PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
3.4 LA PROVINCIA E IL SUO SISTEMA SOCIALE E CULTURALE E L’IMPEGNO
PER PROMUOVERE LE PARI OPPORTUNITÀ
(Fonte: Archivio Fotografico Provincia di Torino “Andrea Vettoretti” – Autore: Paolo Vailati)
3.4.1 LE POLITICHE PER LA SICUREZZA E LA SOLIDARIETÀ SOCIALE
In questi ultimi anni, si è andato delineando sempre più chiaramente il ruolo della Provincia
rispetto alle politiche sociali e al welfare locale: la Provincia è diventata Ente intermedio di
programmazione decentrata delle politiche regionali e di coordinamento del territorio. La
Provincia si pone conseguentemente l’obiettivo che l'elaborazione nel campo del sociale diventi
patrimonio di tutto il territorio aiutando anche i Comuni, soprattutto quelli minori, a sviluppare
una migliore progettualità nel campo dei servizi sociali. Pertanto la logica in cui opera la
Provincia è quella dell’allargamento degli interventi sociali per contrastare le disuguaglianze,
per una presa in carico globale della persona, al fine di orientare le politiche sociali per
contrastare l’accresciuto disagio e per creare eguaglianze di servizi sociali nell’intero territorio
provinciale.
La Provincia di Torino ha così elaborato un programma di politiche sociali nell’ambito di questo
quadro di riferimento normativo, operando contemporaneamente su tre livelli: costituire un
supporto all’azione dei Comuni, sviluppare le proprie competenze di programmazione verso una
sempre più diffusa capacità di concertazione con tutti i diversi attori pubblici del territorio e
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trasferire le vecchie competenze assistendo gli Enti di destinazione. Tali azioni mirano al
perseguimento dei seguenti obiettivi generali:
1. Sostegno e promozione alla Gestione di servizi pubblici
2. Programmazione e coordinamento
3. Regolazione di attività pubbliche e private
4. Supporto e promozione di attività
5. Sperimentazione di politiche innovative per contrastare l’accresciuto disagio sociale
WELFARE E SICUREZZA SOCIALE: UNO SGUARDO ATTRAVERSO I NUMERI
L’azione politica della Provincia di Torino ha compreso tutti i settori del sociale, dai giovani e
minori agli immigrati, dai disabili alle donne sole, dai progetti socio-assistenziali a quelli più
sanitari, dal Terzo settore alle Ipab, dalla formazione professionale degli operatori sociali al
sostegno degli asili nido comunali.
In maniera particolare la Provincia ha competenza ed opera nei seguenti ambiti, divisi per gli
obiettivi sopra citati:
Obiettivo 1)
Competenza in materia di asili nido comunali ed erogazione dei relativi contributi;
Competenza in questioni relative ai non vedenti, agli audiolesi, ai figli minori riconosciuti
dalla sola madre, ai minori esposti all'abbandono, ai figli minori non riconosciuti ed alle
gestanti e madri in difficoltà (competenze queste che dovranno esser trasferite agli Enti
gestori del territorio);
- Realizzazione degli interventi per la promozione e l'integrazione dei servizi sociali locali;
- Costituzione del tavolo provinciale di coordinamento sull’affidamento familiare;
- Gestione del Servizio Civile Volontario in qualità di Ente accreditato di 1^ classe;
Obiettivo 2)
-
Raccolta ed elaborazione dei dati sui bisogni, sulle risorse pubbliche e private e
sull’offerta di servizi del territorio;
- Promozione di forme di coordinamento fra enti gestori istituzionali e soggetti del terzo
settore;
- Diffusione, di concerto con gli enti gestori istituzionali, dell'informazione in materia di
servizi sociali sul territorio di competenza;
- Programmazione sanitaria (indicata dal programma della Giunta, come promozione
della salute) attraverso il programma di lavoro della Conferenza Provinciale per la
Salute;
- Costituzione dell’Osservatorio delle politiche sociali;
- Programmazione in materia socio-assistenziale mediante:
1. l’accompagnamento al territorio per la predisposizione dei piani di zona di sviluppo
locale e relativo monitoraggio e valutazione dei processi e dei prodotti;
2. la stesura di un Piano Sociale che orienti le scelte politiche, amministrative e di
utilizzo delle risorse finanziare dell’Amministrazione;
Obiettivo 3)
-
-
-
-
Competenze in materia di cooperative sociali ed organizzazioni di volontariato e
gestione delle sezioni provinciali dell'Albo regionale delle cooperative sociali e del
Registro delle organizzazioni di volontariato;
Competenze, attribuite dalla legge o dagli statuti, in materia di aziende pubbliche di
servizi alla persona e nomina dei membri dei consigli di amministrazione quando questa
sia attribuita dagli statuti alla Regione;
Controllo pubblico, ai sensi degli articoli 23 e 25 del codice civile, sull’amministrazione
delle persone giuridiche di diritto privato che hanno ottenuto il riconoscimento in seguito
alla trasformazione delle IPAB o delle aziende pubbliche di servizi alla persona,
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compresi lo scioglimento del Consiglio di amministrazione e la nomina del commissario
straordinario;
- Vigilanza sugli organi e sull'attività amministrativa delle IPAB, esclusi la sospensione e
lo scioglimento del consiglio di amministrazione e la nomina del commissario
straordinario;
- Nomina dei membri del consiglio di amministrazione delle IPAB quando questa sia di
competenza regionale e dichiarazione di decadenza dei membri del consiglio di
amministrazione delle IPAB nei casi previsti dalla legge;
- Istituzione, con le modalità e secondo i criteri stabiliti dalla Giunta regionale, dell'ufficio
provinciale di pubblica tutela, con compiti di supporto a favore dei soggetti ai quali e'
conferito dall'autorità' giudiziaria l'esercizio delle funzioni di tutore;
Obiettivo 4)
Realizzazione di politiche e interventi a favore dei giovani e gestione dei relativi
finanziamenti ;
- Realizzazione di politiche e interventi a favore dei minori;
- Realizzazione di politiche e interventi a favore dell'immigrazione e gestione dei relativi
finanziamenti;
- Formazione professionale per gli operatori sociali e gestione dei relativi finanziamenti;
Obiettivo 5)
-
-
Predisposizione e approvazione del Programma triennale di politiche pubbliche di
contrasto alla vulnerabilità sociale ed alla povertà;
È rilevante evidenziare alcune cifre che hanno caratterizzato il 2004 ed il 2005:
492 milioni di euro per gli 81 contratti stipulati per l’acquisto beni e servizi nel 2004; nel 2005
tale cifra è salita a 1.124.689 euro per 132 contratti stipulati;
6 milioni di euro per contributi agli asili nido comunali nel 2004, 6.103.000 nel 2005;
4 milioni di euro per i 131 progetti che riguardano l’infanzia e l’adolescenza del 2004, 816.049
euro per il 26 progetti del 2005;
1 milione di euro per i 159 progetti che riguardano le associazioni di volontariato presentati nel
2004, 295.341 euro per i 15 progetti del 2005;
970 mila euro nel 2004 per i corsi di formazione per operatori sociali, 1.138,818 euro nel 2005;
640 mila euro per ciascun anno per i 74 progetti del 2004 e gli 85 progetti del 2005 che
riguardano i giovani;
944 mila euro per ciascun anno per i 56 progetti del 2004 ed i 51 progetti del 2005
sull’immigrazione.
329 utenti nel 2004 e 337 utenti nel 2005 con disabilità sensoriale (cecità o sordità) che hanno
fruito del servizio educativo assistenziale;
Più di 2 milioni di euro per il servizio educativo assistenziale per ciascun anno in questione;
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400 mila contatti al Portale dello Sportello di Informazione Sociale nel 2004, con un aumento
del 65% rispetto al 2003; nel 2005 tale cifra è salita ancora del 68%, raggiungendo i 672.099
contatti;
4 mila richieste di informazione al Centro Informazioni Disabilità nel 2004, con un aumento del
24% rispetto all’anno precedente; tale cifra è rimasta sostanzialmente invariata l’anno
successivo.
Per sostenere il dialogo diretto con i cittadini la Provincia ha svolto un’ampia attività di
informazione sia mediante le opportunità di conoscenza offerte dalla ricerca (epidemiologica
per le politiche di promozione della salute, sociale per la comprensione delle nuove forme di
vulnerabilità) sia con la formazione degli operatori (dei servizi e del territorio, come
sperimentato nelle politiche securitarie) sia con la comunicazione e l’informazione (es. Sportello
telematico di informazione sociale, Portale Progetto Atlante, sezione solidarietà sociale dentro
home page Provincia, Centro Informazione Disabili). E’ ferma intenzione dell’Amministrazione
provinciale che la conoscenza per produrre innovazione e buone pratiche debba, per divenire
patrimonio comune del territorio, poter essere scambiata: ne deriva quindi la necessità di
utilizzare un approccio concertativi con i principali soggetti operanti nel territorio, (es.
Conferenza provinciale per la salute, confronto sistematico con gli organismi del terzo settore,
promozione di forme di rappresentanza dei giovani e dei migranti).
L’ARTE DELLA PROGRAMMAZIONE. VERSO IL PIANO SOCIALE DI SUSSIDIARIETÀ
Per interpretare al meglio il proprio ruolo, la Provincia di Torino ha compiuto i primi tentativi per
assumere un approccio “programmatico” rispetto alla definizione delle politiche sociali e degli
interventi da attuare. In tal senso vanno letti tutti gli sforzi rivolti a supportare i Comuni della
Provincia nel complesso processo di predisposizione dei Piani di Zona (strumenti essenziali per
l’attuazione delle politiche sociali). Inoltre, la Provincia ha dovuto individuare una nuova
modalità per leggere i bisogni del territorio, cogliere le priorità, le disparità e le differenze: ha
pertanto scelto un metodo di lavoro capace di utilizzare concertazione e sussidiarietà come leve
per lo sviluppo locale. Da qui nasce il Primo documento “Verso il Piano Sociale provinciale”,
quale contributo ad una discussione aperta sulle linee di programmazione sociale. Il processo
che la Provincia ha voluto avviare è complesso, dagli esiti non scontati e l’impegno è di
procedere alla costruzione di indicatori di risultato e di impatto, che diano conto degli impegni e
delle scelte assunte in campo sociale passando da una logica di output (valutazione di esito) ad
una logica di outcome (valutazione di impatto). La Provincia cerca così di promuovere anche
politiche innovative, volte a diminuire le differenze nella fruizione dei servizi e nella distribuzione
delle risorse, compito questo reso ancor più arduo dalla precarizzazione del mercato del lavoro,
dall’incremento di nuove forme di vulnerabilità e di povertà che impattano su un tessuto non
omogeneo e interessato da cambiamenti di composizione sociale e demografica estremamente
veloci.
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LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI ALLA POLITICA :
SICUREZZA E SOLIDARIETA' SOCIALE
dell'Asse 4: LA PROVINCIA E IL SUO SISTEMA SOCIALE E CULTURALE
Provenienza risorse
2004
2005
da altri soggetti:
Unione Europea
Stato Italiano
Regione Piemonte
0,00
16.100,00
232.000,00
355.695,82
11.074.032,03 12.281.708,54
da risorse proprie o acquisite dall'Ente Provincia :
prevalentemente tributi e tariffe
9.164.052,23 10.419.991,47
risparmi di gestione
386.558,00
0,00
0,00
0,00
28.500,00
0,00
proventi di vendite di beni del patrimonio
ricorso al credito bancario
Totale risorse acquisite
20.885.142,26 23.073.495,83
Destinazione impieghi
2004
2005
cosiddetti "correnti":
attività di natura ordinaria gestite direttamente
1.505.606,90
attività di natura ordinaria gestite indirettamente (trasferimenti
ad altri Enti e/o soggetti)
5.414.826,38
19.204.035,36 17.653.669,45
cosiddetti "in conto capitale":
investimenti gestiti direttamente
investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti /conferimenti
ad altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le partecipazioni azionarie)
Totale impieghi realizzati
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40.500,00
5.000,00
135.000,00
0,00
20.885.142,26 23.073.495,83
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3.4.2 LE POLITICHE PER LE PARI OPPORTUNITÀ
La Provincia di Torino ha, nel corso degli anni passati, istituito diversi organismi finalizzati alla
realizzazione della parità tra uomo e donna. Questi sono:
Il Comitato Pari Opportunità della Provincia di Torino, istituito nel 1988, e presieduto dal
Presidente della Provincia. Il Comitato è un organismo propositivo e consultivo, previsto dal
Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro degli Enti Locali, per diffondere i principi di parità e pari
opportunità all'interno della Provincia e per la verifica delle iniziative assunte per favorire reali
pari opportunità di lavoro e di sviluppo professionale. Obiettivo primario è quello di favorire le
effettive pari opportunità fra donne e uomini nell'ambito lavorativo e di sviluppo professionale,
prendendo anche in considerazione la posizione delle lavoratrici nella famiglia.
Il/la Consulente di Fiducia, con funzioni di assistenza e consulenza ai/alle dipendenti
provinciali che subiscono atti o comportamenti lesivi della dignità della persona, prevista dal
“Regolamento di attuazione del codice di comportamento per la tutela della dignità sul lavoro
delle lavoratrici e dei lavoratori della Provincia di Torino”94,.
La Commissione Consiliare di Pari opportunità della Provincia di Torino (istituita nel 1995),
composta da rappresentanti sia di maggioranza, sia di minoranza e con presenza per Statuto di
entrambi i sessi, con qualità di organismo di parità garante della realizzazione dei principi e
degli obiettivi di parità e di pari opportunità dichiarati dall’Ente a livello statutario. La
Commissione ricopre compiti di indirizzo, promozione e partecipazione alla vita politica sul
territorio provinciale e formula proposte agli Assessori competenti, per favorire la valorizzazione
delle donne ed attivare forme di incentivazione nei diversi settori e ambiti di intervento della
Provincia.
La figura di Consigliere/a di Parità, preposta al controllo e alla tutela delle discriminazioni nel
lavoro in ragione del sesso, secondo quanto stabilito dalla normativa nazionale95, che ne
definisce ruolo e funzioni anche a livello regionale e provinciale.
Tale figura ha compiti di:
-
rilevare le situazioni di disparità tra i sessi sul lavoro e promuovere azioni correttive e
di garanzia contro le discriminazioni,
collaborare con le Direzioni Provinciale e Regionale del Lavoro per rilevare violazioni
alla normativa in materia di parità.,
promuovere progetti di azioni positive e individuare le risorse comunitarie, nazionali e
locali finalizzate allo scopo,
promuovere politiche di sviluppo sul territorio in materia di pari opportunità,
sostenere le politiche attive del lavoro e la formazione per la realizzazione delle pari
opportunità,
collaborare con gli Assessorati al Lavoro e gli Organismi di Parità degli Enti Locali.
La Consulta delle Elette della Provincia di Torino. Istituita nel 2003, la Consulta delle elette
della Provincia di Torino è un luogo di confronto, scambio di esperienze, sede decisionale. È lo
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strumento attraverso il quale la Provincia riesce ad adottare iniziative che valorizzino l'impegno
di ogni eletta all'interno della propria assemblea elettiva, dando così maggiore visibilità alla
presenza femminile nei luoghi di decisione. L'attività della "Consulta delle elette" va anche nella
direzione di incoraggiare sempre più donne a partecipare alla vita pubblica, a candidarsi nelle
assemblee elettive, a proporsi come soggetti competenti in grado di governare bene
nell'interesse delle comunità locali.
L’Assessorato alle Pari Opportunità della Provincia di Torino, con delega propria e
autonomia finanziaria, istituito nella Giunta insediatasi nell’estate 2004. L’Assessorato persegue
la finalità di incidere sulle situazioni che tuttora rappresentano un ostacolo alla piena
realizzazione della parità e dell'uguaglianza di opportunità tra donne e uomini, promuovendo un
quadro organico di azioni positive volte a favorire la promozione e l'applicazione delle pari
opportunità in modo trasversale su tutte le tipologie e ambiti d'intervento dell'Ente.
Il Servizio Pari Opportunità e Politiche dei Tempi, che rappresenta l’organismo istituzionale
della Provincia di Torino di riferimento per tutte le azioni e iniziative che la Provincia di Torino
definisce e attua a favore delle pari opportunità tra donne e uomini, e che ha principalmente
funzioni di direzione, coordinamento e supporto.
A fianco e in collaborazione con gli organismo istituzionali di parità e pari opportunità opera il
Gruppo Tecnico Interarea sulle Pari Opportunità96, a cui partecipano rappresentanti del
Servizio Risorse Umane, Servizio Pari Opportunità, Comitato Pari Opportunità, Organizzazioni
Sindacali.
Il fine cui questi organi mirano è quindi quello di realizzare la parità tra uomo e donna, ma
anche di promuovere la cultura del rispetto e della valorizzazione delle differenze, favorendo
politiche di inclusione: l’obiettivo era (ed è) ambizioso e la Provincia di Torino lo ha realizzato
nel biennio in questione attraverso un ventaglio di progetti e azioni concrete:
CENTRO RISORSE SERVIZI PARI OPPORTUNITÀ
Nel maggio 2005 la Provincia di Torino - con Delibera della Giunta Provinciale n. 276982 del
31.05.2005 - contestualmente all’adozione del documento di indirizzo “Promuovere le pari
opportunità per migliorare e aumentare l’occupazione femminile”, ha deliberato la costituzione
del Progetto-Struttura “Centro Risorse e Servizi Pari Opportunità - Mercato del Lavoro”, dando
avvio a un’iniziativa di analisi specifica e settoriale sulle pari opportunità inerenti il mercato del
lavoro delle donne, per comprendere le cause strutturali della scarsa occupazione femminile e
proporre adeguati interventi che favoriscano l’occupazione e migliorino le condizioni lavorative
delle donne attraverso interventi locali, ricerche, analisi, studi. Date le sue finalità, il Centro
Risorse si configura come struttura trasversale d’area interassessorile tra Assessorato al
Lavoro, attività di Orientamento per il Mercato del Lavoro, Assessorato alle Pari Opportunità e
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Relazioni
Internazionali,
Assessorato
alla
Solidarietà
Sociale,
Politiche
Giovanili,
Programmazione Sanitaria.
L’istituzione del Centro Risorse, predisposto per fasi successive di sviluppo annuali, è ritenuto
strategico per lo sviluppo delle politiche di genere e di coordinamento territoriale e pertanto è
stato successivamente inserito nel Programma “In Pari” Piano Territoriale Pluriennale Pari
Opportunità 2006-2009.
Nell’arco di un triennio (2005-2007), il Centro intende sviluppare tre livelli di operatività (di
supporto informativo, gestionale operativo, politico-programmatico) per il perseguimento di
alcuni specifici obiettivi che possono costituire fattori di valorizzazione della stessa
programmazione provinciale nel suo complesso e che consistono in:
1.
perseguire il collegamento con le linee strategiche della Provincia di Torino;
2.
promuovere la costruzione di reti integrate di servizi;
3.
favorire la cooperazione tra i processi in atto in un quadro complessivo di coerenza
strategica;
4.
promuovere il collegamento con la cittadinanza;
5.
migliorare la conoscenza a livello locale dell’attività della Provincia di Torino;
6.
affermare una interpretazione delle pari opportunità che superi la dimensione di genere;
7.
perseguire l’inserimento dell’azione del Centro in un contesto e in una strategia di sviluppo
locale;
8.
promuovere un processo di individuazione, messa in rete e scambio di buone prassi;
9.
implementare l’azione del Centro attraverso la promozione dell’attività progettuale;
10. promuovere il processo di miglioramento e razionalizzazione di servizi, risorse, reti.
Nel corso del 2005, il Centro Risorse ha dato avvio alle seguenti attività
-
programma informatico-informativo “Thesaurus di genere”, che si è concretizzato nei
seguenti prodotti:
redazione di una raccolta ragionata delle “parole di parità e pari opportunità” che si
propone come “indice tematico di genere”
costruzione di uno spazio web dedicato al Centro Risorse all’interno del sito
istituzionale della Provincia di Torino come luogo di informazione, diffusione e scambi
di conoscenze ed esperienze in forma dinamica e interattiva
-
costruzioni di materiali di sintesi sul tema delle pari opportunità, in connessione al mondo
del lavoro delineando un quadro delle politiche a favore delle donne, in particolare in
rapporto alla loro posizione nel mondo del lavoro e ponendo le strategie della Provincia di
Torino in relazione al più ampio contesto comunitario, nazionale, regionale.
redazione di un documento di ricerca e analisi che sintetizza il contesto normativo, le
linee programmatiche e le proposte strategiiche a livello comunitario, nazionale,
regionale, provinciale e che presenta un quadro della situazione della componente
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femminile nel mondo del lavoro, con particolare attenzione all’ambito provinciale di
Torino.
redazione di un documento di approfondimento “Organizzazione del lavoro, flessibilità e
conciliazione: opportunità e vincoli per le donne”, che presenta alcune riflessioni sulla
posizione delle donne in un mercato del lavoro in mutamento.
S.O.S. DONNA
Per contrastare il fenomeno dei neonati abbandonati e offrire alle mamme in difficoltà
un’alternativa e una consulenza, la Provincia di Torino ha attivato nel 1996 il Servizio S.O.S
Donna, in collaborazione con il Centro Italiano Femminile (C.I.F.). Si tratta di un numero verde
(800-231310), istituito presso il Servizio Maternità ed Infanzia della Provincia di Torino,
chiamando il quale è possibile trovare risposta a domande specifiche e al bisogno di
comunicazione delle donne. Attraverso il numero verde è possibile anche entrare a far parte di
in una rete di esperti (assistente sociale, psicologo, ginecologo) e di strutture(consultori, servizi
sociali di zona, ospedali).
Nel corso del 2004 ci sono stati 300 contatti. Le telefonate più significative sono state circa 45 e
tra queste vi sono stati 7 casi di donne che hanno affermato di voler lasciare il nascituro. 2 di
queste donne sono state seguite individualmente, altre 2 sono state seguite dal servizio di
territorio mentre nelle altre situazioni le donne hanno mutato la propria decisione nel corso della
gravidanza.
Nel corso del 2005 invece il totale delle telefonate ricevute è stato intorno alle 500, di cui circa
50 significative e strettamente pertinenti al tema. Tra queste, in particolare, vi sono stati:
-
5 casi di donne (4 straniere 1 italiana) che hanno affermato di voler lasciare il nascituro;
4 di queste hanno maturato la decisione di lasciare il nascituro e sono state seguite o
individualmente o dal servizio di territorio. Nell’altra situazione la donna ha mutato idea
nel corso della gravidanza e ha tenuto il bambino.
-
6 Ragazze madri in difficoltà economica, per perdita del lavoro.
DONNE VITTIME DELLA PROSTITUZIONE E DELLA TRATTA
800 290 290 - Call center, a favore delle vittime della tratta
Nasce nel 2000 ed è un numero verde nazionale a cui possono rivolgersi tutte le donne vittime
della tratta e dello sfruttamento sessuale. E’ strutturato con una postazione centrale a Roma e
quindici decentrate sul territorio nazionale nelle aree più colpite dal fenomeno.
Il Progetto della Provincia di Torino, denominato Call Center, si inserisce in questo quadro
nazionale e copre il territorio delle Regioni Piemonte e Valle d’Aosta. L'organizzazione e la
gestione operativa della postazione telefonica locale, collegata col numero verde nazionale è
stata affidata all'Associazione Gruppo Abele.
Nel progetto sono coinvolte enti ed associazioni che operano sul territorio e che si occupano
sostenere le donne vittime di tratta nei percorsi di inserimento sociale o di contrasto alla
criminalità organizzata. La Provincia di Torino svolge un'attività di monitoraggio e
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coordinamento fra i diversi attori, partecipanti al progetto, con i quali ha stipulato Convenzioni.
Qui di seguito sono riportati alcuni numeri significativi dell’attività:
213 contatti nel 2004 di cui 30 ragazze, 15 clienti con la ragazza a fianco; 21 clienti soli; 65
enti/associazioni; 22 questura/forze dell’ordine; 31 altre postazioni numero verde; 29 di altre
persone coinvolte (cittadini/parenti). 215 contatti nel 2005 di cui 35 ragazze, 6 clienti con la
ragazza fianco, 35 clienti soli, 69 enti/associazioni, 33 della questura/forze dell’ordine, 13 altre
postazioni numero verde, 24 di altre persone coinvolte (cittadini/parenti).
18-25 anni l’età media delle ragazze prese in carico dal call center
59 richieste per chiedere aiuto e uscire dalla condizione di sfruttamento nel 2004, scese a 33
nel 2005 (altre richieste riguardano informazioni, regolarizzazione, lavoro, supporto psicologico,
aiuto economico…).
95 le persone di origine africana (per la maggior parte di nazionalità nigeriana) che hanno
contattato nel 2005 il Call center; la gran parte delle restanti 120 chiamate sono arrivate da
persone originarie dell’Est europeo.
LI.FE Libertà al femminile
Life Libertà al femminile è un progetto della Provincia di Torino finanziato dal Programma di
iniziativa comunitaria Equal. Il progetto Life si rivolge a donne in uscita da situazioni di
sfruttamento sessuale e di segregazione che sconfinano nella tratta e nella schiavitù. Attraverso
la costituzione di una rete stabile di attori istituzionali, economici e sociali, il progetto si è posto
l’obiettivo dell’integrazione sociale, lavorativa e abitativa di 15 donne vittime di tratta a
scopo di sfruttamento sessuale. In altre parole con Equal Li.Fe è stata costruita e
sperimentata una metodologia trasferibile per favorire l’integrazione sociale delle donne
vittime della tratta, in particolare favorendo non solo l’accoglienza, ma anche la formazione,
l'inserimento lavorativo ed abitativo.
Questo progetto si è sviluppato lungo l’arco temporale di 36 mesi e cioè dal giugno del 2002 al
giugno del 2005.
Il partenariato locale del
Progetto Equal Life è composto da: Confcooperative Unione
Provinciale di Torino; Ufficio per la Pastorale dei Migranti - Arcidiocesi di Torino; Associazione
TAMPEP-Onlus;
Casa di Carità Arti e Mestieri; Città di Torino - Divisione Servizi Socio-
Assistenziali; Associazione Compagnia delle Opere; Città di Moncalieri Centro Servizi per
Cittadini Stranieri; Associazione Gruppo Abele; Università degli Studi di Torino; C.I.C.S.E.N.E
(Centro Italiano per Cooperazione e Sviluppo Edilizio delle Nazioni Emergenti).
Al partenariato locale si affianca un partenariato transnazionale coordinato dalla Provincia di
Torino con il supporto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociale, sottoscritto dai partner
olandesi e austriaci e la Provincia di Pisa per affrontare in modo sistematico e sovranazionale il
problema della tratta delle donne a scopo di sfruttamento sessuale.
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PROGETTO EMERGENDO 2005
Il progetto Emergendo intende sperimentare azioni innovative a favore delle donne migranti
vittime del traffico di esseri umani a scopo di sfruttamento sessuale. La Provincia di Torino, (con
il coinvolgimento della Provincia di Pisa, Provincia di Genova, Provincia di Ascoli Piceno,
Provincia di Teramo, Tecla, S&T), agisce al contempo sui sistemi per l'inclusione sociolavorativa del target attraverso un approccio globale e innovativo. In particolare, il progetto
prevede diverse azioni: la ricerca e l’intervento sul trafficking nella prostituzione sommersa, i
percorsi individualizzati di empowerment ed inclusione sociale nonché di inserimento nel
mercato del lavoro e all'autonomia, accordi territoriali tra gli attori-chiave per l'inclusione sociale.
Centrale in questo senso, appare il processo di mainstreaming costante ed integrato a livello
orizzontale e verticale in chiave locale, nazionale e transnazionale. All’interno del progetto
Emergendo sono state messe in campo anche attività transnazionali con l’obiettivo non solo di
creare un confronto e uno sviluppo parallelo di approcci innovativi con il trafficking e per
l’inclusione socio-lavorativa, ma anche la messa in comune di contatti e opportunità nei paesi di
origine della vittime del trafficking che consentano all’occorrenza percorsi di rientro volontario e
assistito
WOMEN ALPNET:
COMPETENZE FEMMINILI,
ALPI E ENTI LOCALI
Le competenze femminili e le Alpi. O anche, l’integrazione delle donne nella vita economica e
sociale delle regioni dello Spazio Alpino. Women AlpNet è un progetto della Provincia di Torino
che coinvolge una rete di attori pubblici e
privati, basato sull’idea che la promozione ed il
sostegno all'attiva partecipazione delle donne
nei processi di sviluppo economico possa
contribuire ad un più equilibrato e sostenibile
sviluppo delle aree alpine e permettere di
ridurre le attuali disparità nelle condizioni di vita
della popolazione residente.
In particolare, l’obiettivo di Women AlpNet (una
rete di istituzioni locali e di Centri Risorse per le
Fonte: Archivio Fotografico Provincia di Torino
“Andrea Vettoretti”
Donne
per
promuovere
la
partecipazione
femminile allo sviluppo sostenibile dello Spazio
Alpino) è di sviluppare approcci e servizi di qualità comuni al fine di promuovere le competenze
e le potenzialità delle donne. L’esperienza di Women AlpNet, oltre ad aver puntato sul ruolo dei
Centri Risorse Donne e su diversi modelli di mainstreaming di genere (integrazione sistematica
dei bisogni rispettivi di donne e uomini in tutte le politiche pubbliche), si pone come un valido
esempio di cooperazione tra regioni di differenti Paesi dell’Arco alpino a favore di uno sviluppo
sostenibile del territorio attraverso il rafforzamento delle competenze femminili.
Il progetto Women AlpNet, finanziato dall'iniziativa comunitaria Interreg III B Spazio Alpino,
coinvolge la Provincia di Lecco (che è capofila), la Provincia Autonoma di Trento, la Regione
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 276
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Lombardia, il Centro di Iniziativa Europea di Milano, la società S&T di Torino, l'Associazione
Frau & Arbeit di Salisburgo, l'Union Régionale des Associations Centre d'Information pour les
Femmes et les Familles (Uraciff) di Lione, il laboratorio di ingegneria della formazione e
innovazione (LIFI) Università della Svizzera italiana di Lugano e il Centro di Sviluppo Regionale
di Capo d'Istria.
La cooperazione transfrontaliera ha consentito alla Provincia di Torino di analizzare e studiare i
diversi modelli di funzionamento dei Centri Risorse Donna nei paesi coinvolti, per poter
trasferire le migliori pratiche nella definizione di un Centro Risorse da realizzare a livello
provinciale. Questo progetto è quindi terminato, secondo le previsioni, nel mese di dicembre
2005 a Lecco, con l’esposizione dei risultati finali del progetto e la creazione di una rete fra i
Centri Risorse Donne.
PARITÀ IN MOVIMENTO, LA RIVISTA ON-LINE
Si possono fare politiche di pari opportunità anche attraverso internet. Si possono avvicinare le
donne alle istituzioni anche attraverso riviste online. È il caso di Parità in Movimento la proposta
virtuale della Provincia di Torino, la rivista elettronica del Servizio Pari Opportunità e Politiche
dei Tempi. Il sito (www.provincia.torino.it/parita/index.htm) è caratterizzato da due elementi: la
connessione diretta con la rivista on line nazionale DonneInViaggio e la web community, che in
12 mesi ha accolto 5000 nuove persone. Parliamo di un totale di 8000 iscritte alla newsletter,
che utilizzano il sito web Parità in Movimento come punto di riferimento per ricevere
informazioni istituzionali e notizie dal territorio. Attraverso Parità in Movimento la Provincia di
Torino non solo favorisce lo scambio di informazioni e la messa in rete delle esperienze
dell’associazionismo femminile, del territorio, del mondo del lavoro e delle istituzioni, ma
garantisce anche visibilità a tutti i progetti della Provincia in materia di Pari Opportunità,
politiche sociali e lavoro. Nel corso del 2005 le attività sono proseguite e si è provveduto ad
aggiornare ed ammodernare continuamente il sito.
UNA RETE NELLO SVILUPPO LOCALE
Diffondere tra gli attori dello sviluppo locale la conoscenza delle tematiche di pari opportunità e
integrare i bisogni rispettivi di donne e uomini in tutte le politiche: era questo l’obiettivo del
progetto Rete di Parità nello Sviluppo Locale, attraverso il quale la Provincia di Torino ha
costituito i Tavoli di Parità all’interno dei Patti Territoriali della Provincia. Si tratta di gruppi di
lavoro tematici che hanno il compito di veicolare la prospettiva di genere nei luoghi della
concertazione per lo sviluppo locale sostenibile.
L'introduzione della tematica delle pari opportunità nelle strategie di sviluppo locale e di
governance si è rivelata una metodologia positiva. Tenuto conto dei risultati e dell'effettivo
impatto che questo progetto ha riportato sul territorio, la Provincia ha inserito il Progetto “Rete di
parità nello sviluppo locale” nella propria progettazione strategica di pari opportunità.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 277
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Tutte le informazioni e le notizie utili alla Rete vengono diffuse attraverso il sito internet del
progetto www.retediparita.it, utile strumento al servizio dei/delle partecipanti della Rete anche
per condividere le esperienze sviluppate all’interno di ciascun patto territoriale.
Il 2 novembre 2005, inoltre, vi è stata la presentazione del Progetto Interregionale “Integrare le
Pari Opportunità nella formazione e nel lavoro”. Questo progetto, nato su impulso della Regione
Piemonte e sviluppatosi attraverso il confronto e la cooperazione con diverse Regioni e
Province Autonome, è volto all'individuazione di un modello di intervento efficace per strutturare
in modo corretto i contenuti dei moduli Pari opportunità previsti all'interno della formazione
professionale.
I partner del progetto sono: la Regione Piemonte come ente capofila, la Regione Toscana, la
Regione Lazio, la Regione Sardegna, la Provincia autonoma di Bolzano, la Regione Marche, la
Regione autonoma Valle d'Aosta, con il coinvolgimento del Dipartimento di Pari Opportunità
presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
8 MARZO – PROTAGONISTE SEMPRE
Anche ripensare la Festa delle Donne può diventare un modo per fare politiche di pari
opportunità. Al motto “protagoniste sempre non solo per un giorno”, la Provincia di Torino ha
trasformato l’8 marzo da semplice cerimonia di memoria a nuovo modo di comprendere il ruolo
della donna. Nell’anno 2004, il mese di marzo si è tinto di rosa e la Festa è tornata nelle piazze
di Torino e Provincia, in quei luoghi di transito e di vita collettiva in cui oggi è ancora possibile
riflettere rispetto alle responsabilità, private e sociali, delle donne, sulle loro capacità di portare
la sensibilità femminile all'interno della politica, del commercio, dell'impegno civile. Le iniziative
hanno coinvolto, in alcuni casi per tutto il mese di marzo 2004, anche le piazze e i luoghi di
incontro dei Comuni Beinasco, Chivasso, Collegno, Condove, Gassino Torinese, Moncalieri,
Oulx, Ivrea, Pinerolo, Rivalta e Rivoli, in un susseguirsi di mostre, concerti, convegni e momenti
di incontro e scambio di esperienze e conoscenze interculturali e intergenerazionali.
Nel 2005 invece, partendo dalle considerazioni che è nell’autonomia economica che la donna
trova la propria emancipazione e che nel lavoro delle donne vengono ricomprese, da sempre, le
attività di cura è stato scelto il tema “I lavori delle donne”. Nella giornata del 6 marzo, il cortile
del Maglio ed il Laboratorio del Sermig in Piazza Borgo Dora 61 hanno accolto occasioni di
confronto, scambio, incontro e visibilità di quanto il Comune e la Provincia di Torino e le realtà
associative territoriali esprimano in termini di progettualità e impegno per la promozione di
azioni volte a realizzare in concreto, nella quotidianità, condizioni di pari opportunità nel lavoro
tra donne e uomini. Sul territorio provinciale inoltre si sono svolte molte iniziative analoghe,
realizzate con il contributo della Provincia di Torino, in particolar modo nei comuni di Alpignano,
Bricherasio, Castellamonte, Collegno, Giaveno, Ivrea, Moncalieri, OrioCanavese, Pecetto,
Pianezza, Pinerolo, Rivalta, Sant’Antonino di Susa, San Sebastiano Po e Torre Pellice .
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 278
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
IL PIANO DI AZIONI POSITIVE
Con l’approvazione nel 2003 del “Piano d’Azioni Positive della Provincia di Torino” la
Provincia ha voluto dare un forte segnale del suo impegno nella direzione della rimozione di
quegli ostacoli che, di fatto, impediscono la piena realizzazione di condizioni paritarie nel lavoro
tra uomini e donne all’interno dell’Amministrazione.
Il Piano di Azioni Positive della Provincia di Torino si inserisce all'interno di una strategia già
radicata nell’Amministrazione provinciale per arricchirla di nuove iniziative, che, promuovendo
un’attenzione
specifica
all’introduzione
di
elementi
di
“flessibilità
conciliativa”
e
di
organizzazione innovativa del lavoro, operi per il miglioramento della qualità del lavoro e di vita
delle lavoratrici: l’attenzione si rivolge a misure di sostegno per interventi a favore della
conciliazione, della valorizzazione professionale e della promozione di carriera delle donne,
promuovendo un’attenzione specifica all’introduzione di interventi innovativi di organizzazione
del lavoro (job sharing, part time, telelavoro, servizi di conciliazione) e di forme di facilitazione
(come, ad esempio, il car sharing).
L’impegno promosso dalla Provincia di Torino attraverso il Piano di Azioni Positive intende
andare al di là di formali dichiarazioni di intenti, attivando iniziative concrete, di tipo integrato,
anche sperimentali, che siano in grado di produrre effetti significativi a favore delle lavoratrici
dell’Ente e, insieme, attuando una forte azione di sensibilizzazione di tutto il personale,
compresa la componente maschile, nonché promuovendo verso l’esterno l’immagine di un Ente
attento alle politiche di genere e che le assume come valore nella propria pianificazione
strategica.
Il Piano di Azioni Positive, di durata triennale, propone una serie di iniziative, da realizzarsi sotto
il coordinamento dell’Assessore alle Pari Opportunità e il controllo del Comitato Pari
Opportunità della Provincia:
1. Realizzare una lettura di genere della composizione del personale della Provincia di
Torino
2. Definire indicatori di valutazione
3. Determinare un sistema di adozione, monitoraggio e valutazione del tasso di incremento
di gender mainstreaming nelle politiche dell'ente e nei suoi strumenti di programmazione
(Pianificazione Strategica, Relazione Previsionale Programmatica, Piano di Sostenibilità
Ambientale, Documento di Pianificazione Territoriale, ecc.)
4. Identificare azioni di sperimentazione/applicazione del Piano di Azioni Positive
5. Fissare un modello di trasferibilità del Piano di Azioni Positive al fine di renderlo
disponibile per gli altri enti locali
6. Realizzare un opuscolo di informazione da diffondere tra i/le dipendenti dell'ente
FRIENDLY, ESEMPIO DI CONCILIAZIONE
Il progetto Friendly, promosso dal Comitato Pari Opportunità della Provincia di Torino, finanziato
sul FSE 2000-2006 Obiettivo 3 Misura E1 del Programma operativo Regionale della Regione
Piemonte, si è concluso nel maggio 2004 e aveva come obiettivo quello di promuovere la
cultura di pari opportunità e di diffondere le buone prassi che migliorano il contesto lavorativo
per le lavoratrici della Provincia. Del resto passa anche da qui la possibilità di realizzare una
vera conciliazione fra responsabilità di lavoro e responsabilità familiari, premessa indispensabile
per favorire realmente la progressione di carriera delle donne che lavorano.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 279
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Il progetto Friendly è consistito, inizialmente, in un’indagine attraverso la quale si è fatta opera
di sensibilizzazione dei temi delle pari opportunità e si è, al contempo, raccolto informazioni
sulle esigenze dei/delle dipendenti dell’ente in materia di conciliazione. Da qui si sono tratte
anche riflessioni sulle possibili forme flessibili degli orari e degli spazi di lavoro e sui servizi di
conciliazione (come ad esempio l’asilo aziendale). Attraverso il progetto Friendly, si sono così
anche realizzate alcune azioni che erano previste nel Piano di Azioni Positive della Provincia .
Nell’ottobre del 2005 la Regione Piemonte, attraverso il Fondo Sociale Europeo, ha finanziato il
progetto Friendly2 che introduce la sperimentazione di formule organizzative che, attraverso
l’integrazione di diversi strumenti di flessibilità, siano in grado di rispondere in modo adeguato e
“flessibile” alle specifiche esigenze di conciliazione delle/dei dipendenti della provincia.
COORDINAMENTO CITTADINO DONNE VITTIME DI VIOLENZA
L’obiettivo ancora una volta è quello di creare sinergie e sviluppare una vera conoscenza del
fenomeno che vede le donne e i bambini vittime di violenza. Promosso dal Comune di Torino, il
Coordinamento Cittadino Donne Vittime di Violenza coinvolge la Provincia di Torino insieme ad
altri enti, associazioni e organizzazioni senza scopo di lucro, per armonizzare gli interventi sul
territorio.
Il Coordinamento si impegna a garantire una continuità di rapporto con l’Amministrazione
Provinciale, Regionale e Nazionale, nonché gli organismi europei ed internazionali e a
collaborare con tutte le realtà del territorio metropolitano, regionale, nazionale ed europeo.
ACCORDO DI COOPERAZIONE IN NOME DEI DIRITTI
Nell’aprile 2004 la Provincia di Torino ha approvato l’adesione dell’Accordo di Cooperazione tra
istituzioni, enti e organizzazioni per diffondere una cultura della conoscenza e del rispetto dei
diritti delle donne e delle bambine. L’Accordo trae ispirazione dalla campagna mondiale
promossa dall’Associazione Amnesty International "Mai più violenza sulle donne" per fermare la
violenza e dar voce a tutte quelle donne, i cui diritti sono stati violati in carcere, nei centri di
detenzione, nelle loro case, all'interno della loro comunità o nei posti di lavoro.
Grazie all’Accordo è nato un tavolo di lavoro e confronto permanente del Piemonte su questi
temi.
UNA RETE TRA PROVINCE E COMUNI
La Provincia di Torino ha siglato un Protocollo d’Intesa promosso dalle Province di Genova,
Siena e Modena per sostenere, qualificare e promuovere lo sviluppo di tutte le risorse femminili,
per confrontare le pratiche di bilancio di genere. Ancora una volta la strada è quella della rete e
del lavoro di cooperazione tra amministrazioni pubbliche, province e comuni. L’obiettivo rimane
sempre quello di realizzare nei fatti le pari opportunità e l'uguaglianza sostanziale fra uomini e
donne, attraverso la valorizzazione della differenza di genere, la formazione e l’orientamento, il
rafforzamento del luogo, counseling. Il Protocollo, siglato dalla Provincia di Torino nel 2004, va
nella stessa direzione della nuova programmazione FSE 2000/2006 che ha introdotto una
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 280
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
profonda innovazione in tema di pari opportunità. Con questo Protocollo d’Intesa e la rete di
pubbliche amministrazioni che ne consegue, si tenta di non disperdere energie e di consolidare
le esperienze in atto, creando occasioni di scambio di informazioni e di buone prassi.
CITTÀ IN TEMPO
Città in tempo è un progetto della Provincia di Torino che ha l’obiettivo, per la prima volta in
Italia, di coordinare i Piani e gli interventi che riguardano le tematiche dei tempi e degli orari
urbani espressi da un gruppo di comuni che hanno deciso di coordinarsi, costituendo così una
rete e dando vita ad un territorio definito anche sulla base della comunicazione.
Sul piano della gestione, si è trattato dunque di adattare gli strumenti, ormai largamente
sperimentati nelle esperienze dei Piani degli orari urbani, a uno spazio di intervento e di
decisione differente.
Sullo sfondo del progetto rimane l’ambizione di migliorare la qualità della vita, attraverso la
qualità dei servizi e la loro reale accessibilità (ovvero, orari urbani flessibili e più vicini ai tempi
delle famiglie). I più recenti sviluppi di questo percorso evolutivo hanno visto, nel corso
dell’anno 2005, lo sviluppo di attività formative per un apposito gruppo di lavoro formato da
funzionari provinciali e da rappresentanti delle amministrazioni comunali; scopo di tali attività è
stato quello di fornire ai partecipanti gli strumenti e le conoscenze necessarie alla
predisposizione di progetti complessi che richiedono capacità decisionali strategiche
I progetti, nati all’interno del gruppo di lavoro costituito dalla Provincia di Torino e dai Comuni di
Chieri, Collegno, Grugliasco, Moncalieri, Nichelino, Rivoli, Settimo Torinese, Venaria, e
sostanziato dalla lettera d’intesa sottoscritta nel mese di dicembre, sono da intendersi quali
prime azioni sperimentali di coordinamento e cooperazione. Si tratta dei risultati di una prima
fase comune di lavoro alla quale si intende dare seguito attraverso nuove azioni di
coordinamento e collaborazione che abbiano ad oggetto materie di “area vasta” quali ad es. i
trasporti, la Scuola, la cultura etc, etc.
COORDINAMENTO PROVINCIALE BANCHE DEL TEMPO
Il Tempo depositato in Banca
La Banca del Tempo è un "istituto di credito" molto particolare, dove non si deposita denaro
bensì tempo e disponibilità. È un luogo che agisce come centro di raccolta della domanda e
dell'offerta di tempo, come regolatore di nuovi sistemi di reciprocità, considerando questa come
una forma di aiuto tra soggetti paritari. I soci della Banca attuano uno scambio reciproco di
prestazioni e di tempo offrendo ciò che sono in grado di fare e ricevendo ciò di cui hanno
bisogno.
Si tratta di una forma di collaborazione, e non di volontariato, con la quale ci si aiuta ad
affrontare anche le incombenze e gli impegni della vita quotidiana e familiare. In breve chi, ad
esempio, sa suonare il pianoforte può offrire due ore di lezione in cambio di altrettante ore di
piccoli aiuti domestici.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 281
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
L'esperienza del Coordinamento Provinciale Banche del Tempo ha avuto inizio nel dicembre del
1996, allo scopo di promuovere, informare e coordinare le esperienze di Banca del Tempo
presenti sul territorio provinciale. Questo progetto ha vinto la III^ edizione (9 maggio 2000) del
Premio "100 progetti al Servizio del Cittadino" promosso dalla Presidenza del Consiglio dei
Ministri, Dipartimento della Funzione Pubblica. Da allora si è registrato un incremento
significativo delle Banche del Tempo in provincia: si è passati infatti dalle 5 iniziali del 1997 alle
15 del 2004. La presenza del coordinamento ha favorito inoltre l'avvio delle prime esperienze di
confronto tra banche del tempo italiane e quelle estere, in particolare con quelle europee.
Nel corso del 2004 grazie ad un finanziamento regionale è stato realizzato anche il progetto
“tempoinlinea” che prevede la realizzazione di un sistema informatico in grado di connettere i
saperi offerti e/o richiesti dai vari associati delle BdT del territorio provinciale e favorire, di
conseguenza, una miglior integrazione tra le Banche del Tempo esistenti. Maggiori informazioni
all'indirizzo www.tempoinlinea.it
La struttura tecnica operativa che gestisce il Coordinamento provinciale e tutte le azioni di
politica dei tempi è l’Ufficio Tempo, istituito nel 1997, con compiti di segreteria e di
coordinamento delle diverse iniziative sulle Banche dei Tempi e politiche dei tempi ed è la
struttura tecnico operativa che gestisce il Coordinamento provinciale e tutte le azioni di politica
dei tempi promosse dalla Provincia.
Nel corso del 2005, inoltre, si è tenuto il Convegno Nazionale “Banche del Tempo”
PROGETTO DIAMOCI DA FARE
Nel 2005 è stato intrapreso il progetto intitolato “Diamoci da Fare” nell’ambito delle “Azioni
integrate per l’educazione alla reciprocità e alla condivisione delle responsabilità familiari nella
Provincia di Torino”, volto alla promozione della condivisione e reciprocità del lavoro domestico
e di cura all’interno della famiglia, che propone un modello educativo gender sensitive rivolto
agli studenti delle scuole. Tale progetto, della durata di quattro anni, prevede attività di
informazione e sensibilizzazione sulla reciprocità e condivisione del lavoro di cura tra donne e
uomini e la sperimentazione e monitoraggio del modello educativo incentrato sull’equa
distribuzione dei carichi e delle responsabilità familiari tra donne e uomini. Per la sua
realizzazione è previsto lo svolgimento dei seguenti moduli:
Modulo 1: Dotare l’Assessorato alle Pari Opportunità della Provinciali di una linea di attività,
dedicata alle questioni relative alla reciprocità e condivisione del lavoro domestico e di cura.
Modulo 2: Promuovere un approccio critico e costruttivo riguardo al ruolo tradizionalmente
attribuito alle donne, al fine di fare emergere le criticità e le incongruenze del modello
tradizionale rispetto alle attuali condizioni socio economiche di uomini e donne attraverso la
progettazione e l’avvio del nuovo modello educativo gender sensitive nelle scuole
individuate.
Modulo 3: Informare e sensibilizzare la popolazione sulla necessaria reciprocità e
condivisione del lavoro di cura fra donne e uomini. Continuazione del nuovo modello
educativo gender sensitive nelle scuole individuate ( sperimentazione di un modello
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 282
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
educativo, all’interno di un plesso scolastico predefinito coinvolgendo insegnanti, famiglie e
alunni).
Modulo 4: Sperimentare e monitorare un modello educativo che promuova l’equa
distribuzione dei carichi e delle responsabilità familiari tra donne e uomini;
Modulo 5: Trasferire le metodologie e diffondere i risultati per diventare punto di riferimento
pilota anche per le altre Province del Piemonte
SESSANTESIMO ANNIVERSARIO DEL VOTO ALLE DONNE
La Provincia di Torino ha deciso di fare delle celebrazioni del sessantesimo anniversario del
primo voto femminile il fulcro di una strategia di empowerment della cultura di parità. In questa
logica e’ stato realizzato un ciclo di incontri denominato “un genere di parole” dedicato alla
presentazione di esperienze, ricerche, studi, creazioni artistiche in un’ottica di genere.
Nel 2005 e’ stato realizzato l’incontro di apertura: “Madre italiana, duecento anni di stereotipi”,
con Marina D’Amelia, Tilde Giani, Stefanella Campana.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 283
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LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI ALLE :
POLITICHE PER LE PARI OPPORTUNITA'
dell'Asse 4: LA PROVINCIA E IL SUO SISTEMA SOCIALE E CULTURALE
Provenienza risorse
2004
2005
da altri soggetti:
Unione Europea
Stato Italiano
Regione Piemonte
0,00
0,00
117.468,54
40.000,00
85.160,00
6.000,00
da risorse proprie o acquisite dall'Ente Provincia :
prevalentemente tributi e tariffe
49.741,87 195.743,26
risparmi di gestione
145.460,20
12.950,00
proventi di vendite di beni del patrimonio
0,00
0,00
ricorso al credito bancario
0,00
0,00
Totale risorse acquisite
397.830,61 254.693,26
Destinazione impieghi
2004
2005
311.188,74
75.512,26
cosiddetti "correnti":
attività di natura ordinaria gestite direttamente
attività di natura ordinaria gestite indirettamente (trasferimenti ad
altri Enti e/o soggetti)
86.641,87 176.231,00
cosiddetti "in conto capitale":
investimenti gestiti direttamente
0,00
2.950,00
investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti /conferimenti ad
altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le partecipazioni azionarie)
0,00
0,00
Totale impieghi realizzati
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
397.830,61 254.693,26
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 284
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3.4.3 LE POLITICHE PER LA VALORIZZAZIONE DEL SISTEMA DELLE RISORSE CULTURALI
L’impegno della Provincia nel settore culturale si è sviluppato nel corso del biennio nella
direzione di uno stimolo per la crescita del territorio e finalizzando gli interventi alla creazione di
un sistema culturale forte, in grado di dialogare costruttivamente con l’area torinese e con
l’istituzione comunale con la consapevolezza che investire nella cultura significa oggi anche
stimolare lo sviluppo locale. Le linee di intervento che hanno caratterizzato la politica culturale
provinciale hanno compreso diverse attività relative alle arti visive ed espositive, al patrimonio
linguistico, alle attività musicali, teatrali, cinematografiche, fotografiche, alla danza con i relativi
festival e rassegne; all’educazione permanente. Sullo sfondo rimangono 6 principi cardini:
Il recupero delle identità locali e la valorizzazione della cultura materiale, che
comprende le iniziative quali gli ecomusei ma anche il patrimonio linguistico e le
tradizioni presenti sul territorio
La valorizzazione della cultura tecnico-scientifica finalizzata alla divulgazione e
comunicazione nel campo scientifico e tecnologico
Il coordinamento delle attività dello spettacolo ed espositive e la stesura di piani di
intervento
La partecipazione a gradi eventi e istituzioni culturali torinesi al fine di diffonderli
maggiormente in tutto il territorio
La gestione della Biblioteca Storica
Il recupero e la valorizzazione dei beni e del patrimonio provinciale
Nel 2004-05 la Provincia di Torino ha
realizzato una serie di iniziative, rivolte in
particolare al sostegno di
-
-
attività di educazione permanente
musica popolare tramite corsi di
orientamento musicale di tipo
corale, strumentale, bandistico e
teorico
attività culturali a carattere locale
Fondazioni di particolare interesse
culturale presenti sul territorio
Fonte: Archivio Fotografico Provincia di Torino
“Andrea Vettoretti” – Autrice: Liliana Vogliano
BIBLIOTECA STORICA
La Biblioteca di Storia e Cultura del Piemonte "G. Grosso" nel corso del 2005 ha incrementato
le proprie raccolte bibliografiche di 1.665 unità librarie tra libri, opuscoli, cinquecentine, carte
geografiche, tesi di laurea, periodici, manoscritti. A proposito di questi ultimi va evidenziato
l’acquisto di quella parte del fondo archivistico ancora mancante del “Fondo Lange”
(complessivamente 37 lotti di carte d’archivio).
Per quanto riguarda le operazioni di catalogazione del materiale bibliografico, sono state
elaborate circa 80.000 schede, con inserimento di tutti i dati in SBN. Nel computo di queste
schede rientrano anche quelle effettuate dalla Cooperativa Biblion di Torino, incaricata del
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 285
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caricamento on-line dei cataloghi bibliografici pregressi della Biblioteca Storica della Provincia
di Torino.
Nel
corso
del
2005
la
Biblioteca
è
stata
frequentata
da
n.
1.590
lettori,
per
4.295 consultazioni.
Qui di seguito si riportano le principali attività svolte nel corso del biennio considerato:
- Sono state interrotte le pubblicazioni della collana “Percorsi : Rassegna della Biblioteca di
Storia e Cultura del Piemonte" a causa di una drastica riduzione del budget finanziario
- E' stato ultimato il progetto-schedatura
relativo alla conversione on line del materiale
bibliografico del fondo librario "Carlo Ignazio Giulio" fino alla concorrenza di Euro 43.442,00
con una integrazione di euro 3000,00 per la catalogazione di 256 ulteriori opere rinvenute nel
fondo Giulio-Falconieri.
A fronte di uno stanziamento di Euro 36.000,00 nel settore dell'antiquariato vanno segnalati i
seguenti acquisti:
MANOSCRITTI
CINQUECENTINE
TESI DI LAUREA
CARTEGGI
ARCHIVI
ACQUISTI
LIBRARI
MEMORIE della vita di Madama Reale dopo la sua reggenza. Ms del sec.
XVIII
TENIVELLI, Carlo – Della storia siciliana di Carlo Tenivelli. Ms: Torino,
1754 – Moncalieri, 1797
BANDELLO, Matteo – XVIII histoires tragiques extraictes des oeuvres
italiennes de Bandel… Turin, César Farine, 1582
47 TESI DI LAUREA provenienti dalla Biblioteca Patetta di Torino di
argomento storico-giuridoco su feudi, statuti, comunità medievali
CITTA’ di Cavour – guerra dei 30 nni (1630) : Corpus di 49 lettere
autografe di Carlo Emanuele I°, Vittorio Amedeo I° e Maurizio di Savoia (
anno 1630)
CORRISPONDENZA MARINO PARENTI – ALBERTO TALLONE : 16
documenti cartacei manoscritti e dattiloscritti con buste postali, anni 19491951
ARCHIVIO AUGUSTA LANGE. INTEGRAZIONE DELLE CARTE
DELL’Archivio Lange, già conservate presso i locali della Biblioteca :
- resoconti di cause giuridiche
- atti giudiziari
- fascicoli manoscritti vari relativi alle famiglie Donnas, Della
Rovere, Malpassuti e inerenti le località Santa Maria di Pinerolo,
Valperga di Mazzé, Piossasco, Voliera, Bibiana e il Pinerolese
Per complessivi 37 lotti.
Le risorse finanziarie per gli acquisti di materiale librario sono state così
articolate :
E. 6.000,00 per abbonamenti a periodici e acquisti, tramite fondo
economale, spese minute e urgenti.
E. 30.000,00 per acquisto di opere di antiquariato (Progetto Strategico)
La rete degli ecomusei. La Provincia di Torino ha deciso di dedicare ampio spazio all’arte e
alla fotografia. Il recupero delle identità locale appare a tutti gli effetti come fonte di
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 286
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Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
riconoscibilità e potenzialità economica e la valorizzazione della cultura materiale. In
collaborazione con il Politecnico sono state sostenute una serie di ricerche per il recupero
storico e architettonico della cultura produttiva torinese. Oggi si contano 25 ecomusei e 70
musei locali (tutti i cataloghi sono disponibili sul web).
GLI ECOMUSEI
La Provincia di Torino ha avviato nel 1995 il Progetto Cultura Materiale volto alla creazione di
una rete ecomuseale che fa cardine sul riconoscimento di una comunità con il proprio territorio.
Gli ecomusei del territorio provinciale sono stati recentemente raggruppati, in ottica di una più
efficace comunicazione esterna, in itinerari tematici fruibili come proposte turistico-culturali e si
articola nelle seguenti filiere tematiche: La via del tessile (7 ecomusei); Memorie di acqua e di
terra (9 ecomusei); Suolo e sottosuolo (9 ecomusei); Il tempo dell'industria (5 ecomusei). A
completare la rete, partecipano i musei demo-etno-antropologici che testimoniano le attività
contadine e montanare del periodo preindustriale (10 musei valdesi, 40 musei tematici, 18
musei etnografici). L’aspetto della didattica è curato in modo particolare, con seminari,
laboratori, quaderni tematici. L’impegno e l’esperienza della Provincia di Torino sono stati
riconosciuti con la certificazione di qualità “Herity” per la rete ecomuseale.
Progetto Science Center. Il Progetto ha come obiettivo la creazione di uno spazio che non
costituisca solo un luogo di raccolta e di esposizione di strumenti e oggetti della scienza e della
tecnica, ma che sia anche una struttura in grado di coniugare il ricco passato della scienza
torinese con il futuro della tecnologia avanzata e il presente della ricerca e della produzione
scientifica. Pertanto, al fine di valorizzare la cultura di tipo tecnico-scientifica presente sul
territorio, è stato aperto uno Science Center che si propone di raggiungere tre ordini di obiettivi:
-
favorire una maggiore interazione tra ricerca applicata, istituzioni scientifiche e
cittadinanza
rendere la divulgazione scientifica e la cultura tecnologica un elemento caratterizzante
e funzionale alla promozione del territorio
delineare la storia della scienza come valore aggregante tra ricerca, industria e territorio
La nascita degli Science center, alla fine degli anni sessanta, ha determinato un diverso modo
di porsi nei confronti del visitatore, che assume un ruolo attivo e agisce nel contesto della
rappresentazione scientifica. Si è sviluppato un principio di interattività con l'obiettivo di
stimolare la curiosità del visitatore, l'interesse per la ricerca degli elementi significativi per la
conoscenza e l'apprendimento, l'esperienza diretta anziché l'acquisizione di informazioni
obbligatoriamente sequenziali.
Festival delle province. Questa rassegna, giunta ormai alla IV edizione, è una manifestazione
annuale di cultura popolare che unisce la ricerca delle tradizioni più autentiche del territorio. Le
province coinvolte sono, oltre a quella di Torino, Cuneo, Modena, Perugia, Rieti e Nuoro. Nel
2004 ha avuto luogo tra luglio e settembre I testimoni della cultura popolare.
Incroci. La Provincia, rivisitando le tradizioni locali, ha tentato di avvicinare una maggiore quota
della popolazione al teatro, un’espressione culturale ancora di carattere troppo elitario. Da
cinque anni ha luogo Incroci, una rassegna teatrale nata dalla collaborazione fra la Provincia di
Torino, le Compagnie teatrali ed i Comuni, che coniuga l’intento di portare il teatro sul territorio
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
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Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
con quello della valorizzazione dei piccoli centri storici, in un percorso di promozione culturale,
di riscoperta e valorizzazione del patrimonio storico, naturale e architettonico del territorio. Nel
2005 la Rassegna ha visto la partecipazione di 31 Comuni.
Eco e Narciso. Cultura Materiale/Letteratura. Nell’ambito del Progetto Cultura Materiale, la
Provincia di Torino ha promosso l’iniziativa “Eco e Narciso” per mettere a confronto il territorio,
attraverso i suoi Ecomusei e Musei, con le discipline artistiche, intese come filtri di
interrogazione. Dopo l’incontro con diciotto artisti nel 2003 e quello con dodici fotografi nel
2004, la terza tappa di “Eco e Narciso” è stata affidata alla Letteratura. Quattordici scrittori per
altrettante aree del territorio della Provincia di Torino ai quali è stato chiesto di abitare il
territorio, il suo paesaggio, la memoria conservata nei
musei, la dimensione quotidiana del rapporto con i
residenti. Dalle zone di pianura intorno a Torino alla
collina torinese, dalle valli (Pellice, Germanasca,
Chisone, Susa, Cenischia, Lanzo, Orco e Soana,
Chiusella) a Ivrea e l’Eporediese, ogni autore, a
seconda della sua lettura del territorio, ha potuto
concentrare il proprio sguardo su dettagli presenti nella
zona o lanciarlo a comprendere l’intera macroarea, o
percorrenze più vaste. Il mosaico che ora viene
ricomposto nell’antologia è di notevole interesse, perché
la
singolarità
di
ciascuna
voce
d'autore
viene
mantenuta, nel pieno rispetto del progetto comune,
arricchendo così la nostra visione del territorio e delle
Fonte: Archivio Fotografico Provincia di
Torino “Andrea Vettoretti” – Autrice:
Rossana Capra
sue molte anime.
Eco e Narciso. Laboratorio artistico permanente. Si tratta di un progetto promosso dalla
Provincia di Torino nel 2003 per favorire l’intervento della sensibilità artistica nei processi di
analisi, sviluppo e trasformazione del territorio. Il Laboratorio Artistico Permanente è stato
avviato nel 2004 attraverso un workshop rivolto a tutti i Comuni della provincia di Torino al fine
di diffondere tale attitudine alle amministrazioni locali e condividere azioni processuali e
partecipate di intervento sul territorio, accompagnandole con il lavoro di mediatori. Dopo il primo
momento di conoscenza e di presa di coscienza delle potenzialità dell’intervento artistico, sono
state numerose le candidature dei comuni interessati al progetto. In questa prima fase è stato
necessario compiere una scelta fra le molte richieste e selezionare le prime realtà con le quali
avviare l'attività. La scelta è stata effettuata prima sulla base della documentazione prodotta
dalle amministrazioni sui progetti avviati in campo ambientale, culturale, turistico e urbanistico
sul possibile coinvolgimento di associazioni e di risorse umane e finanziarie e poi in base alla
possibilità di sviluppare gli interventi processualmente e con autonomia.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
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Chantar Natal e l’uvern 2004. La Provincia ha patrocinato l’iniziativa Chantar Natal e l’uvèrn
2004, promossa dal Comune di Oulx e dalla Ch’ambra d’òc che si inserisce nell’ambito delle
iniziative finalizzate alla valorizzazione delle minoranze linguistiche. In particolare, l’evento era
finalizzato a promuovere la presenza della lingua e della cultura occitana nelle cerimonie e
manifestazioni che accompagneranno i Giochi Olimpici Invernali - Torino 2006. Articolata fra
Torino capitale regionale e la Valle di Susa, occitana e franco-provenzale, la rassegna Canti di
Natale e dell'Inverno nelle Valli Olimpiche Occitane ha mostrato artisti e nuove creazioni del
paese d'oc sul tema del Natale, dell'Inverno e della Neve, per ricordare che i principi olimpici
affermati dal barone de Coubertin sono valori indispensabili al progresso umano e ricalcano le
parole chiave della poesia trobadorica (jovent, jòi, paratge, pretz e larguessa).
Interreg III A - Memoria delle Alpi. La memoria è fragile, non oggettiva e mutabile. La
memoria collettiva è ancora meno resistente, confusa da giudizi, interpretazioni soggettive,
mutamenti sociali. Ancora più arduo e difficoltoso è riuscire a comprendere e conservare la
memoria collettiva di un area geografica di frontiera, vissuta e attraversata da diversi popoli,
piegata e divisa dalle guerre. Il progetto Interreg La Memoria delle Alpi si è mosso dal 2000 ad
oggi in questo delicato spazio, proponendosi come obiettivo quello di “studiare, rappresentare e
trasmettere, in particolare alle giovani generazioni, la memoria collettiva riferita al territorio delle
Alpi fra Italia, Francia e Svizzera, nella sua dimensione transfrontaliera”. L’iniziativa comunitaria
ha interessato la frontiera interna all'Unione Europea coinvolgendo molti territori ed enti ai più
differenti livelli: le Regioni Piemonte e Valle d’Aosta, le Province di Torino, Alessandria, Asti,
Cuneo, Novara, Imperia, Verbano Cusio Ossola, le comunità montane Valsesia, Valsessera,
Valle Ossola, diversi Comuni valdostani, il CIE Piemonte e altre quattordici realtà istituzionali o
universitarie in Francia e Svizzera.
La Provincia di Torino dal 1995 lavora - con il Progetto Cultura Materiale - allo sviluppo e alla
promozione della memoria territoriale tenuta viva e diffusa dagli ecomusei e dai musei demoetno-antropologici. Una rete composta da cento realtà che raccontano il territorio provinciale, la
vita delle sue genti e la storia che lo ha segnato; ecomusei e musei che narrano di donne e
uomini, contadini, minatori, lavoratori ma anche di industrie, sentieri e dei luoghi della
resistenza.
Partendo dagli ecomusei dedicati alla resistenza di Coazze, Colle del Lys, Val Pellice e Torino –
luoghi dove la memoria soggettiva di partigiani e abitanti delle valli diviene memoria collettiva
condivisa dai visitatori degli ecomusei – la Provincia di Torino ha agito nel contesto dell’Interreg
creando un sistema di cinque “centri rete”, luoghi di studio e diffusione dei saperi sulla
resistenza. Ecomusei e centri rete diventano così un grande “museo diffuso” dove le differenti
memorie della guerra e della resistenza, da quelle più storiche a quelle più soggettive,
diventano bene comune a disposizione del territorio.
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Istituti culturali
La Provincia di Torino sostiene tradizionalmente Enti e Associazioni locali che svolgono da anni
attività in campo culturale e che, per livello di prestigio e continuità di iniziativa, possono essere
considerati punti di riferimento nel settore della cultura.
L'intervento del Servizio Programmazione e Gestione Beni e Attività Culturali si è espresso in
contributi intesi sia come partecipazione a singole iniziative, per le quali si è provveduto con
appositi provvedimenti, sia come sostegno a tutta l'attività che annualmente questi Enti e queste
Associazioni svolgono con vasto e qualificato consenso della Provincia.
Gli Enti partecipati operano con continuità e con elevato livello scientifico in ambito territoriale
per la promozione di attività educative e culturali; l'Amministrazione Provinciale da anni cerca di
cogliere le opportunità operative degli Istituti culturali presenti in questo prospetto intervenendo
finanziariamente su progetti specifici, in modo tale da svolgere un ruolo da protagonista
nell'evoluzione degli stessi sia sotto il profilo partecipativo-decisionale che quello organizzativostrutturale in modo tale da essere essa stessa soggetto d'intervento in ambiti sostanzialmente
complessi quale la cultura.
LE MINORANZE LINGUISTICHE
FrancoProvenzale e il Francese
IN
PROVINCIA
DI
TORINO
-
l'Occitano,
il
La Provincia ha avviato un progetto per lo studio delle minoranze linguistiche storiche che
sostiene le iniziative culturali realizzate da comuni, comunità montane e associazioni,
partecipando a progetti con Enti, Fondazioni e Istituti culturali. I comuni interessati dalla Langue
d'Oc o Occitano sono 35, quelli interessati dalla lingua franco-provenzale sono 43 e quelli
interessati anche dal Francese 19.
Il CE.S.DO.ME.O. - Centro Studi Documentazione Memoria Orale - nasce nel 2004 sotto l'egida
della Provincia di Torino, con le Comunità Montane Alta e Bassa Valle Susa, l'Università di
Torino e il Comune di Giaglione e ha come suo principale scopo quello di sopperire alle carenze
della memoria collettiva raccogliendo, ordinando, archiviando e rendendo disponibile anche alle
future generazioni ogni aspetto della memoria orale delle tre comunità alloglotte galloromanze
della provincia di Torino, vale a dire le parlate francoprovenzale , occitana, francese. A questo
proposito il Centro si prefigge di
- operare ricerche bibliografiche volte alla creazione di una biblioteca specialistica,
- organizzare e promuovere campagne di raccolta di testimonianze - orali e scritte - in
tutto il territorio interessato
- inventariare e trascrivere tali testimonianze, di raccogliere e ordinare tutto il materiale
documentario quale testimonianze orali, testi scritti, immagini e fotografie, ecc. e
- archiviarlo in forma digitale al fine di preservare tali documenti dal deterioramento e di
renderli fruibili in modo diretto e sicuro;
- sviluppare e sostenere attività che, attraverso i contatti e i confronti tra le diverse
culture, ne promuovano la consapevolezza e favoriscano gli scambi e i reciproci
arricchimenti.
Le Carnaval de Champlas du Col. La Provincia ha patrocinato - tra i diversi interventi sulle
Minoranze Linguistiche - la rievocazione storica de “Le Carnaval de Champlas du Col”.
La popolazione di Champlas du Col si è riappropriata del proprio Carnevale storico, che dal
1947 non veniva più ripetuto. La manifestazione, di particolare carattere storico-culturale, ha
come scopo principale la rivisitazione storica del Grand Carnaval de Champlas, in funzione
della più ampia rappresentazione nel momento olimpico del febbraio 2006. Il corteo delle
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
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maschere si compone di 17 personaggi: il Carnevale, la Figlia del Carnevale, due Vecchi, una
Vecchia, la Quaresima, due Arlecchini, due Medici che ricoprono anche il ruolo di Avvocati, due
Carabinieri, la Doppia, la Cantiniera, il Giudice e il Suonatore di Fisarmonica; nell’edizione 2005
è stato inserito il personaggio del Narratore che ha il compito di illustrare le scene del processo,
recitate in parte in occitano alpino e in parte in francese. La manifestazione è stata realizzata
secondo la tradizione, i costumi sono stati costruiti in base alla documentazione fotografica
esistente e a testimonianze locali e sono stati realizzati dalle donne del paese, come un tempo.
Le quattro scene del Carnevale sono state rielaborate sulla base di vecchi manoscritti,
rintracciati negli archivi personali di famiglia di Champlas. La Chanson du Carnaval è stata
recuperata dall’antica tradizione popolare, la musica è stata trascritta, in seguito alla
registrazione del canto orale di chi la conosceva.
Organalia. Si tratta di una rassegna di artisti internazionali che si esibiscono su organi storici
sul territorio della provincia di Torino. L'edizione 2004 di Organalia si è sviluppata con 25
concerti, 4 in più dell’anno precedente. La formula itinerante ha voluto favorire la partecipazione
del pubblico: i concerti, infatti, sono stati organizzati in località l'una vicina all'altra. L’edizione
2005 è stata dedicata a Marco Enrico Bossi, compositore, organista e didatta, nell’80° della
morte; la rassegna si è svolta con 21 concerti realizzati in altrettanti Comuni e hanno
interessato tutte le diocesi presenti sul territorio provinciale (Torino, Susa, Pinerolo, Ivrea, Asti e
Casale Monferrato). Numerose sono state le novità riguardanti le proposte concertistiche che
non si sono limitate al solo uso dell’organo ma hanno visto questo strumento abbinato al coro,
flauto dolce, voce e arpa. Complessivamente il pubblico ha raggiunto le 3.000 presenze.
Arte in laboratorio. L’iniziativa ha previsto per l’anno 2004 l’organizzazione di laboratori
didattici rivolti a 60 studenti delle scuole orafe di Torino e 10 artisti del territorio piemontese ed è
stata promossa in collaborazione con artisti e mostre d’arte applicate. Non è stata ripetuta nel
2005.
AFFLUENZA ALLE MANIFESTAZIONI
Può essere utile riportare le cifre relative alla presenza di pubblico alle manifestazioni
organizzate dalla Provincia (o alle quali ha comunque preso parte in modo attivo) per valutare il
loro successo:
Festival delle province (8mila nel 2004 e 9mila nel 2005)
Eco e Narciso (7mila nel 2004 e 8mila nel 2005)
Incroci (5mila nel 2004 ed altrettante nel 2005)
Spettacoli occitani (5mila nel 2004 ed altrettante nel 2005)
Arte in laboratorio (mille nel 2004)
Abbazia della Novalesa. La Provincia ha contribuito finanziariamente al ripristino dell’organo
Catarinozzi (che risale al 1690 circa) donato dall’abbazia di Subiaco che giaceva inutilizzato da
circa 20 anni e ha partecipato all’acquisto di un piccolo organo positivo per le celebrazioni
quotidiane dell’Abbazia di Novalesa.
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Nel 2004 è stata aperta la sezione del Museo dedicata alla Vita Monastica ed al Restauro del
libro e sono stati definiti percorsi di visita con la realizzazione di un grande plastico e
l’attrezzatura di una sala incontri e del bookshop. E’ stato inoltre realizzato il libro Novalesa,
Nuove luci sull’Abbazia e il video di Novalesa una storia d’inverno per la regia di Fredo Valla.
Nel 2005 la Provincia ha investito 110.000,00 euro per il completamento dell’impianto
antincendio.
Nell’anno 2005 sono stati inoltre conclusi i lavori di realizzazione (iniziati nel 2004) del Museo
Ferroviario attraverso le Alpi – I lotto, consistenti nel restauro e riuso funzionale del fabbricato,
per un importo complessivo di euro 1.784.771,00.
Nel corso del biennio in questione sono iniziati i lavori di ristrutturazione del Mulino di Riva di
Pinerolo per un importo complessivo di 497.849,70 Euro e sono stati approvati i seguenti
progetti:
-
progetto di restauro conservativo dei locali delle ex Segreterie di Stato siti all’interno
dell’edificio della Prefettura per un importo complessivo di Euro 110,000,00 circa;
-
progetto per l’adeguamento normativo per l’ottenimento del Certificato Prevenzione
Incendi (II lotto di completamento) dell’edificio della Prefettura per una spesa
complessiva di euro 820.000,00;
-
progetto di restauro dell’atrio di ingresso della Caserma Bergia per un importo
complessivo di Euro 90.000,00.
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LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI ALLA POLITICA :
VALORIZZAZIONE DEL SISTEMA DELLE RISORSE CULTURALI
dell'Asse 4: LA PROVINCIA E IL SUO SISTEMA SOCIALE E CULTURALE
Provenienza risorse
2004
2005
da altri soggetti:
Unione Europea
0,00
0,00
Stato Italiano
908.965,00
266.300,00
Regione Piemonte
963.165,97
879.226,10
da risorse proprie o acquisite dall'Ente Provincia :
prevalentemente tributi e tariffe
5.046.048,76 3.952.585,61
risparmi di gestione
1.104.423,93
458.788,43
0,00
0,00
proventi di vendite di beni del patrimonio
ricorso al credito bancario
750.000,00 1.500.000,00
Totale risorse acquisite
8.772.603,66 7.056.900,14
Destinazione impieghi
2004
2005
cosiddetti "correnti":
attività di natura ordinaria gestite direttamente
2.576.668,03 2.110.341,96
attività di natura ordinaria gestite indirettamente (trasferimenti ad
altri Enti e/o soggetti)
3.954.435,63 3.215.588,18
cosiddetti "in conto capitale":
investimenti gestiti direttamente
1.196.000,00
investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti /conferimenti ad
altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le partecipazioni azionarie)
1.045.500,00 1.700.000,00
Totale impieghi realizzati
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
30.970,00
8.772.603,66 7.056.900,14
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3.4.4 LE POLITICHE PER LA QUALITÀ DELLE STRUTTURE E DEGLI AMBIENTI SCOLASTICI
La messa in sicurezza delle strutture, la buona vivibilità dell’ambiente scolastico, l’idoneità delle
dotazioni e degli arredi sono essenziali per garantire il regolare svolgimento delle attività
didattiche e amministrative. Con la legge 237/1996 e il T.U. 267/2000 gli oneri per il
funzionamento di tutti gli Istituti di istruzione secondaria passano alle Province.
La Provincia di Torino ha il compito di gestire e controllare il corretto funzionamento, nonché di
mantenere elevato il livello di qualità degli edifici di scuole superiori posizionate sul territorio
provinciale.
Dei 163 edifici di scuole superiori che l’ente gestisce (77 dei quali sono situati a Torino), 88
sono in uso gratuito, 6 in locazione e 69 di proprietà97. Il numero di edifici si è mantenuto
costante negli anni, tranne per quanto riguarda quelli in uso gratuito che rispetto al 2001 sono
aumentati di 5 unità.
L’intervento della Provincia è stato improntato ad accompagnare le scuole nel percorso verso
l’effettiva autonomia e responsabilizzazione degli istituti scolastici, fornendo un supporto non
solo economico e di servizio (dovuto per legge e testimoniato dal significativo sforzo
finanziario), ma anche organizzativo e di coordinamento. Si è fatto fronte, come di consueto,
agli aspetti problematici quali l’inserimento scolastico dei disabili e degli stranieri, l’educazione
degli adulti, il riorientamento degli studenti in difficoltà.
Un altro elemento di cui tener conto negli interventi di miglioramento delle strutture è la qualità
dell’acustica e la riqualificazione ambientale all’interno delle aule, insieme all’isolamento dei
rumori esterni. A questo aspetto viene data rilevanza nei nuovi progetti, anche grazie ai risultati
della collaborazione con il Dipartimento di Energetica del Politecnico di Torino.
OPERE DI AMPLIAMENTO DI EDIFICI GIÀ ESISTENTI
Nel corso del 2004 è stato realizzato il nuovo Auditorium nell’I.T.I. Majorana di Grugliasco ed è
proseguita la costruzione degli Istituti di scuola superiore di Rivoli (il nuovo Istituto tecnico) e di
Chieri.
Inoltre, sono stati approvati i progetti di ampliamento di una serie di nuove strutture:
-
il nuovo Auditorium del Liceo Classico Porporato di Pinerolo
l’ampliamento del Liceo Classico Alfieri di Torino
la nuova succursale dell’I.T.C. Pascal di Giaveno a Sangano
Nell’anno 2005 è stato approvato il progetto esecutivo della nuova Succursale I.T.C. Pascal di
Giaveno a Sangano (di cui nel 2004 era stato approvato il progetto definitivo) che si segnala per
la rilevanza sotto il profilo della sostenibilità ambientale.
La struttura è stata infatti realizzata in base a criteri di architettura compatibile, con l’utilizzo di
materiali naturali, riciclabili ed ecocompatibili, in base a criteri di risparmio energetico e di
comfort ambientale. Sempre nel 2005 è stato finanziato l’intervento di completamento
dell’Auditorium dell’I.I.S. Majorana di Moncalieri (sede ex Marro), e sono proseguiti i lavori già
finanziati negli esercizi precedenti.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
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INTERVENTI DI MANUTENZIONE NEGLI EDIFICI
La Provincia si è inoltre impegnata a migliorare la qualità delle strutture già presenti sul
territorio, nella convinzione che la qualità dell’ambiente scolastico sia una condizione
fondamentale per garantire il benessere e quindi l’efficienza per coloro che operano
all’interno degli edifici scolastici.
Nello specifico, gli interventi si sono concentrati in modo particolare sulla qualità acustica, sul
controllo della luce naturale e artificiale, sulla verifica del comfort termico e sulla qualità dell’aria.
Nel corso del 2004 gli edifici oggetto interessati a questo tipo di ristrutturazione sono stati:
-
la ex Caserma Fenulli a Pinerolo
l’auditorium del Liceo Scientifico Porporato a Pinerolo
l’auditorium del Liceo Scientifico Juvarra a Venaria
l’auditorium del Liceo Scientifico Alfieri di Torino
il Liceo Scientifico Gramsci di Ivrea
il Liceo Scientifico Carlo cattaneo a Torino
l’I.I.S. Regina Margherita a Torino
l’I.T.C. Vittone a Chieri
La Provincia ha effettuato, sempre nel 2004 presso altri istituti anche interventi minori,
riparazioni che hanno interessato in modo particolare il rifacimento di tetti e impianti, il
risanamento delle facciate, la controsoffittatura dei locali.
Tutti questi lavori hanno comportato spese pari a più di 11.340.000 euro.
Nell’anno 2005 sono invece stati approvati 21 interventi di manutenzione straordinaria
(risanamento conservativo facciate, rifacimento servizi igienici, rifacimento coperture,
tinteggiature ecc) su 17 edifici scolastici, per un importo complessivo di circa 5.000.000 Euro. Si
è inoltre provveduto a tutta una serie di interventi di minor entità (manutenzione aree verdi,
interventi su materiali contenenti amianto, manutenzione di impianti termici, ecc.) sulla maggior
parte degli edifici scolastici provinciali per un costo complessivo di circa 3.650.000 euro.
Infine sono proseguiti i lavori di manutenzione già in corso o approvati negli anni precedenti con
il collaudo di 59 interventi relativi a 52 edifici scolastici e, nell’ambito del programma nazionale
per la messa in sicurezza sismica degli edifici ed infrastrutture strategiche, è stato approvato il
progetto di messa in sicurezza sismica dell’I.I.S “Porro” di Pinerolo, per un importo complessivo
di Euro 1.050.000,00 (finanziato dalla Regione).
Inoltre la Provincia ha approvato due progetti per interventi di adeguamento normativo presso il
Centro Servizi Amministrativi del Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca in Via
Coazze a Torino (di cui la Provincia è proprietaria e di cui sostiene gli oneri) per un importo
complessivo di circa Euro 180.000,00.
CONTRIBUTI PER INTERVENTI DI MANUTENZIONE
La Provincia fornisce alle scuole medie superiori fondi finalizzati alla manutenzione ordinaria
degli edifici (riparazioni idrauliche ed elettriche, ripristini murari di piccola entità, interventi di
falegname e fabbro, ecc.). A differenza del punto precedente - quando l’Ente si faceva carico
direttamente della gestione delle riparazioni - in questo caso i fondi vengono trasferiti all’istituto
che li chiede e che si occupa direttamente della gestione del lavoro di cui necessita.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
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L’ammontare della cifra da erogare alla scuola viene stabilita dalla Provincia in base ad alcuni
parametri (numero di allievi, stato di vetustà dell’edificio) oltre che da specifiche richieste da
parte della scuola. Nel corso del 2004 l’Ente ha erogato più di
877 mila Euro per questi
progetti. Nel corso dell’anno 2005 invece l’Ente ha erogato complessivamente Euro 635 mila
per questi interventi.
Inoltre, l’Ente trasferisce contributi per limitati interventi di edilizia scolastica ai Comuni che
hanno un numero di abitanti inferiore a 5000. I fondi erogati provengono dalla Regione. Gli
interventi più comuni riguardano adeguamenti normativi per la sicurezza, il contenimento
energetico o gli impianti elettrici; l’abbattimento di barriere architettoniche; il rifacimento o il
risanamento di manti di copertura. Nel 2004 gli interventi complessivi sono stati 39 per una
spesa di più di 1 milione di euro, e tale cifra si è raggiunta anche nel 2005.
GESTIONE DELLA FORNITURA DI ARREDI SCOLASTICI E SPESE VARIE
La fornitura di materiali per l’arredo delle aule (banchi, sedie, cattedre, lavagne, attaccapanni,
armadi) e per l’arredo degli uffici (arredi dirigenziali e operativi) viene effettuata sulla base delle
richieste che provengono alla Provincia da parte degli Istituti stessi.
Dopo aver calcolato il fabbisogno globale di arredi scolastici per tutti gli Istituti e aver
programmato gli acquisti per tutto l’anno, la Provincia provvede all’acquisto di tutti i materiali
attraverso una gara pubblica. Compiendo tutti gli acquisti insieme, si possono raggiungere due
obiettivi: in primo luogo il costo unitario del materiale diminuisce, inoltre si assicura uno
standard omogeneo (anche in fatto di sicurezza e livello qualitativo) per tutto l’arredo di tutti gli
edifici provinciali di scuole superiori.
Inoltre la Provincia fornisce alle scuole superiori fondi per le spese telefoniche e per varie spese
legate all’attività degli uffici o per acquisti di arredi speciali (anche per limitare il tempo di
attesa). L’ammontare dei fondi varia in base al numero di allievi e di classi all’interno della
scuola.
Nel corso del biennio in questione sono stati erogati fondi straordinari per specifiche esigenze
principalmente per l’integrazione delle spese di ufficio, l’acquisto di attrezzatura informatica,
l’implementazione e la sostituzione di centralini telefonici.
Infine, sono stati trasferiti fondi a 6 istituiti nel 2004 e ad 11 nel 2005 per le spese connesse
all’uso di impianti sportivi o di laboratori esterni.
Nel complesso, per tutte queste attività, la Provincia ha speso nel 2004 più di 2.762.000 euro, e
tale spesa è leggermente aumentata nel corso del 2005.
UTILIZZO DI FONTI DI ENERGIA RINNOVABILE
La Provincia ha assunto l’impegno di utilizzare fonti di energia elettrica di tipo rinnovabile per
rispondere alla volontà di realizzare uno sviluppo sostenibile.
Nello specifico, durante l’anno 2004 sono stati realizzati fotovoltaici in tre istituti: I.T.I.S. Primo
Levi di Torino, I.T.I.S. Avogadro di Torino, I.T.A. Dal masso di Pianezza.
La spesa per effettuare questi interventi è stata di 450 mila euro.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 296
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
GESTIONE DEL SERVIZIO DI RISCALDAMENTO
Il 2004 ha rappresentato l’anno di transizione tra il vecchio contratto sul riscaldamento degli
edifici scolastici (che è durato dal 1999 al 2004) e quello nuovo, denominato Servizio energia
degli edifici di proprietà e competenza della Provincia di Torino e che terminerà nel 2009.
In particolare, nel 2004 sono stati eseguiti 45 interventi di manutenzione riparativa degli impianti
termici per una spesa di più di 253 mila euro. Nel 2005 il numero di interventi è salito a 52, per
un importo complessivi di circa 110.000 euro.
Inoltre, nell’ambito della pianificazione strategica della Provincia, sono previsti una serie di
interventi di sezionamento degli impianti termici. Questi lavori sono finalizzati a riconfigurare
l’architettura degli impianti in modo da dividerli in blocchi, per riuscire a riscaldare solo la parte
di edificio che serve. Quest’opera ha come obiettivo un utilizzo più razionale delle risorse
energetiche ed economico-finanziarie e – di conseguenza - un minore impatto ambientale.
Questo tipo di interventi ha interessato 15 edifici scolastici per una spesa di più di 997 mila
euro.
È proseguito il progetto “Scuole Aperte”, per la fruizione dei locali e dei servizi delle scuole da
parte delle comunità locali di Torino e di altri comuni della Provincia: la proposta è estesa dal
2003 anche al comune di Venaria.
Dal 2001 la Provincia eroga i finanziamenti per gli interventi di edilizia scolastica nei Comuni
fino a 5.000 abitanti: il ciclo di pubblicazione dei bandi, valutazione delle richieste ed erogazione
dei finanziamenti è ormai a regime.
Alcuni dati per il 2004-2005:
Rapporto fra importo stanziato/impegnato e importo erogato:
• alle scuole per piccola manutenzione: erogato il 100% dell’importo stanziato
• ai Comuni sotto i 5000 abitanti: erogato il 100% dell’importo trasferito dalla regione
• alle scuole per contributi straordinari acquisto arredi: 100% dell’importo stanziato
• per acquisto arredi : 97% dell’importo stanziato
Richieste di integrazione delle spese di funzionamento ordinarie: da parte del 7,2% delle
Istituzioni scolastiche.
Percentuale corrisposta di integrazione delle spese di funzionamento: 60% dell’importo
richiesto
Percentuale di finanziamento straordinario per spese di funzionamento soddisfatto: 64,26%
dell’importo richiesto
Richieste di intervento per blocco impianti termici: - 18%
Richieste intervento per parti edificio non riscaldate: -7%
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 297
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI ALLA POLITICA :
LA QUALITA' DELLE STRUTTURE SCOLASTICHE
dell'Asse 4: LA PROVINCIA E IL SUO SISTEMA SOCIALE E CULTURALE
Provenienza risorse
2004
2005
da altri soggetti:
Unione Europea
0,00
0,00
Stato Italiano
0,00
8.000,00
Regione Piemonte
2.120.467,93 12.228.135,54
da risorse proprie o acquisite dall'Ente Provincia :
prevalentemente tributi e tariffe
50.620.040,65 50.833.098,08
risparmi di gestione
663.176,67
653.393,80
0,00
0,00
22.119.463,45
7.738.795,84
proventi di vendite di beni del patrimonio
ricorso al credito bancario
Totale risorse acquisite
75.523.148,70 71.461.423,26
Destinazione impieghi
2004
2005
cosiddetti "correnti":
attività di natura ordinaria gestite direttamente
20.812.840,76 30.927.261,76
attività di natura ordinaria gestite indirettamente (trasferimenti ad
altri Enti e/o soggetti)
30.340.896,46 30.829.034,47
cosiddetti "in conto capitale":
investimenti gestiti direttamente
investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti /conferimenti ad
altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le partecipazioni azionarie)
Totale impieghi realizzati
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
22.949.555,17
8.384.446,89
1.419.856,31
1.320.680,14
75.523.148,70 71.461.423,26
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 298
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3.4 La Provincia e il suo sistema sociale e culturale e l`impegno per