Ordinativo informatico negli Enti locali Aspetti organizzativi e tecnologici dott.ssa Maria Pia Giovannini Palermo 1 marzo 2005 Palermo – 1 marzo 2005 Ordinativo informatico negli Enti locali 1 Ordinativo informatico L’introduzione dell’ordinativo informatico locale completa l’automazione dei processi che alimentano il SIOPE Codifica standard banca dati SIOPE Linguaggio comune visione d’insieme condivisa Ordinativo informatico locale modello di processo amministrativo standard e omogeneo Palermo – 1 marzo 2005 Ordinativo informatico negli Enti locali 2 Vantaggi dell’ordinativo informatico L’ordinativo informatico prevede la standardizzazione dei rapporti telematici tra Banche Tesoriere ed Enti Locali Banca dati SIOPE codifica standard Ordinativo informatico locale • Supporto all’azione strategica derivante dalla possibilità di analisi dei macrofenomeni in contesti omogenei • Sviluppo di una offerta di mercato di prodotti e servizi più mirati ed economici Evoluzione del rapporto fra ente e banca tesoriera in una logica di migliore integrazione ed efficacia Palermo – 1 marzo 2005 Ordinativo informatico negli Enti locali 3 Diagramma di contesto Banca d’Italia Banca Tesoriera RGS SIPA SIOPE Ordinativo Informatico Riscossioni evolute Ente Locale Banca dati SIOPE Amm.ne centrale Cittadini Imprese Palermo – 1 marzo 2005 Ordinativo informatico negli Enti locali 4 Impatti sull’organizzazione dei procedimenti interni L’introduzione dell’Ordinativo informatico rende necessaria una rivisitazione dell’organizzazione dei procedimenti interni Revisione del workflow dei mandati Definizione di soluzioni adeguate per • introduzione dei nuovi codici • raccordo dati statistici su base storica Palermo – 1 marzo 2005 Efficienza ed efficacia del back office Introduzione della firma digitale Formazione ed addestramento degli addetti Organizzazione dei processi di conservazione dei mandati Ordinativo informatico negli Enti locali 5 Impatto sull’infrastruttura tecnologica dell’ente (1/2) L’introduzione dell’ordinativo informatico ha impatto sull’infrastruttura tecnologica dell’Ente Gli Enti che hanno già informatizzato il mandato dovranno…. costruire nuove interfacce secondo gli standard applicativi previsti utilizzare i servizi di trasporto del Sistema Pubblico di Connettività (SPC) ….e successivamente potranno gestire il work flow della spesa integrare processi di firma elettronica (in house o in service) integrare un sistema di gestione documentale Palermo – 1 marzo 2005 Ordinativo informatico negli Enti locali 6 Impatto sull’infrastruttura tecnologica dell’ente (2/2) Gli Enti con processi parzialmente o completamente manuali possono adottare varie soluzioni acquisire dal mercato prodotti di contabilità già predisposti per l’ordinativo informatico predisporre il solo mandato attraverso un “service” della Banca acquisire il servizio in modalità ASP (Application Service Provider) aderire a Centri di Servizio Territoriali (CST in corso di costituzione) Palermo – 1 marzo 2005 Ordinativo informatico negli Enti locali 7 Supporto del CNIPA all’iniziativa Il CNIPA fornirà un aiuto a Regioni ed Enti Locali per l’introduzione dell’ordinativo informatico Predisposizione di Linee Guida per affrontare le problematiche tecniche ed organizzative Analisi delle soluzioni organizzative in atto ed identificazione delle best practice Definizione di flussi organizzativi di riferimento Valutazione dei pro e dei contro delle soluzioni tecniche disponibili onde favorire il massimo riuso delle piattaforme Raccordo delle iniziative con l’avvio dei CST Palermo – 1 marzo 2005 Ordinativo informatico negli Enti locali 8 Il Gruppo di Lavoro A tal fine è stato costituito un apposito Gruppo di Lavoro coordinato dal CNIPA Alle attività del GdL partecipano La Ragioneria Generale dello Stato I rappresentanti degli Enti locali e delle Associazioni rappresentative degli stessi L’ABI oltre a Banca d’Italia con il ruolo di Osservatore I lavori forniranno i primi concreti risultati entro il primo semestre 2005 Palermo – 1 marzo 2005 Ordinativo informatico negli Enti locali 9