Bilancio Sociale 2008 Paolo Yornael Antonio Fanos Mashresha Emidio Vincent Alessandra Antonio Meheret Giorgia Yordanos Centro Italiano Aiuti all’Infanzia Noemi Gerardo Jayashanthi Questo Bilancio Sociale ospita una serie di ritratti. Sono alcuni dei protagonisti dell’iniziativa “Facce da CIAI”, svoltasi durante l’Assemblea 2008. Più di 500 gli scatti di Francesco Sordelli che ha immortalato genitori, figli, nonni, mogli, mariti e fidanzati, amici e sostenitori dando vita ad una carrellata multicolore, multietnica e intergenerazionale; ci spiace di non avere abbastanza spazio per poterli pubblicare tutti. Ringraziamo Francesco per aver avuto l’idea e per averla realizzata con attenzione, rispetto e tanta pazienza. Alfredo Luigia Sintayehu Fabio Wondemagegne Letizia Antonio Yared Cristina Juliana Sara Ximena Paola Maria Rosalba Pietro Angie Paola Anna Bilancio Sociale 2008 arlare del 2008 è un po’ parlare della storia stessa della nostra associazione. Nel 2008 abbiamo, infatti, festeggiato i primi 40 anni di vita e questa importante ricorrenza ha caratterizzato molte delle attività dell’Ente nell’anno passato. P Le ricorrenze invitano a fermarsi a riflettere, ed è stato quello che anche noi abbiamo voluto fare. Abbiamo cercato di interpretare la nostra storia, il nostro percorso, con gli strumenti dell’oggi, primi fra tutti quei figli adottivi diventati ormai adulti. A loro è stata dedicata una importante ricerca e un momento di confronto veramente molto arricchente. L’adozione internazionale, è ovvio, è molto cambiata in questi quarant’anni; noi che possiamo dire “c’eravamo” abbiamo come la sensazione che soltanto mantenendoci ben saldi agli ideali di allora, a quella che fu una vera e propria forza propulsiva, riusciremo a continuare a guardare – e praticare- l’adozione dalla parte del bambino. Questo desiderio di recuperare il passato non deve però essere letto come una mancanza di proiezione verso il futuro o, peggio ancora, come un atteggiamento di chiusura nei confronti dei cambiamenti della società. Il CIAI stesso è mutato in questi 40 anni e infatti oggi è attivo non soltanto nel campo dell’adozione internazionale ma anche in quello della cooperazione. L’avvio, proprio nel 2008, di un’attività, sempre rivolta ai bambini, sul territorio italiano è l’ulteriore riprova della volontà di modificarsi sulla base delle reali esigenze e dei bisogni. Lettera del Presidente Valeria Rossi Dragone Presidente CIAI Per non correre il rischio di rimanere chiusi in noi stessi, di diventare “autoreferenziali” abbiamo scelto di ascoltare con attenzione i nostri portatori d’interesse, coinvolgendoli nella stessa stesura di questo Bilancio Sociale con le modalità che vi verrannno ben illustrate nelle pagine seguenti. Anche dal confronto con loro abbiamo potuto trarre interessanti spunti di riflessione, che ci consentono di migliorare, giorno dopo giorno, il nostro operato, ottimizzando risorse, affinando strumenti, perfezionando obiettivi. Nell’invitarvi a leggere con attenzione questo Bilancio Sociale mi auguro che da queste pagine emerga la passione e l’entusiasmo –ma anche il senso di responsabilità e la professionalità- che tutte le persone del CIAI di ieri e di oggi hanno posto nel perseguire la Missione. 5 Nota metodologica Giovanna Bottani Consulente di Responsabilità Sociale Il cammino di CIAI lungo il percorso della rendicontazione sociale giunge alla sua quinta edizione, ribadendo con ciò la consapevolezza della necessità di dare piena comunicazione al suo pubblico dei dati ed informazioni maggiormente rilevanti ispirandosi al criterio della più completa trasparenza. La scelta strategica di CIAI in tema di rendicontazione sociale è di procedere a pubblicazione completa del documento ogni due anni. La continuità nella informazione ai suoi stakeholder è garantita dalla pubblicazione di un Annual report che riassume gli accadimenti salienti dell’anno in cui il Bilancio Sociale non viene redatto. Il presente Bilancio Sociale è stato costruito seguendo le linee guida AA1000 che definiscono in modo preciso e dettagliato tutti i passaggi per la redazione dei bilanci sociali ed è da intendersi relativo all’anno 2008. I contenuti sono stati organizzati in conformità alle indicazioni contenute nel modello proposto dal Gruppo di studio per la statuizione dei principi di redazione del Bilancio Sociale (GBS) e tenendo in debito conto le informazioni ritenute più rilevanti per i portatori di interesse dell’ente. Il leit-motiv del documento che unisce tutte le parti è il credo di CIAI, la sua missione e i valori che si esplicano in tutte le aree in cui si articola il bilancio: identità dell’ente stakeholder governance relazione socio-ambientale. Nella parte dedicata all’identità si presenta CIAI indicandone missione, valori, risultati raggiunti e i momenti salienti che hanno caratterizzato la sua storia. Nella seconda parte dedicata agli stakeholder si è ripreso e completato il processo di analisi, iniziato nel 2006, delle categorie di portatori di interesse, delle loro esigenze ed aspettative verso l’ente. Per questa edizione del Bilancio Sociale vogliamo segnalare una novità assoluta per CIAI: un processo di stakeholder engagement relativo ai contenuti del Bilancio Sociale. Lo scopo dell’iniziativa è il confrontarsi apertamente sulle aspettative degli stakeholder individuati e contattati in relazione al presente documento e alle modalità di comunicazione scelte dall’ente. Si è voluto comprendere a pieno quali siano le informazioni ritenute più rilevanti e interessanti e se siano affrontate e veicolate in modo ritenuto consono e appropriato, andando a ricercare i punti di forza e le eventuali aree di miglioramento del documento. L’intero processo è stato regolato dallo standard AA1000 sullo stakeholder engagement (AA1000SES). Altra novità del 2008 è stata una analisi di clima rivolta allo stakeholder “Personale” volta a comprendere a pieno le esigenze e il grado di soddisfazione di tutti quei soggetti che contribuiscono alla realizzazione della Mission di CIAI. Seguono poi una sezione dedicata alla governance e strategia dell’ente e un’ultima parte dedicata alle diverse attività e modalità di applicazione pratica delle linee strategiche dell’ente nelle attività di adozione internazionale, promozione di una corretta cultura dell’infanzia e cooperazione internazionale. Il consulente esterno che ha proceduto a redigere il documento ha ottenuto la piena collaborazione da parte di tutta la struttura dell’ente ed è stato costantemente supportato dal Direttore operativo e dai responsabili delle Funzioni centrali e strategiche di CIAI. Si ringrazia anche tutto il personale per la fattiva collaborazione. Per raggiungere il maggior numero di soggetti possibili abbiamo scelto anche quest’anno di dare la possibilità agli interessati di scaricare il documento in formato elettronico tramite il sito www.ciai.it, mentre una copia cartacea dello stesso sarà inviata a chiunque ne faccia richiesta. 6 PARTE PRIMA - Profilo istituzionale Indice Identità I nostri primi quarant’anni: i traguardi al 2008 9 Le tappe fondamentali e i riconoscimenti 11 Chi siamo, in cosa crediamo: missione e valori 12 La strategia di governance 14 Le aree di attività 18 Snapshot 2008: i momenti salienti e le novità 21 Gli stakeholder Chi sono 23 Stakeholder engagement 2008 26 Donatori Corporate 29 Testimonial 31 Partner locali 32 Soci 40 Corporate governance La struttura gestionale 40 PARTE SECONDA - Relazione socio-ambientale Monica CIAI e l’ambiente 44 L’adozione internazionale 47 La cooperazione internazionale ed il sostegno a distanza Bambini, adolescenti e ragazzi di strada Scolarizzazione e formazione Interventi sanitari Sostegno a distanza 52 55 63 75 81 Le attività culturali e il centro studi 86 La comunicazione e la raccolta fondi 90 Bilancio consuntivo 95 Luisa Stefano Palani Maria Paula Muttalaghi Paolo Julian Roberto Maria Serena Paola Jesus Antonio Claudio Jean François Liliana Daria Isaias Karen Barbara Moses Pietro Piero Veronica Identità I nostri primi quarant’anni al servizio dei bambini “Non esiste nessuna responsabilità più sacra di quella che il mondo ha verso i bambini. Non c’è obbligo più importante di assicurare che i loro diritti siano rispettati, che il loro benessere sia protetto, che le loro vite siano libere da paure e bisogni e che possano crescere in pace”. Kofi Annan Sotto un cielo illuminato dai valori e dai sogni riportati nell’affermazione di Kofi Annan, CIAI festeggia, insieme a tutti i suoi sostenitori, 40 anni di attività al fianco dei bambini per difenderne i diritti; per questi bambini CIAI ha rappresentato da sempre protezione, sostegno, possibilità di un presente e un futuro migliore. CIAI come Ong di sviluppo e come Ente autorizzato per l’Adozione internazionale ritiene di dover continuare ad affermare la centralità del bambino e promuovere la cultura dell’infanzia in ogni singola attività condotta. Non interveniamo nell’emergenza, ma ci focalizziamo su iniziative a medio e lungo termine volte ad apportare benefici sostenibili e duraturi nel tempo nelle aree geografiche in cui siamo ormai operativi da più di 10 anni (in alcuni casi addirittura da più di 30), America Latina, Africa e Asia. 40 anni di esperienza I nostri traguardi al 2008 2501 bambini a cui abbiamo trovato una famiglia adottiva 19 Paesi con i quali abbiamo collaborato Grafico 1 - Ripartizione per provenienza dei bambini in Adozione internazionale (1968-2008) 700 611 600 543 500 410 India Corea Etiopia 153 Colombia 249 Brasile 108 Romania 121 Cile Ecuador 84 Sri Lanka 53 58 Cambogia 31 Vietnam 30 Thailandia 10 Burkina Faso 7 7 Filippine 21 Polonia 0 4 Perù 100 2 S. Domingo 200 1 Guatemala 300 C. d’Avorio 400 9 Prima Ong in Italia ad avere una certificazione di terza parte circa l’at- tendibilità dei dati contenuti nel Bilancio Sociale Paesi di intervento nel 2008: India, Cambogia, Vietnam, Etiopia, Burkina Faso, Colombia Anni di presenza per paese: India dal 1972, Cambogia dal 2000, Vietnam dal 2002, Etiopia dal 1990, Burkina Faso dal 1995. (In appendice al presente documento è riportata una tabella riassuntiva di tutti i progetti realizzati dalla formalizzazione della attività di cooperazione.) Tabella 1 - Interventi CIAI ad oggi per attività Paese A B C Cambogia Burkina Etiopia India Vietnam Colombia Romania Ruanda Eritrea 8 6 9 3 6 5 1 2 3 2 3 6 7 5 Totale 33 D TOTALE 16 14 16 17 8 1 2 1 1 5 1 2 1 1 15 23 5 76 A = Bambini/ragazzi di strada B = Interventi sanitari C = Scolarizzazione C = Emergenza Grafico 2 - Aree di intervento CIAI negli ultimi 8 anni Bambini/ragazzi di strada Interventi sanitari 43% 20% Formazione 30% Emergenza 7% Concentrazione delle attività di cooperazione internazionale in Cambogia, Bur kina Faso, Etiopia, Vietnam e India Ampia esperienza in materia di progetti relativi ai bambini e ragazzi di strada seguita da formazione e scolarizzazione. 10 Le tappe fondamentali 2008 Festeggia i primi 40 anni di vita. Organizza a Venezia il Convegno internazionale “Scenari e sfide dell’adozione internazionale.” 2007 Fonda insieme a VIS e Amici dei Bambini il Comitato per la Regolamentazione del Sostegno a distanza CORESAD. 2006 È tra le prime cinque organizzazioni italiane a potersi fregiare del simbolo dell’Istituto Italiano della Donazione per la correttezza di Governance e per la trasparenza nella gestione dei fondi. Seguendo l’intento del Consiglio direttivo di dare all’Ente una adeguata patrimonializzazione, viene acquistata una sede a Milano. autorizzati, il Coordinamento “Oltre 1986 Viene autorizzato a svolgere pratiche di adozione internazionale in 14 l’Adozione”. 2002 Apre la sede in Etiopia ad Addis Paesi. Organizza il Convegno “Sostegno a distanza: un ponte fra due culture”. Abeba. 2000 Riconosciuta Ong dal Ministero 1982 È riconosciuto Ente Morale. degli Affari Esteri. Decide di sottoporre 1979 In occasione dell’anno internacon cadenza annuale a revisione volon- zionale del bambino organizza a Milano taria da parte di società di revisione il Convegno nazionale sull’adozione inesterna il proprio Bilancio d’Esercizio. ternazionale. Apre la sede in Cambogia a Phnom Penh. 1975 Prende il via il primo progetto di 1998 Diventa Onlus e cambia nome in solidarietà: il centro medico di assistenza CIAI Centro Italiano Aiuti all’Infanzia. al parto e alla gestazione per le donne in 1992 Rappresenta Euradopt alle ses- difficoltà di Ullal (India). sioni di lavoro della Conferenza de l’Aja 1971 Organizza a Milano la 1a Confeche ha emanato la “Convenzione sulla renza mondiale “Adozione e Affidaprotezione dei bambini e la cooperazione mento familiare”. 2005 È la prima Ong in Italia a sotto- in materia di adozione internazionale”. 1970 È membro fondatore dell’Assoporre, con esito positivo, a verifica di at 1991 Fonda Euradopt insieme ad altre ciazione indiana di promozione dell’adotendibilità il proprio Bilancio Sociale associazioni europee che si occupano di zione. all’ente certificatore SGS. adozione internazionale. 1968 Fondazione di CIAI - Centro Ita 2004 Apre la sede in Burkina Faso a 1990 Organizza a Milano la 2a Confe- liano per l’Adozione Internazionale. Ouagadougou e quella in Vietnam ad renza mondiale “Adozione internazioHanoi. Fonda, insieme ad altri otto Enti nale tra norma e cultura”. I nostri riconoscimenti ITALIA 9/07/2003 Iscrizione nel registro delle Associazioni e degli Enti che svolgono attività nel campo della lotta alle discriminazioni di cui all’articolo 5 del D. Lgs 215. 14/11/2000 viene iscritto nel Registro Regionale delle Associazioni di Solidarietà Familiare, istituito ai sensi dell’art. 5 della legge regionale n.23/99 “Politiche per la famiglia”. 26/9/2000 viene iscritto al Registro Provinciale dell’Associazionismo Sezione A “Sociale/Civile”. 20/9/2000 è dichiarato Ente Autorizzato all’attività nelle procedure di Adozione Internazionale, ai sensi della legge 31 dicembre 1998 n° 476, per l’intero territorio nazionale e negli stati di Romania, Etiopia, Brasile, Colombia, Ecuador, Perù, Cina, India, Thailandia, Vietnam, Cambogia e Burkina Faso. 2/8/2000 è riconosciuto Organizzazione Non Governativa (Ong) idonea per attività di “realizzazione di programmi a breve e medio termine nei PVS” ai sensi della legge 26 febbraio 1987 n° 49. 1/6/1998 è dichiarato Onlus di diritto ai sensi del d.lgs. 4 dicembre 1997 n° 460. 9/2/1982 è dichiarato Ente Morale. BURKINA FASO 16/6/2003 autorizzazione ad operare in Burkina Faso n°200308/ matd/sg/dglpap/doasoc del Ministero dell’amministrazione territoriale e della decentralizzazione. 19/1/2004 Autorizzazione rilasciata dal Ministère de l’Action Sociale et de la solidarité nationale per svolgere pratiche di Adozione internazionale. CAMBOGIA 21/2/2005 riconoscimento come Organizzazione Non Governativa internazionale ed autorizzazione ad operare in Cambogia emessa dal Ministero degli Esteri del Royal Governament of Cambodia. Fine 2008. Il CIAI ha presentato i documenti per un accreditamento ufficiale, in previsione dell’uscita di una nuova legge sulle adozioni internazionali in Cambogia. ETIOPIA 14/11/2003 autorizzazione n. 1275 del Ministero di Giustizia della Repubblica Democratica Federale di Etiopia. 14/11/2006 (valido fino a 14/11/2009) accreditamento presso Ministry of Labour and Social Affairs (Molsa) di Addis Abeba per svolgere pratiche di adozione internazionale. INDIA 24/03/2006 rinnovato accreditamento presso Central Adoption Resource Agency - Central Authority, valido per cinque anni. PERÙ dal 4/1/1994 accreditamento di Promudeh (ora Mimdes) (rinnovato ogni anno). THAILANDIA accordo con il Ministry of Social and Development a Welfare CINA Adoption Board di Bangkok (la legge lo17/06/2008 accreditamento Ministero cale non prevede una procedura di Affari Civili - CCAA - Pechino. accreditamento). COLOMBIA VIETNAM dal 27/4/1993 accreditamento presso dal 5/10/2004 accreditamento del Minil’autorità centrale ICBF (rinnovato ogni stero di Giustizia di Hanoi per le provinanno). cie di Cao Bang, Bac Giang, Quang Ninh e Lang Son per le attività di cooperazione ECUADOR dal 22/7/1992 accreditamento presso il e adozione internazionale. Ministero Bienestar Social (rinnovato 01/06/2007 Autorizzazione n° 59/2001/QD-TTg dal People’s Aid Coogni anno). ordination Committe (PACCOM). 11 Chi siamo, in cosa crediamo l Centro Italiano Aiuti all’Infanzia è una Ong (Organizzazione non governativa) riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri. Il suo scopo principale è la tutela dei diritti dell’infanzia che devono essere riconosciuti come eguali ed inalienabili ovunque nel mondo: il primo ed il più importante tra essi è il diritto di crescere con il calore e l’affetto di una famiglia, meglio se nel paese d’origine. Nel 1968, data di fondazione, CIAI si batté per introdurre una cultura assolutamente innovativa per il periodo, dimostrando come fosse possibile creare una famiglia che si basasse non sul legame di sangue ma sui concetti di accoglienza, disponibilità, comprensione dell’altro, capacità di crescere insieme e di costruire giorno dopo giorno il rapporto genitore-figlio. La rottura rispetto alla tradizione fu molto grande. È sufficiente pensare ad esempio, che in Italia non esisteva alcuna legge che regolasse l’adozione di un bambino straniero e che l’adozione era un possibile momento della vita di una coppia da celare e nascondere a cui spesso si ricorreva per trovare una soluzione a problemi di infertilità, ma mai come intervento volto a aiutare un bambino in difficoltà. CIAI mette la sua esperienza, ormai quarantennale, al servizio di bambini a cui è stata negata l’infanzia. Bambini vittime di abusi, sfruttamento, povertà e miseria di ogni genere che non conoscono il significato della parola infanzia o spensieratezza perché la vita li ha costretti a crescere troppo in fretta. I Befikadu Maria Alessandro Samnang Giorgio Nan Beatrice Shanti “Promuovere il riconoscimento del bambino come persona e difenderne ovunque i diritti fondamentali alla vita, alla salute, alla famiglia, all’educazione al gioco e all’ innocenza” Missione L’agire di CIAI è guidato da valori solidi che ne hanno sempre contraddistinto le azioni. Le sue parole chiave sono: Valori Stare sempre dalla parte del bambino inteso come soggetto principale at- torno al quale ogni azione viene pensata con cuore e mente al fine di tutelarne sempre i diritti fondamentali, rifuggendo da una visione “adulto-centrica” Ente laico e pluralista che vede nella diversità una fonte di ricchezza e confronto Uguale dignità e diritti per tutti gli individui. L’ente è ispirato da una forte empatia verso tutte le comunità all’interno delle quale presta la sua opera. Il riconoscimento dei propri diritti a prescindere dal colore della pelle e dal luogo di nascita è infatti un criterio irrinunciabile No alla guerra e alla violenza di ogni tipo e forma Eccellenza e creatività. CIAI unisce l’attenzione per l’efficacia ed efficienza di ogni singola azione volta al raggiungimento della Mission alla capacità ed impegno di trovare sempre soluzioni che siano innovative e volte al miglioramento continuo. Margherita Abeju Vittoria Bridget Roberto La strategia di governance nnanzitutto riteniamo che per una organizzazione come CIAI, nel quotidiano perseguimento della Mission, debba essere considerato imprescindibile il rispetto di quattro principi: la veridicità della comunicazione economica, la trasparenza nella gestione delle risorse, siano esse finanziarie o umane, l’attendibilità dei risultati ottenuti e la responsabilità sociale verso tutti gli stakeholder coinvolti. Per quanto riguarda veridicità, trasparenza e attendibilità CIAI ritiene che passaggio obbligato sia l’aprirsi alla verifica di soggetti terzi con alta specializzazione in tema di audit e monitoraggio delle attività. I Proprio per questo il Bilancio d’esercizio dell’Ente è verificato e certificato dal 2000 da PriceWaterhouseCoopers Spa, andando così a soddisfare il principio della veridicità della comunicazione economica, di cui il Bilancio d’esercizio è il principale strumento. In tema di trasparenza nella gestione delle risorse e dei sistemi di governance abbiamo ritenuto, sin dal 2005, di orientare il nostro operare ai principi enunciati dalla Carta della Donazione, aderendo così all’Istituto della Donazione che annualmente sottopone a verifica comparativa i processi organizzativi e aziendali di CIAI rilasciando poi autorizzazione all’utilizzo del relativo logo di garanzia. Ma forse il principio che riteniamo più nostro, ed anche più “sfidante”, è quello della dimostrazione di attendibilità dei risultati ottenuti e misurati sul campo; il percorso che abbiamo individuato dal 2005 per giungere a questo importante risultato consiste nel sottoporre il nostro Bilancio Sociale alla verifica di attendibilità da parte di SGS SpA. Riteniamo infatti che oltre ai primi due livelli di verifica, assuma grande importanza per i donatori e per tutti gli stakeholder coinvolti, poter maturare la certezza che i risultati enunciati dal Bilancio Sociale in tema di perseguimento della Mission, siano realmente stati ottenuti e che, conseguentemente, il sostegno conferito all’Ente sia realmente andato a buon fine. Siamo convinti che, nel mondo della globalizzazione e della comunicazione sociale di massa, non sia più prioritario attirare l’attenzione sui bisogni, ma che viceversa si debba garantire la capacità di ottenere i risultati attesi nell’interesse dei beneficiari e dei desiderata dei donatori. A testimonianza di quanto CIAI creda nella validità e nell’importanza del Bilancio Sociale, inteso non solo come 14 mero documento di rendicontazione ma come vero e proprio processo di miglioramento nella gestione dell’Ente, la direzione ritiene ormai maturi i tempi per impegnarsi nell’avvio di un sempre più articolato processo di coinvolgimento degli stakeholder nella vita dell’Ente stesso. Un primo passo è già stato fatto quest’anno in occasione della redazione del rapporto relativo al 2008 che ha visto la formazione di un gruppo costituito da persone appartenenti a diverse categorie di portatori di interesse di CIAI. Questo gruppo multistakeholder è stato impegnato nella valutazione del precedente rapporto esprimendo, ognuno in forza dei personali skill, indicazioni circa le possibili aree di miglioramento e la valorizzazione e ripresa di quanto di positivo riscontrato. Le indicazioni ed i suggerimenti forniti sono stati recepiti da CIAI nella redazione di questo Bilancio Sociale e costituiscono sicuramente il primo passo di avvio di questo processo di coinvolgimento dei portatori di interesse. In tema di approccio al tema della Responsabilità sociale di impresa e con par- ticolare attenzione ai rapporti con i nostri dipendenti e collaboratori, riteniamo di dover agire avvalendoci esclusivamente dell’uso di inquadramenti contrattuali idonei e rispettosi della dignità del lavoratore e dei dispositivi legislativi, sia in Italia sia all’Estero. Vale infatti la pena di ricordare che CIAI, come molte altre organizzazioni, si è dotato di un Codice etico di raccolta fondi che indirizza l’azione dei propri fund raiser nell’analisi dei comportamenti tenuti dalle aziende che si avvicinano all’Ente, portandoli sino all’estrema soluzione del rifiuto della collaborazione con aziende in cui si riscontri un mancato rispetto dei principi di RSI comunemente riconosciuti. Appare quindi lampante quanto, nel pretendere questo rispetto da altri, si debba incondizionatamente essere nella posizione di chi fa di ciò una pratica quotidiana. Crediamo inoltre importante predisporre momenti di formazione continua volti alla crescita professionale delle persone che lavorano in CIAI, nella convinzione che ciò si trasformi automaticamente in una crescita qualitativa di CIAI stesso. Uno degli obiettivi per il prossimo biennio sarà sicuramente l’impegno ad un Gli impegni sempre più articolato coinvolgimento dei nostri portatori di interesse, che nei nostri intendimenti non dovrà necessariamente fermarsi a livello di Bilancio Sociale, ma che potrà vedere una sempre più numerosa partecipazione di persone che ruotano attorno al mondo CIAI, coordinate dalla Direzione operativa, che potranno essere coinvolte ognuna con le proprie conoscenze ed attitudini, anche in quei contesti che attingono alla vita sociale e alla gestione dell’attività di CIAI. Ovviamente il coinvolgimento che più ci sta a cuore è quello del primario tra i nostri stakeholder : il bambino. Facciamo nostro in questo senso l’impegno a formalizzare in maniera sempre più allargata la verifica di soddisfazione dei beneficiari dei nostri progetti, valutando con loro nella maniera più partecipata possibile l’impatto delle nostre attività analizzandone punti di criticità e di forza. Un primo passo in questo senso è gia stato peraltro fatto nei primi mesi 2009 con la realizzazione di una survey in India che ha visto coinvolto un campione rappresentativo di bimbi beneficiari e delle loro famiglie, ai quali è stato sottoposto un 15 questionario per misurare il grado di utilità da loro riscontrato in merito ai nostri interventi. Altro contesto d’azione, che potrebbe trovare applicazione nella tecnica dei focus group, potrebbe essere inerente al dotarsi di una serie di “Codici di comportamento” che possono spaziare dal rapporto con i fornitori al di fuori dei progetti, all’etica nella gestione delle immagini e dei propri messaggi di comunicazione e ad altre attività, che andrebbero ad aggiungersi a quelli di cui già siamo dotati. Novità di quest’anno è la pubblicazione all’interno del rapporto di una sezione attinente ai temi dell’ambiente, che rendiconta l’attenzione di CIAI in questo senso. La realizzazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia da fonti rinnovabili presso la sede di Milano che copre totalmente il fabbisogno di illuminazione e parzialmente quello per i computers, di un altro impianto a parziale sostegno del fabbisogno elettrico del liceo di Sogpelcè in Burkina Faso, la raccolta differenziata dei rifiuti effettuata presso tutte le sedi italiane, l’immissione nella linea di merchandising dell’Ente di accessori di abbigliamento prodotti con materiale di riciclo provenienti dalla Cambogia, vogliono testimoniare il nostro impegno e rappresentare un primo passo verso un sempre più forte coinvolgimento anche alle tematiche ambientali L’impegno in questo senso sarà quello di mantenere sempre alta l’attenzione a queste tematiche cercando di incrementarne il rispetto anche sul campo. La regola, la persona Una volta assolto l’obbligo di enunciare e articolare i principi tecnico-organizzativi a cui fa capo la nostra gestione manageriale ci piace però concludere cercando di semplificare tutto quanto detto, anche parafrasando alcuni recenti interventi sul tema, tra i quali quelli dell’Arcivescovo di Milano, in cui si asseriva che anche dalle situazioni più complicate si esce solo applicando una corretta governance che risponda a una regola costante. Questa regola costante è una sola, “la persona”, con la sua dignità, i suoi valori e le sue esigenze. Non esiste infatti sistema di governance più forte della coscienza di chi lo applica seguendo i principi dell’etica. Solo applicando questi principi, che non devono essere visti come processi che bloccano o frenano la governance quotidiana, ma che al contrario la liberano, potremo affrontare la gestione dell’organizzazione in maniera sempre umana ed umanizzante e ottenere i successi che noi ed i nostri stakeholder ci auspichiamo, soprattutto per il futuro dei beneficiari. Lele Di Blasio - Direttore operativo L’azione di CIAI è condotta sulla base degli obiettivi indicati dal piano triennale 2007-2010 approvato dal Consiglio direttivo e per i quali sono previste modalità di implementazione ad hoc come viene mostrato nella tabella che segue. Vogliamo indicare che le indicazioni sotto riportate devono essere considerate come una linea guida generale, che potrebbe subire una qualche modifica in itinere determinata dal difficile momento di crisi economica che stiamo vivendo e che potrebbe portare ad una correzione. 16 Tabella 2 - Obiettivi della strategia di CIAI e relativi strumenti Incrementare e consolidare la promozione della cultura dell'infanzia 1. 2. 3. 4. Rafforzamento rapporti istituzionali e di partnership Rafforzamento ruolo politico in Italia e all’estero Maggior intraprendenza nella denuncia di situazioni in cui vengano violati i diritti dell’infanzia Avviare attività di educazione alla mondialità. Incrementare il numero dei beneficiari diretti e indiretti 1. Incremento nei volumi delle risorse finanziarie, nel numero dei SAD, all'interno di progetti più articolati. Identificazione e implementazione di almeno tre macro progetti 2. Allargamento del territorio di intervento con relativo potenziamento delle sedi locali (apertura Colombia), compatibilmente con tutti i criteri annunciati, ivi compresa la sostenibilità finanziaria 3. Consolidamento qualitativo dei progetti applicando i codici di condotta del Child Rights Based Approach, verificando e ristrutturando i progetti che non rispondono a criteri di sostenibilità 4. Chiusura di interventi di cooperazione che non raggiungono uno standard minimo di qualità. Mantenimento standard quali-quantitativo dell’adozione internazionale e incremento dei servizi alla famiglia 1. Compatibilmente con la necessità di mantenere il rispetto dei nostri criteri etici e dei nostri parametri qualitativi, realizzazione di un numero minimo di adozioni annue. Incremento percorsi annuali di formazione alle coppie candidate all’adozione 2. Apertura nuovi Paesi, con reclutamento di referenti espatriati specifici per l’adozione nei Paesi dove sia ritenuto strategicamente necessario e finanziariamente sostenibile 3. Potenziamento qualitativo e quantitativo dei servizi di follow-up alle famiglie adottive CIAI e non 4. Incremento quantitativo delle attività di Ente formatore, formare un crescente numero di operatori sociali nel triennio. Sostegno ai minori e alle famiglie in difficoltà in Italia 1. Sviluppare progetti in Italia a sostegno di minori che vivono in famiglia, o al di fuori, in grave situazione di disagio 2. Operare con partner già attivi e complementari, portando il nostro bagaglio di esperienza soprattutto in termini di integrazione e servizio alla famiglia del minore 3. Individuazione di nuovi ambiti territoriali di bisogno. Perseguimento di tutti gli obiettivi in sano contesto economico-finanziario e mantenimento del livello di credibilità e trasparenza riconosciuta 1. Attenzione al mantenimento di livelli di efficienza di standard etico, migliorando i sistemi di controllo di gestione intesi come strumentali al raggiungimento dei risultati preposti 2. Riordino dei sistemi di calcolo delle quote di ristorno e dell’imputazione di spesa ai progetti. Le azioni dell’Ente sono ispirate da criteri prefissati quali: Un approccio basato sulla centralità del bambino e dei suoi diritti in tutte le fasi del progetto, fornendo adeguati strumenti di comprensione e favorendo la partecipazione attiva anche della loro comunità di riferimento Bisogno reale Eticità dell’intervento Professionalità di approccio Ottimizzazione delle risorse. Attraverso le attività all’estero ed in Italia, ci battiamo per garantire ai bambini i seguenti diritti fondamentali: vita, salute, famiglia, educazione, gioco e innocenza. Per garantire questi diritti focalizziamo i nostri progetti nelle aree attinenti a: Prevenzione dell’abbandono e deistituzionalizzazione Bambini, adolescenti e ragazzi di strada Scolarizzazione e formazione Interventi sanitari … e concentriamo gli sforzi nelle seguenti aree geografiche: Africa-Burkina Faso, Etiopia; America Latina-Colombia; Estremo Oriente-Cina; Italia-Milano (Zona 5); Subcontinente Indiano-India; Sud Est Asiatico-Cambogia, Vietnam, Thailandia. 17 Le aree di attività IAI nasce quarant’anni or sono con il fine di proteggere i diritti fondamentali dei minori e delle famiglie di provenienza. Per completare e perfezionare questa, che possiamo definire come l’anima dell’Ente, CIAI si è dotato nel tempo di una solida struttura organizzativo - gestionale capace di agire su un ventaglio di ambiti più vasto e proprio per questo capace di completare la sua Mission. C Oggi CIAI è impegnato in tre settori di attività principali: Adozione internazionale, Cooperazione internazionale e Attività culturali, a cui si aggiunge la funzione di Sviluppo nuove iniziative che si sta occupando dell’avvio di attività CIAI in Italia, specificamente a Milano Zona 5. Essi sono legati in modo omogeneo tra loro dalle linee guida e priorità che emergono dal piano triennale. Il Piano triennale non può prescindere del contesto in cui CIAI si muove, ma al contrario lo deve analizzare per ognuno degli ambiti di azione tenendo in debito conto le relative opportunità e criticità alle quali si deve fare fronte. Ogni ambito ha pari importanza e dignità e trova un senso di piena completezza accanto agli altri, contribuendo a creare un’unica grande visione che vuole promuovere la responsabilità della tutela dei diritti dei minori più fragili. Le valutazioni che portano alla definizione delle strategie del Piano Triennale vengono dettagliate come segue per area di attività. Adozione Le opportunità dell’Adozione internazionale internazionale Riconoscimento ruolo di interlocutore privilegiato da parte di Enti locali e Autorità preposte Mantenimento buone prassi anche in situazioni di difficoltà Alto numero di bambini in situazioni “difficili” dati in adozione Ripresa del canale Colombia Apertura canale Cina. I fattori critici Adozione vista da molti come mera risposta al bisogno degli adulti Sempre più elevato il numero delle coppie in attesa Aumento del margine di rischio, vista la complessità delle adozioni effettuate. 18 CIAI è riconosciuto ufficialmente in Italia come Ente autorizzato a curare e svolgere pratiche di adozione internazionale in base alla legge 467/98. È questa l’attività storica dell’Ente che conta di una esperienza unica e duratura nel nostro paese. Il nostro fine in quest’ambito è quello di trovare famiglie pronte ad accogliere bambini in reale stato di abbandono, che non hanno possibilità di alcun reinserimento nella comunità di appartenenza. I minori a cui ci rivolgiamo sono di età compresa tra gli 0 ed i 10 anni e vivono normalmente in istituto. CIAI è autorizzato dalla Commissione per le adozioni internazionali ad operare in: Brasile, Burkina Faso, Cina, Colombia, Cambogia Ecuador, Etiopia, India, Perù, Romania, Thailandia e Vietnam. Le opportunità della Cooperazione internazionale e Sostegno a distanza (SAD) Elevata percentuale di raccolta fondi da privati Significativi riconoscimenti istituzionali nei paesi in cui operiamo Positivo avvio di collaborazione con i donatori pubblici Potenziamento tecnico professionale del settore Orientamento al potenziamento delle attività in Africa, zona geografica in- Cooperazione internazionale tesa come prioritaria per i donor istituzionali. I fattori critici Costante calo di fondi pubblici destinati alla Cooperazione internazionale allo sviluppo Aumento della “concorrenza” nel campo della raccolta fondi Situazione economica italiana che induce il donatore a diminuire le donazioni Una certa diffidenza a seguito di frequenti scandali e mancanza di trasparenza e regole chiare Alcune zone di radicamento storico delle attività CIAI non sono di priori tario interesse per i donor istituzionali Turn over di funzionari istituzionali di riferimento. Il nostro credo che vuole che ogni bambino abbia uguali diritti e che sia dovere degli adulti fare in modo che essi vengano rispettati trova applicazione pratica nei progetti di cooperazione internazionale. Nel 2008 sono proseguite le attività di collaborazione e/o negoziazione con le Istituzioni allo scopo di avvicinare, assistere e stimolare le amministrazioni locali ai problemi dell’infanzia. L’ottica con cui lavoriamo è, laddove sia possibile, di instaurare un rapporto di coinvolgimento attivo dei bambini: “lavoriamo con e non per il bambino”. Il bambino è parte attiva del progetto e ne è protagonista. Le azioni di cooperazione internazionale sono accompagnate dai Sostegni a distanza (SAD), programmi attraverso i quali CIAI assicura ai bambini svantaggiati dei paesi in cui opera la possibilità di crescere e divenire cittadini consapevoli in grado di apportare nuove energie allo sviluppo del paese stesso. Una crescita armoniosa e serena significa essenzialmente vivere nella famiglia di origine avendo accesso all’istruzione e alle cure sanitarie che si possono rendere necessarie. Per il 2008 non si segnalano cambiamenti di rilievo in questo ambito e i dati di dettaglio verranno presentati nel presente Bilancio sociale nella sezione dedicata. 19 Attività culturali e Le opportunità delle attività culturali Centro studi Partecipazione più sistematica a tavoli e coordinamenti Approccio a nuove tematiche Avvio attività di educazione alla mondialità Avvio attività dirette in Italia Potenziamento tecnico professionale del settore. I fattori critici Gran parte delle attività ancora indirizzate all’adozione internazionale Esperienza da confermare nelle nuove attività. Le azioni a supporto dei minori e delle loro famiglie vengono costantemente accostate da una crescente varietà di attività volta a sensibilizzare gradualmente il mondo degli adulti alle esigenze che sono proprie dell’infanzia. Sono state portate avanti numerose iniziative, alcune nuove, nelle diverse aree di intervento che erano state individuate come prioritarie nel 2007: la promozione e la tutela dei diritti dei minori, la formazione sull’adozione, il sostegno all’infanzia e alla famiglia e la ricerca scientifica. Tra le nuove attività segnaliamo l’avvio degli interventi di educazione alla mondialità in diverse scuole elementari e medie; tra le attività più “tradizionali”, menzioniamo il Convegno internazionale di Venezia “Scenari e sfide dell’adozione internazionale”- con gli atti pubblicati da FrancoAngeli editore - e il Convegno di Milano “Figli adottivi crescono”, al quale hanno partecipato circa 500 persone. Va sottolineato come l’azione di questa unità si declini in modo pienamente trasversale nelle attività di Cooperazione e Adozione internazionale permeandone i contenuti in maniera assolutamente costante e decisa. Roberto Khonn Nathael Leaphy Pasqua Giuseppe Duong Ngol Tuan Elisa I momenti salienti e le novità Snapshot 2008 Partecipazione attiva ai diversi coordinamenti quali PIDIDA, Gruppo CRC, CIPSI e l’Associazione Ong italiane e maggiore presenza e attività nei contesti locali. Si sono avviate le nuove attività sul territorio milanese ponendo le basi per tutti quegli interventi che da questo anno interesseranno l’operare della funzione strategica Sviluppo nuove iniziative. In seguito a un lavoro di mappatura dei bisogni dei minori nell’area del territorio milanese in cui il CIAI ha la propria sede legale, è stato avviato il primo progetto “Il Piccolo Principe”, realizzato nella scuola statale Cesare Battisti in Milano, grazie alla collaborazione con la Fondazione Oliver Twist e che ha preso avvio a febbraio 2008. Prevede un’attività di prevenzione primaria il cui centro è il bambino e in cui vengono coinvolti genitori e insegnanti in quanto attori fondamentali nella crescita. L’approccio utilizzato è multidisciplinare, l’équipe che ha lavorato al progetto si è composta di educatori, psicologi, musicisti, insegnanti, artisti. Si sono organizzati: laboratori (vi hanno partecipato 12 insegnanti e 121 bambini); incontri con i genitori (18 genitori); e sportelli di ascolto (vi hanno partecipato 18 genitori). Le attività di tale funzione hanno trovato ulteriore ampliamento nel 2009 e saranno trattate nel prossimo report. Rispondendo alle esigenze espresse da alcune famiglie e ragazzi di poter avere dei momenti per socializzare e avere attività educative, CIAI ha proposto un primo campo estivo rivolto a ragazzi di età compresa tra i 14-18 anni che si è svolto nell’Appennino piacentino. L’iniziativa ha avuto grande successo e da qui sono iniziati incontri periodici con educatori. Attività di comunicazione per supportare le iniziative e le prese di posizione rispetto alle tematiche affrontate dall’associazione, attraverso la diffusione di comunicati stampa ai diversi mezzi di comunicazione. Molteplici attività di raccolta fondi. I risultati delle stesse non hanno sem- pre portato i risultati attesi a causa della congiuntura economica sfavorevole. Cooperazione internazionale e attività di dialogo con le Istituzioni allo scopo di avvicinare, assistere e stimolare le amministrazioni locali ai problemi dell’infanzia; sono stati definiti accordi di collaborazione per nuovi interventi in Costa d’Avorio. Sono stati inoltre consolidati i rapporti con la cooperazione decentrata delle Regioni Lombardia, Veneto e Toscana. Per quanto riguarda i paesi in cui il CIAI ha focalizzato da tempo la maggior parte delle attività, sottolineiamo la presenza dell’associazione con progetti di medio-lungo termine. Adozione internazionale. Si è registrato un significativo incremento del nu- mero delle procedure adottive concluse (110) così come del numero assoluto di bambini giunti in Italia tramite il CIAI (140). L’accordo tra Italia e Cina in tema di adozioni internazionali ha portato all’accreditamento di due Enti italiani per lo svolgimento delle procedure adottive: uno di questi è CIAI. 21 CIAI Mission 22 Bambino, famiglia e comunità locale Collaboratori, soci, donatori, fornitori, testimonial, studenti, stagisti, volontari, partner locali, operatori sociali, psicologi, medici, insegnanti, media, consulenti Network di organizzazioni nazionali ed internazionali, Istituzioni governative nazionali ed internazionali Gli stakeholder gni Ente nell’agire quotidiano e nel perseguimento della propria Mission entra in contatto con una molteplicità di soggetti che a diverso titolo vengono interessati dalle azioni condotte (stakeholder). In virtù della relazione che soggiace a tale interesse, viene riconosciuta in capo ad essi una vasta gamma di diritti legittimi e inalienabili quali, solo a titolo di esempio, il diritto di essere informato sulle politiche, i sistemi organizzativi, le azioni ed i risultati delle azioni stesse. Il sistema di relazioni di CIAI è molto articolato e complesso e per agevolare la comprensione del lettore abbiamo pensato, come già indicato nel Bilancio Sociale 2006, di raggruppare i nostri stakeholder come segue. O 1. Stakeholder di missione costituiscono parte integrante della Mission a. b. c. Bambino Famiglia Comunità locale 2. Stakeholder funzionali che con le rispettive skill supportano l’attuazione della Mission a. b. c. d. e. f. g. h. i. j. k. l. m. n. o. Collaboratori Soci Donatori Fornitori Testimonial Studenti Stagisti Volontari Partner locali Operatori sociali Psicologi Medici Insegnanti Media Consulenti 3. Stakeholder istituzionali: network di Enti che collaborano con CIAI a. b. c. Organizzazioni nazionali Organizzazioni internazionali Istituzioni governative nazionali ed internazionali 23 La tabella che segue entra nel merito di quelli che possono essere gli interessi/aspettative dei nostri stakeholder e indica anche le modalità attraverso le quali pensiamo di interloquire e rispondere loro. Tabella 3 - Tipologia di stakeholder, aspettative e modalità di coinvolgimento 24 Stakeholder Forme di coinvolgimento Aspettative Bambino Interventi Soddisfacimento dei bisogni Miglioramento della qualità di vita Perseguimento della mission Coerenza tra valori e azioni Famiglia Ufficio adozioni con incontri informativi Percorsi di formazione Seminari, convegni L’Albero Verde Sito internet Newsletter telematica a richiesta Accoglimento della propria disponibilità ad adottare Iter procedurale trasparente Assistenza qualificata in Italia e all’estero Sostegno in tutte le fasi pre e post adozione Soci L’Albero Verde Invito all’Assemblea Invio tessera dei soci Newsletter telematica a richiesta Sito internet Perseguimento della mission Coerenza tra valori e azioni Trasparenza Responsabilità Partecipazione all’Assemblea Esprimere le linee politiche dell’associazione tramite il voto Collaboratori Rapporto di lavoro Staff meeting per i responsabili di primo livello Riunioni di aggiornamento con lo staff Coerenza tra valori e azioni Miglioramento professionale Training Lavorare in un settore dove la mission è sentita come propria Buone condizioni di lavoro Stipendio adeguato Pari opportunità Testimonial Rapporto diretto con Relazioni esterne Contribuire alla realizzazione di progetti di cooperazione Migliorare la notorietà di CIAI Fornitori Rapporti commerciali Rapporto duraturo Fiducia Donatori persone fisiche L’Albero Verde Newsletter telematica a richiesta Inviti a partecipare a viaggi organizzati in visita a progetti Appelli di raccolta fondi Aggiornamenti periodici con documentazione ad hoc per i bambini SAD Incontri con il personale espatriato Estratto conto donazioni Sito internet Invito all’Assemblea in qualità di uditori Trasparenza Responsabilità Perseguimento della mission Coerenza tra valori e azioni Essere trait d’union tra donatori e bambino sostenuto Donatori corporate L’Albero Verde Rendiconta- Trasparenza Compartecipazione Responsazione sullo stato di avanzamento bilità Perseguimento della mission del progetto sostenuto Estratto conto donazioni Organizzazione di visite in loco dei progetti finanziati su richiesta Sito internet Stakeholder Forme di coinvolgimento Aspettative Studenti e stagisti Telefono interviste Questionari Convenzioni con Università Sostegno ed informazioni per la redazione della tesi di laurea e/o ricerca Specializzazioni Crescita professionale Volontari Consultazioni dirette Newsletter telematica a richiesta L’Albero Verde a richiesta Sito internet Gratificazione Valorizzazione del proprio operato vs raggiungimento dei risultati Perseguimento della mission Trasparenza gestionale Psicologi Riunioni Teleconferenze e-mail Relazioni Coinvolgimento in eventi organizzati Informazione continua sullo scenario della adozione internazionale Aggiornamento professionale Sicurezza occupazionale Medici Richieste di consulenza Gruppi di lavoro Newsletter telematica a richiesta L’Albero Verde a richiesta Coinvolgimento nelle attività dell’ente Fornire collaborazione mettendo al servizio della mission le proprie skill Insegnanti ed operatori sociali Organizzazione incontri Realizzazione percorsi formativi Attività sul campo Interviste L’Albero Verde a richiesta Formazione specifica sui temi afferenti l’attività Compartecipazione ai progetti Media Comunicati stampa Ricerca spazi Newsletter telematica a richiesta Trasparenza ed apertura nelle comunicazioni Trait d’union tra il mondo della famiglia e i media Consulenza in campo di adozione internazionale Partner locali Conferenze Networking Incontri sul campo Coordinamenti Collaborazione Know how specifico Supporto economico Condivisione obiettivi Organismi internazionali Bandi Conferenze internazionali e nazionali Adesioni alle loro linee ed orientamenti Trasparenza e professionalità Raggiungimento del risultato Atteggiamento propositivo Collaborazione Istituzioni nazionali ed internazionali Conferenze Audit Working group Bandi Adesioni alle loro linee ed orientamenti Trasparenza e professionalità Raggiungimento del risultato Atteggiamento propositivo Collaborazione Altre associazioni Networking Coordinamento Cooperazione Condivisione obiettivi Conferenze Compartecipazione a bandi Know how specifico Coordinamento Reciproci inviti Richieste di adesione Partecipazione Collaborazione Proattività Condivisione obiettivi 25 La redazione del bilancio e la collaborazione con gli stakeholder Per la redazione del Bilancio Sociale 2008 CIAI ha deciso di iniziare un percorso di coinvolgimento dei propri stakeholder chiave in base a quanto previsto dallo standard AA1000SES. L’obiettivo ambizioso che ci poniamo è la redazione di un documento che rispecchi realmente le esigenze e gli interessi di tutti coloro i quali sono interessati e partecipano all’attività dell’Ente. Con tale volontà iniziamo un percorso di stakeholder engagement che tenderà a divenire sempre più articolato e strutturato nel corso delle prossime edizioni. Nel dettaglio, lo scopo e i principi ispiratori del nostro nuovo approccio alla stesura del bilancio sono riassunte dall’immagine riportata qui a lato: • Scopo: trasformare le nuove conoscenze, le intuizioni e gli accordi in azione e assicurarsi che gli stakeholder capiscano come lo stiamo facendo. • I principi ispiratori: rilevanza, completezza e rispondenza forniscono una guida per assicurare che il coinvolgimento degli stakeholder sia di supporto all’obiettivo della rendicontazione dell’organizzazione. Il principio chiave su cui questa fase intende concentrarsi è il principio della rispondenza (regolarità e tempestività della risposta). Le fasi di questo processo possono essere riassunte come segue: 1. Mappatura dei nostri portatori di interesse e relative esigenze/attese. 2. Individuazioni dei canali di consultazione mediante i quali le esigenze/attese trovano risposta da parte dell’Ente. 3. Creazione di un Gruppo multifunzionale di consultazione. Si compone per quest’anno delle seguenti categorie di stakeholder: dipendenti, sostenitori SAD, fornitori, soci, consulenti, media, donatori corporate, partner locali; persone di elevato spessore professionale in funzione della categoria di stakeholder rappresentata. Il gruppo viene coordinato e diretto dal Direttore operativo dell’Ente, ha lo scopo di supportare CIAI nell’edizione del Bilancio Sociale e di apportare preziosi suggerimenti dal punto di vista organizzativo gestionale. 4. Invio ai membri del Gruppo multifunzionale di un questionario con domande aperte relative al Bilancio Sociale 2006 e alla bozza di Bilancio 2008. Lo scopo che abbiamo voluto raggiungere è comprendere se i documenti redatti da CIAI per dialogare con i portatori di interesse vengano percepiti come esaustivi, chiari e rilevanti e se vi siano delle aree di miglioramento sulle quale l’Ente deve lavorare in ottica di miglioramento continuo. 5. Presentazione del processo attivato nel corso della riunione annuale dell’Assemblea dei soci, con lo scopo di informare e coinvolgere i soggetti presenti. 6. Abbiamo incorporato i suggerimenti più consoni al miglioramento delle nostre modalità di comunicazione. 26 Tabella 4 - Dettaglio stakeholder interpellati Categoria Nominativo Professione Fornitori Soci SAD Consulenti Media Stampa Media TV Donatori Corporate Dipendente Partner Locale Psicologo/Medico Sergio Baratelli Alberto Villa Fabrizio Riccò Fabrizio Alberizzi Elio Silva Giovanni Anversa Gianni Barbetti Marina Raymondi Nomita Chandi Alessandra Santona Amministratore delegato Ogilvy and Mather (*) Financial controller Unicredit Group Libero professionista Direttore generale Fondazione Punto Sud Giornalista economico Giornalista conduttore TV RAI 3 Resp. Risorse umane Coop Centro Italia Resp. Centro studi CIAI Ashraya Psicologo CIAI/Ricercatore Univ. Mi-Bicocca (*) per l’Agenzia pubblicitaria che offre al CIAI prestazioni pro bono. Di seguito riportiamo una tabella riassuntiva dei commenti che gli stakeholder interpellati hanno rivolto all’edizione 2006 nel nostro Bilancio Sociale. È interessante notare come sia parere unanime che il documento risponda alle diverse aspettative comunicative. Ancora i punti di forza del documento sono la completezza, la chiarezza e la trasparenza. Accanto alla condivisa valutazione positiva dello strumento, ci vengono fornite anche le possibili aree di miglioramento tra le quali figurano essenzialmente: l’uso di un maggior numero di indicatori che possano facilitare la sintesi dei contenuti del documento, la spiegazione più approfondita dei punti di forza che caratterizzano l’Ente, la richiesta di dare maggior voce agli stakeholder, ai partner e alle organizzazioni con le quali collaboriamo. Stakeholder Punti di forza Aree di miglioramento Risposta CIAI Fornitori Completezza Nessuna - Soci Chiarezza, copertura BS 2008 Leggibilità, più indicatori, trend mandamentali, raffronto piano triennale/risultati SAD Chiarezza, completezza Approfondimento Indice indipendenza fondi, rapporto dipendenti sedi estere, indice di sussidiarietà Consulenti Chiarezza, completezza Dare voce agli stakeholder, più informa- Coinvolgimento BS zione sui processi organizzativi 2008 Media Stampa Chiarezza Più sintesi, tempestività comunicativa Difficoltà bilanciamento esausitività-sintesi Sì Media Tv Chiarezza, coerenza Aggiunta storie esemplari Area di miglioramento in prossima edizione Sì Donatori corporate Completezza Focus organizzazioni e partner Approfondimento BS 2008 Sì Dipendente Chiarezza, trasparenza Maggior bilanciamento attività BS 2008 Sì Partner Locale Chiarezza Maggiore informazione sui partner lo- Approfondimento BS cali, Indice di sussidiarietà, più informa- 2008 zioni settore adozione. Sì Psicologo/ Medico Chiarezza Focus AI, Indice di sussidiarietà, descrizione della strategia Sì Approfondimento nel BS 2008 Approfondimento BS 2008 Rappres.* Sì Sì Sì Sì * A tutti gli stakeholder è stata posta la domanda sulla rappresentatività del Bilancio Sociale (Sì/No) 27 Alla maggior parte delle richieste l’Ente ha già cercato di dare risposta in questa edizione del Bilancio Sociale con approfondimenti ad hoc. Questo sforzo ha trovato un riconoscimento formale nelle risposte dei portatori di interesse nuovamente interpellati per la seconda fase del processo di coinvolgimento. Per dovere di completezza dobbiamo segnalare che non tutti gli stakeholder hanno inviato risposta nei tempi utili per accogliere le rispettive segnalazioni. Ogni soggetto ha espresso un parere positivo nei confronti degli sforzi da noi fatti per accogliere le loro indicazioni e richieste. Obiettivo ambizioso, per la prossima versione del documento, nato dal processo di dialogo con gli stakeholder sarà l’avvio di una rendicontazione, non solo delle attività svolte, ma anche più in dettaglio dei risultati raggiunti dalle stesse. E’ questa una richiesta che è stata portata alla nostra attenzione e che non può trovare accoglimento nel Bilancio 2008, stanti le difficoltà di reimpostazione del documento implicite in una scelta come questa. Nell’ambito del processo di stakeholder engagement vorremmo segnalare una particolare attenzione nei confronti del soggetto dipendente. Questo non solo è stato coinvolto nell’attività sopra descritta, ma anche a cadenza mensile con una riunione da noi definita come “oceanica”, alla quale partecipa tutto il personale della sede centrale, per scambiare informazioni sulle rispettive attività, problematiche nella gestione del lavoro quotidiano. Il tutto si svolge alla presenza della direzione, sempre pronta al confronto e al dialogo. A latere del progetto di coinvolgimento dei nostri stakeholder sui contenuti e modalità di redazione del bilancio, vorremmo indicare un altro momento di confronto con tutti quei soggetti che da tempo sostengono l’attività di CIAI: i sostenitori. Nel corso del 2008 abbiamo infatti condotto una indagine conoscitiva volta a comprendere le attese e le aspettative dei sostenitori CIAI. La ricerca si è concentrata sui sottoscrittori dei Sostegni a Distanza ed è stata realizzata mediante intervista telefonica a un campione di 200 individui sorteggiati casualmente. Due sono le tipologie dei soggetti contattati : 1. Persone che hanno scelto CIAI in modo consapevole 2. Individui che sono arrivati all’Ente in seguito alla campagna informativa avvenuta nel corso della trasmissione televisiva “Amore”di Raffaella Carrà, senza avere una conoscenza pregressa di CIAI. Ai fini del presente documento vogliamo soffermare l’attenzione sulla prima categoria di soggetti con i quali CIAI ha iniziato un rapporto basato sulla stima e rispetto reciproco e che hanno scelto di accostarsi a noi previa analisi delle diverse possibilità presenti sul panorama nazionale. In breve questi sostenitori si sono messi in contatto con noi grazie a segnalazione di altri soggetti che già ci conoscevano e che si fidavano di noi. La fiducia verso la nostra professionalità è un dato per noi molto importante. Il 60% dei sostenitori, infatti, si è fatto guidare nella scelta dal parere di conoscenti/amici che già supportavano le nostre iniziative e ne riconoscevano il valore aggiunto e la professionalità con la quale lavoriamo. In un’ottica di trasparenza e autovalutazione vogliamo segnalare anche le aree di possibile miglioramento sulle quali ci è stato chiesto di lavorare. In linea di massima i nostri sostenitori non ritengono sempre di ricevere informazioni esaustive circa i risultati che il proprio sostegno porta nella vita del bambino e una parte di loro, seppur minoritaria, ritiene le nostre comunicazioni non rispondenti alle proprie aspettative. 28 A partire dal Bilancio Sociale 2006, ci siamo posti l’obiettivo di soffermare la nostra attenzione, di volta in volta, sulle diverse categorie di stakeholder procedendo ad una loro presentazione di dettaglio. Nell’edizione passata abbiamo così optato per un’analisi delle seguenti categorie: Donatori, Personale (sedi italiane ed estere) e Volontari. Per il 2008 abbiamo pensato di continuare la riflessione con: Donatori Corporate, Testimonial, Partner Locali e Soci1. Ad essa si accosta la presentazione, sempre presente, dei dati salienti e più rilevanti concernenti il personale CIAI delle sedi italiane (sede centrale: Milano; sedi regionali: Roma, Firenze, Monopoli, Padova) ed estere. Tante sono le aziende che hanno collaborato con noi nel corso degli anni supportando con costanza la nostra attività. Per una forma di gratitudine e riconoscimento nei loro confronti quest’anno abbiamo deciso di dedicare una particolare attenzione a questa categoria di stakeholder. Oltre ai dati quantitativi che seguono vogliamo ricordare che in CIAI è stato adottato un codice deontologico2 per la raccolta fondi volto a regolamentare quest’attività selezionando i potenziali sostenitori. Questo documento indica dei soggetti appartenenti a taluni settori economici che andranno evitati o altri che andranno approcciati con attenzione. A titolo esemplificativo troveremo tra i settori che non potranno mai essere coinvolti in alcuna attività: Produzione e commercio di armi e materiale bellico in genere Produzione e divulgazione di materiale atto al favoreggiamento della prostituzione e allo sfruttamento della persona e del lavoro minorile Produzione e commercio di materiale pornografico Gestione di società di promozione del gioco d’azzardo. Il documento completo degli altri settori potenzialmente interessati può essere trovato sul nostro sito internet www.ciai.it. Analisi degli stakeholder 1 Per l’analisi dettagliata dello stakeholder socio rimandiamo ai dati contenuti nella sezione ad hoc di corporate governance. Donatori corporate 2 Per ulteriori dettagli: http://www.ciai.it/docs/Codice%20D eontologico.pdf. Analizziamo ora il dettaglio dei donatori corporate nelle tabelle che seguono. Tabella 5 - Andamento delle donazioni corporate nel periodo 2001-2008 Anno Donazioni € aziende 2004 492.956,21 164 19,84% 2005 2.124.711,39 239 41,82% 2006 645.811,17 3 200 14,95% 2007 848.862,38 190 18,26% 2008 616.948,85 171 15,85% 5.310.769,61 964 22,14% % sul totale raccolta fondi 3 Totale Vorremmo soffermarci su due dati che compaiono in tabella 5 e che necessitano di una ulteriore riflessione. Il primo che attrae la nostra attenzione è relativo alla percentuale delle entrate provenienti da aziende sul totale. Uno studio condotto dall’Istituto per la Ricerca Sociale4 del 2005 indica come le donazioni corporate al non profit incidano solo per il 3,3% sulle entrate delle organizzazioni. CIAI è Il dato 2006 è differente rispetto a quanto dichiarato nello scorso Bilancio Sociale. Il motivo è da ricondurre ad una riclassificazione dei donatori corporate, al fine di presentare un dato maggiormente preciso. 4 I dati completi sono disponibili on line: http://www.fundraisingschool.it/foto/ doc/Quanto_donano_le_imprese.pdf. 29 ben al di sopra di tali risultati. La lunga esperienza dell’Ente, la sua reputazione e trasparenza nella gestione dei fondi donati, hanno certamente inciso su questo risultato di cui siamo particolarmente orgogliosi. Il secondo dato che vogliamo spiegare è il notevole incremento delle donazioni per l’anno 2005. Il risultato è imputabile essenzialmente alle iniziativa varate per fare fronte alla catastrofe del Maremoto del dicembre 2004. Analizziamo ora i dati salienti delle entrate CIAI. Per il 2008 sono stati raccolti un totale di euro 4.011.894 per le attività di Cooperazione internazionale, Sostegni a distanza, attività del Centro studi e Raccolta fondi; di essi, 260.572 euro sono di provenienza pubblica. Ancora più nel dettaglio mostriamo la suddivisione per ente erogatore dei fondi percepiti a sostegno della nostra attività. È necessario specificare che nella voce Istituzione non compaiono solo gli enti pubblici, ma anche fondazioni e associazioni. Tabella 6 - Entrate per tipologie di donatori (valori in %) 59,3 12,6 15,4 12,3 0,5 Altro Tabella 7 - Indice di indipendenza fondi 94% 6% Fondi Privati 30 Fondi Pubbl. Azienda Istituzione Persona fisica Scuola La maggior parte delle entrate proviene dal supporto delle persone fisiche, seguite da aziende, altro ( vi rientrano attività commerciali, associazioni di varia tipologia, sportive, Lions Club ecc. non riconducibili a nessuna delle altre categorie) e istituzioni. La quasi totalità dei fondi di CIAI è di origine privata e più nel dettaglio: Fondi Pubblici: 260.572 euro Fondi Privati: 3.751.322 euro Da questi dati traiamo uno degli indicatori più importanti dell’Ente: l’Indice di indipendenza. L’indicatore misura la percentuale dell’incidenza dei fondi raccolti da finanziatori privati rispetto a quelli erogati all’Ente da soggetti istituzionali pubblici. Da sempre CIAI fruisce di una elevata percentuale di fondi di provenienza privata, singole persone fisiche o aziende ed enti privati, mantenendo così un elevatissimo indice di Indipendenza. Può accadere infatti che, a fronte di impellenti necessità o di scelte di politica estera nazionale, le istituzioni pubbliche decidano di finanziare prevalentemente progetti di intervento in determinate aree geografiche, costringendo gli Enti che maggiormente attingono a finanziamenti pubblici ad orientare le proprie attività verso tali aree, tralasciando magari zone di intervento dove la loro azione era maggiormente e storicamente radicata. Il possesso di un elevato Indice di indipendenza rende viceversa l’azione dell’Ong slegata da logiche di politica estera nazionale ed internazionale, permettendole di continuare ad agire in modo strutturale e continuativo nei contesti che meglio conosce e nelle situazioni in cui ritiene più importante andare ad incidere con la propria azione. Il Consiglio direttivo di CIAI ha dato alla struttura operativa una indicazione di mantenimento della percentuale di fondi da privati non inferiore al 65%. Il risultato è di interesse per l’organizzazione che nel corso degli ultimi anni ha visto un graduale decremento dei fondi pubblici come indicato nella tabella 8. Tabella 8 - Andamento della % dei Fondi Pubblici e Privati sul totale entrate Anno 2008 2007 2006 F. Privati F. Pubblici 94% 6% 78% 22% 71% 29% I motivi per la lettura positiva di questi dati sono da addurre essenzialmente alla considerazione molto diffusa tra gli operatori di settore che ritiene che l’indipendenza di una organizzazione sia tanto maggiore quanto maggiori siano fondi di origine privata a finanziare i progetti di cooperazione. Diversi attori si sono resi disponibili a far conoscere l’attività del CIAI proponendosi come testimonial; i volontari (circa 400 per 99 repliche in 200 teatri) hanno seguito durante le rispettive tourneè Marco Columbro, Antonio Catania, Gioele Dix, Gianluca Guidi, Maria Amelia Monti e Pamela Villoresi. Di seguito riportiamo una breve testimonianza di una tra questi testimonial, tratta da un filmato realizzato durante un viaggio in India in visita ad alcuni progetti CIAI. Testimonial Maria Amelia Monti - attrice Torno in India per la seconda volta. Oggi però non sono in vacanza, mi sono impegnata a fare da testimonial per gli amici del CIAI. Loro mi hanno invitato a incontrare le realtà in cui sono presenti e lavorano. Al CIAI si occupano di adozione internazionale, cooperazione e sostegno a distanza e mi hanno chiesto di incontrare le famiglie che ricevono gli aiuti dall’Italia e i bambini negli orfanotrofi in attesa di essere adottati. Sono preoccupata, non so come potrò reagire. Arriviamo in una delle tante tappe del nostro itinerario. Qui nei villaggi vicino a Madurai, come in molti altri dell’India del Sud c’era l’usanza barbara di sopprimere le neonate femmine che venivano viste come un peso improduttivo per la famiglia. Per fermare questa pratica si sono così istituiti dei corsi di istruzione e sensibilizzazione per donne e uomini. Grazie a ciò in pochi anni la piaga dell’infanticidio è stata completamente debellata. Incontriamo prima le classi dei corsi, poi le famiglie con figlie femmine che grazie al sostegno a distanza del CIAI hanno potuto studiare e guadagnarsi una posizione. Una è infermiera, l’altra insegnante, una è addirittura riuscita a diventare poliziotta e le più piccole stanno studiando con ottimi risultati. Sono storie che mettono i brividi e fanno piangere; non per tristezza, ma per la solidarietà che vince. Continuando siamo arrivati a Kanyakumari sulla punta dell’India, dove nel Natale 2004 arrivò lo Tsunami. Ci spostiamo in un villaggio vicino dove il CIAI è intervenuto attraverso il sostegno a distanza delle famiglie colpite dal maremoto. Però a differenza di altre organizzazioni è rimasto anche dopo l’emergenza. La gente lo sa e siamo bene accolti.…..alla fine del viaggio torniamo a casa, e qui ci vorrebbe un pensiero finale. Penso però ci stia meglio un pensiero iniziale. Vorrei che iniziasse per me e per tanti come me la pratica della solidarietà. Grazie del viaggio, CIAI. 31 Partner locali Stakeholder chiave per la realizzazione dei nostri progetti nei diversi Paesi in cui siamo presenti sono certamente i partner locali con i quali ci interfacciamo quotidianamente nella implementazione delle nostre attività e senza i quali non potremmo essere così efficienti. È grazie a loro se possiamo avere uno sguardo profondo e dettagliato sulle realtà Tabella 9 - Partner locali principali per aree di attività 32 Paese Partner Locale Burkina Faso MEBA: Ministère de l’Education de Base et de l’Alphabétisation 2005 Istituzionale Burkina Faso Centre Médical Saint Camille-Ospedale della delegazione dei Camilliani in Burkina Faso 2005 Privato Etiopia AHOPE: Ong locale esperta nella cura e nella prevenzione dell’AIDS pediatrico che opera ad Addis Abeba 2007 Privato Etiopia LIGA (Light for Generation Association): Ong locale nata nel 2004 Addis Abeba 2006 Privato Etiopia Social and Civil Affairs Bureau (SCAB) 1995 Istituzionale Etiopia ALMAZ Ashine Children and Family Support Organization: Ong locale nata nel 1991 a tutela dell’infanzia nei distretti di Gulele e nella regione dell’Oromia 2006 Privato Etiopia MOWA (Ministery of Woman Affaire) 2003 Istituzionali Etiopia IFSO (Integrate Family Service Organization) 1995 Privato Cambogia Kampuchean Action for Primary Education. Ong cambogiana 2007 Privato Cambogia Ministero dell’Educazione, Gioventù e Sport 1997 Istituzionali India ICCW: Ong che opera a Chennai e nei distretti dello Stato indiano del Tamil Nadu a favore dei bambini svantaggiati. 1992 Privato India BUTTERFLIES: organizzazione di volontariato riconosciuta che lavora con i bambini di strada e i bambini lavoratori. 2008 Privato Vietnam Dipartimento per le Adozioni internazionali 2004 Istituzionale Vietnam PACCOM 2008 Istituzionale Anno di inizio Tipologia che ci circondano. Rappresentano spesso i nostri occhi e le nostre braccia che ci permettono di arrivare laddove le sole nostre forze non basterebbero. Di seguito riportiamo una tabella riassuntiva dei partner più significativi con i quali collaboriamo e le loro caratteristiche salienti. Ambito di intervento Implementatore di progetto Solo firmatario di accordi Educazione Primaria. Garantire la qualità e la “performance” del sistema educativo al fine di promuovere un adeguato sviluppo socioeconomico-culturale Sì per attività nelle sue sedi decentrate sul territorio o di soggetto No Sanitaria, Prevenzione e cura dell’HIV/AIDS pediatrico Sì per attività relative alla componente medica di un progetto integrato di lotta all’HIV pediatrico No AIDS pediatrico Sì (anche firmatario di accordi) No Promozione del diritto all’istruzione, cercando di garantire l’accesso alle strutture scolastiche dei minori in situazione di particolare disagio Sì (anche firmatario di accordi) No No Sì Bambini orfani, abbandonati e potenziali bambini di strada Sì (anche firmatario di accordi) No Politiche di protezione della donna e del bambino No Si Promozione dei diritti dell’infanzia abbandonata, con programmi di sostegno a distanza, attività di microcredito per donne capofamiglia disoccupate o impegnate in piccole attività informali e corsi professionali Sì (anche firmatario di accordi) Sì Promozione del diritto all’istruzione per i minori con corsi di formaSì zione delle risorse umane coinvolte nei processi educativi a livello governativo e scolastico No Attività istituzionali No No Assicurare ai bambini il rispetto dei loro diritti fondamentali; lavorare per la loro protezione e contro l’abbandono, l’abuso e lo sfruttamento; avviare e/o sostenere iniziative per il miglioramento delle condizioni delle famiglie e delle comunità Sì No Difesa dei diritti dei bambini di strada ad un’infanzia tranquilla e pro- Sì tetta, rispettata e con l’opportunità di partecipare alla propria crescita e sviluppo No Attività istituzionali per le adozioni internazionali per garantire il rispetto del diritto internazionale e domestico in materia e coordinare e monitorare l’attività degli enti autorizzati all’adozione internazionale presenti No No Attività istituzionali di controllo e coordinamento delle attività svolte da Ong straniere in Vietnam No No 33 Con ciascuno dei nostri partner abbiamo costruito una fitta rete di relazioni e collaborazioni pluriennali. I nostri rapporti si basano su una piena cooperazione e comprensione delle esigenze e istanze reciproche. Di seguito abbiamo il piacere di dare voce ad uno di essi e di sentire dalle sue parole come è inteso il nostro rapporto. Zognaba Raphael - Direttore regionale de l’Action Sociale et de la Solidarité national du Centre Dal 2004, il Centro Italiano Aiuti all’Infanzia promuove una collaborazione con la Direzione regionale di azione sociale e solidarietà nazionale della Regione del Centro; questa partnership vuole essere vincente da tutti i punti di vista ed i suoi risultati sono un ottimo esempio di cooperazione Nord-Sud. Infatti, fino ad oggi, la Direzione ha sempre goduto del sostegno di CIAI per gli interventi in favore dei bambini orfani e vulnerabili e nello specifico per: - Sostegno a distanza di 103 bambini - Adozione di bambini in stato di abbandono - Organizzazione di campi estivi - Sostegno scolastico - Sostegni particolari per preparare i bambini agli esami. Il numero di bambini che beneficiano del SAD è costantemente aumentato fino a 103 nel 2008. Il contributo economico per l'organizzazione della seconda edizione della colonia ha registrato un lieve aumento, tutto ciò ha contribuito al successo di questa attività. Inoltre, il servizio di supporto dei bambini in classe d’esame ha migliorato il tasso di successo, in particolare nella scuola secondaria, che si è attestato al 62,5%. In sintesi, tali azioni costituiscono un trampolino di lancio per la promozione dei diritti dei bambini, nel contesto della politica nazionale di azione sociale. CIAI ha ottime relazioni con la Direzione regionale. Viste le difficoltà economiche e le problematiche sanitarie legate all’Aids, è auspicabile che il numero di bambini sponsorizzati, e i vantaggi per loro, continui ad aumentare nel futuro. Il personale Lo stakeholder personale è certamente una delle categorie di soggetti verso la 5 Espatriati sono tutti quei soggetti sottoposti a recruiting in territorio italiano che prestano la loro opera nelle sedi estere di CIAI: Cambogia, Vietnam, Etiopia, Burkina Faso, Cina e Costa D’Avorio. 34 quale CIAI dimostra una grande attenzione e sensibilità. Dipendenti e collaboratori sono i portavoce della Mission e Valori dell’Ente. Ogni loro azione quotidiana può contribuire alla realizzazione dello scopo comune. Accanto a loro sono da considerare anche i consulenti, ovvero tutti quei soggetti esterni che collaborano con l’Ente sulla base di contratti di consulenza ad hoc. Motivazione del personale, formazione e sostegno stanno alla base dei criteri di gestione di questa importante risorsa. Il personale CIAI è stato oggetto nel precedente Bilancio Sociale di una attenta e dettagliata descrizione, con indicazione di tutte le maggiori peculiarità. Per questa edizione si è scelto di non ripetere lo stesso livello di dettaglio del 2006, ma di presentare un’ immagine d’insieme. Non sono infatti presenti sostanziali differenze e di conseguenza ci limitiamo a fornire gli indici fondamentali sempre monitorati, accostati dalla presentazione di una assoluta novità per i dipendenti CIAI, un’ analisi del clima aziendale volta a identificare le aree di forza e di eventuale miglioramento della struttura per valorizzare al meglio le proprie risorse. Al dicembre 2008 CIAI conta un totale di 51 risorse distribuite tra la sede centrale di Milano, le periferiche nazionali (Roma, Monopoli, Firenze, e Padova) le sedi estere in qualità di espatriati 5. Le risorse sono ripartite nelle attività di Adozione internazionale, Cooperazione, Centro studi, Raccolta fondi, Comunicazione e in quelle di supporto. Tabella 11 - Dettaglio ripartizione personale per attività Tabella 10 - Personale Italia al 31/12/2008 Dipendenti Collaboratori Espatriati Totale Sesso F M Totale 28 6 34 0 5 5 7 5 12 35 16 51 Età Under 30 30-45 46-65 Over 65 Totale 9 21 4 0 34 1 2 1 1 5 1 9 2 0 12 11 32 7 1 51 Centro di costo Al 31/12/2008 Adozione Attività Culturali e Centro Studi Cooperazione allo sviluppo Italia Personale espatriato all’estero Amministrazione Centro Servizi Direzione Operativa Sedi Italia Raccolta Fondi/Comunicazione 10 4 9 12 5 3 1 3 4 Totale personale 51 In qualità di Ong ci impegniamo a dare massima importanza e rispetto all’indice di genere e alle nuove generazioni di giovani lavoratori portatori di nuove professionalità. Ciò viene confermato dai dati illustrati nei grafici sotto riportati che attestano questa particolare sensibilità dell’Ente e mostrano come la maggior parte del personale sia rappresentato da donne (69%) e che l’età media sia di 36 anni. Si nota una buona presenza di soggetti che hanno meno di 30 anni (21%) che collaborano con i colleghi più esperti. Questa vicinanza tra generazioni diverse, portatrici di peculiarità e capacità proprie, garantisce una forma di dialogo continuo orientato al raggiungimento di nuove idee e traguardi. Grafico 3 - Indice di genere generale CIAI (dipendenti, consulenti, collaboratori, espatriati) M 31% Grafico 4 - Indice di genere Personale espatriato e Personale locale M 42% F 69% F 58% M 47% F 53% Grafico 5 - Fasce di età rappresentative (include dipendenti, consulenti, collaboratori, espatriati) Over 65 2% 45-65 13,7% 30-45 62,7% Under 30 21,6% 35 Il contratto di riferimento per la comprensione dei dati sotto indicati è quello del commercio. Notiamo solo due casi di turnover per l’anno 2008. Tabella 12 - Ripartizione del personale per livello e tipologia Livello contrattuale N Part Time M F Quadri Primo Livello Secondo Livello Terzo Livello Quarto Livello Quinto Livello Sesto Livello Apprendista 3 5 5 5 5 1 1 1 1 1 2 1 3 1 1 2 4 5 5 2 1 10 Totale 34 10 3 1 9 6 28 Turnover 1 1 2 I dipendenti si avvalgono di un rappresentante interno per la salute e sicurezza e di un consulente esterno. Ancora il personale ha nominato tre delegati a trattare i rapporti dirigenza-dipendenti, per tutte quelle questioni che vanno al di là del controllo del contratto collettivo nazionale. Età e genere sono solo alcuni degli elementi a cui l’Ente presta una particolare attenzione; accanto ad essi vogliamo certamente ricordare anche il principio che abbiamo definito “capacity building”, ovvero il concreto riconoscimento nella necessità di rafforzare gli attori con i quali collaboriamo nei Paesi in via di sviluppo. L’impegno di CIAI in tal senso si evince dai dati illustrati nel grafico seguente dove notiamo nel corso degli ultimi tre anni un trend in continua e graduale ascesa del ruolo attribuito al personale locale che collabora alla realizzazione della nostra Mission e una riduzione speculare del personale espatriato la cui presenza è sempre meno sensibile. Questo dato illustra chiaramente la cura che abbiamo nel fare crescere professionalmente i collaboratori di cui ci avvaliamo oltre confine. L’empowerment dei lavoratori locali è un elemento di successo per la nostra attività ed è un risultato importante a cui tendere di continuo. A tale riguardo ricordiamo l’importanza di un principio ispiratore delle nostre azioni: lavorare sempre CON e non PER. Operiamo per realizzare una fattiva collaborazione che preveda una crescita di conoscenze e sensibilità dei soggetti che sostengono i nostri valori e condividono i medesimi obiettivi. Al contrario rifuggiamo da ogni tipo di comportamento e intervento volto a imporre il nostro modus operandi e la nostra cultura senza alcuna possibilità di dialogo e confronto. Grafico 6 - Capacity building 2008 2007 21% 2006 22% Espatriati 36 91% 9% 88% 78% Personale locale Più nel dettaglio presentiamo la distribuzione del personale esterno nelle nostre Tabella 13 - Dettaglio personale locale sedi estere 7 sedi che è ripartito come da tabella 13. Sedi Un ultimo dato di cui vogliamo dare notizia è la particolare attenzione prestata Sede Cambogia dall’Ente alla formazione continua dei suoi dipendenti e collaboratori in un’ot- Sede Vietnam Ufficio India tica di miglioramento continuo e di valorizzazione delle risorse presenti. Tabella 14 - Formazione 2008 per personale dipendente e collaboratori Italia Numero dipendenti e collaboratori al 31/12/2008 Numero dipendenti e collaboratori partecipanti a eventi formativi Percentuale dipendenti e collaboratori coinvolti 39 33 Staff locale Sede Cina Sede Burkina Faso Sede Etiopia Sede Costa d’Avorio Totale 77 4 5 0 12 29 1 128 85% Totale ore di formazione erogate 1.634 Media ore di formazione per singolo dipendente o collaboratori 50 I corsi di formazione a cui hanno accesso i nostri dipendenti e collaboratori coprono una vasta gamma di possibilità, come indicato nel grafico seguente. Grafico 7 - Formazione per area tematica Cooperazione internaz. 52% Adozione internaz. 34% Diritti dei minori 9% Fund raising 3% Controllo di gestione 2% Disporre di un ambiente lavorativo stimolante, consono allo svolgimento delle mansioni quotidiane, è elemento essenziale per garantire una buona performance lavorativa e per sostenere il personale dipendente in un percorso di crescita professionale continua. La qualità dell’ambiente lavorativo di CIAI è oggetto di particolare cura da parte della dirigenza che mostra inclinazione al dialogo e alla comprensione delle esigenze dei propri collaboratori. A tal fine nel gennaio 2008 CIAI ha organizzato un’analisi del clima aziendale per ascoltare i propri dipendenti, per capire come viene da loro percepito il lavoro in CIAI e per comprenderne meglio le eventuali esigenze. L’analisi di clima, all’interno dell’organizzazione, permette di comprendere meglio i comportamenti dei dipendenti e collaboratori, di eventuali malumori e, di conseguenza, formulare, là dove se ne ravvisi la necessità, azioni di miglioramento. L’obiettivo dell’analisi di clima è diminuire il gap esistente tra ciò che Analisi di clima 37 l’Ente vuole rappresentare ed essere e come effettivamente viene percepito e capito da chi lavora al suo interno giorno dopo giorno. L’analisi di clima è stata rivolta nello specifico ai dipendenti e collaboratori attraverso la compilazione di un questionario anonimo, composto da tre gruppi di domande chiuse ed aperte. Le aree oggetto di indagine sono state: le caratteristiche dell’ambiente lavorativo, il rapporto tra colleghi, il ruolo del management, il significato di lavorare in CIAI. All’indagine del clima aziendale ha partecipato il 55% dei dipendenti (17) e la totalità dei collaboratori (5); il 68% dei rispondenti ha un’età compresa tra i 30 e i 45 anni, il 30% ha meno di 30 anni e solo il 5% ha un’età compresa tra 45 e 65 anni. 1. Tra gli aspetti che vorremmo porre in evidenza si segnalano, in primo luogo, una buona percezione dell’ambiente lavorativo, sostenuta dall’ 82% dei rispondenti, che è considerato come idoneo allo svolgimento delle mansioni operative, una buona condivisione e comprensione della missione e dei valori dell’Ente. La missione è conosciuta e condivisa rispettivamente dall’82% e dal 77% dei rispondenti. In entrambi i casi il questionario di clima non ha rilevato risposte di assoluto diniego. I dipendenti non solo riconoscono e sostengono i valori e la missione di CIAI, ma ne divengono anche interpreti all’interno dell’Ente. CIAI riconosce loro una generale libertà e fiducia nel perseguirla e attuarla giornalmente. 2. Secondo elemento di sicura importanza è il ruolo propositivo, di supporto e di incoraggiamento che il management dimostra, nei momenti critici legati alla gestione quotidiana del lavoro, alla attivazione di forme di riconoscimento della attività svolta dai dipendenti che pare ben combinare le capacità gestionali con gli aspetti relazionali e premiali. Il 73 % dei rispondenti riconosce ai propri responsabili una naturale attitudine a dialogare e a comprendere le ragioni dei collaboratori più che a criticarne l’operato; il dialogo costruttivo che si genera da questo confronto offre dei possibili spunti per far sì che nasca un percorso virtuoso che porti il dipendente a superare le difficoltà con l’aiuto costante del proprio referente e dei mezzi che gli vengono messi a disposizione. 3. Ultimo elemento che vorremmo sottolineare è la percezione degli interpellati relativamente al valore aggiunto di lavorare in CIAI. Lavorare in CIAI è nella maggior parte dei casi l’espressione della piena condivisione della missione e dei valori dell’ente oltre che essere una opportunità lavorativa e uno strumento di crescita professionale. Il questionario sottoposto al personale di CIAI ha posto in luce non solo gli elementi positivi, ma ha anche diretto l’ attenzione su possibili aree che meritano un parziale miglioramento o una ulteriore riflessione con relativo approfondimento al fine di raggiungere una piena soddisfazione del personale. Tra esse figurano : a. Parziale perdita del senso di “storicità”dell’Ente: dall’esame di alcuni questionari emerge la sensazione insita nei dipendenti, presenti in CIAI da diversi anni, di una perdita del senso di “storicità”dell’Ente inteso come lenta diminuzione di 38 quel senso di ambiente famigliare che ci caratterizzava nei primi anni di vita. Nel corso dei quaranta anni di storia di CIAI molte sono state le evoluzioni attraverso le quali siamo passati dal punto di vista della struttura, e dell’attività stessa, estendendo i nostri interessi dall’adozione alla cooperazione internazionale, pur rimanendo sempre fedeli alla Mission originaria. L’ampliamento delle competenze, delle relative attività e della struttura che sostiene i nuovi impegni ha in parte portato CIAI a mutare fisionomia. Tale cambiamento non è però un dimenticare il passato, ma è semplicemente un adattarsi alle tante esigenze ed istanze che si devono fronteggiare. CIAI è cresciuto, come è accaduto per tanti bambini che l’Ente ha in passato aiutato e continuerà ad aiutare, in un certo senso è divenuto “grande“ e si è dotato di tutti quegli strumenti che gli sono necessari per assumere le nuove responsabilità che il suo ruolo comporta. b. Comunicazione tra dipartimenti. L’ampliamento della struttura di CIAI ha necessariamente inciso anche sulla modalità di comunicazione e organizzazione del lavoro del personale; dalla lettura dei questionari compilati dal personale CIAI emerge tra le principali problematicità. La relazione di pochi individui è ovviamente più semplice di quanto non sia quella di 51 dipendenti suddivisi per area di attività. Per cercare di focalizzare meglio le problematiche in questione e per individuare eventuali aree di miglioramento, il management si è impegnato ad organizzare un momento di riflessione comune con tutto il personale. I dipendenti CIAI si sono riuniti il 7 ottobre 2008 insieme al management dell’Ente mettendo all’ordine del giorno gli argomenti sopramenzionati e si è proceduto ad una loro attenta discussione e approfondimento. Antonia Shanti Roberto Santiago Mishal Michele Annarosa Rossana Corporate governance La struttura gestionale Base sociale 2008 Soci onorari Soci ordinari Soci sostenitori 9 1169 123 Totale 1301 a struttura gestionale di CIAI si articola in Assemblea dei soci, Consiglio direttivo, Presidente, Revisori dei conti, Direttore operativo. L’Assemblea dei soci l’organo centrale di CIAI e si compone di Soci sostenitori, Soci onorari e Soci ordinari o effettivi . I Soci sostenitori sostengono l’Associazione contribuendo al perseguimento delle sue finalità. I Soci onorari sono tutti coloro i quali abbiano contribuito a diffondere la cultura e i valori di CIAI o a sostenere lo sviluppo dell’attività dell’Associazione. I Soci ordinari o effettivi realizzano o stanno realizzando un’adozione internazionale. L Vogliamo segnalare che tutte le tre categorie di soci hanno eguali diritti in merito all’espressione di voto e all’accesso alle cariche sociali. Il numero dei soci in regola nel 2008 era di 1292 (soci paganti quota associativa). Ad essi si aggiungono i 9 soci onorari. L’Assemblea dei soci si riunisce in seduta ordinaria almeno due volte l’anno entro il 30 aprile per de- liberare sul bilancio consuntivo ed entro dicembre per deliberare su quello preventivo, udita in entrambi i casi la relazione del Consiglio direttivo e del Collegio dei revisori dei conti delibera sull’orientamento generale dell’attività dell’Associazione e procede alla nomina del Consiglio direttivo ogni 3 anni determina le quote sociali ed integrative e delibera su quanto previsto dalla legge. Qui di seguito, la testimonianza di un Socio ordinario Fabrizio Frinolli “Perché soci? La mia famiglia ed io abbiamo conosciuto il CIAI nel 2001; è stato un incontro entusiasmante, e non soltanto per la nostra vita di genitori. Avevamo adottato, in tempi precedenti, un magnifico bambino colombiano dopo un percorso non privo di difficoltà, e ritenevamo di avere ormai acquisito una discreta e sofferta esperienza in materia! Invece siamo rinati dopo i primi colloqui, con la gioiosa sensazione che le parole “serietà, competenza, condivisione” avessero un valore portante e permettessero di superare qualsiasi problema si fosse presentato in futuro. Fin dall’inizio ci siamo sentiti coinvolti in 40 Sokvibol Riccardo Meera Tina un “progetto” che andava oltre i nostri desideri personali (peraltro realizzati con l’adozione di un secondo, e altrettanto meraviglioso, figlio dalla Colombia); ci siamo sentiti parte di una comunità che condivideva e dichiarava i nostri stessi valori e lavorava senza compromessi nella tutela dei diritti dei bambini, oltre che nella realizzazione di un’adozione “pulita” negli intenti etici, “accompagnata” nel percorso psicologico e “assistita” negli aspetti pratici e formali. Insomma, un’adozione vissuta insieme da associazione e famiglie, che trova poi nell’attività partecipativa in qualità di soci il suo sbocco naturale; convinti che, con le parole di Gibran, “i tuoi figli non sono figli tuoi, sono i figli e le figlie della vita stessa”, cerchiamo di accogliere le molteplici sollecitazioni che la vita ci trasmette attraverso il CIAI, nella speranza che vengano percepite come un dono da molti. In questi anni abbiamo visto crescere anche l’attività del CIAI nel campo della cooperazione. L’impegno che il CIAI sta mettendo in questo settore conferma la tenacia con cui persegue il suo obiettivo di porre il bambino al centro della propria attività. Operare direttamente nei Paesi d’origine assicura l’effettivo miglioramento delle condizioni dell’infanzia; infatti questi interventi creano i presupposti e le condizioni per un'azione duratura e sostenibile, lasciando correttamente l'adozione internazionale in una posizione di sussidiarietà rispetto all'intervento sul territorio”. Consiglio direttivo Si compone di un numero di membri che varia da 5 a 11 (9 nel 2008) scelti fra i Soci ed eletti dall’Assemblea. I suoi compiti principali possono essere così riassunti: nomina tra i suoi membri Presidente e Tesoriere determi- Valeria Rossi Dragone Paola Crestani Rigodanza Ilario Presta Elisabetta Cucci Cesati Paolo Limonta Pierangelo Martinotti Angelo Moretto Teresa Pepe Muolo Maurizio Zoè nandone compiti e poteri nomina un Vice Presidente promuove l’approfondimento ed approva le strategie generali da proporre all’Assemblea in relazione agli sviluppi di contesto (politico, istituzionale, economico istituzionale e associativo) che possono avere riflessi sulla vita e sulle finalità dell’Ente delibera in merito a convenzioni, accordi, protocolli d’intesa con Enti, Istituzioni, Associazioni, Ong od altri organismi esterni sia nazionali sia internazionali decide in merito all’apertura o chiusura di sedi territoriali in Italia e all’estero, in relazione a strategie di presenza decentrata, standard di servizio, risorse attivabili e compatibilità economiche. Nel 2008 si è riunito 6 volte. Presidente Vice Presidente Tesoriere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere 41 Il Presidente ha la rappresentanza legale dell’Ente di fronte ai terzi e in giudizio convoca e presiede le riunioni dell’Assemblea e del Consiglio direttivo provvede alla esecuzione delle deliberazioni assunte dai suddetti organi sociali gestisce tutti i poteri di direzione e decisione non riservati al Consiglio diret- tivo tenendo informato il Tesoriere. I Revisori dei Conti sono eletti dall’Assemblea per controllare la gestione sociale, costituiscono un collegio formato da tre membri dotati di adeguata professionalità. Presidente: Dott. Paolo Triberti; Revisori effettivi: Dott.ssa Simona Bonissoni, Dott. Lorenzo Rigodanza. Direttore operativo trait d’union tra la struttura operativa e il Consiglio direttivo partecipazione alle sedute di Consiglio direttivo coordinamento delle altre Responsabilità di primo livello. Figura 1 - Assetto organizzativo Assemblea dei soci Consiglio direttivo Presidente Collegio dei revisori Direttore operativo Cooperazione internazionale Adozione internazionale Centro studi e Attività culturali Direzione territoriale India Direzione territoriale Africa Direzione territoriale Sud Est Asiatico Direzione territoriale America Latina Comunicazione Raccolta fondi Amministrazione e finanza Sviluppo nuove iniziative 42 La struttura organizzativa di CIAI è articolata in: Funzioni strategiche: garantiscono un approccio sempre coerente ed uniforme alle unità operative territoriali; Direzioni territoriali: distinte in quattro macro aree ben definite ed autonome (Africa, Sud Est Asiatico, India e America Latina), ma sempre allineate con le linee guida espresse da CIAI; Funzioni centrali: volte a sostenere la struttura nel suo complesso. Il Direttore operativo si colloca in posizione di coordinamento tra i tre gruppi organizzativi. Figura 2 - Struttura a matrice: funzioni strategiche, direzioni territoriali e funzioni centrali di supporto Direzioni territoriali DIREZIONE OPERATIVA Africa Sud Est Asiatico India America Latina Funzioni strategiche Funzioni centrali Adozione internazionale Cooperazione internazionale Sviluppo nuove iniziative Attività culturali e Centro studi Segreteria generale Comunicazione Amministrazione e Finanza Raccolta fondi Nella implementazione della sua strategia CIAI si ispira al concetto di “child focused development“: intendendo con questa espressione un atteggiamento che tende a porre al centro di ogni valutazione sempre il bambino con i suoi diritti. Il bambino e le sue esigenze rimangono le unità di misura costanti sulla base delle quali vengono calibrati gli interventi. Ogni azione ha come anima ispiratrice la piena realizzazione dei diritti del bambino che deve essere considerato come un soggetto attivo con il quale è necessario collaborare nel processo di intervento. Elemento fondamentale del successo strategico è la creazione di un solido network di possibili partner che affrontino le stesse tematiche con cui ci confrontiamo nel nostro lavoro e con i quali sia possibile una continua condivisione di approcci; in questa ottica CIAI fa parte di: Coordinamento Iniziative Popolari Solidarietà Internazionale (CIPSI) Coordinamento Oltre l’Adozione (Co-fondatore) EurAdopt (Co-fondatore) Associazione Organizzazioni Non Governative (Ong) Associazione Ong Lombarde (CoLomba) Gruppo di Lavoro per la Convenzione sui diritti dell’Infanzia e del l’Adolescenza (CRC) European Federation of Street Children (EFSC) Coordinamento PIDIDA in difesa dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza Comitato per la regolamentazione del sostegno a distanza - Coresad (Cofondatore) Comitato editoriale di Vita Non Profit Magazine Réseau Solidaire de Droits et Protection de Filles – Filles en difficulté, Filles de rue (RSDPF) in Burkina Faso (Co-fondatore). Il network 43 La relazione socio-ambientale a Mission e i valori dell’Ente si riferiscono direttamente alla necessità di avere una sensibilità ambientale nello svolgimento delle azioni quotidiane. Anche se l’attività che conduciamo non ha un impatto diretto sull’ambiente abbiamo cercato di implementare una serie di iniziative che dimostrino concretamente la nostra attenzione. L Raccolta differenziata nelle diverse sedi italiane di carta e plastica Sensibilizzazione del personale della sede centrale al tema della sostenibi- lità, con relativo acquisto di un dispenser di bevande con prodotti provenienti dal mercato equosolidale. Nel terzo trimestre 2008 è stato adottato, nella sede centrale di Milano, un impianto fotovoltaico che ha lo scopo di produrre energia che viene immessa nel sistema. Ciò ci ha permesso di coprire tutta l’illuminazione di cui la sede ha necessità e un terzo dei PC utilizzati. Ancora si sono attivate una serie di buone prassi concernenti azioni di riciclo, raccolta differenziata e risparmio energetico. Negli incontri educativi dedicati alla mondialità vengono presentati ai bambini i temi della sostenibilità e dell’importanza del rispetto per l’ambiente. Il focus è attribuito ad un corretto utilizzo delle risorse naturali. I bambini vengono fatti riflettere relativamente ai loro comportamenti quotidiani; in seguito sono invitati a divenire attivi nelle rispettive scuole per vedere come queste si comportino nell’uso di risorse importanti, come ad esempio l’acqua. L’idea centrale è fare divenire il bambino un cittadino attivo e responsabile. Ultima iniziativa che vorremmo segnalare è il ricorso, in parte del nostro merchandising offerto negli eventi pubblici, ad accessori forniti da Smateria, una società cambogiana che collabora con diverse associazioni locali per il recupero e la lavorazione di materiale da riciclo. 44 Mulu Lello Valeria Natalia La realizzazione di un impianto fotovoltaico costituisce un’iniziativa che porta indubbi benefici ambientali poiché consente di produrre energia elettrica da una fonte pulita e inesauribile quale è il sole e senza alcuna emissione di inquinanti in atmosfera. L’impianto consente di produrre circa 5.100 kWh/anno di energia elettrica e di coprire circa il 17% del fabbisogno totale di energia elettrica (tutta l’illuminazione oltre a circa il 27% del consumo dei computer), evitando quindi la produzione della stessa energia da altre fonti maggiormente impattanti per l’ambiente. Di seguito sono riportate le emissioni evitate di anidride carbonica (CO2) e dei principali inquinanti caratteristici di un impianto termoelettrico (biossido di zolfo – SO2, ossidi di azoto – NOx, polveri). I fattori di emissione sono desunti dal Rapporto Ambientale ENEL 2006 ed esprimono le quantità di inquinanti emessi complessivamente dal parco termoelettrico ENEL per ogni kWh netto di energia elettrica prodotta. Focus impianto fotovoltaico Tabella 15 - Emissioni evitate nel 2008 grazie all’uso di pannelli fotovoltaici CO2 SO2 NOx Polveri Emissioni risparmiate Emissioni specifiche in atmosfera [g/kWh] Emissioni evitate in un anno [kg] Emissioni specifiche in atmosfera [g/kWh] Emissioni evitate in un anno [kg] Emissioni specifiche in atmosfera [g/kWh] Emissioni evitate in un anno [kg] Emissioni specifiche in atmosfera [g/kWh] Emissioni evitate in un anno [kg] 496 2.528 0,93 4,7 0,58 3,0 0,029 0,1 45 Romano Helina Anna Denise Alberto Akemi Raffaella Chiara Renata Sifen Nicola Srinivas Wagner Giorgio Maria Fabrizio Patrizia Viviana Francesco Sejum Karuna La relazione sociale IAI è un Ente autorizzato ufficialmente a condurre pratiche di adozione internazionale in Italia. In virtù di ciò abbiamo il difficile compito di trovare famiglie idonee ad accogliere bambini in reale stato d’abbandono nei paesi dove operiamo e dove siamo accreditati a svolgere tale funzione. I bambini a cui ci rivolgiamo sono di età compresa tra gli 0 e i 10 anni e sono stati dichiarati in stato di abbandono, e quindi adottabili, dalle rispettive autorità locali. C L’Adozione internazionale Con chi ci interfacciamo? In tutti i paesi dove operiamo privilegiamo sempre il rapporto con l’autorità centrale, il Ministero competente e con le istituzioni pubbliche e private che abbiano ottenuto riconoscimento dalle proprie autorità locali, con i Ministeri e Dipartimenti o con la Magistratura minorile. La nostra professionalità Il leit motiv della professionalità di CIAI in ambito di adozione è il concetto di sostegno e preparazione alla futura famiglia in tutti i momenti che accompagnano l’iter in questione. Fondamentale è, prima di passare alle diverse fasi centrali del percorso di adozione, la realizzazione di una profonda attività di sensibilizzazione dei genitori alla scelta adottiva. Nel processo di accoglimento del bambino, nella fase di costituzione di un nuovo nucleo familiare, la valutazione del “perché”adottivo non è solo l’occasione per recuperare la propria storia e i propri obiettivi genitoriali, ma anche e soprattutto per confrontarsi con dubbi, ansie e paure. La sensibilizzazione viene svolta con prassi definite. Sono previsti due percorsi di seguito illustrati. Primo percorso standard Destinatari: - coppie non ancora in possesso del decreto di idoneità - coppie in possesso del decreto ma che non abbiano mai partecipato ad alcun percorso di preparazione. Programma: - presentazione del gruppo - aspetti qualificanti della genitorialità adottiva. La comunicazione e la costruzione della relazione con il bambino 47 - i bambini adottabili: le caratteristiche psicologiche e sanitarie - i bambini adottabili: ripresa sulle caratteristiche psico-fisiche, cenni agli effetti post-traumatici - l’età, il numero - l’identità etnica - l’abbandono. Conduttore: un consulente esterno (psicologo) L’incontro, di gruppo, prevede la partecipazione di 8 - 10 coppie massimo. Al termine del corso si richiede la compilazione, in forma anonima, di un questionario di gradimento. Si rilascia attestato di frequenza con monte ore (12) e temi trattati. Quella indicata è la prassi standard utilizzata dalla sede centrale di Milano. Percorso avanzato Destinatari: - coppie in possesso del decreto di idoneità che hanno già personalmente acquisito tutte le informazioni aggiornate sulla procedura e sulla realtà del CIAI con la partecipazione all’incontro informativo, organizzato gratuitamente presso tutte le sedi e gli sportelli informativi del CIAI - coppie che intendano conferire incarico al CIAI - coppie che abbiano già partecipato ad un percorso base (anche non CIAI ma conforme al protocollo della Regione Lombardia o della regione di appartenenza). La partecipazione al percorso pre-idoneità deve essere documentata all’atto dell’iscrizione. Programma: - risorse e fragilità della coppia - la disponibilità della coppia - la realtà dei bambini adottabili con il CIAI - l’abbandono e le origini. Conduttore: un consulente esterno (psicologo) L’incontro, di gruppo, prevede la partecipazione di 8-12 coppie massimo. Alla fine del percorso avanzato, la coppia può accedere al colloquio di verifica sulle concrete possibilità di adozione e quindi conferire incarico al CIAI. Quale iter seguiamo per dare una famiglia ai bambini abbandonati − Organizziamo settimanalmente incontri informativi per illustrare la nostra attività e le procedure richieste. Gli incontri si svolgono nelle sedi e sportelli CIAI e sono gratuiti − Gli aspiranti genitori adottivi partecipano alle attività di sensibilizzazione e preparazione all’adozione internazionale dei nostri operatori e professionisti volte a colmare il gap percettivo tra il bambino desiderato dalla coppia e il “bambino reale” che proviene da realtà lontane e spesso traumatiche − Ottenuta l’idoneità, la coppia incontra un operatore per verificare le prospettive di adozione − Una volta conferito l’incarico formale, la coppia viene presa in considerazione ogni qual volta venga segnalato un minore bisognoso dall’autorità cen- 48 trale o da altra autorità del paese di origine. La proposta di adozione avverrà con l’ausilio di un nostro operatore. − Avvenuto l’abbinamento famiglia-bambino, il CIAI espleterà la pratica di adozione presso le autorità straniere competenti garantendo supporto costante, anche nella fase di permanenza all’estero − Il supporto di CIAI continua anche dopo l’arrivo del bambino in Italia. I nostri consulenti offrono un supporto costante alle famiglie che ne facciano richiesta e incontri ad hoc coordinati da psicologo per aiutare le famiglie adottive dal punto di vista emotivo e relazionale. Il sostegno di CIAI nei momenti dell’adozione si sostanzia in: − Informare sull’adozione internazionale e procedure relative − Preparare la coppia alle possibili problematiche − Verificare le prospettive di adozione − Affiancare la coppia in tutto l’iter preparando i documenti necessari, organizzando viaggi a richiesta, informando sul paese e sulle procedure previste − Rimanere vicino alla coppia anche nelle fasi successive all’arrivo del bambino con una presenza costante. Dato saliente che vogliamo segnalare come d’interesse e grande novità in ambito di adozione internazionale è la finalizzazione ed entrata in vigore dell’accordo tra Italia e Cina in tema di adozioni internazionali. CIAI è una delle due organizzazioni italiane ufficialmente accreditate per curare le procedure adottive. Nel 2008 sono già state candidate circa 40 coppie aspiranti all’adozione di un bambino cinese. Tali adozioni si realizzeranno presumibilmente nei prossimi due anni. Le procedure adottive tra Italia e Cina sono sotto responsabilità delle rispettive autorità centrali (Commissione Adozioni Internazionali per l’Italia e CCAA per la Cina) sotto il cui controllo e supervisione gli enti accreditati operano. Segnaliamo anche l’entrata in vigore negli ultimi giorni dell’anno dei nuovi criteri di accreditamento Enti della Commissione per le Adozioni internazionali che specifica i requisiti e gli adempimenti ai quali tutti gli Enti, anche quelli già iscritti all’albo, dovranno adeguarsi entro un anno. Come già detto, in questo 2008 si evidenzia un incremento delle adozioni realizzate dall’Ente che sono passate da 77 nel 2007 a 110 nel 2008. Città N N. 2008 Bambini 2008 N. 2007 Bambini 2007 6 6 8 9 Firenze Milano Castelvetro Monopoli Roma Padova Bologna 21 43 6 24 35 18 6 97 322 22 77 124 112 25 153 779 Tabella 17 - Corsi di formazione per possibili genitori Città N Coppie Firenze Milano Monopoli Roma Padova 1 12 4 2 4 5 118 38 20 28 23 209 Andamento adozione 2008 Colombia 54 80 35 55 Cambogia 9 9 7 7 Etiopia 20 22 13 17 India 13 15 7 7 Thailandia 5 5 5 6 Vietnam 3 3 2 2 110 140 77 103 Bambini 2007 Burkina Faso Totale Coppie Grafico 8 - Andamento adozioni 2007-2008 Tabella 18 - Adozioni 2008 vs. adozioni 2007 Adozioni Tabella 16 - Incontri informativi per le coppie 103 N Adoz. 2007 77 Bambini 2008 N Adoz. 2008 140 110 49 Il 2008 ha visto il concludersi di un significativo numero di procedure di adozione e l’arrivo di un considerevole numero di bambini in Italia. Il gap esistente tra i due valori - 110 e 140 - è determinato dal significativo numero di nuclei di fratelli (ben 24) adottati con un’unica procedura adottiva. Ancora vorremmo portare l’attenzione del lettore sull’incremento del numero di adozioni rispetto al 2007. Tale dato può essere spiegato dai seguenti fattori: - miglioramento delle procedure di comunicazione e collaborazione tra CIAI, le autorità straniere e partner locali - specifica focalizzazione del CIAI sull’adozione di minori con bisogni speciali ha rafforzato la collaborazione con alcuni partner stranieri - migliore funzionamento delle sedi estere. In particolare, si sono raccolti i frutti di significativi sforzi degli ultimi anni nel motivare e formare il personale espatriato e locale preposto a seguire il programma di adozione. Siamo soliti in ogni edizione del Bilancio Sociale effettuare un paragone tra l’attività della Cooperazione internazionale e quella dell’Adozione internazionale per l’ultimo decennio. Per il periodo in esame 1998-2008 possiamo notare, come illustrato nel grafico che segue, un andamento relativamente costante dei due settori fino al 2005. Con il 2006 abbiamo prima una notevole flessione dell’adozione (dovuta essenzialmente alla chiusura temporanea dell’attività in Colombia) e un rallentamento delle attività di cooperazione. Segue poi una graduale e faticosa stabilizzazione di quest’ultima e parallelamente un forte aumento delle adozioni grazie, come già menzionato, alla creazione di un Network di relazioni con i partner locali che diviene sempre più efficiente e al nostro impegno a fare sì che, laddove presenti le pre-condizioni, si favoriscano le adozioni di nuclei di fratelli e sorelle evitando così il trauma della separazione. Grafico 9 - Trend comparativo adozione e cooperazione del periodo 1998-2008 120 110 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 Entrate cooperazione (valori per 100.000 euro) 0 1998 50 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Adozioni effettuate I dati riportati nel grafico precedente (9) vengono completati dall’analisi dell’Indicatore di sussidiarietà che compare tra i dati sempre monitorati da CIAI ed è illustrato nella tabella 19. Tabella 19 - Indice di sussidiarietà 2008 2007 2006 2005 Totale erogazione e impegni finanziari per progetti di sussidiarietà € 5.353.088 € 6.471.561 € 6.171.052 € 5.907.498 140 102 60 112 € 38.236 € 63.447 € 102.851 € 52.746 Bambini adottati Totale “La sussidiarietà dell’Adozione internazionale deve essere principio fondante dell’attività di qualsiasi Ente Autorizzato”. (Lele di Blasio Direttore operativo) La coerenza tra dichiarazioni ed azioni reali può trovare terreno di sviluppo solo in un forte impegno dell’Ente nel porre in essere tutti i possibili interventi di sviluppo volti alla prevenzione dell’abbandono. Solo la messa in opera di tali interventi può infatti ridurre il numero delle adozioni, facendo sì che a sempre più bambini venga concesso di rimanere e crescere nella famiglia naturale o comunque nel contesto di famiglia allargata. Questo vuol dire per CIAI mettere i bisogni del bambino al primo posto cioè, per quanto possibile, lasciarlo nel contesto nel quale è nato e dove può crescere nell’ambito di una rete parentale. Solo nelle situazioni in cui ciò non è realmente ed oggettivamente possibile si dovrà ricorrere all’istituto dell’adozione, prioritariamente nazionale, rispondendo con essa al diritto del bambino a crescere nell’amore di una famiglia, e confermando in questo modo che, in entrambe le situazioni, ciò che deve guidare la nostra azione è il bambino con i suoi bisogni ed i suoi diritti, nessuna altra priorità. CIAI, sin dal 2002, cerca di tradurre in numeri il proprio impegno in questo senso e a tale scopo ha creato il cosiddetto Indice di sussidiarietà. L’indicatore crea un rapporto numerico tra l’importo globale investito da CIAI in progetti volti alla prevenzione dell’abbandono e il numero delle adozioni che si sono dovute realizzare nell’anno. Il risultato del rapporto ci mostrerà una quantificazione monetaria di quanto si è investito in sussidiarietà a fronte di ogni adozione realizzata. Il dato può per sua natura qualche anno essere influenzato da situazioni contingenti di una delle due attività che va a misurare, ma l’esame del trend dinamico su più anni rende comunque una valutazione attendibile di quanto e con quali sforzi il principio della sussidiarietà sia perseguito. Il dato per il 2008 è in una fase di notevole decremento rispetto al 2007. La motivazione per questo risultato si trova da un lato nell’aumento delle adozioni internazionali dovute all’attenzione di CIAI di promuovere l’adozione di nuclei di fratelli e sorelle e al miglioramento dei canali di comunicazione di cui ci avvaliamo localmente, e dall’altro ad una riduzione sensibile delle entrate causate dall’avversa congiuntura economica. 51 La cooperazione Convenzione sui diritti dell’infanzia del 1989: internazionale e - Art 2. non discriminazione il Sostegno a distanza - Art 3. miglior interesse del bambino - Art 6. diritto alla sopravvivenza e allo sviluppo - Art. 12 partecipazione attiva. I quattro diritti fondamentali sopra indicati hanno guidato e continuano ad ispirare ogni nostra singola azione nei Paesi in via di sviluppo dove operiamo. Nel 2008 le attività nei Paesi in via di sviluppo si sono indirizzate alla realizzazione di un maggiore coinvolgimento delle istituzioni locali nei progetti implementati e alla formazione sulle tematiche di fondo che riteniamo per noi prioritarie e alle quali siamo sempre fedeli: Bambini, adolescenti e ragazzi di strada; Formazione e scolarizzazione; Interventi sanitari. Accostano questi interventi i programmi per il Sostegno a distanza (SAD) che approfondiremo nella sezione dedicata. Di seguito riportiamo i dati salienti della cooperazione internazionale che ha visto per il 2008 erogazioni pari a 2.747.055 euro suddivisi per area geografica come rappresentato nel grafico. Grafico 10 - Percentuale fondi devoluti per area geografica 20,9% Cambogia Etiopia 16,9% India 17,6% Burkina Faso 33,3% Vietnam Colombia Eritrea 2,1% 0,8% Cina 0,1% Costa d’Avorio 0,2% Italia 0,2% Solidarietà 52 7,2% 0,7% Prima di entrare nel merito delle attività di cooperazione internazionale vorremmo soffermare la nostra attenzione sull’andamento economico dell’attività dell’Ente. Per il 2008 notiamo una riduzione delle entrate dovute essenzialmente alla congiuntura economica negativa che ha contraddistinto l’ultimo semestre del 2008, unitamente ad una riorganizzazione per ottimizzazione delle relazioni con alcuni partner soprattutto sul SAD che ha portato al completamento di alcuni progetti. Grafico 11 - Entrate Cooperazione allo sviluppo (x 1000 euro) 323 1996 1997 777 1998 1169 1999 1148 2000 2195 1634 2001 1562 2002 1923 2003 2498 2004 4699 2005 2006 3965 4236 2007 3459 2008 0 500 1000 1500 2000 2500 3000 3500 4000 4500 5000 Ancora vogliamo illustrare la ripartizione dei fondi per le tre tipologie di attività che abbiamo individuato. Notiamo un forte impegno sul fronte della scolarizzazione e formazione e un certo bilanciamento tra attività sanitaria e di supporto ai bambini, adolescenti e ragazzi di strada. Grafico 12 - Ripartizione fondi erogati nel 2008 per le tre aree di intervento Scolarizzazione 49% Interventi sanitari 26% Bambini e adolescenti e ragazzi di strada 25% 53 “Sai quanto pesa la lacrima di un bambino viziato? Meno del vento. Sai quanto pesa la lacrima di un bambino che soffre? Più del mondo”. Gianni Rodari Bambini, adolescenti e ragazzi di strada olti sono i bambini e ragazzi che vivono nei paesi in via di sviluppo ai quali il destino ha messo sulle rispettive strade non gioco, spensieratezza e una famiglia colma di attenzioni e di amore, ma povertà, negazione dei diritti fondamentali, lavoro e sfruttamento. M Molti di essi non hanno neppure un tetto dove ripararsi e dove ricevere le più elementari cure, ma sono obbligati a vivere nelle strade, in situazioni che molto spesso sono ai limiti della legalità e che possono condurli a droga, violenze, prostituzione e abusi di ogni genere. Per tutti loro, CIAI ha disegnato una serie di iniziative che hanno come scopo fondamentale quello di restituire un po’ di normalità a bambini e adolescenti che non hanno avuto la fortuna degli altri coetanei cresciuti con l’affetto di una famiglia, e soprattutto un futuro migliore che riesca a fare loro dimenticare le difficoltà incontrate sin dai primi anni di vita. 55 BURKINA FASO Obiettivi Creazione di una rete di protezione sostenibile e reintegrazione familiare e sociale per le minorenni di strada Beneficiari 17 associazioni aderenti e tutte le ragazze che faranno loro riferimento Titolo Rete per la lotta allo streetism Localizzazione Ouagadougou Durata prevista 12 mesi rinnovabili Data effettiva di inizio aprile 2007 Valore complessivo dell’intervento nel 2008 Euro 0 7 Costo complessivo Euro 0 Attività svolte nel 2008 1.1Realizzazione di un piano d’azione biennale 1.2 Preparazione dell’annuario delle associazioni 1.3 Realizzazione di incontri bimestrali; Assemblea generale Risultati ottenuti nel 2008 1.1 Predisposto un piano di lavoro per sensibilizzare le Istituzioni preposte (Ministeri e Polizia), e per informare l’opinione pubblica 1.2 Il numero delle associazioni è passato da 12 a 17, si sono aggiunte infatti le associazioni Keoogo, PPE- Croix Rouge, Nid d’Amour, ACDS 1.3 Effettuati incontri bimestrali e organizzata Assemblea generale nel giugno 2008 Partner locali Le stesse associazioni che fanno parte della rete Fattori di forza Il programma rientra nel quadro delle politiche nazionali per la lotta allo streetism Fattori critici Difficoltà di mettere in relazione continua le diverse associazioni che fanno parte della rete per produrre un progetto concreto 7 Il progetto viene gestito dalla sede locale; i “costi uomo” non vengono però imputati facendo parte delle spese generali. CAMBOGIA Obiettivi Ridurre il fenomeno dei bambini di strada e della dispersione scolastica; favorire l’accesso all’educazione e la reintegrazione nel sistema scolastico di base dei bambini provenienti da ambienti urbani disagiati Titolo STS Dalla Strada alla Scuola Localizzazione Distretti di Dankor e Boeung Trabek, Provincia di Phnom Penh Durata prevista 15 mesi Data effettiva di inizio luglio 2007 Valore complessivo dell’intervento nel 2008 107.529 Euro Costo complessivo 123.799 Euro Donatori Commissione per le Adozioni Internazionali; privati; GS Supermercati; Fondazione Mediolanum 56 Beneficiari - 449 bambini che hanno frequentano il centro di Boeung Trabek - 151 bambini che hanno frequentano il centro di Dankor - Le comunità dei due distretti Attività svolte nel 2008 1.1 Educazione 1.2 Attività ricreative 2.1 Salute di base 2.2 Servizi sociali 2.3 Campagne di sensibilizzazione su tematiche socio sanitarie 3.1 Infrastrutture Risultati ottenuti nel 2008 1.1 44 bambini reinseriti nel sistema scolastico pubblico; 240 bambini hanno frequentato le classi di recupero; 215 bambini hanno ricevuto supporto e materiale scolastico; avviate presso il Centro di Dankor le classi di Kindergarten e di primo livello 1.2 Avviate circa 20 classi di attività ricreative 2.1 Consulenza e cure mediche di base disponibili per tutti i beneficiari del centro; istituito un servizio di trasporto gratuito due volte al mese per ricevere gratuitamente cure mediche di base per i minori residenti a Dankor 2.2 Avviato ufficio sociale presso entrambi i centri 2.3 Acquisita maggior consapevolezza su problematiche socio sanitarie legate all’infanzia grazie alla partecipazione attiva degli adulti nelle attività del centro 3.1 Costruite le strutture del centro di Dankor Partner locali Dipartimento provinciale del Ministero degli Affari Sociali; Dipartimento provinciale del Ministero dell’Educazione; Ong Locali -Lichado- Friends – Krousar Yoeung Fattori di forza Il CIAI ha instaurato un’ottima collaborazione sia con i partner locali che con la popolazione delle aree del progetto Fattori critici L’area del distretto di Boeung Trabek è tuttora soggetta a fenomeni di edilizia speculativa rendendo precaria la permanenza degli abitanti nell’area ETIOPIA Obiettivi Miglioramento delle condizioni di vita dei minori orfani e/o abbandonati e creazione di best practices all’interno delle strutture di riferimento del presente progetto (Almaz Children’s Home e Kebebe Tsehay). Prevenire l’abbandono di minori promuovendo il ricorso da parte delle amministrazioni locali a misure alternative all’istituzionalizzazione Beneficiari - 360 minori ospiti dei due istituti coinvolti nel progetto - 25 operatori degli istituti e delle istanze amministrative del Kifle Ketema di Gulele Attività svolte nel 2008 1.1 Supporto organizzativo e manageriale 1.2 Supporto all’educazione non formale 2.1.Counselling 2.2.Monitoraggio sanitario 3.1 Formazione delle istanze amministrative e del personale Risultati ottenuti nel 2008 1.1 Miglioramento dell’organizzazione in termini generali; nel corso del 2008 sono stati offerti servizi a 207 minori di età compresa fra gli 0 e i 12 anni. Presso l’Almaz Children’s Home sono stati seguiti 103 bambini (43 femmine e 60 maschi). I bambini che hanno lasciato questo istituto nel corso dell’anno sono stati 37 mentre i nuovi ingressi sono stati 66 1.2 All’interno dell’Istituzione sono state create due classi di asilo in cui i bambini sono stati inseriti in base alla loro età. I bambini più grandicelli sono stati invece inseriti nella struttura scolastica pubblica. Presso il Kekebe Tsehay è invece in funzione un asilo comunitario gestito direttamente dal personale governativo 2.1 Tutti i bambini di età compresa fra 3 e 12 anni hanno usufruito di un servizio di play therapy e counselling. Tali attività ci hanno permesso di individuare le problematiche individuali legate alla diversa storia dei bambini ed alle ragioni del loro abbandono da parte dei genitori e/o della famiglia allargata. Tale attività, prestata da psicologi etiopi formati dal CIAI, ci ha permesso inoltre di mettere in atto terapie individuali che potessero aiutare il bambino ad elaborare la propria storia (294 colloqui) 2.2 Sono state curate con successo le malattie più frequenti. Le infezioni più frequenti sono state: malattie della pelle, tonsilliti, infezioni polmonari, infezioni agli occhi, epatite, infezioni gastro intestinali 3.1 Nel febbraio 2008 si è svolto il workshop “Alternative child care”, della durata di tre giornate, che ha coinvolto 75 persone fra funzionari del Kifle Ketema, caregiver e direttori degli istituti Titolo Best practices negli istituti e supporto alle strutture Localizzazione Addis Abeba Durata prevista 36 mesi Data effettiva di inizio dicembre 2006 Valore complessivo dell’intervento nel 2008 41.218,30 Euro Costo complessivo 137.685 Euro Donatori Commissione per le Adozioni Internazionali Partner locali Almaz Children’s Home; Kebebe Tsehay Fattori di forza Continuità di rapporto fra il CIAI e le istituzioni partner e disponibilità alla collaborazione Fattori critici Difficoltà del management di raggiungere uno standard coerente con le direttive contenute nelle Linee Guida etiopiche in materia di assistenza all’infanzia, ivi compresa l’adozione internazionale. Dovranno essere investite maggiori risorse sul fronte della formazione e della qualificazione del personale 57 ETIOPIA Obiettivi Riabilitare e reintegrare nelle comunità di origine i bambini ospiti nell’Istituto di Riabilitazione Minorile di Addis Abeba Beneficiari - 120 bambini/e e adolescenti ospiti della Rehabilitation Home - 38 operatori della Rehabilitation Home Titolo C.O.R.E. Child Offenders Rehabilitation and Education Localizzazione Addis Abeba Durata prevista 24 mesi Data effettiva di inizio dicembre 2006 Valore complessivo dell’intervento nel 2008 100.109 Euro Costo complessivo 386.413 Euro Donatori Mediafriends Onlus; Commissione per le Adozioni Internazionali Attività svolte nel 2008 1.1 Formazione del personale 1.2 Educazione non formale 1.3 Attività ricreative 1.4 Networking con Ong locali coinvolte nel progetto 1.5 Servizio di Counselling 1.6 Reintegrazione sociale Risultati ottenuti nel 2008 1.1 Dal 9 al 13 giugno è stato organizzato uno workshop sulle tematiche dell’abuso sessuale, dell’educazione riproduttiva e sulle tematiche legate all’HIV 1.2 I corsi sono tenuti dalla Ong partner Young of Tomorrow. L’attività è prevista per tutti quei ragazzi e ragazze che non possono accedere all’educazione formale. La media degli allievi che hanno frequentato le classi di educazione non formale è di circa 45 allievi al mese. Le attività di educazione non formale sono giornaliere; gli allievi sono stati divisi in due gruppi in funzione del loro livello educativo. Le lezioni riguardano prevalentemente nozioni di amarico, inglese, matematica e geografia. Ogni giovedì si svolgono delle lezioni sull’apprendimento di un buon stile di vita tenute da uno psicologo 1.3 Il 10 aprile 2008 è stato organizzato uno spettacolo teatrale a cui sono stati invitati per la prima volta degli esterni. Oltre alle autorità erano presenti i genitori dei ragazzi e alcuni abitanti del quartiere. Stiamo ora pianificando di portare lo spettacolo all’esterno 1.4 Per meglio organizzare il programma di reintegrazione sociale dei ragazzi/e che lasciano l’Istituto dopo avere scontato la loro pena, il CIAI ha condotto una ricerca specifica sulle Ong locali e internazionali operative nell’area del disagio giovanile per potervi indirizzare i casi che non possono essere assorbiti dai programmi Shelter e Sponsorship del CIAI. Le associazioni individuate sono: COOPI, Ong italiana che opera nella zona di Mercato, alla quale sono stati riferiti gli operatori di strada per la formazione; GOAL, Ong etiopica che ha un progetto di Shelter a Mercato, alla quale sono riferiti tutti i minori di quel quartiere che, scontata la pena, tornano nella propria famiglia di origine; HANA’S ORPHANAGE, Ong etiopica che accoglie già più di 100 ragazzi nel suo programma di Shelter nella zona di Mexico; Ong CBCPC che è stata coinvolta a supporto della reintegrazione dei ragazzi che hanno una loro famiglia in Addis Abeba 1.5 L’attività di councelling ha coinvolto 79 minori. Dei 79 casi trattati 14 riguardano bambini che nel corso del periodo di riferimento sono usciti dalla Rehabilitation Home; di questi 8 vivono permanentemente nella loro famiglia e sono costantemente monitorati a domicilio dall’equipe di strada del CIAI e alcuni di loro seguono il Programma CBCPC; 5 sono stati inseriti nel programma Shelter dell’Hana’s Orphanage; 1 è stato inserito nel programma sponsorship del CIAI; 65 risultano ancora in attesa di sentenza 1.6 Su 146 bambini usciti dalla Remand Home nel 2008: 47 sono stati riferiti ai programmi di riabilitazione (Shelter CIAI, Sponsorship CIAI, Hana’s Orphanage e CBCPC), 35 sono rientrati in famiglia e solo 5 di loro necessitano ancora di supporto psicologico e sociale, 64 sono seguiti dall’Unità di Strada con alterne vicende. Tutti questi bambini vivono infatti per strada, si dedicano a lavoretti saltuari e non frequentano più la scuola Sui 47 bambini riferiti ai programmi di riabilitazione 28 sono stati gli insuccessi. Riteniamo comunque positivo aver mantenuto all’interno dei programmi di riabilitazione il 32,19% dei beneficiari Partner locali Regione Amministrativa di Addis Abeba; Forum of Street Children; OVC Network Fattori di forza Il rafforzamento e il capacity building dell’Istituto di Riabilitazione minorile di Addis Abeba sono priorità non solo del CIAI ma anche delle amministrazioni locali. Uno dei punti di forza del progetto è quello di avere iniziato concretamente delle collaborazioni efficaci con Ong locali che operavano sporadicamente all’interno dell’istituto di 58 Riabilitazione senza un coordinamento e un piano preciso di lavoro. Il coinvolgimento si è allargato anche alla Scuola di Assistenti Sociali di Addis Abeba che renderà sostenibile nel tempo l’attività di counselling e di educazione non formale Fattori critici La situazione, se pur in miglioramento, presenta alcune criticità che possono minacciare seriamente il percorso riabilitativo dei minori ospiti dell’Istituto. I laboratori pratici, riconosciuti dagli operatori dell’istituto cruciali per la riabilitazione, devono essere ricostruiti così come il centro ricreativo che potrebbe diventare un polo di attrazione anche per i ragazzi che, scontata la pena, escono dall’istituto. Le pastoie burocratiche, ora risolte, hanno ritardato notevolmente la realizzazione delle strutture. Emerge il bisogno degli operatori sociali di saper gestire le frequenti situazioni di stress all’interno dell’Istituto. Si evidenzia quindi la necessità di proseguire le attività di Capacity Building. Il servizio di Counselling per i ragazzi è ancora numericamente e qualitativamente insufficiente e dovrà essere potenziato. Le autorizzazioni governative per continuare a gestire il progetto sono scadute pertanto il progetto è attualmente sospeso ETIOPIA Obiettivi Scolarizzazione e reintegrazione dei minori a rischio di esclusione sociale Beneficiari - 656 minori di cui 30 adolescenti usufruiscono del servizio speciale di Shelter Attività svolte nel 2008 1.1 Sostegno alla scolarizzazione 1.2 Assistenza sanitaria 1.3 Attività ricreative e formative (Fekat Circus) Risultati ottenuti nel 2008 1.1 626 minori hanno usufruito del sostegno alla scolarizzazione 1.2 626 minori hanno il diritto all’assistenza sanitaria 1.3 30 adolescenti seguono il programma Shelter che prevede sia la scolarizzazione che la formazione professionale. Parte dei ragazzi beneficiari del programma Shelter hanno costituito una cooperativa indipendente per promuovere le attività del Fekat Circus Partner locali Regione Amministrativa di Addis Abeba; Liga (Ong locale); Almaz Children Home Fattori di forza Il programma è condiviso dai beneficiari e viene incontro alle esigenze più immediate dei bambini in condizione di vulnerabilità Fattori critici Rischio di dipendenza dei beneficiari Titolo OVC - Orphan and Vulnerable Children 8 Localizzazione Addis AbebaAkaki Kaliki - Ambo Durata prevista 12 mesi rinnovabili Data effettiva di inizio novembre 2007 Valore complessivo dell’intervento nel 2008 144.936 Euro Costo complessivo 274.542 Euro Donatori Privati 8 Si è scelto di collocare il progetto OVC in questa sezione in quanto i suoi principali beneficiari sono essenzialmente minori orfani o provenienti da situazioni di grave disagio. 59 ETIOPIA Obiettivi Rafforzare le competenze del Civil and Social Affairs Bureau (SCAB) e delle Istanze amministrative della Regione amministrativa dell’Oromia per giungere ad un’effettiva conoscenza dei servizi offerti ai bambini nei singoli istituti e migliorare il sistema di monitoraggio, verifica e riqualificazione (ove necessario), sia delle strutture che del personale Titolo Bambini in istituto: miglioramento delle condizioni Beneficiari - 2500 bambini ospiti degli Istituti coinvolti nel progetto - Management e operatori di 35 istituti Localizzazione Addis Abeba Attività svolte nel 2008 1.1 Attività di ricerca rispetto alle condizioni generali a all’osservanza dei principi sanciti dalla CRC all’interno di 35 istituti riconosciuti dal Governo etiope 1.2 Formazione di 10 psicologi con l’obiettivo di creare una équipe specializzata nelle problematiche del bambino istituzionalizzato e del counselling Durata prevista 36 mesi Data effettiva di inizio dicembre 2006 Valore complessivo dell’intervento nel 2008 42.177 Euro Costo complessivo 280.000 Euro Donatori Commissione per le Adozioni Internazionali Risultati ottenuti nel 2008 1.1 La ricerca, condotta da un team di 6 esperti, ha prodotto un documento oggetto di discussione e scambio con le Autorità e tutti i soggetti interessati durante il Workshop tenutosi a Addis Abeba il 16 ottobre 2008 a cui hanno partecipato 80 persone delle istituzioni coinvolte nella ricerca, degli Uffici dell’Amministrazione Municipale, del Ministero di Giustizia e del Ministero degli Affari Sociali. Il Workshop ha favorito una migliore conoscenza della realtà dei bambini istituzionalizzati e ha creato un sistema di comunicazione fra le Istanze amministrative e la direzione degli Istituti 1.2 Creazione di un servizio di appoggio psicologico ai bambini in difficoltà Partner locali Civil and Social Affairs Bureau (SCAB); Ministry Woman Affairs (MoWA) Fattori di forza Coerenza del progetto con le Linee Guida in materia di protezione dell’infanzia stilate dal MoWA Fattori critici Mancanza di un referente governativo attendibile. Attualmente l’amministrazione di Addis Abeba è in fase di ristrutturazione e è venuta a mancare la funzione del nostro ufficio di riferimento (SCAB). Diffidenza da parte di alcuni Direttori di Istituto 60 INDIA Obiettivi Assicurare la protezione dei minori e la tutela dei loro diritti nelle isole Andamane e Nicobare (3 isole), spingendo le istituzioni locali (Panchayat Raj Institutions), le scuole, le famiglie, la comunità e gli stessi bambini a sviluppare una maggiore consapevolezza dei diritti dell’infanzia Beneficiari - I membri di 22 consigli di villaggio (Panchayat) in 3 isole - I membri dei consigli scolastici di 28 scuole nelle 3 isole - 1632 bambini tra i 6 e i 18 anni in 3 isole e i loro genitori Attività svolte nel 2008 1.1 Preparazione di materiale informativo per sensibilizzare i membri dei consigli di villaggio e dei consigli scolastici sui loro doveri e responsabilità nella tutela dei diritti dell’infanzia 1.2 Organizzazione di 1 incontro di sensibilizzazione al mese con i membri dei consigli di villaggio e dei consigli scolastici 2.1 Preparazione di piani di sviluppo locale preparati dai bambini per lo sviluppo del villaggio e presentazione dei piani alle assemblee di villaggio 2.2 Creazione dei “Children Development Centers” e dei “Butterflies Children Club” in ogni villaggio 2.3 Manifestazioni di sensibilizzazione organizzate dai bambini su questioni rilevanti per la difesa dei diritti dell’infanzia 2.4 Pubblicazione bimensile del giornale locale "ANI Children's Time" preparato dai bambini delle isole 3.1 Supporto educativo alle famiglie Titolo Bambini protagonisti: tutela dell’infanzia nelle isole Andamane e Nicobare Localizzazione Isole Andamane e Nicobare Durata prevista 30 mesi Data effettiva di inizio febbraio 2008 Valore complessivo dell’intervento nel 2008 87.092 Euro Costo complessivo 344.297 Euro Donatori Fondazione Cariplo Risultati ottenuti nel 2008 11.1 Materiale predisposto 1.2 I membri di 22 Panchayat sono sensibilizzati sui diritti dell’infanzia e sui propri doveri nella difesa di tali diritti;i membri di 28 consigli sono sensibilizzati sui diritti dell’infanzia e sui propri doveri nella difesa di tali diritti 2.1, (2.2, 2.3 e 2.4) 1632 bambini partecipano attivamente alle attività dei Children’s Club giocando così un ruolo proattivo nella tutela dei propri diritti 3.1 Le famiglie dei 1632 bambini che partecipano ai centri sono supportate nel loro ruolo educativo Partner locali Butterflies Fattori di forza Forte radicamento nella realtà locale tramite un lungo e costante lavoro pregresso del partner locale e l’impiego di personale locale originario delle isole come animatori delle attività con i bambini; grande esperienza del partner locale nel settore della difesa dei diritti dei bambini nella regione asiatica Fattori critici Difficoltà oggettive nel contesto specifico date dal forte isolamento e dalle limitate infrastrutture di comunicazione; difficoltà ad intaccare pratiche negative (come l’abbondante uso di metodi disciplinari basati su punizioni corporali) sedimentate nella mentalità comune da secoli 61 “L’istruzione e la formazione sono le armi più potenti che si possono utilizzare per cambiare il mondo.” Nelson Mandela Scolarizzazione e formazione struzione è da sempre sinonimo di autonomia e di incremento delle possibilità che un individuo ha di poter cambiare il proprio destino sottraendosi così ad eventuali condizioni di povertà, illegalità ed emarginazione sociale. Sulla base di queste considerazioni CIAI si impegna a difendere il diritto a un’istruzione per i più poveri e i più svantaggiati, aprendo loro le porte verso un domani migliore. I Pagare la retta annuale di una scuola, il materiale didattico o i mezzi di trasporto necessari per raggiungere la scuola divengono così degli importanti strumenti per garantire il diritto all’istruzione ai bambini e ragazzi svantaggiati di cui ci occupiamo. Garantire il diritto allo studio ai minori, dare loro un buon personale docente capace di farli crescere psicologicamente ed intellettualmente è un dovere che sentiamo di dovere portare avanti nei nostri progetti. 63 BURKINA FASO Obiettivi Aumentare del 30% le possibilità di accesso al secondario per i bambini delle scuole di Villa, Konkinaba, Nibagdo, Soula, Savilli e Tathyou Beneficiari - 70 ragazzi per il primo anno. Negli anni successivi si prevedono altrettante iscrizioni fino a un massimo di 450 alunni; Comune di Thyou Titolo Miglioramento dell’offerta formativa secondaria Localizzazione Villaggio di Sogpelce, Comune di Thyou Durata prevista 24 mesi Data effettiva di inizio aprile 2008 Valore complessivo dell’intervento nel 2008 227.188 Euro Attività svolte nel 2008 1.1 Firma della Convenzione con il Ministero 2.1 Lavori di costruzione 3.1 Attivazione dei corsi Risultati ottenuti nel 2008 1.1 Firma della Convenzione nell’aprile 2008 2.1 Costruzione della scuola ultimata 3.1 Inizio dei corsi per 70 alunni - ottobre 2008 Partner locali Ministero dell’insegnamento Secondario Superiore e della Ricerca Scientifica; Comune di Thyou Costo complessivo 348.808 Euro Fattori di forza Rientra pienamente negli obiettivi nazionali per la promozione della scolarizzazione nelle zone rurali Donatori Fondazione Pistorio; privati Fattori critici Al momento non si evidenziano particolari fattori critici CAMBOGIA Obiettivi Promuovere la partecipazione attiva dei bambini nelle varie forme dell’arte cambogiana; favorire la trasmissione del sapere dei vecchi maestri cambogiani alle nuove generazioni, nelle scuole e nei villaggi Beneficiari - 267 bambini; 16 persone tra insegnanti e staff manageriale Titolo Scuola d’Arte di Siem Reap Localizzazione Siem Reap Durata prevista 12 mesi Data effettiva di inizio gennaio 2008 Valore complessivo dell’intervento nel 2008 63.818 Euro Costo complessivo 63.246 Euro Donatori Privati Attività svolte nel 2008 1.1 Corsi di danza, musica, storia dell’arte teatro 2.1 Supporto scolastico e sanitario 3.1 Workshop multidisciplinari nelle scuole della provincia con la partecipazione dei vecchi maestri; messa in funzione di una libreria presso la scuola Risultati ottenuti nel 2008 1.1 11 classi attive mattina e pomeriggio; 8 diverse discipline artistiche impartite 2.1 267 bambini che frequentano la scuola hanno ricevuto supporto scolastico e cure sanitarie di base 3.1 5 workshop avviati con vecchi maestri e attività di spettacoli presso le scuole primarie della provincia per la promozione dell’arte cambogiana Partner locali Ministero dell’Educazione Gioventù e Sport Fattori di forza La scuola d’arte è diventata un luogo formativo di eccellenza e varie forme di arte antica, un tempo a rischio di estinzione, sono trasmesse alle nuove generazioni Fattori critici Il maggiore ostacolo alla prosecuzione delle attività rimane la scarsità di fondi governativi stanziati a favore della scuola, in assenza di intervento da parte di organizzazioni non governative 64 CAMBOGIA Obiettivi Contribuire al miglioramento della qualità di vita dei bambini/e ed adolescenti emarginati attraverso lo sport, con particolare attenzione alla pratica sportiva tra le ragazze e allo sviluppo dell’attività sportiva come alternativa all’uso di droghe Beneficiari - 13.709 ragazzi e ragazze che studiano nelle scuole beneficiarie del progetto Attività svolte nel 2008 1.1 Miglioramento delle strutture sportive delle scuole beneficiarie attraverso la creazione o riabilitazione di campi da pallavolo e da calcio 1.2 Fornitura di attrezzature e materiale sportivo alle scuole e al centro STS (palloni, reti, acqua, ecc.) 1.3 Distribuzione di materiale sportivo ai ragazzi delle scuole che parteciperanno agli eventi sportivi (uniformi e scarpe) 2.1 Formazione da parte dei formatori agli insegnanti delle scuole 3.1 Organizzazione di tornei tra le squadre delle scuole 3.2 Organizzazione di campagne di sensibilizzazione dei giovani sull’importanza dello sport per uno sviluppo armonioso dei bambini e degli adolescenti, sull’equità di genere e sui pericoli derivanti dall’uso di sostanze stupefacenti Titolo Sport To School Risultati ottenuti nel 2008 1.1 Riabilitate le strutture sportive di 6 scuole 1.2 Fornite attrezzature e materiale sportivo alle 6 scuole 1.3 Distribuzione del materiale sportivo per i ragazzi effettuato 2.1 Formati 12 insegnanti 3.1 Formate le squadre di calcio e pallavolo e in 6 scuole e organizzato torneo annuale; 350 ragazzi e ragazze hanno partecipano agli allenamenti e al torneo 3.2 Maggiore consapevolezza tra i ragazzi e gli adulti sull’importanza dello sport per lo sviluppo armonioso della personalità Costo complessivo 50.000 Euro Localizzazione Provincia di Phnom Penh Durata prevista 24 mesi Data effettiva di inizio luglio 2007 Valore complessivo dell’intervento nel 2008 12.619 Euro Donatori Fondazione Champions for Children Partner locali Dipartimento Municipale del Ministero dell’Educazione Gioventù e Sport Fattori di forza Si è instaurata un’ottima collaborazione tra il CIAI, gli insegnanti e le autorità e tutti gli attori coinvolti nel progetto hanno dimostrato grandi capacità e interesse nell’implementazione delle attività Fattori critici Non ci sono fattori di criticità che possono incidere negativamente sull’ottenimento dei risultati previsti 65 CAMBOGIA Titolo Child Friendly School Development Project CFS Localizzazione Provincie di Phnom Penh e Kampong Cham Durata prevista 48 mesi Data effettiva di inizio febbraio 2007 Valore complessivo dell’intervento nel 2008 229.990 Euro Costo complessivo 1.015.903 Euro Donatori Commissione Europea; privati Obiettivi Migliorare le capacità del Ministero dell’Educazione di costruire una strategia nazionale di educazione di tipo “Child Friendly”e migliorare le pratiche educative in quanto componenti essenziali della strategia nazionale per la riduzione della povertà. Sviluppare un approccio “rights-based” e partecipativo dell’educazione che promuova l’inclusione, la sensibilità ed equità di genere e per migliorare l’ambiente di studio ed i risultati degli studenti. Beneficiari - Il gruppo target sono 45.114 bambini di 80 scuole primarie (21.222 bambine) di 6 distretti della municipalità di Phnom Penh e della provincia di Kampong Cham e i loro insegnanti (1390 insegnanti/700 femmine) - Tra le controparti governative: membri di 3 Dipartimenti del Ministero dell’Educazione, Gioventù e Sport, Ufficio Municipale dell’Educazione di Phnom Penh, Ufficio Provinciale dell’Educazione di Kampong Cham, 1 Collegio Provinciale per la Formazione, 6 uffici Distrettuali dell’Educazione e 80 scuole primarie - Tra le comunità: bambini, genitori, insegnanti e altre figure educative in Cambogia trarranno beneficio dalle pratiche promosse dal progetto Attività svolte nel 2008 1.1 Mappatura scuole per identificare i bambini che non frequentano 1.2 Borse di studio per i bambini delle aree target 2.1 Formazione dei formatori e degli insegnanti su (i) gestione delle classi, (ii) metodologie di insegnamento incentrate sul bambino, (iii) imparare co-operativo, (iv) domande critiche e creative, (v) sviluppare efficiente materiale per l’insegnamento e l’apprendimento (vi) monitoraggio della crescita (altezza e peso) 2.2 Classi di recupero 2.3 Simulazione del mercato (studenti che apprendono abilità commerciali) 3.1 Sensibilizzazione su salute, igiene e HIV/AIDS 3.2 Interventi minori per il miglioramento di infrastrutture scolastiche 4.1 Promuovere l’equità di genere 5.1 Reclutamento e formazione di insegnanti comunitari 5.2 Moduli di abilità 6.1 Indagini CFS 6.2 Pianificazione dell’insegnamento 6.3 Formazione allo staff scolastico, ai membri della comunità e ai bambini/ragazzi sui concetti CFS (diritti dei minori, strategia nazionale dell’educazione ecc.), sulla pianificazione e monitoraggio delle attività CFS 6.4 Test di valutazione seguendo i curriculum standard nazionali per gli studenti delle 3° e 6° classi. Risultati ottenuti nel 2008 1.1 La mappatura nelle scuole dei bambini che dovrebbero frequentare la scuola ma che non sono invece iscritti, avviene all’inizio dell’anno scolastico. Le scuole sono state rifornite di tutto il materiale e l’assistenza necessaria per indicare le zone dove bambini in età scolare non frequentano la scuola 1.2 Ai bambini identificati dalla mappatura è stata assegnata una borsa di studio. In totale ne hanno beneficiato 1368 bambini (di cui 623 femmine) nella provincia di Phnom Penh e 1201 (di cui 623 femmine) nella provincia di Kampong Cham. A marzo ed aprile è stata condotta un’indagine valutativa sulla incidenza delle borse di studio nel tasso di abbandono scolastico tra i beneficiari. A Phnom Penh i risultati hanno confermato la necessità di aumentare il numero degli studenti supportati arrivando per l’anno 2008-2009 a 1457 (di cui 615 femmine) beneficiari, cosi come a Kampong Cham dove la borse di studio sono diventate 1165 (femmine 658) 2.1 Le attività di formazione del personale del Ministero e delle scuole si sono svolte secondo il calendario prestabilito. A Phnom Penh hanno partecipato a sezioni formative 626 persone tra formatori e insegnanti; a Kampong Cham 438 persone. È stato distribuito materiale scolastico a 992 insegnanti 2.2 A Phnom Penh si sono svolte 149 classi di recupero alle quali hanno partecipato 730 studenti (297 femmine), l’82% dei quali è stato promosso alla classe successiva. A Kampong Cham si sono svolti i moduli formativi sulle classi di recupero a favore di 60 insegnanti (di cui 38 femmine). Alle lezioni hanno partecipato 1151 bambini (534 femmine), l’85% è stato promosso alla classe successiva 66 2.3 Le giornate di simulazione del mercato si sono svolte in diverse scuole e in diverse giornate nei mesi di giugno e luglio in entrambe le provincie 3.1 Nella provincia di Phnom Penh 626 persone hanno partecipato alla formazione sulla promozione dell’igiene e la prevenzione delle malattie. In tutte le scuole è stato istituito “l’angolo della salute” dove vengono registrati i parametri di crescita di tutti i bambini (peso e altezza). Nella provincia di Kampog Cham dove “l’angolo della salute” è stato istituito da diverso tempo a dicembre è stata condotta un’indagine per verificare se l’azione ha comportato dei miglioramenti nella crescita dei bambini. I risultati saranno disponibili nel 2009 4.1 Tutte le attività di progetto tendono alla promozione dell’equità di genere. L’attività non prevede azioni specifiche ma si realizza attraverso tutte le sezioni formative previste dai vari moduli 5.1 L’attività è tesa a ottenere un sempre maggiore coinvolgimento dei genitori e dei bambini nei contenuti del progetto attraverso l’organizzazione di giornate specifiche nelle scuole all’inizio dell’anno scolastico e attraverso il loro coinvolgimento nei moduli di “abilità” 5.2 Nella provincia di Phnom Penh hanno partecipato a diversi moduli di “abilità” 943 studenti (560 F) e 75 facilitatori (56 F), dei quali 39 sono membri della comunità e 36 insegnanti. Nella provincia di Kampomg Cham ai moduli hanno partecipato 1032 studenti 6.1 Le indagini Child Friendly (per misurare l’impatto delle varie attività di progetto diverse dai dati scolastici) sono previste per il 2009 nella provincia di Phnom Penh. Nella provincia di Kampong Cham è stata condotta un’indagine (a dicembre 2008) sui risultati raggiunti attraverso l’attività di promozione dell’igiene e la prevenzione di malattie 6.2 L’attività di pianificazione si svolge all’inizio dell’anno scolastico e partecipano, in sessioni diverse, tutti i formatori e gli insegnanti coinvolti nel progetto e basandosi sui risultati raggiunti nell’anno precedente. A Phnom Penh hanno partecipato ai workshop 474 persone tra formatori, insegnanti e membri delle comunità coinvolti nelle azione 6.3 La partecipazione di tutti gli attori del progetto e della comunità nella comprensione dello stesso si realizza attraverso le diverse attività In particolar modo momenti importanti di condivisone diventano le giornate di “simulazione del mercato”, i workshop sulla pianificazione delle attività alle quali partecipano insegnanti, bambini, genitori ed altri membri della comunità. A Kampong Cham i principi base della metodologia Child Friendly sono stati rivisti in diversi workshop ai quali hanno partecipato 607 (F 328) persone tra formatori e insegnanti 6.4 La valutazione della preparazione degli studenti che frequentano le classi dalla terza alla sesta avrà luogo nel 2009 Partner locali Ministero dell’Educazione Gioventù e Sport del Regno di Cambogia; KAPE- Kampuchean Action for Primary Education, Ong locale Fattori di forza L’implementazione della metodologia di insegnamento Child Friendly è attivamente promossa dal Ministero dell’Educazione nella sua strategia di lungo termine per migliorare la qualità dell’insegnamento. Questo comporta un maggiore coinvolgimento di tutti gli attori del progetto e soprattutto il coinvolgimento di un numero sempre maggiore di scuole, garantendo cosi la diffusione della metodologia, su tutto il territorio cambogiano Fattori critici Non ci sono fattori critici per il raggiungimento degli obiettivi del progetto 67 COLOMBIA Obiettivi Contribuire a ridurre il fenomeno dei bambini di strada attraverso la creazione di spazi educativi che permettano ai bambini provenienti da contesti disagiati di crescere in modo armonioso Beneficiari - Diretti: 150 bambini; Indiretti: 120 famiglie e 40 ragazze madri Titolo Scuola Aperta Localizzazione San Juan de Pasto, Narino Durata prevista 12 mesi Data effettiva di inizio luglio 2007 Valore complessivo dell’intervento nel 2008 56.861 Euro Costo complessivo 131.544 Euro Donatori Commissione per le Adozioni Internazionali; privati Attività svolte nel 2008 1.1 Attività pedagogiche per bambini in diverse fasce di età; attività complementari quali attività di ricreazione, culturali o sportive per bambini dai 5 anni in su 2.1 Regolari controlli medici a tutti i bambini e adolescenti che frequentano il centro 3.1 Lavoro di accompagnamento e visita alle famiglie per migliorare i rapporti tra minori e adulti Risultati ottenuti nel 2008 1.1 160 bambini convolti nelle attività 2.1 160 visite di controllo di medicina generale; 320 visite di controllo nutrizionale, di cui 160 realizzate nel mese di marzo e 160 nel mese di giugno per aggiornamento di dati delle tabelle di crescita; 160 visite di controllo odontoiatrico; servizio di vaccinazione per tutti i bambini in età prescolare; gestione tesserini sanitari per utenti e familiari non coperti dal servizio di salute pubblica 3.1 136 famiglie coinvolte nelle visite domiciliari Partner locali Arca de Noé. Nel progetto è coinvolta la Rete sociale di cui fanno parte l’Assessorato alle Politiche e al Benessere Familiare, l’ICBF (Istituto Colombiano di Benessere Familiare) e altre Ong locali Fattori di forza L’ottima collaborazione tra i vari partner del progetto ha permesso un soddisfacente raggiungimento degli obiettivi Fattori critici Non si sono verificate delle criticità rilevanti durante l’implementazione del progetto INDIA Obiettivi Valorizzare il ruolo della donna e creazione di opportunità reali di miglioramento economico per i giovani Beneficiari - 2192 Titolo Un nuovo futuro per le bambine di Usilampatti Localizzazione Aree di Chellampatti e Usilampatti nel distretto di Madurai – Tamil Nadu Durata prevista 36 mesi Data effettiva di inizio giugno 2007 Valore complessivo dell’intervento nel 2008 63.778 Euro Costo complessivo 280.000 Euro Donatori Privati 68 Attività svolte nel 2008 1.1 Scolarizzazione: programma educazione bambine 2.1 Formazione: training adolescenti di sesso femminile; sviluppo della donna; training adolescenti di sesso maschile 2.2 Formazione professionale: formazione agricola; conversione di materiale cartaceo; attività di sartoria 2.3 Formazione al credito Risultati ottenuti nel 2008 1.1 252 bambine in età scolare, scelte all’interno dei nuclei familiari più poveri sono state inserite nel programma educativo 2.1 Prosegue il ciclo formativo nel comune di Chellampatti, 16 nuovi villaggi sono stati coperti durante l’anno 2008; - 88 incontri di formazione per adolescenti di sesso femminile sono stati realizzati e sono state formate 480 ragazze - 88 incontri di formazione per adolescenti di sesso maschile sono stati realizzati e sono stati formati 400 ragazzi - 240 donne hanno partecipato a incontri e corsi di formazione 2.2 100 donne hanno partecipato a un corso di formazione agricola (10 giorni) - 20 donne sono state formate in sartoria - 80 ragazze e donne degli Self Help Group (SHG) hanno partecipato al corso di conversione di materiale cartaceo -161 gruppi di auto-aiuto sono stati seguiti nelle loro attività e più di 3000 donne hanno beneficiato del credito per un risparmio totale di 40.765.000 rupie Partner locali ICCW - Indian Council Child Welfare Fattori di forza Credibilità del partner locale e sua capacità di mobilitare le forze endogene Fattori critici Dopo l’attività di sensibilizzazione e promozione dei diritti delle donne offrire alle beneficiarie una concreta e duratura opportunità di autonomia economica e sociale INDIA Obiettivi Qualificazione professionale degli adolescenti attraverso la creazione di un “Community College” che offra una formazione tecnica agli ex-bambini lavoratori; riduzione della dispersione scolastica attraverso il supporto alla scolarizzazione dei bambini a rischio di abbandono scolastico e il rafforzamento del sistema scolastico governativo; rafforzamento dei gruppi di auto aiuto delle donne (Self Help Group - SHG) perché funzionino come antenne di rilevamento sulla condizione dell’infanzia Beneficiari - Diretti: 80 ragazzi tra i 16 e i 23 anni hanno beneficiato di un corso di formazione professionale; 14 scuole pubbliche hanno avuto accesso all’acqua potabile; 511 bambini a rischio di abbandono scolastico hanno beneficiato di un corso di dopo scuola in 20 villaggi del distretto; 154 bambini hanno avuto accesso ad un credito a condizione avvantaggiate per le spese scolastiche; 402 gruppi di auto aiuto di donne sono stati rafforzati attraverso sessioni formative e facilitazione nell’accesso al credito. - Indiretti: 80 famiglie; comunità dei 123 villaggi oggetto dell’intervento Attività svolte nel 2008 1.1 E’ stata creata una scuola di formazione professionale “Sudar Community College” che permetta ai ragazzi di imparare un mestiere. I corsi di formazione attivati durante l’anno 2008 sono i seguenti:Tecnologie di stampa (formati 20 ragazzi); Disegno di moda e Sartoria (formati 6 ragazzi); Computer –Hardware e networking (formati 17 ragazzi). La scuola è stata riconosciuta dal Governo indiano ed è in grado di rilasciare diplomi ufficiali assicurando la riqualificazione professionale degli ex ragazzi lavoratori 2.1 Rafforzamento delle capacità delle istituzioni locali e delle scuole di monitorare la partecipazione scolastica dei bambini e attivazione di un fondo di credito rotatorio, gestito dalle istituzioni di villaggio, finalizzato all’educazione. 3.1 Sono stati attivati 20 centri di doposcuola (2 ore al giorno dalle 17 alle 19) che permettano a 511 bambini che frequentano le scuole governative di integrare la propria formazione e migliorare il loro rendimento scolastico. 14 scuole pubbliche hanno avuto accesso all’acqua potabile 4.1 Circa 4000 donne membri dei 402 SHG hanno seguito un programma di formazione finalizzato a rafforzare le capacità dei SHG di monitorare la condizione dei bambini nei villaggi (protezione dell’infanzia, diritto all’educazione, igiene), la loro capacità di organizzarsi in federazioni e di accedere al credito Titolo Educazione e formazione per il recupero dei bambini e ragazzi lavoratori Localizzazione 123 Villaggi nella zona di Srivilliputur, distretto di Virudhunagar, Tamil Nadu Durata prevista 13 mesi Data effettiva di inizio novembre 2007 Valore complessivo dell’intervento nel 2008 44.584 Euro Costo complessivo 87.842 Euro Donatori Commissione per le Adozioni Internazionali Risultati ottenuti nel 2008 1.1 Riqualificazione professionale per 80 ragazzi lavoratori, 40 dei quali che hanno concluso il corso in dicembre 2008 sono inseriti come operai specializzati in piccole imprese locali 2.1 154 bambini a rischio di abbandono scolastico hanno ottenuto un supporto economico per accedere alle spese scolastiche 3.1 Rafforzamento del sistema scolastico governativo attraverso il miglioramento delle infrastrutture scolastiche e l’attivazione di 20 corsi di dopo scuola 4.1 42 SHG (circa 700 donne) hanno acquisito le competenze per potere avere accesso al credito per un totale di 2,634,000 INR (circa 40.000 Euro) durante l’anno 2008 Partner locali ICCW - Indian Council for Child Welfare 69 Fattori di forza Forza e capacità del partner locale; forte coinvolgimento delle istituzioni locali nel progetto; attivazione di una scuola professionale di ottima qualità che è stata riconosciuta dal Governo indiano ed è in grado di rilasciare diplomi ufficiali Fattori critici Le capacità attuali dell’ICCW sono insufficienti per creare una federazione e far funzionare una federazione di SHG INDIA Obiettivi Promozione di processi di sviluppo economico e sociale delle comunità emarginate del distretto di Kutch Beneficiari Diretti: 10.855 abitanti di 7 villaggi target Titolo Post emergenza terremoto: sviluppo sostenibile di 7 villaggi Localizzazione Distretto di Kutch - Gujarath Durata prevista 36 mesi Data effettiva di inizio maggio 2005 Valore complessivo dell’intervento nel 2008 83.040 Euro Costo complessivo 451.030 Euro Donatori Privati Attività svolte nel 2008 1.1 Sanità: incontri generali su educazione sanitaria e trasmissione delle malattie; controlli sanitari sui beneficiari; visite dentistiche e oculistiche; clinica sanitaria itinerante 2.1 Istruzione: pagamento tasse scolastiche e forniture scolastiche; pasto giornaliero nelle scuole; corsi di recupero scolastico 3.1 Formazione: sartoria; informatica; gestione del credito; allevamento 4.1 Potenziamento della rete idrica: costruzioni di pozzi e cisterne in 4 villaggi selezionati; sensibilizzazione sull’utilizzo della risorsa acqua nei villaggi; formazione di comitati di gestione dell’acqua in ciascun villaggio 5.1 Attività di accesso al credito e produzione di reddito: erogazione dei prestiti ad alcune credit union; monitoraggio sulla restituzione del credito 6.1 Promozione della società civile: campagna di sensibilizzazione per una partecipazione attiva alle attività del progetto; formazione e costituzione dei parlamenti dei bambini; coinvolgimento dei gruppi di donne nelle attività di progetto Risultati ottenuti nel 2008 1.1 7 campi medici generici (2213 partecipanti in totale); 7 campi di igiene dentale (307 beneficiari); 7 campi oculistici (727 beneficiari); 5 incontri della campagna di sensibilizzazione su riproduzione, igiene e cura del bambino (1747 donne beneficiarie) 2.1 434 beneficiari del sostegno a distanza; l’attività di sostegno scolastico aperta a tutti registra la frequenza di 504 minori 3.1 Informatica 25 beneficiari formati; formazione professionale 40 beneficiari formati; avviati corsi di alfabetizzazione informatica (265 adulti) 4.1 Ultimata la costruzione dell’ultima cisterna a Lodai 5.1 85 gruppi di microcredito (SHG) sono attivi 6.1 Costituiti 80 gruppi per un totale di 720 bambini che hanno dato vita al loro Parlamento; coinvolgimento dei gruppi di donne nelle attività del progetto Partner locali IHMSSS - Immaculate Hearth of Mary Social Service Fattori di forza Credibilità del partner locale e coinvolgimento attivo dei beneficiari Fattori critici Scarso impegno autorità di governo locali verso l’intero distretto. Condizioni geografiche particolarmente difficoltose (zona arida al confine con il deserto) 70 INDIA Obiettivi Rafforzare le capacità delle comunità locali (famiglie, istituzioni locali e giovani) di assicurare il diritto alla famiglia, alla protezione dall’abuso e all’educazione a tutti i bambini della comunità, con particolare attenzione a quelli appartenenti alle famiglie più vulnerabili Beneficiari - 353 bambini orfani o semiorfani e i loro genitori/tutori - 420 bambini, 94 adolescenti e 13 Comitati di Villaggio per lo Sviluppo dell’Educazione [Village Educational Development Committees (VEDC)] Attività svolte nel 2008 1.1 Scolarizzazione: attivazione di un programma per assicurare la scolarizzazione a bambini orfani e semiorfani a rischio di abbandono scolastico 2.1 Formazione: formazione degli operatori ICCW per assicurare un corretto supporto e assistenza sociale alle famiglie vulnerabili; formazione delle istituzioni locali sulle tematiche riguardanti i diritti dei bambini; programma educativo integrato per bambini e adolescenti 3.1 Counselling: supporto psicologico fornito ai genitori o tutori di famiglie in difficoltà attraverso visite a domicilio e organizzazione di sessioni di gruppo; supporto psicologico per i bambini orfani o semiorfani attraverso sessioni di gruppo Risultati ottenuti nel 2008 1.1 Le famiglie di 195 bambini (112 semiorfani e 83 orfani) nel distretto di Cuddalore e 158 bambini (21 orfani e 136 semiorfani) nel distretto di Kanniyakumari sono state supportate economicamente nel garantire ai bambini la scolarizzazione e l’accesso a cure mediche adeguate. 122 bambini nella zona di Cuddalore hanno beneficiato di visite mediche gratuite attraverso l’organizzazione di 1 campo medico 2.1 Lo staff ICCW è stato formato su temi riguardanti l’assistenza sociale e il supporto psicologico a famiglie in difficoltà (4 sessioni di 1 giorno ciascuna).13 Comitati di Villaggio per lo Sviluppo dell’Educazione VEDC, finalizzati al monitoraggio dell’abbandono scolastico, sono stati formati per divenire istituzioni efficaci nella protezione dei diritti dei bambini 3.1 420 bambini e adolescenti nel distretto di Cuddalore hanno avuto accesso a un programma educativo integrato (creati 15 doposcuola, attività di animazione e sensibilizzazione, supporto psicologico, 10 sessioni di gruppo organizzate per gli adolescenti). 65 bambini orfani nella zona di Cuddalore e 21 in Kanniyakumari hanno beneficiato di consulenza psicologica Titolo Prevenzione dell’abbandono dei minori - Every Child Right to Family Care Localizzazione 13 villaggi nel distretto di Cuddalore e 27 villaggi nel distretto di Kanniyakumari – Tamil Nadu (zone colpite dallo Tsunami) Durata prevista 24 mesi Data effettiva di inizio giugno 2008 Valore complessivo dell’intervento nel 2008 21.891 Euro Costo complessivo 196.000 Euro Donatori Privati Partner locali ICCW - Indian Council for Child Welfare Fattori di forza Forza del partner locale nell’area di Cuddalore, forte coinvolgimento delle istituzioni locali nella realizzazione delle attività di progetto Fattori critici È difficile trovare specialisti in grado di fornire consulenze psicologiche di qualità ai genitori in difficoltà e ai bambini vulnerabili. Strategia di supporto medico ai bambini sponsorizzati ancora da chiarire. La motivazione dell’ICCW nel lavorare nella zona di Kanniyakumari è limitata: difficoltà di attuare un monitoraggio, presenza di un alto numero di Ong cristiane già attive sul territorio che monopolizzano l’azione sociale 71 INDIA Obiettivi Migliorare le opportunità per bambini e adolescenti degli strati sociali più emarginati nel distretto di Karaikal attraverso un supporto integrato alle famiglie, le istituzioni locali, i consigli di villaggio, le scuole e i bambini stessi Beneficiari - 1000 bambini; 450 donne Titolo Sviluppo socio-economico dei gruppi più vulnerabili Localizzazione Unione dei Territori di Pondicherry - Distretto di Karaikal Durata prevista 24 mesi Data effettiva di inizio maggio 2008 Valore complessivo dell’intervento nel 2008 113.228 Euro Costo complessivo 396.109 Euro Donatori Privati Attività svolte nel 2008 1.1 Educazione: supporto all’educazione; selezione e formazione dello staff locale (insegnanti dei doposcuola e operatori sociali); creazione di centri per attività di doposcuola; incontri con i genitori; creazione di classi di recupero; inserimento e supporto scolastico di bambini disabili 2.1 Salute: copertura delle spese mediche; organizzazione di campi medici; monitoraggio dei programmi governativi in materia di servizi sanitari. 3.1. Società: incontri con i consigli di villaggio e partecipazione alle assemblee; organizzazione dei Children’s Club; attivazione di un servizio di consultorio per le famiglie; attivazione di un servizio di asilo in 3 villaggi; organizzazione di un campo estivo 4.1 Sviluppo economico: creazione di una cellula di supporto alle attività di microcredito (185 prestiti per acquisto di mucche; 35 prestiti individuali; 230 beneficiari di microcredito attraverso gruppi di auto-aiuto); monitoraggio delle 246 micro-imprese create e supporto alla gestione e miglioramento dello sviluppo economico Risultati ottenuti nel 2008 1.1 662 bambini hanno accesso all’educazione di base fra cui 5 disabili che ricevono un supporto speciale; creati 10 centri in cui 1000 bambini (compresi i 662 menzionati) frequentano la classi di doposcuola in 13 villaggi; creata una classe di recupero per 17 bambini; 5 bambini disabili inseriti nel percorso scolastico 2.1 1000 bambini hanno accesso a cure mediche di base e controlli regolari del proprio stato di salute 3.1 creati 10 Children’s Club; Istituzioni e comunità locali coinvolte nella creazione di un ambiente protettivo per l’infanzia e gli adolescenti; capacità delle famiglie di provvedere all’educazione e all’accesso alla salute dei propri figli, migliorate; opportunità culturali per i bambini e gli adolescenti nel distretto di Karaikal, migliorate 4.1 Accesso al microcredito per 450 beneficiari Partner locali IHMSSS - Immaculate Hearth of Mary Social Service Society Fattori di forza Conoscenza approfondita della realtà locale grazie alla lunga esperienza precedente; rapporto di fiducia con autorità di governo locali Fattori critici Difficoltà di innescare nel contesto locale dei meccanismi di trasformazione sociale di lunga durata; competenze limitate nel partner locale riguardo all'implementazione di alcune attività complesse che vanno oltre gli ambiti della propria competenza istituzionale (come le attività di microcredito) 72 VIETNAM Obiettivi La creazione di un ambiente favorevole allo sviluppo dei bambini ospiti dei Centri sociali attraverso la creazione di strutture stabili e accoglienti e il rafforzamento delle capacità dello staff locale addetto alla loro cura e assistenza Beneficiari - Beneficiari diretti: 30 ragazzi di strada e 14 operatori del Centro di Hai Phong; 150 minori e 25 operatori del Centro di Quang Ninh; 120 minori e 20 operatori del Centro di Bac Giang; 93 minori e 19 operatori del Centro di Ben Tre; 15 minori e 10 operatori del Centro di Vinh Long - Beneficiari indiretti: tutti i minori ospiti o che ruotano intorno alle attività dei Centri sociali coinvolti nel progetto che beneficeranno dei miglioramenti strutturali e delle nuove competenze acquisite dallo staff locale Attività svolte nel 2008 1.1 Infrastrutture e fornitura di equipaggiamenti 2.1 Formazione 3.1 Scolarizzazione Risultati ottenuti nel 2008 1.1 Hai Phong: è stata completata la costruzione della struttura di accoglienza per i bambini di strada dell’area nel marzo 2008 e il centro è stato già arredato ed equipaggiato ed è pienamente funzionante. Quang Ninh: sono stati acquistati gli arredi per le sale di formazione professionale, per l’amministrazione e le ultime attrezzature per il reparto di riabilitazione per i minori disabili. Bac Giang: è stata equipaggiata una classe di IT con i computer, scrivanie e sedie e acquistati nuovi equipaggiamenti per la fisioterapia dei bambini ospiti del centro. Ben Tre: è stata completamente ristrutturata ed equipaggiata la cucina del centro. Vinh Long: è stata costruita la nuova struttura di due piani all’interno del centro che ospiterà 15 bambini 2.1 Hai Phong: 17 operatori del centro su 20 sono stati formati sugli aspetti comportamentali e psicologici dei bambini abbandonati. Ben Tre: è stata effettuata una sessione di formazione di 9 giorni a favore di 15 operatori dello staff del centro su salute e igiene, nutrizione, riproduzione etc. Vinh Long: sono state formate 16 persone tra lo staff del centro sulla comunicazione con i bambini svantaggiati. Totale operatori formati 48 3.1 Ben Tre: sono stati selezionati 6 adolescenti che hanno cominciato a frequentare corsi professionali in base ai loro interessi. Le ragazze hanno iniziato il corso di sartoria e 2 il corso di parrucchiera. Il ragazzo frequenta il corso di meccanica Titolo Intesa istituzionale Vietnam Localizzazione Province di Hai Phong, Quang Ninh, Bac Giang, Ben Tre, Vinh Long Durata prevista 36 mesi Data effettiva di inizio gennaio 2007 Valore complessivo dell’intervento nel 2008 92.679 Euro Costo complessivo 260.000 Euro Donatori Commissione per le Adozioni Internazionali Partner locali Il Villaggio del Fanciullo di Hai Phong ed il Dipartimento del Lavoro, Invalidi di Guerra ed Affari Sociali della Provincia di Hai Phong, il Centro Sociale della Provincia di Quang Ninh ed il Dipartimento del Lavoro, Invalidi di Guerra ed Affari Sociali della Provincia di Quang Ninh, il Centro Sociale della Provincia di Bac Giang ed il Dipartimento del Lavoro, Invalidi di Guerra ed Affari Sociali della Provincia di Bac Giang, il Centro Sociale della Provincia di Ben Tre ed il Dipartimento del Lavoro, Invalidi di Guerra ed Affari Sociali della Provincia di Ben Tre, il Centro Sociale della Provincia di Vinh Long ed il Dipartimento del Lavoro, Invalidi di Guerra ed Affari Sociali della Provincia di Vinh Long Fattori di forza Buona collaborazione con i partner coinvolti Fattori critici Non si sono rilevati particolari elementi di debolezza 73 “La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale. Costituisce uno dei diritti fondamentali di ciascun essere umano, qualunque sia la sua razza, la sua religione, le sue opinioni politiche, la sua condizione economica e sociale”. Organizzazione Mondiale della Sanità - OMS Interventi sanitari IAI non si occupa solo del benessere psicologico dei bambini e degli adolescenti, ma anche di quello fisico, sapendo che la salute, e soprattutto la cura, è un diritto irrinunciabile per ciascun individuo. Forte di questa convinzione ha posto in essere una complessa serie di interventi che hanno lo scopo di prestare le cure sanitarie necessarie ai minori in difficoltà nei Paesi del Sud del mondo. C Il benessere dei bambini è connesso fortemente all’ambiente all’interno del quale sono inseriti: condizioni igienico-sanitarie, acqua, cibo interessano l’intera collettività in cui il minore vive. Una attenzione particolare in questo ambito è stata data alla valorizzazione di una risorsa così importante come l’acqua con un progetto ad hoc sviluppato in Cambogia in un progetto intitolato “Acqua Salute Sviluppo”. Risulta così fondamentale impegnarsi affinché l’ambiente che circonda il minore sia il più possibile consono alle sue esigenze e gli garantisca la possibilità di potere ricevere le giuste cure mediche e avere a disposizione personale medico ed infermieristico preparato e capace di fare fronte alle diverse e molteplici difficoltà. I progetti elaborati da CIAI si accostano, perfezionandole, alle iniziative di governi e istituzioni private già presenti sui territori di riferimento. 75 BURKINA FASO Obiettivi Contenere il tasso di trasmissione madre – bambino dell’HIV a valori inferiori al 5%; ridurre del 50% la mortalità dei bambini HIV+; sostenere sul piano socio-economico le famiglie con bambini infetti da HIV e le famiglie con bambini resi orfani o socialmente vulnerabili a causa dell’HIV; trasferire al personale locale le competenze necessarie alla gestione del paziente HIV+ pediatrico Titolo Programma di assistenza e cura dei bambini con HIV/AIDS Localizzazione Ouagadougou Durata prevista 12 mesi Data effettiva di inizio agosto 2007 Valore complessivo dell’intervento nel 2008 191.130 Euro Costo complessivo 366.874 Euro Donatori Privati; Regione Lombardia; San Paolo Imi Beneficiari - Componente sanitaria: 1200 donne che riceveranno counselling pre-test; 50 bambini all’anno da 0 a 18 mesi di età, del programma di prevenzione trasmissione madre-figlio presso il Centro Medico San Camillo (CMSC); 150 bambini HIV+ che riceveranno le cure necessarie - Componente sociale: 300 bambini circa vittime indirette dell’HIV (figli di madri HIV) che saranno supportati ed inseriti in un programma di sostegno a distanza; 150 donne che riceveranno counselling e supporto psicologico attraverso i gruppi di supporto che verranno organizzati dalle donne dell’associazione AEM Attività svolte nel 2008 1.1 Componente sanitaria: counselling pre-test, test, registrazioni, PTME, allattamento artificiale e materno, terapia TARV 2.1 Formazione 3.1 Componente sociale: aiuto per l’acquisto delle forniture scolastiche, contributo per il pagamento delle tasse scolastiche e presa in carico alimentare, supporto alle spese mediche di 300 bambini, dei quali: 116 sono bambini vulnerabili con genitori inabili al lavoro (uno di questi bambini è HIV+); 174 hanno un solo genitore vivente; 9 sono orfani (di cui 6 HIV- e 3 HIV+) Risultati ottenuti nel 2008 1.1 738 counselling pre-test effettuati; 738 test eseguiti; 70 donne HIV registrate; 32 donne HIV messe sotto ARV; 224 donne HIV seguite per PTME; 210 SLM (allattamento artificiale); 14 AM (allattamento materno); 34 bambini HIV registrati (nessuno è un insuccesso PTME, sono tutti bambini che non hanno fatto PTME); 23 bambini HIV messi sotto TARV; 176 totale bambini HIV seguiti di cui in TARV. Questi dati evidenziano maggiore consapevolezza della necessità di sottoporsi ai test AIDS da parte delle madri, maggiore aderenza ai protocolli di cura, facilitazione all’accesso alle cure per i pazienti pediatrici 2.1 trasferimento delle competenze a 8 infermieri locali e a 1 medico; attivazione di corsi di formazione per gli operatori di altri ospedali cittadini 3.1 nel 2008 l’associazione AEM ha potuto effettuare: 220 visite a domicilio a beneficio di 174 persone; 16 visite all’ospedale a beneficio di 7 persone affette dall’HIV; 23 aiuti psicologici individuali; 24 gruppi di parola con una media di presenza di 34 persone ad ogni incontro. I gruppi di parola hanno lo scopo di informare e sensibilizzare i presenti di fronte a certe tematiche e aprire il dibattito tra diverse persone che vivono la stessa situazione. I temi affrontati nei gruppi di parola riguardano l’igiene alimentare in tutte le sue declinazioni (preparazione, cottura e conservazione degli alimenti, igiene personale etc.), la preparazione al trattamento ARV, segni e tipi di tubercolosi e la doppia protezione. Questi risultati evidenziano il monitoraggio costante di 300 bambini sia dal punto di vista della salute che dei risultati scolastici e una maggiore consapevolezza della comunità di riferimento sulle problematiche legate all’AIDS (sia dal punto di vista medico che sociale) Partner locali Centro medico San Camillo di Ouagadougou Fattori di forza Continuità di rapporto fra il CIAI e i partner coinvolti nel processo e assistenza specializzata da parte della Cattedra di Pediatria dell’Università di Brescia Fattori critici Di AIDS non si guarisce pertanto esiste il concreto problema di poter assicurare le cure a vita per tutti i bambini coinvolti nel progetto. Si tratta quindi essenzialmente di un problema di continuità di fondi da investire 76 BURKINA FASO Obiettivi Il progetto si propone di contribuire alla realizzazione di una struttura in grado di garantire un adeguato inquadramento e trattamento delle malattie dell’età pediatrica riducendo così il tasso di mortalità infantile nel distretto di Nanoro e in un raggio di 100 Km. Specificamente si vuole ridurre la mortalità infantile all’interno dell’ospedale distrettuale attraverso una migliore presa in carico dei malati pediatrici Beneficiari - Circa 60.000 bambini che vivono nel distretto di Nanoro Titolo Una pediatria per l’ospedale di Nanoro Attività svolte nel 2008 1.1 Creazione di 40 nuovi posti letto per le ospedalizzazioni 1.2 Costruzione di una sala per le visite ambulatoriali 1.3 Creazione di un refettorio 1.4 Creazione di una sala giochi; creazione di servizi igienici e docce Localizzazione Nanoro Risultati ottenuti nel 2008 La struttura è stata completata nelle sue parti essenziali e sarà inaugurata nel marzo 2009 Valore complessivo dell’intervento nel 2008 58.928 Euro Partner locali Centro Medico dei Padri Camilliani di Nanoro; Distretto sanitario di Nanoro Costo complessivo 256.795 Euro Fattori di forza Il progetto risponde pienamente alle esigenze del territorio Donatori San Paolo Imi Durata prevista 12 mesi Data effettiva di inizio aprile 2008 Fattori critici Continuità dei fondi per gestire la struttura. Considerato l’assetto sociale di Nanoro è molto difficile che le famiglie siano in grado di affrontare le spese che la cura del bambino potrà comportare CAMBOGIA Obiettivi Migliorare l’accesso all’acqua in termini quantitativi e qualitativi nelle aree rurali del distretto di Pailin e le capacità locali per la gestione dei servizi idrici e sanitari Beneficiari - 6 villaggi del comune di Ou Tavau per un totale di 869 famiglie, 4211 abitanti Attività svolte nel 2008 1.1 Installazione di strutture idriche e sanitarie 2.1 Programma di capacity building 3.1 Programma di sensibilizzazione sull’uso e gestione dell’acqua e sui temi d’igiene Risultati ottenuti nel 2008 1.1 costruita la rete idrica; sono stati costruiti 104 punti di distribuzione (fontane pubbliche), provviste di contatore per poter calcolare il consumo d’acqua e relativo pagamento per ciascuna famiglia; costruiti 2 bacini di raccolta e stoccaggio dell’acqua piovana; distribuiti 869 filtri per garantire l’igiene dell’acqua in ogni famiglia 2.1 costituito il comitato di gestione dell’acqua; formati due tecnici che si occuperanno della gestione tecnica e manutenzione del sistema 3.1 organizzata una campagna di sensibilizzazione a livello di villaggio e nelle scuole Titolo Acqua Salute Sviluppo Localizzazione Comune di Ou Tavau, Distretto di Pailin Durata prevista 12 mesi Data effettiva di inizio 1 settembre 2008 Valore complessivo dell’intervento nel 2008 112.583 Euro Partner locali Governatorato della Provincia di Pailin Costo complessivo 213.603,25 Euro Fattori di forza Il CIAI ha instaurato ottimi rapporti con le autorità e con la popolazione dell’area Donatori Mediafriends Onlus Fattori critici A causa del composizione del terreno, roccioso e con molti dislivelli, la parte tecnica si è rivelata più complessa del previsto, generando un ritardo di alcuni mesi per la conclusione del progetto 77 CAMBOGIA Obiettivi Migliorare le condizioni di vita dei minori ospiti del centro, con particolare attenzione ai bisogni dei bambini portatori di handicap e bambini HIV/AIDS positivi attraverso la fornitura di servizi idonei. Rafforzare le capacità professionali, gestionali ed organizzative del personale del centro Titolo Borey - National Babies and Children Centre Localizzazione Phnom Penh Durata prevista 36 mesi Data effettiva di inizio maggio 2008 Valore complessivo dell’intervento nel 2008 39.160 Euro Costo complessivo 150.000 Euro Donatori Mediafriends Onlus; privati Beneficiari - 114 minori e 58 membri dello staff del centro Attività svolte nel 2008 1.1 Attività di cure specifiche ai bambini malnutriti, disabili e bambini con HIV/AIDS 1.2 Installazione e mantenimento di una farmacia 2.1 Attività ricreative i per tutti i bambini del centro secondo l’età e le condizioni di salute 3.1 Corsi di aggiornamento a tutto lo staff del centro addetto alla cura dei minori Risultati ottenuti nel 2008 1.1 cure specifiche e continue per il loro recupero, attraverso una dieta ipercalorica; per i bambini disabili sono state organizzate attività fisioterapiche; sono stati curati per malattie e sintomi quali febbre 207 casi, tosse 73 casi, ascessi 69 casi, congiuntivite 19 casi, faringite 15 casi, diarrea 110 casi, dissenteria 11 casi, raffreddore 103 casi, scabbia 62 casi, otite 45 casi, tosse 73 casi 1.2 189 casi sono stati curati con antibiotici della farmacia avviata all’interno del centro, 279 altri casi sono stati trattati con altri medicinali sempre presenti nella stessa 2.1 le attività ricreative si svolgono mattina e pomeriggio, divise per età e bisogni specifici degli ospiti del centro (18 adolescenti disabili ricevono cure specifiche e beneficiano di attività ricreative quotidianamente; 18 bambini di cui 15 disabili beneficiano di attività ricreative quotidiane ed altre attività quali classi di nuoto due volte al mese; 15 ragazzi seguono lezioni di danza tradizionale Khmer; partecipazione a eventi e mostre dedicate all’infanzia; gite a parchi etc.) 3.1 18 caregiver e 3 persone dello staff amministrativo partecipano a classi di inglese; 3 persone dello staff hanno seguito un corso sul linguaggio dei segni; tutte le caregiver hanno seguito un corso di aggiornamento di 8 giorni sullo sviluppo infantile e le capacità di relazionarsi; 2 caregiver hanno seguito un corso sulle attività prescolastiche; le caregiver hanno partecipato ad un corso di 2 giorni sul posizionamento dei bambini con handicap; 2 persone hanno seguito un workshop sull’igiene; per due giorni altre 2 persone hanno seguito un corso sulle attività educative per i bambini da i tre ai sette anni Partner locali Ministero degli Affari Sociali, Veterani e della Riabilitazione della Gioventù Fattori di forza Il CIAI ha instaurato degli ottimi rapporti sia con le autorità locali competenti che con gli operatori del Centro Fattori critici La scarsità di fondi stanziati dalle autorità governative, rendono attualmente difficile la sostenibilità economica del centro, in assenza di intervento da parte di organizzazioni non governative 78 ETIOPIA Obiettivi Sviluppare un ambiente favorevole all’accoglimento dei bambini sieropositivi e ammalati di AIDS Beneficiari - 100 bambini HIV/AIDS - 250 adulti parenti dei bambini sieropositivi Attività svolte nel 2008 1.1 Messa in attività del Centro 2.1 Training per i genitori e i tutori dei bambini 2.2 Formazione del personale del Centro Titolo Programma di prevenzione dell’abbandono dei bambini orfani di AIDS e cura dei bambini sieropositivi Risultati ottenuti nel 2008 1.1 il Centro è pienamente operativo e segue attualmente 58 bambini mentre 35 bambini sono seguiti nell’House Hold support per un totale di 93 bambini; inserimento positivo dell’attività del Centro all’interno della comunità; è stata aperta una biblioteca frequentata da 20 bambini della comunità oltre che dai bambini del Centro 2.1 sono state svolte 4 sessioni di training 2.2 sono state svolte 2 sessioni di training Localizzazione Addis Abeba Partner locali Ahope, Ong locale Fattori di forza Il progetto è ben inserito nella realtà locale Fattori critici Non si evidenziano particolari criticità Durata prevista 36 mesi Data effettiva di inizio dicembre 2006 Valore complessivo dell’intervento nel 2008 67.497 Euro Costo complessivo 277.685 Euro (Budget Ahope) Donatori Commissione per le Adozioni Internazionali; San Paolo Imi INDIA Obiettivi Il progetto intende ridurre la discriminazione e promuovere la reintegrazione sociale di bambini abbandonati perché sieropositivi o provenienti da famiglie colpite dall’HIV/AIDS Beneficiari - 56 bambini; 18 donne Attività svolte nel 2008 1.1 Ospitalità e cure adeguate per i bambini HIV positivi 2.1 Accoglienza e assistenza a madri HIV positive Risultati ottenuti nel 2008 1.1 62 bambini sono stati ospitati nel centro e hanno ricevuto cibo e cure necessarie; 18 bambini risultati negativi ai test sono in trasferimento verso altre strutture 2.1 25 donne madri HIV+ ricevono accoglienza, cure e counselling Partner locali Ashraya; Deena Sevana Sabha Trust Fattori di forza L’Ashraya è un partner molto forte e che lavora in collaborazione con le istituzione indiane sul tema della famiglia Fattori critici La discriminazione in India rispetto al fenomeno dell’HIV/AIDS è ancora forte e ci vorranno alcuni anni prima di sensibilizzare la popolazione Titolo Deena Sevana Sabha Localizzazione Bangalore, Karnataka Durata prevista 24 mesi Data effettiva di inizio febbraio 2006 Valore complessivo dell’intervento nel 2008 27.548 Euro Costo complessivo 33.000 Euro Donatori Privati; San Paolo Imi 79 INDIA Obiettivi Assicurare l’accesso all’educazione, a cure mediche adeguate e ad un processo di riabilitazione sociale per i bambini con bisogni speciali ospitati negli istituti di IHMSSS a Pondicherry e riqualificazione professionale per ragazze appartenenti a famiglie vulnerabili Beneficiari - 33 bambini disabili e 133 ragazze appartenenti a famiglie vulnerabili Titolo Educazione e riabilitazione per bambini con bisogni speciali e formazione professionale per ragazze Localizzazione Pondicherry Durata prevista 12 mesi Data effettiva di inizio giugno 2008 Valore complessivo dell’intervento nel 2008 42.820 Euro Costo complessivo 76.211 Euro Donatori Privati Attività svolte nel 2008 1.1 Messa in rete con le scuole speciali di Pondicherry per assicurare la scolarizzazione dei bambini disabili 1.2 Attivazione di programmi ricreativi all’esterno dell’istituto per favorire la socializzazione dei bambini 2.1 Miglioramento delle condizioni igieniche e delle cure mediche fornite dall’istituto 3.1 Raccolta dati sulle famiglie dei bambini e realizzazione di attività volte a favorire la relazione del bambino con la famiglia; definizione di un piano di riabilitazione sociale per ogni bambino 4.1 Corso di informatica: informatica di base (25 ore a settimana), corso d’inglese (10 ore a settimana) e gestione contabile (10 ore a settimana); corso di sartoria: tecniche di taglio, cucito e ricamo (25 ore settimanali) Risultati ottenuti nel 2008 1.1 scolarizzazione di 30 bambini disabili ospiti negli istituti di IHMSSS; definizione di un piano didattico individuale per ogni bambino 1.2 realizzazione di attività ricreative (2 giornate sportive) 2.1 attivazione di un servizio medico che monitori su base settimanale le condizioni di salute dei bambini disabili 3.1 identificazione e presa di contatto con 8 famiglie d’origine dei bambini in istituto 4.1 circa 90 ragazze hanno iniziato la formazione professionale a giugno 2008 Partner locali IHMSSS - Immaculate Heart of Mary Social Service Society Fattori di forza La tematica affrontata dal progetto è di grande interesse: in India, in generale, e nello stato di Pondicherry in particolare, è prioritario affrontare la tematica dell’handicap mentale e definire nuove metodologie d’intervento a riguardo Fattori critici IHMSSS dimostra di avere scarse capacità per affrontare la problematica dell’handicap mentale 80 Il Sostegno a distanza l Sostegno a distanza (SAD) è lo strumento attraverso il quale il CIAI assicura ai bambini più svantaggiati la possibilità di crescere e svilupparsi armoniosamente nel proprio paese di origine. Crescere in modo armonioso significa crescere con il sostegno della propria famiglia, avere accesso all’istruzione e alle cure. Ciò significa realizzare concretamente i diritti dei bambini e affermare il loro essere soggetti e non oggetti all’interno della società. Il programma SAD ricopre un ruolo fondamentale nelle attività del CIAI in favore dei bambini e delle comunità nei Paesi in via di sviluppo. I I SAD vengono attivati sulla base di attente valutazioni riguardanti: composizione del nucleo familiare reddito presenza di bambini affetti da handicap. Le attività SAD, pensate per incidere essenzialmente a livello di singolo nucleo familiare, sono accostate da azioni volte al supporto della comunità all’interno della quale il minore vive. Tali attività vengono studiate ed implementate a seconda delle esigenze locali specifiche. Ad esempio in ambito urbano il sostegno si rivolge prevalentemente al singolo bambino e alla sua famiglia attraverso l’erogazione di un contributo finanziario mensile da parte della Ong locale partner del CIAI. In ambito rurale non vengono erogati contributi individuali, ma vengono svolte azioni di sopporto rivolte a : 1. Garantire l’ istruzione prevedendo formazione professionale, formazione del personale scolastico, interventi strutturali nelle scuole, attrezzature scolastiche e materiale didattico, distribuzione di uniformi e materiale scolastico, università 2. Migliorare l’ assistenza sanitaria distribuendo alimenti, materiale igienico etc. 3. Fornire un supporto finanziario con contributo mensile e apertura di un libretto di risparmio 4. Assicurare un aiuto pisco-sociale con servizi di counselling alla famiglia e al minore I sostenitori SAD ricevono nota annuale delle iniziative/attività svolte grazie al denaro inviato per il sostegno del minore. La comunicazione può essere a cadenza annuale o semestrale, a seconda del Paese di riferimento e delle prassi standard convenute. Normalmente viene inviato un report all’interno del quale si evidenziano informazioni quali: generalità del bambino, classe frequentata, andamento 81 scolastico, linee generali del progetto all’interno del quale il SAD è inserito etc. La tipologia di informazioni raccolte non è sempre omogenea per paese, anche se si sta lavorano all’adozione di un modello di reportistica standard che dovrebbe far fronte alle divergenze comunicative. Nel corso di un’indagine svolta da CIAI e relativa al grado di soddisfazione dei sostenitori è emerso il loro desiderio per una informazione più puntuale ed esaustiva sul minore sostenuto. In linea generale possiamo affermare che molti di questi soggetti vorrebbero instaurare con il minore un rapporto affettivo, una sorta di “adozione a distanza”, usando un termine improprio e cioè vorrebbero comunicare con il bimbo/a, inviare lettere, regali e in certi casi invitarlo in Italia. A tale riguardo dobbiamo segnalare come, secondo CIAI, lo spirito del SAD sia diverso e miri a sostenere progetti a lungo termine di cui il bambino è beneficiario, e non prevede altre forme di relazione più stretta con il minore. Per il 2008 in generale dobbiamo registrare una leggera flessione nel numero dei SAD dovuta alla chiusura dei programmi Tsunami in India. Infatti al 31 dicembre 2008 i bambini beneficiari diretti del programma sono stati 8.789. Tabella 20 - Aree di intervento, attività svolta e contesto di riferimento Paese Attività svolta Burkina Faso Distribuzione di un pasto equilibrato al giorno; garantire ai bambini la possibilità di andare a scuola (consegna del materiale scolastico e della divisa e costruzione di strutture adeguate per lo svolgimento delle lezioni e della divisa); assicurare la somministrazione delle cure sanitarie di base e di tutte le vaccinazioni necessarie (integratori, visite mediche e distribuzione di materiale igienico); corsi di formazione sull'igiene e sulle buone norme per rimanere in salute. 82 Contesto Il Burkina Faso, uno dei paesi con l’indice di sviluppo umano più basso del mondo, affronta da anni problemi endemici dovuti alla povertà estesa, all'alto tasso di analfabetismo e all’inaridimento progressivo delle terre. A questi problemi si affiancano la diffusione di malattie come la meningite e l'HIV/AIDS e lo svuotamento delle campagne con la conseguente crescita disordinata delle principali città del paese. A risentire maggiormente della situazione sempre più precaria del paese sono le fasce più indifese della popolazione, a cominciare dai bambini dei villaggi rurali e da quelli delle famiglie più povere. Cambogia Distribuzione di un set scolastico di materiali per un Molte sono le problematiche a cui i minori camboanno (penne, matite, quaderni, libri ecc.), un’uni- giani sono spesso esposti: sfruttamento, prostituforme e un paio di scarpe per un anno, materiale per zione, HIV solo per citarne alcune. l’igiene (tre volte l’anno) cure mediche e check up periodici. Etiopia Servizi che migliorino la qualità della vita di bambini e adolescenti coprendo i loro bisogni basilari e incrementando i loro accessi ai servizi di base come la scuola, i servizi alla salute, i servizi ricreativi. In Etiopia, molti sono i bambini che hanno bisogno di essere sostenuti. Sono bambini cui la vita non ha regalato molto. Sono orfani o semiorfani che vivono in condizioni di indigenza e che non hanno la possibilità di essere mantenuti in nessun modo. La maggior parte di loro vive solo con i parenti o con i fratelli in situazione di semiabbandono. India Pagamento della tassa scolastica; acquisto dei materiali scolastici (libri quaderni, penne e uniforme); alle sue spese mediche; alle sue tasse scolastiche per i corsi pomeridiani. Sono bambini a rischio di abbandono scolastico poiché i genitori non si possono permettere di supportare le spese scolastiche e che sarebbero costretti in tal modo al lavoro o alla vita di strada. Vietnam Copertura dei costi di scolarizzazione (tasse e materiale scolastico); fornitura di beni di prima necessità come il riso, di due paia di vestiti e un paio di scarpe; copertura dei costi relativi alle cure mediche di cui necessita il bambino. Il CIAI opera nella provincia di Bac Giang nel distretto di Son Dong, una zona montagnosa dove, proprio a causa del terreno impervio, le condizioni di vita sono molto difficili. Sebbene la frequenza scolastica sia obbligatoria fino alla 9a classe, molti bambini di Son Dong non rispettano quest’obbligo perchè costretti a lavorare per aiutare le loro famiglie perché le famiglie non sono in grado di farsi carico delle tasse scolastiche e degli altri costi legati all'istruzione. Di seguito riportiamo i dati salienti dell’attività di Sostegno a distanza che mostrano le aree geografiche di maggior presenza dell’Ente nei diversi paesi. Grafico 13 - Suddivisione SAD per Paese 41% (3595) India Burkina Faso 20% (1781) Cambogia 20% (1722) 14% (1267) Etiopia Vietnam 5% (424) Accanto ai dati che descrivono lo stato dell’arte dei SAD descriviamo nel dettaglio le attività condotte in Burkina Faso, Cambogia e Vietnam. Nello specifico ci preme sottolineare che dei 1781 SAD diretti del Burkina Faso, 1447 sono SAD in ambito rurale e 334 in ambito urbano. Ai 1447 bambini in ambito rurale vanno aggiunti 1961 beneficiari che usufruiscono dei servizi del progetto “SAD villaggio” pur non avendo un sostenitore diretto. Si è scelto di esaminare questi tre casi in modo autonomo e separato dalle schede progetto della cooperazione internazionale, dove normalmente sono collocati, poiché si configurano come autonomi e cioè finanziati in toto dai proventi SAD. 83 BURKINA FASO Titolo Programma SAD Localizzazione Villaggi di Tathyou, Villa, Nibagdo, Konkinaba, Savili, Bourou, Ouettin e Soula Durata prevista 12 mesi rinnovabile Data effettiva di inizio febbraio 2004 Valore complessivo dell’intervento nel 2008 408.879 Euro Costo complessivo 440.385 Euro annui Donatori Privati Obiettivi Potenziamento dell’offerta scolastica nelle zone rurali e per i bambini a rischio di esclusione sociale di Ouagadougou Beneficiari - 1447 beneficiari diretti e 1961 beneficiari indiretti Attività svolte nel 2008 Supporto scolastico Organizzazione mense scolastiche Formazione sull’igiene e la salute Vaccinazioni e somministrazione di vermifughi Risultati ottenuti nel 2008 Raggiungimento della piena scolarizzazione dei bambini che accedono per la prima volta alla scuola in tutti e 8 i villaggi Maggiore attenzione alle regole igieniche e sanitarie da parte dei bambini e delle famiglie Autonomia nella gestione delle mense scolastiche da parte delle Associazioni di genitori coinvolte nel progetto (APE) Partner locali Ministère de l’Education de Base et de l’Alphabetisation (MEBA); District Sanitaire de Koudougou; Association Parents des Elèves (APE); Association des Mères Educatrices (AME) Fattori di forza I genitori dei bambini e la comunità di villaggio sono coinvolti direttamente sia nella programmazione delle attività che nella loro realizzazione permettendo una risposta misurata e condivisa ai bisogni dei loro bambini Fattori critici Il MEBA e il distretto sanitario non sono sempre disponibili a rispondere al ruolo di loro competenza perché continuamente devono far fronte a emergenze mediche (epidemie) con un budget allocato alquanto misero CAMBOGIA Titolo Programma SAD Localizzazione Provincie di Phnom Penh, Siem Reap, Battambang, Takeo, Kandal, Kep Cité e Distretto di Pailin Durata prevista 12 mesi Data effettiva di inizio gennaio 2008 Valore complessivo dell’intervento nel 2008 205.462 Euro Costo complessivo 288.616 Euro annui Donatori Privati 84 Obiettivi Promuovere l’accesso all’educazione primaria, secondaria e universitaria per i bambini e i giovani cambogiani attraverso il miglioramento della qualità dell’insegnamento e delle strutture scolastiche ed il supporto al personale docente Beneficiari - circa 1800 bambini e ragazzi che frequentano le scuole coinvolte nel programma - 18 persone tra insegnanti e staff amministrativo delle scuole coinvolte Attività svolte nel 2008 Educazione Fornitura di materiale scolastico e igienico sanitario Borse di studio Salute di base Formazione professionale Campagne di sensibilizzazione comunitaria Infrastrutture Risultati ottenuti nel 2008 1800 bambini e ragazzi sono regolarmente iscritti nelle scuole, negli istituti professionali e/o università; visite mediche di base a favore di tutti i beneficiari; maggiore partecipazione e sensibilizzazione degli insegnanti e delle comunità nelle attività del programma; attivato e costantemente aggiornato un sito internet con le offerte educative e professionalizzanti in Cambogia; pubblicata una guida (sia in formato cartaceo che in CD) sulla scelta universitaria, sulla formazione professionale e mondo del lavoro; realizzata e diffusa sui mass media un video con contenuti sugli sbocchi professionali per i ragazzi i quali vogliono intraprendere un percorso universitario Partner locali Ministero dell’Educazione Gioventù e Sport Fattori di forza Il CIAI collabora da molti anni con le autorità locali ed ha instaurato ottimi rapporti con loro, con il personale delle scuole e con la comunità. In particolare, è molto positivo il coinvolgimento di diverse scuole di questo progetto tra le scuole beneficiarie del progetto Child Friendly School promosso dal CIAI per migliorare la qualità dell’insegnamento nelle scuole cambogiane Fattori critici Nonostante i progressi verificatisi in Cambogia in materia di accesso all’educazione primaria, rimane relativamente alto il tasso di abbandono scolastico negli adolescenti a favore dello svolgimento di attività generatrici di reddito VIETNAM Obiettivi Prevenire l’abbandono dei minori e assicurare loro una idonea educazione Titolo Programma SAD Beneficiari - 414 bambini Localizzazione Provincia di Bac Giang, Distretto di Son Dong Attività svolte nel 2008 Fornitura regolare di beni di prima necessità come il riso Fornitura di vestiti 2 volte all’anno e 1 paio di scarpe ogni anno Copertura parziale dei costi relativi alle cure particolari di cui necessita il bambino Collaborazione con le scuole per verificare la frequenza scolastica dei bambini Pagamento dei costi di scolarizzazione (tasse e materiale) Risultati ottenuti nel 2008 414 bambini hanno ricevuto supporto scolastico e familiare attraverso la fornitura di cibo, materiale scolastico, uniformi, borse di studio ecc e dove necessario supporto medico. 29 beneficiari sono riusciti a terminare gli studi o iniziare un’attività lavorativa. In 21 comuni del distretto di Son Dong gli operatori sociali hanno ricevuto supporto per una migliore gestione delle problematiche legate all’infanzia in difficoltà Durata prevista 12 mesi rinnovabile Data effettiva di inizio gennaio 2008 Valore complessivo dell’intervento nel 2008 106.041 Euro Costo complessivo 112.728 Euro annui Donatori Privati Partner locali Dolisa – Dipartimento degli Affari Sociali del distretto di Son Dong; le Unioni delle Donne di ogni comune Fattori di forza L’ottima collaborazione tra il CIAI i partner e la comunità assicura l’effettività e l’efficacia delle azioni implementate Fattori critici La mancanza di fondi delle autorità locali rende molto difficile la presa in carico da parte loro delle situazioni familiari difficili 85 Le attività culturali e il centro studi el corso del 2008 il settore Attività culturali e Centro studi del CIAI ha concretamente portato avanti numerose iniziative nelle diverse aree di intervento che erano state individuate come prioritarie nel 2007 9. 9 Si ricorda come il presente Bilancio si riferisca all’anno 2008 ed abbia cadenza biennale. Si è però scelto di menzionare brevi notizie che sono salienti per l’anno precedente e condizionano l’attività successiva. Le menzionate aree di priorità sono state definite nel 2007 e rimangono invariate per l’anno di rendicontazione. N 1. Promozione e tutela dei diritti dei minori. Significativa è la presenza di CIAI all’interno delle scuole con progetti di educazione alla mondialità. I percorsi realizzati, raccolti nell’opuscolo “La Strada Giusta”, hanno l’obiettivo di rafforzare i legami tra le persone del Nord e del Sud del mondo attraverso una serie di attività che consentono di confrontare le proprie vite con quelle degli altri abitanti del mondo, al fine di diffondere il rispetto delle diversità, la gestione positiva dei conflitti e la cultura della pace. Inoltre, per il 4° anno, abbiamo partecipato alla realizzazione del Rapporto CRC sul monitoraggio della Convenzione ONU in Italia; uno strumento che sta acquisendo sempre maggiore visibilità tra le istituzioni ma anche nell’opinione pubblica, grazie all’ampia diffusione avvenuta attraverso la realizzazione di audizioni parlamentari, di seminari pubblici e alla divulgazione attraverso gli organi di stampa. 2. Formazione sull’adozione. È una delle aree più sviluppate all’interno del settore, per storicità, tradizione ma soprattutto grazie al riconoscimento di professionalità e competenza di cui il CIAI gode sia a livello istituzionale che sociale. Oltre alle attività più tradizionali, quali i seminari e i corsi di formazione per genitori e operatori psico-sociali, nel 2008 sono stati realizzati alcuni eventi particolarmente significativi che hanno riscontrato una partecipazione numerosa e un gradimento molto elevato: il “General Meeting”di EurAdopt con il convegno internazionale“Scenari e sfide dell’adozione internazionale”di Venezia - con gli atti pubblicati dalla casa editrice FrancoAngeli - e il convegno di Milano “Figli adottivi crescono” che ha visto la partecipazione di quasi 500 persone di cui la maggior parte operatori psico-sociali degli enti locali. Focus convegno internazionale di Venezia 86 Il 4 e 5 aprile 2008 si è svolto a Venezia il convegno internazionale “Scenari e sfide dell’adozione internazionale”organizzato dal CIAI in collaborazione con la Regione del Veneto. L’evento si è svolto all’interno del General Meeting di EurAdopt, l’associazione di 26 enti autorizzati di 13 paesi europei di cui CIAI è uno dei membri fondatori. Il 2008 è stato un anno di ricorrenze significative nello sce- nario italiano e mondiale dell’adozione internazionale: sono trascorsi 15 anni dall’emanazione della Convenzione de L’Aja “Sulla protezione dei minori e la cooperazione in materia di adozione internazionale”, 10 anni dalla legge italiana di ratifica e 40 anni dalla fondazione del CIAI che, di fatto, sanciscono i primi 40 anni di adozione internazionale in Italia. In questi decenni si è potuto assistere ad una impetuosa espansione del numero di bambini arrivati nel nostro Paese attraverso l’adozione internazionale e, con l’incremento del fenomeno, è cresciuta l’attenzione nei confronti di questo strumento di tutela minorile da parte delle istituzioni e dell’opinione pubblica. Non sempre, però, tale interesse si è tradotto in una maggiore consapevolezza della potenzialità, della complessità e dei rischi insiti nel percorso adottivo. Il Convegno ha offerto un’occasione importante di confronto tra operatori esperti del settore e rappresentanti delle istituzioni, dei Paesi di origine e di accoglienza dell’adozione, per fermarsi a riflettere su quanto fin qui è stato fatto e per individuare un “futuro possibile” per l’adozione internazionale. I contributi più significativi sono stati raccolti nel libro del CIAI “Scenari e sfide dell’adozione internazionale”, a cura di Marco Chistolini e Marina Raymondi, FrancoAngeli, 2009. 3. Sostegno all’infanzia e alla famiglia. Si è realizzato attraverso numerose attività a sostegno delle famiglie adottive e dei ragazzi. In particolare si segnala il progetto “Un gioco di squadra” co-finanziato da Fondazione Cariplo, che ci ha permesso di lanciare alcune iniziative volte ad intercettare il bisogno sommerso di famiglie adottive in difficoltà e a fornire loro un concreto sostegno: numero verde, spazio di ascolto, forum on line. Inoltre, il 2008 ha visto la nascita del gruppo adolescenti CIAI e la realizzazione del campo estivo a loro dedicato. Accanto a ciò segnaliamo anche il rafforzamento del gruppo dei figli adottivi adulti grazie ad alcune iniziative a loro dedicate (forum on line e convegno “Figli Adottivi crescono”) o che ha visto protagonisti alcuni di loro (partecipazione all’indagine Eurisko, testimonianze ai seminari, presentazione del libro “Ritorno alle origini” all’assemblea del 40° CIAI e al convegno di Milano). Il CIAI ha deciso di rivolgersi ai ragazzi proponendo loro una vacanza alternativa in cui potersi conoscere, divertire e condividere esperienze. Il campo, realizzato nel mese di giugno nell’Appennino Piacentino, è stato occasione per permettere a quasi 30 adolescenti dai 13 ai 17 anni di mettersi alla prova nella gestione quotidiana della casa che li accoglieva e, soprattutto, per far nascere in loro il desiderio di proseguire le attività insieme. A partire da settembre i ragazzi si sono quindi ritrovati con cadenza mensile per cominciare a trasformare il tempo passato insieme in momento educativo. Le attività si sono strutturate in termini di tempi e obiettivi nel 2009. I risultati saranno quindi accuratamente descritti nel prossimo report. Focus campo estivo adolescenti 4. Ricerca scientifica. Le attività si sono sviluppate con la realizzazione dell’indagine Eurisko sui 40 anni di adozioni CIAI e la conclusione del progetto “Ricerca sulla genitorialità dei figli adottivi adulti”, avviata nel 2006 in collaborazione con l’Università Cattolica di Milano (i risultati di entrambe sono stati presentati al convegno di Milano “Figli adottivi crescono” ). Inoltre è stato avviato il progetto “Ricerca sui neuroni specchio”in collaborazione con il Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Parma. 87 Focus In occasione del suo 40° anniversario il CIAI ha realizzato il Convegno “Figli Progetto indagine adottivi crescono” nel corso del quale è stato possibile approfondire il percorso Eurisko compiuto dagli “ex bambini” arrivati in adozione tanti anni fa. In questo contesto sono stati presentati i risultati dell’indagine commissionata dal CIAI e condotta da GfK Eurisko sulle adozioni internazionali, intervistando le persone che, grazie al CIAI, sono state adottate a partire dal 1968 e che hanno oggi raggiunto la maggiore età . L’indagine si è posta un duplice obiettivo: fornire un quadro “oggettivo” della situazione attuale dei soggetti adottati (percorso di studi compiuto, percorso professionale, condizione socio-economica attuale, stato familiare, prospettive di lavoro…) e fornire un quadro psico-sociale del vissuto soggettivo dell’esperienza passata e presente di “adottato” (il problema della identità personale e culturale, i rapporti con la famiglia, la scuola, la comunità di appartenenza, il contesto di lavoro…). La ricerca ha coinvolto 364 adulti adottivi su 1197 contatti. Gli intervistati, tutti di età tra i 18 e i 44 anni (ma per la maggior parte tra i 25 e i 34) vivono soprattutto nel nord-ovest e comunque per lo più in grandi città, sono in leggera maggioranza donne e in media sono stati adottati a tre anni, se non prima. Dall’indagine emerge un ottimo rapporto con la famiglia adottiva: gli intervistati sentono, infatti, una forte somiglianza con i loro genitori adottivi. Molti di loro sono single anche perché la maggioranza ha scelto un percorso di studi che li ha portati a posticipare scelte di vita di coppia. I risultati dell’indagine sono consultabili sul sito del CIAI www.ciai.it. Segue una tabella riassuntiva di tutte le principali attività da noi condotte durante l’anno con i dati salienti (partecipanti dove possibile e numero di riunioni/incontri svolti) Tabella 21 - Aree di intervento, attività svolta e contesto di riferimento Area interv. Tutela dei diritti dei minori Tipologia Seminario internazionale Addis Abeba Partecipanti Descrizione Promotion of Institutionalized Children Wellbeing Survey Fin- 82 dings Dissemination Workshop Seminario Genova Presentazione del 4° rapporto CRC, relazione sul panorama 20 dell’adozione nazionale e internazionale Seminario Padova Presentazione del 4° Rapporto CRC, relazione sul diritto al- NQ l’istruzione per minori adottati Lezione di Master Milano Lezione al Master “Relazione d’aiuto in contesti di vulnera- 15 bilità, povertà e post-emergenze nazionali ed internazionali” dell’Università Cattolica di Milano Percorsi educativi Milano, Sesto San Giovanni, Saronno, Vignate e Soresina Educazione alla mondialità 6 scuole: 16 classi Gruppo di lavoro Milano Gruppo CRC 3 riunioni Gruppo di lavoro Roma, Milano e Padova Coordinamento Pidida (nazionale e regionali Lombardia e 20 incontri Veneto) Gruppo di lavoro Bologna CIPSI 5 riunioni Convegno internazionale Venezia Scenari e sfide dell’Adozione internazionale 282 Formazione Convegno nazionale Milano Figli adottivi crescono 493 sull’adozione Una famiglia senza confini: appuntamenti con l’adozione in- 54 Ciclo di seminari Padova ternazionale Ciclo di seminari Milano 88 Il bambino e la sua famiglia adottiva 340 Area interv. Tipologia Descrizione Seminario Busto Arsizio Una storia tutta da raccontare: come parlare al proprio figlio 50 del suo passato Seminario Genova Scuola e adozione 45 Seminario Genova Affidamento e adozione a scuola 70 Seminario Padova Adozione e HIV 10 Presentazione libro Fiera di Bibo nel Paese degli Specchi” - fiaba per bambini adottati Bologna Partecipanti NQ Corso di formazione Milano Incontrarsi attraverso il corpo” - Corso di psicomotricità per 58 e Bologna coppie in attesa di adozione Sostegno all’infanzia e alla famiglia Corso di formazione per Il sostegno alle famiglie adottive operatori - accreditato ECM - Milano 60 Gruppi di lavoro Venezia General Meeting di EurAdopt 68 Gruppi di lavoro Vicenza, Padova e Belluno Progetti pilota di sostegno alla famiglia adottiva - Regione 68 incontri Veneto Gruppi di lavoro Vicenza, Padova e Belluno Piano Infanzia, Adolescenza, Famiglia - Regione Veneto 14 incontri Gruppo di lavoro Bologna Progetto Ordine Psicologi Emilia Romagna 3 riunioni Gruppo di lavoro Cosenza Sportello Informativo Adozioni Cosenza - Convenzione Pro- 16 coppie vincia di Cosenza Tavolo di lavoro Regione Veneto Tavolo di lavoro per la redazione delle linee guida regionali 7 incontri per il post adozione Tavolo di lavoro Regione Veneto Tavolo di lavoro per una ricerca sulle adozioni problematiche 2 incontri nella Regione Veneto Servizio di post-adozione territorio nazionale Numero verde per genitori e figli adottivi 66 contatti Servizio di post-adozione Spazio ascolto per genitori e figli adottivi 58 colloqui Servizio di post-adozione Milano Gruppo di sostegno per genitori adottivi 16 Servizio di post-adozione Milano Gruppo figli adottivi adulti 17 Servizio di post-adozione Forum on line per figli adottivi 30 Servizio di post-adozione Milano Laboratorio del sabato per bambini dai 6-11 anni 17 Servizio di post-adozione Milano Gruppo ragazzi adolescenti CIAI 3 incontri Servizio di post-adozione Bettola (Piacenza) Campo estivo per adolescenti 27 Tabella 22 - Ricerche e pubblicazioni Progetti di ricerca Pubblicazioni Attività di ricerca Indagine su 40 anni di adozioni CIAI con GFK-Eurisko Attività di ricerca con Uni- Progetto di ricerca sulla genitorialità dei figli adottivi adulti versità Cattolica di Milano Attività di ricerca con Uni- Progetto di Ricerca sui neuroni specchio versità di Parma Libri, Articoli e Rapporti “4° Rapporto di aggiornamento sul monitoraggio della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia anno 2007-2008” - Rapporto CRC: 5000 copie “Scenari e sfide dell’adozione internazionale” - libro edito da FrancoAngeli. 500 copie in prima edizione. “Ritorno alle origini. Una favola moderna” - libro edito da CIAI Sviluppo. 500 copie. “Ci vediamo più tardi. Viaggio senza pretese nell’adozione internazionale” – libro edito da EMI. 3000 copie in prima edizione. “L’adozione internazionale nella scuola”- articolo nella Rivista Educazione Interculturale, n. 3 ottobre 2008. 89 La comunicazione e la raccolta fondi omunicazione e Raccolta fondi sono attività chiave per la realizzazione della nostra Missione. Comunicare i valori in cui crediamo, gli scopi che vogliamo raggiungere è un nostro desiderio profondo oltre che un obbligo morale che sentiamo di dovere ottemperare verso tutti quei soggetti che ci sostengono e credono in noi. Non possiamo poi prescindere dall’attività di raccolta fondi, che ci permette di realizzare giorno dopo giorno i nostri obiettivi. Le iniziative che abbiamo posto in essere nel 2008 sono state per la maggior parte influenzate dalla ricorrenza dei 40 anni di vita dell’associazione, fondata nel 1968. C I numeri della Comunicazione Rassegna stampa 2008: - Quotidiani: 85 - Settimanali: 33 - Quindicinali: 1 - Mensili: 14 - Periodici: 3 - Internet: 40 Totale: 176 articoli Le iniziative Campagna AIDS di comunicazione È proseguita per tutto il 2008 la campagna per sensibilizzare l’opinione pubblica italiana sul fatto che la vita dei bambini affetti da AIDS, anche nei Paesi in via di sviluppo, non è una condanna. Oltre a prevenire la trasmissione madre-bambino si può intervenire per migliorare sensibilmente la qualità della vita dei piccoli già colpiti dalla malattia. La campagna si è articolata in spot tv, radio e stampa; è stato anche creato e distribuito un pieghevole che illustrava i quattro progetti (India, Burkina Faso, Etiopia e Cambogia) dedicati al tema dell’AIDS pediatrico. Ufficio stampa L’attività di ufficio stampa si è svolta nel corso dell’anno sia a supporto di iniziative di raccolta fondi (Fabbrica del sorriso, Saporbio, Pizza e Cuore, iniziativa di piazza, iniziative natalizie, spettacoli teatrali, etc.) sia per comunicazione di eventi culturali (convegni, corsi di formazione, etc.), sia per prese di posizione rispetto alle tematiche affrontate dall’associazione. In particolare, sono stati diffusi 16 comunicati ad agenzie di stampa, radio, tv, quotidiani e periodici. 90 Viaggi Il tradizionale viaggio organizzato da CIAI per le persone che hanno un sostegno a distanza è stato realizzato in Vietnam. I 21 partecipanti hanno avuto modo di visitare diversi progetti sostenuti da CIAI in quel Paese, in particolare nella zona di Hanoi, Haiphong, Song Dong e Bac Giang. Il viaggio è stato preceduto da una missione di preparazione in maggio. Attività editoriali Nel corso dell’anno sono state pubblicate 3 edizioni dell’organo di informazione di CIAI L’Albero Verde, inviate a tutti i sostenitori. L’Annual Report 2007 è stato prodotto in 3 edizioni (italiano, inglese e francese) e diffuso ai maggiori donatori e ai partner esteri; una sintesi è stata inserita nel n. 3/2008 de L’Albero Verde. Video In occasione dei 40 anni di vita dell’associazione è stato realizzato un documentario che raccontasse le origini e le tappe fondamentali di questo percorso. Le interviste ai diversi stakeholder dell’associazione e alle persone che ne hanno condiviso la nascita sono state montate con immagini più o meno recenti girate nei paesi in cui l’associazione opera. È stato intitolato “CIAI 40 anni”. Assemblea dei Soci Particolare importanza ha assunto quest’anno l’Assemblea annuale dei soci, trasformata per il 40esimo in una vera e propria occasione di riunione per i soci “di lunga data”. La partecipazione è stata superiore alle più rosee aspettative e per l’occasione è stato presentato il video “CIAI 40 anni”; durante l’assemblea sono state collegate tramite webcam tutte le sedi estere dell’associazione che hanno così preso parte “virtualmente” all’evento. Ricerca donatori Per la prima volta è stata realizzata una ricerca che fornisse informazioni sull’immagine e la valutazione di CIAI da parte dei suoi sostenitori. La ricerca si componeva di una fase propedeutica qualitativa (due incontri a Milano e Roma) e una quantitativa (100 interviste telefoniche). I risultati della ricerca sono stati presentati nel corso dell’Assemblea dei soci e poi pubblicati, in sintesi, su L’Albero Verde. Incontri sostenitori Con lo scopo di stringere rapporti più diretti con i nostri sostenitori più lontani, sono stati organizzati alcuni incontri in diverse città italiane. Agli incontri sono stati invitati sia i sostenitori già attivi sia i cittadini più in generale, attraverso comunicati inviati alle testate locali. Gli incontri prevedevano una presentazione dell’associazione e la proiezione del filmato realizzato con l’attrice Maria Amelia Monti in visita nei progetti in India. Nel corso dell’anno si sono svolti 13 incontri (Genova, Pescara, Monopoli, Bologna, Roma, Firenze, Padova, Bergamo, Torino, Cagliari, Milano, Palermo, Catania). Concerto Auditorium Sempre nell’ambito dei festeggiamenti per il 40esimo, CIAI ha organizzato in collaborazione con l’Auditorium Giuseppe Verdi di Milano un concerto nel quale si sono esibiti la Banda Osiris e l’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi. 91 Spettacolo Burkina Faso Il CIAI ha accettato l’invito di una compagnia teatrale del Burkina Faso di promuovere una replica a Milano del loro spettacolo “La tigre”. Lo spettacolo si è tenuto il 15 novembre presso l’Auditorium S. Fedele. L’associazione ha promosso presso i propri soci e sostenitori la serata, con lo scopo di offrire l’opportunità di conoscere il teatro burkinabè. Web Durante l’anno 2008 si è constatato un rafforzamento del canale internet con l’accesso al sito CIAI di più di 60 mila visitatori e di 107 mila visite. Questa la provenienza degli utenti del sito www.ciai.it : motori di ricerca 50,30%; traffico diretto 34,54%; siti di riferimento 15,14%; altro 0,02%. La visibilità del sito è cresciuta anche grazie al programma Google Grants che ha offerto la possibilità di pubblicare annunci gratuiti sul motore di ricerca di Google. Accanto a questo sono stati utilizzati altri strumenti gratuiti quali le mappe di Google e Google Analytics che permette di monitorare gli accessi al sito e alle campagne. Attraverso il sito internet è stata attivata una campagna web per promuovere il sostegno a distanza. L’inserimento di un form ha permesso la raccolta dati delle persone interessate ad attivare un sostegno. Durante l’anno la newsletter telematica è stata inviata 21 volte a 8.175 nominativi ad invio. Il 30 settembre 2008 è stato attivato il sito www.ciai.it/regalisolidali che ha avuto 28.648 visitatori con quasi 26 mila visitatori unici. Questa la provenienza dei visitatori: motori di ricerca 94,42%; traffico diretto 4,77%; siti di riferimento 1,81%. Nel periodo natalizio è stata pianificata una promozione del sito regali solidali attraverso una DEM (Direct Email), composta da 250 mila indirizzi email a cui è stato inviato un messaggio promozionale per aderire all’iniziativa. Le iniziative Di seguito riportiamo le principali attività di raccolta fondi svoltesi nel corso del di raccolta fondi 2008. Per una completa visione dei proventi derivanti da questa attività si rimanda alla nota integrativa (pagg 34-36 e pag. 45) del bilancio certificato da PWC disponibile sul sito. Le specifiche riportate in bilancio su rimando ad ogni capitolo della raccolta fondi sono riportate al netto di trasferimenti a progetti in corso. Pizza e Cuore Dall’1 al 9 marzo con l’iniziativa “Pizza e Cuore”il CIAI in tante pizzerie italiane ha raccolto fondi per sostenere un asilo e una scuola elementare per i bambini di Pasto, in Colombia. Grazie ad un accordo con le maggiori compagnie di telefonia per tutta la durata della manifestazione è stato possibile donare anche attraverso l’SMS o la chiamata da telefono fisso. I pizzaioli, invece, hanno contribuito versando la quota di adesione all’iniziativa e promuovendo presso la propria clientela il numero per le donazioni telefoniche. Per l’iniziativa è stato prodotto anche uno spot radio, trasmesso da diverse emittenti in tutta Italia, con la partecipazione della madrina dell’evento Hoara Borselli. Sono stati pubblicati i banner dell’evento su alcuni dei maggiori portali italiani fra i quali corriere.it, tiscali.it e libero.it. Il risultato dell’evento è pari a 17.590 euro. 92 La Fabbrica del Sorriso Anche per l’edizione 2008 l’associazione è stata beneficiaria (insieme ad altre organizzazioni facenti parte dell’Omnibus della solidarietà di Vita Comunicazione) della raccolta fondi organizzata da Mediafriends attraverso l’iniziativa “La Fabbrica del Sorriso”. Per l’edizione del 2008 il CIAI ha presentato il progetto “Sabay Sabay” che si riferisce all’intervento nel nuovo Centro di Nutrizione Boray di Phnom Penh (Cambogia) che ospita bambini con problemi psico-fisici. I volontari dell’associazione hanno presidiato ben 35 piazze italiane per l’iniziativa di raccolta fondi e sensibilizzazione che si è svolta nei giorni 18 e 19 maggio. Il risultato dell’evento è pari a 61.845 euro. Iniziativa di piazza Nei giorni 13 e 14 dicembre, in 92 piazze in tutta Italia è stata organizzata l’iniziativa “Così o cosà il Natale eccolo qua”che prevedeva la distribuzione, a fronte di donazioni, di una scatola colorata personalizzata contenente un gioco e una confezione di biscotti. Madrine dell’iniziativa, Angela Finocchiaro e Maria Amelia Monti. I volontari coinvolti sono stati 407. Nel corso dell’evento sono stati raccolti 81.617 euro. Iniziative natalizie Per il 2008 le iniziative di raccolta fondi legate al Natale (biglietti, calendari, lettere attestato donazione) sono state promosse attraverso il sito internet, la news letter telematica, L’Albero Verde e l’invio di un mailing a circa 2200 alberghi in tutta Italia. Il risultato è stato di 61.742 euro. Iniziative aziende Continuano le collaborazioni fra il CIAI e diverse aziende. Citiamo, in particolare, le seguenti: - Raccolte punti San Paolo. Per conto dei clienti che decidono di donare al CIAI i punti raccolti derivanti dal catalogo Executive, San Paolo devolve una somma pari a 25 o 55 euro al progetto di assistenza ai bambini malati di AIDS in Etiopia e al progetto di asilo nido peri bambini dei villaggi di Nanoro e Loumbila in Burkina Faso. Il risultato dell’iniziativa per il 2008 è pari a 336.245 euro. - Raccolte punti GS. Dal 31 ottobre 2007 è partita la collaborazione con la catena di Supermercati GS. Nel catalogo della raccolta punti 2007/2008 è presente una pagina dedicata al CIAI e al progetto cambogiano “Street To School”, a cui i clienti GS possono destinare i punti da loro raccolti. Il risultato dell’iniziativa è pari a 74.165 euro (l’iniziativa è stata condotta nel 2008 e la donazione erogata nel 2009). - Fondazione Mediolanum. La collaborazione con la Fondazione ha portato ad un contributo, suddiviso in due anni, che è stato finalizzato al progetto “Street To School”, in Cambogia. Il risultato della donazione per il 2008 è pari a 30.000 euro. Campagna Tesseramento Anche per il 2008 è stato promosso il tesseramento CIAI. Questi i risultati: N.187 Tessere Amico; N. 1292 Tessere Socio a cui si devono aggiungere 9 soci onorari. Il risultato derivante dalle tessere amico è pari a 4.688 euro e dai soci è 99.982 euro. 93 Bomboniere solidali Attraverso il proprio sito il CIAI propone di trasformare in solidarietà i festeggiamenti delle ricorrenze più importanti. Per matrimoni, battesimi, comunioni, vengono proposte le bomboniere, i biglietti e la lista regali. Nel 2008 l’offerta è stata ampliata e migliorata con l’inserimento di originali sacchetti realizzati in India, Vietnam e Burkina Faso. Il risultato dell’iniziativa è pari a 33.429 euro. Regali solidali Il “catalogo”di regali alternativi proposti dal CIAI nel corso di tutto l’anno si è notevolmente arricchito, arrivando a ben 9 soggetti. L’iniziativa offre la possibilità di scegliere un oggetto che verrà distribuito nei paesi in cui il CIAI opera. In cambio il donatore riceve un simpatico cartoncino che rappresenta la donazione effettuata e che può a sua volta regalare a un suo amico, parente o conoscente a dimostrazione della donazione effettuata a suo nome. Il risultato dell’iniziativa è pari a 78.770 euro. Spettacoli teatrali Anche nel 2008 diverse sono state le tournée teatrali seguite dai volontari con banchetti informativi e di raccolta fondi grazie alla collaborazione con alcuni attori. Questi, in particolare, gli spettacoli: Marco Columbro con “Romantic Comedy; Maria Amelia Monti con “Margarita e il gallo”; Gioele Dix con “Tutta colpa di Garibaldi”; Antonio Catania e Marina Massironi con “Sottopaga! Non si paga!”; Gianluca Guidi con “E sottolineo se”. I volontari coinvolti sono stati 100 per circa 171 serate coperte in circa 71 città. Il risultato dell’iniziativa è pari a 77.209 euro. 5x1000 Per promuovere la raccolta attraverso la donazione del 5x1000 sono stati realizzati dagli appositi dépliant inviati, con una lettera dedicata, a tutti i sostenitori. Il materiale informativo sulla possibilità di donare il 5x1000 al CIAI è stato anche inserito in ogni comunicazione in partenza dalla sede centrale e da quelle periferiche. I dati economici per il 2008 non sono ancora disponibili all’aprile 2009. 94 Bilancio consuntivo l Bilancio Consuntivo di esercizio al 31.12.2008 si compone dello Stato Patrimoniale, del Rendiconto Gestionale a Proventi ed Oneri, del Prospetto della Movimentazione del Patrimonio Netto e della Nota Integrativa. I Il nostro bilancio viene redatto in ottemperanza ai documenti di indirizzo della Commissione aziende non profit del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti: lo scopo di tale linea guida è di indicare il risultato di esercizio e i valori che lo compongono, di illustrare i risultati delle attività tipiche e di supporto. Lo stato patrimoniale evidenzia un disavanzo di 8.393 euro. Il Bilancio di Esercizio 2008 ha ottenuto la certificazione di PriceWaterhouseCoopers SpA. CIAI può vantare il Marchio dell’Istituto Italiano della Donazione in quanto aderente ai principi della Carta dei Valori. 95 ATTIVO Stato patrimoniale al 31 dicembre 2008 31/12/2008 31/12/2007 31.335 31.335 21.605 21.605 1.200.458 94.587 1.891 25.348 1.322.284 1.220.434 72.518 5.673 20.099 1.318.724 1. Partecipazioni 2. Crediti 4. Altri Titoli III. Immobilizzazioni finanziarie 2.862 7.569 84.000 94.431 3.362 4.408 7.770 TOTALE IMMOBILIZZAZIONI (B) 1.448.051 1.348.099 8.128 8.128 27.846 27.846 1. Verso sostenitori e finanziatori istituzionali 5. Verso altri 5a Crediti verso banche per operazioni P/T 5b Crediti garanzia per Fidejussione 5c Crediti v/erario II. Crediti 1.562.542 173.534 1.785.834 6.872 3.528.783 1.646.507 110.406 84.000 188.807 2.029.720 1. Depositi bancari e postali 3. Denaro e valori in cassa IV. Disponibilità liquide 1.471.749 97.911 1.569.660 3.277.133 55.177 3.332.310 TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE (C) 5.106.571 5.389.875 54.529 22.091 TOTALE ATTIVO 6.609.151 6.760.065 CONTI D’ORDINE Beni di terzi in comodato Impegni per pratiche adozioni Terzi per fideiussioni prestate Promesse condizionate di contribuzione Immobilizzazioni materiali a perdere TOTALE CONTI D’ORDINE 7 239.055 74.988 19.335 211.288 1.294.673 7 593.977 74.988 300.050 181.402 1.900.424 Valori in Euro A) CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI B) IMMOBILIZZAZIONI 4. Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d’ingegno I. Immobilizzazioni immateriali 1. Fabbricati 2. Impianti e macchinari 3. Automezzi 4. Altri beni II. Immobilizzazioni materiali C) ATTIVO CIRCOLANTE 5. Materiale generico, contribuito da terzi e da utilizzare in occasione di attività di Fund Raising I. Rimanenze D) RATEI E RISCONTI 96 PASSIVO Stato patrimoniale al 31 dicembre 2008 31/12/2008 31/12/2007 (8.393) 109.725 451.864 229.080 782.276 54.155 112.137 518.114 174.925 859.330 4.561.516 26.106 82.800 59.457 4.729.879 4.735.663 20.281 72.100 52.110 4.880.154 23.700 20.600 237.657 201.503 434.163 461.208 193.975 38.133 127.712 28.512 38.325 105.244 809.841 31.612 104.289 753.332 25.798 45.144 TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 6.609.151 6.760.065 CONTI D’ORDINE Beni di terzi in comodato Impegni per pratiche adozioni Terzi per fideiussioni prestate Promesse condizionate di contribuzione Immobilizzazioni materiali a perdere TOTALE CONTI D’ORDINE 7 239.055 74.988 19.335 211.288 1.294.673 7 593.977 74.988 300.050 181.402 1.900.424 Valori in Euro A) PATRIMONIO NETTO 1. Risultato gestionale esercizio in corso 2. Fondi di riserva 3. Fondo stanziamenti già deliberati 4. Patrimonio disponibile II. Fondo di dotazione 1. Fondi vincolati Cooperaz. e Sostegno a distanza 2. Fondi vincolati per fidelizzazione 3. Fondi vincolati per adozione 4. Fondi vincolati per centro studi III.Patrimonio vincolato B) FONDI PER RISCHI ED ONERI C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO D) DEBITI Debiti a medio lungo termine 2. Verso banca per mutuo ipotecario Debiti a breve termine 6. Debiti verso fornitori 7. Debiti tributari 8. Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale 12. Altri debiti E) Ratei e Risconti Per il Consiglio direttivo Il Presidente Valeria Rossi Dragone 97 PROVENTI Rendiconto gestionale a proventi ed oneri al 31 dicembre 2008 31/12/2008 31/12/2007 857.427 63.235 68.662 683.191 109.544 63.809 3.459.844 4.236.175 2.377.116 2.765.002 Valori in Euro 11. PROVENTI DELLE ATTIVITÀ TIPICHE Adozione Internazionale 1.1 Adozione Internazionale 1.2 Contributi Soci per Adozione Internazionale 1.3 Utilizzo Accantonamento a fondi destinati Cooperazione - Progetti di Sviluppo 1.4 Cooperazione e Sostegno a Distanza 1.5 Utilizzo Fondi Cooperazione e Sostegni a Distanza Centro Studi e Attività Culturali 1.6 Contributi per Centro Studi e Attività Culturali 86.340 1.7 Contributi per progetti Centro Studi e Attività Culturali 219.589 1.8 Utilizzo fondo progetti Centro Studi 51.078 Fidelizzazione e promozione sociale 1.9 Contributi da soci e associati 1.10 Contributi per fidelizzazione e promozione sociale 1.11 Utilizzo fondo fidelizzazione e promozione sociale TOTALE PROVENTI DELLE ATTIVITÀ TIPICHE TOTALE PROVENTI 98 113.290 - 99.882 80.218 200.100 - 4.773 3.101 7.488.047 8.107.395 2 PROVENTI PER INIZIATIVE DI RACCOLTA FONDI 2.1 Contributi per Iniziative di Raccolta Fondi 243.958 2.2 Contributi da Privati 88.504 2.3 Contributo per destinazione 5 per mille TOTALE PROVENTI PER INIZIATIVE DI RACCOLTA FONDI 332.462 3 PROVENTI FINANZIARI 53.063 182.928 150.069 182.557 515.555 115.323 110.620 7.935.831 8.733.569 ONERI Rendiconto gestionale a proventi ed oneri al 31 dicembre 2008 31/12/2008 31/12/2007 350.953 676.198 35.753 - 219.770 662.643 34.457 - Valori in Euro 1. ONERI DA ATTIVITÀ TIPICHE Adozione Internazionale 1.1 Costi del Personale 1.2 Spese generali e per Servizi 1.3 Ammortamenti 1.4 Erogazioni Fondi vincolati Adozioni Cooperazione - Progetti di Sviluppo 1.5 Costi del Personale 159.330 1.6 Spese generali e per Servizi 136.630 1.7 Ammortamenti 16.677 1.8 Erogazioni per Progetti e Sostegni a Distanza 3.150.120 1.9 Accantonamenti a fondi vincolati Progetti e Sostegni a distanza 2.202.968 Centro Studi e Attività Culturali 1.10 Costi del Personale 1.11 Spese generali e per Servizi 1.12 Ammortamenti 1.13 Erogazioni per Progetti Centro Studi e Attività Culturali 1.14 Accantonamenti a fondi vincolati progetti Centro Studi 226.588 106.401 15.755 3.498.747 2.972.814 84.433 47.505 10.741 71.647 58.721 10.370 212.242 61.180 58.425 52.110 Fidelizzazione e promozione sociale 1.15 Accantonamento Fondi Fidelizzazione sociale 10.599 1.16 Erogazioni Fondi Fidelizzazione sociale 4.773 TOTALE ONERI DA ATTIVITÀ TIPICHE 7.157.346 5.965 3.101 8.000.269 2.1 Costi del Personale 2.2 Spese generali e per Servizi 2.3 Ammortamenti TOTALE ONERI PROMOZIONALI DI RACCOLTA FONDI 159.373 186.319 15.218 140.600 140.646 14.661 360.910 295.907 248.093 62.146 16.453 326.692 199.122 56.731 15.547 271.399 4 ONERI FINANZIARI 65.506 54.914 5 ONERI TRIBUTARI 3.187 1.895 27.315 41.761 3.100 13.100 169 169 (8.393) 54.155 7.935.831 8.733.569 3 ONERI DI SUPPORTO GENERALE 3.1 Costi del Personale 3.2 Spese generali e per Servizi 3.3 Ammortamenti TOTALE ONERI DI SUPPORTO GENERALE 6 ONERI STRAORDINARI 7 ALTRI ONERI 8 IMPOSTE DELL'ESERCIZIO AVANZO/DISAVANZO TOTALE ONERI Per il Consiglio direttivo Il Presidente Valeria Rossi Dragone 99 Allegato 1 - Progetti di Cooperazione internazionale CIAI dal 2000 ad oggi Bambini, adolescenti e ragazzi di strada Sanità e sviluppo Cambogia 1 - Villaggio dei bambini- Battambang 2 - Scuola d’Arte - Siem Reap 3 - Kiop - Phnom Penh 4 - STS - Phnom Penh e Dankao 5 - Sport to school - Phnom Penh 6 - Progetto SAD 7 - Case Samaki - Phnom Penh 8 - M’lop Tapang - Sianouk Ville Burkina 9- Scolarizzazione e attività sportiva Bobo Dioulasso 10 - Centro per ragazze di strada Ouagadougou 11 - Asilo - Nanoro 12 - Asilo - Loumbila 13 - Progetto SAD 14 - Rete Burkina Faso 1 - Sviluppo sostenibile - Phum Thmei e Pailin 2 - Padiglione neurologico - Phnom Penh 3 - Padiglione malnutriti - Phnom Penh 4 - Borey Centre - Phnom Penh 5 - Casa bambini con handicap - Battambang 6 - Infermeria - Battambang 1 - Scuola infermieri - Bobo Dioulasso 2 - Infermeria presso Scuola Alpha Solidarité - Bobo Dioulasso 3 - Acqua e sviluppo in 5 villaggi 4 - AIDS Pediatrico – Ouagadougou 5 - Pediatria - Nanoro Etiopia 1- Bambini orfani AIDS - Ahope 15 - Progetto OVC - Addis Abeba 16 - Progetto CORE - Addis Abeba 17 - I Figli del nuovo Fiore - Addis Abeba 18 - Cooperativa Jessaca - Addis Abeba 19 - Progetto Pilota 20 - Capacity Bulding 21 - Asilo Liga- Akaki Kaliki 22 - Lavanderia e cucine Kidane Mereth A.A. 23 - Scolarizzazione a Kelafo - Somali Region India 24 - Refettorio St. Joseph - Belgaum 25 - Tara - Bangalore 26 - Butterflies - Isole Andamane 1 - Riabillitazione e fisioterapia - Pondicherry 2 - Joy Home – Pondicherry Vietnam 27 - Rafforzamento attività Centro sociale Bac Giang 28 - Centro Tham Bin 29 - Intesa Istituzionale Vietnam Colombia 30 - Ragazze di strada - Pasto Romania 31 - Centro di protezione per mamme e bambini - Sigetu Maramei 32 - Centro Prima accoglienza - Sigetu Maramei Ruanda 33 - Autonomia familiare 100 Eritrea 1 - Progetto Assefa TOTALI 33 15 Formazione Emergenza Tot. Paese 1 - Proactive learning 2 - CFSD - Provincie di Phnom Penh e Kampong Cham 16 1 - Scuola superiore Sogpelce - Boulkiemde 2 - Formazione e supervisione 3 - Progetto SAD 14 1 - Formazione istituzionale - Addis Abeba 2 - Formazione operatori Remand Home Addis Abeba 3 - Conferenza Adozione Internazionale Addis Abeba 4 - Ricerca Bisogni formativi - Addis Abeba 5 - Scuola Gulele- Addis Abeba 6 - SAD 16 1 - Educazione e formazione - Pondicherry 2 - Karaikal 3 - Gujarath 4 - Kanyakumari 5 - Ragazzi lavoratori 6 - Usilampatti 7 - Progetto SAD 1 - Post emergenza terremoto Gujarath 2 - Maremoto India - Pondicherry 3 - Maremoto India- Cuddalore 4 - Maremoto India- Kanyakumari 5 - Maremoto India - Karaical 17 1 - Intesa Istituzionale 2 - Intesa istituzionale 3 - Intesa Istituzionale 4 - Intesa Istituzionale 5 - Progetto SAD 8 1 2 1 1 23 5 76 101 Tamara Carla Angela Maria Michael Erika Stefano Tsedeke Andrea Carolina Natnael Tommaso Sebastian Daniela Nelson Duvan Camilo Dario Alem Saraswathi Demetrius Thien Stefano QUESTIONARIO PER I LETTORI Al fine di ottenere indicazioni e suggerimenti per la redazione della prossima edizione del Bilancio Sociale, ti preghiamo di compilare il seguente questionario e spedirlo a: CIAI Centro Italiano Aiuti all’Infanzia Via Bordighera 6 20142 Milano oppure trasmettilo via fax al numero: 02 8467715 Grazie. Ritieni che il Bilancio Sociale sia Sì No Non so Uno strumento importante di valutazione e controllo dei risultati raggiunti Uno strumento di trasparenza delle organizzazioni Uno strumento di coinvolgimento degli stakeholder Come valuti questa edizione del Bilancio Sociale di CIAI? Insufficiente Sufficiente Buono Ottimo Chiarezza grafica Chiarezza espositiva Completezza informazioni Il Bilancio Sociale ha soddisfatto le tue esigenze informative sull’operato di CIAI? Sì No Cosa vorresti sapere in più o meglio o di diverso? Il Bilancio Sociale ti ha fatto scoprire qualcosa che prima non conoscevi? Sì, in particolare No In parte Hai altre osservazioni/suggerimenti da farci sul Bilancio Sociale? In positivo: In negativo: C’è altro che vuoi segnalarci? Dati statistici sul compilatore A quali delle seguenti categorie di stakeholder appartieni? Socio Sei: Sostenitore Famiglia adottiva Collaboratore Tirocinante/Stagista Partner locale Volontario Medico Mass media Studente Insegnante Altra Associazione Coordinamento Psicologo Istituzione Operatore sociale Maschio Femmina meno di 35 anni 36-50 51-65 oltre 65 Dati anagrafici (non obbligatori) Nome e cognome ________________________________________________________________ Indirizzo _________________________________________________________________________ e-mail ___________________________________________________________________________ Professione _______________________________________________________________________ Autorizzo CIAI al trattamento dei miei dati personali in conformità con la legge 196/03. CIAI ne garantisce la riservatezza e la possibilità di richiedere la rettifica o la cancellazione in ogni momento. Data __________________________ Firma __________________________ I ritratti sono di Francesco Sordelli. La fotografia di pagina 22 è di Ettore Fanciulli. Le altre fotografie sono dell’archivio CIAI. Supplemento al n. 2 anno XVI de L’Albero Verde - Trimestrale del CIAI - giugno 2009 Registrazione n. 432 del 29/07/1994 Centro Italiano Aiuti all’Infanzia Via Bordighera, 6 - 20142 Milano Tel. 02 848441 - Fax 02 8467715 www.ciai.it - [email protected]