Comunicare il rischio
alimentare: l’informazione
come tutela della salute
la contaminazione alimentare:
dall’analisi del rischio alle strategie
d’intervento
COLLABORANO:
• Università Cattolica del Sacro Cuore
• ARPA - sezione provinciale di Piacenza
• Azienda
Azienda Unità
Unità Sanitaria
Sanitaria Locale
Locale - Piacenza
• CIA -- Confederazione
Confederazione Italiana Agricoltori
• Coldiretti
• Confagricoltura
Confagricoltura –– Unione
Unione provinciale agricoltori
agricoltori
• Azienda Agraria Sperimentale “V. Tadini”
• Istituto Sperimentale
Sperimentale Cerealicolo
Cerealicolo –– Fiorenzuola
Fiorenzuola d’Arda
COORDINA
OBIETTIVO
Creare una rete di monitoraggio e di
sorveglianza sui rischi alimentari al fine di
fornire un’informazione chiara e trasparente,
a tutela del consumatore ed
a disposizione degli operatori del settore per
rafforzare il ruolo della qualità come fattore
strategico del territorio
Anno 2006 – Fase 1
Durata e fasi del
progetto
Progettazione della mappa informativa e
del sistema di monitoraggio
Anno 2007 – Fase 2
Elaborazione dati e
progettazione pacchetti
informativi-formativi
Anno 2008 – Fase 3
Divulgazione delle
informazioni
Fase 1: Progettazione della mappa informativa e
del sistema di monitoraggio
1.1 Cosa monitorare
•
•
•
le informazioni attualmente disponibili
le informazioni ad oggi mancanti
i punti critici lungo le principali filiere
Definire:
• i target dei contaminanti
• le matrici alimentari
coinvolte
• gli stadi del processo
produttivo (filiera)
1.2 Con quali obiettivi
A. Diffondere una cultura
B. Sviluppare comportamenti.
C. Potenziare il senso di responsabilità dei produttori.
D. Promuovere processi di comunicazione.
Fase 1: Progettazione della mappa informativa e
del sistema di monitoraggio
1.2 Con quali obiettivi
A.
Diffondere una cultura della Sicurezza Alimentare basata sulla conoscenza :
•
del rischio di contaminazione
•
dell’informazione, seria ed attendibile, dei controlli relativi alla presenza
di residui di prodotti fitosanitari e di altri contaminanti.
•
del patrimonio agro-alimentare del territorio
B.
Sviluppare comportamenti di attenta vigilanza coordinando le sinergie e le
attività svolte da soggetti diversi pubblici e privati presenti sul territorio.
C.
Potenziare il senso di responsabilità dei produttori inducendo un utilizzo
razionale dei mezzi di produzione che possono influenzare la sanità degli
alimenti.
D.
Promuovere processi di comunicazione virtuosa rivolta ai cittadini per
sviluppare un atteggiamento critico e consapevole sulle produzioni agroalimentari e sulle eventuali sostanze contaminanti.
Fase 2: Elaborazione dati e progettazione dei
pacchetti informativi-formativi
Scopo
9 valutazione del livello di contaminazione
9 valutazione del rischio tossicologico legato all’assunzione giornaliera
(NEDI)
9 confronto tra categorie quali:
9 Provenienza geografica (prodotto locale – nazionale)
9 Tipo agricoltura (tradizionale – biologica)
9 Filiera (produzione primaria – trasformazione)
9 Identificazione degli alimenti e dei principi attivi “critici” per la sicurezza
alimentare
Fase 3: Divulgazione dati
Individuazione del destinatario
dell’informazione
Operatori del settore
(agricoltori,
trasformatori…)
Formatori, Studenti,
Insegnanti, …………
Consumatore
Scelta dei più opportuni
mezzi di comunicazione
(conferenze, opuscoli, lezioni….)
Enti pubblici e privati,
Associazioni, ………
Concludendo……
…..le aspettative
9 Sviluppare un network di confronto
¾ sui prodotti tipici del territorio e la valorizzazione della loro qualità,
¾ sui temi dei rischi alimentari,
9 Consolidare le collaborazioni sinergiche sviluppate nell’esperienza
progettuale,
9 Costruire di un sito web sui temi della sicurezza alimentare,
periodicamente aggiornato
9 Estendere il metodo di lavoro messo a punto ad altre realtà territoriali.
Scarica

sanità degli alimenti