MAGOSSO 4 La Privacy: norme e comportamenti del volontario all’interno dell’Azienda Ulss17 La legislazione in materia di disabilità: dalla legge quadro alle normative vigenti La Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità C. ZAMBON 4 MACROAREA 3. LEGISLAZIONE E DIRITTI 2.3 ORE 4 3.1 ORE 4 3.2 ORE 4 V. GIORIO 8 P. BARATELLA 4 4.1 ORE 4 Elementi di psicologia dello sviluppo: l’età evolutiva C. AMATO 4 4.2 ORE 4 4.3 ORE 4 Elementi di psicologia del ciclo di vita: teorie e modelli Elementi di pedagogia generale: la relazione educativa e la relazione d’aiuto C. AMATO 4 S. MASIERO 4 4.4 ORE 4 Elementi di pedagogia speciale: le metodologie abilitative e riabilitative e di cura della persona con disabilità e della sua famiglia La classificazione della disabilità: ICF e ICFY I BES: i bisogni educativi speciali S. MASIERO 4 P.BARATELLA 4 La disabilità nell’età adulta: teorie, modelli, percorsi Metodologie e tecniche di animazione: la narrazione e il gioco La solidarietà: confronto tra concezioni e modelli Progetto Elettra: contrasto alla violenza domestica e di genere. L’intervento integrato delle Istituzioni Pubbliche e del Privato Sociale E. LITTAME’ 4 S. MASIERO 4 S. MASIERO 4 MACROAREA 4. LA PERSONA NELLA SUA GLOBALITA’ MACROAREA 5. DISABILITA’ E CLASSIFICAZIONI MACROAREA 6. LA SOCIALIZZAZIONE MACROAREA 7. PARTECIPAZIONE A CORSI/EVENTI INTERNI 5.1 ORE 4 5.2 ORE 4 6.1 ORE 4 6.2 ORE 4 7.1 ORE 8 M. RAPPO (Edizione 2015) 41) Durata: 76 ORE con i seguenti tempi di erogazione: 70% entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto e il restante 30% entro e non oltre 270 giorni dall’avvio del progetto. In occasione di convegni/eventi formativi esterni all’A.ULSS, ma inerenti le attività del progetto i volontari saranno coinvolti con spese a carico dell’A.ULSS. 20 Altri elementi della formazione 42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto: La predisposizione del piano per la formazione generale e specifica è finalizzata a valutare l’apprendimento e la crescita individuale, in vista del rilascio del certificato di fine servizio e delle competenze acquisite. Monitoraggio all’inizio del servizio: valutazione di ingresso sulle conoscenze possedute dai giovani in servizio tramite un questionario con domande aperte su concetti base relativi al servizio civile e allo specifico ambito di intervento: formazione generale: definizione dei concetti di servizio, servizio civile, obiezione di coscienza, servizio di leva formazione specifica: definizione dei concetti di assistenza, cura, disabilità, educazione, diritti e doveri Per ogni modulo formativo verranno predisposti appositi questionari di valutazione degli apprendimenti in base ai risultati ottenuti dai questionari iniziali in modo tale da fornire un livello standard di apprendimento. Monitoraggio durante la formazione: somministrazione di un questionario di gradimento al termine di ogni singolo modulo formativo somministrazione al 3°-6°-9°-12° mese di un questionario di valutazione della formazione che indaga i seguenti punti attraverso una scala di tipo qualitativo (per niente-poco-abbastanza-molto): Chiarezza dei temi e degli argomenti trattati Giudizio sulla durata complessiva del percorso formativo in relazione ai temi trattati Applicabilità e trasferibilità della didattica Chiarezza ed esaustività del materiale didattico La didattica utilizzata ha favorito l’apprendimento Valutazione finale sulle conoscenze acquisite dai giovani in servizio attraverso la compilazione delle schede OLP ( sulle competenze acquisite); Data 28/07/2014 Il Responsabile legale dell’ente Giovanni Pavesi 21