Heritage Host: Che cos'è? Heritage Host è il risultato del progetto pilota GUIDE 2000 della durata di due anni, finalizzato a sviluppare supporti metodologici che aiutino le piccole e medie imprese (PMI) del settore turistico a trasformare beni culturali regionali in opportunità di affari. Heritage Host si prefigge anche di favorire una migliore conoscenza culturale e storica da parte degli operatori dell'industria turistica. Le quattro regioni pilota inserite nel progetto fanno parte di aree turistiche periferiche e non di aree ben conosciute. Obiettivi principali • Assistere le PMI del settore turistico a trarre benefici dai beni culturali regionali. • Aumentare la capacità e le opportunità di lavoro degli addetti del settore turistico per migliorare il gradimento dei visitatori. • Catalogare i tesori dei beni culturali per la messa a punto di nuove opportunità d'impresa. • Tutelare i beni storici e culturali. • Sviluppare metodi per l'orientamento e la formazione professionale circa i beni culturali e locali. Contenuti Pagina Heritage Host: Che cos'è? 2 Heritage Host: Perché? 3 Che cosa è un bene culturale 4 Quali possono essere le attrattive culturali? 5 L'alimentazione come bene culturale 6 Il bene culturale come punto d'incontro 7 Il folklore come patrimonio 8 La vita medievale come esperienza culturale 9 Il patrimonio come viaggio storico 10 E allora, che fare? 11 Come trarre vantaggi dal patrimonio? 12 Trarre vantaggio dall'industria e dall'agricoltura 12 Trarre vantaggio dall'artigianato e dalle arti 13 Benefici delle specialità culinarie 14 Il museo della stregoneria 15 Pronti? Via! 16 Il patrimonio culturale e il lavoro in rete 18 La guida siete voi! 19 Voi avete le risposte 20 Consigli per i ristoratori 22 Consigli per il settore ricettivo 24 Consigli per le attrazioni turistiche 26 Patrimonio e tutela al Centro interpretativo di Lough Gur 27 Verificate le vostre abilità 28 Il futuro è adesso 29 Leonardo e Guide 2000 30 Heritage Host: Perché Perché nessuno meglio di voi conosce la vostra zona. Chi opera nel turismo è la più importante fonte di informazioni di prima mano per il visitatore che chiede indicazioni o informazioni su manifestazioni o attrattive di una regione e che, a tal fine, si rivolgerà all'addetto alla reception, al cameriere o a chi lavora in un centro informazioni. Queste persone, a diretto contatto con il pubblico, vengono considerate degli “esperti” in quanto operano nel turismo e poi perché sono del posto. Il visitatore dà per scontato che nessuno conosce la regione meglio di loro e per di più, la sua prima impressione sulle persone del posto sarà quella risultante dal contatto con loro. Dunque, tutti coloro che per lavoro hanno a che fare con i turisti sono potenziali ambasciatori della loro regione e del loro paese. Che si tratti di camerieri, tassisti, baristi o animatori di un ufficio turistico, è determinante che siano ben preparati per aiutare e consigliare i loro clienti. Chi trarrà profitto da Heritage Host? Heritage Host è un manuale volto a fornire un supporto a chi, come voi, lavorando nel settore turistico o alberghiero, voglia trarre profitto dal proprio patrimonio culturale locale. Aiuta a diventare buoni ambasciatori migliorando la risposta alle richieste dei turisti. La lettura di questo manuale porterà idee nuove sul modo di riorientare il lavoro verso una delle tendenze dominanti del turismo odierno, il turismo culturale, così da fornire un servizio di qualità superiore ai clienti e, di conseguenza, aumentare il numero di coloro che ritornano e si fidelizzano. Questo è un manuale. Heritage Host è il risultato di informazioni raccolte dal gruppo GUIDE 2000, da esperti di management turistico, di storia, etnologia e marketing provenienti da quattro zone dell'Europa. Questo manuale è il risultato, come precedentemente detto, del progetto biennale Guide 2000 finanziato nell'ambito del programma Leonardo Da Vinci dell'Unione Europea il cui scopo è quello di aiutare le piccole e medie imprese e i progettisti del settore turistico a trarre profitto dal patrimonio storico e culturale locale. I partner del progetto Guide 2000 sono: la Società di Storia di Lough Gur (Irlanda), Tecnopolis, Bari (Italia), il Centro Ricerche di Bornholm (Danimarca) e Invest nell'Islanda nordoccidentale. I casi riportati nel manuale sono progetti di che hanno avuto esito positivo, selezionati in queste quattro diverse regioni dell'Europa. Cos’è Heritage? La tendenza dominante del turismo odierno è visitare attrattive del patrimonio storico e culturale. La globalizzazione e la migrazione internazionale hanno accresciuto il bisogno di conoscere altre culture e, allo stesso tempo, hanno posto l'accento sui valori tradizionali del proprio paese. E' probabile che in futuro, con la crescente importanza del turismo culturale, anche il vostro lavoro ne venga condizionato. Purtroppo gli aspetti culturali sono scarsamente sfruttati nella maggior parte delle destinazioni turistiche. In parte questo accade perché le imprese locali non hanno identificato queste attrattive come opportunità di affari o perché non le reputano importanti in senso turistico. La gente del posto ha spesso un atteggiamento del tipo - “Non abbiamo niente di interessante da far vedere” anche se la regione vanta siti archeologici straordinari. Eppure i turisti ci vengono apposta. Per farla breve, i turisti pretendono da voi esperienze culturali e le loro pretese sono le vostre opportunità di lavoro e di affari per il futuro. Prendete nota! L'Organizzazione mondiale per il turismo calcola che il turismo culturale rappresenta il 37% del totale dei viaggi. La domanda di visite culturali è in rapida crescita (15% all'anno), specialmente in Europa. Il turismo culturale in forte espansione apre la strada a nuove opportunità di affari e di lavoro. I visitatori non sono solo interessati agli edifici storici, ma anche agli usi locali, al folklore e alle specialità gastronomiche. Stanno guadagnando in popolarità anche i siti industriali abbandonati e i paesaggi agricoli. Oggi i turisti sono alla ricerca di esperienze da vivere, nel tempo libero, che siano attive, individualistiche e rispettose dell'ambiente. Inoltre, molte persone sono alla ricerca di opportunità per imparare qualcosa di nuovo (preferibilmente facendo piuttosto che guardando) nel tempo libero. Una domanda differenziata per i beni culturali porta l'emergere di mercati specialistici per il patrimonio nostalgico e popolare. Sta crescendo il potenziale di mercato per nuovi tipi di attrazioni, da esperire come bene culturale, con un tema particolare. Invece di aride esposizioni pedagogiche, l'accento si sposterà per intensificare esperienze uniche, tutte da vivere. Quali possono essere le attrattive culturali? E allora, che cosa è un bene culturale? Può essere definito come fisico e tangibile (edifici, monumenti) e come intangibile (modo di vivere, folklore, usi e costumi). E' quest'ultimo che rappresenta la cultura locale autentica. Beni culturali possono essere usati come icone o marchi per promuovere una destinazione. Presentiamo adesso cinque modi diversi in alcune regioni d'Europa di valorizzazione di beni culturali locali a fini turistici. Beni culturali, dunque, possono essere: Un politeama e un punto d'incontro come il teatro Friars' Gate di Limerick in Irlanda Un museo di un'industria locale abbandonata come il Museo dell'epopea dell'aringa nell'Islanda del nord. Le danze popolari come il Cross Roads Dancing in Irlanda. Un centro storico a tema come il centro medievale di Bornholm in Danimarca. La rievocazione di un viaggio storico come il progetto Leifur Eriksson in Islanda). Aspetti del patrimonio culturale Esempi Esempi regionali Folklore Balli, costumi, canti, leggende, dialetto, ecc. Cross Roads dancing e Riverdance, Folk Park, Bunratty, Irlanda Personaggi famosi o di fantasia Personaggi celebri e sconosciuti (condottieri, guerrieri, attori, santi, ecc.) Museo De Valera, Irlanda Casa di Niccolò Piccinni, Bari, Italia Casa di Martin Andersen Nexo, Danimarca Saga di Njals, Islanda meridionale Eventi storici Battaglie, trattati di pace, viaggi storici Cavalcata di Sarsfield, Irlanda Festival dei vichinghi, Islanda Progetto Leifur Eiriksson, Islanda Architettura Case in legno e muratura, vecchi mulini, case con il tetto in torba Siti archeologici Megaliti, cromlech, tumuli, rovine, pitture in grotta Case con il tetto in torba a Glaumbaer, Islanda Le Great Houses, Irlanda Trulli di Alberobello, Puglia, Italia Affumicatoi per il pesce, Bornholm, Danimarca Centro visite di Lough Gur, Irlanda Louisenlund, Bornholm, Danimarca Arti e mestieri Vasai, soffiatori di vetro, tessitori, panierai, ecc, Cristallo del Mar Baltico, Bornholm, Danimarca Ceramiche di Dromcolliher, Irlanda Fischietti di Rutigliano, Puglia, Italia Specialità culinarie Piatti locali, vini e prodotti regionali Sol over Gudhjem (aringhe affumicate), Bornholm, Danimarca Pescecane di Hvalnes, Islanda settentrionale Festival del buon cibo, Limerick, Irlanda Orecchiette (pasta pugliese fatta in casa), Sagre gastronomiche, Puglia, Italia Usi e tradizioni locali Feste pagane, feste cristiane Carnevale di Putignano, Italia Festa di San Nicola, Bari, Italia; Riti della settimana santa, Puglia, Italia Porrablot (festa del pieno inverno), Islanda; Raduno dei cavalli, Islanda Vigilia di San Giovanni (festa del solstizio), Danimarca Musei e fiere Musei d'arte e storici, collezioni particolari e fiere Rievocazione storica delle punizioni, Islanda Museo della caccia, Limerick, Irlanda Fiera del Levante, fiera campionaria, Bari, Italia; Il Castello Svevo, Bari, Italia Museo dell'arte di Bornholm, Danimarca; Agricoltura e industria Visite in fattorie, vivai di piante officinali, miniere di Museo Melstedsgard, Bornholm, Il raduno dei cavalli islandese Le cantine di Locorotondo, Bari, Italia Sentieri e piste per cavalli Percorsi a tema, itinerari naturalistici e storici Kjolur (percorso che va dal nord al sud dell'Islanda) Passeggiate nei boschi e trekking con i pony, Ballyhoura, Irlanda L'alimentazione come bene culturale ISLANDA Il museo dell'epopea dell'aringa a Siglufjordur La prima idea Un tempo Siglufjordur, località dell'Islanda del nord con millesettecento abitanti, era importante nell'Atlantico settentrionale essendo il più grande centro al mondo per la salatura delle aringhe. L'avventura cominciò nel 1903, ma nel 1969 le aringhe di punto in bianco non si fecero più vedere. La grande avventura era finita e Siglufyordur andò in declino. Lo stabilimento Roald per la salatura delle aringhe (Roaldsbrakki), un edificio a quattro piani con quattro banchine per l'attracco, era uno dei più grandi in Islanda. Nel 1916 da solo raggiunse una produzione di trentamila barili. L'edificio fu costruito nel 1907 ed è legato ai proprietari Olav ed Elias Roald, norvegesi di Alesund che per vent'anni hanno gestito uno stabilimento per la salatura a Siglufyordur. Il progetto è sostenuto al momento da un finanziamento di un milione e centomila corone islandesi ( quindicimila Euro) del Comune di Siglufyordur e dal 1996 da un contributo annuale del Consiglio nazionale dei musei. L'unica entrata fissa annuale proviene dagli ingressi e dalla vendita di cartoline natalizie per un totale di centocinquanta duecentocinquantamila corone islandesi (due tremila e cinquecento Euro). Il museo vende anche cartoline, piccoli oggetti ricordo, poster, video e CD-ROM. Visitatori 5200 ospiti hanno visitato il museo fra il 1998 e il 1999, e il numero è salito a 6500 nel 2000, di cui 80% sono islandesi e 20% visitatori d'oltremare. Il museo è sempre aperto d'estate e su richiesta d'inverno. Vi lavorano un direttore, impiegato a tempo pieno, e 6-7 impiegati part-time, soprattutto giovani. Network Il prodotto Nel 1989, venti anni dopo, i sostenitori del museo delle aringhe a Siglufyordur fondarono un'organizzazione nonprofit. Il primo passo fu la ricostruzione del Roaldsbrakki. Il restauro iniziò nel 1992 e si concluse nel 1996 con il museo distribuito sui quattro livelli, con una mostra e la proiezione di brevi filmati sull'avventura delle aringhe a Siglufyordur. L'obiettivo principale del museo è ricreare l'atmosfera del periodo d'oro delle aringhe. L'iniziativa è risultata di successo: prova ne è l'assegnazione di premi. Dall'apertura del museo sono stati spesi complessivamente 67 milioni di corone islandesi ( 9 milioni e cinquecentomila Euro). La ricostruzione e le esposizioni sono state finanziate per il 25% dal comune di Siglufyordur e per un altro 25% dal Fondo Islandese per la conservazione degli edifici. Il restante 50% è stato coperto da diversi fondi, società e cittadini privati. Il Museo dell'aringa è uno dei cinque partner del progetto per il corteo storico di Skagafjordur nell'Islanda del nord. Collabora inoltre con parecchi tour operator per pacchetti turistici speciali e con navi da crociera. Una viene appositamente a Siglufjordur ogni anno per il museo. Il museo collabora con la scuola elementare di Siglufjordur ed è prevista la preparazione di altro materiale per i visitatori più giovani. La presenza del museo ha anche dato origine al Festival dell'Aringa che si tiene ogni anno la prima settimana di agosto e che accoglie fino a diecimila turisti. Il futuro Costruire un museo è un compito senza fine. Si progettano diverse mostre, di cui una dedicata al modo in cui la aringhe diventano un pasto. Motori, macchine e diversi strumenti, insieme a testi e fotografie, illustreranno il processo in ogni particolare. Inoltre, una nave dei primi del Novecento, completamente attrezzata per la pesca delle aringhe, sarà ormeggiata al molo. E' in costruzione un'area dedicata ai bambini e anche un ristorante. Si pensa di offrire ai turisti anche delle gite in barca. Il bene culturale come punto d'incontro IRLANDA Il teatro Friars' Gate Il teatro e centro delle arti Friars' Gate è un politeama utilizzato da molte compagnie teatrali irlandesi e d'oltremare. Gli artisti di molte parti dell'Irlanda espongono le loro opere nello spazio della galleria. Il Friars' Gate è considerato dal Consiglio della contea di Limerick il fulcro del teatro e delle arti nel sud-est della contea e attira sponsor nel raggio di venti miglia. L'auditorio del teatro ha centotrenta comode poltrone di velluto disposte su undici file e fissate al pavimento inclinato, ricoperto con moquette. E' dotato di un moderno impianto luci e di un sistema di controllo computerizzato. I cantanti, i musicisti e gli attori che hanno usato il teatro, considerano l'acustica vicina alla perfezione. Di recente sono stati installati un moderno sistema di amplificazione e un mixer del suono. Un'ampia stanza al piano superiore è usata soprattutto per i laboratori teatrali dei bambini, per il teatro dei ragazzi, per le lezioni di arte, per le prove delle recite e per le riunioni. Nel cartellone è inserita un'ampia scelta di spettacoli professionali e amatoriali che comprendono il teatro, il balletto, la musica classica e tradizionale, la danza moderna e tradizionale, così da proporre almeno uno spettacolo alla settimana. Il foyer di notevoli dimensioni e la Sarsfield Room al piano superiore sono usate per mostre d'arte. Le mostre personali e collettive di solito durano un mese e invariabilmente sono un richiamo giornaliero per i visitatori; si realizzano buone vendite di molte delle opere esposte. Al Friars' Gate espongono molti artisti conosciuti a livello nazionale, ma si segue la politica di rendere disponibile la galleria a giovani artisti locali e a laureati in arte. La storia L'edificio attuale era in origine un castello di proprietà del Conte di Lucan e Visconte Kilmallock, Patrick Sarsfield. E' rimasto in rovina per secoli finché, nel 1940, lo scheletro imponente dello storico edificio fu abbattuto per far posto alla costruzione della struttura odierna, che è stata usata come cinema prima con il nome di Sarsfield Cinema e poi Curzon Cinema fino al 1986, quando cessò l'attività. La Società teatrale Kilmallock acquistò i locali nel 1994 e il ripristino fu eseguito nel 1997, con la riapertura al pubblico nell'ottobre dello stesso anno. Il nome, Friars' Gate, deriva da una delle porte della vecchia cinta muraria da cui si accedeva al contiguo convento dei Domenicani. Finanziamento La valorizzazione del Friars' Gate è stata finanziata parzialmente da Ballyhoura Developments e dal Consiglio della Contea di Limerick. L'impianto sonoro e delle luci è stato finanziato dall'autorità competente The Arts Council (finanziamento nazionale). Un programma di sponsorizzazione dei posti è stato ben accolto a livello locale. Il Consiglio della Contea di Limerick ha fornito anche assistenza finanziaria continua per eventi speciali, in particolare per il Festival annuale delle arti. Attualmente si sta trattando per ottenere, dal The Arts Council un finanziamento a lungo termine per rendere possibile l'assunzione di personale con orario a tempo pieno e a tempo indeterminato. Dal 1997 la Società teatrale Kilmallock è proprietaria e amministra su base volontaria il teatro, ma nel prossimo futuro la situazione cambierà con la registrazione di una società, la Friars' Gate Theatre and Arts Ltd., che avrà un consiglio di amministrazione eletto dagli azionisti. Osservazioni e consigli Relativamente ad altri aspetti tra loro collegati, John Brazil, direttore del teatro, dice:” Noi operiamo con un profitto marginale poiché finora non abbiamo retribuito il personale. Lavoriamo moltissimo, in tutta la regione, con compagini teatrali simili a noi. Il futuro per tutti sta nello sviluppo delle arti. Il consiglio che possiamo dare a chi inizia a fare turismo con i beni culturali è di usare tutta la competenza delle agenzie disponibili e di puntare ai più alti livelli possibili.” www.friarsgate.net Il folklore come patrimonio IRLANDA Le danze popolari Cross roads dancing L'Associazione comunale Ballinvreena è promotrice di un progetto turistico-culturale unico, che richiama centinaia di visitatori ogni settimana nella sede che si trova sul fianco della Slieve Reagh, una parte della catena montuosa Ballyhoura. Ispirato dal successo dei Riverdance, il gruppo decise di realizzare le strutture per cross roads dancing che era un'attività popolare nella regione in passato. La generosità di Davy Quish, che ha donato al gruppo il suo vecchio cottage con un pezzo di terreno, ha fatto da vero e proprio catalizzatore. Finanziamento Il gruppo ha usufruito delle misure di supporto tecnico LEADER e si è avvalso di un progettista, Sean Neenan, per la stesura del progetto. Tre elementi importanti sono stati presentati per un ulteriore finanziamento LEADER: la creazione di una piattaforma da ballo nel terreno del cottage, il ripristino del vecchio cottage ai suoi antichi splendori (usato alternativamente in inverno per ospitare attività comunitarie) e il miglioramento del salone (servizi igienici e una cucina nuova). L'investimento proposto, che includeva un ammontare notevole di manodopera volontaria, era di 52.500 lire sterline irlandesi. LEADER ha stanziato per il progetto 26.500 lire sterline islandesi e il gruppo ha stabilito degli obiettivi per la raccolta di fondi e implementato il progetto su una base programmata di due anni. La valorizzazione La prima fase ha riguardato la creazione della piattaforma da ballo, con lo scavo, la messa in posa della piattaforma e la risistemazione del terreno. Il secondo elemento comprendeva il miglioramento del salone in modo che i servizi di base fossero disponibili per i ballerini. Questi elementi furono completati per la stagione turistica 1997 e cross roads dancing fu organizzato per tutta l'estate ogni domenica sera dalle 20.00 alle 22.00 per soddisfare le esigenze dei turisti. Una delle principali lamentele dei turisti nelle zone rurali è che ci sono ben poche attività che iniziano presto la sera. Gli spettacoli hanno avuto molto successo e hanno fatto raccogliere fondi in quantità per il terzo elemento, il restauro del cottage. Gli artigiani della comunità hanno continuato il loro intenso impegno volontario per il progetto fino al luglio 1998, quando il cottage fu formalmente inaugurato alla presenza del più famoso abitante della zona, il signor J.P. McManus. Osservazioni e consigli L'innovatività del progetto è stata riconosciuta quando è stata ospitata la radio nazionale Gay Byrne Hour. Il progetto dimostra come LEADER funzioni al meglio quando il supporto tecnico e finanziario si combina con la qualità dell'impegno volontario verso il progetto, caratteristiche che assicurano una buona pianificazione, un adeguato finanziamento e un'implementazione in fasi realistiche. Ballinvreena Cross Roads Dancing è un successo importante sia dal punto di vista finanziario che sociale. La vita medievale come esperienza culturale DANIMARCA Il centro medievale di Bornholm Il centro medievale è un autentico museo vivente che offre la possibilità di vivere il Medioevo con officine in piena attività, mercati e agricoltura. Il centro è partito con l'offerta di corsi e collocamento lavorativo per i disoccupati. Il responsabile del progetto era un appassionato del periodo medievale dell'isola di Bornholm. Tutto il personale ha seguito dei corsi di tecniche artigianali medievali. In un secondo momento, grazie a fondi pubblici, è stato istituito un centro medievale. Oggi il centro è formato da due unità: una società privata che offre corsi e attività di collocamento lavorativo collegato a un borgo medievale aperto al pubblico. Bene culturale e finanziamento Il centro ha circa 40.000 visitatori all'anno, in maggioranza scolari che partecipano alle attività che ricreano la vita e il lavoro in epoca medievale, ma anche turisti e residenti. La costruzione e la gestione del centro medievale sono finanziati da una fondazione nonché da diversi fondi pubblici di sviluppo. Il centro ha meritato la dignità di museo per l'alto livello di autenticità e riceve finanziamenti dal Ministero per l'Istruzione per realizzare materiale didattico. Il centro è gestito da lavoratori di pubblica utilità per aiutare la costruzione del borgo medievale, creando un ambiente medievale vivo e comunicando le loro conoscenze con competenza ai visitatori. Una parte secondaria del budget viene dai biglietti d'ingresso e dalla vendita di ricordini, gelati e caramelle. Due impiegati a tempo pieno gestiscono il centro che si occupa di problemi di coordinamento, amministrazione e istruzione dei disoccupati che prestano la loro opera nel museo vivente all'aperto dando informazioni e mostrando ai turisti le tecniche che hanno imparato durante la loro permanenza al centro. Per assicurare un alto livello di autenticità, un ricercatore collabora con il centro facendo ricerca sull'abbigliamento, sul cibo e sulle tecniche di costruzione medievali. Osservazioni e consigli per il futuro Per il futuro si prevede di rendere il centro meno dipendente dai fondi pubblici e dai lavoratori di pubblica utilità poiché l'erogazione di questi fondi spesso dipende da decisioni politiche che possono cambiare da un giorno all'altro. L’obiettivo è di richiamare un numero più alto di visitatori con ingresso a pagamento in modo che i biglietti d'ingresso possano rappresentare una quota più consistente del budget. A tal fine il centro spende sempre di più in pubblicità e nell'organizzazione di eventi e attività che possano attirare un pubblico più vasto. Il patrimonio come viaggio storico ISLANDA Il progetto culturale Leifur Eriksson Un'idea autentica Il progetto culturale Leifur Eriksson fu messo a punto per commemorare i mille anni dalla scoperta dell'America da parte di Leif il Fortunato (Leifur Eriksson) che era nato a Eiriksstadir sulla costa occidentale dell'Islanda. Come tale, il punto di avvio di questa esperienza culturale è un fatto storico unico e noto in tutto il mondo. Il progetto comprendeva la ricostruzione di una fattoria del decimo secolo a Eiriksstadir e la fondazione del Museo Leifur Eriksson dedicato ai viaggi compiuti dall'Islanda verso occidente. Nel 1999 è cominciata la costruzione della copia della casa, che è stata aperta ai visitatori il 24 giugno 2000. L'apertura del museo è prevista per il 2001. Il progetto sottolinea l'esperienza storica da vivere. Gli animatori, vestiti da vichinghi, raccontano storie su Leifur Eriksson e sul suo viaggio, oltre che su suo padre Eirikur, che scoprì e diede il nome alla Groenlandia nel tardo decimo secolo, e sua madre Thjòdhild, che costruì la prima chiesa cristiana in Groenlandia. I visitatori possono partecipare alle attività domestiche del tempo di Leif il Fortunato. L'edificio, i costumi e gli attrezzi sono stati realizzati da specialisti per assicurare il massimo della qualità e dell'autenticità. Visitatori Nei primi quattro mesi di attività, da giugno a ottobre 2000, 12.000 persone hanno visitato la casa ricostruita, di cui 75% islandesi e 25% visitatori d'oltremare. Durante la primavera e l'autunno, periodi di bassa stagione, si punterà sugli scolari, sugli studenti nonché sui partecipanti a congressi. Finanziamento Il finanziamento per la copia della casa è stato concesso in primo luogo dallo Stato islandese e in minor misura dalla comunità di Dalabyggd. Hanno contribuito anche sponsor più piccoli, per il 10% circa, come banche, il Fondo di cooperazione Groenlandia-Islanda (SAMIK), ecc. Il Fondo per la cultura nordica e il Fondo per la cooperazione nord-atlantica hanno finanziato il festival che si è tenuto nel 2000. La casa di Eiriksstadir è a gestione pubblica. Il progetto collabora con agenzie di viaggio islandesi nell'organizzazione di escursioni giornaliere dalla zona di Reykiavik e di viaggi più lunghi in Islanda. Il museo ha anche intenzione di collaborare con le scuole elementari e di mettere a punto pacchetti turistici. Buone idee per il futuro Per il futuro si prevede di portare avanti il progetto culturale Leifur Eriksson e di realizzare per la comunità di Dalabyggd un progetto per la segnaletica e per ulteriori scavi di aree storiche della zona, per esempio i luoghi legati alla famosa saga di Laxdaela. Si prevede anche di potenziare l'esperienza della storia da vivere in tutta la zona di Dalabyggd. E allora, che fare? Dopo aver letto gli esempi delle pagine precedenti vi sarete resi conto che l'ambiente a voi più vicino è colmo di opportunità legate al patrimonio, magari a portata di mano! Il patrimonio culturale, però, è specifico di una regione e alcuni aspetti potrebbero rivelarsi più importanti di altri. Per una rapida rassegna della vostra regione, completate la checklist che segue! Che cosa c'è nella vostra regione? Importanza Bassa Attrattive uniche Folklore Personaggi famosi Eventi storici Architettura Siti Archeologici Arti e mestieri Specialità culinarie Tradizioni locali Musei, mostre e fiere Agricoltura e industria Sentieri Media Alta Come trarre vantaggi dal patrimonio? Dall'idea all'azione In realtà il patrimonio culturale può essere tante cose diverse, ma dipende dagli abitanti di una regione individuare, valorizzare e presentare qualcosa che possa interessare il turista. Non è sufficiente avere un patrimonio locale attraente. Deve essere trasformato in un prodotto o in un IRLANDA servizio che i turisti compreranno. Fino a non molto tempo fa i beni culturali erano commercializzati in termini di biglietti d'ingresso per luoghi storici o musei. I casi che presentiamo suggeriscono che i beni culturali "vivi" possono valere di più di una semplice visita ad attrazioni materiali. Traete ispirazione dagli esempi che seguono su come sviluppare progetti riusciti dal punto di vista finanziario! Trarre vantaggio dall'industria e dall'agricoltura Croom Mills Il mulino, di proprietà prima della famiglia Lyons e poi Maguire, è stato costruito nel 1788 e ha funzionato fino al 1947. Rimase poi abbandonato per molti anni. Quando fu messo in vendita sembrava destinato a essere demolito, ma la famiglia Hayes comprò la proprietà e cominciò a restaurarla. E' stato riaperto nel 1994. Descritto come il più bel progetto di restauro di un mulino per il grano in Irlanda, Croom Mills è davvero unico in questo paese. Una visita ripagherà immensamente sia i giovani che gli anziani, con molte cose interessanti per catturare l'immaginazione, in questo mulino per la macinatura del grano funzionante in tutto e per tutto. Alimentato dalle acque a scorrimento rapido del fiume Maigue e azionato da un ruota in ghisa del diametro di 16 piedi, Croom Mills rende omaggio a un periodo della vita agreste molto celebrato in poesia, musica e folklore. Qui si può osservare il grano che viene macinato e sentire la consistenza dei chicchi macinati mentre vengono lavorati con cura usando i metodi e la maestria artigiana di molto tempo fa. fa un bene prezioso del patrimonio culturale dell'Irlanda centro-occidentale e della regione di Ballyhoura. Un video di venti minuti, molto apprezzato,racconta la storia di Croom Mills con ricchezza di particolari. Osservazioni e consigli Il futuro attende ancora sviluppi ed espansione. Per la famiglia Hayes l'esperienza è stata molto gratificante da un punto di vista personale. La lezione che si può imparare da Croom Mills riguarda il modo in cui l'interesse e l'impegno privati possono essere efficaci in questi progetti. Come nella maggior parte dei progetti legati ai beni culturali, è necessario, per la praticabilità, un forte aspetto commerciale. Restauro e commercializzazione Il restauro del mulino è stato possibile grazie al finanziamento concesso dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR). Tuttavia, il finanziamento principale è stato a carico della famiglia Hayes. Il mulino richiama 5000 visitatori circa all'anno, è di proprietà privata ed è vitale solo perché le attività commerciali del ristorante e del negozio di artigianato sono redditizie. Il ristorante Mill Race fa parte del prestigioso Limerick Food Circe ed è inserito nella guida Egon Ronay. Il valore educativo del mulino, con le sue esperienze concrete ne www.crommils.com Trarre vantaggio dall'artigianato e dalle arti DANIMARCA Il cristallo del mar Baltico Il cristallo del Mar Baltico sull'isola di Bornholm è la combinazione di un laboratorio/esposizione e di un negozio che vende artigianato di cristallo fatto a mano. I visitatori possono guardare i soffiatori al lavoro e ammirare i cristalli e altri oggetti di artigianato prodotti nella zona. Il cristallo del Mar Baltico è un'impresa commerciale che vende oggetti di artigianato di cristallo. Il 50% delle entrate viene dalle vendite ai turisti e l'altro 50% dalle vendite all'ingrosso. Il negozio e il laboratorio hanno 100.00 visitatori circa all'anno. Dopo la chiusura vengono organizzati appuntamenti speciali durante i quali viene mostrata al pubblico e ai gruppi la soffiatura di pezzi più grandi e unici. Il negozio è frequentato soprattutto da turisti, ma anche da gente del posto. La società vende i suoi prodotti anche in altri posti di Bornholm e a Copenhagen, in negozi di oggettistica e arredamento. La società è stata fondata da due soffiatori che si occupano del design, della soffiatura, dell'amministrazione e del marketing. Nel corso dell'anno uno o altri due soffiatori vengono a lavorare per la società. Durante l'estate ci sono artisti o studenti che partecipano ai seminari. La società impiega assistenti di vendita e si è dotata di aiuto per la contabilità. Business e beni culturali La società ha iniziato una collaborazione con altri musei, gallerie, artigiani, con l'agenzia di sviluppo turistico regionale e con società di trasporti per offrire un pacchetto artistico - turistico, “Handicraft Coach”, il pullmann dell'artigianato. Il progetto comprende diversi itinerari con il pullmann per visite a diversi laboratori presenti sull'isola. E' importante che il laboratorio e il negozio che vende gli oggetti di artigianato siano nello stesso edificio. Richiama molti visitatori in più e rende il lavoro stesso un'attrazione turistica in sé. E' anche importante che artisti locali giovani e innovativi continuino a esporre i loro lavori insieme ai prodotti normalmente venduti nel negozio. Così i cristalli del mar Baltico sono sempre più interessanti per attirare gli amanti dell'arte e per fare dei punti vendita un luogo di incontro sia per la gente del posto che per i turisti. Osservazioni, consigli, idee Per il futuro si prevede di espandere le vendite all'ingrosso tramite fiere, collaborazioni e la creazione di una certa notorietà. E' consigliabile avviare collaborazioni sia con settori pubblici che privati per farsi un nome e crearsi un'immagine. La sinergia fra artisti, artigiani e pacchetti turistici può conferire a un'area periferica un'immagine molto più attraente e prolungare la stagione turistica. Benefici dalle specialità culinarie ITALIA Ristorante Lo Scoglio Dall'idea all'azione Finanziamento e fattori chiave “L'idea di valorizzare le specialità locali è stata determinante per la strategia del ristorante Lo Scoglio”, dicono i proprietari. Il ristorante ha aperto nel 1986 ed è gestito dalla stessa famiglia che crea un'atmosfera amichevole e fa sentire gli ospiti come se fossero a casa. Il nome è stato scelto proprio perché lascia intendere che le specialità locali provengono dai ricchi fondali al largo di Bari, nel Mar Adriatico. L'obiettivo, ancor oggi, è promuovere i piatti locali e la cucina tradizionale fra gli uomini d'affari che spesso vengono a Bari per motivi di lavoro. Il ristorante è stato finanziato soprattutto con capitali di famiglia senza contributi o incentivi. I fattori chiave del successo sono la qualità e la conservazione delle ricette tradizionali. Il ristorante ha curato, insieme ad altri ristoranti, una pubblicazione di ricette locali che si è dimostrata una grande idea. Quasi tutti i componenti della famiglia lavorano nel ristorante, con altre quattro persone. La moglie è lo chef che spiega le ricette se gli ospiti lo richiedono. I figli sono molto bravi a raccontare storie sui piatti locali. Ecco perché è un ristorante di successo! “La tradizione è il valore che ho tramandato ai miei figli e un'ospitalità di tipo familiare è il modo di promuovere la nostra cultura”, dice il proprietario. Al personale si richiede di avere lo stesso atteggiamento amichevole verso i clienti. Visitatori Il ristorante ha 16.000 ospiti all'anno, di cui 90% sono clientela nazionale e 10% internazionale. Futuro Il ristorante mira ad aumentare il numero di ospiti internazionali in futuro e al contempo promuovere la cucina tradizionale locale. Il museo della stregoneria ISLANDA Mostra della magia e della stregoneria islandesi Background L'idea originale fu presentata per la prima volta sotto forma di progetto di ricerca da Jon Jonsson nel 1996. L'immagine delle regione di Strandir dei fiordi occidentali come patria dei maghi e delle fattucchiere ha fatto nascere l'idea di promuovere il turismo nella zona allestendo una mostra su questa parte meno conosciuta della storia islandese. Da allora l'idea è cresciuta fino a comprendere il patrimonio di Strandir come un enclave culturale lontano dalla storia più conosciuta dell'Islanda. Fasi iniziali I primi passi per l'allestimento sono stati condotti nella ricerca storica e nel folklore della caccia alle streghe nel Seicento in Islanda e nello Strandir. Le ricerche sono state effettuate dal 1996 al 1999 con un lavoro part-time. Il lavoro della prima parte del progetto è andato avanti per un intero anno prima dell'inaugurazione della mostra a Holmavik il 23 giugno 2000. Visitatori Non sono disponibili, al momento, statistiche sulle presenze per l'anno 2000, ma si stima che oltre 5000 persone hanno visitato la mostra, che è stata aperta giornalmente per sette ore fino alla fine di agosto, ogni fine settimana a settembre e, dopo, su richiesta. Finanziamento All'inizio la ricerca di base è stata finanziata dal comitato centrale dei consigli regionali e con contributi di vari enti nazionali; da gennaio 2000 con un contributo diretto statale del bilancio di governo. La mostra è gestita da un'organizzazione non-profit, la Strandagaldur ses, costituita dal consiglio regionale, da un'associazione turistica locale e da due accademici. E' chiaro che i visitatori pagheranno per la gestione giornaliera della mostra. Il prodotto La prima parte della mostra ha lo scopo di presentare un quadro informativo e gradevole della caccia alle streghe in Islanda nel Seicento e l'immagine della magia così come è rappresentata nel folklore islandese. Questa parte è soprattutto visiva e testuale con alcune esperienze concrete, ma hanno anche fatto parte del progetto conferenze e rappresentazioni teatrali. Nelle tre mostre a seguire lo scopo è quello di presentare diversi altri aspetti della magia e della stregoneria in Islanda, in una serie di altri modi, che comprendono audiovisivi, plastici, ecc. Sono in preparazione programmi educativi, dopo il recente lancio della prima parte su internet. Il progetto è permeato dallo sforzo di presentare i dati disponibili sull'argomento con quanta più accuratezza è possibile e i fatti storici non sono mai messi in secondo piano da alcun aspetto della presentazione. Personale Durante le sei - otto settimane della stagione turistica due persone sono impiegate a tempo pieno, ma in altri periodi lo staff opera su turni per accogliere gli ospiti. Tutto il personale è istruito attraverso una giornata di presentazione della mostra. Si richiede, inoltre, allo stesso di approfondire le conoscenze attraverso letture guidate dai curatori. Osservazioni e consigli per il futuro I programmi futuri riguardano in primo luogo la realizzazione delle altre tre mostre, una necessità del progetto se deve offrire un servizio alla comunità e a tutta la regione. Speriamo, tuttavia, che la ricerca di tutti gli aspetti storici e culturali di Strandir diventi una parte consistente del progetto. Uno degli aspetti più gradevoli del nostro progetto è stata la simpatia e la partecipazione dimostrate dai non addetti ai lavori di tutta la regione. E' fondamentale che la popolazione locale sia consapevole e informata del bene culturale del quale ci occupiamo. Pronti? Via! Per trarre vantaggio da un bene culturale locale, non è sufficiente avere una buona idea. Si deve fare un attento piano strategico. Se si vuole realizzare un evento o un prodotto culturale bisogna valutare la praticabilità del progetto. L'idea è fattibile da un punto di vista finanziario? Esiste un mercato? Chi sarebbe interessato a visitarlo nei molti anni futuri? I punti importanti da considerare sono elencati di seguito. Considerazioni Potenziali enti finanziatori? Chi può fornirvi sostegno finanziario, sia con contributi di azionisti, che con prestiti o sponsorizzazioni? Per la vostra zona è disponibile qualche finanziamento pubblico o dell'UE? Potenziali clienti? Chi sono i vostri clienti? Trovate eventuali statistiche che descrivano le caratteristiche socio-demografiche dei vostri clienti! Quali sono le loro domande, i bisogni e gli interessi? Potenziali intermediari e distributori di informazioni In che modo i clienti dovrebbero ricevere informazioni sul vostro prodotto o sulla vostra società? Dove distribuire le informazioni e con chi volete cooperare per condividere le fatiche del marketing? Potenziali fornitori Chi potrebbero essere i fornitori della 'materia prima' di cui avete forse bisogno per offrire il prodotto al cliente? Da chi dipendete per essere in grado di offrire il vostro prodotto? Attuali concorrenti Con chi entrerete in concorrenza? Perché considerate questi prodotti competitivi rispetto al vostro? Sapete individuare le ragioni per cui i vostri potenziali clienti potrebbero scegliere un prodotto diverso o potrebbero scegliere di non comprare il vostro? Altri giocatori Quali altri giocatori sono coinvolti? Chi sono? Quali interessi, domande, bisogni hanno? Che influenza hanno sul vostro lavoro direttamente e, indirettamente, sull'ambiente di lavoro più vicino? La mia idea è: Le tue risposte e i tuoi commenti Il patrimonio culturale e il lavoro in rete Il patrimonio culturale e il lavoro in rete I percorsi storici e gli itinerari a tema sono popolari fra i turisti, perché danno la capacità e la sensazione di ampliare le proprie conoscenze. Tuttavia la messa a punto di queste attrazioni coinvolge molti partecipanti al gioco e perciò c'è bisogno di un'attenta pianificazione strategica. Il caso seguente è un ottimo esempio di lavoro in rete riuscito. Il Corteo storico di Skagafjor e di Siglufjor ISLANDA Il lavoro in rete crea dei vantaggi aggiunti. Il futuro e le buone idee Il Corteo storico unisce cinque destinazioni e musei ed è un vantaggio in più per i partner, già operatori nel settore, grazie alla sinergia creatasi (2+2=5). Tale percorso crea una storia completa per il turista che così riceve molto di più che se visitasse le cinque destinazioni separatamente. Il filo della storia è tenuto vivo dalla guida che racconta come si è sviluppata la nazione islandese dai primi insediamenti fino al lancio nella modernizzazione durante gli anni Sessanta. Finora, i partner non hanno messo a punto una strategia comune sul modo di presentare il corteo sui loro siti web. Sono però stati realizzati poster, cartoline e un video in comune. Finora il personale dei musei non ha ricevuto una formazione mirata sul tema del corteo, cosa che si sta preparando per l'estate del 2001. Finanziamento Il partneriato è iniziato nel 1997 quando le autorità locali di Skagafjordur avviarono un progetto di sei mesi riguardante lo sviluppo turistico. Inizialmente il progetto è stato avviato dividendo i costi tra i cinque partecipanti, ma per i successivi due anni ha ricevuto un contributo dal Ministero dei Trasporti e delle Comunicazioni. Il contributo era mirato alla realizzazione e produzione di materiale per il marketing del percorso. C'è ancora molto lavoro da fare per sviluppare il prodotto 'percorso storico', che, tuttavia, è un importante veicolo per una cooperazione continua fra i cinque partner, incoraggiati, singolarmente e in quanto gruppo, a perseguire i modi e i metodi per trasmettere la storia e il patrimonio culturale ai loro visitatori, aggiungendo così una nuova dimensione alla loro esperienza. Presenze I luoghi che sono uniti dal corteo storico accolgono 50.000 visitatori all'anno. In primavera c'è una prevalenza di gruppi scolastici e universitari e l'intenzione è quella di rivolgersi in modo più specifico a questi gruppi. Il percorso ha anche accolto, la scorsa primavera, un gruppo di storici riuniti per il loro congresso annuale. In estate tutti i musei sono aperti ad orari regolari, in inverno su richiesta. Il percorso continuerà a essere gestito come parte del lavoro delle singole destinazioni. L'obiettivo è avere un aumento complessivo del numero degli ospiti con il miglioramento dei servizi e dei canali informativi, e comunque di attenersi all'idea di usare ciò che è disponibile, cercando di animarlo trasferire la “storia” in modo tale che gli spettatori vedano chiaramente il legame fra le singole destinazioni. La guida siete voi! Mettetevi nei panni dei vostri clienti! La soddisfazione dei turisti durante la loro permanenza dipende molto dal servizio fornito alle persone. Un buon servizio è fatto di due cose. C'è, prima di tutto, il prodotto vero e proprio: la camera d'albergo, i pasti, l'esperienza culturale. Per fornire questo primo aspetto del buon servizio è sufficiente che il personale abbia le conoscenze e le competenze tecniche: procedure che possono essere standardizzate e apprese. Il secondo aspetto è il personale e il modo con cui tratta il cliente. Si tratta cioè di abilità comunicative, più difficili da definire, perché ogni cliente ha bisogno di qualcosa di leggermente diverso: velocità ed efficienza, atteggiamento amichevole o rispettoso della privacy. Anche se alcune persone sono brave per natura a trattare con i clienti, è possibile imparare a relazionarsi. Il segreto è mettersi nei loro panni e chiedersi: di che cosa ha davvero bisogno questa persona? Anche voi sapete che cosa significhi essere un cliente e certamente avete esperienze positive e negative in merito. Dunque ripensate alle vostre esperienze personali e rispondete alle seguenti domande. Qual è stata la vostra esperienza Qual è stata la vostra esperienza più deludente come turista? Perché? Come vorreste essere trattati dal personale di un albergo o di un ufficio turistico quando i clienti siete voi? Perché? più soddisfacente come turista? Perché? L'unica abilità di cui avete bisogno è anticipare le probabili richieste dei turisti che vengono da voi. In questa sezione è presentata una rassegna di domande-tipo con relative azioni da intraprendere per rispondervi. Di seguito forniamo una lista di bisogni tipici del turista, che riguardano le informazioni e l'accesso alle attrattive culturali. Voi avete le risposte Bisogni di informazioni del turista Che cosa? ...il prodotto Dove? Possibili domande Potreste consigliarmi un bell'itinerario per una passeggiata serale? Che cosa mi consigliate di fare in caso di cattivo tempo? Quali sono i piatti locali tipici e dove possiamo assaggiarli? Dove possiamo imparare balli e canti di qui? Quali sono i prodotti artigianali tipici della regione? Dove si tiene la festa del solstizio? Come posso arrivare a …? C'è un mezzo di trasporto pubblico per arrivarci? …il posto, le indicazioni, i mezzi di trasporto Com'è? …l'esperienza Chi? …informazioni e visite guidate E io? Com'è …? Che cosa fanno …? Come devo vestirmi/prepararmi? E' popolare? Piace alle persone? Esistono informazioni storiche su questo posto? Ci sono delle guide locali? C'è qualcuno che può dirmi qualcosa in più rispetto a questo pieghevole? Ci sono visite guidate o manifestazioni per bambini? Ci sono sconti per famiglie? E le attrezzature per portatori di handicap? …i gruppi speciali. I bambini sono i benvenuti? Quando? Quanto tempo ci vuole per arrivarci? A che ora inizia? Quando è aperto il museo? …i tempi. Quanto dura? Quanto? …i costi Quanto costa arrivarci? Qual’è il prezzo del biglietto d'ingresso? Sono previsti sconti per gruppi, bambini, disabili o anziani? Le vostre risposte Consigli per i ristoratori Essere un "heritage host” I turisti chiedono cose diverse agli addetti al ricevimento, ai camerieri o alle guide turistiche. Di seguito, vi diamo consigli specifici, con sezioni tematiche che si adattano alle esigenze di ristoranti, ricettività, attrazioni turistiche, uffici informazioni. Richiesta- tipo del turista Azioni Chiedere del patrimonio gastronomico e delle specialità locali Fate una piccola ricerca storica sulle specialità locali. Fate imparare ai cuochi la preparazione di una varietà di questi piatti. Insegnate ai camerieri a consigliare questi piatti e a parlarne. Inserite una pagina speciale nel menù. Incertezza sui modi tradizionali di consumare le specialità Insegnate ai camerieri a far vedere agli ospiti come consumare questi piatti. Consigliate bevande adatte. Desiderio di imparare come preparare i piatti per cucinarli a casa. Desiderio di acquistarne gli ingredienti Trascrivete alcune ricette fotocopiatele per distribuirle gratuitamente. Organizzate delle serate gastronomiche speciali una volta alla settimana. Tenete una scorta di ingredienti locali in confezioni fantasiose. Tenete un elenco di negozianti dove poter acquistare questi ingredienti. Desiderio di gustare le specialità “così come si faceva nei bei tempi andati” Collaborate con altri ristoranti, gruppi folkloristici, negozianti e organizzate una settimana gastronomica all'anno in alta stagione. DANIMARCA L'affumicatoio di Hasle Sulle tracce del turista Tutto è cominciato quando l'amministrazione comunale di Hasle affittò il vecchio affumicatoio, vuoto e ridotto in cattivo stato, a una società privata che voleva farne un deposito. Dopo aver ripulito il posto vennero alla luce una serie di attrezzature e di vecchi forni autentici. Fu deciso di provare ad affumicare le aringhe in modo tradizionale usando le vecchie attrezzature e i forni. L'associazione turistica locale insieme ad alcuni volontari della zona aprì per due mesi e fu un successo che portò la stessa associazione a decidere di prendere in gestione l'affumicatoio. In un edificio simile contiguo all'affumicatoio un'associazione di storia locale ha aperto, con il sostegno dell'amministrazione, un museo sull'aringa. Il prodotto Il prodotto in vendita è il pesce affumicato preparato nel modo tradizionale in un affumicatoio restaurato rispettandone l'aspetto originale. Il visitatore può seguire l'intero processo, dalla pulitura all'essiccamento fino all'affumicatura del pesce nei vecchi forni e poi degustarlo. Si può vedere la storia dell'industria della pesca e dell'affumicatura nel museo lì accanto. Una volta alla settimana è possibile partecipare a una visita guidata dell'affumicatoio e del museo, che si pubblicizzano insieme in tutte le principali brochure turistiche dell'isola di Bornholm. Visitatori L'affumicatoio ha circa 500.000 visitatori all'anno, soprattutto turisti, che vengono dalla Germania e dalla Danimarca sia come viaggiatori individuali che come gruppi organizzati. L'alta stagione va da luglio ad agosto, ma l'affumicatoio è aperto da aprile fino ad ottobre. Personale e amministrazione L'associazione turistica locale gestisce l'affumicatoio. L'entrata principale è costituita dalla vendita delle aringhe affumicate, ma si vendono anche gelati, bevande e articoli come magliette e berretti. L'affumicatoio ha ottenuto un'esenzione dalle autorità sanitarie per essiccare e affumicare il pesce nei vecchi forni, cosa altrimenti illegale per motivi sanitari. Di conseguenza non c'è l'autorizzazione a vendere il pesce affumicato per asporto o all'ingrosso. Personale L'affumicatoio impiega quattro persone a tempo pieno per sei, sette mesi all'anno: un direttore, due persone che si occupano della preparazione e dell'affumicatura del pesce e una che serve i clienti. Nei mesi pieni di attività ci sono dalle sei alle otto persone a servire i clienti. Non c'è una vera e propria formazione del personale. All'inizio molti dei volontari erano anziani che avevano lavorato nell'industria della pesca e che sapevano preparare e affumicare il pesce alla maniera tradizionale. Le relative tecniche sono state apprese dal resto del personale. Il futuro: osservazioni e consigli Per il futuro si prevede di mantenere l'autenticità dell'affumicatoio e di attenersi alle vecchie tradizioni. E' importante conservare le procedure tradizionali. Ai turisti piace scoprire che c'è una storia dietro a un prodotto. Consigli per il settore ricettivo I vostri ospiti vi vedono come gli esperti del posto in grado di dare informazioni sulle cose da vedere, sugli eventi, sulle attrazioni e su altri posti interessanti. Siate perciò preparati ad andare incontro alle loro domande che riguardano i beni culturali. Forse riterrete utile, allora, prepararvi a rispondere alle seguenti domande. Richieste tipo Chiedere di posti interessanti Azioni Aggiornate le vostre conoscenze sulle attrazioni nelle vicinanze (che cosa vedere, orari d'apertura, costi). Rinnovate il vostro espositore per brochure e tenetelo aggiornato. Preparate i vostri collaboratori (soprattutto il personale stagionale) a rispondere a queste domande. Informarsi sui luoghi dove si trovano le attrazioni turistiche Tenete sempre a disposizione orari degli autobus e cartine per spiegare come raggiungere una destinazione. Chiedere di guide locali Date informazioni sulle guide locali e contattatele. Chiedere dei programmi in caso di cattivo tempo Tenete sempre a disposizione un elenco delle attività in corso. Chiedere delle specialità locali Consigliate dei buoni ristoranti. Chiedere delle feste e delle tradizioni locali Fornite un programma e preoccupatevi di raccontare il come e il perché delle feste o delle tradizioni locali. ITALIA Ospitalità innovativa in Puglia L'idea Trullidea è una riuscita forma di ricettività nei trulli, abitazioni contadine, restaurati ad Alberobello, in Puglia. Il paese deve la sua fama proprio ai trulli, che danno al centro abitato e alla campagna circostante un carattere particolare. L'idea era quella di conservare la funzione originale dei trulli come abitazione o luogo di permanenza e, allo stesso tempo, promuovere gli aspetti locali come l'artigianato e la cucina. Trullidea ha iniziato a operare nel 1997 ed è un modello molto innovativo di ospitalità, poiché non si tratta di un albergo o di una pensione tradizionali, bensì di un modo nuovo di ricevere gli ospiti nella parte più antica del paese. Sono disponibili 15 trulli accoglienti, dotati di tutte le comodità, ma con tutto il loro originale fascino agreste. I turisti possono usufruire, proprio come negli alberghi tradizionali, di un semplice bed and breakfast, della mezza pensione o di quella completa. Sono stati creati specifici pacchetti settimanali per promuovere la gastronomia locale, gli usi e l'artigianato nei diversi periodi dell'anno. Tali pacchetticonsentono di: :• Gustare la cucina tradizionale della Puglia e assistere a lavori tradizionali come la tessitura su telai molto vecchi e l'incisione del rame • Partecipare,da settembre a dicembre, alla raccolta di uva e olive, le colture principali della zona, e vederne la trasformazione in vino e olio. • Essere testimoni delle varie fasi di restauro di queste abitazioni uniche al mondo che sono i trulli. Finanziamento Il progetto è stato finanziato sia dal privato che dal pubblico e Trullidea opera in convenzione con il Comune di Alberobello, proprietario di alcuni dei trulli. Visitatori e personale 5000 ospiti all'anno, di cui 60% dall'Italia e 40% dall'estero. Per quanto riguarda i turisti internazionali il 25% circa viene dal Giappone e il resto dagli Stati Uniti, dall'Austria, dalla Germania, dal Canada e dall'Olanda. Il personale ha una buona conoscenza del patrimonio culturale avendo ricevuto un'adeguata formazione. C'è persino un giapponese,nel personale del front office, che si occupa dei turisti provenienti dal suo paese. Ai turisti vengono fornite brochure, cartine e informazioni sugli itinerari riferiti ai trulli. Network e cooperazione Trullidea collabora con agenzie di viaggi e con i più importanti tour operator italiani e stranieri. La società fa anche parte di TRULLINET, un network che promuove il turismo nella zona dei trulli di Alberobello, Martina Franca, Locorotondo e Cisternino. Il futuro L'obiettivo per il futuro è prolungare la permanenza dei turisti, perché molto spesso sono solo di passaggio, richiamandoli per tutto l'anno e non solo durante i mesi primaverili ed estivi. Osservazioni e consigli Il progetto è un buon esempio di un modello di ricettività tradizionale che si fonde con speciali pacchetti vacanza al fine di promuovere il patrimonio della gastronomia, delle tradizioni locali e dell'artigianato. Il risultato è un'attività redditizia e la conservazione del patrimonio UNESCO è garantita. Consigli per le attrazioni turistiche La sfida centrale per le attrazioni culturali è passare da aride esposizioni didattiche e da una protezione autoritaria dei siti (vedi recinti e cartelli del tipo “non toccare”) a esperienze attive e gradevoli. La gente non visita le attrazioni del patrimonio culturale solo per imparare, ma piuttosto per ricevere una sorta di esperienza fisica o sensoriale e per partecipare ad attività fuori dall'ordinario e da ricordare. Questi stimoli non possono essere messi in moto bombardando i turisti con i soliti dati, statici e noiosi circa un qualche manufatto storico in mostra. I turisti hanno bisogno di esperienze uniche, non banali, nuove, interessanti, intelligenti, che sappiano suscitare emozioni in altre parole, bisogna usare le informazioni in modo creativo, evocativo. Bisognerebbe far vivere le attrazioni, in modo che i turisti siano ispirati a fare dei collegamenti personali fra il posto e loro stessi e dunque imparino a rispettarlo. Si può creare una risposta emotiva facendo rivivere il passato in un contesto teatrale, attraverso esposizioni interattive o guide con una formazione speciale. Gli interpreti creativi e comunicativi possono aiutare i visitatori a imbarcarsi per un viaggio virtuale (forse un'odissea) nel passato del bene culturale. Di conseguenza le immagini, i suoni e forse persino gli stimoli olfattivi devono diventare sempre di più veicolo di informazione e rappresentazione dando alla lettura un ruolo secondario. Mentre è impossibile dare istruzioni dettagliate valide per tutti i siti di beni culturali, vogliamo richiamare la vostra attenzione sui seguenti punti: Richieste tipiche Azioni chiedere di dati storici sistemare opuscoli omaggio chiedere di avere una guida sul posto sviluppare abilità nel fare le guide chiedere di far da guida a gruppi speciali (bambini, anziani, interessi specifici) abilità interpretative chiedere ricordini merchandising IRLANDA Patrimonio e tutela al Centro interpretativo di Lough Gur La storia Da un punto di vista archeologico Lough Gur è di gran lunga il più importante sito archeologico nella contea di Limerick. Possiede anche altre attrattive una bella distesa di acqua lacustre circondata da colline, animali selvatici in gran numero, soprattutto da quando la zona è stata dichiarata riserva naturale, alcune rare specie di flora come per esempio il golden dock in via di estinzione in Irlanda, e il rarissimo ceratofillo. In passato la gente si riuniva sulle rive del lago nei soleggiati pomeriggi domenicali per godersi il panorama, per fare una nuotata o anche per fare un picnic in un bell'ambiente. Di tanto in tanto c'erano delle feste e degli spettacoli. Il miglioramento dei mezzi di trasporto portò molta più gente da più lontano. Nacque l'esigenza di fornire strutture per il divertimento e di interpretare e presentare il ricco patrimonio di Lough Gur proteggendone i siti archeologici. La valorizzazione L'acquisto, nel 1976, dei cinque ettari di terra attigui al lago da parte del Consiglio della Contea di Limerick è stato l'inizio dell'attuale sviluppo. Una squadra di archeologi diretti dal Prof. M.J.O'Kelly dell'Università di Cork eseguì delle ricerche preliminari. Cominciò allora il lavoro sul “Centro”. Nello stile e nell'aspetto è una copia del tipo di costruzioni comuni a Lough Gur in epoca neolitica, circa 3000 a.C. Contemporaneamente fu portato a termine un programma di rimboschimento intensivo sul crinale montuoso adiacente. Mentre il Consiglio della Contea di Limerick ha fornito il maggior contributo finanziario, Borde Failte ha contribuito attraverso Shannonside Tourism; l'Associazione per lo sviluppo di Lough Gur e il Consiglio turistico di Limerick sono stati molto coinvolti. In tutto è stata spesa, nella regione, una cifra pari a 250.000 sterline irlandesi. Il Centro è stato inaugurato ufficialmente il 2 maggio 1981 ed è ora gestito dalla Shannon Heritage, una società interna alla Shannon Development Company. Cose da vedere e da fare Il Centro è aperto al pubblico da maggio pubblico da maggio a ottobre. La presentazione audiovisiva racconta la storia di Lough Gur a partire dalle epoche più remote, dando rilievo all'Età della pietra. Le teche illustrano la fattura delle ceramiche, la tessitura e la lavorazione dei metalli e sono esposti plastici dei siti archeologici. Di particolare interesse le copie dello scudo in bronzo, 700 a.C. circa, e del calice, 1679. Anche al folklore della zona è dedicato un ampio spazio. Sono in vendita oggetti di qualità di interesse irlandese. Due lavoratori stagionali, preparati sugli argomenti pertinenti alla zona, costituiscono il personale del Centro. Il Consiglio di contea di Limerick provvede alla manutenzione. Lo Shannon Heritage si occupa del marketing e della promozione. I gruppi scolastici rappresentano una larga fetta dei circa 10.000 visitatori annuali del Centro, che richiama anche gruppi con interessi speciali oltre che turisti in genere. In una nuova fase di valorizzazione la zone di interpretazione potrebbe essere spostata al castello di Bouchier, mettendo così in risalto l'accesso ai siti archeologici. Si spera che questa fase cominci nel 2001. Nel frattempo la valorizzazione di venti anni fa continua a erogare un servizio turistico informativo che riguarda un ricco patrimonio. Verificate le vostre abilità E' probabile che i clienti trattati bene dal personale spendano di più e siano più soddisfatti della loro scelta. In fin dei conti comprendete anche voi che certe abilità non sono limitate ai rapporti con la clientela, ma che potete usare queste tecniche per comunicare con le persone che lavorano nella vostra organizzazione o nell'industria turistica della vostra regione. Qual è il vostro livello di comunicazione nei rapporti con i clienti e con i colleghi? Come vi comportate nei momenti di piena attività e quando siete sotto pressione? Verificate queste abilità ripensando alle cose da fare e da non fare nelle seguenti situazioni: SI Quando un cliente chiede informazioni, sorridete e offritevi di aiutarlo. C'è sempre un legame fra le richieste e la soddisfazione del cliente. Fate delle domande per capire esattamente che cosa vuole il cliente. (Per es., quanto tempo ha a disposizione? Ha una macchina?) Date dei suggerimenti positivi e cercate di consigliare prima i servizi della vostra organizzazione. NO Non dite “non lo so” lasciando perdere. Reperite l'informazione e passatela al cliente. Non dite “mi dispiace, non sono di qui” o “non posso aiutarla, chieda a qualcun altro”. Non teneteli ad aspettare lì davanti o con il telefono aperto. Non sembrate seccati o non fateli sentire in colpa per avervi infastidito. Anticipate le domande che le persone potrebbero fare, sulla vostra organizzazione, Non lasciate squillare il telefono più di tre volte. Evitate le risposte negative. Non dite “siamo chiusi”. “Questo e quell'altro non è più disponibile”, ecc. Richieste di informazioni al telefono: presentatevi sempre dicendo il nome dell'organizzazione e il vostro. Assicuratevi di aver capito il nome del cliente e date seguito alla sua richiesta. Non fate i saputelli perché vi hanno fatto domande stupide o non fate capire che sono troppo pigri per trovarsi la risposta da soli. Siate gentili e cordiali, anche se il cliente chiede la stessa cosa per la centesima volta. Il futuro è adesso Avrete probabilmente già sentito alcuni di questi consigli o incontrato problemi simili nel vostro lavoro. C'è molto da fare, allora! Ma vedrete che sviluppare le vostre competenze in merito al patrimonio culturale è anche un buon affare. Aiutando i turisti, li fate sentire soddisfatti ed è più probabile che ritornino o che raccomandino ad altri la vostra organizzazione. Ricordatevi che il passaparola è la miglior pubblicità! Speriamo che questo manuale vi abbia dato l'ispirazione di guardare sotto una nuova luce il vostro patrimonio locale e anche idee sul modo di andare incontro ai clienti interessati. Se avete bisogno di ulteriore aiuto circa la raccolta di informazioni, su come si crea il concetto di bene culturale, sullo sviluppo di un prodotto e sul marketing, rivolgetevi ai vostri esperti locali (gli indirizzi da contattare sono nelle due pagine successive). Leonardo e Guide 2000 Leonardo è il programma di formazione e istruzione professionale dell'Unione Europea. Guide 2000 è uno dei molti progetti pilota iniziati nella prima fase del programma. Guide 2000 è un progetto pilota che parte dall'Islanda con partner danesi, italiani e irlandesi. Per accedere al programma un progetto deve prevedere la cooperazione di almeno tre paesi. Scopo del programma è sostenere azioni che contribuiscano a creare occupazione, apprendimento continuo e integrazione sociale. Il programma Leonardo si concentra su tre obiettivi principali: • Migliorare le abilità e le competenze di persone in formazione professionale iniziale. • Migliorare qualità e accesso alla formazione professionale continua e l'apprendimento continuo. • Promuovere l'innovazione attraverso la formazione, per migliorare la competitività, l'imprenditorialità e per favorire la cooperazione e il partneriato. Leonardo finanzia un'ampia serie di progetti con attenzione specifica alla formazione professionale. Ci sono diversi tipi di progetti che possono essere sostenuti: • Mobilità scambi di lavoratori e formatori in Europa. • Progetti pilota produzione di materiali per la formazione tesi a sviluppare l'innovazione e la qualità della formazione. • Competenze linguistiche produzione di materiali linguistici settoriali. • Network transnazionali facilitare il trasferimento e lo scambio di esperienze e successi. • Materiali per consultazione, ricerche e statistiche. Ulteriori informazioni si possono trovare sul sito WEB del programma Leonardo a Bruxelles: http://europa.eu.int/comm/education/leonardo.html e contattando l'agenzia nazionale Leonardo. Ulteriori informazioni ITALIA Informazioni locali per le PMI fornite da Tecnopolis CSATA s.c.r.l: Assessorato al turismo - Regione Puglia Via Bozzi 45/C, 70122 BARI Tel. 080-5404811 Azienda Promozione Turistica Provincia di Bari Piazza A. Moro 33/A 70122 BARI Tel. 080-5242361 Fax 080/5242329 Ufficio Informazioni Piazza A. Moro 32/A 70122 BARI Tel. 080-5242244 Azienda Promozione Turistica Provincia di Brindisi Via C. Colombo, 88 72100 BRINDISI Tel. 0831/562126 - 563212 Fax 0831/562149 Azienda Promozione Turistica Provincia di Foggia Via Perrone, 17 71100 FOGGIA Tel. 0881/723141 Fax 0881/776871 Azienda Promozione Turistica Provincia di Lecce Via Monte S. Michele, 20 73100 LECCE Tel. 0832/314117 Fax 0832/310238 Azienda Promozione Turistica Provincia di Taranto Corso Umberto, 121 74100 TARANTO Tel. 099/4532383 Fax 099/4532397 COTUP Consorzio Operatori Turistici Pugliesi Via Laterza, 61 70124 BARI Tel. 080-5573896/5426126 e-mail: [email protected] http://www.ba.dada.it/cotup www.tno.it I partners di Heritage Host INVEST Il centro Regionale per lo sviluppo dell'Islanda nord-occidentale INVEST è preposto allo sviluppo economico locale attraverso l'assistenza alle PMI dell'industria leggere, dell'Agricoltura e del Turismo. INVEST ha rivestito anche un ruolo di leadership nello sviluppo della formazione a distanza nell'area nord-occidentale attraverso l'uso di videoconferenze. S. Egilbertsson, e-mail: [email protected] Il Centro di Ricerche di Bornholm RCB è un istituto di ricerche nazionale indipendente che agisce sotto l'egida del Ministero della Ricerca danese. L'obiettivo del Centro attraverso le ricerche sul turismo e sullo sviluppo regionale, che sono le aree di ricerca di specializzazione, è realizzare rilevanti ricerche che forniscano analisi teoriche e empiriche sui processi decisionali che riguardano lo sviluppo nelle aree periferiche. Particolari campi di ricerca sono il turismo nelle aree periferiche, la domanda e le politiche relative al turismo, lo sviluppo rurale e il turismo, il marketing e il business nel turismo, le tecnologie dell'informazione e la formazione nelle aree periferiche. S. Gyimothy, e-mail: [email protected] Lough Gur & District Historical Society Il Lough Gur & District Historical Society è formato da un gruppo di persone che lavorano per promuovere e conservare gli aspetti storici, archeologici, folcloristici e culturali della vita nella propria area di Lough Gur, limerik e nella zona circostante. Il contributo della Società in materia di storia e di folclore è altrettanto importante. LGDHS ha realizzato collane per letture, eventi folcloristici e musicali e programmi di formazione particolarmente rivolto ai giovani. M. Quinlan, e-mail: [email protected] Tecnopolis CSATA Tecnopolis CSATA s.c.r.l. è una Società Consortile a Responsabilità Limitata, senza fini di lucro, partecipata da Università, enti pubblici e imprese. Tecnopolis possiede una elevata capacità di sviluppo e trasferimento tecnologico e competenze di punta nel settore ICT (Information Communication Technologies) che la rendono capace di sviluppare soluzioni originali per far fronte a problematiche diverse e di complessità medio-alta e di offrire a Imprese, Pubblica amministrazione, Società di gestione di servizi e di pubblica utilità. Tecnopolis, forte della sua trentennale esperienza nel campo, è riconosciuta a livello regionale e nazionale quale Polo di Alta Formazione. Associando un alto contenuto tecnico scientifico, una modularità e flessibilità in grado di offrire soluzioni integrate e l'insieme delle relazioni locali, nazionali e internazionali Tecnopolis offre un'ampia gamma di opportunità formative di medio e alto profilo e opera per la formazione tecnologica, la formazione per la gestione del territorio, la formazione per la pubblica amministrazione locale e come centro per l'innovazione dei sistemi formativi. L'offerta formativa è definita e realizzata in partnership con le istituzioni della formazione (le università, le scuole) e con le imprese e le organizzazioni che operano sul territorio. A. Di Giovanni, e-mail: [email protected] Il progetto è stato coordinato da Rognvaldur Gudmundsson Roursim Reserch & Consulting Taeknigardi, Dunhagi 5 IS-107 Reykjavik ICELAND Tel. (+354) 555 4130 E' il nostro ambiente a determinare la crescita per il futuro E' importante per ogni nazione che siano valutate le energie creative locali in tutti i settori possibili. Gli studi più recenti evidenziano che la crescita principale nel Turismo è legata al turismo culturale. In questo settore si aprono nuove soluzioni e nuove possibilità di lavoro e pertanto è vitale compiere sforzi in questa area perché le aziende del settore possano non solo sopravvivere ma prosperare. Questo manuale è volto a presentare alle persone il concetto del turismo culturale, le varie possibilità che esistono in esso e come possa essere determinante sostenerlo per il successo. L'obiettivo è assistere le persone a cui si rivolge nell'esaminare le risorse del proprio contesto per creare reali opportunità di lavoro che siano piacevoli e allo stesso tempo gratificanti.