V PRESENTAZIONE In ambienti caratterizzati da una forte concentrazione di persone (Scuole, Cinema, Supermercati, Stadi, ecc.) è noto che al verificarsi di situazioni d’emergenza, le vittime e i feriti che si riscontrano sono causati da precise alterazioni nei comportamenti umani dovuti al panico. Il panico, parola che apparentemente può sembrarti priva di significato, può in realtà mettere in serio pericolo la tua sicurezza personale e collettiva in particolari situazioni di pericolo. Questa “paura irrefrenabile” può manifestarsi, ogni volta che qualcosa ci mette gravemente in pericolo, ed oscure le nostre stesse capacità di coordinamento e di sopravvivenza. Il panico scatena risposte fisiologiche e movimenti irrazionali come: istinto a coinvolgere gli altri nell’ansia collettiva, invocando aiuto, gridando, compiendo atti disperati, ecc. Istinto alla fuga, nella quale predominia l’autodifesa, con tentativi di escludere gli altri anche in modo violento, correre veloci verso le uscite di sicurezza o la salvezza, affermando il proprio diritto di priorità nell’uscita. Tutto questo porta, nel caso d’esodo forzato, ad un disordine difficilmente governabile, che determina un accalcarsi alle uscite di sicurezza in modo caotico e che, di fatto, impedisce un’uscita fluida e regolare. Per evitare o ridurre le conseguenze di tali errati comportamenti, la tua scuola ha progettato un “piano d’evacuazione”, per metterti in guardia da comportamenti dannosi ed irrazionali e per stimolare altresì atteggiamenti più adeguati per la tua incolumità. La conoscenza e l’assimilazione dei contenuti del piano d’evacuazione ti consentirà di: essere preparato a situazioni di pericolo, stimolare la fiducia in te stesso, acquisire un maggior autocontrollo, controllare la tua emotività per saper reagire in modo adeguato ad uno stato pericoloso d’eccitazione collettiva. Ricordati che il panico causa la maggior parte di feriti o morti durante qualsiasi evento calamitoso, soprattutto durante l’evacuazione forzata di edifici pubblici. Rispetta tutte le procedure che sono inserite nel piano d’evacuazione della tua scuola ti possono salvare la vita. Questo è il nostro obiettivo: formare una specifica cultura di Protezione Civile. Ciò sarà possibile solo con l’aiuto di tutti, attraverso conoscenza, formazione e partecipazione. UN PIANO D'EVACUAZIONE PER LA TUA SCUOLA Primo e fondamentale requisito per costruire un buon piano d'evacuazione è la conoscenza dell'ambiente scolastico in cui ti muovi. Per cominciare serve una planimetria della scuola, successivamente identifica e segna, sulla planimetria corrispondente al piano in cui ti trovi, le zone a rischio d'incendio (idranti, estintori, campanelli d'allarme). Nell'effettuare questa perlustrazione ti sarai certamente reso conto esistono, appesi alle pareti in modo da essere ben visibili, dei cartelli di colore verde o rosso che indicano le uscite di sicurezza ed i percorsi per raggiungerle, gli estintori, gli idranti ed ogni altro elemento che può servire alla tua sicurezza. Quelli che seguono sono cartelli che puoi trovare non solo nella tua scuola, ma anche in altri ambienti quali supermercati, cinema, mostre, … ed hanno caratteristiche (simboli grafici, colore, forma e dimensione) previsti da una specifica direttiva della C.E.E. (Comunità Economica Europea) e, pertanto, potrai trovarli anche in altri paesi europei. Questi segnali, che indicano dove si trovano le uscite e le scale d'emergenza, gli estintori e gli idranti, devono essere presenti a scuola e negli edifici e ambienti pubblici. Memorizza la loro posizione nella tua scuola e nei luoghi che frequenti. Ricorda sempre che un segnale rosso indica pericolo e uno verde, sicurezza. Sulla stessa planimetria segna, con colore che risulti ben evidente, la posizione dell'uscita di sicurezza più vicina alla tua classe e il percorso per raggiungerla (se questo percorso interessa scale prova ad elaborare una simbologia che evidenzi un percorso in piano, in salita o in discesa), con lo stesso colore dovrai evidenziare anche l'aula in cui ti trovi. Disegna la planimetria del piano con le indicazioni dalla tua aula e il percorso per raggiungere l'uscita di sicurezza PIANO D’EVACUAZIONE DELLA MIA SCUOLA …………………………………………………………….. Avvicinandoti all'uscita di sicurezza, avrai notato che questa si apre verso l'esterno (per non intralciare la fuga ma per renderla più agevole) mediante l'applicazione di una leggera spinta ad una barra orizzontale che si chiama "maniglione antipanico". E' questo un altro requisito di sicurezza previsto dalle norme non solo per la tua scuola, ma anche per altri locali che possono essere soggetti ad un certo affollamento. Prova ad identificare le uscite di sicurezza anche al cinema o al supermercato, dove certamente sono presenti, magari aiutandoti con la segnaletica di sicurezza. Se hai seguito ed applicato con attenzione i consigli che ti sono stati dati, otterrai come risultato, una planimetria, dov'è ben identificabile la più vicina uscita di sicurezza, il percorso per raggiungerla ed il luogo in cui ti trovi. Sulla carta generale in cui l'edificio viene inserito nel vicino contesto urbano dovrai identificare nel cortile o, comunque, nell'area esterna di pertinenza della scuola, un "punto di raccolta" su cui far convogliare tutti i tuoi compagni di classe in caso di fuga ed il percorso per raggiungerlo provenendo dall'uscita di sicurezza, che dovrà essere segnato con la stessa simbologia grafica utilizzata per la compilazione della planimetria relativa al piano. MANIGLIONE ANTIPANICO PROCEDURE Quando si manifesta una situazione di pericolo o avverti un segnale d'allarme è facile, se non adeguatamente preparato, che sia tu che i tuoi compagni usciate disordinatamente dalla classe e, con uguale disordine e confusione, cerchiate di raggiungere l'uscita di sicurezza più vicina per fuggire. Abbiamo già classificato questo comportamento come il meno efficace, anche se non è dovuto ad una precisa volontà bensì ad una condizione di panico, per affrontare una situazione di pericolo; dobbiamo, pertanto, "programmare", questo nostro comportamento sulla base delle informazioni acquisite nella perlustrazione della scuola. Dovrà, innanzi tutto, essere definito un modo per segnalare l'insorgere o la presenza di un pericolo. Forse nella tua scuola è già stato predisposto, ed allora informati presso gli insegnanti; se così non fosse, proponi loro di utilizzare la campanella d’inizio e fine lezioni azionando ad intermittenza per circa due minuti, in modo che sia inequivocabilmente riconosciuto come segnale d'allarme. Non appena udito il segnale d'allarme dovrai adottare il seguente comportamento: • • • • • • Interrompi immediatamente ogni attività; Tralascia il recupero di oggetti personali (libri, zaini, giacconi,…); Mettiti in fila evitando il vociare confuso, grida e richiami; Rimani unito ai tuoi compagni seguendo, in modo ordinato, chi ti precede; Cammina in modo sollecito, senza corse non preordinate e senza spingere i compagni; Nel caso di contrattempi di qualsiasi genere attieniti strettamente a quanto ordinato dall'insegnante. INCARICHI Dovrà essere individuato: • Un ragazzo apri-fila, con l'incarico di apertura delle porte e guida della classe al punto di raccolta; • Un ragazzo serra-fila, con l'incarico di chiudere la porta dell'aula e del controllo che nessuno dei compagni di classe rimanga indietro; PROVA D’EVACUAZIONE SICUREZZA Per garantire lo svolgimento dell'evacuazione in condizioni di maggior sicurezza è necessario anche controllare che siano garantite le seguenti condizioni (…è prevenzioni !): • • • i banchi e la cattedra devono essere disposti in modo da non ostacolare l'esodo veloce dai locali; tutte le porte siano apribili con tranquillità; i percorsi per raggiungere le uscite di sicurezza, nonché le uscite stesse, siano sgombri da impedimenti (materiale vario come sedie, pacchi,…) che ostacolino l'esodo e che l'apertura delle porte non presenti alcun impedimento. Se riscontri qualcuna di queste carenze, o altre che ritieni importanti, segnalale immediatamente al tuo insegnante. Per concludere, all'interno della porta della tua classe dovranno essere appesi: • • • la planimetria del piano con tutte le indicazioni per raggiungere la più vicina uscita di sicurezza; la carta dell'area in cui è collocato l'edificio con indicato il punto di raccolta esterno; un estratto delle istruzioni di sicurezza come quello che segue: ISTRUZIONI DI SICUREZZA AL MOMENTO DELL'ALLARME: Lasciate tutti gli oggetti personali Incolonnativi dietro……………………..(apri-fila) Non aprite le finestre Seguite le vie di fuga indicate Non usare l'ascensore Raggiungere il punto di raccolta assegnato Mantenere la calma PLANIMETRIA ISTRUZIONI DI SICUREZZA TERREMOTO Sapere come comportarsi • • • • • • Allontanarsi da finestre, lampadari, specchi o comunque da oggetti che potrebbero cadere e colpirvi; non uscire su scale o balconi, che sono i primi a crollare; ripararsi sotto mobili resistenti o sotto le travi portanti dei muri o gli angoli di una stanza; non usare fiamme libere (fiammiferi, accendini ecc.) se c'è una fuga di gas potrebbero causare un'esplosione; attendere la fine della scossa per poi evacuare al più presto l'edificio in cui ci si trova; non utilizzare gli ascensori, potrebbero bloccarsi. Se sei in strada……. • • • • • allontanarsi da edifici, muretti e strade strette, per non essere colpito da oggetti che cadono; non sostare nei ponti; allontanati dai cavi elettrici; portarsi in luoghi aperti come piazze e giardini; non avvicinarsi agli animali, spaventati e quindi imprevedibili. INCENDIO In caso d'incendio è opportuno imparare, in questo caso, poche ma basilari norme di comportamento. Tenendo presente che fra gli elementi necessari allo sviluppo di un incendio c'è l'aria (per bruciare il fuoco ha bisogno dell'ossigeno presente in essa), è bene adottare le seguenti norme comportamentali nel caso in cui i vestiti che indossiamo prendono fuoco: • non correre: l'aria alimenta le fiamme; • rotolarsi sul pavimento, sulla strada o sul prato, per soffocare le fiamme; • strapparsi i vestiti di dosso; • avvolgersi, o farsi avvolgere da qualcuno, in una coperta o in un tappeto per soffocare il fuoco. Il modo più usuale per spegnere un incendio e quello di versarci sopra dell'acqua, elemento quasi sempre disponibile. Ricordati di non utilizzare l'acqua per spegnere un incendio di origine elettrica o che si sia propagato in prossimità di impianti sotto tensione: si potrebbe prendere una forte scossa elettrica. L'acqua non si deve usare nemmeno per spegnere incendi che interessano petrolio o benzina: questi galleggiano sull'acqua e possono portare l'incendio in altri luoghi. Se sei costretto ad abbandonare il locale dove si è sviluppato l'incendio ricordati di chiudere tutte le porte dietro di tè: cosi facendo frapponi una barriera fra te e il fuoco. Se sei in casa, ma puoi uscire, avvisa i vicini del pericolo e per scendere usa le scale e non l'ascensore. Proteggere naso e bocca con un fazzoletto, meglio se bagnato, e camminare chinati qui l'aria è più respirabile perché il fumo è più leggero e tende a salire verso l'alto. Se non puoi uscire di casa il luogo più sicuro è il bagno perché dispone di acqua ed è rivestito di materiali non infiammabili: sarà questo il luogo dove appronteremo la nostra difesa. Raggiungiamo il bagno e ne apriamo la finestra richiamando l'attenzione. Chiudiamo la porta del bagno sigillandola con stracci bagnati in modo da evitare che vi entri del fumo. Facciamo questa operazione riempiamo di acqua la vasca (se esistente) otturandone tutti gli scarichi (con carta od altro) lasciando che trafili dai bordi; ripetiamo la manovra con i lavandini. Raccogliamo l'acqua dal lavandino e bagniamo abbondantemente e ripetutamente la porta del bagno cercando di inzupparla d'acqua il più possibile. Se abbiamo tempo provvederemo a gettare dalla finestra tutti gli oggetti infiammabili (profumi, bombolette spray, ecc…). A questo punto il rischio è rappresentato dal calore e della mancanza di ossigeno (il bagno non può più prendere fuoco!). Cercheremo un contenitore stagno sufficientemente capiente che metteremo capovolto sul bordo della vasca Se il calore è eccessivo ci immergeremo nella vasca utilizzando il contenitore come riserva di ossigeno: se restiamo sufficientemente calmi e respiriamo molto lentamente abbiamo a disposizione una riserva d'aria per alcuni minuti che potrebbero rivelarsi preziosi. ALLUVIONE A volte le alluvioni possono essere previste, più un fiume è grande e più è facile prevedere come si comporterà. I corsi d'acqua minori invece sono spesso imprevedibili, perché basta poco per farli straripare o deviare dal loro corso. Come comportarsi: • • • • • • mantenere la calma e non farsi prendere dal panico; ricorda agli adulti che sono con te, se sei a casa, staccare la corrente elettrica, e chiudere il gas (a meno che l'interruttore non si trovi in locali già sommersi); evitare assolutamente di venire a contatto con la corrente elettrica, soprattutto se si hanno mani e piedi bagnati; libera gli animali se non si possono portare in un posto sicuro; se ci sono delle colline vicine e se la via è ancora libera dall'acqua, raggiungile, altrimenti sali ai piani superiori della casa o sul tetto; porta con te acqua, viveri, coperte, torce e se possibile una radio a batterie; SE INVECE SEI ALL'APERTO: • evita i ponti: potrebbero crollare; • se sei in auto e la strada è già invasa dall'acqua ricorda al guidatore di avanzare lentamente, senza però fermarsi; • se l'auto venisse travolta dall'acqua e cadesse in un fiume o in un canale, chiudere i finestrini ( se i finestrini sono del tipo a chiusura elettrica, lasciali aperti, potrebbero bloccarsi) e aspettare che l'auto sia completamente sommersa. Poi riaprire gradualmente i finestrini e attendere che l'auto si riempia d'acqua. Quando l'acqua lo ha invaso quasi del tutto sarà più facile aprire le portiere per uscire e mettersi in salvo. E' un'operazione meno difficile di quanto si possa credere, a patto di non perdere la calma. Potresti mostrare un po’ più fiducia nella mia abilità di guidatore, Manuel PRONTO? E' UN'EMERGENZA! Nella maggiore parte dei casi il telefono è il mezzo più semplice e veloce per chiamare i soccorsi. I numeri per mettersi in contatto con qualcuno sempre pronto e addestrato a fornire aiuto sono brevi e facili da ricordare. AMBULANZA CARABINIERI POLIZIA VIGILI DEL FUOCO Chi risponde a un numero d'emergenza ha bisogno d'informazioni precise per fornire il soccorso più adatto con la massima velocità. Perciò, in caso di necessità, rammenta sempre di dire: chi sei, cosa sta succedendo e dove sta succedendo. Sapere chi chiama è importante e può facilitare l'invio degli aiuti. Sapere cosa succede è essenziale per decidere che tipo d'aiuto occorre. Sapere esattamente dove serve aiuto permette d'intervenire immediatamente. ATTENZIONE: Ricorda che quello che a te può sembrare un gioco molto divertente, come fare delle telefonate ai Vigili del Fuoco per avvertirli di un incendio inesistente, l'ambulanza per feriti gravi, può essere un scherzo molto pericoloso. Rischiano con i mezzi di soccorso che attraverseranno di corsa la città e rischia davvero chi ha veramente bisogno d'aiuto, troverà il numero occupato e nessun mezzo in grado di aiutarlo. Se qualche amico ti proporrà una telefonata come questa pensaci: non si gioca la sicurezza di altre persone che veramente hanno bisogno. ED ORA GIOCHIAMO INSIEME Accanto a ogni comportamento segna se è utile in caso di terremoto ( T ), in caso d’incendio ( I ), in entrambi i casi ( T, I ). _____ Non usare mai l’ascensore. _____ Riparati sotto il banco. _____ Affacciati alla finestra senza sporgerti e chiedi soccorso. _____ Proteggi il viso con fazzoletto alla presenza di fumo. _____ Copriti la testa con oggetti morbidi. _____ Esci subito chiudendo la porta. _____ Se sei in corridoio o per le scale rientra nella tua classe o in quella più vicina. _____ Allontanati dalle finestre e da ogni oggetto appeso. _____ Individua le uscite di sicurezza e le scale antincendio. Completa il testo con le parole in corsivo poste qui sotto tra parentesi ( emergenza – scuola – pericolo – piantina – sicuro – percorso – concentramento ) La mia scuola è molto grande. Per affrontare un’eventuale situazione di ……………………………………………….. gli insegnanti hanno predisposto un piano di ………………………………………………. Per questo nei corridoi troviamo affisse le piantine di tutta la ………………………………., dove sono segnati i percorsi da seguire per raggiungere il luogo di …………………………………………… esterno, considerato il punto più …………………………………… in caso di pericolo. Anche in ogni classe, nei laboratori e nella biblioteca c’è una ……………………………………………. affissa alla porta, dove è segnato il ………………………………………………… che dobbiamo seguire per raggiungere in tempo veloce un punto esterno ………………………………………………… Sottolinea con un evidenziatore le azioni corrette da compiere in caso di TERREMOTO interrompere ogni attività urlare aprire le finestre salvare libri e quaderni sdraiarsi sopra i banchi mettersi al centro dell’aula contare fino a 30 mettersi sotto i banchi lasciare tutti gli oggetti personali ascoltare le indicazioni dell’insegnante correre verso l’uscita della scuola usare l’ascensore per scendere più velocemente attendere la fine della scossa per poi evacuare tenersi per mano allontanarsi dalle finestre non usare l’ascensore Riordina con i numeri la sequenza delle frasi che spiegano i comportamenti CORRETTI Mantenere la calma 1 Percorrere in ordine e senza correre 2 Abbandonare il locale ordinatamente 3 Ascoltare le indicazioni dell’insegnante 4 Lasciare tutto all’interno dell’aula, libri o altro 5 Tenersi per mano e formare una catena 6 Eseguire il percorso stabilito nel piano di emergenza 7 INDICA LA FIGURA CHE, IN CASO DI TERREMOTO, MANUEL SI COMPORTA IN MANIERA CORRETTA E SPIEGA IL PERCHE’ Figura n° 1 Figura n° Figura n° 2 Colora la figura che, in caso di terremoto, Manuel si trova in un punto pericoloso e spiega il PERCHE’? SEGNALETICA DI SALVATAGGIO E ANTICENDIO All'interno della tua scuola sono collocati, in maniera ben visibile i seguenti cartelli. INSERISCI LE PAROLE QUI’ SOTTO TRA PARENTESI (CHINARSI, SALTARE, FERMARSI, SEGUIRE, VERDE, ARANCIONE, ROSSO) Segnali di salvataggio (di colore …………………….. ) Indica la direzione da …………………………………. (TROVARE UNA BOTTIGLIA DI ARANCIATA, PULSANTE PER ACCENDERE LA LUCE, ESTINTORE PORTATILE, LA VIA DI FUGA, DOCCIA, LANCIA ANTINCENDIO, ROSSO, TROVARE LE ATTREZZATURE ANTINCENDIO, PULSANTE DI SEGNALAZIONE INCENDIO, VERDE ) Segnali identificativi di colore …………………………. Indica la presenza di un …………………………………………………………………………………………… Indica la presenza di una .………………………………………………………………………………………… Direzione per …………………………………………………………………………………………………………………… Pulsante ……………………………………………………………………………………………………………………………. CONCLUSIONE Divulgare il sapere, trasferire esperienze, approfondire conoscenze: sono compiti di estremo impegno e di grande responsabilità, che i genitori e gli insegnanti assolvono quotidianamente, consapevoli di quanto il loro contributo e il loro apporto personale sarà fondamentale e determinante nel formare ed educare. Più specificamente, fra i compiti vi è quello, fondamentale, fornire indicazioni semplici ed immediate nell’ambito delle norme comportamentali per offrire ai ragazzi gli elementi per meglio conoscere i rischi che ci circondano ed affrontarli, migliorando così il livello di sicurezza in tutti gli ambienti nei quali quotidianamente viviamo. Se ciascuno di voi, mamma e papà e perché no anche i nonni, dopo aver letto questo manuale, avrete capito che oltre a contenere una parte informativa, prevedesse anche una sezione di schede operative, stimolando la sensibilità e fornendo loro la possibilità di avvicinarsi ed in seguito, approfondire in modo concreto, informazioni sulle norme da adottare in caso di situazioni di emergenza. Per concludere è indispensabile affermare che in caso di emergenza non è sufficiente l’intervento di strutture ad hoc, la conoscenza dei modi di comportamento che un qualsiasi cittadino deve tenere al verificarsi di un evento calamitoso deve essere appresa fin dal tempo della scuola, con lezioni specifiche sia dagli addetti ai lavori, come Protezione Civile, Vigili del Fuoco ed altri, ma anche dall’insegnante che deve stimolare il giovane, lo studente ad una maggiore partecipazione alla vita sociale di un paese. Creare una coscienza di Protezione Civile è l’obiettivo che da anni le strutture che operano in questo campo stanno portando avanti. Conoscere semplici norme di comportamento, saper affrontare con lucidità le situazioni di pericolo e di emergenza può salvare la propria vita e quella degli altri.