Provincia di Torino
Centri per l’Impiego
U
na Rete
per le Pari Opportunità
nei Servizi per l’Impiego
L’esperienza delle Referenti di Parità
dei Centri per l’Impiego della Provincia di Torino
Realizzato da:
Provincia di Torino
Assessorato al Lavoro, Attività di Orientamento
per il Mercato del Lavoro
Documenti e testimonianze tratte da:
«Studio di caso» condotto, nell’ambito
del progetto «Attività di ricerca e sistematizzazione delle esperienze maturale
nell’ambito delle P.O. dai Centri per
l’impiego della Provincia di Torino», da
Paola Merlino, esperta di politiche del
lavoro e di politiche di genere - 2008
Progetto grafico, redazione e
realizzazione:
Kami comunicazione - 2008
[email protected]
Indice
Presentazione
Da esperienza a buona prassi: le tappe del percorso
Una rete: compiti e attività
Attori / attrici della rete
L’Unità Organizzativa Pari Opportunità
Attività di Rete in raccordo con...
Cosa abbiamo realizzato
Seconda parte: le esperienze
Centro per l’impiego CHIERI
Centro per l’impiego CHIVASSO
Centro per l’impiego CIRIÉ
Centro per l’impiego CUORGNÈ
Centro per l’impiego IVREA
Centro per l’impiego MONCALIERI
Centro per l’impiego ORBASSANO
Centro per l’impiego PINEROLO
Centro per l’impiego RIVOLI
Centro per l’impiego SETTIMO
Centro per l’impiego SUSA
Centro per l’impiego TORINO
Centro per l’impiego VENARIA
Conclusioni delle Consigliere di Parità
Indirizzi
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Rete delle Referenti di Parità dei Centri per l’Impiego
L
e Referenti di Parità:
un punto di riferimento per le lavoratrici torinesi
I
l Centro per l’impiego, ruolo istituzionale d’incontro tra domanda e offerta
di lavoro, ha via via affinato i suoi servizi in relazione alla richiesta dell’utenza:
dall’informazione mirata, all’orientamento, al servizio d’incontro domanda/offerta, ad un significativo rafforzamento del rapporto con le imprese.
Una scelta che definisce i Servizi Lavoro della Provincia attraverso modalità di
rete, capaci di tessere rapporti con gli altri soggetti che si muovono nel mercato
del lavoro: ne sono indice i numerosi protocolli di collaborazione siglati con gli
enti locali, l’università, la cooperazione sociale, le associazioni di impresa e sindacali, le agenzie formative.
In questo quadro s'inserisce l’attenzione dell’Amministrazione Provinciale di Torino, nello specifico dell’Assessorato al Lavoro in collaborazione con la Consigliera
di Parità, nell’individuazione di strategie a favore di una più equilibrata partecipazione delle donne al mercato del lavoro.
P
roprio la variabile femminile ha inciso e potrà essere determinante per raggiungere il tasso del 60% di occupazione femminile entro il 2010 (su 100
donne ne devono poter lavorare almeno 60) previsto dagli obiettivi di Lisbona:
un traguardo che si è avvicinato nell’ultimo decennio con l’occupazione femminile al 56% (dati Istat 2007 della Provincia di Torino).
Le lavoratrici, che pur hanno rappresentato la porzione più dinamica del mercato
del lavoro, restano tuttora penalizzate dalla difficile conciliazione tra tempi di vita
e di lavoro e da una diffusa discriminazione legata al divario retributivo e rispetto
alle progressioni di carriera. La precarietà lavorativa, che riguarda soprattutto le
più giovani, è aggravata dalla recente crisi economica che rischia di vederle prime
escluse dal mercato del lavoro, nonostante i migliori risultati scolastici, le capacità
professionali e la determinazione dimostrate.
L
a Rete delle Referenti di Parità presente presso i Centri per l’Impiego ha
contribuito notevolmente a monitorare le esigenze e l’incidenza di variabili
economiche e sociali di ciascun territorio sulla vita lavorativa delle donne, tenendo
conto delle differenze che le riguardano in base all’età, il titolo di studio, l’estrazio-
Rete delle Referenti di Parità dei Centri per l’Impiego
3
L
e Referenti di Parità:
un punto di riferimento per le lavoratrici torinesi
ne sociale e la provenienza etnica. L’impegno e la professionalità delle Referenti
di Parità sono stati in questi anni fondamentali per l’emersione dei problemi ma,
soprattutto, per l’individuazione di soluzioni “a misura” delle donne sia rispetto
alla ricerca del lavoro, sia nella gestione del duplice ruolo di madri-lavoratrici e
delle difficoltà di conciliazione, anche attraverso i voucher per la custodia dei figli
e la cura delle persone anziane. In tema di informazione sono state capaci di
veicolare numerosissime notizie utili a donne e uomini con un occhio attento a
favorire la condivisione delle responsabilità familiari.
Sono state capaci di integrare principi delle Pari Opportunità nelle politiche del
lavoro, proponendo il ragionamento anche con le imprese e favorendo un’interpretazione delle differenti esigenze.
In tema di tutela sul lavoro, in particolare, le Referenti di Parità hanno saputo raccogliere e informare, ma anche indirizzare le donne verso i servizi e gli organismi
preposti, intessendo con la Consigliera di Parità una sottile rete di protezione per
le donne che subiscono discriminazioni, molestie sessuali e mobbing.
Q
uesta pubblicazione, che arriva in concomitanza con la conclusione del
secondo ciclo di aggiornamento per le Referenti di Parità, contribuisce a
siglare il passaggio da una fase sperimentale dell’iniziativa alla definizione di buona prassi con un modello operativo nell’ambito dei servizi proposti dal CPI.
Vogliamo così sottolineare l’unicità di quest’esperienza per l’integrazione dell’ottica di genere nell’ambito del Servizio lavoro e presentarla come un valido esempio per le realtà territoriali che vogliano muoversi in questa direzione.
Vogliamo anche valorizzare l’esperienza delle operatrici che, con molto impegno,
hanno contribuito a tradurre lo sguardo di genere sul mercato del lavoro della
Provincia di Torino in competenze e servizi utili per migliorare l’occupabilità delle
donne e la loro tutela nel luogo di lavoro.
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4
Antonio Saitta
Cinzia Condello
Presidente della Provincia di Torino
Assessora al Lavoro, Attività di orientamento
per il mercato del lavoro
D
a esperienza a buona prassi: le tappe di un percorso
A
ffrontare le politiche attive del lavoro con uno sguardo attento alla diversità di genere.
L’intuizione, ma anche la sfida, è stata accolta nel 2000 da un gruppo
di operatrici ed esperte presieduto dalla dr.ssa Ida Rossi, allora Dirigente del Servizio Lavoro della Provincia di Torino, in raccordo con
gli Uffici della Consigliera Regionale e Provinciale di Parità.
Il superamento di un approccio “neutro ” alle politiche del lavoro
apparve indispensabile per individuare nuovi percorsi e per favorire quel “salto di qualità ” sulla via dell’effettiva uguaglianza di
opportunità tra uomini e donne nel mercato del lavoro.
Nasce da questi presupposti l’esperienza della Rete di Parità della
Provincia di Torino che colloca la logica del «mainstreaming di ge-
nere» nell’azione dei nuovi Servizi per l’Impiego.
L’iniziativa si pone su una linea di continuità con lo Sportello Donna e Lavoro, operativo dal 1993 presso la Direzione Regionale del
Lavoro per la promozione specifica dell’occupazione femminile.
Dall’esperienza proficua, cui avevano concorso numerose operatrici ora in forza presso i nuovi Servizi per il lavoro, il “nuovo corso ”
prosegue con una modalità più integrata e flessibile, che coinvolge
il Servizio Lavoro, nella funzione di indirizzo, i Centri per l’Impiego
quali “nodi operativi “ e l’Ufficio della Consigliera di Parità Provinciale per gli aspetti legati alla tutela.
C
on l’avvio della fase operativa in ogni Centro e presso il Servizio Centrale è prevista una nuova figura “interna “, la Referente
di Pari Opportunità, con il compito di porre un’attenzione costante
all’integrazione delle politiche di genere nelle politiche del lavoro,
anche attraverso un’azione sinergica tra tutti/e i/le operatori/trici del
Rete delle Referenti di Parità dei Centri per l’Impiego
5
Centro. Una “lente di ingrandimento ” a contatto con l’utenza: per cogliere le
reali esigenze rispetto al Servizio e sollecitare opportune risposte.
N
el 2003 l’esigenza di accrescere le competenze specifiche, manifestata
dalle Referenti e dall’intero staff dei CPI indirizza gli Assessorati alle Poli-
tiche Sociali - con delega alle P.O. - e al Lavoro a programmare un percorso di
«formazione a tappeto» su tutto il personale dell’Assessorato al Lavoro della
Provincia, articolato in una sezione specialistica per le Referenti di P.O. e in una
sezione di sensibilizzazione volta a tutti/e gli/le operatori/trici dei CPI.
Il corso di formazione e i materiali informativi - tra i quali la guida «Parità nell’impiego», con i riferimenti normativi e la mappa dei Servizi e delle Istituzioni di
Parità sul territorio provinciale - diventano il supporto e la spinta effettiva per
l’avvio delle attività in ogni CPI.
Le Referenti di P.O., almeno una per ogni CPI, definiscono le modalità operative
di raccordo con i colleghi e con l’Ufficio della Consigliera, e iniziano l’attività informativa in merito al nuovo servizio. Nell’arco di un anno ottengono il riconoscimento formale quale “antenna territoriale ” dell’Assessorato al Lavoro provinciale
e di “unità collaborativa ” dell’Ufficio della Consigliera.
I
l Coordinamento centrale delle Referenti è formalizzato nel 2004 con la creazione dell’Unità organizzativa Pari Opportunità e della Rete delle Referenti di
Parità dei CPI della Provincia di Torino. In ogni CPI sono avviate specifiche attività
ed interessanti progetti sostenuti dall’Assessora al Lavoro, Cinzia Condello, dalla
Dirigente del coordinamento del CPI, Cristina Romagnolli, dalla coordinatrice
della Rete, Virginia Fattibene, dai/le Responsabili dei CPI e dalle Consigliere di
Parità, Laura Cima e Ivana Melli.
La «Rete delle Referenti di Parità dei Centri per l’Impiego» in pochi anni è
diventata un fiore all’occhiello del Servizio Lavoro della Provincia. Rappresenta un
modello, una buona prassi a livello provinciale da diffondere su scala regionale e
nazionale per la sua capacità di azioni sinergiche e capillari.
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U
na Rete: compiti e attività
A
ttori / attrici della rete
Le Referenti di Parità sono i nodi della rete diffusa sul territorio
provinciale. Presenti in ciascuno dei quattordici Centri per l’Impiego, con un rinforzo per le due sedi di Torino dove le referenti sono
tre, affiancano le attività regolarmente svolte con le competenze del
nuovo ruolo in materia di Pari Opportunità.
Nello specifico, l’attività della Referente di Parità garantisce un servizio di accoglienza e accompagnamento, orientamento e promozione delle donne, attento al complesso intreccio tra problematiche
familiari, sociali e lavorative che incidono sulla partecipazione delle
donne al mercato del lavoro.
P
romuove le normative e gli strumenti - finanziamenti, sportelli,
corsi di formazione, voucher, agevolazioni - per la promozione
delle donne nel lavoro e per la tutela contro le discriminazioni
di genere, in raccordo con le Consigliere di Parità, con i Servizi per
l’impiego, i servizi sociali e sanitari, le aziende e la formazione professionale.
L’attività della Rete è una cartina al tornasole rispetto alle problematiche del territorio e dei servizi locali rivolti alle donne: permette
di individuare azioni mirate e creare sinergie rispetto al contesto
socio-economico in cui opera.
L’
impegno di tutte, il confronto periodico e l’attività di rete
hanno rafforzato le competenze e la sensibilità degli opera-
tori del Centro rispetto all’integrazione dell’ottica di genere nelle
attività, creando così un valore aggiunto di grande importanza al
servizio del CPI.
Rete delle Referenti di Parità dei Centri per l’Impiego
7
L’
Unità Organizzativa Pari Opportunità
L’
Unità Organizzativa Pari Opportunità nasce nel maggio
2004 presso il Coordinamento CPI di cui è Dirigente la dr.ssa
Cristina Romagnolli.
Coordinata sin dall’inizio da Virginia Fattibene, si occupa di sostenere le singole Referenti nell’avvio del nuovo Servizio presso il CPI
e di mediare le relazioni con l’Assessorato, l’Ufficio della Consigliera
e le Istituzioni di Parità presenti all’interno della Provincia.
L’Unità acquisisce a pieno il ruolo di coordinamento grazie alla
formalizzazione della Rete delle Referenti: ne gestisce gli incontri
periodici e affianca le Referenti nell’elaborazione e nella realizzazione di progetti di P.O. e di azioni specifiche.
D
ell’Unità Organizzativa Pari Opportunità fa parte Barbara Al-
berico. Sono Referenti di Parità presso l’ufficio centrale Car-
melina Digiampaolo ed Elisabetta Galligani.
In particolare:
coordina la promozione dei voucher per la fruizione di
servizi alla persona a supporto dell’occupazione femminile
ha partecipato alla realizzazione della ricerca su «Le dimis-
sioni delle donne entro il primo anno di età del figlio» in collaborazione con un équipe di esperte e l’Ispettorato del Lavoro
ha svolto il tutoraggio nell’inserimento e accompagnamento
di quattro stagiste presso i CPI e l’ufficio della Consigliera
promuove la rete collaborando alla realizzazione della newsletter e all’aggiornamento del sito della Consigliera di Parità
ha partecipato a Melting Box “Fiera Internazionale dei Diritti e
delle Pari Opportunità ” promossa dalla Regione Piemonte (2007)
ha contribuito alla stesura del progetto sperimentale L.O.Q.
(Lavoratrici Over Quarantacinquenni) in quattro CPI della zona sud
della provincia di Torino.
8
8
A
ttività di Rete in raccordo con...
... l’Assessorato al Lavoro
La Dirigente del Servizio Coordinamento CPI, la dott.ssa Cristina
Romagnolli, nell’ambito della promozione e del monitoraggio del
Servizio nei primi mesi del 2008 ha affidato a uno «studio di caso »
la definizione delle possibili linee di sviluppo della rete. Lo studio
si rivela un valido strumento per valorizzare le singole esperienze e
per far emergere quel potenziale di “rete ” che già molto ha fatto e
che deve essere capitalizzato per il futuro.
... l’Ufficio Consigliera di Parità
La collaborazione con le Consigliere di Parità provinciali è fondamentale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni di
genere sul lavoro. Le Referenti di parità sono un riferimento “vicino
alle donne ” che possono trovare un aiuto concreto circa la tutela
della maternità e, più in generale, del lavoro. Costituiscono un canale privilegiato nella rilevazione ed emersione delle situazioni di
discriminazione, molestie sessuali, mobbing: nel 2007 il 20% dei casi
pervenuti all’Ufficio della Consigliera di Parità provinciale sono stati
indirizzati dalle operatrici dei CPI.
Nel dettaglio l’attività di rete opera con le seguenti attività:
coordinamento del flusso informativo da parte dell’Assessorato e dell’Ufficio della Consigliera, e definizione di una procedura per la segnalazione dei casi alla Consigliera di Parità
sostegno all’ideazione e alla realizzazione di progetti
accoglienza e collaborazione per l’attivazione, in raccordo
con l’Ufficio Consigliera, dello stage per quattro giovani studentesse finalizzato alla promozione della L.53/2000
rilevazione dei fabbisogni formativi
partecipazione a convegni, seminari e gruppi di lavoro riguardanti le Pari Opportunità e le politiche attive del lavoro.
Rete delle Referenti di Parità dei Centri per l’Impiego
9
C
osa abbiamo realizzato
L’attività è stata molta, complessa ed estremamente articolata e, seppur con differenze espresse da ciascuna referente di Parità in relazione alla realtà territoriale
e del CPI, ma anche alle caratteristiche personali, è possibile individuare azioni
ricorrenti che definiscono un denominatore comune del percorso.
L’
attivazione del servizio
Punto di partenza per l’attivazione del servizio all’interno del CPI, la collaborazione con i colleghi, con l’obiettivo dichiarato di integrare l’attenzione alle differenze,
di genere soprattutto, tra le molteplici attività del Centro. Supportata dai/le direttori/trici di Centro e dall’Unità Organizzativa Pari Opportunità, l’azione ha seguito
alcune tappe che hanno permesso la definizione del ruolo, la condivisione degli
obiettivi e delle possibili sinergie con i/le colleghi/e.
In tutti i Centri sono stati attivati:
la promozione del servizio anche con allestimento di uno spazio informativo
l’avvio del servizio di ascolto e consulenza
la predisposizione di materiali informativi, slides, dossier relativi alle P.O.
l’integrazione concreta delle P.O. soprattutto nelle attività specifiche svolte dalle Referenti (chi nel matching, chi nell’orientamento,…)
L’azione ha dato visibilità alla figura della
referente e ha favorito la sinergia di azioni
all’interno del CPI favorendo il mainstreraming di genere nell’ambito dei servizi offerti
a persone e imprese.
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L
avoro di organizzazione e animazione
di reti territoriali di P.O.
La Referente di Parità ha avviato un’azione capillare di promozione
delle Pari Opportunità in sinergia sul territorio. In questo ambito un
impulso importante è arrivato dalla campagna di comunicazione
promossa dall’ufficio della Consigliera di Parità attraverso gli opuscoli «I nostri auguri tra opportunità e diritti» che ha segnato una
svolta importante nell’attività delle Referenti e degli stessi Centri. La
“modalità di rete ” proposta per la diffusione di opuscoli, cui le Referenti hanno contribuito col coinvolgimento di ASL, Consorzi Socio
Assistenziali, Assistenti sociali, Comuni, Medici di Base, Farmacie, Nidi
e Scuole Materne, Agenzie Formative, ha permesso un considerevole ampliamento della rete territoriale, specie con: Servizi Sociali,
Comuni, ASL, Consorzi, Scuole di ogni tipo e grado. Le Referenti
hanno partecipato a seminari tematici sulle Pari Opportunità, condotto lezioni presso le Agenzie Formative contribuito all’organizzazione di convegni sia per la parte amministrativa che relazionale.
I risultati sono quantificabili in
una legittimazione del ruolo di
Referente sia verso l’esterno
che verso l’interno del CPI e
nella nascita di collaborazioni
fianlizzate alla realizzazione di
progetti e all’inserimento lavorativo.
Rete delle Referenti di Parità dei Centri per l’Impiego
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C
osa abbiamo realizzato
P
romuovere la conciliazione tra vita e lavoro
Il tema della conciliazione tra vita e lavoro è emersa quale difficoltà costante,
talvolta insormontabile, per le donne: basti considerare l’alto numero di dimissioni
delle lavoratrici madri nel primo anno di attività del figlio. Ha impegnato particolarmente le Referenti di Parità in un ventaglio diversificato di azioni e servizi:
Uno dei primi compiti delle Referenti di Parità, su mandato dell’Assessorato
al Lavoro della Provincia di Torino, ha riguardato promozione e gestione dei Voucher per la conciliazione. La formula, prevista dalla Regione Piemonte nell’ambito dell’Asse E del FSE, prevede il sostegno a donne disoccupate e con difficoltà
dovute ai carichi familiari (bambini/e, anziani/e) per favorire la loro partecipazione ad iniziative orientative e di formazione o per avviarle al lavoro dipendente. Le
Referenti hanno attivato la promozione del voucher nell’ambito delle attività del
CPI, gestendo l’erogazione e organizzando gli incontri con i Comuni per la stipula
delle Convenzioni.
Promozione della L. 53/2000 rispetto ai congedi parentali. In seguito
alla campagna informativa «I nostri Auguri tra opportunità e diritti» promossa
dalla Consigliera di Parità provinciale per promuovere le opportunità in materia
di congedi parentali, è stato segnalato un considerevole aumento di richieste di
informazioni presso i CPI da parte di mamme e papà lavoratrici/ori. Per supportare il servizio delle Referenti di Parità è stata avviata, pertanto, l’attività di quattro
stagiste a supporto delle Referenti e in raccordo con Ufficio Consigliera di Parità,
impegnate, soprattutto, nella promozione della L.53/2000. Con il supporto delle
stagiste è stato possibile prevedere momenti
L’azione ha un’importante rilevanza nella
formativi specifici sul
prevenzione e contrasto delle discrimina-
tema rivolti alle perso-
zioni che si manifestano, in particolare, per
ne, anche esternamen-
la difficile conciliazione con le responsabilità
te al CPI.
familiari
12 12
Promozione delle opportunità offerte dall’art. 9 della L.
53/2000 presso le imprese anche mediante la diffusione dell’opuscolo «Azienda amica delle Mamme e dei Papà» voluto dalla Consigliera di Parità provinciale per sensibilizzare le aziende e informarle
circa le opportunità.
In alcuni CPI sono stati, inoltre, organizzati incontri con commercialisti e consulenti del lavoro per promuovere le opportunità offerte
dalla normativa e dal FSE alle imprese.
T
utelare le lavoratrici e i lavoratori contro le
discriminazioni
Tra i servizi attivati quello di ascolto e consulenza rispetto alle discriminazioni di genere sul lavoro si è rivelato di particolare importanza nella segnalazione e risoluzione dei casi. L’attività consiste nella
rilevazione delle situazioni di discriminazione, con una procedura
formalizzata dalla Consigliera di Parità, in una prima informazione
circa la normativa e nell’indirizzamento della lavoratrice o del lavoratore all’Ufficio competente della Consigliera di Parità provinciale e
di ulteriori servizi di tutela
(sportelli sindacali, consuL’azione ha migliorato la
lenti del lavoro). I contatti
conoscenza della normativa
consolidati con le aziende e
e dei servizi finalizzati alla
con le agenzie formative fa-
tutela diritti delle lavoratrici
e dei lavoratori, con parti-
voriscono, inoltre, la promozione di azioni positive per
colare riferimento alla figura
la rimozione degli ostacoli
della Consigliera di Parità.
che escludono le donne dal
mercato del lavoro e dalla
progressione di carriera.
Rete delle Referenti di Parità dei Centri per l’Impiego
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C
osa abbiamo realizzato
P
romuovere le donne nel mercato del lavoro
L’attenzione costante alle esigenze espresse dalle donne e, nel contempo, la conoscenza del contesto economico e dei servizi offerti dal territorio, ha permesso
di individuare azioni e specifici progetti volti a promuovere la cultura delle Pari
Opportunità sostenendo l’ingresso e la permanenza delle donne nel mercato
del lavoro. La varietà di ambiti e l’originalità espressa nelle iniziative sono un indicatore importante delle
molteplici
esigenze
emerse e, dall’altro, di
un’attenzione spiccata
alle specifiche necessità.
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L’azione ha permesso di focalizzare alcuni
importanti ambiti di attività in cui intervenire, in particolare sul tema della Conciliazione
tra vita e lavoro.
S
econda parte: le esperienze
R
accolte attraverso interviste mirate alle Referenti
di Parità, nell’ambito dello «Studio di caso», le
esperienze specifiche contribuiscono a ricostruire in
modo sistematico, senza trascurare la ricchezza di sfumature, l’insieme di positività e di risultati raggiunti,
di aspettative ma, anche, di concrete linee di sviluppo
individuate da ciascuna Referente rispetto all’obiettivo
della promozione delle donne nel lavoro.
Ricche di stimoli e di riflessioni sul ruolo e sul superamento degli ostacoli esistenti, le interviste hanno permesso di far emergere quel potenziale di «rete» che
già molto ha prodotto e che deve essere capitalizzato
per il futuro.
L
e schede che seguono si propongono di sintetizzare le iniziative che ciascun Centro per l’Impiego,
su iniziativa della Referente, ha saputo attivare con il
fine di valorizzare le esperienze e di favorirne il trasferimento.
Per non disperdere la ricchezza di suggestioni ed
emozioni che solo il punto di vista delle protagoniste
può restituire, le schede sono accompagnate da alcune riflessioni e opinioni appuntate durante l’intervista
delle Referenti rispetto al loro ruolo.
La loro testimonianza è parsa fondamentale per arricchire la pubblicazione di un prezioso contributo alla
descrizione del percorso.
Rete delle Referenti di Parità dei Centri per l’Impiego
15
C
entro per l’Impiego di CHIERI
Responsabile: Lina Quattropani
Referente: Assunta Giorgio dal 2003 ad oggi.
T
ra le iniziative intraprese:
un progetto rivolto all’individuazione, alla formazione e alla promozione
delle badanti attraverso il corso promosso dal CPI e realizzato dall’agenzia Formativa CIOFS «Elementi di Assistenza Familiare».
promozione dei voucher per la conciliazione presso i Comuni del territorio, finalizzata alla stipula della convenzione.
incontro con gli studi professionali finalizzato alla promozione delle opportunità offerte dalla normativa e dal FSE alle imprese in materia di conciliazione. L’iniziativa ha consentito al CPI di porsi in un modo differente rispetto alle
aziende, ossia in “una prospettiva di dialogo e di consulenza ”.
P
er il futuro vorrebbe...
«Per poter svolgere tutte
queste iniziative è stato
fondamentale attivare una
forte rete territoriale, in
particolar modo con: Comune, Consorzio, Agenzie
Formative, studi professionali, azienda, l’ASL».
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 Rafforzare il rapporto con le scuole in un’ottica pre-
ventiva e di abbattimento di quegli stereotipi che, spesso,
ostacolano i processi di scelta sia scolastica che professionale,
limitando i/le giovani.
 Mantenere ed ampliare il servizio di tutela e di promozione della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
C
entro per l’Impiego di CHIVASSO
Responsabile: Enrico Scammacca
Referente: Annalisa De Col dal 2006. Ileana Sinistro, dal 2003 a 2006.
T
ra le iniziative intraprese:
organizzazione di un corso per babysitter, con Adecco Formazione, avviando il progetto «Una Mamma in più». L’obiettivo del progetto (ancora in
fase di realizzazione) è favorire l’occupazione delle donne e offrire alle famiglie
un servizio utile alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
ciclo di incontri rivolti alle donne del territorio, in collaborazione con l’Associazione Punto a Capo, sul tema della maternità e del lavoro, con la collaborazione di: CISS, ASL7, Comune di Chivasso, Provincia di Torino e CPI di Chivasso.
collaborazione nel progetto «Laboratorio Teatrale» rivolto ai ragazzi delle medie per affrontare il tema delle Pari Opportunità: 3 i laboratori territoriali
(Chivasso, Montanaro e Brandizzo).
organizzazione, in occasione dell’Anno Europeo delle P.O., di 2 incontri negli
Istituti Superiori di Chivasso Liceo Classico e Scientifico - Istituto Psicopedagogico e Istituto Tecnico con la partecipazione del CPI e della Consigliera di Parità.
P
er il futuro vorrebbe...
«Nel secondo periodo del man-
 Riuscire a concludere il progetto a favore
tutela che si è avvalsa di un raffor-
della conciliazione.
zamento della collaborazione dei

Trovare i fondi per proseguire l’esperienza
dato è proseguita l’attività di
colleghi con la Referente, e di una
positiva dei laboratori teatrali per ragazzi/e.
maggior consapevolezza nell’in-
 Avviare un rapporto più forte con gli Istituti
dividuazione dei casi da segnalare
Superiori.
alla referente e alla Consigliera di
 Partecipare ai corsi pre-parto, per informa-
Parità».
re direttamente mamme e papà circa i loro diritti.
Rete delle Referenti di Parità dei Centri per l’Impiego
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C
entro per l’Impiego di CIRIÉ
Responsabile: Daniela Sandrone
Referente: Rosalia Arlotta dal 2003 ad oggi.
T
ra le iniziative intraprese:
promozione della L.53/2000 tramite la diffusione degli Opuscoli «I Nostri
Auguri tra opportunità e diritti» attraverso l’attivazione di contatti sul territorio e la collaborazione con l’ASL .
il progetto «Futuri Genitori Informati: presentazione della L.
53/2000», testimonianza formativa del CPI all’interno dei corsi preparto per fornire indicazioni utili a conciliazione, maternità e paternità (vengono predisposte fotocopie, slide). Sono state, inoltre, contattate le Farmacie, per l’ affissione della locandina informativa sulla L.53.
il progetto «Perla». Ha permesso di realizzare un percorso orientativo e
di inserimento lavorativo mirato alle donne adulte tenendo conto della complessità e dei loro problemi specifici.
«Si è verificato un positivo consolidamento della Rete delle Referenti:
cominciano ad arrivare
un maggior numero di informazioni, si svolgono le
riunioni, si viene coinvolte
in varie iniziative, ci si sente
parte attiva di un progetto
volto a promuovere le pari
opportunità nel lavoro».
18
P
er il futuro vorrebbe...

Mantenere il lavoro avviato sulla diffusione della
L.53/2000.
 Realizzare iniziative utili alla promozione del Part-time
presso le imprese del territorio.
 Avviare una riflessione seria circa l’acquisizione della
patente da parte delle donne o l’implementazione del sistema dei trasporti nell’ottica di favorire l’inserimento lavorativo.
C
entro per l’Impiego di CUORGNÈ
Responsabile: Anna Garizio
Referente: Luisella Merlo dal 2007. Emanuela Lo Torto dal 2003 a 2007.
T
ra le iniziative intraprese:
elaborazione di un questionario destinato alle donne
che si rivolgono al CPI per la preselezione per verificarne le
«E’ stato elaborato un que-
esigenze in materia di conciliazione dei tempi e di resisten-
stionario per le donne che si
za nell’assunzione delle donne da parte delle aziende.
rivolgono al CPI per la prese-
collaborazione con l’Agenzia formativa CSEA e con la
lezione finalizzato a capirne
Comunità montana per l’apertura di un micro-nido/baby
esigenze, problemi e necessità.
parking con il coinvolgimento del Comune.
Tra i principali, la conciliazione
partecipazione al progetto «Servizi per la Concilia-
dei tempi che rappresenta un
zione» in collaborazione con l’Agenzia SCF che al fine di
problema serissimo, in termini
favorire la partecipazione delle donne al corso «Elementi
di mancanza di servizi, e come
di assistenza familiare» ha allestito uno spazio bimbi molto
freno nell’assunzione di donne
apprezzato. La Referente è intervenuta in merito alle tema-
in quanto non supportate da
tiche relative al Mercato del Lavoro e alle P.O.
un sistema di supporto nella
gestione dei tempi di vita e di
lavoro».
P
er il futuro vorrebbe...
 Continuare nella diffusione dei Libretti«I nostri Auguri tra opportunità e diritti»

Avviare un maggiore rapporto con le imprese per la promozione delle iniziative di
conciliazione e della forza lavoro femminile.
 Provvedere ad un piano di diffusione dell’opuscolo «Azienda Amica delle Mamme
e dei Papà».
 Applicazione del Mainstreaming all’interno del CPI, specie a partire dall’utilizzo del
linguaggio di genere alla gestione delle Offerte di lavoro.
Rete delle Referenti di Parità dei Centri per l’Impiego
19
C
entro per l’Impiego di IVREA
Responsabile: Armanda Romano
Referente: Emanuela Lo Torto dal 2007 ad oggi.
Anna Maria Sonza Noera dal 2003 al 2007.
T
ra le iniziative intraprese:
una bacheca informativa dedicata alle P.O. nel lavoro.
un book contenente schede informative in merito a diritti ed opportunità
offerti dalla normativa.
un’agenda appuntamenti con un pomeriggio fisso a settimana in cui la
Referente accoglie le persone che desiderano utilizzare il servizio.
Una giornata di studio, confronto e riflessione su «Lavoro e Pari Opportunità nel Canavese», sabato 8 marzo 2008, con particolare riferimento alle
Scuole Superiori che hanno elaborato nell’arco dell’anno dei disegni sul concetto di P.O. Al fine di valorizzare i ragazzi/e è stato realizzato e distribuito un
calendario contente tutti i lavori.
«Non essendo attiva una
Rete territoriale sulle P.O.,
in collaborazione con la
Responsabile,
abbiamo
operato nella tessitura di
fattive collaborazioni che
P
er il futuro vorrebbe...
 Promuovere la realizzazione di una società di servizi
hanno portato all’organiz-
per la conciliazione che possa dare una risposta alle esigenze
zazione, anche grazie al
delle donne.
Coordinamento Centrale,
 Proseguire nella diffusione dei libretti per la concilia-
di un Convegno su Donne
zione.
e Lavoro con particolare
 In collaborazione con l’ASL e il CPI di Cuorgnè inter-
riferimento alle scuole su-
venire nell’ambito dei Corsi pre-parto per promuovere la
periori».
L.53/2000.
20
C
entro per l’Impiego di MONCALIERI
Responsabili: Cristina Romagnolli, Patrizia Zoppolato
Referente: Barbara Caddori dal 2003 ad oggi. Giampiera Scagliola dal 2003 al 2006.
T
ra le iniziative intraprese:
sin dalla prima sperimentazione della campagna «I nostri Auguri tra op-
portunità e diritti» volta alla promozione della L.53/2000 e alla diffusione degli
opuscoli, sono stati attivati nuovi contatti con il territorio specie con la Biblioteca, i Comuni, le Scuole, Servizi Sociali, le Istituzioni.
promozione dei Voucher per la conciliazione in occasione degli incontri
con i lavoratori e con i Comuni per la stipula delle Convenzioni.
partecipazione al «Progetto Donna» del Comune di Vinovo che ha previsto diversi incontri informativi rivolti alle donne sulle tematiche di genere. In
particolare la Referente si è occupata degli incontri dedicati alla conciliazione
dei tempi di vita e lavoro.
partecipazione al progetto «Banca dei Tempi» del Comune di Moncalieri.
«Le referenti hanno avuto modo
P
di partecipare a numerosi conve-
er il futuro vorrebbe...

Spingere le istituzioni comunali a dotarsi di un
Assessore alla Pari Opportunità con cui collaborare successivamente.

Affiancare la realizzazione del Progetto LOQ ri-
volto all’accompagnamento al lavoro delle donne adulte,
unitamente ai CPI di Chieri, Orbassano e Pinerolo.
gni e seminari e da questi hanno
potuto apprendere molto e aggiornarsi. E’ attraverso l’acquisizione di informazioni e di notizie,
ma ancor più attraverso il confronto e la partecipazione attiva
alla vita del territorio che il ruolo
della Referente ha via via assunto
significato».
Rete delle Referenti di Parità dei Centri per l’Impiego
21
C
entro per l’Impiego di ORBASSANO
Responsabile: Chiara Zavattaro
Referente: Maria Braia dal 2003 ad oggi.
T
ra le iniziative intraprese:
partecipazione all’InfoorientaDay per le classi 5° superiori: sono stati realizzati numerosi laboratori tra cui quello rivolto alle P.O. gestito dalla Referente,
che ha presentato la normativa, i diritti, le figure di parità, il mercato del lavoro
disaggregato.
realizzazione dei progetti: «Perla» rivolto all’orientamento, formazione e
accompagnamento di donne adulte nel mercato del lavoro; «Guido Io» condotto in collaborazione con Assot, Coop. Orso, Provincia e Consigliera di Parità,
volto a modificare gli stereotipi che sfavoriscono la forza lavoro femminile nel
mercato del lavoro; «Pari», progetto in collaborazione con Italia Lavoro, che ha
coinvolto 30 donne in difficoltà economica in un’azione di accompagnamento
al lavoro.
«L’attività ha rappresen-
allestimento di uno sportello rivolto alle donne gestito dal-
tato per me una vera e
la Referente più una consulente nell’ambito del progetto.
propria esperienza forma-
progetto LOQ rivolto a donne over 45.
tiva che mi ha permesso di
rileggere ed affrontare le
politiche del lavoro in un
modo diverso, molto più
P
er il futuro vorrebbe...
 Progettare, con la responsabile del CPI e la Me-
completo e soprattutto in
diatrice, iniziative volte alle donne straniere anche gra-
modo «non neutro». Un
zie il confronto e la collaborazione con il Tavolo dei
lavoro che ha permesso
Piani di Zona.
di rilevare i bisogni delle
 Cercare di applicare il Mainstreaming nella realizza-
persone, utile anche per il
zione del POR mediante il coinvolgimento di donne nelle
CPI».
varie attività.
22
C
entro per l’Impiego di PINEROLO
Responsabili: Renato Zambon, Gian Maria De Stefanis
Referente: Stefania De Michelis dal 2004 ad oggi.
T
ra le iniziative intraprese:
partecipazione al progetto «Perla» volto all’orientamento, formazione
e accompagnamento di donne adulte nel mercato del lavoro. Il CPI ha preso
parte alla realizzazione di giornate formative.
partecipazione al progetto «Trasformare» organizzato dalla Comunità
Montana volto a migliorare il turismo locale “investendo sulle donne”.
partecipazione a tutti gli incontri con i medici del territorio, unitamente
ad un’ostetrica dell’ASL, per la promozione degli opuscoli
«I nostri auguri tra opportunità e diritti».
partecipazione all’iniziativa «Fare Futuro» organizzata
nel pinerolese nell’ambito dello spazio alle P.O., cui ha partecipato la Consigliera di Parità con una relazione sul tema
«Conciliazione e Famiglia».
relazione dal titolo «Donne e Lavoro» nell’ambito di
una serata contro la violenza sulle donne, in collaborazione
con la stagista condivisa con l’Ufficio della Consigliera
incontri informativi «Il CPI ti vuole incontrare» nei
luoghi più frequentati dalle persone straniere in cui la Referente ha proposto argomenti concreti legati al lavoro, alle
P.O. ed alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
P
er il futuro vorrebbe...
 Attivare progetto LOQ rivolto all’accompagnamento e inserimento di donne adulte over 45.
«Le P.O. hanno dato dinamismo
alla nostra realtà offrendo la possibilità di tessere reti relazionali
con il territorio e di accogliere le
accresciute richieste di incontri
e di intervento. E’ stato così avviato un vero e proprio servizio
di consulenza P.O.: molte consulenze sono risolte direttamente
al telefono, altre necessitano un
appuntamento e relativi approfondimenti, mentre i casi di tutela
vengono trasmessi alle Consigliere di Parità per un’azione di
mediazione o per essere trattati
in giudizio».
Rete delle Referenti di Parità dei Centri per l’Impiego
23
C
entro per l’Impiego di RIVOLI
Responsabili: Beatrice Saggio, Domenico Audisio
Referente: Maria Serafina Papandrea dal 2007 ad oggi. Paola Milan
dal 2006 al 2007. Cinzia Servente, dal 2003 a 2006.
T
ra le iniziative intraprese:
dal 2006 organizzazione di uno spazio specifico sulle P.O. nell’area Accoglienza dotato di: pannello sulle P.O, con messaggi promozionali relativi al
servizio offerto diretti alle persone con l’obiettivo di illustrare e promuovere la
nuova attività (messaggi tipo: Esiste il servizio …; Hai un problema …), scaffalatura specifica, materiale informativo, locandine.
organizzazione di un Dossier relativo a tutti i casi affrontati, attraverso cui
è possibile, da un lato, tenere memoria di tutto il lavoro svolto e, dall’altro, di
monitorare il tipo di richiesta formulato e le possibili risposte attivate.
integrazione dell’ottica di genere nella sua attività quotidiana, ossia nel
Marketing verso le imprese, nell’Incontro domanda-offerta, nel servizio Eures.
collaborazione alla Campagna di informazione «Fermare
«Nel 2006 è stato organiz-
la Violenza si Può», promossa dalla Consulta Femminile Regio-
zato uno spazio specifico
nale e dal Consiglio Regionale, distribuendo gli opuscoli infor-
sulle P.O. nell’area acco-
mativi e la tesserina nel CPI di Rivoli e fornendo informazioni
glienza. Questo spazio si è
alle persone riguardo.
rivelato molto importante
adesione al Progetto «Perla» rivolto all’orientamento,
perché la richiesta di in-
formazione e accompagnamento di donne adulte nel mercato
formazioni è aumentata. Le
del lavoro, in raccordo con altri Cpi e Comuni della Provincia
persone hanno infatti pau-
di Torino.
ra di esporsi anche solo nel
chiedere informazioni e/o
chiarimenti; in alcuni casi
temono perfino di fornire
le generalità».
24
P
er il futuro vorrebbe...
 Ampliare la rete territoriale relativa alle P.O. avviando
rapporti sia con le ASL e le Scuole.
C
entro per l’Impiego di SETTIMO
Responsabile: Giorgio Risso
Referente: Carmen La Torre dal 2003 ad oggi.
T
ra le iniziative intraprese:
progetto di potenziamento delle competenze delle donne adulte mediante un percorso formativo, un tirocinio e l’accompagnamento al lavoro. Notando
numerose richieste aziendali inevase per vetriniste, ha pensato di promuovere
la realizzazione di un corso per vetriniste sostenuto dalla Consigliera di Parità ed dal Coordinamento centrale: il corso si è
realizzato a frequenza piena, con l’assunzione di
alcune persone.
progetto per l’inserimento in tirocinio di
donne over 40 presso aziende del territorio.
Nell'ambito del progetto «Conciliando»
che - realizzato dall'azienda Confezioni di Matelica con il supporto del Comune di Settimo - ha
«Grazie a questo servizio si percepisce
evidente un nuovo ruolo del CPI, di
carattere più consulenziale/ascolto sia
verso le persone che verso le imprese.
Il servizio è molto concreto e ricercato
dalle persone in quanto è un supporto
reale, vicino alla gente».
previsto la realizzazione di un Servizio disbrigo
pratiche per i dipendenti e organizzato l’Estate ragazzi per i loro figli/e, il Cpi ha
promosso un incontro rivolto ad aziende e studi professionali per la diffusione delle Buone Prassi di conciliazione sperimentate dall’azienda. L’incontro ha
visto la partecipazione della Consigliera di Parità, dell’Assessora provinciale al
Lavoro e dell’Assessore al Lavoro del Comune.
P
er il futuro vorrebbe...
 Aprire un dialogo con le scuole in merito a lavoro e pari opportunità.
 Potenziare il lavoro rivolto verso le imprese, specie nei confronti delle piccole.
Rete delle Referenti di Parità dei Centri per l’Impiego
25
C
entro per l’Impiego di SUSA
Responsabile: Oretta Marengo, Domenico Audisio
Referente: Annamaria Sarzotti dal 2004 ad oggi.
T
ra le iniziative intraprese:
diffusione degli opuscoli «I nostri auguri tra opportunità e diritti», anche
intervenendo nei corsi pre-parto organizzati sul territorio.
dal 2007, occupandosi di preselezione, ha tentato di integrare l’ottica di
genere anche in questa attività. Gli sforzi sono stati orientati a: utilizzo del linguaggio di genere, promozione delle donne nelle selezioni o inserimento delle
donne nelle attività del POR.
«Spesso conoscere i pro-
collaborazione nelle attività con le mediatrici culturali.
pri diritti o comprendere
collaborazione con Comunità Montana nell’ambito dei
la propria situazione è già
corsi per i cantieristi per l’organizzazione di giornate dedicate
compiere un passo avanti
alle P.O. La Referente ha predisposto cartelline per tutti i corsisti
verso l’autonomia. Ogni
e materiali specifici raccolti in un dossier, in dotazione presso il
persona sa che comunque
CPI.
la Referente è disponibile
in qualsiasi momento, così
come la Consigliera di Parità. Le donne, in particolare,
non hanno timore nel chiedere informazioni e chiari-
P
er il futuro vorrebbe...
Potenziare il ruolo del CPI nel servizio di Domanda-
menti: questo permette di

cogliere «bisogni sottesi»
Offerta delle Badanti.
e di far emergere molto
del vissuto lavorativo che
altrimenti resterebbe sommerso».
26
C
entro per l’Impiego di TORINO
Responsabili: Cristina Romagnolli, Aldo Dutto, Anna Scirè.
Referente CPI via Bologna: Giusy Fanelli dal 2007 ad oggi. Marina Graziella Bellone dal 2003. Rosaria Viticchiè dal 2003 al 2006.
Referente CPI via Castelgomberto: Elisabetta Meli dal 2007 ad oggi. Filomena Albenzio e Giulia Sciacca dal 2003 al 2006.
T
ra le iniziative intraprese:
partecipazione al corso «Misure per il contenimento e la prevenzione dei
fenomeni di esclusione/discriminazione».
organizzazione di brevi incontri con colleghi/e per aggiornamenti di carattere normativo ed informativo, sulle nuove attività organizzate dalle Referenti.
elaborazione di una «scheda di registrazione» al fine di monitorare il
numero e la tipologie delle richieste informative.
apertura, per un periodo, di uno sportello specifico «Famiglia e Lavoro» che ha avuto lo scopo di illustrare ed informare le persone circa i
propri diritti e le opportunità in materia di Conciliazione. Organizzazione di
alcuni Laboratori sulla Conciliazione per le persone che frequentavano il CPI.
Bacheca informativa e avvio di una prima sperimentazione di integrazione
delle Pari Opportunità nelle attività di Marketing di Impresa.
incontro dedicato alla «Prevenzione serena» per il personale presso la
sede di via Bologna.
«Le donne manifestano chiaramente la
P
er il futuro vorrebbe...
necessità di poter disporre di un luo-
 Creare in Via Bologna uno «Spazio Bim-
go «neutro» a cui potersi rivolgere in
bi» sorvegliato per chi frequenta il Centro.
merito alla tutela delle P.O. nel M.d.l., di
Illustrare a ragazzi/e delle scuole l’atti-
operatrici con cui potersi confrontare
vità ed i servizi dei CPI e la necessità di sce-
ed essere supportate nell’organizzazir-
gliere una professione senza cadere vittima di
ne della gestione dei tempi di vita e di
stereotipi.
lavoro».

Rete delle Referenti di Parità dei Centri per l’Impiego
27
C
entro per l’Impiego di VENARIA
Responsabili: Elisabetta Coppolaro, Maria Grazia Matta
Referente: Rosa Dell’Accio, dal 2003 al 2008.
Maria Teresa Casella, da fine 2008.
T
ra le iniziative intraprese:
realizzazione della bacheca «Colorata» che promuove ed informa in me-
rito al servizio, alla possibilità di avvalersi della Referente e sulle iniziative circa
le P.O. In questa bacheca vengono, inoltre, messi a disposizione delle persone
materiali dedicati.
in occasione del progetto «Perla», la Referente ha attivato un ottimo
rapporto con Villa 5 di Collegno mediante anche la stipula di un Protocollo
di Intesa per le donne di Venaria che possono usufruire, accompagnate dalla
Referente di parità, dei servizi psicologici e giuridici offerti da Villa 5.
collaborazione con alcuni Comuni in cui, grazie alla collaborazione con il
Mediatore culturale, sono stati tradotti in arabo gli opuscoli «I nostri auguri tra
opportunità e diritti» e sono state realizzate slide di presenta«Nel rapporto con le
zione per promuovere la L. 53/2000 negli incontri territoriali.
imprese, ho iniziato ad introdurre il tema delle P.O.,
soprattutto quando a capo
del personale ci sono donne. Nel casi in cui si siano
promosse candidature al
femminile, quando sussiste
la difficoltà economica,
generalmente le aziende
si sono dimostrate disponibili».
28
P
er il futuro vorrebbe...
 Avviare un rapporto cooperativo con le scuole al fine
di promuovere una riflessione seria di ragazzi e ragazze in merito a: identità, stereotipi, scelte formative e professionali.
C
onclusione della Consigliera di Parità
R
isale ormai a dieci anni fa l’ambizioso progetto che ha dato vita alle Referenti
di Parità nei Centri per l’Impiego e alle reti che ne sono conseguite. Con
Ida Rossi, che ci ha sempre sostenute come Consigliere di Parità per la Provincia,
abbiamo discusso a fondo su come far crescere una politica attiva di pari opportunità nel Servizio Lavoro e nei Centri per l’Impiego. Abbiamo impostato
tutta l’attività dell’ufficio da zero, con la collaborazione di Virginia Fattibene, la
funzionaria che la Provincia ci aveva concesso per un giorno e mezzo la settimana
e preziosa interlocutrice e mediatrice in quanto lavorava “a scavalco” tra il Servizio
Lavoro e l’Ufficio della Consigliera.
D
a subito preparammo un progetto per la formazione delle Referenti di Parità
e di tutti gli operatori e le operatrici dei CPI che per due volte fu presentato
al Comitato presso il Ministero del Lavoro per ottenere il finanziamento previsto
dalla L125/91. Nonostante in sede di rete nazionale ci fosse sempre stato riconosciuto un grande interesse per il progetto, il progetto non fu finanziato e dobbiamo ringraziare Maria Pia Brunato - allora Assessora alla Solidarietà sociale - che,
con un gesto del tutto inusuale tra i politici, mise a disposizione fondi del suo
assessorato per finanziarlo.
Paola Merlino e Alida Vitale, l’una funzionaria ancora della Consigliera Regionale,
l’altra nostra avvocata di fiducia, ci aiutarono a raccogliere ed interpretare i dati
relativi alle dimissioni delle mamme durante il primo anno di età del figlio/a ed
a predisporre la prima grande campagna di comunicazione diretta alle neomamme e ai neo papà con due opuscoli separati, per segnare, da un lato, il nostro
desiderio di divulgare la L.53/2000 e i diritti delle donne e degli uomini in materia
di conciliazione dei tempi, dall’altra parte, la nostra volontà di valorizzare anche il
ruolo dei giovani padri e invogliarli a prendersi cura dei loro figli.
L
e neo-referenti di parità dei CPI si fecero subito coinvolgere nella promozione della campagna con entusiasmo e ricavando con fatica spazi nel loro lavoro
quotidiano di cui non sono mai state minimamente sgravate.
Questi sono i primi passi di un Servizio partito, sì, con mille difficoltà, ma con
Rete delle Referenti di Parità dei Centri per l’Impiego
29
C
onclusione della Consigliera di Parità
uno straordinario interesse da parte di tutte, interesse che trasmettevamo a tutte/i
le interlocutrici/tori che cercavamo sul territorio. Ricordo, ad esempio, che una
delle più entusiaste fu proprio Cristina Romagnolli, allora responsabile del Centro
per l’impiego di Moncalieri dove andai a trovarla per concordare le iniziative.
Allo stesso modo i Cpo delle cliniche ospedaliere, a partire dal S. Anna, Pinerolo,
Chivasso, dimostrarono subito grande interesse a collaborare con noi nella promozione della Legge 53/2000; così le Referenti di Parità delle agenzie formative
che organizzammo in rete sul modello delle referenti dei CPI.
O
ggi possiamo, quindi, misurare l’impatto di questa politica sul territorio
provinciale e il cambiamento, anche organizzativo, che ne è derivato nei
CPI grazie alle iniziative e al lavoro delle 19 Referenti, poi supportate anche da
alcune giovani stagiste il cui progetto fu finanziato dalla Consigliera di Parità.
L’ascolto del territorio attraverso questo modello di “rete capillare”, la presenza
sul territorio e l'incontro con le persone, la capacità di risposta, il raccordo con
le Consigliere di Parità hanno permesso di modellizzare “Servizi per l’Impiego”
capaci di integrare le pari opportunità nelle politiche del lavoro, dando vita ad
una “esperienza unica nel contesto nazionale”.
L
’apertura di spazi dedicati con materiale da consultare e di sportelli, l’attivazione di reti territoriali, la partecipazione ai piani di zona e ai tavoli di con-
certazione hanno reso visibile e moltiplicato l’iniziativa delle Referenti, facendo
conoscere quali politiche attive di pari opportunità e conciliazione la Consigliera
e la Giunta provinciale stessero promuovendo. Le ipotesi di lavoro emerse dal
confronto guidato da Paola Merlino e dalla coordinatrice Virginia Fattibene, ci
hanno fornito validi spunti di approfondimento, permettendo all’esperienza di
ciascuna di configurarsi come modello di riferimento. Contribuiscono a formalizzare l’attività e il ruolo delle Referenti: un percorso che vogliamo consolidare
in un assetto organizzativo capace di crescere nell’operatività e nella presenza sul
territorio per il futuro.
30 30
Laura Cima
Ivana Melli
Consigliera di Parità - Provincia di Torino
Consigliera di Parità supplente - Provincia di Torino
I
ndirizzi utili
Assessorato al Lavoro della Provincia di Torino
Via Bologna, 153 - Torino
Tel. 011 861.47.03
Fax 011 861.47.05
www.provincia.torino.it/sportello-lavoro/index
Unità organizzativa Pari Opportunità
Via Bologna, 153 - Torino
Tel. 011 861.47.59-61
Fax 011 861.47.68
Ufficio della Consigliera di Parità
c/o Provincia di Torino
Via Maria Vittoria 12 - 10123 Torino
Tel. 011 861.27.71-49
Fax 011 861.28.89
[email protected]
www.consiglieraparitatorino.it
Rete delle Referenti di Parità dei Centri per l’Impiego
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C
entri per l’impiego della Provincia di Torino
Torino
via Bologna, 153 - 10154 TORINO
Telefax
011 861.48.00
Torino
via Castelgomberto, 75 - 10136 TORINO
Telefax
011 861.41.11
Ciriè
via Banna, 14 - 10073 CIRIÈ
Tel. 011 922.51.11
Chieri
Fax 011 920.63.64
Fax 011 940.37.51
[email protected]
[email protected]
via Lungo Piazza D’Armi, 6 - 10034 CHIVASSO
Tel. 011 917.74.11
Fax 011 917.74.44
Cuorgnè
via Ivrea con ingresso da Via Piave - 10082 CUORGNÈ
Tel. 0124 605.411
Fax 0124 605.430
Ivrea
c.so Vercelli, 138 - 10015 IVREA
Tel. 0125 235.911
Fax 0125.235.940
Moncalieri
c.so Savona, 10/D - 10024 MONCALIERI
Tel. 011 648.02.11
Fax 011 648.02.60
Sede distaccata di Carmagnola
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
via Giolitti, 32 - 10022 CARMAGNOLA
Tel. 011 971.71.11
Fax 011 971.71.10
Orbassano
strada Rivalta, 14 - 10043 ORBASSANO
Tel. 011.900.14.11
Fax 011 900.14.26
Pinerolo
c.so Torino, 324 - 10064 PINEROLO
Tel. 0121 32.57.11
Fax 0121 32.57.32
Rivoli
via Dora Riparia, 4 CASCINE VICA - 10090 RIVOLI
Tel. 011 950.52.11
Fax 011 950.52.22
Settimo T.se
via Roma, 3 - 10036 SETTIMO T.SE
Tel. 011 816.96.11
Fax 011 816.96.09
Susa
via Martiri della Libertà, 6 - 10059 SUSA
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Fax 0122 648.022
Venaria
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32
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via Vittorio Emanuele II, 1 - 10023 CHIERI
Tel. 011 940.37.11
Chivasso
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Fax 011 459.65.10
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