PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale 3.4 LA PROVINCIA E IL SUO SISTEMA SOCIALE E CULTURALE E L’IMPEGNO PER PROMUOVERE LE PARI OPPORTUNITÀ (Fonte: Archivio Fotografico Provincia di Torino “Andrea Vettoretti” – Autore: Paolo Vailati) 3.4.1 LE POLITICHE PER LA SICUREZZA E LA SOLIDARIETÀ SOCIALE In questi ultimi anni, si è andato delineando sempre più chiaramente il ruolo della Provincia rispetto alle politiche sociali e al welfare locale: la Provincia è diventata Ente intermedio di programmazione decentrata delle politiche regionali e di coordinamento del territorio. La Provincia si pone conseguentemente l’obiettivo che l'elaborazione nel campo del sociale diventi patrimonio di tutto il territorio aiutando anche i Comuni, soprattutto quelli minori, a sviluppare una migliore progettualità nel campo dei servizi sociali. Pertanto la logica in cui opera la Provincia è quella dell’allargamento degli interventi sociali per contrastare le disuguaglianze, per una presa in carico globale della persona, al fine di orientare le politiche sociali per contrastare l’accresciuto disagio e per creare eguaglianze di servizi sociali nell’intero territorio provinciale. La Provincia di Torino ha così elaborato un programma di politiche sociali nell’ambito di questo quadro di riferimento normativo, operando contemporaneamente su tre livelli: costituire un supporto all’azione dei Comuni, sviluppare le proprie competenze di programmazione verso una sempre più diffusa capacità di concertazione con tutti i diversi attori pubblici del territorio e Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 266 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale trasferire le vecchie competenze assistendo gli Enti di destinazione. Tali azioni mirano al perseguimento dei seguenti obiettivi generali: 1. Sostegno e promozione alla Gestione di servizi pubblici 2. Programmazione e coordinamento 3. Regolazione di attività pubbliche e private 4. Supporto e promozione di attività 5. Sperimentazione di politiche innovative per contrastare l’accresciuto disagio sociale WELFARE E SICUREZZA SOCIALE: UNO SGUARDO ATTRAVERSO I NUMERI L’azione politica della Provincia di Torino ha compreso tutti i settori del sociale, dai giovani e minori agli immigrati, dai disabili alle donne sole, dai progetti socio-assistenziali a quelli più sanitari, dal Terzo settore alle Ipab, dalla formazione professionale degli operatori sociali al sostegno degli asili nido comunali. In maniera particolare la Provincia ha competenza ed opera nei seguenti ambiti, divisi per gli obiettivi sopra citati: Obiettivo 1) Competenza in materia di asili nido comunali ed erogazione dei relativi contributi; Competenza in questioni relative ai non vedenti, agli audiolesi, ai figli minori riconosciuti dalla sola madre, ai minori esposti all'abbandono, ai figli minori non riconosciuti ed alle gestanti e madri in difficoltà (competenze queste che dovranno esser trasferite agli Enti gestori del territorio); - Realizzazione degli interventi per la promozione e l'integrazione dei servizi sociali locali; - Costituzione del tavolo provinciale di coordinamento sull’affidamento familiare; - Gestione del Servizio Civile Volontario in qualità di Ente accreditato di 1^ classe; Obiettivo 2) - Raccolta ed elaborazione dei dati sui bisogni, sulle risorse pubbliche e private e sull’offerta di servizi del territorio; - Promozione di forme di coordinamento fra enti gestori istituzionali e soggetti del terzo settore; - Diffusione, di concerto con gli enti gestori istituzionali, dell'informazione in materia di servizi sociali sul territorio di competenza; - Programmazione sanitaria (indicata dal programma della Giunta, come promozione della salute) attraverso il programma di lavoro della Conferenza Provinciale per la Salute; - Costituzione dell’Osservatorio delle politiche sociali; - Programmazione in materia socio-assistenziale mediante: 1. l’accompagnamento al territorio per la predisposizione dei piani di zona di sviluppo locale e relativo monitoraggio e valutazione dei processi e dei prodotti; 2. la stesura di un Piano Sociale che orienti le scelte politiche, amministrative e di utilizzo delle risorse finanziare dell’Amministrazione; Obiettivo 3) - - - - Competenze in materia di cooperative sociali ed organizzazioni di volontariato e gestione delle sezioni provinciali dell'Albo regionale delle cooperative sociali e del Registro delle organizzazioni di volontariato; Competenze, attribuite dalla legge o dagli statuti, in materia di aziende pubbliche di servizi alla persona e nomina dei membri dei consigli di amministrazione quando questa sia attribuita dagli statuti alla Regione; Controllo pubblico, ai sensi degli articoli 23 e 25 del codice civile, sull’amministrazione delle persone giuridiche di diritto privato che hanno ottenuto il riconoscimento in seguito alla trasformazione delle IPAB o delle aziende pubbliche di servizi alla persona, Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 267 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale compresi lo scioglimento del Consiglio di amministrazione e la nomina del commissario straordinario; - Vigilanza sugli organi e sull'attività amministrativa delle IPAB, esclusi la sospensione e lo scioglimento del consiglio di amministrazione e la nomina del commissario straordinario; - Nomina dei membri del consiglio di amministrazione delle IPAB quando questa sia di competenza regionale e dichiarazione di decadenza dei membri del consiglio di amministrazione delle IPAB nei casi previsti dalla legge; - Istituzione, con le modalità e secondo i criteri stabiliti dalla Giunta regionale, dell'ufficio provinciale di pubblica tutela, con compiti di supporto a favore dei soggetti ai quali e' conferito dall'autorità' giudiziaria l'esercizio delle funzioni di tutore; Obiettivo 4) Realizzazione di politiche e interventi a favore dei giovani e gestione dei relativi finanziamenti ; - Realizzazione di politiche e interventi a favore dei minori; - Realizzazione di politiche e interventi a favore dell'immigrazione e gestione dei relativi finanziamenti; - Formazione professionale per gli operatori sociali e gestione dei relativi finanziamenti; Obiettivo 5) - - Predisposizione e approvazione del Programma triennale di politiche pubbliche di contrasto alla vulnerabilità sociale ed alla povertà; È rilevante evidenziare alcune cifre che hanno caratterizzato il 2004 ed il 2005: 492 milioni di euro per gli 81 contratti stipulati per l’acquisto beni e servizi nel 2004; nel 2005 tale cifra è salita a 1.124.689 euro per 132 contratti stipulati; 6 milioni di euro per contributi agli asili nido comunali nel 2004, 6.103.000 nel 2005; 4 milioni di euro per i 131 progetti che riguardano l’infanzia e l’adolescenza del 2004, 816.049 euro per il 26 progetti del 2005; 1 milione di euro per i 159 progetti che riguardano le associazioni di volontariato presentati nel 2004, 295.341 euro per i 15 progetti del 2005; 970 mila euro nel 2004 per i corsi di formazione per operatori sociali, 1.138,818 euro nel 2005; 640 mila euro per ciascun anno per i 74 progetti del 2004 e gli 85 progetti del 2005 che riguardano i giovani; 944 mila euro per ciascun anno per i 56 progetti del 2004 ed i 51 progetti del 2005 sull’immigrazione. 329 utenti nel 2004 e 337 utenti nel 2005 con disabilità sensoriale (cecità o sordità) che hanno fruito del servizio educativo assistenziale; Più di 2 milioni di euro per il servizio educativo assistenziale per ciascun anno in questione; Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 268 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale 400 mila contatti al Portale dello Sportello di Informazione Sociale nel 2004, con un aumento del 65% rispetto al 2003; nel 2005 tale cifra è salita ancora del 68%, raggiungendo i 672.099 contatti; 4 mila richieste di informazione al Centro Informazioni Disabilità nel 2004, con un aumento del 24% rispetto all’anno precedente; tale cifra è rimasta sostanzialmente invariata l’anno successivo. Per sostenere il dialogo diretto con i cittadini la Provincia ha svolto un’ampia attività di informazione sia mediante le opportunità di conoscenza offerte dalla ricerca (epidemiologica per le politiche di promozione della salute, sociale per la comprensione delle nuove forme di vulnerabilità) sia con la formazione degli operatori (dei servizi e del territorio, come sperimentato nelle politiche securitarie) sia con la comunicazione e l’informazione (es. Sportello telematico di informazione sociale, Portale Progetto Atlante, sezione solidarietà sociale dentro home page Provincia, Centro Informazione Disabili). E’ ferma intenzione dell’Amministrazione provinciale che la conoscenza per produrre innovazione e buone pratiche debba, per divenire patrimonio comune del territorio, poter essere scambiata: ne deriva quindi la necessità di utilizzare un approccio concertativi con i principali soggetti operanti nel territorio, (es. Conferenza provinciale per la salute, confronto sistematico con gli organismi del terzo settore, promozione di forme di rappresentanza dei giovani e dei migranti). L’ARTE DELLA PROGRAMMAZIONE. VERSO IL PIANO SOCIALE DI SUSSIDIARIETÀ Per interpretare al meglio il proprio ruolo, la Provincia di Torino ha compiuto i primi tentativi per assumere un approccio “programmatico” rispetto alla definizione delle politiche sociali e degli interventi da attuare. In tal senso vanno letti tutti gli sforzi rivolti a supportare i Comuni della Provincia nel complesso processo di predisposizione dei Piani di Zona (strumenti essenziali per l’attuazione delle politiche sociali). Inoltre, la Provincia ha dovuto individuare una nuova modalità per leggere i bisogni del territorio, cogliere le priorità, le disparità e le differenze: ha pertanto scelto un metodo di lavoro capace di utilizzare concertazione e sussidiarietà come leve per lo sviluppo locale. Da qui nasce il Primo documento “Verso il Piano Sociale provinciale”, quale contributo ad una discussione aperta sulle linee di programmazione sociale. Il processo che la Provincia ha voluto avviare è complesso, dagli esiti non scontati e l’impegno è di procedere alla costruzione di indicatori di risultato e di impatto, che diano conto degli impegni e delle scelte assunte in campo sociale passando da una logica di output (valutazione di esito) ad una logica di outcome (valutazione di impatto). La Provincia cerca così di promuovere anche politiche innovative, volte a diminuire le differenze nella fruizione dei servizi e nella distribuzione delle risorse, compito questo reso ancor più arduo dalla precarizzazione del mercato del lavoro, dall’incremento di nuove forme di vulnerabilità e di povertà che impattano su un tessuto non omogeneo e interessato da cambiamenti di composizione sociale e demografica estremamente veloci. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 269 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI ALLA POLITICA : SICUREZZA E SOLIDARIETA' SOCIALE dell'Asse 4: LA PROVINCIA E IL SUO SISTEMA SOCIALE E CULTURALE Provenienza risorse 2004 2005 da altri soggetti: Unione Europea Stato Italiano Regione Piemonte 0,00 16.100,00 232.000,00 355.695,82 11.074.032,03 12.281.708,54 da risorse proprie o acquisite dall'Ente Provincia : prevalentemente tributi e tariffe 9.164.052,23 10.419.991,47 risparmi di gestione 386.558,00 0,00 0,00 0,00 28.500,00 0,00 proventi di vendite di beni del patrimonio ricorso al credito bancario Totale risorse acquisite 20.885.142,26 23.073.495,83 Destinazione impieghi 2004 2005 cosiddetti "correnti": attività di natura ordinaria gestite direttamente 1.505.606,90 attività di natura ordinaria gestite indirettamente (trasferimenti ad altri Enti e/o soggetti) 5.414.826,38 19.204.035,36 17.653.669,45 cosiddetti "in conto capitale": investimenti gestiti direttamente investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti /conferimenti ad altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le partecipazioni azionarie) Totale impieghi realizzati Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. 40.500,00 5.000,00 135.000,00 0,00 20.885.142,26 23.073.495,83 TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 270 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale 3.4.2 LE POLITICHE PER LE PARI OPPORTUNITÀ La Provincia di Torino ha, nel corso degli anni passati, istituito diversi organismi finalizzati alla realizzazione della parità tra uomo e donna. Questi sono: Il Comitato Pari Opportunità della Provincia di Torino, istituito nel 1988, e presieduto dal Presidente della Provincia. Il Comitato è un organismo propositivo e consultivo, previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro degli Enti Locali, per diffondere i principi di parità e pari opportunità all'interno della Provincia e per la verifica delle iniziative assunte per favorire reali pari opportunità di lavoro e di sviluppo professionale. Obiettivo primario è quello di favorire le effettive pari opportunità fra donne e uomini nell'ambito lavorativo e di sviluppo professionale, prendendo anche in considerazione la posizione delle lavoratrici nella famiglia. Il/la Consulente di Fiducia, con funzioni di assistenza e consulenza ai/alle dipendenti provinciali che subiscono atti o comportamenti lesivi della dignità della persona, prevista dal “Regolamento di attuazione del codice di comportamento per la tutela della dignità sul lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori della Provincia di Torino”94,. La Commissione Consiliare di Pari opportunità della Provincia di Torino (istituita nel 1995), composta da rappresentanti sia di maggioranza, sia di minoranza e con presenza per Statuto di entrambi i sessi, con qualità di organismo di parità garante della realizzazione dei principi e degli obiettivi di parità e di pari opportunità dichiarati dall’Ente a livello statutario. La Commissione ricopre compiti di indirizzo, promozione e partecipazione alla vita politica sul territorio provinciale e formula proposte agli Assessori competenti, per favorire la valorizzazione delle donne ed attivare forme di incentivazione nei diversi settori e ambiti di intervento della Provincia. La figura di Consigliere/a di Parità, preposta al controllo e alla tutela delle discriminazioni nel lavoro in ragione del sesso, secondo quanto stabilito dalla normativa nazionale95, che ne definisce ruolo e funzioni anche a livello regionale e provinciale. Tale figura ha compiti di: - rilevare le situazioni di disparità tra i sessi sul lavoro e promuovere azioni correttive e di garanzia contro le discriminazioni, collaborare con le Direzioni Provinciale e Regionale del Lavoro per rilevare violazioni alla normativa in materia di parità., promuovere progetti di azioni positive e individuare le risorse comunitarie, nazionali e locali finalizzate allo scopo, promuovere politiche di sviluppo sul territorio in materia di pari opportunità, sostenere le politiche attive del lavoro e la formazione per la realizzazione delle pari opportunità, collaborare con gli Assessorati al Lavoro e gli Organismi di Parità degli Enti Locali. La Consulta delle Elette della Provincia di Torino. Istituita nel 2003, la Consulta delle elette della Provincia di Torino è un luogo di confronto, scambio di esperienze, sede decisionale. È lo Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 271 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale strumento attraverso il quale la Provincia riesce ad adottare iniziative che valorizzino l'impegno di ogni eletta all'interno della propria assemblea elettiva, dando così maggiore visibilità alla presenza femminile nei luoghi di decisione. L'attività della "Consulta delle elette" va anche nella direzione di incoraggiare sempre più donne a partecipare alla vita pubblica, a candidarsi nelle assemblee elettive, a proporsi come soggetti competenti in grado di governare bene nell'interesse delle comunità locali. L’Assessorato alle Pari Opportunità della Provincia di Torino, con delega propria e autonomia finanziaria, istituito nella Giunta insediatasi nell’estate 2004. L’Assessorato persegue la finalità di incidere sulle situazioni che tuttora rappresentano un ostacolo alla piena realizzazione della parità e dell'uguaglianza di opportunità tra donne e uomini, promuovendo un quadro organico di azioni positive volte a favorire la promozione e l'applicazione delle pari opportunità in modo trasversale su tutte le tipologie e ambiti d'intervento dell'Ente. Il Servizio Pari Opportunità e Politiche dei Tempi, che rappresenta l’organismo istituzionale della Provincia di Torino di riferimento per tutte le azioni e iniziative che la Provincia di Torino definisce e attua a favore delle pari opportunità tra donne e uomini, e che ha principalmente funzioni di direzione, coordinamento e supporto. A fianco e in collaborazione con gli organismo istituzionali di parità e pari opportunità opera il Gruppo Tecnico Interarea sulle Pari Opportunità96, a cui partecipano rappresentanti del Servizio Risorse Umane, Servizio Pari Opportunità, Comitato Pari Opportunità, Organizzazioni Sindacali. Il fine cui questi organi mirano è quindi quello di realizzare la parità tra uomo e donna, ma anche di promuovere la cultura del rispetto e della valorizzazione delle differenze, favorendo politiche di inclusione: l’obiettivo era (ed è) ambizioso e la Provincia di Torino lo ha realizzato nel biennio in questione attraverso un ventaglio di progetti e azioni concrete: CENTRO RISORSE SERVIZI PARI OPPORTUNITÀ Nel maggio 2005 la Provincia di Torino - con Delibera della Giunta Provinciale n. 276982 del 31.05.2005 - contestualmente all’adozione del documento di indirizzo “Promuovere le pari opportunità per migliorare e aumentare l’occupazione femminile”, ha deliberato la costituzione del Progetto-Struttura “Centro Risorse e Servizi Pari Opportunità - Mercato del Lavoro”, dando avvio a un’iniziativa di analisi specifica e settoriale sulle pari opportunità inerenti il mercato del lavoro delle donne, per comprendere le cause strutturali della scarsa occupazione femminile e proporre adeguati interventi che favoriscano l’occupazione e migliorino le condizioni lavorative delle donne attraverso interventi locali, ricerche, analisi, studi. Date le sue finalità, il Centro Risorse si configura come struttura trasversale d’area interassessorile tra Assessorato al Lavoro, attività di Orientamento per il Mercato del Lavoro, Assessorato alle Pari Opportunità e Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 272 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Relazioni Internazionali, Assessorato alla Solidarietà Sociale, Politiche Giovanili, Programmazione Sanitaria. L’istituzione del Centro Risorse, predisposto per fasi successive di sviluppo annuali, è ritenuto strategico per lo sviluppo delle politiche di genere e di coordinamento territoriale e pertanto è stato successivamente inserito nel Programma “In Pari” Piano Territoriale Pluriennale Pari Opportunità 2006-2009. Nell’arco di un triennio (2005-2007), il Centro intende sviluppare tre livelli di operatività (di supporto informativo, gestionale operativo, politico-programmatico) per il perseguimento di alcuni specifici obiettivi che possono costituire fattori di valorizzazione della stessa programmazione provinciale nel suo complesso e che consistono in: 1. perseguire il collegamento con le linee strategiche della Provincia di Torino; 2. promuovere la costruzione di reti integrate di servizi; 3. favorire la cooperazione tra i processi in atto in un quadro complessivo di coerenza strategica; 4. promuovere il collegamento con la cittadinanza; 5. migliorare la conoscenza a livello locale dell’attività della Provincia di Torino; 6. affermare una interpretazione delle pari opportunità che superi la dimensione di genere; 7. perseguire l’inserimento dell’azione del Centro in un contesto e in una strategia di sviluppo locale; 8. promuovere un processo di individuazione, messa in rete e scambio di buone prassi; 9. implementare l’azione del Centro attraverso la promozione dell’attività progettuale; 10. promuovere il processo di miglioramento e razionalizzazione di servizi, risorse, reti. Nel corso del 2005, il Centro Risorse ha dato avvio alle seguenti attività - programma informatico-informativo “Thesaurus di genere”, che si è concretizzato nei seguenti prodotti: redazione di una raccolta ragionata delle “parole di parità e pari opportunità” che si propone come “indice tematico di genere” costruzione di uno spazio web dedicato al Centro Risorse all’interno del sito istituzionale della Provincia di Torino come luogo di informazione, diffusione e scambi di conoscenze ed esperienze in forma dinamica e interattiva - costruzioni di materiali di sintesi sul tema delle pari opportunità, in connessione al mondo del lavoro delineando un quadro delle politiche a favore delle donne, in particolare in rapporto alla loro posizione nel mondo del lavoro e ponendo le strategie della Provincia di Torino in relazione al più ampio contesto comunitario, nazionale, regionale. redazione di un documento di ricerca e analisi che sintetizza il contesto normativo, le linee programmatiche e le proposte strategiiche a livello comunitario, nazionale, regionale, provinciale e che presenta un quadro della situazione della componente Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 273 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale femminile nel mondo del lavoro, con particolare attenzione all’ambito provinciale di Torino. redazione di un documento di approfondimento “Organizzazione del lavoro, flessibilità e conciliazione: opportunità e vincoli per le donne”, che presenta alcune riflessioni sulla posizione delle donne in un mercato del lavoro in mutamento. S.O.S. DONNA Per contrastare il fenomeno dei neonati abbandonati e offrire alle mamme in difficoltà un’alternativa e una consulenza, la Provincia di Torino ha attivato nel 1996 il Servizio S.O.S Donna, in collaborazione con il Centro Italiano Femminile (C.I.F.). Si tratta di un numero verde (800-231310), istituito presso il Servizio Maternità ed Infanzia della Provincia di Torino, chiamando il quale è possibile trovare risposta a domande specifiche e al bisogno di comunicazione delle donne. Attraverso il numero verde è possibile anche entrare a far parte di in una rete di esperti (assistente sociale, psicologo, ginecologo) e di strutture(consultori, servizi sociali di zona, ospedali). Nel corso del 2004 ci sono stati 300 contatti. Le telefonate più significative sono state circa 45 e tra queste vi sono stati 7 casi di donne che hanno affermato di voler lasciare il nascituro. 2 di queste donne sono state seguite individualmente, altre 2 sono state seguite dal servizio di territorio mentre nelle altre situazioni le donne hanno mutato la propria decisione nel corso della gravidanza. Nel corso del 2005 invece il totale delle telefonate ricevute è stato intorno alle 500, di cui circa 50 significative e strettamente pertinenti al tema. Tra queste, in particolare, vi sono stati: - 5 casi di donne (4 straniere 1 italiana) che hanno affermato di voler lasciare il nascituro; 4 di queste hanno maturato la decisione di lasciare il nascituro e sono state seguite o individualmente o dal servizio di territorio. Nell’altra situazione la donna ha mutato idea nel corso della gravidanza e ha tenuto il bambino. - 6 Ragazze madri in difficoltà economica, per perdita del lavoro. DONNE VITTIME DELLA PROSTITUZIONE E DELLA TRATTA 800 290 290 - Call center, a favore delle vittime della tratta Nasce nel 2000 ed è un numero verde nazionale a cui possono rivolgersi tutte le donne vittime della tratta e dello sfruttamento sessuale. E’ strutturato con una postazione centrale a Roma e quindici decentrate sul territorio nazionale nelle aree più colpite dal fenomeno. Il Progetto della Provincia di Torino, denominato Call Center, si inserisce in questo quadro nazionale e copre il territorio delle Regioni Piemonte e Valle d’Aosta. L'organizzazione e la gestione operativa della postazione telefonica locale, collegata col numero verde nazionale è stata affidata all'Associazione Gruppo Abele. Nel progetto sono coinvolte enti ed associazioni che operano sul territorio e che si occupano sostenere le donne vittime di tratta nei percorsi di inserimento sociale o di contrasto alla criminalità organizzata. La Provincia di Torino svolge un'attività di monitoraggio e Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 274 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale coordinamento fra i diversi attori, partecipanti al progetto, con i quali ha stipulato Convenzioni. Qui di seguito sono riportati alcuni numeri significativi dell’attività: 213 contatti nel 2004 di cui 30 ragazze, 15 clienti con la ragazza a fianco; 21 clienti soli; 65 enti/associazioni; 22 questura/forze dell’ordine; 31 altre postazioni numero verde; 29 di altre persone coinvolte (cittadini/parenti). 215 contatti nel 2005 di cui 35 ragazze, 6 clienti con la ragazza fianco, 35 clienti soli, 69 enti/associazioni, 33 della questura/forze dell’ordine, 13 altre postazioni numero verde, 24 di altre persone coinvolte (cittadini/parenti). 18-25 anni l’età media delle ragazze prese in carico dal call center 59 richieste per chiedere aiuto e uscire dalla condizione di sfruttamento nel 2004, scese a 33 nel 2005 (altre richieste riguardano informazioni, regolarizzazione, lavoro, supporto psicologico, aiuto economico…). 95 le persone di origine africana (per la maggior parte di nazionalità nigeriana) che hanno contattato nel 2005 il Call center; la gran parte delle restanti 120 chiamate sono arrivate da persone originarie dell’Est europeo. LI.FE Libertà al femminile Life Libertà al femminile è un progetto della Provincia di Torino finanziato dal Programma di iniziativa comunitaria Equal. Il progetto Life si rivolge a donne in uscita da situazioni di sfruttamento sessuale e di segregazione che sconfinano nella tratta e nella schiavitù. Attraverso la costituzione di una rete stabile di attori istituzionali, economici e sociali, il progetto si è posto l’obiettivo dell’integrazione sociale, lavorativa e abitativa di 15 donne vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale. In altre parole con Equal Li.Fe è stata costruita e sperimentata una metodologia trasferibile per favorire l’integrazione sociale delle donne vittime della tratta, in particolare favorendo non solo l’accoglienza, ma anche la formazione, l'inserimento lavorativo ed abitativo. Questo progetto si è sviluppato lungo l’arco temporale di 36 mesi e cioè dal giugno del 2002 al giugno del 2005. Il partenariato locale del Progetto Equal Life è composto da: Confcooperative Unione Provinciale di Torino; Ufficio per la Pastorale dei Migranti - Arcidiocesi di Torino; Associazione TAMPEP-Onlus; Casa di Carità Arti e Mestieri; Città di Torino - Divisione Servizi Socio- Assistenziali; Associazione Compagnia delle Opere; Città di Moncalieri Centro Servizi per Cittadini Stranieri; Associazione Gruppo Abele; Università degli Studi di Torino; C.I.C.S.E.N.E (Centro Italiano per Cooperazione e Sviluppo Edilizio delle Nazioni Emergenti). Al partenariato locale si affianca un partenariato transnazionale coordinato dalla Provincia di Torino con il supporto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociale, sottoscritto dai partner olandesi e austriaci e la Provincia di Pisa per affrontare in modo sistematico e sovranazionale il problema della tratta delle donne a scopo di sfruttamento sessuale. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 275 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale PROGETTO EMERGENDO 2005 Il progetto Emergendo intende sperimentare azioni innovative a favore delle donne migranti vittime del traffico di esseri umani a scopo di sfruttamento sessuale. La Provincia di Torino, (con il coinvolgimento della Provincia di Pisa, Provincia di Genova, Provincia di Ascoli Piceno, Provincia di Teramo, Tecla, S&T), agisce al contempo sui sistemi per l'inclusione sociolavorativa del target attraverso un approccio globale e innovativo. In particolare, il progetto prevede diverse azioni: la ricerca e l’intervento sul trafficking nella prostituzione sommersa, i percorsi individualizzati di empowerment ed inclusione sociale nonché di inserimento nel mercato del lavoro e all'autonomia, accordi territoriali tra gli attori-chiave per l'inclusione sociale. Centrale in questo senso, appare il processo di mainstreaming costante ed integrato a livello orizzontale e verticale in chiave locale, nazionale e transnazionale. All’interno del progetto Emergendo sono state messe in campo anche attività transnazionali con l’obiettivo non solo di creare un confronto e uno sviluppo parallelo di approcci innovativi con il trafficking e per l’inclusione socio-lavorativa, ma anche la messa in comune di contatti e opportunità nei paesi di origine della vittime del trafficking che consentano all’occorrenza percorsi di rientro volontario e assistito WOMEN ALPNET: COMPETENZE FEMMINILI, ALPI E ENTI LOCALI Le competenze femminili e le Alpi. O anche, l’integrazione delle donne nella vita economica e sociale delle regioni dello Spazio Alpino. Women AlpNet è un progetto della Provincia di Torino che coinvolge una rete di attori pubblici e privati, basato sull’idea che la promozione ed il sostegno all'attiva partecipazione delle donne nei processi di sviluppo economico possa contribuire ad un più equilibrato e sostenibile sviluppo delle aree alpine e permettere di ridurre le attuali disparità nelle condizioni di vita della popolazione residente. In particolare, l’obiettivo di Women AlpNet (una rete di istituzioni locali e di Centri Risorse per le Fonte: Archivio Fotografico Provincia di Torino “Andrea Vettoretti” Donne per promuovere la partecipazione femminile allo sviluppo sostenibile dello Spazio Alpino) è di sviluppare approcci e servizi di qualità comuni al fine di promuovere le competenze e le potenzialità delle donne. L’esperienza di Women AlpNet, oltre ad aver puntato sul ruolo dei Centri Risorse Donne e su diversi modelli di mainstreaming di genere (integrazione sistematica dei bisogni rispettivi di donne e uomini in tutte le politiche pubbliche), si pone come un valido esempio di cooperazione tra regioni di differenti Paesi dell’Arco alpino a favore di uno sviluppo sostenibile del territorio attraverso il rafforzamento delle competenze femminili. Il progetto Women AlpNet, finanziato dall'iniziativa comunitaria Interreg III B Spazio Alpino, coinvolge la Provincia di Lecco (che è capofila), la Provincia Autonoma di Trento, la Regione Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 276 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Lombardia, il Centro di Iniziativa Europea di Milano, la società S&T di Torino, l'Associazione Frau & Arbeit di Salisburgo, l'Union Régionale des Associations Centre d'Information pour les Femmes et les Familles (Uraciff) di Lione, il laboratorio di ingegneria della formazione e innovazione (LIFI) Università della Svizzera italiana di Lugano e il Centro di Sviluppo Regionale di Capo d'Istria. La cooperazione transfrontaliera ha consentito alla Provincia di Torino di analizzare e studiare i diversi modelli di funzionamento dei Centri Risorse Donna nei paesi coinvolti, per poter trasferire le migliori pratiche nella definizione di un Centro Risorse da realizzare a livello provinciale. Questo progetto è quindi terminato, secondo le previsioni, nel mese di dicembre 2005 a Lecco, con l’esposizione dei risultati finali del progetto e la creazione di una rete fra i Centri Risorse Donne. PARITÀ IN MOVIMENTO, LA RIVISTA ON-LINE Si possono fare politiche di pari opportunità anche attraverso internet. Si possono avvicinare le donne alle istituzioni anche attraverso riviste online. È il caso di Parità in Movimento la proposta virtuale della Provincia di Torino, la rivista elettronica del Servizio Pari Opportunità e Politiche dei Tempi. Il sito (www.provincia.torino.it/parita/index.htm) è caratterizzato da due elementi: la connessione diretta con la rivista on line nazionale DonneInViaggio e la web community, che in 12 mesi ha accolto 5000 nuove persone. Parliamo di un totale di 8000 iscritte alla newsletter, che utilizzano il sito web Parità in Movimento come punto di riferimento per ricevere informazioni istituzionali e notizie dal territorio. Attraverso Parità in Movimento la Provincia di Torino non solo favorisce lo scambio di informazioni e la messa in rete delle esperienze dell’associazionismo femminile, del territorio, del mondo del lavoro e delle istituzioni, ma garantisce anche visibilità a tutti i progetti della Provincia in materia di Pari Opportunità, politiche sociali e lavoro. Nel corso del 2005 le attività sono proseguite e si è provveduto ad aggiornare ed ammodernare continuamente il sito. UNA RETE NELLO SVILUPPO LOCALE Diffondere tra gli attori dello sviluppo locale la conoscenza delle tematiche di pari opportunità e integrare i bisogni rispettivi di donne e uomini in tutte le politiche: era questo l’obiettivo del progetto Rete di Parità nello Sviluppo Locale, attraverso il quale la Provincia di Torino ha costituito i Tavoli di Parità all’interno dei Patti Territoriali della Provincia. Si tratta di gruppi di lavoro tematici che hanno il compito di veicolare la prospettiva di genere nei luoghi della concertazione per lo sviluppo locale sostenibile. L'introduzione della tematica delle pari opportunità nelle strategie di sviluppo locale e di governance si è rivelata una metodologia positiva. Tenuto conto dei risultati e dell'effettivo impatto che questo progetto ha riportato sul territorio, la Provincia ha inserito il Progetto “Rete di parità nello sviluppo locale” nella propria progettazione strategica di pari opportunità. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 277 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Tutte le informazioni e le notizie utili alla Rete vengono diffuse attraverso il sito internet del progetto www.retediparita.it, utile strumento al servizio dei/delle partecipanti della Rete anche per condividere le esperienze sviluppate all’interno di ciascun patto territoriale. Il 2 novembre 2005, inoltre, vi è stata la presentazione del Progetto Interregionale “Integrare le Pari Opportunità nella formazione e nel lavoro”. Questo progetto, nato su impulso della Regione Piemonte e sviluppatosi attraverso il confronto e la cooperazione con diverse Regioni e Province Autonome, è volto all'individuazione di un modello di intervento efficace per strutturare in modo corretto i contenuti dei moduli Pari opportunità previsti all'interno della formazione professionale. I partner del progetto sono: la Regione Piemonte come ente capofila, la Regione Toscana, la Regione Lazio, la Regione Sardegna, la Provincia autonoma di Bolzano, la Regione Marche, la Regione autonoma Valle d'Aosta, con il coinvolgimento del Dipartimento di Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. 8 MARZO – PROTAGONISTE SEMPRE Anche ripensare la Festa delle Donne può diventare un modo per fare politiche di pari opportunità. Al motto “protagoniste sempre non solo per un giorno”, la Provincia di Torino ha trasformato l’8 marzo da semplice cerimonia di memoria a nuovo modo di comprendere il ruolo della donna. Nell’anno 2004, il mese di marzo si è tinto di rosa e la Festa è tornata nelle piazze di Torino e Provincia, in quei luoghi di transito e di vita collettiva in cui oggi è ancora possibile riflettere rispetto alle responsabilità, private e sociali, delle donne, sulle loro capacità di portare la sensibilità femminile all'interno della politica, del commercio, dell'impegno civile. Le iniziative hanno coinvolto, in alcuni casi per tutto il mese di marzo 2004, anche le piazze e i luoghi di incontro dei Comuni Beinasco, Chivasso, Collegno, Condove, Gassino Torinese, Moncalieri, Oulx, Ivrea, Pinerolo, Rivalta e Rivoli, in un susseguirsi di mostre, concerti, convegni e momenti di incontro e scambio di esperienze e conoscenze interculturali e intergenerazionali. Nel 2005 invece, partendo dalle considerazioni che è nell’autonomia economica che la donna trova la propria emancipazione e che nel lavoro delle donne vengono ricomprese, da sempre, le attività di cura è stato scelto il tema “I lavori delle donne”. Nella giornata del 6 marzo, il cortile del Maglio ed il Laboratorio del Sermig in Piazza Borgo Dora 61 hanno accolto occasioni di confronto, scambio, incontro e visibilità di quanto il Comune e la Provincia di Torino e le realtà associative territoriali esprimano in termini di progettualità e impegno per la promozione di azioni volte a realizzare in concreto, nella quotidianità, condizioni di pari opportunità nel lavoro tra donne e uomini. Sul territorio provinciale inoltre si sono svolte molte iniziative analoghe, realizzate con il contributo della Provincia di Torino, in particolar modo nei comuni di Alpignano, Bricherasio, Castellamonte, Collegno, Giaveno, Ivrea, Moncalieri, OrioCanavese, Pecetto, Pianezza, Pinerolo, Rivalta, Sant’Antonino di Susa, San Sebastiano Po e Torre Pellice . Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 278 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale IL PIANO DI AZIONI POSITIVE Con l’approvazione nel 2003 del “Piano d’Azioni Positive della Provincia di Torino” la Provincia ha voluto dare un forte segnale del suo impegno nella direzione della rimozione di quegli ostacoli che, di fatto, impediscono la piena realizzazione di condizioni paritarie nel lavoro tra uomini e donne all’interno dell’Amministrazione. Il Piano di Azioni Positive della Provincia di Torino si inserisce all'interno di una strategia già radicata nell’Amministrazione provinciale per arricchirla di nuove iniziative, che, promuovendo un’attenzione specifica all’introduzione di elementi di “flessibilità conciliativa” e di organizzazione innovativa del lavoro, operi per il miglioramento della qualità del lavoro e di vita delle lavoratrici: l’attenzione si rivolge a misure di sostegno per interventi a favore della conciliazione, della valorizzazione professionale e della promozione di carriera delle donne, promuovendo un’attenzione specifica all’introduzione di interventi innovativi di organizzazione del lavoro (job sharing, part time, telelavoro, servizi di conciliazione) e di forme di facilitazione (come, ad esempio, il car sharing). L’impegno promosso dalla Provincia di Torino attraverso il Piano di Azioni Positive intende andare al di là di formali dichiarazioni di intenti, attivando iniziative concrete, di tipo integrato, anche sperimentali, che siano in grado di produrre effetti significativi a favore delle lavoratrici dell’Ente e, insieme, attuando una forte azione di sensibilizzazione di tutto il personale, compresa la componente maschile, nonché promuovendo verso l’esterno l’immagine di un Ente attento alle politiche di genere e che le assume come valore nella propria pianificazione strategica. Il Piano di Azioni Positive, di durata triennale, propone una serie di iniziative, da realizzarsi sotto il coordinamento dell’Assessore alle Pari Opportunità e il controllo del Comitato Pari Opportunità della Provincia: 1. Realizzare una lettura di genere della composizione del personale della Provincia di Torino 2. Definire indicatori di valutazione 3. Determinare un sistema di adozione, monitoraggio e valutazione del tasso di incremento di gender mainstreaming nelle politiche dell'ente e nei suoi strumenti di programmazione (Pianificazione Strategica, Relazione Previsionale Programmatica, Piano di Sostenibilità Ambientale, Documento di Pianificazione Territoriale, ecc.) 4. Identificare azioni di sperimentazione/applicazione del Piano di Azioni Positive 5. Fissare un modello di trasferibilità del Piano di Azioni Positive al fine di renderlo disponibile per gli altri enti locali 6. Realizzare un opuscolo di informazione da diffondere tra i/le dipendenti dell'ente FRIENDLY, ESEMPIO DI CONCILIAZIONE Il progetto Friendly, promosso dal Comitato Pari Opportunità della Provincia di Torino, finanziato sul FSE 2000-2006 Obiettivo 3 Misura E1 del Programma operativo Regionale della Regione Piemonte, si è concluso nel maggio 2004 e aveva come obiettivo quello di promuovere la cultura di pari opportunità e di diffondere le buone prassi che migliorano il contesto lavorativo per le lavoratrici della Provincia. Del resto passa anche da qui la possibilità di realizzare una vera conciliazione fra responsabilità di lavoro e responsabilità familiari, premessa indispensabile per favorire realmente la progressione di carriera delle donne che lavorano. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 279 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Il progetto Friendly è consistito, inizialmente, in un’indagine attraverso la quale si è fatta opera di sensibilizzazione dei temi delle pari opportunità e si è, al contempo, raccolto informazioni sulle esigenze dei/delle dipendenti dell’ente in materia di conciliazione. Da qui si sono tratte anche riflessioni sulle possibili forme flessibili degli orari e degli spazi di lavoro e sui servizi di conciliazione (come ad esempio l’asilo aziendale). Attraverso il progetto Friendly, si sono così anche realizzate alcune azioni che erano previste nel Piano di Azioni Positive della Provincia . Nell’ottobre del 2005 la Regione Piemonte, attraverso il Fondo Sociale Europeo, ha finanziato il progetto Friendly2 che introduce la sperimentazione di formule organizzative che, attraverso l’integrazione di diversi strumenti di flessibilità, siano in grado di rispondere in modo adeguato e “flessibile” alle specifiche esigenze di conciliazione delle/dei dipendenti della provincia. COORDINAMENTO CITTADINO DONNE VITTIME DI VIOLENZA L’obiettivo ancora una volta è quello di creare sinergie e sviluppare una vera conoscenza del fenomeno che vede le donne e i bambini vittime di violenza. Promosso dal Comune di Torino, il Coordinamento Cittadino Donne Vittime di Violenza coinvolge la Provincia di Torino insieme ad altri enti, associazioni e organizzazioni senza scopo di lucro, per armonizzare gli interventi sul territorio. Il Coordinamento si impegna a garantire una continuità di rapporto con l’Amministrazione Provinciale, Regionale e Nazionale, nonché gli organismi europei ed internazionali e a collaborare con tutte le realtà del territorio metropolitano, regionale, nazionale ed europeo. ACCORDO DI COOPERAZIONE IN NOME DEI DIRITTI Nell’aprile 2004 la Provincia di Torino ha approvato l’adesione dell’Accordo di Cooperazione tra istituzioni, enti e organizzazioni per diffondere una cultura della conoscenza e del rispetto dei diritti delle donne e delle bambine. L’Accordo trae ispirazione dalla campagna mondiale promossa dall’Associazione Amnesty International "Mai più violenza sulle donne" per fermare la violenza e dar voce a tutte quelle donne, i cui diritti sono stati violati in carcere, nei centri di detenzione, nelle loro case, all'interno della loro comunità o nei posti di lavoro. Grazie all’Accordo è nato un tavolo di lavoro e confronto permanente del Piemonte su questi temi. UNA RETE TRA PROVINCE E COMUNI La Provincia di Torino ha siglato un Protocollo d’Intesa promosso dalle Province di Genova, Siena e Modena per sostenere, qualificare e promuovere lo sviluppo di tutte le risorse femminili, per confrontare le pratiche di bilancio di genere. Ancora una volta la strada è quella della rete e del lavoro di cooperazione tra amministrazioni pubbliche, province e comuni. L’obiettivo rimane sempre quello di realizzare nei fatti le pari opportunità e l'uguaglianza sostanziale fra uomini e donne, attraverso la valorizzazione della differenza di genere, la formazione e l’orientamento, il rafforzamento del luogo, counseling. Il Protocollo, siglato dalla Provincia di Torino nel 2004, va nella stessa direzione della nuova programmazione FSE 2000/2006 che ha introdotto una Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 280 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale profonda innovazione in tema di pari opportunità. Con questo Protocollo d’Intesa e la rete di pubbliche amministrazioni che ne consegue, si tenta di non disperdere energie e di consolidare le esperienze in atto, creando occasioni di scambio di informazioni e di buone prassi. CITTÀ IN TEMPO Città in tempo è un progetto della Provincia di Torino che ha l’obiettivo, per la prima volta in Italia, di coordinare i Piani e gli interventi che riguardano le tematiche dei tempi e degli orari urbani espressi da un gruppo di comuni che hanno deciso di coordinarsi, costituendo così una rete e dando vita ad un territorio definito anche sulla base della comunicazione. Sul piano della gestione, si è trattato dunque di adattare gli strumenti, ormai largamente sperimentati nelle esperienze dei Piani degli orari urbani, a uno spazio di intervento e di decisione differente. Sullo sfondo del progetto rimane l’ambizione di migliorare la qualità della vita, attraverso la qualità dei servizi e la loro reale accessibilità (ovvero, orari urbani flessibili e più vicini ai tempi delle famiglie). I più recenti sviluppi di questo percorso evolutivo hanno visto, nel corso dell’anno 2005, lo sviluppo di attività formative per un apposito gruppo di lavoro formato da funzionari provinciali e da rappresentanti delle amministrazioni comunali; scopo di tali attività è stato quello di fornire ai partecipanti gli strumenti e le conoscenze necessarie alla predisposizione di progetti complessi che richiedono capacità decisionali strategiche I progetti, nati all’interno del gruppo di lavoro costituito dalla Provincia di Torino e dai Comuni di Chieri, Collegno, Grugliasco, Moncalieri, Nichelino, Rivoli, Settimo Torinese, Venaria, e sostanziato dalla lettera d’intesa sottoscritta nel mese di dicembre, sono da intendersi quali prime azioni sperimentali di coordinamento e cooperazione. Si tratta dei risultati di una prima fase comune di lavoro alla quale si intende dare seguito attraverso nuove azioni di coordinamento e collaborazione che abbiano ad oggetto materie di “area vasta” quali ad es. i trasporti, la Scuola, la cultura etc, etc. COORDINAMENTO PROVINCIALE BANCHE DEL TEMPO Il Tempo depositato in Banca La Banca del Tempo è un "istituto di credito" molto particolare, dove non si deposita denaro bensì tempo e disponibilità. È un luogo che agisce come centro di raccolta della domanda e dell'offerta di tempo, come regolatore di nuovi sistemi di reciprocità, considerando questa come una forma di aiuto tra soggetti paritari. I soci della Banca attuano uno scambio reciproco di prestazioni e di tempo offrendo ciò che sono in grado di fare e ricevendo ciò di cui hanno bisogno. Si tratta di una forma di collaborazione, e non di volontariato, con la quale ci si aiuta ad affrontare anche le incombenze e gli impegni della vita quotidiana e familiare. In breve chi, ad esempio, sa suonare il pianoforte può offrire due ore di lezione in cambio di altrettante ore di piccoli aiuti domestici. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 281 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale L'esperienza del Coordinamento Provinciale Banche del Tempo ha avuto inizio nel dicembre del 1996, allo scopo di promuovere, informare e coordinare le esperienze di Banca del Tempo presenti sul territorio provinciale. Questo progetto ha vinto la III^ edizione (9 maggio 2000) del Premio "100 progetti al Servizio del Cittadino" promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Funzione Pubblica. Da allora si è registrato un incremento significativo delle Banche del Tempo in provincia: si è passati infatti dalle 5 iniziali del 1997 alle 15 del 2004. La presenza del coordinamento ha favorito inoltre l'avvio delle prime esperienze di confronto tra banche del tempo italiane e quelle estere, in particolare con quelle europee. Nel corso del 2004 grazie ad un finanziamento regionale è stato realizzato anche il progetto “tempoinlinea” che prevede la realizzazione di un sistema informatico in grado di connettere i saperi offerti e/o richiesti dai vari associati delle BdT del territorio provinciale e favorire, di conseguenza, una miglior integrazione tra le Banche del Tempo esistenti. Maggiori informazioni all'indirizzo www.tempoinlinea.it La struttura tecnica operativa che gestisce il Coordinamento provinciale e tutte le azioni di politica dei tempi è l’Ufficio Tempo, istituito nel 1997, con compiti di segreteria e di coordinamento delle diverse iniziative sulle Banche dei Tempi e politiche dei tempi ed è la struttura tecnico operativa che gestisce il Coordinamento provinciale e tutte le azioni di politica dei tempi promosse dalla Provincia. Nel corso del 2005, inoltre, si è tenuto il Convegno Nazionale “Banche del Tempo” PROGETTO DIAMOCI DA FARE Nel 2005 è stato intrapreso il progetto intitolato “Diamoci da Fare” nell’ambito delle “Azioni integrate per l’educazione alla reciprocità e alla condivisione delle responsabilità familiari nella Provincia di Torino”, volto alla promozione della condivisione e reciprocità del lavoro domestico e di cura all’interno della famiglia, che propone un modello educativo gender sensitive rivolto agli studenti delle scuole. Tale progetto, della durata di quattro anni, prevede attività di informazione e sensibilizzazione sulla reciprocità e condivisione del lavoro di cura tra donne e uomini e la sperimentazione e monitoraggio del modello educativo incentrato sull’equa distribuzione dei carichi e delle responsabilità familiari tra donne e uomini. Per la sua realizzazione è previsto lo svolgimento dei seguenti moduli: Modulo 1: Dotare l’Assessorato alle Pari Opportunità della Provinciali di una linea di attività, dedicata alle questioni relative alla reciprocità e condivisione del lavoro domestico e di cura. Modulo 2: Promuovere un approccio critico e costruttivo riguardo al ruolo tradizionalmente attribuito alle donne, al fine di fare emergere le criticità e le incongruenze del modello tradizionale rispetto alle attuali condizioni socio economiche di uomini e donne attraverso la progettazione e l’avvio del nuovo modello educativo gender sensitive nelle scuole individuate. Modulo 3: Informare e sensibilizzare la popolazione sulla necessaria reciprocità e condivisione del lavoro di cura fra donne e uomini. Continuazione del nuovo modello educativo gender sensitive nelle scuole individuate ( sperimentazione di un modello Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 282 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale educativo, all’interno di un plesso scolastico predefinito coinvolgendo insegnanti, famiglie e alunni). Modulo 4: Sperimentare e monitorare un modello educativo che promuova l’equa distribuzione dei carichi e delle responsabilità familiari tra donne e uomini; Modulo 5: Trasferire le metodologie e diffondere i risultati per diventare punto di riferimento pilota anche per le altre Province del Piemonte SESSANTESIMO ANNIVERSARIO DEL VOTO ALLE DONNE La Provincia di Torino ha deciso di fare delle celebrazioni del sessantesimo anniversario del primo voto femminile il fulcro di una strategia di empowerment della cultura di parità. In questa logica e’ stato realizzato un ciclo di incontri denominato “un genere di parole” dedicato alla presentazione di esperienze, ricerche, studi, creazioni artistiche in un’ottica di genere. Nel 2005 e’ stato realizzato l’incontro di apertura: “Madre italiana, duecento anni di stereotipi”, con Marina D’Amelia, Tilde Giani, Stefanella Campana. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 283 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI ALLE : POLITICHE PER LE PARI OPPORTUNITA' dell'Asse 4: LA PROVINCIA E IL SUO SISTEMA SOCIALE E CULTURALE Provenienza risorse 2004 2005 da altri soggetti: Unione Europea Stato Italiano Regione Piemonte 0,00 0,00 117.468,54 40.000,00 85.160,00 6.000,00 da risorse proprie o acquisite dall'Ente Provincia : prevalentemente tributi e tariffe 49.741,87 195.743,26 risparmi di gestione 145.460,20 12.950,00 proventi di vendite di beni del patrimonio 0,00 0,00 ricorso al credito bancario 0,00 0,00 Totale risorse acquisite 397.830,61 254.693,26 Destinazione impieghi 2004 2005 311.188,74 75.512,26 cosiddetti "correnti": attività di natura ordinaria gestite direttamente attività di natura ordinaria gestite indirettamente (trasferimenti ad altri Enti e/o soggetti) 86.641,87 176.231,00 cosiddetti "in conto capitale": investimenti gestiti direttamente 0,00 2.950,00 investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti /conferimenti ad altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le partecipazioni azionarie) 0,00 0,00 Totale impieghi realizzati Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. 397.830,61 254.693,26 TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 284 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale 3.4.3 LE POLITICHE PER LA VALORIZZAZIONE DEL SISTEMA DELLE RISORSE CULTURALI L’impegno della Provincia nel settore culturale si è sviluppato nel corso del biennio nella direzione di uno stimolo per la crescita del territorio e finalizzando gli interventi alla creazione di un sistema culturale forte, in grado di dialogare costruttivamente con l’area torinese e con l’istituzione comunale con la consapevolezza che investire nella cultura significa oggi anche stimolare lo sviluppo locale. Le linee di intervento che hanno caratterizzato la politica culturale provinciale hanno compreso diverse attività relative alle arti visive ed espositive, al patrimonio linguistico, alle attività musicali, teatrali, cinematografiche, fotografiche, alla danza con i relativi festival e rassegne; all’educazione permanente. Sullo sfondo rimangono 6 principi cardini: Il recupero delle identità locali e la valorizzazione della cultura materiale, che comprende le iniziative quali gli ecomusei ma anche il patrimonio linguistico e le tradizioni presenti sul territorio La valorizzazione della cultura tecnico-scientifica finalizzata alla divulgazione e comunicazione nel campo scientifico e tecnologico Il coordinamento delle attività dello spettacolo ed espositive e la stesura di piani di intervento La partecipazione a gradi eventi e istituzioni culturali torinesi al fine di diffonderli maggiormente in tutto il territorio La gestione della Biblioteca Storica Il recupero e la valorizzazione dei beni e del patrimonio provinciale Nel 2004-05 la Provincia di Torino ha realizzato una serie di iniziative, rivolte in particolare al sostegno di - - attività di educazione permanente musica popolare tramite corsi di orientamento musicale di tipo corale, strumentale, bandistico e teorico attività culturali a carattere locale Fondazioni di particolare interesse culturale presenti sul territorio Fonte: Archivio Fotografico Provincia di Torino “Andrea Vettoretti” – Autrice: Liliana Vogliano BIBLIOTECA STORICA La Biblioteca di Storia e Cultura del Piemonte "G. Grosso" nel corso del 2005 ha incrementato le proprie raccolte bibliografiche di 1.665 unità librarie tra libri, opuscoli, cinquecentine, carte geografiche, tesi di laurea, periodici, manoscritti. A proposito di questi ultimi va evidenziato l’acquisto di quella parte del fondo archivistico ancora mancante del “Fondo Lange” (complessivamente 37 lotti di carte d’archivio). Per quanto riguarda le operazioni di catalogazione del materiale bibliografico, sono state elaborate circa 80.000 schede, con inserimento di tutti i dati in SBN. Nel computo di queste schede rientrano anche quelle effettuate dalla Cooperativa Biblion di Torino, incaricata del Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 285 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale caricamento on-line dei cataloghi bibliografici pregressi della Biblioteca Storica della Provincia di Torino. Nel corso del 2005 la Biblioteca è stata frequentata da n. 1.590 lettori, per 4.295 consultazioni. Qui di seguito si riportano le principali attività svolte nel corso del biennio considerato: - Sono state interrotte le pubblicazioni della collana “Percorsi : Rassegna della Biblioteca di Storia e Cultura del Piemonte" a causa di una drastica riduzione del budget finanziario - E' stato ultimato il progetto-schedatura relativo alla conversione on line del materiale bibliografico del fondo librario "Carlo Ignazio Giulio" fino alla concorrenza di Euro 43.442,00 con una integrazione di euro 3000,00 per la catalogazione di 256 ulteriori opere rinvenute nel fondo Giulio-Falconieri. A fronte di uno stanziamento di Euro 36.000,00 nel settore dell'antiquariato vanno segnalati i seguenti acquisti: MANOSCRITTI CINQUECENTINE TESI DI LAUREA CARTEGGI ARCHIVI ACQUISTI LIBRARI MEMORIE della vita di Madama Reale dopo la sua reggenza. Ms del sec. XVIII TENIVELLI, Carlo – Della storia siciliana di Carlo Tenivelli. Ms: Torino, 1754 – Moncalieri, 1797 BANDELLO, Matteo – XVIII histoires tragiques extraictes des oeuvres italiennes de Bandel… Turin, César Farine, 1582 47 TESI DI LAUREA provenienti dalla Biblioteca Patetta di Torino di argomento storico-giuridoco su feudi, statuti, comunità medievali CITTA’ di Cavour – guerra dei 30 nni (1630) : Corpus di 49 lettere autografe di Carlo Emanuele I°, Vittorio Amedeo I° e Maurizio di Savoia ( anno 1630) CORRISPONDENZA MARINO PARENTI – ALBERTO TALLONE : 16 documenti cartacei manoscritti e dattiloscritti con buste postali, anni 19491951 ARCHIVIO AUGUSTA LANGE. INTEGRAZIONE DELLE CARTE DELL’Archivio Lange, già conservate presso i locali della Biblioteca : - resoconti di cause giuridiche - atti giudiziari - fascicoli manoscritti vari relativi alle famiglie Donnas, Della Rovere, Malpassuti e inerenti le località Santa Maria di Pinerolo, Valperga di Mazzé, Piossasco, Voliera, Bibiana e il Pinerolese Per complessivi 37 lotti. Le risorse finanziarie per gli acquisti di materiale librario sono state così articolate : E. 6.000,00 per abbonamenti a periodici e acquisti, tramite fondo economale, spese minute e urgenti. E. 30.000,00 per acquisto di opere di antiquariato (Progetto Strategico) La rete degli ecomusei. La Provincia di Torino ha deciso di dedicare ampio spazio all’arte e alla fotografia. Il recupero delle identità locale appare a tutti gli effetti come fonte di Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 286 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale riconoscibilità e potenzialità economica e la valorizzazione della cultura materiale. In collaborazione con il Politecnico sono state sostenute una serie di ricerche per il recupero storico e architettonico della cultura produttiva torinese. Oggi si contano 25 ecomusei e 70 musei locali (tutti i cataloghi sono disponibili sul web). GLI ECOMUSEI La Provincia di Torino ha avviato nel 1995 il Progetto Cultura Materiale volto alla creazione di una rete ecomuseale che fa cardine sul riconoscimento di una comunità con il proprio territorio. Gli ecomusei del territorio provinciale sono stati recentemente raggruppati, in ottica di una più efficace comunicazione esterna, in itinerari tematici fruibili come proposte turistico-culturali e si articola nelle seguenti filiere tematiche: La via del tessile (7 ecomusei); Memorie di acqua e di terra (9 ecomusei); Suolo e sottosuolo (9 ecomusei); Il tempo dell'industria (5 ecomusei). A completare la rete, partecipano i musei demo-etno-antropologici che testimoniano le attività contadine e montanare del periodo preindustriale (10 musei valdesi, 40 musei tematici, 18 musei etnografici). L’aspetto della didattica è curato in modo particolare, con seminari, laboratori, quaderni tematici. L’impegno e l’esperienza della Provincia di Torino sono stati riconosciuti con la certificazione di qualità “Herity” per la rete ecomuseale. Progetto Science Center. Il Progetto ha come obiettivo la creazione di uno spazio che non costituisca solo un luogo di raccolta e di esposizione di strumenti e oggetti della scienza e della tecnica, ma che sia anche una struttura in grado di coniugare il ricco passato della scienza torinese con il futuro della tecnologia avanzata e il presente della ricerca e della produzione scientifica. Pertanto, al fine di valorizzare la cultura di tipo tecnico-scientifica presente sul territorio, è stato aperto uno Science Center che si propone di raggiungere tre ordini di obiettivi: - favorire una maggiore interazione tra ricerca applicata, istituzioni scientifiche e cittadinanza rendere la divulgazione scientifica e la cultura tecnologica un elemento caratterizzante e funzionale alla promozione del territorio delineare la storia della scienza come valore aggregante tra ricerca, industria e territorio La nascita degli Science center, alla fine degli anni sessanta, ha determinato un diverso modo di porsi nei confronti del visitatore, che assume un ruolo attivo e agisce nel contesto della rappresentazione scientifica. Si è sviluppato un principio di interattività con l'obiettivo di stimolare la curiosità del visitatore, l'interesse per la ricerca degli elementi significativi per la conoscenza e l'apprendimento, l'esperienza diretta anziché l'acquisizione di informazioni obbligatoriamente sequenziali. Festival delle province. Questa rassegna, giunta ormai alla IV edizione, è una manifestazione annuale di cultura popolare che unisce la ricerca delle tradizioni più autentiche del territorio. Le province coinvolte sono, oltre a quella di Torino, Cuneo, Modena, Perugia, Rieti e Nuoro. Nel 2004 ha avuto luogo tra luglio e settembre I testimoni della cultura popolare. Incroci. La Provincia, rivisitando le tradizioni locali, ha tentato di avvicinare una maggiore quota della popolazione al teatro, un’espressione culturale ancora di carattere troppo elitario. Da cinque anni ha luogo Incroci, una rassegna teatrale nata dalla collaborazione fra la Provincia di Torino, le Compagnie teatrali ed i Comuni, che coniuga l’intento di portare il teatro sul territorio Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 287 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale con quello della valorizzazione dei piccoli centri storici, in un percorso di promozione culturale, di riscoperta e valorizzazione del patrimonio storico, naturale e architettonico del territorio. Nel 2005 la Rassegna ha visto la partecipazione di 31 Comuni. Eco e Narciso. Cultura Materiale/Letteratura. Nell’ambito del Progetto Cultura Materiale, la Provincia di Torino ha promosso l’iniziativa “Eco e Narciso” per mettere a confronto il territorio, attraverso i suoi Ecomusei e Musei, con le discipline artistiche, intese come filtri di interrogazione. Dopo l’incontro con diciotto artisti nel 2003 e quello con dodici fotografi nel 2004, la terza tappa di “Eco e Narciso” è stata affidata alla Letteratura. Quattordici scrittori per altrettante aree del territorio della Provincia di Torino ai quali è stato chiesto di abitare il territorio, il suo paesaggio, la memoria conservata nei musei, la dimensione quotidiana del rapporto con i residenti. Dalle zone di pianura intorno a Torino alla collina torinese, dalle valli (Pellice, Germanasca, Chisone, Susa, Cenischia, Lanzo, Orco e Soana, Chiusella) a Ivrea e l’Eporediese, ogni autore, a seconda della sua lettura del territorio, ha potuto concentrare il proprio sguardo su dettagli presenti nella zona o lanciarlo a comprendere l’intera macroarea, o percorrenze più vaste. Il mosaico che ora viene ricomposto nell’antologia è di notevole interesse, perché la singolarità di ciascuna voce d'autore viene mantenuta, nel pieno rispetto del progetto comune, arricchendo così la nostra visione del territorio e delle Fonte: Archivio Fotografico Provincia di Torino “Andrea Vettoretti” – Autrice: Rossana Capra sue molte anime. Eco e Narciso. Laboratorio artistico permanente. Si tratta di un progetto promosso dalla Provincia di Torino nel 2003 per favorire l’intervento della sensibilità artistica nei processi di analisi, sviluppo e trasformazione del territorio. Il Laboratorio Artistico Permanente è stato avviato nel 2004 attraverso un workshop rivolto a tutti i Comuni della provincia di Torino al fine di diffondere tale attitudine alle amministrazioni locali e condividere azioni processuali e partecipate di intervento sul territorio, accompagnandole con il lavoro di mediatori. Dopo il primo momento di conoscenza e di presa di coscienza delle potenzialità dell’intervento artistico, sono state numerose le candidature dei comuni interessati al progetto. In questa prima fase è stato necessario compiere una scelta fra le molte richieste e selezionare le prime realtà con le quali avviare l'attività. La scelta è stata effettuata prima sulla base della documentazione prodotta dalle amministrazioni sui progetti avviati in campo ambientale, culturale, turistico e urbanistico sul possibile coinvolgimento di associazioni e di risorse umane e finanziarie e poi in base alla possibilità di sviluppare gli interventi processualmente e con autonomia. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 288 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Chantar Natal e l’uvern 2004. La Provincia ha patrocinato l’iniziativa Chantar Natal e l’uvèrn 2004, promossa dal Comune di Oulx e dalla Ch’ambra d’òc che si inserisce nell’ambito delle iniziative finalizzate alla valorizzazione delle minoranze linguistiche. In particolare, l’evento era finalizzato a promuovere la presenza della lingua e della cultura occitana nelle cerimonie e manifestazioni che accompagneranno i Giochi Olimpici Invernali - Torino 2006. Articolata fra Torino capitale regionale e la Valle di Susa, occitana e franco-provenzale, la rassegna Canti di Natale e dell'Inverno nelle Valli Olimpiche Occitane ha mostrato artisti e nuove creazioni del paese d'oc sul tema del Natale, dell'Inverno e della Neve, per ricordare che i principi olimpici affermati dal barone de Coubertin sono valori indispensabili al progresso umano e ricalcano le parole chiave della poesia trobadorica (jovent, jòi, paratge, pretz e larguessa). Interreg III A - Memoria delle Alpi. La memoria è fragile, non oggettiva e mutabile. La memoria collettiva è ancora meno resistente, confusa da giudizi, interpretazioni soggettive, mutamenti sociali. Ancora più arduo e difficoltoso è riuscire a comprendere e conservare la memoria collettiva di un area geografica di frontiera, vissuta e attraversata da diversi popoli, piegata e divisa dalle guerre. Il progetto Interreg La Memoria delle Alpi si è mosso dal 2000 ad oggi in questo delicato spazio, proponendosi come obiettivo quello di “studiare, rappresentare e trasmettere, in particolare alle giovani generazioni, la memoria collettiva riferita al territorio delle Alpi fra Italia, Francia e Svizzera, nella sua dimensione transfrontaliera”. L’iniziativa comunitaria ha interessato la frontiera interna all'Unione Europea coinvolgendo molti territori ed enti ai più differenti livelli: le Regioni Piemonte e Valle d’Aosta, le Province di Torino, Alessandria, Asti, Cuneo, Novara, Imperia, Verbano Cusio Ossola, le comunità montane Valsesia, Valsessera, Valle Ossola, diversi Comuni valdostani, il CIE Piemonte e altre quattordici realtà istituzionali o universitarie in Francia e Svizzera. La Provincia di Torino dal 1995 lavora - con il Progetto Cultura Materiale - allo sviluppo e alla promozione della memoria territoriale tenuta viva e diffusa dagli ecomusei e dai musei demoetno-antropologici. Una rete composta da cento realtà che raccontano il territorio provinciale, la vita delle sue genti e la storia che lo ha segnato; ecomusei e musei che narrano di donne e uomini, contadini, minatori, lavoratori ma anche di industrie, sentieri e dei luoghi della resistenza. Partendo dagli ecomusei dedicati alla resistenza di Coazze, Colle del Lys, Val Pellice e Torino – luoghi dove la memoria soggettiva di partigiani e abitanti delle valli diviene memoria collettiva condivisa dai visitatori degli ecomusei – la Provincia di Torino ha agito nel contesto dell’Interreg creando un sistema di cinque “centri rete”, luoghi di studio e diffusione dei saperi sulla resistenza. Ecomusei e centri rete diventano così un grande “museo diffuso” dove le differenti memorie della guerra e della resistenza, da quelle più storiche a quelle più soggettive, diventano bene comune a disposizione del territorio. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 289 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Istituti culturali La Provincia di Torino sostiene tradizionalmente Enti e Associazioni locali che svolgono da anni attività in campo culturale e che, per livello di prestigio e continuità di iniziativa, possono essere considerati punti di riferimento nel settore della cultura. L'intervento del Servizio Programmazione e Gestione Beni e Attività Culturali si è espresso in contributi intesi sia come partecipazione a singole iniziative, per le quali si è provveduto con appositi provvedimenti, sia come sostegno a tutta l'attività che annualmente questi Enti e queste Associazioni svolgono con vasto e qualificato consenso della Provincia. Gli Enti partecipati operano con continuità e con elevato livello scientifico in ambito territoriale per la promozione di attività educative e culturali; l'Amministrazione Provinciale da anni cerca di cogliere le opportunità operative degli Istituti culturali presenti in questo prospetto intervenendo finanziariamente su progetti specifici, in modo tale da svolgere un ruolo da protagonista nell'evoluzione degli stessi sia sotto il profilo partecipativo-decisionale che quello organizzativostrutturale in modo tale da essere essa stessa soggetto d'intervento in ambiti sostanzialmente complessi quale la cultura. LE MINORANZE LINGUISTICHE FrancoProvenzale e il Francese IN PROVINCIA DI TORINO - l'Occitano, il La Provincia ha avviato un progetto per lo studio delle minoranze linguistiche storiche che sostiene le iniziative culturali realizzate da comuni, comunità montane e associazioni, partecipando a progetti con Enti, Fondazioni e Istituti culturali. I comuni interessati dalla Langue d'Oc o Occitano sono 35, quelli interessati dalla lingua franco-provenzale sono 43 e quelli interessati anche dal Francese 19. Il CE.S.DO.ME.O. - Centro Studi Documentazione Memoria Orale - nasce nel 2004 sotto l'egida della Provincia di Torino, con le Comunità Montane Alta e Bassa Valle Susa, l'Università di Torino e il Comune di Giaglione e ha come suo principale scopo quello di sopperire alle carenze della memoria collettiva raccogliendo, ordinando, archiviando e rendendo disponibile anche alle future generazioni ogni aspetto della memoria orale delle tre comunità alloglotte galloromanze della provincia di Torino, vale a dire le parlate francoprovenzale , occitana, francese. A questo proposito il Centro si prefigge di - operare ricerche bibliografiche volte alla creazione di una biblioteca specialistica, - organizzare e promuovere campagne di raccolta di testimonianze - orali e scritte - in tutto il territorio interessato - inventariare e trascrivere tali testimonianze, di raccogliere e ordinare tutto il materiale documentario quale testimonianze orali, testi scritti, immagini e fotografie, ecc. e - archiviarlo in forma digitale al fine di preservare tali documenti dal deterioramento e di renderli fruibili in modo diretto e sicuro; - sviluppare e sostenere attività che, attraverso i contatti e i confronti tra le diverse culture, ne promuovano la consapevolezza e favoriscano gli scambi e i reciproci arricchimenti. Le Carnaval de Champlas du Col. La Provincia ha patrocinato - tra i diversi interventi sulle Minoranze Linguistiche - la rievocazione storica de “Le Carnaval de Champlas du Col”. La popolazione di Champlas du Col si è riappropriata del proprio Carnevale storico, che dal 1947 non veniva più ripetuto. La manifestazione, di particolare carattere storico-culturale, ha come scopo principale la rivisitazione storica del Grand Carnaval de Champlas, in funzione della più ampia rappresentazione nel momento olimpico del febbraio 2006. Il corteo delle Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 290 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale maschere si compone di 17 personaggi: il Carnevale, la Figlia del Carnevale, due Vecchi, una Vecchia, la Quaresima, due Arlecchini, due Medici che ricoprono anche il ruolo di Avvocati, due Carabinieri, la Doppia, la Cantiniera, il Giudice e il Suonatore di Fisarmonica; nell’edizione 2005 è stato inserito il personaggio del Narratore che ha il compito di illustrare le scene del processo, recitate in parte in occitano alpino e in parte in francese. La manifestazione è stata realizzata secondo la tradizione, i costumi sono stati costruiti in base alla documentazione fotografica esistente e a testimonianze locali e sono stati realizzati dalle donne del paese, come un tempo. Le quattro scene del Carnevale sono state rielaborate sulla base di vecchi manoscritti, rintracciati negli archivi personali di famiglia di Champlas. La Chanson du Carnaval è stata recuperata dall’antica tradizione popolare, la musica è stata trascritta, in seguito alla registrazione del canto orale di chi la conosceva. Organalia. Si tratta di una rassegna di artisti internazionali che si esibiscono su organi storici sul territorio della provincia di Torino. L'edizione 2004 di Organalia si è sviluppata con 25 concerti, 4 in più dell’anno precedente. La formula itinerante ha voluto favorire la partecipazione del pubblico: i concerti, infatti, sono stati organizzati in località l'una vicina all'altra. L’edizione 2005 è stata dedicata a Marco Enrico Bossi, compositore, organista e didatta, nell’80° della morte; la rassegna si è svolta con 21 concerti realizzati in altrettanti Comuni e hanno interessato tutte le diocesi presenti sul territorio provinciale (Torino, Susa, Pinerolo, Ivrea, Asti e Casale Monferrato). Numerose sono state le novità riguardanti le proposte concertistiche che non si sono limitate al solo uso dell’organo ma hanno visto questo strumento abbinato al coro, flauto dolce, voce e arpa. Complessivamente il pubblico ha raggiunto le 3.000 presenze. Arte in laboratorio. L’iniziativa ha previsto per l’anno 2004 l’organizzazione di laboratori didattici rivolti a 60 studenti delle scuole orafe di Torino e 10 artisti del territorio piemontese ed è stata promossa in collaborazione con artisti e mostre d’arte applicate. Non è stata ripetuta nel 2005. AFFLUENZA ALLE MANIFESTAZIONI Può essere utile riportare le cifre relative alla presenza di pubblico alle manifestazioni organizzate dalla Provincia (o alle quali ha comunque preso parte in modo attivo) per valutare il loro successo: Festival delle province (8mila nel 2004 e 9mila nel 2005) Eco e Narciso (7mila nel 2004 e 8mila nel 2005) Incroci (5mila nel 2004 ed altrettante nel 2005) Spettacoli occitani (5mila nel 2004 ed altrettante nel 2005) Arte in laboratorio (mille nel 2004) Abbazia della Novalesa. La Provincia ha contribuito finanziariamente al ripristino dell’organo Catarinozzi (che risale al 1690 circa) donato dall’abbazia di Subiaco che giaceva inutilizzato da circa 20 anni e ha partecipato all’acquisto di un piccolo organo positivo per le celebrazioni quotidiane dell’Abbazia di Novalesa. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 291 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Nel 2004 è stata aperta la sezione del Museo dedicata alla Vita Monastica ed al Restauro del libro e sono stati definiti percorsi di visita con la realizzazione di un grande plastico e l’attrezzatura di una sala incontri e del bookshop. E’ stato inoltre realizzato il libro Novalesa, Nuove luci sull’Abbazia e il video di Novalesa una storia d’inverno per la regia di Fredo Valla. Nel 2005 la Provincia ha investito 110.000,00 euro per il completamento dell’impianto antincendio. Nell’anno 2005 sono stati inoltre conclusi i lavori di realizzazione (iniziati nel 2004) del Museo Ferroviario attraverso le Alpi – I lotto, consistenti nel restauro e riuso funzionale del fabbricato, per un importo complessivo di euro 1.784.771,00. Nel corso del biennio in questione sono iniziati i lavori di ristrutturazione del Mulino di Riva di Pinerolo per un importo complessivo di 497.849,70 Euro e sono stati approvati i seguenti progetti: - progetto di restauro conservativo dei locali delle ex Segreterie di Stato siti all’interno dell’edificio della Prefettura per un importo complessivo di Euro 110,000,00 circa; - progetto per l’adeguamento normativo per l’ottenimento del Certificato Prevenzione Incendi (II lotto di completamento) dell’edificio della Prefettura per una spesa complessiva di euro 820.000,00; - progetto di restauro dell’atrio di ingresso della Caserma Bergia per un importo complessivo di Euro 90.000,00. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 292 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI ALLA POLITICA : VALORIZZAZIONE DEL SISTEMA DELLE RISORSE CULTURALI dell'Asse 4: LA PROVINCIA E IL SUO SISTEMA SOCIALE E CULTURALE Provenienza risorse 2004 2005 da altri soggetti: Unione Europea 0,00 0,00 Stato Italiano 908.965,00 266.300,00 Regione Piemonte 963.165,97 879.226,10 da risorse proprie o acquisite dall'Ente Provincia : prevalentemente tributi e tariffe 5.046.048,76 3.952.585,61 risparmi di gestione 1.104.423,93 458.788,43 0,00 0,00 proventi di vendite di beni del patrimonio ricorso al credito bancario 750.000,00 1.500.000,00 Totale risorse acquisite 8.772.603,66 7.056.900,14 Destinazione impieghi 2004 2005 cosiddetti "correnti": attività di natura ordinaria gestite direttamente 2.576.668,03 2.110.341,96 attività di natura ordinaria gestite indirettamente (trasferimenti ad altri Enti e/o soggetti) 3.954.435,63 3.215.588,18 cosiddetti "in conto capitale": investimenti gestiti direttamente 1.196.000,00 investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti /conferimenti ad altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le partecipazioni azionarie) 1.045.500,00 1.700.000,00 Totale impieghi realizzati Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. 30.970,00 8.772.603,66 7.056.900,14 TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 293 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale 3.4.4 LE POLITICHE PER LA QUALITÀ DELLE STRUTTURE E DEGLI AMBIENTI SCOLASTICI La messa in sicurezza delle strutture, la buona vivibilità dell’ambiente scolastico, l’idoneità delle dotazioni e degli arredi sono essenziali per garantire il regolare svolgimento delle attività didattiche e amministrative. Con la legge 237/1996 e il T.U. 267/2000 gli oneri per il funzionamento di tutti gli Istituti di istruzione secondaria passano alle Province. La Provincia di Torino ha il compito di gestire e controllare il corretto funzionamento, nonché di mantenere elevato il livello di qualità degli edifici di scuole superiori posizionate sul territorio provinciale. Dei 163 edifici di scuole superiori che l’ente gestisce (77 dei quali sono situati a Torino), 88 sono in uso gratuito, 6 in locazione e 69 di proprietà97. Il numero di edifici si è mantenuto costante negli anni, tranne per quanto riguarda quelli in uso gratuito che rispetto al 2001 sono aumentati di 5 unità. L’intervento della Provincia è stato improntato ad accompagnare le scuole nel percorso verso l’effettiva autonomia e responsabilizzazione degli istituti scolastici, fornendo un supporto non solo economico e di servizio (dovuto per legge e testimoniato dal significativo sforzo finanziario), ma anche organizzativo e di coordinamento. Si è fatto fronte, come di consueto, agli aspetti problematici quali l’inserimento scolastico dei disabili e degli stranieri, l’educazione degli adulti, il riorientamento degli studenti in difficoltà. Un altro elemento di cui tener conto negli interventi di miglioramento delle strutture è la qualità dell’acustica e la riqualificazione ambientale all’interno delle aule, insieme all’isolamento dei rumori esterni. A questo aspetto viene data rilevanza nei nuovi progetti, anche grazie ai risultati della collaborazione con il Dipartimento di Energetica del Politecnico di Torino. OPERE DI AMPLIAMENTO DI EDIFICI GIÀ ESISTENTI Nel corso del 2004 è stato realizzato il nuovo Auditorium nell’I.T.I. Majorana di Grugliasco ed è proseguita la costruzione degli Istituti di scuola superiore di Rivoli (il nuovo Istituto tecnico) e di Chieri. Inoltre, sono stati approvati i progetti di ampliamento di una serie di nuove strutture: - il nuovo Auditorium del Liceo Classico Porporato di Pinerolo l’ampliamento del Liceo Classico Alfieri di Torino la nuova succursale dell’I.T.C. Pascal di Giaveno a Sangano Nell’anno 2005 è stato approvato il progetto esecutivo della nuova Succursale I.T.C. Pascal di Giaveno a Sangano (di cui nel 2004 era stato approvato il progetto definitivo) che si segnala per la rilevanza sotto il profilo della sostenibilità ambientale. La struttura è stata infatti realizzata in base a criteri di architettura compatibile, con l’utilizzo di materiali naturali, riciclabili ed ecocompatibili, in base a criteri di risparmio energetico e di comfort ambientale. Sempre nel 2005 è stato finanziato l’intervento di completamento dell’Auditorium dell’I.I.S. Majorana di Moncalieri (sede ex Marro), e sono proseguiti i lavori già finanziati negli esercizi precedenti. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 294 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale INTERVENTI DI MANUTENZIONE NEGLI EDIFICI La Provincia si è inoltre impegnata a migliorare la qualità delle strutture già presenti sul territorio, nella convinzione che la qualità dell’ambiente scolastico sia una condizione fondamentale per garantire il benessere e quindi l’efficienza per coloro che operano all’interno degli edifici scolastici. Nello specifico, gli interventi si sono concentrati in modo particolare sulla qualità acustica, sul controllo della luce naturale e artificiale, sulla verifica del comfort termico e sulla qualità dell’aria. Nel corso del 2004 gli edifici oggetto interessati a questo tipo di ristrutturazione sono stati: - la ex Caserma Fenulli a Pinerolo l’auditorium del Liceo Scientifico Porporato a Pinerolo l’auditorium del Liceo Scientifico Juvarra a Venaria l’auditorium del Liceo Scientifico Alfieri di Torino il Liceo Scientifico Gramsci di Ivrea il Liceo Scientifico Carlo cattaneo a Torino l’I.I.S. Regina Margherita a Torino l’I.T.C. Vittone a Chieri La Provincia ha effettuato, sempre nel 2004 presso altri istituti anche interventi minori, riparazioni che hanno interessato in modo particolare il rifacimento di tetti e impianti, il risanamento delle facciate, la controsoffittatura dei locali. Tutti questi lavori hanno comportato spese pari a più di 11.340.000 euro. Nell’anno 2005 sono invece stati approvati 21 interventi di manutenzione straordinaria (risanamento conservativo facciate, rifacimento servizi igienici, rifacimento coperture, tinteggiature ecc) su 17 edifici scolastici, per un importo complessivo di circa 5.000.000 Euro. Si è inoltre provveduto a tutta una serie di interventi di minor entità (manutenzione aree verdi, interventi su materiali contenenti amianto, manutenzione di impianti termici, ecc.) sulla maggior parte degli edifici scolastici provinciali per un costo complessivo di circa 3.650.000 euro. Infine sono proseguiti i lavori di manutenzione già in corso o approvati negli anni precedenti con il collaudo di 59 interventi relativi a 52 edifici scolastici e, nell’ambito del programma nazionale per la messa in sicurezza sismica degli edifici ed infrastrutture strategiche, è stato approvato il progetto di messa in sicurezza sismica dell’I.I.S “Porro” di Pinerolo, per un importo complessivo di Euro 1.050.000,00 (finanziato dalla Regione). Inoltre la Provincia ha approvato due progetti per interventi di adeguamento normativo presso il Centro Servizi Amministrativi del Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca in Via Coazze a Torino (di cui la Provincia è proprietaria e di cui sostiene gli oneri) per un importo complessivo di circa Euro 180.000,00. CONTRIBUTI PER INTERVENTI DI MANUTENZIONE La Provincia fornisce alle scuole medie superiori fondi finalizzati alla manutenzione ordinaria degli edifici (riparazioni idrauliche ed elettriche, ripristini murari di piccola entità, interventi di falegname e fabbro, ecc.). A differenza del punto precedente - quando l’Ente si faceva carico direttamente della gestione delle riparazioni - in questo caso i fondi vengono trasferiti all’istituto che li chiede e che si occupa direttamente della gestione del lavoro di cui necessita. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 295 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale L’ammontare della cifra da erogare alla scuola viene stabilita dalla Provincia in base ad alcuni parametri (numero di allievi, stato di vetustà dell’edificio) oltre che da specifiche richieste da parte della scuola. Nel corso del 2004 l’Ente ha erogato più di 877 mila Euro per questi progetti. Nel corso dell’anno 2005 invece l’Ente ha erogato complessivamente Euro 635 mila per questi interventi. Inoltre, l’Ente trasferisce contributi per limitati interventi di edilizia scolastica ai Comuni che hanno un numero di abitanti inferiore a 5000. I fondi erogati provengono dalla Regione. Gli interventi più comuni riguardano adeguamenti normativi per la sicurezza, il contenimento energetico o gli impianti elettrici; l’abbattimento di barriere architettoniche; il rifacimento o il risanamento di manti di copertura. Nel 2004 gli interventi complessivi sono stati 39 per una spesa di più di 1 milione di euro, e tale cifra si è raggiunta anche nel 2005. GESTIONE DELLA FORNITURA DI ARREDI SCOLASTICI E SPESE VARIE La fornitura di materiali per l’arredo delle aule (banchi, sedie, cattedre, lavagne, attaccapanni, armadi) e per l’arredo degli uffici (arredi dirigenziali e operativi) viene effettuata sulla base delle richieste che provengono alla Provincia da parte degli Istituti stessi. Dopo aver calcolato il fabbisogno globale di arredi scolastici per tutti gli Istituti e aver programmato gli acquisti per tutto l’anno, la Provincia provvede all’acquisto di tutti i materiali attraverso una gara pubblica. Compiendo tutti gli acquisti insieme, si possono raggiungere due obiettivi: in primo luogo il costo unitario del materiale diminuisce, inoltre si assicura uno standard omogeneo (anche in fatto di sicurezza e livello qualitativo) per tutto l’arredo di tutti gli edifici provinciali di scuole superiori. Inoltre la Provincia fornisce alle scuole superiori fondi per le spese telefoniche e per varie spese legate all’attività degli uffici o per acquisti di arredi speciali (anche per limitare il tempo di attesa). L’ammontare dei fondi varia in base al numero di allievi e di classi all’interno della scuola. Nel corso del biennio in questione sono stati erogati fondi straordinari per specifiche esigenze principalmente per l’integrazione delle spese di ufficio, l’acquisto di attrezzatura informatica, l’implementazione e la sostituzione di centralini telefonici. Infine, sono stati trasferiti fondi a 6 istituiti nel 2004 e ad 11 nel 2005 per le spese connesse all’uso di impianti sportivi o di laboratori esterni. Nel complesso, per tutte queste attività, la Provincia ha speso nel 2004 più di 2.762.000 euro, e tale spesa è leggermente aumentata nel corso del 2005. UTILIZZO DI FONTI DI ENERGIA RINNOVABILE La Provincia ha assunto l’impegno di utilizzare fonti di energia elettrica di tipo rinnovabile per rispondere alla volontà di realizzare uno sviluppo sostenibile. Nello specifico, durante l’anno 2004 sono stati realizzati fotovoltaici in tre istituti: I.T.I.S. Primo Levi di Torino, I.T.I.S. Avogadro di Torino, I.T.A. Dal masso di Pianezza. La spesa per effettuare questi interventi è stata di 450 mila euro. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 296 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale GESTIONE DEL SERVIZIO DI RISCALDAMENTO Il 2004 ha rappresentato l’anno di transizione tra il vecchio contratto sul riscaldamento degli edifici scolastici (che è durato dal 1999 al 2004) e quello nuovo, denominato Servizio energia degli edifici di proprietà e competenza della Provincia di Torino e che terminerà nel 2009. In particolare, nel 2004 sono stati eseguiti 45 interventi di manutenzione riparativa degli impianti termici per una spesa di più di 253 mila euro. Nel 2005 il numero di interventi è salito a 52, per un importo complessivi di circa 110.000 euro. Inoltre, nell’ambito della pianificazione strategica della Provincia, sono previsti una serie di interventi di sezionamento degli impianti termici. Questi lavori sono finalizzati a riconfigurare l’architettura degli impianti in modo da dividerli in blocchi, per riuscire a riscaldare solo la parte di edificio che serve. Quest’opera ha come obiettivo un utilizzo più razionale delle risorse energetiche ed economico-finanziarie e – di conseguenza - un minore impatto ambientale. Questo tipo di interventi ha interessato 15 edifici scolastici per una spesa di più di 997 mila euro. È proseguito il progetto “Scuole Aperte”, per la fruizione dei locali e dei servizi delle scuole da parte delle comunità locali di Torino e di altri comuni della Provincia: la proposta è estesa dal 2003 anche al comune di Venaria. Dal 2001 la Provincia eroga i finanziamenti per gli interventi di edilizia scolastica nei Comuni fino a 5.000 abitanti: il ciclo di pubblicazione dei bandi, valutazione delle richieste ed erogazione dei finanziamenti è ormai a regime. Alcuni dati per il 2004-2005: Rapporto fra importo stanziato/impegnato e importo erogato: • alle scuole per piccola manutenzione: erogato il 100% dell’importo stanziato • ai Comuni sotto i 5000 abitanti: erogato il 100% dell’importo trasferito dalla regione • alle scuole per contributi straordinari acquisto arredi: 100% dell’importo stanziato • per acquisto arredi : 97% dell’importo stanziato Richieste di integrazione delle spese di funzionamento ordinarie: da parte del 7,2% delle Istituzioni scolastiche. Percentuale corrisposta di integrazione delle spese di funzionamento: 60% dell’importo richiesto Percentuale di finanziamento straordinario per spese di funzionamento soddisfatto: 64,26% dell’importo richiesto Richieste di intervento per blocco impianti termici: - 18% Richieste intervento per parti edificio non riscaldate: -7% Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 297 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI ALLA POLITICA : LA QUALITA' DELLE STRUTTURE SCOLASTICHE dell'Asse 4: LA PROVINCIA E IL SUO SISTEMA SOCIALE E CULTURALE Provenienza risorse 2004 2005 da altri soggetti: Unione Europea 0,00 0,00 Stato Italiano 0,00 8.000,00 Regione Piemonte 2.120.467,93 12.228.135,54 da risorse proprie o acquisite dall'Ente Provincia : prevalentemente tributi e tariffe 50.620.040,65 50.833.098,08 risparmi di gestione 663.176,67 653.393,80 0,00 0,00 22.119.463,45 7.738.795,84 proventi di vendite di beni del patrimonio ricorso al credito bancario Totale risorse acquisite 75.523.148,70 71.461.423,26 Destinazione impieghi 2004 2005 cosiddetti "correnti": attività di natura ordinaria gestite direttamente 20.812.840,76 30.927.261,76 attività di natura ordinaria gestite indirettamente (trasferimenti ad altri Enti e/o soggetti) 30.340.896,46 30.829.034,47 cosiddetti "in conto capitale": investimenti gestiti direttamente investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti /conferimenti ad altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le partecipazioni azionarie) Totale impieghi realizzati Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. 22.949.555,17 8.384.446,89 1.419.856,31 1.320.680,14 75.523.148,70 71.461.423,26 TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 298