ISSN 0042 - 7586
10
ANNO LXIV
OTTOBRE1983
A°P
LARMSTA
LOERO iïAUANO
Il ministro e il ministero délia penitenza
Etica e cristologia in san Luca
Vivere nella grazia délia conversione
Vita e integrità fisica
Luigi Sturzo critico di Marx
Il comunismo e la smobilitazione dei cristiani
Penitenza: dono o sacrificio?
Nuovo codice: le norme generali
Problemi esistenziali visti da uno scienziato
Pluralisme) culturale e azione pastorale
Vita e
Pensiero
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Rivista fondata da AGOSTINO GEMELLI O.F.M. / MONS. FRANCESCO OLGIATI / LUIGI VIGNA
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S.p.A. Alberto Matarelli - Stabilimento Grafico - Milano - Via A. Watteau, 7
Questo periodico è associato all'Unione stampa periodica italiana.
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Proprietà: Université Cattolica dei Sacro Cuore - Autorizzazione dei Tribunale di Milano 22-7-1948 n. 235 Reg.
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© 1983 by Vita e Pensiero - Proprietà letteraria riservata - Amministrazione e Redazione: Largo Gemelli 1 - 20123 Milano - Tel. 8856 - C.C.P. 989202
MICHEL SCHOOYANS
Il comunismo sovietico
e la smobilitazione politica dei cristiani
Si pub pensare che queste pagine trattino di questioni ormai affidate alla
storia. Si pub pensare che'.ajfrontino problemi geograficamente, socialmente e culturalmente lontani dal nostro contesto.
Forse le cose non sono tanto semplici. Occorre osservare, riflettere...
Il prof. Schooyans insegna aWUniversità cattolica di Louvain-La-Neuve.
«Sono portato a pensare che se l'uomo non ha fede hisogna che serva, e
seè libero hisogna che creda».
Tocqueville
Lenin e il salvataggîo dell'ideologia
È noto che corne l'ideologia abbia cattiva
stampa nella tradizione marxistà.
Marx présenta l'ideologia come un'immagine rovesciata, côme un'interpretazione
pervertita, come il prodotto di una falsa coscienza; egli la considéra una sovrastruttura
che maschera e nasconde l'infrastruttura, la
quale in definitiva è la sola che conta.
L'ideologia connota l'occultamento, la dissimulazione, l'illusione, la manipolazione,
la mistificazione, ecc.1. Questo approccio
marxistà all'ideologia è troppo noto perché
sia necessario soffermarcisi ora più diffusa-
niata dagli antagpnismi di classe, non potrebbe mai esistere una ideologia al di fuori
o al di sopra délie classi). Ecco perché ogni
menomazione dell'ideologia socialista, ogni
allontanamento'da essa implica necessariamente un rafforzamento dell'ideologia bor
ghese. Si parla délia spontanéité; ma lo sviluppo spontaneo dei movimento operaio fa
si che esso si subordini all'ideologia borgheperché il movimento operaio spontase
neo è il tradunionismo... e il tradunionismo
1 Si veda soprattutto K. Marx e F. Engels,
\Jideologia tedesca, specialmente la prima parte dedi-
mente2.
cata a Feuerbach. Altri testi di Marx sulTargomento
Ideologia horghese e ideologia socialista
si possono trovare nel Manifeste deiPartito comunista (Editori Riuniti, Roma 197715, v. pp. 82 ss), nei
Ebbene, fin dal 1902, in Che fare?y Lenin
dice che «la classe operaia tedesca è divisa
in parecchie idéologie», e ne enumera alcu-
Manoscritti economico-filosofici dei 1844 (tr. di N.
Bobbio, Einaudi, Torino 1949), nel Capitale, ecc.
2Testi di Marx e Engels sulla religione sono stati
scelti e tradotti in francese da G. Badia e coll., Sur la
ne: cattolica e monarchica; borghese-tradu-
religion, Editions sociales, Paris 1972. DelTimmensa
nionista; socialdemocratica .
Ma in definitiva, «la questione si puô
semplicemente C. Wackenheim, La faillitede la reli
gion d'après Karl Marx, PUF, Paris 1963; Nguyen
Ngoc Vu, Idéologie etreligion d'après Marx etEngels,
Coll. Philosophie de l'esprit, Ed. Aubier Montaigne,
porre solamente cosi: o ideologia borghese o
ideologia socialista. Non c'è via di mezzo
(poicné l'umanità non ha creato una 'terza'
ideologia, e, d'altronde, in una società dila-
letteratura su Marx e la religione, menzioneremo
Paris 1975.
3 Lenin, in Cbe fare? (1902); tr. it. Editori Riuniti,
Roma 1968, p. 75
783
schooyans
è l'asservimento ideologico degli opérai alla
borghesia. Perciô il nostro compito, il compito délia socialdemocrazia, consiste nel
combattere la spontanéité...» Infatti, «ogni
sottomissione dei movimento operaio alla
spontanéité, ogni menomazione délia fun-
fondatori dei socialismo scientifico contem-
poraneo, Marx ed Engels, erano degli intel
lettuali borghesi. Anche in Russia la dottri
na teorica délia socialdemocrazia sorse dei
tutto indipendentemente dallo sviluppo
spontaneo dei movimento operaio; sorse co
zione delT'elemento cosciente', délia fun-
me risultato naturale e inevitabile dello svi-
zione délia socialdemocrazia significa di per
luppo dei pensiero tra gli intellettuali socia-
se... un rafforzamento dell'influenza del
l'ideologia borghese sugli opérai. Tutti coloro che parlano di 'soprawalutazione del
listi rivoluzionari»6.
l'ideologia', di esagerazione délia funzione
geva i «lumi» di una minoranza depositaria
di un sapere «scientifico», chiamata perciô
dell'elemento cosciente, ecc, immaginano
che il movimento puramente operaio sia di
per se in grado di elaborare — ed elabori in
realtà — una ideologia indipendente... Ma
questo è un profondo errore»4.
Da queste citazioni si puô ricavare che
Lenin distingue due grandi tipi ,cîi idéolo
gie. La concezione tradizionale dell'ideolo
gia, quale era stata stigmatizzata da Marx, è
abbandonata, criticata: l'ideologia borghese
viene respinta, non come ideologia, ma per
ché borghese.
Questa ideologia borghese è la punta di
lancia dei recupero délia classe operaia da
La «spontanéité» negli opérai era necessaria, ma totalmente insufficiente. Essa esi-
a guidare la rivoluzione.
«Avevamo,
dunque,
contemporanea-
mente, un risvegliô spontaneo délie masse
operaie, risvegliô alla vita e alla lotta co
sciente, e la presenza di una gioventù rivoluzionaria che, armata délia teoria socialdemocratica, nutriva il desiderio ardente di
awicinarsi agli opérai» .
Per Lenin, l'ideologia socialista è la sola
accettabiïe in ragione dei suo carattere
scientifico, e per fondare questo carattere,
Lenin ha bisogno di riferirsi a Marx. Per
dttadinanza a motivo dei suo carattere
giustifïcare lo statuto unico e privilegiato
dell'ideologia socialista, Lenin prende a sostègno «la sola concezione scientifica délia
storia»: quella offerte da Marx. La mino
«scientifico», carattere che la fa designare
ranza rivoluzionaria illuminata si nutre a
talvolta col nome di dottrina, di teoria, di
questa fonte; è testimone délia fedeltà a
questa fonte; è custode delTortodossia. Da
qui il suo ruolo nel Partito. Tutte le altre
idéologie, tutte le altre tradizioni sono
squalificate perché necessariamente false in
virtù dei monopolio di scientificità che
l'ideologia socialista si attribuisce.
parte délia borghesia. Solo l'ideologia socia
lista è réà conservare, solo essa ha diritto di
elemento consapevole.
Un sapere o una credenza?
Per Lenin, questa dottrina ha come fondamento il materialismo di Marx: «Oggi —
dopo che è comparso 11 Capitale — la con
cezione materialïsta délia storia non è più
un'ipotesi, ma una dottrina scientifîcamente dimostrata... Il materialismo non è una
concezione scientifica per eccellenza délia
storia..., ma la sola concezione scientifica» .
Più precisamente, «La dottrina dei socialismo è sorta da quelle teorie hlosofiche,
storiche, economiche, che furono elaborate
dai rappresentanti colti délie classi possidenti, gH intellettuali.
Per la loro posizione sociale, gli stessi
784
Al di fuori délie ripetute proclamazioni,
non si vede da nessuna parte né dove né
come Lenin fondi questo monopolio. Non
si vede neppure come faccia, a mo' di corol*Ibi, pp. 73-74 e p. 71.
5 Lenin, Che cosa sono gli «amici dei popolo» e
come lottano contro i social-democratici, (1894), tr. it.
Samonà e Savelli, Roma 1970.
6Lenin, Chefare?> tr. it. cit. p. 63.
7Ibi, p. 64.
comunismo
lario, a spedire alla rinfusa le altre «idéolo
tà. Il ruolo di questi «ideologi», di questi
gie» nelregno délie ténèbre. L'ideologia so
«dirigenti»10 consiste nello svelare tali leggi,
cialista s'irhpone grazie a un valore intrinse- nell'enunciarle, nel decifrarle una volta per
co che non ha pari in nessun altro. Taie tutte, nel mettere a nudo il principio ordiideologia deve essere vera dato che la mino- natore che governa le cose, e la ragione dei
ranza illuminata afferma che essa rende loro progressi.
conto délia storia e délia società, ed essa
La giustizia sarà concepita alla maniera
deve render conto délia storia e délia socie
degli antichi, come una conformità all'ordità, dato che la minoranza illuminata affer
ne dei mondo. La sua instaurazione avrà un
ma che essa è vera. È palese qui il debito
carattere polemico: guerra di tutti contro
che Lenin ha contratto nei confronti dei
tutti, dei più forti contro i meno forti. Tutti
discepoli di Eraclito: la guerra è madré, re-
monismo panlogistico di Hegel e dei mate
rialismo di Feuerbach8. Di qui il circolo: il gina e principio di tutto e di tutti.
Partito fonda la propria «legittimità» sulIn questa prospettiva, il partito eserciterà
l'ideologia «vera», ma è lo stesso Partito
necessariamente un ruolo messianico e in-
che definisce la «veracità» dell'ideologia in
ternazionale.
questione.
l'Unione Sovietica sarà all'avanguardia di
Alain Besanqon ha quindi ragione di scrivere: «A fondamento délie religioni délia
fede sta un non-saputo cosciente. Abramo,
questo movimento il quale, estendendo
ovunque le sue articolazioni e ramificazioni, si organizzerà a partire da Mosca.
san Giovanni, Maometto sanno di non sa
pere. Essi sanno di credere. Quando Lenin
dichiara che la concezione materialistica
délia storia non è un'ipotesi, ma una dottri
na scientificamente dimostrata, si tratta di
una credenza, certo, ma una credenza che
egli immagina provata, fondata nell'esperienza. A fondamento dell'ideologia, sta un
saputo. Lenin non sa di credere. Egli crede
di sapere»9.
Un nuovo scientismo
Il
Partito
comunista
del-
Si ha cosl modo di vedere in che cosa la
concezione leninista dell'ideologia si ricolleghi alla tradizione scientista. Lenin élimina
dalTopera di Marx le zone di incertezza, le
ipotesi, gli inviti alla verifica che essa com
porta. Di una sintesi aperta egli fa una totalità chiusa, monolitica, autosufficiente. Co
me altri scientisti ritenevano che la fisica o
la chimica o la biologia fornissero il solo
metodo scientifico autentico e portassero ai
le sole conoscenze valide, cosl per Lenin
non esistono né un metodo né conoscenze
che siano validi al di fuori dei marxismo
Lenin riprende dunque il tema marxistà dei
proletariato: il proletariato ha una missione quale lui lo concepisce.
In sintesi, Lenin tiene per acquisito che
rivoluzionaria di portata universale. Tuttal'ideologia
socialista, essendo scientifica
via questa missione esso la puô assolvere
solo grazie al ruolo pedagogico esercitato mente fondata, s'impone all'adesione. Conei suoi confronti dalla minoranza illumina
ta.
Questa rivela al proletariato la causa, il
modo e il fine délia sua azione rivoluziona
ria. Un sifatto ruolo tutelare, un tempo demandato ai filosofi e ai chierici, è presentemente esercitato dai detentori di un sapere
superiore la cui autorità sul proletariato —
e, con la mediazione di questo, su tutti gli
uomini — si fonda su una conoscenza délie
leggi che governano il divenire délie socie
8Siveda a questo riguardo Franz Grégoire, Etudes
hégéliennes. Les points capitaux dusystème, Bibliothè
que philosophique de Louvain, Publications univer
sitaires de Louvain et Ed. B. Nauwelaerts, Paris
1958, spec. pp. 81, pp. 142-146 e 187-190.
9Alain Besanqon, Les origines intellectuelles du Lé
ninisme, Archives des Sciences sociales, Ed. Cal-
mann-Lévy, Paris 1977, p. 15. Si veda tutto il primo
capitolo, dedicato appunto all'ideologia (pp. 7-26).
0Cfr Lenin, Chefare?, tr. it. cit. p. 65.
785
schooyans
me direbbe Karl Popper, essendo indimo-
L'uomo, misura di Dio?
strabile, è irrefutabile \
La religione declassata
La trasformazione operata da Lenin nel
concerto di ideologia détermina un mutamento rilevante dell'approccio marxistà ai
Essa chiede un'àdesione di fede aile co
noscenze rivelate dai depositari dei sapere,
ed esige la sottomissione all'insegnamento
impartito da un magistero qualificato. Ecco
dunque apparire l'idea di una chiesa total-
problemi religiosi. Essa^ guida l'atteggia-
mente secolarizzata, che ha il suo magistero
mento dello Stato sovietibo, che continua a
e che, con la sua dottrina ortodossa e scien
tifica, dovrà necessariamente garantire il tri-
re dei progetto rivoluzionario che essa stes-
mettere in atto il pensiero dei fondatore nei
riguardi dei credenti e délie Chiese.
In Marx la religione era denunciata come
ideologia. In Lenin l'ideologia socialista ac
sa secerne.
cède alla scientificità. Di colpo, la religione,
onfo délia salvezza intramondana, vale a di
Potere e mistificazione
ogni religione, si trova declassata dall'ideologia scientifica.
Da ciô seguono innumerevoli conseguenze
Ci sono peraltro délie sfumature tra le
religioni non rivelate — le religioni délia
conosciute e misconosciute. Cogliamone alcune: divisione degli uomini tra quelli che
tropomorfi, ecc. — e la religione rivelata.
non sanno e quelli che sanno, e tra buoni e
cattivi; nascita — evocata specialmente da
Mao Tse-tung — di un «uomo nuovo»,
«convertito» all'ideologia scientifica*; inesdrabile rifiuto di qualsiasi altro riferimentô
ideologico; nécessita d'insegnare quella credenza-sapere che è l'ideologia, di imporne
l'esclusività, di proteggerla con i mezzi ap-
propriati, ecc.1
Lenin non si rende conto che, cosl facen-
do, cade sotto la critica marxistà dell'ideolo
gia. Tutto il suo edificio ideologico è ordinato all'esercizio dei potere, ma egli occulta
e dissimula taie obiettivo mantenendo una
illusione scientifica e manipolando le masse
proletarie. Fin dal principio Lenin si mette
nella impossibilità di cercare nel" consènso e
natura, i culti dei semidèi più o meno an-
Infatti, la religione non rivelata puô almeno
essere sottoposta a un'interpretazione riduttiva che fa ricorso, come in Comte, aile
epoche mentali dell'umanità. La religione
sarebbe allora ricondotta a dei condizionamenti e a délie determinanti strettamente
intramondane, anzi addirittura puramente
materiali. La religione rivela, invece, come
nel caso délia tradizione giudaico-cristiana e
di quella islamica, si sottrae in partenza a
un taie tentativo di riduzione, giacché pone
aile sue origini una iniziativa di Dio nella
storia. Si parlera a questo proposito di una
religione «positiva», volendo con ciô significare che essa riposa su una libéra manifestazione di Dio. Dio avrebbe potuto non
manifestarsi in Gesù Cristo, ma di fatto ha
nel riconoscimento il fondamento di un po
tere legittimo. L'ideologia è la mistificazio
ne che prétende di supplire a questa carenza irrimediabile.
Di più, con l'uso e l'abuso che egli fa di
Marx per i bisogni délia propria causa, Le
nin trascina il marxismo originario in un
processo che altéra la sua qualità scientifica.
Con l'uso ideologico che egli fa dei marxi
smo, Lenin espone il marxismo stesso a de-
gradarsi e a non soprawivere che come riduzione ideologica di se stesso .
786
11 Si vedano le osservazioni di Karl Popper sulla
confutabilità in La conoscenza oggettiva. Un punto di
vista evoluzionistico, tr. e intr. di A. Rossi, Armando,
Roma 1975.
12 Jacques Baynac e suoi collaboratori hanno riunir
to diversi documenti e testimonianze dedicate a La
terreur sous Lénine (1917-1924), Ed Le Sagittaire,
Paris 1975. In particolare si potranno vedere i contributi diJ. Baynac (pp. 7-49) e di S.P. Melgounov (pp.
69-133).
13 È soprattutto per questo carattere che ilcomuni
smo sovietico si distingue dalle tecnocrazie classiche.
comunismo
voluto manifestarsi, e la Chiesa rende testi-
sianismo), e imporre (volontarismo) la sua
monianza di questa teofania alla quale Dio
non era per nulla «obbligato».
Ora, a seguito di Lenin, nella prospettiva
sovietica solo l'ideologia è produttrice di
verità (Pravda). Dev'essere buona, veridica,
e perciô qualificata (elitarismo) per la missione che essa si arroga, poiché non puô
trovare che in se stessa (autogiustificazione)
Scienza e di Obiettività, e coloro che amministrano quest'ideologia sono, automaticamente, misura dei conoscere e dell'essere.
Ragion per cui, se la religione non rivelata
l criteri délia bontà e délia verità. E cosi,
conoscendo quello che è buono e vero, essa
è eventualmente recuperabile per neutraliz-
conosce anche quello che è cattivo e falso.
Insomma, il partito è veridko perché è por-
tatore dell'idea di verità. È la minoranza
zazione riduttiva, la religione rivelata, che
«illuminata» che definisce e che produce il
mira al Trascendente, al Tutt'Altro rivelan-
bene, il vero e i loro corollari: Prometeo è
tesi agli uomini, si trova colpita a priori disceso dal cielo. Dal momento che trova in
dalla sentenza di morte decretata per risolu-
se queste idée, la minoranza si alienerebbe
zione scientista.
Secondo taie risoluzione infatti l'uomo
cercandone la fonte in Dio.14. Cosl l'ideolo%l2i sovietica si présenta non solo come radi-
forte, destinato a vincere necessariamente
nel célèbre processo di lotta, è non solo la
misura dell'uomo, ma si pone anche come
misura di Dio. Cosi scompare l'idea dei
Tutt'Altro e al tempo stesso l'idea di mistero: tutto quello che si opponga all'intellezione fornita dall'ideologia sarebbe dichia-
calmente atea, ma gênera per di più una
idolatria secolare: quelli che producono
questa ideologia instaurano, molto logicamente, non solo una nuova fede, ma anche
una nuova morale, una nuova devozione,
un nuovo culto, una nuova Inquisizione.
«Perché dove manca il timoré di Dio, con-
rato inesistente; fornito di realtà è solo ciô
viene o che quel regno rovini, o che sia
che puô essere sussunto sotto le catégorie
sostenuto dal timoré d'uno principe che
dell'ideologia. Reale è solo ciô che, sgom-
sopperisca a'defetti délia religione»1 .
brato di ogni opacità, si presta a essere at-
traversato da parte a parte dalla luce fornita
Un gulag dello spirito
daU;ideologia eda essa soltanto.
Si notera aquesto puntocio che 1ideologia sovietica deve aUa tradizione kantiana
(agnosticismo spinto qui fino ail ateismo;
ruolo délia volonta dell obbedienza, dei
L'ideologia sovietica si présenta cosi come
una totaM ermeticamente chiusa alla tra^ndenza. Èuna teoria délia grande chiusura: gulag deUo spirito prima di essere
kg dei Corpi. L'uso che in essa viene fatto
dovere); a Feuerbach (nappropnazione, da
parte di akuni uomini, délia perfezione attribuita aDio; pessimisme di ispirazione luterana); a Spinoza e soprattutto a Hegel
(momsmo e ncorso al célèbre «argomento
ontologico»). Lideologia sovietica è erede
dei momsmo panlogistico hegeliano nveduto ecorretto da Feuerbach. Enoto che que-
deUa critica fiiosofica che Feuerbach e
m^ rivolgevano alla religione è esso stes^ ideologico. Quella critica fUosofica viene
annessa, recuperata abeneficio dei progetto
di una minoranza particolare —il partito, e
soprattutto ia Nomenklatura - che vuole
instaurare il suo proprio culto.
Qra, questo culto si fonda per l'appunto
st ultimo nvolgeva contro se stessa la prova
ontologica con cui sant'Anselmo dimostrava l'esistenza di un Essere trascendente, per
COnfinare questa prova nell'intramondano.
l4 Si veda F. Grégoire, Aux sources de la pensée de
Marx- Hegel-Feuerbach, Bibliothèque philosophique
illuminata (magistero) deve imporsi (mes-
Livio, librol, cap. 11.
Spinta al limite, questa logica conduce aile ^.^ain, Ed de l'Institut supérieur de ^hUosor
.
i •
• i
•
/
• \
P»ie, Louvain, e Librairie Vnn, Paris 1947, p. 154.
seguenti conclusion!: la minoranza (partito)
»Machiavelli, Discorsi sopra la prima deçà di Tito
787
schooyans
sul riferimento, menzognero e opportunistico, a una critica filosofica manipolata. Ciô
che è in questione non è tanto la critica
deUa religione, quanto piuttosto Yutilità
che présenta il poter invocare detta critica
essa è una délie massime espressioni del-
l'ateismo politico, insieme ai neo-fascismi e
aile nuove tecnocrazie che osserviamo da
altre parti. Questa ideologia, ché si fregia
con retichetta délia sdentificità, è in realtà
al fine di dissimulare l'intervento di un
un paravento destinato a occultare la volon
gruppo particolare, preoccupato di imporre
tà di coloro che riescono a imporsi. Questa
stessa ideologia ispira tutto un «clericalismo
secolare» verso il quale convergono, senza
incontrare alcun potere moderatore, la po
la sua volontà di potenza. È perciô che, osservata dal punto di vista di quelli che la
producono, l'ideologia non è présa sul se
rio, essendo una mascheratura, una fede di
tenza e i privilegi9. Di fronte a questa reli
pura facciata. Non è presa sul serio neppure
da un certo numéro di intellettuali ai quali
gione secolare, tutte le altre religioni non
solo appaiono come rivali, ma devono esse
re dichiarate impossibili a priori. Qui ritroviamo ancora quello che il comunismo so
si vorrebbe darla a bere, non avendo in se
di che imporsi all'assenso dell'intelligenza
critica:. è questo il dramma dei deviazionisti. Essa resta perô un mezzo straordinaria-
vietico, attraverso Marx, deve alla eredità
kantiana e a Comte. Le altre religioni non
mente temibile di dominio délie masse, di
solo sono denunciate a causa dell'alienazio-
intimidazione, di terrorismo16. Per poco
ne che provocano e che finisce, secondo la
che, su una base di manicheismo, sia fatto
ben nota critica, con lo smobilitare sulla ter
appello all'istinto di soprawivenza, l'ideo
logia sovietica resta un'arma formidabile di
addomesticamento deUa coscienza ingenua,
poiché la «fede» che essa suscita non è affatto una questione di intelligenza, bensl in
vece di volontà, di consenso, di abdicazio-
ra coloro che, fin da quaggiù, sognano un
paradiso senza fine. Ma tutte le religioni
presenti, passate e future si trovano a essere
respinte a priori, dal momento che sono
scavalcate dall'ideologia superiore che monopolizza ed esaurisce ogni autentica sden
ne, di accondiscesa servitù17.
tificità20.
Un caso di religione civile
Produttrice délia sola ideologia scientifi
ca, la minoranza illuminata che la impone
Come è logico, questa ideologia finisce col
dare luogo a un culto, esso pure menzogne
ro. Il régime sovietico ha messo a punto un
rituale «liturgico» — si vedano le sfilate mi
litari e gli shows cosmonautici —, dove si
esprime la potenza dello Stato, trampolino
deve necessariamente decretare l'assoluta
impossibilité di una rivelazione positiva.
Non ha senso prendere in considerazione,
non fosse che a titolo di ipotesi di ricerca, il
fatto che un Dio possa avère l'iniziativa di
manifestarsi agli uomini nel mondo e nella
délia lotta contro il Maie. Ma il lustro di
queste celebrazioni rimbalza forzatamente
sul partito, e infine su coloro che hanno in
mano le redini dell'uno o dell'altrô. Queste
liturgie sovietiche sono dunque délie imprese di autocelebrazione nelle quali, ancor
viventi, coloro che hanno assicurato allô
Stato la sua potenza e assegnato al Partito
la sua missione, si offrono alla venerazione
délie messe riconoscenti.
L'ideologia sovietica sottende perciô un
régime che si inscrive nella tradizione délia
«religione civile»18. Nel momento attuale
788
16 Cfr M. Merleau-Ponty, Humanisme et terreur.
Essai sur le problème communiste, Coll. Les Essais,
Gallimard, Paris 1948.
\' Questa concezione ipervolontaristica deUa fede
non è priva di rapporto con le tradizioni luterana e
kantiana..
18 Cfr Rousseau, Il contratto sociale, IV, 8.
19 V. G.E. Lenski, Power andprivilège. A theory of
social stratification, McGraw Hill Séries in Sociolo-
gy, New York (1966). Si veda per es. pp. 67 ss; 256266; 305-308; ecc.
20 È qui riconoscibile il tema hegeliano déïAufhebung.
comunismo
storia, e il pretenderlo costituirebbe neces
sariamente una soperchieria. Vien decretato
a priori che una rivelazione positiva non
puô avère alcuna obiettività. Con ciô il co
munismo sovietico si riallaccia alla tradizio
ne dei «filosofi» materialisti dei XVIII seco-
lo: si pensi a Helvetius, a Condillac, a
d'Holbach, ecc.
In base al métro dell'ideologia scientifi
ca, ogni religione non puô che sconfinare
nel mondo dei pregiudizi. Per questo motivo, non meno che per altri, essa va estirpata
senza pietà.
Il comunismo sovietico
e la «nazionalizzazione» délia chiesa
E ora esamineremo i rapporti tra il marxismo-leninismo come esso si incarna nel ré
La Chiesa ortodossa è erede délia tradi
zione cesaropapista, che puô farsi risalire a
Eusebio di Cesarea (morto nel 340), il qua
le sviluppa una teologia impériale che com
porta una giustificazione dei ruolo politicoreligioso esercitato dall'Imperatore Costantino. La tradizione cesaropapista si è mantenuta più vivace in Oriente che in Occidente. In Oriente, Cesare si arroga volentieri il
ruolo di capo religioso, spesso con la scusa
di «proteggere» la Chiesa, in realtà per ser-
virsene a fini politici21. La tradizione orto
dossa comporta altresl una certa accentuazione délia tendenza al manicheismo, senza
tuttavia che si possa accusarla di cadere in
questa insidia. Essa è ossessionata dal binomio candore-colpa, ortodossia-errore, e
spinge talvolta questa dicotomia fino al tragico. Questi terni sono abbondantemente il
gime sovietico, e, dall'altra parte, la religio
ne cristiana. Ci limiteremo dunque a esami-
lustrât! nella letteratura russa dei XIX seco
nare il «comunismo reale».
lo, in particolare nell'opera di Dostoevskij.
Troviamo cosl nella storia délia Chiesa
Lasceremo da parte tutte le elucubrazioni degli intellettuali che costruiscono nelle ortodossa una certa insistenza sul disprezzo
loro opère dei marxismi sognati. In quanto dei mondo, considerato come cattivo, come
è dottrina délia prassi, il marxismo-lenini- peccatore. Di qui l'idea di fuggire questo
smo si puô giudicare solo alla luce délia mondo per rifugiarsi nei monasteri, o nelle
prassi che esso sottende. Considereremo celebrazioni liturgiche, in génère molto soanzitutto rapidamente la situazione in Urss lenm .
La Chiesa ortodossa russa è perciô la
e nei paesi dell'Est. Poi riserveremo un più
esteso sviluppo al problema quale esso si Chiesa délia pazienza; essa è custode di
un'esigenza di rigore morale, che si esprime
pone nel mondo occidentale.
in modo esemplare presso la gente sempliLa Chiesa délia pazienza
ce23, e da essa proviene, con fedeltà incrolÈ ben noto che la Chiesa ortodossa ha labile, il richiamo alla vita contemplativa
1
«22
tradizionalmente manifestato una tendenza
come dimensione essenziale dei cristianesi-
alla sottomissione di fronte al potere civile.
Non è dato segnalare che una sola ondata
teocratica, per lo meno di qualche ampiezza. Essa ebbe per protagonista, nel XVII
secolo, il Patriarca Nikon, che esercitô per
un certo tempo il potere religioso e tempo
mo.
rale. È vero che i dirigenti che si sono succeduti in Russia hanno dovuto talvolta ve-
nire a patti con la Chiesa. Fu cosl che Stalin
nel 1941 si vide costretto a un accordo con
la Chiesa ortodossa in vista di stimolare il
21 Cfr H.X. Arquillière, L'augustinisme politique.
Essais sur la formation des théories politiques du
Moyen-Age, Vrin, Paris 19552. V. anche J. Touchard
et coll., Histoire des idées politiques, coll. Thémis,1.1,
PUF, Paris 1963, pp. 122 ss.
22 Si notera che i problemi qui accennati si trovano
al centro dei dibattiti sulla teologia délie realtà terrene, che ebbero luogo negli anni cinquanta.
23 Dostoevskij è uno dei grandi testimoni délia tra
dizione ortodossa russa. Si veda L. Dal Santo, Do
patriottismo russo di fronte all'invasione te
stoevskij, cristiano contemporaneo eprofeta, «La Rivi
desca.
sta dei clero italiano», 68, 3 (1982), pp. 273-280.
789
schooyans
Pietro il Grande segna uria tappa nella
storia dei rapporti tra la Chiesa ortodossa e
il potere impériale. Agli occhi dei «filosofi»
dei suo tempo egli cerca di presentarsi co
me un monarca illuminato, il cui governo si
ispira ai prindpi délia religione. Tuttavia,
agli occhi dei popolo semplice e ignorante,
continua a farsi passare per un monarca di
diritto divino il cui potere ha il suo fonda
mento in Dio. La religione appare dunque
qui come uno strumento particolarmente
utile per tener sottomesso il popolo igno
rante — che taie deve restare. Questo mo
do di usare la religione, compare già nel
naturalismo italiano dei Rinascimento, specialmente in Pomponazzi, Lorenzo Valla, e
poi in Machiavelli. È quindi Pietro il Gran
de che organizzerà la Chiesa ortodossa di
Russia secondo un sistema sinodale ispirato
aile Chiese luterane24. Il régime comunista
si è ben guardato dall'abofire questa istituzione: come avevano fatto gli zar, pensô di.
metterla al proprio servizio. Nella sua organizzazione attuale, il Santo Sinodo di Mo-
sca è precisamente costituito da un patriarca circondato da sei vescovi. Ma il Sinodo
in questione, come dei resto tutti i Sinodi, è
controllato dal Consiglio degli affari religiosi, il cui scopo è di venire a capo il più
rapidamente possibile di tutte le superstizioni rétrograde o, nel caso che si dimostrino irriducibili, di trarne partito per il régi
me.
Una rinascita religiosa
Con tutto ciô, neppure il partito è capace,
come non lo erano stati gli zar, di incatena-
che aggirano le leggi e sono ispirati da zelo25. L'attività dei secondi e dei terzi dev'es-
sere oltremodo sviluppata, a giudicare da
alcuni segni che attestano la vitalità deUa
religione: distribuzioni di Bibbie, benché
ciô sia proibito; il moltiplicarsi dei battesimi; l'aumento dei numéro dei matrimoni
religiosi; l'uso di distintivi e di oggetti religiosi, soprattutto fra i giovani; il successo di
certe tesi divulgate dalla corrente russista; il
rilancio délie campagne di ateismo e pub
blicità per i musei deU'ateismo riesumanti i
logori luoghi comuni di un ateismo alla Homais; l'incarcerazione di certi preti e di certi
cristiani, come il P. Dimitri Dudko nel
1980, ecc.26.
Nel suo Messaggio d'esilio, Solzenicyn
scrive in proposito: «In diversi luoghi, sotto
forme diverse, si nota... qua e là che la gioventù contemporanea ha un miglior senso
délia realtà che non i suoi maestri patentât!
Si direbbe che attraversi in immersione
l'oceano di sciocchezze accumulate davanti
a lei, e che laggiù, dall'altra parte, essa cerchi... Anziché essere oggetto di scherno, la
religione oggi risveglia in molti giovani l'in
téresse, la simpatia, e anche l'adesione. E
poi, certo, non si puô non considerare come
un segno dei ,tempi il nuovo Papa. E... è...
Cfr N. Berdiaev, Le fonti e il significato dei
comunismo russo, Coop. editoriale La casa di Matriona, Milano 1976. Quest'opera resta sempre un riferimento obbligato per chiunque voglia studiare il comportamento dei comunismo sovietico di fronte alla
religione. Si potrà completare con un altro saggio
dello stesso autore: Christianisme et marxisme. Con
re lo Spirito. In uno dei suoi ultimi rapporti
ception chrétienne et conception marxiste de l'histoire,
trad. franc, di L. Gagnebin, Ed. Le Centurion, Paris
al Comitato centrale sulla sitùazione délia
1975.
Chiesa in Urss, il suddetto Consiglio proponeva di classificare i vescovi in tre catégo
rie: quelli che sono leali verso il régime e
che spingono taie lealtà fino ad astenersi
dallo svolgere le loro attività presso il popo
lo; quelli che sono leali verso il régime ma
che, pur rispettando le regole imposte, si
rivelano molto intraprendenti nelle loro at
tività religiose; e infine la categoria di quelli
790
*
25 Si veda il Rapport secret au Comité central sur
l'état de l'Eglise en URSS, pubblicato dalla Ed. du
Seuil, Paris 1980; si veda anche A. Solzenicyn, Lettre
au Patriarche Pimène, nel volume intitolato Lettre
aux dirigeants de l'Union Soviétique et autre textes,
Ed. du Seuil, Paris 1974, pp. 76-81.
26 Cfr la Lettre du Conseil oecuménique des Eglises
à lEglise orthodoxe russe e la Réponse de lEglise or
thodoxe russe au Conseil oecuménique desEglises, nel
la Documentation catholique, n. 1800, dei 18 gennaio
1981, pp. 98 ss.
comunismo
non si trovano parole. Ê un dono di Dio»27.
Malgrado le difficoltà che la Chiesa in
contra a motivo délia situazione politica dei
paese, attualmente la vita religiosa in Urss
manifesta dunque segni inequivocabili di
rinnovata fioritura. Gli osservatori spiegano
questa ripresa con il concorso di diversi fattori. Fra questi, c'è da rilevare Varchitettura
religiosa, spesso imponente, che présenta
alcuni suoi esemplari conservati con estrema cura. Come non pensare qui aile chiese
questa «colpa», già di per se grave, certe
tradizioni religiose aggiungono, in più, circostanze aggravant! E il caso soprattutto di
quelle che accentuano un particolarismo
nazionale o etnico, come l'Islam28 o il giudaismo29. Come è anche il caso di quelle
che fondano o che rafforzano una solidarietà transnazionale in contraddizione con l'in-
ternazionalismo proletario: si pensi, in proposito, al cattolicesimo da una parte, dall'altra all'ebraismo.
dei Cremlino, o ai monasteri délia Trinità e
Fra le chiese cristiane, la Chiesa cattolica
di San Sergio a Zagorsk, per non citare che
sarà la più perseguitata perché rifiuta di
questi esempi? Ciô non deve tuttavia far
frantumarsi in una miriade di chiese nazio-
dimenticare le distruzioni irreparabili, le
chiese trasformate in depositi di tram, di
materiali da costruzione, di carbone, ecc, e
ad annettersi.
nali che il potere non farebbe alcuna fatica
Va menzionata anche la musica religiosa
russa, di origine bizantina, giustamente fa-
Le autorità civili di tutti i paesi a régime
comunista — in Cina né più né meno che
presso il «Grande Fratello» e i suoi satelliti
— si sono sempre sforzate di «nazionalizzare» la Chiesa cattolica30.
.'
Ma per quest'ultima, qualsiasi chiesa na
mosa in tutto il mondo. Taie musica, dei
zionale è scismatica, nella misura in cui la
resto, ha direttamente ispirato la maggior
parte dei grandi compositori russi, e conferisce aile celebrazioni liturgiche una solen-
sua gerarchia spinge l'autonomia fino a
mettere gravemente in questione ogni legame organico con l'autorità universale di
Pietro. Ogni chiesa che si confini nel parti
colarismo perde il suo carattere missionario
e profetico.
Di più, mentre le relazioni Chiesa-Stato31
le vampate iconoclaste degne di certe pratiche che furoreggiarono nel XVI secolo e
durante la Rivoluzione francese.
nità unica al mondo. Quanto aile icône, anch'esse di origine bizantina, va detto che in
Russia sono tradizionalmente sentite come
vere teofanie, ossia come manifestazioni
permanenti dei sacro.
2' A. Solzenicyn, Message d'exil, Ed. du Seuil, Paris
Con la loro bellezza tutte queste opère
1979,
pp. 48 ss.
offrono già un supporto inestimabile alla fe
Sulla situazione dei musulmani, ma anche sul
de dei popolo. Ora, al centre di questi mo- cattolicesimo, cfr H. Carrère d'Encausse, L'empire
numenti di arte religiosa, non va traslascia- éclaté. La révolte des nations en URSS, Ed. Flamma
to di ricordare che si trova la celebrazione
rion, Paris 1978, in particolare il c. VII, Religion et
regolare e spesso solenne deWeucaristia,
che ha certamente la capacità, da sola, di
sentiment national, pp. 225-254, e i riferimenti aile
stimolare i cristiani a dare testimonianza at-
articoli sulla situazione degli Ebrei in Urss. Si veda
ad esempio quello di G. Fabre-Rosane, Le combat
culturel des Juifs d'Union soviétique, nel numéro dei
tiva délia loro fede, e comunque di sostenere la Chiesa deUa pazienza e délia speranza.
pp. 299-304.
«Le Monde» pubblica abbastanza di fréquente
14marzo 1982.
30 La rivista «Documentation sur l'Europe centra
La più perseguitata délie Chiese cristiane
Aderire a una religione, qualunque essa sia,
costituisce de facto — già lo si è abbastanza
sottolineato — una contestazione dell'ideo
logia predicata e imposta dal partito. A
le», édita a Lovanio, pubblica regolarmente testi relativi alla situazione délia Chiesa nei paesi delTEst.
31 I rapporti Chiesa-Stato si riflettono largamente
in quelli con la Santa Sede. Si veda a questo proposito M. Maqua, Le point sur l'Ostpolitik du Vatican,
«Documentation sur l'Europe centrale», t. 20, 2
(1982), pp. 76-86.
791
schooyans
sono spontaneamente considerate dalla tradizione ortodossa in termini di cesaropapismo, nella tradizione cattolica il Papa e i
vescovi hanno sempre cercato di salvaguardare l'indipendenza délia Chiesa nei confronti del potere temporale, e la preoccupazione per la libertà délia Chiesa è sempre
stata prédominante, anche nelle ore più
buie délia lotta per le investiture o délie
lotte tra il sacerdozio e Timpero. La Chiesa
cattolica è sempre stata vigilante di fronte
aile minacce di cesaropapismo; la tentazione cui è stata costantemente soggetta è
piuttosto quella délia teocrazia, in cui il po
tere religioso ha tendenza a sovrapporsi al
potere temporale erodendo a poco a poco
la sua autonomia. I paesi a forte tradizione
cattolica saranno per la stessa ragione meglio agguerriti contro Tideologia sovietica
che non i paesi a forte tradizione protestan
te. Come mostra infatti la storia politicoreligiosa dei paesi germanici e scandinavi,
esiste qui una vera tradizione di collaborazione e a volte persino di compromissione
tra il potere politico e il potere religioso.
Taie tradizione deve molto alla dottrina
délie due spade.
Il caso délia Polonia illustra bene quanto
da noi affermato, e rivela la forza contesta-
trice del cattolicesimo. Vediamo qui come
si manifesta, dal punto di vista cattoHco, il
senso délia solidarietà con la Polonia. I cat
tolici polacchi danno Tesempio délia contestazione nei confronti del potere di Cesare;
ma taie contestazione è a sua volta destina-
ta a suscitare degli echi nei cattolici degli
altri paesi. In poche parole, la religione cat
tolica puô fornire una «riserva critica» di
fronte alla dismisura del potere: occorre naturalmente che i cattolici non cedano al
plichino i tentativi di seduzione nei riguardi
dei cristiani.
La questione si trova al centro di molti
dibattiti fra i cristiani, e soprattutto fra i
cattolici; è anche oggetto di moite discussioni a proposito dei teologi délia liberazione
in America latina.
Lutilità dell'oppio
A un primo approccio — preso in esame da
Berdiaev — i comunisti temono i cristiani.
Infatti, agli occhi dei comunisti i cristiani,
fintanto che restano saldamente attaccati al
la loro fede, «spezzano l'unit!» del movimento, e allora sono decisamente da preferire a loro i contro-rivoluzionari dichiarati.
Secondo i comunisti sovietici è impossibile
essere cristiano e comunista. Si affrontano
qui due concezioni del mondo e délia sal-
vezza tra loro incompatibili33.
Ciô nonostante, i cristiani rappresentano
una forza potenziale non trascurabile. Nella
misura in cui i comunisti riconoscono che i
cristiani sono animati da un certo idéale de-
mocratico, possono considerare l'eventualità di arruolarli in un «programma cornune». Movimenti — dai contorni relativa-
mente imprecisi — come quello dei «Cri
stiani per il socialismo» richiamano certamente Tattenzione dei comunisti.
Siccome perô esiste un'incompatibilité di
principio, nella migliore délie ipotesi quei
cristiani non potranno essere ufficialmente
considerati che alla stregua di alleati tattici.
Di fatto qui il comunismo di obbedienza
sovietica ritorna, per farne uso a suo profitto e per rivolgerlo contro i cristiani, al tema
délia religione-oppio. Ma questo tema viene
ripreso, più che come lo troviamo nella tra
dizione marxista, nei termini in cui era sta-
conformismo32.
to sviluppato nella tradizione naturalistica
L'ateismo pratico dei cristiani
del Rinascimento italiano. Poco importa,
Nessuna vessazione è risparmiata alla Chie
sa nelTUrss e nei paesi delTEst. È dunque
legittimo chiedersi perché i partiti comunisti delTOccidente e del Terzo mondo — i
cui legami col Pcus sono ben noti — molti792
almeno in una prima tappa, il contenuto
32 Sulla Chiesa di Polonia, cfr il n. 13 délia rivista
«Les quatre fleuves» citata sopra, nota 27.
,33 Cfr N. Berdiaev, Le fonti e il significato del
comunismo russo, cit. sopra, nota 24.
comunismo
délia religione, purché ai comunisti sia dato
trovarvi qualche utilità. Quella stessa reli
gione che, per il razionalismo naturalistico,
permetteva ai dirigenti «illuminati» di addomesticare il popolo, potrà servire ai co
munisti per manipolare gli stessi cristiani.
Occorre perciô «tendere la mano» ai cri
stiani, proporre loro un'alleanza, un «compromesso storico», ecc, restando naturalmente inteso che, di fronte a loro, i comuni
sti non possono accettare di mettere in questione l'intégrité délia loro «ideologia scientifica», come risulta chiaramente dai dibat
titi circa i limiti délia distensione, che furono rilanciati in occasione délia Conferenza
di Helsinki (1975)34.
Per i comunisti, il cristianesimo puô esse
re loro utile solo se venga rivolto contro i
cristiani onde poterseli accaparrare, aggregare, manipolare. Poiché fintanto che la fede dei cristiani conserva la sua intégrité e la
Chiesa la propria indipendenza, la comunità dei credenti rappresenta un potenziale di
tenza conservavano alTinizio la loro specificità cristiana, diventano rapidamente equivoche e finiscono con lo svuotarsi di ogni
sostanza cristiana e col voler dire ciô che
l'ideologia sovietica assume come loro significato. Giacché per i comunisti quelle
parole non possono avère la minima spécifi
cité cristiana, e non possono quindi essere
equivoche: esse hanno il solo significato che
Fideologia intende loro attribuire. Ora il
senso di quelle parole puô variare secondo
le esigenze délia strategia e délia tattica. La
volontà del gruppo dominante fare prevalere, in base aile convenienze di quello stesso
gruppo, il senso délie parole che puô servi
re alla Causa — cosl come il gruppo la in
terpréta. E cosi, accantonando ogni preoccupazione di vérité per preferire quella deh
l'intéresse, il marxismo si palesa come un
amoralismo — salvo considerare come mo
rale la preoccupazione délia pura efficienza.
Siffatto utilitarismo ricollega la corrente
marxista alla tradizione del machiavellismo.
contestazione altrettanto radicale che irri-
Cosicché lo stesso vocabolario teologico
ducibile. È questo potenziale quindi che si
tratta di neutralizzare, di disinnescare e canalizzare a beneficio délia Causa35.
diviene la punta di lancia dell'addomesticamento ideologico dei cristiani; e la religione
diviene oppio, nei senso che finisce con
l'alienarli rispetto alla Trascendenza e alla
La smobilitazione dei cristiani
Rivelazione.
Per smobilitare i cristiani si fa appello a diversi metodi.
1. Si dovrà anzitutto ricorrere al concor-
dismo a buon mercato. Si useranno le stesse
parole, e perfino gli stessi slogan, per creare
34 La Commissione pontificia Justitia et Pax ha
pubblicato un opuscolo su La libertà religioso. e l'atto
finale di Helsinki; si tratta del supplemento al n. 3
délia série: «Insegnamento sociale di Giovanni Paolo
H», Città del Vaticano 1981.
ï'illusione che essi rimandino aile stesse re-
35 Le riflessioni qui proposte ci sono state larga-
altà e che siano usati nellô stesso senso.
mente suggerite da un notevole articolo di F. Denantes, al quale rimandiamo il lettore: Une logique in
fluente, «Etudes», ottobre (1976), pp. 293-312.
36 Nella sua enciclica Mit brennender Sorge (1937),
Ora, parole come fraternité, giustizia, pace,
libertà, persona, comunità, Stato, ecc. sono
ben lontane dall'avere lo stesso senso quando sono usate in una prospettiva sovietica e
dedicata al nazional-socialismo, Pio XI metteva già in
pressione di una identité di ispirazione e di
progetto36. Ma tali pseudo-identità creano
un grave malinteso, di cui i cristiani fanno
le spese mentre i comunisti ne traggono be
guardia i cattolici a proposito dei trabocchetti del
vocabolario. «Dovrete vigilare con occhio particolarmente attente., affinché i concetti religiosi fondamentali non vengano a essere svuotati del loro contenuto essenziale e sviate verso un senso profano». Cfr
la raccolta di E. Marny, La communauté humaine
selon l'esprit chrétien. Documents, Ed. Saint-Paul, Fribourg (S.)-Paris 1949, p. 160, n. 264. Pio Xi cita a
quel punto alcune parole-trabocchetto: Rivelazione,
neficio.
fede, immortalité, peccato originale, Groce del Cri-
quando invece in una visione cristiana.
L'identité di vocabolario puô creare l'im-
Infatti quelle parole-chiave, che in par-
sto, ecc.
793
schooyans
2. Questo concordismo da bazar è accentuato dal clima délia distensione e dalle di-
scussioni, spesso non esenti da trabocchetti,
sulla pace. Ora, la distensione implica la
nécessité di assopire la vigilanza, specialmente quella dei cristiani. Più precisamente, ciô che conta è di ridurre ai minimi ter
mini la vigilanza critica dei cristiani. All'occorrenza, si esalteranno i pregi del «plurali
sme», pur mantenendo accuratamente quel
tanto ai vago e quel relativismo scettico che
esso non di rado comporta.
Si metteranno quindi tra parentesi tutte
le questioni dogmatiche, dichiarandole pri
ve di interesse, tenuto conto del grande di-
segno rivoluzionario per il quale è giusto
che tutte le énergie si uniscano, attorno ai
comunisti, in un fronte comune. Più particolarmente, si lasceré da parte ogni riferi
mento imbarazzante ai problemi più angoscianti: la finitezza, la sofferenza, la morte.
3. Divenuta priva di interesse per la Cau
sa, e avendo cessato di essere pericolosa, la
religione saré eventualmente considerata
come una questione di contemplazione e
sotto questo profilo saré tollerata, un po'
come awiene con la Chiesa ortodossa nel-
5. La perdita di spécificité dell'azione cri
stiana è l'esito di un processo di ingranag-
gio incominciato sul piano del vocabolario.
Taie processo implica altresl la previsione délia conversione dell'alleato tattico in
alleato strategico. L'alleato tattico è quello
a cui si ricorre in vista di un'azione singola
e determinata, dell'esecuzione di un pro
gramma limitato; è l'ignaro strumento di
cui ci si potré sbarazzare, una volta ottenuto il risultato stabilito, in virtù délia célèbre
«dottrina délia salsiccia»37. L'alleato tattico
potré diventare alleato strategico qualora
aderisca agli obiettivi fondamentali del pro
gramma rivoluzionario, con la pianificazione da esso presupposta, e alla forze che bisogna mobilitare in vista délia sua esecuzio38
ne
.
La conversione dell'alleato tattico in al
leato strategico è raggiunta allorché il cri
stiano è diventato «oggettivamente» comu-
nista, il che non implica di nécessité che
egli sia soggettivamente consapevole délia
sua nuova condizione. Allineando rigorosa-
mente il proprio comportamento su quello
dei comunisti, i cristiani danno la chiara dimostrazione di un comportamento svuotato
l'Unione Sovietica. In ogni modo, la religio
ne verre sottoposta a un processo di priva-
di qualsiasi riferimento cristiano. La pratica
tizzazione: la religione verre confinata nella
sfera del privato e anzi délia stretta vita in-
37 L'espressione appare in Ungheria verso il 194647 e viene esplicitata nei 1952 da Matyas Rakosi.
Essa è il complemento naturale délia dottrina dei
fronti comuni. In senso derivato, la medesima espressione puô anche designare la tecnica del rosicchiamento: si ottengono da un alleato (tattico) o sempli-
dividuale.
Ritroviamo qui uno degli aspetti del dibattito teologico tra fede e religione: la reli
gione si richiama a uri'esperienza di fede
vissuta in una comunité istituzionalizzata;
la «sola fede» si richiama all'esperienza reli-
giosa interiore e individuale.
4. Com'è del tutto naturale, al termine di
questo itinerario l'azione cristiana perderé a
sua volta ogni spécificité. Questo svuotamento délia morale cristiana — in partico-
lare e prima di tutto per quanto riguarda
l'impegno del cristiano nella société — risulta direttamente e fatalmente dai tre punti che àbbiamo or ora esaminato. Non c'è
più posto per un senso cristiano dell'azione,
né perunazione specificamente cristiana.
794
cemente da un interlocutore, pezzo per pezzo e successivamente, concessioni o vantaggi che quello non
concederebbe mai in blocco. Cfr G.A. Wetter e W.
Leonhard, La ideologia sovietica, Biblioteca Herder,
Secciôn de filosofia e teologia, 60, Herder, Barcelona
1964, pp. 396 ss.
38 Tocchiamo qui alcuni temi-chiave délia tradizio
ne leninista: compromesso, coalizioni, anello più debole,
sinistrismo, opportunismo, ecc. La dottrina dei fronti
popolari fu esplicitata nei 1935 da Georges Dimitrov, e fatta propria da Stalin. Là dove le forze cornuniste siano incapaci, da sole, di prendere il potere,
possono unirsi tatticamente, per taie scopo, con forze
«progressiste» non comuniste. Dopodiché si àpplica
la tattica délia salsiccia. Cfr J. Roux, Précis historique
et théorique de marxisme-léninisme, Ed. Laffont, Pa
ris 1969, pp. 187-189.
comunismo
del fronte comune finisce di dissolvere i re-
culturali più diverse, e le stesse organizza
sidui délia fede religiosa che, con la compli-
zioni religiose43.
cità degli equivoci, viene sostituita dalla fe
de ideologica. Ora, il cristiano è chiamato a
Senza riprendere qui uno sviluppo su tali
problemi, è tuttavia opportuno ricordare
che Fimpegno socio-politico del cristiano ha
le sue radici in una conversione personale
di natura religiosa e in una mancata cono-
dare una testimonianza che gli è propria,
che trae il suo senso dal Vangelo, e che è il
diretto prolungamento délia sua fede39.
La prova a contrario délia incompatibili
té tra la testimonianza specificamente cristiana e l'ideologia sovietica ci viene dalla
costatazione che tutti i regimi comunisti di
ispirazione sovietica si danno attivamente a
sopprimere le organizzazioni cristiane (sindacati, scuole, ospedali, ecc), perché esse
attestano Tefficacia délia comunità credente
proprio in quanto credente. Da qui segnatamente si spiega Tinsistenza di Giovanni
Paolo II sulla libertà religiosa40.
Gli «utili sciocchi»
Si puô dunque vedere come il comunismo
sovietico e internazionale, traendo partito
dalla religione-oppio, conduca i cristiani a
un vero ateismo pratico, il quale aliéna i
cristiani rispetto ai loro riferimenti religiosi
ultimi, e fa perdere loro quella che è la loro
identité41. Alla fine, resi sicuri dalla nuova
scolastica, colonizzati ideologicamente, perdono il titolo di «utili schiocchi» e vengono
promossi al rango di militanti, o addirittura
— suprema consacrazione, suprema apostasia — di membri del partito. «Accontentati», dice il Machiavelli, di «domandare a
uno l'arme senza dire, io ti voglio ammazzare con essa: potendo, poi che tu hai l'ar-
me in mano, satisfare allô appetito tuo»42.
A partire dal momento in cui militano
esplicitamente per la Causa, i cristiani — e
perfino, si dice, certi teologi — possono
praticare il «dentrismo». Possono entrare, o
restare, come militanti oggettivamente co
scenza del futuro, che tocca a noi creare e
di cui siamo quindi responsabili. Questo
impegno, riferito alT«ansia» cristiana di
giustizia, di carità, di fraternité, e alimentâ
tes,dalla Scrittura e dai Sacramenti, lascia
largo spazio alTinvenzione, allô sforzo, alresperienza e anche alTinsuccesso.
Di più, i mezzi di cui il cristiano si serve
non possono smentire il fine che affermano
di perseguire. «Oggi, scrive Solzenicyn, oggi che tutte le scuri hanno finito di fare il
loro lavoro, che tutto ciô che era stato semi-
nato ha dato i suoi frutti, vediamo in quale
errore erano caduti, in quali fumi si erano
smarriti quei giovani cosl sicuri di se stessi,
che pensavano di portare al paese la giusti
zia e la félicité per mezzo del terrore, di una
rivolta sanguinosa e délia guerra civile. No,
grazie, o dispensatori di lumi!
Perché ora noi sappiamo che l'infamia
dei metodi si ripete e moltiplica nelTinfamia dei risultati. Che le nostre mani restino
i
pure!: »
44
.
39 II teraadélie opère domina la lettera di san Giacorao (cfr il cap. 2) ed è al centra délia prima lettera
di san Giovanni (cfr 3, 18). Vicinissimo a quello è il
tema paolino dei frutti dello Spirito (cfr Gai 5, 22;
Col 1, 10).
40 Come possiamo vedere nella raccolta pubblicata
dalla Commissione pontificia Justitia et Pax, curata
dal P. Roger Heckel, e che ha per titolo: La libertà
religiosa. Testi di Giovanni Paolo II (ottobre 1978novembre 1979), Coll. ïnsegnamento sociale di Gio
vanni Paolo II, 3, Città del Vaticano, 1980.
41 Ritroviamo qui il tema hegeliano déH'Entfrem-
munisti in organizzazioni cristiane, dove la-
dung.
voreranno, adoperandosi per trasformare
tali organizzazioni dalTinterno. In pratica il
«dentrismo», l'infiltrazione, alleati strategici,
possono condurre un lavoro da termiti e
43 Si esagererebbe in ottimismo affermando che le
stesse Université Cattoliche sfuggono totalmente a
contribuire a colonizzare, dall'interno, i mé
dia, le université, i partiti, le organizzazioni
42 Machiavelli, Discorsi..., 1,1,cap. 44.
questo pericolo. La loro spécificité cristiana è inoltre
minacciata, in maniera molto simile —e anche dall'in
terno —, da un'ondata di positivismo scientista.
44 A. Solzenicyn, Lettre aux dirigeants de l'Union
Soviétique, pp. 128 ss.
795
schooyans
Servire due padroni?
NelTUrss e nei paesi satelliti l'ideologia so
vietica è chiamata a «legittimare» il potere
esercitato dalla minoranza illuminata.
Nei paesi occidentali, la stessa ideologia
présenta un diverso modo di impiego: essa è
chiamata a esercitare un ruolo di contesta-
zione. Lé essa gioca un ruolo conservatore;
qui intende giocare un ruolo rivoluzionario.
Lé è inscritta nelle istituzioni; qui aspira a
rovesciare le istituzioni esistenti per istaurarne di nuove.
Non sorprende quindi che il confronto
tra l'ideologia sovietica e il cristianesimo sia
percepitô in maniera diversa a seconda che
lo si consideri dal punto di vista dei paesi
dell'Est o dell'Occidente.
Abbiamo dedicato un'attenzione partico-
lare ai problemi che in Occidente solleva
l'adesione pratica dei cristiani all'ideologia
sovietica. Cosl facendo, abbiamo avuto oc-
casïone di sfiorare alcuni dei problemi posti
da certe teologie délia liberazione.
Da quanto abbiamo visto, risulta che si
puô essere sicuri di cadere in trappola
quando, col pretesto di un dialogo-in-vistadella-collaborazione, ci si compiace di esibirsi in dotte dissertazioni sulle molteplici
trasformazioni che il pensiero marxista ha
conosciuto grazie alla sbrigliata inventiva di
c'è marxismo fuorché quello incarnato in
istituzioni e regimi concreti. Dal momento
che è questione di pratica politica, solo il
«comunismo reale» mérita di essere preso
in considerazione. Siccome non si rispetta
questa esigenza metodologica elementare,
le discussioni tra cristiani e comunisti sono
molto spesso sbilanciate e fuorvianti45.
Ora, dal punto di vista dell'analisi politi
ca, non ci si puô mettere in mente di dissertare su un «modello comunista» eventuale,
che^ appartenga al mondo dell'utopia. Auspici e sogni devono qui cedere il passo all'osservazione, alla storia, al confronto e alresperienza.
E in quest'ottica concreta che si ha la
conferma di come sia difficile servire due
padroni. E perciô è in questa prospettiva
realistica che abbiamo voluto riprendere il
problema délia collaborazione fra cristiani e
comunisti. Taie ripresa ci ha portati a una
conclusione lapidaria e terribile. La posta di
questa collaborazione è duplice. E innanzitutto la possibilité di salvaguardare la dimensione politica délia testimonianza cri
stiana; è, d'altra parte, e ancor più radicalmente, la possibilité, terrificante per dei cri
stiani, di adoperarsi a degradare il cristiane
simo al livello di ateismo pratico.
innumerevoli intellettuali. Dal momento
che si tratta di un dialogo-in-vista-della-collaborazione, si deve tener fermo che non
45 Cfr A Besanqon, Les origines intellectuelles du
léninisme, p. 13.
Georges M. - M. Cottier
L'ateismo del giovane Marx
Le origini hegeliane
pp. 504, L 16.000
Vita e Pensiero
Hh
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