N&A- agosto 2009 28-07-2009 12:27 Pagina 24 NOVITÀ DALLE AZIENDE INNO-TECH L’HI-TECH FINLANDESE AL SERVIZIO DEI PAZIENTI PAOLO INNOCENTI Tecnico Informatico specializzato in Gestione dei Processi Aziendali per l’Innovazione Tecnologica e.mail: [email protected] www.telespro.fi a necessità di individuare soluzioni che possano essere impiegate su ogni mezzo di soccorso, dall’ambulanza agli aeromobili, è quanto si auspica di trovare ogni Unità Operativa impegnata quotidianamente nell’emergenza sanitaria. Il concetto di produrre sistemi sanitari hi-tech che siano dotati anche di praticità d’uso per i soccorritori e confort per i pazienti è tipico di molte Aziende finlandesi tra cui Telespro. Telespro è una società che sviluppa prodotti innovativi di alta qualità nel settore del pronto soccorso e dell’emergenza medica. Ha sede a Kuopio, una cittadi- L 24 na moderna che si trova a 400 chilometri a nord di Helsinki e, nonostante produca con rigorosa tecnica artigianale, vanta una vasta rete di distribuzione in diversi Paesi, in particolare del nord Europa. In azienda ci sono esperti in operazioni di soccorso, supportati da partner nel campo della ricerca medica, per la progettazione e la produzione di tessuti specifici, permettendo alla società finlandese di sviluppare prodotti di elevato standard qualitativo per soddisfare i requisiti e le specifiche esigenze dei clienti. Ogni giorno è dedicato alla ricerca ed allo sviluppo tecnologico, al fine di migliorare la qualità e la fruibilità dei loro prodotti. Telespro si concentra su una buona collaborazione con i partner ed investe nello sviluppo di nuove tecnologie, per migliorare il risultato del prodotto finale. Uniscono esperienza, tec- nologia avanzata ed innovazione, per offrire prodotti e servizi che facilitano la pratica del personale medico e para-medico, permettendo a tutti i pazienti di ricevere le migliori cure pre-ospedaliere. I tecnici, molto esperti, eseguono costantemente test per il controllo delle prestazioni dei prodotti e dei servizi, attraverso una serie di ispezioni con la preziosa raccolta di feedback provenienti dai responsabili di tutti i reparti interessati alla realizzazione del prodotto finale. Il loro controllo “maniaca- le” è insito nell’uomo finlandese abitante di Kuopio. D’altronde se in una città di 90 mila abitanti, ben 44 mila persone lavorano in 4100 aziende che si occupano di Sanità, producendo il 56% del Pil della Sanità finlandese, nulla può essere lasciato al caso e tutto deve essere scrupolosamente controllato con collaudi molto severi. Sviluppo, Innovazione e Ricerca vanno di pari passo a Kuopio, collocando la fredda città finnica ai primi posti nel Mondo per la cura della salute, tanto che essa viene definita “la città del benessere”. Per questo motivo i dirigenti di un’azienda abituata a lavorare a temperature polari, si sono messi a produrre articoli per il trasporto dei malati, con materiali che mantengono il corpo ad una temperatura ottimale riposto in un telo che assicura il massimo confort pre-ospedaliero. Questo progetto, denomi- nato Rescue Covering è stato testato sul campo anche anche in Italia con risultati estremamente positivi. Tale sistema è in grado di offrire confort e comodità al paziente come agli operatori sia su un’evacuazione dal sesto piano che durante le operazioni di trasbordo dai velivoli. ∆ N&A mensile italiano del soccorso · Anno 18° · Vol. 202 · Agosto 2009 N&A- agosto 2009 28-07-2009 12:27 Pagina 25 STRATEGIE DEL SOCCORSO IL CONTROLLO DELL’IPOTERMIA NEI TELI “MADE” IN FINLANDIA Protection from Hypothermia with Rescue Covering from Finland Rescue Covering is an innovative product developed for patient transportation and protection from hypothermia by the Finnish company TelesPro. It consists of a sturdy Gore-tex outer shell with 12 handles which allows for efficient maneuvering of the patient in areas where access with the traditional gurney would be difficult and also insulates the patient from adverse atmospheric conditions. The inner cloth lining provides increased patient comfort and protection from pressure sores. A system of zippers and velcro allow easy access to the patient’s chest and airway; the covering is expandable to accommodate larger patients or patients with splints or braces and built-in pouches allow for active re-warming of the hypothermic patient. The Rescue Covering is easy to clean and folds into a convenient carrying bag for easy storage and transportation. Keywords: Rescue Covering, Hypothermia, Re-warming. FEDERICO EMILIANO GHIO* SIMONE DELLA TORRE** * Inferniere Busnago Soccorso Onlus. ** Istruttore Regionale del 118 Busnago Soccorso Onlus. Referenze scientifiche e Cases Study ad opera di Paolo Innocenti, Tecnico Informatico specialista in G.P.A. l Rescue Covering è un prodotto tecnico costituito da una base in Gore-Tex ad alta resistenza dotata di 12 maniglie ideate per la movimentazione del paziente e da un “sacco” in pile munito di un’ampia apertura con cerniere in grado di assicurare il posizionamento dello stesso in modo agevole, per esempio utilizzando una barella a cucchiaio. L’accesso al paziente è sempre garantito da un’apertura in velcro che dallo sterno arriva sino al collo, consentendo quindi il passaggio agevole dei cavi per il monitoraggio o delle linee infusionali. Appena sotto l’apertura in velcro, il sistema presenta degli alloggiamenti per tecnologie di riscaldamento attivo del paziente o più semplicemente uno spazio I dove riporre fleboclisi, cavi di monitoraggio o saturimetri durante le manovre di evacuazione più impegnative. La base in Gore-Tex è inoltre arricchita da un’interfaccia in materiale tessile (completamente rimuovibile) che ammorbidisce sensibilmente il piano di appoggio per il paziente, aumentando il confort e diminuendo l’incidenza di lesioni da pressione quando il Rescue Covering viene - ad esempio- utilizzato in associazione alla tavola spinale. Oltre a garantire un’efficace riduzione della dispersione termica il sacco in pile consente un’efficace azione contenitiva del paziente, utile per esempio per evitare che il paziente possa aggrapparsi alla ringhiera durante la discesa di scale. Particolarmente utili si sono dimostrati gli inserti a soffietto presenti all’altezza del tronco che, una volta aperti, consentono di ospitare soggetti obesi o con circonferenza toracica particolarmente elevata. Le cerniere di apertura laterali rappresentano poi la possibilità di accedere velocemente al paziente, sia per manovre avanzate (drenaggio toracico in II spazio) che per manovre di N&A mensile italiano del soccorso · Anno 18° · Vol. 202 · Agosto 2009 base (posizionamento elettrodi defibrillazione). Non da meno, i materiali di cui è costituito l’intero presidio garantiscono l’isolamento elettrico. Altro aspetto importante che si è preso in considerazione riguarda la pulizia e lo stivaggio: il Rescue Covering è completamente sfoderabile e lavabile in lavatrice fino a 70 gradi e quando non è impiegato viene arrotolato su sé stesso e riposto con minimo ingombro. In tre mesi di sperimentazione lo strumento è stato impiegato in vari contesti operativi: nell’ambito del- l’emergenza-urgenza, sul trasporto secondario di pazienti critici in ambulanza e nel trasferimento con aeromobili ad ala fissa e rotante di pazienti pediatrici. A lato pratico, è stato possibile conseguire un miglior controllo della temperatura del paziente e di ottenere con maggior semplicità - grazie alla presenza delle numerose maniglie - la posizione semiseduta in passaggi logistici difficili (scale a chiocciola, spazi angusti); in questi casi, è stato apprezzato il contenimento sulla parte anteriore del paziente eseguito dal sacco in pile con riduzione 25 N&A- agosto 2009 28-07-2009 12:27 Pagina 26 STRATEGIE DEL SOCCORSO La non omologazione alle operazioni con verricello limita tuttavia l’applicazione di questo strumento a bordo di elicotteri in configurazione “search & rescue”, circostanza aggirabile o non influente nel caso in cui vengano impiegate barelle verricellabili, su cui il Rescue Covering può essere fissato”. Ref erenz e scientif iche del rischio di caduta in avanti durante le manovre di verticalizzazione del tronco. La contenzione degli arti plegici durante il trasporto di pazienti affetti da patologie cerebrali è risultata essere un ulteriore punto di forza del Rescue Covering. Risultati inattesi si sono ottenuti impiegando lo strumento -previa copertura con materiale sterile- in 26 occasione del trasporto di pazienti gravemente ustionati, con contestuale scomparsa del brivido (in questo caso il Rescue Covering era utilizzato in associazione a un sistema per il riscaldamento attivo del paziente -termocoperta-). Ancora, il poter posizionare la bombola dell’ossigeno portatile all’interno del sacco, così come i cavi del monitoraggio o le fleboclisi senza aggrovigliamenti ed in maniera ordinata e veloce, hanno rappresentato un punto di sicuro interesse durante l’attività di emergenza-urgenza. Incontrovertibile l’utilità della protezione in pile da parte di pioggia, neve e vento. In ambito aeronautico, il Rescue Covering si è rivelato di particolare comodità nelle operazioni di caricamento su aereomobili sia piccoli che grandi . Nella analisi bibliografica si è evidenziato che in aggiunta a ciò, essendo stato progettato e prodotto in Finlandia, il sistema allevia il disagio e le sofferenze causate da freddo, umidità e vento, che possono contribuire allo sviluppo di ipotermia. Inoltre migliora il livello di igiene nel trattamento di emergenza. La funzione di barriera batterica aiuta a mantenere pulita l’ambulanza e riduce i tempi necessari per la manutenzione essendo più volte lavabile. Può essere modificato per accogliere i pazienti più alti o quelli con stecco bende, collari ed altro ancora. Può essere dotato di una comoda Cappa di protezione per il viso e la testa (Cloak) mentre l’accesso delle vie aeree resta protetto. Un accessorio molto utile è il materasso a vuoto (Vacuum Mattress) che è utilizzato per stabilizzare il paziente per il trasporto nei casi in cui si presume abbia fratture o lesioni interne. Infatti, per i pazienti che lamentano un forte dolore, l’uso di un materasso ad aria allevia le sofferenze. Un altro optional interessante è un mantello adatto per un uso quotidiano nel trasporto dei pazienti che, seduti su una sedia, possono essere facilmente ed efficacemente protetti con questo pratico accessorio. Così in gravi incidenti stradali la protezione del paziente da condizioni meteo avverse, può essere fatta in modo efficiente. L’intero sistema viene custodito in una borsa apposita, (Carry Bag) che, appoggiata su qualsiasi terreno ed anche in condizioni meteorologiche proibitive mantiene l’attrezzatura asciutta, pulita e facilmente trasportabile. Il sistema possiede altre caratteristiche da non sottovalutare così da risultare: • durevole; • acqua e suolo non impregnano il tessuto idrorepellente; • idoneo ad essere collegato a motoslitte e zaini; • con alta visibilità con le strisce riflettenti, maniglie robuste, tracolla regolabile, fanno di questo prodotto uno strumento più che utile anzi indispensabile, con un ottimo rapporto qualità/ prezzo. Forze della difesa finlandesi – Army Medical Corps – in un ospedale da campo hanno testato la coperta di salvataggio ed è stato accertato che la perdita di calore del corpo può essere efficacemente impedita aprendo la copertura solo dove è richiesto un trattamento. Cases Study Prima di immettere sul mercato i propri teli (Rescue Covering) Telespro ha impiegato anni di ricerca al “Technology Centre Teknia” tanto che nel 2006 ha ricevuto l’“Incubator Business of the Year” un premio riservato solo a chi lavora ai massimi livelli qualitativi. Il lavoro di sviluppo è condotto anche in collaborazione con istituti di ricerca, ospedali e professionisti dell’emergenza medica. Ci sono voluti due anni (2001-2003) di ricerche all’interno del Dipartimento di Fisiologia dell’Università di Kuopio, per N&A mensile italiano del soccorso · Anno 18° · Vol. 202 · Agosto 2009 N&A- agosto 2009 28-07-2009 12:27 Pagina 27 STRATEGIE DEL SOCCORSO sono stati raccolti i seguenti dati: • temperatura della pelle da 5 posizioni; • frequenza cardiaca e saturazione di ossigeno (SpO2); • temperatura della membrana timpanica; • EMG (attività dei muscoli pettorali); • valutazione soggettiva della percezione di freddo. Lo studio ha dimostrato che il prototipo Telespro Rescue Covering, ha una migliore protezione dal freddo di una coperta ed i pazienti trattati con Rescue Covering non hanno avvertito differenze di temperatura nemmeno dopo 30 minuti. Il prototipo è stato sviluppato ulteriormente nel modello in distribuzione. ∆ immettere sul mercato il primo telo di soccorso e, da quella data, è stato un susseguirsi continuo di sviluppo tecnologico. L’obiettivo del progetto era quello di sviluppare un rivestimento protettivo per l’assistenza dei feriti in situazioni di emergenza. Il progetto ha richiesto la conoscenza di abbigliamento termico, della fisiologia umana, nonché delle tecniche per l’assistenza nell’emergenza sanitaria. Gli studi sono stati portati avanti grazie alla collaborazione dell’Università di Kuopio I risultati delle misurazioni di isolamento termico emesse da un manichino con biosensori, richiedevano continue modifiche tecniche, per ottenere un sempre migliore isolamento termico. Un altro progetto per un prototipo di un telo di salvataggio, è stato portato avanti anche con il Finnish Institute of Occupational Health di Oulu e i risultati sono stati pubblicati in un opuscolo: “Patient Covering in Cold” - dalla teoria alla pratica. I prototipi sono stati sottoposti ad un test di usabilità in situazioni simulate di lavoro e diversi esercizi eseguiti direttamente sul “campo”. Un altro progetto, in parte finanziato dalla Comunità Europea, ha riguardato l’utilizzo dei teli Telespro in condizioni meteorologiche estreme (EWCP). Le misurazioni dell’isolamento termico – equipe diretta dal professor Osmo Hänninen del Department Of Phisiology dell’Università di Kuopio – si sono svolte in una camera la cui temperatura ambiente era al di sotto dello zero (-5 gradi centigradi). N&A mensile italiano del soccorso · Anno 18° · Vol. 202 · Agosto 2009 L’esposizione a questa temperatura è durata 30 minuti, utilizzando un regolare Rescue Covering a confronto con una normale coperta di quelle utilizzate di norma nelle ambulanze. Alla prova si sono sottoposti 6 uomini e 6 donne e Per chi volesse approfondire la conoscenza, i risultati della ricerca sono descritti in modo analitico sul sito del Prehospital and Disaster Medicine al seguente link: http://pdm.medicine.wisc.edu volume 21 numero 5 capitoli 316-320. 27