www.guidaviaggi.it Anno XXXVIII Poste Italiane Spa -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano. l turismo rinnova la propria fiducia al Sud. La creatività della distri- buzione, la sensibilità al nuovo del cliente, cui fa da contraltare la mancan- za di collegamenti aerei: è il ritratto di questo mercato emerso durante il decimo appuntamento di MARTEDIturismo, il ciclo di incontri organizzati da Guida Viaggi che 5 Aprile 2010 In caso di mancato recapito rinviare all’ufficio CMP/CPO di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi. - Prezzo per copia euro 0,50 L’effervescenza premia il Sud I 1273 numero questa volta ha toccato Napoli. Un mercato, quello del Meridione, che ha pecu- liarità tutte proprie: al potenziale di crescita fa da sfondo la corta stagio- nalità. Se il mare rimane il prodotto più venduto, va tenuto conto anche della natura indipendentista dell’area, meno incline all’organizzazione in network rispetto al Nord. Le strategie di operatori e crocieristi si modulano, dunque, su queste esigenze dialettiche: presidio territoriale da parte dei tour operator, con contatto diretto fra promotori e agenti, spinta all’acquisto anticipato e a target diversi dagli honeymooner per le società marittime. Rimane il nodo trasporto: Gesac, Air Italy e AirOne paiono, però, proporsi come fronte unito che valorizzi la catchment area. Il network di collegamenti diretti dall’aeroporto di Napoli Capodichino per questa primavera-estate vede, frattanto, un incremento dell’offerta pari all’8 per cento. E anche dall’incoming, pur alle prese con segnali di contrazione e con questioni burocratiche che spesso bloccano i progetti di sviluppo, arrivano nuovi spunti DA PAG. 3 collaborativi. In questo numero Intervista esclusiva ad Iberostar pag. 5 Convention Uvet: il ruolo dei leader British e Iberia verso la fusione societaria Ac Hotels punta il dito sulle tariffe Turchia: mare e tour nelle scelte in agenzia pag. 6 pag. 8 pag. 10 pag. 14 Focus 5 Aprile 2010 - n° 1273 GuidaViaggi 3 10° MARTEDIturismo - Sud Italia Meridione: mercato vivace La creatività della distribuzione, la stagionalità del mercato e i pochi voli: la dialettica meridionale tra tour operating e crocieristi di Paola Baldacci e Nicoletta Somma C reatività. Fin troppa. "Nessuno come gli agenti di viaggi del Sud stimola il mercato". Su un aspetto i relatori della decima tavola rotonda di Guida Viaggi, svoltasi a Napoli, non lesinano i complimenti ed è la relazione effervescente che la distribuzione mantiene con il cliente, sia in tempi di crisi sia quando il mercato viaggiava con il vento in poppa. "Al Sud le agenzie sono più propositive, immediate, reattive - esordisce Ramon Parisi, direttore commerciale di In Viaggi -. Peccato non ci sia lo stesso numero di clienti del Nord, né gli stessi investimenti in collegamenti aerei, che sono pressoché solo stagionali. Non tanto la Campania, ma Sicilia e Calabria sono un mondo a parte, viste dai collegamenti aerei". La ridotta stagionalità è il secondo punto emerso dal dibattito, "un mercato che cresceva molto, ma stretto e corto, difficile che tenesse la catena a lungo - dice Remo Bodrato, amministratore delegato di Welltour ricordando i trend di Columbus -, tuttavia una bella soddisfazione per il prodotto giusto". Precisando che in questa fase di start up Welltour non avrà una forza vendite al Sud. L'a.d. la promette per il futuro, "per essere con loro, stargli vicino in modo forte e innovativo: il 20% delle agenzie della nostra mailing sarà qui". Facendo leva sul presidio territoriale, e questo significa il contatto diretto fra promotori e agenti, la produzione spiega che il mercato non esiterebbe a rispondere se fosse introdotta un'offerta più estesa nelle stagioni e più volte nel corso della tavola rotonda i vettori sono stati chiamati in causa. Ad esempio, i crocieristi hanno coltivato la destagionalizzazione con pricing e anticipi di preno- Il profilo del cliente e dell’adv E' più aperto al cambiamento, più sensibile alla novità e comprende maggiormente il rapporto qualità-prezzo: questo il profilo del cliente del Sud secondo i partecipanti alla tavola rotonda napoletana. Al pari dell'utenza del Nord Italia, l'utente è informato e usa il web. Di pari passo, l'audience di MARTEDIturismo ha evidenziato i plus dei punti vendita: le agenzie sono propense all'ascolto, più propositive e creative e addirittura, secondo alcuni degli interlocutori, sono le più alte utilizzatrici della Rete. Sebbene il mercato sia caratterizzato da una minor percentuale di aggregazione, non mancano doti imprenditoriali e di sviluppo del business. Anzi, si parla di maggiore competitività e capacità di generare traffico. tazione incentivanti, al punto che Andrea Tavella, direttore commerciale e marketing di Costa Crociere Italia, afferma: "Il mercato si sta fortemente destagionalizzando, le agenzie vendono tutto l'anno e da marzo, ma c'è da dire che abbiamo insistito a lungo su questo". Valtur, da sempre molto impegnato con e sul Sud Italia "quest'anno ha 20 voli settimanali dagli aeroporti meridionali verso tutto il Mediterraneo - argomenta il direttore commerciale Gabriele Rispoli -. Per questo mercato l'accessibilità al prodotto è il primo problema e lo dimostra il boom che hanno avuto i voli sulla Sardegna appena introdotti". Le catene charter di lungo raggio, fa notare Rispoli, partono tutte da Milano, Roma, Bologna e Verona, mentre è l'Egitto con Sharm e dintorni il medio raggio charterizzato più volentieri, non senza rischi che fanno lanciare la proposta a Bodrato: "Da Napoli uniamoci nelle rotazioni sull'Egitto". Ma ci sono prodotti che al Sud non vanno? "Non si tratta di destinazioni che non piacciono - afferma Rispoli -, ma della loro raggiungibilità. Non c'è un collegamento diretto". Nonostante i numeri di Bari, Napoli, Catania e Palermo, non si fanno proposte. Dunque cosa occorre? "La volontà di investire e di rischiare anche da parte degli opera- tori". La strategia del t.o, che "ha una fetta importante di fatturato proveniente dal Centro-Sud" e che ha, infatti, incrementato i promotori nell'area, vorrebbe essere quella di "favorire l'incoming attraverso i collegamenti Nord-Sud, ma ci siamo fermati - ammette Rispoli per le difficoltà logistiche legate al trasporto aereo". E fondamentale nella questione Nord-Sud rimane "la politica dei vettori". Natura indipendentista Ma c'è da tenere conto di altri due fattori: "Il Sud compra l'Italia, e quella del Sud - dice Massimo Broccoli, direttore commerciale Alpitour World -, il mare meridionale è il prodotto più venduto, con le famiglie il primo target". Poi Broccoli fa notare che c'è un quarto dettaglio che differenzia questo mercato ed è la natura indipendentista, nel senso di meno incline al network rispetto al Nord. "Sì l'imprenditorialità vivace di questa parte d'Italia si distingue anche per indipendenza, non a caso l'approcciamo con una unità ad hoc come Welcome travel Sud, ma anche in altre aree abbiamo accordi con reti specifiche come Robintur". E le politiche commerciali sono diverse? "Certamente, da 8-10 anni applichiamo regimi differenti", conclude il direttore di Aw. In sintesi, per quanto riguarda i volumi d'affari la percentuale di produzione oscilla tra il 20 e il 50%: il 30% per Costa, tra il 30 e il 40% per Msc, il 20% per il Gruppo Alpitour (in media), il 50% per In Viaggi "considerando anche Roma", precisa Parisi. Non solo viaggi di nozze N el Sud storicamente hanno avuto il loro feudo: in passato diffuse in quest'area soprattutto per i viaggi di nozze, le crociere sembrano essersi ormai sdoganate da questo unico target per sbarcare in lidi alternativi: famiglie, coppie, giovani e incentive. "Dieci anni fa - afferma Andrea Tavella, direttore commerciale e marketing di Costa Crociere Italia - la quota detenuta dal Sud era molto rilevante. Esiste un grosso potenziale di crescita nei prossimi dieci anni per il Centro-Nord". Sicuramente, però, i crocieristi non si rivolgono solo agli honeymooner, ma da circa una decina d'anni alle famiglie e a "target alternativi - commenta Tavella -, coppie e giovani, per esempio". Naturale che per Msc, napoletana d'origine il Sud sia un "un invito a nozze", come chiosa l'area manager Sud Italia Francesco Manco. Ma come per il competitor genovese, anche per l'azienda partenopea il segmento honeymooner "non è così incisivo come in passato". Hanno preso, invece, piede famiglie e in- centive aziendali, un target quest'ultimo, che era in precedenza appannaggio del Nord. In più Msc ha spinto sugli itinerari tematici. Qualche dato: se nel 2003-04 il peso dei viaggi di nozze sul fatturato era pari circa al 30%, oggi questi rappresentano circa il 12% del volume d'affari. Si badi, sottolinea l'azienda: ciò non significa una diminuzione in valore assoluto delle vacanze dei novelli sposi, ma una crescita a due cifre di altri target, come quello dei ragazzi (18-35 anni), degli incentive e dei viaggi tematici. In particolare, se al Sud, un tempo patria degli honeymooner, incrementa esponenzialmente la crociera tematica, al Nord, dove i viaggi di nozze non erano così radicati, aumentano gli incentive, intesi sia come strumento di incentivazione sia come location per eventi. Ma il Sud, area in cui Costa evidenzia la tendenza alla procrastinazione dell'acquisto, è un bacino che destagionalizza più volentieri? "Sì - risponde Tavella -, se viene proposta l'offerta per farlo, con programmi in Mediterraneo e crociere più estese, se si insiste sulla comunicazione e sulla leva prezzo", spingendo sull'acquisto anticipato. E a proposito di flussi che riempiono i periodi di spalla, "da qualche anno - segnala Manco di Msc -, gli stranieri iniziano a prediligere Napoli come porto d'imbarco". Se le potenzialità del Sud Italia sono difficili da capire e interpretare, come ricorda Tavella, la fiducia tuttavia c’è e nel Mezzogiorno i crocieristi continuano a investire. Per Pasqua Costa ha incrementato del 25% l’offerta su Dubai e nel Mediterraneo mentre “appena abbiamo introdotto il volo da Bari sul Nord Europa il mercato ha preso corpo”, spiega il manager. Msc ha posizionato a Bari l’ammiraglia Magnifica “e da qualche anno utilizziamo questo porto anche per la clientela estera”, spiega Manco. Nello scalo pugliese si attendono dunque 230mila croceristi, a Salerno 60mila. La compagnia napoletana punta, inoltre, sullo sviluppo della Sicilia, dove si attende un movimento di 315mila persone. Focus 4 GuidaViaggi 5 Aprile 2010 - n° 1273 10° MARTEDIturismo - Sud Italia Napoli, l'aeroporto si fa collettore Gesac, Air Italy ed AirOne uniti per valorizzare la catchment; nel 2009 5 mln e 900mila i pax dello scalo C inque milioni e novecentomila i passeggeri a Napoli nel 2009, grazie al traffico outgoing che ha compensato la crisi dell'incoming dal Regno Unito, più un inizio d'anno che viaggia su un incremento dell'8%. Gesac si dice soddisfatta e per questa stagione raccoglie la stima di Air Berlin e Lufthansa, che danno una vigorosa sferzata con i collegamenti dalla Germania, nonché quella delle aerolinee italiane Air Italy e AirOne. "Finalmente ritorna un mercato domestico ben servito e grazie ad Air Italy anche le rotte internazionali", commenta Margherita Chiaramonte, commercial & network development manager. Da Capodichino 42 collegamenti Il network dei collegamenti diretti dell'aeroporto di Napoli per questa primaveraestate è composto da 30 destinazioni internazionali di linea, 12 collegamenti diretti nazionali per un totale di 42 collegamenti di linea. L'incremento di offerta è dell'8%. Air Berlin, in partico- lare, serve nove destinazioni tedesche più Zurigo, "linee di grande importanza in entrambe le direzioni", mentre Lh collega Francoforte e va ad innestarsi sul network che dall'hub tedesco serve 170 destinazioni nel mondo. Per il segmento charter, come anche i tour operator della tavola rotonda hanno evidenziato, è il medio raggio egiziano a rappresentare l'offerta con "una domanda che raddoppia ogni anno continua Chiaramonte -, ma c'è molto da fare e vogliamo proporci come collettori di più operatori per attivare nuovi voli". Intanto ritorna AirOne in versione smart carrier e sotto la guida di Lorenzo Caporaletti, ex Volare quando la compagnia di Varese passò sotto le ali di Az. "Considerato che lo scenario competitivo è completamente diverso, caratterizzato anche dal trasporto ferroviario e spiccatamente price sensitive - dice il responsabile vendite Davide Lunetta - l'80% delle tariffe sarà low fare, anche se questo modello era già nel dna di AirOne". Sul Sud la compagnia registra il maggior au- mento di capacità. Di 1,8 milioni di passeggeri nel business plan di AirOne da questo marzo a dicembre "800mila sono sulle direttrici Sud-Nord e questo dovuto anche al 18% di seggiolini in più su ogni A320 utilizza- to". "Su Napoli l'obiettivo è trasportare 180mila passeggeri, inoltre AirOne è una unità con un proprio revenue management, una sua divisione marketing e vendite, una struttura snella e veloce, con 160 dipenden- "Vogliamo diventare la prima compagnia a Capodichino", diceva il comandante Giuseppe Gentile, presidente e a.d. di Air Italy. E per cominciare, dal 3 maggio 2010 l'aerolinea di Gallarate potenzia la sua presenza a Napoli passando da 3 a 8 destinazioni servite. “Avremo fino a quattro aerei in alta stagione per i servizi domestici, cui vanno ad aggiungersi quelli charter su Sharm, Marsa, le isole greche e una operazione incoming dalla Germania", precisa il direttore finanziario Alessandro Notari. Da 350mila pax movimentati su Capodichino Air Italy guarda ai 500mila per il 2010. "Da mercato emergente è un bacino di utenza che cresce in maniera creativa, le regole scritte del Nord qui non sono così assodate - continua -, ci chiedono quindi molta dinamicità, servizi regolari e tariffe adeguate. Credo sia una catchment area che se fatta crescere bene darà ottimi risultati". Air Italy collegherà anche la Costa Smeralda, dall'11 giugno, e la Costa Azzurra, dal 26 luglio, con voli verso Olbia e Nizza a prezzi competitivi, multi frequenze settimanali e raddoppi nelle settimane peak. teorica è completata. Il punto di partenza è l'utilizzo del marchio Fiavet e inizialmente sarà una sorta di consorzio, in cui faremo entrare tutta la filiera dell'incoming. L'obiettivo è fare una promozione là dove sono carenti le istituzioni, cioè forse da tutte le parti". Il progetto, conferma Cucari, è di carattere nazionale ed è stato già di- scusso in consiglio nazionale, cui potranno aderire la parte alberghiera, escursionistica, delle guide etc. Ma non esiste già un consorzio simile? "C'è il consorzio Italia, c'è l'Enit, c'è il ministro del Turismo, però a oggi i risultati non sono stati entusiasmanti. Noi speriamo di incominciare ad avere i primi risultati". ti", conclude Davide Lunetta. Air Italy punta ai 500mila Incoming poco salubre: è in arrivo un network U no stato di salute ottimale per l'outgoing, meno per l'incoming: è il quadro delineato da Ettore Cucari, presidente Fiavet Campania, ma che dipende da "molte variabili", precisa. Dalle problematiche più semplici, come l'accessibilità al prodotto, alla necessità di supportare il lancio di nuove destinazioni con costanza, "senza abbandonarle, perché magari non funzionano da subito", alle più complesse, come quelle citate da Maurizio Maddaloni, presidente Confcommercio Campania: "Il Meridione e la Campania si sono mangiate tutto con il buco nero della Sanità, il risultato è che oggi si tratta una gara per i fondi del turismo come un appalto per l'edilizia, verificando che l'imprenditore non sia implicato in cosche e chiedendo i certificati antimafia. Nel 2009 abbiamo avuto il flop totale di presentazione dei progetti, quest'anno speriamo che almeno qualcuno partecipi. A questo si aggiunga che i bandi erano solo in italiano, li abbiamo chiesti almeno in inglese e francese. Questo è lo stato in cui operiamo". Insomma, sull'incoming "c'è molto lavoro da fare", riconosce Cucari. Il riscontro degli operatori dà conferma del panorama tratteggiato dalle istituzioni: "Il 2008 - afferma Salvatore D'Alessandro, direttore finanziario di Acampora Travel - in Campania non è stato felice per la cattiva pubblicità determinata dall'emergenza rifiuti e il 2009 è stato peggio. Le adv attive nell'incoming hanno dovuto rinegoziare i contratti quando erano stati già tagliati i voli". A soffrire maggiormente il mercato tedesco sull'area del bacino mediterraneo, in cui la competizione maggiore è arrivata da Turchia, Egitto e Tunisia. Per il 2010 “l’incoming dal Regno Unito registra una lieve ripresa, nell’ordine del 4%, mentre dalla Germania è ancora sofferente - spiega D’Alessandro -. Abbiamo siglato un’intesa con Air Berlin e le nostre strutture sono prenotabili dal sito internet della compagnia. Il web è forte soprattutto per i city break e soprattutto i servizi accessori come transfer ed escursioni sono quelli più prenotati”. Permangono, tuttavia, le difficoltà a realizzare iniziative e ad avere fondi, rammenta D'Alessandro. Andrea Manzo, presidente Apm Group, evidenzia che per quanto riguarda il Mare Italia "non siamo competitivi" e "l'errato posizionamento ha dato i suoi frutti". E accenna all'idea di un network dell'incoming: una proposta, quest'ultima, su cui sta lavorando Fiavet Campania: "Noi ci stiamo già lavorando: la parte L’intervista 5 Aprile 2010 - n° 1273 Iberostar va controcorrente GuidaViaggi 5 La programmazione Intervista esclusiva a Xisco Martinez sui piani del 2010 di Paola Baldacci C ontrocorrente nell'hôtellerie spagnola, che più d'ogni altra in Europa ha conosciuto nel 2009 una crisi convertitasi in criticità strutturale, la catena Iberostar ha annunciato un investimento del valore di 50 milioni per l'espansione internazionale. Tra le ultime rimaste family owned e ancora in mano al fondatore Miguel Fluxá, Iberostar ha portato avanti un intenso piano di sviluppo. Un programma di aperture che getta il guanto della sfida alla recessione dei principali mercati del turismo spagnolo: la Germania per il 28% delle quote e il Regno Unito per il 26% in termini di pernottamenti. Questi Paesi, infatti, hanno inviato il 10% dei visitatori nel 2009 e secondo l'Istat spagnolo i pernottamenti in generale sono diminuiti del 6,6%, attestandosi a 252 milioni. Un miglioramento però c'è stato: si tratta di metà delle perdite rispetto al -12% del 2008 sul 2007. "Da Marevero ci aspettiamo 50mila passeggeri nel primo anno, crediamo nell'investimento e nelle persone", spiega nell'intervista rilasciata in esclusiva a Guida Viaggi Xisco Martínez, direttore commerciale Italia, Spagna e Capo Verde. Gv: Nel 2009 il gruppo ha chiuso con un giro d'affari di 819 mln e 104 alberghi. Quanti clienti e da dove? "Essendo presenti in 16 paesi del mondo, riceviamo clienti delle più diverse nazionalità. Tuttavia, guardando le cose da una prospettiva globale, i mercati tradizionalmente più importanti per la nostra catena sono stati la Germania, gli Usa, il Regno Unito, il Benelux, il Canada e il Brasile. In misura minore, anche "Per i nostri alberghi in Spagna l'Italia rappresenta approssimativamente il 3% del totale degli ospiti. Negli alberghi del Mediterraneo la percentuale raggiunge il 5,4%". quello francese, scandinavo e russo sono mercati chiave per noi". Gv: I vostri piani d'investimento nel 2010? "La compagnia prevede di consolidare la presenza in alcuni paesi nei quali è già attiva, come Spagna e Tunisia, così come penetrare maggiormente anche a Capo Verde. Le prossime aperture confermano la scommessa fatta dal gruppo sulle destinazioni turistiche emergenti. Continuiamo ad analizzare la possibilità di accrescere la presenza a Djerba e Susa (Tunisia), così come di incorporare altre strutture in destinazioni nuove, ad esempio l'Egitto". Gv: Che share rappresenta il mercato italiano? Gv: Spagna, Caraibi e Tunisia restano i vostri mer- Xisco Martìnez cati chiave. State focalizzando anche su altri per i prossimi cinque anni per contrastare il collasso della domanda storica? "In effetti stiamo concentrando i nostri sforzi sui mercati emissori per far conoscere il nostro prodotto nei paesi latini come l'Italia, la Francia o il Portogallo e in altri paesi chiave come la Russia". Gv: Avete investito in un t.o. italiano. Può illustrarci i termini dell'accordo, il valore dell'investimento e le vostre aspettative? "Il Gruppo Iberostar ha acquisito una partecipazione del 49% in Marevero. Il motivo principale è che la compagnia ha identificato una buona opportunità d'affari per aumentare la sua quota nel mercato italiano, grazie al supporto di un'équipe di professionisti di prim'ordine diretta da Renato Scaffidi. Durante il primo anno di attività gli opuscoli del tour operator commercializzeranno 16 alberghi Iberostar, nel Mediterraneo e in Africa settentrionale, in Spagna, nei Caraibi e in Brasile. A livello di tour operator, speriamo che nel 2010 Marevero riesca a portare circa 50.000 clienti in una dozzina di destinazioni, principalmente in Egitto". Primo piano 6 GuidaViaggi 5 Aprile 2010 - n° 1273 Uvet: “Cambiare per essere leader” La convention segna la svolta del gruppo con 60 anni di storia e promuove soluzioni anticrisi che guardano al futuro di Letizia Strambi C ambiare modello di business. E' questo l'imperativo che emerge dalla convention Uvet 2010. Cambiare per il leisure di Uvet Itn con il nuovo e riconoscibile brand, Club Viaggi. Cambiare per il business travel di Uvet American Express rivedendo il proprio ruolo nella filiera. "Nel 2009 abbiamo avuto un market share in crescita del 2%, mentre il mercato calava del 15". Esordisce così il presidente del gruppo, Luca Patané, tracciando il quadro dei mutamenti in atto per le 800 agenzie del network. L'annuncio shock "Molti fornitori indeboliti finanziariamente sono scomparsi, altri hanno cercato di unirsi, o non hanno accettato il cambiamento". Ma l'annuncio shock è riservato al secondo giorno, quando la platea è sufficien- Club Viaggi Luca Patanè temente preparata: "Dobbiamo imparare a fare a meno dei fornitori". Un'affermazione che Patanè stesso chiarirà: "Dovremmo riprenderci il ruolo di consulenti, essere nuovi attori del mercato scegliendo attraverso nuovi canali, tutti i canali". Una ri- Enzo Carella chiesta forte di ritorno alle origini, prima della globalizzazione e della conseguente crescita verticale cui ha corrisposto un crollo altrettanto vertiginoso, che costringe il gigante a cambiare e a chiedere ai suoi membri di accettare il cambiamento. Uvet Itn detiene il 16% delle quote di mercato, non è in cerca di affiliati per il 2010, ma di "maggiori margini" negli intenti di Enzo Carella, a.d. del network. Constatato che i modelli di business strutturati e non elastici sono al tramonto, le adv che hanno l'abitudine di lavorare i pacchetti indivisibili "sono destinate a perdere". Le soluzioni per uscire dall'impasse sono nel brand Club Viaggi. Ovviamente la tecnologia ha il suo peso: "25 milioni di italiani usano internet, 15 milioni i social media e 8 milioni si fidano di quello che vi trovano: sono sfide dalle quali non possiamo esimerci". Al via, quindi, le nuove opportunità della vendita multicanale. Eppure, nonostante la totale rivisitazione del sito, anche nella versione intranet, è al negozio che Carella chiede il tutto per tutto, "perché in adv si vendono emozioni, quel plus che i new media non possono dare, ed è qui che dobbiamo tornare in maniera omogenea". Stesso brand, dunque, come per un franchising, in cui, invece, ognuno è padrone di se stesso, ma uguale ed evocativo media del 20% per la distribuzione. "Non vogliamo sostituirci al fornitore - ci dice Carella - ma facilitare il nostro approccio al consumatore". E guai a ravvisare in Club Viaggi una nostalgia del retail Ventaglio (proprio in Uvet confluito). "Sicuramente in questo incarico c'è I numeri 500 +2% Le strutture La crescita di market share per Uvet American Express l’anno scorso di Club Viaggi suddivise tra il sito e i cinque cataloghi agli occhi del consumatore, riconoscibile per colori, allestimenti e prodotti. Sono 500 le strutture del brand suddivise tra sito e 5 cataloghi: Mare Italia, Mar Rosso, Tropici, Crociere, Mediterraneo. L'offerta è frutto di accordi con 22 t.o. e ricettivisti con margini sulla molto della mia esperienza in Ventaglio, e non credo che siano da trascurare neanche gli anni in Valtur. Tutto ha contribuito, persino l'esperienza iniziale di animatore, tuttavia ci sono modelli che sono tramontati e trovo errata la loro replica in maniera speculare". Nel bt è imperativo razionalizzare La riflessione di Enrico Ruffilli, a.d. L o stravolgimento del mercato del trasporto, principale voce di spesa del business travel, non può non occupare una posizione primaria nelle scelte Uvet Amex, come testimonia Enrico Ruffilli, a.d. dell'azienda. "L'anno scorso c'è stato un calo dei profitti verticale nell'airline, una linea mai tracciata prima d'ora, con 11 vettori falliti in Usa". E anche per le prime compagnie in Europa (Ryanair, Lufthansa, Air France, Easyjet) i margini si assottigliano. In Italia, il vero mutamento si deve invece all'alta velocità, in crescita del 30% sul trasporto aereo, fattore ben sottolineato da Ruffilli, il quale avverte: "Non è solo il trasporto a cambiare i costi, è il modello stesso che è diverso, si tende a far viaggiare solo per necessità di relazioni commerciali o produttive". Il compito che no la necessità di ottimizzare". E poi ovviamente le soluzioni tecnologiche. La Tns (società di soluzione informatiche del Gruppo Uvet) attualmente orienta le sue ricerche sui sistemi di riconoscimento vocale per call center, per consentire alle adv del network di accedere a strumenti di business travel proibitivi per il singolo. "Sono questi i costi variabili cui ormai va devoluto il back office". Focus velocità Enrico Ruffilli spetta alle adv "è quello di razionalizzare", ovvero "non guardare a ciò che costa meno, ma ai prodotti più efficaci". "Basti pensare che in questo momento sono aumentate le figure dei travel manager - aggiunge - proprio perché le aziende han- "Infine - conclude Ruffilli la velocità, sulla quale si gioca la competitività di questi sistemi, mentre per i clienti corporate, invece, la partita è sempre più orientata al servizio, con soluzioni che rappresentano un valore aggiunto, come quella delle applicazioni per Iphone, tanto per fare un esempio". Primo piano 8 GuidaViaggi Fusione British-Iberia al taglio del nastro L'ok dell'antitrust europeo atteso a breve di Paola Baldacci per la joint con American E’ questione di un paio di dettagli legali, cui si sta ancora lavorando, ma in questi giorni la fusione tanto attesa che darà vita al terzo gruppo aereo europeo, con la nuova holding in cui confluiscono Iberia e British Airways, sarà presto compiuta. E' quanto si apprende da fonti della compagnia spagnola, che insieme a British Airways sta anche attendendo il via libera delle autorità antitrust europee per il joint business agreement a tre: British-Iberia-American Airlines. "Attendiamo l'ok europeo in questi giorni e crediamo ci verrà concesso, come è stato fatto per Air France e Lufthansa - ha spiegato nei giorni scorsi il direttore generale, Manuel Lopez Aguilar, durante la presentazione della nuova business class a Milano -. Dal terzo o quarto trimestre, quindi in autunno, potremo arrivare a una integrazione competa delle tre compagnie offrendo coordinamento di schedule, programmi di fidelizzazione, servizi e anche l'alleanza commerciale neutrale". "Un aspetto quest'ultimo fondamentale del jba - fa eco Silvia Cairo Jordan, direttore vendite internazionale - è che le tre compagnie potranno commercializzare i voli delle altre dai loro sistemi". In tal modo gli accordi che cambiano completamente lo scenario globale, con forti implicazioni per i cieli di Europa, Asia e Americhe, rilanciando sul terreno della competizione rispetto alle altre unioni e antitrust immunity, giungono per il vettore di Madrid tutti in un trimestre, "quello di una effettiva ripresa, 5 Aprile 2010 - n° 1273 L’avanzata di Air Berlin sull’Italia A anche del traffico business", commenta Lopez Aguilar. L'investimento in business class Un milione e mezzo di passeggeri all'anno tra Italia e Spagna, con un passeggero su quattro che vola in Sudamerica: "Per noi siete il secondo mercato dopo la Spagna, dunque il primo estero, e soprattutto Milano è di fondamentale importanza per Iberia". Così ha commentato l'incidenza del nostro mercato il manager, elogiando i risultati di traffico dal nostro Paese. "Entro aprile tutti gli aerei avranno le nuove poltrone con il letto completamente reclinabile, mentre nel 2012 ci sarà ancora un cambiamento della business class", ha spiegato Silvia Cairo Jordan. L'investimento per la prima trasformazione è stato quantificato in 50 milioni di euro; altrettanti ne verranno investiti per la seconda fase, che porterà "a un nuovo concetto di classe d'affari - spiega il direttore italiano Pedro Torres -: nuovi programmi d'intrattenimento, servizi dedicati in aeroporto, mentre la poltrona sarà una vera cabina per garantire il massimo della privacy". Il tour di presentazione della nuova business plus ha toccato, oltre Milano, New York, Miami, Santo Domingo, San Juan, Lima e Bogotá. E verrà illustrata prossimamente a Buenos Aires, Sao Paulo e Mexico. "Iberia intende dare la massima priorità a Milano, miglioreremo i servizi e introdurremo nuovi voli", ha assicurato il d.g. Focus sull'America Latina Nel 2010 Iberia ha aggiunto 20mila posti al mese in più verso l'America Latina e attualmente opera 151 frequenze settimanali verso tutte le città della regione aerea, che la vede market leader. "La strategia dei prossimi anni è di lanciare nuove destinazioni che favoriscano i collegamenti da tut- Editore: GIVI S.r.l. email: [email protected] Via San Gregorio 6 20124 Milano tel. 02 2020431 (6 linee) fax 02 20204343 email: [email protected] sito internet: www.guidaviaggi.it Trasporti e associazioni Direttore responsabile: Paolo Bertagni email: [email protected] Redazione: Capo Redattore Emanuela Comelli tel. 02 20204336 email: [email protected] Business travel e distribuzione Nicoletta Somma tel. 02 20204322 email: [email protected] Alberghi e incoming Mariangela Traficante tel 02 20204337 email: [email protected] Ornella D’Alessio Giorgio De Alberti Annamaria de Ritis Paolo Ferrari Gianfranco Nitti Antonio Rana Franca Rossi Angelo Scorza Stefania Vicini tel. 02 20204328 email: [email protected] Assicurazioni, finanza e tecnologia Collaborano al giornale: Giorgio Castoldi Ada Cattaneo Antonio O. Ciampi email: [email protected] Ufficio commerciale: Via San Gregorio 6 20124 Milano tel. 02 20204334 email: [email protected] fax 02 20204343 Corrispondente a Roma: Art Direction: Annarosa Toso Letizia Strambi Coordinamento grafico: Corrispondente a New York: Steve Sabato T.O. e Enti del Turismo Laura Dominici tel. 02 20204322 cell. 339 3665001 email: [email protected] Paola Baldacci tel. 02 20204328 ta Europa - spiega il d.g. -. Il nostro passeggero dovrà effettuare una sola fermata per volare a destinazione oltreoceano". Iberia ha intenzione, quindi, di incrementare le 151 frequenze settimanali "e l'Italia è parte centrale di questo sviluppo. Un giorno potremmo avere anche un volo diretto da Milano verso l'America Latina". Intanto, dall'inverno 2010 la compagnia aerea prospetta il collegamento non stop con Panama (da Madrid) dopo l'introduzione di nuove frequenze in Perù, Cuba, Colombia, Brasile, "dove intendiamo volare anche oltre le capitali". A novembre 2009, quando era stata annunciata la fusione tra Ba e Iberia, si parlava della nascita di una nuova società chiamata TopCo. L'operazione - si ricordava - porterà alla nascita di un gruppo del valore di 5 miliardi di euro e con una flotta di 419 aerei e 205 destinazioni. ir Berlin espande la propria presenza sul mercato italiano: a partire dall'estate 2010 ci saranno fino a 320 collegamenti settimanali dalla Germania, dall'Austria e dalla Svizzera verso 14 aeroporti. E' la naturale prosecuzione del passaggio delle rotte servite da TuiFly. "L'Italia rappresenta un mercato estremamente importante, con un potenziale di crescita ancora molto alto" - afferma Joachim Hunold, Ceo della compagnia, che rivendica la posizione di leader nel traffico cross border, vale a dire tra Italia e Germania, con un market share del 20%: giusto per fare un'idea, con la Spagna è del 27%, con l'Austria del 41%. Per l'occasione è partita anche la campagna di marketing e comunicazione, pianificata attraverso affissione e mezzo stampa. Testimonial è il trio lirico Appassionante composto da tre soprano anche attraverso una canzone appositamente composta per la compagnia. Sull'Italia Hunold assicura un impegno duraturo, non senza risparmiare frecciatine a certi competitor low cost: "Abbiamo mantenuto i rapporti con gli scali che già avevano sottoscritto contratti con TuiFly - risponde, diplomaticamente, a chi gli chiede se ci sono in programma accordi di co-marketing con gli aeroporti italiani come è prassi per altri vettori entrati nel nostro mercato -. Ma sono a lungo termine. Non faremo come chi entra e poi se ne va quando non ci sono più sovvenzioni". Ancora riserbo sui tour operator italiani eventualmente contattati nell'ambito dell'attività leisure. E' una strategia, quella turistica, comunque legata a doppio filo alla Spagna: a Palma di Maiorca il vettore fa hub, con un market share del 31,7% (in crescita di due punti percentuali). E da qui sono ormai consolidati i voli domestici. Potrebbe accadere lo stesso anche da noi? "Non ci sono al momento piani concreti, ma guardiamo in futuro ad un eventuale sviluppo sul mercato domestico italiano". Comunque il focus attuale sarà sui voli TuiFly, poi si vedrà. Nessun piano neanche in merito ad altre acquisizioni e lo scenario economico attuale ha influito anche sui progetti long haul: "Al momento data la congiuntura internazionale abbiamo stoppato i piani di espansione intercontinentali, ma ci auguriamo di poter riprendere non appena l'economia migliorerà", ha detto. Anche per il prossimo futuro il segmento corporate sarà fondamentale (ed era stato lo stesso Hunold, qualche settimana fa, a commentare alla stampa trade svizzera che "oggi nessuna compagnia aerea può esistere senza i viaggiatori d'affari"): "Abbiamo oltre mille contratti con le aziende, e da metà aprile sarà disponibile anche in italiano il programma bonus per le pmi che permetterà di raccogliere miglia non solo al singolo dipendente in viaggio ma anche all'azienda”. Sono 839mila i passeggeri annuali di Air Berlin tra Italia e Germania, come conferma il country manager Marco Fontana. Si sa che i tour operator tedeschi hanno pianificato investimenti più prudenti su tutto il Mediterraneo, per poi aumentare i contingenti in seguito. Succede anche sull'Italia? “In effetti sì - spiega - tanto che proprio all'Itb di Berlino abbiamo incontrato gli operatori e discusso di un po' di cose, abbiamo dovuto rivedere alcuni impegni. Tutto ciò che in passato si decideva entro la fine dell'anno prima, lo abbiamo trattato invece a marzo". M.T. Divisione eventi: Anna Zanfrà tel. 02 20204327 email: [email protected] Sales and Marketing Manager: Elena Di Tondo tel. 329 1428575 Serra & Associati Paola Santini Stampa: Grafiche F.B.M. Srl Gorgonzola (MI) Questo periodico è associato a: Tiratura media 9.318 copie Diffusione media 9.127 copie Autorizzazione Tribunale di Milano n. 321 del 28/8/1973 Iscrizione al ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione) nr. 1588. CCIAA 1264804 Tutto il materiale inviato non verrà restituito e resterà di proprietà dell’Editore. Lettere ed articoli firmati impegnano solo la responsabilità degli autori. Le proposte pubblicitarie Certificato CSST nr.2008-1777 del 26 febbraio 2009. implicano la sola responsabilità degli inserzionisti. L’angolo dell’imprenditore 5 Aprile 2010 - n° 1273 GuidaViaggi 9 Si fa presto a dire vacanza rovinata L’interpretazione della norma nel caso dei due turisti di Pordenone; il racconto dei fatti e i riferimenti alle leggi in questa prima puntata esplicativa di Giorgio Castoldi I fatti risalgono all'agosto del 1999. Due giovani turisti di Pordenone, Franco e Nadia, acquistano un pacchetto volo più soggiorno al Club Fodele Beach, sull'isola di Creta, per una vacanza sole e mare. Ma al loro arrivo trovano una situazione diversa da quella che si attendevano: la spiaggia è sporca e in mare galleggiano macchie di petrolio. Ne nasce un contenzioso con il tour operator, che sfocia in una causa in tribunale. Assolto in primo grado, il t.o. viene condannato al risarcimento del danno in appello. Il suo successivo ricorso in Cassazione porta all'emanazione della sentenza n. 5189 del'11 dicembre 2009, depositata in cancelleria il 4 marzo 2010, con la quale si ribadisce la condanna. Si tratta di una sentenza per molti versi innovativa, tanto che da più parti si fa riferimento al recupero di un concetto di "danno da vacanza rovinata" che una precedente pronuncia della Cassazione sembrava aver ridimensionato. È davvero così? Come sempre, quando si parla di questi argomenti, l'eccesso di semplificazione risulta fuorvian- te. E’ per questo che, per cercare di capire come stanno le cose, si chiede al lettore di avere la pazienza di seguire un filo di discorso che, per quanto qui venga abbreviato e approssimato in modo che i giuristi riterrebbero sicuramente inaccettabile, è comunque abbastanza articolato. Per far prendere fiato a chi avrà la tenacia di leggere queste note le abbiamo suddivise in due puntate, di cui la prima, introduttiva, si sofferma sugli aspetti più strettamente giuridico-legali, indispensabili per capire quel che avviene nella seconda, in cui si racconta la storia dei due turisti. La vicenda è importante perché è alla causa dei due viaggiatori che si deve l'aver riportato il tema della vacanza rovinata ai livelli della magistratura superiore, costringendola a pronunciarsi. L'articolo 2059 del Codice civile Il percorso giudiziario di questo racconto comincia con un ricorso alla Corte Costituzionale per dichiarare illegittimo l'art. 2059 del Codice civile, relativo al cosiddetto "danno non patrimoniale", cioè quello subito da una persona in con- Creta seguenza di un comportamento illecito o di un inadempimento contrattuale e che non è misurabile immediatamente in denaro. In esso si legge: "Il danno non patrimoniale deve essere risarcito solo nei casi determinati dalla legge". E i casi citati dalla legge, in genere riconosciuti dalla giurisprudenza, riguardano problemi di integrità della persona, diritto alla salute, privazione della libertà per errori giudiziari, mancato rispetto della ragionevole du- La Cassazione fa sentenze, non leggi Per comprendere il ruolo della Corte di Cassazione nel sistema giuridico italiano sono necessarie due precisazioni. La prima risulta dall'art. 65 del Regio Decreto 30 gennaio 1941, n. 12 che ne definisce il compito in questo modo: "Assicura l'esatta osservanza e l'uniforme interpretazione della legge, l'unità del diritto oggettivo nazionale, il rispetto dei limiti delle diverse giurisdizioni; regola i conflitti di competenza e di attribuzioni ed adempie gli altri compiti a essa conferiti dalla legge". ll termine "cassazione" deriva da "cassare", cioè "cancellare". La corte non può e non deve fornire giudizi di merito, ma può intervenire solo sulla legittimità, cioè sul metodo, sul rispetto della legalità. La seconda è che l'Italia, come tutti i paesi le cui discipline giuridiche provengono dai codici romano prima e napoleonico poi, opera in regime di civil law, contrapposta alla common law anglosassone. Che cosa significa? La caratteristica della nostra impostazione è quella di fondare tutto il sistema giuridico sulla fonte legislativa. Il legislatore e la legge sono il cardine del diritto. I giudici e la giurisprudenza hanno il compito di applicare la legge attraverso la sua corretta interpretazione. Ne consegue che ogni sentenza va vista solo come il risultato di un'attività con cui si segue la normativa. E poiché ogni caso discusso, ogni fattispecie dibattuta costituiscono situazioni ritenute diverse e poco confrontabili, anche se simili, le decisioni dei giudici sono scarsamente trasferibili da una causa all'altra, e quindi non creano precedenti da seguire, se non come riferimenti non vincolanti. Gli ordinamenti anglosassoni di common law, viceversa, non sono basati su un sistema di norme raccolte in codici, bensì sul carattere vincolante del precedente giudiziario. La prima (quella adottata in Italia) è un'impostazione più statica, che attende le pronunce del legislatore, lasciando ai giudici una funzione interpretativa. La seconda (quella anglosassone) si caratterizza per la dinamicità, perché sono i giudici che fanno evolvere la normativa per mezzo delle loro sentenze. Il ruolo della Cassazione si potrebbe definire intermedio perché, dando indicazioni di metodo su singoli casi, di fatto suggerisce ai giudici la propria autorevole opinione su come interpretare le leggi. Diverso è ovviamente invece il ruolo della Corte Costituzionale, che giudica riguardo alla conformità delle leggi rispetto al dettato della Costituzione e le cui sentenze sono vincolanti. rata del processo; discriminazione razziale o religiosa; violazione della privacy; diritti inviolabili della famiglia; reputazione, immagine, nome. Dove poteva essere ravvisata l'incostituzionalità di questa norma? Nell'aver limitato il numero dei casi risarcibili e quindi nel non tener conto del moltiplicarsi delle cause richiedenti risarcimenti per diverse tipologie di danno non patrimoniale (alle quali il settore turistico ha offerto ampio materiale). La Corte, con sentenza 233 del 2003, ha tenuto un comportamento che qualcuno ha giudicato ambiguo: ha dichiarato legittimo l'art. 2059, sostenendo però la necessità di ampliare e di articolare meglio la casistica di utilizzo. In sostanza, la disposizione emanata consiste nell'imporre di interpretare quella norma in modo estensivo aggiungendo alle tipologie previste dalla legge, anche la protezione dei diritti inviolabili della persona costituzionalmente protetti, anche se non specificati. Il riferimento alla tutela costituzionale porta a escludere i danni transeunti, temporanei e comunque di scarso peso (i giuristi usano il bizzarro termine "bagatellari"), quali sono giudicati molti di quelli connessi con i disguidi che subiscono i viaggiatori. Il punto fondamentale è che con queste affermazioni, messe poi in atto con due sentenze molto citate della Corte di Cassazione dello stesso anno (la 8827 e la 8828), la tutela risarcitoria della persona non ha più un "numero chiuso", ma evolve sulla base dei nuovi interessi e delle nuove esigenze che una società in continua evoluzione fa emergere. È sulla base di questa impostazione che il tribunale di Marsala, il 5 aprile 2007, ha emesso una sentenza che non è passata inosservata. A fronte della inadempienza contrattuale di un tour operator che annulla, non per forza maggiore, un viaggio previsto per l'alta stagione e da tempo acquistato da una giovane coppia, impedendole di fatto di fare le vacanze nel periodo prestabilito, fa riferimento alla violazione dell'art. 2 della Costituzione, in cui si legge che "la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove svolge la sua personalità e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale", considerando la vacanza un "diritto inviolabile costituzionalmente protetto" e creando un certo, comprensibile stupore. La sentenza della Cassazione n. 26972 del 2008 È in questo contesto che va inquadrata la sentenza della Cassazione numero 26972 del 2008, presa a sezioni riunite, e quindi con un peso particolare. Intervenendo su una pronuncia di un tribunale relativa a un problema legato alla salute e che non ha nulla a che fare con le vacanze, la Cassazione ribadisce quanto sentenziato dalla Corte Co- stituzionale, e cioè che "la tutela risarcitoria del danno non patrimoniale è data, oltre che nei casi determinati dalla legge, solo nel caso di lesione di specifici diritti inviolabili della persona, e cioè in presenza di una ingiustizia costituzionalmente qualificata". La stessa sentenza invita anche i giudici alla prudenza, asserendo che "non vale, per dirli risarcibili, invocare diritti del tutto immaginari, come il diritto alla qualità della vita, allo stato di benessere, alla serenità: in definitiva il diritto a essere felici. Al di fuori dei casi determinati dalla legge ordinaria, solo la lesione di un diritto inviolabile della persona concretamente individuato è fonte di responsabilità risarcitoria non patrimoniale". Non manca una bacchettata per i giudici di pace, che accusa di aver in alcuni casi dato "ampio spazio alle più fantasiose e a volte risibili prospettazioni di pregiudizi suscettivi di alterare il modo di esistere delle persone". E cita, accanto al "mancato godimento della partita di calcio per televisione causato dal blackout elettrico, alla rottura del tacco di una scarpa da sposa e all'errato taglio dei capelli" anche "l'attesa stressante in aeroporto". La domanda alla quale si cercherà di dare risposta è: a questo punto la "vacanza rovinata" rientra nei casi determinati dalla legge, costituisce un diritto costituzionalmente rilevante o è un termine da dimenticare? (Fine della prima puntata) A colloquio con 10 GuidaViaggi 5 Aprile 2010 - n° 1273 Ac: “Le tariffe devono risalire” Travelport investe in ricerca Marc Sampietro e i limiti dell’Italia La società preme sui mercati emergenti A c Hoteles punta sugli standard omogenei di qualità, sulla modernità, la tecnologia e il servizio. Anche in Italia, dove comunque si ritrova a combattere con gli altri competitor spagnoli visto che ormai il nostro Paese è entrato a pieno diritto nei piani dell'hotellerie iberica. Ne parla Marc Sampietro, da circa due anni direttore Ac Hoteles nel nostro Paese, dove la catena può contare su dieci strutture. "L'anno scorso il prezzo medio ha accusato un calo dell'8%, più contenuto invece quello dell'occupazione, -3%", spiega il manager. Comunque sempre meglio che in Spagna: "Lì il boom degli anni passati ha reso ancora più brusco l'arrivo della crisi, che c'è ancora e viene fortemente recepita, con flessioni del 12% sia nelle tariffe che nei livelli di occupazione". Sampietro segnala una piccola ripresa anche nel movimento dei clienti da agosto, grazie a promozioni a pacchetti a scapito, però, delle tariffe. "Rimane infatti molto difficile far risalire il prezzo". Ma ci sono anche altri elementi che, nel nostro Paese, giocano a sfavore del settore. "In qualità di consigliere elettivo dell'Aica posso dire che uno dei problemi più sentiti è quello dell'Iva, a 10% contro il 7% della Spagna e il 5% della Francia (senza contare che anche la Germania ha tagliato dal 19 al 7%, proprio a partire dallo scorso gennaio, ndr), ma Marc Sampietro anche gli aiuti pubblici, che per l'hotellerie non ci sono. E poi c'è la questione della formazione e della mancanza di investimento sui giovani, mentre in Spagna, ad esempio, possiamo contare su tre alte scuole di hotellerie". Una filosofia dinamica che Ac Hotels ha deciso di mettere in campo anche qui da noi. Con un portfolio di 1250 camere la catena dà lavoro in Italia a 210 persone, la cui età media è di 29 anni (e lo stesso direttore Sampietro ne ha trenta). E il 70% sono donne, come sette direttori (o, appunto, direttrici) su dieci. Attualmente non ci sono nuove aperture in cantiere ma anche per Ac la piazza più agognata è Roma, rimane però l'ostacolo economico: "Si tratta della seconda capitale mondiale più cara dove poter investire in un nuovo hotel. Ma lasciamo sempre una porta aperta, siamo sempre pronti ad ascoltare". Non c'è invece l'interesse a spingersi più a sud, "questo perché siamo una catena prevalentemente corporate business, non puntiamo ad una clientela leisure e quindi non guardiamo alle spiagge". In casa spagnola, però, un esperimento resort è stato fatto, con un hotel 5 stelle a Baqueira nella Val d'Aran (Pirenei catalani), nei pressi della stazione sciistica. "Sta andando bene, per ora comunque stiamo osservando come funziona il progetto pilota". Impegno Internet La vendita on line sta riscontrando una crescita importante, "attraverso le web agency, da Expedia a Booking.com, ma anche sul nostro sito web, con il 50% delle prenotazioni, e continueremo in questa direzione lavorando sempre di più su Internet. Con la crisi, poi, occorre creare più formule di pacchetti, anche in advanced booking". Con la clientela corporate si cerca invece di lavorare su una sorta di compromesso, mediando sulla tariffa ma chiedendo in cambio fidelizzazione. Quale sarà l’obiettivo del 2010? "Sicuramente far salire le tariffe, è difficile ma pian piano dobbiamo riuscirci. Speriamo in una ripresa nei prossimi mesi, ma certamente non si tornerà ai prezzi del 2008". M.T. I nnovazione naturalmente significa gds, senza i quali le attività di agenzia sono impossibili e checché ne dica internet non si è ancora verificato il sorpasso. Per tutta una serie di motivi, attività di back office incluse e moltitudine di prodotti ormai presenti nei sistemi, i gds restano i sistemi di distribuzione globali largamente utilizzati e negli ultimi due anni hanno tirato fuori le unghie. Travelport ha recentemente nominato un manager, Ciro Corradini, al nuovo Vendors programme, che prevede lo sviluppo di una serie di contratti con società di servizi, i cui benefici saranno veicolati alle agenzie di viaggi italiane che utilizzano Worldspan e Galileo. A colpi di accordi e implementazione del portafoglio, Travelport sta progressivamente emergendo dal rallentamento subito in seguito ai cambiamenti degli assetti societari. Nei primi tre mesi dell'anno ha firmato l'accordo di partnership con TravelTech per alimentare l'offerta di sistemi di prenotazione online della società It in merito ai viaggi in altri Paesi dell'Est Europa. Travelport fornirà la tecnologia gds di Worldspan e Galileo, come anche i contenuti Gta, alla società polacca per lo sviluppo di sistemi di prenotazione online che saranno disponibili anche in Lituania, Lettonia, Estonia, Romania e Russia. In India, invece, Carlson wagonlit sta effettuando la migrazione verso la piattaforma Galileo. "Questo passaggio dal precedente fornitore di Cwt in India, a favore del sistema Galileo di Travelport, segna un'estensione della relazione tra le due aziende internazionali, che già lavorano assieme in altri mercati business travel. La piattaforma Galileo è stata scelta come il nuovo gds in India nell'ambito di una più vasta iniziativa di re-ingegnerizzazione, tare avanti un progetto turistico abbiamo bisogno di dati certi, con una visione che tenga conto non solo dell'Italia ma anche dei Paesi competitor più avanzati". Così Roberto Corbella, presidente dell'associazione dei t.o. in Confindustria, presentando l'iniziativa che la vede lavorare in tandem con Travelport. Il gds metterà a disposizione dell'associazione l'importante mole di dati derivanti Roberto Corbella Ciro Corradini finalizzata ad incrementare la produttività dei 200 punti vendita di Cwt nella nazione", dicono da Travelport. Alleanza con Astoi per i dati Intanto la divisione italiana si allea con Astoi e si concentra sull'analisi dei dati, come noto cruccio dell'industria del turismo. "Se vogliamo davvero por- dall'attività con le adv: l'obiettivo è produrre statistiche e dati "che poi vedremo come gestire, se per destinazione, o per tipo di vacanza - continua -. Cercheremo di coinvolgere anche altri soggetti per entrare tra i partner, come vettori, enti del turismo". I dati potrebbero poi essere messi a disposizione dei soci per agevolarli nella stesura delle strategie. P.Ba. Yemenia, l’etnico salva i numeri I l traffico turistico verso lo Yemen è calato pesantemente a seguito della crisi di politica internazionale che ha messo in discussione la sicurezza nel paese. A farne le spese anche la compagnia di bandiera, Yemenia Yemen Airways, che nel 2009 ha visto flettere i suoi passeggeri del 22%. A fronte dei 5 milioni 552 mila pax che hanno viaggiato su tutto il network nel 2008, i passeggeri che hanno volato nel 2009 sono stati 4 milioni 332 mila, con un calo complessivo di oltre un milione di persone. Abdulla AlKebsy, country manager per l'Italia, ha sottolineato che la compagnia si impegnerà nel rilancio della destinazione, continuando a profondere sforzi affinché il ministero degli Affari esteri italiano decida di modificare il travel advice presente nel sito della Farnesina Viaggiare Sicuri. "La Yemenia - ha annunciato AlKebsy - confermerà anche per il 2010 le tariffe pro- Abdulla Alkebsy mozionali su Sana'a a partire da 250 euro più tasse aeroportuali, con possibile estensione anche verso l'incontaminata Socotra. Queste tariffe saranno garantite per le prossime festività pasquali. Anche tutto il resto del network rimarrà in promozione, con tariffe a partire da 260 euro per viaggiare verso Asmara, Addis Abeba e Khartoum". AlKebsy ha inoltre confermato che durante l'alta stagione estiva ci sarà la riapertura della destinazione Mo- roni per raggiungere le isole Comore e che altri due nuovi scali si aggiungeranno al network della compagnia. Si tratta di Lagos in Nigeria e Guangzhou in Cina. Entrambi i voli partiranno da Sana'a con due frequenze settimanali, la domenica e il martedì in coincidenza con i voli in arrivo dall'Italia. "Il traffico turistico verso lo Yemen, benché diminuito, è comunque attivo - ha affermato Adbulla Alkebsy -. Tra gli operatori che organizzano viaggi nel paese ricordiamo Avventure nel Mondo, Mistral, I Viaggi di Maurizio Levi, Antichi Splendori, 4 Winds". In arrivo gli A320 La Yemenia ha siglato un accordo con l'Airbus Industrie per l'acquisto di dieci A320 che entreranno in flotta entro il 2011. I nuovi aeromobili consentiranno l'allargamento del network, oltre ad un ammodernamento della flotta stessa. Yemenia concede agli adv una commissione dell'1%. A.To. A colloquio con 5 Aprile 2010 - n° 1273 GuidaViaggi “Una compagnia di cuore” Privilegiare il guadagno delle adv Air Dolomiti tiene sott’occhio la Sicilia R icerca della qualità e soddisfazione del cliente, un approccio metodologico e operativo prussiano abbinato alla creatività e alla cura del dettaglio: Air Dolomiti è “una compagnia di cuore”, dice il presidente Michael Kraus. E il perché è presto detto: “Non è nata con una logica industriale, ma è stata creata da una famiglia con il desiderio di offrire servizio e dedizione e di fare la differenza nell’airline business”. La filosofia pare aver dato i suoi frutti: “Abbiamo chiuso il 2009 con un incremento del 2% nel numero di passeggeri e siamo soddisfatti dei risultati operativi”, commenta Kraus. Il load factor medio è stato del 65%, a fronte di una capacità aumentata del 5%, grazie all’ingresso degli Embraer 195. Per il 2010 quali sono le prospettive? "Da novembre vediamo crescite a doppia cifra, intorno al 15%. Ma siamo cauti: il mercato è stanco e deluso". Kraus è, comunque, positivo parlando del nostro Paese: "Sono sicuro che il bacino italiano si riprenderà prima di altri: non solo perché qui la crisi è iniziata prima, ma perché è contemporaneamente mercato di origine e di destinazione, con un equilibrio tra leisure e bt e un traffico etnico che diventa sempre più importante". Oltre alla Sardegna, regione sulla quale il vettore farà ritorno dal 12 giugno con i due collegamenti settimanali su Olbia da Perugia e Trieste, anche la Sicilia, già annunciata meta nel mirino, potrebbe diventare nuova rotta del network: "Quest'inverno abbiamo fatto un primo esperimento - risponde il presidente -: un volo settimanale Monaco-Catania, che è andato abbastanza bene (il load factor è “ stato del 75%, ndr)". Kraus lascia intendere che l'interesse a operare sulla Trinacria esista, ma sulle tempistiche preferisce non sbilanciarsi: "Quest'estate facciamo ritorno in Sardegna, da Perugia e Trieste su Olbia". Benessere Lefay Nel frattempo Air Dolomiti si ritrova con Lefay Resorts nel lancio di una nuova iniziativa, dopo aver condiviso un passato in comune (Air Dolomiti è stata fondata da Alcide Leali e quest'ultimo, insieme alla moglie Liliana Leali, ha dato anche vita a Lefay Resorts). Dal 3 al 16 maggio, a bordo degli aerei Air Dolomiti, i passeggeri saranno accolti con essenze profumate e tisana. Nello Spazio Italia, all’aeroporto di Monaco di Baviera, due terapisti offriranno ai clienti un massaggio rilassante e decontratturante. Dal 16 al 29 settembre, inoltre, tutti i 11 Michael Kraus passeggeri del vettore potranno apprezzare a bordo snack creati appositamente dagli chef Lefay. Filo conduttore del menù sarà l’olio extravergine d’oliva, che potrà essere degustato insieme a spuntini a base di verdure in pinzimonio anche presso lo Spazio Italia. Durante gli appuntamenti, a bordo degli aeromobili verrà distribuito un coupon con un’offerta per trascorrere un soggiorno benessere al Lefay Resort & spa di Gargnano (Lago di Garda). N.S. Il 2009 é stato un anno di conferme e tenuta per noi; ci stiamo rafforzando sul fronte mare-individuali e famiglie". Esordisce così Ombretta Pepe, direttore generale di Riviera Incoming, nel delineare gli orientamenti del t.o. della Confcommercio di Pesaro e Urbino. Quali sono state le mosse strategiche per affrontare la contingenza di mercato? "Certamente i prezzi, contenerli non aumentarli o addirittura abbassarli quando possibile - afferma Pepe -. Si riducono i nostri margini certo, ma teniamo il mercato con la pretesa, anzi, di crescere rispetto ai fatturati precedenti". Riviera Incoming si dichiara sempre più orientato "a privilegiare il guadagno delle adv". Come? Confermando l'assenza di quota di iscrizione e regimi commissionabili oltre 10% per gli agenti di viaggi. "Ciò è reso possibile dal fatto che sempre più lavoriamo in assenza di supporti cartacei costosi da realizzare e da spedire e, i vantaggi sia per le adv sia per il cliente finale, sono notevoli". L'estate vedrà proposte allettanti per le famiglie che possono pianificare con largo anticipo le loro vacanze. Il periodo estivo sarà utilizzato "per far conoscere Pesaro ai nostri agenti con una superofferta 7/14 agosto molto cheap dedicata a loro". Ci sono poi gli agriturismi "economici, vicini al mare e tutti ristrutturati". Quest'anno è al debutto, poi, la prima edizione della Strarossini, una Gran Fondo dedicata al mondo del ciclismo con due percorsi all'interno della provincia di Pesaro e Urbino con arrivo dal monte San Bartolo sul Mare. E il t.o. ha preso spunto da questa gara "per realizzare una pubblicazione con 20 itinerari in Italia tra Pesaro e Provincia, Trentino, Sicilia e Sardegna. Gli hotel saranno selezionati tra quelli già abituati a trattare tale segmento particolare per necessità ed esigenze alimentari - spiega Pepe -. E' un progetto al quale tengo molto, conto di presentarlo al massimo ad ottobre". Non mancano i segnali positivi sul fronte dei mercati esteri. Pepe parla di "ottimi risultati dalla Repubblica Ceca per la Sicilia in particolare" e di "buoni i risultati anche sugli altri fronti esteri dove siamo sempre impegnati con invio di materiale e prezzi". S.V. Paesi al microscopio 12 GuidaViaggi 5 Aprile 2010 - n° 1273 Turchia Una nuova Istanbul Nessun rincaro o controindicazione per la nomina di Capitale europea della Cultura, anzi ci sono grandi attese da parte dei tour operator di Stefania Vicini I l 2010 è un anno significativo per la Turchia, grazie alla nomina di Istanbul a Capitale Europea della Cultura. “Saranno quasi 500 gli appuntamenti che attendono i 10 milioni di visitatori previsti, divisi in concerti, mostre, rappresentazioni teatrali, balletti, laboratori di fotografia e di arte contemporanea, ma anche conferenze e cicli di studi”, sottolinea Aygun Atalay, consigliere culturale, responsabile dell'ufficio Cultura e Informazioni dell'ambasciata di Turchia In Italia. Tema portante è Istanbul: la città dei quattro elementi. Chi si recherà nella città quest'anno avrà l’opportunità di poter “sperimentare una nuova Istanbul”. Decine i monumenti restaurati, la città si rinnova nell'architettura e nell'assetto urbano. E in tutto questo rinnovamento ci sarà anche lo zampino dell’Italia con l'architetto Renzo Piano che collaborerà per rinnovare il quartiere popolare di Yenikapi, nelle cui vicinanze si trova un nuovo parco archeologico. Grandi manovre, quindi, da parte della città, che si è preparata con scrupolo all’appuntamento. Il che si è tradotto in un investimento di 400 milioni di euro. A beneficiare degli interventi saranno di- bre) sono stati 27.077.114, +2,81%. Gli italiani 634.886, con un +6%. “La Turchia ha chiuso il 2009 con la soddisfazione di chi ha ottenuto nel settore turistico risultati eccellenti e si prepara al 2010 con nuovi e stimolanti obiettivi - afferma Atalay soprattutto in vista di Istanbul Capitale Europea della Cultura”. Le prospettive a lungo termine indicano che il turismo turco continuerà a crescere “ad un tasso addirittura superiore a quello del mondo e della media europea verso l'anno 2020”. Tra le mosse dell’ente quella della diversificazione dell’offerta, concentrandosi su incentive e golf, per il 2010. Fermo restando il segmento Il t.o. più consigliato dalle adv? (valori percentuali) Osservatorio Guida Viaggi I criteri di elaborazione delle inchieste Fonte: Guida Viaggi versi ambiti, non solo quello culturale con una maggiore valorizzazione dei siti archeologici e dei musei, ma anche il turismo congressuale. Sarà ridefinita la capacità ricettiva della città in termini di posti letto e di infrastrut- ture con nuovi hotel 4 e 5 stelle in fase di realizzazione. Prosegue il trend positivo Non mancano i segnali positivi sul fronte dei numeri. Il trend di segno più degli arrivi internazionali in Turchia non si arresta. Secondo i dati del ministero della Cultura e del Turismo della Repubblica di Turchia, i turisti internazionali nel Paese nel 2009 (gennaio-dicem- Un’opportunità reale? L a Turchia vive un momento di espansione. Recenti inchieste riportano che la sensibile flessione avuta sul mercato del Mediterraneo non ha interessato il Paese, che invece ha guadagnato un 3% circa. E' sotto i riflettori per la nomina di Istanbul a Capitale europea della Cultura, ma questo tipo di eventi fanno realmente da volano allo sviluppo di un Paese e ne incentivano gli arrivi? I t.o. sono fiduciosi in merito. C'è chi sostiene che il mercato beneficia di questo tipo di battage e, "al momento, sta rispondendo con entusiasmo - rileva Giancarlo Brunamonti, direttore divisione outgoing di King Holidays -. Occasioni come questa devono servire da stimolo alle amministrazioni locali per valorizzare ancora di più la città e creare le premesse affinché possa rimanere nel tempo meta privilegiata del turismo euro- è espresso il mondo agenziale, interpellato dall’Osservatorio Guida Viaggi, su quale sia il t.o. più consigliato ad un cliente che vuole andare in Turchia. In tutti questi anni Turbanitalia è sempre stato ai primi posti con percentuali importanti e distaccato rispetto agli altri t.o. Lo è anche quest’anno, seppur con un lieve calo rispetto al 2009. La situazione emersa quest’anno vede un secondo posto condiviso tra I Viaggi del Turchese e Alpitour, quest’ultimo in lieve crescita sul 2009. Guadagna terreno Francorosso che sale al terzo posto. Vanno bene anche le performance di King Holidays e di Valtur che guadagnano posizioni. peo". Una mossa che può portare a "sviluppare anche altre fasce di mercato - osserva Paolo Demuru, contract manager di Marevero - che si avvicinano alla Turchia per l'aspetto culturale e non solo per il turismo leisure balneare". E una delle aspettative è che l'evento "posizionerà finalmente il Paese come una meta anche culturale", osserva Giancarlo Caldara, pm Travelandia. In effetti l’apertura di nuove sale espositive d'arte moderna, il rinnovamento di diversi musei insieme alle numerose iniziative attireranno "turisti di livello culturale alto", osserva Massimo Viglione, responsabile prodotto Turchia di Eden Viaggi. "La carta che si gioca quest'anno", è la definizione data da Daniela Fecchio, responsabile di prodotto di Europa World, che ritiene come il Paese "da qualche anno a questa parte, sia un vero e proprio fenomeno inarrestabile, non si tratta più di una destinazione cosiddetta alla moda, ma ha saputo sviluppare un appeal che va oltre il fascino di Istanbul, sospesa tra due continenti". Alcuni limiti C'è chi, però, evidenzia un possibile rischio fai da te. Ossia, se è vero che l'evento contribuirà a dare "definitivamente un posizionamento della città tra le capitali più interessanti da visitare in Europa - osserva Graziano Binaghi, direttore operativo Turbanitalia - non è automatico che i flussi vengano veicolati tramite operatore, chi ha interessi specifici spesso si organizza direttamente". Tra i t.o. non manca chi rileva delle controindicazioni. Ad esempio si riconosce che esiste qualche difficoltà nel reperire spazi. "Nei mesi di maggio e giugno - si fa presente da King Holidays -, a fronte dei numerosi gruppi da noi prenotati, ri- scontriamo una certa difficoltà nel trovare camere, non solo a Istanbul, ma anche nelle altre regioni come la Cappadocia". Non tutti, però, parlano di controindicazioni. Lelio Carfora, direttore generale de I Viaggi del Capitano fa presente che i prezzi "rimangono in linea e la contrattualistica con i fornitori si svolge normalmente". In linea Travelandia. Vero è che, generalmente, "le strutture alberghiere tendono quasi sempre ad aumentare i prezzi - afferma Demuru -, bloccando gli spazi concessi ai t.o, perché li offrono in esclusiva ad organizzazioni di eventi ed organi istituzionali". A parlare di pricing in linea con il 2008 è Fecchio: “Il che potrebbe sembrare scontato, visto l’anno appena concluso, tuttavia gran parte del risultato è da attribuire alla capacità nostra, ma soprattutto alla forza contrattuale del corrispondente locale”. Soggetto realizzatore della ricerca: Guida Viaggi tramite Call Center esterno Tipo e oggetto della ricerca: ricerca di tipo quantitativo a carattere nazionale Metodologia: interviste telefoniche con questionario strutturato Universo di riferimento: popolazione di adv (7.500 adv) Campione: rappresentativo delle adv per zona geografica Estensione territoriale: nazionale Consistenza del campione: 1^ 365 casi, 2^ 300, 3^ 308, 4^ 309, 5^ 307, 6^ 284, 7^ 311. Periodo di rilevazione: 1^ mag ‘04, 2^ mar ‘05, 3^ feb ‘06, 4^ feb ‘07, 5^ feb ‘08, 6^ feb ‘09, 7^ feb ‘10. Errore statistico: ± 3% Le inchieste considerano le adv dal punto di vista numerico, assegnando a ciascuna lo stesso peso indipendentemente dal fatturato su una destinazione o un tipo di prodotto. I quesiti posti agli adv si riferiscono alla propensione alla vendita e non all'effettivo fatturato realizzato sul prodotto in questione. L'elaborazione dei dati avviene per la totalità del territorio italiano, per singola zona (nord, centro e sud Italia) e per ruolo ricoperto all'interno dell'agenzia da parte della persona interpellata (titolare di agenzia o banconista). Nel caso in cui non vi fossero particolari differenze tra i diversi risultati, l'elaborazione per suddivisione territoriale e ruolo non viene fatta. Al fine di dare al lettore la possibilità di analizzare i dati secondo le proprie esigenze, la nostra elaborazione dei dati si basa su semplici medie aritmetiche. I dati pubblicati rappresentano solo un estratto della ricerca. Per ulteriori informazioni consulta www.guidaviaggi.it nella sezione Ricerche di mercato balneare che si conferma prodotto principale, prosegue lo sviluppo ricettivo con l’apertura di alberghi design e boutique hotel. Mentre è in fermento anche il fronte dei voli con Turkish Airlines che ha inaugurato il collegamento giornaliero BolognaIstanbul e il nuovo servizio low cost Malpensa-Istanbul 6 giorni alla settimana operato da Blu-express.com. Il volo si aggiunge a quello già attivo da Roma. La percezione delle adv Un monitoraggio su un arco di sette anni è quanto rappresentato dal grafico in pagina, in cui si può vedere come si Quanto al prodotto più richiesto, il 36% delle adv interpellate ha decretato il mix tour+mare, ossia la cultura più il relax. Un mix che si conferma vincente, a detta anche dei t.o, e che guadagna terreno sul 2009 (33,6%) e sul 2008 (32,2%). Piace anche il solo tour, citato dal 35%, in crescita sugli anni precedenti, (31,5% e 30,9%). Cede terreno, invece, il solo mare villaggio, 16% contro il 23,2% del 2009, segno, forse, che la sola vacanza balneare non basta più. Guadagna qualcosa la formula del solo mare hotel, 6% contro 3,7, mentre è molto bassa la percentuale del fly & drive (3%). Paesi al microscopio 14 GuidaViaggi 5 Aprile 2010 - n° 1273 Turchia La partita si gioca tra mare e tour I t.o. rafforzano le programmazioni I t.o. auspicano percentuali di crescita, perlopiù a due cifre per l’anno in corso e proseguono gli investimenti sulla meta tra mare, tour e caicchi. Tra le scelte dei nostri interpellati c’è la Turchia proposta da Eden Viaggi quest'anno per la prima volta “con l'Eden Village Artemisia a Bodrum”, dichiara Viglione, responsabile prodotto del t.o. Sempre nella penisola di Bodrum Margò offre un ventaglio di proposte per chi cerca “una vacanza più indipendente e informale, in particolare a Gümbet, Bitez e Ortakent”. Per chi la vuole scoprire autonomamente c’è il programma Turchia come vuoi tu, mentre Crociera in Goletta, vede “la duplice possibilità di programma classico con Eden Viaggi e di programma riservato ai giovani tra i 18 ed i 40 anni con Margò”, osserva Silvana Zanini, brand manager Bodrum Margò. King Holidays sul fronte turismo culturale continua a proporre tour e soggiorni a Istanbul, “che stanno andando molto bene”, commenta Pelloni. Sul fronte balneare partenze speciali su Antalya e Bodrum con Turkish Airlines e voli speciali su Antalya da Bologna, Roma e Napoli. Focus su caicchi e Costa Turchese In questo primo anno di programmazione Marevero si è subito orientato “alla vacanza balneare sulla Costa Turchese - spiega la pm Tur- chia, Titti Montesano -, tra le più richieste dal mercato italiano”. Sorgun, Belek ed Antalya le località programmate, in aggiunta ad un circuito turistico-culturale alla volta di Istanbul e delle località dell'interno. C’è chi come I Viaggi del Capitano e Travelandia incrementano l'offerta di crociere in caicco. Tra le novità di Europa World, un viaggio di gruppo di 8 giorni e un itinerario per i viaggi di nozze, senza trascurare l'ampliamento della selezione di resort sulla costa e gli itinerari delle crociere. Elisa Mana, responsabile programmazione Grecia e Turchia Alpitour e Francorosso, sottolinea le novità 2010, in primis la costa Turchese. “In alta stagione proponiamo il nuovo volo speciale su Dalaman per una vacanza nel nostro ‘Speciale Alpitour’ Hillside Beach Club a breve distanza da Olu De-niz. Proponiamo, poi, nuove combinazioni di vacanza cultura+mare”. Per Turbanitalia la novità è un tour con volo speciale Itc da Malpensa o Fiumicino per Bodrum con scalo a Istanbul, mentre Valtur riconferma i week end a Istanbul. Turisanda, invece, è soddisfatta del debutto sulla meta proposta in chiave culturale. Nel nuovo catalogo sono stati ampliati i tour, non solo di gruppo, ma anche minimo 2 iscritti, con tutte le partenze garantite. Nel 2009 il t.o. ha superato il budget prefissato di pax e fatturato. S.V. Turkish vola da quattro scali italiani E’ il quarto vettore europeo per numero di passeggeri trasportati e si è recentemente classificato al quarto posto della speciale classifica Top Performing Companies redatta da Aviation Week, che ha analizzato l'industria del trasporto aereo, mettendo ai primi posti, tra i parametri di valutazione, la solidità finanziaria dei vettori esaminati. Dopo Singapore Airlines, Lufthansa e Malaysian Airlines, nella graduatoria si trova Turkish Airlines, che ha di recente inaugurato il nuovo collegamento giornaliero Bologna-Istanbul. Il Marconi va così ad aggiungersi ai tre maggiori scali italiani (Fiumicino, Malpensa, Marco Polo) ed il vettore di bandiera turco raggiunge le 49 frequenze settimanali effettuate verso l'hub di Istanbul. "Malgrado lo scenario internazionale sia stato caratterizzato da un 2009 difficile, Turkish Airlines ha registrato una contrazione del traffico aereo tutto sommato contenuta (-6%), piazzando nel contempo un significativo +11% nel numero di passeggeri trasportati, che hanno superato così i 25 milioni", dichiara Hamdi Topçu, presidente del consiglio di amministrazione del vettore. "Tra i motivi che hanno reso possibile questo risultato - spiega - inserirei le nuove rotte di San Paolo e Jakarta, preludio di una politica di sviluppo che presto farà registrare l'apertura di ulteriori nuovi collegamenti. Tale politica di espansione è piuttosto ambiziosa e mi auguro che le sette frequenze settimanali inizialmente operate da Bologna possano crescere anche grazie all'acquisto di 30 nuovi aeromobili Airbus, di cui 10 in opzione". L'acquisto dei 20 nuovi aerei con consegna prevista nel biennio 2011-2012 (14 del tipo A321-200 e 6 modello A319-100) fa parte del piano di acquisizioni di 105 nuovi aeromobili precedentemente annunciato dalla compagnia. "Questo nuovo collegamento - ha commentato Giuseppina Gualtieri, presidente dello scalo bolognese - offrirà a turisti e uomini d'affari emiliani un volo di linea verso la capitale europea della cultura 2010, ma anche un network di destinazioni di sicuro interesse raggiungibili da Istanbul". Il nuovo collegamento sarà operato con Boeing 737-800, Airbus 320 e 321, configurati in classi business ed economy. P.F. Paesi al microscopio 5 Aprile 2010 - n° 1273 GuidaViaggi 15 Turchia Vince la competizione nel Mediterraneo Contratti: l’Italia deve conquistare quote sul balneare P arliamo di contratti. Ad oggi, il mercato principale è riservato ai russi e ai tedeschi, storicamente i turisti europei più affezionati alla Turchia, ma che posizione occupa l’Italia? "Esattamente un più che meritevole quinto posto - afferma Fecchio di Europa World - dopo Germania e Russia e appena dopo Regno Unito e Francia". King Holidays, però, fa un distinguo. Se si parla "di mercato culturale e religioso - dice Massimo Pelloni, responsabile prodotto Turchia, Spagna e Marocco ritengo che negli ultimi anni l'Italia abbia acquisito fette di mercato importanti. Se di balneare, non occupa quote di rilievo perché è scavalcata dal mercato russo, emergente ormai sul Mediterraneo, ma anche da altri mercati europei come quello inglese e tedesco". Anche se il peso della crisi economica nei differenti Paesi sta condizionando gli equilibri di mercato. In linea il pensiero di Lelio Carfora che, del nostro mercato, difende la "posizione ottima per quanto riguarda il traffico su Istanbul in quanto si riesce a mantenere un flusso di lavoro per buona parte dell'anno", ma riconosce che nelle località di mare siamo "qualche passo indietro". A pensare che in questi ultimi 3 anni l'Italia si sia conquistata, invece, "una buona fetta di mercato, in modo particolare per le vacanze balneari sulla Costa Turchese" è Demuru. C’è chi come Claudia Fugazza, area manager Europa Turisanda, fa presente, invece, che il discorso "è legato al business del singolo operatore e non al Paese di provenienza". Il nostro mercato è aumentato del 6% nel 2009, la nostra percentuale di share è in crescita, "anche se - afferma Caldara, pm Travelandia - il gap tra noi e la Germania rimane sempre molto ampio". Sul mercato del soggiorno balneare riesce a ritagliarsi posizioni "solo chi investe su strutture in esclusiva o in villaggi formula Club", osservano da Turbanitalia. Alcune carenze Il Paese sta investendo e mostra buoni segnali in fatto di trend. I t.o. concordano in merito, ma rilevano anche alcuni punti deboli. C'è chi osserva che alcune regioni presentano "delle carenze strutturali. Un'ulteriore difficoltà - afferma Brunamonti - è la quasi totale dipendenza del turismo turco da alcuni particolari mercati che hanno consolidato nel tempo la loro presenza in quelle regioni in misura massiccia". L'esempio fornito dal manager è quello del turismo russo in Costa Turche- se, nella regione di Antalya. Si concorda sul fatto che il Paese offra strutture dotate di servizi di qualità, ma c'è chi come Caldara, pensa che si debba "lavorare ancora su professionalità e servizio negli alberghi, più che accettabili ad Istanbul, ma carenti nel resto del Paese". Personalizzazione del prodotto: è l'aspetto su cui si lavora con gli albergatori turchi, sottolinea Elisa Mana, responsabile della programmazione Grecia e Turchia di Alpitour e Francorosso. "Creare un ambiente con un tocco di italianità è uno dei must che ci proponiamo di offrire nei nostri hotel brandizzati quali iClub e Seaclub". Un altro suggerimento è quello di Binaghi di Turbanitalia: "Investire sui mercati alternativi, golf, meeting, relax e benessere, che potrebbero allungare molto la stagionalità della Costa Mediterranea (quella di An- Antalya talya) dove è possibile trovare condizioni climatiche ottimali da aprile a ottobre". A spostare il discorso sul fronte voli è Fugazza che, oltre a ricordare il fatto che Alitalia non vola più da due anni su Istanbul, fa presente come a livello di compagnie aeree locali non ci siano "molti collegamenti interni. Speriamo in un investimento da parte dei vettori che renderebbe il mercato più flessibile a livello di tariffe aeree". Si assiste, poi, ad un "forte aumento di nuove e moderne strutture alberghiere con un ottimo rapporto qualità/prezzo, tali da identificare la destinazione come una delle migliori del Mediterraneo", osserva Demuru. E in effetti che posizione occupa il Paese, in termini di competitività di prezzi ed of- ferta, in quest’area? I t.o. concordano nel parlare di prezzi competitivi se rapportati al buon servizio offerto, pur avendo in realtà "iniziato lo sviluppo leggermente dopo rispetto a Spagna, Grecia o Tunisia", osserva Binaghi. C’è chi la vede abbastanza allineata, "malgrado la maggiore durata del volo (tre ore) rispetto, ad esempio, a Spagna o Tunisia - si osserva da King Holidays -. I prezzi degli hotel sono vantaggiosi, in altissima stagione si possono trovare buone strutture in all inclusive da 60 euro a persona". Fecchio ne difende in toto la competitività, non credendo che "altri Paesi dell'area possano competere quanto ad offerta con un prodotto a 360° qual è la Turchia" e Fugazza dà al Paese la palma d’oro.