Allegato 12. SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: ULSS 5 OVEST VICENTINO 2) Codice di accreditamento: NZ01763 3) Albo e classe di iscrizione: 4 CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: Luoghi e reti 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): ASSISTENZA (A6) 6) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili: Aspetti geografici e demografici L’Unità Locale Socio Sanitaria n.5 “Ovest Vicentino”, nella dimensione attuale, è stata costituita il 1° gennaio 1995 con la fusione di tre realtà socio-sanitarie preesistenti. L’Azienda comprende il territorio di 22 Comuni, con una popolazione di 175.489 abitanti al 31.12.2005, e un’area geografica di circa 500 kmq. Il Comune con il più alto numero di abitanti ha una popolazione di 27.406 mentre quello con il numero inferiore ha 1050 abitanti. Il territorio si estende per una lunghezza di oltre sessanta km e una larghezza media di otto km, con una configurazione prevalentemente montuosa a nord, corrispondente alle vallate dell’Agno e del Chiampo, e una zona collinare e pianeggiante a sud. La densità di popolazione, al 31.12.2005, è pari a 351,0 abitanti per Kmq. La composizione demografica rispecchia le caratteristiche della popolazione italiana e veneta in particolare, anche se complessivamente è una popolazione più 115 giovane, con minore proporzione di anziani. La percentuale di popolazione maggiore di 65 anni è pari al 14,7%. E’ presente una forte componente di popolazione immigrata (8% del totale della popolazione), proveniente da numerose nazionalità, cui prevalentemente si deve il lento ma progressivo incremento della popolazione nell’U.L.S.S.5. L’area è caratterizzata da una forte concentrazione di unità produttive, con una difficile viabilità e una rete critica dei trasporti. La popolazione con disabilità in età giovanile e adulta L’utenza afferente alla rete dei servizi per la disabilità in età adulta è stata nel 2005 di 469 persone. Le cartelle attive dell’utenza in carico al servizio sono 770. Nell’anno 2005 l’U.O. Disabilità Età Adulta, con l’equipe costituita da assistenti sociali, psicologi, educatori, ha seguito 313 utenti, di cui 42 nuovi. Delle persone viste nell’anno, 174 sono inserite in servizi diurni o residenziali, mente 139 sono assistite in famiglia. Gli utenti dei servizi diurni sono stati 310, mentre quelli inseriti in servizi residenziali sono 88. Rispetto alla tipologia dell’utenza, la disabilità di grado lieve è presente nel 14% dell’utenza seguita nel 2005, quella di grado medio nel 30%, mentre la disabilità grave rappresenta il 57% dei casi (168 persone). E’ confermata la presenza di associate patologie psichiatriche nel 31% degli utenti con disabilità seguiti nell’anno. Rispetto ai programmi di intervento attuati dal servizio il 12% riguarda l’attivazione del servizio di assistenza domiciliare, il 51% l’attività di monitoraggio e inserimento nei diurni, il 20% programmi di inserimento residenziale, continuativo o programmato. Sono stati effettuati programmi di sostegno psicosociale alla persona nel 25% dei casi; programmi di sostegno alla famiglia per il 39%; programmi di supporto assistenziale per il 47% dell’utenza. Nel 30% dei casi sono stati coinvolti altri servizi dell’ULSS per la presa in carico o la gestione integrata tra più servizi. Per quanto concerne la nuova utenza il 2005 ha registrato un innalzamento dell’età di arrivo al servizio, con il 71% dei nuovi utenti in età superiore ai 30 anni, contro il 58% dello scorso anno. Relativamente alla provenienza della domanda, essa arriva direttamente 116 dall’utente o dalla famiglia nel 31% dei casi. L’invio da parte di altri servizi avviene prevalentemente dalla Salute Mentale (12%) dai Servizi per l’età evolutiva (10%), e dal Servizio Sociale Comunale (10%). Le altre segnalazioni provengono da reparti ospedalieri, dal Distretto, più raramente dai Medici di Medicina Generale e dal Privato Sociale. Le tematiche emergenti su cui si è concentrata l’attenzione dei servizi e quindi l’attività di progettazione per la disabilità adulta nell’anno 2005 e 2006 sono: - l’invecchiamento della popolazione - la gestione della gravità e della cronicità - il sostegno alle famiglie. La rete dei servizi socio - sanitari La rete dei servizi che interessano la disabilità comprende servizi sociosanitari che effettuano una presa in carico dell’utenza: - U.O. Età Evolutiva - U.O. Disabilità Età Adulta - Servizio Integrazione Lavorativa - Dipartimento Salute Mentale E altri servizi per interventi di valutazione e attivazione specifici: - Unità Valutativa Multi Dimensionale distrettuale - Servizio Assistenza Domiciliare, Assistenza Domiciliare Integrata, ADIMED. L’U.O. Disabilità Età Adulta, in particolare, effettua prese in carico di persone in precedenza seguite dall’U.O. Età Evolutiva – Disabilità, di persone che acquisiscono una disabilità durante la vita adulta, o che si rivolgono al servizio nel momento in cui insorge un bisogno di tipo sociale, assistenziale, psicologico o educativo-riabilitativo, con interventi rivolti sia alla persona con disabilità sia alla sua famiglia. L’U.O. Disabilità Età Adulta cura i rapporti con le strutture diurne e residenziali, per assicurare un’omogeneità di trattamento e di qualità dei servizi rivolti all’utenza, e i collegamenti tra i programmi individualizzati svolti all’interno di tali strutture, al fine di assicurare alla persona una continuità nei percorsi socio-educativi. La rete dei servizi alla persona comprende: - servizi domiciliari, in gestione diretta comunale o delegati all’ULSS - servizi diurni, in gestione diretta o convenzionata - servizi residenziali, in gestione diretta o del Privato Sociale - servizi di sollievo e pronta accoglienza. 117 E’ rilevante la presenza del Privato Sociale (Cooperative e Associazioni). La rete dei servizi diurni nell’U.L.S.S. 5 risulta sufficientemente articolata in termini di tipologia di servizi, differenziati in base alle esigenze educative, assistenziali, relazionali, riabilitative delle persone, all’età, al livello di gravità. Le strutture ULSS a gestione diretta sono: a) Centro Educativo Occupazionale Diurno Azzurra b) Struttura residenziale per disabili non autosufficienti Azzurra c) Programma Giovani Disabili di Valdagno e Arzignano d) Centro Gaja. Le realtà associative e di volontariato Il territorio presenta una notevole varietà e numerosità di associazioni sportive, ricreative, culturali e di solidarietà. Sono presenti associazioni storiche e associazioni di recente istituzione, con la crescita di realtà associative sorte per iniziativa di familiari e genitori di persone con disabilità. Con numerose realtà associative i servizi e l’ULSS hanno instaurato rapporti continuativi e costruttivi. 7) Obiettivi del progetto: Obiettivo generale: allargare le reti territoriali e incrementare le opportunità di integrazione sociale per adulti con disabilità: - inseriti in strutture diurne o residenziali - presi in carico dall’U.O e seguiti a domicilio. Obiettivi specifici: - entrare in contatto e stabilire relazioni continuative e costruttive con un maggior numero di associazioni del territorio - sperimentare micro progetti di integrazione di persone singole o piccoli gruppi di adulti con disabilità in contesti destinati alla popolazione in generale per la crescita culturale e il tempo libero - aumentare le opportunità di integrazione offrendo spazi di accoglienza all’interno delle strutture per la disabilità a gruppi e associazioni . In particolare il Progetto si propone di ampliare le opportunità sociali di persone con disabilità che non possono essere inserite in servizi diurni e che, per l’età avanzata, la disabilità acquisita, la perdita di ruoli sociali e familiari, si trovano esposte a processi di marginalizzazione e di isolamento. 118 8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei volontari in servizio civile: 8.1 Piani di attuazione previsti per il raggiungimento degli obiettivi Il piano di attuazione degli obiettivi comporta un lavoro su tre linee guida principali, ispirato ai principi della Convenzione Internazionale sui diritti delle persone con disabilità approvata nell’agosto 2006 dalle Nazioni Unite. Il piano di attuazione prevede di realizzare un lavoro di rete che consenta di connettere tra loro risorse sociali già presenti nel territorio e di sostenere l’accesso a tali risorse da parte di persone con disabilità che necessitano di azioni di mediazione e facilitazione all’avvicinamento. A. Valorizzare i contatti e le collaborazioni già esistenti con associazioni Si tratta di promuovere un salto di qualità rispetto ad obiettivi di integrazione, con iniziative mirate che riconoscano la soggettività della persona con disabilità e il suo diritto ad una piena inclusione sociale, a parità con gli altri. Le associazioni storiche sono attive e disponibili ma spesso tendono a riprodurre modelli relazionali e di pensiero che non sono realmente integranti, ma anzi contribuiscono a confermare la visione della persona con disabilità come persona dipendente e da proteggere. B. Avviare relazioni con nuovi soggetti del territorio Aprire nuove relazioni aiuta a introdurre approcci più moderni nelle tematiche della disabilità e dell’integrazione, nell’ipotesi che gruppi diversi della popolazione possano incontrarsi attorno a bisogni che si integrano a vicenda, come quelli di aiutare ed essere aiutati, trovare e offrire compagnia, accettare ed essere accettati, valorizzare il proprio tempo libero e accogliere il tempo degli altri. Ciò comporta conoscere e frequentare luoghi sociali diversi da quelli tradizionalmente riservati alla disabilità. C. Aprire le strutture all’accoglienza Le strutture per la disabilità svolgono un servizio importante ma tendono a privilegiare l’intervento professionale a scapito di una dimensione comunitaria allargata e finiscono spesso per rinchiudersi in se stesse. Esse possono invece diventare delle risorse per un quartiere, una cittadina, aprendo degli spazi di accoglienza e di socialità, dove possono trovare opportunità di incontro e scambio varie persone della comunità, incluse persone con disabilità. 8.2 Complesso delle attività previste per la realizzazione dei piani di attuazione. A. - ricognizione delle associazioni e gruppi che già collaborano con i servizi per la disabilità adulta 119 - incontri di approfondimento sui temi della disabilità, dei diritti e dell’integrazione - verifica delle esperienze di collaborazione e promozione di nuove modalità - rilevazione delle associazioni e gruppi attivi nel territorio con finalità culturali, B. sportive, ricreative rivolte alla popolazione generale - presa di contatto con associazioni e gruppi per verificare possibilità di collaborazione - individuazione e realizzazione di micro progetti di inserimento di persone singole o piccoli gruppi alle attività programmate dalle associazioni (con attività di mediazione e consulenza svolte dagli operatori) C. - apertura presso le strutture per la disabilità di spazi di accoglienza per gruppi disponibili all’integrazione di persone con disabilità 8.3 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell’ente. Dipendenti A.ULSS: - 1 responsabile U.O. Disabilità Età Adulta - 1 psicologo U.O. Disabilità Età Adulta - 2 educatori U.O. Disabilità Età Adulta - 5 coordinatori di struttura (4 educatori e 1 infermiere) - il personale delle strutture (55 operatori tra infermieri, operatori socio sanitari, educatori). Volontari: - 4 volontari in servizio civile - 34 volontari delle strutture per la disabilità - responsabili e volontari di associazioni territoriali (numero variabile, che dipenderà dalle adesioni al progetto). 8.4 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto. - supporto agli operatori nella ricognizione delle associazioni e gruppi che già collaborano con i servizi per la disabilità adulta - collaborazione nella rilevazione delle associazioni e gruppi con finalità culturali, sportive, ricreative - aiuto agli operatori nel contattare associazioni e gruppi - affiancamento agli operatori nello svolgimento delle attività realizzate dalle strutture 120 - accompagnamento e facilitazione all’ambientamento di persone singole o piccoli gruppi nelle attività programmate dalle associazioni - presenza all’interno delle strutture per la disabilità nei momenti di accoglienza di gruppi esterni - gestione di semplici iniziative di socializzazione a favore di persone con disabilità (es. ritrovi di piccolo gruppo per visite a negozi, biblioteche, cinema) - attività di aiuto personale come previsto dall’art.9 legge n.104/92. 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 4 10) Numero posti con vitto e alloggio: 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 12) Numero posti con solo vitto: 4 I volontari in servizio civile potranno accedere alla mensa aziendale e alle mense disponibili presso le sedi di servizio, nei giorni in cui effettuano orario continuato. 13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 1400 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 5 15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: - mantenere il rispetto e la riservatezza nei confronti di utenti, familiari, personale, membri di associazioni - flessibilità oraria - eventuale disponibilità alla guida di automezzi 121 CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE 16) Sede/i di attuazione del progetto ed Operatori Locali di Progetto: Nominativi degli Operatori Locali di Progetto N. Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo Cod. ident. sede N. vol. per sede Cognome e nome 1 Data di nascita C.F. ULSS 5 Ovest Vicentino Valdagno Via Ferrighi 3 7389 4 Bollori Sabina 12/4/1961 BLL SBN 61D52 L551E 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 122 17) Altre figure impiegate nel Progetto: TUTOR N. Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo Cod. ident. sede N. vol. per sede Cognome e nome Data di nascita RESP. LOCALI ENTE ACC. C.F. Cognome e nome Data di nascita C.F. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 123 18) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale: - la rivista “Ulss 5 Ovest-Vicentino” – periodico inviato a domicilio di ogni famiglia residente nel territorio; - la realizzazione e la distribuzione presso le sedi di maggior afflusso della popolazione di opuscoli informativi - sito web: www.ulss5.it - manifesti c/o uffici informagiovani presenti nei comuni di appartenenza dell’ULSS 5 19) Eventuali autonomi criteri e modalità di selezione dei volontari: Determinazione del Direttore Generale UNSC del 30 maggio 2002 20) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): NO 21) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dei risultati del progetto: - Incontri quindicinali e confronto in gruppo con i volontari in servizio civile - Rilevazione dati su esperienze e iniziative effettuate, numero partecipanti, associazioni e gruppi coinvolti - Produzione di materiale fotografico e video registrato - Rilevazione della soddisfazione dei partecipanti alle iniziative tramite colloqui - Questionario individuale finale per i volontari in servizio civile - Questionario finale per i referenti delle strutture interessate 22) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): NO 23) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: Possesso del diploma di maturità o di qualifica professionale 123 24) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto: L’Ente dispone di risorse finanziarie per rimborsare ai volontari le spese sostenute dagli stessi per spostamenti, soggiorni climatici con gli utenti interessati, nonché per il vitto giornaliero, pari a €. 5000,00 ed € 2.000,00 per la formazione specifica dei volontari, per un totale di € 7000,00. 25) Eventuali copromotori e partners del progetto con la specifica del ruolo concreto rivestito dagli stessi all’interno del progetto: 26) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto: L’A.ULSS 5 mette a disposizione la strumentazione necessaria per lo svolgimento del progetto (computer, automezzi, attrezzature e materiali per laboratori socio educativi e attrezzatura audiovisiva). CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 27) Eventuali crediti formativi riconosciuti: 28) Eventuali tirocini riconosciuti : 29) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: Al termine del servizio l’A.ULSS rilascerà una certificazione in ordine al percorso formativo e alle competenze acquisite dal volontario, soprattutto in merito a: - lavoro di rete e di gruppo - conoscenza dei servizi e dell’organizzazione socio sanitaria distrettuale - conoscenza di varie tipologie di disabilità, congenita e acquisita - abilità di comunicazione e rapporto con persone con disabilità - tecniche animative Formazione generale dei volontari 30) Sede di realizzazione: UILDM – Direzione Nazionale Padova 124 31) Modalità di attuazione: B) in proprio, presso l’ente con servizi acquisiti da enti di servizio civile di 1^ classe 32) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio: SI Servizio acquisito da Ente di 1^ classe UILDM – Direzione Nazionale Via Vergerio, 19 – Padova Cod. Ente NZ00265 33) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: La metodologia del percorso formativo di quest’area è guidata da una progettazione didattica integrata che si avvale delle metodologie tipiche dei gruppi di animazione sociale e dei training formativi e del supporto di materiale didattico, propedeutico o integrativo, erogato tramite un CD-ROM progettato e sviluppato per supportare le dinamiche formative che si vogliono generare. Le tecnologie digitali supportate dal CD-ROM consentono la fruizione di materiale didattico testuale, multimediale o interattivo coerentemente con gli obiettivi formativi previsti. A seconda delle attività proposte dal CD-ROM, la fruizione avverrà individualmente o in piccoli gruppi. La metodologia integrata prevede la valorizzazione della dimensione esperenziale dei partecipanti, il loro coinvolgimento attivo, sia in termini cognitivi che relazionali, e la rielaborazione delle esperienze e dei vissuti individuali. I momenti di formazione asincrona (fruizione del CD-ROM) assumono valori diversi a seconda che siano: • propedeutici agli incontri d’aula: in questo caso ogni partecipante sarà invitato a condividere con gli altri e con i formatori le riflessioni che gli stimoli hanno prodotto • integrativi ai momenti d’aula: in questo caso i formatori forniranno durante gli incontri delle linee guida per la fruizione del materiale contenuto nel CD-ROM L’obiettivo delle attività proposte è di superare una “logica lineare”, la cui meccanicità non consente di far emergere la complessità delle relazioni e del sè, per dare spazio alla logica della riflessività circolare che tende a far emergere e a dar valore alle contraddizioni insite nella nostra società, nei nostri stili di vita e nelle nostre dinamiche relazionali piuttosto che appiattirle con una sorta di “soluzione unica valida per tutti”. Il corso prevede almeno un 50% del tempo impiegato con lezioni frontali, ed almeno il 20% con attività non formali quali tecniche ludiche, narrative, di drammatizzazione, lo studio dei casi, esercitazioni guidate, simulazioni, giochi di ruolo e giochi di cooperazione. Ogni incontro nella fase finale prevede un momento di verbalizzazione in gruppo che mira ad aiutare a cogliere il valore delle esperienze e ad apprendere da esse. Verrà fornito ai corsisti un questionario in uscita per la verifica dei livelli d’apprendimento. Il Corso di formazione si articola in quattro giornate di 7,5 ore ciascuno (per un totale di 30 ore) e di 12 ore di attività formative asincrone (fruizione del CD-ROM) per un totale di 42 ore di formazione. Gli incontri saranno gestiti da due formatori. 125 34) Contenuti della formazione: Come si evince dalla metodologia utilizzata, oltre ai contenuti da apprendere, ciò a cui viene data importanza è il processo con cui tali contenuti saranno “assimilati”. Per Formazione, infatti, nel significato più alto del termine, si intende un “formare attraverso l’azione”. Ciò su cui bisogna puntare la massima attenzione, quindi, è la modalità con cui il giovane darà una propria forma ai contenuti che gli vengono trasmessi; contenuti non tanto derivanti da sterili informazioni quanto dalle relazioni che andrà man mano ad instaurare (esperienza sul campo). Si tratta cioè di un processo a spirale in cui al primo momento di trasmissione di contenuti (con cui si fa informazione), segue il momento successivo, in cui ognuno dà una propria forma a questi contenuti, ritrovandosi ad un livello superiore di conoscenza e di maturazione. Il risultato di tale processo dipende dapprima dalla struttura preesistente individuale in cui tali contenuti si inseriscono (ognuno ha una propria epistemologia) e poi dal contesto esperenziale in cui tale passaggio avviene e si arricchisce. Il Corso di formazione proposto ha come obiettivo principale quello di sensibilizzare i giovani volontari, in servizio ai valori che sottendono la scelta del servizio civile, quale esperienza di cittadinanza attiva, al fine di favorire la comprensione sia del ruolo e delle competenze dell’ente in cui svolgono il servizio, sia delle situazioni di violazioni dei diritti umani a livello locale, nazionale e internazionale. Particolare attenzione sarà rivolta a presentare il ruolo positivo svolto dal servizio civile a livello locale per promuovere il rispetto e la tutela dei diritti fondamentali della persona. Una seconda finalità che il Corso persegue consiste nell'aiutare i giovani a comprendere come il servizio civile rappresenti un'occasione di crescita personale e sociale, che può ben essere spesa nella società e nel mercato del lavoro una volta finito il periodo di impegno volontario per la comunità Moduli formativi: Tutti i moduli formativi indicati nelle linee guida del 04/04/06 saranno sviluppati, a parte il modulo relativo alla conoscenza dell’ente che sarà maggiormente proposto durante la formazione specifica: L’identità del gruppo in formazione; Il gruppo come risorsa Dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione storica, affinità e differenze tra le due realtà Il dovere di difesa della Patria Servizio civile nazionale, associazionismo e volontariato La difesa civile non armata e nonviolenta La protezione civile La solidarietà e le forme di cittadinanza La normativa vigente e la Carta di impegno etico Diritti e doveri del volontario del servizio civile Il lavoro per progetti 35) Durata: 42 ore Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 36) Sede di realizzazione: Ulss 5 Ovest Vicentino – U.O. Disabilità Età Adulta 126 37) Modalità di attuazione: a) In proprio presso l’ente con formatori dell’ente. 38) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i: Sabina Bollori, nata a Valdagno il 12/4/1961 e residente a Recoaro Terme Contrada Bruni 1, Assistente Sociale, Coordinatore U.O. Disabilità Età Adulta ULSS 5 Lino Zambolin, nato a Conselve (PD) il 29/07/1951 e residente a Sovizzo (VI) in via Cipressi 3, Psicologo U.O. Disabilità Età Adulta ULSS 5 Orsato Vania, nata a Vicenza 12/02/1964 e residente a Recoaro Terme (VI) via Fonte Giuliana 17, Educatore U.O. Disabilità Età Adulta ULSS 5 Stocchero Eliana, nata a Valdagno il14/ 04/1963 e residente a Valdagno (VI) via Vegri 13 b Educatore U.O. Disabilità Età Adulta ULSS 5 39) Competenze specifiche del/i formatore/i: Sabina Bollori: coordinamento, programmazione e organizzazione di servizi sociali, progettazione sociale, con particolare riguardo alla disabilità; metodologie della comunicazione e lavoro di gruppo, consulenza psicosociale.. Formatore in corsi di aggiornamento e formazione per operatori socio sanitari, educatori, obiettori, responsabili di Pubblica Amministrazione, operatori del privato sociale. Lino Zambolin: valutazione clinica, trattamento psicoterapico e consulenza psicologica in ambito di salute mentale e disabilità; problematiche della comunicazione e della relazione. Vania Orsato: partecipazione equipes pluriprofessionali in ambito di disabilità e tutela minorile; metodologie di conduzione e animazione di gruppi utenti e gruppi familiari; tecniche animative; metodologia P.E.I. Stocchero Eliana: partecipazione equipes pluriprofessionali in ambito di disabilità, coordinamento e programmazione socio educativa in servizi e progetti innovativi per giovani con disabilità; programmazione educativa in struttura residenziale per la grave disabilità; metodologia P.E.I. 40) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: - Incontri specifici per il gruppo volontari condotti da personale ULSS (educatori, assistenti sociali, psicologi), 20 ore - Partecipazione incontri formativi previsti per il singolo servizio o la rete dei servizi, 25 ore - Partecipazione incontri formativi rivolti a familiari, altri volontari o associazioni 127 sulle tematiche della disabilità, 15 ore - Tecniche di partecipazione attiva - Lezioni teoriche alternate ad esercitazioni di gruppo - Illustrazione e fornitura di materiali e documentazione tematica 41) Contenuti della formazione: - la comunicazione e la relazione: aspetti psico-sociali - animazione, lavoro di rete e lavoro di gruppo - diritti umani e disabilità - conoscenza del Servizio Sanitario nazionale e regionale, della struttura organizzativa dell’A.ULSS 5, e dei servizi per la disabilità 42) Durata: 62 ore Altri elementi della formazione 43) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto: Strumenti e modalità di verifica e valutazione formazione generale A conclusione del percorso formativo verrà somministrato un questionario per registrare il gradimento dell’iniziativa dal punto di vista organizzativo, della metodologia, dei contenuti e dei relatori coinvolti. Il questionario servirà anche per richiedere e stimolare suggerimenti riguardo a possibili attività da realizzare nel periodo di servizio e per verificare se e come è cambiata la percezione del servizio civile. Strumenti e modalità di verifica e valutazione formazione specifica - colloquio di verifica finale e stesura di un breve elaborato da parte dei volontari - sulla loro esperienza (valutazione degli apprendimenti) questionario di valutazione sulla formazione ricevuta (valutazione del gradimento, osservazioni critiche e proposte) 128