RETE AMBIENTALE Rete delle Autorità Ambientali e di Programmazione per i Fondi Strutturali Napoli, 29.11.2011 “I lavori dell’ENEA-MA (Rete Europea delle Autorità Ambientali e delle Autorità di Gestione)” Aldo Ravazzi Rappresentante italiano all’UE/ENEA-MA MATTM - DG Sviluppo Sostenibile, Clima ed Energia E-mail: [email protected] 1 Indice • • • • • • La Rete Europea: come nasce e come lavora, 3-8 I Gruppi di Lavoro della Rete, 9-11 Il GdL Clima, 12-13 Il GdL Ambiente e Futuro della CP, 14-18 Dibattito & Conclusioni, 19-21 Prossime date, 22 2 Nascita della Rete Europea • La Rete Europea delle Autorità Ambientali è stata istituita nel Settembre 2004 a seguito dei seminari su Ambiente e Fondi Strutturali di: - Santander (Red Spagnola, Marzo 2003), - Bruxelles (DG-Env, Dicembre 2003) e - Szentendre (REC, Maggio 2004). • L’ENEA è stata istituita per contribuire all’ integrazione delle politiche ambientali e di sviluppo sostenibile nei programmi delle politiche regionali dei Paesi Membri dell’UE e dei Paesi dell’Accesso. • Nel Novembre 2008 l’ENEA si allarga alle Autorità 3 di Gestione e diventa ENEA-MA Membri della Rete Europea • Rappresentanti delle 27 Autorità Ambientali per i fondi strutturali e di coesione dell’UE • Rappresentanti delle 27 Autorità di Gestione per i fondi strutturali e di coesione dell’UE • Inoltre come osservatori: - AA e AdG dei Paesi Candidati - organizzazioni internazionali come EEA e REC; - iniziative e progetti europei come Epro, Encore, Grdp (Greening Regional Development Programs); - la coalizione delle ONG ambientali (rappresentati da EEB-European Environmental Bureau, WWF, 4 Birdlife International, Bankwatch, FoE-AdT); Membri della Rete Europea • Presidenza e segretariato affidati a DG ENV e DG REGIO; • Le altre DG rilevanti della Commissione (EMPL, TREN, ENER, AGRI, …) participano anch’esse. • Ruolo della nuova DG CLIMA (Climate Action) 5 Compiti della Rete Europea • 1A- consentire a DG-ENV, a DG-REGIO e alla Commissione di aggiornare AA e AdG sull’evoluzione del quadro normativo e strategico comunitario in campo ambientale; 1B- e alle AA e AdG di informare la Commissione sui progressi raggiunti; • 2- permettere ad AA e AdG di condividere le migliori pratiche (ed evitare gli stessi errori); • 3- promuovere, tutte le volte che è possibile, Reti Nazionali delle AA e delle AdG/AdP. 6 Compiti della Rete Europea • Ruolo di Red Spagnola, Rete Italiana e Rete dei Sustainability Managers inglese • Ruolo del progetto GRDP (Greening Regional Development Programs) • La Rete Italiana spesso presa a riferimento come buona pratica europea ed esempio • La nascita delle Rete Greca, della Rete Polacca, forse della Rete Ungherese • Opportunità del rilancio della Rete Italiana*** 7 Le Riunioni della Rete Europea • La Rete Europea si riunisce di norma due volte l’anno in plenaria, indicativamente una a Bruxelles e una in un Paese Membro. • Molte attività vengono svolte in Gruppi di Lavoro (GdL-WGs). 8 I Gruppi di Lavoro della Rete Europea • Nel primo periodo 2005-06, l’ENEA si è concentrata su 5 GdL con la partecipazione volontaria dei PM e sistematica della Commissione: • - Strategic Environmental Assessment and Cohesion Policy • - Water Framework Directive and Cohesion Policy • - ISFE - Impact of Structural and Cohesion Funds on Environment and viceversa (coordinato da DG ENV e AA italiana) • - Environmental Capacity building • - The Third Pillar of the forthcoming Cohesion Fund • Nel secondo periodo, 2006-08, sulla base dell’ENEA di Roma (Ott.2006), sono stati selezionati 5 temi in parte diversi: • - Territorial cohesion & effectiveness of SFs measures • - SEA for Cohesion Policy (coordinato da CE e AA italiana) • - Natura 2000 and Cohesion Policy • - Lisbon Agenda and the Environment in relation to Cohesion Policy • - Climate change and how to mainstream climate considerations in the different stages of the programming period 2007-13. 9 Tutti i documenti prodotti sono disponibili sul sito della Commissione http://ec.europa.eu/environment/integration/cohesion_policy_en.htm Working Group "SEA and the Cohesion Policy" SEA Working Report - phase I Working Group "Water Policy" Making the Structural and Cohesion Funds Water-Positive Working Group "3rd pillar of Cohesion Fund" A Common Understanding Paper/Opinion Working Group "Environmental Capacity Building" The ENEA Anthology ENEA Capacity-Building Working Group Identification and Prioritisation of Capacity Building Issues and Needs for Integration of Environment into Structural Funds and Cohesion Fund Working Group ISFE "The contribution of SF and CF to Environment: Preliminary stocktaking" A preliminary stocktaking based on the analysis of the financial allocations for 2000-2006 and on a selection of best practices Working Group "Territorial Cohesion" EEA Study on Effectiveness of Cohesion Spending on Environment Working Group "Nature and Cohesion Policy" Statement Reflection Paper-ENEA Plenary 2008 Working Group "Lisbon" Investing in the Environment as a Way to Stimulate Economic Growth and Employment Working Group "Climate Change and Cohesion Policy" Improving the Climate Resilience of Cohesion Policy Funding Programmes Working Group "Biodiversity" I Gruppi di Lavoro della Rete Europea • • • • Nel periodo attuale sono attivi tre GdL: 1. Climate change e CP 2. Futuro della Politica di Coesione e Ambiente che si riunisce il prossimo 13 dicembre per meglio capire l’integrazione ambientale nel nuovo ciclo 2014-2020 • 3. Biodiversity e CP • in fase di rilancio (3° fase) • Nota: rappresentanti delle AA centrale e regionali e/o dell’AdG sono stati tenacemente presenti in tutti i GdL • Il rilancio della Rete italiana offre l’opportunità di un coinvolgimento di nuovi esperti regionali e centrali 11 GdL Climate Change e CP (1) • “Improving the Climate Resilience of Cohesion Policy Funding Programmes - An overview of member states’ measures and tools for climate proofing CP funds” Coordinato da REC – Novembre 2009 • facilitate information sharing and know-how transfer across MSs; • available knowledge as regards tools and measures used in MSs to incorporate climate change mitigation and adaptation into CP funding programmes at all levels; • innovative approaches to addressing climate change in regional policy documents and in the sections dedicated to the environment in operational programmes (OPs); and • a non-exhaustive inventory of techniques for strengthening environmental and climate change considerations into all investments, not only environmental ones. 12 GdL Climate Change e CP (2) The report may be used as a support tool by decision makers and environmental and other managing authorities in EU member states, to help improve their performance with respect to environmental issues in general, and climate change issues in particular, at all levels of the programmes through: • taking climate-resilient decisions throughout the project cycle in order to climate proof the spending of Structural and Cohesion Funds; • finding opportunities to amend current programming documents in order to increase possibilities for financing climate change mitigation or adaptation measures through EU funds; and • influencing the 2014–2020 programming period in the direction of climate proofing member states’ operational programmes in general, as well as individually funded actions. 13 Il GdL Futuro della CP (FCP) • Obiettivi: • Influenzare come gli aspetti ambientali verranno integrati nella futura CP • Informare i decision-makers UE e nazionali responsabili per la definizione delle prossime prospettive finanziarie su: – benefici dell’integrare l’ambiente nella CP; – approcci di successo nello sviluppare tale integrazione; – danni/rischi se si trascura questo aspetto della CP. 14 Il GdL Futuro della CP • Breve-termine: Consultazione sulle Conclusioni del 5° Rapporto sulla Coesione Economica e Sociale Consultations deadline, 31/01/2011 • Medio-termine: Position paper sull’integrazione degli aspetti ambientali nel regolamento generale e negli altri regolamenti - ‘environmental hooks' Maggio 2011 • Lungo-termine: documento dettagliato sulle questioni evidenziate nel Position paper, Fine2011 Evoluzione verso l’analisi di quanto accade Il GdL FCP dell’UE/ENEA-MA • “Ideas Paper on integrating environmental aspects into new cohesion policy” (maggio 2011) • Suggerisce di includere una disposizione che leghi gli obiettivi di CP, Strategia Europa 2020 e Strategia UE di Sviluppo Sostenibile del tipo “Cohesion Policy should contribute to the goals of Europe 2020 while considering the EU sustainable development objectives”. 16 Il GdL FCP dell’UE/ENEA-MA • Partnership • L’esperienza dei componenti dell’ENEA-MA indica che l’attuale Regolamento Generale (Art. 11) dà spazio ai Paesi Membri di interpretare ed attuare il principio di partnership in modi diversi e con diversa intensità. Vi sono esperienze molto diverse. • Ci sono alcuni casi molto positivi, ma anche casi in cui ci si limita a discutere progetti puramente ambientali. E’ il caso di non pochi Paesi Nuovi, ma non solo. 17 Il GdL FCP dell’UE/ENEA-MA • Condizionalità per l’Ambiente, i Trasporti, l’uso del Suolo • Grandi progetti • Follow-up strategico, efficienza delle risorse (naturali), riduzione carico amministrativo • VAS • Assistenza Tecnica • Progetti generatori di reddito e PPP2 • GPP - acquisti pubblici verdi • Monitoraggio categorie di spesa per seguire l’ambiente (incluso il clima) 18 Dibattito europeo e globale Quattro aspetti centrali: 1a. Climate Change proofing A livello di Paese? di Programma? di Progetto? Ci basta la Carbon Neutrality? Cos’è una low-carbon economy? Il non aumento dei GHG? La riduzione del 20% al 2020? La riduzione dell’80-95% al 2050? 1b. Biodiversity proofing 2. Convergenza degli strumenti di valutazione economica e strumenti di valutazione ambientale Dibattito europeo e globale Quattro aspetti centrali: 3a. Riorientare la crescita e sviluppo - Sviluppo Sostenibile - Crescita Sostenibile - Crescita Verde (Green Growth - Ocse) - Green Economy (Unep-Rio+20) - Efficienza delle risorse (Ocse-Unep-Commissione) 3b. Il Pil come unico indicatore dello sviluppo? (Rapporto Barca; lavoro Beyond GDP UE - OCSE - Club di Roma; commissione Stiglitz-Sen-Fitoussi; commissione Cnel-Istat) 4a.Debito Pubblico e Debito Ambientale 4b. Crisi Economico-Finanziaria e Crisi Ambientali (Cambiamenti Climatici, Desertificazione, Perdita di Biodiversità, Risorse Idriche, Suolo, Cementificazione e Rischio Idrogeologico, Esaurimento delle Risorse Naturali e Produttività delle Risorse, i Planetary Boundaries di Rockstroem e dell’OCSE, etc.) Dalla Rete Europea alla Rete Italiana Conclusioni 1. Mantenere l’ottima immagine che ci siamo costruiti attraverso gli anni nella Rete Europea 2. Opportunità di far conoscere le buone cose che facciamo in Italia e di trovare qualche soluzione alle cose che non riusciamo a far funzionare da noi 3. Possibilità di influenzare la spesa pubblica europea negli altri Paesi membri affinché non venga sprecata (nei Nuovi Membri, ma anche nei Vecchi) . 4. Pieno rilancio della Rete Italiana, la stessa Rete Europea ne ha bisogno. Idee e proposte benvenute ENEA-MA prossime date •Future Cohesion Policy WG: Brussels, 13 December 2011 •First meeting of the new Biodiversity WG: Brussels, 28 February 2012. •Next ENEA-MA Plenary Meeting: Brussels, 29 February 2012. •Draft mandate for the new Biodiversity WG to be sent to all ENEA-MA member together with an invitation for possible participation: November 2011. 22