PICUM Newsletter
Novembre 2009
Ultimata il 4 novembre 2009
Questa newsletter contiene informazioni su notizie e sviluppi politici riguardanti i diritti sociali
fondamentali dei migranti privi di documenti in Europa. La newsletter è attualmente disponibile in
formato Word/PDF e scaricabile dal sito internet di PICUM (www.picum.org) nelle seguenti lingue:
inglese, tedesco, olandese, spagnolo, francese, italiano e portoghese. Vi invitiamo a diffondere
ampiamente questa newsletter.
Indice
01 | Morte alla frontiera
02 | Notizie dall’ ONU + Stati Membri dell’UE + Svizzera + Stati Uniti
03 | Sviluppi della politica europea
04 | Cure sanitarie
05 | Lavoro e condizioni lavorative
06 | Donne prive di documenti
07 | Minori privi di documenti
08 | Eventi
09 | Pubblicazioni
10 | PICUM Notizie
11 | Varie
| 1 | Morte alla frontiera
Tre immigrati egiziani sono annegati e altri tre sono dispersi dopo essersi tuffati da un gommone che
trasportava un totale di 50 migranti egiziani in data 6 ottobre 2009 ed aver provato a nuotare fino alla
costa della città siciliana di Gela. I migranti erano stati abbandonati in mare dalla nave sulla quale erano
in viaggio, e i loro contrabbandieri gli avevano lasciato solo dei fusti di plastica per galleggiare, ma non
remi o altri mezzi per raggiungere la riva. Diciotto dei superstiti sono già stati rimpatriati. Fonti: ANSA,
"Abbandonati in mare, sei morti a Gela. Sbarchi anche a Malta e Lampedusa", il 7 ottobre 2009,
http://fortresseurope.blogspot.com/2009/10/abbandonati-in-mare-sei-morti- gela.html; "Immigrazione:
abbandonati in mare, trovato un altro cadavere", L'Unione Sarda, 10 ottobre 2009,
http://unionesarda.ilsole24ore.com/Articoli/News/149187.
Almeno otto immigrati provenienti dal Kosovo, tra cui una donna e un bambino, sono annegati dopo che
una barca con a bordo circa 19 immigrati si è capovolta mentre cercava di attraversare la frontiera
serbo-ungherese attraverso il fiume Tisza, il 15 ottobre 2009. Mentre solo otto cadaveri sono stati
recuperati prima del 31 ottobre, i funzionari stimano che un totale di 16 migranti siano morti annegati. I
soli sopravvissuti confermati sono un uomo e i suoi due figli. La missione dell’Unione Europea sullo
Stato di diritto in Kosovo (EULEX in Kosovo), ha annunciato che sta studiando il caso. Fonti: "Les corps
de huit kosovari noyés découverts", 7 sur 7, 31 ottobre 2009,
http://www.7sur7.be/7s7/fr/1505/Monde/article/detail/1023731/2009/10/31/les-Corps-de-huit-kosovarinoyes-decouverts.dhtml; Marietta Le, "Hungary, Serbia: Tragedy At The Border", Global Voices, 28
ottobre 2009, http://globalvoicesonline.org/2009/10/28/hungary-serbia-tragedy-at-the-border.
Il cadavere di un uomo è stato ritrovato insieme un gruppo di 298 immigrati in Sicilia scortato dalla
guardia costiera italiana il 26 ottobre 2009. La barca degli immigrati era rimasta alla deriva per tre giorni,
nel mare mosso tra Italia e Malta, mentre le autorità italiane e maltesi si interrogavano sulle rispettive
competenze. Il 23 ottobre, quando un migrante eritreo ha utilizzato un telefono satellitare per chiamare i
famigliari in Italia per ricevere aiuto, la barca era ancora in acque libiche; solo più tardi gli immigrati
hanno raggiunto le acque maltesi e italiane. Le cattive condizioni atmosferiche e il pessimo stato della
barca sovraffollata hanno impedito un tentativo di farli tornare in Libia. Fonti: "Italy: Coastguard moves
to rescue marooned migrant boat", AKI - Adnkronos International, 26 ottobre 2009,
http://www.adnkronos.com/AKI/English/Politics/?id=3.0.3914409901; AFP, "Italie: 297 immigrés
secourus au bout de 3 jours en mer", 26 ottobre 2009,
http://www.google.com/hostednews/afp/article/ALeqM5jepah73Y0swVPnZVaJxem_z8_wrQ.
Cinque minorenni e tre donne afgane sono annegate il 27 ottobre 2009, quando la loro barca si é
incagliata su uno sperone roccioso lungo la costa di Capo Korakas sull'isola greca di Lesbo. La barca
aveva trasportato un totale di 17 immigrati afghani e un cittadino turco. Fonte: Anthee Carassava, "8
Afghan Immigrants Drown Off Greek Island", New York Times, 27 Ottobre 2009,
http://www.nytimes.com/2009/10/28/world/europe/28greece.html.
Il 29 ottobre 2009, le autorità spagnole hanno trovato i corpi di due migranti algerini su una barca a circa
120 chilometri sud-est di Cartagena sulla costa spagnola sud-orientale. Dopo essersi persi in mare
aperto, i quattro immigrati a bordo della nave erano talmente disidratati da bere l'acqua di mare. I due
sopravvissuti sono stati ricoverati in ospedale in gravi condizioni. Fonte: "Spain intercepts migrant boat
with two bodies on board", Earth Times, 29 ottobre 2009,
http://www.earthtimes.org/articles/show/292396,spain-intercepts-migrant-boat-with-two-bodies-onboard.html.
| 2 | Notizie dall’ ONU + Stati Membri dell’UE + Svizzera + Stati Uniti
Nazioni Unite
Il 14 ottobre il primo ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani è stato aperto all’interno dell’Unione
Europea, a Bruxelles. L’alto commissario delle Nazioni Unite Navi Pillay ha detto che spera che l’ufficio
aiuterà i paesi della UE nei loro sforzi per combattere razzismo e discriminazione, e si occuperà delle
violazioni dei diritti umani legate all’immigrazione e alla povertà, insieme ad altri diritti socio-economici.
Fonte: "First UN human rights office in European Union opens in Brussels", UN News Centre, 14 ottobre
2009, http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=32533&Cr=human+rights&Cr1=.
Lo scorso 23 ottobre 2009 il l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha
espresso la sua preoccupazione per quei paesi dell’Unione Europea che hanno forzatamente
rimpatriato i richiedenti asilo provenienti dall’Iraq centrale, la cui richiesta è stata rifiutata, nonostante le
gravi violazioni dei diritti umani e la violenza presenti in quella regione. Nel mese di aprile 2009
l’UNHCR aveva pubblicato linee guida, dichiarando che i richiedenti asilo provenienti dall’Iraq centrale
dovevano essere considerati come persone bisognose di protezione internazionale, ma gli stati europei
avevano già rimpatriato un certo numero di iracheni, molti dei quali provenienti dall'Iraq centrale.
PICUM Newsletter novembre 2009 | pagina 2
Danimarca e Svezia, per esempio, hanno già rimpatriato rispettivamente 38 e 250 richiedenti asilo
respinti. Anche se il governo iracheno ha sottolineato che non accoglierà più gli iracheni rimpatriati, e si
è già rifiutato di accettare 34 dei 44 richiedenti asilo che il 15 ottobre 2009 il Regno Unito ha cercato di
“restituire” a Baghdad, i governi europei hanno insistito sul fatto che continueranno a deportare gli
iracheni. Fonti: "UN agency concerned over forced returns of asylum-seekers from central Iraq", UN
News Centre, 23 October 2009,
http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=32685&Cr=Iraq&Cr1=asylum, Migration News Sheet,
ottobre 2009, p. 27; Marie Jackson, "Iraq sends back UK asylum flight", BBC News, 16 ottobre 2009,
http://news.bbc.co.uk/2/hi/uk_news/8310572.stm.
Belgio
E’ stata stabilita una commissione speciale, composta da membri del governo belga, dell'ufficio
stranieri, da ONG e dal corpo di avvocati professionisti. La commissione si riunirà periodicamente per
discutere i problemi e per chiarire questioni come l'interpretazione dei criteri per la regolarizzazione degli
immigrati irregolari e dei richiedenti asilo tra il 15 settembre e il 15 dicembre 2009. (Vedi Newsletter di
PICUM, ottobre 2009.) Fonte: Foyer, Juridische nieuwsbrief n ° 202 del 23 ottobre 2009, www.foyer.be.
Il Centro per le Minoranze Fiamminghe ha pubblicato un pacchetto di informazioni sugli studenti privi di
documenti, per insegnanti e coloro che operano nel settore dell'istruzione. Il documento risponde a
domande quali: Può uno studente irregolare prendere parte ad una gita scolastica all'estero? La polizia
può entrare nella nostra scuola per arrestare uno studente senza documenti? Il pacchetto informazioni è
disponibile in olandese.
http://www.vmc.be/uploadedFiles/VMC/Publicaties/Publicaties/Infodossier_leerlingen_zonder_wettig_ve
rblijf_-_september_2009.pdf.
Il 20 ottobre 2009 Belgio e Kosovo hanno firmato un accordo per regolamentare il ritorno dei kosovari
che sono irregolarmente residenti in Belgio e non soddisfano i requisiti per la regolarizzazione di
migranti irregolari e richiedenti asilo, attualmente in corso nel paese (vedi Newsletter di PICUM, ottobre
2009). I media belgi hanno riferito che il governo del Kosovo ha chiesto un tale accordo nel tentativo di
rafforzare i suoi legami con l'Unione Europea. Si tratta del primo accordo bilaterale di riammissione che
il Kosovo ha firmato dopo la sua dichiarazione di indipendenza nel febbraio 2008. Fonte: "Accord avec
le Kosovo sur le retour des Kosovars illégaux", RTBF, 20 ottobre 2009,
http://www.rtbf.be/info/belgique/divers/accord-avec-le-kosovo-sur-le-retour-des-kosovars-illegaux152618.
Bulgaria
Il 6 ottobre 2009 Hasun Albaadzh, immigrato dalla Siria, è morto a Busmantsi, il Centro di detenzione
per gli immigrati privi di documenti a Sofia, dopo essere stato detenuto per 34 mesi, durante i quali gli è
stata negata un'adeguata assistenza sanitaria. Altri migranti del centro hanno organizzato una protesta,
e quattro gruppi bulgari per i diritti umani (Iniziativa 21 Civil, il Centro per Assistenza Legale – Voice in
Bulgaria, la Clinica legale per i rifugiati e gli immigrati presso l'Università di Sofia, e il Centro per i
superstiti alle torture) hanno formalmente chiesto al Ministero degli Interni di indagare a pieno sulle
circostanze che hanno portato alla morte di Albaadzh. I gruppi hanno sottolineato che Albaadzh non è
mai stato portato in un ospedale specializzato, anche se soffriva di parecchie patologie croniche, e che,
in generale, l'assistenza medica al centro di detenzione era estremamente carente. Hanno inoltre
sottolineato che i detenuti soffrivano di malnutrizione, che non è stato fornito loro alcun sostegno
psicologico, e che gli individui sono stati spesso detenuti per periodi molto più lunghi di sei mesi – il
PICUM Newsletter novembre 2009 | pagina 3
massimo previsto dalla direttiva europea 2008/115 sui rimpatri, che la Bulgaria ha adottato nel maggio
2009. Fra i detenuti a Busmantsi vi sono richiedenti asilo respinti che sono in attesa di espulsione,
immigrati considerati una minaccia per l'ordine pubblico o la sicurezza nazionale, e richiedenti asilo che
sono in attesa di essere trasferiti in un centro di accoglienza e alloggio. Fonte: Claudia Ciobanu,
"BULGARIA: Migrants Denied Even Medicine", IPS, 17 ottobre 2009,
http://www.ipsnews.net/news.asp?idnews=48903.
Cipro
KISA (Azione per Eguaglianza, Sostegno e Anti-Razzismo) ed ENAR Cyprus hanno condannato
l’operazione “di pulizia” condotta dalla polizia il 25 settembre 2009 nella città vecchia di Nicosia. La
polizia ha difeso questa operazione definendola come una misura necessaria per combattere il crimine
e l’immigrazione irregolare. Le organizzazioni hanno invece accusato la polizia di aver arrestato persone
indiscriminatamente sulla base del colore della pelle. KISA ed ENAR hanno perciò sollecitato la polizia a
rendere conto delle proprie responsabilità. Queste organizzazioni hanno anche organizzato una
dimostrazione di piazza il 4 ottobre. Fonte: ENAR, Weekly Mail no. 201, 9 ottobre 2009,
http://www.enar-eu.org/Page.asp?docid=22732&langue=EN.
Danimarca
Il 28 settembre 2009, la Danish Christian Doctors Association (Associazione dei medici cristiani danesi)
ha annunciato che, con decisione presa dal suo congresso annuale, continuerà a fornire assistenza
medica ai richiedenti asilo a cui è stata respinta la domanda, nonostante ciò vada contro la legge
danese. Nel frattempo, il partito liberale di governo ha richiesto al Ministro di Giustizia di determinare se
il gruppo Kirkeasyl (“Chiesa Asilo”), che offre assistenza ai richiedenti asilo iracheni respinti, stia
violando la legge danese e se stia “abusando” di fondi pubblici. (Vedere anche PICUM newsletter
agosto/settembre 2009). Fonte: Migration News Sheet, ottobre 2009, p. 27.
Francia
Il 5 ottobre 2009 a Tolosa, il regista di documentari José Chidlovsky è stato interrogato dalla polizia per
aver offerto rifugio a una donna priva di documenti che è stata protagonista di uno dei suoi documentari.
La donna ha tentato il suicidio quando ha dovuto affrontare il rimpatrio dopo aver compiuto il suo 18°
compleanno. Allo stesso tempo, il Ministro per l’immigrazione, Eric Besson, il quale ha ripetutamente
affermato che in Francia il “crimine di solidarietà” (délit de solidarité) per l’assistenza a migranti privi di
documenti non esiste, il 16 ottobre ha ammesso che potrebbe essere necessario chiarire la legislazione
in materia. Besson ha detto che sta discutendo con associazioni per i diritti per determinare esattamente
quale sia il confine tra assistenza umanitaria e assistenza che dovrebbe essere punita dalla legge.
Fonte: "Affaire Chidlovsky : « J'hébergerai encore des sans-papiers »", La Depeche, 6 ottobre 2009,
http://www.ladepeche.fr/article/2009/10/06/688093-Affaire-Chidlovsky-J-hebergerai-encore-des-sanspapiers.html; Ligue des droits de l’Homme, "La LDH, le RESF et la SRF protestent contre la convocation
du réalisateur José Chidlovsky pour avoir hébergé une femme sans papiers", 7 ottobre 2009,
http://www.ldh-france.org/La-LDH-le-RESF-et-la-SRF; "Délit de solidarité : Besson reconnaît qu'il y a un
flou législatif", Nouvelobs.com, 16 ottobre 2009,
http://tempsreel.nouvelobs.com/actualites/societe/20091016.OBS4822/delit_de_solidarite__besson_rec
onnait_quil_y_a_un_flou_.html.
Alcune migliaia di persone hanno partecipato alla dimostrazione organizzata il 10 ottobre a Parigi per
chiedere la regolarizzazione di tutti i migranti privi di documenti. La marcia è stata organizzata da gruppi
PICUM Newsletter novembre 2009 | pagina 4
di migranti privi di documenti ed è cominciata all’esterno del ‘Ministero per la regolarizzazione universale
di tutti i migranti privi di documenti’ ("Ministère de la régularisation globale de tous les sans-papiers"),
inaugurato nel settembre 2009 (si veda la PICUM newsletter di ottobre 2009). Fonte: "Manifestation
pour la régularisation des sans-papiers à Paris", Le Monde, 10 ottobre 2009,
http://www.lemonde.fr/societe/article/2009/10/10/manifestation-pour-la-regularisation-des-sans-papiersa-paris_1252355_3224.html.
Nonostante le veementi proteste di molti politici francesi e di gruppi internazionali per I diritti dell’uomo, il
governo francese ha cominciato a rimpatriare i migranti giunti dall’Afghanistan che erano stati arrestati
durante la sgombero del campo immigrati “Jungle” avvenuto a Calais il 22 settembre 2009 (si veda la
PICUM newsletter di ottobre 2009). Mentre un volo previsto per l’Afghanistan è stato cancellato
all’ultimo minuto a inizio ottobre, tre afgani sono stati rimpatriati il 20 ottobre. I migranti sono stati
riportati in Afghanistan su un volo organizzato dal governo britannico, sul quale hanno viaggiato anche
24 afgani espulsi dal Regno Unito. Fonte: Laure Daussy, "Besson confirme les expulsions d'Afghans
vers
Kaboul",
7
ottobre
2009,
http://www.lefigaro.fr/actualite-france/2009/10/06/0101620091006ARTFIG00413-des-afghans-expulses-par-charter-vers-leur-pays-d-origine-.php; Peter Walker,
"British-chartered plane takes Afghan migrants home", The Guardian, 21 ottobre 2009,
http://www.guardian.co.uk/world/2009/oct/21/british-chartered-plane-afghan-migrants; Sophie Hardach,
Reuters, "Outcry as France, UK deport migrants on joint flight", 21 ottobre 2009,
http://in.reuters.com/article/companyNews/idINLL8769020091021?sp=true.
Grecia
Secondo quanto riferito da alcuni attivisti per la tutela dei diritti umani, circa 500 migranti irregolari sono
trattenuti in condizioni estremamente precarie presso un centro di detenzione situato nell’isola greca di
Samos. Gli attivisti hanno reso noto che in questo centro ci sono famiglie e bambini che dormono sul
pavimento, che l’unico assistente sociale del centro ha rassegnato le dimissioni e che tra i 15 e i 20
minori non accompagnati sono stati trattenuti per più di 15 giorni, mentre altri 9 minori sono rimasti nel
centro per più di 55 giorni. Fonte: UNHCR Greece Press Review, 26 Settembre - 2 Ottobre 2009 (fonte
citata: Avgi, 2 Ottobre 2009).
Il giornale greco “Espresso” ha pubblicato alcune fotografie che mostrano le condizioni delle strutture di
detenzione presso l’aeroporto “Eleftherios Venizelos” di Atene. Tali strutture erano state ideate per
alloggiare fino a 26 persone, ma allo stato attuale vi alloggiano circa 270 migranti, inclusi donne e
bambini piccoli. Secondo quanto riferito dall’articolo, i 270 migranti si organizzano a turni per dormire sul
pavimento e hanno accesso solo a due bagni. Inoltre l’articolo sottolinea il fatto che gli agenti di polizia
acquistano cibo per i bambini detenuti, pagando di tasca loro. Fonte: UNHCR Greece Press Review, 3-9
Ottobre 2009 (fonte citata: Espresso, 6 Ottobre 2009).
Il difensore civico greco sta eseguendo un’indagine in relazione ad un rapporto prodotto dall’o.n.g.
“Forum dei migranti di Creta” (“Forum of Crete’s migrants”), che segnala l’avvenuto respingimento di 40
Curdi e 3 Siriani verso la Turchia attraverso il confine di Evros. I migranti erano stati in precedenza
detenuti sull’isola greca di Creta. Fra di essi 17 Curdi, inclusi quattro minori, avevano domandato di
poter presentare richiesta di asilo. Tuttavia il capo della sicurezza dell’area di detenzione aveva rifiutato
loro questa possibilità. La polizia greca ha dunque consegnato almeno 13 dei 17 Curdi richiedenti,
inclusi i minori, alle autorità turche ad Evron, dando in questo modo attuazione ad un protocollo di
riammissione stipulato tra Grecia e Turchia. Ė stato inoltre riportato che circa 380 migranti, inclusi
bambini, sono stati respinti in Turchia dalle isole Egee nei mesi di luglio e agosto 2009. Fonte: UNHCR
Greece Press Review, 3-9 Ottobre 2009. (Fonte citata: Kathimerini, 9 Ottobre 2009.)
PICUM Newsletter novembre 2009 | pagina 5
Alcuni attivisti hanno accusato la polizia greca di essere responsabile per la morte di un migrante
pachistano privo di documenti deceduto il 9 ottobre 2009, poco meno di una settimana dopo essere
stato rilasciato dalla polizia in seguito ad un breve periodo di detenzione preventiva. Muhammad
Kamran Atif era stato infatti arrestato il 28 settembre in quanto sospettato di aver aggredito un
adolescente con un coltello. I parenti e gli amici di Muhammad Kamran Atif sostengono che
quest’ultimo, durante il periodo di detenzione, sia stato torturato con mazze e scosse elettriche ed
hanno precisato che Muhammad, essendo un migrante privo di documenti, aveva avuto paura di
richiedere assistenza medica. Fonte: Demetris Nellas, Associated Press, "Protesters accuse Athens
police of torturing an illegal immigrant who later died", Edmonton Sun, 11 Ottobre 2009,
http://www.edmontonsun.com/news/world/2009/10/11/11374086.html.
Human Rights Watch ha pubblicato il 12 ottobre 2009 un rapporto intitolato “La Grecia: un approdo
pericoloso e inospitale” (“Greece: Unsafe and Unwelcoming Shores”) in cui chiede all’Unione Europea di
fare pressioni sul neo-eletto governo greco affinché da un lato metta fine alle detenzioni abusive e alle
espulsioni sommarie di migranti (inclusi i minori non accompagnati), e dall’altro riformi il fallimentare
sistema d’asilo esistente nel paese. Il rapporto fa riferimento all’uso, su larga scala, tra giugno e agosto
2009, della mano pesante nei confronti dei migranti privi di documenti. Si ricordano a tal proposito le
espulsioni illegali di minori non accompagnati e di potenziali rifugiati attraverso il confine turco, e i
maltrattamenti, il sovraffollamento e le condizioni igieniche malsane esistenti nelle strutture di
detenzione. Il rapporto è consultabile online al sito: http://www.hrw.org/en/news/2009/10/09/greeceunsafe-and-unwelcoming-shores. Fonte: Human Rights Watch, “Greece: Escalating Risks for Migrants,
Unaccompanied Children”, 12 Ottobre 2009, http://www.hrw.org/en/news/2009/10/12/greece-escalatingrisks-migrants-unaccompanied-children.
A seguito della vittoria elettorale del Partito Socialista Pasok nelle elezioni politiche del 4 ottobre 2009, il
nuovo governo guidato dal Primo Ministro George Papandreou, ha fatto i primi passi nella direzione di
rivedere le politiche del paese sui migranti privi di documenti e sui richiedenti asilo. Il Ministro greco per
la protezione dei cittadini, Michalis Chrysochoidis, ha annunciato il 15 ottobre che 1,200 migranti privi di
documenti saranno rilasciati dalle celle di sicurezza della polizia greca e che a tali migranti da un lato
verrà concesso un mese di tempo per lasciare il paese, dall’altro verranno offerti incentivi economici per
rimpatriare. Chrysochoidis ha inoltre affermato che la legislazione nazionale verrà riformata al fine di
garantire maggiori diritti ai bambini dei migranti (vedi in seguito la sezione “Minori privi di documenti”),
che verrà creato un nuovo dipartimento di polizia per investigare sul sospetto di violazioni dei diritti
umani commesse dagli agenti di polizia e che la guardia costiera verrà riorganizzata al fine di ridurre i
flussi di migranti sulle isole Egee orientali. Fonte: "Release for 1,200 illegal migrants", Kathimerini
English Edition, 16 Ottobre 2009,
http://www.ekathimerini.com/4dcgi/_w_articles_politics_0_16/10/2009_111607.
Il 22 ottobre 2009 una delegazione dell' UNHCR (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati)
ha visitato il centro di detenzione per migranti "Pagani", sito nell'isola di Lesbo, in Grecia e ne ha
richiesto la chiusura. Più di 700 fra uomini, donne e bambini sono detenuti nel centro Pagani e l'UNHCR
ha notato che circa 200 donne e bambini vivono in uno spazio ristretto, con solo due bagni e una doccia
e i materassi umidi dei detenuti sono sudici di liquami provenienti dai bagni. La delegazione era
accompagnata dal vice ministro greco per la protezione dei cittadini, Spyros Vougias, in carica al
momento della visita da meno di una settimana, che si è scusato con i detenuti, descrivendo la
situazione al centro Pagani come una "tragedia umana". Vougias ha promesso di impegnarsi con
ministri di altri governi per fare in modo di migliorare la qualità della sistemazione offerta a migranti e
rifugiati. Il 23 ottobre 2009, Vougias ha anche annunciato l'apertura di un'inchiesta riguardante l'uso di
PICUM Newsletter novembre 2009 | pagina 6
molte migliaia di euro di fondi che il precedente governo conservatore aveva ricevuto dall'Unione
Europea per la sistemazione dei migranti in arrivo in Grecia dalla Turchia. Inoltre, ha affermato che il
governo socialista vorrebbe sollecitare un maggiore supporto operativo da parte della Commissione
Europea, visto che la Grecia ha affrontato particolari problemi, essendo uno stato ai confini dell'UE, e
che il governo turco stava rifiutando di onorare un patto bilaterale, siglato nel 2003, per il rimpatrio di
migranti. Fonti: Ketty Kehayioylou, "UNHCR delegation visits detention centre on Greek island, urges
closure", UNHCR, 23 ottobre 2009, http://www.unhcr.org/4ae1af146.html; "Gov’t vows to improve
centers for migrants", Kathimerini, edizione inglese, 23 ottobre 2009,
http://www.ekathimerini.com/4dcgi/_w_articles_politics_0_23/10/2009_111813; "Probe into EU aid for
migrants", Kathimerini, edizione inglese, 24 ottobre 2009,
http://www.ekathimerini.com/4dcgi/_w_articles_politics_0_24/10/2009_111844.
Soltanto pochi giorni dopo aver visitato il centro Pagani, proponendone la chiusura (vedere prima),
l'UNHCR ha espresso preoccupazione riguardo ai rapporti sulla brutalità della polizia nel centro, e ha
chiesto urgentemente un'inchiesta sui presunti pestaggi di detenuti che protestavano per per le precarie
condizioni del centro. Si dice che un migrante curdo di 17 anni sia stato pestato talmente forte per
mezz'ora che abbia perso conoscenza e sia stato portato all'ospedale. Gli attivisti per i diritti umani
dicono che il pestaggio è avvenuto di fronte ad altri 40 migranti, che hanno firmato una dichiarazione
ufficiale. Fonte: Malcolm Brabant, "UN alarm at Greek migrant centre", BBC News, 27 ottobre,
http://news.bbc.co.uk/2/hi/europe/8328746.stm.
Il centro di accoglienza Pagani, nel'isola di Lesbo, è stato temporaneamente chiuso. Dal 29 ottobre, i
migranti in arrivo a Lesbo, sono stati trasferiti nel centro della vicina isola di Chios e molti sono stati
rilasciati. A partire dall'inizio di novembre 2009, il centro ha cominciato ad essere strettamente
sorvegliato mentre tutti i reparti sono stati aperti e ai detenuti è stato dato libero accesso al cortile.
Mentre si preveda che il centro riapra a metà dicembre del 2009, molti osservatori sospettano che
possa essere chiuso definitivamente. Fonte: UNHCR Greece Press Review, 30 ottobre 2009 (fonte
citata Eleftherotypia, 30 ottobre 2009).
Un nuovo rapporto del "Norwegian Helsinki Committee" (NHC), l'organizzazione norvegese per il
supporto dei richiedenti asilo (NOAS) e l'organizzazione greca "Aitima", fa notare che il principio di non
respingimento è gravemente minacciato dalla pratica greca di espulsioni illegali, con il conseguente
trasferimento dei richiedenti asilo secondo la "Dublin II Regulation" (regolamento Dublino II). Il
documento "Out the Back Door: The Dublin II Regulation and illegal deportations from Greece" (Fuori
dalla porta di servizio: il reglamento "Dublino II" e le deportazioni illegali dalla Grecia) è consultabile
online al seguente indirizzo (in inglese)
http://www.nhc.no/php/files/documents/Publikasjoner/Rapporter/Landogtema/2009/44836_Rapport_out_
the_backdoor.pdf.
Italia
Un tribunale siciliano ha assolto tre membri dell'organizzazione tedesca "Cap Anamur" che avevano
tentato nel 2004 di aiutare immigrati irregolari, salvando 27 migranti africani arenati nel Mar
Mediteraneo. Le autorità italiane avevano permesso l'approdo della nave dell'organizazzione, la "Cap
Anamur II", soltanto dopo tre settimane, e tutti i migranti erano stati tutti espulsi dopo l'arrivo in Sicilia.
Mentre i gruppi umanitari hanno accolto positivamente la notizia dell'assoluzione del presidente della
"Cap Anamur", Elias Bierdel, del capitano della nave e del primo ufficiale il 7 ottobre 2009, l'UNHCR ha
ribadito le sue preoccupazioni sul fatto che il processo abbia spaventato i pescatori, inibendoli dal
PICUM Newsletter novembre 2009 | pagina 7
salvare le persone in difficoltà in alto mare. Fonte: "Italy acquits migrant rescue crew", BBC, 7 ottobre
2009, http://news.bbc.co.uk/2/hi/europe/8295727.stm.
Decine di migliaia di persone si sono riunite in una manifestazione a Roma il 17 ottobre, protestando
contro l'inasprimento della legge italiana in vigore dall'estate del 2009 che criminalizza i migranti
irregolari (Newsletter PICUM giugno e luglio 2009). La manifestazione è stata organizzata per
celebrare il ventesimo anniversario del primo raduno anti-razzista, svoltosi nell'ottobre del 1989, dopo
che un rifugiato sudafricano era stato ucciso nella provincia di Caserta. Fonte: AFP, "Protesters rally
against Italian anti-immigration law", 17 ottobre 2009, http://www.france24.com/en/node/4903733.
Un nuovo rapporto dell'organizzazione non governativa italiana "NAGA" cerca di dissipare preconcetti
erronei riguardo gli immigrati privi di documenti. Il rapporto dimostra che la maggioranza dei 47.500
migranti, i cui dati sono stati raccolti tra il 2000 e il 2008, quando hanno ricevuto assistenza medica,
legale o sociale da parte della NAGA, erano giovani, occupati e spesso con un'istruzione maggiore
rispetto all'italiano medio. Comunque, mentre il 10 percento dei migranti sprovvisti di documenti ha
frequentato l'università e più del 50 percento ha portato a termine l'educazione superiore, i migranti, in
genere, hanno trovato occupazioni dove non si richiedevano particolari conoscenze e hanno vissuto in
case super affollate e con uno standard molto basso. Il rapporto, intitolato “Cittadini senza diritti”
(“Citizens without Rights”), è consultabile al seguente indirizzo: http://www.naga.it/index.php/notizienaga/items/cittadini-senza-diritti.html.
Paesi Bassi
Il 29 ottobre scorso, la relatrice nazionale olandese sulla tratta degli esseri umani, Corinne Dettmeijer,
ha presentato il suo settimo rapporto annuale sulla tratta degli esseri umani nei Paesi Bassi al Ministro
di Giustizia olandese, Hirsch Ballin. La relatrice rileva che c'è una seria insufficienza di alloggi adeguati
per le vittime di tratta e che i giudici che si occupano di casi di sfruttamento nell'industria del sesso non
erano informati a sufficienza in materia. La relatrice si dice anche preoccupata per lo scarso interesse
per gli abusi nelle aree diverse dalla prostituzione, benché sfruttamento grave possa avvenire, ad
esempio, anche nell'ambito lavorativo. Il rapporto è disponibile in olandese sul sito della relatrice
nazionale (http://www.bnrm.nl) e i rapporti precedenti sono disponibili in inglese (http://english.bnrm.nl).
Polonia
Il Commissario per la protezione dei diritti civili polacco, Janusz Kochanowski, ha fatto appello al
Ministero dell'interno e dell'amministrazione polacco per regolarizzare i migranti senza documenti che si
trovano in Polonia. In una lettera inviata al Ministero dell'interno, Kochanowski ha suggerito un
emendamento alla Legge sugli stranieri che permetterebbe la regolarizzazione di migranti senza
documenti che non hanno carichi pendenti. Attualmente, gli immigrati irregolari in Polonia possono
regolarizzare il proprio status se hanno una malattia terminale, se i loro figli sono nati in Polonia e se
sposano un cittadino polacco. Sebbene l'ultima regolarizzazione sia stata effettuata di recente, nel
2007, solamente lo 0.5 percento degli immigrati irregolari hanno potuto soddisfare i criteri stringenti.
Secondo la stima, circa mezzo milione di persone risiede attualmente in Polonia irregolarmente, e si
pensa che la regolarizzazione proposta da Kochanowski permetterebbe a 50000 immigrati vietnamiti e
tra 50 000 e 300 000 ucraini di regolarizzare il proprio status. Fonti: “Imigranci czekaja na abolicję” (Gli
immigrati
attendono
la
regolarizzazione”),
TVP.INFO,
29
agosto
2009,
www.tvp.info/informacje/polska/imigranci-czekaja-na-abolicje; Joanna Ćwiek, “Abolicja dla nielegalnie
przebywających w Polsce imigrantów” (“Regolarizzazione per gli immigrati illegali in Polonia”), e Leszek
Szymowski, “Nielegalni celem przestępców” (“Immigrati irregolari bersagli dei boss criminali”),
PICUM Newsletter novembre 2009 | pagina 8
NaszeMiasto.pl, 26 agosto 2009, http://opole.naszemiasto.pl/wydarzenia/8787,abolicja-dla-nielegalnieprzebywajacych-w-polsce,id,t.html.
Romania
Un nuovo studio pubblicato dal Real Instituto Elcano il 27 ottobre 2009 esamina la migrazione irregolare
verso l'Unione europea attraverso le frontiere tra Romania, Moldavia e Ucraina. Lo studio, intitolato "La
inmigración irregular en Europa Oriental: la frontera entre Rumanía, Moldavia y Ucrania", è disponibile
in spagnolo sul sito:
http://www.realinstitutoelcano.org/wps/portal/rielcano/contenido?WCM_GLOBAL_CONTEXT=/elcano/el
cano_es/zonas_es/ari150-2009.
Spagna
Il 29 ottobre 2009 il parlamento spagnolo ha approvato la proposta del governo di emendamento della
Legge sui diritti e libertà degli stranieri in Spagna e la loro integrazione (“Ley de los Derechos y
Libertades de los Extranjeros en España y su Integración”) (Vedere le Newsletter di PICUM di luglio e
ottobre 2009). Sebbene le organizzazioni per la protezione dei diritti hanno accolto positivamente alcune
nuove disposizioni, come la maggiore protezione delle vittime di tratta, varie ONG hanno messo in
guardia sulle rilevanti conseguenze negative sui diritti fondamentali degli immigrati derivanti dalla legge
modificata. Tra i provvedimenti più controversi: l'estensione del massimo periodo di detenzione per i
migranti senza documenti da 40 a 60 giorni; limitazioni sul ricongiungimento familiare che
permetteranno agli immigrati di portare in Spagna i genitori solo se questi ultimi hanno superato i 65
anni; e ammende fino a 10 000 euro per individui che sponsorizzano l'entrata degli stranieri in Spagna e
che continuano a mantenerli dopo la scadenza del visto. Fonti: Tomás Bárbulo, "El Gobierno reforma la
Ley de Extranjería con los nacionalistas", El País, 30 ottobre 2009,
http://www.elpais.com/articulo/espana/Gobierno/reforma/Ley/Extranjeria/nacionalistas/elpepunac/20091
030elpepinac_10/Tes; ACCEM, "Nueva ley de Extranjería", 30 ottobre 2009,
http://www.accem.es/?action=showNews&news_id=93.
Svizzera
Il 13 ottobre 2009, l'Agenzia stampa Inter Press Service ha pubblicato un articolo su una scuola
autonoma a Zurigo, diretta da immigrati senza documenti e che offre corsi di tedesco ad oltre 150
migranti senza documenti e richiedenti asilo. Secondo uno degli insegnanti, la decisione di creare la
scuola è stata presa nel dicembre 2008, dopo che un gruppo di migranti senza documenti aveva
occupato una chiesa a Zurigo per oltre due settimane, chiedendo il diritto di rimanere in Svizzera.
Mentre la legge sull'asilo svizzera, in vigore dal gennaio 2008, contiene una disposizione che permette
agli immigrati senza documenti che hanno vissuto in Svizzera per almeno cinque anni e che sono ben
integrati di fare domanda per un permesso di soggiorno, le autorità di Zurigo chiedono a coloro che
fanno domanda di avere una buona conoscenza linguistica, e i migranti senza documenti normalmente
non hanno la possibilità di seguire corsi di tedesco. Fonte: Ray Smith, "SWITZERLAND: Undocumented
Migrants Run Their Own School", IPS, 13 ottobre 2009,
http://www.ipsnews.net/news.asp?idnews=48829.
Stati Uniti d’America
I Difensori dei diritti degli immigrati hanno protestato contro la vendita di un costume per Halloween da
“Straniero Ilegale”in vendita da Target, Walgreens e Amazon.com. La maschera si compone di una tuta
PICUM Newsletter novembre 2009 | pagina 9
da ginnastica arancione, simile alla divisa di un detenuto, con la scritta “Straniero Illegale” stampata in
nero sul petto, una maschera da alieno e una finta carta verde. Attivisti e immigrati hanno dichiarato di
trovare il costume offensivo dal momento che dipinge gli immigrati irregolari come “non uno di noi”.
Fonte: Edmund De Marche, "Immigrant activists call out 'Illegal Alien' costumes", CNN.com, 18 ottobre
2009, http://edition.cnn.com/2009/US/10/17/illegal.immigrant.costume/index.html.
Un nuovo rapporto pubblicato da HURRICANE (Rete di Azione Comunitaria per i diritti umani degli
Immigrati - “Human Rights Immigrant Community Action Network”), su iniziativa del NNIRR (Rete
Nazionale per i diritti degli Immigrati e dei Rifugiati - “National Network for Immigrant and Refugee
Rights”) sostiene che la politica di controllo dell’immigrazione sta dando vita ad importanti precedenti di
abusi e di violazioni dei diritti dell’uomo che danneggiano i mezzi di sostentamento e la sicurezza delle
famiglie, dei lavoratori e delle comunità negli Stati Uniti. “Colpevoli per lo status di immigrazione: Un
rapporto sulle violazioni statunitensi dei diritti delle famiglie immigrate, dei lavoratori e delle comunità nel
2008” (“Guilty by Immigration Status: A report on U.S. violations of the rights of immigrant families,
workers and communities in 2008”) invita al ritorno al giusto processo e alla sospensione delle
detenzioni e delle deportazioni e invita ad un’accurata investigazione nella messa in pratica della politica
migratoria. Il rapporto é disponibile all’indirizzo:
http://www.nnirr.org/hurricane/GuiltybyImmigrationStatus2008.pdf.
Un rapporto pubblicato dall’amministrazione Obama lo scorso 6 ottobre 2009 rivela che il 60 percento
dei 380.000 detenuti nei centri di immigrazione negli Stati Uniti durante l’anno fiscale 2009 sono stati
inviati all’ICE (Immigration and Customs Enforcement) dallo stato e dalla polizia locale. Mentre il
governo americano ha detto di voler focalizzare i suoi programmi di controllo sugli immigrati che hanno
comesso reati, lo studio prodotto dal Segretario per la Sicurezza Interna ha dimostrato che il 57% delle
178.605 persone inviate attraverso il “Criminal Alien Program” Programma per Stranieri Criminali (che
identifica i possibili violatori delle norme migratorie che si trovano nelle carceri locali) ed il 65% dei
44.692 immigrati inviati attraverso il programma 287 (g) (che permette ai funzionari statali e alla polizia
locale di mettere in pratica la legge federale dell’immigrazione) non hanno commesso reati. Fonte:
"Report Critical of Scope of Immigration Detention", The New York Times, 6 ottobre 2009,
http://www.nytimes.com/2009/10/07/us/politics/07detain.html.
Allo stesso tempo, il Dipartimento della Sicurezza Interna e l’ICE (per la messa in pratica della
legislazione sull’immigrazione e sulle frontiere) hanno annunciato altri disegni di riforma per la
detenzione degli immigrati, affermando che saranno intraprese nuove misure per creare una maggiore
supervisione a livello federale del sistema di detenzione per gli immigrati irregolari al fine di migliorare
l’assistenza ai detenuti, assicurare standard uniformi nelle carceri, e selezionare i detenuti in base alla
minaccia che rappresentano per gli Stati Uniti. La riforma include anche la possibilità di ospitare
temporaneamente immigrati irregolari in hotel o in case di cura. Mentre i difensori dei diritti degli
immigrati hanno accolto positivamente l’intenzione dell’amministrazione Obama di migliorare le
condizioni di detenzione per gli immigrati, gruppi come Human Rights Watch hanno invitato il governo a
mettere presto in atto i piani di riforma, trasformandoli in cambiamenti della politica attuale e assunzione
di responsabilità. (Vedi anche la Newsletter di PICUM Agosto/Settembre 2009). Fonti: Nina Bernstein,
"Report Critical of Scope of Immigration Detention", The New York Times, 6 ottobre 2009,
http://www.nytimes.com/2009/10/07/us/politics/07detain.html; Daniel B. Wood, “Some illegal immigrants
to be held in old hotels, nursing homes”, The Christian Science Monitor, 6 ottobre 2009,
http://www.csmonitor.com/2009/1007/p02s10-ussc.html; Human Rights Watch, "US: Act on Immigration
Detention Reform", 6 ottobre 2009, http://www.hrw.org/en/news/2009/10/06/us-act-immigrationdetention-reform.
PICUM Newsletter novembre 2009 | pagina 10
L’amministrazione Obama ha anche reagito al rapporto sulla detenzione degli immigrati pubblicato lo
scorso 6 Ottobre 2009 (vedi sopra) annunciando che riformerà il programma 287 (g) (cosi chiamato
dalla sezione della legge del 1996 che lo autorizza). I cambiamentti annunciati lo scorso 16 ottobte 2009
includono una maggiore attenzione per gli immigrati irregolari che hanno commesso crimini gravi e
l’obbligo per gli agenti iscritti nel programma di rispettare la legislazione federale anti-discriminazione.
Comunque, mentre i rapporti sulle violazioni dei diritti dell’uomo e gli abusi degli immigrati irregolari
hanno portato i gruppi di difesa degli immigrati a domandare la cancellazione del programma 287 (g), gli
ufficiali federali hanno dichiarato, al contrario, che il programma sarà esteso. Il numero degli stati e delle
amministrazioni locali che partecipano al programma sarà esteso da 66 a 67, nonostante il recente ritiro
di sei agenzie e l’annuncio da parte dell’ICE, lo scorso 16 ottobre, di aver tolto la sua autorizzazione per
la messa in pratica del programma di controllo dello Sceriffo Joe Arpaio nella contea dl Maricopa, a
Phoenix, in Arizona. Il dipartimento di Arpaio é stato accusato di violazione dei diritti civili e di aver
selezionato persone di origine sudamericana per controlli di immigrazione secondo il 287 (g) ed é stata
messa sotto indagine dal Dipartimento di Giustizia. Fonte: Randal C. Archibold, "U.S. Alters Disputed
Immigration Rules for Police", The New York Times, 16 ottobre 2009,
http://www.nytimes.com/2009/10/17/us/17immig.html.
Il dipartimento statunitense della Salute e dei Servizi Umani “Traffico di esseri Umani verso e dentro gli
Stati Uniti: Una Riconsiderazione della Letteratura” é una rassegna esaustiva dell’attuale letteratura sul
traffico di esseri umani verso e dentro gli Stati Uniti, e si concentra sui risultati delle indagini che la
scienza sociale o altra letteratura hanno condotto relativamente all’identificazione e effettiva protezione
e sostegno delle vittime del traffico. Si veda http://aspe.hhs.gov/hsp/07/HumanTrafficking/LitRev per
maggiori informazioni.
Per commemorare i quasi 5,100 migranti morti per aver tentato di entrare negli Stati Uniti negli ultimi 15
anni (vedi bollettino PICUM di Ottobre 2009), alcuni attivisti per i diritti umani della città del Messico
settentrionale Tijuana hanno appeso 5,100 piccole croci bianche sulla staccionata che segna il confine
tra Stati Uniti e Messico. Fonte: Associated Press, "5,100 crosses at Mexico border mark migrant
deaths", 30 ottobre 2009,
http://news.yahoo.com/s/ap/20091031/ap_on_re_la_am_ca/lt_mexico_border_deaths.
I direttori dell’Associazione Nazionale degli Evangelici ha votato all’unanimità una risoluzione nella quale
si chiede al Congresso degli Stati Uniti di apportare dei cambiamenti alla legge per l’immigrazione e di
offrire un percorso verso la regolarizzazionper gli immigrati senza documenti. L’Associazione Nazionale
degli Evangelici rappresenta i responsabili di 40 denominazioni evangeliche negli Stati Uniti. Fonte:
Associated Press, "Evangelicals and Immigration", 8 ottobre 2009,
http://www.nytimes.com/2009/10/09/us/09brfs EVANGELICALS_BRF.html.
Due senatori repubblicani degli Stati Uniti, David Vitter della Louisiana e Bob Bennett dello Utah, hanno
proposto di avanzare un emendamento per una legge finanziaria che impedisca all’ufficio per il
Censimento di utilizzare i fondi predisposti per il 2010 se non includerà nel loro questionario una
domanda sullo stato di cittadinanza di una persona. Le statistiche del Censimento sono utilizzate per
determinare la distribuzione delle poltrone congressuali e dei fondi federali, e i senatori hanno sostenuto
che contare i migranti senza documenti può gonfiare i numeri nei vari stati. Alcuni attivisti immigrati
latino-americani avevano precedentemente invocato un boicottaggio del censimento 2010, e alcuni
hanno espresso il loro sostegno per il cosiddetto “emendamento Vitter”, perché credono che possa
esercitare pressione sui Democratici affinché rivedano la politica sull’immigrazione. In ogni caso, molti
altri gruppi per i diritti e gli immigrati si oppongono fortemente all’emendamento, sostenendo che viola il
14esimo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti, che prescrive che tutte le persone siano
PICUM Newsletter novembre 2009 | pagina 11
contate sulla base della ridistribuzione. Fonti: Nomaan Merchant, "Lawmakers Battle on Census
Question", The Wall Street Journal, 19 ottobre 2009,
http://online.wsj.com/article/SB125590984570593243.html; Jacques Spitzer, "Immigrant Rights Groups
Blast Census Plan", NBC San Diego, 24 ottobre 2009,
http://www.nbcsandiego.com/news/politics/Immigrant-Rights-Activists-Blast-Census-Plan65899632.html.
| 3 | Sviluppi della politica europea
Generale
La Francia e l’Italia hanno chiesto ai leader dell’Unione Europea di intensificare la battaglia contro
l’immigrazione irregolare, compresa una maggiore cooperazione con i paesi del Mediterraneo come la
Turchia e la Libia. In una lettera al Presidente della Commissione Europea José Barroso e al Primo
Ministro Svedese Fredrik Reinfeldt, il cui paese detiene la Presidenza di Turno dell’Unione Europea, il
Presidente francese Nicolas Sarkozy e il Primo Ministro Italiano Silvio Berlusconi hanno affermato che
l’immigrazione irregolare rappresenta una grande sfida umanitaria politica e sociale per l’UE e gli Stati
Membri, e hanno suggerito che l’Agenzia Frontex acquisisca più uffici vicino ai confini e più mezzi per
intercettare gli immigrati che cercano di raggiungere l’Europa attraverso il Mar Mediterraneo. Hanno
altresi fatto presente che Frontex dovrebbe prevedere voli regolari per respingere i migranti senza
documenti. Fonte: Francois de Beaupuy, "France, Italy Urge Tougher EU Fight Against Illegal
Immigration", Bloomberg.com, 23 ottobre 2009,
http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=20601085&sid=ah8STuiYLDVQ; DPA, "Italy and France
seek EU-Libya accord to curb illegal immigration", 25 ottobre 2009, http://www.unhcr.org/cgibin/texis/vtx/refdaily?pass=463ef21123&id=4ae545c58.
Consiglio della Unione Europea
Il Consiglio Europeo ha esaminato durante la sessione dal 29 al 30 ottobre 2009 i progressi compiuti
nella realizzazione delle misure riguardanti l’immigrazione regolare e ha richiesto che siano fatti
maggiori sforzi, in particolare per quanto riguarda il rafforzamento di Frontex. Il Consiglio ha accolto con
favore i progressi fatti nella realizzazione delle misure identificate durante la riunione dello scorso mese
di giugno riguardante l’immigrazione irregolare nel Mediterraneo, e ha affermato che una risposta
determinata da parte dell’UE basata sulla fermezza, solidarietà e responsabilità condivisa resta
essenziale. Ha richiesto che le sfide vengano affrontate in maniera soddisfacente attraverso una
continua concertazione e evitando tragedie in mare. In aggiunta, il Consiglio ha accolto favorevolmente
l’avvio di un efficace dialogo sulla migrazione con la Turchia, ha richiesto la Presidenza dell’UE e e la
Commissione Europea di intensificare il dialogo con la Libia, e ha sottolineato l’importanza degli accordi
di riammissione come strumento per combattere l’immigrazione irregolare. Ha altresi invitato la
Commissione a esaminare la possibilità di organizzare congiuntamente voli regolari per il rimpatrio
finanziati dall’Agenzia Frontex. Fonte: Bruxelles Consiglio Europeo Conclusioni della Presidenza, 29/30
ottobre 2009,
http://www.consilium.europa.eu/uedocs/cms_data/docs/pressdata/en/ec/110889.pdf.
PICUM Newsletter novembre 2009 | pagina 12
| 4 | Cure sanitarie
Il Nederlands instituut voor onderzoek van de gezondheidszorg (Istituto olandese per la ricerca sulle
cure sanitarie - NIVEL) ha pubblicato un aggiornamento della sua ricerca in corso in materia di accesso
alle cure sanitarie per gli immigrati irregolari nei Paesi Bassi. La relazione, pubblicata il 19 ottobre 2009,
aggiorna uno studio più completo pubblicato nel 2008 e prende in esame i cambiamenti e le tendenze
dalla pubblicazione della prima relazione NIVEL su questo tema nel 1999. Tra le altre cose, NIVEL ha
chiesto agli operatori sanitari quali cambiamenti si attendono a seguito delle nuove norme in materia di
finanziamento dell'assistenza ai migranti irregolari, che sono entrate in vigore nel gennaio 2009 (si veda
PICUM Newsletter gennaio 2009): mentre é risultato che la maggioranza degli operatori sanitari sono
più disponibili ad assistere i migranti senza documenti, i medici di base hanno ricevuto un numero
sproporzionato di pazienti privi di documenti. Il rapporto completo, intitolato "Illegalen in Nederland: een
update" è disponibile in olandese sul sito: http://www.nivel.nl/pdf/Rapport-toegankelijkheid-illegalen.pdf.
Il Bundesrat tedesco (l'organo legislativo che rappresenta gli stati tedeschi a livello federale), ha
approvato il 18 settembre 2009 i regolamenti amministrativi generali per la legge sulla residenza
(Allgemeine Verwaltungsvorschrift zum Aufenthaltsgesetz), che chiariscono l'interpretazione della legge
con riferimento all'accesso dei migranti privi di documenti alle cure mediche del pronto soccorso. I
regolamenti spiegano che i migranti privi di documenti possono chiedere l'assistenza di emergenza
negli ospedali senza paura di essere arrestati o espulsi, in quanto sia il personale medico che quello
amministrativo degli ospedali sono esenti dall'obbligo di segnalare gli individui privi di documenti presso
l'ufficio di sicurezza sociale. L'ufficio di sicurezza sociale, a sua volta, non può trasmettere i dati
personali dei pazienti privi di documenti all'ufficio stranieri. Come conseguenza della nuova normativa,
vi sono più probabilità che gli ospedali vengano rimborsati dall'ufficio di sicurezza sociale per le spese
sostenute in conseguenza del trattamento di immigrati privi di documenti, e i singoli individui possono
assistere i migranti irregolari come parte delle loro responsabilità professionali o del loro lavoro di
volontariato con organizzazioni di beneficenza senza il timore di subire azioni legali. Per ulteriori
informazioni sui regolamenti, si prega di consultare le note esplicative emesse dalla "Katholisches
Forum, Leben in der Illegalität' ("Forum cattolico 'La vita nell'illegalità"'), disponibile online all'indirizzo:
http://www.benjamin-hoff.de/serveDocument.php?id=631&file=a/7/36d.pdf.
| 5 | Lavoro e condizioni lavorative
Più di 4.000 lavoratori migranti irregolari in Francia sono in sciopero dal 12 ottobre 2009 e stanno
occupando più di quaranta agenzie di lavoro interinale, ristoranti, cantieri e imprese, chiedendo di
essere regolarizzati. Gli scioperi sono coordinati dalla Confédération générale du travail
(Confederazione generale del lavoro - CGT) e sostenuti da vari sindacati e associazioni, tra cui Cimade.
Il 26 ottobre, il Consiglio di Stato francese (Conseil d'Etat) ha risposto annullando la circolare del 7
gennaio 2008 che indicava le condizioni per la regolarizzazione attraverso il lavoro ai sensi della
normativa francese in materia di immigrazione e il ministro per l'immigrazione Eric Besson ha
annunciato il 28 ottobre 2009 che uno nuovo testo é in fase di elaborazione, in consultazione con i
rappresentanti dei vari sindacati francesi. Fonti: "Sans-papiers : Besson prépare une nouvelle circulaire
sur la régularisation par le travail", Le Monde 29 ottobre 2009,
http://www.lemonde.fr/societe/article/2009/10/29/sans-papiers-nouvelle-circulaire-pour-la-regularisationpar-le-travail_1260181_3224.html; La Cimade, Travailleurs sans papiers : en grève pour défendre leurs
droits", 13 ottobre 2009, http://www.cimade.org/nouvelles/1887-Travailleurs-sans-papiers---en-gr-vepour-d-fendre-leurs-droits; AFP, "Nouvelle grève de sans-papiers à Paris", 12 ottobre 2009,
PICUM Newsletter novembre 2009 | pagina 13
http://www.lefigaro.fr/flash-actu/2009/10/12/01011-20091012FILWWW00435-nouvelle-greve-de-sanspapiers-a-paris.php.
Alcuni lavoratori migranti irregolari in Francia hanno pubblicato un video che mostra le condizioni di
lavoro non sicure e a rischio di sfruttamento affrontate dai migranti privi di documenti che sono impiegati
da un subappaltatore della Régie Autonome des Transports Parisiens (RATP; " Operatore autonomo dei
trasporti parigini", l'operatore responsabile per il transito dei mezzi di trasporto pubblici a Parigi e
dintorni) nel quadro del rinnovo delle stazioni della metropolitana di Parigi. Fonti: "Les incroyables
conditions de travail des sans-papiers qui travaillent pour un sous-traitant de la RATP", 20minutes.fr, 15
ottobre 2009, http://www.20minutes.fr/article/355453/France-Les-incroyables-conditions-de-travail-dessans-papiers-qui-travaillent-pour-un-sous-traitant-de-la-RATP.php; "A Paris, des sans-papiers dévoilent
leurs conditions de travail", Le Monde, 14 ottobre 2009,
http://www.lemonde.fr/societe/article/2009/10/14/a-paris-des-sans-papiers-devoilent-leurs-conditions-detravail_1253732_3224.html.
Un nuovo rapporto pubblicato dalla American Federation of Labor Congress of Industrial Organizations
(AFL-CIO Federazione Americana del Lavoro – Congresso delle Organizzazioni Industriali),
dall'American Rights at Work (Organizzazione Americana per i Diritti sul Lavoro) e dal National
Employment Law Project (Progetto di Legge Nazionale sull’Impiego), "ICED Out: How Immigration
Enforcement Has Interfered with Workers’ Rights"(“Ignorati: l’Interferenza dell’applicazione di leggi
sull’Immigrazione con i Diritti dei Lavoratori”), si basa casistica rilevata in tutti gli Stati Uniti e ritiene che
l'applicazione delle misure in materia di immigrazione da parte del governo federale negli ultimi anni tra cui un pesante impiego di incursioni e agenti spesso non addestrati in modo adeguato - abbia
gravemente minato gli sforzi per proteggere i diritti dei lavoratori, a danno di immigrati e lavoratori nativi.
Il rapporto è disponibile all'indirizzo:
http://www.americanrightsatwork.org/dmdocuments/ARAWReports/icedout_report.pdf.
In un capitolo del libro "Human Rights in Labor and Employment Relations: International and Domestic
Perspectives" (I diritti umani applicati al lavoro e alle relazioni di lavoro: prospettive internazionali ed
interne), pubblicato dalla Labor and Employment Relations Association (Associazione per il Lavoro e i
Rapporti di Lavoro), Rebecca Smith del National Employment Law Project negli Stati Uniti sostiene che
vi è una necessità urgente di proteggere i diritti umani dei lavoratori migranti nei paesi di destinazione e
che gli sforzi governativi per combattere la servitù involontaria non hanno adeguatamente affrontato le
cause e gli effetti del lavoro forzato. Il capitolo della Smith, intitolato "Perseguire, prevenire, proteggere:
lavoro degli immigrati, lavoro forzato, e diritti umani", è disponibile online all'indirizzo:
http://nelp.3cdn.net/1ddc58fdf0d397b5cc_awm6ig97r.pdf.
| 6 | Donne prive di documenti
Nel contesto del trentesimo anniversario della Convenzione per l’Eliminazione di qualsiasi Forma di
Discriminazione contro le Donne (Convention on the Elimination of All Forms of Discrimination against
Women CEDAW), il Fondo per lo Sviluppo Femminile delle Nazioni Unite (United Nations Development
Fund for Women UNIFEM) e svariate organizzazioni dell’ONU hanno indetto una tavola rotonda di
mezza giornata sul tema “Donne ed Immigrazione in Europa e nel Commonwealth di Stati Indipendenti,
nell’ambito della crisi finanziaria” al Palazzo delle Nazioni a Ginevra il 4 Novembre 2009. L’ obiettivo
della tavola rotonda é stato discutere mezzi e modalità per proteggere i diritti delle donne emigrate
durante tutto il percorso di immigrazione in Europa, prendendo in considerazione la dimensione di
genere dell’immigrazione e predisponendo coerenti politiche di immigrazione, nella promozione del
PICUM Newsletter novembre 2009 | pagina 14
rispetto dei diritti umani e dell’integrazione nell’area europea. Si é parlato anche delle conseguenze
della crisi finanziaria per le donne immigrate nell’area europea. Fonte:
http://www.unifem.org/cedaw30/events_calendar/event.php?EventID=13.
| 7 | Minori privi di documenti
Il governo socialista recentemente eletto in Grecia ha annunciato che concederà la cittadinanza ai
minori immigrati nati ed educati in Grecia, ma mai ufficialmente riconosciuti, e quindi privi di documenti
al raggiungimento della maggiore età (vedi PICUM Newsletter Ottobre 2009.) Secondo le stime, circa
200,000 bambini trarranno beneficio da questa decisione. Grazie alle riforme del nuovo governo, i
minori non accompagnati all’interno dei centri di detenzione sovraffollati verranno rilasciati. Fonte:
Helena Smith, "Greek socialists to grant citizenship to migrants' children", The Guardian, 21 ottobre
2009, http://www.guardian.co.uk/world/2009/oct/21/greece-citizenship-immigrant-children.
L’organizzazione umanitaria Human Rights Watch ha pubblicato un rapporto intitolato “Perso in
Transito: Protezione Insufficiente per minori immigrati non accompagnati all’aeroporto di Roissy Charles
de Gaulle” (“Lost in Transit: Insufficient Protection for Unaccompanied Migrant Children at Roissy
Charles de Gaulle Airport”), che giunge alla constatazione che il sistema francese di detenzione e
deportazione dei minori immigrati non accompagnati che arrivano a Parigi in aereo li espone a gravi
rischi. Il rapporto critica la politica francese di trattenere i minori che ancora non sono entrati in Francia
in una "zona di transito," nella quale sono negati loro i diritti di cui godono altri minori immigrati in
territorio francese, ed evidenzia una serie di questioni, quali la politica di intimidazione dei bambini per
convincerli a firmare dei documenti e rinunciare ai propri diritti, e la deportazione dei minori in paesi in
cui hanno semplicemente transitato, obbligandoli così a continuare il loro viaggio verso un’altra
destinazione. Il rapporto é disponibile all’indirizzo: http://www.hrw.org/en/node/86211.
Uno studio pubblicato nella rivista “Child Abuse & Neglect: the International Journal” (“Abuso e
Abbandono di Minori: Giornale Internazionale”) ha preso in esame 24 bambini in un centro britannico di
detenzione di immigrati, e ha trovato prove evidenti di problemi di salute fisica e mentale nei bambini. Si
tratta del primo studio di questo genere, e un gruppo di pediatri e psicologi ha scoperto che il 73 per
cento dei minori visitati avevano sviluppato sintomi clinici significativi di problemi emotivi e di
comportamento da quando si trovavano nel centro di detenzione. Gli autori dello studio ritengono che ci
dovrebbe essere una maggiore tutela dei bambini in detenzione, per prevenire sindromi più gravi.
Fonte: Karen McVeigh, "Children made 'sick with fear' in UK immigration detention centres", The
Guardian, 13 ottobre 2009, http://www.guardian.co.uk/uk/2009/oct/13/children-immigration-detentionhealth.
La Commissione di Vigilanza di San Francisco (“Board of Supervisors”), organo legislativo della Città e
della Contea di San Francisco, negli Stati Uniti, ha votato per l’abolizione di una misura introdotta nel
2008, che obbliga la polizia ad avvertire l’Ufficio Immigrazione e Dogane ogniqualvolta sospettano che
un minore arrestato per reati gravi sia privo di documenti. Secondo le innovazioni approvate dalla
Commissione di Vigilanza il 20 ottobre 2009, si ricorrerà ai funzionari dell’immigrazione solo dopo che i
minori sono dichiarati colpevoli di un crimine, anziché immediatamente dopo l’arresto. I sostenitori
dell’immigrazione ritengono che la precedente politica ha avuto come risultato la deportazione di giovani
innocenti, la disgregazione delle famiglie e il timore degli immigrati di chiamare la polizia quando sono
vittime di crimini. Fonte: Jesse McKinley, "San Francisco Alters When Police Must Report Immigrants",
The New York Times, 20 ottobre 2009, http://www.nytimes.com/2009/10/21/us/21sanctuary.html.
PICUM Newsletter novembre 2009 | pagina 15
Nel suo recente rapporto all’Assemblea Generale dell’ONU, nella sede centrale di New York, il 26
ottobre 2009, Jorge Bustamante, il Relatore Speciale sui diritti umani degli immigrati, ha affermato che i
minori immigrati rimangono particolarmente vulnerabili all’abuso dei diritti umani. Bustamante sostiene
che spesso i bambini sono vittime di organizzazioni criminali trans-nazionali specializzate in forme di
sfruttamento, quali contrabbando, traffico di esseri umani e riduzione in schiavitù. Bustamante ha
esortato tutti i paesi del mondo ad adottare “un approccio serio ed approfondito” per contrastare il
razzismo, la xenofobia e le relative forme di intolleranza. Fonte: "UN human rights expert voices concern
over
treatment
of
child
migrants",
UN
News
Centre,
27
ottobre
2009,
http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=32746&Cr=migrant&Cr1.
In un rapporto in data 1 settembre 2009, l’Ufficio Svizzero per il Controllo delle richieste d’asilo e la
legislazione degli stranieri (Schweizerische Beobachtungsstelle für Asyl- und Ausländerrecht) giunge
alla conclusione che i principi fondamentali della Convenzione dell’ONU sui Diritti del Bambino sono
continuamente ignorati in Svizzera, e che i bambini sono regolarmente deportati in paesi che essi
conoscono solo dai racconti di altre persone, per poi condurre un’esistenza instabile, e rimanere vittime
della povertà e, potenzialmente, della guerra civile. Il rapporto sostiene che la politica sull’immigrazione
del governo danneggia soprattutto i minori privi di documenti, che si ritiene costituiscano almeno il 10
per cento degli 80,000 - 100,000 immigrati privi di documenti che si stima vivano in Svizzera. Il rapporto
é disponibile in tedesco all’indirizzo:
http://www.beobachtungsstelle.ch/fileadmin/user_upload/pdf_divers/Berichte/Kinderbericht_def_D.pdf
e in francese all’indirizzo:
http://www.beobachtungsstelle.ch/fileadmin/user_upload/pdf_divers/Berichte/Kinderbericht_def_F.pdf.
L’organizzazione Mineurs en Exil / Kindern op de Vlucht (“Minori in Esilio/Figli della Fuga”) ha prodotto
un breve filmato che affronta i problemi dei minori non accompagnati che vivono o viaggiano verso il
Belgio. Il film é disponibile in francese, olandese ed inglese. Per maggiori informazioni, spedite un email a Ugo Guillet all’indirizzo: [email protected].
| 8 | Eventi
Migreurop organizzerà un incontro internazionale sugli accordi di riammissione, intitolato “Accordi di
riammissione o ricatto di rimpatri?”( Readmission agreements or blackmail to deportations), a Parigi il 27
novembre 2009. Per favore visitate il sito web http://www.migreurop.org/article1486.html per maggiori
informazioni.
Il Centro per gli Studi Parlamentari ospiterà un simposio dal titolo “Affrontare il Lavoro e lo Sfruttamento
Minorile nella Unione Europea”(Tackling Child Labour and Exploitation in the European Union) a
Bruxelles il 2 dicembre 2009. L’evento radunerà le autorità nazionali, regionali e locali per mettere a
confronto conoscenze, discutere le ultime sfide e condividere esempi di migliori pratiche di
attraversamento delle frontiere. Per maggiore informazioni, per favore visitate
http://publicpolicyexchange.co.uk/events/9L02-PPE.php.
“December 18” (18 Dicembre), un centro internazionale di ricerca sui diritti dei migranti lavoratori, terrà
la sua quarta radio maratona mondiale, “Radio 1812”,su e riguardo il Giorno Internazionale dei Migranti
il 18 dicembre 2009.L’evento metterà insieme le stazioni radio da tutto il mondo, e i partecipanti sono
incoraggiati a produrre, trasmettere e mostrare programmi incentrati sull’immigrazione per esprimere la
loro solidarietà con i migranti e per aumentare la consapevolezza del pubblico sui temi che loro
affrontano. December 18 raccoglierà il materiale audio come è trasmesso o reso disponibile e lo
PICUM Newsletter novembre 2009 | pagina 16
collocherà sul sito web della Radio 1812, dove i visitatori potranno ascoltare una speciale play list e
scaricare i programmi. Per maggiori informazioni o per scaricare il materiale audio sui temi
dell’immigrazione, per piacere visitate www.radio1812.net.
L’Università di Leida nei Paesi Bassi terrà una conferenza su “Il linguaggio della differenza: meccanismi
dell’inclusione e esclusione dei migranti 145-2005”(The language of difference: mechanisms of inclusion
and exclusion of migrants 1945-2005) il 14-15 gennaio 2010. Per maggiori informazioni, per piacere
contattate Marlou Schrover al [email protected].
| 9 | Pubblicazioni
Il Rapporto UNDP 2009, “Superare le barriere: Mobilità e sviluppo umano” (“Overcoming barriers:
Human mobility and development”), analizzano l’immigrazione nel contesto dei cambiamenti e delle
tendenze demografiche, sia nella crescita che nell’ineguaglianza. Esso mette in evidenza gli impatti
positivi dell’immigrazione sullo sviluppo umano e il fatto che l’immigrazione può dare più potere ai gruppi
tradizionalmente penalizzati, in particolare alle donne, ma sostiene anche che ci sono dei rischi per lo
sviluppo umano quando l’immigrazione è una reazione alle minacce e alla mancanza di alternative, e
che le limitazioni del paese di accoglienza possono aumentare allo stesso tempo i costi e i rischi
dell’immigrazione. Il rapporto è consultabile in Inglese, Francese, Spagnolo, Arabo, Cinese, Russo e
Portoghese a http://hdr.undp.org/en/reports/global/hdr2009/.
Migreurop ha pubblicato un rapporto dal titolo “Le frontiere assassine d’Europa” (Deadly Borders of
Europe), che esamina le violazioni dei diritti umani alle frontiere d’Europa, e in particolare al confine tra
Grecia e Turchia, nella regione di Calais in Francia, in Marocco, e nell’isola italiana di Lampedusa. Il
rapporto è consultabile in Francese all’indirizzo http://www.migreurop.org/article1489.html. Saranno
presto consultabili anche le versioni in Inglese, Italiano e Spagnolo.
Un documento di Michael Flynn e Cecilia Cannon sviluppa una ricerca intrapresa dal “Progetto
Detenzione Globale(GDP - Global Detention Project) per aiutare a contestualizzare il fenomeno della
privatizzazione della detenzione dell’immigrazione in una prospettiva globale, dimostra l’ampia
diffusione geografica delle pratiche della privatizzazione della detenzione in tutto il mondo, e mette a
confronto le esperienze di una serie di casi poco conosciuti. “La privatizzazione della detenzione
dell’Immigrazione: Verso una Prospettiva globale”(The Privatization of Immigration Detention: Towards
a Global View) è consultabile presso
http://www.globaldetentionproject.org/fileadmin/docs/GDP_PrivatizationPaper_Final5.pdf.
L’opuscolo "La chiusura dei centri di detenzione: Storie di rivolte e solidarietà(Closing of the Detention
Centres: Stories of Revolts and Solidarity) ha come protagonisti i migranti in Francia presso i centri di
detenzione. E’ consultabile presso il sito web: https://infokiosques.net/IMG/pdf/CRA__recits_de_revoltes_et_de_solidarite_-_ete_2009.pdf.
Frontex ha pubblicato un rapporto sull’impatto della crisi globale sull’immigrazione irregolare verso la
UE. E’ consultabile online a http://www.frontex.europa.eu/gfx/frontex/files/justyna/frontex_raport.pdf.
Il libro online “100 ritratti 100 documenti”(100 portraits 100 papiers), creato da Edith Azam in
collaborazione con altri artisti e scrittori, ritrae i migranti privi di documenti attraverso disegni, poesie e
prosa. Il libro può essere guardato all’indirizzo http://kr.calameo.com/read/000023079a5d3bdb43eb7 o
scaricato da http://users.skynet.be/identiteenfant/100portraits.htm.
PICUM Newsletter novembre 2009 | pagina 17
| 10 | PICUM Notizie
PICUM ha pubblicato un rapporto sottolineando la sua “Posizione riguardo ai Fondamentali diritti dei
Migranti Privi di Documenti in Europa (Main Concerns about the Fundamental Rights of Undocumented
Migrants in Europe) 2009. Basato sulla rivisitazione degli eventi riportati nella PICUM newsletter durante
l’anno 2008, il rapporto mette insieme sia un anno dei nuovi temi sull’immigrazione irregolare a livello
europeo, nazionale e locale per incoraggiare una migliore comprensione della posizione relativa ai diritti
umani dei migranti privi di documenti, sia i mille modi in cui la società civile in tutta Europa sta
rispondendo a questa situazione dell’esclusione sociale. Il rapporto è consultabile in Inglese, Francese e
Spagnolo sul sito web di PICUM presso www.picum.org.
| 11 | Varie
Il ministro degli interni israeliano, Eli Yishai, ha ribadito che non concederà lo status legale ai 1.200
bambini dei lavoratori irregolari in Israele. ONG e i Ministri dei partiti Likud e laborista, incluso il Ministro
della Difesa Ehud Barak, si sono opposti con forza alla decisione e hanno argomentato che ai bambini
nati in Israele, i quali non hanno mai conosciuto nessun altro paese, dovrebbe essere concesso di
rimanere in Israele. Una nuova unità di polizia sta rastrellando gli immigrati irregolari e 800 migranti
sono stati deportati dal luglio 2009, contro più di 2.000 che sono andati via volontariamente. Fonte:
Matthew Kalman, "Israel's Illegal Immigrants — and Their Children", Time, 21 ottobre 2009,
http://www.time.com/time/world/article/0,8599,1931160,00.html; "ISRAEL: 1,200 children face
deportation", IRIN, 22 ottobre 2009, http://www.irinnews.org/Report.aspx?ReportId=86694; "Barak: We
are obligated to keep migrant workers' children in Israel", Jerusalem Post, 19 ottobre 2009,
http://www.jpost.com/servlet/Satellite?cid=1255694847483
&pagename=JPost%2FJPArticle%2FshowFull.
Tre video-reportage del programma Panorama, della serie sulla migrazione dall’Africa all’Europa, dal
titolo “Europa o morte nel tentativo” (Europe Or Die Trying”) sono disponibili sul sito della BBC. I tre
filmati della serie, che durano mezz’ora ognuno, inizialmente trasmesse a settembre 2007, gennaio
2008 e settembre 2009, sono disponibili all’indirizzo
http://news.bbc.co.uk/panorama/hi/front_page/newsid_8283000/8283783.stm.
L’ Institut für Regional - und Migrationsforschung (IRM; Istituto per la Ricerca Regionale e la
Migrazione) a Treviri, in Germania, accetta proposte di ricerca per la decima conferenza internazionale
dell’IRM sul tema “Migrazione e famiglia”, che si svolgerà presso l’Università di Basilea in Svizzera dal
10 al 12 giugno 2010. Si prega di far riferimento all’IRM per maggiori informazioni sul bando:
http://www.irm-trier.de/veranstaltungen_aktuell_e.htm
(inglese),
http://www.irmtrier.de/veranstaltungen_aktuell.htm (tedesco).
La Commissione delle Chiese per i migranti in Europa e la Conferenza delle chiese europee
(CCME/CEC-KEK) ha dichiarato che il 2010 sarà l’anno congiunto per le chiese europee per rispondere
alla migrazione, al fine di sottolineare il loro impegno nei confronti dei migranti e per riaffermare la
dignità di ciascun essere umano. Si prega di visitare il sito web http://www.migration2010.eu per
maggiori informazioni. Fonte: ENAR, Weekly Mail n. 204, 30 ottobre 2009, http://www.enareu.org/Page.asp?docid=22912&langue=EN.
PICUM Newsletter novembre 2009 | pagina 18
Il DVD e il libro sul film documentario "Come un uomo sulla terra" ora possono essere acquistati.
Mentre il libro è disponibile solo in italiano, il DVD contiene anche i sottotitoli in inglese, francese,
spagnolo e tedesco. Diretto da Andrea Segre e Dagmawi Yimer in collaborazione con Riccardo
Biadene, il film da voce ai rifugiati etiopi che vivono a Roma e mostra i metodi brutali utilizzati dalla Libia
per controllare la migrazione dall’Africa all’Europa. Per maggiori informazioni, si prega di vedere
http://likeamanonearth.blogspot.com.
Tre video prodotti dalla Visual Legal Advocacy Clinic (Studio di Assistenza Legale Visiva) dell’Università
della Pensilvania si occupano della questione degli avvocati per l’ immigrazione fraudolenta negli Stati
Uniti. "Notarios Notorios (Notori Notari)", "American Dream Shattered" (Il crollo del sogno Americano) e
"Tips on Protecting Yourself when You Hire an Immigration Lawyer or Legal Advisor" (Consigli su come
proteggersi quando ti rivolgi ad un avvocato per l’immigrazione o ad un consigliere legale) possono
essere visionati all’indirizzo web
http://www.law.upenn.edu/academics/institutes/documentaries/studentactivities.html#immigration#immi
gration.
Beth Lyon presso la Scuola di legge di Villanova in Pensilvania negli Stati Uniti sta conducendo una
ricerca su come i paesi europei si occupano dei migranti privi di documenti nelle statistiche. Se in
possesso di informazioni sull’argomento, si prega di inviare un’email alla signora Lyon,
[email protected].
Ringraziamenti speciali a Sara Campinoti, Laila Castaldo, Vera Cavallin, Maria Diletta, Giuliana Giobbi,
Elena Mondo, Maria Giovanna Mulè, Andrea Piu, Francesco Positano, Raffaela Puggioni e Marta Udina
per la traduzione della newsletter in italiano e a Giuliana Giobbi per la rilettura e revisione finale.
Per iscriversi alla mailing liste della newsletter di PICUM, inviare un’email a [email protected] ,
specificando nell’oggetto “Subscribe-Italian”, per cancellarsi dalla mailing list, inviare un messaggio
specificando nell’oggetto “Unsubscribe-Italian”.
Vuoi dare il tuo contributo ad una politica umanitaria rispettosa dei diritti umani dei migranti
privi di documenti?
FAI UN’OFFERTA A PICUM!
Il tuo contributo ci permetterà di continuare la lotta contro la marginalizzazione e
lo sfruttamento di migranti privi di documenti.
Puoi contribuire versando un’unica offerta o un contributo a cadenza regolare a PICUM sul numero di
conto 001-3666785-67 (Fortisbank, Schepdaal (B), IBAN: BE93 001366678567). Si prega di indicare
nome e indirizzo, e come causale: “donation”.
GRAZIE!
PICUM Newsletter novembre 2009 | pagina 19
Scarica

PICUM Newsletter Novembre 2009