Promessi Sposi SPOSTAMENTI DEI PERSONAGGI E PAESAGGI “Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno…” Il lago di Como nella sua parte meridionale si biforca: alla fine del ramo occidentale si trova Como, il ramo orientale è invece chiamato lago di Lecco, dato che la città si trova alla sua estremità. Il primo capitolo si apre con un’ampia e minuziosa descrizione dei luoghi dove si ambientano le prime fasi dei Promessi Sposi: il lago, i monti che lo circondano, il fiume Adda, la città di Lecco e i paesini circostanti. Il paese dove avviene la vicenda narrata dal Manzoni si trova appunto nei pressi di Lecco. RENZO LUCIA AGNESE FRA CRISTOFORO Si recano al bivio che deve attraversare Don Abbondio, per costringerlo a non celebrare il matrimonio tra Renzo e Lucia Si reca da Don Abbondio per il matrimonio Corre da Lucia a dirgli che le nozze sono annullate Va dall’Azzeccagarbugli, ma non conclude nulla In osteria si incontra con Tonio e Gervaso Con Tonio e Gervaso vanno da Don Abbondio a sorpresa per costringerlo a fare il matrimonio, ma lui si rinchiude nel suo alloggio Fuggono nel convento di Fra Cristoforo BRAVI Si reca da Lucia Giunge al castello di Don Rodrigo Seguono Renzo in osteria I bravi vanno a casa di lucia per sequestrarla, ma non la trovano RENZO LUCIA AGNESE Con una barca arrivano a Monza Renzo prosegue per Milano Trascinato dalla folla durante un atto sovversivo del popolo (era infatti tempo di carestia e la gente era solita manifestare), si rifugia in un’osteria, ‘l’osteria della luna piena’ Alticcio, compie un discorso rivoluzionario a causa del quale viene arrestato la mattina dopo. Coperto dalla folla riesce a fuggire. Sosta all’osteria di Gorgonzola, sulla strada per il paese di suo cugino, vicino a Bergamo Due giorni dopo giunge al paese, dove trova impiego. Si dirigono al convento della monaca Si stabilisce al convento. Torna al paese. I paesaggi Casa di Lucia e Agnese: all’esterno troviamo un piccolo cortile cinto da un murettino che la separava dalla strada, all’interno Invece è formata da due piani: al pian terreno c’è una stanza che fa da ingresso e, più avanti, una stanza più interna. Il palazzo di Don Rodrigo: domina dall’alto il paesaggio circostante. Ha gli aspetti della dimora ostile e fortificata: porte chiuse, finestre piccole, robuste inferriate. Monza: Manzoni dà di Monza una descrizione molto breve, i pochi accenni si hanno nel IX capitolo quando il frate, Lucia e Agnese giungono alle porta della città a quel tempo fiancheggiata da una piccola torre e da un castello. Osteria della Luna Piena: attraversato il breve cortile si giunge alla porta d’ingresso. Dentro vi sono un lungo tavolo e due file di panche, da entrambi i lati, illuminati da due lampade appese al soffitto. Al piano superiore si trovano le camere. Milano: descritta come una città fittamente edificata, piena di stretti e tortuosi vicoli, ma anche grandi viali e piazze, è dominata dall’immenso duomo, che anche da lontano spicca sopra ogni tetto e campanile. Renzo si convince che gli abitanti siano estremamente gentili, ma deve ricredersi quando è coinvolto nell’assalto ad un forno. Verso Bergamo: la campagna termina nei pressi dell’Adda, pian piano inizia una zona paludosa, senza coltivazioni. Si entra poi in un bosco e si giunge all’Adda, fiume possente e rumoroso. Al di là del fiume la pianura continua, punteggiata di piccoli villaggi, fino alle colline Bergamasche.