ANNO L - N. 11
Martedì 16 Novembre 2010
€ 2,00
Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA
Eccovi Alassio che innamora il sole (A. Graf)
Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S.
Apertura sede: Lunedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato dalle 18 alle 19. Socio Effettivo € 22,00 - Socio Aderente € 19,00 - Socio Aderente estero € 24,00
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UN LAVORO INCOMPIUTO
Progetto di valorizzazione dei sentieri della collina di Alassio
I nostri primi
50 anni
Carissimi Alassini, Soci e
Amici tutti,
questa rubrica è alle ultime
uscite; la sua motivazione nasceva dal desiderio di onorare
l’impegno di chi ci ha preceduto, e sottolineare alcune riflessioni, attuali sempre, il cui valore attraversa il tempo e penetra
nella più stringente attualità come l’articolo che oggi offriamo,
dai nostri archivi alla vostra riflessione: “J’ACCUSE” , a firma
del Presidente Prof. Tommaso
Schivo in data 13 aprile 2000.
Il lettore attento verrà premiato, arricchito dal piacere di
una analisi interessante ed illuminante, che esprime forza, dignità, sensibilità, preoccupazione per il futuro e urgenza educativa.
(continua a pag. 2)
È spiacevole ma alle volte doveroso fare polemica quando si
assiste ad una situazione di stallo incomprensibile, senza la volontà di portare a termine qualche cosa che è stato finanziato
con soldi pubblici, iniziato, ma
per ragioni imponderabili non si
riesce a concludere; ma veniamo ai fatti:
Nel 2008 l’allora presidente
dell’Associazione Albergatori
nonché consigliere di maggioranza Enrico Mantellassi, particolarmente sensibile all’idea di
offrire alla clientela dei turisti
alassini un’alternativa alla
spiaggia ed al mare, propose ed
ottenne dall’amministrazione
del Comune di Alassio di appaltare ad una ditta specializzata il
progetto di valorizzazione dei
sentieri della collina di Alassio.
L’Amministrazione Comunale indicate alcune priorità, incaricò la Cooperativa agroforestale TRACCE di Finale Ligure al
fine della redazione di un progetto preventivo per la valorizzazione dei principali sentieri
della collina di Alassio, quali:
- Alassio - Monte Pisciavano
(punta Vegliasco)
- Alassio - Vegliasco Monte di
Caso
- Alassio - Bric Alpicella
- Alassio - San Bernardo
La Cooperativa TRACCE in
data 22 Aprile 2008 presentò il
progetto con allegato preventivo e capitolato di spesa per le
seguenti prestazioni:
- Totale pulizia vegetazionale
- Totale sistemazione fondi percorsi
- Fornitura e posa in opera di
MOSTRE - Sala Carletti
pannellistica ed arredi comprensiva della realizzazione della grafica necessaria
- Piano di sicurezza e opere
complementari
Spesa complessiva inferiore
ai 40 mila euro.
Il tutto, verificato dall’Ufficio
competente, venne affidato dal
Dirigente del IV settore del
Comune di Alassio alla ditta proponente “TRACCE”.
L’appalto con la voce pannellistica, prevedeva la colloca-
sino, ma bensì i 3/4, iniziando
dal confine con Laigueglia e terminando in corrispondenza di
Vegliasco, lasciando fuori la residua zona di levante tra
Vegliasco - Solva ed il termine
del territorio alassino a confine
con Albenga.
Come molti sanno oltre al
ruolo istituzionale svolto dalla
Protezione Civile, esiste un’attività continuativa e molto efficiente di volontariato che si interessa del ripristino, pulizia e
“Sentiero del rosmarino”.
zione di palline segnaletiche su
pali in legno, fornitura e posa di
bacheca generale dell’area in n°
di 4 da collocarsi in Alassio, contenenti tutti i percorsi oggetto
d’intervento.
Per ragioni si presume di costi il progetto non comprendeva
la totalità dei percorsi individuabili nell’arco collinare alas-
mantenimento delle vie e percorsi collinari.
Il gruppo che si interessa di
tutto ciò è “Alassio in Cornice” e
comprende sei associazioni:
Associazione Alpini di Alassio, il
CAI, la SAMS Solva, la SOMS
Moglio, Alassio Bike e Gruppo
ARES, tutti sotto la gestione
dell’Associazione
Vecchia
UN FIORE SU OGNI TOMBA
ESPONGONO
dal 1° al 15 dicembre Marcella FIORE
con un’opera di Gifio
dal 16 al 30 dicembre Vera Ronchi
ASSOCIAZIONE VECCHIA ALASSIO
Lunedì 13 dicembre 2010
presso la Sede Sociale di Via XX Settembre 7, Alassio
è convocata
Gli alunni con le maestre in ricordo della giornata.
L’ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI
alle ore 20.30 in prima convocazione e
alle ore 21.00 in seconda convocazione con il seguente
ORDINE DEL GIORNO
1) Relazione del Presidente;
2) Relazione finanziaria;
3) Varie ed eventuali.
Alassio.
Iniziativa ottima, con questa frase i volontari di Alassio in
Cornice accolsero il progetto e
da subito, contattati gli incaricati della ditta, si misero a disposizione per fornire quel supporto di conoscenza del nostro
territorio e loro ne furono ben
lieti perché questo consentiva
di ottimizzare il lavoro, sia per
l’ubicazione delle “palline segnaletiche” in punti strategici,
sia per non sbagliare i nomi particolari e caratteristici indicanti
le varie località.
Il lavoro fu svolto e portato a
termine in modo più che soddisfacente ed in tempi relativamente brevi, non essendo tuttavia prevista l’estensione a tutto
l’arco del territorio Alassino, si
convenne che fosse prematuro
posizionare i tabelloni indicatori nella città, in quanto avrebbero fornito delle notizie inesatte
sulla reale rete di percorsi disponibili.
A questo punto si trattava di
chiedere alla ditta TRACCE a
quanto ammontasse il costo residuo per poter completare il lavoro, considerato che il più era
già stato fatto.
Di questo ci interessammo direttamente e ci fu fornito un preventivo di circa 8.500 euro.
Per colmare questa lacuna lo
scorso Aprile mi sono recato di
persona in qualità di presidente
AVA presso il Comune accompagnato dal presidente degli
Albergatori Egidio Mantellassi
ed ho incontrato l’assessore
all’ambiente.
Come AVA la richiesta era
GRAZIA FASSIO SURACE
Dopo il romanzo “DESIDERATA”
della stessa autrice è ora in libreria
“BIANCO E NERO”
L’amore unisce ciò che la
morte tenta di separare. Il ricordo di tutti i nostri cari defunti è e rimarrà sempre vivo
in noi, e i fiori sono la testimonianza dei nostri pensieri.
L’Associazione Vecchia
Alassio, si propone, da anni,
per onorare la memoria di coloro che non sono più tra noi.
Venerdì 5 Novembre u.sc.
una rappresentanza di ragazzi delle scuole elementari, la
5a A e la 5a C con le loro maestre, Anna Losno e Caterina
Fabbiani, hanno depositato
simbolicamente un fiore su
quelle tombe, che per motivi
diversi, ne erano prive.
Il Presidente A.V.A. ha spiegato l’importanza della manifestazione, e ha concluso ringraziando i ragazzi intervenuti e le loro Maestre ed in modo particolare la Ditta RUSSO
per aver offerto i magnifici crisantemi.
semplice, occorreva un minimo
interessamento ed un piccolissimo sforzo da parte dell’assessore per terminare ciò che era
stato iniziato.
Da parte dell’Associazione
Albergatori, come auspicato dal
presidente Egidio Mantellassi,
si sarebbe potuto nella imminente stagione estiva offrire alla
clientela un pacchetto di possibili escursioni panoramiche
con accompagnatore, sempre
più richieste dai nuovi turisti.
La questione fu totalmente
recepita al punto che il 10 aprile
2010 depositai al protocollo del
Comune di Alassio la richiesta
ufficiale di quanto concordato,
indirizzandola all’Assessore
all’Ambiente.
Da allora… tutto tace.
La stagione è appena trascorsa e nulla di quanto concordato
si è realizzato.
La ditta TRACCE è sempre in
attesa e probabilmente con il
passar del tempo ritoccherà
l’importo concordato.
L’entusiasmo con il quale si
era accolto il progetto si attenua e anche i componenti i gruppi di Alassio in Cornice cominciano a dubitare delle promesse
e degli impegni assunti dall’assessore.
Ma quello che più mi fa
in…..re è che per questo progetto non si trovino 8.500 euro
mentre per il progetto arenile,
recentemente portato in consiglio comunale, si siano “trovati”
190.000 euro senza batter ciglio.
Assessore se ci sei… dacci un
segno!!!
GiGi AVA
SOMMARIO
Fiera Internazionale
di Lugano
pag.2
Il piacere dell’onestà
M. Nan
pag. 3
Premio Mario Novaro
per la Cultura Ligure
all’Ambasciatore
Boris Biancheri pag. 3
Cinquecentotreesimo
anniversario
della Collegiata
S. Ambrogio
pag. 7
Presentazione del libro
“Gocce di saggezza
popolare”
Edizione A.V.A.
pag. 8
Poesie
Confidando nella massiccia partecipazione,
porgo i migliori saluti.
Il Presidente A.V.A.
Giovanni Giardini
Edizioni Monte di T.
TELEF. 02 98233100
In vendita ad Alassio da Lib. MONDADORI – Via V.Veneto 132
o in qualunque libreria citando il codice
ISBN 9788860376831
La S.M.S. Fratellanza di Moglio ricorda ai gentili
lettori de l’Alassino che la ristampa del libro “CARA
VECCHIA MOGLIO” è in vendita presso la
Cartolibreria F.lli POZZI – Via Dante 322 - Alassio
2
«L’ALASSINO»
I NOSTRI PRIMI 50 ANNI
Sottolineo alcune frasi con l’augurio che tutti noi, esasperate vittime, indignandoci ancora di più
per tutte le infamie e le iniquità
che ci vengono somministrate
giornalmente, possiamo uscire
dalla sonnolenta indifferenza e fare nostro questo <J’ACCUSE>
“..viviamo in un mondo che si fa
sempre più forte del sangue, della
violenza, dello stupro, della vendetta, della frode come mezzo
principale di vita e di comportamento verso il prossimo. Ed ecco
perché scoppia, irrefrenabile, il
«J’accuse», con tutta la forza della
nostra ribellione: le televisioni…
continuano a propinarci, quotidianamente e in qualsiasi ora del
giorno e della notte, sempre più
sangue innocente, sempre più violenza e delitti e modi ricercati ed
impensabili per uccidere e dominare e spesso persino per evitare
gli strali di una giustizia sempre
più impotente e schernita.
Per un pugno di «audience» in
più, per un mucchietto di spettatori capaci di alzare la percentuale di ascolto, non si guarda
all’enorme e terribile conseguenza determinata da questo tipo di
orrendo spettacolo di morte e di
ingiustizia”.
Buona lettura!
CMR per A.V.A.
«J’ACCUSE»
Ai «grandi» che decidono
Vorrei che la nostra voce fosse
tanto vigorosa da giungere sino
alle orecchie dei potenti che decidono, perché sappiamo di certo che non sono pochi coloro che
la pensano come noi.
Vorrei che questo giornale di
provincia sconosciuto ai più potesse giungere sino sui tavoli e
nell’anima dei prepotenti che
scelgono per noi i programmi televisivi, giorno dopo giorno, senza preoccuparsi minimamente
del danno grave ed inesorabile
che provocano nell’animo e nelle coscienze già perverse degli
uomini peggiori e in quelle semplici e vergini dei più giovani e
LE TRE SCIMMIETTE
(segue dalla prima pagina)
dei più sprovveduti. Noi, per parte nostra, siam «vecchi» ormai,
abbiamo seguito un modo di vivere capace di lasciare serena
per tutto il cammino già percorso la nostra coscienza, parlo dal
punto di vista morale. Abbiamo
condotto la nostra vita, accettando sacrifici ed ideali, frequenti
quelli, spesso solo sognati questi, fatiche e riposo, anche quando quelle erano tante e questo
troppo poco.
Oggi più nulla può farci modificare il cammino che ormai non
prospetta più per noi scalate difficili o facili entusiasmi, vittorie
eclatanti o miraggi effimeri; oggi, doppiata la vetta, giù per la
china del monte della vita, viviamo in un mondo che si fa sempre
più forte del sangue, della violenza, dello stupro, della vendetta, della frode come mezzo principale di vita e di comportamento verso il prossimo.
Ed ecco perché scoppia, irrefrenabile, il «J’accuse», con tutta
la forza della nostra ribellione: le
televisioni nostrane (e forse non
solo le nostre), pur nel mondo
sempre più macchiato di sangue
innocente, continuano a propinarci, quotidianamente e in
qualsiasi ora del giorno e della
notte, sempre più sangue innocente, sempre più violenza e delitti e modi ricercati ed impensabili per uccidere e dominare e
spesso persino per evitare gli
strali di una giustizia sempre più
impotente e schernita.
Si grida alla violenza, alla violenza sempre più caratteristica
dei giovani e persino dei più giovani, eppure la TV è quotidianamente violenza a buon mercato!
Per un pugno di «audience» in
più, per un mucchietto di spettatori capaci di alzare la percentuale di ascolto, non si guarda
all’enorme e terribile conseguenza determinata da questo
tipo di spettacolo di morte e di ingiustizia.
Si va in cerca di films e filmetti
e spezzoni di violenza in ogni angolo della terra per doppiarli
nella nostra lingua e seminare…
seminare solo male, vendetta e
sangue, sangue, sangue.
Ed è spesso violenza fredda,
scientifica, sfrontata, violenza
senza remore e prevenzioni,
soddisfatta quasi con gioia carnale e con sadica voluttà.
Perciò vorremmo che questo
«j’accuse» risvegliasse la gente.
Come è possibile che nella miriade di probabili e futuribili «referendum» non si sia ancora
pensato di chiedere alla gente
che cosa pensa di questo problema? Come è possibile che tanti
genitori, che lasciano la televisione alla mercé dei figli teledipendenti fin da pochi anni dalla
nascita, non si sollevino per chiedere fermamente un deciso
cambio di direzione, un provvedimento che fermi questa corsa
forsennata verso la morte?
J’accuse, j’accuse, j’accuse…
«Lo sappiamo, mi sento rispondere. Perché gridi? È tempo perso. È questione di soldi, d’argent:
è questione di affari, di business…»
E di fronte a questo, specie
nelle alte sfere, non c’è decalogo che tenga, non c’è morale,
non c’è buonsenso. Non c’è
neppure riflessione. È come uno
schiacciasassi, un rullo compressore che tutto livella e tutto
confonde.
È questione di «audience»…
Viva l’audience allora e a morte
il domani dei nostri figli e dei nostri nipoti, a morte la serenità di
chi vorrebbe poter camminare
tranquillamente per le strade del
suo paese, di chi è stanco di assistere a certi spettacoli troppo ricorrenti e abituali, sia nel piccolo schermo di casa, sia nelle cronache di ogni giorno che rispecchiamo, ahimè!, troppo spesso,
l’insegnamento ricevuto da
quella piccola, meravigliosa, micidiale macchina che potrebbe
mostrare altri esempi di vita e di
costume. Nonostante tutto questo, se volete, si continui pure a
gridare «Viva l’audience»… ma
lasciate che noi ripetiamo con
tutta la forza che abbiamo e fino
all’ultimo filo di voce… «J’accuse, j’accuse, j’accuse…».
T.S. per A.V.A.
Celebrato il IV Novembre ad Alassio con consegna alla famiglia
della targhetta di riconoscimento dell’alpino Luigi Bottaro caduto
in Russia medaglia d’argento al valore militare
Sabato 6 novembre, nei giardini del Palazzo del Comune, si
è svolta l’annuale celebrazione
della giornata delle Forze Armate, dell’Unità Nazionale e la
commemorazione dei caduti di
tutte le guerre. Dopo l’alza bandiera, accompagnato dall’inno
nazionale e la deposizione di
una corona davanti al monumento dei Caduti, è stata celebrata la S. Messa da Mons.
Angelo De Canis, che nell’omelia ha ricordato i valori fondamentali della fede e dell’onore
Un momento della cerimonia.
La nipote e parenti con la targa contenente la piastrina di riconoscimento.
verso la Patria, con un particolare ricordo ai nostri soldati
che recentemente hanno dato
la vita per la difesa della democrazia.
Hanno partecipato alla cerimonia le autorità militari e civili, fra i quali il Presidente della
Provincia Vaccarezza, il Sindaco Reggente Gianni Aicardi e
il Consigliere Regionale Marco
Melgrati.
Significativa la presenza del
Gruppo Alpini con due reduci,
ultranovantenni, della Seconda
guerra mondiale.
Martedì 16 Novembre 2010
VEDO
SENTO
PARLO
VEDO
Ho visto che nell’area nuova del Cimitero di Alassio la pavimentazione in acciottolato in pietra di fiume
risulta danneggiata in molti punti cosi da costituire pericolo per le persone anziane e mancanza di decoro per il luogo stesso.
Visto la nuova ondata di tagli di palme per effetto del “punteruolo rosso” ci si chiede se fosse possibile tentare eventuali trattamenti preventivi a tappeto su tutto il patrimonio di palme residuo, sia nel pubblico che nel privato , onde evitare di assistere a questa malinconica ecatombe.
Ad oggi non sono ancora iniziati i preannunciati lavori di ampliamento dell’immobile che ospita l’asilo
nido comunale Piccolo Principe: questa circostanza, che ha già determinato lo spostamento a Solva dei
bimbi attualmente inseriti con tutti i conseguenti disagi, comporta l’impossibilità di inserimento per i
bimbi che sono in graduatoria e che aspirerebbero a fruire del valido servizio.
Chiedo che il sindaco o l’assessore competente forniscano ragguagli in merito.
SENTO
Si sente la lamentela che nell’area cimiteriale del nostro comune il campo conosciuto come “Cimitero
degli Inglesi” è in uno stato d’abbandono indecente. C’è la possibilità di intervenire?
PARLO
Circolano molte voci sull’attività di ristorante - pizzeria in passeggiata Grollero,adiacente al Residence
“Le Terrazze”, è chiusa da mesi con il cartello “Chiuso per restauri” È possibile che si tolleri in pieno
centro uno stato di disordine ed abbandono del genere?
FIERA INTERNAZIONALE DI LUGANO
Sabato 30/10/2010 - 1/11/2010
La Fiera internazionale di
Lugano ha aperto i battenti con
una prima giornata dedicata al
confronto tra gli operatori del settore (alberghi, villagi turistici, etc.)
e i molti tour operators e agenzie
turistiche specializzate qui accreditate.
Nonostante siano molte le regioni italiane presenti alla fiera, con
stands attrezzati e di diverse dimensioni, duole dover constatare
che la Regione Liguria non sia tra
queste.
Alcune località importanti della
nostra costa hanno però investito
su questa manifestazione collocata in un territorio altamente “nostro”, per la vicinanza geografica
(appena a tre ore dalla nostra
Riviera), per l’affezione ormai consolidata e per gli infiniti contatti
con la sua popolazione.
FINALE, VARAZZE, ALASSIO sono le principali località che hanno
ritenuto importante partecipare.
Quattordici alberghi alassini
(tutti alberghi e residences a quattro e tre stelle superior) hanno allestito un grande stand di 18 metri
quadrati con un mega pannello raffigurante lo sky line della nostra
città ripresa dal molo e altri pannelli eleganti, prodotti con le immagini di Marco Zanardi.
Per la prima volta nella nostra
regione è stato creato un DVD dedicato, con la presentazione di
Alassio e il suo territorio, e tutti i
depliants degli alberghi, che scorrono in automatico e propongono
nuovi “prodotti” quali wellness, family, enogastronomia e sports.
Associazione Albergatori di
Alassio e Laigueglia è presente con
il suo depliant, ancora fresco di
stampa, che puntualmente riporta
i dati per contattare tutti i soci della Baia del Sole.
Il Comune di Alassio ha partecipato all’allestimento con l’invio di
un furgone contenente shoppers,
depliants, materiale, pannelli, e
con personale che ha aiutato a “costruire” ed abbellire lo stand.
mo raccolto più di un migliaio di indirizzi e-mail che dimostrano ampiamente l’interesse della popolazione ticinese ed della vicina
Brianza nei confronti della nostra
Riviera.
Un ringraziamento particolare
va a tutti coloro che si sono prodigati al desk, lungo tre metri e raffigurante il Muretto di Alassio.
Un enorme successo! L’affluenza è stata enorme tanto che tutte le
brochures e i gadgets distribuiti si
son man mano esauriti. Altri depliants sono stati richiesti e prontamente trasportati a Lugano dalla
ditta Frantoio Armato, che gentilmente si è prestata all’operazione.
Motivo di forte attrazione verso
il nostro punto espositivo è stata
anche l’estrazione giornaliera di 14
soggiorni gratuiti nelle strutture ricettive partecipanti.
Grazie a questa iniziativa abbia-
Con la cortesia, gentilezza, professionalità hanno saputo “vendere” il prodotto Alassio e le sue
strutture.
Visto il grande apprezzamento
del pubblico e il successo riscontrato, confidiamo di partecipare
nei prossimi mesi a nuove iniziative fieristiche in Italia e all’estero.
Egidio Mantellassi
Presidente Associazione
Albergatori
Alassio e Laigueglia
A seguito delibera Assemblea Ordinaria del 23-04-2010
NUOVE QUOTE SOCIALI - Dal 1° Gennaio 2011
Socio Effettivo
Socio Aderente
Socio Aderente Estero
€ 25,00
€ 22,00
€ 27,00
Martedì 16 Novembre 2010
IL PIACERE DELL’ONESTÀ
Candidature e programmi elettorali
Nel 1917 Luigi Pirandello scrive e rappresenta la commedia “Il
piacere dell’onestà” nella quale
un uomo, uno spiantato, accetta
di sposare una ragazza messa incinta da un altro che non la può
sposare perché già ammogliato… L’idea di quest’ultimo sarebbe quella di coprire con
un’apparenza di legalità una situazione scabrosa per poi continuare a fare i propri comodi… A
mandare all’aria i progetti del fedifrago è, però, lo sposo “procurato” che trova nel matrimonio
con la ragazza compromessa
un’occasione per il proprio riscatto…
Atto I – Scena 1 “Sposerò per finta una donna; ma sul serio, io sposo l’onestà”
Non credo sia un paragone azzardato dire che oggi chi accetta
una candidatura per le prossime
elezioni comunali, in fondo si
propone per un “matrimonio riparatore” con un’Adelasia messa
incinta (anche troppo) dalle precedenti amministrazioni già sposate con altri poteri o con altri interessi più o meno nascosti e dovrà nel bene e nel male convivere
anche con problematiche legate
alle discutibili scelte precedenti.
Nonostante queste difficoltà mi
piacerebbe che gli eletti facessero la scelta del protagonista della commedia di Pirandello e portassero avanti innanzitutto con
ONESTÀ il privilegio di amministrare la nostra città… Vi sono
due aspetti dell’ONESTÀ che
emergono sia nella vita politica
che in quella normale di tutti
noi…
L’ONESTÀ morale che implica
l’idea di comportamenti e di una
politica scevri da slealtà, da imbrogli e dalla corruzione e vede
l’agire politico fondato sulla dimensione del servizio.
L’ONESTÀ intellettuale che, a
mio avviso, significa evitare di fare di tutto per avere sempre ragione ed essere capaci di riconoscere anche le ragioni degli avversari e significa abbandonare
le posizioni sbagliate quando ci
si accorge che sono sbagliate, anche se sono le nostre posizioni,
anche se ci fanno comodo.
3
«L'ALASSINO»
Guardando le prime presentazioni dei programmi delle varie liste, mi è parso che questo piccolo/grande impegno non sia stato
sottolineato abbastanza… Quasi
tutti sembrano tesi a presentare
progetti e prospettive mirabolanti di rinnovamento della città
e/o accordi più o meno redditizi
(in fatto di voti) con questo o
quel candidato… e allora mi permetto di richiederlo qui come cittadino alassino di adozione che
in fondo vuole bene al paese che
lo ha ospitato per tanti anni. Mi si
potrà obiettare che la presentazione di un programma che faccia leva sull’ONESTÀ non ne garantisce l’attuazione, oppure che
è preferibile praticare l’ONESTÀ,
piuttosto che predicarla… Ma io
credo che la sua mancanza tra gli
impegni assunti di fronte agli
elettori sia un limite… Possiamo
fidarci di un candidato che non si
proponga come onesto? Ovvero
è più disdicevole amministrare
in modo disonesto una città dopo che si è dichiarato nel programma il valore dell’ONESTÀ o
se non lo si è fatto? Penso che in
entrambi i casi sarebbe opportuno cacciare gli imbroglioni…
L’ONESTÀ (dal latino honestus
= onore) è proprio una questione
di onore e di dignità… Onore e
dignità nel cercare di portare a
termine il proprio programma in
modo trasparente rispettando le
promesse fatte in campagna elettorale, senza secondi fini più o
meno dichiarabili e spesso (purtroppo) riconoscibili dall’elettorato solo dopo che sono stati perseguiti.
Dal Machiavelli in poi è nota la
tesi di chi sostiene l’incompatibilità tra politica e ONESTÀ; spesso è addirittura prevalsa l’idea
che una persona spregiudicata
possa governare meglio di un cittadino onesto che è frenato da remore morali e dal rispetto delle
regole. Oggi, forse ancor più cinicamente, c’è chi ritiene che sia
meglio che i politici siano competenti prima che onesti…
Seguendo questo ragionamento
dall’architetto e dal medico si
può anche non pretendere che
siano onesti, ma si esige che sia-
CRONACA DI ANDATE
MESE DI NOVEMBRE 2010
no competenti, perché in caso
contrario potrebbero esserci
gravi danni per la collettività. E
questa è forse l’unica giustificazione (che non condivido) ma
che riesco a vedere nell’elettorato che sostiene certi candidati
che da un punto di vista morale e
giudiziario lasciano molto a desiderare… Ma così sarebbe troppo
semplice, basterebbe indicare
quali occupazioni servono per
amministrare al meglio Alassio e
scegliere dall’albo delle professioni i candidati più qualificati.
La competenza professionale
priva di rigore morale fa il paio
con la tesi politica di coloro che
pensano: “l’elettore ragiona e si
comporta come un qualunque consumatore”. E allora ecco sopravanzare la pubblicità “Votate me,
perché solo io farò la città più bella, più pulita, più elegante…” e in
questo caso prende senso anche
l’assunto aberrante di ogni imbonitore per cui le promesse elettorali impegnano soltanto chi le
riceve. Questa è, a mio avviso,
una delle maggiori cause del degrado della politica italiana e del
disamore degli elettori per il rito
democratico delle votazioni che
sta portando la percentuale dei
voti validi verso la soglia del 50%
dei voti degli aventi diritto.
Il protagonista della commedia di Pirandello era uno squattrinato e non aveva particolari
doti che lo caratterizzassero come un buon partito, ma, sia pure
nella finzione della rappresentazione teatrale, è riuscito a ritrovare nella sua scelta il piacere
dell’ONESTÀ.
FLOREAT ALAXIUM
Se per caso un mattino un viandante…
Soltanto perché ho frequentato due classi in più di alcuni miei
amici, magari molto più saggi di
me, ogni tanto vengo interpellato da qualcuno di loro su questioni grammaticali o etimologiche strane, e quando posso li devio sulla rubrica che su l’Andatino cura il prof. Riservato. Ma,
tempo fa, quando sui quotidiani
si è iniziato a parlare di politici e
di “escort”, un mio vecchio compagno di scuola mi ha telefonato
dicendo: “Non capisco perché,
con tutti i soldi che hanno, i politici si comprino ancora la
Escort della Ford, che allora era
una bella macchina, ma rispetto
alle auto odierne, è solo un catorcio!” Al che io ho spiegato che
la parola straniera “escort” trova le radici nel vocabolo italiano
“scorta”, che in greco voleva dire “roba che avanza” ma in italiano significa “compagnia, accompagnamento”. Nel caso specifico “dama di compagnia”. E
non ditemi che non sono elegante nel parlare! Ma, quando, negli
ultimi giorni di ottobre un quotidiano nazionale ha “svelato” che
un personaggio politico femminile locale aveva bisogno della
scorta, il mio amico mi ha di nuovo interpellato perché cominciava a non capirci più nulla. Al
ché io gli ho spiegato che qui il
caso era più semplice, trattandosi di vera scorta della forza
pubblica. Lui ha dedotto che la
politica sta diventando sempre
più una faccenda pericolosa e
sempre meno sexy. Sarà. E poi
ognuno ha i suoi problemi, a cominciare dal semplice cittadino
pensionato che non riesce ad arrivare alla famosa quarta settimana del mese, e figuriamoci
quando i giorni sono 31 e c’è anche un pezzo della quinta settimana da sopravvivere. Fra le notizie buone, invece, c’è quella
che forse andrà a buon fine la disputa annosa sul depuratore.
Infatti si dice che verrà costruito
un impianto consortile, cioè fra
vari comuni, e quindi Andate
non dovrà più gettare cemento
armato su una splendida spiaggia sul lago per farsi il proprio
particolare impianto, ma sarà
sufficiente inviare le proprie
“deiezioni” (come parliamo forbito oggi!) al comune di
Villavecchia di Tramontenga
che le tratterà con amore e cura
facendone quello che vuole. Per
cui nulla, neppure un composto
liofilizzato o depurato sarà gettato nel lago di Andate, ma il tutto forse servirà a concimare i
terreni di Villavecchia e dintorni, o ad altre cose utili e dilettevoli. È in fondo, quello che io sostengo da anni su questo giornale (vedere i numeri arretrati) e
che facevo fatica a far capire a
qualche amministratore locale.
E sempre parlando di igiene, pulizia e bella presentazione della
città, se per caso al mattino un
viaggiatore scende alla stazione
di Andate, e dopo aver attraversato il territorio- dormitorio dei
P.S. A scanso di equivoci, questo vuole essere solo una sorta di
ingenuo contromanifesto elettorale… Un tentativo di avviare una
campagna trasversale dalla parte
degli elettori senza secondi fini…
anch’io vado a votare ed ho evidentemente le mie propensioni
politiche, ma mi piace rimanere
free-lance e soprattutto non è mia
intenzione candidarmi.
PRANZO BENEFICO AL DON BOSCO
L’Ambasciatore Boris Biancheri è il personaggio a cui è stato
conferito il Premio Mario Novaro per la Cultura Ligure, XX edizione.
nario con Giuseppe Tomasi di
Lampedusa (Feltrinelli 1994), Il ritorno a Stomersee: tre racconti
consolari (Feltrinelli 2002), Il
quinto esilio (Feltrinelli 2006), e di
saggistica con Accordare il mondo-La diplomazia nell’età globale
(Laterza 1999), Il nuovo disordine
globale. Dopo l’11 settembre (Università Bocconi Editore, 2002).
Boris Biancheri è sposato con
Flavia Arzeni e ha due figli. E un
appassionato lettore, i suoi autori preferiti sono, come ama dire,
esuli: Nabokov e Brodsky; è scrittore, cultore di musica e pianista
jazz.
Con la Liguria, dove torna volentieri, ha un legame profondo,
è testimone della sua trasformazione, ma non nostalgico “laudator temporis acti”; ne ha osservato il passaggio da terra di ulivi a
terra di intensa floricoltura, a meta di turismo. Non ha rimpianto
per il passato; infatti dice “con 21
traslochi alle spalle essere nostalgico sarebbe una tragedia”.
Una rondine in ceramica, modellata da Umberto Piombino, a
riproduzione del logo della
Fondazione e montata su una
base di olivo è il Premio che l’architetto Maria Novaro, Presidente della Fondazione Novaro,
ha consegnato a Boris Biancheri
nella suggestiva cornice dei giardini Hanbury con questa motivazione:
“A ricordo dei molteplici interessi del personaggio a cui è intitolato, il Premio Mario Novaro è
destinato ogni anno, dal 1991, a
una personalità, nata o attiva in
Liguria, che con la sua opera abbia esaltato i valori della cultura
in qualsivoglia forma o linguaggio espressivo.
Luca Caravella
Marcello Nan
Premio Mario Novaro a Boris Biancheri
Il 1 ottobre 2010 alle 18 a Ventimiglia presso Villa Hanbury, cerimonia di consegna del Premio
Mario Novaro per la Cultura
Ligure a Boris Biancheri.
Padrini della cerimonia il Prof.
Mauro Giorgio Mariotti Direttore dei Giardini Botanici Hanbury, il Prof. Giorgio Bertone,
docente di letteratura italiana
all’Università di Genova, l’Ambasciatore Maurizio Moreno,
Presidente dell’International
Institute of Humanitarian Law.
Boris Biancheri è nato a Roma
il 3 novembre 1930, da famiglia ligure per parte di padre e russa
per parte di madre. Ha avuto
un’infanzia romanzesca passata
a Roma tra gli esuli russi amici
della madre. Ha studiato nella capitale, dove si è laureato in
Giurisprudenza nel 1953.
Nel 1956 è entrato nella carriera diplomatica, dapprima nel
Gabinetto del Ministro Gaetano
Martino, poi in Grecia e in
Francia. E stato Ambasciatore
italiano a Tokyo, a Londra e a
Washington.
Come Direttore generale degli
affari politici del Ministero Affari
Esteri è stato negoziatore italiano del Trattato di Cooperazione
Politica europea in vista della
stesura del Trattato di Maastricht.
Terminata la carriera diplomatica, dal 1997 è stato presidente
dell’ANSA e dal 2004 al 2008
Presidente FIEG. E editorialista
del quotidiano «La Stampa» e
membro della Fondazione Italia
USA. Attualmente è Presidente
dell’Istituto di Studio di Politica
Internazionale (ISPI) di Milano.
Autore di narrativa con L’ambra del Baltico: carteggio immagi-
diseredati esce nella città, trova
ad accoglierlo il viale inglobato
nei giardini comunali dove può
contemplare: a) palme decapitate e tagliate all’altezza di un metro da terra - forse per esibirle
come trofeo. b) palme con la testa fasciata, forse per il dolore di
dover essere presto sottoposte
ad esecuzione capitale, come le
compagne. c) nuove palme, di
strana qualità e forma mai viste
prima d’ora, nei secoli, nell’ambiente andatino. Saranno forse
emigranti e si saranno insediate
lì senza permesso come gli extracomunitari che invadono le
passeggiate lungolago. Infine,
verso il lago... ulivi, cioè piante
che, generalmente da noi amano
vivere in collina da quando, molti secoli fa, i monaci benedettini
insegnarono ai nostri contadini
il gusto dell’olio d’oliva. Insomma il tutto senza un preciso piano logico e seguendo il sistema
definito “abretio” nel dialetto
sardo e ligure.
E se guardo una vecchia mappa di Andate conservata presso
l’Associazione Vecchia Andate,
dove nel 1758 la quasi totalità
della cittadina era coperta da
“boschi di aranci” e “giardini di
frutta e limoni” una lacrima sul
viso mi scende lentamente. Ma
poiché, come diceva un grandissimo giornalista, la mamma dei
cretini è sempre incinta, e non
c’è limite al peggio, compiango i
posteri.
La scelta di assegnare il
Premio, per il 2010, a Boris Biancheri prende in considerazione
le varie attività nelle quali il personaggio si è distinto: la diplomazia, il giornalismo, la scrittura,
portando nella società una cultura viva e attuale sotto differenti
aspetti e angolazioni, un’eredità
che discende dalle sue origini
nell’estremo Ponente ligure. Va
infatti ricordato che Boris Biancheri, ancorché romano di nascita, è stato ed è tuttora molto legato alla terra da cui proviene la
sua famiglia.
Terra che ha infatti dato i natali ad un suo illustre antenato,
Giuseppe Biancheri, che, dopo
aver ricoperto altri prestigiosi incarichi, fu presidente della
Camera dei Deputati al tempo del
neonato Regno d’Italia.
Non per caso «La Riviera Ligure» (allora «di Ponente»), edita
dai Novaro per la Ditta Sasso, riservava nel 1896 alla figura di
Biancheri un dettagliato articolo
accompagnandolo con l’immagine della casa di famiglia a
Ventimiglia: «una casa modesta
che non ricorda certo il fasto di
dubbia origine di cui si circonda
più d’un uomo politico famoso»”.
Il Premio Mario Novaro per la
Cultura Ligure giunge oggi alla
XX edizione. Dalla sua istituzione
lo hanno ricevuto: Ligustro (Giovanni Berio, 2009), Giuliana Traverso (2008), Umberto Albini e
Vico Faggi (2007), Eugenio Carmi
(2006), Massimiliano Damerini
(2005), Lucio Luzzatto (2004),
Giuliano Montaldo (2003), Edoardo Sanguineti (2002), Enzo Maiolino (2001), Elena Bono (2000),
Ivo Chiesa (1999), Vittorio Gassman (1998), Francesco Biamon-
Rina Ivaldi al taglio della torta.
stato spostato in Congo. Qui
prosegue la sua attività di missionario salesiano andando ad
aiutare i poveri tra i poveri. E
come ogni anno il cuore degli
Alassini era presente per sostenere il grande lavoro umanitario dei salesiani in Africa, e di
padre Valentino Favaro in particolare. Un plauso va ai cuochi
Giampiero Fenili e Franco
Pisani, oltre ai vari volontari
che hanno fatto servizio in sala
e a tutti coloro che hanno allestito il salone, senza i quali la
giornata non sarebbe stata così ben riuscita. E da Alassio padre Valentino è ripartito con il
cuore colmo dell’amore e
dell’appoggio di tanti amici, e
con alcuni aiuti concreti per
continuare ad operare laddove
ce n’è bisogno, accanto agli ultimi.
Anche quest’anno la tenacia
di Rina Ivaldi ha dato i suoi frutti. Domenica 24 ottobre si è tenuto l’annuale pranzo benefico
all’istituto salesiano di Alassio.
Per l’occasione era presente
padre Valentino Favaro che recentemente dal Cameroun è
ti (1997), Renzo Piano (1996),
Teatro della Tosse (1995), Luciano Berio (1994), Beatrice Solinas
Donghi (1993), Alessandro Fersen (1992), Emanuele Luzzati
(1991).
La Fondazione Mario Novaro,
è un ente riconosciuto dal
Ministero per i Beni e le Attività
culturali e dalla Regione Liguria,
nato, per la volontà degli eredi e
di un gruppo di docenti dell’Università genovese, allo scopo di
valorizzare il lascito intellettuale
dell’imprenditore onegliese Mario Novaro, direttore della rivista «La Riviera Ligure», e di proseguirne le iniziative a favore
della cultura ligure del Novecento.
La Fondazione attua il proprio
compito istituzionale attraverso
la realizzazione di incontri, mostre, convegni e l’edizione di testi. Nello svolgimento dell’attività ha occasione di collaborare
con Enti locali, Atenei e varie istituzioni nazionali ed internazionali. Di questo mutevole lavoro
culturale, la Fondazione dà rendiconto attraverso i “notiziari”
regolarmente pubblicati in appendice ai quaderni quadrimestrali, che hanno ripreso la vecchia testata novariana.
www.fondazionenovaro.it
Incontro delle Associazioni di Volontariato
MADONNA DELLA GUARDIA
Domenica 29 agosto 2010 si è
svolto, nell’ampio cortile a fianco
della chiesa dedicata alla Madonna
della Guardia sulle altura di Alassio,
il quinto incontro annuale delle
Associazioni di Volontariato Alassine e degli Amici della Terza Età.
È stato un piccolo ma importante traguardo, pieno di significato,
che va ben oltre una mera organizzazione amministrativa, come sono
certa tutti abbiano compreso, anzi
tutti ci auguriamo che tale semplice
manifestazione conviviale diventi
simbolo di unitarietà e collaborazione anche per gli anni a venire.
Abbiamo, inoltre, commemorato
con la posa di una “piastrella” i 125
anni di attività della Società Operaia di Mutuo Soccorso (SOMS) di
Moglio.
Voglio qui ancora ringraziare, come ho già fatto di persona, una ad
una le Associazioni intervenute e
anche quelle assenti per motivi di
forza maggiore, che non hanno mai
mancato di offrire il loro contributo
volontario di cooperazione.
La riuscita della nostra piccola
festa, che è di tutti, deve il suo buon
esito all’impegno e alla dedizione
che non sono mai venute meno, nonostante gli imprevisti e le difficoltà.
Grazie a tutti di vero cuore e alla
prossima!
4
«L’ALASSINO»
Lettere del pubblico
IL DITO NELL’OCCHIO
Proposta di Marcello Nan
Questo mio tentativo vuole
essere un invito ai lettori de
“L’Alassino” perché partecipino più attivamente alla nostra
pubblicazione…
Vi sono in INTERNET numerosi BLOG e forum nei quali
ogni iscritto può esprimere
una sua opinione (anche
L’Alassino ce l’ha http://vecchiaalassio.forumattivo.com/)
… Alla base di molti BLOG sta
la teoria per la quale “Se tu mi
dai una cosa ed io in cambio ti
do una moneta, poi io avrò una
sola cosa e tu una sola moneta… Ma se tu mi proponi
un’idea ed io te ne do un’altra,
poi entrambi avremo due
quindi potrete vedere lo spunto iniziale (foto) in questo mese e trovare le vostre considerazioni in quello successivo…
La cosa è un po’ più lenta, ma
forse è meglio così, perché si
ha più tempo per pensare. La
Martedì 16 Novembre 2010
riceviamo e pubblichiamo
(le lettere anonime non vengono pubblicate)
Metamorfosi di una città
Ho tra le mani un bel volumetto che qualcuno mi ha regalato tempo fa. L’intestazione recita: “Un mare di vacanze
- la Riviera ligure nei manifesti
di Filippo Romoli - Alassio,
Palazzo Morteo, 28 agosto
1997”. È un volume elegante,
curato, che ho già distrattamente sfogliato qualche volta.
Oggi, per scusarmi seppure
solo con me stesso per quel
“distrattamente”, mi sono accinto anche a leggere i testi. Vi
sono pure due brevi introduzioni, una dell’allora Sindaco
Avogadro e l’altra del già allora Assessore alla cultura,
Monica Zioni.
Cito da Avogadro:
“...Quello che si irradia dalle rappresentazioni di Romoli
è il modello di Alassio verso
cui tendiamo, non per nostalgia o per un anacronistico ritorno al passato, ma per la
consapevolezza che il turismo del futuro passa necessa-
riamente da quei valori di
qualità e di vivibilità di una
città a misura d’uomo, quale
Romoli ci propone, e che ci
auguriamo iniziative come
questa mostra e questo catalogo possano contribuire a restituirci”.
Di seguito, l’Assessore:
“...servono a comprendere
gli atteggiamenti di un mondo
fatto a misura d’uomo...”
“...Ricongiungersi idealmente ad un’originale immagine
della Riviera significa voler
tendere ad un superamento
del turismo come pura attività
economica e ricondurlo ad
una dimensione globale di esistenza con le implicazioni culturali che esso esprime in una
visione moderna della vita”.
Chissà perché, mi si affaccia
alla mente la visione della località “DUE VIE”!
Per oggi, non leggo più.
Avrà luogo ogni seconda domenica del mese
dalle ore 8 alle ore 19 nei giardini di Piazza Libertà
idee… e questo (se siamo in tanti) può farci sviluppare molte
idee e confrontarle per scegliere
le migliori…”
Il BLOG in INTERNET funziona in sincronia, cioè le proposte e le risposte sono quasi immediate, ma ci vuole un computer e bisogna saperlo usare… La nostra rivista è mensile
Redazione del giornale come
una sorta di “moderatore” si
riserverà il diritto di pubblicare o meno i vostri interventi.
Per questo mese vi propongo l’isola ecologica di Vico San
Domenico (quella stradina
stretta che incrocia via Dante
prima dell’ex Istituto delle suore di Santa Marta).
Lo scopo dell’iniziativa è
sensibilizzare la cittadinanza
al riutilizzo di oggetti, che altrimenti sarebbero destinati
alla discarica o quantomeno
alla raccolta differenziata.
La manifestazione si articolerà in 4 sezioni cosi suddivise:
1) Una parte dei giardini
pubblici sarà riservata ai bambini e ragazzi delle Scuole di
“Esciu du teatru”?
Sul nostro lungomare, poco
dopo il molo, alzando gli occhi
si scorge un’indicazione stradale di quelle “antiche”, posta
all’inizio di un carruggio minimo
che, pochi passi più avanti, viene rinominato “Vico Silvestri”.
Inoltrandosi di poco si arriva al
cosiddetto “budello”: vetrine,
passanti, e i soliti edifici della
Alassio vecchia ai quali si accede per vertiginose scale di accentuata pendenza, che si intravedono dai portoni aperti. E il
“teatru”, dov’è? O meglio,
dov’era?
di proscenio. Un sogno, certamente.
Però mi viene in mente che
potrebbe anche essere un sogno realizzabile. Basterebbe la
volontà. La stessa che il nostro
Assessore alla cultura e turismo
dott.ssa Monica Zioni ha dimostrato, con ammirevole iniziativa, nel programmare un nuovo
ciclo invernale di film all’Anglicana. Più, ovviamente, un
nuovo bilancio della Amministrazione cittadina da cui ricavare i fondi necessari a ripristinare (magari) il vecchio Colom-
Antonio Boscione
“Mercatino del riciclo
e riutilizzo”
Alassio, Vico San Domenico - Domenica 8 agosto 2010 ore 8,30.
In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome
(leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione.
mestici, oggettistica varia, biciclette ecc.
3) nella zona a levante del
palazzo comunale sarà presente uno stand dell’Assessorato all’Ambiente presso il
quale verranno distribuiti gratuitamente ai cittadini contenitori per la raccolta dell’olio
domestico esausto, compostiere, cestini getta carta, sacchetti-paletta per la raccolta
Una rappresentazione d’epoca.
Chiedo ai giovani della pizzeria sull’angolo, e a qualche signora non giovanissima. Ma
nessuno sa niente. Eppure questo teatro doveva pure esserci.
Qualche persona di età avanzata forse potrà rispondermi.
Intanto però continuo a fantasticare, e il fantasma di una sala
teatrale mi balla davanti agli occhi come una sorta di lusinghiera allucinazione: di dimensioni
ridotte, ma con le sue belle poltroncine, il palco rialzato nascosto da un bellissimo sipario rosso… forse anche qualche palco
bo, che era in origine un teatro,
ma anche un cinema.
Come porsi, agli occhi di turisti e abitanti, come una città di
rispetto, senza neppure uno
straccio di cinema? Per favore,
Assessore, dia a quella magica
indicazione “ésciu du teatru”
una destinazione che ne consenta il logico accesso (a una
“uscita” corrisponde una “entrata”, no?). Sarebbe un magnifico regalo di Natale. Siamo in tanti, a chiederglielo, e sappiamo
che lei potrebbe farlo.
romana r.
Riceviamo e pubblichiamo per conoscenza
Alassio 12-10-2010
Incontri salutari
L’Assessorato alle Politiche
Sociali è lieto di comunicare
che anche quest’anno, come
ormai è consuetudine da alcune stagioni, prende il via l’iniziativa “8 Incontri Salutari”
che nelle passate edizioni ha
riscontrato il gradimento dei
numerosi partecipanti.
L’iniziativa, rivolta alla terza
età, ha lo scopo di fornire
informazioni utili alla vita quotidiana, che aiutino a prevenire i comportamenti scorretti,
sia per la salute, che per l’incolumità della persona.
Gli incontri sono in totale otto e avranno inizio mercoledì 3
novembre alle ore 16,30 presso il Bar Mokambo, via Roma
16, con il Dott. Durante Roberto, specialista in diabetologia, che tratterà il tema: “Il diabete: vecchie e nuove terapie
per vivere meglio”.
Proseguiranno mercoledì 24
novembre alle ore 16,30 presso il Bar Giacomel, via Mazzini
67, con il Comandante della
Stazione dei Carabinieri
Mar.A.s.UPS Gian Luigi Marras
che parlerà sul tema: “Le più
frequenti truffe agli anziani: co-
me comportarsi quando uno
sconosciuto bussa alla porta”
e la programmazione dell’anno
2010 terminerà presso il Bar
Mokambo, via Roma 16, con
l’incontro con il Dott. Fabio De
Feo, oculista, sul tema: “Le malattie oculari più comuni con
l’età: cataratta, glaucoma, degenerazione maculare”.
Sono previsti altri cinque incontri per l’anno 2011: a gennaio con il dermatologo, dott.
Germain Tagliapietra, a febbraio con l’ortopedico, dott.
Arturo De Michieli, a marzo
con il cardiologo Dott. Paolo
Bellotti e successivamente
con il Capo Squadra dei Vigili
del Fuoco Giovanni Longo, per
terminare ad aprile con la visita alla Capitaneria di Porto dal
Comandante TV (CT) Elisabetta Pierami.
Per qualsiasi informazione è
possibile rivolgersi presso il
Comune di Alassio – Sportello
di Cittadinanza o telefonare allo 0182-602228.
L’Assessore
alle Politiche Sociali
Dott.ssa Loretta Zavaroni
OGGETTO: Le terme
organizzate dal Comune
Ill.mo Signor Sindaco
Edizione del 12 settembre.
Alassio per esporre oggetti di
loro proprietà quali: giornalini,giocattoli, figurine ecc. per
essere cambiati o venduti ad
altri bambini.
Chi volesse partecipare, sia
come classe che come singolo
o gruppo di amici può prendere contatti con l’Ufficio Salvaguardia Ambientale tel 329
210 3030.
2) la balaustra posta dietro
la fontana delle “Allegrezze”
sarà destinata ai cittadini di
Alassio che potranno portare
ed esporre oggetti non più utilizzati quali piccoli elettrodo-
dei “bisognini” dei nostri amici a 4 zampe e materiale informativo delle attività dell’Ufficio Ambiente.
4) la parte restante dei giardini verrà utilizzata per la collocazione, a cura dell’Associazione culturale “La luna” (tel.
3331499443) di numerosi
espositori, a livello hobbistico, alcuni dei quali esporranno oggetti realizzati con materiali di recupero quali lattine
di bibite, carta, legno ecc.
L’Assessore all’ Ambiente
Marco Salvo
Vorrei portare a Sua conoscenza come funziona l’organizzazione delle “Politiche Sociali”
del nostro Comune al riguardo
dei soggiorni alle terme.
1) Pubblicano un depliant che
distribuiscono ai possibili interessati dove si indicano: stazione termale, albergo, quote da
pagare: Le contribuzioni sono:
A) costo del viaggio e del soggiorno
B) Quota giornaliera per la camera singola.
2) Il giorno stabilito per la prenotazione ci troviamo all’ora
precisa davanti al Comune per
iscriverci.
3) A questo punto si viene a sapere che su 55 iscritti le CAMERE
SINGOLE SONO TRE dato che il
nostro Comune dipende da una
Agenzia che “di più non dà”
Ora, dato che un Ente come il
Comune di Alassio debba dipendere da un’agenzia che fa ilbello
ed il cattivo tempo – a me sembra una bella “presa in giro” perché sul depliant dovrebbero
scrivere” Non esistono camere
singole” oppure: “Per avere una
camera singola dovete appostarvi alle 5 del mattino davanti
al Comune, per avere speranza
di avere una delle tre camere
singole:
Alle Politiche Sociali ci sono
tanti dipendenti capaci ed intelligenti ed allora perché dobbiamo dipendere da una Agenzia
che certamente si prende la sua
commissione come d’uso?
Io ho dovuto rinunciare alle
terme con la mia gente di Alassio ed alle cure che mi proponevo. Il massimo del ridicolo è che,
con una telefonata alla fine di
Agosto, mi sono sentita dire che
“potevo andare privatamente
come se, per girare il mondo per
conto mio, avessi bisogno del
permesso delle “Politiche
Sociali” e magari anche della famosa Agenzia.
La ringrazio dell’attenzione,
Signor Sindaco, e con la dovuta
massima stima Le porgo i miei
saluti.
Paola Angiolina Brusa Schivo
Martedì 16 Novembre 2010
VIA CAVOUR E ALASSIO
Era la via più bella ed elegante,
era un salotto, il regno del cazzeggio;
dal bar Roma al Palma ristorante
i clienti ammiravano il passeggio
Al piano il maestro Roveroni
ed Enzo Freda sempre sorridenti
suonavano romantiche canzoni
applauditi dai cento e più clienti,
mentre numerosi camerieri
in giacca bianca e farfallino nero
(professionisti preparati e seri)
effettuavano si un servizio vero…
C’era Gatti il tenore che, incantando
la platea con il suo “Do” di petto,
suscitava entusiamo meritando
sempre grandi applausi e grande rispetto.
Non c’erano ubriachi né drogati,
non c’erano marmaglie di ragazzi
come quelli d’oggi assai maleducati
capaci solo d’urla e di schiamazzi;
allora bevevan l’aranciata
oggi la birra e poi la coca… cola,
povera gioventù ahimé bruciata,
che fuma e si rovina naso e gola!
Al Roof allora c’erano gli artisti
provenienti da Sanremo o da Milano
Kramer, Simonetti ed altri musicisti,
il mago Silvan, Mina e Celentano
e i divi per firmare la piastrella
che sul Muretto veniva cementata…
a rendere ancor più bella
il Night del Roma e al mare una sfilata
di concertini e Balzola e Silvani,
l’Orientale, Sandon, la Capannina,
all’U-brecche suonavi con le mani
ti divertivi sino a far mattina.
C’era ancor il Paradise, Villa Romana,
romantici ritrovi un po’ appartati.
Ma per noi sta suonando la campana.
Speriamo crescan nuovi innamorati
di questa cittadina e che tra loro
qualcuno la riporti ai tempi d’oro.
Alassio oggi è messa molto male:
la colpa è della Giunta Comunale???
Silvio Viglietti
Alassio Donna per la C.R.I.
Domenica 10 ottobre, presso
l’Hotel Aida, si è svolta la serata
di gala organizzata come lo scorso anno dall’Associazione “Alassio Donna” per raccogliere fondi
da destinare all’acquisto di un
nuovo automezzo per la sede
C.R.I di Alassio.
In tale occasione Monsignor
De Canis ha benedetto l’autovettura acquistata quest’anno grazie al contributo di Alassio
Donna e di tutta la cittadinanza.
Durante la serata si è svolta
una ricchissima lotteria diretta
con la consueta simpatia dal sig.
Giovanni con bellissimi premi
messi in palio da molti commercianti e ristoratori alassini e da
privati cittadini.
Complessivamente sono stati
raccolti € 4.000 e di questo ringraziamo:
L’associazione “Alassio Donna” che anche quest’anno ha voluto contribuire alla nostra raccolta fondi che, data l’usura degli
automezzi, non è mai finita;
l’hotel Aida che ci ha ospitato
organizzando un’ottima cena arricchita dalla musica di KIUTO e
dalla presenza del tenore GAETANO LA BALESTRA oltre che
dalla inappuntabile cortesia della signora Francesca, del sig.
Angelo e del sig. Giovanni che ha
contribuito con la sua vivace ironia al successo della serata; tutti
coloro che hanno donato i numerosi premi sorteggiati durante la
cena; tutti coloro che anche quest’anno hanno aderito alla serata; Monsignor De Canis non solo
per la sua presenza in tale occasione ma anche perché ci ha concesso di effettuare il Concerto di
Natale presso la Chiesa di S. Ambrogio il 18 dicembre alle ore
5
«L'ALASSINO»
Rubrichetta mensile - Un ricordo per...
ALASSIO ANNI ’50
DA SINISTRA IN ALTO: G. CAVIGLIA – R. BENVENUTO – A. D’ANDREA – C. CAVIGLIA
SOTTO: G. RIOLFO – G. LORENZINI – P. RIOLFO – G. SCHIVO.
UN’ALASSINA A CAPITOL HILL
Maria Giuseppina - Margie Bruna, figlia di Giulia Bogliolo ed
alassina doc, nella sua qualità di
membro del gruppo di ricerca
francese sulle Pari Opportunità,
ha fatto parte della delegazione
che ha partecipato, lo scorso
settembre, alla tavola rotonda
della Helsinki Commission al
Senato Americano a Washington. In questo ambito, è intervenuta, davanti a un parterre
prestigioso ed interessato, sul
tema Diversità e efficacia mana-
geriale.
Invitata alla riunione dell’American Congressional Black Caucus, ha pronunciato un’allocuzione molto apprezzata alla prestigiosissima Howard University,
ove ha avuto il privilegio di incontrare Mrs. Karen Britton, consigliera del Presidente Obama.
Infine, ricevuta all’Ambasciata
di Francia dall’Ambasciatore S.E.
Pierre Vimont, gli ha consegnato,
nel corso di un caloroso incontro, un esemplare del suo ultimo
lavoro: La diversité levier de
performance…
Ulteriori informazioni sono
ampiamente reperibili sui siti
web:
http://lediscriminologue.org/
Maria-Bruna-diversite-et,113
http://chairediversite.fondation.dauphine.fr/la-chaire/la-viede-la-chaire/detail-dunenews/article/la-chaire-management-diversite-presente-au-40eme-caucus-des-diversites-a-washington/
20.45, voci e musica con la
Corale Alassina Coro Capo Mele
e all’organo il Maestro Paolo
Gazzano.
Per la C.R.I. di Alassio
Dott.ssa Musso Anna
I DANESI ALLA SCOPERTA DELLA CUCINA LIGURE
Gli studenti della prestigiosa
Suhrs Madakdemiet di Copenhagen sono venuti il Liguria per scoprire la cucina ligure e conoscere
i nostri prodotti agricoli e vitivinicoli di alta qualità. Gli chef danesi
hanno fatto visita alla piana albenganese ed in particolare alla
Azienda Ortoverde di Vigo
Giuseppe: «Trombette, cuori di
bue ed aromatiche della piana
d’Albenga – ha detto lo chef
dell’Istituto Secondario Superiore
Alberghiero, Roberto De Palo –
esaltano gli elementi base della
cucina danese: merluzzo, maiale,
aringhe e le zuppe». In onore della
delegazione danese il professor
De Palo ha proposto come prima
ricetta da realizzare un filetto di
merluzzo con una delicata di cuore di bue con trombette croccanti
ai profumi liguri. A seguire filetto
di maiale con salsa di basilico e
zenzero; un tortino di zucchine e
pomodori in agrodolce; Zuppa di
trombetta e fiore in pastella con
ripieno di aringa. Massimo Enrico, presidente dei viticultori ingauni e la professoressa Michela
Calandruccio hanno curato gli abbinamenti dei vini: Rossese e
Pigato della Riviera Ligure di
Ponente, che sono stati presentati dagli studenti danesi, rispettivamente per i piatti di carne, verdu-
ra e il pesce. «È stata – dice la docente Margherita Ratto – una vera
e propria cucina “fusion” tra i nostri sapori e quelli danesi che ha
visto i ragazzi e le ragazze danesi
impegnati con i loro coetanei ita-
liani nella preparazione dei tre
piatti». L’istituzione scolastica danese, che è ultra centenaria, è
l’unica del suo genere nel comprensorio di Copenaghen. L’evento gastronomico è stato anche ripreso in diretta dalle telecamere
di Buongiorno Regione. Ad orga-
nizzare questo interessante
scambio è stato l’Istituto F. Maria
Giancardi di Alassio, uno dei quattro alberghieri italiani che quest’anno ha ottenuto il prestigioso
riconoscimento “dell’eccellenza”
da parte del Ministero dell’istruzione, università e ricerca. La manifestazione è stata organizzata
con la collabor azione della Coldiretti savonese e dell’azienda
agricola Vigo Giuseppe. Rai Tre si
è collegata tre volte nel corso del
programma mattutino “Buongior-
no Regione” presentando i prodotti della Piana ingauna che hanno reso celebre la nostra agricoltura: verdure, erbe aromatiche ed
i prodotti di eccellenza del nostro
mare, con i vini di qualità della
Cooperativa Viticultori Ingauni di
Ortovero.
Terminata l’esperienza nell’azienda agricola la mattinata è proseguita nelle cucine dell’alberghiero dove gli alunni della “Madakdemiet” hanno preparato il pranzo assistiti dai docenti e coadiuvati dagli alunni delle classi terminali dell’Istituto alassino. Dopo il
pranzo, gli studenti danesi sono
stati impegnati in tour guidato alla
scoperta delle attrattive turistiche
della città di Alassio accompagnati dai docenti Margherita Ratto,
Antonella Annitto e Franco
Laureri. Molta soddisfazione ha
espresso il preside dell’alberghiero: «Si è trattato – ha detto il dirigente scolastico dell’Istituto
Superiore di Alassio, Salvatore
Manca – di una interessante occasione di crescita e di scambio per
i nostri alunni. Gli studenti hanno
risposto con impegno e soddisfazione all’iniziativa e gli operatori
del comprensorio hanno collaborato e partecipato con interesse
all’evento».
Claudio Almanzi
Un grazie
di cuore
e un appello!
Il 6 dicembre 2003 veniva
inaugurato l’Ambulatorio Infermieristico promosso e gestito
dall’Unione Exallieve/i delle
Figlie di Maria Ausiliatrice in rete con la Parrocchia San Vincenzo e il Comune di Alassio Assessorato al Volontariato e con il
sostegno di molte Associazioni
Alassine. Un ringraziamento
particolare va agli Exallievi/e di
Don Bosco che dall’apertura ad
oggi ci sostengono fornendoci il
materiale di consumo.
7 anni di attività ininterrotta
basata unicamente sul puro “volontariato” fatto di gratuità, dedizione, accoglienza e professionalità.
Con queste righe vogliamo
ringraziare di cuore tutte le volontarie dell’accoglienza, le infermiere professionali e i medici
che con la loro disponibilità
hanno reso possibile tutto questo, senza il loro “servizio” la comunità alassina sarebbe un po’
più povera.
Ricordiamo che l’ambulatorio è aperto tutti i giorni dalle
9,30 alle 11 ed è in Via L. da Vinci
67 ed effettua le seguenti prestazioni gratuite: terapia iniettiva, misurazione pressione, stick
diabetico, colesterolo e trigliceridi.
Alcune infermiere arrivano da
fuori Alassio: Diano S. Pietro e
Albenga.
Ora rivolgiamo un
APPELLO
a tutte le infermiere e/o medici di Alassio e dintorni, perché il
nostro servizio possa continuare in questa forma, abbiamo bisogno di forze nuove, di infermieri e/o medici che vogliano
dedicare un’ora e mezza alla
settimana o ogni 15 giorni in
questo servizio molto apprezzato dagli utenti.
Non lasciarti sfuggire l’occasione di “donare un po’ del tuo
tempo”, ti assicuriamo che sarai felice di questa scelta.
Per maggiori informazioni rivolgiti in Ambulatorio oppure
telefona a Rosanna 3284862179.
Ti ringraziamo già per la tua
disponibilità.
Il Consiglio
Exallieve/i delle Figlie
di Maria Ausiliatrice
6
«L'ALASSINO»
Martedì 16 Novembre 2010
103 anni e ben portati! SPINNAKER MOSTRE D’ARTE
Alassio la festeggia ALASSIO - PORTOFINO
SALA CARLETTI (Sede A.V.A.)
a cura di Carlo Bertolino
Nasce ad Arta (oggi Arta
Terme) in provincia di Udine il
28 ottobre 1907 ed oggi, a dispetto della sua verde età ricorda perfettamente la sua storia di
bambina friulana e di novella
alassina, oltre che tutti gli accadimenti della storia nazionale:
la grande guerra, il ventennio, la
seconda guerra ed il boom del
turismo alassino. Conosce tutto
delle famiglie più in vista della
città; ed anche di quelle meno
conosciute ma ugualmente importanti!
nozze, ma hanno recuperato in
seguito visitando buona parte
d’Europa.
Le nipoti poi si sono sposate
tutte dopo di lei (prima la Pia nel
1969) ed abitano a Diano Marina
e San Bartolomeo al mare. Ad
Arta Terme, oltre a parenti che
non vede da decenni e nipotini
troppo giovani che non ha conosciuto, è rimasta la nipote
Wilma che ogni tanto viene a
trovarla.
Nel 1968 aiuta il marito Francesco a costruire la casa di via
Nelle giornate in cui è in vena
di ricordi racconta ancora del
suo arrivo ad Alassio, degli orti
smantellati per far posto alla costruenda via Dante, di tanti
aneddoti della vita cittadina, di
quasi tutti i sindaci che si sono
succeduti, anche se quello che
ama di più è l’attuale – il rag.
Aicardi – che è venuto a farle gli
auguri per il compleanno ed a
consegnarle – con tanto di fascia tricolore – la targa ricordo
del Comune.
Racconta di quando arrivò ad
Alassio nel 1925 al seguito della
Famiglia Marson con il compito
di bambinaia – non si diceva (e
non si poteva dire) baby sitter –
per la piccola Mara, oggi splendida novantenne.
Nel 1930 è diventata la dispensiera del “Grand Hôtel et
d’Alassio” da poco acquistato
dalla famiglia Marson per trenta lire (consentiamole questo
lapsus) che i venditori utilizzarono per comprare l’isola Gallinara.
Il Sig. Marson ampliò l’albergo
con l’aiuto della sua sig.ra – manager ante-litteram – e Giovanna condivideva l’ufficio dispensa con la loro figlia, la “signorina”. Antonio, che oggi tutti ad
Alassio conoscono, allora era
un bel discolo.
Al Grand Hôtel trascorrerà 34
anni, fino al 1964 quando, colpita da infarto, smetterà di lavorare dopo aver incontrato quasi
tutti i lavoratori che poi faranno
grande l’hôtellerie alassina e
dopo aver visto passare quel turismo d’elite, che rimpiangiamo, composto da famiglie che
passavano l’intera estate ad
Alassio (i più poveri stavano solo un mese!) e da nobili e principi (incluso un maharaja) che arrivavano con un’infinità di bauli
ed un’esagerazione di servitù
(allora si chiamava così).
Riaffiorano anche i ricordi tristi; alla fine del 1952 muore il
suo primo marito e, rimasta sola, si fa raggiungere, all’inizio del
1953, dalla nipote Pia (oggi pimpante ragazzina di settant’anni)
ed in seguito dalla Bruna, Elide e
Dina: tutte con l’intenzione di
emulare la zia in fatto di longevità.
Però non si fa superare dalle
nipoti; sposa nel 1966 Francesco Sottano ed oggi ricorda con
tenerezza il giorno delle nozze:
il matrimonio al mattino, il pranzo a Solva ed il pomeriggio a lavorare la campagna di Francesco dove gli cantilenava una filastrocca che lo faceva arrabbiare
“credevo di stare meglio… ho
sposato le Roi… eccomi qua!”
Non hanno fatto il viaggio di
Adelasia dove vivono: otto anni di serenità fino al 1974,
quando sarà vedova per la seconda volta.
Oggi Giovanna dice che non le
capita più di piangere perché le
lacrime che aveva in dotazione
le ha già versate tutte.
Ma non si è mai persa d’animo, la sua tempra le ha consentito di vivere da sola fino alla soglia dei 102 anni; e “da sola” significa che cucinava, lavava i
piatti, curava la casa, con il solo
aiuto delle nipoti per la spesa e
le faccende più pesanti. Adesso,
ma solo da ottobre 2009, è costantemente assistita dalla badante Rodica Marin (ma lei la
chiama Rody) che la cura forse
meglio di come farebbe una figlia che non ha avuto.
Le hanno fatto compagnia gli
amici della regione “Madonna
delle Grazie” ed i suoi coinquilini che si sono succeduti e che la
hanno preceduta lassù: Ernesta
Parodi, Antonietta Lecci e, ultimo ad andarsene, Rocco.
Si lamenta (ma chi la conosce
dice che non ha nessuna intenzione di andarsene) di essere ancora qui e di non essere ancora
stata chiamata; dice che quando andrà dal padreterno si porterà dietro il bastone per darglielo sulla…… (oh! questo non
ditelo a monsignor prevosto!)
Maurizio Negro
SMAU 2010: Spinnaker Group riceve il
Premio Nazionale ICT Innovazione per la
creazione di un innovativo sistema gestionale
Durante il convegno d’apertura della fiera SMAU a Milano
il 20 ottobre 2010, alla presenza
del Presidente della Regione
Lombardia Roberto Formigoni,
l’azienda ligure SPINNAKER,
specializzata nel comparto moda, è risultata la vincitrice del
premio Nazionale ICT Innovazione nel Retail per la creazione
di una innovativa infrastruttura informatica che permette di
incrementare i ricavi migliorando i processi logistici ed il
controllo di gestione.
Ideato e sviluppato su misura dall’ing. Alessandro Betti, il
software realizzato è completamente online e usa le ultime
tecnologie Microsoft. L’hosting per lo storage dei dati
mette al riparo da eventuali rischi per la perdita degli stessi
e permette il monitoraggio dei
dati di vendita con estrema facilità ed in pochi secondi,
ovunque, attraverso qualsiasi
accesso alla rete (computer,
ture acquisizioni. Nel prossimo futuro Spinnaker intende
proporne l’utilizzo anche ad
altre aziende del settore del
Fashion Retail che presentano
le stesse specificità.
Lucia Busacca
Nella prima quindicina di settembre è tornata alla “Carletti”
Lucia Busacca. Proponiamo il sunto di un articolo scritto per lei dal
critico Arianna Castagno sul settimanale “La Valsusa” del 5 agosto
scorso, in occasione della sua mostra nel Municipio di Novalesa (To).
SPINNAKER
Nata trentacinque anni fa ad
Alassio ad opera dell’attuale titolare Lorenza Betti, l’azienda
rappresenta oggi un gruppo
moda riconosciuto come una
tra le più importanti realtà multi-brands a livello nazionale.
Annoverata dalla Camera della
Moda tra i THE BEST SHOPs in
Italia, Spinnaker possiede dodici punti vendita tra Alassio e
Portofino, ed una stock house.
La merceologia trattata è di
gamma alta e comprende abbigliamento ed accessori dei
principali brand del panorama
Fashion internazionale come:
Prada, Gucci, Dolce&Gabbana,
Dior, YSL, Fendi.
“L’arte – afferma Lucia Busacca
– è l’espressione più intima
dell’animo umano, è il saper vedere oltre che con gli occhi anche
con il cuore”. Questo pensiero ha
influenzato profondamente il suo
modo di dipingere, caratterizzato
da una delicatezza e un’eleganza
che ne rispecchiano
l’interiorità... I suoi dipinti, sia quelli su porcellana che quelli su tela, sono intrisi di poesia e di musicalità, offrono la visione di una
realtà solare, dove tutto sembra regolato da
un’armonia perfetta...
Come soggetti predilige castelli o casolari
immersi nel verde, fiori, scogliere, colline:
scorci ricchi di incanto
che risultano ancora
più suggestivi perché li
possiamo ammirare
da un punto di vista
molto particolare,
quello di un’artista
profondamente innamorata della natura in
tutte le sue manifestazioni. In questo modo,
pur rimanendo fedele
alla pittura figurativa
tradizionale, Lucia
Busacca ha saputo
mantenere una sua originalità...
Franco Iebole
“Artigianato & Hobbystica”
cellulare, …).
Spinnaker ha sviluppato un
sito Web interattivo con le immagini delle vetrine dei negozi
e le informazioni relative a
brand e prezzi dei prodotti
esposti. La navigazione del sito
è disponibile anche nei punti
vendita attraverso appositi
computer touch screen, portando il cliente a conoscenza
dell’intera offerta dei negozi
Spinnaker. Attraverso l’aggancio dei dati con siti e-commerce si è riusciti a trarre valore anche da merce obsoleta custodita in magazzino.
Dimensionato correttamente rispetto alle esigenze aziendali e caratterizzato dalla semplicità di utilizzo, il sistema gestionale, è diventato per
l’azienda un fattore strategico
ed indispensabile anche per
poter pensare ad eventuali fu-
ING. ALESSANDRO BETTI
(software senior specialist)
Laureato in ingegneria elettronica presso l’università di
Genova nel 1999, ha iniziato a lavorare come programmatore
presso la FINSA consulting di
Genova dal 1995 e successivamente per TXT e-Solution di
Milano, svolgendo progettazione e software per aziende come
Parmalat, Italcogim, Ispra,
Tetrapack, Rina. Nel 2003 entra
nell’azienda di famiglia Spinnaker Group, per la quale realizza l’innovativo programma gestionale per la logistica e il retail.
Relazioni esterne: Federica
Betti - Cell. 3389387263
E-mail: [email protected]
È stato un valido artigiano
idraulico, ma la sua attività è
sconfinata in lavori collaterali come la falegnameria e la tornitura,
per non parlare della fotografia e
cinematografia della natura, unite al collezionismo.
Nella prima quindicina di ottobre Franco Iebole, dopo quelle sugli antichi giochi e sugli attrezzi artigiani, ha esposto alla
“Carletti” le sue raccolte di cavatappi e di bottigliette mignon
di liquori e aperitivi. In appositi
espositori (sempre da lui costruiti) abbiamo visto centinaia
di cavatappi, comuni e fantasiosi, combinati (con chiave inglese, morsetto, manometro, rubinetto), semplici e complicati,
con i più vari meccanismi per
rendere più facile l’estrazione
del tappo, col manico fatto di diversi materiali: ferro, bronzo, ottone, e (a parte il “verme”) in legno e plastica, nonché raffinati
in avorio, marmo e un corno di
gazzella, per finire con due di oltre 100 anni d’età. Ma di quelli
“semplici” ne erano esposti ben
42 ognuno col manico di un legno diverso: dall’olivo al faggio,
dall’abete all’albicocco, dal noce al ciliegio, tutti torniti dal nostro Franco. C’erano anche alcuni schiaccianoci e rotelle da ravioli.
Erano poi esposte centinaia di
bottigliette “mignon” di liquori
da tutto il mondo, anche di aperitivi e amari, dai nomi e dalle forme più strane, in apposite vetrinette su piedistallo, anche queste eseguite da Franco Iebole.
Eva Traverso
Spinnaker Srl – Via Marconi 25
17021 Alassio
Piva IT00116450099
3a Festa della collina del 16 ottobre u.sc. ai
“PRAI DA MUNEGA”
Un morbido tappetino per giocare.
I numerosi partecipanti.
Buona affluenza di pubblico
registrata alla mostra allestita
presso la Sala Carletti, sede
dell’Associazione Vecchia Alassio, dalle amiche di “FILOLANDIA”. Sono infatti stati esposti i
lavori confezionati durante i
corsi tenuti, da valenti istruttrici, di cucito creativo - pachwork
- ricamo.
La mostra è stata aperta dal 28
al 31 Ottobre raccogliendo il
plauso delle appassionate visitatrici, l’interesse dimostrato ha
reso pieno merito alle creazioni
esposte che sono tutte opere
create da signore che frequentano i corsi didattici creativi. Le
amiche di “Filolandia”, dopo
questa parentesi espositiva, tornano a produrre le creazioni che
verranno esposte, presso la Sala
Carletti, dandovi appuntamento
per il 2011.
Martedì 16 Novembre 2010
7
«L'ALASSINO»
CURIOSANDO FRA LE PAROLE
(A cura di Tommaso Schivo)
Cap. 9° In questo capitolo ci soffermeremo a trattare un po’ di noi,
delle nostre umane vicende e
del nostro divenire, dal momento della nascita, su, su, sino alla
giovinezza, all’uomo, all’anziano, al vecchio. Non mi fermo più
di tanto a documentare il vocabolo “neonato” troppo evidente, nuovo nato, nato da poco ma
presto diventa “infante”, cioè
non ancora capace di parlare e
poi “fanciullo” che è un vezzeggiativo derivante da “fanticello”
inteso come “piccolo fante”
quasi piccolo uomo, un ometto
insomma. Il discorso diventa
più arduo quando passiamo ad
analizzare la parola “bambino”.
Non è del tutto accertato, ma
sembra che il vocabolo derivi
direttamente da una voce, forse
dialettale ma tipicamente italiana e forse persino toscana
d’Arno, voce antica che il tempo
ha via via sepolto nel silenzio,
ma che poi è prepotentemente
passata (sic et simpliciter)
nell’uso vivo e quotidiano della
nostra lingua madre o nazionale
che dir si voglia. Ma partiamo
dalle radici più lontane.
“Bambino” significò originariamente “balbettante”, un omino
piccolo piccolo, ma non ancora
in grado di sciorinare un discorso, né di interloquire correttamente con gli adulti.
I confini, per così dire, del termine possono essere considerati dai primi anni di nascita sino agli anni dell’età scolare.
Da “bambino” a “bambola” il
passo è breve; tuttavia questo
sostantivo femminile non indicò mai una persona, una bimba, ma sempre e solo un fantoccio, fatto per lo più alle origini di
stracci e via via sempre più ricco, sofisticato e adorno di vesti
e di fregi anche pregiati. Chi non
ricorda, al proposito, la notissima e preziosa Barbie? Per chi ha
superato i dieci anni il termine
Parliamo di noi
“bambino” (e di conseguenza
“bambola”) non ha più senso,
ma è rimasto, con l’avanzare
dell’età, con due significati stranamente negativi o risibili a indicare (se maschio) un ragazzo
Chi non ricorda la notissima Barby? (ILLUSTRAZIONE DI GIBBA)
incapace di decisioni o di razionalità o di autonomia, insomma
un uomo più o meno immaturo,
sino a stigmatizzare, con “bambola”, nel gergo sportivo, uno
stato di crisi improvvisa talvolta persino macchiata da illeciti
corroboranti. Lo stesso termine, “bambola” ha, invece, un
certo valore positivo, se si tratta di una femmina “già grande”;
Grande successo per l’esposizione della Coppa dei
Campioni ad Alassio organizzata dall’Inter Club “I
Matetti Nerazzurri” che aveva come scopo la raccolta
di fondi per l’Inter Campus in collaborazione con Unicef.
Olre 900 persone hanno reso
omaggio alla Champions Cup sabato nella ex chiesa Anglicana di
Alassio, esposizione organizzata
dal coordinamento nazionale
dell’Inter Club con la collaborazione del Club di Alassio.
Una scenografia di grande impatto, nella splendida cornice
dell’abside della ex chiesa anglicana, imbandita con le bandiere
nerazzurre, dove oltre alla coppa
si potevano godere le immagini
del trionfo nerazzurro; un vialetto
di accesso dove, accompagnati
dagli inni dell’Inter, salutati da
una doppia galleria di bandiere,
celebrative della tripletta, fatte
realizzare per l’occasione
dall’Inter Club di Alassio, si accedeva al luogo dell’esposizione della Champions Cup.
La giornata celebrativa della
coppa, che aveva come scopo la
raccolta di fondi per l’Inter
Campus in collaborazione con
Unicef da destinare all’avviamento allo sport dei bambini terremotati di Haiti, ha raccolto 3.780 euro con la promozione legata alla
foto con la Coppa dalle “grandi
cioè di una giovane donna, gentile, graziosa e amabile, pur non
disgiunto dal significato di donna priva di personalità e, con
una larvata e leggera ironia, un
po’ sciocca e vanesia, insomma,
orecchie”; a questi vanno aggiunti 1.000 euro che sono stati donati
per lo stesso scopo dall’Inter Club
di Alassio.
740 persone si sono fatte fotografare con la coppa, e l’Inter Club
“I Matetti Nerazzurri” di Alassio
ha raccolto 50 nuove adesioni di
tifosi interisti al Club Alassino; un
grande successo sull’onda dell’emozione dei successi della squadra che ha realizzato una storica
tripletta: Champions, scudetto e
coppa Italia, alla quale aggiungere
la supercoppa Italiana.
Un ringraziamento ancora al
Coordinamento Nazionale degli
Inter Club e in particolare al coordinatore per la Liguria Claudio
Restelli che hanno permesso la
data di Alassio di questo Tour e la
riuscita di questa manifestazione.
Una occasione riuscita per coniugare tifo calcistico e solidarietà.
Alassio 25 ott. 10
Il Presidente Inter Club
“I Matetti Nerazzurri”
Marco Melgrati
bella, ma un po’ vuota, come diceva Fedro. “O quanta species...
Cerebrum
non
habet”.
Comunque, dopo i dieci, dodici
anni, compaiono nuovi termini,
che mi sembra doveroso ed interessante analizzare. Ecco “ragazzo/a”, voce di chiara origine
araba a indicare un maschietto
o una femminuccia nel fiorire
della prima giovinezza. Di lì si
passa al termine “adolescente”
e la radice della parola torna ad
essere la lingua madre di Roma.
Nasce dal verbo “adolescere”
(crescere in età) ed al suo participio presente “adolescens”,
cioè creatura che sta ancora
crescendo, finché, pienamente
sviluppata, diventerà (passando grammaticalmente dal participio presente a quello passato
del verbo stesso) un “adulto”,
cioè creatura che è ormai cresciuta.
Dovremmo ora parlare di uomo (i Latini avevano homo e vir,
con due significati nettamente
diversi) e di donna (da domina a
madonna), ma andremmo troppo per le lunghe e, poi, di anziano e di vecchio. Tuttavia, se mi
è possibile, prima di chiudere
l’argomento, fare un piccolo
passo indietro, merita una analisi particolare il nome “ragazzo” che, al di là del suo significato primigenio di uomo o donna
nella loro prima giovinezza, ha
mantenuto nel tempo varie decine di significati. A mo’ di esempio, pur senza indugiare
sull’analisi delle varie espressioni ricordo: il mio ragazzo, la
mia ragazza, un ragazzo in gamba, il nome da ragazza (cioè il
cognome della famiglia di appartenenza), ragazza da marito
e ragazza madre o ragazza squillo e ragazzo di bottega... per non
arrivare a ragazzaglia o a ragazzata per indicare un gesto impulsivo e imponderato, ma senza gran danno. Ma procediamo.
Dopo una... certa età ecco comparire la voce “anziano” che nasce da “ante” (avverbio o preposizione antiquata) e altro non
significa che nato da tempo, che
è avanti negli anni e questo termine oggi è più diffuso che
l’omonimo “vecchio”. Sembra,
cioè, eufemisticamente, più rispettoso, anche se la sostanza
non cambia affatto.
Nuvèmbre
T’èi u mese di Morti e za pe-i Santi
i se cumensan a vestise i fanti
ma cumm’arriveremnu a san Martìn
se vestiran i grandi e i piccenìn
savendu ch’oramai, pe san Clemènte
l’invernu ogni giurnu u mette ün dènte
e che rivandu a santa Catarina
s’attruveremmu aigua, neve o brina…
E u nu bastasse, arrivai d’Avvèntu
gh’azzunzemmu mò grossu e forte vèntu,
cuscì che tütti insemme a sant’Andrìa
u frèidu faran sciurtì de sutta a prìa.
Però, ti nèi du tüttu in malandrìn
se u mustu ti l’hai faitu vegnì vìn!
NOVEMBRE
Sei il mese di Morti (2) e per i Santi (1) / già si cominciano a vestire i fanti / ma giunti poi che siamo a san Martino (11) / si vestirà il
grande ed il piccino / sapendo che ormai per san Clemente (23) /
l’inverno ogni giorno mette un dente /e che arrivati a santa
Caterina (25) / già troveremo acqua, neve o brina… / E non bastasse, poiché siamo d’Avvento / aggiungeremo mare grosso e
vento / che assieme a sant’Andrea (30) / e di buon passo il freddo
faranno uscir da sotto il sasso. / Però, non sei del tutto un malandrino / se il mosto ce l’hai fatto venir vino.
Saggio di Natale sui pattini
GIOVEDì 23 DICEMBRE P.V.
ALLE ORE 17,30 presso il “Palalassio Ravizza” ci sarà il saggio
di Natale della Società di Pattinaggio “OLIMPIA ROLLER
TEAM”.
I piccoli atleti vogliono fare gli
auguri a tutti, e dimostrare
quanto sono bravi.
Parteciperanno anche i ragazzi della “Sezione AGONISMO”
con dischi di gara e danze collettive. Sarà presente la Società
2SKETING FLY ANDORA”
Un particolare e sentito ringraziamento alle allenatrici
WANDA E LAURA.
Vi aspettimo numerosi.
La naturale bellezza dell’arte
Definisco “arte” l’espressione
creativa dell’infinito attraverso
l’individuo. Secondo me questo è
l’equivalente dell’idea che ho
dell’amore. Il rimando soggettivo
ai ricordi personali può suscitare
ed evocare sentimenti contrastanti riconoscibili nell’esperienza
passata di chiunque, tutti noi abbiamo amato, e tutti noi siamo artisti, consapevoli o meno. Ognuno
potrebbe dare una definizione diversa di che cosa sia l’amore secondo lui, e benché proviamo tutti gli stessi sentimenti questi si diversificano
nell’esperienza,
nell’interpretazione e nella forma
in cui l’esprimiamo. Potrebbe
sempre esserci una definizione in
più e mai, mai, una di troppo.
Potremmo anche non essere d’accordo sull’uso delle parole che
usiamo perché da sempre il linguaggio ci confonde più di quanto
ci aiuti. Il linguaggio è nato con la
società ma l’incubo della comunicazione intersoggettiva è sempre
presente, più fastidioso che mai.
Ineliminabile e alienante. Abbiamo
mezzi che non sappiamo usare, né
sfruttare, e meno che mai sublimare. Mi riferisco a tutto l’uso inutile
che facciamo della tecnologia moderna, il web, per esempio, che accorcia il tempo che la parola impiega per arrivare da una coscienza all’altra ma non ci aiuta a comprendere il giusto valore della comunicazione. Anzi, quest’apparente facilità, in realtà ci ostacola.
Potremmo sempre dare nuove interpretazioni all’uso di vocaboli inflazionati come “arte” e “amore”
senza però mai arrivare ad una
conclusione soddisfacente per tutti, né tanto meno esaurirne significato e potenzialità inespresse.
Ognuno ha il suo paio di occhia-
li con cui guarda il mondo dall’isola solitaria del suo Io, un personale punto di vista come i raggi di
una ruota che si trovano in un punto: l’arte. Quando l’artista si cala
nell’ignoto e torna con la sua opera innovatrice, da’ un nuovo inizio,
e stabilisce una diversa misura al
margine conoscitivo dell’orizzonte estetico. Questa ruota non gira
più per forza d’inerzia ma per la
prima volta comincia veramente a
girare grazie allo sforzo del singolo cercatore, e questa ruota, con
tutti i suoi raggi, comincia a girare
intorno al centro dando vita ad un
nuovo gesto: d’arte o d’amore.
Che differenza c’è tra una foglia
e un dipinto? C’è veramente bisogno di andare in un museo per ammirare un’opera d’arte? Forse basterebbe soltanto guardarsi un
po’ meglio intorno, far tacere i nostri dubbi e le paure che giornalmente ci attanagliano, e osservare. Fare attenzione, veramente, e
forse per alcuni, per la prima volta. Quanta bellezza c’è nelle nature
morte e nei particolari dei dettagli
infinitesimali delle opere dei grandi maestri che hanno dato la luce a
impareggiabili dipinti che non
stanno per nulla alla pari con quello che abbiamo anche soltanto nel
vaso, sul terrazzo di casa nostra.
Nell’orticello, nel giardino, o in alcune vie non ancora deturpate da
quell’abuso che socialmente viene
chiamato “buon senso”, che nella
realtà dei fatti distrugge il verde
nel nostro piccolo paese.
C’è più matematica, arte e delicatezza in quelle forme di geometria
frattale di cui si orna la corolla e gli
stami di un fiore, o nel miracolo di
qualsiasi forma di vita o manifestazione del Creato, che nella maggior
parte di tutta quella muffa e polvere
che si accumula nei musei.
C’è bisogno di significato o
d’emozione? Dal 26 novembre al
10 dicembre, al Caffè Barusso,
l’esposizione di Davide Cibrario ci
darà modo di vedere, osservare?
le risposte dell’artista verso un approccio non usuale del senso che
egli da’ alla pittura.
D. C.
Barbara- Giulia- Chiara- Klizia – Arianna –Ilaria – Bianca – Elisa – Elena –
Martina – Alice – Silvia – Valeria –Edoardo – Valentina – Martina – ValentinaAsya – Valentina –Angelica – Soraya- Michela – Angelica
ASSENTI Simona –Giulia – Guendalina –Samuel.
La confraternita di S. Caterina
e la Collegiata di S. Ambrogio
nel 503° anniversario
Domenica 17 ottobre, alle ore
16.30, si formava sul sagrato di S.
Ambrogio una processione singolare per la partecipazione delle confraternite del ponente ligure che
hanno come protettrice Santa
Caterina. I giganteschi crocifissi ornati di foglie d’oro e d’argento catturavano l’attenzione dei fedeli lungo le strade cittadine e invitavano
alla riflessione e alla preghiera. La
banda musicale “Città di Alassio”,
con l’esecuzione di inni religiosi, richiamava la gente alla solennità del
rito e suscitava la gioia di una partecipazione attiva.
Caterina, la santa della Confraternita, ma anche il ricordo del cinquecentotreesimo anniversario di
consacrazione della chiesa e la cerimonia di chiusura dei restauri
completi dell’oratorio. I tre avvenimenti sono stati ricordati con particolare impegno e precedono il ciclo
di iniziative culturali, musicali e spirituali che concorrono a dare un
senso speciale alla festa del prossimo 25 novembre.
Lodevole è stata l’organizzazione
affidata alla Confraternita, grazie alle direttive del suo priore,
Domenico Martino, in accordo con
(FOTO ALDO - ALASSIO)
Nella parrocchiale di S. Ambrogio si svolgeva, quindi, una imponente celebrazione eucaristica, guidata dal vicario vescovile, mons.
Giorgio Brancaleoni, animata dalla
Cappella Musicale e alla presenza
delle massime autorità civili e di un
numeroso gruppo di fedeli.
Era l’apertura religiosa dei festeggiamenti in onore di Santa
mons. Angelo De Canis, prevosto
della Collegiata di S. Ambrogio.
Evidente è apparsa la collaborazione attiva ed efficace tra le due istituzioni, che vantano una storia plurisecolare, al fine di dare lustro alla
casa del Signore e alle celebrazioni
ed eventi che la riguardano.
Giovanni Puerari
8
«L'ALASSINO»
Il professor Pier Franco Quaglieni, direttore del Centro Pannunzio,
nominato accademico onorario dell’Accademia Italiana di Cucina
Il prof. Pier Franco Quaglieni,
docente e saggista di storia risorgimentale e contemporanea,
pubblicista dal 1968, nonché
fondatore insieme a Mario Soldati del Centro Pannunzio, è stato insignito del titolo di Accademico onorario della Accademia italiana di Cucina per iniziativa della delegazione di Albenga e del Ponente Ligure guidata
da Silvio Torre e Roberto Pirino.
L’Accademia, fondata a Milano
nel 1953 dal giornalista Orio
Vergani conta fra i suoi fondatori Agnelli, Arnoldo Mondadori,
Dino Buzzati, Ugo Tognazzi,
Ranieri di Monaco.
«È per me un grande onore –
ha detto il prof. Quaglieni, apprendendo della prestigiosa nomina – entrare a far parte a titolo onorario della prestigiosa
Accademia. È un riconoscimento che apprezzo più di un premio culturale sia perché
l’Accademia svolge un ruolo di
fondamentale importanza e di
grandissima attualità, sia perché i nomi di Buzzati e di
Soldati, anche lui accademico
onorario, mi evocano il ricordo
di grandi amici. È di vitale importanza l’Accademia perché,
da quando Vergani nei primi anni 50 scrisse un famoso articolo
dal titolo “La cucina italiana
muore” la civiltà della tavola che è fatta di storia, cultura, galateo, buon gusto - purtroppo si
è giunti oggi in questa era di globalizzazione ad un pasticcio fatto di pizze e kebab, di panini imbottiti come quelli in vendita
nelle stazioni degli anni 50 destinati a sostituire un pasto.
Certo la crisi economica non
aiuta, ma il ritorno alla civiltà
della tavola (in Liguria c’è una
cucina povera totalmente da far
conoscere, come sta facendo
con coerenza e costanza l’Accademia nel Ponente) che è la risposta migliore all’imbastardimento consumistico indotto da
una televisione che distorce la
realtà, vedendo nel telespettatore solo un potenziale acquirente di cibi precotti che spesso
fanno un tutt’uno con la plastica
che li ricopre...
Come appartenente all’Accademia mi impegnerò a fondo in
una battaglia che peraltro conduco da molti anni proprio anche in Liguria: da una rubrica
sui ristoranti, ad alcuni articoli
sul giornali on line del Ponente,
ad alcune prese di posizione su
“La stampa”. È di questi giorni
una fermissima battaglia a tutela dello storico ristorante del
Cambio di Torino su cui interessi dominanti vorrebbero mette-
re le mani con il rischio di snaturarlo e di distruggere un locale storico di immenso valore.
È una battaglia di civiltà toutcourt perché la cultura del cibo
è cultura, come diceva Soldati. E
ciò dimostra come anche persone intelligenti come il ministro
Tremonti possano dire sciocchezze e cioè che la cultura non
si mangia...»
SOCIETÀ OPERAIA DI MUTUO SOCCORSO – ALASSIO
Incontro con gli autori: Mario Genari – Maria Pia Viale
«LE RADICI DI UN PERCORSO “l’associazionismo
agricolo nel ponente ligure”»
Nelle Sede della S.O.M.S.Alassio il 14 ottobre scorso è stato
presentato questo libro di notevole valore storico per il nostro territorio. Ha introdotto la serata la
prof. Marina Balduzzi, poi condotta dal sig. Franco Schivo (che poi
ha fatto le domande agli autori) e
ha iniziato: «Mario Genari praticamente non si vede ma c’è; Maria
Pia Viale ha redatto il libro, nel
quale ci sono cenni anche sulle Società Operaie di Mutuo Soccorso».
Maria Pia Viale: «Ci fu grande
collaborazione fra le province di
Imperia e di Savona. Le donne
hanno sempre lavorato tanto in
agricoltura, in provincia di
Imperia specialmente nella floricoltura».
Mario Genari: «Prima della seconda guerra mondiale la vita
agricola era molto dura, non
c’erano macchine. Gli alberi di olivo venivano concimati a mano; si
falciava il fieno e veniva trasportato, col fieno si dormiva; l’acqua
veniva portata con i muli come
tutto il resto, attrezzi e prodotti.
Lo scopo del libro è quello di tracciare una storia dell’agricoltura
nel nostro territorio, che può servire anche oggi. Ho la licenza elementare, ma fondai il giornale “Il
contadino”. Nel nostro territorio
il Fascismo non fece molto all’inizio, si rese più attivo dopo il 1939.
Durante la guerra sentivamo
Radio Londra, dopo il ’42 la dittatura non riusciva più ad esercitare un controllo efficace. Negli anni ’60 i partiti esercitavano la loro
influenza sulle associazioni agricole, però rappresentava un ostacolo. Nei primi anni ’50 il prezzo
dell’olio crollò, gli olivicoltori cercarono altre occupazioni, ma sorsero delle associazioni per la difesa e promozione dell’olio d’oliva.
Era sempre presente il problema
dell’acqua, si pensò di sfruttare il
Tanaro, con degli invasi anche
per regolare il corso del fiume, ma
il progetto si arenò per il gran nu-
mero di province interessate, si ripiegò sul Roia. Ai primi del ’900
non c’erano né assistenza sanitaria né pensione, poi si ottennero,
ma in misura inferiore alle altre
categorie. Dal ’46 al ’60 la richiesta
di fiori era superiore all’offerta,
nacquero gli ibridatori, i nostri
fiori venivano protetti, ma i risultati furono contraddittori».
Viale: «Vennero istituiti i Consorzi agrari, per diminuire i costi e
razionalizzare le vendite, si interessavano anche del credito. Nel
periodo più recente l’immigrazio-
ne dal Sud: all’inizio fu osteggiata,
poi si rivelò utile; si fecero contratti di mezzadria, ma non durarono molto. La lotta biologica ai
parassiti venne attuata, ma non
fece progressi; ora ci siamo attivati per diffonderla e regolamentarla. Questo libro è stato scritto
per ottenere la forza delle idee:
qualche tempo fa esisteva la cooperazione, ora queste associazioni si è costretti a farle diventare
delle aziende commerciali».
C B. per A.V.A.
AL DON BOSCO DI ALASSIO
scuola media - liceo linguistico-classicoscientifico-economico sociale
PATTO EDUCATIVO - QUALITÀ RISPETTO DELLE REGOLE
NOVITÀ 2011
Fedeli, nel 140° di fondazione
della casa, al progetto di Don
Bosco che vuole il servizio educativo aperto a tutti, per venire incontro alle difficoltà economiche
di molti, l’Istituto Salesiano di
Alassio offre ai nuovi alunni di
prima (è allo studio per le altre
classi e per gli anni successivi),
grazie all’intervento della “Provvidenza” in memoria di un exallievo, Angelo Alfeo:
• costi più che dimezzati per la
mensa (al trimestre per 5 giorni
€ 150, in proporzione se per meno) e per l’autobus riservato
A-R (per l’intero anno da € 150 a
€ 190)
• rimborso della quota di iscrizione per chi ha riportato l’8 nella licenza media e la media del
9 nella pagella di quinta elemen-
tare
Per tutti
• rette contenute con riduzioni
concordate e personalizzate
per l’intero corso di studi
• gratis il doposcuola e i corsi di
sostegno e recupero, la consulenza dello psicologo, la preparazione nel liceo all’ECDL e alle
certificazioni linguistiche (con
madre-lingua) e d’impresa.
Con reddito ISEE sotto € 40.000
• rimborso regionale sulla retta di
€ 1.200 nel liceo e € 900 nella
media per i libri di testo di oltre
1/3 e prestito d’uso,
per tutti mercatino dei libri usati il
15 giugno 2011
Con ISEE sotto 50.000,
• contributo per merito nel liceo
di € 600, 800, o 1.000 per chi riporta l’8,1.
Martedì 16 Novembre 2010
INCONTRI CON L’AUTORE
Gianni Croce (A cura di): “Gocce di saggezza popolare (e non solo...)”
Associazione Vecchia Alassio – Editore
Questa volta giochiamo in casa,
come ha detto il professor Franco
Gallea presentatore ufficiale di questi incontri, però il libro va oltre l’iniziativa di un’associazione sia pur
prestigiosa ma di una cittadina di
11.000 abitanti. Il suo autore (curatore) non ha bisogno di presentazioni: alassino doc, poeta e prolifico
autore teatrale dialettale è conosciuto non solo in Liguria, ma anche
in altre regioni.
“Gocce di saggezza popolare...” è
stato presentato nell’Auditorium R.
Baldassarre della Biblioteca civica
R. Deaglio il 6 novembre scorso,
inaugurando l’annata di Incontri
con l’autore 2010-2011.
Ha iniziato il Presidente della
Vecchia Alassio geom. Gianni
Giardini, che ha porto il benvenuto
e ha affermato che questo libro rappresenta un arricchimento culturale per l’Associazione, è già stato giudicato da alcuni prestigiosi lettori di
notevole importanza; ha poi passato la parola al sig. Carlo Cavedini
suo predecessore: durante la sua
presidenza se ne era decisa la pubblicazione: «È una ricerca eccezionale».
Quindi la relazione di Franco
Gallea: «È una serata “nostra”, fra
amici. Il mio compito consiste
nell’inquadrare il libro in un contesto più ampio. Croce è un poeta ironico, ha lavorato molto per il teatro,
molto apprezzato anche dai non liguri. Il dialetto è uno strumento di
identità (le identità sono molteplici
negli uomini di cultura), è una vera
lingua, un serbatoio per la Lingua
italiana. In un periodo di regresso
nell’insegnamento della lingua, il
dialetto può assumere un ruolo di
stimolo. Il merito di Croce e degli altri autori teatrali in Liguria, è di aver
superato il “Govismo” (Govi e il suo
teatro hanno dominato per anni). È
in progresso anche l’editoria. Questo libro rappresenta una novità:
non è un vocabolario, ma un lavoro
divulgativo; ha un valore storico ed
etnologico: una visione dell’esistenza legata alla natura, alle abitudini
del tempo passato, a loro volta lega-
Andrea Gallea (fratello di Franco), si
divide in varie parti: Proverbi,
Massime, Mesi-Festività-Ricorrenze, Tempo e Stagioni, Espressioni e
Detti popolari, Filastrocche-Indovinelli-Scioglilingua; il testo è su tre
colonne: il detto in dialetto, la traduzione letterale e il commento-spiegazione. Le spiegazioni le ho fatte
Da sinistra: Carlo Cavedini, Gianni Giardini, Gianni Croce, Franco Gallea,
Andrea Gallea, Giuseppe Croce (tecnico).
te anche al calendario liturgico. È un
modello , dovrebbe essere divulgato in tutte le associazioni della
Consulta Ligure».
Seguono le risposte di Croce a
Gallea. «Il libro è venuto col tempo,
ricordando i discorsi di mia nonna e
di mia madre, nel corso di oltre
vent’anni. Molti detti che compaiono nel libro li ho citati nelle mie commedie e sono stati pubblicati su
“L’Alassino”, accompagnati dalle vignette del nostro attuale Presidente
Gianni Giardini (corredano anche il
libro e vengono proiettate a cura dei
fratelli Croce, figli di Gianni). Il libro,
con una prefazione del professor
revisionare dal prof. Andrea Gallea,
che ringrazio. Ringrazio pure l’amico Luciano Falcone che ha “caricato” tutto il libro sul computer per
agevolarne la stampa».
Conclude Andrea Gallea con alcune battute e un consiglio: «È un libro
da tenere sul comodino per leggerlo
poco alla volta».
Carlo Bertolino
Che bel pomeriggio sabato 6 novembre 2010 alla Deaglio.
Grazie a tutti!
Giuliana e Angelo Patti
21 Novembre! Pianta un albero!
Il Ministero dell’Ambiente per la Giornata Nazionale dell’Albero
La Giornata dell’Albero è una occasione
per richiamare l’attenzione di tutti, ma soprattutto dei più giovani, sull’importanza
dei boschi e delle foreste, sul loro fondamentale ruolo di polmone verde per la
Terra.
Il Ministero dell’Ambiente per la
Giornata Nazionale dell’Albero 2010, in
collaborazione con le Regioni, l’ANCI,
l’UNCEM e il Corpo Forestale dello Stato,
e d’intesa con il Ministero dell’Istruzione
e il Ministero delle Politiche Agricole, propone la piantumazione in contemporanea, per il 21 novembre alle ore 12.00, in
ogni Comune che aderisca all’iniziativa,
di un numero di alberi proporzionale ai
nati nella fascia di appartenenza del singolo Comune sulla base della popolazione residente.
La piantumazione dovrà essere effettuata in terreni che abbiano un particolare valore sotto il profilo dei temi cardine
prescelti: la lotta all’illegalità e la piantumazione come cura del territorio per contrastare il dissesto idrogeologico.
Gli alberi, comparsi sulla Terra circa
300 milioni di anni fa, costituiscono un elemento indispensabile dell’ecosistema,
per combattere i cambiamenti climatici,
per ridurre il gas serra per il ciclo della vita e per garantire la sopravvivenza delle
specie.
La distruzione degli alberi e delle foreste del pianeta non comporta soltanto
gravi danni ecologici, ma fa scomparire
anche un prezioso patrimonio culturale
dell’umanità ricco di storia. Per i molti
motivi che rendono l’albero fondamenta- Tutti i dettagli sul sito: http://giornatadellalbero.minamle per la vita sulla Terra, su proposta del biente.it/
Ministero dell’Ambiente, è stato approvato dal Consiglio dei Ministri, il disegno di
legge "Norme per lo sviluppo degli spazi verdi ur- litiche di riduzione delle emissioni di CO2, la prevenbani" con l’obiettivo, fra l’altro, di dare nuovo impul- zione del dissesto idrogeologico e il miglioramento
so alla Festa dell’Albero, festa di antiche tradizioni della qualità dell’aria.
presente fin dal 1898 nel nostro Paese e nei ricordi di
Gli alberi, forniti dal Ministero dell’Ambiente,
molti.
dal Corpo Forestale dello Stato e dai vivai regionaGrazie a questo disegno di legge, il 21 novembre li, saranno messi a disposizione dei Comuni alcuni
di ogni anno si celebrerà la «Giornata nazionale giorni prima del 21 novembre.
dell’albero» al fine di perseguire, attraverso la valoCosì riprendiamo ad andare nella direzione giurizzazione dell’ambiente e del patrimonio arboreo e sta per lasciare un Mondo MIGLIORE di come lo abboschivo, l’attuazione del protocollo di Kyoto e le po- biamo ereditato dalle Generazioni precedenti!
Martedì 16 Novembre 2010
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«L'ALASSINO»
ALASSIO PARTECIPA AL MASTER Una piazza in Umbria intitolata a Don Giovanni Dani
SU “CANZONE E POPULAR MUSIC” Grande affetto, a Gubbio, per il sacerdote
originario di Alassio
Lunedì 18 ottobre, in concomitanza all’inizio del Corso postuniversitario di Formazione
Professionale in “Canzone e
Popular Music: produzione, gestione, comunicazione” (che si
svolgerà a Imperia presso l’Ente
di Formazione Circolo Parasio),
si è tenuta a Genova nell’Aula
Magna della Facoltà di Lettere la
Conferenza Stampa che ne dava
annuncio. Erano presenti, oltre
agli organizzatori, il Magnifico
Rettore Giacomo Deferrari, il
Preside della Facoltà di Lettere
Francesco Surdich e, in veste di
esponente del mondo della canzone, Gino Paoli, il quale ne ha illustrato i molti aspetti e risvolti in
una articolata esposizione.
Dopo il saluto della autorità
(fra cui, per mio tramite, quello
dell’Assessore Monica Zioni) e la
prolusione del Direttore del Corso prof. Eugenio Buonaccorsi, la
sottoscritta, in qualità di Responsabile didattico del Corso e sua
prima ideatrice, ha fornito notizie
sui vari aspetti del suo iter, consistente in un iniziale ciclo di lezioni e laboratori (della durata di circa 4 mesi, dei 7 o 8 complessivi)
tenute da docenti e esperti del
settore provenienti, oltre che dal
DAMS imperiese, da varie sedi
universitarie di Roma, Bologna,
Milano, Siena, ecc. Molti di essi
sono musicologi, uno è titolare di
cattedra al Conservatorio di Torino (Luigi Giachino); ma vi sono
anche noti deejay come Roberto
Vallicelli e Maurizio Di Maggio di
Radiomontecarlo, promoter musicali come Vincenzo Spera, manager e agenti discografici. Nei
mesi successivi, e dopo il Festival
di Sanremo, sono previsti e già
concordati periodi di tirocinio
degli studenti presso Enti vari
connessi al mondo musicale, nei
quali essi effettueranno esperienze lavorative direttamente “sul
campo”, attraverso le quali favorire sbocchi professionali.
I 15 iscritti del numero chiuso,
selezionati fra i 53 che hanno risposto al Bando di ammissione
(non pochi provenienti, oltre che
dalla Liguria, anche dal Sud
Italia), apprenderanno nozioni
inerenti la gestione organizzativa-manageriale di spettacoli, concerti e quant’altro attiene al mondo della cosiddetta “Popular
Music”; ma anche i rudimenti della composizione e arrangiamento
che consentiranno loro di produrre musica “applicata” ai vari
settori del mediatico, quali spot
pubblicitari, jingles, sigle, e via dicendo. La figura professionale
che avrà conseguito il diploma finale è denominata come “Produttore musicale per lo spettacolo e
per la multimedialità”. Il Corso è
interamente gratuito, avendo ottenuto tramite la Provincia imperiese un finanziamento del Fondo
Sociale Europeo di oltre 100 mila
euro.
Ma anche Alassio è in qualche
misura coinvolta in questa avventura appena iniziata. Una sezione particolare del Corso sarà
infatti quella dei Seminari, gestiti
da cantanti e protagonisti vari del
mondo della musica, in incontri
diretti nei quali essi illustreranno
agli studenti le loro esperienze lavorative e l’iter che li ha portati al
successo. E una cospicua parte di
tali Seminari si svolgeranno nel
Comune di Alassio, il cui Assessore alla Cultura e Turismo
dott.ssa Monica Zioni ha offerto e
predisposto ospitalità e adeguata
accoglienza tecnica per ciascuna
manifestazione. I nomi con cui sono stati già presi primi contatti, e
fissate date, sono per ora quelli di
Gino Paoli, Anna Oxa, Roberto
Vecchioni, Francesco Guccini,
Ivano Fossati, Dori Ghezzi ed altri
ancora. Tra questi ha garantito la
propria presenza per il prossimo
novembre anche Pepi Morgia, noto esponente dell’ambiente musicale sanremese e del Club Luigi
Tenco. Tali incontri, introdotti da
un docente che presenterà il
Personaggio di turno anche con
l’ausilio di proiezioni e registrazioni, non si limiteranno alla presenza degli studenti, ma saranno
ovviamente aperti al pubblico, e
si svolgeranno presumibilmente
alla Biblioteca sul Mare e alla ex
Chiesa Anglicana. Di ciascuno
sarà data ampia notizia preventivamente.
La Conferenza Stampa, di cui
molti momenti sono stati trasmessi da TV nazionali e locali, si
è conclusa con un aperitivo e rinfresco offerti da Enti promotori
collaterali, quali il Centro parauniversitario PerForm di Genova,
l’Ente imperiese Pastore, l’Ente di
Formazione Circolo Culturale
Parasio di Imperia, sede stessa
delle lezioni.
“Un corso davvero innovativo”, lo ha definito il Rettore Deferrari, mentre molte domande
venivano rivolte ai suoi organizzatori dai giornalisti. Particolarmente articolato è stato il discorso tenuto da Gino Paoli, il
quale si è soffermato in particolare sui profondi, e non sempre positivi, cambiamenti del mondo
musicale che ha considerato con
toni severi. “Il settore è in crisi”,
egli ha detto, “I dischi non si vendono più perché si scaricano da
Internet, e la TV ha una funzione
preponderante, con programmi
che costano poco e rendono molto, considerando le giovani promesse carne da macello (ne lanciano una e ne rovinano cento); e
nell’imporre un artista, di cui conta soprattutto l’immagine, trattano le canzoni come saponette o
mutande”.
È possibile – e ce lo auguriamo,
a dispetto delle nere previsioni di
Paoli – che i destini degli anni futuri del Corso lo vedano spostato
a Sanremo, sede ideale della canzone.
Romana Rutelli
ASSOCIAZIONE NAZIONALE
MARINAI D’ITALIA
Gruppo di Alassio
Per la ricostituzione del Gruppo di Alassio dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia, il Comitato
Fondatore invita tutti coloro che hanno prestato o prestano attualmente servizio nei ranghi della Marina
Militare, con qualsiasi grado, ad aderire al Gruppo di
almeno 30 soci effettivi fondatori.
Per la fondazione del Gruppo saranno ammessi solamente i residenti nel Comune di Alassio e nei Comuni limitrofi.
Tutti coloro che sono o sono stati dipendenti civili
dell’Amministrazione Militare Marittima, che appartengono od hanno prestato servizio nella Marina Mercantile, i militari delle altre Forze o Corpi armati che
prestano od abbiano prestato servizio alle dipendenze
della Marina Militare, nonchè coloro che, dopo aver
prestato servizio in Marine Militari estere, abbiano acquisito la cittadinanza italiana, potranno essere accolti come soci aggregati.
Tutti coloro che, senza distinzione di sesso, non
avendo titoli per l’inclusione nelle categorie precedenti,
dimostrino attaccamento alla Marina e propensione per
le attività marinaresche, potranno essere accolti come
soci aderenti.
Per informazioni ed adesioni gli interessati possono chiamare il 333 2789304.
Il Comitato Fondatore
BENVENUTO BAR H
Finalmente abbiamo di nuovo un bar a Solva!
Da quando ha aperto, ad agosto, è diventato un po’ il punto d’incontro per la maggior parte di noi. Vito, Donatella, Sara e Federica
– con la loro gentilezza e simpatia – hanno saputo conquistare tutti. Siamo sicuri di esprimere il parere di tutti noi “della Solva” quando diciamo: “Benvenuti ragazzi. Grazie… continuate così!”
Marisa e Ray
Alassio-Lugano
Con la Pro Loco MagicAlassio
abbiamo presenziato con uno
stand al Salone Internazionale
Svizzero delle Vacanze a
Lugano, dove abbiamo continuato insieme al Casinò della
città ticinese la distribuzione
delle schede di partecipazione
al concorso “Il Casinò di Lugano
vi porta ad Alassio” e abbiamo
promosso la nostra città non solo per la sua spiaggia dorata ma
che per lo shopping e la movida,
che rappresentano un’altra delle nostre riconosciute ed apprezzate peculiarità.
Continua così la promozione
per abbinare l’immagine di
Alassio a quella di Lugano, eccellenza del turismo svizzero.
Il 23 dicembre torneremo in
Ticino per l’estrazione dei vincitori del concorso, sorteggiati
tra più di 100.000 schede. Stiamo mettendo a punto il programma, che comunicheremo
al più presto agli alassini.
Il Presidente
(Gian Paolo Fracchia)
di Claudia Dani
Don Giovanni Dani, quarto da sinistra in alto.
Partenza all’alba, per famigliari e amici e tutti quelli che erano
legati a Don Giovanni Dani, sacerdote di origini alassine. Un
lungo viaggio fino a Gubbio, in
Umbria, intrapreso per partecipare alla cerimonia di intitolazione della piazza al religioso ligure.
L’intitolazione è stata commemorata lo scorso ottobre alla
presenza, oltre ai numerosi amici e parenti dalla Liguria, delle
Autorità locali e religiose e di
molti cittadini. Ora c’è un pezzo
di Liguria in Umbria: piazza Don
Giovanni Dani, canonico regolare lateranense.
Le prime notizie relative alla
famiglia Dani risalgono agli inizi
del ’900. La prima dimora del nucleo familiare è Montegrosso
Pianlatte, in provincia di
Imperia. Col passare del tempo
la famiglia si ingrandisce e si stabilisce ad Alassio. Qui, grazie ai
sacrifici fatti fino a quel momento, riesce ad acquistare un podere sulle colline. È sulla collina di
San Bernardo, che sorge la nuova casa della famiglia Dani. Qui si
poseranno le basi per la crescita
del nucleo familiare. Ancora oggi, alcuni parenti del religioso, risiedono in quel luogo e partecipano attivamente alla Festa, che
ogni anno, si celebra presso i resti della Chiesa di San Bernardo.
Don Giovanni Dani, trascorrerà
parte della sua vita sulle colline
alassine, per essere poi, avviato
al seminario S. Matilde di Andora
e giungere come novizio, a
Gubbio.
Nella città umbra il sacerdote
sarà molto amato per le numerose attività socio assistenziali dedicate ai giovani e costituirà un
asilo e il gruppo Scout. Diventerà, poi, maestro dei novizi.
È stata proprio la volontà della popolazione eugubina, di coloro che l’hanno conosciuto a
decidere di intitolargli una piazza. All’origine un’indagine popolare, su richiesta degli assessori
eugubini, che potesse individuare una persona a cui dedicare la
piazza. Il coro è stato unanime:
“Don Giovanni Dani”.
Durante la cerimonia, che si è
svolta il 2 ottobre scorso, è stato
distribuito un opuscolo sul religioso, contenente i ricordi dei famigliari, di chi lo ha conosciuto,
di chi è stato allievo, amico e delle istituzioni religiose e locali.
Alla cerimonia è seguita una festa con un rinfresco organizzato
dal Circolo parrocchiale Anspi e
grazie ai molti volontari una gustosa e ricca merenda ha per-
dente del Circolo Anspi Madonna del Ponte afferma che “mai come in questo caso la rappresentatività di questo luogo esprime e testimonia quello che il sacerdote
fu. Il ricordo di Don Giovanni è testimoniato qui da questa intitolazione. Qui ad esprimere un’immensa gratitudine a chi ci ha lasciato il messaggio esemplare
dell’aiuto costante a chi ha bisogno – continua – Don Giovanni
era un sacerdote e uomo con la
Fede vera e sincera che ha dimostrato nella vita terrena. La piazza testimonia il merito per l’opera
svolta qui e apprezzata dagli
Eugubini”. Il Sindaco di Gubbio,
dopo i consueti convenevoli e
saluti al Sindaco di Montegrosso
Giuliano Maglio e all’Assessore
Bruno Gloria, ricorda quello
stesso spazio all’inizio dei lavori
quando si è deciso di riqualificarlo. “Quando ho fatto la proposta, non c’è stato uno che non abbia apprezzato l’indicazione del
sacerdote. Il ricordo, qui, di Don
Giovanni è un segno che più passa il tempo più si rafforza”. Il Primo novizio Don Pietro Benozzi,
ricorda “eravamo in cinque e siamo diventati tutti sacerdoti, tutti
abbiamo celebrato i 50 anni di
Parenti ed amici nella via a lui intitolata.
messo di ritrovarsi e conoscersi
ricordando il sacerdote. C’è stato chi si è preoccupato di fare
torte, chi ha preparato la crescia, cibo tipico di Gubbio. Una
bella festa in cui, i racconti degli
ex allievi del sacerdote, che lontani dal microfono e dall’ufficialità della cerimonia, si sono lasciati andare a ricordi più personali che dimostrano ancor di più
che cosa rappresentò per la comunità eugubina il nostro concittadino.
La piazza oggetto dell’intitolazione, è quella dove, attualmente, si affacciano gli impianti sportivi della Parrocchia Madonna
del Monte, quella che fu di Don
Giovanni. E come ricorda Don
Pietro Benozzi, l’attuale parroco
e novizio del sacerdote ligure
“Una piazza che di nome e di fatto parla di dedizione, laboriosità,
abnegazione, gratuità, partecipazione e volontariato”.
Tante le parole affettuose delle persone presenti. Nei ricordi
dei presenti Don Giovanni Dani è
persona straordinaria. Il presi-
messa – aggiunge – prima di essere un maestro era un modello di
religioso e sacerdote”. Chi ha avuto l’occasione di passare alcuni
giorni con lui ricorda “la gioia
delle persone che si recavano
presso di lui, perché sapeva dare
consigli e attenzione”.
È stato lasciato spazio per un
intervento della nipote del sacerdote Maria, che ha parlato, a
nome dell’intera famiglia. Lo ha
ricordato nella sua casa di
Alassio, la sera mentre, passeggiando per la campagna, pregava, seguito dai nipoti. Toccante
l’intervento dei “giovani di allora” (i ragazzi che frequentavano
il cortile) di Don Giovanni “quando lo vedevamo ci calmavamo,
eravamo lì, nel cortile a giocare –
racconta uno di loro – e lui intorno al campo col suo breviario ci
osservava”. “Quando sentiva una
bestemmia, si fermava, voltava lo
sguardo verso chi aveva imprecato e pronunciava un dolce ‘hei
hei’, diventavamo paonazzi e ci
scusavano. Così ci fece passare
quella brutta abitudine”.
LA DIFFUSIONE DEL LIBRO LIGURE
Nella splendida cornice di
Villa Cambiaso a Genova Albaro,
si è svolto, sabato 23 ottobre
u.s., il 1° Convegno su “Problemi sulla diffusione del libro ligure sul territorio”. Numerosi i
relatori, circa una dozzina, che
si sono succeduti durante l’intera giornata, tra cui l’Assessore
regionale alla Cultura Angelo
Berlangieri, l’Assessore alla Cultura di Savona Ferdinando Molteni, Elmo Bazzano presidente
della Consulta Ligure, Franco
Gallea Soprintendente della
Consulta, e molti altri.
Il pomeriggio è stato caratterizzato dall’incontro con i responsabili della stampa e delle
televisioni regionali, tra cui il
giornalista Paolo Lingua. Le riprese televisive sono state effettuate da RAI 3, il cui servizio è andato in onda la stessa sera del 23.
Una giornata piena che ha im-
pegnato i relatori in argomenti
molto interessanti. Nell’aria si
respirava Cultura e il pubblico
presente ha avuto modo di seguire i vari interventi con interesse ed attenzione particolare.
Dal pieghevole distribuito ai
convenuti possiamo leggere:
“Il Convegno è stato organizzato dalla Consulta Ligure per promuovere la diffusione dei libri liguri a livello di storia, cultura e
arte regionale. Attraverso la lettura si cerca di creare uno stimolo ulteriore per una maggiore conoscenza delle nostre radici. Le
librerie si configurano come elementi catalizzatori per la diffusione del libro sulla cultura locale. Delle 75 esistenti in Liguria
(pari al 9 per cento sul nazionale)
solo una trentina dispongono di
un reparto “Libri di Liguria”, prevalentemente di testi editi da edizioni legate ad una rete distribu-
tiva o consegnati ai lettori direttamente da privati. Conseguentemente libri importanti di carattere locale o regionale nascono,
vivono e muoiono dove sono editi, la cultura e le idee non circolano e non si diffondono, la conoscenza reciproca in una regione
lunga oltre 300 chilometri come
la nostra è penalizzata”.
Un Convegno, quindi, che ha
voluto mettere a fuoco il disagio
nel campo della distribuzione
dei libri e ha inteso sollecitare
coloro che hanno responsabilità nei diversi Enti a prendere
quelle iniziative atte a dare un
contributo al miglioramento nella diffusione della Cultura a beneficio di tutti, ma specialmente
di coloro che nella lettura trovano il mezzo per ampliare gli orizzonti dello scibile umano.
Beppe Rizzo (per l’AVA)
10
«L'ALASSINO»
Martedì 16 Novembre 2010
VOLLEY
LE AZZURRE DEL VOLLEY SEMPRE PIÙ DI CASA AD ALASSIO
GRANDE SUCCESSO A METÀ OTTOBRE PER L’EDISON CHALLENGE CUP
Tre giorni di grande sport, con
un eccezionale spettacolo in campo ed un clima di festa sulle tribune. Questa, in estrema sintesi, è
stata l’Edison Challenge Cup di
Alassio, torneo premondiale di
pallavolo femminile, ospitato da
venerdì 15 a domenica 17 ottobre
al Palaravizza con il successo della Russia davanti alla Serbia,
all’Italia ed alla Croazia.
Le ragazze dell’ltalvolley che,
come in altre importanti vigilie,
erano in ritiro premondiale ad
Alassio già dal 27 settembre, ci
hanno regalato grandi emozioni
soprattutto nell’incontro che le
metteva di fronte alla Russia detentrice del titolo mondiale. Al
momento in cui il giornale va in
macchina non sappiamo ancora
se questa partita possa essere stata un’anteprima della finale mondiale (che si tiene in Giappone dal
29 ottobre al14 novembre) come
molti hanno previsto. Le azzurre,
sono rimaste in campo per la gioia
del pubblico, per cinque set, come poi è accaduto anche contro la
Serbia. Entrambi gli incontri, conclusisi allo sprint , hanno visto
prevalere le nostre avversarie.
Si è trattato comunque di un te-
st importante durante il quale il
tecnico
azzurro
Massimo
Barbolini ha potuto effettuare
esperimenti utili in vista della rassegna iridata che si conclude proprio in concomitanza con l’uscita
de ‘‘l’Alassino’’ di novembre.
I tre team di Russia, Serbia e
Croazia si sono dichiarati entusiasti per l’accoglienza ricevuta nella
Città del Muretto. Decisamente
soddisfatto il responsabile del comitato organizzatore, Danio
Maghella: "Meglio di così non poteva andare. Abbiamo ricevuto i
complimenti di tutte le delegazioni e questo per noi è molto gratificante. Sono cinque anni che ospitiamo la nazionale femminile di
volley, da noi ormai è di casa. Per
seguirla sono arrivati in riviera anche tantissimi appassionati da
fuori regioni. Qualcuno è rimasto
senza biglietto e questo ci dispiace, ma non potevamo fare altrimenti. Per Alassio e per la Liguria
è stata anche un’ottima occasione
per farsi promozione in Italia ed
all’estero, grazie alle numerose tv
presenti ed ai tantissimi servizi
pubblicati dalle testate nazionali
e straniere. Abbiamo avuto la diretta di La7d, cui vanno le nostre
congratulazioni per l’ottimo lavo-
ro svolto. Le immagini sono andate in onda anche in altri Paesi europei. Inoltre a bordo campo erano presenti le telecamere della
Rai e quelle di Sky. E servizi sono
stati trasmessi anche da
Mediaset".
INCURABILE BUROCRAZIA
La mia non vuole essere una critica ma unicamente una proposta di
miglioramento.
Dopo aver vissuto per tanti anni in
Italia ho voluto riprovare a vivere nel
paese dove sono nata, l’Austria. Ci
ho provato per otto anni ma poi sono tornata nella vostra meravigliosa
Italia dove ora vivo ad Alassio.
Ora ho avuto però bisogno della vostra assistenza medica e in parte di
esami e visite di controllo.
In Austria gli appuntamenti per
qualsiasi controllo, tipo radiografie, mammografie ecc. sono velocissimi. Mi rendo conto che l’Italia è
molto più grande e quindi meno facilmente gestibile.
Ora non riesco a capire perché
per esami effettuati ad Alassio
(ospedale) gli esiti sono da ritirare
all’ospedale di Albenga.
La cosa potrebbe essere migliorata
di molto, tenendo conto che per tante
persone anziane Albenga è difficilmente raggiungibile ed i mezzi che collegano Alassio con Albenga sono gestiti
non solo malissimo ma anche in orari
non corrispondenti alle diverse visite.
In Austria p.es. esiti di esami,
analisi ecc. su richiesta, e questa
viene fatta subito da chi gli effettua,
per un contributo di 1,00 € vengono
spediti direttamente a casa.
Se tale somma per Voi dovesse essere troppo bassa per poter offrire un
simile servizio, mi risulta che esiste
una cosa del genere ma scomodissima
(modulo da compilare ogni volta e consegna tramite posta contrassegno che
significa dover essere a casa oppure
dover andare in posta). Se questo servizio dovesse impegnare una persona
di più o richiedere straordinari) credo
che le persone non solo di una certa
età e anche quelle impegnate perché
lavorano, sarebbero più che disponibile a pagare anche di più. Pensate alle
fatiche, il tempo e le scomodità da affrontare da parte di tanta gente.
Io l’ultima volta per andare a fare
una radiografia al torace ad Al-benga, ho speso la bellezza di 40,00 €
che nessuno mi rimborsa.
Faccio un’esempio dell’efficienza
austriaca: sono stata operata nel luglio
del 2007 per un tumore al seno. Ora il
medico locale giustamente mi ha richiesto la cartella. È stata sufficiente
una telefonata e una e-mail all’ospeda-
le di Graz, tra l’altro grandissimo, e dopo tre giorni nella mia casella postale
ad Alassio ho trovato quanto richiesto.
Siamo ormai nei tempi dei Computer e questo dovrebbe servire anche per agevolare il più possibile le
persone che sono ormai anziane
nonché ai giovani che sono impegnati in una vita oggi più frenetica.
So che ciò richiederà sicuramente
un notevole sforzo da parte Vostra,
ma se ciò è possibile in altri Paesi perché non anche in questo bel Paese dove devo ammettere, che dopo otto anni di assenza (vivevo a Milano), tante
cose nel settore sanitario sono notevolmente migliorate. Perché non provarci? I vostri medici sono bravi e si impegnano perché non anche Voi?
Tra l’altro vorrei anche sottolineare
che il personale dell’ospedale di
Alassio è efficientissimo oltre ad essere molto disponibile. Perché chiudere
questa struttura invece di migliorarla
per le persone che vivono qui e che meriterebbero una migliore assistenza.
Grata per un piccolo cenno di riscontro.
Cordiali saluti
Gertraud Foessl
LAUREE
IVA PALMIERI si è brillantemente
laureata con centodieci e lode, presso
l’Università Cattolica del Sacro Cuore
di Milano Facoltà di lettere e filosofia –
Corso di laurea in Linguaggi dei Media.
Molto apprezzata la tesi di Laurea:
“DAL TEATRO ALLO SCHERMO – Il
film – OPERA NEL CINEMA ITALIANO
DEL SECONDO DOPOGUERRA”.
Relatore il Ch.mo Prof. Massimo Lo-
catelli.
Alla neodottoressa le più affettuose
felicitazioni dei nonni Teresa e Renato
Salici e gli auguri dell’Associazione
Vecchia Alassio.
Martedì 12 ottobre 2010 MATTEO PAOLETTI si è laureato con lode in Scienze dello Spettacolo presso l’Università degli studi di Genova
con una tesi dal titolo «LE REGIE
VERDIANE DI GIORGIO STREHLER».
Relatori i Ch.mi prof. Raffaele
Mellace e Livia Cavaglieri.
Al neodottore giungano anche le
felicitazioni dell’Associazione Vecchia Alassio.
Il giorno 25 ottobre u.s. all’Università degli Studi di Torino, la giovanissima Anna Giudice si è brillantemente
laureata (corso triennale) presso il
Dipartimento di Scienze e Tecniche
Psicologiche della Facoltà di Psicologia, sostenendo la seguente Tesi:
«La famiglia e le sue transizioni: avere
un figlio disabile». Relatrice è stata la
Chiarissima Professoressa Cristina
Mosso. Alla neolaureata l’A.V.A. porge
le più vive congratulazioni per il traguardo raggiunto e l’augurio di un positivo proseguimento nel corso di specializzazione quinquennale.
I premi individuali sono andati
a: Ekaterina Gamova (Russia, mvp
e miglior realizzatrice), che proprio domenica 17 ottobre festeggiava 30 anni, Liuba Sokolova
(Russia, miglior servizio e miglior
ricezione), Maja Poljak (Croazia,
miglior muro), Susanna Cebic
(Serbia, miglior libero), Chiara
Arcangeli (miglior difesa),
Eleonora Lo Bianco (miglior alzatrice) e Serena Ortolani (miglior
schiacciatrice).
A consegnare i vari riconoscimenti sono stati il sindaco di
Alassio Gianni Aicardi, l’assessore allo sport Fabrizio Calò, l’assessore al turismo Monica Zioni, il
rappresentante di Edison Davide
Pozzi, i consiglieri nazionali Fipav
Simonetta Avalle, Gabriele
Centelli e Aldo Rossi, il presidente
PUNTERUOLO
ROSSO
Il Sindaco Reggente, Gianni
Aicardi comunica che, suo malgrado, l’Amministrazione sta procedendo in questi giorni, al taglio
di alcuni esemplari di palme di
Piazza Quartino e Piazza Stalla,
colpite da un coleottero denominato “punteruolo rosso”
Si è cercato in ogni modo di evitare questa conclusione, infatti
prima di procedere al taglio si sono eseguite tutte le procedure di
disinfestazione consigliate dai vari Enti preposti al controllo, che
però, purtroppo non hanno prodotto alcun esito, per cui il
Servizio Fitosanitario Regionale e
l’Agronomo del Comune hanno
stabilito che quella era l’unica soluzione possibile.
Il fenomeno del punteruolo rosso, di cui non si conosce l’esatta
provenienza, ha colpito in questi
ultimi due anni una notevole
quantità di palme, per fortuna solo la varietà Phoenix Canariensis
e, per evitare il diffondersi su altri
esemplari, si può solo procedere
in tale modo.
Non si tratta quindi di un taglio
indiscriminato di piante ma una
scelta sofferta, per evitare il focolaio della riproduzione automatica dell’insetto e per la pubblica incolumità, infatti dalle piante colpite si possono staccare delle foglie che potrebbero arrecare seri
danni a persone e cose.
Gianni Aicardi
Sindaco Reggente di Alassio
Fipav Liguria Anna Del Vigo, il
consigliere provinciale Fipav
Matilde Falco, il direttore di
Alassio Salute Fabrizio Bogliolo
ed il dirigente del Comune di
Alassio Alfredo Silvestri.
In chiusura l’assessore Calò e
Maghella hanno voluto ringraziare la prestigiosa azienda "title
sponsor", Edison Spa, consegnando a Davide Pozzi un piatto in ceramica di Albisola.
Molti applausi sono stati riservati durante i tre giorni alle squadre ed alla giovane band ingauna
degli Stereotipi, esibitasi prima di
ogni incontro. La musica dal vivo,
una novità, è stato uno dei valori
aggiunti dell’evento.
Tra le iniziative collaterali, anche il Volley Day ligure, ospitato
presso la sala conferenze della biblioteca, presente anche il presidente del Coni Liguria, Vittorio
Ottonello.
La ragazze azzurre durante il
torneo hanno ricevuto anche la visita di tre giocatrici della nazionale femminile di pallanuoto: Giulia
Gorlero, Giulia Emmolo e
Francesca
Pomeri
della
Mediterranea Imperia.
Promotore
dell’Edison
Challenge Cup, per conto della
Federazione Italiana Pallavolo, è
stato il Comune di Alassio, attraverso l’Assessorato allo Sport,
che ha delegato alla Polisportiva
Ollandini ed all’Alassio Volley Pgs
Don Bosco l’organizzazione tecnica e logistica, con il supporto
dell’Ufficio Sport, dell’Ufficio
Informatica, dell’Associazione
Salvamento, della Protezione
Serena Ortolani premiata dalla
Dirigente Nazionale Avelle.
Civile di Alassio e di Alassio
Salute.
Alla
realizzazione
dell’evento hanno collaborato anche il comitato regionale e quello
provinciale della Fipav.
Considerata la perfetta organizzazione, la splendida accoglienza, il calore riservato dal
pubblico ed una struttura su misura, la nazionale italiana, che ad
Alassio è ormai di casa dal 2006,
ha promesso di tornare in riviera
anche nel 2011.
Edison Challenge Cup Alassio
2010
Risultati: Russia-Serbia 3-1,
Italia-Croazia 3-0; Serbia-Croazia
3-1, Russia-Italia 3-1; RussiaCroazia 3-1, Serbia-Italia 3-2.
Classifica finale: Russia 6;
Serbia 5; Italia 4; Croazia 3.
r.b.
REMO CARDONE
6/4/1936 - 20/10/2010
Caro Remo
Ti ricorderemo sempre con
tanto affetto per averci dato e
dedicato “tutto”… oltre a tanto
lavoro ed indimenticabili feste
insieme ai tanti amici di Alassio
(e del mondo)
Un particolare ricordo che mi
rallegra, in questo pur triste
momento, sono i bei carnevali
dei bambini di Solva.
Terremo sempre presente
una tua frase “non farti mancare nulla e sarai più conten-
ta”. Una frase scontata ma che
per te voleva dire: “non accontentarti là dove puoi avere
di più, ma accontentati quando non puoi avere”. La cosa
importante “non invidiare
mai nessuno… cerca di essere invidiato…”
Con affetto e amore Iole e i
tuoi Filippo e Giovanni
L’A.V.A. partecipa al dolore
della Famiglia e porge le più
sentite condoglianze.
Martedì 16 Novembre 2010
11
«L'ALASSINO»
LUTTI CITTADINI, NECROLOGI, ANNIVERSARI
SAC. MARIO ANDREOLETTI
Salesiano
Schilpario (BG)
23 FEBBRAIO 1922
ALASSIO (SV)
28 OTTOBRE 2010
Sacerdote ed educatore, volontario e forgiatore di volontari ha insegnato che l’unico
senso della nostra vita
è la Solidarietà e
l’Amore verso tutti gli
esseri umani senza limiti di quanto gli uomini chiamano diversità
88 anni - 74 di professione religiosa - 61 di
sacerdozio - 47 di apostolato ed insegnamento ad Alassio
Così come “amore” rima con
“cuore”, “Don Mario” rima con “volontario”. Sarà un caso? Certamente
no perché “don Mario” e “volontario” non solo rimano, ma sono la
stessa parola. Meno male però che
“volontario d’oro” è solo un modo di
dire perché se Don Mario fosse fatto
veramente d’oro sappiamo benissimo cosa succederebbe: si venderebbe un pezzettino al giorno. Una
mano per l’Europa dell’Est, un piede
per i bimbi in Ruanda, e così via; presto ci rimarrebbe solo il cuore.
Quello Don Mario non riuscirebbe
mai a venderlo, perché è così grande
che non troverebbe nessuno tanto
ricco da poterlo comprare. È questo
grande cuore che vogliamo ringraziare oggi, ieri e domani. Un cuore
che si estende dalle Alpi Piemontesi:
alle pianure della Georgia, al CentroAmerica, alla savana Africana. Un
cuore che viaggia in pulmino, in bicicletta, a piedi, trainando un carretto, che ogni giorno si estende e raggiunge e abbraccia qualcuno di nuovo, portando non solo parole di
amore e speranza, ma sostento e
fonte di vita. Un Cuore da tutti amato, ma scomodo a volte, perché di
fronte a tanto impegno e tale buon
esempio ci obbliga a chiederci: “ma
non avrò fatto abbastanza? E quanto
è abbastanza?” Basta guardare a un
giorno qualsiasi della vita di Don
Mario per sapere qual’è la sua risposta a quest’ultima domanda: non è
mai abbastanza. C’è sempre un vestitino, un paio di scarpe, una confezione di aspirina in più che si può aggiungere alla spedizione, e c’è sempre ma proprio sempre, un minuto
in più per abbracciare uno sconosciuto che ne ha bisogno. Il coro degli scettici interviene: “ma ci sono
solo 24 ore in giorno. E dovrà pure
dormire un pochino!” Sciocchi con
la vista corta, questi scettici. Non
hanno capito che mentre Don Mario
impacchetta calzini e medicine ad
Alassio, ci sono migliaia di persone
sparse per il mondo che fanno la
stessa cosa per il solo motivo che
don Mario le ha ispirate a farlo con il
Suo amorevole esempio. E così che
Don Mario riesce a operare anche
nelle sue poche ore di sonno: tramite le azioni delle tante persone che
lo amano e se lo portano ogni giorno
nel cuore, a cui basta una parolina,
ogni tanto per sentirsi invigoriti ed
incoraggiati. La voce di Don Mario è
cosi forte che si sente fino in
California: lo sento che mi dice
“Smetti di scrivere e torna a lavorare!” Va bene, va bene: vado, ma non
senza farvi notare che l’anagramma
di “don mario andreoletti” è “andare
oltre indomito”, Viva Don Mario
...Ti voglio ricordare così... quando entravi in classe ciabattando e
mangiando un gran pezzo di focaccia; quando ti sedevi in mezzo a noi,
studenti liceali, e con la più grande
naturalezza del mondo ci raccontavi
di Aristotele o S. Tommaso, Spinoza
o Leibniz, Marx o Fichte; la guerra
dei Trent’anni o quella per la successione austriaca, la rivoluzione
francese o quella industriale, la seconda guerra mondiale o l’eurocomunismo. E noi restavamo lì, attoniti, ammutoliti, incantati dalla tua capacità di spaziare con spontaneità e
immediatezza sui quei grandi problemi del mondo... Tu, in mezzo a
noi, un ragazzo e un nonno: sempre
pronto alla battuta, sempre pronto
al rimprovero: duro, serio, ma amorevole e caldo.
Ti voglio ricordare così, quando
entravi con mille fogli di quaderno
ingialliti dal tempo, che aspettavano
di essere riempiti col nostro sapere,
che non era neppure un’immagine
sbiadita di quello che tu ci regalavi
nelle tue appassionate ore di spiegazione!
Ti voglio ricordare così, quando
davanti ai nostri occhi e ai nostri volti increduli, portasti la cattedra quasi di peso in corridoio e ti mettesti a
spiegare rivolto verso le finestre,
perché, dicevi, il vento era molto più
intelligente di noi e meritava, lui sì,
le tue lezioni!
Ti voglio ricordare così, quando,
per mezzo di acrobazie intellettuali
che a noi, adolescenti alle prime armi della vita, sembravano impossibili, le tue lezioni spaziavano dalla filosofia all’economia, alla biologia,
alla botanica, e poi ancora alla storia, alla letteratura, all’arte; quando
riempivi le immense lavagne della
nostra aula con schemi di una chiarezza inarrivabile, che non di rado
tra noi studenti scambiavamo o vendevamo!
Ti voglio ricordare così, quando
ci invitavi al sabato pomeriggio o alla domenica mattina a darti una mano per fare il “carico” e alcuni di noi,
sempre spontaneamente, si ritrovavano al punto convenuto e riempivano container di stracci e di carta
da macero, che tu avevi umilmente
raccolto, giorno dopo giorno, pedalando per le vie della città col tuo
carrettino verde e che trasformavi
in aiuti per le famiglie povere della
Polonia comunista, che da sempre
hai soccorso.
Ti voglio ricordare così, ormai anziano, un po’ scontroso a volte, ma
sempre lucido e pronto a dispensare un sorriso, una carezza, a dire una
parola di incoraggiamento, a scambiare un’opinione sugli eterni fatti
della vita.
Ti voglio ricordare così, seduto
su di una panchina del cortile dei
Salesiani, a goderti una delle prime
giornate di sole di questo autunno,
che per te sarebbe stato l’ultimo.
Accanto le tue stampelle, la sedia a
rotelle; dentro di te i tuoi ricordi, il
tuo amore per la vita, la tua dedizione per gli altri, rimasta sempre
inalterata. Dentro di te, l’amore di
tutti quelli a cui hai fatto del bene,
il rispetto di tutti i tuoi studenti,
che hai avviato alla vita e che, seppur a volte lontani per le strade del
mondo, ti ricordano sempre. Oggi
più che mai. Oggi che sei volato in
Cielo e che da lassù puoi vederci
tutti, aiutarci e proteggerci col tuo
sorriso.
Un abbraccio immenso, don
Mario!
Carissimo Padre Mario,
Ti scrivo dall’aldiquà, da questa
valle di lacrime che tu hai ben conosciuto e che ultimamente è stata il
tuo purgatorio. Gli ultimi anni sono
stati un autentico calvario, ma tu
non perdevi mai il senso della realtà
e la tua immensa fede si rafforzava e
si abbandonava sempre di più alla
volontà del Padre. Dicevi che lassù
non ti volevano ancora, che non
c’era posto. Io credo che il Signore ti
abbia lasciato qui ancora per un po’,
perché la tua missione non era an-
cora finita, dovevi ancora elargire ai
tuoi tanti amici consigli e parole
buone che scaldano il cuore. Sono
anche convinto che la tua sofferenza
sia stata il mezzo voluto da Dio come
offerta delle sofferenze di Cristo,
proprie di molti santi, per la salvezza di molte anime.
Perdonami se dico questo, so bene quanto eri umile e schivo e quanto ritenessi la tua persona quasi inutile dinanzi a Dio. Inoltre, bisogna
dirlo - e tu lo sapevi bene - non avevi
un carattere facile, ma dove è scritto
che i Santi erano delle mammolette?
Basta leggere la vita di molti Santi,
mi viene in mente S. Padre Pio, ad
esempio. E che dire allora di Gesù
che fece una frusta di corde e poi
scacciò a pedate e frustate i mercanti dal Tempio?
Dinanzi a Dio non è certo il carattere che conta, ma la fede, la speranza e le opere di carità e amore.
Sono le virtù teologali che ci hai testimoniato in tutta la tua vita, scandita da una instancabile opera di aiuto e condivisione con le persone in
difficoltà da qualsiasi parte provenissero e qualunque problema avessero. Eri generoso con tutti, profondamente umile e povero nella vita
personale: non eri capace di possedere un solo centesimo.
Avevi un grande cuore e una immensa sensibilità, accompagnate da
una fede incrollabile. Eri trasparente come un cristallo e dicevi sempre
quello che pensavi a tutti e a volte
questo tuo modo di essere disturbava alcuni. Questa schiettezza era un
pregio, e tutti noi sapevamo che in te
non c’era doppiezza e compromesso alcuno. Ricorderò sempre con
gratitudine la tua umanità e sensibilità durante le confessioni. Non volevi l’elenco della spesa ma mi trat-
LIBRI-RIVISTE-VHS-CD
tavi come un figlio; mi sentivo accolto proprio come il figliol prodigo e
uscivo lieto e sereno, in pace con me
stesso, con Dio e con gli uomini.
Caro Padre Mario, abbiamo “perso” un grande confessore, oltre che
grande amico e “padre”. Abbiamo
“perso” un grande sacerdote: con le
tue omelie semplici e nello stesso
tempo profondissime ci scaldavi il
cuore e ci facevi uscire dalla S.
Messa più certi e forti nella fede.
Ho un grande rammarico, di non
avere registrato e trascritto le tue innumerevoli omelie che erano delle
autentiche lezioni di teologia e di
umanità, mai uguali e sgorganti dal
tuo cuore innamorato di Gesù.
Ci mancherai, caro Padre Mario,
ma, pur nel dolore e nel pianto, sono
certo che adesso che sei in Paradiso
ci sarai ancora vicino e forse più di
prima.
Da lassù intercedi presso il Padre
affinché non abbiamo mai a perdere
la fede in Cristo e nella Sua Chiesa.
Intercedi affinché non tradiamo mai
la nostra vocazione di cristiani, come tu ci hai testimoniato.
Ti abbraccio in Cristo certo che ci
ritroveremo in Paradiso.
Danilo
Anche l’Associazione Vecchia Alassio si unisce al cordoglio
della famiglia salesiana e di tutti gli Alassini per la perdita
del sacerdote e dell’uomo di coltura.
ALESSANDRA SANGIOVANNI IN FASSON
CONDOGLIANZE
DALLA GERMANIA
La nostra concittadina Francesca Michel Guido ci prega di
pubblicare le sue condoglianze
(anche a nome del papà Gibba) al
Signor Luca Fasson e famigliari tutti, per la scomparsa prematura della moglie, notizia appresa attraverso il nostro giornale. Lo facciamo
di buon grado, rinnovando anche
le condoglianze della nostra Associazione.
GRAZIE DON MARIO
Federico Girosi
Ex allievo, Docente di Fisica presso
l’Università di Santa Monica (California)
Anniversario
DINO MORBIOLO
8/11/2008 - 8/11/2010
Con questa dolce poesia di
uno dei suoi più affettuosi amici
vogliamo ricordare il nostro caro che non è più con noi da due
anni.
Marilù, Elisabetta e Francesco
“Al mio caro amico Dino”
Tu che ormai non ci sei più
e mi stai guardando sorridendo da lassù
non puoi più stare a sentire
tutte le cose che sempre ti venivo a dire.
Nel tuo lavoro eri l’anfitrione
e conversavi con tutti con soddisfazione
la tua famiglia era a te vicino
e rallegrava il tuo cuor come la voce del bambino
ma la malattia è stata dura
non ti ha lasciato nessuna cura
certo è che tu mi hai lasciato
e dal dispiacer son rimasto sconcertato.
Sicuramente ci sei vicino
in questa vita che ha duro il cammino
ma di sicuro all’occorrenza
ti verrà incontro la Divina Provvidenza
e farà di te un uomo felice
che ha ben vissuto come oggi si dice.
Dino, ci hai regalato con la tua presenza
tutto l’affetto che ci davi con la tua esistenza
Mimmo Ottonello
Ex Allievo, docente di Lettere
Liceo Don Bosco - Alassio
Leonardo Nappi
MESE DI OTTOBRE 2010
ACQUARONE Benedetta anni
COSSO Anna
anni
FLORIS Angelo
anni
GAVELLO Evasio
anni
MENICUCCI Silvia
anni
PEZZUOLO Santino
anni
RIZZI Roberto
anni
97
82
61
92
90
90
67
SANGIOVANNI Alessandra
SCHIANO DI COLELLA
Pasquale
SICCARDI Mario
TABBO Domingo
VENOSA Francesco
anni 41
anni
anni
anni
anni
79
79
84
82
L’A.V.A. da queste colonne esprime ancora una volta le più sentite
condoglianze ai loro famigliari.
Gettarli dispiace, però il posto che occupano serve.
Che fare?
Lasciali sui tavoli posti nella “Galleria C. Chaplin”.
Chi li prenderà lascerà un’offerta a favore
A.I.R.C.
dell’
Recuperi spazio, procuri piacere ad altri
e aiuti la ricerca sul cancro.
Associazione Volontari Baia del Sole
12
«L'ALASSINO»
NOZZE D’ORO
Martedì 16 Novembre 2010
Meteorologia
Alassina
a cura dell'Osservatorio Don Bosco
I Fiori di Bach
OTTOBRE 2010
a cura di Caterina Maggi
Carissimi Lettori, ecco di nuovo I FIORI DI BACH.
Nell’ultima rubrica avevamo terminato la presentazione di tutti i
38 Fiori che compongono il Metodo del Dr. Edward Bach.
Devo confessarvi che l’idea di interrompere per un periodo la conversazione su I FIORI è nata dal desiderio di sentire il vostro interesse e capire se e come continuare a parlare di FIORI.
Sarebbe davvero interessante poter instaurare una comunicazione, un dialogo tra noi che ci portasse ad approfondire la conoscenza dei vari FIORI e le diverse indicazioni per una più consapevole assunzione.
Con le parole dello stesso E. Bach propongo alla vostra riflessione, le sue idee (e non solo sue) su cosa sia la malattia e suoi sviluppi su di noi :
“Ciò che noi conosciamo come malattia è lo stadio terminale di una disarmonia molto più
profonda, ed è evidente che non
si possono ottenere risultati positivi occupandosi solo del risultato finale senza eliminare la
causa…”
“La malattia è nella sua essenza
il risultato di un conflitto tra
l’Anima e la Mente e non sarà mai
sradicata, se non con uno sforzo
mentale e spirituale… Qualunque
sforzo diretto soltanto sul corpo
non può che riparare superficialmente il danno causato dalla malattia, ma questa non è la guarigione, perché la causa è sempre
operante e può manifestarsi in
Un’immagine giovanile del dottor
ogni momento sotto un’altra forEDWARD BACH
ma... fino a quando la nostra Anima e la nostra personalità sono in armonia, tutto è gioia e pace, felicità e salute.
Il conflitto sorge quando la nostra personalità si distacca dalla via
tracciata dall’Anima, sia per l’influsso delle nostre passioni, sia perché suggestionata dagli altri. Questo conflitto è la causa profonda
della malattia e dell’insoddisfazione.”
Carissimi Lettori l’appuntamento è al prossimo numero de
L’ALASSINO; chi desidera dialogare può lasciare un suo scritto alla
segreteria dell’Associazione Vecchia Alassio, o scrivere una mail a
[email protected]. Grazie della vostra attenzione e a presto!
Il 15 ottobre u.sc. hanno festeggiato con tutta la famiglia le nozze d’oro due
alassini D.O.C.: Rachele Nattero e Piero Gaggero.
Mille auguri di ogni bene e di buon proseguimento anche da parte dell’A.V.A.
E SONO 55!…
Un augurio “d’oro” (più cinque… buon peso…) per gli anni vissuti
insieme e felicemente da Edda Garofano e Vincenzo Maglione attorniati dai figli e dai nipotini nel festeggiare il loro anniversario il 26
ottobre u.sc.
Un augurio di un buon proseguimento anche da parte dell’A.V.A.
e dei tanti amici.
Per la meteorologia nulla è cambiato nella notte tra sabato 30 ottobre e domenica 31:
i fenomeni atmosferici sono registrati per
tutto l’anno con l’orario solare. Più evidente per rutti è invece la rapida diminuzione delle ore di luce, più marcata nelle
ore pomeridiane.
È questo una conseguenza della stagione autunnale; dal 23
settembre (inizio dell’autunno) al 31 di ottobre si è passati
dalle 12 ore di luce, alle 10 ore e 23 minuti (e siamo solo a metà
autunno!). Vediamo ora cosa ci ha offerto questa più o meno
gradita stagione.
PRESSIONE MEDIA: 757,2 mmHg; medie decadali: 758,4
mmHg nella prima; 753,3 mmHg nella seconda; 759,5 mmHg
nell’ultima.
UMIDITÀ MEDIA: 59,9%; decade più umida: la prima con
68% (100% il giorno 4 alle ore sette); umidità media nella
seconda decade: 51%, che è anche la media più bassa del
mese.
GIORNI SERENI: 14; COPERTI: 8.
TEMPERATURA MEDIA: 18,7 °C. Le medie decadali: 21,2 °C
nella prima; 18,5 °C nella seconda; l’ultima decade ha fatto registrare una media di 16,7 °C. La temperatura minima assoluta del mese è stata registrata il giorno 25. La media delle temperatura minime del mese è 17,4°C. Al giorno 25 spetta anche
la temperatura media giornaliera più bassa con 14,5 °C.
ELIOFANIA (sole limpido) totale: 152,0 ore. Valori medi decadali: 4,7 ore ogni giorno nella prima decade; 5,3 ore al giorno nella seconda; 4,8 ore nell’ultima:
PRECIPITAZIONI: Totale 146,6 mm di pioggia, così distribuita;11,0 mm nella prima decade; 13,8 mm nella seconda;
121,8 mm nella terza decade; con 56,6 millimetri in data 25
ottobre e 65,2 mm nell’ultimo giorno del mese.
Una utile ulteriore precisazione dei tempi per la meteorologia. La giornata (le 24 ore per la registrazione dei fenomeni) parta alle ore 19,00 e si conclude alla stessa ora del giorno dopo. I fenomeni meteorologici che si manifestano dopo
le ore 19,00 vengono assegnati al giorno successivo. Nel nostro fine mese sono stati registrati in data 1 novembre i numerosi millimetri di pioggia caduta fino alla mezzanotte di domenica 31 ottobre. Nonostante queste aggressioni di fine mese, possiamo affermare che il bel Golfo di Alassio ha saputo
difendere il suo “marchio doc” di BAIA del SOLE.
Il DIRETTORE DELL’OSSERVATORIO
Prof. DON NATALE TEDOLDI
LA BICI DA CORSA
Era quello il tempo in cui, la sera, gli uomini al bar o all’osteria,
davanti ad un bicchiere di chiaretto, alzavano maggiormente il
tono della voce allorché si parlava di ciclismo. Era il tempo in cui
le corse in bicicletta su strada,
complice la radio, facevano prepotentemente il loro ingresso
nelle nostre case e coinvolgevano tutto il gruppo famigliare in affannate e quanto mai affascinanti
discussioni. Passista, velocista,
scalatore erano termini di uso comune, mentre noti a tutti ormai
erano i Coppi, i Bartali, i Magni e i
Gimondi unitamente ai costruttori di biciclette come i Legnano, i
Bianchi, gli Olmo.
Ricordo mio padre, tifosissimo
per Bartali, che conduceva una
bottega di articoli elettrici proprio sulla strada che portava al
bivio, oltre il ponte della ferrovia,
per Moglio e il Tennis Club, in occasione del giro d’Italia o del Tour
di Francia metteva fuori del negozio un grosso altoparlante per dare agio a chiunque era da quelle
parti di seguire ed ascoltare la radiocronaca degli ultimi chilometri e dell’arrivo di tappa.
Solitamente facevano parte del
gruppo di ascolto i portabagagli
della vicina stazione ferroviaria, i
vetturini che sostavano sul piazzale con i cavalli e le carrozze in
attesa dei treni, i camerieri del vicino ristorante e persino i clienti
del dentista al primo piano del
palazzo, che si affacciavano alla
finestra della sala di attesa.
Anche noi ragazzi eravamo
contagiati ormai dalla smania del
ciclismo. È da dire che gli Alassini
sono sempre stati appassionati
di bicicletta. Mio padre infatti mi
raccontava che quando lui era
giovane non passava Domenica
in cui molti alassini non si portassero in bici sino in quel di Pieve di
Teco per andare a ballare!
Comunque per noi ragazzi la bici
da corsa divenne poco a poco
l’oggetto del desiderio: lo stesso
come è diventata la macchina per
chi compie oggi diciotto anni.
Io avevo una bici da corsa vecchia, rossa e sgangherata per frenare la quale dovevo, ogni volta,
inventarmi le cose più strane. Me
la sognavo anche la notte quella
che il Bottelli teneva esposta in
vetrina. Una fiammante Legnano,
tipo Roma, colore verde-prato,
cerchioni in legno, peso sette chili e mezzo…
Uniti da 50° anni, Giuseppe e Angela Pastorino, ringraziano il
Signore di aver loro donato una vita insieme. Hanno festeggiato presso il Santuario di Nostra Signora della Guardia il 23 Ottobre 2010.
I migliori Auguri di lunghi anni insieme dalla figlia Marilena, dal genero Pierluigi e dai nipoti Davide, Fabio, Elisa.
Anche l’Associazione Vecchia Alassio unisce tutti i migliori auguri.
Moirano Vincenzo
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gli articoli che le pervengono e di apportare correzioni e
tagli agli articoli stessi, firmati o non firmati; nessun manoscritto si restituisce.
Posa della piastrella commemorativa dei 125 anni di attività della SOMS
di Moglio.
Anche la natura talvolta si diverte.
(FOTO DEL NOSTRO SOCIO TARCISIO MOLLE)
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Novembre - Associazione Vecchia Alassio