ANNO L - N. 11 Martedì 16 Novembre 2010 € 2,00 Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA Eccovi Alassio che innamora il sole (A. Graf) Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S. Apertura sede: Lunedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato dalle 18 alle 19. Socio Effettivo € 22,00 - Socio Aderente € 19,00 - Socio Aderente estero € 24,00 ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37 E-mail: [email protected] - Sito internet: www.vecchiaalassio.it UN LAVORO INCOMPIUTO Progetto di valorizzazione dei sentieri della collina di Alassio I nostri primi 50 anni Carissimi Alassini, Soci e Amici tutti, questa rubrica è alle ultime uscite; la sua motivazione nasceva dal desiderio di onorare l’impegno di chi ci ha preceduto, e sottolineare alcune riflessioni, attuali sempre, il cui valore attraversa il tempo e penetra nella più stringente attualità come l’articolo che oggi offriamo, dai nostri archivi alla vostra riflessione: “J’ACCUSE” , a firma del Presidente Prof. Tommaso Schivo in data 13 aprile 2000. Il lettore attento verrà premiato, arricchito dal piacere di una analisi interessante ed illuminante, che esprime forza, dignità, sensibilità, preoccupazione per il futuro e urgenza educativa. (continua a pag. 2) È spiacevole ma alle volte doveroso fare polemica quando si assiste ad una situazione di stallo incomprensibile, senza la volontà di portare a termine qualche cosa che è stato finanziato con soldi pubblici, iniziato, ma per ragioni imponderabili non si riesce a concludere; ma veniamo ai fatti: Nel 2008 l’allora presidente dell’Associazione Albergatori nonché consigliere di maggioranza Enrico Mantellassi, particolarmente sensibile all’idea di offrire alla clientela dei turisti alassini un’alternativa alla spiaggia ed al mare, propose ed ottenne dall’amministrazione del Comune di Alassio di appaltare ad una ditta specializzata il progetto di valorizzazione dei sentieri della collina di Alassio. L’Amministrazione Comunale indicate alcune priorità, incaricò la Cooperativa agroforestale TRACCE di Finale Ligure al fine della redazione di un progetto preventivo per la valorizzazione dei principali sentieri della collina di Alassio, quali: - Alassio - Monte Pisciavano (punta Vegliasco) - Alassio - Vegliasco Monte di Caso - Alassio - Bric Alpicella - Alassio - San Bernardo La Cooperativa TRACCE in data 22 Aprile 2008 presentò il progetto con allegato preventivo e capitolato di spesa per le seguenti prestazioni: - Totale pulizia vegetazionale - Totale sistemazione fondi percorsi - Fornitura e posa in opera di MOSTRE - Sala Carletti pannellistica ed arredi comprensiva della realizzazione della grafica necessaria - Piano di sicurezza e opere complementari Spesa complessiva inferiore ai 40 mila euro. Il tutto, verificato dall’Ufficio competente, venne affidato dal Dirigente del IV settore del Comune di Alassio alla ditta proponente “TRACCE”. L’appalto con la voce pannellistica, prevedeva la colloca- sino, ma bensì i 3/4, iniziando dal confine con Laigueglia e terminando in corrispondenza di Vegliasco, lasciando fuori la residua zona di levante tra Vegliasco - Solva ed il termine del territorio alassino a confine con Albenga. Come molti sanno oltre al ruolo istituzionale svolto dalla Protezione Civile, esiste un’attività continuativa e molto efficiente di volontariato che si interessa del ripristino, pulizia e “Sentiero del rosmarino”. zione di palline segnaletiche su pali in legno, fornitura e posa di bacheca generale dell’area in n° di 4 da collocarsi in Alassio, contenenti tutti i percorsi oggetto d’intervento. Per ragioni si presume di costi il progetto non comprendeva la totalità dei percorsi individuabili nell’arco collinare alas- mantenimento delle vie e percorsi collinari. Il gruppo che si interessa di tutto ciò è “Alassio in Cornice” e comprende sei associazioni: Associazione Alpini di Alassio, il CAI, la SAMS Solva, la SOMS Moglio, Alassio Bike e Gruppo ARES, tutti sotto la gestione dell’Associazione Vecchia UN FIORE SU OGNI TOMBA ESPONGONO dal 1° al 15 dicembre Marcella FIORE con un’opera di Gifio dal 16 al 30 dicembre Vera Ronchi ASSOCIAZIONE VECCHIA ALASSIO Lunedì 13 dicembre 2010 presso la Sede Sociale di Via XX Settembre 7, Alassio è convocata Gli alunni con le maestre in ricordo della giornata. L’ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI alle ore 20.30 in prima convocazione e alle ore 21.00 in seconda convocazione con il seguente ORDINE DEL GIORNO 1) Relazione del Presidente; 2) Relazione finanziaria; 3) Varie ed eventuali. Alassio. Iniziativa ottima, con questa frase i volontari di Alassio in Cornice accolsero il progetto e da subito, contattati gli incaricati della ditta, si misero a disposizione per fornire quel supporto di conoscenza del nostro territorio e loro ne furono ben lieti perché questo consentiva di ottimizzare il lavoro, sia per l’ubicazione delle “palline segnaletiche” in punti strategici, sia per non sbagliare i nomi particolari e caratteristici indicanti le varie località. Il lavoro fu svolto e portato a termine in modo più che soddisfacente ed in tempi relativamente brevi, non essendo tuttavia prevista l’estensione a tutto l’arco del territorio Alassino, si convenne che fosse prematuro posizionare i tabelloni indicatori nella città, in quanto avrebbero fornito delle notizie inesatte sulla reale rete di percorsi disponibili. A questo punto si trattava di chiedere alla ditta TRACCE a quanto ammontasse il costo residuo per poter completare il lavoro, considerato che il più era già stato fatto. Di questo ci interessammo direttamente e ci fu fornito un preventivo di circa 8.500 euro. Per colmare questa lacuna lo scorso Aprile mi sono recato di persona in qualità di presidente AVA presso il Comune accompagnato dal presidente degli Albergatori Egidio Mantellassi ed ho incontrato l’assessore all’ambiente. Come AVA la richiesta era GRAZIA FASSIO SURACE Dopo il romanzo “DESIDERATA” della stessa autrice è ora in libreria “BIANCO E NERO” L’amore unisce ciò che la morte tenta di separare. Il ricordo di tutti i nostri cari defunti è e rimarrà sempre vivo in noi, e i fiori sono la testimonianza dei nostri pensieri. L’Associazione Vecchia Alassio, si propone, da anni, per onorare la memoria di coloro che non sono più tra noi. Venerdì 5 Novembre u.sc. una rappresentanza di ragazzi delle scuole elementari, la 5a A e la 5a C con le loro maestre, Anna Losno e Caterina Fabbiani, hanno depositato simbolicamente un fiore su quelle tombe, che per motivi diversi, ne erano prive. Il Presidente A.V.A. ha spiegato l’importanza della manifestazione, e ha concluso ringraziando i ragazzi intervenuti e le loro Maestre ed in modo particolare la Ditta RUSSO per aver offerto i magnifici crisantemi. semplice, occorreva un minimo interessamento ed un piccolissimo sforzo da parte dell’assessore per terminare ciò che era stato iniziato. Da parte dell’Associazione Albergatori, come auspicato dal presidente Egidio Mantellassi, si sarebbe potuto nella imminente stagione estiva offrire alla clientela un pacchetto di possibili escursioni panoramiche con accompagnatore, sempre più richieste dai nuovi turisti. La questione fu totalmente recepita al punto che il 10 aprile 2010 depositai al protocollo del Comune di Alassio la richiesta ufficiale di quanto concordato, indirizzandola all’Assessore all’Ambiente. Da allora… tutto tace. La stagione è appena trascorsa e nulla di quanto concordato si è realizzato. La ditta TRACCE è sempre in attesa e probabilmente con il passar del tempo ritoccherà l’importo concordato. L’entusiasmo con il quale si era accolto il progetto si attenua e anche i componenti i gruppi di Alassio in Cornice cominciano a dubitare delle promesse e degli impegni assunti dall’assessore. Ma quello che più mi fa in…..re è che per questo progetto non si trovino 8.500 euro mentre per il progetto arenile, recentemente portato in consiglio comunale, si siano “trovati” 190.000 euro senza batter ciglio. Assessore se ci sei… dacci un segno!!! GiGi AVA SOMMARIO Fiera Internazionale di Lugano pag.2 Il piacere dell’onestà M. Nan pag. 3 Premio Mario Novaro per la Cultura Ligure all’Ambasciatore Boris Biancheri pag. 3 Cinquecentotreesimo anniversario della Collegiata S. Ambrogio pag. 7 Presentazione del libro “Gocce di saggezza popolare” Edizione A.V.A. pag. 8 Poesie Confidando nella massiccia partecipazione, porgo i migliori saluti. Il Presidente A.V.A. Giovanni Giardini Edizioni Monte di T. TELEF. 02 98233100 In vendita ad Alassio da Lib. MONDADORI – Via V.Veneto 132 o in qualunque libreria citando il codice ISBN 9788860376831 La S.M.S. Fratellanza di Moglio ricorda ai gentili lettori de l’Alassino che la ristampa del libro “CARA VECCHIA MOGLIO” è in vendita presso la Cartolibreria F.lli POZZI – Via Dante 322 - Alassio 2 «L’ALASSINO» I NOSTRI PRIMI 50 ANNI Sottolineo alcune frasi con l’augurio che tutti noi, esasperate vittime, indignandoci ancora di più per tutte le infamie e le iniquità che ci vengono somministrate giornalmente, possiamo uscire dalla sonnolenta indifferenza e fare nostro questo <J’ACCUSE> “..viviamo in un mondo che si fa sempre più forte del sangue, della violenza, dello stupro, della vendetta, della frode come mezzo principale di vita e di comportamento verso il prossimo. Ed ecco perché scoppia, irrefrenabile, il «J’accuse», con tutta la forza della nostra ribellione: le televisioni… continuano a propinarci, quotidianamente e in qualsiasi ora del giorno e della notte, sempre più sangue innocente, sempre più violenza e delitti e modi ricercati ed impensabili per uccidere e dominare e spesso persino per evitare gli strali di una giustizia sempre più impotente e schernita. Per un pugno di «audience» in più, per un mucchietto di spettatori capaci di alzare la percentuale di ascolto, non si guarda all’enorme e terribile conseguenza determinata da questo tipo di orrendo spettacolo di morte e di ingiustizia”. Buona lettura! CMR per A.V.A. «J’ACCUSE» Ai «grandi» che decidono Vorrei che la nostra voce fosse tanto vigorosa da giungere sino alle orecchie dei potenti che decidono, perché sappiamo di certo che non sono pochi coloro che la pensano come noi. Vorrei che questo giornale di provincia sconosciuto ai più potesse giungere sino sui tavoli e nell’anima dei prepotenti che scelgono per noi i programmi televisivi, giorno dopo giorno, senza preoccuparsi minimamente del danno grave ed inesorabile che provocano nell’animo e nelle coscienze già perverse degli uomini peggiori e in quelle semplici e vergini dei più giovani e LE TRE SCIMMIETTE (segue dalla prima pagina) dei più sprovveduti. Noi, per parte nostra, siam «vecchi» ormai, abbiamo seguito un modo di vivere capace di lasciare serena per tutto il cammino già percorso la nostra coscienza, parlo dal punto di vista morale. Abbiamo condotto la nostra vita, accettando sacrifici ed ideali, frequenti quelli, spesso solo sognati questi, fatiche e riposo, anche quando quelle erano tante e questo troppo poco. Oggi più nulla può farci modificare il cammino che ormai non prospetta più per noi scalate difficili o facili entusiasmi, vittorie eclatanti o miraggi effimeri; oggi, doppiata la vetta, giù per la china del monte della vita, viviamo in un mondo che si fa sempre più forte del sangue, della violenza, dello stupro, della vendetta, della frode come mezzo principale di vita e di comportamento verso il prossimo. Ed ecco perché scoppia, irrefrenabile, il «J’accuse», con tutta la forza della nostra ribellione: le televisioni nostrane (e forse non solo le nostre), pur nel mondo sempre più macchiato di sangue innocente, continuano a propinarci, quotidianamente e in qualsiasi ora del giorno e della notte, sempre più sangue innocente, sempre più violenza e delitti e modi ricercati ed impensabili per uccidere e dominare e spesso persino per evitare gli strali di una giustizia sempre più impotente e schernita. Si grida alla violenza, alla violenza sempre più caratteristica dei giovani e persino dei più giovani, eppure la TV è quotidianamente violenza a buon mercato! Per un pugno di «audience» in più, per un mucchietto di spettatori capaci di alzare la percentuale di ascolto, non si guarda all’enorme e terribile conseguenza determinata da questo tipo di spettacolo di morte e di ingiustizia. Si va in cerca di films e filmetti e spezzoni di violenza in ogni angolo della terra per doppiarli nella nostra lingua e seminare… seminare solo male, vendetta e sangue, sangue, sangue. Ed è spesso violenza fredda, scientifica, sfrontata, violenza senza remore e prevenzioni, soddisfatta quasi con gioia carnale e con sadica voluttà. Perciò vorremmo che questo «j’accuse» risvegliasse la gente. Come è possibile che nella miriade di probabili e futuribili «referendum» non si sia ancora pensato di chiedere alla gente che cosa pensa di questo problema? Come è possibile che tanti genitori, che lasciano la televisione alla mercé dei figli teledipendenti fin da pochi anni dalla nascita, non si sollevino per chiedere fermamente un deciso cambio di direzione, un provvedimento che fermi questa corsa forsennata verso la morte? J’accuse, j’accuse, j’accuse… «Lo sappiamo, mi sento rispondere. Perché gridi? È tempo perso. È questione di soldi, d’argent: è questione di affari, di business…» E di fronte a questo, specie nelle alte sfere, non c’è decalogo che tenga, non c’è morale, non c’è buonsenso. Non c’è neppure riflessione. È come uno schiacciasassi, un rullo compressore che tutto livella e tutto confonde. È questione di «audience»… Viva l’audience allora e a morte il domani dei nostri figli e dei nostri nipoti, a morte la serenità di chi vorrebbe poter camminare tranquillamente per le strade del suo paese, di chi è stanco di assistere a certi spettacoli troppo ricorrenti e abituali, sia nel piccolo schermo di casa, sia nelle cronache di ogni giorno che rispecchiamo, ahimè!, troppo spesso, l’insegnamento ricevuto da quella piccola, meravigliosa, micidiale macchina che potrebbe mostrare altri esempi di vita e di costume. Nonostante tutto questo, se volete, si continui pure a gridare «Viva l’audience»… ma lasciate che noi ripetiamo con tutta la forza che abbiamo e fino all’ultimo filo di voce… «J’accuse, j’accuse, j’accuse…». T.S. per A.V.A. Celebrato il IV Novembre ad Alassio con consegna alla famiglia della targhetta di riconoscimento dell’alpino Luigi Bottaro caduto in Russia medaglia d’argento al valore militare Sabato 6 novembre, nei giardini del Palazzo del Comune, si è svolta l’annuale celebrazione della giornata delle Forze Armate, dell’Unità Nazionale e la commemorazione dei caduti di tutte le guerre. Dopo l’alza bandiera, accompagnato dall’inno nazionale e la deposizione di una corona davanti al monumento dei Caduti, è stata celebrata la S. Messa da Mons. Angelo De Canis, che nell’omelia ha ricordato i valori fondamentali della fede e dell’onore Un momento della cerimonia. La nipote e parenti con la targa contenente la piastrina di riconoscimento. verso la Patria, con un particolare ricordo ai nostri soldati che recentemente hanno dato la vita per la difesa della democrazia. Hanno partecipato alla cerimonia le autorità militari e civili, fra i quali il Presidente della Provincia Vaccarezza, il Sindaco Reggente Gianni Aicardi e il Consigliere Regionale Marco Melgrati. Significativa la presenza del Gruppo Alpini con due reduci, ultranovantenni, della Seconda guerra mondiale. Martedì 16 Novembre 2010 VEDO SENTO PARLO VEDO Ho visto che nell’area nuova del Cimitero di Alassio la pavimentazione in acciottolato in pietra di fiume risulta danneggiata in molti punti cosi da costituire pericolo per le persone anziane e mancanza di decoro per il luogo stesso. Visto la nuova ondata di tagli di palme per effetto del “punteruolo rosso” ci si chiede se fosse possibile tentare eventuali trattamenti preventivi a tappeto su tutto il patrimonio di palme residuo, sia nel pubblico che nel privato , onde evitare di assistere a questa malinconica ecatombe. Ad oggi non sono ancora iniziati i preannunciati lavori di ampliamento dell’immobile che ospita l’asilo nido comunale Piccolo Principe: questa circostanza, che ha già determinato lo spostamento a Solva dei bimbi attualmente inseriti con tutti i conseguenti disagi, comporta l’impossibilità di inserimento per i bimbi che sono in graduatoria e che aspirerebbero a fruire del valido servizio. Chiedo che il sindaco o l’assessore competente forniscano ragguagli in merito. SENTO Si sente la lamentela che nell’area cimiteriale del nostro comune il campo conosciuto come “Cimitero degli Inglesi” è in uno stato d’abbandono indecente. C’è la possibilità di intervenire? PARLO Circolano molte voci sull’attività di ristorante - pizzeria in passeggiata Grollero,adiacente al Residence “Le Terrazze”, è chiusa da mesi con il cartello “Chiuso per restauri” È possibile che si tolleri in pieno centro uno stato di disordine ed abbandono del genere? FIERA INTERNAZIONALE DI LUGANO Sabato 30/10/2010 - 1/11/2010 La Fiera internazionale di Lugano ha aperto i battenti con una prima giornata dedicata al confronto tra gli operatori del settore (alberghi, villagi turistici, etc.) e i molti tour operators e agenzie turistiche specializzate qui accreditate. Nonostante siano molte le regioni italiane presenti alla fiera, con stands attrezzati e di diverse dimensioni, duole dover constatare che la Regione Liguria non sia tra queste. Alcune località importanti della nostra costa hanno però investito su questa manifestazione collocata in un territorio altamente “nostro”, per la vicinanza geografica (appena a tre ore dalla nostra Riviera), per l’affezione ormai consolidata e per gli infiniti contatti con la sua popolazione. FINALE, VARAZZE, ALASSIO sono le principali località che hanno ritenuto importante partecipare. Quattordici alberghi alassini (tutti alberghi e residences a quattro e tre stelle superior) hanno allestito un grande stand di 18 metri quadrati con un mega pannello raffigurante lo sky line della nostra città ripresa dal molo e altri pannelli eleganti, prodotti con le immagini di Marco Zanardi. Per la prima volta nella nostra regione è stato creato un DVD dedicato, con la presentazione di Alassio e il suo territorio, e tutti i depliants degli alberghi, che scorrono in automatico e propongono nuovi “prodotti” quali wellness, family, enogastronomia e sports. Associazione Albergatori di Alassio e Laigueglia è presente con il suo depliant, ancora fresco di stampa, che puntualmente riporta i dati per contattare tutti i soci della Baia del Sole. Il Comune di Alassio ha partecipato all’allestimento con l’invio di un furgone contenente shoppers, depliants, materiale, pannelli, e con personale che ha aiutato a “costruire” ed abbellire lo stand. mo raccolto più di un migliaio di indirizzi e-mail che dimostrano ampiamente l’interesse della popolazione ticinese ed della vicina Brianza nei confronti della nostra Riviera. Un ringraziamento particolare va a tutti coloro che si sono prodigati al desk, lungo tre metri e raffigurante il Muretto di Alassio. Un enorme successo! L’affluenza è stata enorme tanto che tutte le brochures e i gadgets distribuiti si son man mano esauriti. Altri depliants sono stati richiesti e prontamente trasportati a Lugano dalla ditta Frantoio Armato, che gentilmente si è prestata all’operazione. Motivo di forte attrazione verso il nostro punto espositivo è stata anche l’estrazione giornaliera di 14 soggiorni gratuiti nelle strutture ricettive partecipanti. Grazie a questa iniziativa abbia- Con la cortesia, gentilezza, professionalità hanno saputo “vendere” il prodotto Alassio e le sue strutture. Visto il grande apprezzamento del pubblico e il successo riscontrato, confidiamo di partecipare nei prossimi mesi a nuove iniziative fieristiche in Italia e all’estero. Egidio Mantellassi Presidente Associazione Albergatori Alassio e Laigueglia A seguito delibera Assemblea Ordinaria del 23-04-2010 NUOVE QUOTE SOCIALI - Dal 1° Gennaio 2011 Socio Effettivo Socio Aderente Socio Aderente Estero € 25,00 € 22,00 € 27,00 Martedì 16 Novembre 2010 IL PIACERE DELL’ONESTÀ Candidature e programmi elettorali Nel 1917 Luigi Pirandello scrive e rappresenta la commedia “Il piacere dell’onestà” nella quale un uomo, uno spiantato, accetta di sposare una ragazza messa incinta da un altro che non la può sposare perché già ammogliato… L’idea di quest’ultimo sarebbe quella di coprire con un’apparenza di legalità una situazione scabrosa per poi continuare a fare i propri comodi… A mandare all’aria i progetti del fedifrago è, però, lo sposo “procurato” che trova nel matrimonio con la ragazza compromessa un’occasione per il proprio riscatto… Atto I – Scena 1 “Sposerò per finta una donna; ma sul serio, io sposo l’onestà” Non credo sia un paragone azzardato dire che oggi chi accetta una candidatura per le prossime elezioni comunali, in fondo si propone per un “matrimonio riparatore” con un’Adelasia messa incinta (anche troppo) dalle precedenti amministrazioni già sposate con altri poteri o con altri interessi più o meno nascosti e dovrà nel bene e nel male convivere anche con problematiche legate alle discutibili scelte precedenti. Nonostante queste difficoltà mi piacerebbe che gli eletti facessero la scelta del protagonista della commedia di Pirandello e portassero avanti innanzitutto con ONESTÀ il privilegio di amministrare la nostra città… Vi sono due aspetti dell’ONESTÀ che emergono sia nella vita politica che in quella normale di tutti noi… L’ONESTÀ morale che implica l’idea di comportamenti e di una politica scevri da slealtà, da imbrogli e dalla corruzione e vede l’agire politico fondato sulla dimensione del servizio. L’ONESTÀ intellettuale che, a mio avviso, significa evitare di fare di tutto per avere sempre ragione ed essere capaci di riconoscere anche le ragioni degli avversari e significa abbandonare le posizioni sbagliate quando ci si accorge che sono sbagliate, anche se sono le nostre posizioni, anche se ci fanno comodo. 3 «L'ALASSINO» Guardando le prime presentazioni dei programmi delle varie liste, mi è parso che questo piccolo/grande impegno non sia stato sottolineato abbastanza… Quasi tutti sembrano tesi a presentare progetti e prospettive mirabolanti di rinnovamento della città e/o accordi più o meno redditizi (in fatto di voti) con questo o quel candidato… e allora mi permetto di richiederlo qui come cittadino alassino di adozione che in fondo vuole bene al paese che lo ha ospitato per tanti anni. Mi si potrà obiettare che la presentazione di un programma che faccia leva sull’ONESTÀ non ne garantisce l’attuazione, oppure che è preferibile praticare l’ONESTÀ, piuttosto che predicarla… Ma io credo che la sua mancanza tra gli impegni assunti di fronte agli elettori sia un limite… Possiamo fidarci di un candidato che non si proponga come onesto? Ovvero è più disdicevole amministrare in modo disonesto una città dopo che si è dichiarato nel programma il valore dell’ONESTÀ o se non lo si è fatto? Penso che in entrambi i casi sarebbe opportuno cacciare gli imbroglioni… L’ONESTÀ (dal latino honestus = onore) è proprio una questione di onore e di dignità… Onore e dignità nel cercare di portare a termine il proprio programma in modo trasparente rispettando le promesse fatte in campagna elettorale, senza secondi fini più o meno dichiarabili e spesso (purtroppo) riconoscibili dall’elettorato solo dopo che sono stati perseguiti. Dal Machiavelli in poi è nota la tesi di chi sostiene l’incompatibilità tra politica e ONESTÀ; spesso è addirittura prevalsa l’idea che una persona spregiudicata possa governare meglio di un cittadino onesto che è frenato da remore morali e dal rispetto delle regole. Oggi, forse ancor più cinicamente, c’è chi ritiene che sia meglio che i politici siano competenti prima che onesti… Seguendo questo ragionamento dall’architetto e dal medico si può anche non pretendere che siano onesti, ma si esige che sia- CRONACA DI ANDATE MESE DI NOVEMBRE 2010 no competenti, perché in caso contrario potrebbero esserci gravi danni per la collettività. E questa è forse l’unica giustificazione (che non condivido) ma che riesco a vedere nell’elettorato che sostiene certi candidati che da un punto di vista morale e giudiziario lasciano molto a desiderare… Ma così sarebbe troppo semplice, basterebbe indicare quali occupazioni servono per amministrare al meglio Alassio e scegliere dall’albo delle professioni i candidati più qualificati. La competenza professionale priva di rigore morale fa il paio con la tesi politica di coloro che pensano: “l’elettore ragiona e si comporta come un qualunque consumatore”. E allora ecco sopravanzare la pubblicità “Votate me, perché solo io farò la città più bella, più pulita, più elegante…” e in questo caso prende senso anche l’assunto aberrante di ogni imbonitore per cui le promesse elettorali impegnano soltanto chi le riceve. Questa è, a mio avviso, una delle maggiori cause del degrado della politica italiana e del disamore degli elettori per il rito democratico delle votazioni che sta portando la percentuale dei voti validi verso la soglia del 50% dei voti degli aventi diritto. Il protagonista della commedia di Pirandello era uno squattrinato e non aveva particolari doti che lo caratterizzassero come un buon partito, ma, sia pure nella finzione della rappresentazione teatrale, è riuscito a ritrovare nella sua scelta il piacere dell’ONESTÀ. FLOREAT ALAXIUM Se per caso un mattino un viandante… Soltanto perché ho frequentato due classi in più di alcuni miei amici, magari molto più saggi di me, ogni tanto vengo interpellato da qualcuno di loro su questioni grammaticali o etimologiche strane, e quando posso li devio sulla rubrica che su l’Andatino cura il prof. Riservato. Ma, tempo fa, quando sui quotidiani si è iniziato a parlare di politici e di “escort”, un mio vecchio compagno di scuola mi ha telefonato dicendo: “Non capisco perché, con tutti i soldi che hanno, i politici si comprino ancora la Escort della Ford, che allora era una bella macchina, ma rispetto alle auto odierne, è solo un catorcio!” Al che io ho spiegato che la parola straniera “escort” trova le radici nel vocabolo italiano “scorta”, che in greco voleva dire “roba che avanza” ma in italiano significa “compagnia, accompagnamento”. Nel caso specifico “dama di compagnia”. E non ditemi che non sono elegante nel parlare! Ma, quando, negli ultimi giorni di ottobre un quotidiano nazionale ha “svelato” che un personaggio politico femminile locale aveva bisogno della scorta, il mio amico mi ha di nuovo interpellato perché cominciava a non capirci più nulla. Al ché io gli ho spiegato che qui il caso era più semplice, trattandosi di vera scorta della forza pubblica. Lui ha dedotto che la politica sta diventando sempre più una faccenda pericolosa e sempre meno sexy. Sarà. E poi ognuno ha i suoi problemi, a cominciare dal semplice cittadino pensionato che non riesce ad arrivare alla famosa quarta settimana del mese, e figuriamoci quando i giorni sono 31 e c’è anche un pezzo della quinta settimana da sopravvivere. Fra le notizie buone, invece, c’è quella che forse andrà a buon fine la disputa annosa sul depuratore. Infatti si dice che verrà costruito un impianto consortile, cioè fra vari comuni, e quindi Andate non dovrà più gettare cemento armato su una splendida spiaggia sul lago per farsi il proprio particolare impianto, ma sarà sufficiente inviare le proprie “deiezioni” (come parliamo forbito oggi!) al comune di Villavecchia di Tramontenga che le tratterà con amore e cura facendone quello che vuole. Per cui nulla, neppure un composto liofilizzato o depurato sarà gettato nel lago di Andate, ma il tutto forse servirà a concimare i terreni di Villavecchia e dintorni, o ad altre cose utili e dilettevoli. È in fondo, quello che io sostengo da anni su questo giornale (vedere i numeri arretrati) e che facevo fatica a far capire a qualche amministratore locale. E sempre parlando di igiene, pulizia e bella presentazione della città, se per caso al mattino un viaggiatore scende alla stazione di Andate, e dopo aver attraversato il territorio- dormitorio dei P.S. A scanso di equivoci, questo vuole essere solo una sorta di ingenuo contromanifesto elettorale… Un tentativo di avviare una campagna trasversale dalla parte degli elettori senza secondi fini… anch’io vado a votare ed ho evidentemente le mie propensioni politiche, ma mi piace rimanere free-lance e soprattutto non è mia intenzione candidarmi. PRANZO BENEFICO AL DON BOSCO L’Ambasciatore Boris Biancheri è il personaggio a cui è stato conferito il Premio Mario Novaro per la Cultura Ligure, XX edizione. nario con Giuseppe Tomasi di Lampedusa (Feltrinelli 1994), Il ritorno a Stomersee: tre racconti consolari (Feltrinelli 2002), Il quinto esilio (Feltrinelli 2006), e di saggistica con Accordare il mondo-La diplomazia nell’età globale (Laterza 1999), Il nuovo disordine globale. Dopo l’11 settembre (Università Bocconi Editore, 2002). Boris Biancheri è sposato con Flavia Arzeni e ha due figli. E un appassionato lettore, i suoi autori preferiti sono, come ama dire, esuli: Nabokov e Brodsky; è scrittore, cultore di musica e pianista jazz. Con la Liguria, dove torna volentieri, ha un legame profondo, è testimone della sua trasformazione, ma non nostalgico “laudator temporis acti”; ne ha osservato il passaggio da terra di ulivi a terra di intensa floricoltura, a meta di turismo. Non ha rimpianto per il passato; infatti dice “con 21 traslochi alle spalle essere nostalgico sarebbe una tragedia”. Una rondine in ceramica, modellata da Umberto Piombino, a riproduzione del logo della Fondazione e montata su una base di olivo è il Premio che l’architetto Maria Novaro, Presidente della Fondazione Novaro, ha consegnato a Boris Biancheri nella suggestiva cornice dei giardini Hanbury con questa motivazione: “A ricordo dei molteplici interessi del personaggio a cui è intitolato, il Premio Mario Novaro è destinato ogni anno, dal 1991, a una personalità, nata o attiva in Liguria, che con la sua opera abbia esaltato i valori della cultura in qualsivoglia forma o linguaggio espressivo. Luca Caravella Marcello Nan Premio Mario Novaro a Boris Biancheri Il 1 ottobre 2010 alle 18 a Ventimiglia presso Villa Hanbury, cerimonia di consegna del Premio Mario Novaro per la Cultura Ligure a Boris Biancheri. Padrini della cerimonia il Prof. Mauro Giorgio Mariotti Direttore dei Giardini Botanici Hanbury, il Prof. Giorgio Bertone, docente di letteratura italiana all’Università di Genova, l’Ambasciatore Maurizio Moreno, Presidente dell’International Institute of Humanitarian Law. Boris Biancheri è nato a Roma il 3 novembre 1930, da famiglia ligure per parte di padre e russa per parte di madre. Ha avuto un’infanzia romanzesca passata a Roma tra gli esuli russi amici della madre. Ha studiato nella capitale, dove si è laureato in Giurisprudenza nel 1953. Nel 1956 è entrato nella carriera diplomatica, dapprima nel Gabinetto del Ministro Gaetano Martino, poi in Grecia e in Francia. E stato Ambasciatore italiano a Tokyo, a Londra e a Washington. Come Direttore generale degli affari politici del Ministero Affari Esteri è stato negoziatore italiano del Trattato di Cooperazione Politica europea in vista della stesura del Trattato di Maastricht. Terminata la carriera diplomatica, dal 1997 è stato presidente dell’ANSA e dal 2004 al 2008 Presidente FIEG. E editorialista del quotidiano «La Stampa» e membro della Fondazione Italia USA. Attualmente è Presidente dell’Istituto di Studio di Politica Internazionale (ISPI) di Milano. Autore di narrativa con L’ambra del Baltico: carteggio immagi- diseredati esce nella città, trova ad accoglierlo il viale inglobato nei giardini comunali dove può contemplare: a) palme decapitate e tagliate all’altezza di un metro da terra - forse per esibirle come trofeo. b) palme con la testa fasciata, forse per il dolore di dover essere presto sottoposte ad esecuzione capitale, come le compagne. c) nuove palme, di strana qualità e forma mai viste prima d’ora, nei secoli, nell’ambiente andatino. Saranno forse emigranti e si saranno insediate lì senza permesso come gli extracomunitari che invadono le passeggiate lungolago. Infine, verso il lago... ulivi, cioè piante che, generalmente da noi amano vivere in collina da quando, molti secoli fa, i monaci benedettini insegnarono ai nostri contadini il gusto dell’olio d’oliva. Insomma il tutto senza un preciso piano logico e seguendo il sistema definito “abretio” nel dialetto sardo e ligure. E se guardo una vecchia mappa di Andate conservata presso l’Associazione Vecchia Andate, dove nel 1758 la quasi totalità della cittadina era coperta da “boschi di aranci” e “giardini di frutta e limoni” una lacrima sul viso mi scende lentamente. Ma poiché, come diceva un grandissimo giornalista, la mamma dei cretini è sempre incinta, e non c’è limite al peggio, compiango i posteri. La scelta di assegnare il Premio, per il 2010, a Boris Biancheri prende in considerazione le varie attività nelle quali il personaggio si è distinto: la diplomazia, il giornalismo, la scrittura, portando nella società una cultura viva e attuale sotto differenti aspetti e angolazioni, un’eredità che discende dalle sue origini nell’estremo Ponente ligure. Va infatti ricordato che Boris Biancheri, ancorché romano di nascita, è stato ed è tuttora molto legato alla terra da cui proviene la sua famiglia. Terra che ha infatti dato i natali ad un suo illustre antenato, Giuseppe Biancheri, che, dopo aver ricoperto altri prestigiosi incarichi, fu presidente della Camera dei Deputati al tempo del neonato Regno d’Italia. Non per caso «La Riviera Ligure» (allora «di Ponente»), edita dai Novaro per la Ditta Sasso, riservava nel 1896 alla figura di Biancheri un dettagliato articolo accompagnandolo con l’immagine della casa di famiglia a Ventimiglia: «una casa modesta che non ricorda certo il fasto di dubbia origine di cui si circonda più d’un uomo politico famoso»”. Il Premio Mario Novaro per la Cultura Ligure giunge oggi alla XX edizione. Dalla sua istituzione lo hanno ricevuto: Ligustro (Giovanni Berio, 2009), Giuliana Traverso (2008), Umberto Albini e Vico Faggi (2007), Eugenio Carmi (2006), Massimiliano Damerini (2005), Lucio Luzzatto (2004), Giuliano Montaldo (2003), Edoardo Sanguineti (2002), Enzo Maiolino (2001), Elena Bono (2000), Ivo Chiesa (1999), Vittorio Gassman (1998), Francesco Biamon- Rina Ivaldi al taglio della torta. stato spostato in Congo. Qui prosegue la sua attività di missionario salesiano andando ad aiutare i poveri tra i poveri. E come ogni anno il cuore degli Alassini era presente per sostenere il grande lavoro umanitario dei salesiani in Africa, e di padre Valentino Favaro in particolare. Un plauso va ai cuochi Giampiero Fenili e Franco Pisani, oltre ai vari volontari che hanno fatto servizio in sala e a tutti coloro che hanno allestito il salone, senza i quali la giornata non sarebbe stata così ben riuscita. E da Alassio padre Valentino è ripartito con il cuore colmo dell’amore e dell’appoggio di tanti amici, e con alcuni aiuti concreti per continuare ad operare laddove ce n’è bisogno, accanto agli ultimi. Anche quest’anno la tenacia di Rina Ivaldi ha dato i suoi frutti. Domenica 24 ottobre si è tenuto l’annuale pranzo benefico all’istituto salesiano di Alassio. Per l’occasione era presente padre Valentino Favaro che recentemente dal Cameroun è ti (1997), Renzo Piano (1996), Teatro della Tosse (1995), Luciano Berio (1994), Beatrice Solinas Donghi (1993), Alessandro Fersen (1992), Emanuele Luzzati (1991). La Fondazione Mario Novaro, è un ente riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività culturali e dalla Regione Liguria, nato, per la volontà degli eredi e di un gruppo di docenti dell’Università genovese, allo scopo di valorizzare il lascito intellettuale dell’imprenditore onegliese Mario Novaro, direttore della rivista «La Riviera Ligure», e di proseguirne le iniziative a favore della cultura ligure del Novecento. La Fondazione attua il proprio compito istituzionale attraverso la realizzazione di incontri, mostre, convegni e l’edizione di testi. Nello svolgimento dell’attività ha occasione di collaborare con Enti locali, Atenei e varie istituzioni nazionali ed internazionali. Di questo mutevole lavoro culturale, la Fondazione dà rendiconto attraverso i “notiziari” regolarmente pubblicati in appendice ai quaderni quadrimestrali, che hanno ripreso la vecchia testata novariana. www.fondazionenovaro.it Incontro delle Associazioni di Volontariato MADONNA DELLA GUARDIA Domenica 29 agosto 2010 si è svolto, nell’ampio cortile a fianco della chiesa dedicata alla Madonna della Guardia sulle altura di Alassio, il quinto incontro annuale delle Associazioni di Volontariato Alassine e degli Amici della Terza Età. È stato un piccolo ma importante traguardo, pieno di significato, che va ben oltre una mera organizzazione amministrativa, come sono certa tutti abbiano compreso, anzi tutti ci auguriamo che tale semplice manifestazione conviviale diventi simbolo di unitarietà e collaborazione anche per gli anni a venire. Abbiamo, inoltre, commemorato con la posa di una “piastrella” i 125 anni di attività della Società Operaia di Mutuo Soccorso (SOMS) di Moglio. Voglio qui ancora ringraziare, come ho già fatto di persona, una ad una le Associazioni intervenute e anche quelle assenti per motivi di forza maggiore, che non hanno mai mancato di offrire il loro contributo volontario di cooperazione. La riuscita della nostra piccola festa, che è di tutti, deve il suo buon esito all’impegno e alla dedizione che non sono mai venute meno, nonostante gli imprevisti e le difficoltà. Grazie a tutti di vero cuore e alla prossima! 4 «L’ALASSINO» Lettere del pubblico IL DITO NELL’OCCHIO Proposta di Marcello Nan Questo mio tentativo vuole essere un invito ai lettori de “L’Alassino” perché partecipino più attivamente alla nostra pubblicazione… Vi sono in INTERNET numerosi BLOG e forum nei quali ogni iscritto può esprimere una sua opinione (anche L’Alassino ce l’ha http://vecchiaalassio.forumattivo.com/) … Alla base di molti BLOG sta la teoria per la quale “Se tu mi dai una cosa ed io in cambio ti do una moneta, poi io avrò una sola cosa e tu una sola moneta… Ma se tu mi proponi un’idea ed io te ne do un’altra, poi entrambi avremo due quindi potrete vedere lo spunto iniziale (foto) in questo mese e trovare le vostre considerazioni in quello successivo… La cosa è un po’ più lenta, ma forse è meglio così, perché si ha più tempo per pensare. La Martedì 16 Novembre 2010 riceviamo e pubblichiamo (le lettere anonime non vengono pubblicate) Metamorfosi di una città Ho tra le mani un bel volumetto che qualcuno mi ha regalato tempo fa. L’intestazione recita: “Un mare di vacanze - la Riviera ligure nei manifesti di Filippo Romoli - Alassio, Palazzo Morteo, 28 agosto 1997”. È un volume elegante, curato, che ho già distrattamente sfogliato qualche volta. Oggi, per scusarmi seppure solo con me stesso per quel “distrattamente”, mi sono accinto anche a leggere i testi. Vi sono pure due brevi introduzioni, una dell’allora Sindaco Avogadro e l’altra del già allora Assessore alla cultura, Monica Zioni. Cito da Avogadro: “...Quello che si irradia dalle rappresentazioni di Romoli è il modello di Alassio verso cui tendiamo, non per nostalgia o per un anacronistico ritorno al passato, ma per la consapevolezza che il turismo del futuro passa necessa- riamente da quei valori di qualità e di vivibilità di una città a misura d’uomo, quale Romoli ci propone, e che ci auguriamo iniziative come questa mostra e questo catalogo possano contribuire a restituirci”. Di seguito, l’Assessore: “...servono a comprendere gli atteggiamenti di un mondo fatto a misura d’uomo...” “...Ricongiungersi idealmente ad un’originale immagine della Riviera significa voler tendere ad un superamento del turismo come pura attività economica e ricondurlo ad una dimensione globale di esistenza con le implicazioni culturali che esso esprime in una visione moderna della vita”. Chissà perché, mi si affaccia alla mente la visione della località “DUE VIE”! Per oggi, non leggo più. Avrà luogo ogni seconda domenica del mese dalle ore 8 alle ore 19 nei giardini di Piazza Libertà idee… e questo (se siamo in tanti) può farci sviluppare molte idee e confrontarle per scegliere le migliori…” Il BLOG in INTERNET funziona in sincronia, cioè le proposte e le risposte sono quasi immediate, ma ci vuole un computer e bisogna saperlo usare… La nostra rivista è mensile Redazione del giornale come una sorta di “moderatore” si riserverà il diritto di pubblicare o meno i vostri interventi. Per questo mese vi propongo l’isola ecologica di Vico San Domenico (quella stradina stretta che incrocia via Dante prima dell’ex Istituto delle suore di Santa Marta). Lo scopo dell’iniziativa è sensibilizzare la cittadinanza al riutilizzo di oggetti, che altrimenti sarebbero destinati alla discarica o quantomeno alla raccolta differenziata. La manifestazione si articolerà in 4 sezioni cosi suddivise: 1) Una parte dei giardini pubblici sarà riservata ai bambini e ragazzi delle Scuole di “Esciu du teatru”? Sul nostro lungomare, poco dopo il molo, alzando gli occhi si scorge un’indicazione stradale di quelle “antiche”, posta all’inizio di un carruggio minimo che, pochi passi più avanti, viene rinominato “Vico Silvestri”. Inoltrandosi di poco si arriva al cosiddetto “budello”: vetrine, passanti, e i soliti edifici della Alassio vecchia ai quali si accede per vertiginose scale di accentuata pendenza, che si intravedono dai portoni aperti. E il “teatru”, dov’è? O meglio, dov’era? di proscenio. Un sogno, certamente. Però mi viene in mente che potrebbe anche essere un sogno realizzabile. Basterebbe la volontà. La stessa che il nostro Assessore alla cultura e turismo dott.ssa Monica Zioni ha dimostrato, con ammirevole iniziativa, nel programmare un nuovo ciclo invernale di film all’Anglicana. Più, ovviamente, un nuovo bilancio della Amministrazione cittadina da cui ricavare i fondi necessari a ripristinare (magari) il vecchio Colom- Antonio Boscione “Mercatino del riciclo e riutilizzo” Alassio, Vico San Domenico - Domenica 8 agosto 2010 ore 8,30. In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome (leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione. mestici, oggettistica varia, biciclette ecc. 3) nella zona a levante del palazzo comunale sarà presente uno stand dell’Assessorato all’Ambiente presso il quale verranno distribuiti gratuitamente ai cittadini contenitori per la raccolta dell’olio domestico esausto, compostiere, cestini getta carta, sacchetti-paletta per la raccolta Una rappresentazione d’epoca. Chiedo ai giovani della pizzeria sull’angolo, e a qualche signora non giovanissima. Ma nessuno sa niente. Eppure questo teatro doveva pure esserci. Qualche persona di età avanzata forse potrà rispondermi. Intanto però continuo a fantasticare, e il fantasma di una sala teatrale mi balla davanti agli occhi come una sorta di lusinghiera allucinazione: di dimensioni ridotte, ma con le sue belle poltroncine, il palco rialzato nascosto da un bellissimo sipario rosso… forse anche qualche palco bo, che era in origine un teatro, ma anche un cinema. Come porsi, agli occhi di turisti e abitanti, come una città di rispetto, senza neppure uno straccio di cinema? Per favore, Assessore, dia a quella magica indicazione “ésciu du teatru” una destinazione che ne consenta il logico accesso (a una “uscita” corrisponde una “entrata”, no?). Sarebbe un magnifico regalo di Natale. Siamo in tanti, a chiederglielo, e sappiamo che lei potrebbe farlo. romana r. Riceviamo e pubblichiamo per conoscenza Alassio 12-10-2010 Incontri salutari L’Assessorato alle Politiche Sociali è lieto di comunicare che anche quest’anno, come ormai è consuetudine da alcune stagioni, prende il via l’iniziativa “8 Incontri Salutari” che nelle passate edizioni ha riscontrato il gradimento dei numerosi partecipanti. L’iniziativa, rivolta alla terza età, ha lo scopo di fornire informazioni utili alla vita quotidiana, che aiutino a prevenire i comportamenti scorretti, sia per la salute, che per l’incolumità della persona. Gli incontri sono in totale otto e avranno inizio mercoledì 3 novembre alle ore 16,30 presso il Bar Mokambo, via Roma 16, con il Dott. Durante Roberto, specialista in diabetologia, che tratterà il tema: “Il diabete: vecchie e nuove terapie per vivere meglio”. Proseguiranno mercoledì 24 novembre alle ore 16,30 presso il Bar Giacomel, via Mazzini 67, con il Comandante della Stazione dei Carabinieri Mar.A.s.UPS Gian Luigi Marras che parlerà sul tema: “Le più frequenti truffe agli anziani: co- me comportarsi quando uno sconosciuto bussa alla porta” e la programmazione dell’anno 2010 terminerà presso il Bar Mokambo, via Roma 16, con l’incontro con il Dott. Fabio De Feo, oculista, sul tema: “Le malattie oculari più comuni con l’età: cataratta, glaucoma, degenerazione maculare”. Sono previsti altri cinque incontri per l’anno 2011: a gennaio con il dermatologo, dott. Germain Tagliapietra, a febbraio con l’ortopedico, dott. Arturo De Michieli, a marzo con il cardiologo Dott. Paolo Bellotti e successivamente con il Capo Squadra dei Vigili del Fuoco Giovanni Longo, per terminare ad aprile con la visita alla Capitaneria di Porto dal Comandante TV (CT) Elisabetta Pierami. Per qualsiasi informazione è possibile rivolgersi presso il Comune di Alassio – Sportello di Cittadinanza o telefonare allo 0182-602228. L’Assessore alle Politiche Sociali Dott.ssa Loretta Zavaroni OGGETTO: Le terme organizzate dal Comune Ill.mo Signor Sindaco Edizione del 12 settembre. Alassio per esporre oggetti di loro proprietà quali: giornalini,giocattoli, figurine ecc. per essere cambiati o venduti ad altri bambini. Chi volesse partecipare, sia come classe che come singolo o gruppo di amici può prendere contatti con l’Ufficio Salvaguardia Ambientale tel 329 210 3030. 2) la balaustra posta dietro la fontana delle “Allegrezze” sarà destinata ai cittadini di Alassio che potranno portare ed esporre oggetti non più utilizzati quali piccoli elettrodo- dei “bisognini” dei nostri amici a 4 zampe e materiale informativo delle attività dell’Ufficio Ambiente. 4) la parte restante dei giardini verrà utilizzata per la collocazione, a cura dell’Associazione culturale “La luna” (tel. 3331499443) di numerosi espositori, a livello hobbistico, alcuni dei quali esporranno oggetti realizzati con materiali di recupero quali lattine di bibite, carta, legno ecc. L’Assessore all’ Ambiente Marco Salvo Vorrei portare a Sua conoscenza come funziona l’organizzazione delle “Politiche Sociali” del nostro Comune al riguardo dei soggiorni alle terme. 1) Pubblicano un depliant che distribuiscono ai possibili interessati dove si indicano: stazione termale, albergo, quote da pagare: Le contribuzioni sono: A) costo del viaggio e del soggiorno B) Quota giornaliera per la camera singola. 2) Il giorno stabilito per la prenotazione ci troviamo all’ora precisa davanti al Comune per iscriverci. 3) A questo punto si viene a sapere che su 55 iscritti le CAMERE SINGOLE SONO TRE dato che il nostro Comune dipende da una Agenzia che “di più non dà” Ora, dato che un Ente come il Comune di Alassio debba dipendere da un’agenzia che fa ilbello ed il cattivo tempo – a me sembra una bella “presa in giro” perché sul depliant dovrebbero scrivere” Non esistono camere singole” oppure: “Per avere una camera singola dovete appostarvi alle 5 del mattino davanti al Comune, per avere speranza di avere una delle tre camere singole: Alle Politiche Sociali ci sono tanti dipendenti capaci ed intelligenti ed allora perché dobbiamo dipendere da una Agenzia che certamente si prende la sua commissione come d’uso? Io ho dovuto rinunciare alle terme con la mia gente di Alassio ed alle cure che mi proponevo. Il massimo del ridicolo è che, con una telefonata alla fine di Agosto, mi sono sentita dire che “potevo andare privatamente come se, per girare il mondo per conto mio, avessi bisogno del permesso delle “Politiche Sociali” e magari anche della famosa Agenzia. La ringrazio dell’attenzione, Signor Sindaco, e con la dovuta massima stima Le porgo i miei saluti. Paola Angiolina Brusa Schivo Martedì 16 Novembre 2010 VIA CAVOUR E ALASSIO Era la via più bella ed elegante, era un salotto, il regno del cazzeggio; dal bar Roma al Palma ristorante i clienti ammiravano il passeggio Al piano il maestro Roveroni ed Enzo Freda sempre sorridenti suonavano romantiche canzoni applauditi dai cento e più clienti, mentre numerosi camerieri in giacca bianca e farfallino nero (professionisti preparati e seri) effettuavano si un servizio vero… C’era Gatti il tenore che, incantando la platea con il suo “Do” di petto, suscitava entusiamo meritando sempre grandi applausi e grande rispetto. Non c’erano ubriachi né drogati, non c’erano marmaglie di ragazzi come quelli d’oggi assai maleducati capaci solo d’urla e di schiamazzi; allora bevevan l’aranciata oggi la birra e poi la coca… cola, povera gioventù ahimé bruciata, che fuma e si rovina naso e gola! Al Roof allora c’erano gli artisti provenienti da Sanremo o da Milano Kramer, Simonetti ed altri musicisti, il mago Silvan, Mina e Celentano e i divi per firmare la piastrella che sul Muretto veniva cementata… a rendere ancor più bella il Night del Roma e al mare una sfilata di concertini e Balzola e Silvani, l’Orientale, Sandon, la Capannina, all’U-brecche suonavi con le mani ti divertivi sino a far mattina. C’era ancor il Paradise, Villa Romana, romantici ritrovi un po’ appartati. Ma per noi sta suonando la campana. Speriamo crescan nuovi innamorati di questa cittadina e che tra loro qualcuno la riporti ai tempi d’oro. Alassio oggi è messa molto male: la colpa è della Giunta Comunale??? Silvio Viglietti Alassio Donna per la C.R.I. Domenica 10 ottobre, presso l’Hotel Aida, si è svolta la serata di gala organizzata come lo scorso anno dall’Associazione “Alassio Donna” per raccogliere fondi da destinare all’acquisto di un nuovo automezzo per la sede C.R.I di Alassio. In tale occasione Monsignor De Canis ha benedetto l’autovettura acquistata quest’anno grazie al contributo di Alassio Donna e di tutta la cittadinanza. Durante la serata si è svolta una ricchissima lotteria diretta con la consueta simpatia dal sig. Giovanni con bellissimi premi messi in palio da molti commercianti e ristoratori alassini e da privati cittadini. Complessivamente sono stati raccolti € 4.000 e di questo ringraziamo: L’associazione “Alassio Donna” che anche quest’anno ha voluto contribuire alla nostra raccolta fondi che, data l’usura degli automezzi, non è mai finita; l’hotel Aida che ci ha ospitato organizzando un’ottima cena arricchita dalla musica di KIUTO e dalla presenza del tenore GAETANO LA BALESTRA oltre che dalla inappuntabile cortesia della signora Francesca, del sig. Angelo e del sig. Giovanni che ha contribuito con la sua vivace ironia al successo della serata; tutti coloro che hanno donato i numerosi premi sorteggiati durante la cena; tutti coloro che anche quest’anno hanno aderito alla serata; Monsignor De Canis non solo per la sua presenza in tale occasione ma anche perché ci ha concesso di effettuare il Concerto di Natale presso la Chiesa di S. Ambrogio il 18 dicembre alle ore 5 «L'ALASSINO» Rubrichetta mensile - Un ricordo per... ALASSIO ANNI ’50 DA SINISTRA IN ALTO: G. CAVIGLIA – R. BENVENUTO – A. D’ANDREA – C. CAVIGLIA SOTTO: G. RIOLFO – G. LORENZINI – P. RIOLFO – G. SCHIVO. UN’ALASSINA A CAPITOL HILL Maria Giuseppina - Margie Bruna, figlia di Giulia Bogliolo ed alassina doc, nella sua qualità di membro del gruppo di ricerca francese sulle Pari Opportunità, ha fatto parte della delegazione che ha partecipato, lo scorso settembre, alla tavola rotonda della Helsinki Commission al Senato Americano a Washington. In questo ambito, è intervenuta, davanti a un parterre prestigioso ed interessato, sul tema Diversità e efficacia mana- geriale. Invitata alla riunione dell’American Congressional Black Caucus, ha pronunciato un’allocuzione molto apprezzata alla prestigiosissima Howard University, ove ha avuto il privilegio di incontrare Mrs. Karen Britton, consigliera del Presidente Obama. Infine, ricevuta all’Ambasciata di Francia dall’Ambasciatore S.E. Pierre Vimont, gli ha consegnato, nel corso di un caloroso incontro, un esemplare del suo ultimo lavoro: La diversité levier de performance… Ulteriori informazioni sono ampiamente reperibili sui siti web: http://lediscriminologue.org/ Maria-Bruna-diversite-et,113 http://chairediversite.fondation.dauphine.fr/la-chaire/la-viede-la-chaire/detail-dunenews/article/la-chaire-management-diversite-presente-au-40eme-caucus-des-diversites-a-washington/ 20.45, voci e musica con la Corale Alassina Coro Capo Mele e all’organo il Maestro Paolo Gazzano. Per la C.R.I. di Alassio Dott.ssa Musso Anna I DANESI ALLA SCOPERTA DELLA CUCINA LIGURE Gli studenti della prestigiosa Suhrs Madakdemiet di Copenhagen sono venuti il Liguria per scoprire la cucina ligure e conoscere i nostri prodotti agricoli e vitivinicoli di alta qualità. Gli chef danesi hanno fatto visita alla piana albenganese ed in particolare alla Azienda Ortoverde di Vigo Giuseppe: «Trombette, cuori di bue ed aromatiche della piana d’Albenga – ha detto lo chef dell’Istituto Secondario Superiore Alberghiero, Roberto De Palo – esaltano gli elementi base della cucina danese: merluzzo, maiale, aringhe e le zuppe». In onore della delegazione danese il professor De Palo ha proposto come prima ricetta da realizzare un filetto di merluzzo con una delicata di cuore di bue con trombette croccanti ai profumi liguri. A seguire filetto di maiale con salsa di basilico e zenzero; un tortino di zucchine e pomodori in agrodolce; Zuppa di trombetta e fiore in pastella con ripieno di aringa. Massimo Enrico, presidente dei viticultori ingauni e la professoressa Michela Calandruccio hanno curato gli abbinamenti dei vini: Rossese e Pigato della Riviera Ligure di Ponente, che sono stati presentati dagli studenti danesi, rispettivamente per i piatti di carne, verdu- ra e il pesce. «È stata – dice la docente Margherita Ratto – una vera e propria cucina “fusion” tra i nostri sapori e quelli danesi che ha visto i ragazzi e le ragazze danesi impegnati con i loro coetanei ita- liani nella preparazione dei tre piatti». L’istituzione scolastica danese, che è ultra centenaria, è l’unica del suo genere nel comprensorio di Copenaghen. L’evento gastronomico è stato anche ripreso in diretta dalle telecamere di Buongiorno Regione. Ad orga- nizzare questo interessante scambio è stato l’Istituto F. Maria Giancardi di Alassio, uno dei quattro alberghieri italiani che quest’anno ha ottenuto il prestigioso riconoscimento “dell’eccellenza” da parte del Ministero dell’istruzione, università e ricerca. La manifestazione è stata organizzata con la collabor azione della Coldiretti savonese e dell’azienda agricola Vigo Giuseppe. Rai Tre si è collegata tre volte nel corso del programma mattutino “Buongior- no Regione” presentando i prodotti della Piana ingauna che hanno reso celebre la nostra agricoltura: verdure, erbe aromatiche ed i prodotti di eccellenza del nostro mare, con i vini di qualità della Cooperativa Viticultori Ingauni di Ortovero. Terminata l’esperienza nell’azienda agricola la mattinata è proseguita nelle cucine dell’alberghiero dove gli alunni della “Madakdemiet” hanno preparato il pranzo assistiti dai docenti e coadiuvati dagli alunni delle classi terminali dell’Istituto alassino. Dopo il pranzo, gli studenti danesi sono stati impegnati in tour guidato alla scoperta delle attrattive turistiche della città di Alassio accompagnati dai docenti Margherita Ratto, Antonella Annitto e Franco Laureri. Molta soddisfazione ha espresso il preside dell’alberghiero: «Si è trattato – ha detto il dirigente scolastico dell’Istituto Superiore di Alassio, Salvatore Manca – di una interessante occasione di crescita e di scambio per i nostri alunni. Gli studenti hanno risposto con impegno e soddisfazione all’iniziativa e gli operatori del comprensorio hanno collaborato e partecipato con interesse all’evento». Claudio Almanzi Un grazie di cuore e un appello! Il 6 dicembre 2003 veniva inaugurato l’Ambulatorio Infermieristico promosso e gestito dall’Unione Exallieve/i delle Figlie di Maria Ausiliatrice in rete con la Parrocchia San Vincenzo e il Comune di Alassio Assessorato al Volontariato e con il sostegno di molte Associazioni Alassine. Un ringraziamento particolare va agli Exallievi/e di Don Bosco che dall’apertura ad oggi ci sostengono fornendoci il materiale di consumo. 7 anni di attività ininterrotta basata unicamente sul puro “volontariato” fatto di gratuità, dedizione, accoglienza e professionalità. Con queste righe vogliamo ringraziare di cuore tutte le volontarie dell’accoglienza, le infermiere professionali e i medici che con la loro disponibilità hanno reso possibile tutto questo, senza il loro “servizio” la comunità alassina sarebbe un po’ più povera. Ricordiamo che l’ambulatorio è aperto tutti i giorni dalle 9,30 alle 11 ed è in Via L. da Vinci 67 ed effettua le seguenti prestazioni gratuite: terapia iniettiva, misurazione pressione, stick diabetico, colesterolo e trigliceridi. Alcune infermiere arrivano da fuori Alassio: Diano S. Pietro e Albenga. Ora rivolgiamo un APPELLO a tutte le infermiere e/o medici di Alassio e dintorni, perché il nostro servizio possa continuare in questa forma, abbiamo bisogno di forze nuove, di infermieri e/o medici che vogliano dedicare un’ora e mezza alla settimana o ogni 15 giorni in questo servizio molto apprezzato dagli utenti. Non lasciarti sfuggire l’occasione di “donare un po’ del tuo tempo”, ti assicuriamo che sarai felice di questa scelta. Per maggiori informazioni rivolgiti in Ambulatorio oppure telefona a Rosanna 3284862179. Ti ringraziamo già per la tua disponibilità. Il Consiglio Exallieve/i delle Figlie di Maria Ausiliatrice 6 «L'ALASSINO» Martedì 16 Novembre 2010 103 anni e ben portati! SPINNAKER MOSTRE D’ARTE Alassio la festeggia ALASSIO - PORTOFINO SALA CARLETTI (Sede A.V.A.) a cura di Carlo Bertolino Nasce ad Arta (oggi Arta Terme) in provincia di Udine il 28 ottobre 1907 ed oggi, a dispetto della sua verde età ricorda perfettamente la sua storia di bambina friulana e di novella alassina, oltre che tutti gli accadimenti della storia nazionale: la grande guerra, il ventennio, la seconda guerra ed il boom del turismo alassino. Conosce tutto delle famiglie più in vista della città; ed anche di quelle meno conosciute ma ugualmente importanti! nozze, ma hanno recuperato in seguito visitando buona parte d’Europa. Le nipoti poi si sono sposate tutte dopo di lei (prima la Pia nel 1969) ed abitano a Diano Marina e San Bartolomeo al mare. Ad Arta Terme, oltre a parenti che non vede da decenni e nipotini troppo giovani che non ha conosciuto, è rimasta la nipote Wilma che ogni tanto viene a trovarla. Nel 1968 aiuta il marito Francesco a costruire la casa di via Nelle giornate in cui è in vena di ricordi racconta ancora del suo arrivo ad Alassio, degli orti smantellati per far posto alla costruenda via Dante, di tanti aneddoti della vita cittadina, di quasi tutti i sindaci che si sono succeduti, anche se quello che ama di più è l’attuale – il rag. Aicardi – che è venuto a farle gli auguri per il compleanno ed a consegnarle – con tanto di fascia tricolore – la targa ricordo del Comune. Racconta di quando arrivò ad Alassio nel 1925 al seguito della Famiglia Marson con il compito di bambinaia – non si diceva (e non si poteva dire) baby sitter – per la piccola Mara, oggi splendida novantenne. Nel 1930 è diventata la dispensiera del “Grand Hôtel et d’Alassio” da poco acquistato dalla famiglia Marson per trenta lire (consentiamole questo lapsus) che i venditori utilizzarono per comprare l’isola Gallinara. Il Sig. Marson ampliò l’albergo con l’aiuto della sua sig.ra – manager ante-litteram – e Giovanna condivideva l’ufficio dispensa con la loro figlia, la “signorina”. Antonio, che oggi tutti ad Alassio conoscono, allora era un bel discolo. Al Grand Hôtel trascorrerà 34 anni, fino al 1964 quando, colpita da infarto, smetterà di lavorare dopo aver incontrato quasi tutti i lavoratori che poi faranno grande l’hôtellerie alassina e dopo aver visto passare quel turismo d’elite, che rimpiangiamo, composto da famiglie che passavano l’intera estate ad Alassio (i più poveri stavano solo un mese!) e da nobili e principi (incluso un maharaja) che arrivavano con un’infinità di bauli ed un’esagerazione di servitù (allora si chiamava così). Riaffiorano anche i ricordi tristi; alla fine del 1952 muore il suo primo marito e, rimasta sola, si fa raggiungere, all’inizio del 1953, dalla nipote Pia (oggi pimpante ragazzina di settant’anni) ed in seguito dalla Bruna, Elide e Dina: tutte con l’intenzione di emulare la zia in fatto di longevità. Però non si fa superare dalle nipoti; sposa nel 1966 Francesco Sottano ed oggi ricorda con tenerezza il giorno delle nozze: il matrimonio al mattino, il pranzo a Solva ed il pomeriggio a lavorare la campagna di Francesco dove gli cantilenava una filastrocca che lo faceva arrabbiare “credevo di stare meglio… ho sposato le Roi… eccomi qua!” Non hanno fatto il viaggio di Adelasia dove vivono: otto anni di serenità fino al 1974, quando sarà vedova per la seconda volta. Oggi Giovanna dice che non le capita più di piangere perché le lacrime che aveva in dotazione le ha già versate tutte. Ma non si è mai persa d’animo, la sua tempra le ha consentito di vivere da sola fino alla soglia dei 102 anni; e “da sola” significa che cucinava, lavava i piatti, curava la casa, con il solo aiuto delle nipoti per la spesa e le faccende più pesanti. Adesso, ma solo da ottobre 2009, è costantemente assistita dalla badante Rodica Marin (ma lei la chiama Rody) che la cura forse meglio di come farebbe una figlia che non ha avuto. Le hanno fatto compagnia gli amici della regione “Madonna delle Grazie” ed i suoi coinquilini che si sono succeduti e che la hanno preceduta lassù: Ernesta Parodi, Antonietta Lecci e, ultimo ad andarsene, Rocco. Si lamenta (ma chi la conosce dice che non ha nessuna intenzione di andarsene) di essere ancora qui e di non essere ancora stata chiamata; dice che quando andrà dal padreterno si porterà dietro il bastone per darglielo sulla…… (oh! questo non ditelo a monsignor prevosto!) Maurizio Negro SMAU 2010: Spinnaker Group riceve il Premio Nazionale ICT Innovazione per la creazione di un innovativo sistema gestionale Durante il convegno d’apertura della fiera SMAU a Milano il 20 ottobre 2010, alla presenza del Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, l’azienda ligure SPINNAKER, specializzata nel comparto moda, è risultata la vincitrice del premio Nazionale ICT Innovazione nel Retail per la creazione di una innovativa infrastruttura informatica che permette di incrementare i ricavi migliorando i processi logistici ed il controllo di gestione. Ideato e sviluppato su misura dall’ing. Alessandro Betti, il software realizzato è completamente online e usa le ultime tecnologie Microsoft. L’hosting per lo storage dei dati mette al riparo da eventuali rischi per la perdita degli stessi e permette il monitoraggio dei dati di vendita con estrema facilità ed in pochi secondi, ovunque, attraverso qualsiasi accesso alla rete (computer, ture acquisizioni. Nel prossimo futuro Spinnaker intende proporne l’utilizzo anche ad altre aziende del settore del Fashion Retail che presentano le stesse specificità. Lucia Busacca Nella prima quindicina di settembre è tornata alla “Carletti” Lucia Busacca. Proponiamo il sunto di un articolo scritto per lei dal critico Arianna Castagno sul settimanale “La Valsusa” del 5 agosto scorso, in occasione della sua mostra nel Municipio di Novalesa (To). SPINNAKER Nata trentacinque anni fa ad Alassio ad opera dell’attuale titolare Lorenza Betti, l’azienda rappresenta oggi un gruppo moda riconosciuto come una tra le più importanti realtà multi-brands a livello nazionale. Annoverata dalla Camera della Moda tra i THE BEST SHOPs in Italia, Spinnaker possiede dodici punti vendita tra Alassio e Portofino, ed una stock house. La merceologia trattata è di gamma alta e comprende abbigliamento ed accessori dei principali brand del panorama Fashion internazionale come: Prada, Gucci, Dolce&Gabbana, Dior, YSL, Fendi. “L’arte – afferma Lucia Busacca – è l’espressione più intima dell’animo umano, è il saper vedere oltre che con gli occhi anche con il cuore”. Questo pensiero ha influenzato profondamente il suo modo di dipingere, caratterizzato da una delicatezza e un’eleganza che ne rispecchiano l’interiorità... I suoi dipinti, sia quelli su porcellana che quelli su tela, sono intrisi di poesia e di musicalità, offrono la visione di una realtà solare, dove tutto sembra regolato da un’armonia perfetta... Come soggetti predilige castelli o casolari immersi nel verde, fiori, scogliere, colline: scorci ricchi di incanto che risultano ancora più suggestivi perché li possiamo ammirare da un punto di vista molto particolare, quello di un’artista profondamente innamorata della natura in tutte le sue manifestazioni. In questo modo, pur rimanendo fedele alla pittura figurativa tradizionale, Lucia Busacca ha saputo mantenere una sua originalità... Franco Iebole “Artigianato & Hobbystica” cellulare, …). Spinnaker ha sviluppato un sito Web interattivo con le immagini delle vetrine dei negozi e le informazioni relative a brand e prezzi dei prodotti esposti. La navigazione del sito è disponibile anche nei punti vendita attraverso appositi computer touch screen, portando il cliente a conoscenza dell’intera offerta dei negozi Spinnaker. Attraverso l’aggancio dei dati con siti e-commerce si è riusciti a trarre valore anche da merce obsoleta custodita in magazzino. Dimensionato correttamente rispetto alle esigenze aziendali e caratterizzato dalla semplicità di utilizzo, il sistema gestionale, è diventato per l’azienda un fattore strategico ed indispensabile anche per poter pensare ad eventuali fu- ING. ALESSANDRO BETTI (software senior specialist) Laureato in ingegneria elettronica presso l’università di Genova nel 1999, ha iniziato a lavorare come programmatore presso la FINSA consulting di Genova dal 1995 e successivamente per TXT e-Solution di Milano, svolgendo progettazione e software per aziende come Parmalat, Italcogim, Ispra, Tetrapack, Rina. Nel 2003 entra nell’azienda di famiglia Spinnaker Group, per la quale realizza l’innovativo programma gestionale per la logistica e il retail. Relazioni esterne: Federica Betti - Cell. 3389387263 E-mail: [email protected] È stato un valido artigiano idraulico, ma la sua attività è sconfinata in lavori collaterali come la falegnameria e la tornitura, per non parlare della fotografia e cinematografia della natura, unite al collezionismo. Nella prima quindicina di ottobre Franco Iebole, dopo quelle sugli antichi giochi e sugli attrezzi artigiani, ha esposto alla “Carletti” le sue raccolte di cavatappi e di bottigliette mignon di liquori e aperitivi. In appositi espositori (sempre da lui costruiti) abbiamo visto centinaia di cavatappi, comuni e fantasiosi, combinati (con chiave inglese, morsetto, manometro, rubinetto), semplici e complicati, con i più vari meccanismi per rendere più facile l’estrazione del tappo, col manico fatto di diversi materiali: ferro, bronzo, ottone, e (a parte il “verme”) in legno e plastica, nonché raffinati in avorio, marmo e un corno di gazzella, per finire con due di oltre 100 anni d’età. Ma di quelli “semplici” ne erano esposti ben 42 ognuno col manico di un legno diverso: dall’olivo al faggio, dall’abete all’albicocco, dal noce al ciliegio, tutti torniti dal nostro Franco. C’erano anche alcuni schiaccianoci e rotelle da ravioli. Erano poi esposte centinaia di bottigliette “mignon” di liquori da tutto il mondo, anche di aperitivi e amari, dai nomi e dalle forme più strane, in apposite vetrinette su piedistallo, anche queste eseguite da Franco Iebole. Eva Traverso Spinnaker Srl – Via Marconi 25 17021 Alassio Piva IT00116450099 3a Festa della collina del 16 ottobre u.sc. ai “PRAI DA MUNEGA” Un morbido tappetino per giocare. I numerosi partecipanti. Buona affluenza di pubblico registrata alla mostra allestita presso la Sala Carletti, sede dell’Associazione Vecchia Alassio, dalle amiche di “FILOLANDIA”. Sono infatti stati esposti i lavori confezionati durante i corsi tenuti, da valenti istruttrici, di cucito creativo - pachwork - ricamo. La mostra è stata aperta dal 28 al 31 Ottobre raccogliendo il plauso delle appassionate visitatrici, l’interesse dimostrato ha reso pieno merito alle creazioni esposte che sono tutte opere create da signore che frequentano i corsi didattici creativi. Le amiche di “Filolandia”, dopo questa parentesi espositiva, tornano a produrre le creazioni che verranno esposte, presso la Sala Carletti, dandovi appuntamento per il 2011. Martedì 16 Novembre 2010 7 «L'ALASSINO» CURIOSANDO FRA LE PAROLE (A cura di Tommaso Schivo) Cap. 9° In questo capitolo ci soffermeremo a trattare un po’ di noi, delle nostre umane vicende e del nostro divenire, dal momento della nascita, su, su, sino alla giovinezza, all’uomo, all’anziano, al vecchio. Non mi fermo più di tanto a documentare il vocabolo “neonato” troppo evidente, nuovo nato, nato da poco ma presto diventa “infante”, cioè non ancora capace di parlare e poi “fanciullo” che è un vezzeggiativo derivante da “fanticello” inteso come “piccolo fante” quasi piccolo uomo, un ometto insomma. Il discorso diventa più arduo quando passiamo ad analizzare la parola “bambino”. Non è del tutto accertato, ma sembra che il vocabolo derivi direttamente da una voce, forse dialettale ma tipicamente italiana e forse persino toscana d’Arno, voce antica che il tempo ha via via sepolto nel silenzio, ma che poi è prepotentemente passata (sic et simpliciter) nell’uso vivo e quotidiano della nostra lingua madre o nazionale che dir si voglia. Ma partiamo dalle radici più lontane. “Bambino” significò originariamente “balbettante”, un omino piccolo piccolo, ma non ancora in grado di sciorinare un discorso, né di interloquire correttamente con gli adulti. I confini, per così dire, del termine possono essere considerati dai primi anni di nascita sino agli anni dell’età scolare. Da “bambino” a “bambola” il passo è breve; tuttavia questo sostantivo femminile non indicò mai una persona, una bimba, ma sempre e solo un fantoccio, fatto per lo più alle origini di stracci e via via sempre più ricco, sofisticato e adorno di vesti e di fregi anche pregiati. Chi non ricorda, al proposito, la notissima e preziosa Barbie? Per chi ha superato i dieci anni il termine Parliamo di noi “bambino” (e di conseguenza “bambola”) non ha più senso, ma è rimasto, con l’avanzare dell’età, con due significati stranamente negativi o risibili a indicare (se maschio) un ragazzo Chi non ricorda la notissima Barby? (ILLUSTRAZIONE DI GIBBA) incapace di decisioni o di razionalità o di autonomia, insomma un uomo più o meno immaturo, sino a stigmatizzare, con “bambola”, nel gergo sportivo, uno stato di crisi improvvisa talvolta persino macchiata da illeciti corroboranti. Lo stesso termine, “bambola” ha, invece, un certo valore positivo, se si tratta di una femmina “già grande”; Grande successo per l’esposizione della Coppa dei Campioni ad Alassio organizzata dall’Inter Club “I Matetti Nerazzurri” che aveva come scopo la raccolta di fondi per l’Inter Campus in collaborazione con Unicef. Olre 900 persone hanno reso omaggio alla Champions Cup sabato nella ex chiesa Anglicana di Alassio, esposizione organizzata dal coordinamento nazionale dell’Inter Club con la collaborazione del Club di Alassio. Una scenografia di grande impatto, nella splendida cornice dell’abside della ex chiesa anglicana, imbandita con le bandiere nerazzurre, dove oltre alla coppa si potevano godere le immagini del trionfo nerazzurro; un vialetto di accesso dove, accompagnati dagli inni dell’Inter, salutati da una doppia galleria di bandiere, celebrative della tripletta, fatte realizzare per l’occasione dall’Inter Club di Alassio, si accedeva al luogo dell’esposizione della Champions Cup. La giornata celebrativa della coppa, che aveva come scopo la raccolta di fondi per l’Inter Campus in collaborazione con Unicef da destinare all’avviamento allo sport dei bambini terremotati di Haiti, ha raccolto 3.780 euro con la promozione legata alla foto con la Coppa dalle “grandi cioè di una giovane donna, gentile, graziosa e amabile, pur non disgiunto dal significato di donna priva di personalità e, con una larvata e leggera ironia, un po’ sciocca e vanesia, insomma, orecchie”; a questi vanno aggiunti 1.000 euro che sono stati donati per lo stesso scopo dall’Inter Club di Alassio. 740 persone si sono fatte fotografare con la coppa, e l’Inter Club “I Matetti Nerazzurri” di Alassio ha raccolto 50 nuove adesioni di tifosi interisti al Club Alassino; un grande successo sull’onda dell’emozione dei successi della squadra che ha realizzato una storica tripletta: Champions, scudetto e coppa Italia, alla quale aggiungere la supercoppa Italiana. Un ringraziamento ancora al Coordinamento Nazionale degli Inter Club e in particolare al coordinatore per la Liguria Claudio Restelli che hanno permesso la data di Alassio di questo Tour e la riuscita di questa manifestazione. Una occasione riuscita per coniugare tifo calcistico e solidarietà. Alassio 25 ott. 10 Il Presidente Inter Club “I Matetti Nerazzurri” Marco Melgrati bella, ma un po’ vuota, come diceva Fedro. “O quanta species... Cerebrum non habet”. Comunque, dopo i dieci, dodici anni, compaiono nuovi termini, che mi sembra doveroso ed interessante analizzare. Ecco “ragazzo/a”, voce di chiara origine araba a indicare un maschietto o una femminuccia nel fiorire della prima giovinezza. Di lì si passa al termine “adolescente” e la radice della parola torna ad essere la lingua madre di Roma. Nasce dal verbo “adolescere” (crescere in età) ed al suo participio presente “adolescens”, cioè creatura che sta ancora crescendo, finché, pienamente sviluppata, diventerà (passando grammaticalmente dal participio presente a quello passato del verbo stesso) un “adulto”, cioè creatura che è ormai cresciuta. Dovremmo ora parlare di uomo (i Latini avevano homo e vir, con due significati nettamente diversi) e di donna (da domina a madonna), ma andremmo troppo per le lunghe e, poi, di anziano e di vecchio. Tuttavia, se mi è possibile, prima di chiudere l’argomento, fare un piccolo passo indietro, merita una analisi particolare il nome “ragazzo” che, al di là del suo significato primigenio di uomo o donna nella loro prima giovinezza, ha mantenuto nel tempo varie decine di significati. A mo’ di esempio, pur senza indugiare sull’analisi delle varie espressioni ricordo: il mio ragazzo, la mia ragazza, un ragazzo in gamba, il nome da ragazza (cioè il cognome della famiglia di appartenenza), ragazza da marito e ragazza madre o ragazza squillo e ragazzo di bottega... per non arrivare a ragazzaglia o a ragazzata per indicare un gesto impulsivo e imponderato, ma senza gran danno. Ma procediamo. Dopo una... certa età ecco comparire la voce “anziano” che nasce da “ante” (avverbio o preposizione antiquata) e altro non significa che nato da tempo, che è avanti negli anni e questo termine oggi è più diffuso che l’omonimo “vecchio”. Sembra, cioè, eufemisticamente, più rispettoso, anche se la sostanza non cambia affatto. Nuvèmbre T’èi u mese di Morti e za pe-i Santi i se cumensan a vestise i fanti ma cumm’arriveremnu a san Martìn se vestiran i grandi e i piccenìn savendu ch’oramai, pe san Clemènte l’invernu ogni giurnu u mette ün dènte e che rivandu a santa Catarina s’attruveremmu aigua, neve o brina… E u nu bastasse, arrivai d’Avvèntu gh’azzunzemmu mò grossu e forte vèntu, cuscì che tütti insemme a sant’Andrìa u frèidu faran sciurtì de sutta a prìa. Però, ti nèi du tüttu in malandrìn se u mustu ti l’hai faitu vegnì vìn! NOVEMBRE Sei il mese di Morti (2) e per i Santi (1) / già si cominciano a vestire i fanti / ma giunti poi che siamo a san Martino (11) / si vestirà il grande ed il piccino / sapendo che ormai per san Clemente (23) / l’inverno ogni giorno mette un dente /e che arrivati a santa Caterina (25) / già troveremo acqua, neve o brina… / E non bastasse, poiché siamo d’Avvento / aggiungeremo mare grosso e vento / che assieme a sant’Andrea (30) / e di buon passo il freddo faranno uscir da sotto il sasso. / Però, non sei del tutto un malandrino / se il mosto ce l’hai fatto venir vino. Saggio di Natale sui pattini GIOVEDì 23 DICEMBRE P.V. ALLE ORE 17,30 presso il “Palalassio Ravizza” ci sarà il saggio di Natale della Società di Pattinaggio “OLIMPIA ROLLER TEAM”. I piccoli atleti vogliono fare gli auguri a tutti, e dimostrare quanto sono bravi. Parteciperanno anche i ragazzi della “Sezione AGONISMO” con dischi di gara e danze collettive. Sarà presente la Società 2SKETING FLY ANDORA” Un particolare e sentito ringraziamento alle allenatrici WANDA E LAURA. Vi aspettimo numerosi. La naturale bellezza dell’arte Definisco “arte” l’espressione creativa dell’infinito attraverso l’individuo. Secondo me questo è l’equivalente dell’idea che ho dell’amore. Il rimando soggettivo ai ricordi personali può suscitare ed evocare sentimenti contrastanti riconoscibili nell’esperienza passata di chiunque, tutti noi abbiamo amato, e tutti noi siamo artisti, consapevoli o meno. Ognuno potrebbe dare una definizione diversa di che cosa sia l’amore secondo lui, e benché proviamo tutti gli stessi sentimenti questi si diversificano nell’esperienza, nell’interpretazione e nella forma in cui l’esprimiamo. Potrebbe sempre esserci una definizione in più e mai, mai, una di troppo. Potremmo anche non essere d’accordo sull’uso delle parole che usiamo perché da sempre il linguaggio ci confonde più di quanto ci aiuti. Il linguaggio è nato con la società ma l’incubo della comunicazione intersoggettiva è sempre presente, più fastidioso che mai. Ineliminabile e alienante. Abbiamo mezzi che non sappiamo usare, né sfruttare, e meno che mai sublimare. Mi riferisco a tutto l’uso inutile che facciamo della tecnologia moderna, il web, per esempio, che accorcia il tempo che la parola impiega per arrivare da una coscienza all’altra ma non ci aiuta a comprendere il giusto valore della comunicazione. Anzi, quest’apparente facilità, in realtà ci ostacola. Potremmo sempre dare nuove interpretazioni all’uso di vocaboli inflazionati come “arte” e “amore” senza però mai arrivare ad una conclusione soddisfacente per tutti, né tanto meno esaurirne significato e potenzialità inespresse. Ognuno ha il suo paio di occhia- li con cui guarda il mondo dall’isola solitaria del suo Io, un personale punto di vista come i raggi di una ruota che si trovano in un punto: l’arte. Quando l’artista si cala nell’ignoto e torna con la sua opera innovatrice, da’ un nuovo inizio, e stabilisce una diversa misura al margine conoscitivo dell’orizzonte estetico. Questa ruota non gira più per forza d’inerzia ma per la prima volta comincia veramente a girare grazie allo sforzo del singolo cercatore, e questa ruota, con tutti i suoi raggi, comincia a girare intorno al centro dando vita ad un nuovo gesto: d’arte o d’amore. Che differenza c’è tra una foglia e un dipinto? C’è veramente bisogno di andare in un museo per ammirare un’opera d’arte? Forse basterebbe soltanto guardarsi un po’ meglio intorno, far tacere i nostri dubbi e le paure che giornalmente ci attanagliano, e osservare. Fare attenzione, veramente, e forse per alcuni, per la prima volta. Quanta bellezza c’è nelle nature morte e nei particolari dei dettagli infinitesimali delle opere dei grandi maestri che hanno dato la luce a impareggiabili dipinti che non stanno per nulla alla pari con quello che abbiamo anche soltanto nel vaso, sul terrazzo di casa nostra. Nell’orticello, nel giardino, o in alcune vie non ancora deturpate da quell’abuso che socialmente viene chiamato “buon senso”, che nella realtà dei fatti distrugge il verde nel nostro piccolo paese. C’è più matematica, arte e delicatezza in quelle forme di geometria frattale di cui si orna la corolla e gli stami di un fiore, o nel miracolo di qualsiasi forma di vita o manifestazione del Creato, che nella maggior parte di tutta quella muffa e polvere che si accumula nei musei. C’è bisogno di significato o d’emozione? Dal 26 novembre al 10 dicembre, al Caffè Barusso, l’esposizione di Davide Cibrario ci darà modo di vedere, osservare? le risposte dell’artista verso un approccio non usuale del senso che egli da’ alla pittura. D. C. Barbara- Giulia- Chiara- Klizia – Arianna –Ilaria – Bianca – Elisa – Elena – Martina – Alice – Silvia – Valeria –Edoardo – Valentina – Martina – ValentinaAsya – Valentina –Angelica – Soraya- Michela – Angelica ASSENTI Simona –Giulia – Guendalina –Samuel. La confraternita di S. Caterina e la Collegiata di S. Ambrogio nel 503° anniversario Domenica 17 ottobre, alle ore 16.30, si formava sul sagrato di S. Ambrogio una processione singolare per la partecipazione delle confraternite del ponente ligure che hanno come protettrice Santa Caterina. I giganteschi crocifissi ornati di foglie d’oro e d’argento catturavano l’attenzione dei fedeli lungo le strade cittadine e invitavano alla riflessione e alla preghiera. La banda musicale “Città di Alassio”, con l’esecuzione di inni religiosi, richiamava la gente alla solennità del rito e suscitava la gioia di una partecipazione attiva. Caterina, la santa della Confraternita, ma anche il ricordo del cinquecentotreesimo anniversario di consacrazione della chiesa e la cerimonia di chiusura dei restauri completi dell’oratorio. I tre avvenimenti sono stati ricordati con particolare impegno e precedono il ciclo di iniziative culturali, musicali e spirituali che concorrono a dare un senso speciale alla festa del prossimo 25 novembre. Lodevole è stata l’organizzazione affidata alla Confraternita, grazie alle direttive del suo priore, Domenico Martino, in accordo con (FOTO ALDO - ALASSIO) Nella parrocchiale di S. Ambrogio si svolgeva, quindi, una imponente celebrazione eucaristica, guidata dal vicario vescovile, mons. Giorgio Brancaleoni, animata dalla Cappella Musicale e alla presenza delle massime autorità civili e di un numeroso gruppo di fedeli. Era l’apertura religiosa dei festeggiamenti in onore di Santa mons. Angelo De Canis, prevosto della Collegiata di S. Ambrogio. Evidente è apparsa la collaborazione attiva ed efficace tra le due istituzioni, che vantano una storia plurisecolare, al fine di dare lustro alla casa del Signore e alle celebrazioni ed eventi che la riguardano. Giovanni Puerari 8 «L'ALASSINO» Il professor Pier Franco Quaglieni, direttore del Centro Pannunzio, nominato accademico onorario dell’Accademia Italiana di Cucina Il prof. Pier Franco Quaglieni, docente e saggista di storia risorgimentale e contemporanea, pubblicista dal 1968, nonché fondatore insieme a Mario Soldati del Centro Pannunzio, è stato insignito del titolo di Accademico onorario della Accademia italiana di Cucina per iniziativa della delegazione di Albenga e del Ponente Ligure guidata da Silvio Torre e Roberto Pirino. L’Accademia, fondata a Milano nel 1953 dal giornalista Orio Vergani conta fra i suoi fondatori Agnelli, Arnoldo Mondadori, Dino Buzzati, Ugo Tognazzi, Ranieri di Monaco. «È per me un grande onore – ha detto il prof. Quaglieni, apprendendo della prestigiosa nomina – entrare a far parte a titolo onorario della prestigiosa Accademia. È un riconoscimento che apprezzo più di un premio culturale sia perché l’Accademia svolge un ruolo di fondamentale importanza e di grandissima attualità, sia perché i nomi di Buzzati e di Soldati, anche lui accademico onorario, mi evocano il ricordo di grandi amici. È di vitale importanza l’Accademia perché, da quando Vergani nei primi anni 50 scrisse un famoso articolo dal titolo “La cucina italiana muore” la civiltà della tavola che è fatta di storia, cultura, galateo, buon gusto - purtroppo si è giunti oggi in questa era di globalizzazione ad un pasticcio fatto di pizze e kebab, di panini imbottiti come quelli in vendita nelle stazioni degli anni 50 destinati a sostituire un pasto. Certo la crisi economica non aiuta, ma il ritorno alla civiltà della tavola (in Liguria c’è una cucina povera totalmente da far conoscere, come sta facendo con coerenza e costanza l’Accademia nel Ponente) che è la risposta migliore all’imbastardimento consumistico indotto da una televisione che distorce la realtà, vedendo nel telespettatore solo un potenziale acquirente di cibi precotti che spesso fanno un tutt’uno con la plastica che li ricopre... Come appartenente all’Accademia mi impegnerò a fondo in una battaglia che peraltro conduco da molti anni proprio anche in Liguria: da una rubrica sui ristoranti, ad alcuni articoli sul giornali on line del Ponente, ad alcune prese di posizione su “La stampa”. È di questi giorni una fermissima battaglia a tutela dello storico ristorante del Cambio di Torino su cui interessi dominanti vorrebbero mette- re le mani con il rischio di snaturarlo e di distruggere un locale storico di immenso valore. È una battaglia di civiltà toutcourt perché la cultura del cibo è cultura, come diceva Soldati. E ciò dimostra come anche persone intelligenti come il ministro Tremonti possano dire sciocchezze e cioè che la cultura non si mangia...» SOCIETÀ OPERAIA DI MUTUO SOCCORSO – ALASSIO Incontro con gli autori: Mario Genari – Maria Pia Viale «LE RADICI DI UN PERCORSO “l’associazionismo agricolo nel ponente ligure”» Nelle Sede della S.O.M.S.Alassio il 14 ottobre scorso è stato presentato questo libro di notevole valore storico per il nostro territorio. Ha introdotto la serata la prof. Marina Balduzzi, poi condotta dal sig. Franco Schivo (che poi ha fatto le domande agli autori) e ha iniziato: «Mario Genari praticamente non si vede ma c’è; Maria Pia Viale ha redatto il libro, nel quale ci sono cenni anche sulle Società Operaie di Mutuo Soccorso». Maria Pia Viale: «Ci fu grande collaborazione fra le province di Imperia e di Savona. Le donne hanno sempre lavorato tanto in agricoltura, in provincia di Imperia specialmente nella floricoltura». Mario Genari: «Prima della seconda guerra mondiale la vita agricola era molto dura, non c’erano macchine. Gli alberi di olivo venivano concimati a mano; si falciava il fieno e veniva trasportato, col fieno si dormiva; l’acqua veniva portata con i muli come tutto il resto, attrezzi e prodotti. Lo scopo del libro è quello di tracciare una storia dell’agricoltura nel nostro territorio, che può servire anche oggi. Ho la licenza elementare, ma fondai il giornale “Il contadino”. Nel nostro territorio il Fascismo non fece molto all’inizio, si rese più attivo dopo il 1939. Durante la guerra sentivamo Radio Londra, dopo il ’42 la dittatura non riusciva più ad esercitare un controllo efficace. Negli anni ’60 i partiti esercitavano la loro influenza sulle associazioni agricole, però rappresentava un ostacolo. Nei primi anni ’50 il prezzo dell’olio crollò, gli olivicoltori cercarono altre occupazioni, ma sorsero delle associazioni per la difesa e promozione dell’olio d’oliva. Era sempre presente il problema dell’acqua, si pensò di sfruttare il Tanaro, con degli invasi anche per regolare il corso del fiume, ma il progetto si arenò per il gran nu- mero di province interessate, si ripiegò sul Roia. Ai primi del ’900 non c’erano né assistenza sanitaria né pensione, poi si ottennero, ma in misura inferiore alle altre categorie. Dal ’46 al ’60 la richiesta di fiori era superiore all’offerta, nacquero gli ibridatori, i nostri fiori venivano protetti, ma i risultati furono contraddittori». Viale: «Vennero istituiti i Consorzi agrari, per diminuire i costi e razionalizzare le vendite, si interessavano anche del credito. Nel periodo più recente l’immigrazio- ne dal Sud: all’inizio fu osteggiata, poi si rivelò utile; si fecero contratti di mezzadria, ma non durarono molto. La lotta biologica ai parassiti venne attuata, ma non fece progressi; ora ci siamo attivati per diffonderla e regolamentarla. Questo libro è stato scritto per ottenere la forza delle idee: qualche tempo fa esisteva la cooperazione, ora queste associazioni si è costretti a farle diventare delle aziende commerciali». C B. per A.V.A. AL DON BOSCO DI ALASSIO scuola media - liceo linguistico-classicoscientifico-economico sociale PATTO EDUCATIVO - QUALITÀ RISPETTO DELLE REGOLE NOVITÀ 2011 Fedeli, nel 140° di fondazione della casa, al progetto di Don Bosco che vuole il servizio educativo aperto a tutti, per venire incontro alle difficoltà economiche di molti, l’Istituto Salesiano di Alassio offre ai nuovi alunni di prima (è allo studio per le altre classi e per gli anni successivi), grazie all’intervento della “Provvidenza” in memoria di un exallievo, Angelo Alfeo: • costi più che dimezzati per la mensa (al trimestre per 5 giorni € 150, in proporzione se per meno) e per l’autobus riservato A-R (per l’intero anno da € 150 a € 190) • rimborso della quota di iscrizione per chi ha riportato l’8 nella licenza media e la media del 9 nella pagella di quinta elemen- tare Per tutti • rette contenute con riduzioni concordate e personalizzate per l’intero corso di studi • gratis il doposcuola e i corsi di sostegno e recupero, la consulenza dello psicologo, la preparazione nel liceo all’ECDL e alle certificazioni linguistiche (con madre-lingua) e d’impresa. Con reddito ISEE sotto € 40.000 • rimborso regionale sulla retta di € 1.200 nel liceo e € 900 nella media per i libri di testo di oltre 1/3 e prestito d’uso, per tutti mercatino dei libri usati il 15 giugno 2011 Con ISEE sotto 50.000, • contributo per merito nel liceo di € 600, 800, o 1.000 per chi riporta l’8,1. Martedì 16 Novembre 2010 INCONTRI CON L’AUTORE Gianni Croce (A cura di): “Gocce di saggezza popolare (e non solo...)” Associazione Vecchia Alassio – Editore Questa volta giochiamo in casa, come ha detto il professor Franco Gallea presentatore ufficiale di questi incontri, però il libro va oltre l’iniziativa di un’associazione sia pur prestigiosa ma di una cittadina di 11.000 abitanti. Il suo autore (curatore) non ha bisogno di presentazioni: alassino doc, poeta e prolifico autore teatrale dialettale è conosciuto non solo in Liguria, ma anche in altre regioni. “Gocce di saggezza popolare...” è stato presentato nell’Auditorium R. Baldassarre della Biblioteca civica R. Deaglio il 6 novembre scorso, inaugurando l’annata di Incontri con l’autore 2010-2011. Ha iniziato il Presidente della Vecchia Alassio geom. Gianni Giardini, che ha porto il benvenuto e ha affermato che questo libro rappresenta un arricchimento culturale per l’Associazione, è già stato giudicato da alcuni prestigiosi lettori di notevole importanza; ha poi passato la parola al sig. Carlo Cavedini suo predecessore: durante la sua presidenza se ne era decisa la pubblicazione: «È una ricerca eccezionale». Quindi la relazione di Franco Gallea: «È una serata “nostra”, fra amici. Il mio compito consiste nell’inquadrare il libro in un contesto più ampio. Croce è un poeta ironico, ha lavorato molto per il teatro, molto apprezzato anche dai non liguri. Il dialetto è uno strumento di identità (le identità sono molteplici negli uomini di cultura), è una vera lingua, un serbatoio per la Lingua italiana. In un periodo di regresso nell’insegnamento della lingua, il dialetto può assumere un ruolo di stimolo. Il merito di Croce e degli altri autori teatrali in Liguria, è di aver superato il “Govismo” (Govi e il suo teatro hanno dominato per anni). È in progresso anche l’editoria. Questo libro rappresenta una novità: non è un vocabolario, ma un lavoro divulgativo; ha un valore storico ed etnologico: una visione dell’esistenza legata alla natura, alle abitudini del tempo passato, a loro volta lega- Andrea Gallea (fratello di Franco), si divide in varie parti: Proverbi, Massime, Mesi-Festività-Ricorrenze, Tempo e Stagioni, Espressioni e Detti popolari, Filastrocche-Indovinelli-Scioglilingua; il testo è su tre colonne: il detto in dialetto, la traduzione letterale e il commento-spiegazione. Le spiegazioni le ho fatte Da sinistra: Carlo Cavedini, Gianni Giardini, Gianni Croce, Franco Gallea, Andrea Gallea, Giuseppe Croce (tecnico). te anche al calendario liturgico. È un modello , dovrebbe essere divulgato in tutte le associazioni della Consulta Ligure». Seguono le risposte di Croce a Gallea. «Il libro è venuto col tempo, ricordando i discorsi di mia nonna e di mia madre, nel corso di oltre vent’anni. Molti detti che compaiono nel libro li ho citati nelle mie commedie e sono stati pubblicati su “L’Alassino”, accompagnati dalle vignette del nostro attuale Presidente Gianni Giardini (corredano anche il libro e vengono proiettate a cura dei fratelli Croce, figli di Gianni). Il libro, con una prefazione del professor revisionare dal prof. Andrea Gallea, che ringrazio. Ringrazio pure l’amico Luciano Falcone che ha “caricato” tutto il libro sul computer per agevolarne la stampa». Conclude Andrea Gallea con alcune battute e un consiglio: «È un libro da tenere sul comodino per leggerlo poco alla volta». Carlo Bertolino Che bel pomeriggio sabato 6 novembre 2010 alla Deaglio. Grazie a tutti! Giuliana e Angelo Patti 21 Novembre! Pianta un albero! Il Ministero dell’Ambiente per la Giornata Nazionale dell’Albero La Giornata dell’Albero è una occasione per richiamare l’attenzione di tutti, ma soprattutto dei più giovani, sull’importanza dei boschi e delle foreste, sul loro fondamentale ruolo di polmone verde per la Terra. Il Ministero dell’Ambiente per la Giornata Nazionale dell’Albero 2010, in collaborazione con le Regioni, l’ANCI, l’UNCEM e il Corpo Forestale dello Stato, e d’intesa con il Ministero dell’Istruzione e il Ministero delle Politiche Agricole, propone la piantumazione in contemporanea, per il 21 novembre alle ore 12.00, in ogni Comune che aderisca all’iniziativa, di un numero di alberi proporzionale ai nati nella fascia di appartenenza del singolo Comune sulla base della popolazione residente. La piantumazione dovrà essere effettuata in terreni che abbiano un particolare valore sotto il profilo dei temi cardine prescelti: la lotta all’illegalità e la piantumazione come cura del territorio per contrastare il dissesto idrogeologico. Gli alberi, comparsi sulla Terra circa 300 milioni di anni fa, costituiscono un elemento indispensabile dell’ecosistema, per combattere i cambiamenti climatici, per ridurre il gas serra per il ciclo della vita e per garantire la sopravvivenza delle specie. La distruzione degli alberi e delle foreste del pianeta non comporta soltanto gravi danni ecologici, ma fa scomparire anche un prezioso patrimonio culturale dell’umanità ricco di storia. Per i molti motivi che rendono l’albero fondamenta- Tutti i dettagli sul sito: http://giornatadellalbero.minamle per la vita sulla Terra, su proposta del biente.it/ Ministero dell’Ambiente, è stato approvato dal Consiglio dei Ministri, il disegno di legge "Norme per lo sviluppo degli spazi verdi ur- litiche di riduzione delle emissioni di CO2, la prevenbani" con l’obiettivo, fra l’altro, di dare nuovo impul- zione del dissesto idrogeologico e il miglioramento so alla Festa dell’Albero, festa di antiche tradizioni della qualità dell’aria. presente fin dal 1898 nel nostro Paese e nei ricordi di Gli alberi, forniti dal Ministero dell’Ambiente, molti. dal Corpo Forestale dello Stato e dai vivai regionaGrazie a questo disegno di legge, il 21 novembre li, saranno messi a disposizione dei Comuni alcuni di ogni anno si celebrerà la «Giornata nazionale giorni prima del 21 novembre. dell’albero» al fine di perseguire, attraverso la valoCosì riprendiamo ad andare nella direzione giurizzazione dell’ambiente e del patrimonio arboreo e sta per lasciare un Mondo MIGLIORE di come lo abboschivo, l’attuazione del protocollo di Kyoto e le po- biamo ereditato dalle Generazioni precedenti! Martedì 16 Novembre 2010 9 «L'ALASSINO» ALASSIO PARTECIPA AL MASTER Una piazza in Umbria intitolata a Don Giovanni Dani SU “CANZONE E POPULAR MUSIC” Grande affetto, a Gubbio, per il sacerdote originario di Alassio Lunedì 18 ottobre, in concomitanza all’inizio del Corso postuniversitario di Formazione Professionale in “Canzone e Popular Music: produzione, gestione, comunicazione” (che si svolgerà a Imperia presso l’Ente di Formazione Circolo Parasio), si è tenuta a Genova nell’Aula Magna della Facoltà di Lettere la Conferenza Stampa che ne dava annuncio. Erano presenti, oltre agli organizzatori, il Magnifico Rettore Giacomo Deferrari, il Preside della Facoltà di Lettere Francesco Surdich e, in veste di esponente del mondo della canzone, Gino Paoli, il quale ne ha illustrato i molti aspetti e risvolti in una articolata esposizione. Dopo il saluto della autorità (fra cui, per mio tramite, quello dell’Assessore Monica Zioni) e la prolusione del Direttore del Corso prof. Eugenio Buonaccorsi, la sottoscritta, in qualità di Responsabile didattico del Corso e sua prima ideatrice, ha fornito notizie sui vari aspetti del suo iter, consistente in un iniziale ciclo di lezioni e laboratori (della durata di circa 4 mesi, dei 7 o 8 complessivi) tenute da docenti e esperti del settore provenienti, oltre che dal DAMS imperiese, da varie sedi universitarie di Roma, Bologna, Milano, Siena, ecc. Molti di essi sono musicologi, uno è titolare di cattedra al Conservatorio di Torino (Luigi Giachino); ma vi sono anche noti deejay come Roberto Vallicelli e Maurizio Di Maggio di Radiomontecarlo, promoter musicali come Vincenzo Spera, manager e agenti discografici. Nei mesi successivi, e dopo il Festival di Sanremo, sono previsti e già concordati periodi di tirocinio degli studenti presso Enti vari connessi al mondo musicale, nei quali essi effettueranno esperienze lavorative direttamente “sul campo”, attraverso le quali favorire sbocchi professionali. I 15 iscritti del numero chiuso, selezionati fra i 53 che hanno risposto al Bando di ammissione (non pochi provenienti, oltre che dalla Liguria, anche dal Sud Italia), apprenderanno nozioni inerenti la gestione organizzativa-manageriale di spettacoli, concerti e quant’altro attiene al mondo della cosiddetta “Popular Music”; ma anche i rudimenti della composizione e arrangiamento che consentiranno loro di produrre musica “applicata” ai vari settori del mediatico, quali spot pubblicitari, jingles, sigle, e via dicendo. La figura professionale che avrà conseguito il diploma finale è denominata come “Produttore musicale per lo spettacolo e per la multimedialità”. Il Corso è interamente gratuito, avendo ottenuto tramite la Provincia imperiese un finanziamento del Fondo Sociale Europeo di oltre 100 mila euro. Ma anche Alassio è in qualche misura coinvolta in questa avventura appena iniziata. Una sezione particolare del Corso sarà infatti quella dei Seminari, gestiti da cantanti e protagonisti vari del mondo della musica, in incontri diretti nei quali essi illustreranno agli studenti le loro esperienze lavorative e l’iter che li ha portati al successo. E una cospicua parte di tali Seminari si svolgeranno nel Comune di Alassio, il cui Assessore alla Cultura e Turismo dott.ssa Monica Zioni ha offerto e predisposto ospitalità e adeguata accoglienza tecnica per ciascuna manifestazione. I nomi con cui sono stati già presi primi contatti, e fissate date, sono per ora quelli di Gino Paoli, Anna Oxa, Roberto Vecchioni, Francesco Guccini, Ivano Fossati, Dori Ghezzi ed altri ancora. Tra questi ha garantito la propria presenza per il prossimo novembre anche Pepi Morgia, noto esponente dell’ambiente musicale sanremese e del Club Luigi Tenco. Tali incontri, introdotti da un docente che presenterà il Personaggio di turno anche con l’ausilio di proiezioni e registrazioni, non si limiteranno alla presenza degli studenti, ma saranno ovviamente aperti al pubblico, e si svolgeranno presumibilmente alla Biblioteca sul Mare e alla ex Chiesa Anglicana. Di ciascuno sarà data ampia notizia preventivamente. La Conferenza Stampa, di cui molti momenti sono stati trasmessi da TV nazionali e locali, si è conclusa con un aperitivo e rinfresco offerti da Enti promotori collaterali, quali il Centro parauniversitario PerForm di Genova, l’Ente imperiese Pastore, l’Ente di Formazione Circolo Culturale Parasio di Imperia, sede stessa delle lezioni. “Un corso davvero innovativo”, lo ha definito il Rettore Deferrari, mentre molte domande venivano rivolte ai suoi organizzatori dai giornalisti. Particolarmente articolato è stato il discorso tenuto da Gino Paoli, il quale si è soffermato in particolare sui profondi, e non sempre positivi, cambiamenti del mondo musicale che ha considerato con toni severi. “Il settore è in crisi”, egli ha detto, “I dischi non si vendono più perché si scaricano da Internet, e la TV ha una funzione preponderante, con programmi che costano poco e rendono molto, considerando le giovani promesse carne da macello (ne lanciano una e ne rovinano cento); e nell’imporre un artista, di cui conta soprattutto l’immagine, trattano le canzoni come saponette o mutande”. È possibile – e ce lo auguriamo, a dispetto delle nere previsioni di Paoli – che i destini degli anni futuri del Corso lo vedano spostato a Sanremo, sede ideale della canzone. Romana Rutelli ASSOCIAZIONE NAZIONALE MARINAI D’ITALIA Gruppo di Alassio Per la ricostituzione del Gruppo di Alassio dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia, il Comitato Fondatore invita tutti coloro che hanno prestato o prestano attualmente servizio nei ranghi della Marina Militare, con qualsiasi grado, ad aderire al Gruppo di almeno 30 soci effettivi fondatori. Per la fondazione del Gruppo saranno ammessi solamente i residenti nel Comune di Alassio e nei Comuni limitrofi. Tutti coloro che sono o sono stati dipendenti civili dell’Amministrazione Militare Marittima, che appartengono od hanno prestato servizio nella Marina Mercantile, i militari delle altre Forze o Corpi armati che prestano od abbiano prestato servizio alle dipendenze della Marina Militare, nonchè coloro che, dopo aver prestato servizio in Marine Militari estere, abbiano acquisito la cittadinanza italiana, potranno essere accolti come soci aggregati. Tutti coloro che, senza distinzione di sesso, non avendo titoli per l’inclusione nelle categorie precedenti, dimostrino attaccamento alla Marina e propensione per le attività marinaresche, potranno essere accolti come soci aderenti. Per informazioni ed adesioni gli interessati possono chiamare il 333 2789304. Il Comitato Fondatore BENVENUTO BAR H Finalmente abbiamo di nuovo un bar a Solva! Da quando ha aperto, ad agosto, è diventato un po’ il punto d’incontro per la maggior parte di noi. Vito, Donatella, Sara e Federica – con la loro gentilezza e simpatia – hanno saputo conquistare tutti. Siamo sicuri di esprimere il parere di tutti noi “della Solva” quando diciamo: “Benvenuti ragazzi. Grazie… continuate così!” Marisa e Ray Alassio-Lugano Con la Pro Loco MagicAlassio abbiamo presenziato con uno stand al Salone Internazionale Svizzero delle Vacanze a Lugano, dove abbiamo continuato insieme al Casinò della città ticinese la distribuzione delle schede di partecipazione al concorso “Il Casinò di Lugano vi porta ad Alassio” e abbiamo promosso la nostra città non solo per la sua spiaggia dorata ma che per lo shopping e la movida, che rappresentano un’altra delle nostre riconosciute ed apprezzate peculiarità. Continua così la promozione per abbinare l’immagine di Alassio a quella di Lugano, eccellenza del turismo svizzero. Il 23 dicembre torneremo in Ticino per l’estrazione dei vincitori del concorso, sorteggiati tra più di 100.000 schede. Stiamo mettendo a punto il programma, che comunicheremo al più presto agli alassini. Il Presidente (Gian Paolo Fracchia) di Claudia Dani Don Giovanni Dani, quarto da sinistra in alto. Partenza all’alba, per famigliari e amici e tutti quelli che erano legati a Don Giovanni Dani, sacerdote di origini alassine. Un lungo viaggio fino a Gubbio, in Umbria, intrapreso per partecipare alla cerimonia di intitolazione della piazza al religioso ligure. L’intitolazione è stata commemorata lo scorso ottobre alla presenza, oltre ai numerosi amici e parenti dalla Liguria, delle Autorità locali e religiose e di molti cittadini. Ora c’è un pezzo di Liguria in Umbria: piazza Don Giovanni Dani, canonico regolare lateranense. Le prime notizie relative alla famiglia Dani risalgono agli inizi del ’900. La prima dimora del nucleo familiare è Montegrosso Pianlatte, in provincia di Imperia. Col passare del tempo la famiglia si ingrandisce e si stabilisce ad Alassio. Qui, grazie ai sacrifici fatti fino a quel momento, riesce ad acquistare un podere sulle colline. È sulla collina di San Bernardo, che sorge la nuova casa della famiglia Dani. Qui si poseranno le basi per la crescita del nucleo familiare. Ancora oggi, alcuni parenti del religioso, risiedono in quel luogo e partecipano attivamente alla Festa, che ogni anno, si celebra presso i resti della Chiesa di San Bernardo. Don Giovanni Dani, trascorrerà parte della sua vita sulle colline alassine, per essere poi, avviato al seminario S. Matilde di Andora e giungere come novizio, a Gubbio. Nella città umbra il sacerdote sarà molto amato per le numerose attività socio assistenziali dedicate ai giovani e costituirà un asilo e il gruppo Scout. Diventerà, poi, maestro dei novizi. È stata proprio la volontà della popolazione eugubina, di coloro che l’hanno conosciuto a decidere di intitolargli una piazza. All’origine un’indagine popolare, su richiesta degli assessori eugubini, che potesse individuare una persona a cui dedicare la piazza. Il coro è stato unanime: “Don Giovanni Dani”. Durante la cerimonia, che si è svolta il 2 ottobre scorso, è stato distribuito un opuscolo sul religioso, contenente i ricordi dei famigliari, di chi lo ha conosciuto, di chi è stato allievo, amico e delle istituzioni religiose e locali. Alla cerimonia è seguita una festa con un rinfresco organizzato dal Circolo parrocchiale Anspi e grazie ai molti volontari una gustosa e ricca merenda ha per- dente del Circolo Anspi Madonna del Ponte afferma che “mai come in questo caso la rappresentatività di questo luogo esprime e testimonia quello che il sacerdote fu. Il ricordo di Don Giovanni è testimoniato qui da questa intitolazione. Qui ad esprimere un’immensa gratitudine a chi ci ha lasciato il messaggio esemplare dell’aiuto costante a chi ha bisogno – continua – Don Giovanni era un sacerdote e uomo con la Fede vera e sincera che ha dimostrato nella vita terrena. La piazza testimonia il merito per l’opera svolta qui e apprezzata dagli Eugubini”. Il Sindaco di Gubbio, dopo i consueti convenevoli e saluti al Sindaco di Montegrosso Giuliano Maglio e all’Assessore Bruno Gloria, ricorda quello stesso spazio all’inizio dei lavori quando si è deciso di riqualificarlo. “Quando ho fatto la proposta, non c’è stato uno che non abbia apprezzato l’indicazione del sacerdote. Il ricordo, qui, di Don Giovanni è un segno che più passa il tempo più si rafforza”. Il Primo novizio Don Pietro Benozzi, ricorda “eravamo in cinque e siamo diventati tutti sacerdoti, tutti abbiamo celebrato i 50 anni di Parenti ed amici nella via a lui intitolata. messo di ritrovarsi e conoscersi ricordando il sacerdote. C’è stato chi si è preoccupato di fare torte, chi ha preparato la crescia, cibo tipico di Gubbio. Una bella festa in cui, i racconti degli ex allievi del sacerdote, che lontani dal microfono e dall’ufficialità della cerimonia, si sono lasciati andare a ricordi più personali che dimostrano ancor di più che cosa rappresentò per la comunità eugubina il nostro concittadino. La piazza oggetto dell’intitolazione, è quella dove, attualmente, si affacciano gli impianti sportivi della Parrocchia Madonna del Monte, quella che fu di Don Giovanni. E come ricorda Don Pietro Benozzi, l’attuale parroco e novizio del sacerdote ligure “Una piazza che di nome e di fatto parla di dedizione, laboriosità, abnegazione, gratuità, partecipazione e volontariato”. Tante le parole affettuose delle persone presenti. Nei ricordi dei presenti Don Giovanni Dani è persona straordinaria. Il presi- messa – aggiunge – prima di essere un maestro era un modello di religioso e sacerdote”. Chi ha avuto l’occasione di passare alcuni giorni con lui ricorda “la gioia delle persone che si recavano presso di lui, perché sapeva dare consigli e attenzione”. È stato lasciato spazio per un intervento della nipote del sacerdote Maria, che ha parlato, a nome dell’intera famiglia. Lo ha ricordato nella sua casa di Alassio, la sera mentre, passeggiando per la campagna, pregava, seguito dai nipoti. Toccante l’intervento dei “giovani di allora” (i ragazzi che frequentavano il cortile) di Don Giovanni “quando lo vedevamo ci calmavamo, eravamo lì, nel cortile a giocare – racconta uno di loro – e lui intorno al campo col suo breviario ci osservava”. “Quando sentiva una bestemmia, si fermava, voltava lo sguardo verso chi aveva imprecato e pronunciava un dolce ‘hei hei’, diventavamo paonazzi e ci scusavano. Così ci fece passare quella brutta abitudine”. LA DIFFUSIONE DEL LIBRO LIGURE Nella splendida cornice di Villa Cambiaso a Genova Albaro, si è svolto, sabato 23 ottobre u.s., il 1° Convegno su “Problemi sulla diffusione del libro ligure sul territorio”. Numerosi i relatori, circa una dozzina, che si sono succeduti durante l’intera giornata, tra cui l’Assessore regionale alla Cultura Angelo Berlangieri, l’Assessore alla Cultura di Savona Ferdinando Molteni, Elmo Bazzano presidente della Consulta Ligure, Franco Gallea Soprintendente della Consulta, e molti altri. Il pomeriggio è stato caratterizzato dall’incontro con i responsabili della stampa e delle televisioni regionali, tra cui il giornalista Paolo Lingua. Le riprese televisive sono state effettuate da RAI 3, il cui servizio è andato in onda la stessa sera del 23. Una giornata piena che ha im- pegnato i relatori in argomenti molto interessanti. Nell’aria si respirava Cultura e il pubblico presente ha avuto modo di seguire i vari interventi con interesse ed attenzione particolare. Dal pieghevole distribuito ai convenuti possiamo leggere: “Il Convegno è stato organizzato dalla Consulta Ligure per promuovere la diffusione dei libri liguri a livello di storia, cultura e arte regionale. Attraverso la lettura si cerca di creare uno stimolo ulteriore per una maggiore conoscenza delle nostre radici. Le librerie si configurano come elementi catalizzatori per la diffusione del libro sulla cultura locale. Delle 75 esistenti in Liguria (pari al 9 per cento sul nazionale) solo una trentina dispongono di un reparto “Libri di Liguria”, prevalentemente di testi editi da edizioni legate ad una rete distribu- tiva o consegnati ai lettori direttamente da privati. Conseguentemente libri importanti di carattere locale o regionale nascono, vivono e muoiono dove sono editi, la cultura e le idee non circolano e non si diffondono, la conoscenza reciproca in una regione lunga oltre 300 chilometri come la nostra è penalizzata”. Un Convegno, quindi, che ha voluto mettere a fuoco il disagio nel campo della distribuzione dei libri e ha inteso sollecitare coloro che hanno responsabilità nei diversi Enti a prendere quelle iniziative atte a dare un contributo al miglioramento nella diffusione della Cultura a beneficio di tutti, ma specialmente di coloro che nella lettura trovano il mezzo per ampliare gli orizzonti dello scibile umano. Beppe Rizzo (per l’AVA) 10 «L'ALASSINO» Martedì 16 Novembre 2010 VOLLEY LE AZZURRE DEL VOLLEY SEMPRE PIÙ DI CASA AD ALASSIO GRANDE SUCCESSO A METÀ OTTOBRE PER L’EDISON CHALLENGE CUP Tre giorni di grande sport, con un eccezionale spettacolo in campo ed un clima di festa sulle tribune. Questa, in estrema sintesi, è stata l’Edison Challenge Cup di Alassio, torneo premondiale di pallavolo femminile, ospitato da venerdì 15 a domenica 17 ottobre al Palaravizza con il successo della Russia davanti alla Serbia, all’Italia ed alla Croazia. Le ragazze dell’ltalvolley che, come in altre importanti vigilie, erano in ritiro premondiale ad Alassio già dal 27 settembre, ci hanno regalato grandi emozioni soprattutto nell’incontro che le metteva di fronte alla Russia detentrice del titolo mondiale. Al momento in cui il giornale va in macchina non sappiamo ancora se questa partita possa essere stata un’anteprima della finale mondiale (che si tiene in Giappone dal 29 ottobre al14 novembre) come molti hanno previsto. Le azzurre, sono rimaste in campo per la gioia del pubblico, per cinque set, come poi è accaduto anche contro la Serbia. Entrambi gli incontri, conclusisi allo sprint , hanno visto prevalere le nostre avversarie. Si è trattato comunque di un te- st importante durante il quale il tecnico azzurro Massimo Barbolini ha potuto effettuare esperimenti utili in vista della rassegna iridata che si conclude proprio in concomitanza con l’uscita de ‘‘l’Alassino’’ di novembre. I tre team di Russia, Serbia e Croazia si sono dichiarati entusiasti per l’accoglienza ricevuta nella Città del Muretto. Decisamente soddisfatto il responsabile del comitato organizzatore, Danio Maghella: "Meglio di così non poteva andare. Abbiamo ricevuto i complimenti di tutte le delegazioni e questo per noi è molto gratificante. Sono cinque anni che ospitiamo la nazionale femminile di volley, da noi ormai è di casa. Per seguirla sono arrivati in riviera anche tantissimi appassionati da fuori regioni. Qualcuno è rimasto senza biglietto e questo ci dispiace, ma non potevamo fare altrimenti. Per Alassio e per la Liguria è stata anche un’ottima occasione per farsi promozione in Italia ed all’estero, grazie alle numerose tv presenti ed ai tantissimi servizi pubblicati dalle testate nazionali e straniere. Abbiamo avuto la diretta di La7d, cui vanno le nostre congratulazioni per l’ottimo lavo- ro svolto. Le immagini sono andate in onda anche in altri Paesi europei. Inoltre a bordo campo erano presenti le telecamere della Rai e quelle di Sky. E servizi sono stati trasmessi anche da Mediaset". INCURABILE BUROCRAZIA La mia non vuole essere una critica ma unicamente una proposta di miglioramento. Dopo aver vissuto per tanti anni in Italia ho voluto riprovare a vivere nel paese dove sono nata, l’Austria. Ci ho provato per otto anni ma poi sono tornata nella vostra meravigliosa Italia dove ora vivo ad Alassio. Ora ho avuto però bisogno della vostra assistenza medica e in parte di esami e visite di controllo. In Austria gli appuntamenti per qualsiasi controllo, tipo radiografie, mammografie ecc. sono velocissimi. Mi rendo conto che l’Italia è molto più grande e quindi meno facilmente gestibile. Ora non riesco a capire perché per esami effettuati ad Alassio (ospedale) gli esiti sono da ritirare all’ospedale di Albenga. La cosa potrebbe essere migliorata di molto, tenendo conto che per tante persone anziane Albenga è difficilmente raggiungibile ed i mezzi che collegano Alassio con Albenga sono gestiti non solo malissimo ma anche in orari non corrispondenti alle diverse visite. In Austria p.es. esiti di esami, analisi ecc. su richiesta, e questa viene fatta subito da chi gli effettua, per un contributo di 1,00 € vengono spediti direttamente a casa. Se tale somma per Voi dovesse essere troppo bassa per poter offrire un simile servizio, mi risulta che esiste una cosa del genere ma scomodissima (modulo da compilare ogni volta e consegna tramite posta contrassegno che significa dover essere a casa oppure dover andare in posta). Se questo servizio dovesse impegnare una persona di più o richiedere straordinari) credo che le persone non solo di una certa età e anche quelle impegnate perché lavorano, sarebbero più che disponibile a pagare anche di più. Pensate alle fatiche, il tempo e le scomodità da affrontare da parte di tanta gente. Io l’ultima volta per andare a fare una radiografia al torace ad Al-benga, ho speso la bellezza di 40,00 € che nessuno mi rimborsa. Faccio un’esempio dell’efficienza austriaca: sono stata operata nel luglio del 2007 per un tumore al seno. Ora il medico locale giustamente mi ha richiesto la cartella. È stata sufficiente una telefonata e una e-mail all’ospeda- le di Graz, tra l’altro grandissimo, e dopo tre giorni nella mia casella postale ad Alassio ho trovato quanto richiesto. Siamo ormai nei tempi dei Computer e questo dovrebbe servire anche per agevolare il più possibile le persone che sono ormai anziane nonché ai giovani che sono impegnati in una vita oggi più frenetica. So che ciò richiederà sicuramente un notevole sforzo da parte Vostra, ma se ciò è possibile in altri Paesi perché non anche in questo bel Paese dove devo ammettere, che dopo otto anni di assenza (vivevo a Milano), tante cose nel settore sanitario sono notevolmente migliorate. Perché non provarci? I vostri medici sono bravi e si impegnano perché non anche Voi? Tra l’altro vorrei anche sottolineare che il personale dell’ospedale di Alassio è efficientissimo oltre ad essere molto disponibile. Perché chiudere questa struttura invece di migliorarla per le persone che vivono qui e che meriterebbero una migliore assistenza. Grata per un piccolo cenno di riscontro. Cordiali saluti Gertraud Foessl LAUREE IVA PALMIERI si è brillantemente laureata con centodieci e lode, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano Facoltà di lettere e filosofia – Corso di laurea in Linguaggi dei Media. Molto apprezzata la tesi di Laurea: “DAL TEATRO ALLO SCHERMO – Il film – OPERA NEL CINEMA ITALIANO DEL SECONDO DOPOGUERRA”. Relatore il Ch.mo Prof. Massimo Lo- catelli. Alla neodottoressa le più affettuose felicitazioni dei nonni Teresa e Renato Salici e gli auguri dell’Associazione Vecchia Alassio. Martedì 12 ottobre 2010 MATTEO PAOLETTI si è laureato con lode in Scienze dello Spettacolo presso l’Università degli studi di Genova con una tesi dal titolo «LE REGIE VERDIANE DI GIORGIO STREHLER». Relatori i Ch.mi prof. Raffaele Mellace e Livia Cavaglieri. Al neodottore giungano anche le felicitazioni dell’Associazione Vecchia Alassio. Il giorno 25 ottobre u.s. all’Università degli Studi di Torino, la giovanissima Anna Giudice si è brillantemente laureata (corso triennale) presso il Dipartimento di Scienze e Tecniche Psicologiche della Facoltà di Psicologia, sostenendo la seguente Tesi: «La famiglia e le sue transizioni: avere un figlio disabile». Relatrice è stata la Chiarissima Professoressa Cristina Mosso. Alla neolaureata l’A.V.A. porge le più vive congratulazioni per il traguardo raggiunto e l’augurio di un positivo proseguimento nel corso di specializzazione quinquennale. I premi individuali sono andati a: Ekaterina Gamova (Russia, mvp e miglior realizzatrice), che proprio domenica 17 ottobre festeggiava 30 anni, Liuba Sokolova (Russia, miglior servizio e miglior ricezione), Maja Poljak (Croazia, miglior muro), Susanna Cebic (Serbia, miglior libero), Chiara Arcangeli (miglior difesa), Eleonora Lo Bianco (miglior alzatrice) e Serena Ortolani (miglior schiacciatrice). A consegnare i vari riconoscimenti sono stati il sindaco di Alassio Gianni Aicardi, l’assessore allo sport Fabrizio Calò, l’assessore al turismo Monica Zioni, il rappresentante di Edison Davide Pozzi, i consiglieri nazionali Fipav Simonetta Avalle, Gabriele Centelli e Aldo Rossi, il presidente PUNTERUOLO ROSSO Il Sindaco Reggente, Gianni Aicardi comunica che, suo malgrado, l’Amministrazione sta procedendo in questi giorni, al taglio di alcuni esemplari di palme di Piazza Quartino e Piazza Stalla, colpite da un coleottero denominato “punteruolo rosso” Si è cercato in ogni modo di evitare questa conclusione, infatti prima di procedere al taglio si sono eseguite tutte le procedure di disinfestazione consigliate dai vari Enti preposti al controllo, che però, purtroppo non hanno prodotto alcun esito, per cui il Servizio Fitosanitario Regionale e l’Agronomo del Comune hanno stabilito che quella era l’unica soluzione possibile. Il fenomeno del punteruolo rosso, di cui non si conosce l’esatta provenienza, ha colpito in questi ultimi due anni una notevole quantità di palme, per fortuna solo la varietà Phoenix Canariensis e, per evitare il diffondersi su altri esemplari, si può solo procedere in tale modo. Non si tratta quindi di un taglio indiscriminato di piante ma una scelta sofferta, per evitare il focolaio della riproduzione automatica dell’insetto e per la pubblica incolumità, infatti dalle piante colpite si possono staccare delle foglie che potrebbero arrecare seri danni a persone e cose. Gianni Aicardi Sindaco Reggente di Alassio Fipav Liguria Anna Del Vigo, il consigliere provinciale Fipav Matilde Falco, il direttore di Alassio Salute Fabrizio Bogliolo ed il dirigente del Comune di Alassio Alfredo Silvestri. In chiusura l’assessore Calò e Maghella hanno voluto ringraziare la prestigiosa azienda "title sponsor", Edison Spa, consegnando a Davide Pozzi un piatto in ceramica di Albisola. Molti applausi sono stati riservati durante i tre giorni alle squadre ed alla giovane band ingauna degli Stereotipi, esibitasi prima di ogni incontro. La musica dal vivo, una novità, è stato uno dei valori aggiunti dell’evento. Tra le iniziative collaterali, anche il Volley Day ligure, ospitato presso la sala conferenze della biblioteca, presente anche il presidente del Coni Liguria, Vittorio Ottonello. La ragazze azzurre durante il torneo hanno ricevuto anche la visita di tre giocatrici della nazionale femminile di pallanuoto: Giulia Gorlero, Giulia Emmolo e Francesca Pomeri della Mediterranea Imperia. Promotore dell’Edison Challenge Cup, per conto della Federazione Italiana Pallavolo, è stato il Comune di Alassio, attraverso l’Assessorato allo Sport, che ha delegato alla Polisportiva Ollandini ed all’Alassio Volley Pgs Don Bosco l’organizzazione tecnica e logistica, con il supporto dell’Ufficio Sport, dell’Ufficio Informatica, dell’Associazione Salvamento, della Protezione Serena Ortolani premiata dalla Dirigente Nazionale Avelle. Civile di Alassio e di Alassio Salute. Alla realizzazione dell’evento hanno collaborato anche il comitato regionale e quello provinciale della Fipav. Considerata la perfetta organizzazione, la splendida accoglienza, il calore riservato dal pubblico ed una struttura su misura, la nazionale italiana, che ad Alassio è ormai di casa dal 2006, ha promesso di tornare in riviera anche nel 2011. Edison Challenge Cup Alassio 2010 Risultati: Russia-Serbia 3-1, Italia-Croazia 3-0; Serbia-Croazia 3-1, Russia-Italia 3-1; RussiaCroazia 3-1, Serbia-Italia 3-2. Classifica finale: Russia 6; Serbia 5; Italia 4; Croazia 3. r.b. REMO CARDONE 6/4/1936 - 20/10/2010 Caro Remo Ti ricorderemo sempre con tanto affetto per averci dato e dedicato “tutto”… oltre a tanto lavoro ed indimenticabili feste insieme ai tanti amici di Alassio (e del mondo) Un particolare ricordo che mi rallegra, in questo pur triste momento, sono i bei carnevali dei bambini di Solva. Terremo sempre presente una tua frase “non farti mancare nulla e sarai più conten- ta”. Una frase scontata ma che per te voleva dire: “non accontentarti là dove puoi avere di più, ma accontentati quando non puoi avere”. La cosa importante “non invidiare mai nessuno… cerca di essere invidiato…” Con affetto e amore Iole e i tuoi Filippo e Giovanni L’A.V.A. partecipa al dolore della Famiglia e porge le più sentite condoglianze. Martedì 16 Novembre 2010 11 «L'ALASSINO» LUTTI CITTADINI, NECROLOGI, ANNIVERSARI SAC. MARIO ANDREOLETTI Salesiano Schilpario (BG) 23 FEBBRAIO 1922 ALASSIO (SV) 28 OTTOBRE 2010 Sacerdote ed educatore, volontario e forgiatore di volontari ha insegnato che l’unico senso della nostra vita è la Solidarietà e l’Amore verso tutti gli esseri umani senza limiti di quanto gli uomini chiamano diversità 88 anni - 74 di professione religiosa - 61 di sacerdozio - 47 di apostolato ed insegnamento ad Alassio Così come “amore” rima con “cuore”, “Don Mario” rima con “volontario”. Sarà un caso? Certamente no perché “don Mario” e “volontario” non solo rimano, ma sono la stessa parola. Meno male però che “volontario d’oro” è solo un modo di dire perché se Don Mario fosse fatto veramente d’oro sappiamo benissimo cosa succederebbe: si venderebbe un pezzettino al giorno. Una mano per l’Europa dell’Est, un piede per i bimbi in Ruanda, e così via; presto ci rimarrebbe solo il cuore. Quello Don Mario non riuscirebbe mai a venderlo, perché è così grande che non troverebbe nessuno tanto ricco da poterlo comprare. È questo grande cuore che vogliamo ringraziare oggi, ieri e domani. Un cuore che si estende dalle Alpi Piemontesi: alle pianure della Georgia, al CentroAmerica, alla savana Africana. Un cuore che viaggia in pulmino, in bicicletta, a piedi, trainando un carretto, che ogni giorno si estende e raggiunge e abbraccia qualcuno di nuovo, portando non solo parole di amore e speranza, ma sostento e fonte di vita. Un Cuore da tutti amato, ma scomodo a volte, perché di fronte a tanto impegno e tale buon esempio ci obbliga a chiederci: “ma non avrò fatto abbastanza? E quanto è abbastanza?” Basta guardare a un giorno qualsiasi della vita di Don Mario per sapere qual’è la sua risposta a quest’ultima domanda: non è mai abbastanza. C’è sempre un vestitino, un paio di scarpe, una confezione di aspirina in più che si può aggiungere alla spedizione, e c’è sempre ma proprio sempre, un minuto in più per abbracciare uno sconosciuto che ne ha bisogno. Il coro degli scettici interviene: “ma ci sono solo 24 ore in giorno. E dovrà pure dormire un pochino!” Sciocchi con la vista corta, questi scettici. Non hanno capito che mentre Don Mario impacchetta calzini e medicine ad Alassio, ci sono migliaia di persone sparse per il mondo che fanno la stessa cosa per il solo motivo che don Mario le ha ispirate a farlo con il Suo amorevole esempio. E così che Don Mario riesce a operare anche nelle sue poche ore di sonno: tramite le azioni delle tante persone che lo amano e se lo portano ogni giorno nel cuore, a cui basta una parolina, ogni tanto per sentirsi invigoriti ed incoraggiati. La voce di Don Mario è cosi forte che si sente fino in California: lo sento che mi dice “Smetti di scrivere e torna a lavorare!” Va bene, va bene: vado, ma non senza farvi notare che l’anagramma di “don mario andreoletti” è “andare oltre indomito”, Viva Don Mario ...Ti voglio ricordare così... quando entravi in classe ciabattando e mangiando un gran pezzo di focaccia; quando ti sedevi in mezzo a noi, studenti liceali, e con la più grande naturalezza del mondo ci raccontavi di Aristotele o S. Tommaso, Spinoza o Leibniz, Marx o Fichte; la guerra dei Trent’anni o quella per la successione austriaca, la rivoluzione francese o quella industriale, la seconda guerra mondiale o l’eurocomunismo. E noi restavamo lì, attoniti, ammutoliti, incantati dalla tua capacità di spaziare con spontaneità e immediatezza sui quei grandi problemi del mondo... Tu, in mezzo a noi, un ragazzo e un nonno: sempre pronto alla battuta, sempre pronto al rimprovero: duro, serio, ma amorevole e caldo. Ti voglio ricordare così, quando entravi con mille fogli di quaderno ingialliti dal tempo, che aspettavano di essere riempiti col nostro sapere, che non era neppure un’immagine sbiadita di quello che tu ci regalavi nelle tue appassionate ore di spiegazione! Ti voglio ricordare così, quando davanti ai nostri occhi e ai nostri volti increduli, portasti la cattedra quasi di peso in corridoio e ti mettesti a spiegare rivolto verso le finestre, perché, dicevi, il vento era molto più intelligente di noi e meritava, lui sì, le tue lezioni! Ti voglio ricordare così, quando, per mezzo di acrobazie intellettuali che a noi, adolescenti alle prime armi della vita, sembravano impossibili, le tue lezioni spaziavano dalla filosofia all’economia, alla biologia, alla botanica, e poi ancora alla storia, alla letteratura, all’arte; quando riempivi le immense lavagne della nostra aula con schemi di una chiarezza inarrivabile, che non di rado tra noi studenti scambiavamo o vendevamo! Ti voglio ricordare così, quando ci invitavi al sabato pomeriggio o alla domenica mattina a darti una mano per fare il “carico” e alcuni di noi, sempre spontaneamente, si ritrovavano al punto convenuto e riempivano container di stracci e di carta da macero, che tu avevi umilmente raccolto, giorno dopo giorno, pedalando per le vie della città col tuo carrettino verde e che trasformavi in aiuti per le famiglie povere della Polonia comunista, che da sempre hai soccorso. Ti voglio ricordare così, ormai anziano, un po’ scontroso a volte, ma sempre lucido e pronto a dispensare un sorriso, una carezza, a dire una parola di incoraggiamento, a scambiare un’opinione sugli eterni fatti della vita. Ti voglio ricordare così, seduto su di una panchina del cortile dei Salesiani, a goderti una delle prime giornate di sole di questo autunno, che per te sarebbe stato l’ultimo. Accanto le tue stampelle, la sedia a rotelle; dentro di te i tuoi ricordi, il tuo amore per la vita, la tua dedizione per gli altri, rimasta sempre inalterata. Dentro di te, l’amore di tutti quelli a cui hai fatto del bene, il rispetto di tutti i tuoi studenti, che hai avviato alla vita e che, seppur a volte lontani per le strade del mondo, ti ricordano sempre. Oggi più che mai. Oggi che sei volato in Cielo e che da lassù puoi vederci tutti, aiutarci e proteggerci col tuo sorriso. Un abbraccio immenso, don Mario! Carissimo Padre Mario, Ti scrivo dall’aldiquà, da questa valle di lacrime che tu hai ben conosciuto e che ultimamente è stata il tuo purgatorio. Gli ultimi anni sono stati un autentico calvario, ma tu non perdevi mai il senso della realtà e la tua immensa fede si rafforzava e si abbandonava sempre di più alla volontà del Padre. Dicevi che lassù non ti volevano ancora, che non c’era posto. Io credo che il Signore ti abbia lasciato qui ancora per un po’, perché la tua missione non era an- cora finita, dovevi ancora elargire ai tuoi tanti amici consigli e parole buone che scaldano il cuore. Sono anche convinto che la tua sofferenza sia stata il mezzo voluto da Dio come offerta delle sofferenze di Cristo, proprie di molti santi, per la salvezza di molte anime. Perdonami se dico questo, so bene quanto eri umile e schivo e quanto ritenessi la tua persona quasi inutile dinanzi a Dio. Inoltre, bisogna dirlo - e tu lo sapevi bene - non avevi un carattere facile, ma dove è scritto che i Santi erano delle mammolette? Basta leggere la vita di molti Santi, mi viene in mente S. Padre Pio, ad esempio. E che dire allora di Gesù che fece una frusta di corde e poi scacciò a pedate e frustate i mercanti dal Tempio? Dinanzi a Dio non è certo il carattere che conta, ma la fede, la speranza e le opere di carità e amore. Sono le virtù teologali che ci hai testimoniato in tutta la tua vita, scandita da una instancabile opera di aiuto e condivisione con le persone in difficoltà da qualsiasi parte provenissero e qualunque problema avessero. Eri generoso con tutti, profondamente umile e povero nella vita personale: non eri capace di possedere un solo centesimo. Avevi un grande cuore e una immensa sensibilità, accompagnate da una fede incrollabile. Eri trasparente come un cristallo e dicevi sempre quello che pensavi a tutti e a volte questo tuo modo di essere disturbava alcuni. Questa schiettezza era un pregio, e tutti noi sapevamo che in te non c’era doppiezza e compromesso alcuno. Ricorderò sempre con gratitudine la tua umanità e sensibilità durante le confessioni. Non volevi l’elenco della spesa ma mi trat- LIBRI-RIVISTE-VHS-CD tavi come un figlio; mi sentivo accolto proprio come il figliol prodigo e uscivo lieto e sereno, in pace con me stesso, con Dio e con gli uomini. Caro Padre Mario, abbiamo “perso” un grande confessore, oltre che grande amico e “padre”. Abbiamo “perso” un grande sacerdote: con le tue omelie semplici e nello stesso tempo profondissime ci scaldavi il cuore e ci facevi uscire dalla S. Messa più certi e forti nella fede. Ho un grande rammarico, di non avere registrato e trascritto le tue innumerevoli omelie che erano delle autentiche lezioni di teologia e di umanità, mai uguali e sgorganti dal tuo cuore innamorato di Gesù. Ci mancherai, caro Padre Mario, ma, pur nel dolore e nel pianto, sono certo che adesso che sei in Paradiso ci sarai ancora vicino e forse più di prima. Da lassù intercedi presso il Padre affinché non abbiamo mai a perdere la fede in Cristo e nella Sua Chiesa. Intercedi affinché non tradiamo mai la nostra vocazione di cristiani, come tu ci hai testimoniato. Ti abbraccio in Cristo certo che ci ritroveremo in Paradiso. Danilo Anche l’Associazione Vecchia Alassio si unisce al cordoglio della famiglia salesiana e di tutti gli Alassini per la perdita del sacerdote e dell’uomo di coltura. ALESSANDRA SANGIOVANNI IN FASSON CONDOGLIANZE DALLA GERMANIA La nostra concittadina Francesca Michel Guido ci prega di pubblicare le sue condoglianze (anche a nome del papà Gibba) al Signor Luca Fasson e famigliari tutti, per la scomparsa prematura della moglie, notizia appresa attraverso il nostro giornale. Lo facciamo di buon grado, rinnovando anche le condoglianze della nostra Associazione. GRAZIE DON MARIO Federico Girosi Ex allievo, Docente di Fisica presso l’Università di Santa Monica (California) Anniversario DINO MORBIOLO 8/11/2008 - 8/11/2010 Con questa dolce poesia di uno dei suoi più affettuosi amici vogliamo ricordare il nostro caro che non è più con noi da due anni. Marilù, Elisabetta e Francesco “Al mio caro amico Dino” Tu che ormai non ci sei più e mi stai guardando sorridendo da lassù non puoi più stare a sentire tutte le cose che sempre ti venivo a dire. Nel tuo lavoro eri l’anfitrione e conversavi con tutti con soddisfazione la tua famiglia era a te vicino e rallegrava il tuo cuor come la voce del bambino ma la malattia è stata dura non ti ha lasciato nessuna cura certo è che tu mi hai lasciato e dal dispiacer son rimasto sconcertato. Sicuramente ci sei vicino in questa vita che ha duro il cammino ma di sicuro all’occorrenza ti verrà incontro la Divina Provvidenza e farà di te un uomo felice che ha ben vissuto come oggi si dice. Dino, ci hai regalato con la tua presenza tutto l’affetto che ci davi con la tua esistenza Mimmo Ottonello Ex Allievo, docente di Lettere Liceo Don Bosco - Alassio Leonardo Nappi MESE DI OTTOBRE 2010 ACQUARONE Benedetta anni COSSO Anna anni FLORIS Angelo anni GAVELLO Evasio anni MENICUCCI Silvia anni PEZZUOLO Santino anni RIZZI Roberto anni 97 82 61 92 90 90 67 SANGIOVANNI Alessandra SCHIANO DI COLELLA Pasquale SICCARDI Mario TABBO Domingo VENOSA Francesco anni 41 anni anni anni anni 79 79 84 82 L’A.V.A. da queste colonne esprime ancora una volta le più sentite condoglianze ai loro famigliari. Gettarli dispiace, però il posto che occupano serve. Che fare? Lasciali sui tavoli posti nella “Galleria C. Chaplin”. Chi li prenderà lascerà un’offerta a favore A.I.R.C. dell’ Recuperi spazio, procuri piacere ad altri e aiuti la ricerca sul cancro. Associazione Volontari Baia del Sole 12 «L'ALASSINO» NOZZE D’ORO Martedì 16 Novembre 2010 Meteorologia Alassina a cura dell'Osservatorio Don Bosco I Fiori di Bach OTTOBRE 2010 a cura di Caterina Maggi Carissimi Lettori, ecco di nuovo I FIORI DI BACH. Nell’ultima rubrica avevamo terminato la presentazione di tutti i 38 Fiori che compongono il Metodo del Dr. Edward Bach. Devo confessarvi che l’idea di interrompere per un periodo la conversazione su I FIORI è nata dal desiderio di sentire il vostro interesse e capire se e come continuare a parlare di FIORI. Sarebbe davvero interessante poter instaurare una comunicazione, un dialogo tra noi che ci portasse ad approfondire la conoscenza dei vari FIORI e le diverse indicazioni per una più consapevole assunzione. Con le parole dello stesso E. Bach propongo alla vostra riflessione, le sue idee (e non solo sue) su cosa sia la malattia e suoi sviluppi su di noi : “Ciò che noi conosciamo come malattia è lo stadio terminale di una disarmonia molto più profonda, ed è evidente che non si possono ottenere risultati positivi occupandosi solo del risultato finale senza eliminare la causa…” “La malattia è nella sua essenza il risultato di un conflitto tra l’Anima e la Mente e non sarà mai sradicata, se non con uno sforzo mentale e spirituale… Qualunque sforzo diretto soltanto sul corpo non può che riparare superficialmente il danno causato dalla malattia, ma questa non è la guarigione, perché la causa è sempre operante e può manifestarsi in Un’immagine giovanile del dottor ogni momento sotto un’altra forEDWARD BACH ma... fino a quando la nostra Anima e la nostra personalità sono in armonia, tutto è gioia e pace, felicità e salute. Il conflitto sorge quando la nostra personalità si distacca dalla via tracciata dall’Anima, sia per l’influsso delle nostre passioni, sia perché suggestionata dagli altri. Questo conflitto è la causa profonda della malattia e dell’insoddisfazione.” Carissimi Lettori l’appuntamento è al prossimo numero de L’ALASSINO; chi desidera dialogare può lasciare un suo scritto alla segreteria dell’Associazione Vecchia Alassio, o scrivere una mail a [email protected]. Grazie della vostra attenzione e a presto! Il 15 ottobre u.sc. hanno festeggiato con tutta la famiglia le nozze d’oro due alassini D.O.C.: Rachele Nattero e Piero Gaggero. Mille auguri di ogni bene e di buon proseguimento anche da parte dell’A.V.A. E SONO 55!… Un augurio “d’oro” (più cinque… buon peso…) per gli anni vissuti insieme e felicemente da Edda Garofano e Vincenzo Maglione attorniati dai figli e dai nipotini nel festeggiare il loro anniversario il 26 ottobre u.sc. Un augurio di un buon proseguimento anche da parte dell’A.V.A. e dei tanti amici. Per la meteorologia nulla è cambiato nella notte tra sabato 30 ottobre e domenica 31: i fenomeni atmosferici sono registrati per tutto l’anno con l’orario solare. Più evidente per rutti è invece la rapida diminuzione delle ore di luce, più marcata nelle ore pomeridiane. È questo una conseguenza della stagione autunnale; dal 23 settembre (inizio dell’autunno) al 31 di ottobre si è passati dalle 12 ore di luce, alle 10 ore e 23 minuti (e siamo solo a metà autunno!). Vediamo ora cosa ci ha offerto questa più o meno gradita stagione. PRESSIONE MEDIA: 757,2 mmHg; medie decadali: 758,4 mmHg nella prima; 753,3 mmHg nella seconda; 759,5 mmHg nell’ultima. UMIDITÀ MEDIA: 59,9%; decade più umida: la prima con 68% (100% il giorno 4 alle ore sette); umidità media nella seconda decade: 51%, che è anche la media più bassa del mese. GIORNI SERENI: 14; COPERTI: 8. TEMPERATURA MEDIA: 18,7 °C. Le medie decadali: 21,2 °C nella prima; 18,5 °C nella seconda; l’ultima decade ha fatto registrare una media di 16,7 °C. La temperatura minima assoluta del mese è stata registrata il giorno 25. La media delle temperatura minime del mese è 17,4°C. Al giorno 25 spetta anche la temperatura media giornaliera più bassa con 14,5 °C. ELIOFANIA (sole limpido) totale: 152,0 ore. Valori medi decadali: 4,7 ore ogni giorno nella prima decade; 5,3 ore al giorno nella seconda; 4,8 ore nell’ultima: PRECIPITAZIONI: Totale 146,6 mm di pioggia, così distribuita;11,0 mm nella prima decade; 13,8 mm nella seconda; 121,8 mm nella terza decade; con 56,6 millimetri in data 25 ottobre e 65,2 mm nell’ultimo giorno del mese. Una utile ulteriore precisazione dei tempi per la meteorologia. La giornata (le 24 ore per la registrazione dei fenomeni) parta alle ore 19,00 e si conclude alla stessa ora del giorno dopo. I fenomeni meteorologici che si manifestano dopo le ore 19,00 vengono assegnati al giorno successivo. Nel nostro fine mese sono stati registrati in data 1 novembre i numerosi millimetri di pioggia caduta fino alla mezzanotte di domenica 31 ottobre. Nonostante queste aggressioni di fine mese, possiamo affermare che il bel Golfo di Alassio ha saputo difendere il suo “marchio doc” di BAIA del SOLE. Il DIRETTORE DELL’OSSERVATORIO Prof. DON NATALE TEDOLDI LA BICI DA CORSA Era quello il tempo in cui, la sera, gli uomini al bar o all’osteria, davanti ad un bicchiere di chiaretto, alzavano maggiormente il tono della voce allorché si parlava di ciclismo. Era il tempo in cui le corse in bicicletta su strada, complice la radio, facevano prepotentemente il loro ingresso nelle nostre case e coinvolgevano tutto il gruppo famigliare in affannate e quanto mai affascinanti discussioni. Passista, velocista, scalatore erano termini di uso comune, mentre noti a tutti ormai erano i Coppi, i Bartali, i Magni e i Gimondi unitamente ai costruttori di biciclette come i Legnano, i Bianchi, gli Olmo. Ricordo mio padre, tifosissimo per Bartali, che conduceva una bottega di articoli elettrici proprio sulla strada che portava al bivio, oltre il ponte della ferrovia, per Moglio e il Tennis Club, in occasione del giro d’Italia o del Tour di Francia metteva fuori del negozio un grosso altoparlante per dare agio a chiunque era da quelle parti di seguire ed ascoltare la radiocronaca degli ultimi chilometri e dell’arrivo di tappa. Solitamente facevano parte del gruppo di ascolto i portabagagli della vicina stazione ferroviaria, i vetturini che sostavano sul piazzale con i cavalli e le carrozze in attesa dei treni, i camerieri del vicino ristorante e persino i clienti del dentista al primo piano del palazzo, che si affacciavano alla finestra della sala di attesa. Anche noi ragazzi eravamo contagiati ormai dalla smania del ciclismo. È da dire che gli Alassini sono sempre stati appassionati di bicicletta. Mio padre infatti mi raccontava che quando lui era giovane non passava Domenica in cui molti alassini non si portassero in bici sino in quel di Pieve di Teco per andare a ballare! Comunque per noi ragazzi la bici da corsa divenne poco a poco l’oggetto del desiderio: lo stesso come è diventata la macchina per chi compie oggi diciotto anni. Io avevo una bici da corsa vecchia, rossa e sgangherata per frenare la quale dovevo, ogni volta, inventarmi le cose più strane. Me la sognavo anche la notte quella che il Bottelli teneva esposta in vetrina. Una fiammante Legnano, tipo Roma, colore verde-prato, cerchioni in legno, peso sette chili e mezzo… Uniti da 50° anni, Giuseppe e Angela Pastorino, ringraziano il Signore di aver loro donato una vita insieme. Hanno festeggiato presso il Santuario di Nostra Signora della Guardia il 23 Ottobre 2010. I migliori Auguri di lunghi anni insieme dalla figlia Marilena, dal genero Pierluigi e dai nipoti Davide, Fabio, Elisa. Anche l’Associazione Vecchia Alassio unisce tutti i migliori auguri. Moirano Vincenzo Le opinioni espresse negli articoli firmati impegnano unicamente la responsabilità dei rispettivi Autori. La Redazione si riserva la facoltà di pubblicare o meno gli articoli che le pervengono e di apportare correzioni e tagli agli articoli stessi, firmati o non firmati; nessun manoscritto si restituisce. Posa della piastrella commemorativa dei 125 anni di attività della SOMS di Moglio. Anche la natura talvolta si diverte. (FOTO DEL NOSTRO SOCIO TARCISIO MOLLE) «Questo periodico è aperto a tutti quanti desiderino collaborarvi ai sensi dell’art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana che così dispone: “Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni mezzo di diffusione”. La pubblicazione degli scritti è subordinata all’insindacabile giudizio della Redazione; in ogni caso, non costituisce alcun rapporto di collaborazione con le testate e, quindi, deve intendersi prestata a titolo gratuito. Notizie, articoli, fotografie, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al giornale, anche se non pubblicati, non vengono restituiti». DIRETTORE RESPONSABILE: Emanuele Aicardi EDITORE: A.V.A. TIPOLITOGRAFIA: F.lli Stalla Viale Martiri della Libertà, 30-40 Tel. 0182 50.412/3 - Albenga Telefax 0182 50.412 REGISTRAZIONE: Trib. Civ. Pen. di Savona n. 149 del 30-5-1962 ISCRIZIONE R.O.C. n. 6975 (già R.N.S. n. 9806) LEGGE 5/8/1981 n. 416 art. 11 Foto della testata: A.V.A. Associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana