La tecnica del costruire
Lezione del corso di
Storia della Tecnologia
20/03/2006
Filippo Nieddu
Il Rinascimento delle macchine
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Il modus novus:
fabbriche per costruire
Gli arsenali: tra legno e
bronzo
Le mura: gli ingegneri
militari
Le scienze: la
meccanica e l’idraulica
Costruire
nel mondo antico
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Le costruzioni a tholos non
presentano l’arco e la
volta: le coperture sono
ottenute per successive
rastremazioni di corsi
circolari di conci la cui
stabilità è assicurata dal
carico di terra che grava su
di essi.
Le aperture presentano
l’impiego di un architrave
scaricato dai carichi in
mezzeria.
La Roma imperiale
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Il mondo dei romani ha
nell’arco e nella cupola i
propri paradigmi del
costruire.
Questi elementi si
aggiungono a quelli già
usati dai Greci, come il
colonnato e il tetto a
falde.
Lo stile gotico:
uno stile modernus
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Nel Medioevo le nuove
architetture gotiche inventano
uno stile modernus.
L'aggettivo modernus, che
compare nella lingua latina a
partire dal V secolo, era usato
per distinguere il recente
mondo cristiano da quello
antico. Modernus era indice di
recente, di nuovo e, come
tale riduttivo, in quanto stava
a indicare qualcosa di minor
durata rispetto a ciò che era
stato prima, vale a dire
l'antichità.
Gli elementi del gotico
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L'arco rampante è un elemento
architettonico utilizzato per
contenere e scaricare al suolo
spinte laterali e verso l'esterno
delle parti superiori dell'edificio.
L'arco rampante, appare per la
prima volta intorno al 1100, come
prima evoluzione del
contrafforte. Inizialmente non
ebbe la funzione di equilibrio
delle spinte laterali delle
murature, ma di pura e semplice
facilitazione funzionale alla posa
della copertura.
Il piano di imposta sul
pilastro o sulla colonna è
posto a livello assai più
basso rispetto al livello di
imposta dei conci aderenti
all'edificio.
L’arco rampante
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Successivamente l'arco
rampante partecipa alla
definizione estetico-formale
dell'architettura gotica,
contribuendo alla
smaterializzazione dell'edificio,
con valenze simboliche oltre
che strutturali.
La nuova immagine estetica
che ne risulta, derivata dalla
ricerca di puntare tutto sulla
struttura portante, riducendo
l'intera struttura al suo
scheletro progettuale.
Villard de
Honnecourt
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“… et si troveres le force de le
portraiture, les trais insi come
li ars de iometrie le command
et ensaigne.” (Album, 1265
ca.)
Il disegno (portraiture) e la
matematica (iometrie) sono
alla base del linguaggio degli
ingegneri e degli architetti.
L’Album di Villard de
Honnecourt è forse il primo
trattato di ingegneria
moderna.
Brunelleschi e la cupola
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Le cupole “a spinapesce”
erano già da tempo note, ma
necessitavano di un
riferimento essendo prive di
centina.
I paradigmi dell’artigianato
crollano di fronte alle nuove
sfide ai limiti del conosciuto:
ciò che Arnolfo da Cambio
non era riuscito a fare, è
risolto da Filippo Brunelleschi.
I libri e il fare
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Già Rabelais nel 1531 aveva
posto attenzione all’attività
degli artigiani nel suo
Gargantua e Pantagruel.
Nel 1580 il ceramista Bernard
Palissy si domanda se sia
possibile che un uomo
conosca qualcosa degli
“effetti naturali” senza aver
letto i classici latini
Un anno dopo il marinaio
Robert Norman pubblica un
saggio sulla bussola,
definendosi un unlearned
mathematician.
Riferimenti bibliografici essenziali
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Paolo ROSSI, I filosofi e le macchine – 1400-1700,
Bologna : Feltrinelli, 2002
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