Rassegna Stampa Conferenza stampa LAZIO, CONSUMO ECCESSIVO DI ALCOL PER IL 70% DEGLI ADOLESCENTI ANTONIO CANDREVA: “PER UN PIENO DI DIVERTIMENTO NON SERVE UBRIACARSI” Intermedia s.r.l. per la comunicazione integrata Via Malta, 12/B 25124 Brescia Tel. 030 22 61 05 Fax 030 24 20 472 [email protected] www.medinews.it www.ilritrattodellasalute.org Roma, 1 aprile 2014 Segnalazioni INTERMEDIA APRILE 2014 RILEVAZIONI Programma Emittente Servizio di GR LAZIO RAI REDAZIONE Data 01/04/14 Ora 12.10 Data 01/04/14 http://www.medinews.it/pub/grlazio/ nome utente: medinews password: Quah4aiL Programma Emittente Servizio di GR RADIO CAPITAL REDAZIONE 01-04-2014 Lettori: 342.000 01-04-2014 Lettori: 342.000 Alcol: consumo eccessivo adolescenti del Lazio per 70% Un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia Roma, 1 apr. (Adnkronos Salute) - Il consumo di alcol tra gli adolescenti che vivono nella Regione Lazio è superiore alla media nazionale: un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia. Sono dati allarmanti perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di assimilarlo e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. A ribadirlo con il progetto 'Non fare autogol' è l'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) e la Fondazione Aiom. L'iniziativa nata per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso il liceo Farnesina di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. L'iniziativa è sostenuta da Presidenza del Consiglio, Coni, Figc e Fmsi. "È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato Candreva - La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi". "Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato Francesco Cognetti, direttore del Dipartimento oncologia medica dell’Istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili". "La nostra azienda è orgogliosa di scendere nuovamente in campo al fianco degli oncologi – afferma Jennifer Burbea, Direttore Public Affairs di Bristol-Myers Squibb, che rende possibile la quarta edizione del progetto – L’obiettivo è di sensibilizzare altre migliaia di studenti in tutta Italia, trasmettendo messaggi e valori di grande importanza per la loro salute". http://www.adnkronos.com/IGN/Daily_Life/Benessere/Alcol‐consumo‐eccessivo‐per‐70‐adolescenti‐del‐ Lazio_321391666362.html 01-04-2014 LETTORI 86.000 TUMORI: AIOM, NEL LAZIO GIOVANI BEVONO PIU' ALCOL, ALLARME FEGATO (AGI) - Roma, 1 apr. - Gli adolescenti e i ragazzi residenti nella regione Lazio consumano quantita' di alcol superiori rispetto alla media nazionale dei loro coetanei: lo consuma il 73% dei 15enni, il 30% dei 13enni e il 14% degli 11enni, contro, rispettivamente, il 65%, 25% e 12%. Dati allarmanti perche', sottolinea l'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), il consumo di alcol in giovane eta' puo' provocare numerosi effetti avversi dovuti al fatto che gli organismi ancora in sviluppo non sono in grado di assimilare l'alcol. Inoltre, un forte consumo di questa sostanza puo' provocare danni al fegato conducendo al tumore. Quello del consumo di alcol e' solo uno degli aspetti della prevenzione dei tumori e dell'educazione a uno stile di vita sano e consapevole, i due pilastri della campagna di Aiom "Non fare autogol. Gioca d'attacco contro il cancro", giunta alla sua quarta edizione che oggi, per la tredicesima tappa, ha visto protagonisti il direttore del dipartimento di Oncologia medica dell'Istituto nazionale tumori Regina tele a di Aroma, Francesco Cognetti; il centrocampista della Lazio, Antonio Candreva, e i ragazzi del liceo scientifico Farnesina di Roma. "Vogliamo far capire ai nostri giovani che la prevenzione del tumore inizia da adolescenti - ha sottolineato Cognetti - perche' l'importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, e' ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica. Il 40% dei decessi per tumore, infatti, e' causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili". Nel tentativo di raggiungere quanto piu' possibile il "cuore" dei ragazzi, Aiom ha deciso di realizzare per il quarto anno consecutivo la campagna "Non fare autogol", organizzando quindici incontri in altrettante citta' italiane, con il sostegno di tutte e venti le squadre del campionato di calcio di serie A, attraverso la FGCI, insieme alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e il CONI. In ogni incontro, che coinvolgera' sempre gruppi di ragazzi, un campione di serie A "salira' in cattedra" per parlare della propria esperienza sportiva e delle buone abitudini che sostengono la sua attivita'. Oggi, e' toccato al centrocampista della Lazio Antonio Candreva, assediato dagli studenti al termine dell'incontro. "E' con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto cosi' importante - ha affermato Il calciatore - La scuola e' il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro eta' compromette la loro salute da adulti". Nel corso dell'incontro, Cognetti ha elencato agli studenti presenti in aula alcuni piccoli accorgimenti da adottare per condurre uno stile di vita sano, senza rinunciare al divertimento: corretta alimentazione secondo quanto consigliato dalla dieta mediterranea, niente fumo e alcol, rapporti sessuali protetti, utilizzo dell'auricolare quando si telefona con il cellulare, esposizione al sole nelle ore meno calde e niente lampade abbronzanti. Oltre agli incontri diretti, la campagna Aiom conta anche su un ampio fronte online, attraverso la pagine Facebook e il sito internet dell'iniziativa, sul quale e' possibile scaricare un opuscolo informativo e partecipare al "Quiz della salute", rispondendo a 21 domande sui sette autogol che si possono fare contro la propria salute. In occasione di ogni tappa, infine, verra' selezionato uno studente tra quelli che, in ciascun istituto coinvolto, ha totalizzato il punteggio piu' alto nel quiz e sara' premiato con un tablet consegnato dal calciatore protagonista della tappa. Tra tutti i ragazzi che parteciperanno al quiz, infine, sara' sorteggiato un vincitore finale che sara' anch'egli premiato. (AGI) 01-04-2014 NEL LAZIO CONSUMO ECCESSIVO DI ALCOL PER 70% DEGLI ADOLESCENTI Roma, 1 apr. (TMNews) - Una brutta abitudine che cresce con il passare degli anni, confermandosi comunque superiore alle medie nazionali. È il consumo di alcol tra gli adolescenti laziali, un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d'Italia. Sono dati allarmanti e preoccupanti, perché l'alcol è particolarmente dannoso in giovane età: l'organismo, infatti, non è in grado di "assimilarlo" e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. Ecco quindi che diventa fondamentale la sensibilizzazione dei ragazzi a stili di vita sani, magari con la collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del Progetto "Non fare autogol", la campagna promossa da Aiom (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione Aiom per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso il Liceo "Farnesina" di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. "È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi - ha dichiarato -. La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L'alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi…". "Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti - ha sottolineato il prof. Francesco Cognetti, Direttore Dipartimento Oncologia Medica dell'Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma -. L'importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili". 01-04-2014 Tumori: Aiom, nel Lazio giovani bevono piu' alcol, allarme fegato (AGI) - Roma, 1 apr. - Gli adolescenti e i ragazzi residenti nella regione Lazio consumano quantita' di alcol superiori rispetto alla media nazionale dei loro coetanei: lo consuma il 73% dei 15enni, il 30% dei 13enni e il 14% degli 11enni, contro, rispettivamente, il 65%, 25% e 12%. Dati allarmanti perche', sottolinea l'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), il consumo di alcol in giovane eta' puo' provocare numerosi effetti avversi dovuti al fatto che gli organismi ancora in sviluppo non sono in grado di assimilare l'alcol. Inoltre, un forte consumo di questa sostanza puo' provocare danni al fegato conducendo al tumore. Quello del consumo di alcol e' solo uno degli aspetti della prevenzione dei tumori e dell'educazione a uno stile di vita sano e consapevole, i due pilastri della campagna di Aiom "Non fare autogol. Gioca d'attacco contro il cancro", giunta alla sua quarta edizione che oggi, per la tredicesima tappa, ha visto protagonisti il direttore del dipartimento di Oncologia medica dell'Istituto nazionale tumori Regina tele a di Aroma, Francesco Cognetti; il centrocampista della Lazio, Antonio Candreva, e i ragazzi del liceo scientifico Farnesina di Roma. "Vogliamo far capire ai nostri giovani che la prevenzione del tumore inizia da adolescenti - ha sottolineato Cognetti - perche' l'importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, e' ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica. Il 40% dei decessi per tumore, infatti, e' causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili". Nel tentativo di raggiungere quanto piu' possibile il "cuore" dei ragazzi, Aiom ha deciso di realizzare per il quarto anno consecutivo la campagna "Non fare autogol", organizzando quindici incontri in altrettante citta' italiane, con il sostegno di tutte e venti le squadre del campionato di calcio di serie A, attraverso la FGCI, insieme alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e il CONI. In ogni incontro, che coinvolgera' sempre gruppi di ragazzi, un campione di serie A "salira' in cattedra" per parlare della propria esperienza sportiva e delle buone abitudini che sostengono la sua attivita'. Oggi, e' toccato al centrocampista della Lazio Antonio Candreva, assediato dagli studenti al termine dell'incontro. "E' con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto cosi' importante - ha affermato Il calciatore - La scuola e' il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro eta' compromette la loro salute da adulti". Nel corso dell'incontro, Cognetti ha elencato agli studenti presenti in aula alcuni piccoli accorgimenti da adottare per condurre uno stile di vita sano, senza rinunciare al divertimento: corretta alimentazione secondo quanto consigliato dalla dieta mediterranea, niente fumo e alcol, rapporti sessuali protetti, utilizzo dell'auricolare quando si telefona con il cellulare, esposizione al sole nelle ore meno calde e niente lampade abbronzanti. Oltre agli incontri diretti, la campagna Aiom conta anche su un ampio fronte online, attraverso la pagine Facebook e il sito internet dell'iniziativa, sul quale e' possibile scaricare un opuscolo informativo e partecipare al "Quiz della salute", rispondendo a 21 domande sui sette autogol che si possono fare contro la propria salute. In occasione di ogni tappa, infine, verra' selezionato uno studente tra quelli che, in ciascun istituto coinvolto, ha totalizzato il punteggio piu' alto nel quiz e sara' premiato con un tablet consegnato dal calciatore protagonista della tappa. Tra tutti i ragazzi che parteciperanno al quiz, infine, sara' sorteggiato un vincitore finale che sara' anch'egli premiato. (AGI) . http://www.agi.it/research‐e‐sviluppo/notizie/201404011406‐eco‐rt10135‐ tumori_aiom_nel_lazio_giovani_bevono_piu_alcol_allarme_fegato 01-04-2014 Salute, nel Lazio consumo eccessivo alcol per 70% adolescenti Percentuali di “sbronze” più alte d’Italia. Un’abitudine quotidiana per 73% dei 15enni. I calciatori in classe per insegnare la prevenzione Tra gli adolescenti laziali il consumo eccesivo di alcol è una brutta abitudine che cresce con il passare degli anni, confermandosi superiore alle medie nazionali. Un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia. Dati allarmanti e preoccupanti, perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di “assimilarlo” e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione. Da qui l’importanza di sensibilizzare i ragazzi a stili di vita sani, magari con la collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del progetto “Non fare autogol”, la campagna promossa da AIOM (Associazione italiana di oncologia medica) e Fondazione AIOM per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, la 13esima tappa della quarta edizione va in scena al liceo “Farnesina” di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. “Con grande piacere ho accettato di partecipare a un progetto così importante – ha dichiarato –. La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi”. “Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato Francesco Cognetti, direttore Dipartimento Oncologia medica dell’Istituto nazionale tumori del Regina Elena di Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”. A fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei ministri, il Coni e la Federazione italiana giuoco calcio (FIGC). Il progetto coinvolge tutte le 20 squadre del campionato di calcio di Serie A. Un vero e proprio “tour della prevenzione” in 15 città, che può contare su un media partner d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste esclusive all’interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it. Il progetto “Non fare autogol” può contare anche su importanti risorse online per raggiungere tutti gli studenti italiani, non solo quelli che possono incontrare dal vivo i più importanti calciatori di Serie A: dalla pagina facebook (www.facebook.com/NonfareAutogol) al profilo twitter (twitter.com/NonFareAutogol) al seguitissimo sito internet www.nonfareautogol.it, dove è possibile scaricare l’opuscolo informativo del progetto e soprattutto partecipare al “Quiz della salute”, rispondendo alle 21 domande sui 7 autogol del proprio benessere, i comportamenti dannosi più diffusi tra i giovani. In occasione di ogni tappa, tra i ragazzi dell’Istituto selezionato che hanno totalizzato il miglior punteggio, viene estratto un vincitore che viene premiato con un tablet direttamente dal calciatore, mentre tra tutti gli studenti d’Italia che hanno risposto al “Quiz della salute” verrà sorteggiato, al termine della campagna itinerante, il vincitore di un premio finale. http://www.ilvelino.it/it/article/2014/04/01/salute-nel-lazio-consumo-eccessivo-alcol-per-70-adolescenti/54b2a879-fc58-4ce7-9055f1490d8cc560/ 01-04-2014 LAZIO: AIOM, CONSUMO ECCESSIVO DI ALCOL PER IL 70% DEGLI ADOLESCENTI (AGENPARL) - Roma, 1 apr - Una brutta abitudine che cresce con il passare degli anni, confermandosi comunque superiore alle medie nazionali. È il consumo di alcol tra gli adolescenti laziali, un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia. Sono dati allarmanti e preoccupanti, perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di “assimilarlo” e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. Ecco quindi che diventa fondamentale la sensibilizzazione dei ragazzi a stili di vita sani, magari con la collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del Progetto “Non fare autogol”, la campagna promossa da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione AIOM per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso il Liceo “Farnesina” di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. “È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato –. La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi…”. “Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato il prof. Francesco Cognetti, Direttore Dipartimento Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”. Ecco il principale obiettivo della campagna “Non fare autogol”, che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare importanti valori e messaggi di salute: per renderli più incisivi, al fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). Un progetto innovativo che fino al termine del campionato coinvolge tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di Serie A. Un vero e proprio ‘Tour della prevenzione’ in 15 città, che può contare su un media partner d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste esclusive all’interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it. “Nel 2013 in Italia sono state registrate 366.000 nuove diagnosi di cancro – aggiunge Cognetti –. Nella nostra Regione nel 2010 sono stati 26.011 i nuovi casi di tumore con 11.393 decessi, mentre erano 201.262 le persone colpite in passato da una neoplasia. Ma nel nostro Paese migliorano le percentuali di guarigione: il 63% delle donne e il 57% degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, alla maggiore efficacia delle terapie, e alle campagne di sensibilizzazione e prevenzione, come Non fare autogol”. “La nostra azienda è orgogliosa di scendere nuovamente in campo al fianco degli oncologi – afferma Jennifer Burbea, Direttore Public Affairs di Bristol-Myers Squibb, che rende possibile la quarta edizione del progetto –: l’obiettivo è di sensibilizzare altre migliaia di studenti in tutta Italia, trasmettendo messaggi e valori di grande importanza per la loro salute. Siamo convinti che il contatto con gli idoli e i campioni del cuore possa rappresentare uno stimolo importante ad assumere stili di vita corretti o ad abbandonare qualche cattiva abitudine”. Ma il progetto Non fare autogol può contare anche su un importante versante online per raggiungere tutti gli studenti italiani, non solo quelli che hanno la fortuna di incontrare dal vivo i più importanti calciatori di Serie A: dalla pagina facebook (www.facebook.com/NonfareAutogol) al profilo twitter (twitter.com/NonFareAutogol) al seguitissimo sito internet www.nonfareautogol.it, dove gli studenti di tutta Italia possono scaricare l’opuscolo informativo del progetto e soprattutto partecipare al “Quiz della salute”, rispondendo alle 21 domande sui 7 autogol del proprio benessere, i comportamenti dannosi più diffusi tra i giovani. In occasione di ogni tappa, tra i ragazzi dell’Istituto selezionato che hanno totalizzato il miglior punteggio, viene estratto un vincitore che viene premiato con un tablet direttamente dal calciatore, mentre tra tutti gli studenti d’Italia che hanno risposto al “Quiz della salute” verrà sorteggiato, al termine della campagna itinerante, il vincitore di un premio finale. http://www.agenparl.it/articoli/news/cronaca/20140401‐lazio‐aiom‐consumo‐eccessivo‐di‐alcol‐per‐il‐ 70‐degli‐adolescenti 01-04-2014 LAZIO, CONSUMO ECCESSIVO DI ALCOL PER IL 70% DEGLI ADOLOSCENTI (AIS) Roma, 1 apr 2014 – Una brutta abitudine che cresce con il passare degli anni, confermandosi comunque superiore alle medie nazionali. È il consumo di alcol tra gli adolescenti laziali, un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia. Sono dati allarmanti e preoccupanti, perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di “assimilarlo” e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. Ecco quindi che diventa fondamentale la sensibilizzazione dei ragazzi a stili di vita sani, magari con la collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del Progetto “Non fare autogol”, la campagna promossa da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione AIOM per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso il Liceo “Farnesina” di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. “È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato –. La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi…”. “Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato il prof. Francesco Cognetti, Direttore Dipartimento Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”. Ecco il principale obiettivo della campagna “Non fare autogol”, che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare importanti valori e messaggi di salute: per renderli più incisivi, al fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). Un progetto innovativo che fino al termine del campionato coinvolge tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di Serie A. Un vero e proprio ‘Tour della prevenzione’ in 15 città, che può contare su un media partner d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste esclusive all’interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it. “Nel 2013 in Italia sono state registrate 366.000 nuove diagnosi di cancro – aggiunge Cognetti –. Nella nostra Regione nel 2010 sono stati 26.011 i nuovi casi di tumore con 11.393 decessi, mentre erano 201.262 le persone colpite in passato da una neoplasia. Ma nel nostro Paese migliorano le percentuali di guarigione: il 63% delle donne e il 57% degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, alla maggiore efficacia delle terapie, e alle campagne di sensibilizzazione e prevenzione, come Non fare autogol” (Segue). http://www.ais‐sanita.it/ricerca‐sviluppo‐e‐tecnologia/17220‐lazio‐consumo‐eccessivo‐di‐alcol‐per‐il‐70‐ degli‐adoloscenti.html 01-04-2014 LAZIO, CONSUMO ECCESSIVO DI ALCOL PER IL 70% DEGLI ADOLESCENTI -2 (AIS) Roma, 1 apr 2014 – (Segue) “La nostra azienda è orgogliosa di scendere nuovamente in campo al fianco degli oncologi – afferma Jennifer Burbea, Direttore Public Affairs di BristolMyers Squibb, che rende possibile la quarta edizione del progetto –: l’obiettivo è di sensibilizzare altre migliaia di studenti in tutta Italia, trasmettendo messaggi e valori di grande importanza per la loro salute. Siamo convinti che il contatto con gli idoli e i campioni del cuore possa rappresentare uno stimolo importante ad assumere stili di vita corretti o ad abbandonare qualche cattiva abitudine”. Ma il progetto Non fare autogol può contare anche su un importante versante online per raggiungere tutti gli studenti italiani, non solo quelli che hanno la fortuna di incontrare dal vivo i più importanti calciatori di Serie A: dalla pagina facebook (www.facebook.com/NonfareAutogol) al profilo twitter (twitter.com/NonFareAutogol) al seguitissimo sito internet www.nonfareautogol.it, dove gli studenti di tutta Italia possono scaricare l’opuscolo informativo del progetto e soprattutto partecipare al “Quiz della salute”, rispondendo alle 21 domande sui 7 autogol del proprio benessere, i comportamenti dannosi più diffusi tra i giovani. In occasione di ogni tappa, tra i ragazzi dell’Istituto selezionato che hanno totalizzato il miglior punteggio, viene estratto un vincitore che viene premiato con un tablet direttamente dal calciatore, mentre tra tutti gli studenti d’Italia che hanno risposto al “Quiz della salute” verrà sorteggiato, al termine della campagna itinerante, il vincitore di un premio finale. http://www.ais‐sanita.it/ricerca‐sviluppo‐e‐tecnologia/17221‐lazio‐consumo‐eccessivo‐di‐alcol‐per‐il‐70‐ degli‐adolescenti‐2.html 01-04-2014 LAZIO, CANDREVA IN PRIMA FILA CONTRO I TUMORI Il centrocampista laziale sarà presente all'incontro del progetto "Non fare autogol" SERIE A LAZIO CANDREVA - Un grande professionista, sia in campo che fuori. Questa l'immagine di Antonio Candreva, confermata ancora una volta per il suo impegno nel sociale, in questo caso nella sensibilizzazione alla lotta contro i tumori. Il centrocampista della Lazio e della Nazionale, domani sarà presente al liceo "La Farnesina" di Roma dove incontrerà gli studenti, in merito al progetto "Non fare autogol", e li inviterà a combattere alcol, fumo, sedentarietà e alimentazione scorretta. Candreva, insieme ad altri campioni della serie A, ha aderito al progetto promosso da AIOM con la Presidenza del Consiglio, il CONI, laFIGC e la FMSI, per sensibilizzare i giovani e informarli riguardo alla possibilità di prevenire e combattere i fattori responsabili del cancro. CALCIO E SALUTE - Ancora una volta si tratta della felice collaborazione tra ambito sanitario e sportivo, con i calciatori a fare da mediatori e da cassa di risonanza della voce medica. In questo incontro, il tredicesimo della quarta edizione, Antonio Candreva parlerà insieme al prof. Francesco Cognetti, Direttore del Dipartimento Oncologia Medica Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma e il prof. Giuseppe Tonini, Direttore dell’Oncologia Medica Università Campus Bio-Medico di Roma. http://www.calcionews24.com/lazio-candreva-in-prima-fila-contro-i-tumori-376176.html 01-04-2014 LAZIO, CONSUMO ECCESSIVO DI ALCOL PER IL 70% DEGLI ADOLESCENTI Roma, 1 aprile 2014 – Una brutta abitudine che cresce con il passare degli anni, confermandosi comunque superiore alle medie nazionali. È il consumo di alcol tra gli adolescenti laziali, un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia. Sono dati allarmanti e preoccupanti, perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di “assimilarlo” e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. Ecco quindi che diventa fondamentale la sensibilizzazione dei ragazzi a stili di vita sani, magari con la collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del Progetto “Non fare autogol”, la campagna promossa da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione AIOM per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso il Liceo “Farnesina” di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. “È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato –. La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi…”. “Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato il prof. Francesco Cognetti, Direttore Dipartimento Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”. Ecco il principale obiettivo della campagna “Non fare autogol”, che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare importanti valori e messaggi di salute: per renderli più incisivi, al fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). Un progetto innovativo che fino al termine del campionato coinvolge tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di Serie A. Un vero e proprio ‘Tour della prevenzione’ in 15 città, che può contare su un media partner d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste esclusive all’interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it. “Nel 2013 in Italia sono state registrate 366.000 nuove diagnosi di cancro – aggiunge Cognetti –. Nella nostra Regione nel 2010 sono stati 26.011 i nuovi casi di tumore con 11.393 decessi, mentre erano 201.262 le persone colpite in passato da una neoplasia. Ma nel nostro Paese migliorano le percentuali di guarigione: il 63% delle donne e il 57% degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, alla maggiore efficacia delle terapie, e alle campagne di sensibilizzazione e prevenzione, come Non fare autogol”. 01-04-2014 Lazio, consumo eccessivo di alcol per il 70% degli adolescenti. Antonio Candreva: “Per un pieno di divertimento non serve ubriacarsi” Roma, 1 aprile 2014 – Una brutta abitudine che cresce con il passare degli anni, confermandosi comunque superiore alle medie nazionali. È il consumo di alcol tra gli adolescenti laziali, un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia. Sono dati allarmanti e preoccupanti, perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di “assimilarlo” e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. Ecco quindi che diventa fondamentale la sensibilizzazione dei ragazzi a stili di vita sani, magari con la collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del Progetto “Non fare autogol”, la campagna promossa da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione AIOM per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso il Liceo “Farnesina” di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. “È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato –. La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi…”. “Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato il prof. Francesco Cognetti, Direttore Dipartimento Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”. Ecco il principale obiettivo della campagna “Non fare autogol”, che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare importanti valori e messaggi di salute: per renderli più incisivi, al fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). Un progetto innovativo che fino al termine del campionato coinvolge tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di Serie A. Un vero e proprio ‘Tour della prevenzione’ in 15 città, che può contare su un media partner d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste esclusive all’interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it. “Nel 2013 in Italia sono state registrate 366.000 nuove diagnosi di cancro – aggiunge Cognetti –. Nella nostra Regione nel 2010 sono stati 26.011 i nuovi casi di tumore con 11.393 decessi, mentre erano 201.262 le persone colpite in passato da una neoplasia. Ma nel nostro Paese migliorano le percentuali di guarigione: il 63% delle donne e il 57% degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, alla maggiore efficacia delle terapie, e alle campagne di sensibilizzazione e prevenzione, come Non fare autogol”. “La nostra azienda è orgogliosa di scendere nuovamente in campo al fianco degli oncologi – afferma Jennifer Burbea, Direttore Public Affairs di Bristol-Myers Squibb, che rende possibile la quarta edizione del progetto –: l’obiettivo è di sensibilizzare altre migliaia di studenti in tutta Italia, trasmettendo messaggi e valori di grande importanza per la loro salute. Siamo convinti che il contatto con gli idoli e i campioni del cuore possa rappresentare uno stimolo importante ad assumere stili di vita corretti o ad abbandonare qualche cattiva abitudine”. Ma il progetto Non fare autogol può contare anche su un importante versante online per raggiungere tutti gli studenti italiani, non solo quelli che hanno la fortuna di incontrare dal vivo i più importanti calciatori di Serie A: dalla pagina facebook (www.facebook.com/NonfareAutogol) al profilo twitter (twitter.com/NonFareAutogol) al seguitissimo sito internetwww.nonfareautogol.it, dove gli studenti di tutta Italia possono scaricare l’opuscolo informativo del progetto e soprattutto partecipare al “Quiz della salute”, rispondendo alle 21 domande sui 7 autogol del proprio benessere, i comportamenti dannosi più diffusi tra i giovani. In occasione di ogni tappa, tra i ragazzi dell’Istituto selezionato che hanno totalizzato il miglior punteggio, viene estratto un vincitore che viene premiato con un tablet direttamente dal calciatore, mentre tra tutti gli studenti d’Italia che hanno risposto al “Quiz della salute” verrà sorteggiato, al termine della campagna itinerante, il vincitore di un premio finale. http://www.ilritrattodellasalute.org/news.php?ID=3065&ID_CAT=5 01-04-2014 RIVIVI IL LIVE - In campo contro i tumori, Candreva al Liceo Farnesina: "Faremo il massimo per l'Europa League!" - FOTO&VIDEO 01.04.2014 10:05 di Lalaziosiamonoi Redazione articolo letto 5669 volte Fonte: Dal nostro inviato Carlo Roscito - Lalaziosiamonoi.it AGGIORNAMENTO ORE 11.10 - Al termine del botta e risposta con Candreva, un ragazzo sorteggiato ha vinto un tablet, consegnato dallo stesso centrocampista laziale. Quindi spazio alle foto e agli autografi: grande entusiasmo, molti studenti avevano con sé anche la maglia da far firmare all'esterno di Tor de' Cenci. AGGIORNAMENTO ORE 10.50 - Tante le domande che gli studenti curiosi rivolgono a Candreva. A partire dalla Lazio: "Siamo ancora in corsa per l'Europa League, faremo il massimo per raggiungerla", assicura il numero 87 biancoceleste. "Doping nel calcio? Credo ce ne sia poco, perché comunque ci sono molti controlli e sappiamo che non dobbiamo e possiamo fare uso di sostanze dopanti - afferma Candreva -. Non servirebbero a nulla, non sono determinanti alla prestazione". E poi ancora: "Il ruolo del mister è importantissimo, ha a che fare con 25 persone che la pensano in modo diverso l'una dall'altra". Grande attenzione anche alla Nazionale e al Mondiale ormai alle porte: "Speriamo di fare un Campionato del Mondo all'altezza dell'Italia, le altre nazionali hanno comunque paura di noi. Abbiamo fatto una grande Confederations Cup, siamo stati sfortunati uscendo ai rigori. Sappiamo che il Mondiale è più difficile, c'è un girone difficile da passare prima con squadre forti". Antonio rivela infine un retroscena proprio dell'ultima Confederations Cup: "Il cucchiaio a Casillas? Prima di farlo sono andato a chiederlo ai big della Nazionale, tra cui Buffon e Pirlo, se fosse giusto farlo. Mi hanno risposto 'Fai quello che ti senti', così è andata bene. Ero partito con quella idea e l'ho fatto". Il Liceo “Farnesina” ospita il tredicesimo incontro della quarta edizione del progetto “Non fare autogol”: Antonio Candreva scende in campo contro i tumori, il centrocampista laziale incontra gli studenti per metterli in guardia da fumo, alcol, sedentarietà, alimentazione scorretta. Il progetto è promosso da AIOM con Presidenza del Consiglio, CONI, FIGC, FMSI e i campioni di serie A. L'appuntamento è fissato per martedì 1 aprile presso il Liceo “Farnesina” di Roma (sede di Via Giochi Istmici). Davanti a oltre 200 studenti, interverranno il prof. Francesco Cognetti, Direttore Dipartimento Oncologia Medica Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma, il prof. Giuseppe Tonini, Direttore dell’Oncologia Medica Università Campus Bio-Medico di Roma e Antonio Candreva, centrocampista della Lazio e della Nazionale Italiana. http://www.lalaziosiamonoi.it/in‐evidenza/rivivi‐il‐live‐in‐campo‐contro‐i‐tumori‐candreva‐al‐liceo‐ farnesina‐faremo‐il‐massimo‐per‐l‐europa‐league‐fotovideo‐42722 01-04-2014 Lazio, consumo eccessivo di alcol per il 70% degli adolescenti Roma, 1 aprile 2014 – Una brutta abitudine che cresce con il passare degli anni, confermandosi comunque superiore alle medie nazionali. È il consumo di alcol tra gli adolescenti laziali, un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia. Sono dati allarmanti e preoccupanti, perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di “assimilarlo” e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. Ecco quindi che diventa fondamentale la sensibilizzazione dei ragazzi a stili di vita sani, magari con la collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del Progetto “Non fare autogol”, la campagna promossa da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione AIOM per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso il Liceo “Farnesina” di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. “È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato –. La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi…”. “Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato il prof. Francesco Cognetti, Direttore Dipartimento Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”. Ecco il principale obiettivo della campagna “Non fare autogol”, che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare importanti valori e messaggi di salute: per renderli più incisivi, al fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). Un progetto innovativo che fino al termine del campionato coinvolge tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di Serie A. Un vero e proprio ‘Tour della prevenzione’ in 15 città, che può contare su un media partner d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste esclusive all’interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it. “Nel 2013 in Italia sono state registrate 366.000 nuove diagnosi di cancro – aggiunge Cognetti –. Nella nostra Regione nel 2010 sono stati 26.011 i nuovi casi di tumore con 11.393 decessi, mentre erano 201.262 le persone colpite in passato da una neoplasia. Ma nel nostro Paese migliorano le percentuali di guarigione: il 63% delle donne e il 57% degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, alla maggiore efficacia delle terapie, e alle campagne di sensibilizzazione e prevenzione, come Non fare autogol”. http://www.tumorepancreas.org/news‐leggi.php?ID=116 01-04-2014 Allarme alcol per i giovani laziali. Arriva la campagna Aiom "Non fare autogol" MARTEDÌ 1 APRILE 2014, 11:40 I giovani laziali bevono molto di più rispetto alla media nazionale dei loro coetanei. Un vizio quotidiano, quello di attaccarsi alla bottiglia, per il 14 per cento degli 11enni, il 30 per cento dei 13enni e il 73 per cento dei 15enni, contro rispettivamente il 12 per cento, 25 per cento e 65 per cento del resto d’Italia. Sono dati che preoccupano, secondo l’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di “assimilarlo” e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo, soprattutto per il fegato. Ecco quindi che diventa fondamentale la sensibilizzazione dei ragazzi a stili di vita sani, magari con la collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del Progetto “Non fare autogol. Gioca d’attacco contro il cancro”, la campagna promossa da Aiom e Fondazione Aiom per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga dalle malattie. Giunta alla sua quarta edizione, oggi, per la tredicesima tappa, la campagna ha visto protagonisti il direttore del dipartimento di Oncologia medica dell'Istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma, Francesco Cognetti, il centrocampista della Lazio, Antonio Candreva e i ragazzi del liceo scientifico Farnesina di Roma. «Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti», spiega Francesco Cognetti, direttore del Dipartimento di Oncologia medica dell’Istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma, «l’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40 per cento dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili». Ecco il principale obiettivo della campagna “Non fare autogol”, che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare importanti valori e messaggi di salute. Un progetto che fino al termine del campionato coinvolgerà tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di Serie A, in un vero e proprio ‘Tour della prevenzione’ in 15 città, con il sostegno di Coni, Fgci e Presidenza del consiglio dei ministri. Tutti gli incontri negli Istituti, inoltre, vengono ripresi da Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste esclusive all’interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it. http://www.healthdesk.it/daily/allarme_alcol_per_i_giovani_laziali_arriva_la_campagna_aiom_non_fare_ autogol/1396345216 01-04-2014 Lazio, consumo eccessivo di alcol per il 70% degli adolescenti. Antonio Candreva: "Per un pieno di divertimento non serve ubriacarsi" Roma, 1 aprile 2014 – Una brutta abitudine che cresce con il passare degli anni, confermandosi comunque superiore alle medie nazionali. È il consumo di alcol tra gli adolescenti laziali, un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia. Sono dati allarmanti e preoccupanti, perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di “assimilarlo” e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. Ecco quindi che diventa fondamentale la sensibilizzazione dei ragazzi a stili di vita sani, magari con la collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del Progetto “Non fare autogol”, la campagna promossa da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione AIOM per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso il Liceo “Farnesina” di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. “È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato –. La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi…”. “Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato il prof. Francesco Cognetti, Direttore Dipartimento Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”. Ecco il principale obiettivo della campagna “Non fare autogol”, che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare importanti valori e messaggi di salute: per renderli più incisivi, al fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). Un progetto innovativo che fino al termine del campionato coinvolge tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di Serie A. Un vero e proprio ‘Tour della prevenzione’ in 15 città, che può contare su un media partner d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste esclusive all’interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it. “Nel 2013 in Italia sono state registrate 366.000 nuove diagnosi di cancro – aggiunge Cognetti –. Nella nostra Regione nel 2010 sono stati 26.011 i nuovi casi di tumore con 11.393 decessi, mentre erano 201.262 le persone colpite in passato da una neoplasia. Ma nel nostro Paese migliorano le percentuali di guarigione: il 63% delle donne e il 57% degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, alla maggiore efficacia delle terapie, e alle campagne di sensibilizzazione e prevenzione, come Non fare autogol”. “La nostra azienda è orgogliosa di scendere nuovamente in campo al fianco degli oncologi – afferma Jennifer Burbea, Direttore Public Affairs di Bristol-Myers Squibb, che rende possibile la quarta edizione del progetto –: l’obiettivo è di sensibilizzare altre migliaia di studenti in tutta Italia, trasmettendo messaggi e valori di grande importanza per la loro salute. Siamo convinti che il contatto con gli idoli e i campioni del cuore possa rappresentare uno stimolo importante ad assumere stili di vita corretti o ad abbandonare qualche cattiva abitudine”. Ma il progetto Non fare autogol può contare anche su un importante versante online per raggiungere tutti gli studenti italiani, non solo quelli che hanno la fortuna di incontrare dal vivo i più importanti calciatori di Serie A: dalla pagina facebook (www.facebook.com/NonfareAutogol) al profilo twitter (twitter.com/NonFareAutogol) al seguitissimo sito internet www.nonfareautogol.it, dove gli studenti di tutta Italia possono scaricare l’opuscolo informativo del progetto e soprattutto partecipare al “Quiz della salute”, rispondendo alle 21 domande sui 7 autogol del proprio benessere, i comportamenti dannosi più diffusi tra i giovani. In occasione di ogni tappa, tra i ragazzi dell’Istituto selezionato che hanno totalizzato il miglior punteggio, viene estratto un vincitore che viene premiato con un tablet direttamente dal calciatore, mentre tra tutti gli studenti d’Italia che hanno risposto al “Quiz della salute” verrà sorteggiato, al termine della campagna itinerante, il vincitore di un premio finale. http://www.nonfareautogol.it/news.php?ID=807 01-04-2014 CANDREVA scende in campo contro i tumori per il progetto “Non fare autogol” NOTIZIE SS LAZIO - Antonio CANDREVA scende in campo contro i tumori. Il centrocampista romano presenzierà domani al Liceo “Farnesina” per il tredicesimo incontro della quarta edizione del progetto “Non fare autogol”: un’iniziativa nella quale incontrerà gli studenti per metterli in guardia da fumo, alcol, sedentarietà, alimentazione scorretta. Il progetto è promosso da AIOM con Presidenza del Consiglio, CONI, FIGC, FMSI e i campioni di serie A. L’appuntamento è fissato per martedì 1 aprile dalle 10 alle 11 presso il Liceo “Farnesina” di Roma (sede di Via Giochi Istmici). Davanti a oltre 200 studenti, interverranno il prof. Francesco Cognetti, Direttore Dipartimento Oncologia Medica Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma, il prof. Giuseppe Tonini, Direttore dell’Oncologia Medica Università Campus Bio-Medico di Roma e Antonio Candreva, centrocampista della Lazio e della Nazionale Italiana. http://www.lazionews.eu/2014/03/31/candreva‐scende‐in‐campo‐contro‐i‐tumori‐per‐il‐progetto‐non‐ fare‐autogol/ 01-04-2014 LAZIO, CONSUMO ECCESSIVO DI ALCOL PER IL 70% DEGLI ADOLESCENTI ANTONIO CANDREVA: “PER UN PIENO DI DIVERTIMENTO NON SERVE UBRIACARSI” Roma, 1 aprile 2014 – Una brutta abitudine che cresce con il passare degli anni, confermandosi comunque superiore alle medie nazionali. È il consumo di alcol tra gli adolescenti laziali, un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia. Sono dati allarmanti e preoccupanti, perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di “assimilarlo” e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. Ecco quindi che diventa fondamentale la sensibilizzazione dei ragazzi a stili di vita sani, magari con la collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del Progetto “Non fare autogol”, la campagna promossa da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione AIOM per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso il Liceo “Farnesina” di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. “È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato –. La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi…”. “Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato il prof. Francesco Cognetti, Direttore Dipartimento Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”. Ecco il principale obiettivo della campagna “Non fare autogol”, che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare importanti valori e messaggi di salute: per renderli più incisivi, al fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). Un progetto innovativo che fino al termine del campionato coinvolge tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di Serie A. Un vero e proprio ‘Tour della prevenzione’ in 15 città, che può contare su un media partner d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste esclusive all’interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it. “Nel 2013 in Italia sono state registrate 366.000 nuove diagnosi di cancro – aggiunge Cognetti –. Nella nostra Regione nel 2010 sono stati 26.011 i nuovi casi di tumore con 11.393 decessi, mentre erano 201.262 le persone colpite in passato da una neoplasia. Ma nel nostro Paese migliorano le percentuali di guarigione: il 63% delle donne e il 57% degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, alla maggiore efficacia delle terapie, e alle campagne di sensibilizzazione e prevenzione, come Non fare autogol”. “La nostra azienda è orgogliosa di scendere nuovamente in campo al fianco degli oncologi – afferma Jennifer Burbea, Direttore Public Affairs di Bristol-Myers Squibb, che rende possibile la quarta edizione del progetto –: l’obiettivo è di sensibilizzare altre migliaia di studenti in tutta Italia, trasmettendo messaggi e valori di grande importanza per la loro salute. Siamo convinti che il contatto con gli idoli e i campioni del cuore possa rappresentare uno stimolo importante ad assumere stili di vita corretti o ad abbandonare qualche cattiva abitudine”. Ma il progetto Non fare autogol può contare anche su un importante versante online per raggiungere tutti gli studenti italiani, non solo quelli che hanno la fortuna di incontrare dal vivo i più importanti calciatori di Serie A: dalla pagina facebook (www.facebook.com/NonfareAutogol) al profilo twitter (twitter.com/NonFareAutogol) al seguitissimo sito internet www.nonfareautogol.it, dove gli studenti di tutta Italia possono scaricare l’opuscolo informativo del progetto e soprattutto partecipare al “Quiz della salute”, rispondendo alle 21 domande sui 7 autogol del proprio benessere, i comportamenti dannosi più diffusi tra i giovani. In occasione di ogni tappa, tra i ragazzi dell’Istituto selezionato che hanno totalizzato il miglior punteggio, viene estratto un vincitore che viene premiato con un tablet direttamente dal calciatore, mentre tra tutti gli studenti d’Italia che hanno risposto al “Quiz della salute” verrà sorteggiato, al termine della campagna itinerante, il vincitore di un premio finale. 01-04-2014 In campo contro i tumori, Candreva al Liceo Farnesina: "Faremo il massimo per l'Europa League!" AGGIORNAMENTO ORE 11.10 - Al termine del botta e risposta con Candreva, un ragazzo sorteggiato ha vinto un tablet, consegnato dallo stesso centrocampista laziale. Quindi spazio alle foto e agli autografi: grande entusiasmo, molti studenti avevano con sé anche la maglia da far firmare all'esterno di Tor de' Cenci. AGGIORNAMENTO ORE 10.50 - Tante le domande che gli studenti curiosi rivolgono a Candreva. A partire dalla Lazio: "Siamo ancora in corsa per l'Europa League, faremo il massimo per raggiungerla", assicura il numero 87 biancoceleste. "Doping nel calcio? Credo ce ne sia poco, perché comunque ci sono molti controlli e sappiamo che non dobbiamo e possiamo fare uso di sostanze dopanti - afferma Candreva -. Non servirebbero a nulla, non sono determinanti alla prestazione". E poi ancora: "Il ruolo del mister è importantissimo, ha a che fare con 25 persone che la pensano in modo diverso l'una dall'altra". Grande attenzione anche alla Nazionale e al Mondiale ormai alle porte: "Speriamo di fare un Campionato del Mondo all'altezza dell'Italia, le altre nazionali hanno comunque paura di noi. Abbiamo fatto una grande Confederations Cup, siamo stati sfortunati uscendo ai rigori. Sappiamo che il Mondiale è più difficile, c'è un girone difficile da passare prima con squadre forti". Antonio rivela infine un retroscena proprio dell'ultima Confederations Cup: "Il cucchiaio a Casillas? Prima di farlo sono andato a chiederlo ai big della Nazionale, tra cui Buffon e Pirlo, se fosse giusto farlo. Mi hanno risposto 'Fai quello che ti senti', così è andata bene. Ero partito con quella idea e l'ho fatto". Il Liceo “Farnesina” ospita il tredicesimo incontro della quarta edizione del progetto “Non fare autogol”: Antonio Candreva scende in campo contro i tumori, il centrocampista laziale incontra gli studenti per metterli in guardia da fumo, alcol, sedentarietà, alimentazione scorretta. Il progetto è promosso da AIOM con Presidenza del Consiglio, CONI, FIGC, FMSI e i campioni di serie A. L'appuntamento è fissato per martedì 1 aprile presso il Liceo “Farnesina” di Roma (sede di Via Giochi Istmici). Davanti a oltre 200 studenti, interverranno il prof. Francesco Cognetti, Direttore Dipartimento Oncologia Medica Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma, il prof. Giuseppe Tonini, Direttore dell’Oncologia Medica Università Campus Bio-Medico di Roma e Antonio Candreva, centrocampista della Lazio e della Nazionale Italiana. http://www.lalaziosiamonoi.it/in-evidenza/rivivi-il-live-in-campo-contro-i-tumori-candreva-al-liceofarnesina-faremo-il-massimo-per-l-europa-league-fotovideo-42722 01-04-2014 Lazio, consumo eccessivo di alcol per il 70% degli adolescenti Roma, 1 aprile 2014 – Una brutta abitudine che cresce con il passare degli anni, confermandosi comunque superiore alle medie nazionali. È il consumo di alcol tra gli adolescenti laziali, un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia. Sono dati allarmanti e preoccupanti, perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di “assimilarlo” e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. Ecco quindi che diventa fondamentale la sensibilizzazione dei ragazzi a stili di vita sani, magari con la collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del Progetto “Non fare autogol”, la campagna promossa da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione AIOM per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso il Liceo “Farnesina” di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. “È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato –. La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi…”. “Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato il prof. Francesco Cognetti, Direttore Dipartimento Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”. Ecco il principale obiettivo della campagna “Non fare autogol”, che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare importanti valori e messaggi di salute: per renderli più incisivi, al fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). Un progetto innovativo che fino al termine del campionato coinvolge tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di Serie A. Un vero e proprio ‘Tour della prevenzione’ in 15 città, che può contare su un media partner d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste esclusive all’interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it. “Nel 2013 in Italia sono state registrate 366.000 nuove diagnosi di cancro – aggiunge Cognetti –. Nella nostra Regione nel 2010 sono stati 26.011 i nuovi casi di tumore con 11.393 decessi, mentre erano 201.262 le persone colpite in passato da una neoplasia. Ma nel nostro Paese migliorano le percentuali di guarigione: il 63% delle donne e il 57% degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, alla maggiore efficacia delle terapie, e alle campagne di sensibilizzazione e prevenzione, come Non fare autogol”. http://www.innovareinoncologia.net/news.php?ID=90 01-04-2014 LAZIO, CONSUMO ADOLESCENTI ECCESSIVO DI ALCOL PER IL 70% DEGLI Roma, 1 aprile 2014 – Una brutta abitudine che cresce con il passare degli anni, confermandosi comunque superiore alle medie nazionali. È il consumo di alcol tra gli adolescenti laziali, un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia. Sono dati allarmanti e preoccupanti, perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di “assimilarlo” e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. Ecco quindi che diventa fondamentale la sensibilizzazione dei ragazzi a stili di vita sani, magari con la collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del Progetto “Non fare autogol”, la campagna promossa da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione AIOM per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso il Liceo “Farnesina” di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. “È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato –. La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi…”. “Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato il prof. Francesco Cognetti, Direttore Dipartimento Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”. Ecco il principale obiettivo della campagna “Non fare autogol”, che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare importanti valori e messaggi di salute: per renderli più incisivi, al fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). Un progetto innovativo che fino al termine del campionato coinvolge tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di Serie A. Un vero e proprio ‘Tour della prevenzione’ in 15 città, che può contare su un media partner d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste esclusive all’interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it. “Nel 2013 in Italia sono state registrate 366.000 nuove diagnosi di cancro – aggiunge Cognetti –. Nella nostra Regione nel 2010 sono stati 26.011 i nuovi casi di tumore con 11.393 decessi, mentre erano 201.262 le persone colpite in passato da una neoplasia. Ma nel nostro Paese migliorano le percentuali di guarigione: il 63% delle donne e il 57% degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, alla maggiore efficacia delle terapie, e alle campagne di sensibilizzazione e prevenzione, come Non fare autogol”. 01-04-2014 Salute, nel Lazio consumo eccessivo alcol per 70% adolescenti Percentuali di “sbronze” più alte d’Italia. Un’abitudine quotidiana per 73% dei 15enni. I calciatori in classe per insegnare la prevenzione Tra gli adolescenti laziali il consumo eccesivo di alcol è una brutta abitudine che cresce con il passare degli anni, confermandosi superiore alle medie nazionali. Un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia. Dati allarmanti e preoccupanti, perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di “assimilarlo” e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione. Da qui l’importanza di sensibilizzare i ragazzi a stili di vita sani, magari con la collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del progetto “Non fare autogol”, la campagna promossa da AIOM (Associazione italiana di oncologia medica) e Fondazione AIOM per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, la 13esima tappa della quarta edizione va in scena al liceo “Farnesina” di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. “Con grande piacere ho accettato di partecipare a un progetto così importante – ha dichiarato –. La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi”. “Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato Francesco Cognetti, direttore Dipartimento Oncologia medica dell’Istituto nazionale tumori del Regina Elena di Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”. A fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei ministri, il Coni e la Federazione italiana giuoco calcio (FIGC). Il progetto coinvolge tutte le 20 squadre del campionato di calcio di Serie A. Un vero e proprio “tour della prevenzione” in 15 città, che può contare su un media partner d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste esclusive all’interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it. Il progetto “Non fare autogol” può contare anche su importanti risorse online per raggiungere tutti gli studenti italiani, non solo quelli che possono incontrare dal vivo i più importanti calciatori di Serie A: dalla pagina facebook (www.facebook.com/NonfareAutogol) al profilo twitter (twitter.com/NonFareAutogol) al seguitissimo sito internet www.nonfareautogol.it, dove è possibile scaricare l’opuscolo informativo del progetto e soprattutto partecipare al “Quiz della salute”, rispondendo alle 21 domande sui 7 autogol del proprio benessere, i comportamenti dannosi più diffusi tra i giovani. In occasione di ogni tappa, tra i ragazzi dell’Istituto selezionato che hanno totalizzato il miglior punteggio, viene estratto un vincitore che viene premiato con un tablet direttamente dal calciatore, mentre tra tutti gli studenti d’Italia che hanno risposto al “Quiz della salute” verrà sorteggiato, al termine della campagna itinerante, il vincitore di un premio finale. http://247.libero.it/rfocus/20157072/0/salute‐nel‐lazio‐consumo‐eccessivo‐alcol‐per‐70‐adolescenti/ 01-04-2014 Lazio, consumo eccessivo di alcol per il 70% degli adolescenti Roma, 1 aprile 2014 – Una brutta abitudine che cresce con il passare degli anni, confermandosi comunque superiore alle medie nazionali. È il consumo di alcol tra gli adolescenti laziali, un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia. Sono dati allarmanti e preoccupanti, perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di “assimilarlo” e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. Ecco quindi che diventa fondamentale la sensibilizzazione dei ragazzi a stili di vita sani, magari con la collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del Progetto “Non fare autogol”, la campagna promossa da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione AIOM per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso il Liceo “Farnesina” di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. “È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato –. La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi…”. “Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato il prof. Francesco Cognetti, Direttore Dipartimento Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”. Ecco il principale obiettivo della campagna “Non fare autogol”, che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare importanti valori e messaggi di salute: per renderli più incisivi, al fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). Un progetto innovativo che fino al termine del campionato coinvolge tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di Serie A. Un vero e proprio ‘Tour della prevenzione’ in 15 città, che può contare su un media partner d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste esclusive all’interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it. “Nel 2013 in Italia sono state registrate 366.000 nuove diagnosi di cancro – aggiunge Cognetti –. Nella nostra Regione nel 2010 sono stati 26.011 i nuovi casi di tumore con 11.393 decessi, mentre erano 201.262 le persone colpite in passato da una neoplasia. Ma nel nostro Paese migliorano le percentuali di guarigione: il 63% delle donne e il 57% degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, alla maggiore efficacia delle terapie, e alle campagne di sensibilizzazione e prevenzione, come Non fare autogol”. “La nostra azienda è orgogliosa di scendere nuovamente in campo al fianco degli oncologi – afferma Jennifer Burbea, Direttore Public Affairs di BristolMyers Squibb, che rende possibile la quarta edizione del progetto –: l’obiettivo è di sensibilizzare altre migliaia di studenti in tutta Italia, trasmettendo messaggi e valori di grande importanza per la loro salute. Siamo convinti che il contatto con gli idoli e i campioni del cuore possa rappresentare uno stimolo importante ad assumere stili di vita corretti o ad abbandonare qualche cattiva abitudine”. Ma il progetto Non fare autogol può contare anche su un importante versante online per raggiungere tutti gli studenti italiani, non solo quelli che hanno la fortuna di incontrare dal vivo i più importanti calciatori di Serie A: dalla pagina facebook (www.facebook.com/NonfareAutogol) al profilo twitter (twitter.com/NonFareAutogol) al seguitissimo sito internetwww.nonfareautogol.it, dove gli studenti di tutta Italia possono scaricare l’opuscolo informativo del progetto e soprattutto partecipare al “Quiz della salute”, rispondendo alle 21 domande sui 7 autogol del proprio benessere, i comportamenti dannosi più diffusi tra i giovani. In occasione di ogni tappa, tra i ragazzi dell’Istituto selezionato che hanno totalizzato il miglior punteggio, viene estratto un vincitore che viene premiato con un tablet direttamente dal calciatore, mentre tra tutti gli studenti d’Italia che hanno risposto al “Quiz della salute” verrà sorteggiato, al termine della campagna itinerante, il vincitore di un premio finale. http://www.immunoncologiatarget.it/news.php?ID=77 01-04-2014 Nel Lazio 3 adolescenti su 4 bevono troppo alcol I giovani del Lazio bevono troppo alcol. Più dei loro coetanei di altre regioni. Sono i dati diffusi dalla AIOM (Associazione italiana di oncologia medica), in occasione della campagna di prevenzione “Non fare autogol”. Emerge così che il consumo di alcol è un vizio quotidianoper il 14% degli 11enni laziali, il 30% dei 13enni e addirittura il 73% dei 15enni – praticamente 3 su 4. A livello nazionale, le percentuali si fermano al 12%, 25% e 65%. Dati allarmanti, visto l’alto livello di tossicità dell’alcol, particolarmente per i più giovani. Il cui organismo non è in grado di assimilare le bevande alcoliche, andando incontro più rapidamente a fenomeni diintossicazione. La sensibilizzazione dei ragazzi a stili di vita sani è proprio il concetto chiave della campagna, promossa da AIOM e giunta alla sua quarta edizione. “Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato il prof. Francesco Cognetti, Direttore Dipartimento Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”. http://www.west‐info.eu/it/nel‐lazio‐3‐adolescenti‐su‐4‐bevono‐troppo‐alcol/ 01-04-2014 Lazio, consumo eccessivo di alcol per il 70% degli adolescenti. Antonio Candreva: “Per un pieno di divertimento non serve ubriacarsi” Roma, 1 aprile 2014 – Una brutta abitudine che cresce con il passare degli anni, confermandosi comunque superiore alle medie nazionali. È il consumo di alcol tra gli adolescenti laziali, un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia. Sono dati allarmanti e preoccupanti, perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di “assimilarlo” e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. Ecco quindi che diventa fondamentale la sensibilizzazione dei ragazzi a stili di vita sani, magari con la collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del Progetto “Non fare autogol”, la campagna promossa da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione AIOM per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso il Liceo “Farnesina” di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. “È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato –. La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi…”. “Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato il prof. Francesco Cognetti, Direttore Dipartimento Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”. Ecco il principale obiettivo della campagna “Non fare autogol”, che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare importanti valori e messaggi di salute: per renderli più incisivi, al fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). Un progetto innovativo che fino al termine del campionato coinvolge tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di Serie A. Un vero e proprio ‘Tour della prevenzione’ in 15 città, che può contare su un media partner d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste esclusive all’interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it. “Nel 2013 in Italia sono state registrate 366.000 nuove diagnosi di cancro – aggiunge Cognetti –. Nella nostra Regione nel 2010 sono stati 26.011 i nuovi casi di tumore con 11.393 decessi, mentre erano 201.262 le persone colpite in passato da una neoplasia. Ma nel nostro Paese migliorano le percentuali di guarigione: il 63% delle donne e il 57% degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, alla maggiore efficacia delle terapie, e alle campagne di sensibilizzazione e prevenzione, come Non fare autogol”. “La nostra azienda è orgogliosa di scendere nuovamente in campo al fianco degli oncologi – afferma Jennifer Burbea, Direttore Public Affairs di Bristol-Myers Squibb, che rende possibile la quarta edizione del progetto –: l’obiettivo è di sensibilizzare altre migliaia di studenti in tutta Italia, trasmettendo messaggi e valori di grande importanza per la loro salute. Siamo convinti che il contatto con gli idoli e i campioni del cuore possa rappresentare uno stimolo importante ad assumere stili di vita corretti o ad abbandonare qualche cattiva abitudine”. Ma il progetto Non fare autogol può contare anche su un importante versante online per raggiungere tutti gli studenti italiani, non solo quelli che hanno la fortuna di incontrare dal vivo i più importanti calciatori di Serie A: dalla pagina facebook (www.facebook.com/NonfareAutogol) al profilo twitter (twitter.com/NonFareAutogol) al seguitissimo sito internet www.nonfareautogol.it, dove gli studenti di tutta Italia possono scaricare l’opuscolo informativo del progetto e soprattutto partecipare al “Quiz della salute”, rispondendo alle 21 domande sui 7 autogol del proprio benessere, i comportamenti dannosi più diffusi tra i giovani. In occasione di ogni tappa, tra i ragazzi dell’Istituto selezionato che hanno totalizzato il miglior punteggio, viene estratto un vincitore che viene premiato con un tablet direttamente dal calciatore, mentre tra tutti gli studenti d’Italia che hanno risposto al “Quiz della salute” verrà sorteggiato, al termine della campagna itinerante, il vincitore di un premio finale. http://www.insiemecontroilcancro.net/notizia.php?ID=326 01-04-2014 Lazio, Candreva: «Vogliamo raggiungere l'Europa League» SERIE A LAZIO CANDREVA - Intervistato a margine dell'evento «Non fare autogol», giunto al tredicesimo incontro,Antonio Candreva, centrocampista della Lazio, ha parlato di svariati temi, a partire dal momento che i biancocelesti stanno vivendo: «Siamo ancora in corsa per l'Europa League, nonostante qualche passo falso di troppo, e faremo il massimo per provare a raggiungerla». MONDIALE - Per poi parlare di doping, un nome che, a suo parere, è estraneo al mondo del calcio: «Ci sono molti controlli e sappiamo che non dobbiamo fare uso di queste sostanze. Non servirebbero a nulla, non sono determinanti per la prestazione. Mondiale? Speriamo di essere al top, le altre nazionali ci temono. Siamo reduci da una buona Confederations Cup, ma siamo anche consapevoli che il Mondiale è più difficile. Abbiamo un girone tosto, ma siamo fiduciosi. Il cucchiaio a Casillas? Prima di farlo ho chiesto a Pirlo e Buffon cosa ne pensassero...». http://www.calcionews24.com/lazio‐candreva‐vogliamo‐raggiungere‐l‐europa‐league‐376283.html 01-04-2014 Lazio, consumo eccessivo di alcol per il 70% degli adolescenti. Antonio Candreva: “Per un pieno di divertimento non serve ubriacarsi” Roma, 1 aprile 2014 – Una brutta abitudine che cresce con il passare degli anni, confermandosi comunque superiore alle medie nazionali. È il consumo di alcol tra gli adolescenti laziali, un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia. Sono dati allarmanti e preoccupanti, perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di “assimilarlo” e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. Ecco quindi che diventa fondamentale la sensibilizzazione dei ragazzi a stili di vita sani, magari con la collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del Progetto “Non fare autogol”, la campagna promossa da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione AIOM per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso il Liceo “Farnesina” di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. “È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato –. La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi…”. “Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato il prof. Francesco Cognetti, Direttore Dipartimento Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”. Ecco il principale obiettivo della campagna “Non fare autogol”, che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare importanti valori e messaggi di salute: per renderli più incisivi, al fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). Un progetto innovativo che fino al termine del campionato coinvolge tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di Serie A. Un vero e proprio ‘Tour della prevenzione’ in 15 città, che può contare su un media partner d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste esclusive all’interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it. “Nel 2013 in Italia sono state registrate 366.000 nuove diagnosi di cancro – aggiunge Cognetti –. Nella nostra Regione nel 2010 sono stati 26.011 i nuovi casi di tumore con 11.393 decessi, mentre erano 201.262 le persone colpite in passato da una neoplasia. Ma nel nostro Paese migliorano le percentuali di guarigione: il 63% delle donne e il 57% degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, alla maggiore efficacia delle terapie, e alle campagne di sensibilizzazione e prevenzione, come Non fare autogol”. http://www.healthyfoundation.org/news‐leggi.php?ID=528 01-04-2014 Salute: nel Lazio consumo eccessivo di alcol per il 70% degli adolescenti Tra gli adolescenti laziali il consumo eccessivo di alcol e’ una brutta abitudine che cresce con il passare degli anni, confermandosi superiore alle medie nazionali. Un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia. Dati allarmanti e preoccupanti, perche’ l’alcol e’ particolarmente dannoso in giovane eta’: l’organismo, infatti, non e’ in grado di “assimilarlo” e si producono piu’ rapidamente fenomeni di intossicazione. Da qui l’importanza di sensibilizzare i ragazzi a stili di vita sani, magari con la collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del progetto “Non fare autogol”, la campagna promossa da AIOM (Associazione italiana di oncologia medica) e Fondazione AIOM per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, la 13esima tappa della quarta edizione va in scena al liceo “Farnesina” di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. “Con grande piacere ho accettato di partecipare a un progetto cosi’ importante – ha dichiarato -. La scuola e’ il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro eta’ compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi”. ”Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato Francesco Cognetti, direttore Dipartimento Oncologia medica dell’Istituto nazionale tumori del Regina Elena di Roma -. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, e’ ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, e’ causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”. A fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei ministri, il Coni e la Federazione italiana giuoco calcio (FIGC). Il progetto coinvolge tutte le 20 squadre del campionato di calcio di Serie A. Un vero e proprio “tour della prevenzione” in 15 citta’, che puo’ contare su un media partner d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste esclusive all’interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it. Il progetto “Non fare autogol” puo’ contare anche su importanti risorse online per raggiungere tutti gli studenti italiani, non solo quelli che possono incontrare dal vivo i piu’ importanti calciatori di Serie A: dalla pagina facebook (www.facebook.com/NonfareAutogol) al profilo twitter (twitter.com/NonFareAutogol) al seguitissimo sito internet www.nonfareautogol.it, dove e’ possibile scaricare l’opuscolo informativo del progetto e soprattutto partecipare al “Quiz della salute”, rispondendo alle 21 domande sui 7 autogol del proprio benessere, i comportamenti dannosi piu’ diffusi tra i giovani. In occasione di ogni tappa, tra i ragazzi dell’Istituto selezionato che hanno totalizzato il miglior punteggio, viene estratto un vincitore che viene premiato con un tablet direttamente dal calciatore, mentre tra tutti gli studenti d’Italia che hanno risposto al “Quiz della salute” verra’ sorteggiato, al termine della campagna itinerante, il vincitore di un premio finale. http://www.meteoweb.eu/2014/04/salute‐nel‐lazio‐consumo‐eccessivo‐di‐alcol‐per‐il‐70‐degli‐ adolescenti/273199/ 01-04-2014 LAZIO, CONSUMO ECCESSIVO DI ALCOL PER IL 70% DEGLI ADOLESCENTI Roma, 1 aprile 2014 – Una brutta abitudine che cresce con il passare degli anni, confermandosi comunque superiore alle medie nazionali. È il consumo di alcol tra gli adolescenti laziali, un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia. Sono dati allarmanti e preoccupanti, perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di “assimilarlo” e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. Ecco quindi che diventa fondamentale la sensibilizzazione dei ragazzi a stili di vita sani, magari con la collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del Progetto “Non fare autogol”, la campagna promossa da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione AIOM per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso il Liceo “Farnesina” di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. “È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato –. La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi…”. “Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato il prof. Francesco Cognetti, Direttore Dipartimento Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”. Ecco il principale obiettivo della campagna “Non fare autogol”, che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare importanti valori e messaggi di salute: per renderli più incisivi, al fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). Un progetto innovativo che fino al termine del campionato coinvolge tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di Serie A. Un vero e proprio ‘Tour della prevenzione’ in 15 città, che può contare su un media partner d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste esclusive all’interno di programmi dedicati e sul sitowww.skysporthd.it. “Nel 2013 in Italia sono state registrate 366.000 nuove diagnosi di cancro – aggiunge Cognetti –. Nella nostra Regione nel 2010 sono stati 26.011 i nuovi casi di tumore con 11.393 decessi, mentre erano 201.262 le persone colpite in passato da una neoplasia. Ma nel nostro Paese migliorano le percentuali di guarigione: il 63% delle donne e il 57% degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, alla maggiore efficacia delle terapie, e alle campagne di sensibilizzazione e prevenzione, come Non fare autogol”. http://www.tumorigenitourinari.net/news‐leggi.php?ID=14 01-04-2014 LAZIO, CONSUMO ECCESSIVO DI ALCOL PER IL 70% DEGLI ADOLESCENTI.ANTONIO CANDREVA: “PER UN PIENO DI DIVERTIMENTO NON SERVE UBRIACARSI” Roma, 1 aprile 2014 – Una brutta abitudine che cresce con il passare degli anni, confermandosi comunque superiore alle medie nazionali. È il consumo di alcol tra gli adolescenti laziali, un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia. Sono dati allarmanti e preoccupanti, perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di “assimilarlo” e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. Ecco quindi che diventa fondamentale la sensibilizzazione dei ragazzi a stili di vita sani, magari con la collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del Progetto “Non fare autogol”, la campagna promossa da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione AIOM per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso il Liceo “Farnesina” di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. “È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato –. La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi…”. “Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato il prof. Francesco Cognetti, Direttore Dipartimento Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”. Ecco il principale obiettivo della campagna “Non fare autogol”, che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare importanti valori e messaggi di salute: per renderli più incisivi, al fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). Un progetto innovativo che fino al termine del campionato coinvolge tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di Serie A. Un vero e proprio ‘Tour della prevenzione’ in 15 città, che può contare su un media partner d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste esclusive all’interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it. “Nel 2013 in Italia sono state registrate 366.000 nuove diagnosi di cancro – aggiunge Cognetti –. Nella nostra Regione nel 2010 sono stati 26.011 i nuovi casi di tumore con 11.393 decessi, mentre erano 201.262 le persone colpite in passato da una neoplasia. Ma nel nostro Paese migliorano le percentuali di guarigione: il 63% delle donne e il 57% degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, alla maggiore efficacia delle terapie, e alle campagne di sensibilizzazione e prevenzione, come Non fare autogol”. “La nostra azienda è orgogliosa di scendere nuovamente in campo al fianco degli oncologi – afferma Jennifer Burbea, Direttore Public Affairs di Bristol-Myers Squibb, che rende possibile la quarta edizione del progetto –: l’obiettivo è di sensibilizzare altre migliaia di studenti in tutta Italia, trasmettendo messaggi e valori di grande importanza per la loro salute. Siamo convinti che il contatto con gli idoli e i campioni del cuore possa rappresentare uno stimolo importante ad assumere stili di vita corretti o ad abbandonare qualche cattiva abitudine”. Ma il progetto Non fare autogol può contare anche su un importante versante online per raggiungere tutti gli studenti italiani, non solo quelli che hanno la fortuna di incontrare dal vivo i più importanti calciatori di Serie A: dalla pagina facebook (www.facebook.com/NonfareAutogol) al profilo twitter (twitter.com/NonFareAutogol) al seguitissimo sito internetwww.nonfareautogol.it, dove gli studenti di tutta Italia possono scaricare l’opuscolo informativo del progetto e soprattutto partecipare al “Quiz della salute”, rispondendo alle 21 domande sui 7 autogol del proprio benessere, i comportamenti dannosi più diffusi tra i giovani. In occasione di ogni tappa, tra i ragazzi dell’Istituto selezionato che hanno totalizzato il miglior punteggio, viene estratto un vincitore che viene premiato con un tablet direttamente dal calciatore, mentre tra tutti gli studenti d’Italia che hanno risposto al “Quiz della salute” verrà sorteggiato, al termine della campagna itinerante, il vincitore di un premio finale. http://www.fondazionemelanoma.org/leggi.php?ID=541 01-04-2014 SALUTE Alcol: consumo eccessivo per 70% adolescenti del Lazio Roma, 1 apr. (Adnkronos Salute) - Il consumo di alcol tra gli adolescenti che vivono nella Regione Lazio è superiore alla media nazionale: un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia. Sono dati allarmanti perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di assimilarlo e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. A ribadirlo con il progetto 'Non fare autogol' è l'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) e la Fondazione Aiom. L'iniziativa nata per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso il liceo Farnesina di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. L'iniziativa è sostenuta da Presidenza del Consiglio, Coni, Figc e Fmsi. "È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato Candreva - La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi". "Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato Francesco Cognetti, direttore del Dipartimento oncologia medica dell’Istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili". "La nostra azienda è orgogliosa di scendere nuovamente in campo al fianco degli oncologi – afferma Jennifer Burbea, Direttore Public Affairs di Bristol-Myers Squibb, che rende possibile la quarta edizione del progetto – L’obiettivo è di sensibilizzare altre migliaia di studenti in tutta Italia, trasmettendo messaggi e valori di grande importanza per la loro salute". http://www.west‐info.eu/it/nel‐lazio‐3‐adolescenti‐su‐4‐bevono‐troppo‐alcol/ 01-04-2014 LAZIO, CONSUMO ECCESSIVO DI ALCOL PER IL 70% DEGLI ADOLESCENTI.ANTONIO CANDREVA: “PER UN PIENO DI DIVERTIMENTO NON SERVE UBRIACARSI Roma, 1 aprile 2014 – Una brutta abitudine che cresce con il passare degli anni, confermandosi comunque superiore alle medie nazionali. È il consumo di alcol tra gli adolescenti laziali, un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia. Sono dati allarmanti e preoccupanti, perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di “assimilarlo” e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. Ecco quindi che diventa fondamentale la sensibilizzazione dei ragazzi a stili di vita sani, magari con la collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del Progetto “Non fare autogol”, la campagna promossa da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione AIOM per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso il Liceo “Farnesina” di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. “È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato –. La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi…”. “Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato il prof. Francesco Cognetti, Direttore Dipartimento Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”. Ecco il principale obiettivo della campagna “Non fare autogol”, che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare importanti valori e messaggi di salute: per renderli più incisivi, al fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). Un progetto innovativo che fino al termine del campionato coinvolge tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di Serie A. Un vero e proprio ‘Tour della prevenzione’ in 15 città, che può contare su un media partner d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste esclusive all’interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it. “Nel 2013 in Italia sono state registrate 366.000 nuove diagnosi di cancro – aggiunge Cognetti –. Nella nostra Regione nel 2010 sono stati 26.011 i nuovi casi di tumore con 11.393 decessi, mentre erano 201.262 le persone colpite in passato da una neoplasia. Ma nel nostro Paese migliorano le percentuali di guarigione: il 63% delle donne e il 57% degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, alla maggiore efficacia delle terapie, e alle campagne di sensibilizzazione e prevenzione, come Non fare autogol”. “La nostra azienda è orgogliosa di scendere nuovamente in campo al fianco degli oncologi – afferma Jennifer Burbea, Direttore Public Affairs di BristolMyers Squibb, che rende possibile la quarta edizione del progetto –: l’obiettivo è di sensibilizzare altre migliaia di studenti in tutta Italia, trasmettendo messaggi e valori di grande importanza per la loro salute. Siamo convinti che il contatto con gli idoli e i campioni del cuore possa rappresentare uno stimolo importante ad assumere stili di vita corretti o ad abbandonare qualche cattiva abitudine”. Ma il progetto Non fare autogol può contare anche su un importante versante online per raggiungere tutti gli studenti italiani, non solo quelli che hanno la fortuna di incontrare dal vivo i più importanti calciatori di Serie A: dalla pagina facebook (www.facebook.com/NonfareAutogol) al profilo twitter (twitter.com/NonFareAutogol) al seguitissimo sito internet www.nonfareautogol.it, dove gli studenti di tutta Italia possono scaricare l’opuscolo informativo del progetto e soprattutto partecipare al “Quiz della salute”, rispondendo alle 21 domande sui 7 autogol del proprio benessere, i comportamenti dannosi più diffusi tra i giovani. In occasione di ogni tappa, tra i ragazzi dell’Istituto selezionato che hanno totalizzato il miglior punteggio, viene estratto un vincitore che viene premiato con un tablet direttamente dal calciatore, mentre tra tutti gli studenti d’Italia che hanno risposto al “Quiz della salute” verrà sorteggiato, al termine della campagna itinerante, il vincitore di un premio finale. http://www.fondazioneaiom.it/default2.asp?active_page_id=2250 01-04-2014 Candreva: 'Spero in un gran Mondiale e l'Europa con la Lazio' 01 aprile alle 10:53 Il Liceo 'Farnesina' fa da scenario al tredicesimo incontro della quarta edizione del progetto 'Non fare autogol' :Antonio Candreva scende in campo contro i tumori ed incontra gli studenti per metterli in guardia da fumo, alcol, sedentarietà, alimentazione scorretta: scorretta: 'Di doping nel calcio credo ce ne sia poco, ci sono molti controlli e sappiamo che non dobbiamo e possiamo fare uso di sostanze dopanti. Non servirebbero a nulla, non sono determinanti per la prestazione'. Poi Candreva risponde anche a due domande sul campo, la prima sulla nazionale e la seconda sulla Lazio: 'Speriamo di fare un mondiale all'altezza dell'Italia, le altre nazionali hanno comunque paura di noi. Sappiamo che il questa è la competizione più difficile, ed è altrettanto difficile il nostro girone ma cercheremo di passare come primi del girone anche se ci sono avversarie forti. Con la Lazio invece siamo ancora in corsa per l'Europa League e da qui alla fine della stagione faremo il massimo per raggiungerla'. I ragazzi presenti gli chiedono poi del pallonetto a Casillas: 'Prima di farlo sono andato a chiederlo ai big come Buffon e Pirlo se fosse giusto farlo. Mi hanno risposto di fare quello che sentivo ed è andata bene'. http://www.calciomercato.com/news/parla‐candreva‐spero‐in‐un‐grande‐mondiale‐e‐l‐europa‐con‐la‐ laz‐648501 01-04-2014 Lettori: 29.000 LAZIO, CONSUMO ECCESSIVO DI ALCOL PER IL 70% DEGLI ADOLESCENTI Roma, 1 aprile 2014 – Una brutta abitudine che cresce con il passare degli anni, confermandosi comunque superiore alle medie nazionali. È il consumo di alcol tra gli adolescenti laziali, un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia. Sono dati allarmanti e preoccupanti, perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di “assimilarlo” e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. Ecco quindi che diventa fondamentale la sensibilizzazione dei ragazzi a stili di vita sani, magari con la collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del Progetto “Non fare autogol”, la campagna promossa da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione AIOM per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso il Liceo “Farnesina” di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. “È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato –. La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi…”. “Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato il prof. Francesco Cognetti, Direttore Dipartimento Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”. Ecco il principale obiettivo della campagna “Non fare autogol”, che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare importanti valori e messaggi di salute: per renderli più incisivi, al fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). Un progetto innovativo che fino al termine del campionato coinvolge tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di Serie A. Un vero e proprio ‘Tour della prevenzione’ in 15 città, che può contare su un media partner d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste esclusive all’interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it. “Nel 2013 in Italia sono state registrate 366.000 nuove diagnosi di cancro – aggiunge Cognetti –. Nella nostra Regione nel 2010 sono stati 26.011 i nuovi casi di tumore con 11.393 decessi, mentre erano 201.262 le persone colpite in passato da una neoplasia. Ma nel nostro Paese migliorano le percentuali di guarigione: il 63% delle donne e il 57% degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, alla maggiore efficacia delle terapie, e alle campagne di sensibilizzazione e prevenzione, come Non fare autogol”. http://community.donnamoderna.com/blog/blog‐di‐fbzfiorelli85/lazio‐consumo‐eccessivo‐di‐alcol‐per‐il‐ 70‐degli‐adolescenti 01-04-2014 LAZIO, CONSUMO ECCESSIVO DI ALCOL PER IL 70% DEGLI ADOLESCENTI Roma, 1 aprile 2014 – Una brutta abitudine che cresce con il passare degli anni, confermandosi comunque superiore alle medie nazionali. È il consumo di alcol tra gli adolescenti laziali, un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia. Sono dati allarmanti e preoccupanti, perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di “assimilarlo” e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. Ecco quindi che diventa fondamentale la sensibilizzazione dei ragazzi a stili di vita sani, magari con la collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del Progetto “Non fare autogol”, la campagna promossa da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione AIOM per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso il Liceo “Farnesina” di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. “È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato –. La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi…”. “Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato il prof. Francesco Cognetti, Direttore Dipartimento Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”. Ecco il principale obiettivo della campagna “Non fare autogol”, che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare importanti valori e messaggi di salute: per renderli più incisivi, al fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). Un progetto innovativo che fino al termine del campionato coinvolge tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di Serie A. Un vero e proprio ‘Tour della prevenzione’ in 15 città, che può contare su un media partner d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste esclusive all’interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it. “Nel 2013 in Italia sono state registrate 366.000 nuove diagnosi di cancro – aggiunge Cognetti –. Nella nostra Regione nel 2010 sono stati 26.011 i nuovi casi di tumore con 11.393 decessi, mentre erano 201.262 le persone colpite in passato da una neoplasia. Ma nel nostro Paese migliorano le percentuali di guarigione: il 63% delle donne e il 57% degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, alla maggiore efficacia delle terapie, e alle campagne di sensibilizzazione e prevenzione, come Non fare autogol”. 01-04-2014 CANDREVA SCENDE IN CAMPO CONTRO IL CANCRO ROMA - Domani sarà una giornata molto importante per Antonio Candreva che, dopo il goal liberatorio contro il Parma, sarà ospite del Liceo Farnesina, in via dei Giochi Istmici, dove, dalle ore 10 alle ore 11, si terrà un convegno per la prevenzione dei tumori promosso dall'AIOM con Presidenza del Consiglio, CONI, FIGC, FMSI e i campioni di serie A. Il centrocampista metterà in guardia gli studenti dai problemi derivati da una scorretta alimentazione, dal fumo, alcol e vita sedentaria. http://www.cittaceleste.it/notizie/notizia/21188-candreva-scende-in-campo-contro-i-tumori/21188-candreva-scende-in-campo-contro-itumori 01-04-2014 Lazio, consumo eccessivo di alcol per il 70% degli adolescenti. Antonio Candreva: “Per un pieno di divertimento non serve ubriacarsi” Roma, 1 aprile 2014 – Una brutta abitudine che cresce con il passare degli anni, confermandosi comunque superiore alle medie nazionali. È il consumo di alcol tra gli adolescenti laziali, un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia. Sono dati allarmanti e preoccupanti, perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di “assimilarlo” e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. Ecco quindi che diventa fondamentale la sensibilizzazione dei ragazzi a stili di vita sani, magari con la collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del Progetto “Non fare autogol”, la campagna promossa da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione AIOM per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso il Liceo “Farnesina” di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. “È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato –. La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi…”. “Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato il prof. Francesco Cognetti, Direttore Dipartimento Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”. Ecco il principale obiettivo della campagna “Non fare autogol”, che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare importanti valori e messaggi di salute: per renderli più incisivi, al fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). Un progetto innovativo che fino al termine del campionato coinvolge tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di Serie A. Un vero e proprio ‘Tour della prevenzione’ in 15 città, che può contare su un media partner d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste esclusive all’interno di programmi dedicati e sul sitowww.skysporthd.it. “Nel 2013 in Italia sono state registrate 366.000 nuove diagnosi di cancro – aggiunge Cognetti –. Nella nostra Regione nel 2010 sono stati 26.011 i nuovi casi di tumore con 11.393 decessi, mentre erano 201.262 le persone colpite in passato da una neoplasia. Ma nel nostro Paese migliorano le percentuali di guarigione: il 63% delle donne e il 57% degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, alla maggiore efficacia delle terapie, e alle campagne di sensibilizzazione e prevenzione, come Non fare autogol”. http://www.biodrugsnews.net/news‐leggi.php?ID=419 01-04-2014 Lazio, consumo eccessivo di alcol per il 70% degli adolescenti. Antonio Candreva: “Per un pieno di divertimento non serve ubriacarsi” Roma, 1 aprile 2014 - Una brutta abitudine che cresce con il passare degli anni, confermandosi comunque superiore alle medie nazionali. È il consumo di alcol tra gli adolescenti laziali, un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d'Italia. Sono dati allarmanti e preoccupanti, perché l'alcol è particolarmente dannoso in giovane età: l'organismo, infatti, non è in grado di "assimilarlo" e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. Ecco quindi che diventa fondamentale la sensibilizzazione dei ragazzi a stili di vita sani, magari con la collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del Progetto "Non fare autogol", la campagna promossa da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione AIOM per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso il Liceo "Farnesina" di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. "È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi - ha dichiarato -. La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L'alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi...". "Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti - ha sottolineato il prof. Francesco Cognetti, Direttore Dipartimento Oncologia Medica dell'Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma -. L'importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili". Ecco il principale obiettivo della campagna "Non fare autogol", che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare importanti valori e messaggi di salute: per renderli più incisivi, al fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). Un progetto innovativo che fino al termine del campionato coinvolge tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di Serie A. Un vero e proprio 'Tour della prevenzione' in 15 città, che può contare su un media partner d'eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste esclusive all'interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it. "Nel 2013 in Italia sono state registrate 366.000 nuove diagnosi di cancro - aggiunge Cognetti -. Nella nostra Regione nel 2010 sono stati 26.011 i nuovi casi di tumore con 11.393 decessi, mentre erano 201.262 le persone colpite in passato da una neoplasia. Ma nel nostro Paese migliorano le percentuali di guarigione: il 63% delle donne e il 57% degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, alla maggiore efficacia delle terapie, e alle campagne di sensibilizzazione e prevenzione, come Non fare autogol". "La nostra azienda è orgogliosa di scendere nuovamente in campo al fianco degli oncologi - afferma Jennifer Burbea, Direttore Public Affairs di BristolMyers Squibb, che rende possibile la quarta edizione del progetto -: l'obiettivo è di sensibilizzare altre migliaia di studenti in tutta Italia, trasmettendo messaggi e valori di grande importanza per la loro salute. Siamo convinti che il contatto con gli idoli e i campioni del cuore possa rappresentare uno stimolo importante ad assumere stili di vita corretti o ad abbandonare qualche cattiva abitudine". Ma il progetto Non fare autogol può contare anche su un importante versante online per raggiungere tutti gli studenti italiani, non solo quelli che hanno la fortuna di incontrare dal vivo i più importanti calciatori di Serie A: dalla pagina facebook (www.facebook.com/NonfareAutogol) al profilo twitter (twitter.com/NonFareAutogol) al seguitissimo sito internet www.nonfareautogol.it, dove gli studenti di tutta Italia possono scaricare l'opuscolo informativo del progetto e soprattutto partecipare al "Quiz della salute", rispondendo alle 21 domande sui 7 autogol del proprio benessere, i comportamenti dannosi più diffusi tra i giovani. In occasione di ogni tappa, tra i ragazzi dell'Istituto selezionato che hanno totalizzato il miglior punteggio, viene estratto un vincitore che viene premiato con un tablet direttamente dal calciatore, mentre tra tutti gli studenti d'Italia che hanno risposto al "Quiz della salute" verrà sorteggiato, al termine della campagna itinerante, il vincitore di un premio finale. http://www.aiom.it/area+pubblica/area+medica/aiom+informa/notiziario/Lazio%2C+consumo+eccessivo+ di+alcol+per+il+70%25+degli+adolescenti.+Antonio+Candreva%3A+%E2%80%9CPer+un+pieno+di+divertim ento+non+serve+ubriacarsi%E2%80%9D/1,3716,0, 01-04-2014 Nel Lazio consumo eccessivo di alcol per 70% degli adolescenti Una brutta abitudine che cresce con il passare degli anni, confermandosi comunque superiore alle medie nazionali. È il consumo di alcol tra gli adolescenti laziali, un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d'Italia. Sono dati allarmanti e preoccupanti, perché l'alcol è particolarmente dannoso in giovane età: l'organismo, infatti, non è in grado di "assimilarlo" e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. Ecco quindi che diventa fondamentale la sensibilizzazione dei ragazzi a stili di vita sani, magari con la collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del Progetto "Non fare autogol", la campagna promossa da Aiom (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione Aiom per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso il Liceo "Farnesina" di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. "È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi - ha dichiarato -. La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L'alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi…". "Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti - ha sottolineato il prof. Francesco Cognetti, Direttore Dipartimento Oncologia Medica dell'Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma -. L'importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili". https://it.notizie.yahoo.com/nel-lazio-consumo-eccessivo-di-alcol-per-70-085723005.html 01-04-2014 01/04/2014 19:49 "EUROPA LEAGUE? FAREMO DI TUTTO" "EUROPA LEAGUE? FAREMO DI TUTTO" Parlando agli studenti del liceo Farnesina di Roma, all'interno della campagna di prevenzione oncologica 'Non fare autogol', Antonio Candreva torna sulle speranze di rimonta internazionale della sua Lazio: "Siamo ancora in corsa per l'Europa League, faremo il massimo per raggiungerla". In vista del match di domenica con la Sampdoria, non c'è stiramento per Novaretti, ma semplicemente un'infiammazione al tendine che non comporterà un lungo stop. Migliora Biglia (problema al costato). "Pace tra la Nord e Lotito, che comprerà Astori, Morata e Lampard": ma è un pesce d'aprile radiofonico della curva. http://www.televideo.rai.it/televideo/pub/notiziasolotesto.jsp?id=961834&pagina=214&sottopagina=1 02-04-2014 CANDREVA: "EUROPA? LAZIO, DEVI CREDERCI" di Enrico Sarzanini ROMA – Adesso la Lazio crede veramente nella qualificazione in Europa. A ravvivare le speranze dei biancocelesti l'incredibile pareggio dell'Inter a Livorno. Scongiurata la fuga nerrazzurra, il quinto posto dista appena quattro punti. «Siamo ancora in corsa per l'Europa e faremo il massimo per raggiungerla» ha sottolineato ieri Candreva, insegnante per un giorno al Liceo Farnesina, nell'ambito dell'iniziativa contro i tumori «Non fare autogol». Il primo a crederci è Reja, che da settimane sprona la squadra a non mollare, chi ci spera è Lotito, che con la Lazio in Europa potrebbe fare cassa (almeno 5 milioni di euro i soldi garantiti tra diritti tv e i premi Uefa). L'ideale sarebbe arrivare quinti e scongiurare dunque i fastidiosi preliminari estivi ai quali sarebbe costretta la Lazio in caso di sesto posto, anche se Reja su questo punto è stato chiaro: «Un mese di vacanza sarebbe sufficiente, magari iniziassimo in anticipo pur di giocare l'Europa League». Occhio all'Inter, ma anche al Parma: gli emiliani questa sera dovranno recuperare la gara contro la Roma e il tecnico biancoceleste, domenica sera, aveva messo in guardia i giallorossi: «Spero che la Roma faccia la Roma – aveva detto -. Non sarà semplice per loro, il Parma è una squadra organizzata e difficile da battere». Ma nella lunga lista delle pretendenti per l'Europa, per sfortuna della Lazio non ci sono solo Inter e Parma: si sono infatti inserite Atalanta, che al momento ha un punto in più della squadra biancoceleste, Verona, Torino e Milan.Calendario alla mano, la truppa di Reja sembra essere al momento la favorita: delle sette gare che restano ne potrà giocare quattro in casa contro Samp, Torino, Verona e Bologna, tutte sfide sulla carta alla portata. Più difficili le trasferte, prima a Napoli, poi a Livorno ed infine quella che potrebbe essere decisiva contro l'Inter alla penultima giornata, ma lontano dall'Olimpico Reja ha dimostrato di poter fare male.Da temere soprattutto il Milan, apparso in netta ripresa: i rossoneri domenica andranno a Marassi contro il Genoa, poi ospiteranno Catania e Livorno. Ma il calendario li metterà di fronte sia a Roma che ad Inter, un altro bel vantaggio per la Lazio. http://www.leggo.it/SPORT/CALCIO/candreva_lazio_europa_obiettivo_possibile/notizie/606144.shtml 01-04-2014 Lazio, Candreva: "Faremo di tutto per entrare in Europa" Il Liceo 'Farnesina' fa da scenario al tredicesimo incontro della quarta edizione del progetto 'Non fare autogol' : Antonio Candreva scende in campo contro i tumori ed incontra gli studenti per metterli in guardia da fumo, alcol, sedentarietà, alimentazione scorretta: scorretta: 'Di doping nel calcio credo ce ne sia poco, ci sono molti controlli e sappiamo che non dobbiamo e possiamo fare uso di sostanze dopanti. Non servirebbero a nulla, non sono determinanti per la prestazione'. Poi Candreva risponde anche a due domande sul campo, la prima sulla nazionale e la seconda sulla Lazio: 'Speriamo di fare un mondiale all'altezza dell'Italia, le altre nazionali hanno comunque paura di noi. Sappiamo che il questa è la competizione più difficile, ed è altrettanto difficile il nostro girone ma cercheremo di passare come primi del girone anche se ci sono avversarie forti. Con la Lazio invece siamo ancora in corsa per l'Europa League e da qui alla fine della stagione faremo il massimo per raggiungerla'. I ragazzi presenti gli chiedono poi del pallonetto a Casillas: 'Prima di farlo sono andato a chiederlo ai big come Buffon e Pirlo se fosse giusto farlo. Mi hanno risposto di fare quello che sentivo ed è andata bene'. http://www.laziofamily.com/det‐news.php?id_news=37811 02-04-2014 Tweet – twitter lazio SS Lazio @officialsslazio 1 apr 'Non fare autogol', #Candreva incontra i ragazzi del Liceo Farnesina di Roma nella prevenzione contro i tumori #live pic.twitter.com/RHyZm8iZi1 https://twitter.com/officialsslazio 02-04-2014 Candreva, verso il rinnovo Candreva, verso il rinnovoAntonio CANDREVA, che ieri ha partecipato all’evento ‘Non fare autogol’ al liceo Farnesina, torna oggi in campo ad allenarsi. Il centrocampista della LAZIO sarà fondamentale per la partita contro la SAMPDORIA, per centrare l’Europa League ma anche una convocazione per il Mondiale ma prima vuole risolvere la sua situazione contrattuale. Secondo quanto riportato da Il Tempo (D. Palizzotto), LOTITO ha preso già un accordo con POZZO per il riscatto della seconda metà del cartellino (7 milioni) ma Candreva, viste le buone prestazioni che ha dimostrato finora e l’interesse di club italiani ed europei (JUVE, NAPOLI, MANCHESTER UNITED e LIVERPOOL), vorrebbe un adeguamento di ingaggio. Ora percepisce 900 mila euro a stagione, solo la metà di giocatori non titolari come Ederson e Cana. http://www.sslazionews.it/candreva‐verso‐il‐rinnovo/31338 02-04-2014 Alcolici: aumenta la dipendenza giovanile (e il rischio tumori) nel Lazio L’allarme non lo lanciano i pediatri, nè i medici di famiglia ma gli oncologi. Ed è tutto dire! L’aumento smisurato di consumo di alcolici tra gli adolescenti italiani non è più un problema di dipendenza ma un problema che conduce dritto alle peggiori malattie del mondo: cancro al fegato e cancro allo stomaco. E la regione che rischia di più, da questo punto di vista, è il Lazio dove il 70% dei giovanissimi beve troppo. Considerato che il panorama nazionale non è confortante, con il 65% dei quindicenni sull’orlo dell’alcolismo e anche un 12% di ragazzini di 11 anni che li segue a ruota, se si paragonano queste cifre a livello locale e se si punta sul Lazio si vede che qui il numero raddoppia. Un allarme che deve essere preso sul serio immediatamente perchè la dipendenza giovanile da alcolici causa danni immediati (incidenti stradali, coma etilico) e a lungo termine (cirrosi, tumore) contro i quali dovranno combattere sia i ragazzi, man mano che diventano adulti, sia i loro familiari e amici. Per non parlare del rischio che corriamo un po’ tutti quando in giro c’è un guidatore ubriaco. A Roma hanno subito recepito il grido di allarme e stanno correndo ai ripari. Si parla di ordinanze comunali e regionali, di divieti del consumo di alcolici e del divieto di vendita al di sotto di una certa età. Ma si parla anche di campagne informative perchè spesso i ragazzi ignorano proprio il risvolto più grave della “sbronza”, che non è il mal di testa ma il rischio di tumore. Il 40% delle morti giovanili avviene a causa di tumori nati dalla trascuratezza dello stile di vita, da notti insonni, cibi sbagliati ed eccessi di alcol e droghe. Si impegna in prima persona, nel diffondere il messaggio tra i ragazzi, anche il calciatore Candreva, testimonial della campagna preventiva, sperando che altri seguano il suo esempio. http://benessere.guidone.it/2014/04/02/alcolici‐aumenta‐la‐dipendenza‐giovanile‐e‐il‐rischio‐tumori‐nel‐ lazio/ 02-04-2014 Alcol: consumo eccessivo per 70% adolescenti del Lazio Roma, 1 apr. (Adnkronos Salute) - Il consumo di alcol tra gli adolescenti che vivono nella Regione Lazio è superiore alla media nazionale: un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia. Sono dati allarmanti perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di assimilarlo e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. A ribadirlo con il progetto 'Non fare autogol' è l'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) e la Fondazione Aiom. L'iniziativa nata per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso il liceo Farnesina di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. L'iniziativa è sostenuta da Presidenza del Consiglio, Coni, Figc e Fmsi. "È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato Candreva - La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi". "Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato Francesco Cognetti, direttore del Dipartimento oncologia medica dell’Istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili". "La nostra azienda è orgogliosa di scendere nuovamente in campo al fianco degli oncologi – afferma Jennifer Burbea, Direttore Public Affairs di Bristol-Myers Squibb, che rende possibile la quarta edizione del progetto – L’obiettivo è di sensibilizzare altre migliaia di studenti in tutta Italia, trasmettendo messaggi e valori di grande importanza per la loro salute". http://it.newshub.org/consumo_eccessivo_per_70_adolescenti_del_lazio_565794.html 02-04-2014 Salute adolescenti, è allarme alcol e fumo: 7 giovani su 10 si ubriaca nel fine settimana 02-04-2014 - Pier Luigi Crivelli I dati dell'Associazione italiana oncologi sull'abuso di alcol e sigarette sono a dir poco impressionanti Adolescenti, è allarme alcol e fumo Adolescenti, è allarme alcol e fumo Cosa sta succedendo ai nostri giovani? I dati che provengono dall'Associazione oncologi italiani sono assolutamente devastanti, sia per quanto riguarda l'abuso di alcol che di sigarette. Adolescenti e abuso di alcol, dati impressionanti in Italia Purtroppo, gli adolescenti italiani fanno sempre più ricorso agli alcolici con picchi nel weekend che fanno rabbrividire: nel nostro Paese il 12% dei ragazzini di 11 anni si ubriaca, il 25% a 13 anni, per poi salire sino al 65% a 15. Entrando più nei particolari, è nel Lazio che troviamo le percentuali più alte in assoluto: nella zona di Roma, il 14% degli undicenni si ubriaca, almeno una volta alla settimana: fanno la stessa cosa il 30% dei tredicenni sino ad arrivare all'assurda percentuale del 73% dei quindicenni (in pratica quasi tre giovani su quattro).Al Nord la situazione è leggermente migliori, ma non c'è da stare allegri, mentre al Sud le percentuali calano solo per i più grandicelli, mentre si registra il picco dei giovanissimi (gli undicenni) che si sbronzano, ben il 16%. Adolescenti e consumo di sigarette, altra piaga da combattere Anche i dati relativi al consumo di sigarette sono impressionanti: in Lombardia fuma regolarmente il 3% degli 11enni, il 13% dei 13enni e il 45% dei 15enni, contro rispettivamente l’1, l’8 e il 39% del resto delle regioni italiane. Nel Lazio, i dati sono molto simili alla media nazionale, con un leggero aumento dei 15enni che comprano le sigarette (il 41%), mentre a Napoli e dintorni la percentuale diminuisce fino al 29 per cento. Genitori, riflettete: è questo l'invito che viene fatto dall'Aiom (Associazione italiana oncologia medica), in collaborazione con Presidenza del Consiglio, Coni, e FIGC che stanno portando avanti una campagna di sensibilizzazione nelle scuole italiane denominata 'Non fare autogol'. Per esempio, nel liceo Farnesina di Roma, ha parlato Antonio Candreva, centrocampista della Lazio, che ha illustrato qual'è lo stile di vita degli sportivi.L'alcol, così come il fumo, è uno dei principali responsabili dell'insorgenza di tumori ed essere giovani non significa pensare di essere 'immuni' a questa piaga, perchè proprio le cattive abitudini adolescenziali si potrebbero pagare a caro prezzo dopo qualche anno. 01-04-2014 Alcol: consumo eccessivo per 70% adolescenti del Lazio Un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia Roma, 1 apr. (Adnkronos Salute) - Il consumo di alcol tra gli adolescenti che vivono nella Regione Lazio è superiore alla media nazionale: un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia. Sono dati allarmanti perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di assimilarlo e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. A ribadirlo con il progetto 'Non fare autogol' è l'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) e la Fondazione Aiom. L'iniziativa nata per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso il liceo Farnesina di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. L'iniziativa è sostenuta da Presidenza del Consiglio, Coni, Figc e Fmsi. "È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato Candreva - La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi". "Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato Francesco Cognetti, direttore del Dipartimento oncologia medica dell’Istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili". "La nostra azienda è orgogliosa di scendere nuovamente in campo al fianco degli oncologi – afferma Jennifer Burbea, Direttore Public Affairs di Bristol-Myers Squibb, che rende possibile la quarta edizione del progetto – L’obiettivo è di sensibilizzare altre migliaia di studenti in tutta Italia, trasmettendo messaggi e valori di grande importanza per la loro salute". http://www.wallstreetitalia.com/articolo‐stampa.aspx?IdPage=1682755 01-04-2014 “EUROPA LEAGUE? FAREMO DI TUTTO” Parlando agli studenti del liceo Farnesina di Roma, all’interno della campagna di prevenzione oncologica ‘Non fare autogol’, Antonio Candreva torna sulle speranze di rimonta internazionale della sua Lazio: “Siamo ancora in corsa per l’Europa League, faremo il massimo per raggiungerla”. In vista del match di domenica con la Sampdoria, non c’è stiramento per Novaretti, ma semplicemente un’infiammazione al tendine che non comporterà un lungo stop. http://www.studioconsulenzaromano.net/news‐online/notizie‐calcio/europa‐league‐faremo‐di‐ tutto/149586/ 01-04-2014 Candreva discute l’aumento di ingaggio Decisivo da oltre un anno per la Lazio e in prima linea anche nella lotta ai tumori. Ieri mattina il centrocampista romano... Antonio Candreva a tutto campo. Decisivo da oltre un anno per la Lazio e in prima linea anche nella lotta ai tumori. Ieri mattina il centrocampista romano ha partecipato alla quarta edizione del progetto «Non fare autogol», incontrando gli studenti del Liceo «Farnesina» di Roma per metterli in guardia sui pericoli portati da fumo, alcol, sedentarietà e alimentazione scorretta. «Per diventare campioni serve sacrificio - ha spiegato Candreva agli oltre 200 ragazzi durante l'incontro promosso dall'Associazione italiana di oncologia medica - bisogna lavorare tanto e sempre con il sorriso, naturalmente evitando fumo e alcol: ci si può divertire in altri modi, ve lo assicuro. Cosa mi manca di più nella vita da atleta? Mangiare in un fast food, non lo faccio da anni». http://www.sportit24.com/notizie/candreva‐discute‐l‐aumento‐di‐ingaggio 02-04-2014 Giovani e alcol, nel Lazio un consumo eccessivo Candreva intervenuto al Liceo Farnesina di Roma per l'iniziativa AIOM 'Non fare autogol': "Per divertirsi non serve ubriacarsi" Francesco Cognetti, Antonio Candreva e Mauro Boldrini Alcol, fumo, sedentarietà. Continuano a crescere le cattive abitudini tra i più giovani. Soprattutto tra gli adolescenti che vivono nel Lazio. L’alcol ad esempio è un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni. Una percentuale addirittura più alta rispetto al resto d’Italia che conta rispettivamente il 12%, 25% e 65%. Sono dati allarmanti e preoccupanti, perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di “assimilarlo” e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. A parlarne ieri tra gli studenti delLiceo scientifico Farnesina di Roma, il centrocampista della Lazio Antonio Candreva e il Presidente della Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), Francesco Cognetti, in occasione, della tredicesima tappa del Progetto “Non fare autogol” la campagna promossa dalla stessa AIOM e Fondazione AIOM, per sensibilizzare gli adolescenti insieme ai calciatori di serie A su prevenzione e cattive abitudini. “Per divertirsi non serve ubriacarsi basta avere solo la giusta compagnia – ha detto alla platea degli studentiAntonio Candreva -. I ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti”. “Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha spiegato il prof. Francesco Cognetti, Direttore Dipartimento Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”. “Nel 2013 in Italia sono state registrate 366.000 nuove diagnosi di cancro – aggiunge Cognetti –. Nella nostra Regione nel 2010 sono stati 26.011 i nuovi casi di tumore con 11.393 decessi, mentre erano 201.262 le persone colpite in passato da una neoplasia – ha continuato Cognetti. Anche i dati sul fumo non sono rassicuranti: il 46% dei giovani comincia a fumare in età scolare per motivi futili e già a 15 anni il 23% delle femmine e il 18% dei maschi che vivono nel Lazio fuma almeno una sigaretta alla settimana. Un vizio che se accompagnato anche a sedentarietà, poca attività fisica e cattiva alimentazione può causare nel tempo danni anche gravi. Parola d’ordine quindi educazione a corretti stili di vita e prevenzione. Quella grazie alla quale oggi, afferma il Presidente AIOM Cognetti, “migliorano le percentuali di guarigione dal cancro (il 63% delle donne e il 57% degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi). Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, alla maggiore efficacia delle terapie, e alle campagne di sensibilizzazione e prevenzione, come Non fare autogol”. NON FARE AUTOGOL “Non fare autogol” è la campagna di sensibilizzazione promossa da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione AIOM, per insegnare ai giovani cosa significa un corretto stile di vita e trasmettere loro, attraverso il linguaggio universale dello sport, importanti valori e messaggi di salute. Per renderli più incisivi, al fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). Un progetto innovativo che fino al termine del campionato coinvolge tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di Serie A. Un vero e proprio ‘Tour della prevenzione’ in 15 città, che può contare su un media partner d’eccezione: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky Sport, e mandati in onda all’interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it. Il progetto “Non fare autogol” può contare anche su un importante versante online per raggiungere tutti gli studenti italiani e non solo quelli che hanno la fortuna di incontrare dal vivo i più importanti calciatori di Serie A: dalla pagina facebook (www.facebook.com/NonfareAutogol) al profilo twitter (twitter.com/NonFareAutogol) al seguitissimo sito internet www.nonfareautogol.it, dove i ragazzi di tutta Italia possono scaricare l’opuscolo informativo del progetto e soprattutto partecipare al “Quiz della salute”, rispondendo alle 21 domande sui 7 autogol del proprio benessere, i comportamenti dannosi più diffusi tra i giovani. In occasione di ogni tappa, tra i ragazzi dell’Istituto selezionato che hanno totalizzato il miglior punteggio, viene estratto un vincitore che viene premiato con un tablet direttamente dal calciatore, mentre tra tutti gli studenti d’Italia che hanno risposto al “Quiz della salute” verrà sorteggiato, al termine della campagna itinerante, il vincitore di un premio finale. http://www.romadaleggere.it/giovani‐e‐alcol‐nel‐lazio‐un‐consumo‐eccessivo/ 01-04-2014 Alcol consumo eccessivo per 70 adolescenti del Lazio Un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d'Italia Roma, 1 apr. (Adnkronos Salute) - Il consumo di alcol tra gli adolescenti che vivono nella Regione Lazio e' superiore alla media nazionale: un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d'Italia. Sono dati allarmanti perche' l'alcol e' particolarmente dannoso in giovane eta': l'organismo, infatti, non e' in grado di assimilarlo e si producono piu' rapidamente fenomeni di intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. A ribadirlo con il progetto 'Non fare autogol' e' l'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) e la Fondazione Aiom. L'iniziativa nata per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi.Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso il liceo Farnesina di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. L'iniziativa e' sostenuta da Presidenza del Consiglio, Coni, Figc e Fmsi. "E' con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto cosi' importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato Candreva - La scuola e' il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro eta' compromette la loro salute da adulti. L'alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi". "Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato Francesco Cognetti, direttore del Dipartimento oncologia medica dell'Istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma –. L'importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, e' ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, e' causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili". "La nostra azienda e' orgogliosa di scendere nuovamente in campo al fianco degli oncologi – afferma Jennifer Burbea, Direttore Public Affairs di Bristol-Myers Squibb, che rende possibile la quarta edizione del progetto – L'obiettivo e' di sensibilizzare altre migliaia di studenti in tutta Italia, trasmettendo messaggi e valori di grande importanza per la loro salute". http://padovanews.it/speciali/salute/266415‐alcol‐consumo‐eccessivo‐per‐70‐adolescenti‐del‐lazio.html 01-04-2014 Candreva al Liceo Farnesina: "Europa? Faremo il massimo" Tredicesimo incontro della quarta edizione del progetto "Non fare autogol", avuto luogo al al Il Liceo "Farnesina" oggi alle ore 11. Il progetto è promosso da AIOM con Presidenza del Consiglio, CONI, FIGC, FMSI e i campioni di serie A. A parlare con gli studenti del liceo dei problemi di fumo, alcol e alimentazione scorretta, Antonio Candreva. "Doping nel calcio? Credo ce ne sia poco, perché comunque ci sono molti controlli e sappiamo che non dobbiamo e possiamo fare uso di sostanze dopanti - afferma -. Non servirebbero a nulla, non sono determinanti alla prestazione". Ovviamente, non poteva mancare una domanda sulla Lazio: "Siamo ancora in corsa per l'Europa League, faremo il massimo per raggiungerla", promette. E poi: "Il ruolo del mister è importantissimo, ha a che fare con 25 persone che la pensano in modo diverso l'una dall'altra". Si parla anche del Mondiale alle porte: "Speriamo di fare un Campionato del Mondo all'altezza dell'Italia, le altre nazionali hanno comunque paura di noi. Abbiamo fatto una grande Confederations Cup, siamo stati sfortunati uscendo ai rigori. Sappiamo che il Mondiale è più difficile, c'è un girone difficile da passare prima con squadre forti". Infine un retroscena proprio dell'ultima Confederations Cup: "Il cucchiaio a Casillas? Prima di farlo sono andato a chiederlo ai big della Nazionale, tra cui Buffon e Pirlo, se fosse giusto farlo. Mi hanno risposto 'Fai quello che ti senti', così è andata bene. Ero partito con quella idea e l'ho fatto". Al termine dell'incontro, sorteggiato un ragazzo che ha vinto un tablet, consegnato dallo stesso Candreva. Poi il via alle foto e agli autografi di rito. Momenti di entusiasmo, tanti ragazzi avevano con sé la maglia da far firmare al numero 87 biancoceleste. http://www.laziopolis.it/candreva‐al‐liceo‐farnesina‐europa‐faremo‐il‐massimo.aspx 02-04-2014 Candreva si è ripreso la Lazio con i gol da attaccante vero (Gazzetta dello Sport) STEFANO CIERI Un guizzo all’ultimo respiro per riprendersi la Lazio e rilanciare il sogno europeo. Antonio Candreva è tornato. Lo ha fatto nel momento del bisogno per la sua squadra, come fanno i campioni veri. Che, anche quando sono in difficoltà, sanno sempre come tirare fuori dai guai la propria formazione. Candreva non stava attraversando un periodo felicissimo. Forse solo una piccola e fisiologica flessione dopo mesi vissuti al massimo. Fatto sta che domenica, quando la partita col Parma volgeva al termine e, con essa, anche le speranze della Lazio di agganciare l’ultimo treno per l’Europa, ci ha pensato lui a rimettere tutto a posto. Cannoniere Un gol da attaccante. Lui che attaccante non lo è, ma che quest’anno lo sta diventando. Con quello di domenica scorsa è arrivato a quota 8 reti in questo campionato. Ha già superato il primato personale (che era di 6 gol) e «rischia » di finire in doppia cifra. Anche perché nel frattempo è pure diventato rigorista della squadra (sono stati 4 finora i centri dal dischetto). «Rischia », Candreva, pure di essere il capocannoniere della squadra a fine stagione. Per il momento lo è, ma Klose lo minaccia con 7 reti. Gol e prestazioni d’autore (6,22 la media voto Gazzetta) che ne fanno il classico giocatore da Magic. Il riscatto La Lazio se lo coccola. Nella volata per l’Europa League il suo apporto sarà fondamentale. «Daremo il massimo per farcela», ha detto ieri il giocatore in una scuola romana dove ha fatto da testimonial a «Non fare autogol», l’iniziativa di Coni e Figc per sensibilizzare i ragazzi alla lotta contro i tumori. Candreva giocatore imprescindibile per il club di Lotito, ma il patron dovrà riscattarlo dall’Udinese entro maggio, visto che è in comproprietà con i friulani. Per la seconda metà del cartellino servono 78 milioni. Col club di Pozzo il discorso è stato già avviato e potrebbe coinvolgere altri giocatori. Come Felipe Anderson o Perea, che la Lazio vorrebbe girare in prestito. Idee per la stagione che verrà (come, in entrata, quella del parmense Parolo). Per il presente la certezza si chiama sempre Candreva. http://www.lazio.net/news/2014/04/02/candreva‐si‐e‐ripreso‐la‐lazio‐con‐gol‐da‐attaccante‐vero‐ gazzetta‐dello‐sport/ 01-04-2014 Il centrocampista della Lazio Antonio Candreva ha siglato il goal decisivo contro il Parma, che rilancia la squadra in ottica Europa League: "Siamo ancora in corsa". La Lazio vince all'ultimo respiro contro il Parma ed ora crede in un piazzamento in Europa League, complici anche i passi falsi delle squadre davanti. Antonio Candreva, autore del goal decisivo con tanto di esultanza polemica a smorzare le voci di un suo ipotetico addio, ha ribadito l'obiettivo del club. Intervenuto a margine della campagna 'Non fare autogol - gioca d'attacco contro il cancro' nel liceo 'Farnesina' di Roma, Candreva suona la carica al popolo biancoceleste: "Siamo ancora in corsa per l'Europa League, faremo il massimo per raggiungerla". Il Mondiale si avvicina e Candreva pensa alla spedizione azzurra con ottimismo: "Speriamo di fare una Coppa del Mondo all'altezza dell'Italia, comunque le altre nazionali hanno paura di noi. Abbiamo fatto una grande Confederations Cup, siamo stati sfortunati uscendo ai rigori. Sappiamo che il Mondiale è piu' difficile, anche il nostro girone è duro". http://www.goal.com/it/news/2/serie‐a/2014/04/01/4724219/candreva‐candida‐la‐lazio‐daremo‐il‐ massimo‐per‐raggiungere 01-04-2014 Lazio. “Sbronze” in eccesso per il 70% degli adolescenti, riparte la campagna "Non fare autogol" Le percentuali tra i giovanissimi sono superiori al resto d’Italia. Oncologi e calciatori vanno nelle scuole per insegnare la prevenzione nell’ambito della IV campagna “Non fare autogol” promossa da Aiom. Il centrocampista Antonio Candreva: “Per un pieno di divertimento non serve ubriacarsi”. Una brutta abitudine che cresce con il passare degli anni, confermandosi comunque superiore alle medie nazionali. È il consumo di alcol tra gli adolescenti laziali, un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia. Sono dati allarmanti e preoccupanti, perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di “assimilarlo” e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. Ecco quindi che diventa fondamentale la sensibilizzazione dei ragazzi a stili di vita sani, magari con la collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del Progetto “Non fare autogol”, la campagna promossa da Aiom (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione Aiom per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso il Liceo “Farnesina” di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. “La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini – ha dichiarato – ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi…”. “Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato Francesco Cognetti, Direttore Dipartimento Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma – l’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”. Ecco il principale obiettivo della campagna “Non fare autogol”, che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare importanti valori e messaggi di salute: per renderli più incisivi, al fianco di AiomI si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Coni e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). Un progetto innovativo che fino al termine del campionato coinvolge tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di Serie A. Un vero e proprio ‘Tour della prevenzione’ in 15 città, che può contare su media partner: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste esclusive all’interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it. “Nel 2013 in Italia sono state registrate 366.000 nuove diagnosi di cancro – aggiunge Cognetti –. Nella nostra Regione nel 2010 sono stati 26.011 i nuovi casi di tumore con 11.393 decessi, mentre erano 201.262 le persone colpite in passato da una neoplasia. Ma nel nostro Paese migliorano le percentuali di guarigione: il 63% delle donne e il 57% degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, alla maggiore efficacia delle terapie, e alle campagne di sensibilizzazione e prevenzione, come Non fare autogol”. “La nostra azienda è orgogliosa di scendere nuovamente in campo al fianco degli oncologi – afferma Jennifer Burbea, Direttore Public Affairs di Bristol-Myers Squibb, che rende possibile la quarta edizione del progetto – l’obiettivo è di sensibilizzare altre migliaia di studenti in tutta Italia, trasmettendo messaggi e valori di grande importanza per la loro salute. Siamo convinti che il contatto con gli idoli e i campioni del cuore possa rappresentare uno stimolo importante ad assumere stili di vita corretti o ad abbandonare qualche cattiva abitudine”. http://www.ilfarmacistaonline.it/stampa_articolo.php?articolo_id=20703&&cat_1=3&&cat_2=0&&tipo=ar ticolo 01-04-2014 Candreva si racconta: “A 13 anni ho lasciato casa per fare il calciatore. A Livorno la svolta. Mi mancano i fast food” A margine del convegno “Non fare autogol”, organizzato da AIOM con Presidenza del Consiglio, CONI, FIGC, FMSI, e tenutosi questa mattina al Liceo Farnesina di Roma, Antonio Candreva ha incontrato gli studenti, mettendoli in guardia dai rischi del fumo, dell’alcol e della cattiva alimentazione. Ecco quanto detto dal giocatore: “Per diventare degli atleti bisogna fare tanti sacrifici, evitando fumo e alcol. In discoteca si può sempre andare e divertirsi anche senza bere, anch’io l’ho fatto quand’ero giovane. Il rispetto per gli avversari è fondamentale: nel corso della stagione può capitare il fallo o la parolaccia, ma il rispetto deve esserci sempre. Per diventare dei campioni bisogna avere la voglia di arrivare col sacrificio ma anche col sorriso, con la voglia di mettersi in gioco. Sono partito da casa a 13 anni per andare a Terni e iniziare la mia esperienza da calciatore. Inizialmente non è stato facile, mi mancavano famiglia e amici, ma poi col tempo le cose si sono sistemate. Pian piano ho capito che volevo e potevo fare il calciatore. Ho esordito in serie B con la Ternana, poi sono andato all’Udinese, in cui però ho giocato poco. L’esperienza più importante l’ho fatta a Livorno, dove ho vinto il campionato di serie B e giocato in serie A. Il resto lo conoscete”. Poi, Candreva affronta diverse tematiche: “Che sensazione si prova a fare un gol? E’ sempre emozionante, specie quando sono gol importanti. E’ difficile da descrivere la sensazione, ma è un momento bellissimo che condividi con i tuoi compagni e con i tifosi che ti vengono a sostenere. Cosa mi manca della gioventù? Mangiare in un fast food, non lo faccio da anni. Doping? Ci sono molti controlli e questo ci rende consapevoli che non dobbiamo e non possiamo farne uso. Inoltre, non sono determinanti per la prestazione”. Oggi, 1 aprile, è tempo di tirare le somme, ma per Candreva la stagione si può ancora raddrizzare: “Il campionato deve ancora terminare, siamo in corsa per l’Europa League. Mancano 7 partite al termine e faremo il massimo per raggiungere questo obiettivo. Per il mondiale spero che saremo all’altezza della maglia che vestiamo, anche le altre nazionali hanno paura di noi. Abbiamo fatto una grande Confederation cup in cui siamo stati sfortunati a uscire ai rigori. Il mondiale sarà più difficile perché c’è un girone intero da superare in cui ci sono squadre molto forti. Il cucchiaio a Casillas? Prima ho chiesto un consiglio a Buffon e a Pirlo, loro mi hanno detto “fa quello che ti senti” e io l’ho fatto”. http://www.eaglesmania.it/2014/04/candreva‐si‐racconta‐a‐13‐anni‐ho‐lasciato‐casa‐per‐fare‐il‐ calciatore‐a‐livorno‐la‐svolta‐mi‐mancano‐i‐fast‐food/ 31-03-2014 Iniziativa contro i tumori, Candreva domani ospite del liceo Farnesina Antonio Candreva sarà ospite domani al liceo Farnesina di Roma in occasione del tredicesimo incontro della quarta edizione del progetto contro i tumori “Non fare autogol”. Il centrocampista biancoceleste darà il suo contributo all'iniziativa e interverrà davanti a tanti studenti insieme al prof. Francesco Cognetti, Direttore Dipartimento Oncologia Medica Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma, il prof. Giuseppe Tonini, Direttore dell’Oncologia Medica Università Campus Bio-Medico di Roma. http://www.lazionews24.com/iniziativa‐contro‐i‐tumori‐candreva‐domani‐ospite‐del‐liceo‐farnesina‐ 10211.html 01-04-2014 CANDREVA: “SUL CUCCHIAIO A CASILLAS CHIESI CONSIGLIO A PIRLO E BUFFON” Uno degli obiettivi per il prossimo calciomercato estivo è il centrocampista laziale Antonio Cnadreva. La situazione nel club capitolino è tutt’altro che serena ed i continui scontri tra il presidente Lotito ed i tifosi, non fanno altro che destabilizzare l’intera società. Tra i possibili partenti, oltre a Marchetti, Lulic e Klose c’è anche Candreva che già in passato ha vestito la maglia bianconera. Per ora sono solo voci non confermate, ma Antonio Conte qualche settimana fa avrebbe chiesto alla società di sondare la disponibilità del ragazzo in merito ad un eventuale ritorno e di avviare i contatti con la Lazio per valutare i possibili margini di trattativa. Lo stesso giocatore, a margine dell’evento ”Non fare autogol”, ha parlato della situazione della sua squadra, con un occhio ai prossimi mondiali in Brasile. “Siamo ancora in lotta per un posto in Europa League, stiamo facendo bene, ma ci serve un po’ più di continuità”. Sui prossimi Mondiali commenta così: “Speriamo di arrivare al meglio, lo scorso anno abbiamo giocato una splendida Confederations Cup, ma sappiamo che il Mondiale è molto più difficile“. E proprio durante la scorsa Confederatios Cup il centrocampista laziale si è esibì in un cucchiaio ai danni del povero Casillas. Ecco un piccolo particolare a riguardo: “Prima di fare lo scavetto a Casillas andai da Pirlo e Buffon per chiedere un loro parere e loro mi risposero di fare ciò che ritenevo giusto. Menomale andò tutto bene…” http://www.canalejuve.it/news/candreva‐sul‐cucchiaio‐a‐casillas‐chiesi‐consiglio‐a‐pirlo‐e‐buffon‐118554 01-04-2014 Lazio, Candreva: "Daremo tutto per arrivare in Europa" Il centrocampista sogna la qualificazione In casa Lazio la vittoria con il Parma tiene vive le speranze di raggiungere un piazzamento che permetta di partecipare alla prossima Europa League. E Antonio Candreva, autore del gol decisivo contro i ducali con tanto di esultanza polemica per smorzare le voci su un suo possibile addio, garantisce il massimo impegno agli studenti del liceo Farnesina di Roma, a cui ha fatto visita nell'ambito della campagna 'Non fare autogol - Gioca d'attacco contro il cancro'. ''Siamo ancora in corsa per l'Europa League, faremo il massimo per raggiungerla'', assicura il centrocampista biancoceleste che pensa anche all'impegno di giugno con la Nazionale di Prandelli: ''speriamo di fare un Campionato del Mondo all'altezza dell'Italia, comunque le altre nazionali hanno paura di noi. Abbiamo fatto una grande Confederations Cup, siamo stati sfortunati uscendo ai rigori. Sappiamo che il Mondiale e' piu' difficile, e anche il nostro girone e' difficile''. http://www.calcissimo.com/serie‐a/lazio‐candreva‐daremo‐tutto‐per‐arrivare‐in‐europa‐32607 01-04-2014 Lazio, Candreva ammette: ”Cucchiaio a Casillas? Chiesi a Pirlo e Buffon” Antonio Candreva, dopo il gol che è valso i tre punti contro il Parma, ha parlato a margine dell’evento ”Non fare autogol”. ‘‘Siamo ancora in corsa per l’Europa League, nonostante qualche passo falso di troppo, e faremo il massimo per provare a raggiungerla. Ci sono molti controlli e sappiamo che non dobbiamo fare uso di queste sostanze. Non servirebbero a nulla, non sono determinanti per la prestazione. Il Mondiale? Speriamo di essere al top, le altre nazionali ci temono. Siamo reduci da una buona Confederations Cup, ma siamo anche consapevoli che il Mondiale è più difficile. Abbiamo un girone tosto, ma siamo fiduciosi. http://www.soccermagazine.it/serie‐a/lazio‐candreva‐ammette‐cucchiaio‐casillas‐chiesi‐pirlo‐e‐buffon‐ 182975/ 01-04-2014 Alcol: consumo eccessivo per 70% adolescenti del Lazio 24 Ore Roma, 1 apr. (Adnkronos Salute) - Il consumo di alcol tra gli adolescenti che vivono nella Regione Lazio è superiore alla media nazionale: un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia. Sono dati allarmanti perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di assimilarlo e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. A ribadirlo con il progetto 'Non fare autogol' è l'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) e la Fondazione Aiom. L'iniziativa nata per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso il liceo Farnesina di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. L'iniziativa è sostenuta da Presidenza del Consiglio, Coni, Figc e Fmsi. "È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato Candreva - La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi". "Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato Francesco Cognetti, direttore del Dipartimento oncologia medica dell’Istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili". "La nostra azienda è orgogliosa di scendere nuovamente in campo al fianco degli oncologi – afferma Jennifer Burbea, Direttore Public Affairs di Bristol-Myers Squibb, che rende possibile la quarta edizione del progetto – L’obiettivo è di sensibilizzare altre migliaia di studenti in tutta Italia, trasmettendo messaggi e valori di grande importanza per la loro salute". http://www.sassarinotizie.com/24ore‐articolo‐250487‐ alcol_consumo_eccessivo_per_70_adolescenti_del_lazio.aspx 02-04-2014 Alcol: consumo eccessivo per 70% adolescenti del Lazio 02-04-2014 | SALUTE E ALIMENTAZIONE Il consumo di alcol tra gli adolescenti che vivono nella Regione Lazio è superiore alla media nazionale. Un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro il 12%, 25% e 65% del resto d'Italia. http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/TV/index.php?id_categoria=18&id_ansalive=65608 01-04-2014 ALCOL: CONSUMO ECCESSIVO PER 70% ADOLESCENTI DEL LAZIO Un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia Roma, 1 apr. (Adnkronos Salute) - Il consumo di alcol tra gli adolescenti che vivono nella Regione Lazio è superiore alla media nazionale: un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia. Sono dati allarmanti perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di assimilarlo e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. A ribadirlo con il progetto 'Non fare autogol' è l'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) e la Fondazione Aiom. L'iniziativa nata per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso il liceo Farnesina di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. L'iniziativa è sostenuta da Presidenza del Consiglio, Coni, Figc e Fmsi. "È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato Candreva - La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi". "Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato Francesco Cognetti, direttore del Dipartimento oncologia medica dell’Istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili". "La nostra azienda è orgogliosa di scendere nuovamente in campo al fianco degli oncologi – afferma Jennifer Burbea, Direttore Public Affairs di BristolMyers Squibb, che rende possibile la quarta edizione del progetto – L’obiettivo è di sensibilizzare altre migliaia di studenti in tutta Italia, trasmettendo messaggi e valori di grande importanza per la loro salute". http://www.ecoseven.net/adnkronos/lavoro‐e‐salute/alcol‐consumo‐eccessivo‐per‐70‐adolescenti‐del‐ lazio in onda contributi video e interviste esclusive all’interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it. “Nel 2013 in Italia sono state registrate 366.000 nuove diagnosi di cancro – aggiunge Cognetti –. Nella nostra Regione nel 2010 sono stati 26.011 i nuovi casi di tumore con 11.393 decessi, mentre erano 201.262 le persone colpite in passato da una neoplasia. Ma nel nostro Paese migliorano le percentuali di guarigione: il 63% delle donne e il 57% degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, alla maggiore efficacia delle terapie, e alle campagne di sensibilizzazione e prevenzione, come Non fare autogol” (Segue). http://www.ais‐sanita.it/ricerca‐sviluppo‐e‐tecnologia/17220‐lazio‐consumo‐eccessivo‐di‐alcol‐per‐il‐70‐ degli‐adoloscenti.html 01-04-2014 Candreva: “Europa League? Ci crediamo. Il cucchiaio in Confederations? 1 aprile 2014 by Fabrizio Piepoli A margine del convegno “Non fare autogol”, organizzato da AIOM con Presidenza del Consiglio, CONI, FIGC, FMSI, e tenutosi questa mattina al Liceo Farnesina di Roma, Antonio Candreva ha incontrato gli studenti, mettendoli in guardia dai rischi del fumo, dell’alcol e della cattiva alimentazione. Ecco quanto detto dal giocatore e ripreso da lazionews.eu: ”Per diventare degli atleti bisogna fare tanti sacrifici, evitando fumo e alcol. In discoteca si può sempre andare e divertirsi anche senza bere, anch’io l’ho fatto quand’ero giovane. Il rispetto per gli avversari è fondamentale: nel corso della stagione può capitare il fallo o la parolaccia, ma il rispetto deve esserci sempre. Per diventare dei campioni bisogna avere la voglia di arrivare col sacrificio ma anche col sorriso, con la voglia di mettersi in gioco. Sono partito da casa a 13 anni per andare a Terni e iniziare la mia esperienza da calciatore. Inizialmente non è stato facile, mi mancavano famiglia e amici, ma poi col tempo le cose si sono sistemate. Pian piano ho capito che volevo e potevo fare il calciatore. Ho esordito in serie B con la Ternana, poi sono andato all’Udinese, in cui però ho giocato poco. L’esperienza più importante l’ho fatta a Livorno, dove ho vinto il campionato di serie B e giocato in serie A. Il resto lo conoscete”. Poi, Candreva affronta diverse tematiche: ”Che sensazione si prova a fare un gol? E’ sempre emozionante, specie quando sono gol importanti. E’ difficile da descrivere la sensazione, ma è un momento bellissimo che condividi con i tuoi compagni e con i tifosi che ti vengono a sostenere. Cosa mi manca della gioventù? Mangiare in un fast food, non lo faccio da anni. Doping? Ci sono molti controlli e questo ci rende consapevoli che non dobbiamo e non possiamo farne uso. Inoltre, non sono determinanti per la prestazione”. Oggi, 1 aprile, è tempo di tirare le somme, ma per Candreva la stagione è ancora salvabile: “Il campionato deve ancora terminare, siamo in corsa per l’Europa League. Mancano 7 partite al termine e faremo il massimo per raggiungere questo obiettivo. Per il mondiale spero che saremo all’altezza della maglia che vestiamo, anche le altre nazionali hanno paura di noi. Abbiamo fatto una grande Confederation cup in cui siamo stati sfortunati a uscire ai rigori. Il mondiale sarà più difficile perché c’è un girone intero da superare in cui ci sono squadre molto forti. Il cucchiaio a Casillas? Prima ho chiesto un consiglio a Buffon e a Pirlo, loro mi hanno detto “fa quello che ti senti” e io l’ho fatto”. http://www.noibiancocelesti.com/47346/interviste‐2/candreva‐europa‐league‐ci‐crediamo‐cucchiaio‐in‐ confederations‐ero‐partito‐lidea‐farlo/ 01-04-2014 Alcol: consumo eccessivo per 70% adolescenti del Lazio Un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia TAG: ADNKRONOS di ADNKRONOS Roma, 1 apr. (Adnkronos Salute) - Il consumo di alcol tra gli adolescenti che vivono nella Regione Lazio è superiore alla media nazionale: un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia. Sono dati allarmanti perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di assimilarlo e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. A ribadirlo con il progetto 'Non fare autogol' è l'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) e la Fondazione Aiom. L'iniziativa nata per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso il liceo Farnesina di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. L'iniziativa è sostenuta da Presidenza del Consiglio, Coni, Figc e Fmsi. "È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato Candreva - La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi". "Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato Francesco Cognetti, direttore del Dipartimento oncologia medica dell’Istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili". "La nostra azienda è orgogliosa di scendere nuovamente in campo al fianco degli oncologi – afferma Jennifer Burbea, Direttore Public Affairs di Bristol-Myers Squibb, che rende possibile la quarta edizione del progetto – L’obiettivo è di sensibilizzare altre migliaia di studenti in tutta Italia, trasmettendo messaggi e valori di grande importanza per la loro salute". http://scienza.panorama.it/salute/Alcol‐consumo‐eccessivo‐per‐70‐adolescenti‐del‐Lazio 02-04-2014 Candreva discute l’aumento di ingaggio Antonio Candreva a tutto campo. Decisivo da oltre un anno per la Lazio e in prima linea anche nella lotta ai tumori. Ieri mattina il centrocampista romano ha partecipato alla quarta edizione del progetto «Non fare autogol», incontrando gli studenti del Liceo «Farnesina» di Roma per metterli in guardia sui pericoli portati da fumo, alcol, sedentarietà e alimentazione scorretta. «Per diventare campioni serve sacrificio - ha spiegato Candreva agli oltre 200 ragazzi durante l'incontro promosso dall'Associazione italiana di oncologia medica - bisogna lavorare tanto e sempre con il sorriso, naturalmente evitando fumo e alcol: ci si può divertire in altri modi, ve lo assicuro. Cosa mi manca di più nella vita da atleta? Mangiare in un fast food, non lo faccio da anni». Dalla scuola al campo, oggi Candreva torna ad allenarsi con i compagni. La sfida alla Sampdoria si avvicina, la Lazio non può fallirla se vuole sperare nell'Europa League («Siamo ancora in corsa - ha dichiarato il romano - mancano sette partite, daremo il massimo per raggiungere il nostro obiettivo»). Il centrocampista biancoceleste è concentrato sulla volata finale, poi potrà gustarsi il Mondiale, ma prima vuole chiarire la situazione contrattuale con la Lazio. Lotito ha un accordo col collega Pozzo per riscattare la seconda metà del cartellino di Candreva: la cifra dovrebbe aggirarsi attorno ai 7 milioni anche se diverse squadre (Juventus e Napoli, Manchester United e Liverpool) seguono con attenzione le ottime prestazioni del romano e potrebbero «infastidire» la trattativa. «Lotito e Pozzo ne stanno parlando - ha spiegato il ds dell'Udinese Giaretta a Lalaziosiamonoi.it - io non posso confermare l'accordo sui 7 milioni». Candreva sta bene alla Lazio, ha rinnovato di recente fino al 2017 ma - visto il rendimento in campo - vorrebbe un adeguamento dell'ingaggio perché ora percepisce «solo» 900 mila euro a stagione, la metà di giocatori non titolari come Ederson e Cana: una richiesta da esaudire per trattenerlo a Formello. Daniele Palizzotto http://www.iltempo.it/sport/calcio/2014/04/02/candreva‐discute‐l‐aumento‐di‐ingaggio‐1.1236073 01-04-2014 Alcol: consumo eccessivo per 70% adolescenti del Lazio Roma, 1 apr. (Adnkronos Salute) - Il consumo di alcol tra gli adolescenti che vivono nella Regione Lazio è superiore alla media nazionale: un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia. Sono dati allarmanti perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di assimilarlo e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. A ribadirlo con il progetto 'Non fare autogol' è l'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) e la Fondazione Aiom. L'iniziativa nata per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso il liceo Farnesina di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. L'iniziativa è sostenuta da Presidenza del Consiglio, Coni, Figc e Fmsi."È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato Candreva - La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi"."Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato Francesco Cognetti, direttore del Dipartimento oncologia medica dell’Istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili"."La nostra azienda è orgogliosa di scendere nuovamente in campo al fianco degli oncologi – afferma Jennifer Burbea, Direttore Public Affairs di Bristol-Myers Squibb, che rende possibile la quarta edizione del progetto – L’obiettivo è di sensibilizzare altre migliaia di studenti in tutta Italia, trasmettendo messaggi e valori di grande importanza per la loro salute". http://www.focus.it/ADNKronos/alcol‐consumo‐eccessivo‐per‐70‐adolescenti‐del‐lazio‐‐‐_C65.aspx 02-04-2014 Pagina 18 Lettori: 155.318 01-04-2014 Alcol: consumo eccessivo per 70% adolescenti del Lazio Un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia Roma, 1 apr. (Adnkronos Salute) - Il consumo di alcol tra gli adolescenti che vivono nella Regione Lazio è superiore alla media nazionale: un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia. Sono dati allarmanti perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di assimilarlo e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. A ribadirlo con il progetto 'Non fare autogol' è l'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) e la Fondazione Aiom. L'iniziativa nata per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso il liceo Farnesina di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. L'iniziativa è sostenuta da Presidenza del Consiglio, Coni, Figc e Fmsi. "È con grande piacere che ho accettato di partecipare a un progetto così importante, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato Candreva - La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini, ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi". "Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato Francesco Cognetti, direttore del Dipartimento oncologia medica dell’Istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma –. L’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili". "La nostra azienda è orgogliosa di scendere nuovamente in campo al fianco degli oncologi – afferma Jennifer Burbea, Direttore Public Affairs di Bristol-Myers Squibb, che rende possibile la quarta edizione del progetto – L’obiettivo è di sensibilizzare altre migliaia di studenti in tutta Italia, trasmettendo messaggi e valori di grande importanza per la loro salute". http://corrierenazionale.it/salute/news-2014-04-01-12-44-00alcol__consumo_eccessivo_per_70_adolescenti_del_lazio-26956/ 27-03-2014 LAZIO. “SBRONZE” IN ECCESSO PER IL 70% DEGLI ADOLESCENTI Le percentuali tra i giovanissimi sono superiori al resto d’Italia. Oncologi e calciatori vanno in classe per insegnare la prevenzione nell’ambito della campagna “Non fare autogol” promossa da Aiom. Il centrocampista Antonio Candreva: “Per un pieno di divertimento non serve ubriacarsi”. Una brutta abitudine che cresce con il passare degli anni, confermandosi comunque superiore alle medie nazionali. È il consumo di alcol tra gli adolescenti laziali, un vizio quotidiano per il 14% degli 11enni, il 30% dei 13enni e il 73% dei 15enni, contro rispettivamente il 12%, 25% e 65% del resto d’Italia. Sono dati allarmanti e preoccupanti, perché l’alcol è particolarmente dannoso in giovane età: l’organismo, infatti, non è in grado di “assimilarlo” e si producono più rapidamente fenomeni di intossicazione, con conseguenze importanti per tutto il corpo. Ecco quindi che diventa fondamentale la sensibilizzazione dei ragazzi a stili di vita sani, magari con la collaborazione dei campioni dello sport. Sono questi i concetti chiave del Progetto “Non fare autogol”, la campagna promossa da Aiom (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione Aiom per spiegare agli adolescenti come tenersi alla larga da malattie e disturbi. Dopo il successo delle prime tre stagioni, va in scena oggi la tredicesima tappa della quarta edizione presso il Liceo “Farnesina” di Roma, dove il centrocampista della Lazio Antonio Candreva sale in cattedra per insegnare ai giovani lo stile di vita dei campioni. “La scuola è il luogo dove spesso cominciano le cattive abitudini – ha dichiarato – ma i ragazzi devono capire che uno stile di vita sbagliato alla loro età compromette la loro salute da adulti. L’alcol? Non capisco che senso abbia bere fino a ubriacarsi per divertirsi…”. “Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da adolescenti – ha sottolineato Francesco Cognetti, Direttore Dipartimento Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma – l’importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica: il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili”. Ecco il principale obiettivo della campagna “Non fare autogol”, che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare importanti valori e messaggi di salute: per renderli più incisivi, al fianco di AiomI si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Coni e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). Un progetto innovativo che fino al termine del campionato coinvolge tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di Serie A. Un vero e proprio ‘Tour della prevenzione’ in 15 città, che può contare su media partner: tutti gli incontri negli Istituti, infatti, vengono ripresi da Sky Sport, che manda in onda contributi video e interviste esclusive all’interno di programmi dedicati e sul sito www.skysporthd.it. “Nel 2013 in Italia sono state registrate 366.000 nuove diagnosi di cancro – aggiunge Cognetti –. Nella nostra Regione nel 2010 sono stati 26.011 i nuovi casi di tumore con 11.393 decessi, mentre erano 201.262 le persone colpite in passato da una neoplasia. Ma nel nostro Paese migliorano le percentuali di guarigione: il 63% delle donne e il 57% degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi. Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, alla maggiore efficacia delle terapie, e alle campagne di sensibilizzazione e prevenzione, come Non fare autogol”. “La nostra azienda è orgogliosa di scendere nuovamente in campo al fianco degli oncologi – afferma Jennifer Burbea, Direttore Public Affairs di Bristol-Myers Squibb, che rende possibile la quarta edizione del progetto – l’obiettivo è di sensibilizzare altre migliaia di studenti in tutta Italia, trasmettendo messaggi e valori di grande importanza per la loro salute. Siamo convinti che il contatto con gli idoli e i campioni del cuore possa rappresentare uno stimolo importante ad assumere stili di vita corretti o ad abbandonare qualche cattiva abitudine”. http://www.quotidianosanita.it/stampa_articolo.php?articolo_id=20703 01-04-2014 Nel Lazio il 70% degli adolescenti consuma alcol. Rischio tumori in crescita In Italia beve il 65% dei 15enni, il 25% dei 13enni e il 12% degli 11enni ma nel Lazio le percentuali crescono. L'Aiom avverte: il consumo in età adolescenziale aumenta il rischio di tumori. L'assessorato alla Roma produttiva della capitale: "Intervenire sulla vendita nelle frutterie e nei mini-market" Roma01 aprile 2014Dati allarmanti quelli del consumo di alcol tra gli adolescenti, ancora più se si pensa che il rischio di sviluppare un tumore aumenta tra i giovani bevitori. La denuncia arriva dall'Associazione italiana di oncologia medica e fa riferimento ai dati sull'uso di alcolici, che vedono nel Lazio in testa sulla media nazionale con il 73% tra i 15enni. Non si fa attendere la risposta dell'assessorato alla Roma produttiva che annuncia provvedimenti: "Stiamo lavorando a un'ordinanza che punta da una parte, a evitare il consumo di alcolici su suolo pubblico, dall'altra a intervenire sulla vendita di alcolici da parte dei minimarket e frutterie". Lazio: numeri sopra la media Gli adolescenti e i ragazzi residenti nella regione Lazio consumano quantità di alcol superiori rispetto alla media nazionale dei loro coetanei: lo consuma il 73% dei 15enni, il 30% dei 13enni e il 14% degli 11enni, contro, rispettivamente, il 65%, 25% e 12%. L'avvertimento dell'Aiom: rischio tumori in crescita Dati allarmanti perchè, sottolinea l'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), il consumo di alcol in giovane età può provocare numerosi effetti avversi dovuti al fatto che gli organismi ancora in sviluppo non sono in grado di assimilare l'alcol. Inoltre, un forte consumo di alcolici può provocare danni al fegato conducendo al tumore. La prevenzione: testimonial il centrocampista della Lazio Candreva L'Aiom organizza da quattro anni una campagna per la prevenzione. Quest'anno il testimonial è il centrocampista della Lazio Antonio Candreva."Vogliamo far capire ai nostri giovani che la prevenzione del tumore inizia da adolescenti - ha sottolineato Cognetti direttore del dipartimento di Oncologia medica dell'Istituto nazionale tumori - perchè l'importanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica. Il 40% dei decessi per tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili". http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/alcol‐lazio‐regione‐dove‐si‐beve‐di‐piu‐rischio‐tumori‐in‐ crescita‐1f01c297‐4d02‐470c‐9fa5‐020b81d71e57.html 01-04-2014 Candreva alla carica tra Lazio e Mondiali «L'Europa in 7 giornate e poi grande Italia» di Alberto Abbate CALCIO Da “muto” a sibillino: «Siamo ancora in corsa per l'Europa League, faremo il massimo per raggiungerla». Lo sprint di Candreva riparte dalla fine della sfida col Parma, da quel guizzo del destino, da quell'esultanza rabbiosa di chi si sente ingiustamente criticato e vuole allontanare le voci d'addio. Ora la testa d'Antonio è solo alla Lazio e al Brasile: «Speriamo di fare un mondiale all'altezza dell'Italia. E' una competizione difficile, il nostro girone è tosto e sarà complicato passare come primi contro squadre così forti. Le altre nazionali hanno comunque paura di noi. Abbiamo disputato una grande Confederations, siamo stati solo sfortunati ai rigori». Lo scavetto di Candreva è ancora nelle menti e nello sguardo di tutti: «Il cucchiaio a Casillas? Prima di farlo sono andato a chiederlo ai big della Nazionale, tra cui Buffon e Pirlo, se fosse giusto farlo. Mi hanno risposto 'Fai quello che ti senti', così è andata bene. Ero partito con quell'idea e l'ho realizzata». S'illuminano gli occhi degli studenti del Liceo “Farnesina”, oggi Candreva si batteva nella lotta ai tumori per l'iniziativa “Non fare autogol”. Professore d'etica nel calcio per un giorno: «Doping? Credo ce ne sia poco, perché comunque ci sono parecchi controlli. Sappiamo che non possiamo fare uso di sostanze dopanti, che non servirebbero a nulla. Non sono determinanti per le prestazioni». Conta lo spirito, l'anima e il cervello. Un bravo mister è anche psicologo nello spogliatoio. Parola d'Antonio: «Il ruolo dell'allenatore è importantissimo, ha a che fare con 25 persone che la pensano in modo diverso l'una dall'altra». Alla Lazio, merito di Reja convogliare le idee in un unico pensiero-obiettivo: l'Europa in sette giornate. http://sport.ilmessaggero.it/calcio/serie_a/candreva‐lazio‐mondiali/605384.shtml Ilritrattodella © IL ritratto DELLA sa ute SALUTE Il quotidiano della prevenzione dal tuo medico di famiglia ANNO III, NUMERO 63 Consulenza scientifica HEALTHY FOUNDATION Con il patrocinio di SOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA GENERALE NEWS Presidenza del Consiglio dei Ministri CERCACI SU 02 MERCOLEDÌ APRILE 2014 HEALTHY FOUNDATION IL CENTROCAMPISTA DELLA LAZIO È TESTIMONIAL DEL RITRATTO CON “NON FARE AUTOGOL” Antonio Candreva: “Ragazzi, con l’alcol non si scherza… e da sobri vi divertite di più!” Ha deciso la gara di campionato di domenica scorsa contro il Parma con un gol negli istanti finali del match, ma sa benissimo che fare le cose “all’ultimo” quando si parla di salute non è abbastanza. Lui è Antonio Can- OCCHI E COMPUTER Ecco la strategia “20-20-20” contro lo stress da schermo Per combattere la “sindrome da computer” il segreto è sbattere frequentemente gli occhi. Ma per quanto tempo? Basta seguire un semplice ‘algoritmo’: ogni 20 minuti, per 20 secondi, posizionandosi a circa 20 piedi (6 metri) dallo schermo. L’hanno già ribattezzata la “20-20-20 strategy”. Questo movimento degli occhi, infatti, ha una particolare utilità: inumidisce la superficie oculare, elimina il pulviscolo dalla superficie dell’occhio e aiuta il drenaggio delle lacrime. Gli inglesi lo chiamano blinking e pare funzionare. I sintomi più comuni e fastidiosi della sindrome da computer verrebbero così leniti con un semplice trucco che può tornare utile a molti di noi: i ricercatori della Southwestern Medical Center del Texas, infatti, sottolineano come questa sindrome possa colpire tutti quelli che trascorrono tre o più ore al giorno davanti allo schermo del PC: un esercito di milioni di persone. dreva, centrocampista della Lazio e della Nazionale Italiana, salito in cattedra al Liceo “Farnesina” di Roma per la tredicesima tappa del progetto “Non fare autogol”, promosso da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Fondazione AIOM. La campagna itinerante, patrocinata da Presidenza del Consiglio dei Ministri, CONI, FIGC e FMSI, spiega agli adolescenti come adottare lo stile di vita dei campioni per stare alla larga dalle malattie. “È con grande piacere che ho accettato di partecipare a questo progetto, rivolto agli adolescenti, i nostri primi tifosi – ha dichiarato –: è essenziale trasmettere messaggi utili per la salute e il benessere”. “Vogliamo far capire che la vera sfida contro il cancro inizia da giovani - ha sottolineato il prof. Francesco Cognetti, Direttore Dipartimento Oncologia Medica Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma –. L’im- portanza di un corretto stile di vita, fin da ragazzi, è ampiamente dimostrata nella prevenzione oncologica. Purtroppo, il 70% degli adolescenti del Lazio consuma alcol in maniera eccessiva: fino a 16 anni l’organismo non è nemmeno in grado di metabolizzare questa sostanza”. ‘Non fare autogol’, reso possibile da una collaborazione con BristolMyers Squibb, coinvolge tutte le squadre del campionato di calcio di Serie A, per un vero e proprio “Tour della Prevenzione” in 15 città. Gli incontri vengono TUTTE LE VIRTÙ DI UN CONDIMENTO ANTICO L’aceto, amico del benessere in poche gocce Antibatterico, sgrassante, utile per eliminare il calcare: e se l’aceto abbassasse anche la glicemia? Il suo utilizzo ‘popolare’ per combattere lievi malesseri è antico, ma ora un team di ricercatori dell’Università di Atene ha misurato in maniera scientifica gli effetti dell’aceto su pazienti diabetici. Gli studiosi hanno notato che l’efficacia di abbattere i livelli di zucchero nel sangue si manifesta soprattutto con alimenti ad alto indice glicemico (pane bianco, patate). Un’indagine svedese ha invece mostrato come l’aceto aumenti il senso di sazietà. Ovviamente, si tratta di primi risultati e non significa assolutamente che questo condimento faccia dimagrire. Il modo migliore per perdere peso è bruciare calorie con l’esercizio fisico, consumando pasti equilibrati. Però, questo liquido acidulo contiene solo 19 calorie per 100ml e può servire in cucina per ridurre burro, olio e sale, abbassando anche il rischio di sviluppare ipertensione e ritenzione idrica. Meglio però non abusarne: non andate mai oltre i due cucchiai al giorno! Editore: Intermedia srl Direttore responsabile: Mauro Boldrini. Amministratore unico: Sabrina Smerrieri Consulenza Scientifica: Healthy Foundation Registrazione presso il tribunale di Brescia n. 9/2012 del 26.04.2012 ripresi da Sky Sport, media partner del progetto: le interviste e le immagini delle tappe si possono riguardare all’indirizzo http:// video.sky.it/sport/calcio-italiano/non_fare_autogol/p1890. pls DISTURBI DI STAGIONE Test allergici, no al ‘fai da te’ I segni delle allergie sono evidenti: pelle arrossata, occhi lacrimanti, naso che cola. È invece più difficile capire cosa realmente provochi queste reazioni al corpo. Sono disponibili test in grado di rilevare le sostanze che scatenano la reazione immunitaria, ma quali sono affidabili e quali no? È un argomento serio, che va trattato da personale medico competente, seguendo specifici criteri. Innanzitutto, no al ‘fai da te’: evitate quindi test da realizzare in casa e non cercate di curarvi da soli: circa un paziente con rinite allergica su 3 va dal medico solo quando i sintomi sono ormai insopportabili, gli altri 2 provano in autonomia a trattare il disturbo. Il risultato? Stessi problemi e portafoglio più leggero. Il colloquio con lo specialista è fondamentale: le allergie respiratorie, tipiche di questo periodo, sono anche le più facili da individuare, seguendo il calendario dei pollini delle piante e utilizzando semplici test (Prick e RAST) per ricercare le immunoglobuline E. In seguito, il medico vi prescriverà una terapia adeguata. Vuoi rileggere qualche articolo? Collegati al sito www.ilritrattodellasalute.org per consultare il nostro archivio… 02-04-2014 Lettori: 361.848 01-04-2014 Candreva: La Lazio vuole andare in EuropaIl centrocampista: «Il Mondiale? Abbiamo fatto una grande Confederations Cup, siamo stati sfortunati uscendo ai rigori» ROMA - In casa Lazio la vittoria con il Parma tiene vive le speranze di raggiungere un piazzamento che permetta di partecipare alla prossima Europa League. E Antonio Candreva, autore del gol decisivo contro i ducali con tanto di esultanza polemica per smorzare le voci su un suo possibile addio, garantisce il massimo impegno agli studenti del liceo Farnesina di Roma, a cui ha fatto visita nell'ambito della campagna "Non PER APPROFONDIREFOTO Candreva a scuola Tutto sulla Lazio Serie A Lazio, per Novaretti sospetto stiramento Serie A Lazio, Reja: «Tifosi allo stadio? Erano pochi ma buoni» Serie A Lazio, Mauri trequartista. Klose e Marchetti titolari Antonio Candreva ospite a "Non fare autogol" fare autogol - Gioca d'attacco contro il cancro". "Siamo ancora in corsa per l'Europa League, faremo il massimo per raggiungerla", assicura il centrocampista biancoceleste che pensa anche all'impegno di giugno con la Nazionale di Prandelli: "speriamo di fare un Campionato del Mondo all'altezza dell'Italia, comunque le altre nazionali hanno paura di noi. Abbiamo fatto una grande Confederations Cup, siamo stati sfortunati uscendo ai rigori. Sappiamo che il Mondiale è più difficile, e anche il nostro girone è difficile". Antonio Candreva ospite a "Non fare autogol" http://www.corrieredellosport.it/serie_a/lazio/2014/04/01‐ 356072/Candreva%3A+La+Lazio+vuole+andare+in+Europa 02-04-2014 Pagina 14