Il modello organizzativo della scuola:
aspetti essenziali
Cos'è un'organizzazione di lavoro?
Come funziona?
Come potrebbe migliorare?
Come può essere guidata?
Proviamo a rispondere a queste ed altre domande...
I diversi approcci teorici
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1. Sistema Razionale: metafora
dell'organizzazione come Macchina.
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2. Sistema Naturale: metafora
dell'organizzazione come Organismo.
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3. Sistema Aperto:metafora
dell'organizzazione come Cervello.
1. L'organizzazione come sistema
razionale
Scuola classica
(taylorismo, fordismo)
Nasce nella seconda fase della rivoluzione
industriale dall'esigenza di razionalità ed efficienza
1. L'organizzazione come sistema
razionale
Scuola burocratica
(Max Weber)
Nasce agli inizi del XX secolo quando si formano i
grandi stati nazionali europei.
Standardizzazione e prevedibilità dei compiti
lavorativi.
Gerarchia ed autorità.
1.1. Scuola classica:
la divisione scientifica del lavoro
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Specializzazione delle mansioni.
Studio e codifica delle procedure di lavoro
(standardizzazione) .
Divisione del lavoro e catena del comando.
Centralizzazione dell'autorità ed unità di
comando.
Separazione decisione/esecuzione
Funzioni di Staff e di Line.
Incentivi monetari
Importanza del management
1. 2.Scuola burocratica:
la burocrazia come struttura
amministrativa legale-razionale
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Stabile divisione del lavoro tra i partecipanti
Gerarchia degli uffici e rilevanza dell'autorità
legittima
Norme generali astratte che governano le
attività
Selezione del personale su base tecnica
La razionalità risiede nelle strutture
Centralità del controllo
Burocrazia come chiarezza, regolarità,
affidabilità, efficienza, equità, diligenza...
Potenzialità e Limiti
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Chiarezza dei compiti, prevedibilità dei
risultati (il ciclo produttivo è routinario, le
persone eseguono i compiti assegnati),
formalizzazione dei ruoli e dei rapporti
lavorativi...
Resistenza ai cambiamenti ambientali,
inerzie e routine organizzative, alienazione
e lotte di potere, incertezza del
comportamento umano e mutevolezza dei
compiti...
2. 1.L'organizzazione come sistema
naturale
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Organizzazioni come gruppo sociale:
dinamiche di gruppo, potere e strategie,
individui come attori organizzativi,
motivazione e soddisfazione dei bisogni,
leadership
Centralità degli obiettivi personali degli attori
Rilevanza della dimensione informale nei
rapporti di lavoro: il clima, il benessere, la
socialità
Centralità dell'azione collettiva per lo scopo
comune: cooperazione e collaborazione
2. 2.L'organizzazione come sistema
naturale
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Centralità dell'obiettivo della sopravvivenza:
cambiamento come adattamento
Culture organizzative come sistemi di valori
guida per i comportamenti organizzativi:
ogni organizzazione ha una sua storia
identitaria
Ridefinizione del ruolo dei lavoratori come
risorse umane
Conflitto tra esigenze funzionali e bisogni
personali
Problemi di efficienza/efficacia
Potenzialità
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Importanza dell'assunzione della
responsabilità personale e della delega
La produttività è funzione del livello di
soddisfazione
Il comportamento dei capi influenza la
soddisfazione e la produttività
La comunicazione è il lubrificante delle
relazioni
I conflitti si risolvono con la negoziazione
Limiti
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Si trascurano gli aspetti strutturali,
tecnologici, economici
Esistenza di una pluralità di gruppi anche
con culture contrastanti ed interessi opposti
Sottovalutazione dei bisogni istituzionali
Necessità di introdurre sistemi di controllo e
di valutazione
Presenza di fenomeni sociali negativi per le
persone e per l'organizzazione
3.1. L'organizzazione come sistema
aperto
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Generalizzabilità del concetto di sistema
Complessità come ambiguità ed incertezza
Interdipendenza tra le parti e “legami deboli”
Rapporti con l'ambiente (gli ambienti);
autoregolazione: meccanismi di feedback e
retroazione
Confini organizzativi e modelli contingenti
Dalle strutture ai processi
Centralità delle informazioni e della
comunicazione
Relazione tra azioni/decisioni/strategie
3.2. L'organizzazione come sistema
aperto:la complessità sociale
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Le organizzazioni hanno a che fare con
condizioni problematiche in cui esistono
sempre più possibilità di quante possano
essere effettivamente attuate.
Gli attori organizzativi ed il sistema sono in
grado di apprendere e, dunque, di
migliorare
Gli attori ed il sistema processano e creano
conoscenze e costruiscono linguaggi e
culture che condizionano l'agire
3.3. L'organizzazione come sistema
aperto:la complessità sociale
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Le organizzazioni sono il risultato dell'attività
cognitiva relazionale ed emotiva delle
persone: il sensemeking, l'empowerment,
l'apprendimento organizzativo, le comunità
di pratiche...
I livelli di analisi sono: intrapersonale,
interpersonale, di posizione, ideologico
Cambiamento ed innovazione: il
miglioramento come riduzione
dell'incertezza
Cos'è un'organizzazione?
E' un insieme di persone
formalmente in rapporto tra di loro
i cui comportamenti sono finalizzati
a raggiungere obiettivi comuni.
Costrutto sociale caratterizzato da una
qualche forma di azione collettiva di tipo
continuativo.
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Consiglio di strategia