ISSN 0042 - 7586 10 ANNO LXIV OTTOBRE1983 A°P LARMSTA LOERO iïAUANO Il ministro e il ministero délia penitenza Etica e cristologia in san Luca Vivere nella grazia délia conversione Vita e integrità fisica Luigi Sturzo critico di Marx Il comunismo e la smobilitazione dei cristiani Penitenza: dono o sacrificio? Nuovo codice: le norme generali Problemi esistenziali visti da uno scienziato Pluralisme) culturale e azione pastorale Vita e Pensiero f Rivista fondata da AGOSTINO GEMELLI O.F.M. / MONS. FRANCESCO OLGIATI / LUIGI VIGNA — z o- > 8§ S 3 5 H ** • c OQ* E> C & »' OQ Ou s? o ^s. R ° 5 2- ~ o X) 3 3 S.p.A. Alberto Matarelli - Stabilimento Grafico - Milano - Via A. Watteau, 7 Questo periodico è associato all'Unione stampa periodica italiana. n> f6 N ta •-t 3 h-» 3 n 1= o- n O 3 s* gZ 8* ari |§§ s g g 3 S' t=l O 3 n h-» n» S" 3 3 R &Eg Bo &-& •t OQ Proprietà: Université Cattolica dei Sacro Cuore - Autorizzazione dei Tribunale di Milano 22-7-1948 n. 235 Reg. I la ai liiipii 1-1 "-* O c ^ S a •*» q>2^âOKn 3 Lj rn "v. 55 C3 w rGf5>iâ^w oog>o53>w Abbonamento annuo: Italia L. 18000 - Estero L. 26000 - Un fascicolo: Italia L. 2000 (...) - Estero L. 2900 - Imprimatur: Ex Delegatione arch. Mons. J.B. Guzzetti Commissionario per la pubblicità: G. Mendella pubblicità - Via A. Stradivari, 10 - 20131 Milano - Tel. (02) 204.37.26 (r.a.) © 1983 by Vita e Pensiero - Proprietà letteraria riservata - Amministrazione e Redazione: Largo Gemelli 1 - 20123 Milano - Tel. 8856 - C.C.P. 989202 MICHEL SCHOOYANS Il comunismo sovietico e la smobilitazione politica dei cristiani Si pub pensare che queste pagine trattino di questioni ormai affidate alla storia. Si pub pensare che'.ajfrontino problemi geograficamente, socialmente e culturalmente lontani dal nostro contesto. Forse le cose non sono tanto semplici. Occorre osservare, riflettere... Il prof. Schooyans insegna aWUniversità cattolica di Louvain-La-Neuve. «Sono portato a pensare che se l'uomo non ha fede hisogna che serva, e seè libero hisogna che creda». Tocqueville Lenin e il salvataggîo dell'ideologia È noto che corne l'ideologia abbia cattiva stampa nella tradizione marxistà. Marx présenta l'ideologia come un'immagine rovesciata, côme un'interpretazione pervertita, come il prodotto di una falsa coscienza; egli la considéra una sovrastruttura che maschera e nasconde l'infrastruttura, la quale in definitiva è la sola che conta. L'ideologia connota l'occultamento, la dissimulazione, l'illusione, la manipolazione, la mistificazione, ecc.1. Questo approccio marxistà all'ideologia è troppo noto perché sia necessario soffermarcisi ora più diffusa- niata dagli antagpnismi di classe, non potrebbe mai esistere una ideologia al di fuori o al di sopra délie classi). Ecco perché ogni menomazione dell'ideologia socialista, ogni allontanamento'da essa implica necessariamente un rafforzamento dell'ideologia bor ghese. Si parla délia spontanéité; ma lo sviluppo spontaneo dei movimento operaio fa si che esso si subordini all'ideologia borgheperché il movimento operaio spontase neo è il tradunionismo... e il tradunionismo 1 Si veda soprattutto K. Marx e F. Engels, \Jideologia tedesca, specialmente la prima parte dedi- mente2. cata a Feuerbach. Altri testi di Marx sulTargomento Ideologia horghese e ideologia socialista si possono trovare nel Manifeste deiPartito comunista (Editori Riuniti, Roma 197715, v. pp. 82 ss), nei Ebbene, fin dal 1902, in Che fare?y Lenin dice che «la classe operaia tedesca è divisa in parecchie idéologie», e ne enumera alcu- Manoscritti economico-filosofici dei 1844 (tr. di N. Bobbio, Einaudi, Torino 1949), nel Capitale, ecc. 2Testi di Marx e Engels sulla religione sono stati scelti e tradotti in francese da G. Badia e coll., Sur la ne: cattolica e monarchica; borghese-tradu- religion, Editions sociales, Paris 1972. DelTimmensa nionista; socialdemocratica . Ma in definitiva, «la questione si puô semplicemente C. Wackenheim, La faillitede la reli gion d'après Karl Marx, PUF, Paris 1963; Nguyen Ngoc Vu, Idéologie etreligion d'après Marx etEngels, Coll. Philosophie de l'esprit, Ed. Aubier Montaigne, porre solamente cosi: o ideologia borghese o ideologia socialista. Non c'è via di mezzo (poicné l'umanità non ha creato una 'terza' ideologia, e, d'altronde, in una società dila- letteratura su Marx e la religione, menzioneremo Paris 1975. 3 Lenin, in Cbe fare? (1902); tr. it. Editori Riuniti, Roma 1968, p. 75 783 schooyans è l'asservimento ideologico degli opérai alla borghesia. Perciô il nostro compito, il compito délia socialdemocrazia, consiste nel combattere la spontanéité...» Infatti, «ogni sottomissione dei movimento operaio alla spontanéité, ogni menomazione délia fun- fondatori dei socialismo scientifico contem- poraneo, Marx ed Engels, erano degli intel lettuali borghesi. Anche in Russia la dottri na teorica délia socialdemocrazia sorse dei tutto indipendentemente dallo sviluppo spontaneo dei movimento operaio; sorse co zione delT'elemento cosciente', délia fun- me risultato naturale e inevitabile dello svi- zione délia socialdemocrazia significa di per luppo dei pensiero tra gli intellettuali socia- se... un rafforzamento dell'influenza del l'ideologia borghese sugli opérai. Tutti coloro che parlano di 'soprawalutazione del listi rivoluzionari»6. l'ideologia', di esagerazione délia funzione geva i «lumi» di una minoranza depositaria di un sapere «scientifico», chiamata perciô dell'elemento cosciente, ecc, immaginano che il movimento puramente operaio sia di per se in grado di elaborare — ed elabori in realtà — una ideologia indipendente... Ma questo è un profondo errore»4. Da queste citazioni si puô ricavare che Lenin distingue due grandi tipi ,cîi idéolo gie. La concezione tradizionale dell'ideolo gia, quale era stata stigmatizzata da Marx, è abbandonata, criticata: l'ideologia borghese viene respinta, non come ideologia, ma per ché borghese. Questa ideologia borghese è la punta di lancia dei recupero délia classe operaia da La «spontanéité» negli opérai era necessaria, ma totalmente insufficiente. Essa esi- a guidare la rivoluzione. «Avevamo, dunque, contemporanea- mente, un risvegliô spontaneo délie masse operaie, risvegliô alla vita e alla lotta co sciente, e la presenza di una gioventù rivoluzionaria che, armata délia teoria socialdemocratica, nutriva il desiderio ardente di awicinarsi agli opérai» . Per Lenin, l'ideologia socialista è la sola accettabiïe in ragione dei suo carattere scientifico, e per fondare questo carattere, Lenin ha bisogno di riferirsi a Marx. Per dttadinanza a motivo dei suo carattere giustifïcare lo statuto unico e privilegiato dell'ideologia socialista, Lenin prende a sostègno «la sola concezione scientifica délia storia»: quella offerte da Marx. La mino «scientifico», carattere che la fa designare ranza rivoluzionaria illuminata si nutre a talvolta col nome di dottrina, di teoria, di questa fonte; è testimone délia fedeltà a questa fonte; è custode delTortodossia. Da qui il suo ruolo nel Partito. Tutte le altre idéologie, tutte le altre tradizioni sono squalificate perché necessariamente false in virtù dei monopolio di scientificità che l'ideologia socialista si attribuisce. parte délia borghesia. Solo l'ideologia socia lista è réà conservare, solo essa ha diritto di elemento consapevole. Un sapere o una credenza? Per Lenin, questa dottrina ha come fondamento il materialismo di Marx: «Oggi — dopo che è comparso 11 Capitale — la con cezione materialïsta délia storia non è più un'ipotesi, ma una dottrina scientifîcamente dimostrata... Il materialismo non è una concezione scientifica per eccellenza délia storia..., ma la sola concezione scientifica» . Più precisamente, «La dottrina dei socialismo è sorta da quelle teorie hlosofiche, storiche, economiche, che furono elaborate dai rappresentanti colti délie classi possidenti, gH intellettuali. Per la loro posizione sociale, gli stessi 784 Al di fuori délie ripetute proclamazioni, non si vede da nessuna parte né dove né come Lenin fondi questo monopolio. Non si vede neppure come faccia, a mo' di corol*Ibi, pp. 73-74 e p. 71. 5 Lenin, Che cosa sono gli «amici dei popolo» e come lottano contro i social-democratici, (1894), tr. it. Samonà e Savelli, Roma 1970. 6Lenin, Chefare?> tr. it. cit. p. 63. 7Ibi, p. 64. comunismo lario, a spedire alla rinfusa le altre «idéolo tà. Il ruolo di questi «ideologi», di questi gie» nelregno délie ténèbre. L'ideologia so «dirigenti»10 consiste nello svelare tali leggi, cialista s'irhpone grazie a un valore intrinse- nell'enunciarle, nel decifrarle una volta per co che non ha pari in nessun altro. Taie tutte, nel mettere a nudo il principio ordiideologia deve essere vera dato che la mino- natore che governa le cose, e la ragione dei ranza illuminata afferma che essa rende loro progressi. conto délia storia e délia società, ed essa La giustizia sarà concepita alla maniera deve render conto délia storia e délia socie degli antichi, come una conformità all'ordità, dato che la minoranza illuminata affer ne dei mondo. La sua instaurazione avrà un ma che essa è vera. È palese qui il debito carattere polemico: guerra di tutti contro che Lenin ha contratto nei confronti dei tutti, dei più forti contro i meno forti. Tutti discepoli di Eraclito: la guerra è madré, re- monismo panlogistico di Hegel e dei mate rialismo di Feuerbach8. Di qui il circolo: il gina e principio di tutto e di tutti. Partito fonda la propria «legittimità» sulIn questa prospettiva, il partito eserciterà l'ideologia «vera», ma è lo stesso Partito necessariamente un ruolo messianico e in- che definisce la «veracità» dell'ideologia in ternazionale. questione. l'Unione Sovietica sarà all'avanguardia di Alain Besanqon ha quindi ragione di scrivere: «A fondamento délie religioni délia fede sta un non-saputo cosciente. Abramo, questo movimento il quale, estendendo ovunque le sue articolazioni e ramificazioni, si organizzerà a partire da Mosca. san Giovanni, Maometto sanno di non sa pere. Essi sanno di credere. Quando Lenin dichiara che la concezione materialistica délia storia non è un'ipotesi, ma una dottri na scientificamente dimostrata, si tratta di una credenza, certo, ma una credenza che egli immagina provata, fondata nell'esperienza. A fondamento dell'ideologia, sta un saputo. Lenin non sa di credere. Egli crede di sapere»9. Un nuovo scientismo Il Partito comunista del- Si ha cosl modo di vedere in che cosa la concezione leninista dell'ideologia si ricolleghi alla tradizione scientista. Lenin élimina dalTopera di Marx le zone di incertezza, le ipotesi, gli inviti alla verifica che essa com porta. Di una sintesi aperta egli fa una totalità chiusa, monolitica, autosufficiente. Co me altri scientisti ritenevano che la fisica o la chimica o la biologia fornissero il solo metodo scientifico autentico e portassero ai le sole conoscenze valide, cosl per Lenin non esistono né un metodo né conoscenze che siano validi al di fuori dei marxismo Lenin riprende dunque il tema marxistà dei proletariato: il proletariato ha una missione quale lui lo concepisce. In sintesi, Lenin tiene per acquisito che rivoluzionaria di portata universale. Tuttal'ideologia socialista, essendo scientifica via questa missione esso la puô assolvere solo grazie al ruolo pedagogico esercitato mente fondata, s'impone all'adesione. Conei suoi confronti dalla minoranza illumina ta. Questa rivela al proletariato la causa, il modo e il fine délia sua azione rivoluziona ria. Un sifatto ruolo tutelare, un tempo demandato ai filosofi e ai chierici, è presentemente esercitato dai detentori di un sapere superiore la cui autorità sul proletariato — e, con la mediazione di questo, su tutti gli uomini — si fonda su una conoscenza délie leggi che governano il divenire délie socie 8Siveda a questo riguardo Franz Grégoire, Etudes hégéliennes. Les points capitaux dusystème, Bibliothè que philosophique de Louvain, Publications univer sitaires de Louvain et Ed. B. Nauwelaerts, Paris 1958, spec. pp. 81, pp. 142-146 e 187-190. 9Alain Besanqon, Les origines intellectuelles du Lé ninisme, Archives des Sciences sociales, Ed. Cal- mann-Lévy, Paris 1977, p. 15. Si veda tutto il primo capitolo, dedicato appunto all'ideologia (pp. 7-26). 0Cfr Lenin, Chefare?, tr. it. cit. p. 65. 785 schooyans me direbbe Karl Popper, essendo indimo- L'uomo, misura di Dio? strabile, è irrefutabile \ La religione declassata La trasformazione operata da Lenin nel concerto di ideologia détermina un mutamento rilevante dell'approccio marxistà ai Essa chiede un'àdesione di fede aile co noscenze rivelate dai depositari dei sapere, ed esige la sottomissione all'insegnamento impartito da un magistero qualificato. Ecco dunque apparire l'idea di una chiesa total- problemi religiosi. Essa^ guida l'atteggia- mente secolarizzata, che ha il suo magistero mento dello Stato sovietibo, che continua a e che, con la sua dottrina ortodossa e scien tifica, dovrà necessariamente garantire il tri- re dei progetto rivoluzionario che essa stes- mettere in atto il pensiero dei fondatore nei riguardi dei credenti e délie Chiese. In Marx la religione era denunciata come ideologia. In Lenin l'ideologia socialista ac sa secerne. cède alla scientificità. Di colpo, la religione, onfo délia salvezza intramondana, vale a di Potere e mistificazione ogni religione, si trova declassata dall'ideologia scientifica. Da ciô seguono innumerevoli conseguenze Ci sono peraltro délie sfumature tra le religioni non rivelate — le religioni délia conosciute e misconosciute. Cogliamone alcune: divisione degli uomini tra quelli che tropomorfi, ecc. — e la religione rivelata. non sanno e quelli che sanno, e tra buoni e cattivi; nascita — evocata specialmente da Mao Tse-tung — di un «uomo nuovo», «convertito» all'ideologia scientifica*; inesdrabile rifiuto di qualsiasi altro riferimentô ideologico; nécessita d'insegnare quella credenza-sapere che è l'ideologia, di imporne l'esclusività, di proteggerla con i mezzi ap- propriati, ecc.1 Lenin non si rende conto che, cosl facen- do, cade sotto la critica marxistà dell'ideolo gia. Tutto il suo edificio ideologico è ordinato all'esercizio dei potere, ma egli occulta e dissimula taie obiettivo mantenendo una illusione scientifica e manipolando le masse proletarie. Fin dal principio Lenin si mette nella impossibilità di cercare nel" consènso e natura, i culti dei semidèi più o meno an- Infatti, la religione non rivelata puô almeno essere sottoposta a un'interpretazione riduttiva che fa ricorso, come in Comte, aile epoche mentali dell'umanità. La religione sarebbe allora ricondotta a dei condizionamenti e a délie determinanti strettamente intramondane, anzi addirittura puramente materiali. La religione rivela, invece, come nel caso délia tradizione giudaico-cristiana e di quella islamica, si sottrae in partenza a un taie tentativo di riduzione, giacché pone aile sue origini una iniziativa di Dio nella storia. Si parlera a questo proposito di una religione «positiva», volendo con ciô significare che essa riposa su una libéra manifestazione di Dio. Dio avrebbe potuto non manifestarsi in Gesù Cristo, ma di fatto ha nel riconoscimento il fondamento di un po tere legittimo. L'ideologia è la mistificazio ne che prétende di supplire a questa carenza irrimediabile. Di più, con l'uso e l'abuso che egli fa di Marx per i bisogni délia propria causa, Le nin trascina il marxismo originario in un processo che altéra la sua qualità scientifica. Con l'uso ideologico che egli fa dei marxi smo, Lenin espone il marxismo stesso a de- gradarsi e a non soprawivere che come riduzione ideologica di se stesso . 786 11 Si vedano le osservazioni di Karl Popper sulla confutabilità in La conoscenza oggettiva. Un punto di vista evoluzionistico, tr. e intr. di A. Rossi, Armando, Roma 1975. 12 Jacques Baynac e suoi collaboratori hanno riunir to diversi documenti e testimonianze dedicate a La terreur sous Lénine (1917-1924), Ed Le Sagittaire, Paris 1975. In particolare si potranno vedere i contributi diJ. Baynac (pp. 7-49) e di S.P. Melgounov (pp. 69-133). 13 È soprattutto per questo carattere che ilcomuni smo sovietico si distingue dalle tecnocrazie classiche. comunismo voluto manifestarsi, e la Chiesa rende testi- sianismo), e imporre (volontarismo) la sua monianza di questa teofania alla quale Dio non era per nulla «obbligato». Ora, a seguito di Lenin, nella prospettiva sovietica solo l'ideologia è produttrice di verità (Pravda). Dev'essere buona, veridica, e perciô qualificata (elitarismo) per la missione che essa si arroga, poiché non puô trovare che in se stessa (autogiustificazione) Scienza e di Obiettività, e coloro che amministrano quest'ideologia sono, automaticamente, misura dei conoscere e dell'essere. Ragion per cui, se la religione non rivelata l criteri délia bontà e délia verità. E cosi, conoscendo quello che è buono e vero, essa è eventualmente recuperabile per neutraliz- conosce anche quello che è cattivo e falso. Insomma, il partito è veridko perché è por- tatore dell'idea di verità. È la minoranza zazione riduttiva, la religione rivelata, che «illuminata» che definisce e che produce il mira al Trascendente, al Tutt'Altro rivelan- bene, il vero e i loro corollari: Prometeo è tesi agli uomini, si trova colpita a priori disceso dal cielo. Dal momento che trova in dalla sentenza di morte decretata per risolu- se queste idée, la minoranza si alienerebbe zione scientista. Secondo taie risoluzione infatti l'uomo cercandone la fonte in Dio.14. Cosl l'ideolo%l2i sovietica si présenta non solo come radi- forte, destinato a vincere necessariamente nel célèbre processo di lotta, è non solo la misura dell'uomo, ma si pone anche come misura di Dio. Cosi scompare l'idea dei Tutt'Altro e al tempo stesso l'idea di mistero: tutto quello che si opponga all'intellezione fornita dall'ideologia sarebbe dichia- calmente atea, ma gênera per di più una idolatria secolare: quelli che producono questa ideologia instaurano, molto logicamente, non solo una nuova fede, ma anche una nuova morale, una nuova devozione, un nuovo culto, una nuova Inquisizione. «Perché dove manca il timoré di Dio, con- rato inesistente; fornito di realtà è solo ciô viene o che quel regno rovini, o che sia che puô essere sussunto sotto le catégorie sostenuto dal timoré d'uno principe che dell'ideologia. Reale è solo ciô che, sgom- sopperisca a'defetti délia religione»1 . brato di ogni opacità, si presta a essere at- traversato da parte a parte dalla luce fornita Un gulag dello spirito daU;ideologia eda essa soltanto. Si notera aquesto puntocio che 1ideologia sovietica deve aUa tradizione kantiana (agnosticismo spinto qui fino ail ateismo; ruolo délia volonta dell obbedienza, dei L'ideologia sovietica si présenta cosi come una totaM ermeticamente chiusa alla tra^ndenza. Èuna teoria délia grande chiusura: gulag deUo spirito prima di essere kg dei Corpi. L'uso che in essa viene fatto dovere); a Feuerbach (nappropnazione, da parte di akuni uomini, délia perfezione attribuita aDio; pessimisme di ispirazione luterana); a Spinoza e soprattutto a Hegel (momsmo e ncorso al célèbre «argomento ontologico»). Lideologia sovietica è erede dei momsmo panlogistico hegeliano nveduto ecorretto da Feuerbach. Enoto che que- deUa critica fiiosofica che Feuerbach e m^ rivolgevano alla religione è esso stes^ ideologico. Quella critica fUosofica viene annessa, recuperata abeneficio dei progetto di una minoranza particolare —il partito, e soprattutto ia Nomenklatura - che vuole instaurare il suo proprio culto. Qra, questo culto si fonda per l'appunto st ultimo nvolgeva contro se stessa la prova ontologica con cui sant'Anselmo dimostrava l'esistenza di un Essere trascendente, per COnfinare questa prova nell'intramondano. l4 Si veda F. Grégoire, Aux sources de la pensée de Marx- Hegel-Feuerbach, Bibliothèque philosophique illuminata (magistero) deve imporsi (mes- Livio, librol, cap. 11. Spinta al limite, questa logica conduce aile ^.^ain, Ed de l'Institut supérieur de ^hUosor . i • • i • / • \ P»ie, Louvain, e Librairie Vnn, Paris 1947, p. 154. seguenti conclusion!: la minoranza (partito) »Machiavelli, Discorsi sopra la prima deçà di Tito 787 schooyans sul riferimento, menzognero e opportunistico, a una critica filosofica manipolata. Ciô che è in questione non è tanto la critica deUa religione, quanto piuttosto Yutilità che présenta il poter invocare detta critica essa è una délie massime espressioni del- l'ateismo politico, insieme ai neo-fascismi e aile nuove tecnocrazie che osserviamo da altre parti. Questa ideologia, ché si fregia con retichetta délia sdentificità, è in realtà al fine di dissimulare l'intervento di un un paravento destinato a occultare la volon gruppo particolare, preoccupato di imporre tà di coloro che riescono a imporsi. Questa stessa ideologia ispira tutto un «clericalismo secolare» verso il quale convergono, senza incontrare alcun potere moderatore, la po la sua volontà di potenza. È perciô che, osservata dal punto di vista di quelli che la producono, l'ideologia non è présa sul se rio, essendo una mascheratura, una fede di tenza e i privilegi9. Di fronte a questa reli pura facciata. Non è presa sul serio neppure da un certo numéro di intellettuali ai quali gione secolare, tutte le altre religioni non solo appaiono come rivali, ma devono esse re dichiarate impossibili a priori. Qui ritroviamo ancora quello che il comunismo so si vorrebbe darla a bere, non avendo in se di che imporsi all'assenso dell'intelligenza critica:. è questo il dramma dei deviazionisti. Essa resta perô un mezzo straordinaria- vietico, attraverso Marx, deve alla eredità kantiana e a Comte. Le altre religioni non mente temibile di dominio délie masse, di solo sono denunciate a causa dell'alienazio- intimidazione, di terrorismo16. Per poco ne che provocano e che finisce, secondo la che, su una base di manicheismo, sia fatto ben nota critica, con lo smobilitare sulla ter appello all'istinto di soprawivenza, l'ideo logia sovietica resta un'arma formidabile di addomesticamento deUa coscienza ingenua, poiché la «fede» che essa suscita non è affatto una questione di intelligenza, bensl in vece di volontà, di consenso, di abdicazio- ra coloro che, fin da quaggiù, sognano un paradiso senza fine. Ma tutte le religioni presenti, passate e future si trovano a essere respinte a priori, dal momento che sono scavalcate dall'ideologia superiore che monopolizza ed esaurisce ogni autentica sden ne, di accondiscesa servitù17. tificità20. Un caso di religione civile Produttrice délia sola ideologia scientifi ca, la minoranza illuminata che la impone Come è logico, questa ideologia finisce col dare luogo a un culto, esso pure menzogne ro. Il régime sovietico ha messo a punto un rituale «liturgico» — si vedano le sfilate mi litari e gli shows cosmonautici —, dove si esprime la potenza dello Stato, trampolino deve necessariamente decretare l'assoluta impossibilité di una rivelazione positiva. Non ha senso prendere in considerazione, non fosse che a titolo di ipotesi di ricerca, il fatto che un Dio possa avère l'iniziativa di manifestarsi agli uomini nel mondo e nella délia lotta contro il Maie. Ma il lustro di queste celebrazioni rimbalza forzatamente sul partito, e infine su coloro che hanno in mano le redini dell'uno o dell'altrô. Queste liturgie sovietiche sono dunque délie imprese di autocelebrazione nelle quali, ancor viventi, coloro che hanno assicurato allô Stato la sua potenza e assegnato al Partito la sua missione, si offrono alla venerazione délie messe riconoscenti. L'ideologia sovietica sottende perciô un régime che si inscrive nella tradizione délia «religione civile»18. Nel momento attuale 788 16 Cfr M. Merleau-Ponty, Humanisme et terreur. Essai sur le problème communiste, Coll. Les Essais, Gallimard, Paris 1948. \' Questa concezione ipervolontaristica deUa fede non è priva di rapporto con le tradizioni luterana e kantiana.. 18 Cfr Rousseau, Il contratto sociale, IV, 8. 19 V. G.E. Lenski, Power andprivilège. A theory of social stratification, McGraw Hill Séries in Sociolo- gy, New York (1966). Si veda per es. pp. 67 ss; 256266; 305-308; ecc. 20 È qui riconoscibile il tema hegeliano déïAufhebung. comunismo storia, e il pretenderlo costituirebbe neces sariamente una soperchieria. Vien decretato a priori che una rivelazione positiva non puô avère alcuna obiettività. Con ciô il co munismo sovietico si riallaccia alla tradizio ne dei «filosofi» materialisti dei XVIII seco- lo: si pensi a Helvetius, a Condillac, a d'Holbach, ecc. In base al métro dell'ideologia scientifi ca, ogni religione non puô che sconfinare nel mondo dei pregiudizi. Per questo motivo, non meno che per altri, essa va estirpata senza pietà. Il comunismo sovietico e la «nazionalizzazione» délia chiesa E ora esamineremo i rapporti tra il marxismo-leninismo come esso si incarna nel ré La Chiesa ortodossa è erede délia tradi zione cesaropapista, che puô farsi risalire a Eusebio di Cesarea (morto nel 340), il qua le sviluppa una teologia impériale che com porta una giustificazione dei ruolo politicoreligioso esercitato dall'Imperatore Costantino. La tradizione cesaropapista si è mantenuta più vivace in Oriente che in Occidente. In Oriente, Cesare si arroga volentieri il ruolo di capo religioso, spesso con la scusa di «proteggere» la Chiesa, in realtà per ser- virsene a fini politici21. La tradizione orto dossa comporta altresl una certa accentuazione délia tendenza al manicheismo, senza tuttavia che si possa accusarla di cadere in questa insidia. Essa è ossessionata dal binomio candore-colpa, ortodossia-errore, e spinge talvolta questa dicotomia fino al tragico. Questi terni sono abbondantemente il gime sovietico, e, dall'altra parte, la religio ne cristiana. Ci limiteremo dunque a esami- lustrât! nella letteratura russa dei XIX seco nare il «comunismo reale». lo, in particolare nell'opera di Dostoevskij. Troviamo cosl nella storia délia Chiesa Lasceremo da parte tutte le elucubrazioni degli intellettuali che costruiscono nelle ortodossa una certa insistenza sul disprezzo loro opère dei marxismi sognati. In quanto dei mondo, considerato come cattivo, come è dottrina délia prassi, il marxismo-lenini- peccatore. Di qui l'idea di fuggire questo smo si puô giudicare solo alla luce délia mondo per rifugiarsi nei monasteri, o nelle prassi che esso sottende. Considereremo celebrazioni liturgiche, in génère molto soanzitutto rapidamente la situazione in Urss lenm . La Chiesa ortodossa russa è perciô la e nei paesi dell'Est. Poi riserveremo un più esteso sviluppo al problema quale esso si Chiesa délia pazienza; essa è custode di un'esigenza di rigore morale, che si esprime pone nel mondo occidentale. in modo esemplare presso la gente sempliLa Chiesa délia pazienza ce23, e da essa proviene, con fedeltà incrolÈ ben noto che la Chiesa ortodossa ha labile, il richiamo alla vita contemplativa 1 «22 tradizionalmente manifestato una tendenza come dimensione essenziale dei cristianesi- alla sottomissione di fronte al potere civile. Non è dato segnalare che una sola ondata teocratica, per lo meno di qualche ampiezza. Essa ebbe per protagonista, nel XVII secolo, il Patriarca Nikon, che esercitô per un certo tempo il potere religioso e tempo mo. rale. È vero che i dirigenti che si sono succeduti in Russia hanno dovuto talvolta ve- nire a patti con la Chiesa. Fu cosl che Stalin nel 1941 si vide costretto a un accordo con la Chiesa ortodossa in vista di stimolare il 21 Cfr H.X. Arquillière, L'augustinisme politique. Essais sur la formation des théories politiques du Moyen-Age, Vrin, Paris 19552. V. anche J. Touchard et coll., Histoire des idées politiques, coll. Thémis,1.1, PUF, Paris 1963, pp. 122 ss. 22 Si notera che i problemi qui accennati si trovano al centro dei dibattiti sulla teologia délie realtà terrene, che ebbero luogo negli anni cinquanta. 23 Dostoevskij è uno dei grandi testimoni délia tra dizione ortodossa russa. Si veda L. Dal Santo, Do patriottismo russo di fronte all'invasione te stoevskij, cristiano contemporaneo eprofeta, «La Rivi desca. sta dei clero italiano», 68, 3 (1982), pp. 273-280. 789 schooyans Pietro il Grande segna uria tappa nella storia dei rapporti tra la Chiesa ortodossa e il potere impériale. Agli occhi dei «filosofi» dei suo tempo egli cerca di presentarsi co me un monarca illuminato, il cui governo si ispira ai prindpi délia religione. Tuttavia, agli occhi dei popolo semplice e ignorante, continua a farsi passare per un monarca di diritto divino il cui potere ha il suo fonda mento in Dio. La religione appare dunque qui come uno strumento particolarmente utile per tener sottomesso il popolo igno rante — che taie deve restare. Questo mo do di usare la religione, compare già nel naturalismo italiano dei Rinascimento, specialmente in Pomponazzi, Lorenzo Valla, e poi in Machiavelli. È quindi Pietro il Gran de che organizzerà la Chiesa ortodossa di Russia secondo un sistema sinodale ispirato aile Chiese luterane24. Il régime comunista si è ben guardato dall'abofire questa istituzione: come avevano fatto gli zar, pensô di. metterla al proprio servizio. Nella sua organizzazione attuale, il Santo Sinodo di Mo- sca è precisamente costituito da un patriarca circondato da sei vescovi. Ma il Sinodo in questione, come dei resto tutti i Sinodi, è controllato dal Consiglio degli affari religiosi, il cui scopo è di venire a capo il più rapidamente possibile di tutte le superstizioni rétrograde o, nel caso che si dimostrino irriducibili, di trarne partito per il régi me. Una rinascita religiosa Con tutto ciô, neppure il partito è capace, come non lo erano stati gli zar, di incatena- che aggirano le leggi e sono ispirati da zelo25. L'attività dei secondi e dei terzi dev'es- sere oltremodo sviluppata, a giudicare da alcuni segni che attestano la vitalità deUa religione: distribuzioni di Bibbie, benché ciô sia proibito; il moltiplicarsi dei battesimi; l'aumento dei numéro dei matrimoni religiosi; l'uso di distintivi e di oggetti religiosi, soprattutto fra i giovani; il successo di certe tesi divulgate dalla corrente russista; il rilancio délie campagne di ateismo e pub blicità per i musei deU'ateismo riesumanti i logori luoghi comuni di un ateismo alla Homais; l'incarcerazione di certi preti e di certi cristiani, come il P. Dimitri Dudko nel 1980, ecc.26. Nel suo Messaggio d'esilio, Solzenicyn scrive in proposito: «In diversi luoghi, sotto forme diverse, si nota... qua e là che la gioventù contemporanea ha un miglior senso délia realtà che non i suoi maestri patentât! Si direbbe che attraversi in immersione l'oceano di sciocchezze accumulate davanti a lei, e che laggiù, dall'altra parte, essa cerchi... Anziché essere oggetto di scherno, la religione oggi risveglia in molti giovani l'in téresse, la simpatia, e anche l'adesione. E poi, certo, non si puô non considerare come un segno dei ,tempi il nuovo Papa. E... è... Cfr N. Berdiaev, Le fonti e il significato dei comunismo russo, Coop. editoriale La casa di Matriona, Milano 1976. Quest'opera resta sempre un riferimento obbligato per chiunque voglia studiare il comportamento dei comunismo sovietico di fronte alla religione. Si potrà completare con un altro saggio dello stesso autore: Christianisme et marxisme. Con re lo Spirito. In uno dei suoi ultimi rapporti ception chrétienne et conception marxiste de l'histoire, trad. franc, di L. Gagnebin, Ed. Le Centurion, Paris al Comitato centrale sulla sitùazione délia 1975. Chiesa in Urss, il suddetto Consiglio proponeva di classificare i vescovi in tre catégo rie: quelli che sono leali verso il régime e che spingono taie lealtà fino ad astenersi dallo svolgere le loro attività presso il popo lo; quelli che sono leali verso il régime ma che, pur rispettando le regole imposte, si rivelano molto intraprendenti nelle loro at tività religiose; e infine la categoria di quelli 790 * 25 Si veda il Rapport secret au Comité central sur l'état de l'Eglise en URSS, pubblicato dalla Ed. du Seuil, Paris 1980; si veda anche A. Solzenicyn, Lettre au Patriarche Pimène, nel volume intitolato Lettre aux dirigeants de l'Union Soviétique et autre textes, Ed. du Seuil, Paris 1974, pp. 76-81. 26 Cfr la Lettre du Conseil oecuménique des Eglises à lEglise orthodoxe russe e la Réponse de lEglise or thodoxe russe au Conseil oecuménique desEglises, nel la Documentation catholique, n. 1800, dei 18 gennaio 1981, pp. 98 ss. comunismo non si trovano parole. Ê un dono di Dio»27. Malgrado le difficoltà che la Chiesa in contra a motivo délia situazione politica dei paese, attualmente la vita religiosa in Urss manifesta dunque segni inequivocabili di rinnovata fioritura. Gli osservatori spiegano questa ripresa con il concorso di diversi fattori. Fra questi, c'è da rilevare Varchitettura religiosa, spesso imponente, che présenta alcuni suoi esemplari conservati con estrema cura. Come non pensare qui aile chiese questa «colpa», già di per se grave, certe tradizioni religiose aggiungono, in più, circostanze aggravant! E il caso soprattutto di quelle che accentuano un particolarismo nazionale o etnico, come l'Islam28 o il giudaismo29. Come è anche il caso di quelle che fondano o che rafforzano una solidarietà transnazionale in contraddizione con l'in- ternazionalismo proletario: si pensi, in proposito, al cattolicesimo da una parte, dall'altra all'ebraismo. dei Cremlino, o ai monasteri délia Trinità e Fra le chiese cristiane, la Chiesa cattolica di San Sergio a Zagorsk, per non citare che sarà la più perseguitata perché rifiuta di questi esempi? Ciô non deve tuttavia far frantumarsi in una miriade di chiese nazio- dimenticare le distruzioni irreparabili, le chiese trasformate in depositi di tram, di materiali da costruzione, di carbone, ecc, e ad annettersi. nali che il potere non farebbe alcuna fatica Va menzionata anche la musica religiosa russa, di origine bizantina, giustamente fa- Le autorità civili di tutti i paesi a régime comunista — in Cina né più né meno che presso il «Grande Fratello» e i suoi satelliti — si sono sempre sforzate di «nazionalizzare» la Chiesa cattolica30. .' Ma per quest'ultima, qualsiasi chiesa na mosa in tutto il mondo. Taie musica, dei zionale è scismatica, nella misura in cui la resto, ha direttamente ispirato la maggior parte dei grandi compositori russi, e conferisce aile celebrazioni liturgiche una solen- sua gerarchia spinge l'autonomia fino a mettere gravemente in questione ogni legame organico con l'autorità universale di Pietro. Ogni chiesa che si confini nel parti colarismo perde il suo carattere missionario e profetico. Di più, mentre le relazioni Chiesa-Stato31 le vampate iconoclaste degne di certe pratiche che furoreggiarono nel XVI secolo e durante la Rivoluzione francese. nità unica al mondo. Quanto aile icône, anch'esse di origine bizantina, va detto che in Russia sono tradizionalmente sentite come vere teofanie, ossia come manifestazioni permanenti dei sacro. 2' A. Solzenicyn, Message d'exil, Ed. du Seuil, Paris Con la loro bellezza tutte queste opère 1979, pp. 48 ss. offrono già un supporto inestimabile alla fe Sulla situazione dei musulmani, ma anche sul de dei popolo. Ora, al centre di questi mo- cattolicesimo, cfr H. Carrère d'Encausse, L'empire numenti di arte religiosa, non va traslascia- éclaté. La révolte des nations en URSS, Ed. Flamma to di ricordare che si trova la celebrazione rion, Paris 1978, in particolare il c. VII, Religion et regolare e spesso solenne deWeucaristia, che ha certamente la capacità, da sola, di sentiment national, pp. 225-254, e i riferimenti aile stimolare i cristiani a dare testimonianza at- articoli sulla situazione degli Ebrei in Urss. Si veda ad esempio quello di G. Fabre-Rosane, Le combat culturel des Juifs d'Union soviétique, nel numéro dei tiva délia loro fede, e comunque di sostenere la Chiesa deUa pazienza e délia speranza. pp. 299-304. «Le Monde» pubblica abbastanza di fréquente 14marzo 1982. 30 La rivista «Documentation sur l'Europe centra La più perseguitata délie Chiese cristiane Aderire a una religione, qualunque essa sia, costituisce de facto — già lo si è abbastanza sottolineato — una contestazione dell'ideo logia predicata e imposta dal partito. A le», édita a Lovanio, pubblica regolarmente testi relativi alla situazione délia Chiesa nei paesi delTEst. 31 I rapporti Chiesa-Stato si riflettono largamente in quelli con la Santa Sede. Si veda a questo proposito M. Maqua, Le point sur l'Ostpolitik du Vatican, «Documentation sur l'Europe centrale», t. 20, 2 (1982), pp. 76-86. 791 schooyans sono spontaneamente considerate dalla tradizione ortodossa in termini di cesaropapismo, nella tradizione cattolica il Papa e i vescovi hanno sempre cercato di salvaguardare l'indipendenza délia Chiesa nei confronti del potere temporale, e la preoccupazione per la libertà délia Chiesa è sempre stata prédominante, anche nelle ore più buie délia lotta per le investiture o délie lotte tra il sacerdozio e Timpero. La Chiesa cattolica è sempre stata vigilante di fronte aile minacce di cesaropapismo; la tentazione cui è stata costantemente soggetta è piuttosto quella délia teocrazia, in cui il po tere religioso ha tendenza a sovrapporsi al potere temporale erodendo a poco a poco la sua autonomia. I paesi a forte tradizione cattolica saranno per la stessa ragione meglio agguerriti contro Tideologia sovietica che non i paesi a forte tradizione protestan te. Come mostra infatti la storia politicoreligiosa dei paesi germanici e scandinavi, esiste qui una vera tradizione di collaborazione e a volte persino di compromissione tra il potere politico e il potere religioso. Taie tradizione deve molto alla dottrina délie due spade. Il caso délia Polonia illustra bene quanto da noi affermato, e rivela la forza contesta- trice del cattolicesimo. Vediamo qui come si manifesta, dal punto di vista cattoHco, il senso délia solidarietà con la Polonia. I cat tolici polacchi danno Tesempio délia contestazione nei confronti del potere di Cesare; ma taie contestazione è a sua volta destina- ta a suscitare degli echi nei cattolici degli altri paesi. In poche parole, la religione cat tolica puô fornire una «riserva critica» di fronte alla dismisura del potere: occorre naturalmente che i cattolici non cedano al plichino i tentativi di seduzione nei riguardi dei cristiani. La questione si trova al centro di molti dibattiti fra i cristiani, e soprattutto fra i cattolici; è anche oggetto di moite discussioni a proposito dei teologi délia liberazione in America latina. Lutilità dell'oppio A un primo approccio — preso in esame da Berdiaev — i comunisti temono i cristiani. Infatti, agli occhi dei comunisti i cristiani, fintanto che restano saldamente attaccati al la loro fede, «spezzano l'unit!» del movimento, e allora sono decisamente da preferire a loro i contro-rivoluzionari dichiarati. Secondo i comunisti sovietici è impossibile essere cristiano e comunista. Si affrontano qui due concezioni del mondo e délia sal- vezza tra loro incompatibili33. Ciô nonostante, i cristiani rappresentano una forza potenziale non trascurabile. Nella misura in cui i comunisti riconoscono che i cristiani sono animati da un certo idéale de- mocratico, possono considerare l'eventualità di arruolarli in un «programma cornune». Movimenti — dai contorni relativa- mente imprecisi — come quello dei «Cri stiani per il socialismo» richiamano certamente Tattenzione dei comunisti. Siccome perô esiste un'incompatibilité di principio, nella migliore délie ipotesi quei cristiani non potranno essere ufficialmente considerati che alla stregua di alleati tattici. Di fatto qui il comunismo di obbedienza sovietica ritorna, per farne uso a suo profitto e per rivolgerlo contro i cristiani, al tema délia religione-oppio. Ma questo tema viene ripreso, più che come lo troviamo nella tra dizione marxista, nei termini in cui era sta- conformismo32. to sviluppato nella tradizione naturalistica L'ateismo pratico dei cristiani del Rinascimento italiano. Poco importa, Nessuna vessazione è risparmiata alla Chie sa nelTUrss e nei paesi delTEst. È dunque legittimo chiedersi perché i partiti comunisti delTOccidente e del Terzo mondo — i cui legami col Pcus sono ben noti — molti792 almeno in una prima tappa, il contenuto 32 Sulla Chiesa di Polonia, cfr il n. 13 délia rivista «Les quatre fleuves» citata sopra, nota 27. ,33 Cfr N. Berdiaev, Le fonti e il significato del comunismo russo, cit. sopra, nota 24. comunismo délia religione, purché ai comunisti sia dato trovarvi qualche utilità. Quella stessa reli gione che, per il razionalismo naturalistico, permetteva ai dirigenti «illuminati» di addomesticare il popolo, potrà servire ai co munisti per manipolare gli stessi cristiani. Occorre perciô «tendere la mano» ai cri stiani, proporre loro un'alleanza, un «compromesso storico», ecc, restando naturalmente inteso che, di fronte a loro, i comuni sti non possono accettare di mettere in questione l'intégrité délia loro «ideologia scientifica», come risulta chiaramente dai dibat titi circa i limiti délia distensione, che furono rilanciati in occasione délia Conferenza di Helsinki (1975)34. Per i comunisti, il cristianesimo puô esse re loro utile solo se venga rivolto contro i cristiani onde poterseli accaparrare, aggregare, manipolare. Poiché fintanto che la fede dei cristiani conserva la sua intégrité e la Chiesa la propria indipendenza, la comunità dei credenti rappresenta un potenziale di tenza conservavano alTinizio la loro specificità cristiana, diventano rapidamente equivoche e finiscono con lo svuotarsi di ogni sostanza cristiana e col voler dire ciô che l'ideologia sovietica assume come loro significato. Giacché per i comunisti quelle parole non possono avère la minima spécifi cité cristiana, e non possono quindi essere equivoche: esse hanno il solo significato che Fideologia intende loro attribuire. Ora il senso di quelle parole puô variare secondo le esigenze délia strategia e délia tattica. La volontà del gruppo dominante fare prevalere, in base aile convenienze di quello stesso gruppo, il senso délie parole che puô servi re alla Causa — cosl come il gruppo la in terpréta. E cosi, accantonando ogni preoccupazione di vérité per preferire quella deh l'intéresse, il marxismo si palesa come un amoralismo — salvo considerare come mo rale la preoccupazione délia pura efficienza. Siffatto utilitarismo ricollega la corrente marxista alla tradizione del machiavellismo. contestazione altrettanto radicale che irri- Cosicché lo stesso vocabolario teologico ducibile. È questo potenziale quindi che si tratta di neutralizzare, di disinnescare e canalizzare a beneficio délia Causa35. diviene la punta di lancia dell'addomesticamento ideologico dei cristiani; e la religione diviene oppio, nei senso che finisce con l'alienarli rispetto alla Trascendenza e alla La smobilitazione dei cristiani Rivelazione. Per smobilitare i cristiani si fa appello a diversi metodi. 1. Si dovrà anzitutto ricorrere al concor- dismo a buon mercato. Si useranno le stesse parole, e perfino gli stessi slogan, per creare 34 La Commissione pontificia Justitia et Pax ha pubblicato un opuscolo su La libertà religioso. e l'atto finale di Helsinki; si tratta del supplemento al n. 3 délia série: «Insegnamento sociale di Giovanni Paolo H», Città del Vaticano 1981. ï'illusione che essi rimandino aile stesse re- 35 Le riflessioni qui proposte ci sono state larga- altà e che siano usati nellô stesso senso. mente suggerite da un notevole articolo di F. Denantes, al quale rimandiamo il lettore: Une logique in fluente, «Etudes», ottobre (1976), pp. 293-312. 36 Nella sua enciclica Mit brennender Sorge (1937), Ora, parole come fraternité, giustizia, pace, libertà, persona, comunità, Stato, ecc. sono ben lontane dall'avere lo stesso senso quando sono usate in una prospettiva sovietica e dedicata al nazional-socialismo, Pio XI metteva già in pressione di una identité di ispirazione e di progetto36. Ma tali pseudo-identità creano un grave malinteso, di cui i cristiani fanno le spese mentre i comunisti ne traggono be guardia i cattolici a proposito dei trabocchetti del vocabolario. «Dovrete vigilare con occhio particolarmente attente., affinché i concetti religiosi fondamentali non vengano a essere svuotati del loro contenuto essenziale e sviate verso un senso profano». Cfr la raccolta di E. Marny, La communauté humaine selon l'esprit chrétien. Documents, Ed. Saint-Paul, Fribourg (S.)-Paris 1949, p. 160, n. 264. Pio Xi cita a quel punto alcune parole-trabocchetto: Rivelazione, neficio. fede, immortalité, peccato originale, Groce del Cri- quando invece in una visione cristiana. L'identité di vocabolario puô creare l'im- Infatti quelle parole-chiave, che in par- sto, ecc. 793 schooyans 2. Questo concordismo da bazar è accentuato dal clima délia distensione e dalle di- scussioni, spesso non esenti da trabocchetti, sulla pace. Ora, la distensione implica la nécessité di assopire la vigilanza, specialmente quella dei cristiani. Più precisamente, ciô che conta è di ridurre ai minimi ter mini la vigilanza critica dei cristiani. All'occorrenza, si esalteranno i pregi del «plurali sme», pur mantenendo accuratamente quel tanto ai vago e quel relativismo scettico che esso non di rado comporta. Si metteranno quindi tra parentesi tutte le questioni dogmatiche, dichiarandole pri ve di interesse, tenuto conto del grande di- segno rivoluzionario per il quale è giusto che tutte le énergie si uniscano, attorno ai comunisti, in un fronte comune. Più particolarmente, si lasceré da parte ogni riferi mento imbarazzante ai problemi più angoscianti: la finitezza, la sofferenza, la morte. 3. Divenuta priva di interesse per la Cau sa, e avendo cessato di essere pericolosa, la religione saré eventualmente considerata come una questione di contemplazione e sotto questo profilo saré tollerata, un po' come awiene con la Chiesa ortodossa nel- 5. La perdita di spécificité dell'azione cri stiana è l'esito di un processo di ingranag- gio incominciato sul piano del vocabolario. Taie processo implica altresl la previsione délia conversione dell'alleato tattico in alleato strategico. L'alleato tattico è quello a cui si ricorre in vista di un'azione singola e determinata, dell'esecuzione di un pro gramma limitato; è l'ignaro strumento di cui ci si potré sbarazzare, una volta ottenuto il risultato stabilito, in virtù délia célèbre «dottrina délia salsiccia»37. L'alleato tattico potré diventare alleato strategico qualora aderisca agli obiettivi fondamentali del pro gramma rivoluzionario, con la pianificazione da esso presupposta, e alla forze che bisogna mobilitare in vista délia sua esecuzio38 ne . La conversione dell'alleato tattico in al leato strategico è raggiunta allorché il cri stiano è diventato «oggettivamente» comu- nista, il che non implica di nécessité che egli sia soggettivamente consapevole délia sua nuova condizione. Allineando rigorosa- mente il proprio comportamento su quello dei comunisti, i cristiani danno la chiara dimostrazione di un comportamento svuotato l'Unione Sovietica. In ogni modo, la religio ne verre sottoposta a un processo di priva- di qualsiasi riferimento cristiano. La pratica tizzazione: la religione verre confinata nella sfera del privato e anzi délia stretta vita in- 37 L'espressione appare in Ungheria verso il 194647 e viene esplicitata nei 1952 da Matyas Rakosi. Essa è il complemento naturale délia dottrina dei fronti comuni. In senso derivato, la medesima espressione puô anche designare la tecnica del rosicchiamento: si ottengono da un alleato (tattico) o sempli- dividuale. Ritroviamo qui uno degli aspetti del dibattito teologico tra fede e religione: la reli gione si richiama a uri'esperienza di fede vissuta in una comunité istituzionalizzata; la «sola fede» si richiama all'esperienza reli- giosa interiore e individuale. 4. Com'è del tutto naturale, al termine di questo itinerario l'azione cristiana perderé a sua volta ogni spécificité. Questo svuotamento délia morale cristiana — in partico- lare e prima di tutto per quanto riguarda l'impegno del cristiano nella société — risulta direttamente e fatalmente dai tre punti che àbbiamo or ora esaminato. Non c'è più posto per un senso cristiano dell'azione, né perunazione specificamente cristiana. 794 cemente da un interlocutore, pezzo per pezzo e successivamente, concessioni o vantaggi che quello non concederebbe mai in blocco. Cfr G.A. Wetter e W. Leonhard, La ideologia sovietica, Biblioteca Herder, Secciôn de filosofia e teologia, 60, Herder, Barcelona 1964, pp. 396 ss. 38 Tocchiamo qui alcuni temi-chiave délia tradizio ne leninista: compromesso, coalizioni, anello più debole, sinistrismo, opportunismo, ecc. La dottrina dei fronti popolari fu esplicitata nei 1935 da Georges Dimitrov, e fatta propria da Stalin. Là dove le forze cornuniste siano incapaci, da sole, di prendere il potere, possono unirsi tatticamente, per taie scopo, con forze «progressiste» non comuniste. Dopodiché si àpplica la tattica délia salsiccia. Cfr J. Roux, Précis historique et théorique de marxisme-léninisme, Ed. Laffont, Pa ris 1969, pp. 187-189. comunismo del fronte comune finisce di dissolvere i re- culturali più diverse, e le stesse organizza sidui délia fede religiosa che, con la compli- zioni religiose43. cità degli equivoci, viene sostituita dalla fe de ideologica. Ora, il cristiano è chiamato a Senza riprendere qui uno sviluppo su tali problemi, è tuttavia opportuno ricordare che Fimpegno socio-politico del cristiano ha le sue radici in una conversione personale di natura religiosa e in una mancata cono- dare una testimonianza che gli è propria, che trae il suo senso dal Vangelo, e che è il diretto prolungamento délia sua fede39. La prova a contrario délia incompatibili té tra la testimonianza specificamente cristiana e l'ideologia sovietica ci viene dalla costatazione che tutti i regimi comunisti di ispirazione sovietica si danno attivamente a sopprimere le organizzazioni cristiane (sindacati, scuole, ospedali, ecc), perché esse attestano Tefficacia délia comunità credente proprio in quanto credente. Da qui segnatamente si spiega Tinsistenza di Giovanni Paolo II sulla libertà religiosa40. Gli «utili sciocchi» Si puô dunque vedere come il comunismo sovietico e internazionale, traendo partito dalla religione-oppio, conduca i cristiani a un vero ateismo pratico, il quale aliéna i cristiani rispetto ai loro riferimenti religiosi ultimi, e fa perdere loro quella che è la loro identité41. Alla fine, resi sicuri dalla nuova scolastica, colonizzati ideologicamente, perdono il titolo di «utili schiocchi» e vengono promossi al rango di militanti, o addirittura — suprema consacrazione, suprema apostasia — di membri del partito. «Accontentati», dice il Machiavelli, di «domandare a uno l'arme senza dire, io ti voglio ammazzare con essa: potendo, poi che tu hai l'ar- me in mano, satisfare allô appetito tuo»42. A partire dal momento in cui militano esplicitamente per la Causa, i cristiani — e perfino, si dice, certi teologi — possono praticare il «dentrismo». Possono entrare, o restare, come militanti oggettivamente co scenza del futuro, che tocca a noi creare e di cui siamo quindi responsabili. Questo impegno, riferito alT«ansia» cristiana di giustizia, di carità, di fraternité, e alimentâ tes,dalla Scrittura e dai Sacramenti, lascia largo spazio alTinvenzione, allô sforzo, alresperienza e anche alTinsuccesso. Di più, i mezzi di cui il cristiano si serve non possono smentire il fine che affermano di perseguire. «Oggi, scrive Solzenicyn, oggi che tutte le scuri hanno finito di fare il loro lavoro, che tutto ciô che era stato semi- nato ha dato i suoi frutti, vediamo in quale errore erano caduti, in quali fumi si erano smarriti quei giovani cosl sicuri di se stessi, che pensavano di portare al paese la giusti zia e la félicité per mezzo del terrore, di una rivolta sanguinosa e délia guerra civile. No, grazie, o dispensatori di lumi! Perché ora noi sappiamo che l'infamia dei metodi si ripete e moltiplica nelTinfamia dei risultati. Che le nostre mani restino i pure!: » 44 . 39 II teraadélie opère domina la lettera di san Giacorao (cfr il cap. 2) ed è al centra délia prima lettera di san Giovanni (cfr 3, 18). Vicinissimo a quello è il tema paolino dei frutti dello Spirito (cfr Gai 5, 22; Col 1, 10). 40 Come possiamo vedere nella raccolta pubblicata dalla Commissione pontificia Justitia et Pax, curata dal P. Roger Heckel, e che ha per titolo: La libertà religiosa. Testi di Giovanni Paolo II (ottobre 1978novembre 1979), Coll. ïnsegnamento sociale di Gio vanni Paolo II, 3, Città del Vaticano, 1980. 41 Ritroviamo qui il tema hegeliano déH'Entfrem- munisti in organizzazioni cristiane, dove la- dung. voreranno, adoperandosi per trasformare tali organizzazioni dalTinterno. In pratica il «dentrismo», l'infiltrazione, alleati strategici, possono condurre un lavoro da termiti e 43 Si esagererebbe in ottimismo affermando che le stesse Université Cattoliche sfuggono totalmente a contribuire a colonizzare, dall'interno, i mé dia, le université, i partiti, le organizzazioni 42 Machiavelli, Discorsi..., 1,1,cap. 44. questo pericolo. La loro spécificité cristiana è inoltre minacciata, in maniera molto simile —e anche dall'in terno —, da un'ondata di positivismo scientista. 44 A. Solzenicyn, Lettre aux dirigeants de l'Union Soviétique, pp. 128 ss. 795 schooyans Servire due padroni? NelTUrss e nei paesi satelliti l'ideologia so vietica è chiamata a «legittimare» il potere esercitato dalla minoranza illuminata. Nei paesi occidentali, la stessa ideologia présenta un diverso modo di impiego: essa è chiamata a esercitare un ruolo di contesta- zione. Lé essa gioca un ruolo conservatore; qui intende giocare un ruolo rivoluzionario. Lé è inscritta nelle istituzioni; qui aspira a rovesciare le istituzioni esistenti per istaurarne di nuove. Non sorprende quindi che il confronto tra l'ideologia sovietica e il cristianesimo sia percepitô in maniera diversa a seconda che lo si consideri dal punto di vista dei paesi dell'Est o dell'Occidente. Abbiamo dedicato un'attenzione partico- lare ai problemi che in Occidente solleva l'adesione pratica dei cristiani all'ideologia sovietica. Cosl facendo, abbiamo avuto oc- casïone di sfiorare alcuni dei problemi posti da certe teologie délia liberazione. Da quanto abbiamo visto, risulta che si puô essere sicuri di cadere in trappola quando, col pretesto di un dialogo-in-vistadella-collaborazione, ci si compiace di esibirsi in dotte dissertazioni sulle molteplici trasformazioni che il pensiero marxista ha conosciuto grazie alla sbrigliata inventiva di c'è marxismo fuorché quello incarnato in istituzioni e regimi concreti. Dal momento che è questione di pratica politica, solo il «comunismo reale» mérita di essere preso in considerazione. Siccome non si rispetta questa esigenza metodologica elementare, le discussioni tra cristiani e comunisti sono molto spesso sbilanciate e fuorvianti45. Ora, dal punto di vista dell'analisi politi ca, non ci si puô mettere in mente di dissertare su un «modello comunista» eventuale, che^ appartenga al mondo dell'utopia. Auspici e sogni devono qui cedere il passo all'osservazione, alla storia, al confronto e alresperienza. E in quest'ottica concreta che si ha la conferma di come sia difficile servire due padroni. E perciô è in questa prospettiva realistica che abbiamo voluto riprendere il problema délia collaborazione fra cristiani e comunisti. Taie ripresa ci ha portati a una conclusione lapidaria e terribile. La posta di questa collaborazione è duplice. E innanzitutto la possibilité di salvaguardare la dimensione politica délia testimonianza cri stiana; è, d'altra parte, e ancor più radicalmente, la possibilité, terrificante per dei cri stiani, di adoperarsi a degradare il cristiane simo al livello di ateismo pratico. innumerevoli intellettuali. Dal momento che si tratta di un dialogo-in-vista-della-collaborazione, si deve tener fermo che non 45 Cfr A Besanqon, Les origines intellectuelles du léninisme, p. 13. Georges M. - M. Cottier L'ateismo del giovane Marx Le origini hegeliane pp. 504, L 16.000 Vita e Pensiero Hh 796 Pubblicazioni dell'Université cattolica del sacro Cuore 20123 Milano - Largo A. Gemelli, 1 - cep. 989202