In italiano la parola AMORE viene usata con diversi significati, invece nel nuovo testamento: •La relazione d’affetto, d’amore e di amicizia viene chiamata PHILIA •L’amore fisico e passionale viene chiamato EROS •L’amore-carità viene chiamato AGAPE • Il vangelo di Marco narra di Gesù a cui viene chiesto qual è il comandamento più importante e lui rispose con una doppia citazione biblica: • - il passo di DEUTERONOMIO che si trova nella preghiera dello Shemà Israel (6,4-5) • - una citazione del LEVITICO (19,18) • L’amore per Dio e per il prossimo non erano novità ma, la novità di Gesù sta nell’averli uniti in un unico comandamento: amore per DIO e amore per il prossimo, fino a diventare un Binomio Indissolubile PASSI BIBLICI • Il passo del Deuteronomio dice: “Ascolta Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore. Tu amerei il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima, e con tutte le tue forze”(6,4-5); • la citazione del Levitico è: “Amerai il tuo prossimo come te stesso” (19,18). Per “prossimo” gli ebrei intendevano i membri del popolo d’Israele, invece Gesù allarga decisamente la prospettiva come fa nella parabola del BUON SAMARITANO: il “prossimo” sarebbe l’abitante della Samaria, cioè non più un connazionale, ma anche/persino il nemico. • La persona che vuole realizzarsi secondo il progetto di Dio deve orientare la sua vita come risposta al suo amore e realizzarsi in esso. • Secondo i cristiani la forma più importante per manifestare l’amore avviene attraverso l’Amore Carità o Agàpe Nel Nuovo Testamento il rapporto tra l’uomo e Dio viene definito come un rapporto di amicizia. Abramo viene chiamato figlio di Dio, infatti il suo rapporto con il Signore era di confidenza. Mosè, liberatore degli ebrei, parlava con Dio “faccia a faccia”e si specifica che il Signore dialogava con lui “come uno parla con il proprio amico”. La stessa alleanza appare come un rapporto di amicizia e di fedeltà reciproca tra il Signore e il popolo d’ Israele. Gesù ha vissuto in prima persona il valore dell’amicizia. Frequentava, a Betania, la casa di due sorelle, Maria e Marta, e del loro fratello Lazzaro, al quale era legato molto; infatti, alla notizia della sua morte Gesù scoppiò a piangere. L’apostolo Giovanni viene definito “il discepolo che egli amava”. Gesù prediligeva anche trattenersi a tavola con i suoi amici cercando di avere un buon rapporto. L’amicizia è un rapporto fondamentale nella vita dell’uomo perché soddisfa il suo bisogno di confidarsi, di ricevere consigli, approvazioni e critiche in condizioni di assoluta parità e reciprocità. REALIZZATO DA: ANDREA R. E GIULIA P. GRAZIE